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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Facoltà di Economia GUIDA DELLO STUDENTE Corsi di laurea triennale

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

Facoltà di Economia

GUIDA DELLO STUDENTE

Corsi di laurea triennale

Anno Accademico 2011-2012

INDICE

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Presentazione della Facoltà............................................6LA FACOLTÀ DI ECONOMIA DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA.................................7LE LAUREE TRIENNALI DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA...................................9ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE ALLA FREQUENZA DEI CORSI...........................111

TEST D’INGRESSO...............................................................................11PRECORSO DI MATEMATICA..............................................................123

ATTIVITÀ INTEGRATIVE…..............................................................................15…IN UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE...................................................16

ORGANIZZAZIONE DELLA FACOLTÀ................................17OFFERTA DIDATTICA DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA...................................18ULTERIORE OFFERTA DIDATTICA DELLA FACOLTÀ.......................................19PERSONALE DOCENTE DELLA FACOLTÀ.......................................................20INSEGNAMENTI E DOCENTI...........................................................................23ELENCO DOCENTI ESTERNI...........................................................................26CORSI MUTUATI DAI COLLEGI E DA ALTRE FACOLTÀ....................................27CALENDARIO DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA......................................................28CALENDARIO DELLE SEDUTE DI LAUREA......................................................29PERCORSO FORMATIVO................................................................................30

CLASSE L-18 “SCIENZE DELL’ECONOMIA E DELLA GESTIONE ECONOMICO-AZIENDALE”...................................................................31CLASSE L-33 “SCIENZE DELL’ECONOMIA”..........................................38

COLLOCAZIONE CRONOLOGICA DEGLI INSEGNAMENTI................................43ELENCO SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI (SSD).....................................45

SERVIZI GENERALI DI FACOLTÀ......................................47SEGRETERIA DI PRESIDENZA........................................................................48SEGRETERIE DI DIPARTIMENTO....................................................................48SEGRETERIA DIDATTICA...............................................................................49SEGRETERIA STUDENTI................................................................................49UFFICIO PROGRAMMI INTERNAZIONALI........................................................50UFFICIO STAGE.............................................................................................50PASSAGGI DA ALTRE FACOLTÀ DELL’ATENEO, TRASFERIMENTI DA ALTRE SEDI UNIVERSITARIE, RIVALUTAZIONE CARRIERE PREGRESSE.....................................................................................................................52LABORATORIO E AULE INFORMATICHE.........................................................52SITO WEB DELLA FACOLTÀ...........................................................................53BIBLIOTECA..................................................................................................54INGRESSO E ACCOGLIENZA..........................................................................56

INFORMAZIONI SULL’ATTIVITÀ DIDATTICA.....................57

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ESAMI DI PROFITTO......................................................................................58ESAMI DI LINGUA STRANIERA.......................................................................59PROGRAMMI DI MOBILITÀ INTERNAZIONALE ATTIVI PRESSO LA FACOLTÀ DI ECONOMIA................................................................................60STUDENTI LAVORATORI..............................................................................633ATTIVITÀ FORMATIVE AD INTEGRAZIONE DEL TERZO ANNO DI CORSO..........................................................................................................63ESAME DI LAUREA E ADEMPIMENTI PROPEDEUTICI......................................68NORME RELATIVE AL VOTO DI LAUREA E ALL’ATTRIBUZIONE DELLA LODE............................................................................................................69

INFORMAZIONI SUI SERVIZI OFFERTI DALL’ATENEO.....................................................................................71

SERVIZIO DI ASSISTENZA E INTEGRAZIONE STUDENTI DISABILI (S.A.I.S.D.)....................................................................................................72COLLABORAZIONE DEGLI STUDENTI AI SERVIZI DELL’ATENEO (CONFERIMENTO DI INCARICHI PART-TIME)..................................................74CASELLA DI POSTA ELETTRONICA................................................................75BANCA DATI LAUREATI.................................................................................75ATTIVITÀ DI TUTORING.................................................................................75CENTRO LINGUISTICO.................................................................................756NORME DI DISCIPLINA..................................................................................78ORGANIZZAZIONI STUDENTESCHE IN CONSIGLIO DI FACOLTÀ....................80INCHIOSTRO, IL GIORNALE DEGLI STUDENTI................................................84ULTERIORI ORGANIZZAZIONI PRESENTI NELL’AMBITO DELLA FACOLTÀ.......................................................................................................85ATTIVITA’ CULTURALI E RICREATIVE DEGLI STUDENTI…………………………….87

PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI Anno Accademico 2011-2012.....................................................................88

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La Facoltà ha sede nel Monastero di San Felice (via S. Felice., 5), la cui fondazione viene attribuita all’ultimo re longobardo Desiderio e a sua moglie Ansa (VIII secolo d. c.).È in atto un graduale recupero delle strutture del convento. Già allo stato attuale, gli studenti della Facoltà possono fruire di una sala di lettura del tutto particolare. Si tratta dell’antica chiesa del monastero, all’interno della quale sono state rinvenute nel 1996 due tombe altomedievali finemente decorate: una di esse conteneva le spoglie della badessa del convento Ariperga. È qui che, al termine del corso di studi, gli studenti della Facoltà conseguono il titolo di dottore in Economia. I locali del monastero ospitano anche la Biblioteca della Facoltà, i cui soffitti sono finemente decorati da bassorilievi e da affreschi altomedioevali.

Il centralino della Facoltà risponde al numero 0382/986201. Gli uffici sono raggiungibili in modo diretto formando il numero 0382/986 seguito del numero interno desiderato. Si prega, pertanto, di utilizzare i numeri passanti. Gli orari di apertura degli uffici sono affissi nelle bacheche. Il portone centrale del Monastero di San Felice resta aperto nei giorni feriali dalle ore 8 alle ore 23 (il sabato dalle 8 alle 13).La sala lettura della Facoltà rimane aperta nei giorni feriali dalle 8 alle 23; il sabato dalle 8 alle 13.

La Guida presenta i servizi offerti dalla Facoltà sulla base delle informazioni disponibili nel mese di giugno 2011. In un momento successivo, alcuni dati potrebbero essere integrati o modificati: di essi verrà data comunicazione attraverso il sito Internet della Facoltà.

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Presentazione della Facoltà

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La Facoltà di Economia dell’Università di Pavia

La Facoltà di Economia è l’erede delle prime Scuole per il Commercio della seconda metà dell’Ottocento, poi trasformate in vere e proprie Facoltà di Economia e Commercio, dizione peraltro ancora in vigore alla fondazione della Facoltà di Pavia nel 1963 e mantenuta sino alle recenti riforme. Gli obiettivi formativi delle prime, antiche, Facoltà si limitavano alle tradizionali professioni private, alle funzioni interne alle banche e alle imprese, nonché ai ruoli nel settore pubblico: sbocchi che richiedevano una particolare competenza sui bilanci e sulla legislazione economica.

L’evoluzione storica successiva, con la progressiva apertura alle transazioni internazionali, la straordinaria espansione dei mercati finanziari e delle imprese transnazionali, nonché la diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ha moltiplicato i profili professionali richiesti ai laureati in Economia. Così, oltre al cambiamento di nome, la Facoltà ha dovuto affrontare la necessità di istituire una molteplicità di percorsi formativi per rispondere alle nuove esigenze di mercato. Infine il DM 270/2004 ha imposto una radicale trasformazione dei corsi di studio universitari, imponendo requisiti minimi di docenza per l’attivazione di corsi di laurea di primo e secondo livello (lauree triennali o magistrali), nonché disposizioni vincolanti quanto a numero massimo di esami e crediti formativi minimi per le varie attività curriculari.

Ciò ha indotto ad una profonda revisione dell’offerta formativa della Facoltà, che ha caratterizzato gli ordinamenti didattici a partire dall’a.a. 2009/2010. In particolare la Facoltà ha anzitutto deciso di attivare 3 corsi di laurea triennale, di cui 2 nella classe di Scienze Economico-Aziendali e 1 nella classe di Scienze dell’Economia, la cui struttura più specifica è evidenziata nel seguito di questa Guida. Nonostante le differenze curriculari tra i vari corsi di studio, il progetto formativo della Facoltà continua a caratterizzarsi, in primo luogo, per il solido ancoraggio ad un sistema di conoscenze e competenze che derivano sia dalle discipline basilari delle aree economica e aziendale, sia dagli imprescindibili contributi interdisciplinari delle aree giuridica e quantitativa, storica e sociologica, informatica e linguistica; l’integrazione tra queste differenti discipline offre agli studenti l’opportunità di valutare e sviluppare le proprie abilità specifiche, e produce competenze generali e consolidate che sono socialmente riconosciute in ogni paese del mondo. In secondo luogo, l’attività formativa è progettata confrontando esperienze nazionali e internazionali, al fine di garantire ai laureati una preparazione adeguata all’esigenza moderna di competere sia in ambito locale sia su mercati del lavoro più vasti. All’interno di tale progetto formativo, che privilegia quindi la generalità e l’interdisciplinarietà, i primi tre semestri di studio sono costituiti da insegnamenti sostanzialmente

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comuni, al fine di consentire agli studenti l’acquisizione di un’ampia preparazione di base e la possibilità di scegliere con maggiore informazione e consapevolezza il percorso curriculare più adatto alle proprie capacità ed aspirazioni.Quanto alle lauree magistrali o di secondo livello, in un ambiente in cui è ormai diffusa la competizione anche tra Università, la Facoltà di Economia ha cercato di migliorare il suo posizionamento regionale e nazionale enfatizzando le specificità culturali, didattiche e di ricerca che l’hanno distinta fin dalla sua nascita. Inoltre la Facoltà ha promosso un intenso programma di internazionalizzazione, con la predisposizione di un corso di laurea magistrale interamente svolto in lingua inglese, International business and economics (MIBE), e di un percorso di studi di carattere economico, impartito anch’esso in lingua inglese, Industrial economics and policy (IEP). Il MIBE è destinato agli studenti di discipline aziendali che aspirino a diventare manager capaci di svolgere funzioni direttive in organizzazioni inserite, per la loro vocazione sovranazionale, in contesti fortemente innovativi. Il percorso IEP mira a formare esperti di economia industriale applicata e di regolamentazione dei mercati, da inserire nei contesti di imprese multinazionali, centri di ricerca, autorità di regolamentazione, ecc.

I corsi di laurea sopra descritti prevedono altresì la possibilità di conseguire diplomi di doppia laurea in accordo con Atenei di altri Paesi, frequentando un anno di studi presso la nostra Facoltà ed un secondo anno presso le Facoltà partner straniere. Al momento attuale le Università convenzionate si collocano in Francia, Spagna e Germania, ma sono in fase di avanzata definizione accordi anche con Grecia, Finlandia e Russia.

Con riferimento ai più tradizionali corsi di laurea magistrale in lingua italiana, invece, l’offerta formativa esistente comprende 3 corsi di studio, di cui 2 nella classe di Scienze Economico-Aziendali e 1 nella classe di Scienze dell’Economia.

Lasciando a questa Guida dello studente il compito di fornire tutti i dettagli necessari sulla struttura e sull’organizzazione della Facoltà di Economia, vale la pena di ricordare, in conclusione, che l’offerta didattica programmata comprende altresì una formazione di terzo livello, che si concretizza in corsi e programmi di studio post-laurea, quali i dottorati ed i master, a completamento delle possibilità educative offerte a chi volesse studiare Economia preso l’Università di Pavia.

Prof. Carluccio BianchiPreside di Facoltà

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Le lauree triennali della Facoltà di Economia

Con l’anno accademico 2009/2010 la Facoltà di Economia dell’Università di Pavia ha avviato la nuova Riforma Universitaria, a partire dalle lauree triennali di primo livello.

L’offerta didattica della Facoltà, come sintetizzato nel diagramma dei corsi, manterrà, in continuità con la situazione attuale, l’articolazione in due classi di Laurea: L-18 (Scienze dell’economia e della gestione aziendale) e L-33 (Scienze Economiche).

In particolare, all’interno della classe L-18, sono attivi due corsi di laurea: uno in Management (CLAM) e uno in Amministrazione, Controllo e Finanza aziendale (CLACFA). Nella classe L-33, invece, sarà attivo il corso di laurea triennale in Economia (CLEC).

Tutti i corsi di laurea si caratterizzano per la presenza di un nucleo comune di insegnamenti di base che la Facoltà ha scelto di mantenere anche a seguito della Riforma per consentire agli studenti di formarsi l’indispensabile bagaglio di conoscenze fondamentali. Tale parte comune occupa il primo anno e mezzo del percorso formativo, consentendo quindi allo studente di poter meglio maturare la scelta del percorso di studi da intraprendere sulla base degli stimoli ricevuti in questa prima fase didattica. All’interno delle due classi di laurea di riferimento vengono, infatti, offerti agli studenti percorsi formativi che forniscono un’ampia e varia gamma di scelte professionalizzanti. La proposta formativa è stata così formulata anche per rispondere alle sollecitazioni del mercato del lavoro, che richiede un continuo aggiornamento delle conoscenze e competenze.

Dal punto di vista dell’organizzazione didattica dei percorsi formativi, la Facoltà di Economia dell’Università di Pavia adotta un ordinamento semestrale. La scelta effettuata, coerentemente con gli obiettivi della nuova Riforma Universitaria, consentirà di ridurre il livello di frammentazione degli insegnamenti con l’obiettivo di fornire agli studenti una preparazione culturale di maggiore consistenza. Il nuovo calendario didattico prevedrà quindi una sessione d’esame al termine di ogni semestre di lezione (gennaio e giugno) ed appelli di recupero a luglio e settembre. L’obiettivo di questa articolazione temporale è incentivare quanto più possibile il completamento del corso di studi nei tre anni previsti al fine di consentire agli studenti di presentarsi tempestivamente sul mercato del lavoro o di proseguire in un percorso di laurea specialistica.

La fase di avvio della nuova Riforma Universitaria è supportata dal lavoro della Commissione Didattica della Facoltà di Economia alla cui Segreteria gli studenti si possono rivolgere per ogni eventuale

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informazione inerente l’organizzazione didattica del loro percorso formativo.

Prof.ssa Luisa RostiPresidente del Consiglio del corso di laurea di Scienze dell’Economia

Prof. Matteo Mattei GentiliPresidente del Consiglio del corso di laurea di Scienze dell’Economia

e della Gestione Aziendale

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ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE ALLA FREQUENZA DEI CORSITEST D’INGRESSO

* Gli studenti che entro novembre 2012 avranno ancora il debito di matematica non potranno iscriversi al secondo anno ma solo al primo ripetente.

Scuola secondaria superiore

Test d’ingresso obbligatorio

12 settembre 2011 –ore 8:30Contenuti:30 domande divise in tre parti

- PARTE A: 10 domande di logica- PARTE B: 10 domande di matematica- PARTE C: 10 domande di comprensione del

testo

Ammesso senza debito Ammesso con debito

Si consiglia comunque la frequenza al pre-corso di matematica dal 22 al 30 settembre

Debito formativo *Obbligo della frequenza al pre-corso di matematica dal 22 al 30 settembre.Il debito può essere annullato con una delle seguenti tre alternative:

a) Superando una prova a novembre 2011

b) Superando una prova ad aprile 2012

c) Superando l’esame di matematica generale entro settembre 2012

d) Superando una prova a Novembre 2012

NB: per facilitare il superamento delle prove a) e b) saranno istituiti appositi corsi di tutorato

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TEST D'INGRESSO

Il test di ingresso sarà strutturato in tre sezioni - logica, matematica, comprensione del testo - contenenti ciascuna dieci domande a risposta multipla con cinque risposte alternative per ogni domanda.Il tempo assegnato complessivamente per la prova sarà di un'ora e mezza e ciascuna risposta esatta varrà un punto mentre ciascuna risposta errata comporterà la penalizzazione di un quinto di punto.Ogni domanda senza risposta varrà zero punti. La graduatoria per l'ammissione ai Corsi di Laurea a numero chiuso si baserà sul punteggio complessivo ottenuto nelle tre sezioni.Inoltre, si assegnerà un debito formativo a chi verrà ammesso con un punteggio complessivo inferiore a 10/20 nelle due sezioni di logica e matematica. Tale debito comporterà l'obbligo di frequenza al precorso di Matematica (si consiglia comunque la frequenza al precorso a tutti gli studenti del primo anno) e il superamento di un test di recupero sul programma di tale precorso che si terrà a novembre e ad aprile.Il superamento dell'esame di Matematica Generale comporta l'assolvimento automatico del debito formativo. Gli studenti che al momento dell'iscrizione al secondo anno di corso non avessero ancora sanato il debito formativo, dovranno iscriversi al primo anno ripetente.

Data del Test:

Lunedì 12/09/2011 ore 08,30 (le aule verranno comunicate in seguito)

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PRECORSO DI MATEMATICA22 settembre – 30 settembre 2011

L’orario delle lezioni e le relative aule verranno indicate sul sito della Facoltà una settimana prima dell’inizio delle lezioni

Prof.ssa Elena Molho (Corso A-K)Dott.ssa Elisa Caprari (Corso L-Z)

L'obiettivo primario del precorso è quello di fornire le conoscenze e le abilità matematiche propedeutiche ai corsi quantitativi presenti in tutti i percorsi curriculari della Facoltà di Economia.

A causa della composita provenienza dalla scuola superiore degli studenti, la preparazione matematica degli studenti in entrata risulta sempre assai poco omogenea. Le difficoltà nel superamento degli esami quantitativi dei primi anni sono in gran parte legate a lacune nella preparazione di base della matricole che è difficile colmare durante i corsi.

Il precorso di matematica intende mettere in grado tutti gli studenti di individuare e colmare le principali carenze, prima che queste possano compromettere l’apprendimento successivo.

Il precorso tratta argomenti già affrontati dagli studenti alle scuole superiori; in generale non è obbligatorio, ma va visto come un ausilio per coloro che ritengano di avere necessità di un'azione organica di consolidamento della propria preparazione matematica di base. La frequenza al precorso è obbligatoria per coloro che hanno conseguito il debito formativo con il test d'ingresso ma è comunque fortemente consigliata a tutti gli studenti del primo anno, in quanto i contenuti del precorso sono strettamente propedeutici al corso di Matematica Generale e non verranno ripresi durante lo svolgimento del corso stesso.

Programma

Elementi di baseCenni di insiemistica e di logica.Insiemi numerici (N,Z,Q,R).La definizione di funzione. Funzioni iniettive, suriettive e biiettive.Funzione composta e funzione inversa.Funzioni reali di variabile reale. Monotonia.Algebra elementarePotenze e loro proprietà.

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Elementi di calcolo letterale. Polinomi e loro scomposizione. Prodotti notevoli. Identità ed equazioni: nozione di soluzione. Equazioni di primo e secondo grado. Disequazioni di primo e di secondo grado. Sistemi di equazioni e di disequazioni.Equazioni e disequazioni razionali intere e fratte. Equazioni e disequazioni irrazionali.Equazioni e disequazioni con il valore assoluto. Geometria analiticaIl piano cartesiano. Equazione della retta. Equazione della parabola.Equazione della circonferenza. Elementi di trigonometria Angoli e misura degli angoli in radianti. Funzioni seno, coseno e tangente e principali proprietà. Relazioni di base fra le funzioni trigonometriche. Funzioni esponenziali e logaritmicheLa funzione esponenziale e le sue proprietà. La funzione logaritmo e le sue proprietà. Equazioni e disequazioni con esponenziali e logaritmi.

Testi Consigliati

G.Giorgi, Elementi di Matematica, Parte 1, G. Giappichelli Editore, Torino.R. D'Ercole, Precorso di Matematica, Pearson, Milano-Torino, 2011

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ATTIVITÀ INTEGRATIVE…

Ad integrazione dell’offerta didattica, rappresentata dai corsi di laurea, la Facoltà promuove le seguenti iniziative:

1) Per gli studenti del primo anno è previsto un pre-corso di Matematica che si svolge nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni.

2) In linea di principio, per tutti gli studenti è previsto lo svolgimento di stage nel corso del triennio. A questo scopo è stato attivato in Facoltà un Ufficio Stage che prevede una serie di iniziative volte a promuovere più intense relazioni con il mondo del lavoro o svolgere attività sostitutive.

3) Gli studenti della Facoltà di Economia possono sostenere gli esami per ottenere la Certificazione ECDL (European Computer Driving Licence, Patente Europea del Computer) presso il Test Center AICA dell'Università degli Studi di Pavia, secondo il tariffario previsto per gli studenti; sempre presso il Test Center AICA è possibile sostenere il corso “ECDL base” al termine del quale viene attribuito allo studente un attestato che documenta le conoscenze informatiche acquisite senza la necessità del superamento del relativo esame. Per ulteriori informazioni, si prega di fare riferimento al personale delle aule informatiche.

4) La Facoltà organizza ogni anno cicli di seminari aperti a tutti gli studenti. In particolare, vengono proposti incontri diretti con il mondo del lavoro attraverso le giornate di “Porte aperte alle Imprese”.

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…IN UNA PROSPETTIVA INTERNAZIONALE

Da tempo la Facoltà promuove iniziative che favoriscono l’acquisizione di competenze utili nel contesto internazionale:

1) Sono attivati corsi di doppia laurea in collaborazione con prestigiose sedi universitarie: Lyon, Strasburgo e Clermont Ferrand (Francia), Tübingen e Hohenheim (Germania), Siviglia e Alcalà (Spagna).

2) Si promuove la frequenza di almeno un semestre in un’Università dell’Unione Europea, utilizzando tutte le opportunità offerte dal programma LLP Erasmus oppure un periodo di lavoro all’estero con il programma Erasmus PLACEMENT.

3) Per tutti gli studenti che frequentano i corsi a vocazione internazionalistica sono previsti stage presso la Rappresentanza della Commissione Europea avente sede a Milano.

4) Vengono svolte esercitazioni finalizzate a conseguire le Certificazioni Internazionali della London Chamber of Commerce. La Facoltà è il centro esaminatore per tutti gli studenti dell’Ateneo pavese e delle scuole superiori della Provincia. Per informazioni sul corso, si prega di contattare il docente di Lingua Inglese (Prof.ssa Elena Montagna, [email protected]).

5) La cattedra di Lingua Francese della Facoltà organizza un ciclo di esercitazioni finalizzate al conseguimento del “Certificat de français juridique” (Cfj), titolo rilasciato dalla Chambre de Commerce et d’Industrie de Paris (CCIP) e riconosciuto a livello internazionale. Per ulteriori informazioni, si prega di contattare il titolare del corso.

6) Dall’anno accademico 2001/02, la Facoltà di Economia ha stipulato un accordo con il Centro Linguistico di Ateneo e il British Council, per favorire il conseguimento delle seguenti Certificazioni Internazionali di conoscenza della lingua inglese da parte dei propri studenti: First Certificate, BEC2, CAE, BEC3, IELTS.Per informazioni più dettagliate relative alla preparazione e alle modalità d’esame, gli studenti possono rivolgersi direttamente al docente di lingua (E-mail: [email protected]).

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ORGANIZZAZIONE DELLA FACOLTÀ

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Diploma di laurea magistrale

Scuola secondaria superiore

Test d’ingresso

Iscrizione al corso di laurea triennale

Pre-corso di matematica

Corso di laurea inMANAGEMENT

Corso di laurea inECONOMIA

3 percorsi consigliatia) Economia dei mercati finanziari

b) Economia dei mercati internazionalic) Economia e strategie di mercato

Corso di laurea inAMMINISTRAZIONE, CONTROLLO E FINANZA AZIENDALE

Diploma di Laurea di primo livello

Corso di laurea inECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE

Corso di laurea magistrale biennale

Corso di laurea inECONOMIA E LEGISLAZIONE D’IMPRESA

2 percorsi consigliatia) Amministrazione, finanza e controllo

b) Governance, controllo e revisione

Corso di laurea inECONOMIA, FINANZA E INTEGRAZIONE INTERNAZIONALE

4 percorsi consigliatia) Finanza

b) Economia e strategie di mercatoc) Integrazione economica internazionale

d) Industrial Economics and Policy

Corso di laurea inINTERNATIONAL BUSINESS AND ECONOMICS

Laurea Triennale InterfacoltàComunicazione innovazione e multimedialità (CIM)

Laurea Magistrale InterfacoltàComunicazione professionale e multimedialità (CPM)

DIAGRAMMA DEI CORSIOFFERTA DIDATTICA DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA

ULTERIORE OFFERTA DIDATTICA DELLA FACOLTÀ

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PERSONALE DOCENTE DELLA FACOLTÀ

Preside: Prof. Carluccio BianchiVicario: Prof. Antonella Zucchella

Sede della Facoltà: via S. Felice, 5 – Pavia (tel. 0382/986201)Gli Uffici della Facoltà sono raggiungibili in modo diretto formando il numero 0382/986 seguito dall’ interno desiderato.

Segreteria studenti: via S. Agostino, 1 - tel. 0382-984288/984284.

I docenti della Facoltà afferiscono a più Dipartimenti dell’Ateneo pavese:

Dipartimento di Economia Politica e Metodi QuantitativiVia S. Felice, 5 - tel. 0382/986208 - fax 0382/304226Direttore: Prof. Guido Ascari

Prof. Guido Ascari, straordinario di Economia PoliticaProf. Margherita Balconi, ordinario di Economia Applicata - Facoltà di IngegneriaProf. Paolo Bertoletti, ordinario di Economia Prof. Alberto Cavaliere, ordinario di Economia PubblicaProf. Carluccio Bianchi, ordinario di Politica EconomicaProf. Giorgio Giorgi, ordinario di Matematica GeneraleProf. Giorgio Rampa, ordinario di Economia Politica – Facoltà di LettereProf. Lorenzo Rampa, ordinario di Economia PoliticaProf. Pietro Rigo, ordinario di Probabilità e Statistica MatematicaProf. Giovanni Vaggi, ordinario di Economia dello SviluppoProf. Luisa Rosti, ordinario di Economia del LavoroProf. Maria Elena De Giuli, associato di Matematica FinanziariaProf. Andrea Fumagalli, associato di Economia PoliticaProf. Antonio Lijoi, associato di StatisticaProf. Elena Molho, associato di Matematica GeneraleProf. Eduardo Rossi, associato di EconometriaDott. Elisa Caprari, ricercatore di Metodi matematici dell’economiaDott. Carolina Castagnetti, ricercatore di EconometriaDott. Roberto Fontana, ricercatore di Economia Applicata - Facoltà di IngegneriaDott. Mario Maggi, ricercatore di Metodi matematici dell’economiaDott. Lorenza Rossi, ricercatore di Economia PoliticaDott. ssa Claudia Tarantola, ricercatore di StatisticaDott. Giuseppe De Feo, ricercatore Dott. Alessandro Flamini, ricercatore

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Dott. Alberto Gaggero, ricercatoreDott. Fabio Tramontana, ricercatore

Dipartimento di Ricerche Aziendali “Riccardo Argenziano”Via S. Felice, 5 - tel. 0382/986229 - fax 0382/986228Direttore: Prof. Vittorio Vaccari

Prof. Paolo Benazzo, straordinario di Diritto CommercialeProf. Fulvio Francavilla, ordinario di Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e FinanziarieProf. Enrico Cotta Ramusino, ordinario di Finanza AziendaleProf. Matteo Mattei Gentili, ordinario di Economia degli Intermediari FinanziariProf. Piero Mella, ordinario di Economia AziendaleProf. Luigi Rinaldi, ordinario di Ragioneria Generale e ApplicataProf. Vittorio Vaccari, ordinario di Scienze Merceologiche (in anno sabbatico)Prof. Dario Velo, ordinario di Economia e Gestione delle ImpreseProf. Antonella Zucchella, ordinario di MarketingProf. Carla Bruna Cattaneo, associato di Economia e Gestione delle ImpreseProf. Maria Elena Gennusa, associato di Diritto CostituzionaleProf. Pietro Gottardo, ricercatore di Finanza aziendaleProf. Antonio Majocchi, associato di Economia e Gestione delle Imprese InternazionaliProf. Matteo Dellacasa, associato di Diritto privatoProf. Maria Sassi, associato di Economia ed Estimo RuraleProf. Carlo Bruno Vanetti, associato di Diritto FallimentareDott. Quirino Camerlengo, ricercatore di Istituzioni di diritto pubblicoDott. Antonio Colleoni, ricercatore di Diritto CommercialeDott. Alberto Francesconi, ricercatore di Organizzazione aziendaleDott. Maurizio Ettore Maccarini, ricercatore di Economia e gestione delle impreseDott. Giancarlo M. Malvestito, ricercatore di Economia aziendaleDott. Marco Manera, ricercatore di Diritto tributarioDott. Anna Moisello, ricercatore di Economia aziendaleDott. Michela Pellicelli, ricercatore di Economia aziendaleDott. Pietro Previtali, ricercatore di Organizzazione aziendaleDott. Stefano Santucci, ricercatore di Economia aziendaleDott. Francesco Sotti, ricercatore di Economia aziendaleDott. Francesco Velo, ricercatore di Economia e gestione delle impreseDott.ssa Birgit Hagen, ricercatoreDott. Stefano Denicolai, ricercatore

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Dott.ssa Laura Bottinelli, ricercatore

Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere ModerneStrada Nuova, 106c - tel. 0382/984501Ufficio Informazioni (Tedesco) - tel. 0382/984509Ufficio Informazioni (Francese-Spagnolo) - tel. 0382/984514

Dott. Elena Montagna, ricercatore di Lingua Inglese

Dipartimento di Scienze Storiche e Geografiche “Carlo M. Cipolla”Piazza del Lino, 2 - tel. 0382/984645 - fax 0382/984744

Prof. Mario Rizzo, associato di Storia economicaDott. Renzo P. Corritore, ricercatore di Storia economica

Dipartimento di Studi Politici e SocialiVia Luino, 12 - tel. 0382/33983

Prof. Maria Rita Rampazi, associato di Sociologia

Dott.ssa Fiammetta Corradi

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INSEGNAMENTI E DOCENTIDOCENTE QUAL. INSEGNAMENTI TEL. 0382/ E-MAILAscari G. PO Macroeconomia (A-K) 98-6211

[email protected] P. PO Diritto Commerciale (A-K) 98-6444

[email protected]

Bertoletti P. PO  Economia e Organizzazione Industriale [email protected]

Bianchi C. PO Politica Economica [email protected]

Bottinelli L. R Economia degli Intermediari Finanziari (L-Z)

[email protected]

Camerlengo Q.

PA Diritto dell’Economia 98-6252Diritto Pubblico e dell’Economia [email protected]

Cavaliere A. PO Scienza delle Finanze98-6219 o [email protected]

Colleoni A. R Diritto Commerciale (L-Z) [email protected]

Corradi F. R Teoria Sociologia [email protected]

Corritore R.P. R Storia Economica (CLACFA) [email protected]

Cotta Ramusino E.

PO Economia e Gestione delle Imprese (L-Z)

[email protected]

De Feo G. R Economia Pubblica98-6482 [email protected]

De Giuli M.E. PA Matematica Finanziaria (L-Z) [email protected]

Dellacasa M. PA Istituzioni di Diritto Privato (A-K)[email protected]

Demartini C. R Economia Aziendale (2° modulo) A-K [email protected] A. R Macroeconomia (L-Z) 98-6203

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Francesconi A.

