Edera, parola alle donne - Giovannino Guareschi · 2019. 8. 5. · contes de la nuit” (del 2011)....

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XXV Venerdì 2 Agosto 2019 www.gazzettino.it La pubblicazione IL CONCERTO CIMADOLMO La sua arte è quella della musica lirica: e France- sco Grollo, tenore trevigiano tra l’altro “voce” delle “Frecce Tricolori”, la mette a disposi- zione di un pubblico spesso impossibilitato a partecipare di persona ai concerti, agli eventi culturali legati soprat- tutto alla musica lirica. Di qui il progetto ”Musica per il sociale” dedicato in par- ticolare al mondo della disabi- lità (si garantisce il trasporto e un’adeguata sistemazione all’evento musicale sul luogo della rappresentazione, che sia un teatro, un auditorium o una piazza), senza dimentica- re i giovani che devono avvici- narsi alla musica lirica e sinfo- nica. Come accadrà domani sera, sabato 3 agosto alle 21, in piazza Martiri della Libertà a Cimadolmo, dove il progetto è nato nel 2014 grazie all’intui- zione del sindaco Giovanni Ministeri e lo stesso Grollo. «La piazza, senza barriere ar- chitettoniche, offre momenti istruttivi e costruttivi e di gio- ia» dice Grollo. IN SCENA Il “Gran concerto musica per il sociale-cultura senza barriere” dell’estate cimadol- mese avrà come “colonna so- nora” l’Orchestra Filarmoni- ca del Veneto diretta dal mae- stro Riccardo Boeretto, con la partecipazione di Pia Pulkki- nen, violino solista, e appunto ospite d’onore il tenore Fran- cesco Grollo, testimonial del progetto. Presenta la serata Claudio De Stefani (l’ingresso è gratuito, in caso di maltem- po il concerto si terrà alla struttura polivalente di via dello sport della Pro Loco). «Il programma sarà un omaggio alla romanza classi- ca e popolare del repertorio li- rico, al verismo, con brani co- nosciuti per coinvolgere mag- giormente il pubblico mentre l’orchestra eseguirà un paio di sinfonie» aggiunge o Grollo che questa sera sarà di scena al teatro Carlo Felice di Geno- va con la Banda nazionale dei Vigili del Fuoco (poi andrà in tour in varie città italiane). IL PROGETTO Il consigliere con delega al sociale Francesco Truccolo af- ferma: «Il progetto è ormai consolidato, vogliamo rende- re fruibili i luoghi di cultura e di incontro alle persone con disabilità. Attraverso la musi- ca vogliano lanciare un mes- saggio aperto a tutti. Inoltre l’amministrazione comunale di Cimadolmo offre ai suoi cit- tadini con disabilità il traspor- to gratuito facendo richiesta allo 0422/1836200. E nelle pri- me file al concerto ci saranno proprio loro unitamente alle associazioni che tutelano le persone con disabilità, i loro parenti ed amici». Nel frattempo il progetto ha incontrato l’attenzione del sot- tosegretario al Ministero del- la famiglia e disabilità Vincen- zo Zoccano che ha allo studio di ampliarlo a livello naziona- le. Michele Miriade CINEMA TREVISO Dilili sembra uscita da un classico della letteratura per l’infanzia: viene dalla Nuova Ca- ledonia, e il mondo la osserva come una curiosità, come un personaggio in esibizione. Ep- pure la piccola e arguta Dilili di Marcel Ocelot possiede la con- sapevolezza, del tutto attuale, di uno sguardo che non si fer- ma alle apparenze. È il nostro mondo, in fondo, ad essere “os- servato” dallo stupore di una piccola donna che, con i suoi ag- graziati inchini, il francese for- bito e i sogni sul futuro, ci ricor- da che bisogna scegliere, parole di Ocelot, tra «una società aper- ta dove uomini e donne cresco- no insieme, facendo ognuno del proprio meglio, e una società chiusa dove metà della popola- zione calpesta l’altra». L’EVENTO Ed è proprio “Dilili a Parigi”, gioiellino animato del maestro dell’animazione francese Oce- lot, a dominare l’ultima giorna- ta dell’Edera Film Festival 2019, che domani, sabato, si aprirà proprio con una masterclass (Auditorium Santa Croce dalle 10.30) del regista premio Cesar 2019, pronto a raccontare al pubblico la sua “vita di anima- zione”, spaziando tra le creatu- re della sua carriera. Da “Kirikù e la strega Karabà”, il primo lun- gometraggio di animazione del 1998, a “Principi e principesse” dell’anno seguente, popolato di ombre cinesi realizzate con la carta ritagliata. Fino a “Kirikù e gli animali selvaggi” del 2005, “Azur e Asmar” del 2006 e “Les contes de la nuit” (del 2011). L’ultimo lavoro, il raffinato “Di- lili a Parigi”, sarà l’evento spe- ciale dell’Edera Film Fest: verrà proiettato alle 18 in Sala 1 alla presenza del regista (presiden- te anche della giuria del “Pre- mio Speciale Donne si fa sto- ria”), cui seguirà poi la cerimo- nia finale con la premiazione del vincitori dell’edizione 2019. LA STORIA La piccola “Dilili”, che sem- bra uscita dalla dimensione in- cantata di “Azur e Asmar”, si muove in una Parigi terrorizza- ta da una setta di “maestri del male” che rapisce le bambine per usarle come sgabelli, rive- stendole di un manto nero. Lei, mulatta («In Nuova Caledonia mi sentivo troppo chiara, qua mi sento troppo scura, le perso- ne mi guardano come se fossi strana» dice all’inizio), è l’unica a cercare risposte, muovendosi in una Parigi della Belle Epoque con l’aiuto di personaggi specia- li, dal fedele “scudiero” Orel che la porta in giro in bicicletta a Pi- casso, Monet e Renoir, Marie Curie e Louis Pasteur, persino Rodin, Toulouse Lautrec e Mar- cel Proust, Sara Bernhardt e Gu- stave Eiffel. Uno sguardo pieno di saggezza e curiosità in una storia dove si intrecciano due temi portanti – la paura del di- verso e la violenza degli uomini sulle donne - in una città esplo- rata ovunque, dalle fogne al cie- lo. Dove il gentil sesso, alla fine, organizza la ribellione nel no- me della libertà di creare, canta- re, ridere, diventare se stesse, ma anche solo ritrovarsi in un bar a chiacchierare. L’AUTORE «Quando lavoro ad un film ci metto circa sei anni per comple- tarlo - ha detto Ocelot in una re- cente intervista a “Cinemato- graphe” - e si deve trattare di un argomento che mi prenda parti- colarmente se voglio metterlo dentro ad un mio film. Fin dall’inizio della mia vita sono sempre stato sensibile riguardo lo squilibrio insensato che la so- cietà instaura tra uomo e donna e, a poco a poco, ho capito che la questione era anche peggiore ri- spetto a quello che immagina- vo. In tutti i paesi del mondo ci sono uomini che calpestano bambine, ragazze e donne». “Di- lili a Parigi” nasce così, da una riflessione importante che Oce- lot vuole convidere col pubbli- co: «I miei racconti sono sem- pre stati una sorta di concentra- to filosofico con cui interagire con gli adulti - ha aggiunto - Io non ho mai fatto film per bam- bini, non sono abbastanza intel- ligente per fare opere rivolte ad un pubblico in particolare. So- no un regista e faccio film. E spero che “Dilili a Parigi” possa essere mostrato in molti paesi per poter fare del bene. Così i ra- gazzini potranno scegliere chi essere e le bambine non dimen- ticare la frase “Mai più a quat- tro zampe”. Perché quando le vittime