R Organizzazione Aziendale

 

[email protected]@unipv.it

Gennusa M.E.  PA

 Diritto Costituzionale

98-6434

[email protected] G. 

PO 

Matematica Generale (L-Z) 98-6238Matematica per l'Economia e la Finanza [email protected]

Gottardo P. PA Finanza Aziendale [email protected]

Lijoi A. PA Statistica (A-K) [email protected]

Maggi M. R Economia Monetaria e dei Mercati Finanziari 2° modulo

[email protected]

Mattei Gentili M.

PO Economia degli Intermediari Finanziari (A-K)

[email protected]

Moisello A.M. R Economia Aziendale (A-K) 1° modulo 98-6247Programmazione e Controllo [email protected]

Molho E. 

PA 

Matematica Generale (A-K) 

[email protected]

Montagna E. 

Lingua Inglese Introduzione 98-6200Lingua Inglese Perfezionamento [email protected]

Pellicelli M. 

Economia Aziendale (L-Z) 1° modulo  

[email protected]

Rampa L. PO Microeconomia (L-Z) [email protected]

Rampazi M.R. R Sociologia Generale

[email protected]

Rigo P. PO Statistica (L-Z) (2° modulo) [email protected]

Rinaldi L. PO Valutazione delle aziende [email protected]

Rizzo M. PA Storia Economica (CLEC) [email protected]

Rizzo N. R Istituzioni di diritto privato (L-Z) [email protected] E. PA Econometria 98-6207

[email protected]

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Rossi L. R Economia Monetaria e dei Mercati Finanziari (I Modulo)

98-6483 [email protected]

Rosti L. PO Economia del Lavoro 98-6216 [email protected]

Santucci S. R Economia Aziendale (L-Z) 2° [email protected]

Sassi M. PA Economia e Gestione del Sistema Agroindustriale

[email protected]

Sotti F. R Bilanci Aziendali [email protected]

Tarantola C. R Statistica Sociale Probabilità e statisticaStatistica (L-Z) (1° modulo)

[email protected]

Vaccari V. PO In anno sabbatico [email protected]

Vaggi G. PO Economia dello [email protected]

Velo D. PO Economia e Gestione delle Imprese (A-K)

[email protected]

Zucchella A. PO Marketing [email protected]

Docente da definire

Governo e Valorizzazione delle Risorse Naturali

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ELENCO DOCENTI ESTERNIDOCENTE QUAL. INSEGNAMENTI TEL. 0382/ E-

MAIL

Bernini Carri C. C Mercati Internazionali dei Prodotti Agricoli [email protected]

Colli Franzone A. PA Matematica Finanziaria (A-K) [email protected]

Cultrera G. C Lingua Francese Introduzione [email protected]

Docenteda definire

Lingua tedesca (Introduzione)

Fumagalli C Storia del pensiero economico(equipollente a Storia dell’economia politica Facoltà di Lettere e Filosofia)

[email protected]

Pezzoni S. C Conoscenze informatiche 98-6249Sistemi Informatici spezzoni@archidat

a.it

Rampa G. SE Microeconomia (A-K) [email protected]

Tabellini P.M. C Diritto Tributario 98-6255Vecchi G C Lingua Spagnola Introduzione Verona B. C Strumenti finanziari d’impresa [email protected]

LEGENDA

Professore ordinario POProfessore associato PAProfessore a contratto CSupplenze esterne SERicercatore R

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CORSI MUTUATI DAI COLLEGI E DA ALTRE FACOLTÀ

CORSI MUTUATI A.A. 2010-2011SEM

. CFU DOCENTE STRUTTURAEconomia internazionale 1 9 Missaglia Fac. Scienze

PoliticheStoria del pensiero economico (mutua da 501482 Storia dell’economia politica

1 6 Fumagalli Fac. di Lettere

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Calendario per l’A.A. 2011-12

Test d’ingresso: 12 settembre 2011Pre-corso di Matematica: 20-22 e 26-29 settembre 2011

LEZIONI ED ESAMI

1° semestre

- dal 1° settembre (giovedì) al 1° ottobre 2011 (sabato) : esami (2 appelli)

- dal 3 ottobre (lunedì) al 21 dicembre 2010 (mercoledì) : 11 settimane di lezione, con 3 giorni aggiuntivi per eventuali recuperi di lezione

- vacanze di Natale: 22 dicembre 2011 (giovedì) - 6 gennaio (venerdì) 2012

- dal 9 gennaio (lunedì) al 1° febbraio (mercoledì) 2012: primo appello d’esame

- dal 2 febbraio (giovedì) al 25 febbraio (sabato) 2012: secondo appello d’esame

2° semestre

- dal 5 marzo (lunedì) al 1° giugno (venerdì) 2012: 11 settimane di lezione, interruzione di una settimana per le vacanze di Pasqua e una settimana per eventuali recuperi di lezione

- dal 5 (giovedì) al 10 (martedì compreso) aprile 2012: vacanze di Pasqua (8 aprile)

- dal 4 giugno (lunedì) al 27 giugno (mercoledì) 2012: primo appello d’esame- dal 28 giugno (giovedì) al 21 luglio (sabato) 2012: secondo appello d’esame

SEDUTE DI LAUREA

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- 24 ottobre 2011 (Già fissata lo scorso anno)

- 19 dicembre 2011 (Già fissata lo scorso anno)

- 27 febbraio 2012

- 23 aprile 2012

- 16 luglio 2012

- 24 settembre 2012

- 22 ottobre 2012

- 17 dicembre 2012

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PERCORSO FORMATIVOTutti gli studenti iscritti alla Facoltà di Economia seguono un

percorso formativo comune che impegna il primo anno di corso e il primo semestre del secondo anno.

Successivamente, il piano di studi si differenzia sulla base del corso di laurea scelto dallo studente.

Vengono qui descritti i corsi di laurea appartenenti alle due grandi classi delle Scienze Economiche: Scienze dell’Economia e della Gestione Economico-Aziendale

(classe L-18) Scienze dell’Economia (classe L-33)

Alla descrizione analitica dei corsi di laurea segue l’indicazione dei relativi piani di studio.

Si ricorda che tutti gli studenti devono presentare il piano di studio per la scelta degli insegnamenti utili al completamento dell’indirizzo di studi prescelto.

Eventuali modifiche potranno essere apportate negli anni accademici successivi.

Lo studente procederà alla compilazione on-line del proprio piano di studio: (www.unipv.it alla voce “piani di studio”); se correttamente compilato in ogni sua parte, esso si ritiene approvato senza necessità di un’espressa deliberazione.

Commissione Piani di Studio

Per ogni chiarimento in merito alla compilazione dei piani di studio gli studenti possono rivolgersi ai referenti dei Corsi di Laurea: per il CdL in Management: Dott. Alberto Francesconi, prof. Enrico

Cotta Ramusino, dott. Matteo Della casa. per il CdL in Amministrazione, controllo e finanza aziendale: dott.

Francesco Sotti, dott. Stefano Cantucci, dott.ssa Anna Moisello. per il CdL in Economia: prof. Luisa Rosti, Prof. Guido Ascari, dott.

Quirino Camerlengo.

La Facoltà di Economia contribuisce con insegnamenti tenuti dai propri docenti al Corso di Laurea Interfacoltà in Comunicazione Innovazione e Multimedialità (CIM).

Il percorso formativo di questo corso di laurea e gli insegnamenti economici in esso inseriti sono documentati dal sito Internet: http://www-1.unipv.it/cim/

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CLASSE L-18 “SCIENZE DELL’ECONOMIA E DELLA GESTIONE ECONOMICO-AZIENDALE”

CORSO DI LAUREA IN MANAGEMENT (CLAM)

Il corso di laurea in Management si propone di formare un laureato che conosca le principali funzioni aziendali, con particolare attenzione al marketing, al management strategico, nazionale ed internazionale, e all'organizzazione. Il corso di laurea in Management è quindi volto a formare figure professionali capaci di comprendere ed interpretare i cambiamenti in atto nell'ambito del sistema economico nazionale ed internazionale e di tradurre gli stessi in fattori strategici di competitività, così come richiesto dal sempre più accentuato processo di globalizzazione. In tale prospettiva il laureato in Management deve conoscere l’inglese ed una seconda lingua straniera preferibilmente comunitaria e saper leggere ed interpretare trend economici per le scelte gestionali, anche con metodi matematici.

Questo percorso di studi permette una diretta employability per studenti che non vogliano proseguire gli studi oltre il triennio e favorisce il collocamento nella diffusa realtà di piccole imprese italiane, dove occorre possedere competenze gestionali diverse e saperle applicare in varie tipologie di settori economici. Il corso di laurea fornisce altresì una formazione adeguata per la prosecuzione degli studi in diverse lauree magistrali in ambito economico-aziendale.

Più nel dettaglio, il Corso di Management si pone l’obiettivo di sviluppare la capacità di interpretare i principali fenomeni economici, di comprendere i meccanismi fondamentali di funzionamento delle aziende, di acquisire adeguate conoscenze sul complesso delle funzioni relative all’amministrazione, direzione e gestione di un’azienda e sui principali strumenti applicabili ai diversi processi gestionali. Il Corso di laurea si sviluppa nell’arco di sei semestri. Nei primi tre semestri sono previsti insegnamenti volti ad assicurare una solida formazione teorica e metodologica di base relativa alle seguenti materie: microeconomia e macroeconomia, economia aziendale e ragioneria, matematica generale e finanziaria, statistica, istituzioni di diritto privato, diritto commerciale , nonché adeguate competenze informatiche ed una adeguata conoscenza della lingua inglese. A partire dal quarto semestre è previsto l'approfondimento di conoscenze fondamentali relative ai meccanismi di funzionamento dei sistemi di controllo economico-finanziario delle aziende, conoscenze fondamentali relative alle aree funzionali dell'organizzazione e

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marketing, conoscenze fondamentali per la comprensione della struttura economica, del funzionamento delle istituzioni e dei mercati monetari e finanziari e del ruolo della finanza aziendale. A completamento del percorso di studi sono previsti uno stage, o attività sostitutiva, ed una prova finale.

A completamento del percorso sono previsti uno stage - o un'attività sostitutiva del medesimo - e una prova finale.

Al termine del percorso formativo il laureato in Management: possiede adeguate conoscenze di base della matematica e della

statistica, dell’economia politica, dell’economia aziendale, del diritto;

conosce i principali metodi di indagine propri delle scienze dell’economia e della gestione aziendale;

è in grado di acquisire le informazioni fondamentali per interpretare i fenomeni economici e per analizzare i fenomeni aziendali;

è in grado di applicare i principali strumenti per la gestione aziendale e possiede competenze professionali avanzate per esercitare specifiche funzioni aziendali o per svolgere attività nell’ambito di specifici settori (manifatturiero, commerciale, servizi, intermediazione finanziaria, pubblica amministrazione);

è in grado di comunicare, oralmente e per iscritto, anche in lingua inglese ed eventualmente in un’ulteriore lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, ed è in grado di avvalersi dei principali strumenti che fanno uso delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informatica,

possiede gli strumenti cognitivi di base per lo sviluppo e l’aggiornamento delle conoscenze acquisite.

PRIMO ANNO (63CFU)

500124 X Economia aziendale 9CFU 500142 X Matematica generale 9CFU

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500168 X Istituzioni di diritto privato 6CFU 500144 X Microeconomia 9CFU

500026 X Statistica 9CFU 500128 X Economia e gestione delle imprese 9CFU

500138 X Lingua inglese (introduzione) 3 CFU 501816 X Lingua inglese (perfezionamento) 6CFU

500129 X Conoscenze informatiche 3CFU

SECONDO ANNO (57CFU) attivo dall’a.a. 2012-13

500227 X Matematica finanziaria 9CFU 500140 X Macroeconomia 9CFU

500511 X Diritto commerciale 9CFU 500141 X Marketing 9CFU

500125 X Economia degli intermediari finanziari 9CFU 500148 X Sociologia generale 6CFU

1 Insegnamento libero 6CFU.............................................................................................

TERZO ANNO (60CFU) attivo dall’a.a. 2013-14

501362 X Organizzazione aziendale 9CFU 500551 X Economia e gestione del sistema agroindustriale 6CFU

501504 X Governo e valorizzazione delle risorse naturali 6CFU

503581 X Economia e gestione finanziaria delle imprese 9CFU

501501 X Economia e organizzazione industriale 6CFU 500122 X Diritto dell’economia 6CFU

X Seconda lingua (introduzione) 3 CFU 2° semestre□ Lingua Francese□ Lingua Spagnola□ Lingua Tedesca

1 Insegnamento libero 6 CFU.............................................................................................

X Stage o ricerca 6 CFU.............................................................................................

X Prova finale 3 CFU.............................................................................................

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CORSO DI LAUREA IN AMMINISTRAZIONE, CONTROLLO E FINANZA AZIENDALE (CLACFA)

Il corso di laurea in Amministrazione, controllo e finanza aziendale è volto a formare una figura professionale in grado di operare nell'ambito delle aziende con funzioni dirigenziali. Il laureato in Amministrazione, controllo e finanza aziendale ha una approfondita conoscenza teorica ed operativa dei processi e delle funzioni aziendali ed è capace di programmare, controllare e rilevare i fenomeni interni ed esterni della gestione, anche sotto il profilo finanziario, sia ai fini della redazione del bilancio sia ai fini informativi interni.

Il corso di laurea è rivolto a coloro che desiderano operare nella funzione di amministrazione, finanza e controllo delle imprese o che intendono intraprendere la professione di revisore contabile e, successivamente, di dottore commercialista. Il corso di laurea fornisce altresì una formazione adeguata per la prosecuzione degli studi in diverse lauree di secondo livello in ambito economico-aziendale o economico generale.

Il percorso formativo è caratterizzato da una spiccata vocazione interdisciplinare. Nei sei semestri del corso, vengono fornite approfondite conoscenze delle discipline economico aziendali con particolare riferimento alle tematiche relative all'amministrazione, controllo e finanza, adeguate conoscenze in relazione alle discipline economico-politiche di base, strumenti matematico-statistici di base e applicati. Vengono poi illustrati gli istituti più rilevanti dell’ordinamento civile, commerciale e tributario. Il corso assicura, inoltre, la conoscenza dell'inglese a livello intermedio e di una seconda lingua straniera a livello introduttivo. Esso fornisce, infine, competenze informatiche di base.

Al fine di garantire una solida preparazione di base teorica e metodologica, i primi tre semestri sono caratterizzati da insegnamenti relativi a discipline economico aziendali, economico-politiche, giuridiche, statistico-matematiche comuni anche agli altri corsi di laurea triennali proposti dalla facoltà. Nel quarto, quinto e sesto semestre sono previsti corsi specificamente volti a sviluppare la conoscenza dei meccanismi di funzionamento dei sistemi di controllo economico-finanziario delle aziende e corsi volti a completare la formazione generale dello studente, sia scelti dal medesimo nell'ambito delle discipline affini ed integrative sia liberamente scelti nell'ambito dei corsi attivati nell'Ateneo.

A completamento del percorso sono previsti uno stage - o un'attività sostitutiva del medesimo - e una prova finale.

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Al termine del percorso formativo il laureato in Amministrazione, controllo e finanza aziendale: possiede adeguate conoscenze di base dell'economia aziendale,

dell'economia politica, della matematica, della statistica e del diritto;

conosce ed è in grado di applicare i principali strumenti e metodi di rilevazione, determinazione, analisi e comunicazione delle grandezze economico-finanziarie che caratterizzano la gestione aziendale ai fini dell'informativa interna ed esterna;

è in grado di comunicare anche in lingua inglese e in una seconda lingua straniera a scelta;

è in grado di utilizzare i principali strumenti informatici e le nuove tecnologie di comunicazione;

possiede gli strumenti cognitivi adeguati per aggiornare autonomamente le conoscenze acquisite e per affrontare i corsi di laurea di secondo livello.

Convenzione con gli ordini professionali degli esperti Contabili

L’accesso alla professione di Esperto contabile (sezione B) è subordinato a:1. ottenimento di una laurea nella classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale (17) o nella classe delle lauree in scienze economiche (28), corrispondenti alle attuali classi L 18 e L 33, ai sensi dell’art. 36, punto 4.a), D. Lgs. 139/2005;2. compimento di un tirocinio di durata triennale, ai sensi dell’art. 40, punto 1., D. Lgs. 139/2005;3. concluso il tirocinio, superamento dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione; l’esame di Stato consta, ai sensi dell’art. 47, D. Lgs. 139/2005, di: a) tre prove scritte, di cui una a contenuto pratico, dirette all'accertamento delle conoscenze teoriche del candidato e della sua capacità di applicarle praticamente; b) una prova orale interdisciplinare diretta all'accertamento delle conoscenze del candidato.

Per effetto del D. Lgs. 139/2005 e della convenzione specificamente stipulata con gli Ordini di Pavia, Voghera e Vigevano (ma la convenzione ha validità generale anche per gli altri Ordini professionali) si è stabilito che gli studenti in possesso della laurea in Amministrazione, Controllo e Finanza Aziendale (L 18 Scienze

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dell'economia e della gestione aziendale) – corso che consente il rispetto della struttura e dell’articolazione degli insegnamenti richiesta specificamente dal D. Lgs. 139/2005 e dalla Convenzione quadro CNDCEC/Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca – ai sensi dell’art. 1 della Convenzione quadro CNDCEC/Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca, hanno diritto a ottenere l’esonero dallo svolgimento della prima prova scritta in sede di esame di Stato per l’accesso alla sezione B dell’Albo.

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PRIMO ANNO (63 CFU)

500124 X Economia aziendale 9CFU 500142 X Matematica generale 9CFU

500168 X Istituzioni di diritto privato 6CFU 500144 X Microeconomia 9CFU

500026 X Statistica 9CFU 500128 X Economia e gestione delle imprese 9CFU

500138 X Lingua inglese (introduzione) 3CFU 501816 X Lingua inglese (perfezionamento) 6CFU

500129 X Conoscenze informatiche 3CFU

SECONDO ANNO (60CFU) attivo dall’a.a. 2012-13500227 X Matematica finanziaria 9CFU 500140 X Macroeconomia 9CFU

500511 X Diritto commerciale 9CFU 500120 X Bilanci aziendali 9CFU

500146 X Programmazione e controllo 9CFU 500125 X Economia degli intermediari finanziari 9CFU

500512 X Diritto costituzionale 6CFU

TERZO ANNO (57CFU) attivo dall’a.a. 2013-14

501499 X Diritto tributario 9 CFU 500147 X Sistemi informatici 6CFU500151 X Storia economica 6 CFU 501510 X Valutazione delle aziende 6 CFU 501503 X Finanza aziendale 6 CFU

X Seconda lingua (introduzione) 3 CFU □ Lingua Francese□ Lingua Spagnola□ Lingua Tedesca

2 Insegnamenti liberi 12CFU.............................................................................................

X Stage o ricerca 6 CFU.............................................................................................

X Prova finale 3 CFU.............................................................................................

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CLASSE L-33 “SCIENZE DELL’ECONOMIA”

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA (CLEC)

Il corso di laurea in Economia si propone di fornire una formazione di livello universitario caratterizzata da una visione d'insieme sia dei fenomeni macroeconomici sia di quelli relativi alle attività dei singoli operatori (imprese industriali, finanziarie e di servizi, enti pubblici nazionali e internazionali). A tal fine il percorso formativo articola un identico nucleo di base, che privilegia la multidisciplinarietà e la generalità degli insegnamenti, in tre percorsi curricolari specifici (Economia dei mercati finanziari; Economia dei mercati internazionali: Economia e strategie di mercato) che preparano i laureati a svolgere analisi quantitative di supporto alle decisioni di carattere finanziario, ad occuparsi delle problematiche delle aziende private, del settore pubblico e delle organizzazioni internazionali, a valutare le scelte strategiche di impresa sulla base di approfondite conoscenze del contesto economico e regolatorio, avvalendosi altresì dei moderni strumenti della statistica e delle tecnologie dell'informazione.

Il percorso formativo è articolato in sei semestri. Nei primi tre semestri, al fine di garantire una solida preparazione di base e metodologica interdisciplinare, vengono impartiti insegnamenti, in gran parte comuni anche agli altri corsi di laurea triennale proposti dalla Facoltà, comprendenti discipline di carattere economico, aziendale, giuridico e statistico/matematico; a questi si aggiungono l’insegnamento della lingua inglese (a livello intermedio) e quello di una seconda lingua (a livello di base), nonché l’apprendimento di opportune competenze informatiche e di tecniche quantitative, soprattutto di carattere econometrico. Su questa solida base preliminare di attività didattiche si innesta, a partire dal quarto semestre, una articolata gamma di scelte curricolari che prevedono insegnamenti opportunamente selezionati in modo da orientare la formazione verso obiettivi più specifici, al fine di fornire agli studenti strumenti sia teorici sia empirici in grado di consentire loro di interpretare gli andamenti economici osservati, formulare previsioni sulle dinamiche future ed esaminare criticamente possibili strategie di comportamento per imprese, operatori e istituzioni. Il percorso formativo si conclude con uno stage o con un’attività sostitutiva, finalizzate o ad agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro, oppure a completare il curriculum di studi con la partecipazione a cicli di seminari tematici o la realizzazione di un’esperienza personale di ricerca sotto la supervisione di un docente.

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Al termine del percorso formativo i laureati potranno inserirsi quali analisti macro-economici, ricercatori socio-economici o economisti presso imprese industriali, finanziarie e di servizi, e presso enti pubblici nazionali e internazionali. Più specificamente, il percorso in Economia e strategie di mercato porta all’inserimento nelle imprese industriali e fornitrici di servizi del terziario avanzato, utilities (telecomunicazioni, energia, trasporti) autorità antitrust e autorità di regolamentazione; il percorso in Economia e mercati finanziari porta all’inserimento nelle società di gestione del risparmio, banche di investimento, SIM e uffici studi delle banche commerciali; il percorso in Integrazione economica internazionale porta all’inserimento nelle imprese multinazionali, nel settore pubblico e nelle organizzazioni internazionali, in istituzioni e aziende coinvolte nel processo di globalizzazione.

Il corso di laurea in Economia fornisce inoltre le conoscenze e competenze necessarie per affrontare i corsi di laurea di secondo livello.

PERCORSO ECONOMIA DEI MERCATI INTERNAZIONALIPRIMO ANNO (63 CFU)

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500124 X Economia aziendale 9CFU 500142 X Matematica generale 9CFU

500168 X Istituzioni di diritto privato 6CFU 500144 X Microeconomia 9CFU

500026 X Statistica 9CFU 500128 X Economia e gestione delle imprese 9CFU

500138 X Lingua inglese (introduzione) 3CFU 501816 X Lingua inglese (perfezionamento) 6CFU

500129 X Conoscenze informatiche 3CFU

SECONDO ANNO (57CFU) attivo dall’a.a. 2012-13

500227 X Matematica finanziaria 6CFU 500140 X Macroeconomia 9CFU

500123 X Diritto pubblico e dell’economia 9CFU 500151 X Storia economica 6CFU

500145 X Politica economica 9CFU 500513 X Scienza delle finanze 9CFU

1 insegnamento tra: 500126 Economia del lavoro 9CFU501482 Storia dell’economia politica 9 CFU

TERZO ANNO (60CFU) attivo dall’a.a. 2013-14

500004 X Economia internazionale 9CFU 500028 X Statistica sociale 6CFU

500242 X Econometria 6CFU 501509 X Teoria sociologica 6CFU

500923 X Economia dello sviluppo 9CFU

X Seconda lingua (introduzione) 3 CFU 2° semestre□ 501506 Lingua Francese□ 501507 Lingua Spagnola□ 501508 Lingua Tedesca

2 Insegnamenti liberi 12CFU.............................................................................................

X Stage o ricerca 6 CFU.............................................................................................

X Prova finale 3 CFU.............................................................................................

PERCORSO ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARIPRIMO ANNO (63 CFU)

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500124 X Economia aziendale 9CFU 500142 X Matematica generale 9CFU

500168 X Istituzioni di diritto privato 6CFU 500144 X Microeconomia 9CFU

500026 X Statistica 9CFU 500128 X Economia e gestione delle imprese 9CFU

500138 X Lingua inglese (introduzione) 3CFU 501816 X Lingua inglese (perfezionamento) 6CFU

500129 X Conoscenze informatiche 3CFU

SECONDO ANNO (57CFU) attivo dall’a.a. 2012-13

500227 X Matematica finanziaria 6CFU 500140 X Macroeconomia 9CFU

500123 X Diritto pubblico e dell’economia 9CFU

500151 X Storia economica 6CFU

500145 X Politica economica 9CFU 503636 X Economia matematica 9CFU

500513 X Scienza delle finanze 9CFU

TERZO ANNO (60CFU) attivo dall’a.a. 2013-14

501502 X Economia monetaria e dei mercati finanziari 9CFU

500028 X Statistica sociale 6CFU

500242 X Econometria 6CFU 501503 X Finanza aziendale 6CFU

1 insegnamento tra: 500004 Economia internazionale 9CFU501482 Storia dell’economia politica 9 CFU

X Seconda lingua (introduzione) 3 CFU 2° semestre□ 501506 Lingua Francese□ 501507 Lingua Spagnola□ 501508 Lingua Tedesca

2 Insegnamenti liberi 12CFU.............................................................................................

X Stage o ricerca 6 CFU.............................................................................................

X Prova finale 3 CFU.............................................................................................

PERCORSO ECONOMIA E STRATEGIE DI MERCATOPRIMO ANNO (63 CFU)

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500124 X Economia aziendale 9CFU 500142 X Matematica generale 9CFU

500168 X Istituzioni di diritto privato 6CFU 500144 X Microeconomia 9CFU

500026 X Statistica 9CFU 500128 X Economia e gestione delle imprese 9CFU

500138 X Lingua inglese (introduzione) 3CFU 501816 X Lingua inglese (perfezionamento) 6CFU

500129 X Conoscenze informatiche 3CFU

SECONDO ANNO (57CFU) attivo dall’a.a. 2012-13

500227 X Matematica finanziaria 6CFU 500140 X Macroeconomia 9CFU

500123 X Diritto pubblico e dell’economia 9CFU 500151 X Storia economica 6CFU

500145 X Politica economica 9CFU 500513 X Scienza delle finanze 9CFU

1 insegnamento tra: 500126 Economia del lavoro 9CFU501482 Storia dell’economia politica 9 CFU

TERZO ANNO (60CFU) attivo dall’a.a. 2013-14

501501 X Economia e organizzazione industriale 9CFU

500242 X Econometria 6CFU

501362 X Organizzazione aziendale 6CFU 500005 X Economia pubblica 9CFU

1 insegnamento tra: 500028 Statistica sociale 6CFU501509 Teoria sociologica 6CFU

X Seconda lingua (introduzione) 3 CFU 2° semestre□ 501506 Lingua Francese□ 501507 Lingua Spagnola□ 501508 Lingua Tedesca

2 Insegnamenti liberi 12CFU.............................................................................................

X Stage o ricerca 6 CFU.............................................................................................

X Prova finale 3 CFU.............................................................................................

COLLOCAZIONE CRONOLOGICA DEGLI INSEGNAMENTI

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COD NOME SEM CFU

500120 Bilanci aziendali 2 9500129 Conoscenze informatiche (AK-LZ) 1 3500511 Diritto commerciale (AK-LZ) 1 9500512 Diritto costituzionale 2 6500122 Diritto dell'economia (equipollente a Diritto

pubblico e dell'economia)1 6

500123 Diritto pubblico e dell'economia 1 9501499 Diritto tributario 1 6;9500242 Econometria 2 6500124 Economia aziendale (AK-LZ) 1 9500125 Economia degli intermediari finanziari (AK-LZ) 2 6;9500126 Economia del lavoro 2 6;9500923 Economia dello sviluppo 2 9500551 Economia e gestione del sistema

agroindustriale 1 6;9

500128 Economia e gestione delle imprese (AK-LZ) 2 9501501 Economia e organizzazione industriale 1 6;9501502 Economia monetaria e dei mercati finanziari 1 9500005 Economia pubblica 2 9501503 Finanza aziendale 2 6;9501504 Governo e valorizzazione delle risorse naturali 1 6;9500168 Istituzioni di diritto privato (AK-LZ) 1 6501506 Lingua francese (introduzione) 2 3500138 Lingua inglese introduzione (AK-LZ) 1 3501816 Lingua inglese perfezionamento 2 6501507 Lingua spagnola (introduzione) 2 3501508 Lingua tedesca (introduzione) 2 3500140 Macroeconomia (AK-LZ) 1 9500141 Marketing 2 9500227 Matematica finanziaria (AK-LZ) 1 6;9500142 Matematica generale (AK-LZ) 1 9500143 Matematica per l'economia e la finanza 2 9500552 Mercati internazionali dei prodotti agricoli 1 6500144 Microeconomia (AK-LZ) 2 9

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501362 Organizzazione aziendale 1 6;9500145 Politica Economica 2 6;9501505 Probabilità e statistica (equipollente a Statistica

sociale)1 6

500146 Programmazione e controllo 2 9500513 Scienza delle finanze 2 9500147 Sistemi informatici 1 6500148 Sociologia generale 2 6500026 Statistica (AK-LZ) 2 9500028 Statistica sociale 1 6500151 Storia economica 1 6501512 Strumenti finanziari d'impresa 1 6501509 Teoria sociologica 2 6501510 Valutazione delle aziende 2 6

       CORSI MUTUTATI SEM  CFU

500004 Economia Internazionale (FACOLTA' SCIENZE POLITICHE) 1 9

500150Storia del pensiero economico (mutua da 501482 Storia dell’economia politica, FACOLTA' DI LETTERE)

1 6

ELENCO SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI (SSD)

INSEGNAMENTO SSDBilanci aziendali SECS-P/07Conoscenze informatiche ING-INF/05Diritto commerciale IUS/04

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Diritto costituzionale IUS/08Diritto dell'economia IUS/05Diritto pubblico e dell'economia IUS/09Diritto tributario IUS/12Econometria SECS-P/05Economia aziendale SECS-P/07Economia degli intermediari finanziari SECS-P/11Economia del lavoro SECS-P/02Economia dello sviluppo SECS-P/01Economia e gestione del sistema agroindustriale AGR/01Economia e gestione delle imprese SECS-P/08Economia e organizzazione industriale SECS-P/06Economia internazionale SECS-P/01Economia monetaria e dei mercati finanziari SECS-P/01Economia pubblica SECS-P/03Finanza aziendale SECS-P/09Governo e valorizzazione delle risorse naturali SECS-P/13Istituzioni di diritto privato IUS/01Lingua francese (introduzione) L-LIN/04Lingua inglese introduzione L-LIN/12Lingua inglese perfezionamento L-LIN/12Lingua spagnola (introduzione) L-LIN/07Lingua tedesca (introduzione) L-LIN/14Macroeconomia SECS-P/01Marketing SECS-P/08Matematica finanziaria SECS-S/06Matematica generale SECS-P/06Matematica per l'economia e la finanza SECS-S/06Mercati internazionali dei prodotti agricoli AGR/01Microeconomia SECS-P/01Organizzazione aziendale SECS-P/10Politica Economica SECS-P/02Probabilità e statistica MAT/06Programmazione e controllo SECS-P/07Scienza delle finanze SECS-P/03Sistemi informatici ING-INF/05Sociologia generale SPS-07Statistica SECS-S/01Statistica sociale SECS-S/05Storia del pensiero economico SECS-P/04

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Storia economica SECS-P/12Strumenti finanziari d'impresa SECS-P/07Teoria sociologica SPS/07Valutazione delle aziende SECS-P/07

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SERVIZI GENERALI DI FACOLTÀ

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SEGRETERIA DI PRESIDENZASegretaria del Preside: Sig. Anna Maria Lopeze-mail: [email protected] di apertura al pubblico: dal lunedì al mercoledì dalle ore 10 alle ore 12.tel. 0382/986268 - fax 0382/22486

CompetenzeSegreteria particolare del PresideCoordinamento con gli uffici dell’amministrazione centrale, le unità amministrative periferiche e gli enti esterniVerbalizzazione delle sedute del Consiglio di Facoltà e dei Consigli DidatticiGestione del calendario delle sedute di laureaCoordinamento dei servizi indirizzati agli Studenti Lavoratori

N.B. L’ufficio non rilascia certificati: attestati di iscrizione, statini e informazioni relative alle tasse universitarie sono di competenza della Segreteria Centrale Studenti (Via S. Agostino, 1).

SEGRETERIE DI DIPARTIMENTOcon sede in Palazzo S. Felice, Via S.Felice 5

Dipartimento di Economia Politica e Metodi QuantitativiSegretario Amministrativo:

Anita Ferrario – tel. 0382 / 986.208Segreteria - assistenti amministrativi:

Rosalba Longhi - Carmela Senatore - tel. 0382/986.208 – fax 0382/304226

Area Informatica – Webmaster:Fabio Simari – tel. 0382/986.208 – fax. 0382/304226

Dipartimento di Ricerche Aziendali “Riccardo Argenziano”Segretario Amministrativo:

Anita Ferrario - tel. 0382/986208Segreteria - assistenti amministrativi:

Maria Luisa Mangiarotti, Lorena Santagostino: tel.0382 / 986229 fax 0382 / 986228

Barbara Torti: tel. 0382 / 986248 Fax 0382 / 986228

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N.B. Le segreterie degli altri dipartimenti a cui afferiscono gli altri docenti della Facoltà sono indicate sotto la rubrica “Personale Docente”

SEGRETERIA DIDATTICAResponsabile: Dott.ssa Laura Costae-mail: [email protected] di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì 9.30/12.00tel. 0382/986242

SEGRETERIA STUDENTIPer informazioni relative alla carriera degli studenti (tasse, scadenze, immatricolazioni, iscrizioni, piani di studio, libretto, passaggi tra corsi di studio, trasferimenti da/a altre Università, ecc.) sono attivi l’Ufficio Relazioni con il Pubblico-URP e il servizio INFORMASTUDENTI.

InformastudentiOrario apertura al pubblico:

Lu, Ma, Me, Gio: 9.00-12.00 / 14.00-17.00Ve: 9.00-12.00

Orario call center InformastudentiLu, Ma, Me, Gio: 9.00-12.00 / 14.00-17.00Ve: 9.00-12.00

Ufficio Relazioni con il PubblicoCorso Strada Nuova, 65 - 27100 PaviaDal lunedì al venerdì 9.00-12.30 / 14.00-17.00tel. 0382.98 9898 – fax 0382.98 4629 – [email protected]

Informastudenti Facoltà Umanistichetel. 0382 98 4284/4285/5954 fax + 39 0382 984629e-mail: [email protected]

Informastudenti Facoltà Scientifichetel. 0382 98 5949/4285/4284fax + 39 0382 984629

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e-mail: [email protected]

Ufficio TasseLunedì, giovedì e venerdì 9.30-12.00 – mercoledì 13.45-16.15 - martedì: 9.30-12.00 solo su appuntamento prenotabile collegandosi a http://gopa.unipv.it/ o telefonando all’Informastudenti.

UFFICIO PROGRAMMI INTERNAZIONALI Responsabile: Dott.ssa Laura Costae-mail: [email protected] di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì 9.30 - 12.00tel. 0382/986449fax 0382/986228

Competenze:Organizzazione e gestione di tutti i programmi internazionali della Facoltà.

UFFICIO STAGE

Responsabile: Dott. Ssa Paola Verae-mail: [email protected], [email protected]. 0382/986463fax 0382/986228

Competenze:Organizzazione e gestione delle attività formative esterne relative alla laurea di primo livello

PASSAGGI DA ALTRE FACOLTÀ DELL’ATENEO, TRASFERIMENTI DA ALTRE SEDI UNIVERSITARIE, RIVALUTAZIONI CARRIERE PREGRESSE

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Coloro che intendono presentare domanda di trasferimento ad un corso di laurea tenuto dalla Facoltà dovranno allegare alla stessa idonea documentazione che comprovi il contenuto degli insegnamenti relativi agli esami sostenuti. Si potrà pertanto allegare fotocopia del programma dei corsi ovvero certificazione del docente dell’Università o della Facoltà di provenienza.

Gli studenti, decaduti o rinunciatari, che abbiano sostenuto esami nella carriera precedente, possono, all’atto della nuova immatricolazione, richiedere la convalida degli stessi.Tale richiesta sarà sottoposta a delibera del Consiglio didattico competente.

La decisione relativa al trasferimento ad un corso tenuto dalla Facoltà sarà assunta da un’apposita commissione così composta:prof. Mario Rizzo ([email protected]), dott. Quirino Camerlengo ([email protected],it), prof. Andrea Fumagalli ([email protected]), Prof. P.Gottardo ([email protected]), dott.ssa Elisa Caprari ([email protected])Gli stessi possono essere interpellati per eventuali richieste di informazioni.Le norme a cui attenersi sono contenute nel bando di ammissione alle Lauree Triennali scaricabile dal sito di facoltà.

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LABORATORIO E AULE INFORMATICHEPersonale:Responsabile AuleDott. Alberto Culatina tel.0382/986205

[email protected]

Responsabili LaboratorioSig. Nicola Martinelli tel.0382/986448

[email protected]. Piero Ruschena tel.0382/986206

[email protected]

La Facoltà mette a disposizione degli utenti un laboratorio e due aule informatiche. Il laboratorio e l'Aula Internet (chiamata aula MAC) si trovano al pianterreno, l'Aula DOS si trova al piano seminterrato. I docenti, il personale tecnico-amministrativo e gli studenti della facoltà possono richiedere consulenza hardware/software e supporto alla didattica presso il laboratorio informatico.

Orario aule informatiche

Aula Mac Aula DosLunedì-giovedì 9.00-17.00 Lunedì-giovedì 9.30-17.30Venerdì 9.00-13.00 Venerdì 9.30-17.00

In Aula MAC è possibile navigare in internet.L'Aula DOS viene utilizzata soprattutto dai docenti per corsi ed

esami che necessitano di strumenti informatici e dai tesisti; l'aula è comunque accessibile a tutti gli studenti per l'utilizzo di programmi applicativi generici (Microsoft Office, OpenOffice, Acrobat Reader, Pdf Creator, Winzip, Winrar) e settoriali (R, Gauss, Scilab, Gretl, Matlab, Winbugs, Tell me more), per la navigazione in rete e l'utilizzo della posta elettronica in modo "controllato", per la masterizzazione di CD, per la stampa e scannerizzazione di documenti. In aula sono infatti disponibili 2 stampanti laser, 1 scanner. I computer hanno installato sia Windows che Linux.

Per accedere alle Aule informatizzate della facoltà è necessario essere iscritti alla Facoltà di Economia e ricordare il proprio codice fiscale e la password dei servizi d'ateneo. Gli studenti Erasmus o iscritti alla SILSIS possono rivolgersi al personale tecnico presentando libretto universitario, tesserino o statino per farsi assegnare l'account personale. Anche i docenti e i dottorandi che desiderano utilizzare le aule si devono rivolgere al

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personale tecnico, sia per l'assegnazione dell'account che per la prenotazione delle aule.

L'Università di Pavia mette a disposizione dei suoi studenti e personale la rete wireless UNIPV-WIFI. Per utilizzarla, è necessario disporre di un computer portatile dotato di scheda di rete wireless (integrata o esterna) e delle proprie credenziali. Gli studenti possono accedere alla rete wireless utilizzando come utente il loro codice fiscale e come password quella dei servizi d'ateneo IN MAIUSCOLO.

1. SITO WEB DELLA FACOLTÀLa Facoltà dispone di un proprio sito Web all’indirizzo:

http://economia.unipv.it/

e di una bacheca elettronica:http://economia.unipv.it/bacheca

Esso costituisce una ulteriore risorsa a disposizione degli studenti e del corpo docente per le normali attività universitarie.

Attraverso il sito Web è possibile, ad esempio: procedere all’iscrizione on-line agli esami di profitto nella propria

area riservata consultare le date degli appelli d’esame verificare i risultati degli esami scritti, nella propria area riservata controllare gli orari delle lezioni accedere ai temi d’esame degli appelli precedenti (per alcune

materie) verificare gli indirizzi e-mail dei docenti ottenere informazioni sui master e sulle opportunità di stage utilizzare la bacheca elettronica consultare eventuali avvisi relativi ai servizi didattici consultare la guida dello studente

BIBLIOTECALa Biblioteca della Facoltà, con sede in Palazzo San Felice, si è

costituita attraverso la centralizzazione del patrimonio bibliografico delle singole Biblioteche di Istituto.

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Possiede una raccolta di circa 40.000 volumi e circa 300 testate di periodici correnti relativi alle discipline economico-politiche, aziendalistiche, econometrico-statistico-matematiche e giuridiche.

È interamente organizzata a scaffali aperti: gli utenti possono quindi, dopo aver depositato borse, cartelle etc. negli appositi armadietti, consultare liberamente il materiale di proprio interesse. Solo per accedere al magazzino e per consultare alcuni testi particolari è necessario depositare un documento di identità.

I periodici, le statistiche, le enciclopedie, i dizionari, i codici ed altre particolari pubblicazioni sono escluse dal prestito a domicilio.

I volumi posseduti dalla Biblioteca sono reperibili tramite il catalogo on-line di Ateneo, consultabile all’indirizzo: http://opac.unipv.it/

Comunicare con la Biblioteca

per posta: via San Felice, 5 - 27100 Pavia

per telefono: Informazioni e prestito 0382/986262Amministrazione 0382/986260Bibliotecari 0382/986261Direzione 0382/986259

via e-mail:informazioni eprestito locale: [email protected] interbibliotecario: [email protected]

amministrazione: [email protected]

direzione: [email protected]

pagina web dellaBiblioteca:

http://economia.unipv.it/biblio/

Orario di aperturaPer gli orari di apertura della Biblioteca consultare la pagina web

all’indirizzo: http://economia.unipv.it/biblio oppure telefonare allo 0382/986262

Uso dei computer a disposizione degli utenti in Biblioteca

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Per poter utilizzare i pc disponibili in Biblioteca è necessario effettuare la registrazione presso la Biblioteca stessa ed ottenere, cosi, una userid e una password personali.

A questo scopo è necessario compilare e firmare un modulo disponibile in Biblioteca e presentare un documento di identità valido; la registrazione può avvenire negli orari indicati in appositi avvisi affissi in bacheca e sulla pagina web della Biblioteca.

Personale e organi della BibliotecaGli organi della Biblioteca sono il Consiglio Scientifico (formato da

rappresentanti dei Dipartimenti afferenti, dal Direttore e da un rappresentante degli studenti), il Presidente del Consiglio Scientifico ed il Direttore Tecnico.

Consiglio Scientifico:Sig.na Cecalupo (rappresentante degli studenti), Prof. Eduardo Rossi Dott. Antonio Colleoni, Dott. Alberto Francesconi, Prof. Pietro Gottardo.Presidente del Consiglio Scientifico: Prof. Giorgio GiorgiDirettore della Biblioteca: Dott. Aurelio MassimoBibliotecari: Dott. Marco Brusa, Dott.ssa Daniela Muja, Sig.ra Elisabetta VerriAddetti al servizio al pubblico:Sig. Carlo Bellani, Sig.ra Mariangela Malinverni (coordinatrice del Servizio Prestiti), Sig.ra Antonella Nasali.

Regolamento per il prestito di volumi della biblioteca di FacoltàIl regolamento è consultabile alla pagina

http://economia.unipv.it/biblio

Sala letturaLa Chiesa del Monastero di San Felice è a disposizione degli

studenti come sala di lettura. Ogni postazione di studio è dotata di presa di corrente per l’alimentazione del computer portatile; il locale, come il giardino attiguo, è coperto dal servizio Wi-Fi.

In questa sala si svolge l’esame di laurea e la relativa proclamazione.Orario di aperturalunedì-venerdì 8.00-23.00

INGRESSO E ACCOGLIENZARosalia Bastillo, Roberto Maffei; E-mail: [email protected]

Ser

vizi

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Chiamate esterne: tel. 0382/986601

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INFORMAZIONI SULL’ATTIVITÀ DIDATTICA

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ESAMI DI PROFITTO Gli esami di profitto si svolgono con modalità determinate dai

regolamenti dei consigli didattici competenti in appelli ordinari e straordinari secondo quanto risulta dal calendario del corrente Anno Accademico esposto all’albo della Facoltà.

Per consentire ai docenti un’adeguata programmazione ed un corretto svolgimento degli esami, gli studenti che intendono sostenere un esame devono iscriversi allo stesso almeno 3 giorni prima della data fissata escluso il sabato e la domenica.

Dal mese di aprile 2010 l'iscrizione a tutti gli esami della Facoltà di Economia avverrà tramite l'Area riservata degli studenti accessibile dal link https://studentionline.unipv.it/esse3/Start.do ED EFFETTUANDO IL LOGIN CON IL PROPRIO CODICE FISCALE E LA PROPRIA PASSWORD (FORNITA DALLO STUDENTE AL MOMENTO DELL’ISCRIZIONE) Gli appelli vengono visualizzati 15 giorni prima della data d'esame.Le istruzioni per utilizzare la nuova procedura sono scaricabili da questo link:http://economia.unipv.it/portale/file/Procedure%20Studente(3).pdf In particolare, dopo avere sostenuto l’esame (nel caso sia prevista la "pubblicazione degli esiti"), gli studenti dovrannno accettare o rifiutare l’esito dalla loro Area riservata entro 5 giorni dalla pubblicazione; alcuni esami prevedono un intervallo di tempo maggiore per l’accettazione degli esiti. Se lo studente non accetta o rifiuta esplicitamente il voto (ad esempio, in caso di dimenticanza), il voto è automaticamente rifiutato. Il docente può comunque consentire allo studente di iscriversi all’appello successivo e di ripubblicare il voto in questione. Nei casi in cui l'appello sia "senza pubblicazione degli esiti", gli studenti non dovranno accettare o rifiutare l'esito sull'area riservata (in quanto lo hanno già fatto all'orale). In caso di problemi, rivolgersi ai tecnici del laboratorio informatico o scrivere a [email protected] Per iscriversi ad esami mutuati da altre facoltà è necessario accedere ai relativi siti. Gli studenti Erasmus e del vecchio ordinamento quadriennale non utilizzano questa procedura e devono contattare direttamente il docente prima dell'esame.

Sempre per agevolare lo svolgimento degli esami e per evitare lunghe ed estenuanti attese agli studenti, ogni seduta sarà aperta con l’appello degli iscritti cui seguirà il calendario di convocazione. Si

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ricorda agli studenti, pertanto, che è obbligatoria la presenza in aula all’inizio della seduta di esami, all’atto dell’appello degli iscritti.

Per gli studenti provenienti da altre sedi universitarie è consentito di sostenere esami di profitto dopo due mesi dalla data in cui il trasferimento è pervenuto e comunque non prima della delibera del Consiglio didattico competente.

L’ammissione agli esami di profitto è subordinata al pagamento della prima rata per sostenere gli esami di profitto relativi al I semestre; al pagamento della seconda rata per sostenere gli esami del II semestre. L’inosservanza degli obblighi amministrativi e didattici comporta l’annullamento degli esami.

Lo studente deve presentarsi agli esami di profitto munito del libretto universitario e dello statino unificato rilasciato dagli uffici di segreteria, aggiornato con cadenza almeno semestrale.

Le registrazioni dei voti dopo il superamento degli esami debbono essere effettuate nelle date indicate dal docente e comunque non oltre la sessione d’esami successiva a quella in cui l’esame è stato sostenuto. Nel caso in cui tale norma non venga rispettata lo studente dovrà ripetere l’esame.

Gli studenti impegnati nei programmi di mobilità internazionale possono concordare deroghe ai termini della registrazione degli esami con i docenti interessati.

ESAMI DI LINGUA STRANIERACon riferimento al giudizio di idoneità relativo agli esami di Lingua

Straniera e, in particolare per tutti gli insegnamenti denominati Introduzione e, limitatamente a Lingua Inglese, Perfezionamento, nella verbalizzazione la valutazione con esito positivo viene espressa mediante giudizi graduati come segue:ottimo con lode, ottimo, distinto, buono, discreto e sufficiente.Tali giudizi non saranno considerati ai fini della media.

PROGRAMMI DI MOBILITÀ INTERNAZIONALE ATTIVI PRESSO LA FACOLTÀ DI ECONOMIA

PROGRAMMA LLP-ERASMUSÈ un programma dell’Unione europea destinato a fornire un

supporto alle Università, agli studenti e al personale accademico, volto ad intensificare la mobilità e la cooperazione tra le Università

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europee. Agli studenti iscritti presso una Università di uno Stato membro dell’Unione, il Programma offre la possibilità di trascorrere un periodo di studio significativo (da tre mesi ad un anno accademico) in un altro Stato membro ottenendo il pieno riconoscimento di tale periodo come parte integrante del corso di studio globale: infatti, condizione essenziale per l’assegnazione delle borse di studio è che il periodo di studio e gli esami sostenuti all’estero siano pienamente riconosciuti nel paese d’origine.

Nel quadro del Programma vengono erogate, direttamente a favore degli studenti, borse di studio dell’importo medio mensile di circa 340 Euro, destinate a coprire i costi della mobilità (viaggio, preparazione linguistica, alloggio), cioè le spese aggiuntive che il singolo studente deve affrontare per soggiornare in una sede universitaria diversa da quella in cui è iscritto.

Condizioni per l’assegnazione delle borse LLP-ERASMUS agli studenti

L’ammissibilità alle borse Erasmus è subordinata alle seguenti condizioni:a) il periodo di studio all’estero deve essere compreso tra tre e dodici

mesi e deve svolgersi presso una delle Università partner (l’elenco è disponibile sul sito della Facoltà);

b) gli studenti devono ricevere un riconoscimento formale scritto per il periodo di studi svolto all’estero (certificato con voti);

c) gli studenti dovranno essere esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche presso l’Università ospitante (indipendentemente dal pagamento o meno di tali tasse presso l’Università di origine);

d) gli studenti che si recano all’estero continueranno a beneficiare, durante la loro permanenza di qualsiasi borsa di studio o prestito concesso a livello nazionale o da altre fonti.

Presentazione delle domandeLe domande per l’assegnazione delle borse Erasmus vanno

presentate nel mese di febbraio/marzo e l’assegnazione avviene entro la fine di aprile.

Criteri di partecipazione al programma ErasmusI criteri di partecipazione verranno comunicati sul Bando a febbraio

2011.

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Procedure di assegnazione delle borse ErasmusIl Consiglio di Facoltà in data 30.03.1998 ha deliberato in merito

alle procedure di assegnazione delle borse Erasmus: esse prevedono l’estensione di una graduatoria tra coloro che hanno consegnato la domanda, redatta sulla base dell’anno di corso, del numero dei crediti conseguiti (ai fini della selezione saranno presi in considerazione gli esami sostenuti e registrati entro la data di scadenza del bando), della media e del risultato delle prove linguistiche, che devono essere obbligatoriamente sostenute per poter partecipare al Programma.

L’assegnazione delle borse e delle sedi viene effettuata seguendo l’ordine della graduatoria medesima e tenendo conto delle opzioni espresse nella domanda di candidatura.

Esami che possono essere sostenuti all’esteroGli studenti non potranno sostenere all’estero gli esami dei primi

tre semestri comuni della Laurea di primo livello. *

* Si veda il sito di facoltà, sezione INTERNATIONAL ACTIVITIES

Attività formative esterneLa partecipazione al Programma Erasmus costituisce una delle

attività formative esterne, alternative allo stage, e permette di conseguire 6 crediti formativi, previa consegna della relazione sull’attività svolta (per maggiori dettagli si veda la sezione precedente).

EBBS (EUROPEAN BACHELOR-LEVEL BUSINESS SCIENCES)

Possono partecipare gli studenti iscritti alla Laurea triennale nel percorso aziendale. L’obiettivo di questo programma è ottenere requisiti validi per una educazione accademica in business e management. Un’intensa cooperazione fra le istituzioni coinvolte ha permesso di strutturare un programma accademico di eccellenza che porta a sviluppare competenze in una differente comunità linguistica e una profonda conoscenza del business environment e di culture di altri paesi europei.

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Requisiti per l’ammissione: possono partecipare al programma gli studenti che abbiano completato i primi 3 semestri della Laurea triennale e hanno una media dei voti fra i 30% dei migliori studenti.

Durante il percorso di studio si devono acquisire 180 crediti dei quali 60 crediti devono essere acquisiti in una delle istituzione partner, di questi , 40 nel area Business e 20 ECTS nel modulo European affaire.Lo studente che partecipa deve trascorrere due semestri in una delle Istituzione partner.Lo studente che partecipa a questo programma ottiene un certificato di EBBS.

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STUDENTI LAVORATORIA partire dall’ anno accademico 2004/05, è attivo un programma di

iniziative a favore degli studenti lavoratori, impossibilitati a seguire la didattica ordinaria.

Attualmente il servizio consiste in un’attività di tutorato a cura del docente o di un suo collaboratore didattico: i corsi in relazione ai quali il servizio è disponibile sono quelli che compongono il percorso formativo comune a tutti gli studenti della Facoltà (primi tre semestri).

I corsi in relazione ai quali sono offerti tali servizi integrativi e relativi orari, sono indicati al seguente indirizzo web: http://economia.unipv.it/portale/index.php/Studenti-Lavoratori.html

ATTIVITÀ FORMATIVE AD INTEGRAZIONE DEL TERZO ANNO DI CORSO

Per conseguire l’ammontare complessivo di 180 crediti formativi universitari, gli studenti di tutti i corsi di laurea devono obbligatoriamente svolgere una delle attività formative indicate di seguito. Ciascuna di esse attribuisce un ammontare di 6 crediti formativi: frequenza a seminari organizzati dai docenti della Facoltà esperienze formative in collaborazione con le aziende (es. il ciclo

di seminari presso l’Unione degli industriali di Pavia); soggiorni di studio all’estero svolti in base ai programmi

internazionali attività di ricerca per una durata indicativa di almeno 60 ore svolta

sotto la supervisione di un docente; relazione su esperienze lavorative di durata almeno trimestrale; tirocini didattici o stage curriculari presso aziende o altri enti

esterni. La durata è di 300 ore.

Lo svolgimento delle attività integrative ha luogo di norma nel II semestre del terzo anno. Gli studenti del secondo anno possono chiedere di essere autorizzati a svolgere anticipatamente l’attività integrativa, rivolgendosi all’Ufficio Stage.

Lo svolgimento delle suddette attività è attestato da una relazione illustrativa, la quale ha una diversa valenza a seconda che lo studente scelga lo stage o un’altra attività. Se lo studente opta per lo stage, la relazione sostituisce la tesi di laurea; se invece lo studente si orienta verso una diversa attività integrativa, la relazione relativa ad essa si

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aggiunge alla tesi di laurea. La differenza è giustificata dal fatto che lo stage ha una durata significativamente superiore rispetto alle attività alternative previste a completamento del corso di studi.

Per ulteriori delucidazioni si veda in seguito, la sezione “Norme relative al voto di laurea e all’attribuzione della lode”.

Alla relazione illustrativa svolta dallo studente deve essere allegato: per le attività formative esterne diverse dallo stage, un modulo

debitamente compilato a cura dello studente su cui il docente supervisore appone un visto di idoneità;

per i tirocini formativi o stage curriculari il modulo che riporta il giudizio del Tutor Aziendale, che sovrintende allo stage, vistato dal docente universitario responsabile dell’esperienza didattica.

Relazione e modulo saranno depositati a cura dello studente presso l’Ufficio Stage.

LABORATORIO DI COMUNICAZIONE La Dott.ssa Katia Ferri Melzi d’Eril, giornalista professionista dal 1991, saggista dal 1988, socio accomandatario di Kls Joint sas dal 2001, offre la possibilità di effettuare un LABORATORIO DI COMUNICAZIONE D’IMPRESA.Si tratta di un’opportunità da 44 ore (20 ore di teoria, 20 ore di pratica e 4 ore di eventi (incontri con ospiti + una 'gita' a Milano in Borsa italiana e in una testata finanziaria).

CONTENUTO DEL PROGETTO:Premessa: natura e contenuti di un piano di marketing La creazione di un piano di comunicazioneL’importanza strategica della comunicazione finanziaria e la sua evoluzione in ItaliaLa segmentazione della comunicazione finanziariaObiettivi e target della comunicazione finanziaria per le società quotate e non quotate I pubblici di riferimento: investitori e media, la gestione dei rapportiGli strumenti della comunicazione finanziaria

Il restyling delle relazioni pubbliche nelle imprese che si accorpano e nelle imprese che si quotanoLa relazione con gli investitori istituzionali e nonLa relazione con i media: interviste stampa, interviste a radio, televisioni e sitiLa struttura dei comunicati stampa e l’organizzazione di una conferenze stampa

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Servizio ritagli stampa e valutazione dell’impatto mediatico video e web posteventoLa progettazione di convegni, congressi, tavole rotonde

Siti web e video channels: luci e ombre della visibilità sul web

Comunicazione interna: newsletters e conventionsLa quotazione in Borsa: una rivoluzione nella comunicazione aziendaleL’introduzione delle Investor Relations Informazione obbligatoria e informazione price-sensitive

La pubblicità finanziaria, il road show, il prospetto informativo

L’informativa legata al verificarsi di eventi rilevanti: fusioni, acquisizioni, privatizzazioni, scalate, aumenti di capitale, emissioni obbligazionarie.Il bilancio come strumento di comunicazione:l a presentazione del bilancio d’esercizio, del bilancio consolidato di gruppo. L’Oscar di bilancio. I rendiconti trimestrali, semestrali e annualiL’informazione nei momenti di crisi

A CHI AVRA’ PARTECIPATO AL LABORATORIO E VORRA’ APPROFONDIRE LE TEMATICHE ATTRAVERSO UN’ESPERIENZA PIU’ LUNGA, VERRA’ DATA LA POSSIBILITA’ DI SVOLGERE UNO STAGE IN UNO DEI SEGUENTI AMBITI:

- divisione marketing e formazione di Kls Joint- testata Commodity World- siti prossimi al lancio

Il Laboratorio, valido come Attività Formativa Esterna (AFE), NON prevede la redazione di un Rapporto, da parte dello studente, il quale dovrà invece impegnarsi direttamente con la Docente Ferri nella stesura dell’elaborato finale (tesi di laurea triennale).

Lo studente interessato a svolgere uno stage aziendale è pregato di rivolgersi all’ufficio competente (Ufficio Stage).

Lo studente che invece si orienta verso un’attività formativa diversa dallo stage, è tenuto a concordare le modalità di svolgimento della stessa con un docente ufficiale della Facoltà (prof. ordinario, prof. associato, ricercatore, docente supplente o prof. a contratto). Il docente che sovrintende all’attività integrativa deve appartenere al corso di laurea a cui lo studente è iscritto, per meglio valutare tanto

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la coerenza dell’esperienza formativa con gli obiettivi del corso di laurea quanto il contenuto della relazione finale.

Come anticipato, l’attività didattica integrativa è documentata da una relazione scritta. Di seguito, se ne indicano le caratteristiche, con l’avvertenza che si denominerà “Relazione” il documento redatto dallo studente in relazione agli stage curriculari e “Rapporto” il documento redatto per la descrizione delle attività diverse dallo stage.

1. a) Rapporto sull’attività “esperienze formative in collaborazione con le aziende” (ciclo di seminari presso l’Unione degli Industriali della Provincia di Pavia).

Esso deve contenere una sintetica descrizione di ciascuno dei seminari del ciclo.

b) Rapporto sull’attività “Introduzione all’economia politica del postfordismo” (ciclo di seminari che il Prof. Fumagalli ed altri docenti esterni svolgeranno nel II semestre, in base a indicazioni che saranno fornite sul sito Internet della Facoltà)

c) Rapporto sull’attività “La trasformazione del mercato del lavoro italiano” (ciclo di seminari a cura della prof.ssa Rampazi, che si svolgeranno nel II semestre, in base a indicazioni che saranno fornite sul sito Internet della Facoltà).

2. Rapporto sui “Soggiorni di studio svolto all’estero” nell’ambito di programmi internazionali.

Il Rapporto deve essere redatto in lingua straniera e deve descrivere l’esperienza svolta e gli eventuali esami sostenuti; in questo caso il modulo di idoneità, compilato a cura dello studente, deve essere vistato dal docente di lingua competente.

3. Rapporto sull’attività di ricerca svolta sotto la supervisione di un docente.

Il rapporto illustra la metodologia con cui l’attività di ricerca concordata col docente è stata svolta (ad esempio, come sono state reperite le fonti a livello bibliografico, con quale criterio sono state svolte indagini sociologiche).

Il rapporto, invece, non deve necessariamente illustrare il merito su cui verte la ricerca: in questo, il suo oggetto si differenzia nettamente da quello della tesi di laurea. Non saranno ritenuti idonei all’attribuzione dei crediti formativi rapporti che si limitano a illustrare l’attività di ricerca propedeutica alla redazione della tesi: lo studente è tenuto a concordare con il docente un itinerario di ricerca che non coincide con quello inerente alla redazione della tesi.

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4. Rapporto relativo ad esperienze lavorative di durata almeno trimestrale.

Questa soluzione è particolarmente indicata per gli studenti che vogliano illustrare una attività lavorativa precedente o in corso anche slegata dal contesto formativo del proprio percorso di studi universitari e si articola sostanzialmente in tre parti, come indicato di seguito: presentazione della realtà lavorativa in cui si è svolta o si sta

svolgendo l’attività; descrizione delle mansioni svolte; giudizio personale sull’utilità dell’ esperienza lavorativa.

5. Relazione finale sul tirocinio formativo didattico o stage curriculare.

Questa relazione, che rappresenta la prova finale per chi ha scelto di svolgere il tirocinio formativo didattico o stage curriculare, prevede almeno 4 sezioni:a) presentazione dell’azienda dove è stato svolto lo stage (con una

analisi delle principali caratteristiche dei mercati di acquisto, dei processi di trasformazione economica o economico-tecnica e dei mercati di sbocco);

b) descrizione dell’esperienza di stage con confronto fra le mansioni previste nel progetto e le mansioni effettivamente svolte;

c) indicazione delle nozioni teoriche maggiormente utilizzate durante lo svolgimento dell’attività lavorativa;

d) giudizio personale in merito all’utilità dell’esperienza svolta.

N.B. L’estensione della relazione o del rapporto dipende dall’esperienza svolta dallo studente e dalle indicazioni fornite dal relatore.