non accettano di essere tali, la vita dei carnefici diventa molto più difficile». Chiara Pavan “Dilili”, film del maestro dell’animazione francese Marcel Ocelot, domani al gran finale del festival: il regista sarà in mattinata all’Auditorium Santa Croce per una masterclass. In serata i vincitori dell’edizione 2019 della rassegna Edera, parola alle donne ` E’ diventata una pubblicazione, la lezione di un giornalista a giornalisti. Si tratta di “Guareschi e la satira politica” (“Quaderno” del Centro Studi Cavalletto di Padova; Euro 8,00) del giornalista Giovanni Lugaresi, lezione tenuta, appunto, a un “Seminario di formazione” promosso e organizzato dall’Ordine dei Giornalisti e dalla Fondazione Giornalisti dell’Emilia-Romagna in quel di Parma. Giovanni Lugaresi, uno dei più noti studiosi dell’autore di Don Camillo, ha compiuto un excursus ampio ed esauriente in questo aspetto della attività giornalistica e culturale di Guareschi, fra testi scritti e vignette umoristiche. Dai tempi del “Bertoldo” (1936-1943) a quelli del “Candido” (1946-1961), e poi con le appendici, per così chiamarle, sul quotidiano “La Notte” e sul “Borghese”, 7.740 sono le vignette che Giovannino pubblicò. Il “Quaderno” di Lugaresi ne riporta non pochi esempi, a corredo di un testo molto interessante, testimonianza, fra l’altro, del pensiero, degli ideali, dell’azione, di un uomo, di un giornalista e scrittore, sempre libero e indipendente da qualsiasi tipo di potere e di conformismo, fino a vivere l’esperienza del lager nazista dopo l’8 settembre 1943, e subire la galera italiana nel 1954. Guareschi restra uno degli autori del Novecento italiano più tradotti nel mondo (in tutte le lingue, tranne il cinese) e rappresenta un “caso” unico per la storia politica, letteraria e del costume del nostro paese. Fluido e incisivo narratore, creatore di personaggi mitici in una bassa padana evocante le tante “basse” del mondo, fu testimone di fede e libertà anche nelle durissime prove del lager nazista e della galera italiana, nel quale l’umanità prevalse sempre sull’ideologia. Guareschi e la satira, una lezione giornalistica IL PROTAGONISTA «Spero che ragazzini potranno scegliere chi essere, e le bambine non dimenticare la frase “mai più a quattro zampe”» Cultura & Spettacoli ANIMAZIONE Un momento del film “Dilili a Parigi” del maestro francese Marcel Ocelot, atteso domani nel gran finale dell’Edera Film Fest (foto in alto): sarà proiettato sabato alle 18 Musica per il sociale: Grollo domani in piazza MUSICA Il tenore Francesco Grollo in scena domani sera Il programma di oggi dell’Edera Film Festival vede, a partire dalle 15 in Sala 1 il lungometraggio “Bad Bad Winter” di Olga Korotko (replica anche alle 20). Sempre alle 15, in Sala 2, spazio ai cortometraggi “Happy Together” di Marie De Hert, Ellen Pollard, “Alla luce del sole” di Francesco Pascucci, “100% Pur Porc” di Emilie Janin, “Inanimate” di Lucia Bulgheroni e “Cafèsigaret” di Antonio Devastato. A partire dalle 17 in Sala 2, “Synti, Synti (l’île écorchée)” di Marion Jhöaner e “Vostok N° 20” di Elisabeth Silveiro. Quindi il lungometraggio turco “Cracking Nuts” di Tolgay Hiçyilmaz. Saranno presenti: la regista Emilie Janin con la produttrice Amelie Born; il regista Antonino Devastato e l’attrice Barbara Petti; l’attrice (“Cracking Nuts”), Marve Conker; la regista e il sound editor di “Synti, Synti” Marion Jhöaner e Geoffrey Perrier; Elisabeth Silveiro (“Vostok N° 20”) Devastato e Petti oggi sul palco Il programma