A scopo puramente orientativo, tuttavia, si indica la lunghezza standard dell’elaborato: relazione sul tirocinio formativo didattico o stage: 10-15 pagine

dattiloscritte; rapporto su attività seminariale: 15 pagine; rapporto su soggiorno di studio all’estero nell’ambito di un

programma internazionale: 10 pagine; rapporto sull’attività di ricerca sotto la supervisione di un docente:

10 pagine; rapporto relativo ad esperienze lavorative di durata almeno

trimestrale: 10-15 pagine;

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ESAME DI LAUREA E ADEMPIMENTI PROPEDEUTICIDOMANDA E DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE ALLA SEGRETERIA STUDENTI

Ai fini dell’ammissione all’esame di laurea è necessario presentare alla Segreteria Studenti (Via S. Agostino, 1), i seguenti documenti, almeno 30 giorni prima della data fissata per la seduta:1. Domanda diretta al Rettore corredata in marca da bollo su modulo

predisposto on-line dall’Ufficio di Segreteria Studenti. Nell’ambito della domanda viene indicato il titolo della relazione e il nominativo del docente relatore; nel caso dello stage, il docente relatore coincide con il tutore universitario indicato nel progetto formativo di tirocinio didattico.

2. Libretto universitario. Qualora alla data di presentazione della domanda non abbiano ultimato gli esami di profitto, gli studenti potranno consegnare il libretto 15 giorni prima dell’esame di laurea.

3. Documento che attesta il versamento del contributo per la stampa del diploma (su modulo allegato alla domanda di laurea).

4. Copia della relazione illustrativa dello stage o della tesi di laurea, firmata dal relatore, la quale dovrà essere consegnata alla Segreteria Studenti almeno 15 giorni prima della seduta di laurea.

RELAZIONE FINALE E SEDUTA DI LAUREAPer quanto riguarda la relazione finale e la seduta di laurea, si

chiarisce preliminarmente che non è prevista in seduta di laurea alcuna discussione da parte del candidato, bensì una semplice proclamazione.

Soltanto in casi eccezionali, previa richiesta scritta tempestivamente presentata dal docente relatore, potrà svolgersi una breve discussione: per coloro che hanno svolto lo stage, verrà valutata la relazione

illustrativa dell’esperienza svolta; si veda sopra, “Attività formative ad integrazione del terzo anno”;

se lo studente sceglie un’attività formativa alternativa allo stage, deve svolgere, oltre al rapporto che documenta tale attività (si veda sopra, “Attività formative ad integrazione del terzo anno”), una breve relazione di laurea.Il titolo della relazione viene concordato con un docente della Facoltà. Fermo restando che l’estensione dell’elaborato dipende dall’argomento e dalle indicazioni del relatore, la lunghezza standard della relazione di laurea è di 30-40 pagine.

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entro 6 giorni dalla data prevista per la seduta di laurea, il candidato consegna una copia della relazione al docente relatore e una copia alla Presidenza della Facoltà. All’elaborato deve essere allegato il modulo di valutazione della relazione o del rapporto che illustrano l’attività didattica integrativa svolta nel corso del terzo anno (si veda sopra, “Attività formative ad integrazione del terzo anno”).

NORME RELATIVE AL VOTO DI LAUREA E ALL’ATTRIBUZIONE DELLA LODE

Il voto di laurea verrà determinato dalla Commissione sommando le seguenti voci: media dei voti d’esame così come calcolata dalla Segreteria

Studenti (ovvero calcolata ponderando il voto di ciascun esame sostenuto per il relativo numero di CFU), aumentata di 0,20 punti per ciascuna lode conseguita;

3 punti per l’attività di stage o attività alternative; da 0 a 2 punti per la qualità della relazione finale; eventuali 2 punti (c.d. premio di tempestività) ai candidati che si

laureano entro il mese di dicembre dell’anno successivo a quello di iscrizione al 3° anno.

La lode verrà assegnata sulla base dei seguenti criteri: la Commissione di Laurea la attribuirà automaticamente nel caso

di una media complessiva (aumentata delle lodi) di almeno 106/110 e, congiuntamente, di un punteggio per le attività sopracitate e di premio di tempestività pari al massimo di 7 punti come sopra individuato;

qualora non si verifichino tali condizioni, ma la media complessiva (aumentata delle lodi) sia almeno 103/110, la Commissione potrà attribuire egualmente la lode purchè il curriculum del candidato sia giudicato particolarmente meritevole, in virtù di attività extracurriculari opportunamente documentate quali: partecipazione a programmi di mobilità studentesca internazionale, svolgimento di attività di tutorato, frequenza a corsi SUS.

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INFORMAZIONI SUI SERVIZIOFFERTI DALL’ATENEO

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SERVIZIO DI ASSISTENZA E INTEGRAZIONE STUDENTI DISABILI (S.A.I.S.D.)

A partire dall’anno accademico 1999/2000, in attuazione del disposto della legge 17/99, è stato istituito il Servizio di Assistenza e Integrazione Studenti Disabili (S.A.I.S.D), al fine di offrire agli studenti disabili un servizio integrato di accoglienza, assistenza e integrazione all’interno del mondo universitario.

Il Servizio è coordinato dal Prof. Cesare Dacarro, docente delegato del Rettore con funzioni di coordinamento, monitoraggio e supporto di tutte le iniziative concernenti l’integrazione degli studenti disabili all’interno dell’Università di Pavia.

ServiziIl Centro si propone di attuare diverse tipologie di intervento a

favore di studenti che all’atto dell’iscrizione segnalino la loro disabilità: servizio di accompagnamento a lezione all’interno della struttura

universitaria e assistenza durante le ore di lezione; accompagnamento con pulmino attrezzato; accompagnamento ed assistenza in mensa; materiale didattico, registrazione e lettura testi per non vedenti; assistenza di un tecnico informatico; interventi presso i docenti per attuazione prove d’esame

individualizzati; messa a disposizione interpreti per studenti non udenti; acquisizione e sperimentazione di apparecchiature informatiche

per studenti non udenti, da utilizzarsi durante l’attività didattica; istituzione borse di studio da assegnare a studenti capaci e

meritevoli con invalidità > 66%; organizzazione corsi di orientamento e mobilità per studenti non

vedenti, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi; consulenza psicologica individuale; organizzazione di un corso di alfabetizzazione informatica per

studenti disabili; servizio civile nazionale volontario; assistenza durante l’espletamento delle prove d’esame; assistenza nell’espletamento di attività burocratiche; sostegno all’inserimento lavorativo dei laureati disabili, in

collaborazione con il Centro di orientamento dell’Università; messa a disposizione di attrezzature informatiche: per studenti

non vedenti (barra braille, stampante braille, hardware e software JAWS di sintesi vocale, scanner per lettura ottica, pc portatile

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dotato di barra braille portatile, ingranditori (magnifer) per studenti ipovedenti) e per studenti non udenti (software dragon Naturally Speaking Professional, sistema di sottotitolazione delle lezioni “VoiceMeeting”, software per la rilevazione del grado e delle caratteristiche delle ipoacusie (ERGAMES).

OrariIl servizio è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30

alle ore 12.00.L’aula informatizzata è aperta il lunedì, martedì, mercoledì dalle

9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00; il giovedì e il venerdì dalle 9.00 alle 12.00.

RecapitiCentro “Servizio Assistenza e Integrazione Studenti Disabili” (S.A.I.S.D.):Indirizzo: Palazzo del Majno 16 – P.zza Leonardo da Vinci.Tel: +39-382-984953-6944FAX: +39-382-984954E-MAIL: [email protected]

Delegato del Rettore per l’assistenza ai disabili – Presidente Centro:Prof. Cesare DacarroTel: +39-0382-987397-6945FAX: +39-0382-984954E-MAIL: [email protected]

Direttore del Centro “Servizio Assistenza ed Integrazione Studenti Disabili”:Dott. Enza SciasciaTel: +39-382-984953FAX: +39-382-984954E-MAIL: [email protected]

COLLABORAZIONE DEGLI STUDENTI AI SERVIZI DELL’ATENEO (CONFERIMENTO DI INCARICHI PART-TIME)

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Ai sensi della legge 390/91 e dell’apposito regolamento approvato con decreto rettorale, l’Università di Pavia offre ogni anno ai propri studenti la possibilità di svolgere attività di collaborazione a tempo parziale presso le proprie strutture, per un massimo di 150 ore.

L’assegnazione delle predette collaborazioni avviene, nei limiti delle risorse disponibili nel bilancio universitario, sulla base di graduatorie annuali ottenute attraverso una selezione basata su criteri di merito. La prestazione richiesta allo studente per le collaborazioni a tempo parziale comporta un corrispettivo di euro 7,75 orari, esente da ogni imposta, ed ha una durata compresa tra le 50 e le 150 ore. La collaborazione non configura in alcun modo un rapporto di lavoro subordinato, non dà luogo ad alcuna valutazione ai fini dei pubblici concorsi e non comporta alcuna responsabilità amministrativa da parte degli studenti. Le collaborazioni a tempo parziale non sono compatibili con le collaborazioni a progetti di tutorato relative allo stesso anno accademico.

Entro il mese di novembre di ogni anno viene emanato l’apposito bando che indica i requisiti richiesti e le modalità di selezione ed ogni elemento utile per consentire allo studente di effettuare la propria scelta. Possono accedere alla selezione gli studenti regolarmente iscritti ad anni di corso successivi al primo. Le attività di collaborazione sono rivolte esclusivamente al miglioramento dei servizi per gli studenti, previsti in appositi Programmi presentati annualmente dalle Facoltà, dagli Uffici dell’Amministrazione e dai Centri che erogano servizi agli studenti. Le domande di partecipazione alla selezione annuale dovranno essere presentate al Servizio Protocollo dell’Università - Palazzo del Maino, Via Mentana, 4 – Pavia entro il termine perentorio previsto nel bando. Per le istanze inviate tramite servizio postale di Stato farà fede la data di ricevimento da parte del Servizio suddetto. Le forme di collaborazione consistono nello svolgimento presso le strutture universitarie di attività rientranti nelle seguenti tipologie:a)Interventi mirati all’informazione, orientamento, iscrizione degli studenti, con particolare riferimento alle matricole.a1)Collaborazione con Ufficio matricoleb)Interventi mirati all’assistenza degli studenti in mobilità internazionale.c)Interventi di assistenza a studenti disabili.d)Collaborazione nei servizi di supporto all’organizzazione ed allo svolgimento di manifestazioni culturali e/o scientifiche.

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e)Collaborazione e assistenza in biblioteche, musei universitari, strutture didattiche ed altri spazi aperti agli studenti, compresa la raccolta, classificazione e conservazione di materiale di archivio o museale.f)Collaborazione nell’uso di apparecchiature informatiche ed audiovisive e/o nella raccolta, memorizzazione o elaborazione di dati che non comportino riservatezza o assunzione di responsabilità amministrativa.

Bando, informazioni e modulistica per accedere alla selezione sono disponibili sul sito del Ufficio Mobilità studentesca :www.unipv.eu >Studenti>Part time – studenti

CASELLA DI POSTA ELETTRONICAA partire dal mese di settembre 2002, tutti gli studenti dell’Ateneo

fruiscono di una casella di posta elettronica gratuita.Maggiori informazioni sulle modalità di accesso al servizio sono

disponibili presso il sito Internet dell’Ateneo all’indirizzo: http://webmail3.ateneopv.it/horde/imp/

BANCA DATI LAUREATIL’Università di Pavia, in collaborazione con l’ISU, ha istituito un

banca dati dei laureati, diplomati e dottori di ricerca dell’Ateneo, per favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro. I dati e il curriculum vengono inseriti nella banda dati su richiesta dello studente. Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo internet http://cor.unipv.it/post/vulcano.html.

ATTIVITÀ DI TUTORINGE’ attivo un servizio di tutorato che, di concerto con i servizi di

orientamento, ha il fine di orientare ed assistere gli studenti, di renderli attivamente partecipi del processo formativo, di rimuovere gli ostacoli ad una proficua frequenza universitaria.

L’attività di tutorato rientra tra i compiti istituzionali dei professori e dei ricercatori come parte integrante dell’impegno didattico previsto dalla normativa vigente.

Per lo svolgimento di tale attività il docente può avvalersi della collaborazione di studenti di dottorato o laureandi o iscritti agli ultimi

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anni di corso e che abbiano dimostrato ottimo profitto nella materia oggetto del tutoring.

Alcune attività di tutorato prevedono che gli studenti si iscrivano in anticipo, così da formare piccoli gruppi o classi

Un regolamento di Ateneo disciplina nel dettaglio la prestazione del servizio.

CENTRO LINGUISTICOwww.unipv.it/ateneolingueIl Centro Linguistico dell’Università degli Studi di Pavia è un centro di servizi di Ateneo che si rivolge agli studenti, al personale docente, al personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo pavese e a chiunque voglia apprendere o perfezionare le lingue straniere.

Dispone attualmente di due sedi: - Centro Linguistico Laboratori, Cortile Sforzesco (sede centrale)- Centro Linguistico Uffici, Cortile Teresiano (sede centrale)

Il Centro si occupa di: fornire un servizio di autoapprendimento delle lingue straniere e di

italiano per stranieri; organizzare corsi di lingua italiana per studenti stranieri in mobilità

e per utenti esterni; rilasciare, tramite esame, le certificazioni di lingua inglese

dell’Università di Cambridge (PET, FCE, CAE, CPE) e la Certificazione di Italiano come Lingua Straniera dell’Università per Stranieri di Siena (CILS);

partecipare a progetti per la diffusione delle lingue e delle culture straniere;

fornire supporto logistico e organizzativo ai Collaboratori ed Esperti Linguistici di lingua madre (C.E.L.) che svolgono attività didattica in lingua straniera per le varie facoltà dell’Ateneo.

Il Centro Linguistico è dotato di laboratori linguistici e di aule multimediali. Inoltre dispone di una ricca mediateca contenente circa 1000 corsi con supporti audio, video e cd-rom relativi a 53 lingue diverse e di una collezione di film in lingua originale rappresentata al momento da più di 650 titoli.I supporti multimediali presenti nei laboratori possono essere utilizzati in maniera autonoma dagli studenti dell’Ateneo per approfondire gli argomenti affrontati durante le attività didattiche tenute dai C.E.L. e, più in generale, dai vari utenti per apprendere o rafforzare la

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conoscenza di una lingua straniera o per prepararsi ad un esame i certificazione internazionale.L’assistenza è garantita dalla presenza costante di tecnici laureati in lingue i quali sono a disposizione per aiutare nella scelta del materiale didattico e del percorso di apprendimento.Presso il Centro gli utenti possono trovare informazioni e materiali didattici non solo sulle certificazioni di cui lo stesso è sede d’esame, ma anche sulle altre principali certificazioni internazionali di lingua straniera quali TOEFL e IELTS (lingua inglese), DELF/DALF (lingua francese), certificazioni del Goethe Institut (lingua tedesca), D.E.L.E. (lingua spagnola).

Orario di apertura del Centro Linguistico Laboratori, palazzo centrale, cortile Sforzesco: lunedì-venerdì 9.00-13.00 e 14.00-16.30

Tel. e fax Laboratori +39-0382-98.4476Tel. e fax Uffici +39-0382-98.4383Sito web www.unipv.it/ateneolingue

() Afrikaans, albanese, amarico, arabo, basco, bulgaro, cambogiano, catalano, ceco, cinese cantonese, cinese mandarino, coreano, danese, ebraico moderno, estone, finlandese, francese, gaelico irlandese, gallese, giapponese, greco moderno, gujarati, hindi, indonesiano, inglese, italiano, latino, lettone, lituano, malese, mongolo, nederlandese, norvegese, persiano, polacco, portoghese, panjabi, romeno, russo, serbo-croato, slovacco, sloveno, somalo, s-pagnolo, svedese, swahili, tedesco, tailandese, turco, ucraino, ungherese, urdu, vietnamita.

NORME DI DISCIPLINA (ART. 22 DEL REGOLAMENTO STUDENTI)

1) Gli studenti dell’Università di Pavia durante il loro corso di studi sono tenuti ad osservare comportamenti rispettosi della legge, dei regolamenti universitari, delle libertà e dei diritti di tutti i soggetti che svolgono la loro attività di lavoro o di studio all’interno delle strutture dell’Ateneo ed astenersi dal danneggiamento dei beni di proprietà dell’Ateneo o di terzi, che anche temporaneamente vi si

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trovano.2) Il Rettore, il Senato Accademico e i Consigli di Facoltà esercitano la

giurisdizione disciplinare sugli studenti ed applicano e provvedimenti disciplinari secondo le vigenti norme di legge.

3) Le violazioni delle norme di disciplina dell’Università di Pavia, comportano a carico dei trasgressori l’applicazione di provvedimenti disciplinari.

4) I provvedimenti disciplinari che possono essere applicati, salva ogni diversa previsione legislativa, sono i seguenti:a) ammonizione;b) interdizione temporanea da uno o più corsi;c) esclusione da uno o più esami o altra forma di verifica di

profitto per l’intera sessione o per parte di essa;d) sospensione temporanea dall’Università con conseguente

perdita della sessione d’esami.Il provvedimento di cui alla lettera a) è applicato dal Rettore, sentite le difese dello studente. L’applicazione dei provvedimenti di cui alle lettere b) e c) spetta al Consiglio di Facoltà, in seguito a relazione del Rettore. L’applicazione del provvedimento di cui alla lettera d) spetta la Senato Accademico, in seguito a relazione del Rettore.

5) In conformità alla normativa sul diritto agli studi, può essere, in oltre, applicata dal Rettore, sentite le difese dello studente, la sanzione amministrativa della decadenza dalle provvidenze e del pagamento di una somma pari al doppio di quella percepita per le ipotesi di falsità nelle dichiarazioni.

6) L’applicazione dei provvedimenti disciplinari deve rispondere a criteri di ragionevolezza ed equità, avuto riguardo alla natura della violazione, allo svolgimento dei fatti e alla valutazione degli elementi di prova.

7) In ogni caso, la violazione deve essere formalmente contestata allo studente mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento.

8) Entro 10 gironi dal ricevimento della contestazione lo studente può presentare liberamente le proprie difese al Rettore.

9) Contro la deliberazione del Consiglio di Facoltà che applica le sanzioni di cui alle lettere b) e c) è ammesso appello al senato accademico.

10) Tutti i provvedimenti disciplinari sono registrati nella carriera scolastica dello studente e conseguentemente nel foglio di congedo.

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NB: Chiunque assuma, nel corso di una verifica di profitto, comportamenti atti a compromettere seriamente il corretto e regolare svolgimento della verifica stessa, è allontanato dal Presidente della Commissione d’esame. Il Presidente della Commissione d’esame può segnalare l’accaduto al Preside di Facoltà il quale, tenuto conto della gravità della violazione, può attivare uno dei procedimenti disciplinari di cui all’articolo 22 del Regolamento degli Studenti.

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ORGANIZZAZIONI STUDENTESCHE IN CONSIGLIO DI FACOLTÀSi riportano le organizzazioni studentesche presenti in Consiglio di

Facoltà e i nominativi dei relativi rappresentanti, il cui mandato scadrà nell’anno 2012. Per i nominativi dei rappresentanti degli studenti presso gli organi centrali dell’Ateneo, si prega di consultare il sito internet dell’Università di Pavia.

A. ATENEO STUDENTIAteneo Studenti rappresenta una compagnia di amici che vive e

studia in Università. La nostra stessa esperienza in Università e la condivisione dello studio ci hanno spinto a interessarci delle esigenze nostre e dei nostri compagni di corso; esigenze che vanno da una didattica più efficiente per l’acquisizione di una preparazione professionale adeguata, all’affronto di situazioni di disagio che si possono presentare.

L’esperienza maturata in questi anni e in altri precedenti ha messo in evidenza per noi la validità di una collaborazione tra studenti e coi docenti su questioni e problemi concreti e di interesse comune, tanto più in un periodo di radicali cambiamenti e riforme come l’attuale.

Da questo coinvolgimento sono nate iniziative concrete: la presenza dei nostri rappresentanti negli organi istituzionali

(C.d.F., C.d.A., I.S.U., S.A.); il servizio di informazioni alle matricole nel periodo

d’iscrizione davanti all’Ufficio Immatricolazioni, con le guide da noi edite come aiuto per l’inserimento degli iscritti al primo anno;

le “vacanze studio”: periodi di qualche giorno prima degli esami trascorsi insieme per aiutarsi concretamente nello studio;

le mostre didattiche allestite in Università, gli incontri e i concerti da noi organizzati o sostenuti, perché crediamo che compito irrinunciabile dell’universitario sia la ricerca della verità, nessun ambito escluso.

A realizzare tutto questo ci ha mossi e ci muove la passione per l’Università, che stimiamo quale luogo finalizzato a prepararci per il mondo del lavoro, ma anche dove formarci come persone.

Chiunque volesse conoscerci o incontrarci può farlo contattando i nostri rappresentanti:

CONSIGLIO Dl FACOLTÀ E CONSIGLIO DIDATTICODavide Arrigoni (348/5485316).e Colonna Andrea (3298574062)

B. COORDINAMENTO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO - U.D.U.

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Il Coordinamento per il diritto allo Studio (www.coordinamento.org) è un’associazione che dal 1979 opera nell’Ateneo pavese per l’affermazione e la difesa dei diritti di tutti gli studenti.

Siamo tutti accomunati da valori quali la solidarietà, l’antirazzismo, l’antifascismo, la pace e, soprattutto, la profonda convinzione che si possa e si debba dare il nostro contributo attivo per migliorare il sistema universitario.

I nostri ideali si ispirano da sempre a quelli della sinistra ma, per rimanere pienamente autonomi ed indipendenti – anche dai partiti – nella nostra elaborazione e nel nostro operato, rifiutiamo qualunque tipo di sostegno economico che non provenga dalle nostre campagne di autofinanziamento.

Abbiamo vinto le ultime 3 elezioni universitarie grazie al lavoro costante nelle facoltà e negli organi maggiori dell’ateneo.

La nostra azione si sviluppa sia a livello locale che a livello nazionale.

A livello locale, anche attraverso la costante presenza dei nostri rappresentanti negli organi di governo dell’ateneo, ci battiamo per l’approvazione dello “Statuto dei diritti degli studenti”, un testo fondato sull’idea di un’Università in cui gli studenti siano non semplici “fruitori” di un servizio ma cittadini della comunità universitaria e come tali, portatori di diritti riconosciuti. Lo statuto enuclea tali diritti prevedendo, tra l’altro, l’aumento del numero degli appelli di esame, l’eliminazione di ogni forma di salto d’appello, la creazione di un sistema di valutazione dei corsi e degli esami da parte degli studenti, il riconoscimento dello status di “studente a tempo parziale”, il completo abbattimento delle barriere architettoniche e più in generale l’adeguamento delle strutture e dei servizi dell’Università e dell’Ente per il diritto allo studio alle esigenze degli studenti.

Numerose sono le iniziative culturali che organizziamo: annuali rassegne cinematografiche, concerti, mostre e conferenze, oltre alle nostre feste che sono le uniche ad ingresso gratuito. Il Circolo Arci “RADIO AUT” dedicato alle vittime della mafia, prima situato in via Siro Comi, ora in cerca di una sede, è totalmente gestito dagli studenti del Coordinamento o a lui vicini, e funziona tramite lavoro volontario (www.radio-aut.it/).

Per contattarci: 320-2314356 [email protected]; 333-8498086 [email protected]

A livello nazionale aderiamo all’Unione degli Universitari, un sindacato studentesco di cui siamo tra i membri fondatori, sorto circa dieci anni fa e presente ormai in quasi tutte le sedi universitarie.

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Per ulteriori informazioni: Lorenzo Spairani. detto “Spairo”, [email protected], 320-2314356; Alessandro Chiozzi, rappresentante in Consiglio di Facoltà 3477671893, [email protected]; Marcello Gruppo rappresentante Consiglio di Facoltà 3771139436, [email protected]

Il coordinamento universitario sintetizza e mette a disposizione degli studenti il contenuto di alcune delibere del Consiglio di Facoltà e della Commissione didattica concernenti lo svolgimento delle lezioni e degli esami: Non è consentita la raccolta delle firme per certificare la frequenza

delle lezioni. La scelta del programma "per frequentanti" o per "non

frequentanti" da portare all'esame è rimessa al solo studente. Questo indipendentemente dall'aver frequentato o meno i corsi. Le differenze di programma sono da considerarsi solo come un consiglio per un migliore apprendimento.

Ogni discriminazione nei confronti di chi non frequenta è vietata. Non deve esistere differenza tra la modalità d'esame dell'appello

in cui si svolge il corso e quelle degli appelli successivi. Se il primo appello prevede modalità scritta (orale), tale forma deve essere garantita anche in tutti gli appelli successivi.

La difficoltà dell'esame non deve mutare nei diversi appelli. Il programma del corso da portare all'esame e il materiale su cui

prepararsi devono essere specificati sulla Guida dello Studente e ogni modifica a tali indicazioni deve essere inserita sulla pagina web del docente almeno una settimana prima dell'appello.

I corsi AK ed LZ devono essere il più possibile identici. Qualora esistano differenze sostanziali tra i programmi svolti, segnalate dagli studenti ed accertate dalla Commissione Didattica, ciascun studente potrà scegliere quale corso frequentare, se AK o LZ, e quale esame affrontare.

Per ogni corso frequentato è obbligatorio compilare il questionario di valutazione della didattica distribuito nel periodo finale delle lezioni. Per ogni esame affrontato è obbligatorio compilare un altro questionario di valutazione della modalità d'esame. I questionari sono anonimi.

Nelle esercitazioni non può essere affrontato un programma aggiuntivo a quello spiegato a lezione. Durante le esercitazioni è solo possibile lo svolgimento pratico del programma teorico già fatto a lezione. Esercitazioni e lezioni non sono intercambiabili fra loro.

Le registrazioni dei voti dopo il superamento degli esami debbono

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essere effettuate nelle date indicate dal docente e comunque non oltre la sessione d’ esami successiva a quella in cui l’esame è stato sostenuto. Nel caso in cui tale norma non venga rispettata lo studente dovrà ripetere l’esame. Gli studenti impegnati nei programmi di mobilità internazionale possono concordare deroghe ai termini della registrazione degli esami con i docenti interessati.

Per sovrapposizioni di esami o corsi si può mandare una mail alla Commissione Orari e Aule della Facoltà: [email protected]

Il limite per potersi laureare alla triennale senza perdere l'iscrizione alla magistrale è il mese di febbraio.

C. AZIONE UNIVERSITARIAAzione Universitaria (www.gioventuniversitaria.org) è

un’associazione studentesca che più di dieci anni svolge la sua attività all’interno dell’Università degli Studi di Pavia; le sue origini affondano nell’esperienza del F.U.A.N. (Fronte Universitario di Azione Nazionale).

L’attività di Azione Universitaria si basa soprattutto sulla difesa dei diritti degli studenti.

In questi ultimi due anni si è soprattutto impegnata per impedire lo sconsiderato aumento delle tasse universitarie,soprattutto se non accompagnato da un aumento dei servizi.

Affianchiamo inoltre gli studenti con servizi rivolti al sostegno delle necessità tipiche degli universitari come: agevolazioni per abbonamenti ai mezzi di trasporto urbani, ricerca di alloggi, orientamento (percorsi di studio, erasmus, stage, ecc…), attività di tutorato, tornei sportivi, feste universitarie e attività ricreative.

La nostra associazione si auto-finanzia totalmente e non riceve finanziamenti di alcun tipo ne da sindacati ne da partiti o da enti religiosi.Consiglio di Facoltà e consiglio didattico Salvatore Giordano,3331031239; Andrea Ceraminati, 3334972712; Simone Mafia, 3285909869; Cecalupo Federica, 3491418992; Pane Daniele, 3334592967.

Per ulteriori informazioni: Matteo Mitsiopoulos Consiglio di amministrazione, 3394765108

D. MOVIMENTO UNIVERSITARIO PADANOMarco Tombola 333.2578373 [email protected]

INCHIOSTRO, IL GIORNALE DEGLI STUDENTI

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Inchiostro è il giornale ufficiale degli studenti dell’Università di Pavia. È un’iniziativa realizzata con il contributo della commissione A.C.E.R.S.A.T. e dell’E.D.I.S.U. di Pavia. Collabora inoltre con il COR all’orientamento delle future matricole. Nasce nel marzo 1995 ad opera degli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia. Sin dai primi anni si propone di allargare la propria redazione e i propri collaboratori a tutti gli studenti dell’Ateneo Pavese. Oggi la redazione vanta collaboratori di quasi ogni Facoltà. La collaborazione al giornale è aperta a tutti i membri dell’Università: studenti in primis, ma anche dottorandi, specializzandi, borsisti, ricercatori, docenti e personale tecnico-amministrativo. Studenti di tutte le idee hanno scritto, scrivono e/o collaborano per Inchiostro, il quale mantiene la sua indipendenza ed estraneità a qualsiasi controllo politico. La periodicità del giornale è mensile compatibilmente con gli esami e i periodi festivi. Inchiostro è distribuito gratuitamente in tutti dipartimenti, le biblioteche, le sale studio dell’Ateneo ed è reperibile anche nelle maggiori librerie della città e in tutti i collegi. Lo si può trovare inoltre negli appositi dispenser collocati in diversi punti dell’Università. Inchiostro è anche un’associazione culturale e ricreativa che promuove e organizza conferenze, incontri, mostre, feste, e concorsi, aprendo le più svariate collaborazioni (Comune, Provincia, Teatro Fraschini., Shop-up, La Provincia Pavese, ecc.). Partecipa ogni anno al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia.

Per informazioni e collaborazioni: Web: http://inchiostro.unipv.it Indirizzo: Via Mentana, 4 - 27100 Pavia E-mail: [email protected] Direttore Responsabile: Matteo MigliettaComitato Editoriale: Matteo Miglietta, Valentina Falleri, Simone Lo Giudice

ULTERIORI ORGANIZZAZIONI PRESENTI NELL’AMBITO DELLA FACOLTÀ

A.I.E.S.E.C.

“AIESEC è la più grande organizzazione studentesca del mondo, apartitica, non discriminante e senza fini di lucro”. Questa è la definizione di base, ma non è soltanto un gruppo di studenti: qual è il suo valore aggiunto?

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Innanzitutto è un’organizzazione internazionale, dato che è presente in 110 nazioni e 1100 università nel mondo. Questo permette ai suoi membri di affacciarsi su uno scenario cosmopolita, sviluppando un pensiero globale, seppur partendo da una piccola realtà, quale quella pavese. Il contatto con i membri di AIESEC di tutto il mondo avviene soprattutto in occasione dei congressi e degli stage all’estero di tipo tecnico, economico, sociale e di sviluppo presso aziende, organizzazioni no profit, istituzioni. In questo modo lo studente entra a far parte di un network che supera il livello locale e nazionale, da non sottovalutare come trampolino di lancio verso il mondo del lavoro.AIESEC è sostenuta da diversi organismi internazionali, tra cui UNESCO, UNICEF e ONU. La collaborazione con quest'ultimo, per esempio, l’ha portata a partecipare a diverse conferenze di rilevanza globale, come per esempio il World Summit for Sustainable Development di Johannesburg nell’agosto/settembre 2002, come delegazione portavoce delle idee dei giovani sull’argomento. Le azioni di AIESEC sono basate su valori quali il dialogo, l’internazionalismo, la responsabilità nei confronti della società, con lo scopo di formare giovani che siano attori responsabili nel mondo, impegnandosi nel processo di cambiamento di cui la nostra società ha bisogno.AIESEC è interamente gestita da studenti universitari, sia da un puntp di vista strettamente operativo, sia da un punto di vista strategico. Entrare nell’universo AIESEC non costa nulla, ed è una scelta che attualmente hanno fatto più di 50.000 giovani nel mondo. Perciò se siete interessati, o anche solo curiosi, bussate al nostro ufficio, che si trova presso la Facoltà di Economia, dietro l’aula A (nel cortile di fronte al bar); oppure contattateci: Tel. 0382/986474E-mail: [email protected]:  www.aiesec.org        www.aiesec.org/italy/pavia

A.L.E.P.L’A.L.E.P. (Associazione Laureati in Economia a Pavia) è stata

costituita nel 1988. Le sue finalità sono quelle di svolgere attività di aggiornamento scientifico, di scambio di esperienze professionali, di promozione culturale nell’interesse dei soci. Essa inoltre promuove iniziative a favore della Facoltà di Economia nell’ambito dell’Ateneo.

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Di seguito viene proposta una breve sintesi delle attività dell’Associazione.a) Archivio - è stato costituito l’archivio elettronico dei soci, completo

di dati anagrafici e indirizzo. Su questa base sarà possibile proseguire un lavoro di archiviazione dati (professionali e personali) allo scopo di favorire l’interazione tra soci e laureati della Facoltà.

b) Attività di segnalazione dei neolaureati - È segnalato un breve curriculum di tutti i neolaureati a 50 tra le maggiori aziende, banche e agenzie di ricerca del personale.

c) Stage – Si organizzano stages presso alcune aziende italiane. Attualmente sono numerosi i neolaureati che stanno svolgendo gli stage presso società italiane.

d) Segnalazione ai soci di attività, seminari e convegni organizzati dalla Facoltà, di interesse rilevante su tematiche attuali.

e) Riunioni conviviali ed altri incontri culturali - Vengono organizzate periodiche riunioni conviviali ed incontri culturali nel corso dei quali i soci ALEP hanno l’occasione di ascoltare brevi relazioni da parte di ospiti di chiara fama.

f) Sviluppo di contatti con le aziende presenti sul territorio a favore del placement e della collaborazione nell’organizzazione di incontri.

Per ulteriori informazioni, si può contattare il dott. Giacomo Pomati, gpomati@tin.

ATTIVITA’ CULTURALI E RICREATIVE DEGLI STUDENTI

L'Università degli Studi di Pavia sostiene e promuove, mediante l'assegnazione di contributi, le attività culturali e ricreative finalizzate alla creazione di occasioni di socializzazione per gli studenti iscritti all’Ateneo.

La gestione e l'assegnazione dei fondi appositamente stanziati ogni anno nel bilancio universitario  era affidata alla Commissione per le Attività Culturali e Ricreative degli Studenti dell'Ateneo Ticinense (Commissione A.C.E.R.S.A.T). Recentemente la competenza della valutazione delle iniziative proposte dagli studenti è passata alla

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Commissione Permanente studenti che ha altresì proposto l’istituzione dell’Albo delle Associazioni studentesche. In data 6 giugno 2011 è stato emanato quindi il Regolamento per la costituzione dell’Albo delle associazioni studentesche e per il finanziamento delle iniziative culturali e/o ricreative degli studenti dell’Università degli Studi di Pavia

A partire dall’A.A. 2011/12 quindi gli studenti potranno accedere ai contributi previsti sia come appartenenti ad un’Associazione studentesca che come promotori di un Gruppo studentesco creato per la realizzazione di una specifica iniziativa. Dal 1° ottobre al 30 novembre di ogni anno sarà possibile attivarsi per la creazione di un’Associazione studentesca secondo le modalità indicate nel regolamento disponibile sul sito di ateneo. Un apposito bando annuale pubblicato nel mese di dicembre indicherà le modalità per richiedere i contributi per la realizzazione di iniziative culturali e ricreative.

Sono ammissibili a finanziamento le iniziative culturali e ricreative che abbiano validi contenuti culturali consoni con le finalità dell'Ateneo e riguardino interessi o problematiche sufficientemente diffusi tra gli studenti.

Per informazioni consultare l’apposito sito o contattare:

Ufficio Mobilità Studentesca Via Sant'Agostino, 1 - 27100 PAVIAE-mail: [email protected] Tel 0039 0382 984004/4696Fax 0039 0382 984314

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PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTIAnno Accademico 2011-2012

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BILANCI AZIENDALI9 CFU

Titolare del corso: Francesco Sotti [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Gli obiettivi del corso di Bilanci aziendali sono finalizzati a fornire allo studente gli strumenti tipici della ragioneria per la interpretazione e la rilevazione dei principali fatti amministrativi aziendali, nonché per comprendere l'iter genetico di redazione del bilancio di esercizio con particolare riferimento alle operazioni che portano alla preparazione del bilancio (scritture di assestamento, criteri di valutazione delle poste attive e passive, modalità di rappresentazione dei valori nelle tavole di sintesi e sviluppo delle informazioni sulla situazione aziendale nei documenti discorsivi di bilancio). Tutto ciò avendo riguardo alle principali indicazioni della dottrina ragionieristica italiana ed alle indicazioni dei principi contabili nazionali (Principi OIC) ed internazionali (IFRS).

Programma:Il corso prevede l’analisi dei seguenti argomenti:1) le rilevazioni di contabilità sistematica definendo le modalità di

rilevazione delle operazioni afferenti l’area della gestione istituzionale caratteristica, accessoria e finanziaria (con particolare riferimento alle operazioni di finanziamento ed a quelle di copertura) e delle determinazioni di fine esercizio;

2) l’informativa di bilancio secondo i principi contabili nazionali (IT GAAP) e internazionali (IFRS) definendo il processo che porta all’iscrizione, alla valutazione degli elementi attivi e passivi del capitale di bilancio, nonché alle correlate informazioni da indicare nei documenti descrittivi che integrano il sistema informativo di bilancio, tanto con riferimento ai principi contabili nazionali che a quelli internazionali, con particolare riferimento alle seguenti problematiche:

a) armonizzazione internazionale ed evoluzione della disciplina del bilancio;

b) finalità e principi generali del bilancio di esercizio;c) struttura e contenuto del bilancio di esercizio;d) immobilizzazioni materiali e immateriali;

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e) titoli, le partecipazioni e gli atri strumenti finanziari primari e derivati;

f) rimanenze di magazzino;g) crediti, i debiti e i fondi per rischi e oneri;h) imposte sul reddito nella normativa civilistica e fiscale.

Bibliografia di riferimento:SOTTI F., Modelli per la determinazione del reddito e del capitale, Giappichelli, Torino, 2011.SANTUCCI S., Lezioni di Ragioneria, Egea, Milano, 2011.SANTESSO E., SOSTERO U., Il bilancio, Il Sole24Ore, Milano, 2008Principi contabili nazionali, OIC

Modalità d’esame:Prova scritta obbligatoria, orale integrativo.

Attività di tutoratoIl corso prevede attività di tutorato, anche per studenti lavoratori.

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CONOSCENZE INFORMATICHE3 CFU

Titolare del corso: Sergio Pezzoni [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:L’obiettivo è l’utilizzo del personal computer e delle sue applicazioni più diffuse e la conoscenza dei concetti generali della tecnologia informatica.

Programma:Concetti teorici di baseHardwareSoftwareReti informaticheIl computer nella vita di ogni giornoSalute ambiente e sicurezzaCopyright Uso del computer e gestione dei file (Windows)DesktopGestione dei fileVirusGestione della stampaElaborazione di testi (Word)Usare l’applicazioneOperazioni di baseFormattazioneOggettiPreparare l’outputFoglio elettronico (Excel)Usare l’applicazioneCelleFogliFormule e funzioniFormattazioneGraficiPreparare l’output

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Database (Access)Usare l’applicazioneTabelleMaschereReperire informazioniReportPreparare l’outputPresentazioni (Power Point)Usare l’applicazioneSviluppare una presentazioneTesto e immaginiGrafici e disegniEffetti specialiPreparare l’output

Bibliografia di riferimento:S.Pezzoni, P.Pezzoni, S.Vaccaro - La patente europea del computer, guida completa - Syllabus 4 Edizione Office 2000, Mondadori Informatica.S.Pezzoni, P.Pezzoni, S.Vaccaro - La patente europea del computer, Test e quiz - Syllabus 4 Edizione Office 2000, Mondadori Informatica.

Modalità d’esame:Prova scritta e prova pratica sul computer.

DIRITTO COMMERCIALE9 CFU

Titolare del corso: Paolo Benazzo A-K [email protected] Colleoni L-Z [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone l'obiettivo di offrire un inquadramento organico del diritto dell'impresa, con precipuo riferimento alle strutture organizzative di tipo societario, facendo cogliere - in chiave critica - la specialità e la specificità rispetto alle categorie ed agli istituti del diritto privato.

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Programma:Sezione Prima (Imprenditore – statuto dell’imprenditore – azienda)Il diritto commerciale: nozione, fonti e specialità. La nozione di imprenditore nell’art. 2082 cod. civ.: gli elementi costitutivi.Inizio e fine dell’attività di impresa. L’imputazione della attività di impresa.La classificazione degli imprenditori. L’imprenditore agricolo: nozione e disciplina. Il piccolo imprenditore. L’imprenditore commerciale: nozione e statuto speciale.Lo statuto dell’imprenditore commerciale: iscrizione nel registro delle imprese; le scritture contabili.Gli ausiliari dell’imprenditore commerciale: institore, procuratore e commessi.L’organizzazione dell’imprenditore: la disciplina legale dell’azienda.Sezione Seconda (Impresa collettiva – contratto di società – società lucrative)Dell’impresa collettiva: il contratto di società. La comunione a scopo produttivo e la comunione a scopo di mero godimento. La società e altre forme di esercizio dell’impresa in forma non individuale (associazione, fondazione, associazione in partecipazione, consorzi, associazione temporanea di imprese).Le società a scopo lucrativo: società di persone vs. società di capitali. I tipi di società di persone: s.s.; s.n.c.; s.a.s. Società occulta, società di fatto e società irregolare.La disciplina legale della società semplice: conferimenti, capitale e patrimonio. Partecipazione agli utili e alle perdite. Organizzazione interna, amministrazione, controllo e rappresentanza della società.Dello scioglimento della società e dello scioglimento del rapporto sociale limitatamente ad un socio. I casi: morte, recesso ed esclusione del socio; modello legale e modelli statutari.La s.n.c.: regole speciali.La s.a.s., regolare ed irregolare: in particolare, amministrazione e controllo della società; disciplina e ruolo del socio accomandante.Sezione Terza (Le società di capitali: il modello azionario – la s.p.a.)I tipi di società di capitali (s.p.a.; s.r.l.; s.a.p.a.). La s.p.a.: nozione, caratteri, costituzione. La s.p.a. unilaterale. L’organizzazione patrimoniale: conferimenti, capitale e patrimonio (nozioni e cenni di disciplina).(segue): il capitale di rischio: le azioni e gli altri strumenti partecipativi. Il capitale di credito: i titoli obbligazionari (cenni).I patti parasociali nelle società chiuse e aperte.Della circolazione delle azioni: limiti convenzionali e limiti legali.Le operazioni sulle proprie azioni. Le partecipazioni in altre imprese.

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I titoli obbligazionari. Delle modificazioni dell’atto costitutivo. Il diritto di recesso. In particolare: aumenti e riduzioni del capitale. Il diritto di opzione.I patrimoni destinati: patrimoni unilaterali e patrimoni contrattuali.Gli organi della società e i diritti dei soci: l’assemblea e le deliberazioni dei soci.Dell’amministrazione e del controllo della società: i tre modelli legali.Il funzionamento degli organi collegiali: invalidità delle deliberazioni assembleari e delle deliberazioni consiliari.(segue): del collegio sindacale e del controllo contabile. Il sistema dualistico e il sistema monistico (cenni).La responsabilità degli organi sociali nel sistema ordinario.(segue): e nei sistemi alternativi.Le modificazioni dell’atto statutarie e il diritto di recesso del socio.Le operazioni sul capitale: aumenti e riduzioni.Sezione Quarta (La s.r.l.)Costituzione e struttura finanziaria; la s.r.l. unipersonale; conferimenti, capitale e patrimonio; i finanziamenti dei soci.La quota di partecipazione sociale: natura e leggi di circolazione.Recesso ed esclusione del socio.La struttura organizzativa della società: amministrazione, gestione e controllo della società a responsabilità limitata.Modificazioni statutarie e le operazioni sul capitale. Emissione dei titoli di debito.Sezione Quinta (Le operazioni straordinarie – direzione e coordinamento delle società)Scioglimento e liquidazione delle società di capitali.La trasformazione.La fusione e la scissione.Direzione e coordinamento delle società: i gruppi.

Bibliografia di riferimento:Testi consigliati, in alternativa:CAMPOBASSO G.F., Manuale di Diritto Commerciale, UTET, Torino, ultima edizione;PRESTI G., RESCIGNO M., Corso di diritto commerciale, Zanichelli, Bologna, ultima edizione.Per la sola parte relativa alle Sezioni II-V:ASSOCIAZIONE DISIANO PREITE, Il Diritto delle Società, Il Mulino, Bologna, ultima edizione.

Modalità d’esame:scritto/orale

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DIRITTO COSTITUZIONALE6 CFU

Titolare del corso: Maria Elena Gennusa [email protected]

Collaboratori: Quirino Camerlengo [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone di fornire agli studenti una panoramica dei principali istituti del diritto costituzionale italiano attraverso la lettura dei principi consacrati nella Costituzione repubblicana e l’analisi della loro applicazione concreta nella giurisprudenza e nell’attualità politica. Un particolare risalto verrà dato al principio democratico come elemento unificante dell’intero testo costituzionale.

Programma:Il principio democratico nella Costituzione: i possibili significati di democraziaIl sistema delle fonti del diritto come applicazione del principio democraticoDemocrazia/sovranità popolare: i diritti politici e i loro rapporto con l’idea di cittadinanza. Libertà di associazione politica, diritto di votoI sistemi elettoraliIl Parlamento e le sue funzioniIl Governo e le sue funzioniIl Presidente della RepubblicaLa forma di governo italiana nella sua evoluzione e configurazione attualeLe altre forme di governo: confronto con alcuni modelli stranieriDemocrazia/libertà: i diritti civiliLibertà personale e di circolazione e soggiornoLibertà religiosa e principio di laicità dello StatoI “nuovi diritti”Il ruolo della magistratura nella tutela dei diritti

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Democrazia/Eguaglianza: non discriminazione ed eguaglianza sostanzialeAzioni positiveDiritti socialiDemocrazia rappresentativa/democrazia diretta: il referendum abrogativoGli strumenti di tutela della democraziaLa Corte costituzionale e il controllo di costituzionalità delle leggiIl regionalismoLe sfide della democrazia: lo Stato nel quadro internazionaleGlobalizzazione e crisi dello StatoLa tutela dei diritti oltre lo Stato: verso una protezione multilivello dei diritti fondamentali

Bibliografia di riferimento:M. Gennusa, S. Ninatti, Persona e processo democratico, Giappichelli, Torino, 2008R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto costituzionale, Giappichelli, Torino, 2008

Modalità d’esame:Scritto

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DIRITTO DELL’ECONOMIA (equipollente a Diritto pubblico e dell’economia)6 CFU

Titolare del corso: Quirino Camerlengo [email protected]

Collaboratori: Maria Elena Gennusa [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Il corso si prefigge l’obiettivo di ricostruire, nel quadro dei princìpi costituzionali, il sistema complesso dei rapporti tra diritto ed economia, con particolare attenzione al ruolo delle istituzioni pubbliche ed ai rapporti di queste con gli operatori economici.

Programma:Prima parte (24 ore)La prima parte del corso si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti di Economia le nozioni di base necessarie per la comprensione delle tematiche poste nel “nucleo essenziale” del corso. Le nozioni fondamentali del diritto (norma giuridica e fonti) La nozione di Stato ed i suoi elementi costitutivi La Costituzione: concetto e funzione Il principio democratico e le sue modalità di espressione L’apparato istituzionale dello Stato italiano (rapporti tra Parlamento,

Governo e Presidente della Repubblica) Il sistema delle autonomie (cenni)Seconda parte (6 ore)Una volta acquisite le nozioni fondamentali dell’ordinamento giuridico e del diritto pubblico, l’attenzione si sposterà verso i concetti basilari di altre discipline che, più di altre, risentono dell’influenza esercitata dai processi economici. Più precisamente verranno trattati i fondamenti del diritto commerciale (la nozione di impresa, di imprenditore e di azienda nel codice civile; il concetto di persona giuridica e di autonomia patrimoniale; le società: introduzione; le società di persone (la società semplice; la società in nome collettivo; la società in accomandita semplice); le società di capitali (la società per azioni: i mercati finanziari e la società per azioni quotata; la società in accomandita per azioni; la società a responsabilità limitata); le società cooperative (cenni); scioglimento, trasformazione, fusione e scissione

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Terza parte (12 ore)Poste le basi relative all’assetto istituzionale e funzionale dello Stato e quelle inerenti alla configurazione giuridica degli operatori economici, l’ultima parte del corso verterà sullo studio degli ambiti nei quali si realizzano i rapporti tra pubblici poteri e privati, in relazione ai processi produttivi ed alle transazioni economiche. Il fattore economico nella Costituzione italiana (analisi dell’art. 41:

mercato o economia mista?) Forme e scopi dell’azione pubblica nell’economia Soggetti e strumenti dell’azione pubblica nell’economia La regolazione economica dei servizi di pubblica utilità (il ruolo delle

autorità amministrative indipendenti) I servizi pubblici I vincoli quantitativi alle attività economiche Il principio di non discriminazione e gli obblighi dell’operatore

economico pubblico Diritto ed economia nell’era della globalizzazione

Bibliografia di riferimento:Prima parte: A. BARBERA, C. FUSARO, Corso di diritto pubblico, ult. ed., Mulino, Bologna (solo le parti corrispondenti) o, in alternativa, P. CARETTI, U. DE SIERVO, Istituzioni di diritto pubblico, ult. ed., Giappichelli, Torino (solo le parti corrispondenti)Seconda parte: P. TRIMARCHI, Diritto privato, ult. ed., Giuffrè, Milano (solo le parti corrispondenti)Terza parte: S. CASSESE, La nuova costituzione economica, Laterza, Roma-Bari

Modalità d’esame:Solo scritto, sia con domande a risposta multipla che con domande a risposta aperta

DIRITTO PUBBLICO E DELL’ECONOMIA9 CFU

Titolare del corso: Quirino Camerlengo [email protected]

Collaboratori: Maria Elena Gennusa

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

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Obiettivo formativo del corso:Il corso mira ad offrire agli studenti di Economia gli strumenti di conoscenza e di analisi degli istituti e dei processi nei quali si sostanzia il costante confronto dialettico tra diritto ed economia. I classici temi del diritto pubblico verranno affrontati cercando di cogliere le molteplici interazioni reciproche che contraddistinguono i processi normativi e le decisioni economiche, sia sul piano istituzionale, che sul versante funzionale. Il percorso formativo così intrapreso stimolerà, quindi, l’attenzione dello studente verso le diverse manifestazioni del fattore economico negli ambiti tradizionalmente dominati dal diritto.

Programma:Prima parte (24 ore)La prima parte del corso si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti di Economia le nozioni di base necessarie per la comprensione delle tematiche poste nel “nucleo essenziale” del corso. Le nozioni fondamentali del diritto (norma giuridica e fonti) La nozione di Stato ed i suoi elementi costitutivi La Costituzione: concetto e funzione Il principio democratico e le sue modalità di espressione L’apparato istituzionale dello Stato italiano (rapporti tra Parlamento,

Governo e Presidente della Repubblica) Il sistema delle autonomie (cenni)Seconda parte (6 ore)Una volta acquisite le nozioni fondamentali dell’ordinamento giuridico e del diritto pubblico, l’attenzione si sposterà verso i concetti basilari di altre discipline che, più di altre, risentono dell’influenza esercitata dai processi economici. Più precisamente verranno trattati i fondamenti del diritto commerciale (la nozione di impresa, di imprenditore e di azienda nel codice civile; il concetto di persona giuridica e di autonomia patrimoniale; le società: introduzione; le società di persone (la società semplice; la società in nome collettivo; la società in accomandita semplice); le società di capitali (la società per azioni: i mercati finanziari e la società per azioni quotata; la società in accomandita per azioni; la società a responsabilità limitata); le società cooperative (cenni); scioglimento, trasformazione, fusione e scissioneTerza parte (12 ore)Poste le basi relative all’assetto istituzionale e funzionale dello Stato e quelle inerenti alla configurazione giuridica degli operatori economici, l’ultima parte del corso verterà sullo studio degli ambiti nei quali si realizzano i rapporti tra pubblici poteri e privati, in relazione ai processi produttivi ed alle transazioni economiche.

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Il fattore economico nella Costituzione italiana (analisi dell’art. 41: mercato o economia mista?)

Forme e scopi dell’azione pubblica nell’economia Soggetti e strumenti dell’azione pubblica nell’economia La regolazione economica dei servizi di pubblica utilità (il ruolo delle

autorità amministrative indipendenti) I servizi pubblici I vincoli quantitativi alle attività economiche Il principio di non discriminazione e gli obblighi dell’operatore

economico pubblico Diritto ed economia nell’era della globalizzazioneQuarta parte (24 ore)L’attenzione si soffermerà su due profili fondamentali del diritto pubblico: il sistema delle garanzie e i diritti fondamentali. Più precisamente: l’ordinamento giudiziario italiano e sovranazionale i princìpi fondamentali del processo la giustizia costituzionale i diritti fondamentali, tra ordinamento italiano e ordinamenti

sopranazionali

Bibliografia di riferimento:Prima e quarta parte: A. BARBERA, C. FUSARO, Corso di diritto pubblico, ult. ed., Mulino, Bologna (solo le parti corrispondenti) o, in alternativa, P. CARETTI, U. DE SIERVO, Istituzioni di diritto pubblico, ult. ed., Giappichelli, Torino (solo le parti corrispondenti).Seconda parte: P. TRIMARCHI, Diritto privato, ult. ed., Giuffrè, Milano (solo le parti corrispondenti).Terza parte: S. CASSESE, La nuova costituzione economica, Laterza, Roma-Bari.

Modalità d’esame:Solo scritto, sia con domande a risposta multipla che con domande a risposta aperta.

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DIRITTO TRIBUTARIO6 e 9 CFU

Titolare del corso: Paolo M. Tabellini

Collaboratori: Marco ManeraMaurizio ContiniGiovanna Oddo

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo e programma del corso: Il corso si propone di fornire allo studente la conoscenza dei principi generali dell’ordinamento tributario italiano e comunitario nonché relativi alle Convenzioni internazionali contro la doppia imposizione. In particolare verranno trattati i seguenti temi: i principi costituzionali e le fonti del diritto tributario italiano; l’interpretazione e l’efficacia delle norme tributarie; la riscossione delle imposte; l’accertamento; il contenzioso tributario; le sanzioni tributarie.Nota:Il programma del corso è analogo nelle due varianti da 6 e 9 CFU. Il corso da 9 CFU offre approfondimenti di argomenti che in quello da 6 CFU vengono trattati più superficialmente.

Bibliografia di riferimento:De Mita E., Appunti di Diritto Tributario, Giuffré, Milano;Falsitta G., Manuale di Diritto Tributario, CEDAM, Padova;Fantozzi A., Diritto Tributario, UTET, Torino;Russo P., Manuale di Diritto Tributario, Giuffré, Milano.

Modalità d’esame:orale

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ECONOMETRIA6 CFU

Titolare del corso: Eduardo Rossi [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:E’ un corso introduttivo all’ econometria. L’obiettivo è fornire gli elementi di base per la comprensione della stima e della specificazione nell’ambito del modello di regressione lineare. Il corso è affiancato da esercitazioni che offriranno l’opportunità di lavorare con GRETL, software econometrico freeware, utilizzando data set reali.

Programma:Introduzione: Modelli econometrici, modelli economici e modelli statisticiRichiamiRichiami di algebra lineareRichiami di probabilità e statisticaLa regressione multiplaL’interpretazione geometrica del metodo dei minimi quadrati ordinariModello partizionato. Il teorema di Frish-Wuagh-Lovell.Il modello classico di regressione lineareProprietà degli stimatori dei minimi quadrati ordinari Il teorema di Gauss-MarkovIndici descrittivi per la valutazione della regressioneOsservazioni influentiIl modello di regressione lineare gaussiano con regressori stocasticiIl modello di regressione lineare con disturbi omoschedastici e gaussianiIntervalli di confidenzaTest per restrizioni lineari (test F): interpretazione e uso della regressione multiplaI minimi quadrati vincolatiTest sui singoli coefficientiUso delle variabili di comodo per modellare cambiamenti di regime dei parametri, presenza di outlier, stabilità nelle relazioni. Test di stabilità strutturalePrevisioniTest di selezione del modello e test diagnosticiTest di scorretta specificazione funzionale (RESET)

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Test per la correlazione seriale nei termini di disturbo (Durbin-Watson, Godfrey-Breusch)Test di White per l’eteroschedasticità nei termini di disturboTest per la normalità (Jarque – Bera)Analisi asintotica del modello di regressioneIl modello di regressione lineare generalizzatoEteroschedasticità e autocorrelazioneProprietà stimatore dei minimi quadrati ordinari. Standard error corretti (Eicker-White)Stimatore di Aitken

Bibliografia di riferimento:Verbeek (2006) Econometria Zanichelli

Modalità d’esame:Scritto

ECONOMIA AZIENDALE9 CFU

Titolare del corso: Anna Moisello(5 CFU) A-K

[email protected]

Chiara De Martini(4 CFU) A-K

[email protected]

Michela Pellicelli(5 CFU) L-Z

[email protected]

Collaboratori:

Stefano Santucci (4 CFU) L-Z

Carlotta Meo Colombo

[email protected]

[email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Introduzione ai principi e fondamenti dell’Economia Aziendale

Programma:

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Prima parte: Il sistema delle attività economiche, produzione, business, aziende di produzione e imprese-settori produttivi, amministrazione, gestione, organizzazione.

Parte seconda: Introduzione e sviluppo delle nozioni economiche fondamentali per la costruzione e la lettura dei report aziendali predisposti per soddisfare il controllo dell’andamento della gestione aziendale; le stesse nozioni sono alla base dei processi di programmazione.Introduzione della logica e delle applicazioni che presiedono ai processi periodici di valutazione del reddito, del capitale (competenza temporale e competenza economica) e dei flussi monetari.Introduzione della logica e delle applicazioni del processo di rilevazione contabile.

Bibliografia di riferimento:MELLA P., Aziende 1-Istituzioni di Economia Aziendale, Milano, Franco Angeli, 2008.SOTTI F., Modelli per la determinazione del reddito e del capitale, Torino, Giappichelli, 2011.Materiali didattici a cura dei docenti.

Modalità d’esame: Scritto e orale

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ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI

6 e 9 CFU

Titolare del corso: Matteo Mattei Gentili A-K [email protected]

Laura Bottinelli L-Z [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

6 CFUObiettivo formativo del corso:Il corso si propone di analizzare il ruolo e le caratteristiche delsistema finanziario italiano, le ragioni dell’esistenza delle diversetipologie di intermediari finanziari (banche, imprese di investimento,investitori istituzionali) e le funzioni da essi svolte all’interno delsistema, analizzando in particolare l’evoluzione dell’attivita svoltadalle aziende di credito.

Programma:Le funzioni del sistema finanziarioI mercati finanziariL’intermediazione finanziariaLe diverse tipologie di intermediari finanziariL’attività delle aziende di credito

Bibliografia di riferimento:Forestieri G., Mottura P., Il sistema finanziario - Istituzioni, mercati emodelli di intermediazione,Milano, Egea, ultima edizione, per le parti attinenti al programma delcorso.

Modalità d’esame:L’esame sarà svolto in forma orale. Al primo appello al termine delcorso verrà data la possibilità agli studenti di svolgere l’esame informa scritta.

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9 CFUObiettivo formativo del corso:Il corso si propone di analizzare il ruolo e le caratteristiche delsistema finanziario italiano, le ragioni dell’esistenza delle diversetipologie di intermediari finanziari (banche, imprese di investimento,investitori istituzionali) e le funzioni da essi svolte all’interno delsistema, analizzando in particolare l’evoluzione dell’attivita svoltadalle aziende di credito (Parte svolta nel primi 6 crediti istituzionali).Il corso intende inoltre analizzare il tema della regolamentazione edella vigilanza del sistema finanziario e alla sua evoluzione.Particolare attenzione e dedicata all’analisi dei rischi caratteristicidegli intermediari finanziari e degli strumenti di loro misurazione egestione.Programma:Le funzioni del sistema finanziarioI mercati finanziariL’intermediazione finanziariaLe diverse tipologie di intermediari finanziariL’attivita delle aziende di creditoLa regolamentazione dell’industria finanziariaL’equilibrio reddituale e finanziario degli intermediariI rischi degli intermediari e la loro gestioneBibliografia di riferimento:Forestieri G., Mottura P., Il sistema finanziario - Istituzioni, mercati emodelli di intermediazione, Milano, Egea, ultima edizione, per le partiattinenti al programma del corso.Modalità d’esame:L’esame sarà svolto in forma orale. Al primo appello al termine delcorso verrà data la possibilità agli studenti di svolgere l’esame informa scritta.

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ECONOMIA DEL LAVORO9 CFU (con opzione da 6 CFU se scelto come esame libero)

Titolare del corso: Luisa Rosti [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

6 CFU

Obiettivo formativo del corso:Il corso presenta una rassegna dei principali argomenti in tema di economia del lavoro, e ne tratta sia i fondamenti teorici sia gli aspetti empirici. Il fine è quello di mettere lo/la studente in grado di applicare il metodo dell’economia all’analisi dei mercati del lavoro, con riferimento sia alle decisioni individuali sia alle scelte collettive. Al termine del corso le/gli studenti sapranno rappresentare i principali fenomeni relativi al mercato del lavoro italiano ed europeo confrontando situazioni e dinamiche diverse; sapranno descrivere e commentare grafici e tavole di dati riferiti ai temi trattati, valutare le implicazioni economiche delle politiche del lavoro, integrare in modo autonomo le proprie conoscenze raccogliendo ed elaborando informazioni ed estendendo a differenti contesti l’applicazione di quanto appreso.

Programma:I temi proposti comprendono la demografia economica e l’economia della famiglia, l’offerta e la domanda di lavoro, il capitale umano e la struttura retributiva, la disoccupazione, la discriminazione e la segregazione occupazionale, le tipologie contrattuali e le prescrizioni di politica del lavoro. I contenuti si articolano in 10 capitoli:1) La struttura del mercato del lavoro; 2) Il contesto demografico: struttura e dinamica della popolazione; 3) Economia della famiglia ed offerta di lavoro; 4) Struttura produttiva e domanda di lavoro; 5) La teoria del capitale umano e la teoria dei segnali; 6) Salari e differenziali retributivi;7) Discriminazione e segregazione;8) I caratteri della disoccupazione e le tipologie contrattuali 9) Le politiche del lavoro;10) La valutazione delle politiche del lavoro.Bibliografia di riferimento:

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Per partecipare al corso (e sostenere il relativo esame) è necessario iscriversi inviando una mail alla docente indicando tutti i seguenti elementi: 1) cognome, 2) nome, 3) matricola, 4) indirizzo mail, 5) tipo di corso di laurea, 6) numero di CFU. Gli iscritti riceveranno via mail sia la Guida per la/lo studente sia i file delle proiezioni in PPT usate per le lezioni in aula.