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Venerdì 2 Agosto 2019www.gazzettino.it

La pubblicazione

IL CONCERTOC I M A D O L M O La sua arte è quelladella musica lirica: e France-sco Grollo, tenore trevigianotra l’altro “voce” delle “FrecceTricolori”, la mette a disposi-zione di un pubblico spessoimpossibilitato a parteciparedi persona ai concerti, aglieventi culturali legati soprat-tutto alla musica lirica.

Di qui il progetto ”Musicaper il sociale” dedicato in par-ticolare al mondo della disabi-lità (si garantisce il trasporto eun’adeguata sistemazioneall’evento musicale sul luogodella rappresentazione, chesia un teatro, un auditorium ouna piazza), senza dimentica-re i giovani che devono avvici-narsi alla musica lirica e sinfo-

nica. Come accadrà domanisera, sabato 3 agosto alle 21, inpiazza Martiri della Libertà aCimadolmo, dove il progetto ènato nel 2014 grazie all’intui-zione del sindaco GiovanniMinisteri e lo stesso Grollo.«La piazza, senza barriere ar-chitettoniche, offre momentiistruttivi e costruttivi e di gio-ia» dice Grollo.

IN SCENAIl “Gran concerto musica

per il sociale-cultura senzabarriere” dell’estate cimadol-mese avrà come “colonna so-nora” l’Orchestra Filarmoni-ca del Veneto diretta dal mae-stro Riccardo Boeretto, con lapartecipazione di Pia Pulkki-nen, violino solista, e appuntoospite d’onore il tenore Fran-cesco Grollo, testimonial del

progetto. Presenta la serataClaudio De Stefani (l’ingressoè gratuito, in caso di maltem-po il concerto si terrà allastruttura polivalente di viadello sport della Pro Loco).

«Il programma sarà unomaggio alla romanza classi-ca e popolare del repertorio li-rico, al verismo, con brani co-nosciuti per coinvolgere mag-giormente il pubblico mentrel’orchestra eseguirà un paiodi sinfonie» aggiunge o Grolloche questa sera sarà di scenaal teatro Carlo Felice di Geno-va con la Banda nazionale deiVigili del Fuoco (poi andrà intour in varie città italiane).

IL PROGETTOIl consigliere con delega al

sociale Francesco Truccolo af-ferma: «Il progetto è ormai

consolidato, vogliamo rende-re fruibili i luoghi di cultura edi incontro alle persone condisabilità. Attraverso la musi-ca vogliano lanciare un mes-saggio aperto a tutti. Inoltrel’amministrazione comunaledi Cimadolmo offre ai suoi cit-tadini con disabilità il traspor-to gratuito facendo richiestaallo 0422/1836200. E nelle pri-me file al concerto ci sarannoproprio loro unitamente alleassociazioni che tutelano lepersone con disabilità, i loroparenti ed amici».

Nel frattempo il progetto haincontrato l’attenzione del sot-tosegretario al Ministero del-la famiglia e disabilità Vincen-zo Zoccano che ha allo studiodi ampliarlo a livello naziona-le.

Michele Miriade

CINEMAT R E V I S O Dilili sembra uscita daun classico della letteratura perl’infanzia: viene dalla Nuova Ca-ledonia, e il mondo la osservacome una curiosità, come unpersonaggio in esibizione. Ep-pure la piccola e arguta Dilili diMarcel Ocelot possiede la con-sapevolezza, del tutto attuale,di uno sguardo che non si fer-ma alle apparenze. È il nostromondo, in fondo, ad essere “os-servato” dallo stupore di unapiccola donna che, con i suoi ag-graziati inchini, il francese for-bito e i sogni sul futuro, ci ricor-da che bisogna scegliere, paroledi Ocelot, tra «una società aper-ta dove uomini e donne cresco-no insieme, facendo ognuno delproprio meglio, e una societàchiusa dove metà della popola-zione calpesta l’altra».