Modalità d’esame: Prova scritta (con risposte in spazi pre-definiti).

9 CFU

Obiettivo Formativo del corsoIl corso presenta una rassegna dei principali argomenti in tema di economia del lavoro, e ne tratta sia i fondamenti teorici sia gli aspetti empirici. Il fine è quello di mettere lo/la studente in grado di applicare il metodo dell’economia all’analisi dei mercati del lavoro, con riferimento sia alle decisioni individuali sia alle scelte collettive. Al termine del corso le/gli studenti sapranno progettare e redigere un rapporto di ricerca relativo all’analisi di uno specifico mercato locale del lavoro, evidenziandone i problemi e le opportune prescrizioni di politica del lavoro; sapranno descrivere e commentare grafici e tavole di dati riferiti ai temi trattati, e provvederanno in modo autonomo ad integrare le proprie conoscenze raccogliendo ed elaborando informazioni ed estendendo a differenti contesti l’applicazione di quanto appreso. Daranno così prova di aver sviluppato capacità di iniziativa e apprendimento, di interpretazione ed argomentazione, di elaborazione delle informazioni e di autonomia di giudizio.

Programma I temi proposti comprendono la demografia economica e l’economia della famiglia, l’offerta e la domanda di lavoro, il capitale umano e la struttura retributiva, la disoccupazione, la discriminazione e la segregazione occupazionale, le tipologie contrattuali e le prescrizioni di politica del lavoro. I contenuti si articolano in 10 capitoli:1) La struttura del mercato del lavoro; 2) Il contesto demografico: struttura e dinamica della popolazione; 3) Economia della famiglia ed offerta di lavoro; 4) Struttura produttiva e domanda di lavoro; 5) La teoria del capitale umano e la teoria dei segnali; 6) Salari e differenziali retributivi;7) Discriminazione e segregazione;8) I caratteri della disoccupazione e le tipologie contrattuali;

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9) Le politiche del lavoro;10) La valutazione delle politiche del lavoro.

Bibliografia di riferimento:Per partecipare al corso (e sostenere il relativo esame) è necessario iscriversi inviando una mail alla docente indicando tutti i seguenti elementi: 1) cognome, 2) nome, 3) matricola, 4) indirizzo mail, 5) tipo di corso di laurea, 6) numero di CFU. Gli iscritti riceveranno via mail la Guida per la/lo studente, i file in PPT delle lezioni e le linee guida per la redazione del rapporto su un mercato locale del lavoro (assegnato dalla docente).

Modalità d’esame: Prova scritta più rapporto di ricerca su un mercato locale del lavoro assegnato dalla docente.

ECONOMIA DELLO SVILUPPO9 CFU

Titolare del corso: Gianni Vaggi [email protected]

Collaboratori: Dott. Andres LazzariniDott. Giovanni Valensisi

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Il corso esamina le principali teorie e gli strumenti che consentono una lettura delle problematiche dello sviluppo. Vengono inoltre analizzati i principali temi del dibattito oggi in corso circa le cause dello sviluppo. Alcuni argomenti del corso saranno trattati in modo seminariale.Vi saranno anche seminari e cicli di lezioni di approfondimento su aspetti particolari, liberi e non necessariamente nell’orario delle lezioni.La frequenza al corso è fortemente consigliata anche perché i dibattiti e i dati correnti non sempre si possono ritrovare sui testi.

Programma:Il corso è strutturato in due parti:Parte I

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Il metodo1. Il metodo di analisi dei processi di sviluppo, il problema della

complessità e della multidisciplinarità. Le fonti.Gli indicatori di sviluppo e la popolazione1. Indicatori e andamenti demografici nelle principali aree

economiche, il rapporto fra popolazione e sviluppo, la transizione demografica.

2. Indicatori economici, prodotto nazionale lordo in dollari e parità di potere d’acquisto, le differenti “performances” delle varie aree economiche. Indice di sviluppo umano, misurazione ed evoluzioni recenti. Povertà, misurazione e strategie per combatterla. Le cause di sviluppo e sottosviluppo nei dati.

3. La composizione delle esportazioni, la dipendenza dalle materie prime. I mercati delle materie prime e i “terms of trade”.

4. Le organizzazioni economiche internazionali e gli aiuti allo sviluppo. La condizionalità.

Le strategie e i problemi contemporanei1. Le diverse ‘strategie’ di sviluppo: export-led growth e

liberalizzazione, import substitution, selfreliance e pianificazione.2. Il modello asiatico di sviluppo, il ruolo dell’investimento e delle

esportazioni, il processo graduale di apertura.3. Integrazione economica regionale e fra aree a diverso livello di

sviluppo; i modelli Nord-Sud di commercio internazionale. NAFTA, l’allargamento dell’Unione Europea, i Foreign Direct Investments.

4. La crisi del debito negli anni ottanta; origini e cause. Proposte di soluzione del problema del debito dei PVS. Il problema della finanza per lo sviluppo (development finance).

5. Le crisi finanziarie degli anni 1992-2001.Parte IILe teorie1. L’eredità dei classici: l’accumulazione di capitale e la divisione del

lavoro nei classici. La teoria della popolazione di Malthus. Ricardo e l’idea di rendimenti decrescenti in agricoltura.

2. Le visioni stadiali: da Smith e Marx a Rostow: il sottosviluppo come stadio originario. Il sottosviluppo come prodotto e processo della storia. Centro e periferia del sistema mondiale. La scuola della dipendenza.

3. I modelli di crescita ed i PVS. Capitale fisico, risparmio ed investimento. Il cambiamento strutturale; il modello di Lewis: crescita con offerta illimitata di lavoro.

4. La crescita economica: i modelli di Harrod e Domar.5. La teoria neoclassica dello sviluppo: il modello di Solow. Il

progresso tecnico. I modelli neokeynesiani: Kaldor e Pasinetti.

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Bibliografia di riferimento:Testi di riferimento principale Gianni Vaggi e Marco Missaglia, Introduzione all’Economia dello

sviluppo, Pavia 2007. Gianni Vaggi e altri, Letture di economia dello sviluppo, Pavia

2004.Ulteriori testi consigliati Chiappero Martinetti Enrica e Semplici Andrea, Umanizzare lo

sviluppo, Rosenberg e Sellier, Torino 2001. In particolare i capitoli 1-3.

Boggio Luciano e Serravalli Gilbert, Lo sviluppo economico, il Mulino, Bologna, 2003.

Debraj Ray, Development Economics, Princeton University Press, Princeton, New Jersey, 1998. Capitoli 1-7, 16-18.

D’Antonio Mariano, Flora Achille e Scarlato Margherita, Economia dello sviluppo, Zanichelli,Bologna, 2002. Parte II.

Volpi Franco, Lezioni di economia dello sviluppo, Franco Angeli, Milano 2003.

Per consultazione UNDP, Human Development Report 2006, traduzione italiana

Rapporto sullo sviluppo umano, Editore Rosenberg & Sellier, Torino, 2006.

World Bank, World Development Report 2006, Oxford University Press, 2006.

Modalità d’esame:L’esame si svolgerà mediante prove scritte e discussioni orali

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ECONOMIA E GESTIONE DEL SISTEMA AGROINDUSTRIALE6 e 9 CFU

Titolare del corso: Maria Sassi [email protected]

Collaboratori: Carlo Bernini Carri

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:L’insegnamento fornisce un’introduzione all’analisi economica del sistema agro-industriale in ambito gestionale. Il percorso formativo prevede l’individuazione delle caratteristiche delle relazioni tra le aziende del sistema e del comportamento del mercato agro-industriale individuando gli strumenti utili al management per prendere decisioni coerenti con gli obiettivi aziendali.

Programma:1. Elementi di analisi delle scelte del consumatore

- Richiami di microeconomia: la teoria sul comportamento del consumatore

- La funzione di Domanda- L’Elasticità della Domanda- L’approccio multidisciplinare all’analisi del consumatore- I consumi alimentari

2. Elementi di gestione del processo di decisione aziendale- Decisione fattore-produzione- Decisione di breve termine fattore-fattore- Decisione di lungo termine fattore-fattore - Decisione prodotto-prodotto- Cambiamento tecnologico

3. Struttura dei mercati agricoli- Equilibrio di mercato in concorrenza perfetta- Forme di mercato non concorrenziali- Monopolio- Oligopolio- Concorrenza monopolistica- Introduzione alla teoria dell’organizzazione industriale

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- Struttura del settore agroalimentare

4. Analisi del canale distributivo- Analisi organizzativa del settore agroalimentare- Analisi del margine distributivo- Strutture di mercato verticali non concorrenziali- Combinazioni di monopoli- Monopolio bilaterale e teoria della contrattazione- Vertical restraints

5. Contratti, integrazione verticale e cooperazione- Nuova teoria dell’impresa e l’analisi organizzativa- Analisi tradizionale dell’integrazione verticale- Teoria dei contratti- Teoria del capitale sociale- Impresa cooperativa- Comparazione tra diverse formule organizzative

6. Strategie delle imprese e adattamento al mercato- Impresa agricola nel mercato delle commodities- Impresa agricola nel mercato delle specialities- Scelte strategiche per il mercato- Relazioni con i canali distributivi

7. Politiche economiche e agroalimentari- Le motivazioni dell’intervento- I fallimenti del mercato e la funzione allocativa dello stato- La stabilizzazione dei sistemi economici- La politica agroalimentare- Le politiche strutturali e delle risorse- Le politiche per il sostegno dei redditi- Le politiche di mercato- La teoria standard del commercio internazionale- Commercio internazionale, benessere e protezionismo- Politica agricola comunitaria

8. Elementi di politica della sicurezza degli alimenti - L’economia della qualità- Gli strumenti (interventi) della politica di food safety

9. Politiche di sicurezza alimentare- Evoluzione degli approcci e delle politiche di sicurezza

alimentare

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- Implicazioni operative del concetto di sicurezza alimentare - Economia alimentare nell’ambito della struttura neoclassica

10. Politiche per la concorrenza e di regolamentazione- Le origini delle politica antitrust in USA- Politica antitrust nell’Unione Europea- Antitrust e settore agroalimentare- Politica antitrust e accordi verticali- Politica antitrust e monopsonio- Introduzione alla teoria della regolamentazione - Le politiche di regolamentazione nel settore agroalimentare

Bibliografia di riferimento:Per l’insegnamento di 6 CFU: Sodano V., Sassi M., Marchini A. (2010), ECONOMIA DEL SISTEMA AGROALIMENTARE: MERCATI E POLITICHE, McGraw Hill.Per l’insegnamento di 9 CFU: Sodano V., Sassi M., Marchini A. (2010), ECONOMIA DEL SISTEMA AGROALIMENTARE: MERCATI E POLITICHE, McGraw Hill e materiale, disponibile sul sito del docente, dei seminari su “Azienda agraria: strumenti per la pianificazione e la strategia”.

Modalità d’esame:Scritto

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE A-K9 CFU

Titolare del corso: Dario Velo [email protected]

Collaboratori: Laura Bottinelli

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti i primi fondamenti di management e imprenditorialità. Partendo dall’analisi del ruolo dell’impresa nei sistemi industriali moderni, il corso si sviluppa introducendo il ruolo dell’imprenditore, il concetto di strategia e analizzando le diverse funzioni aziendali: marketing, finanza, produzione, organizzazione e ricerca. Il corso offre allo studente una visione complessiva del management dell’impresa, le cui singole

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componenti saranno approfonditi nei corsi tenuti dalla Facoltà negli anni successivi.

Programma:Elementi di economia dell’impresa.Il governo dell’impresa.I protagonisti nella vita dell’impresa.Il processo di direzione e la funzione organizzativa.La programmazione aziendale.Il processo di conduzione del personale e la leadership.Il controllo direzionale.Il sistema informativo aziendale e i problemi di knowledge management.Le strategie aziendali.L’orientamento strategico della gestione.Le strategie ed i percorsi alternativi di sviluppo aziendale.Le strategie competitive.La gestione operativa.La gestione commerciale e il marketing.La gestione della produzione.La logistica industriale.La gestione della finanza.La gestione del processo innovativo.La gestione delle risorse umane.Le tecniche di programmazione e controllo di gestione.

Bibliografia di riferimento:Sciarelli Sergio, Elementi di Economia e gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2008, pp. 1-434.

Modalità d’esame:Scritto

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ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE L-Z9 CFU

Titolare del corso: Enrico Cotta Ramusino [email protected]

Collaboratori: Stefano DenicolaiAlfredo D’Angelo

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Illustrare agli studenti le modalità attraverso le quali le imprese definiscono in modo razionale le proprie condotte per perseguire gli obiettivi prefissati.

Programma:A. CONCETTO DI STRATEGIA, breve introduzione e richiami agli

insegnamenti precedenti: la strategia come metodo e come quadro generale nel quale collocare le decisioni dell’impresa.

B. GLI OBIETTIVI DELL’IMPRESA1. definizione e natura degli obiettivi dell’impresa2. gli stakeholders e la loro influenza nella determinazione degli

obiettivi dell’impresa3. gli stakeholders nei diversi modelli di capitalismo4. il concetto di creazione di valore nell’impresa5. il rischio nell’attività di impresa: rischio operativo, rischio

finanziario e misurazione della performanceC. L’ANALISI DELL’AMBIENTE DI RIFERIMENTO

1. La definizione del campo di attività: dal settore al business2. La valutazione del posizionamento3. L’analisi orizzontale: struttura del mercato e livello

concorrenziale4. L’analisi verticale: distribuzione del potere contrattuale con

fornitori e clienti5. Il ponte tra analisi esterna e analisi interna: fattori critici di

successo e fattori igieniciD. L’ANALISI INTERNA: RISORSE E COMPETENZE PER IL VANTAGGIO

COMPETITIVO1. Perché effettuare l’analisi delle risorse e competenze?2. Risorse interne e risorse esterne all’impresa

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3. L’analisi delle risorse e competenze4. Risorse e competenze e vantaggio competitivo

E. LA SCELTA DELLA STRATEGIA DI BASE1. La necessità di un orientamento strategico di fondo2. Le opzioni strategiche di base3. La leadership di costo4. La differenziazione 5. La focalizzazione6. I limiti della schematizzazione di base e le possibilità di un

suo ripensamentoF. LE STRATEGIE A LIVELLO CORPORATE: DIVERSIFICAZIONE,

INTEGRAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE1. Il dibattito sulla diversificazione Le ragioni della diversificazione Le modalità della diversificazione (correlata e conglomerale) I risultati della diversificazione Rifocalizzazione o conglomerizzazione?2. Condizioni e vettori di sviluppo Lo sviluppo orizzontale del mercato Lo sviluppo verticale per integrazione Lo sviluppo per diversificazione Lo sviluppo internazionale

G. DISCUSSIONE DI CASI E TESTIMONIANZE AZIENDALI

Bibliografia di riferimento:E. COTTA RAMUSINO, A. ONETTI: Strategia d’Impresa; Il Sole 24Ore; Milano 2007

Modalità d’esame:Scritto

*INTEGRAZIONE da 3 CFU per l'esame di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE*Gli studenti che hanno optato per il passagio al nuovo ordinamento e che devono fare l'integrazione di 3 CFU per l'esame di Economia e Gestione delle Imprese, porteranno il seguente programma:

a) Frequenza del corso di economia e gestione delle imprese A-K (9CFU) per le ultime 15 lezioni;

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b) Esame a partire da giugno 2010, precisando al momento dell'iscrizione all'appello la loro posizione personale (3CFU);c) Programma d'esame: Sciarelli S., Elementi di Economia e gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2008, pp. 232-434

ECONOMIA E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE6 e 9 CFU

Titolare del corso: Paolo Bertoletti [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

6 CFU

Obiettivo formativo del corso:Il corso si configura come un’introduzione all’Economia industriale, con tema ricorrente gli effetti della presenza di potere di mercato. In particolare, dopo aver richiamato i concetti di base di microeconomia e le caratteristiche di un mercato di concorrenza perfetta e di quelle di monopolio, il corso intende fornire un’introduzione alla teoria dei giochi e ai mercati imperfettamente competitivi, con particolare riferimento ai modelli di mercato oligopolistico.

Programma:Il programma del corso può essere sintetizzato come segue:Richiami di microeconomia di base;La teoria dell’impresa;Teoria dei giochi: introduzione;Monopolio e sua regolamentazione;Concorrenza perfetta e quasi perfetta;Concorrenza oligopolistica;Collusione;Struttura e potere di mercato.

Bibliografia di riferimento:

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“Economia industriale” di Luís Cabral, Carocci, 2002 (traduzione italiana di Introduction to Industrial Organization, MIT Press, 2000): primi 9 capitoli.

Modalità d’esame: Scritto e orale (quest’ultimo facoltativo)

9 CFU

Obiettivo formativo del corso:Il corso presenta i temi standard della moderna Economia industriale, con particolare riferimento ai modelli di mercato oligopolistico e all’analisi di benessere sociale. In particolare, la trattazione comprende gli effetti della concentrazione, le dinamiche di entrata e uscita dal mercato e discute di discriminazione di prezzo, differenziazione del prodotto e pubblicità.

Programma:Il programma del corso può essere sintetizzato come segue:Richiami di microeconomia di base;La teoria dell’impresa;Teoria dei giochi: introduzione;Monopolio e sua regolamentazione;Concorrenza perfetta e quasi perfetta;Concorrenza oligopolistica;Collusione;Struttura e potere di mercato,Discriminazione di prezzo;Differenziazione del prodotto;La pubblicità;Costi di entrata, struttura del mercato e benessere;Entrata, uscita e comportamento strategico.

Bibliografia di riferimento:“Economia industriale” di Luís Cabral, Carocci, 2002 (traduzione italiana di Introduction to Industrial Organization, MIT Press, 2000): primi 15 capitoli.

Modalità d’esame:Scritto e orale (facoltativo)

ECONOMIA INTERNAZIONALE (Facoltà di Scienze Politiche)

9 CFU

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Titolare del corso: Marco Missaglia

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:L’insegnamento si propone di fornire le basi teoriche per la comprensione tanto dell’economia internazionale reale (commercio internazionale) che monetaria (finanza internazionale). Tali basi teoriche poggeranno comunque sulla conoscenza dei principali “fatti stilizzati” dell’economia internazionale. Il corso si compone di tre moduli: gli studenti di Scienze Politiche dovranno svolgere obbligatoriamente i primi due e solo opzionalmente il terzo; gli studenti di Economia dovranno invece svolgere obbligatoriamente tutti e tre i moduli.

Programma:PRIMO MODULO: Economia Internazionale Reale (20 ore)La teoria classica (Ricardo-Torrens) dei costi comparati (cap.17)La teoria neoclassica: tecnologia, fattori, domanda (cap.18)La teoria di Heckscher-Ohlin (cap.19)Le nuove teorie del commercio internazionale, modelli a concorrenza imperfetta (cap.25)SECONDO MODULO: Economia Internazionale Monetaria (20 ore)La bilancia dei pagamentiRegimi di cambio e sistema monetario internazionaleAlcune teorie della determinazione del tasso di cambio: a) la teoria della parità del potere d’acquisto; b) l’approccio tradizionale di flusso; c) l’approccio degli stock di attività finanziarieIl modello Mundell-Fleming in cambi fissi e cambi flessibiliTERZO MODULO: ApprofondimentiDazi doganali ed altre misure di politica commerciale (cap.22)Raffinamenti della teoria ortodossa del commercio internazionale (cap.21)Globalizzazione e nuova geografia economica (cap.27)Movimenti di capitale e crisi valutarie speculative (cap.12)

Bibliografia di riferimento:Il testo del corso è “Introduzione all’Economia internazionale”, di Giancarlo Gandolfo e Marianna Belloc. I capitoli riportati nel

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“Programma dell’Insegnamento” sono quelli necessari alla preparazione dell’esame

Modalità d’esame: prova scritta con possibilità di prova orale integrativa

ECONOMIA MONETARIA E DEI MERCATI FINANZIARI9 CFU

Titolare del corso: Lorenza Rossi (1°modulo)

[email protected]

Mario Maggi (2°modulo)

[email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone di fornire gli strumenti per analizzare i mercati monetari e finanziari sia dal punto di vista economico, sia da un punto di vista finanziario.

Programma:1° modulo (economia monetaria)

Il corso ha l’obiettivo di analizzare la gestione della politica monetaria da parte delle principali banche centrali BCE, FED, Bank of England e Bank of Japan). Particolare attenzione sarà rivolta alla gestione della politica monetaria della Banca Centrale Europea. In primo luogo si analizzeranno i canali di trasmissione della politica monetaria. In seguito si passerà alla descrizione sia teorica sia empirica della strategie e regole di politica monetaria e delle procedure esecutive delle banche centrali. Particolare attenzione sarà rivolta alla connessione fra teoria e fatti, anche attraverso l’analisi dei bollettini e di altre pubblicazioni delle banche centrali.

Programma 1) Definizione della moneta e concetti introduttivi 2) Domanda di moneta 3) Offerta di moneta 4) Meccanismo di trasmissione della politica monetaria 5) Struttura a termine dei tassi d’interesse 6) Regole e discrezionalità della politica monetaria

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7) Indipendenza, responsabilità e trasparenza delle banche centrali

8) La strategia della BCE 9) La politica monetaria delle principali banche centrali durante

la recente crisi finanziaria

PrerequisitiGli argomenti trattati utilizzano concetti e schemi di ragionamento macroeconomico appresi nel corso di Macroeconomia del secondo anno.

2° modulo (mercati finanziari)In questo modulo il problema di scelta del consumatore/investitore è formulato considerando in modo esplicito il rischio inerente l'incertezza dei valori finanziari futuri. In questo contesto, le scelte sono descritte ed analizzate nell'ambito della teoria dell'utilità attesa, per trarre conclusioni riguardo la domanda di titoli rischiosi, l'allocazione della ricchezza, la valutazione del rischio finanziario.

1) Scelte in condizioni di incertezza: utilità attesa2) Atteggiamento nei confronti del rischio3) Avversione al rischio e domanda di titoli rischiosi4) Domanda di assicurazione5) Il Teorema Fondamentale dell'Asset Pricing6) Selezione del portafoglio, contesto media-varianza. La frontiera efficiente con e senza titolo privo di rischio7) Il Capital Asset Pricing Model (CAPM)

Il programma è svolto seguendo i primi capitoli del testo di Barucci indicato in bibliografia. nel dettaglio:Cap II, Cap III solo 3.2 e 3.4 (la dimostrazione tramite il teorema di separazione non è richiesta), Cap IV eccetto 4.1, Cap V 5.1 e 5.2.

PrerequisitiIl corso presuppone una buona conoscenza dell'Analisi Matematica e dell'Algebra Lineare. Si consiglia di aver seguito il corso di Matematica per l'Economia e la Finanza.

Bibliografia di riferimento: 1° modulo:- Bagliano, F.C., e Marotta, G., Economia Monetaria, Il Mulino, 2010. - Pittaluga, G.B., Economia Monetaria, Hoepli ed., 2011. - Bofinger, P., Monetary Policy, Oxford University Press, 2001. - Pifferi, M. e Porta, M., La Banca Centrale Europea, EGEA, 2003.

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- Olivier Blanchard, “The crisis: basic mechanisms, and appropriate policies” , Munich Lecture del 18 Novembre 2008, IMF working paper No. 09/80- Amighini e Giavazzi, La crisi del 2007-2010

2° modulo:- Barucci, E. Teoria dei Mercati Finanziari, Il Mulino, 2000.- Cochrane, J. Asset pricing, Princeton University Press, 2001.- Pastorello, S. Rischio e rendimento: teoria finanziaria e applicazioni econometriche, - Bologna: Il Mulino, 2001.- Saltari, E. Introduzione all'Economia Finanziaria, Carocci, 1997.

Ulteriori letture saranno suggerite dai docenti durante il corso

Modalità d’esame: Scritto

ECONOMIA PUBBLICA 9 CFU

Titolare del corso: Giuseppe De Feo [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Il corso introduce gli studenti all’analisi teorica dei servizi a rete e fornisce strumenti di comprensione relativi al passaggio dall’impresa pubblica all’impresa privata regolamentata nonché dal regime di integrazione verticale alla liberalizzazione dei mercati. La prima parte del corso è dedicata all’analisi microeconomica dei criteri di regolamentazione delle tariffe sia con informazione perfetta che con informazione imperfetta. Segue l’analisi dei meccanismi di regolamentazione e aggiornamento delle tariffe seguiti attualmente dalle Autorità di regolamentazione. La seconda parte del corso è dedicata all’analisi dell’applicazione dei criteri regolatori dopo il processo di liberalizzazione, con riferimento specifico al settore del gas naturale, delle telecomunicazioni e dell’energia elettrica

Programma:

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1. Monopolio naturale e concorrenza: esistenza, sostenibilità, equilibrio ed efficienza in monopolio naturale; concorrenza per il mercato e mercati contendibili;

2. Tariffazione ottimale: tariffazione in presenza di sussidi, peak-load pricing, tariffazione con vincolo di copertura dei costi (tariffe lineari e non lineari);

3. Informazione e incentivi: estrazione della rendita informativa del monopolista, incentivi e inefficienza produttiva, regolamentazione per comparazione;

4. Regolamentazione del tasso di rendimento e tetti ai prezzi;5. Liberalizzazione e regolamentazione nei servizi di pubblica utilità:

separazione delle reti dalla fornitura del servizio;6. Liberalizzazione e regolamentazione dei prezzi nel settore delle

telecomunicazioni;7. Liberalizzazione e regolamentazione del mercato del gas naturale;8. Liberalizzazione e regolamentazione del mercato dell’energia

elettrica.

Bibliografia di riferimento: Cervigni e M. D’Antoni, Monopolio naturale, concorrenza e

regolamentazione, Roma, Carrocci Editore, 2001. A. Cavaliere “The Liberalisation of Natural Gas Markets: Regulatory

Reform and Competition Failures”, disponibile sul sito dell’ Oxford Institute for Energy Studies, www.oxfordenergy.org

Altri riferimenti bibliografici saranno forniti durante il corso.

Modalità d’esame: scritto

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FINANZA AZIENDALE6 e 9 CFU

Titolare del corso: Pietro Gottardo [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali – esempi e casi

Prerequisiti:Economia AziendaleMatematica FinanziariaStatisticaMicroeconomia

6 CFU

Obiettivo formativo del corso:Obiettivo del corso è fornire agli studenti gli elementi per la comprensione dei due problemi fondamentali della Finanza aziendale: quali investimenti dovrebbe effettuare un’impresa e come dovrebbero essere finanziati questi investimenti. Alla fine del corso gli studenti dovrebbero essere in grado di capire la teoria e applicare nel mondo reale le tecniche sviluppate nel campo della finanza. Il corso ha anche l’obiettivo di fornire agli studenti un linguaggio specialistico con il quale saranno in grado di interagire con imprese e operatori a livello internazionale.

Programma:Presentazione del corso - Perchè la Finanza Aziendale è importanteBilancio e cash flow analysisCalcolo del valore attuale e Valutazione di azioni e obbligazioniModelli di asset pricingCapital budgeting - Stima del costo del capitale- Valutazione di progetti di investimentoEfficienza dei mercati Decisioni di finanziamento- forme di finanziamento- come le imprese emettono titoliPolitica dei dividendiStruttura finanziariaOpzioni

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Warrant e obbligazioni convertibiliForme di indebitamentoLeasing

Bibliografia di riferimento:(BMA) R. Brealey-S. Myers-F. Allen-S. Sandri, Principi di Finanza Aziendale, ultima edizione.(BEN) S.Benninga, Financial Modeling, Mit Press

Modalità d’esame:scritto

AVVERTENZE È importante sottolineare, per gli studenti della laurea in Management e per quelli della laurea in Economia che non seguono il percorso di Mercati Finanziari, interessati a proseguire gli studi nei corsi di Laurea Specialistica ove sia previsto il corso di Finanza Aziendale Progredito , che quest’ultimo presuppone la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Finanza Aziendale (corso base). Si consiglia pertanto a questi studenti di inserire nel loro piano di studi triennale il corso base per evitare di trovarsi in difficoltà al primo anno della specialistica.

9 CFU

Obiettivo formativo del corso:Obiettivo del corso è fornire agli studenti gli elementi per la comprensione dei due problemi fondamentali della Finanza aziendale: quali investimenti dovrebbe effettuare un’impresa e come dovrebbero essere finanziati questi investimenti. Alla fine del corso gli studenti dovrebbero essere in grado di capire la teoria e applicare nel mondo reale le tecniche sviluppate nel campo della finanza. Il corso ha anche l’obiettivo di fornire agli studenti un linguaggio specialistico con il quale saranno in grado di interagire con imprese e operatori a livello internazionale.

Programma:Presentazione del corso - Perchè la Finanza Aziendale è importanteBilancio e cash flow analysisModelli di pianificazione finanziariaCalcolo del valore attuale e Valutazione di azioni e obbligazioniModelli di asset pricing

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Capital budgeting - Stima del costo del capitale e best practices nella stima del costo del capitale- Valutazione di progetti di investimentoEfficienza dei mercati Manie, bolle speculative, panico, crolli dei mercatiDecisioni di finanziamento- forme di finanziamento- come le imprese emettono titoliPolitica dei dividendiStruttura finanziariaLeverage e costi del fallimentoOpzioni e opzioni realiWarrant e obbligazioni convertibiliForme di indebitamentoLeasing

Bibliografia di riferimento:(BMA) R. Brealey-S. Myers-F. Allen-S. Sandri, Principi di Finanza Aziendale, ultima edizione. (BEN) S.Benninga, Financial Modeling, Mit Press(BRU) R. Bruner, Case studies in Finance – Managing for Corporate Value Creation, McGraw-Hill

Modalità d’esame:scritto

AVVERTENZE:È importante sottolineare, per gli studenti della laurea in Management e per quelli della laurea in Economia che non seguono il percorso di Mercati Finanziari, interessati a proseguire gli studi nei corsi di Laurea Specialistica ove sia previsto il corso di Finanza Aziendale Progredito , che quest’ultimo presuppone la conoscenza degli argomenti trattati nel corso di Finanza Aziendale (corso base). Si consiglia pertanto a questi studenti di inserire nel loro piano di studi triennale il corso base per evitare di trovarsi in difficoltà al primo anno della specialistica.

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GOVERNO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI6 e 9 CFU

Titolare del corso: Vittorio Vaccari [email protected]

Collaboratori: Maria Laura GiagnorioCristina CordoniImmacolata MancoAntonella Valvassori

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Far conoscere le risorse più significative di un ciclo produttivo nel contesto di una pianificazione aziendale. Sviluppare capacità di valutazione e decisione in funzione delle ricadute economiche e ambientali.