L’EVENTOEd è proprio “Dilili a Parigi”,

gioiellino animato del maestrodell’animazione francese Oce-lot, a dominare l’ultima giorna-ta dell’Edera Film Festival 2019,che domani, sabato, si apriràproprio con una masterclass(Auditorium Santa Croce dalle10.30) del regista premio Cesar2019, pronto a raccontare alpubblico la sua “vita di anima-zione”, spaziando tra le creatu-re della sua carriera. Da “Kirikùe la strega Karabà”, il primo lun-gometraggio di animazione del1998, a “Principi e principesse”dell’anno seguente, popolato diombre cinesi realizzate con lacarta ritagliata. Fino a “Kirikù egli animali selvaggi” del 2005,“Azur e Asmar” del 2006 e “Lescontes de la nuit” (del 2011).L’ultimo lavoro, il raffinato “Di-lili a Parigi”, sarà l’evento spe-ciale dell’Edera Film Fest: verràproiettato alle 18 in Sala 1 allapresenza del regista (presiden-te anche della giuria del “Pre-mio Speciale Donne si fa sto-ria”), cui seguirà poi la cerimo-nia finale con la premiazionedel vincitori dell’edizione 2019.

LA STORIALa piccola “Dilili”, che sem-

bra uscita dalla dimensione in-cantata di “Azur e Asmar”, simuove in una Parigi terrorizza-ta da una setta di “maestri delmale” che rapisce le bambineper usarle come sgabelli, rive-stendole di un manto nero. Lei,mulatta («In Nuova Caledoniami sentivo troppo chiara, quami sento troppo scura, le perso-ne mi guardano come se fossistrana» dice all’inizio), è l’unicaa cercare risposte, muovendosiin una Parigi della Belle Epoquecon l’aiuto di personaggi specia-li, dal fedele “scudiero” Orel chela porta in giro in bicicletta a Pi-casso, Monet e Renoir, MarieCurie e Louis Pasteur, persinoRodin, Toulouse Lautrec e Mar-cel Proust, Sara Bernhardt e Gu-stave Eiffel. Uno sguardo pienodi saggezza e curiosità in unastoria dove si intrecciano duetemi portanti – la paura del di-verso e la violenza degli uominisulle donne - in una città esplo-rata ovunque, dalle fogne al cie-lo. Dove il gentil sesso, alla fine,organizza la ribellione nel no-me della libertà di creare, canta-re, ridere, diventare se stesse,ma anche solo ritrovarsi in unbar a chiacchierare.

L’AUTORE«Quando lavoro ad un film ci

metto circa sei anni per comple-tarlo - ha detto Ocelot in una re-cente intervista a “Cinemato-graphe” - e si deve trattare di unargomento che mi prenda parti-colarmente se voglio metterlodentro ad un mio film. Findall’inizio della mia vita sonosempre stato sensibile riguardolo squilibrio insensato che la so-cietà instaura tra uomo e donnae, a poco a poco, ho capito che laquestione era anche peggiore ri-spetto a quello che immagina-vo. In tutti i paesi del mondo cisono uomini che calpestanobambine, ragazze e donne». “Di-lili a Parigi” nasce così, da unariflessione importante che Oce-

lot vuole convidere col pubbli-co: «I miei racconti sono sem-pre stati una sorta di concentra-to filosofico con cui interagirecon gli adulti - ha aggiunto - Ionon ho mai fatto film per bam-bini, non sono abbastanza intel-ligente per fare opere rivolte adun pubblico in particolare. So-no un regista e faccio film. Espero che “Dilili a Parigi” possaessere mostrato in molti paesiper poter fare del bene. Così i ra-gazzini potranno scegliere chiessere e le bambine non dimen-ticare la frase “Mai più a quat-tro zampe”. Perché quando levittime non accettano di esseretali, la vita dei carnefici diventamolto più difficile».

Chiara Pavan

“Dilili”, film del maestro dell’animazione francese Marcel Ocelot, domani al gran finale del festival: il regista saràin mattinata all’Auditorium Santa Croce per una masterclass. In serata i vincitori dell’edizione 2019 della rassegna

Edera, parola alle donne

` E’ diventata unapubblicazione, la lezione di ungiornalista a giornalisti. Sitratta di “Guareschi e la satirapolitica” (“Quaderno” delCentro Studi Cavalletto diPadova; Euro 8,00) delgiornalista GiovanniLugaresi, lezione tenuta,appunto, a un “Seminario diformazione” promosso eorganizzato dall’Ordine deiGiornalisti e dalla FondazioneGiornalistidell’Emilia-Romagna in queldi Parma. Giovanni Lugaresi,uno dei più noti studiosidell’autore di Don Camillo, hacompiuto un excursus ampioed esauriente in questoaspetto della attivitàgiornalistica e culturale diGuareschi, fra testi scritti evignette umoristiche. Daitempi del “Bertoldo”(1936-1943) a quelli del“Candido” (1946-1961), e poicon le appendici, per cosìchiamarle, sul quotidiano “LaNotte” e sul “Borghese”, 7.740sono le vignette cheGiovannino pubblicò. Il“Quaderno” di Lugaresi neriporta non pochi esempi, acorredo di un testo moltointeressante, testimonianza,fra l’altro, del pensiero, degliideali, dell’azione, di un uomo,di un giornalista e scrittore,sempre libero e indipendenteda qualsiasi tipo di potere e diconformismo, fino a viverel’esperienza del lager nazistadopo l’8 settembre 1943, esubire la galera italiana nel1954. Guareschi restra unodegli autori del Novecentoitaliano più tradotti nelmondo (in tutte le lingue,tranne il cinese) erappresenta un “caso” unicoper la storia politica,letteraria e del costume delnostro paese. Fluido e incisivonarratore, creatore dipersonaggi mitici in una bassapadana evocante le tante“basse” del mondo, futestimone di fede e libertàanche nelle durissime provedel lager nazista e della galeraitaliana, nel quale l’umanitàprevalse sempresull’ideologia.

Guareschie la satira,una lezionegiornalistica

IL PROTAGONISTA«Spero che ragazzini potrannoscegliere chi essere, e le bambinenon dimenticare la frase“mai più a quattro zampe”»

Cultura&Spettacoli

ANIMAZIONE Un momento del film “Dilili a Parigi” del maestro francese Marcel Ocelot, attesodomani nel gran finale dell’Edera Film Fest (foto in alto): sarà proiettato sabato alle 18

Musica per il sociale: Grollo domani in piazza

MUSICA Il tenore FrancescoGrollo in scena domani sera

Il programma di oggi dell’EderaFilm Festival vede, a partiredalle 15 in Sala 1 illungometraggio “Bad BadWinter” di Olga Korotko (replicaanche alle 20). Sempre alle 15, inSala 2, spazio ai cortometraggi“Happy Together” di Marie DeHert, Ellen Pollard, “Alla luce delsole” di Francesco Pascucci,“100% Pur Porc” di Emilie Janin,“Inanimate” di Lucia Bulgheronie “Cafèsigaret” di AntonioDevastato. A partire dalle 17 inSala 2, “Synti, Synti (l’île

écorchée)” di Marion Jhöaner e“Vostok N° 20” di ElisabethSilveiro. Quindi illungometraggio turco “CrackingNuts” di Tolgay Hiçyilmaz.Saranno presenti: la registaEmilie Janin con la produttriceAmelie Born; il regista AntoninoDevastato e l’attrice BarbaraPetti; l’attrice (“Cracking Nuts”),Marve Conker; la regista e ilsound editor di “Synti, Synti”Marion Jhöaner e GeoffreyPerrier; Elisabeth Silveiro(“Vostok N° 20”)

Devastato e Petti oggi sul palco

Il programma