Programma:Il corso introduce il concetto di ambiente, declinato nelle sue molteplici valenze, prestando particolare attenzione al ruolo strategico delle risorse naturali per una politica di pianificazione sia aziendale che di sistema. Si avvia, dunque, un inquadramento dei percorsi di sviluppo ancorati alle più recenti teorie di sostenibilità, dalla dichiarazione di Rio al protocollo di Kyoto, attraverso l’implementazione di strumenti di certificazione della qualità ambientale in senso lato. Le scelte aziendali si collegano, inoltre, in base a comportamenti ed utilizzi più o meno virtuosi, alla necessità dell’acquisto/vendita di certificati verdi, certificati bianchi e di quote di CO2. L’attuale contesto economico, richiede a tal fine una dettagliata disamina e valutazione delle fonti di energia, sia tradizionali che rinnovabili e alternative, con un occhio di riguardo verso l’impatto ambientale ed il risparmio energetico connesso con l’impiego delle tecnologie di più recente affermazione. Tutto quanto collocato in un bacino di utilizzo di livello europeo, per ciò che attiene alla normazione e al livello di relazioni. La politica ambientale dell’Unione investe, peraltro anche le risorse aria, acqua e suolo, ormai riconosciute come beni economici, la cui gestione in un contesto di ciclo integrato consente il perseguimento di obiettivi di conservazione e sviluppo.

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Il corso analizza i principi di base e le caratteristiche inerenti il mercato delle commodities utilities alla produzione dell’azienda, facendo riferimento alle differenti fonti di approvvigionamento e, di conseguenza, ai loro costi di acquisto, in base ai quali dipendono i risultati dell’impresa.

Bibliografia di riferimento:I testi di riferimento saranno pubblicati sul sito

Modalità d’esame:Prova orale con prova scritta di accesso

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO6 CFU

Titolare del corso: Matteo Dellacasa [email protected]

Nicola RizzoL-Z

[email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

6 CFU

Obiettivo formativo del corso:Il corso delinea alcuni fondamentali istituti del diritto privato, dedicando una speciale attenzione ai temi di maggiore interesse per gli operatori economici professionali (organizzazioni lucrative e non lucrative, circolazione giuridica, contratto, responsabilità civile). L’obiettivo è duplice: fornire allo studente di discipline economiche gli strumenti per comprendere la funzione delle regole giuridiche nella produzione e nella circolazione della ricchezza; offrire allo studente le conoscenze necessarie per assumere decisioni nel contesto economico con piena consapevolezza delle loro implicazioni giuridiche.

Programma:Il diritto privato e le sue fonti. Nozioni introduttive.I soggetti.

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I diritti reali.Le obbligazioni.Il contratto in generale.La responsabilità extracontrattuale.Le altre fonti delle obbligazioni.La tutela dei diritti.

Bibliografia di riferimento:CORSO A-K (docente: Matteo Dellacasa)Vincenzo Roppo - Diritto privato. EstrattoIl diritto-I diritti-I soggetti-I diritti sulle cose - Le obbligazioni - Il contratto - La responsabilità extracontrattuale - Altre fonti di obbligazioni (Vol. di pagg. XX-596 ISBN 978-88-348-1734-6)Corso L-Z (docente: Nicola Rizzo)Vincenzo Roppo - Diritto privato. EstrattoIl diritto-I diritti-I soggetti-I diritti sulle cose - Le obbligazioni - Il contratto - La responsabilità extracontrattuale - Altre fonti di obbligazioni (Vol. di pagg. XX-596 ISBN 978-88-348-1734-6)o, in alternativa,Torrente – Schlesinger, Manuale di diritto privato, Giuffrè, 2011, limitatamente ai capitoli 1-39, 51, 54, 55, 81.

Ai fini della preparazione dell’esame, è indispensabile consultare un codice civile aggiornato, dotato di una buona raccolta di leggi complementari. Si suggerisce De Nova, Codice civile e leggi collegate, Zanichelli, 2011Modalità d’esame:L’esame si svolgerà in due fasi. La prima parte sarà scritta; gli studenti che abbiano riportato una votazione sufficiente saranno ammessi a sostenere un colloquio orale.

LINGUA FRANCESE INTRODUZIONE3 CFU

Titolare del corso: Gabriela Cultrera

[email protected]

Collaboratori:Patricia Esposito patricia.esposito@

unipv.it

Metodologia didatticaLezioni frontali con l'impiego delle tecnologie informatiche e multimediali.

Prerequisiti: Nessuno

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Obiettivo formativo del corso:L’insegnamento si propone principalmente di fornire agli studenti gli strumenti linguistici di base per comprendere un testo scritto o orale di argomento socio-economico, e di sviluppare le abilità comunicative, mediante l’analisi e il commento di testi riguardanti l'attualità economica.

-Studio della fonetica e delle strutture morfosintattiche fondamentali.

-Studio del lessico specifico.

-Sviluppo delle competenze testuali.

Programma:Cours de français professionnel et des affaires.I contenuti vertono sulle 10 unità del testo Français.com indicato in bibliografia. Un dossier di articoli e documenti di cultura sociale, economica e politica della Francia sarà fornito durante le lezioni.

Parte Linguistica:PhonétiqueLes accentsLa construction de la phraseLa forme affirmativeLa forme interrogativeLes adverbes interrogatifsLa forme négativeLe pluriel des noms et des adjectifs (règle générale)Le féminin des noms et des adjectifs (règle générale)Les articles définis et indéfinisLe partitifLes principales prépositions Les articles contractésLes adjectifs démonstratifsLes adjectifs possessifsL’emploi de C’est / Il estLes nombres cardinaux et ordinauxLes pronoms personnels (sujets, réfléchis, compléments d’objet direct, compléments d’objet indirect, toniques)Les pronoms relatifs simples (qui, que, dont, où)

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Les verbes réguliers et irréguliers des trois groupes:- à l’indicatif présent, futur et passé composé- au conditionnel- à l’impératifL’accord du participe passé avec «être» et «avoir»

Bibliografia di riferimento:Jean-Luc Penfornis, Français.com intermédiaire CLE International/VUEF, Paris 2002 (avec CD audio).

Grammatica consigliata:Cerati Marie, Francese in pratica 1(livello base) Alpha Test, Milano, 2005.

Dizionari consigliati:

*Le Nouveau Petit Robert, Dictionnaire de la langue française, Dictionnaire Le Robert, Paris, 2008.

*Raoul Boch, Dizionario Francese Italiano/Italiano Francese, Bologna, Zanichelli Editore, ultima edizione.

*V. Ferrante, E. Cassiani, Nuovo dizionario moderno italiano-francese, francese-italiano, SEI, Torino, ultima edizione.

*A. Le Bris, L’Economie et les Affaires, Dizionario fraseologico Francese-Italiano/Italiano-Francese dei termini dell’Economia e del Commercio, Bologna, Zanichelli Editore, ultima edizione.

*M. Mormile, Dizionario commerciale/Dictionnaire Commercial, Bulzoni-La Maison du dictionnaire, Roma-Paris, ultima edizione.

Modalità d’esame:LFI (prova scritta:test sur le lexique, test di grammatica, comprensione scritta.Orale: lettura, traduzione e discussione sugli argomenti studiati).Per accedere all’esame orale occorre avere superato la prova scritta.Gli studenti non-frequentanti devono concordare col docente un’integrazione del programma d’esame.

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LINGUA INGLESE INTRODUZIONE3 CFU

Titolare del corso: Elena Montagna [email protected]

Collaboratori: Cel nominati dal Centro Linguistico di Ateneo

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone di fornire allo studente competenze linguistiche di base e i rudimenti del Business English.

Programma:Il corso si propone di fornire allo studente competenze linguistiche di base che gli consentiranno l’uso della lingua orale e scritta oltre che su argomenti specificatamente economico-commerciale, anche in conversazioni di carattere generale. Le lezione forniranno allo studente i primi rudimenti di Business English. Partendo da un livello beginners il corso si propone di portare gli studenti ad un livello Intermediate. Le esercitazioni verteranno invece sul Genaral English. Anche per le esercitazioni si partirà da un livello beginners per arrivare ad un livello Intermediate.Bibliografia di riferimento:Lezioni: Tullis, T. Trappe, New Insights into Business, Longman. G. Tullis, S. Power, New Insights Into Business, Workbook,

Longman. G. Brook-Hart, Business Benchmark, Upper-Intermediate, Vantage,

Cambridge. M. Hancock, English Pronunciation in Use, Cambridge University

Press.Esercitazioni: Bell, R. Gower, First Certificate Expert (New Edition), Longman. R. Acklemy, A. Crace, Total English – Pre-Intermediate (studenti

principianti).Grammatiche consigliate: R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge. L. Hashemi, B. Thomas, Grammar for First certificate, Cambridge. L. G. Alexander, Longman English Grammar Practice, Longman.

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M. Nattle, D. Hopkins, Developing Grammar in Context, Cambridge.

M. Hewings, Advanced Grammar in Use, Cambridge. M. Foley, D. Hall, Advanced Learners’ Grammar, Longman. P. Strutt, Business Grammar and Usage, Longman. M. Duckworth, Oxford English Grammar and Practice, Oxford. Working with Grammar, Longman (studenti principianti)Dizionari consigliati: Longman Contemporary English, Longman. Cambridge Advanced Learner’s Dictionary. Oxford Advanced Learners, Oxford. Cambridge International Dictionary of English, Cambridge. Dictionary of Business English, Longman. Dictionary of Business English, Oxford. Il Nuovo Ragazzini – It/Ingl, Ingl/It – Zanichelli. Economics&Business – It/Ingl, Ingl/It – Zanichelli.

Modalità d’esame:Prova propedeutica relativa alle esercitazioni e esame orale.Prova propedeutica relativa alle esercitazioni: la prova è composta da un esercizio di listening-comprehension e da un esercizio di reading-comprehension che consentiranno di valutare il livello di comprensione della lingua e da alcuni esercizi di completamento e scelta multipla che consentiranno di valutare le competenze grammaticali e lessicali acquisite.Per essere ammesso all’esame orale lo studente dovrà superare la prova propedeutica relativa alle esercitazioni.Esame orale: lo studente dovrà dimostrare di conoscere e di saper esporre in modo linguisticamente corretto gli argomenti trattati durante le lezioni. Dovrà inoltre dimostrare di aver assimilato e rielaborato le informazioni oggetto di studio operando collegamenti logici e analisi critica degli stessi.La valutazione complessiva sarà espressa da un giudizio: Sufficiente, Discreto, Buono, Distinto, Ottimo.E-mail: [email protected]

LINGUA INGLESE PERFEZIONAMENTO

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6 CFU

Titolare del corso: Elena Montagna [email protected]

Collaboratori: Cel nominati dal Centro Linguistico di Ateneo

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone di ampliare ed approfondite le competenze linguistiche e culturali acquisite durante il corso base.

Programma:Il corso si propone di ampliare ed approfondite le competenze linguistiche e culturali acquisite durante il corso di Lingua Inglese Introduzione e di fornire allo studente gli strumenti necessari per riuscire ad esprimersi in modo corretto e consapevole in ambito economico, aziendale e commerciale. Le lezioni saranno improntate su argomenti specificatamente economici e partiranno da un livello Intermediate per arrivare, alla fine del corso, ad un livello Advanced. Le esercitazioni, sempre basate sul General English, seguiranno lo stesso percorso.

Bibliografia di riferimento:Lezioni MacKenzie, English for Business Studies, Cambridge. G. Brook-Hart, Business Benchmark, Advanced Higher, Cambridge. M. J. Wallace, Study Skills in English, Cambridge.Esercitazioni Bell, R. Gower, First Certificate Expert (New Edition), Longman.Grammatiche consigliate: R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge. L. Hashemi, B. Thomas, Grammar for First certificate, Cambridge. L. G. Alexander, Longman English Grammar Practice, Longman. M. Nattle, D. Hopkins, Developing Grammar in Context,

Cambridge. M. Hewings, Advanced Grammar in Use, Cambridge. M. Foley, D. Hall, Advanced Learners’ Grammar, Longman. P. Strutt, Business Grammar and Usage, Longman. M. Duckworth, Oxford English Grammar and Practice, Oxford. Working with Grammar, Longman (studenti principianti)

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Dizionari consigliati: Longman Contemporary English, Longman. Cambridge Advanced Learner’s Dictionary. Oxford Advanced Learners, Oxford. Cambridge International Dictionary of English, Cambridge. Dictionary of Business English, Longman. Dictionary of Business English, Oxford. Il Nuovo Ragazzini – It/Ingl, Ingl/It – Zanichelli. Economics&Business – It/Ingl, Ingl/It – Zanichelli.

Modalità d’esame:Prova propedeutica relativa alle esercitazioni e esame orale.Prova propedeutica relativa alle esercitazioni: la prova è composta da un esercizio di listening-comprehension e da un esercizio di reading-comprehension che consentiranno di valutare il livello di comprensione della lingua e da alcuni esercizi di completamento e scelta multipla che consentiranno di valutare le competenze grammaticali e lessicali acquisite.Per essere ammesso all’esame orale lo studente dovrà superare la prova propedeutica relativa alle esercitazioni.Esame orale: lo studente dovrà dimostrare di conoscere e di saper esporre in modo linguisticamente corretto gli argomenti trattati durante le lezioni. Dovrà inoltre dimostrare di aver assimilato e rielaborato le informazioni oggetto di studio operando collegamenti logici e analisi critica degli stessi.

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LINGUA SPAGNOLA INTRODUZIONE3 CFU

Titolare del corso: Giorgio VecchiCollaboratore Montserrat Palenci C.E.L

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Fornire agli studenti frequentanti il corso nozioni grammaticali e sintattiche idonee a consentire una comunicazione corretta nella lingua spagnola con particolare riferimento al lessico colloquiale e familiare del parlato..

PROGRAMMA DEL CORSO

a) Origini del castigliano b) Fonetica, ortografia, accentazione.c) Morfologia

-Articoli determinativi e indeterminativi. -Sostantivi: genere e numero.; diminutivi e accrescitivi -Aggettivi e pronomi: possessivi, dimostrativi, numerali.-Verbo. Le tre coniugazioni regolari: tempi semplici e composti. -Pronomi personali soggetto e complemento- Gradi della comparazione -Aggettivi e pronomi relativi, interrogativi, indefiniti.-Verbo. Presente congiuntivo, Imperativo affermativo e negativo, participio regolare e irregolare, gerundio, infinito.; principali verbi di irregolarità propria; principali perifrasi verbali.-Preposizioni, avverbi e congiunzioni

d) Sintassi-Uso dei verbi ser, estar, haber, tener.- Differenze nell’uso del Pret. Indefinido, Pret. Imperfecto, Pret.

Pluscuamperfecto.-La voz obligativa-Il modo congiuntivo-La voz pasiva-Funzioni delle forme lo e se

Bibliografia:Teoría y Práctica del español, dispensa del corso

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Modalità d’esameAl termine di ogni semestre: prova scritta (soluzione, senza ausilio del dizionario, di quesiti grammaticali); Dopo il superamento dello scritto: prova orale: (domande di grammatica; lettura e conversazione in lingua sui brani del 1°ciclo della dispensa).

LINGUA TEDESCA INTRODUZIONE

3 CFU

Titolare del corso: Da definire

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Per informazioni su programma e bibliografia rivolgersi alla Facoltà di Scienze Politiche.

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MACROECONOMIA9 CFU

Titolare del corso: Guido Ascari A-K [email protected] Alessandro L-Z

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Obiettivo del corso è fornire gli elementi base per la comprensione del funzionamento di un sistema macroeconomico, inizialmente in un contesto di breve periodo con prezzi dati e poi in un contesto di medio-lungo periodo.Sono richieste nozioni base dei corsi di Matematica generale (in particolare, studio di funzioni), del corso di Microeconomia (curve di indifferenza funzione di produzione) e del corso di Analisi dei dati (indici di posizione e di variabilità, nozioni di probabilità).

Programma:INTRODUZIONE ALLA MACROECONOMIA (Boitani, cap. 1 e 2) E DISPENSALe scuole di pensieroLe grandezze macroeconomiche fondamentaliFondamenti di contabilità nazionale1) IL BREVE PERIODO (Blanchard, cap. 3-5)

Il mercato dei beniI mercati finanziariIl modello IS-LM

2) IL MEDIO PERIODO (Blanchard, cap. 6-9)Il mercato del lavoroIl modello AS-ADLa curva di PhillipsIl trade-off fra inflazione e disoccupazione

3) IL LUNGO PERIODO (Blanchard, cap. 10-12)La crescita economica: fatti principaliRisparmio, accumulazione e crescitaProgresso tecnologico e crescita: il modello di Solow

4) L’IMPORTANZA DELLE ASPETTATIVE IN MACROECONOMIA (Blanchard, cap. 13-15)Le aspettative: nozioni di baseMercati finanziari ed aspettative

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Aspettative, consumo ed investimento5) ECONOMIA APERTA (Blanchard, cap. 16-19)

Introduzione: bilancia dei pagamenti e tasso di cambioIl mercato dei beni in economia apertaPolitica economica in economia apertaRegimi di cambio

6) LA POLITICA ECONOMICA (Blanchard, cap. 22-26)Ruolo e difficoltà della politica economicaLa Politica monetariaLa Politica FiscaleIl problema di un elevato debito pubblicoL’Unione economica e monetaria europea

Bibliografia di riferimento:Boitani, A., Macroeconomia, Il Mulino, 2008. Capitoli: 1 e 2.Blanchard, O., Macroeconomia, Il Mulino, 2009. Capitoli: 3–19, 22-26.Dispensa a cura di A.Fumagalli sulle scuole di pensiero e impostazione metodologica.Modalità d’esame:Scritto

MARKETING9 CFU

Titolare del corso: Antonella Zucchella [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Fornire conoscenze e competenze nelle strategie e politiche di marketing, applicabili a diversi contesti organizzativi, (imprese, enti pubblici, organizzazioni non profit) e di mercato/settore.

Programma:Oggetto e obiettivi della attività di marketing management.Orientamenti strategici aziendali e ruolo del marketing.Concetti base di marketing: mercato, segmento, cliente, bisogno, comportamento d’acquisto, leve di marketing.I processi di analisi di mercatoIl sistema informativo di marketing.

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La ricerca di mercato: metodi e strumenti .La analisi del macro e micro ambiente di marketing.La analisi del mercato: metodi e obiettivi della segmentazione. Le diverse forme di segmentazione del mercato.La analisi del cliente: il cliente come individuo e le diverse teorie di buying behaviour. La psicologia applicata al marketing.La analisi del cliente: il cliente come membro di un gruppo. La sociologia e la antropologia applicate al marketing.I modelli generali di comportamento di consumo.L’utilizzo strategico della analisi di mercato e del cliente.I processi decisionali e gestionali di marketingLa strategia di marketing: prodotto/mercato, targeting, points of difference, positioning. Uso delle mappe percettive.Le politiche di brand. Tipologie di brand, brand equity e analisi dei fattori determinanti la brand equity. Le politiche di prodotto e servizio. Il lancio di nuovi prodotti. Il marketing management nelle fasi del ciclo del prodotto.Le politiche di prezzo.Le politiche distributive. Le politiche di comunicazione di marketing. Teoria della comunicazione e sue applicazioni al marketing. Le forme di comunicazione di marketing. La comunicazione tradizionale e le nuove forme di comunicazione.La costruzione del piano di marketing.Le nuove politiche di marketing. L’evoluzione recente della disciplina e delle sue applicazioni manageriali in diversi contesti.

Modalità d’esame e bibliografia di riferimentoA partire dal mese di gennaio 2010 gli studenti che hanno nel proprio piano di studi il corso di marketing trimestrale ( 4 crediti), vecchio ordinamento, potranno preparare l’esame SOLO sul testo:

J.Blythe “fondamenti di marketing” ed. Pearson, 2006, e l’esame consisterà in domande a risposta multipla basate SOLO sul libro di testo indicato, da studiare in tutte le sue parti.

Per gli studenti del nuovo ordinamento il corso di Marketing (semestrale), sarà basato sul testo: J.P. Peter, J.H. Donnelly e Carlo Alberto Pratesi, “Marketing”, McGraw Hill, edisione 2009.L’esame sarà uno scritto con domande aperte e chiuse a risposta multipla basate sul testo (da fare tutto) e sui casi indicati nel testo,

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unitamente ai materiali ed ai lucidi presentati nella pagina personale del docente nel sito web della facoltà.

MATEMATICA FINANZIARIA6 e 9 CFU

Titolare del corso: Adele Colli Franzone A-K [email protected] Elena De Giuli L-Z [email protected]

Collaboratori: Cesare Zuccotti [email protected] A. Maggi [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

6 CFU

Obiettivo formativo del corso:E’ quello di preparare studenti in grado di affrontare razionalmente le problematiche economico-finanziarie non solo utilizzando lo strumento matematico “tecnicamente” bensì inserendolo in contesti interdisciplinari che permettano una visione globale dei problemi e un’analisi esaustiva delle loro possibili variazioni.

Programma:Leggi e regimi finanziari con speciale riguardo alle leggi di uso corrente a tassi fissi e variabili.Rendite: tipologie e problemi connessi.Operazioni finanziarie: concetto e tipologie. Costituzione di capitale. Ammortamenti di prestiti indivisi e divisi: differenti metodi e problemi diretti e inversi. Operazioni su titoli con lettura e commento di articoli e listini sul Sole24ore.Problemi decisionali connessi alla valutazione e alle scelte di progetti economico-finanziari. Analisi di alcuni criteri in particolare.

Bibliografia di riferimento A-K:A. Colli Franzone, C. Zuccotti: Istituzioni di matematica finanziaria, ISDAF 2005.

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A. Colli Franzone, C. Zuccotti: La scelta fra progetti economico-finanziari, ISDAF 2006.A. Colli Franzone, A. Angoli, L. De Dionigi: Matematica finanziaria e attuariale - Esercizi svolti - Giappichelli Editore.

Bibliografia di riferimento L-Z:M.E. De Giuli, M.A. Maggi, F.M. Paris, Lezioni di Matematica Finanziaria e Attuariale – corso base, G.Giappichelli, Torino, 2009

Modalità d’esame:Prova scritta

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9 CFU

Obiettivo formativo del corso:è quello di preparare studenti in grado di affrontare razionalmente le problematiche economico-finanziarie non solo utilizzando lo strumento matematico “tecnicamente” bensì inserendolo in contesti interdisciplinari che permettano una visione globale dei problemi e un’analisi esaustiva delle loro possibili variazioni.

Programma:Leggi e regimi finanziari con speciale riguardo alle leggi di uso corrente a tassi fissi e variabili.Rendite: tipologie e problemi connessi.Operazioni finanziarie: concetto e tipologie. Costituzione di capitale. Ammortamenti di prestiti indivisi e divisi: differenti metodi e problemi diretti e inversi. Operazioni su titoli con lettura e commento di articoli e listini sul Sole24ore.Problemi decisionali connessi alla valutazione e alle scelte di progetti economico-finanziari.Criteri di scelta e problematiche connesse sia di natura metodologica che pratica.Criteri di scelta per progetti aleatori.

Bibliografia di riferimento A-K:A. Colli Franzone, C. Zuccotti: Istituzioni di matematica finanziaria, ISDAF 2005.A. Colli Franzone, C. Zuccotti: La scelta fra progetti economico-finanziari, ISDAF 2006.

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A. Colli Franzone, A. Angoli, L. De Dionigi: Matematica finanziaria e attuariale - Esercizi svolti - Giappichelli Editore.

Bibliografia di riferimento L-Z:M.E. De Giuli, M.A. Maggi, F.M. Paris, Lezioni di Matematica Finanziaria e Attuariale – corso base, G.Giappichelli, Torino, 2009.Dispense integrative disponibili sulla pagina web del docente.G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, Manuale di Finanza, Tassi d’interesse, mutui e obbligazioni,vol. I, Il Mulino, Bologna, 2005.

Modalità d’esame:Prova scritta

MATEMATICA GENERALE9 CFU

Titolare del corso: Elena Molho A-K [email protected] Giorgi L-Z [email protected]

Collaboratori: Elisa Caprari [email protected] Maggi [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Contenuti del precorso

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti analitici di base per affrontare quantitativamente lo studio di problemi economici e aziendali.

Programma:Algebra lineare. Vettori di Rn. Operazioni sui vettori. Sottospazi vettoriali di Rn. Dipendenza e indipendenza lineare. Base e dimensione di un sottospazio vettoriale di Rn. Matrici. Determinante. Matrice inversa. Rango. Sistemi di equazioni lineari.Nozioni elementari di topologia in R e in Rn. Limiti: definizione, teoremi, operazioni sui limiti, forme indeterminate. Funzioni continue e loro proprietà. Punti di discontinuità. Calcolo differenziale di funzioni reali di variabile reale. La nozione di derivata . Derivate di ordine superiore. Continuità e derivabilità. Regole di derivazione. Punti di stazionarietà. Teoremi di Rolle e di

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Lagrange. Teorema di de l’Hopital. Massimi e minimi di funzioni derivabili. Differenziale. Formula di Taylor. Concavità, convessità e flessi. Asintoti. Studio di funzione.Calcolo integrale per funzioni reali di variabile reale. Integrale indefinito e metodi di integrazione (per decomposizione, per parti, per sostituzione). Integrale definito e sua interpretazione geometrica. Teorema della media. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Integrali generalizzati.Funzioni reali di più variabili reali. Nozioni di base. Derivate parziali del primo ordine e vettore gradiente. Differenziabilità. Derivate parziali del secondo ordine e matrice hessiana. Ricerca dei punti estremanti interni per funzioni di due variabili.

Bibliografia di riferimento:Giorgi G., Elementi di Matematica, Giappichelli, Voll. 1, 2, 3 e 4, Torino, 2004.Giorgi G., Elementi di Algebra Lineare, Giappichelli, Torino, 1997.Angoli A., De Dionigi L., Giorgi G., Matematica Generale. Esercizi svolti, Giappichelli, Torino, 1999.

Modalità d’esame: Scritto con possibilità di orale facoltativo per lo studente se il voto dello scritto è almeno 24/30.

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MATEMATICA PER L’ECONOMIA E LA FINANZA9 CFU

Titolare del corso: Giorgio Giorgi [email protected]

Collaboratori: Elisa Caprari [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Il corso intende approfondire alcune parti del programma svolto nel corso di Matematica Generale ma soprattutto intende fornire nuovi strumenti matematici, allo scopo di permettere agli studenti del percorso di Economia Politica la comprensione degli argomenti svolti negli insegnamenti aventi contenuti formali e quantitativi.TUTTI I CONCETTI RIGUARDANTI L’ALGEBRA LINEARE E LE FUNZIONI DI PIU’ VARIABILI, APPRESI NEL CORSO DI MATEMATICA GENERALE, DEVONO ESSERE RIPASSATI DA PARTE DEGLI STUDENTI CHE FREQUENTANO IL PRESENTE CORSO.

Programma:A. ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE.

La struttura di spazio lineare (o vettoriale). Richiami sui vettori di Rn. Richiami su dipendenza e indipendenza lineare di vettori di Rn, su dimensione e base per un sottospazio lineare di Rn. Applicazioni lineari e teorema di rappresentazione. Autovalori ed autovettori; spazio invariante (o autospazio); molteplicità algebrica e geometrica degli autovalori; condizioni necessarie e sufficienti e condizioni solo sufficienti per l’indipendenza lineare degli autovettori. Autovalori ed autovettori di matrici simmetriche. Trasformazioni per similitudine e diagonalizzazione. Teorema di Schur. Forma canonica di Jordan. Teorema di Cayley-Hamilton. Forme quadratiche: classificazione e riconoscimento del segno (tramite autovalori e tramite minori principali); forme quadratiche vincolate. Raggio spettrale e serie di potenze di matrici (“serie di C. Neumann”). Matrici quadrate non negative e teoremi di Perron-Frobenius. Il modello economico di W. Leontief. Il modello economico di P. Sraffa.

B. FUNZIONI DI PIU’ VARIABILI REALI.

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Richiami sul calcolo differenziale per funzioni di più variabili; derivate parziali del primo ordine e di ordine superiore. Matrice Jacobiana e matrice Hessiana. Funzioni differenziabili. Equazione dell’iperpiano tangente. Derivazione di funzioni composte. Derivate direzionali. Funzioni omogenee: definizione, principali proprietà, teorema di Eulero. Funzioni implicite e teoremi di Dini. Formula di Taylor per funzioni reali di più variabili reali.

C. OTTIMIZZAZIONE.Problemi di ottimo libero e vincolato. Teorema di Weierstrass. Ottimi liberi: teorema di Fermat, condizioni sufficienti di ottimalità del secondo ordine. Problemi di ottimo su insiemi non aperti. Funzioni convesse e concave, strettamente convesse e strettamente concave. Loro caratterizzazione nel caso di funzioni differenziabili e nel caso di funzioni di classe C2 . Applicazione ai problemi di ottimo libero. Combinazione lineare e composizione di funzioni convesse. Funzioni quasiconvesse e pseudoconvesse. Loro caratterizzazione nel caso di funzioni differenziabili e di funzioni di classe C2. Problemi di ottimo vincolato con vincoli espressi da uguaglianze. Caso bidimensionale: metodo di esplicitazione, metodo delle linee di livello, metodo dei moltiplicatori di Lagrange; caso generale (condizioni necessarie e condizioni sufficienti di ottimalità). Interpretazione economica dei moltiplicatori di Lagrange (teorema di sensitività e “prezzi ombra”). Problemi di ottimo vincolato con vincoli espressi da disuguaglianze (programmazione matematica). Teorema dell’alternativa di Gordan. Condizioni necessarie di ottimalità di Abadie e di F. John. Qualificazione dei vincoli: condizione di Arrow-Hurwicz-Uzawa e sua generalizzazione, condizione di indipendenza lineare dei gradienti dei vincoli “attivi”, condizione di Slater. Condizioni necessarie di ottimalità di Kuhn-Tucker. Condizioni sufficienti di ottimalità di Kuhn-Tucker. Non negatività delle variabili. Il metodo delle curve di livello ed il metodo delle restrizioni per il caso bidimensionale. Programmazione convessa (concava) e punti di sella della funzione Lagrangiana. Il teorema dell’alternativa di Fan-Glicksberg-Hoffman. Relazioni tra punti di sella della funzione Lagrangiana e condizioni di Kuhn-Tucker. Programmazione lineare (P.L.): terminologia e classificazioni. Poliedri convessi. Teorema fondamentale della P.L. Soluzione “grafica” di un problema di P.L. nel caso bidimensionale. Soluzioni di base e teorema sulle soluzioni di base. Problemi duali: definizioni e nozioni fondamentali. Teoremi di esistenza, di dualità debole, di dualità, degli scarti complementari.

D. SISTEMI DINAMICI.

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Sistemi dinamici continui e discreti. Equazioni differenziali: concetti e terminologia di base. Sistemi differenziali del primo ordine in forma normale. Teorema di esistenza ed unicità. Equazioni lineari del primo ordine. Sistemi di equazioni differenziali lineari del primo ordine. Sistemi di equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti. Soluzioni di equilibrio di un sistema del primo ordine. Concetti di stabilità delle soluzioni di equilibrio. Il caso dei sistemi differenziali lineari con coefficienti costanti: condizioni di Routh-Hurwitz, matrici con diagonale dominante e quasi-dominante. Tecniche grafiche per la stabilità di sistemi unidimensionali (“diagrammi di fase”). Tecniche analitiche per sistemi pluridimensionali: funzione di Lyapunov, metodo di linearizzazione. Applicazione allo studio della stabilità degli equilibri in un modello economico walrasiano di puro scambio.

E. CENNO AI SISTEMI DINAMICI DISCRETI.F. CENNO AGLI INTEGRALI DOPPI.

Bibliografia di riferimento:Giorgi G., Elementi di Matematica, Vol. 4, Giappichelli, Torino, 2004.Giorgi G., Elementi di Algebra Lineare, Giappichelli, Torino, 1997.De Giuli M. E., Giorgi G., Maggi A. M., Magnani U., Matematica Per l’Economia e la Finanza, Zanichelli, Bologna, 2008.

Modalità d’esame:Prova scritta e prova orale (entrambe obbligatorie)

MERCATI INTERNAZIONALI DEI PRODOTTI AGRICOLI6 CFU

Titolare del corso: Carlo Bernini Carri [email protected]

Collaboratori: Maria Sassi

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:L’obiettivo del corso consiste nel fornire gli studenti dei principaliconcetti teorici e strumentali per l’analisi del commerciointernazionale e del suo ruolo nello sviluppo globale, con particolare

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riferimento alle questioni relative agli scambi di materie primeagricole.Una questione centrale e costituita dall’analisi del GATT-WTO, dellasua evoluzione e ruolo negli scambi mondiali e dei principali impattiper l’agricoltura derivanti dall’accordo dell’Uruguay Round. Infine, unobiettivo strategico del corso e quello di affrontare questioni criticheimplicate nei nuovi round multilaterali, con i prevedibili effetti a livelloregionale e mondiale e, specificamente, per l’Unione Europea e per i paesi in via di sviluppo.

Programma:Tendenze ed evoluzione del commercio mondiale:lo sviluppo del commercio internazionale e la struttura degli scambi; le principali aree di scambio; il ruolo delle materie prime nel commercio internazionale; la questione dei “terms of trade”; il ruolo delle compagnie transnazionali nel commercio delle commodity agricole; i PVS e la “commodity dependence”; i mercati delle principali commodity agricole: sviluppi passati e prospettive.La bilancia commerciale; saldi normalizzati ed indicatori di specializzazione.Le principali teorie del commercio internazionale:i guadagni economici del trade e la teoria del vantaggio comparato nella versione classica e neo-classica; la teoria del “vent for surplus; le asimmetrie correlate alla specializzazione internazionale in commodity (Teoria Prebisch-Singer; teoria dello scambio ineguale).Contributi recenti: la teoria del gap tecnologico; la teoria del ciclo di vita del prodotto; la teoria della domanda rappresentativa; il ruolo delle economie di scala; la selezione delle imprese indotta dagli scambi internazionali.Politiche commerciali per le commodity:le ragioni pro e contro il protezionismo; protezionismo e sicurezza alimentare;strumenti di protezione: strumenti di intervento diretto e indiretto; politiche commerciali internazionali: processi di integrazione, schemi di restrizione, stabilizzazione prezzi, etc.Il protezionismo agricolo della Unione Europea e dei paesi sviluppati; gli indicatori di protezione: il concetto di distorsione del mercato; il coefficiente nominale ed effettivo di protezione; la stima del sostegno al produttore/consumatore; la misura aggregata di supporto.

Impatti economici della protezione.L’approccio dell’equilibrio parziale: limiti ed efficacia; equilibrio di mercato in una economia chiusa e in una economia aperta; la

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valutazione degli effetti economici degli strumenti di politica commerciale nel caso di “paese piccolo” e di “paese grande”.Accordi commerciali internazionali e settore agricolo.la formazione dei blocchi commerciali: principali tipologie, effetti ditrade creation e trade diversion.GATT: origini, regole e strumenti; il ruolo del Gatt nel processo di liberalizzazione degli scambi; i round negoziali; l’Uruguay Round e l’accordo sull’agricoltura;dal Gatt al WTO, il Doha Round e i problemi di sviluppo; i possibili esiti ed effetti di un nuovo accordo per l’agricoltura e gli interessi in campo.La politica agricola comunitaria (Pac) ed il commercio mondiale.Liberalizzazione del commercio, crescita e sicurezza alimentare.

Bibliografia di riferimento:Sono disponibili le dispense. Ad integrazione si consiglia laconsultazione di:Dominick S., Economia Internazionale, NIS, 1999.Berrnini Carri C., Trade liberalization, growth and food security, Aracne Ed., 2009.Durante il corso il docente fornirà puntuali indicazioni sulle parti diapprofondimento relative alle letture integrative.Modalità d’esame:L’esame e in forma scritta con domande a risposta chiusa e aperta.

MICROECONOMIA9 CFU

Titolare del corso: Giorgio Rampa A-K [email protected] Rampa L-Z [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Il corso di propone di fornire i fondamenti della teoria della scelta individuale (di consumo e produzione, in condizioni di incertezza e di interazione strategica), degli equilibri di mercato e delle proprietà di efficienza di tali equilibri. Sono affrontati i temi della concorrenza perfetta, di quella imperfetta e delle esternalità.

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Programma:Principi di teoria della scelta; nozione di equilibrio.Consumo, domanda, surplus del consumatore.Informazione, scelta sotto incertezza, assicurazioni.Produzione, costi, profitti e offerta.Equilibrio concorrenziale e efficienza.Monopolio e efficienza.Giochi e oligopolio.Esternalità e beni pubblici.

Bibliografia di riferimento:R.H. Frank, Microeconomia, McGraw-Hill, Milano, 2010.

Modalità d’esame:Scritto più eventuale orale a discrezione dello studente

ORGANIZZAZIONE AZIENDALE6 e 9 CFU

Titolare del corsoAlberto [email protected]

CollaboratoriClaudia Dossena [email protected]

Metodologia didattica: In particolare, il corso propone un bilanciamento fra argomenti teorici ed esperienze estrapolate dalla realtà competitiva attuale. A tal fine l’analisi di casi concreti e le testimonianza di manager consentono di consolidare gli argomenti teorici proposti.Prerequisiti:nessuno

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone di fornire le conoscenze di base in tema di organizzazione aziendale ed è finalizzato a fornire agli studenti gli strumenti necessari per comprendere la complessità del fenomeno organizzativo, sviluppare le capacità di progettare forme e meccanismi per il coordinamento del lavoro e interpretare i

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comportamenti umani in seno alle aziende, favorendo al contempo un più agevole inserimento dello studente nelle aziende (profit, non profit, industria, servizi, ecc.), per mezzo della presentazione: di un quadro interpretativo delle teorie organizzative, dai

contributi consolidati a quelli più recenti, alla luce dell’evoluzione economica, sociale e tecnologica; il metodo coniuga il rigore scientifico con un approccio operativo, ossia, partendo dai problemi si attivano le principali teorie organizzative in grado di spiegarli e di fornire un contributo per risolverli;

degli elementi necessari a comprendere il funzionamento delle aziende di qualunque tipo (profit e non profit, pubbliche e private, di grandi, piccole e medie dimensioni) che operano sotto il vincolo di efficienza e di efficacia;

delle logiche alla base dei comportamenti organizzativi; delle basi di analisi e valutazione del rapporto tra individuo, gruppi

e organizzazione d’azienda; dei criteri base di progettazione organizzativa sia in termini

generali (azienda nel suo complesso) che specifici (un ufficio, un reparto, ecc.).

6 CFU

Programma:Il corso è idealmente composto da due parti. Nella prima si affronta la nascita del problema organizzativo (divisione del lavoro, specializzazione e coordinamento) e si definisce il modello di analisi adottato, analizzando le tre dimensioni fondamentali dell’organizzazione e i principali argomenti ad esse connessi: gli attori organizzativi e le variabili che spiegano i loro

comportamenti individuali e collettivi (razionalità, competenze, motivazione, potere, dinamiche di gruppo, ecc.);

le variabili di contesto e l’ambiente nelle loro molteplici componenti, includendo temi come l’incertezza e la complessità, i mercati, la tecnologia (con particolare attenzione al ruolo delle information and communication technology), la strategia, le istituzioni, e il rapporto tra esse e le scelte sia di struttura interna d’azienda che di confini organizzativi;

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infine, le relazioni, interne ed esterne all’azienda, e le transazioni, come relazioni di scambio, potere, condivisione, incluse le loro forme di governo.

Nella seconda parte è sviluppato l’impianto concettuale della prima proponendo i criteri di progettazione organizzativa: a livello di macrostruttura, con riferimento alle forme organizzative

di base (forme artigiane e gruppi di pari, forme gerarchico-funzionali, forme divisionali e gruppi d’imprese) e ai meccanismi/sistemi operativi per la pianificazione, la comunicazione, il coordinamento, la valutazione e il controllo delle risorse aziendali;

a livello di microstruttura (cenni).

Bibliografia di riferimento

Costa G., Gubitta P., 2008, Organizzazione aziendale. Mercati, gerarchie e convenzioni, McGraw-Hill, Milano, capitoli indicati dal docente.

Letture consigliate:Tosi H.L., Pilati M., 2008, Comportamento organizzativo. Attori, relazioni, organizzazione, management, Milano, Egea;Morgan G., 2002, Images. Le metafore dell’organizzazione, 2° ed., Franco Angeli, Milano;Costa G. e Nacamulli R.C.D., Manuale di organizzazione, Vol I., "Le teorie organizzative" (1996), Vol II "La progettazione organizzativa (1997), III "I processi i sistemi e le funzioni aziendali" (1997), IV “Le tipologie aziendali” (1998), V "Metodi e tecniche di analisi e intervento" (1996), Torino, Utet Libreria.

Modalità d’esame: Scritto

9 CFU

Programma:

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Il corso è idealmente composto di due parti. Nella prima si affronta la nascita del problema organizzativo (divisione del lavoro, specializzazione e coordinamento) e si definisce il modello di analisi adottato, analizzando le tre dimensioni fondamentali dell’organizzazione e i principali argomenti a esse connessi: gli attori organizzativi e le variabili che spiegano i loro

comportamenti individuali e collettivi (razionalità, competenze, motivazione, potere, dinamiche di gruppo, ecc.);

le variabili di contesto e l’ambiente nelle loro molteplici componenti, includendo temi come l’incertezza e la complessità, i mercati, la tecnologia (con particolare attenzione al ruolo della information and communication technology), la strategia, le istituzioni, e il rapporto tra esse e le scelte sia di struttura interna d’azienda che di confini organizzativi;

infine, le relazioni, interne ed esterne all’azienda, e le transazioni, come relazioni di scambio, potere, condivisione, incluse le loro forme di governo.

Nella seconda parte è sviluppato l’impianto concettuale della prima proponendo i criteri di progettazione organizzativa: a livello di macrostruttura, con riferimento alle forme organizzative

di base (forme artigiane e gruppi di pari, forme gerarchico-funzionali, forme divisionali e gruppi d’imprese, forme per processi e per progetti, a rete, adhocratiche) e ai meccanismi/sistemi operativi per la pianificazione, la comunicazione, il coordinamento, la valutazione e il controllo delle risorse aziendali;

a livello di microstruttura (con riferimento agli strumenti di progettazione come compiti, mansioni, ruoli), inclusi i modelli di organizzazione del lavoro della knowledge society.

In particolare, il corso propone un bilanciamento fra argomenti teorici ed esperienze estrapolate dalla realtà competitiva attuale. A tal fine l’analisi di casi concreti e le testimonianze di manager consentono di -consolidare gli argomenti teorici proposti.

Bibliografia di riferimento Costa G., Gubitta P., 2008, Organizzazione aziendale. Mercati,

gerarchie e convenzioni, McGraw-Hill, Milano, capitoli indicati dal docente.

Letture consigliate: Tosi H.L., Pilati M., 2008, Comportamento organizzativo. Attori,

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relazioni, organizzazione, management, Milano, Egea; Morgan G., 2002, Images. Le metafore dell’organizzazione, 2° ed.,

Franco Angeli, Milano; Costa G. e Nacamulli R.C.D., Manuale di organizzazione, Vol I., "Le

teorie organizzative" (1996), Vol II "La progettazione organizzativa (1997), III "I processi i sistemi e le funzioni aziendali" (1997), IV “Le tipologie aziendali” (1998), V "Metodi e tecniche di analisi e intervento" (1996), Torino, Utet Libreria.

Modalità d’esame: Scritto

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POLITICA ECONOMICA9 CFU (con opzione da 6 CFU se scelto come esame libero)

Titolare del corso: Carluccio Bianchi [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone anzitutto di illustrare, in prospettiva storica, gli schemi teorici utilizzati dalle scuole di pensiero dominanti per affrontare le principali tematiche di politica economica, insieme alle controversie generate. I modelli analitici esaminati vengono impiegati per esaminare i problemi attuali dell’economia italiana, oggetto di ampio dibattito corrente, nonché per comprendere obiettivi e modalità operative di funzionamento della politica monetaria nel nostro paese. L’approccio metodologico seguito è al tempo stesso storico ed analitico, al fine di mostrare allo studente come su ciascuna problematica possano esistere punti di vista contrastanti e come la discussione di ogni problema concreto non possa prescindere dall’utilizzo di uno schema teorico di riferimento. Particolare attenzione viene dedicata al tentativo di sviluppare lo spirito critico degli studenti rispetto alle proprietà e alle caratteristiche dei modelli alternativi comunemente usati dagli economisti.

Programma:Il corso è diviso in tre parti. La prima parte è dedicata all’esame delle diverse teorie della politica economica succedutesi in ordine di tempo dalla teoria neoclassica sino alla moderna nuova macroeconomia keynesiana. Il filo conduttore suggerito è quello della continua contrapposizione tra interventismo e liberismo, ovvero tra i fautori della necessità di un ruolo attivo dello Stato in economia ed i sostenitori del principio opposto di laissez faire. La seconda parte è destinata alla discussione dei principali problemi attuali dell’economia italiana: la crescita reale, la bilancia dei pagamenti ed il corso dei cambi, la finanza pubblica, l’inflazione, la disoccupazione. La terza parte ha come oggetto obiettivi, strategie e modalità di funzionamento della politica monetaria nell’Unione Monetaria Europea.

Programma dettagliato:

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A. Prima parte: - I fallimenti del mercato secondo la teoria neoclassica e gli interventi micro e macro suggeriti: monopoli, beni pubblici, esternalità, imperfezioni e assenza dei mercati, crescita e politica economica, fluttuazioni cicliche e moneta - Keynes e i rimedi contro la disoccupazione di massa: il ruolo relativo della politica monetaria e fiscale - I neokeynesiani e le politiche di stabilizzazione del reddito: richiami; gli effetti di varie misure di politica fiscale in economia chiusa e aperta - La teoria della politica economica: obiettivi e strumenti, il decentramento delle decisioni, le scelte in condizioni di incertezza (Poole) - Il monetarismo e l’inopportunità delle politiche di stabilizzazione: richiami; il dibattito sul crowding out - La nuova macroeconomia classica e l’inefficacia totale delle politiche di stabilizzazione: aspettative razionali e ruolo della politica economica, gli effetti di politiche annunciate e non; la critica di Lucas; l’incoerenza temporale, regole contro discrezionalità nella conduzione della politica economica; la persistenza degli shock; la disinflazione senza costi, il ruolo della credibilità nelle politiche macroeconomiche; ultrarazionalità individuale ed equivalenza ricardiana; politica fiscale e inflazione - La nuova macroeconomia keynesiana: inerzia di prezzi e salari e desiderabilità delle politiche di stabilizzazione; shock di offerta e opzioni di politica economica; i costi della disinflazione; asimmetrie informative, razionamento del credito e trasmissione della politica monetaria - Alcune posizioni minoritarie: la teoria del disequilibrio, la supply-side economics, l’ortodossia finanziaria, la nuova scuola di Cambridge B. Seconda parte:- Il processo di crescita dell’economia italiana nel secondo dopoguerra e le sue caratteristiche - L’evoluzione di breve periodo e la prospettiva di analisi congiunturale; la politica economica in un contesto congiunturale e strutturale; i possibili limiti al processo di crescita dell’economia italiana - La bilancia dei pagamenti come possibile vincolo alla crescita: ruolo delle partite correnti e dei movimenti di capitale; condizioni di sostenibilità e instabilità finanziaria connesse a situazioni di deficit corrente elevato e continuo; il modello di Thirlwall generalizzato; liberalizzazione valutaria, tassi di interesse e movimenti di capitale

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- L’evoluzione storica della finanza pubblica italiana; gli effetti reali e monetari dei disavanzi pubblici; condizioni di sostenibilità e instabilità finanziaria connesse a disavanzi pubblici elevati e a debiti crescenti; la dinamica del debito pubblico e le sue determinanti; le misure straordinarie di riduzione del debito pubblico; le strategie di controllo dei deficit e debiti pubblici; il ruolo delle privatizzazioni; il trattato di Maastricht, il Patto di Stabilità e l’Unione Monetaria Europea - La dinamica dell’inflazione in Italia; l’inflazione importata; l’inflazione strutturale: lo “zoccolo duro”; indicizzazione ex post, ex ante e inflazione; grado di copertura delle retribuzioni e dinamica del salario reale; il dibattito sulla “scala mobile” - L’evoluzione del mercato del lavoro: occupati, disoccupati e tasso di disoccupazione; l’equilibrio del mercato del lavoro in concorrenza perfetta ed imperfetta; crescita del prodotto, della produttività e dell’occupazione: la legge di Kaldor-Verdoorn; riduzione dell’orario di lavoro e disoccupazione; regolamentazione del mercato del lavoro e disoccupazione: l’“Eurosclerosi”.C. Terza parte:- La Banca Centrale Europea e la politica monetaria nell’Unione Monetaria Europea: obiettivi perseguiti e loro giustificazioni; le differenze con l’azione della Fed. - Le strategie operative delle banche centrali: il monetary targeting, l’inflation targeting e le strategie miste. - La politica monetaria nello schema IS-LM e nella realtà concreta: offerta di moneta e base monetaria. - Il controllo dell’offerta di moneta e dell’intermediazione finanziaria; relazioni tra base monetaria, credito e depositi bancari; l’equilibrio congiunto di volumi intermediati e tassi di interesse. -  Gli effetti di alcune tipiche manovre di politica monetaria: operazioni di mercato aperto, tasso ufficiale di riferimento. Analogie e differenze in condizioni di certezza ed incertezza.

6 CFU

Programma:La versione del corso a 6 CFU corrisponde alla seconda e alla terza parte del corso da 9 CFU, più i contenuti della prima settimana di lezioni della prima parte (neoclassici e Keynes).

Bibliografia di riferimento:A) C. BIANCHI, Dispense on-line.

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B) C. BIANCHI, L’economia italiana e i problemi della politica economica, II Edizione, Guerini Studio, Milano, 1998; G. MANKIW, Macroeconomia, IV edizione, Zanichelli, Bologna, 2004 (capitoli 7 e 8). C) F. COTULA, La politica monetaria in Italia, Il Mulino, Bologna, 1989 (vol. II, par. 4.1, 4.2, 11.1); BANCA CENTRALE EUROPEA, La strategia di politica monetaria dell’Eurosistema, orientata alla stabilità, Bollettino mensile, gennaio 1999, pp. 39-49; I risultati della valutazione svolta dalla BCE sulla sua strategia di politica monetaria, Bollettino mensile, giugno 2003, pp. 85-99.

Modalità d’esame (9 CFU):La verifica dell’apprendimento dei contenuti del corso e la valutazione del profitto individuale avviene in due fasi sequenziali. In primo luogo lo studente deve rispondere in maniera concisa ad una serie di domande riguardanti l’intero programma del corso. A tale test iniziale viene assegnato un peso pari ad un terzo del voto complessivo. Successivamente lo studente deve discutere in maniera più dettagliata tre temi scelti dal docente tra gli argomenti trattati in ciascuna parte del corso. Tenuto conto dell’importanza relativa delle varie sezioni in cui è diviso l’insegnamento, al primo e al secondo tema viene assegnato un punteggio doppio rispetto al terzo (rispettivamente punti 8, 8 e 4). La valutazione globale viene ottenuta sommando i punteggi riportati nelle varie prove.

(6 CFU)La modalità d’esame è simile a quella sopra descritta per il corso da 9 CFU. In primo luogo lo studente deve rispondere in maniera concisa ad una serie di domande riguardanti l’intero programma del corso. A tale test iniziale viene assegnato un peso pari ad un terzo del voto complessivo. Successivamente lo studente deve discutere in maniera più dettagliata due temi scelti dal docente tra gli argomenti del corso. A ciascuna domanda viene assegnato un punteggio pari ad un terzo del voto complessivo. La valutazione globale viene ottenuta sommando i punteggi riportati nelle varie parti.

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PROBABILITÀ E STATISTICA (equipollente a Statistica Sociale)6 CFU

Titolare del corso: Claudia Tarantola [email protected]

PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO9 CFU

Titolare del corso: Anna Moisello [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Il corso ha l’obiettivo di presentare le principali metodologie di analisi e calcolo dei costi e di delineare il processo di programmazione e controllo mediante budget analizzando le criticità degli strumenti e delle tecniche presentate in relazione a diversi contesti operativi.

Programma:La natura e il ruolo della contabilità direzionale.Le classificazioni dei costi.Il costo di produzione: aspetti definitori e procedura di calcolo.Il calcolo dei costi mediante attribuzione diretta.Il calcolo dei costi mediante attribuzione indiretta: la localizzazione dei costi nei centri di costo, la procedura di ribaltamento da centro a centro e l’imputazione dei costi agli oggetti finali.Il calcolo dei costi per commessa, per processo e per lotto.La correlazione tra costi e ricavi: il direct costing method semplice ed evoluto e il full costing method.Il metodo differenziale nei calcoli di convenienza economica.L'activity based costing: le fasi della costruzione del modello.L’applicazione dell’activity based costing nei diversi contesti decisionali: potenzialità, limiti e possibili integrazioni. L’activity based costing integrato con il costo del capitale.Il controllo del sistema aziendale.Il ruolo del controller. L'ambiente del controllo direzionale. I centri di responsabilità.La natura e il ruolo della contabilità direzionale.I prezzi di trasferimento: prezzi di trasferimento basati sul mercato, sui costi, negoziati e amministrati.

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Il processo di programmazione e budgeting. Le funzioni del budget e i conflitti tra funzioni.Il sistema dei budget operativi e il sistema dei budget finanziari.Il consolidamento dei budget e la costruzione del budget d’esercizio. I report e l’analisi degli scostamenti tra budget e report.Il budget delle aziende che operano per commessa.Il report come strumento per l’informativa di settore.

Bibliografia di riferimento:Brusa, Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffrè, 2000.Moisello, I costi di produzione. Metodi e tecniche, Egea, 2000.Horngren-Sundem-Stratton (2007), Programmazione e controllo, edizione italiana a cura di Agliati-Ditillo, Pearson-Prentice Hall (in alternativa al Brusa).Horngren-Sundem-Stratton (2007), Esercizi, problemi e casi. Programmazione e controllo, edizione italiana a cura di Agliati-Ditillo, Pearson-Prentice Hall.Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite nel corso delle lezioni.

Modalità d’esame:L’esame si articola in una prova scritta e in una prova orale. La prova scritta consisterà in un questionario a risposte libere e in alcuni esercizi quantitativi.

SCIENZA DELLE FINANZE9 CFU

Titolare del corso:

Collaboratori:

Alberto Cavaliere

Giuseppe De Feo

[email protected]

[email protected]

Metodologia didattica: Il corso si svolgerà principalmente con lezioni tradizionali, eventualmente integrate da semplici esercizi destinate ad aumentare le capacità di problem-solving degli studenti, tenuto conto dei concetti di base appresi nel corso di microeconomia.

Prerequisiti: Microeconomia

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Obiettivo formativo del corso:Il corso introduce gli studenti all’intervento pubblico nelle economie di mercato, basandosi sia sulle teorie tradizionali della finanza pubblica che sugli sviluppi teorici che hanno investito l’economia del settore pubblico nei decenni più recenti. I principi teorici di base, oggetto della prima parte del corso, saranno accompagnati dalle applicazioni al sistema tributario italiano e alle politiche di spesa pubblica, in particolare nel settore della sanità, della sicurezza sociale e dell’assistenza.

Programma:Parte I: Principi

1. Il settore pubblico in un’economia mista2. L’efficienza dei mercati3. I fallimenti del mercato4. Efficienza ed equità5. Beni pubblici e fornitura pubblica di beni privati6. Le scelte pubbliche7. Monopolio naturale, regolazione e privatizzazioni8. Le esternalità e l’ambiente9. Il sistema tributario10. Incidenza delle imposte11. Imposte ed efficienza economica12. Tassazione ottimale13. Federalismo fiscale

Parte II Applicazioni

1. L’imposta personale sul reddito delle persone fisiche2. Imposta del reddito delle società3. Le riforme fiscali4. Sanità5. Sicurezza sociale6. Assistenza e ridistribuzione del reddito

Bibliografia di riferimento:Joseph. E. Stiglitz “Economia del Settore Pubblico”. Hoepli Milano, seconda edizione, vol.1 e vol. 2 (durante le lezioni saranno forniti maggiori dettagli sui capitoli dei due volumi)

Modalità d’esame:

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scritto

SISTEMI INFORMATICI6 CFU

Titolare del corso: Sergio Pezzoni [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Analizzare le caratteristiche dei Sistemi Informatici a supporto dei Sistemi Informativi, nelle componenti hardware e software.Analizzare i processi di sviluppo del software e di progettazione dei database.Progettare database di piccole dimensioni in ambiente MS Access.

Programma:Dato, informazione, Sistema Informativo.Modello di Antony.Progettazione e realizzazione del Sistema Informativo Automatizzato.L’integrazione del Sistema Informativo.Sistemi Informativi Interno ed Esterno.Dati.Dati analogici e dati digitali. Codifica.Sistemi di codifica.Autocodifica.Autocontrollo dei codici.Dati documentali e dati multimediali.Campo, record, file e database.Organizzazione degli archivi e la possibilità di accesso ai dati.Archivio sequenziale.Archivi ad accesso random.File direct.File sequenziale con indici.Database.Database gerarchico.Database relazionale.Archivio documentale.Archivio multimediale.

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Archivi ipertestuali.Sistema informatico.Hardware e software. Modello logico.Unità centrale di elaborazione.Memoria. Unità periferiche. Memorie di massa.Terminali.Terminali conversazionali e tempo reale.Sistema telematico. Tipi di rete. Tipologie delle reti. Protocolli trasmessivi. Reti Internet, Intranet ed Extranet.Sviluppo del Sistema Informativo automatizzato.Struttura e organizzazione dei dati.Flow-chart e diagrammazione a blocchi.Fasi dell’analisi e della programmazione.Processi elaborativi.Fasi di sviluppo del software.Struttura logica dei programmi.Diagrammi di flusso e diagrammi a blocchi.Tecniche di diagrammazione a blocchi.Linguaggi di programmazione. Elementi di programmazione in linguaggio C.Banche dati.Progettazione di un database.Strumenti di supporto.Realizzazione di una tabella.Tabelle correlate.Utilizzo della maschera come interfaccia di input/output.Estrazione dei dati mediante query.Query di Visualizzazione.Query con campi calcolati.Utilizzo delle formule nelle query.Query a campi incrociati.Query parametriche.Query di comando.Report.Integrazione tra ambienti Office.Elementi del linguaggio SQL.Gestione dei sistemi informatici. Multiprogrammazione.

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Sistemi operativi. Sistemi informatici complessi.Sicurezza dei sistemi informatici. Disponibilità del servizio. Protezione dei dati. Crittografia. Firma digitale. Integrazione tra Sistema Informativo Interno ed Esterno.Internet.E-business.E-banking.E-government.E-commerce.Sistemi di pagamento.Firma digitale.Siti e portali.Call Center.

Bibliografia di riferimento:S.PezzoniSistemi informaticiCLU Pavia (di prossima pubblicazione)Dispense di esercizi di diagrammazione a blocchi e linguaggio C

Modalità d’esame:Prova scritta e prova pratica sul computer.

SOCIOLOGIA GENERALE6 CFU

Titolare del corso: Maria Rita Rampazi [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali + 2 incontri seminariali, con stesura individuale di una relazione (facoltativa)

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Prerequisiti: nessuno

Obiettivo formativo del corso:Il corso di propone di fornire delle categorie utili per comprendere la natura complessa dell’organizzazione della vita associata nei contesti contemporanei ed i processi che ne caratterizzano il mutamento. Si tratta di conoscenze indispensabili ad uno studente di economia per poter affrontare adeguatamente l’analisi dei rapporti esistenti tra mercato autoregolato ed istituzioni, tra scelte individuali – soprattutto a livello produttivo e di consumo - e scelte socialmente determinate.

Programma:Il corso si divide in due parti: una istituzionale e una monografica.La prima parte è dedicata al modo in cui la prospettiva sociologica considera le seguenti categorie di fenomeni: istituzioni primarie; mutamento sociale, ordine e potere; organizzazione economica e divisione sociale del lavoro; stratificazione sociale e differenze di genere; spazio, territorio, città; scienza, tecnologia e comunicazione. Per la parte monografica, l’attenzione sarà dedicata al mutamento negli stili di vita e all’evoluzione della sociologia dei consumi.

Bibliografia di riferimento:* per la parte generale: T. Grande, E. Giap Parini, Studiare la società. Questioni, concetti, teorie, Carocci, Roma, 2007* per la parte monografica: R. Sassatelli, Consumo, cultura e società, Il Mulino, Bologna, 2004

Modalità d’esame:L’esame prevede una prova scritta ed una prova orale facoltativa per chi, avendo superato lo scritto, si proponga di aumentare il voto dello scritto.

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STATISTICA9 CFU

Titolare del corso: Antonio Lijoi A-K [email protected]

Pietro Rigo L-Z (II modulo- 6 CFU)

[email protected]

Claudia Tarantola L-Z(I modulo- 3 CFU)

[email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Introduzione ai principali argomenti di statistica descrittiva, probabilità elementare e statistica inferenziale. In particolare, viene fornita una presentazione formale delle nozioni di variabile statistica e sue sintesi; variabile aleatoria; popolazione e campione; statistica e distribuzione campionaria; stima puntuale; stima intervallare; test per la verifica di ipotesi statistiche; modello di regressione lineare.

Programma:1. Analisi dei dati:

dati qualitativi e quantitativi; distribuzioni statistiche e rappresentazioni grafiche; indici di posizione: media, moda, mediana e quantili; variabilità: campo di variazione, differenza interquartile,

varianza, coefficiente di variazione; disuguaglianza di Chebychev; distribuzioni doppie: covarianza e coefficiente di correlazione

lineare; relazioni lineari: la retta di regressione.

2. Probabilità: nozioni introduttive: definizione di probabilità ed alcune sue

proprietà elementari; probabilità condizionate ed eventi indipendenti. Teorema di

Bayes; variabili aleatorie; valore atteso, varianza e momenti di una variabile aleatoria;

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distribuzioni di probabilità notevoli: bernoulliana, binomiale, Poisson, normale, esponenziale negativa e uniforme (discreta e continua);

distribuzione congiunta di due variabili aleatorie.3. Statistica inferenziale:

popolazione, campione, statistiche e parametri; distribuzioni campionarie; teorema centrale del limite; stima puntuale; stima intervallare; verifica di ipotesi; regressione lineare semplice.

Bibliografia di riferimento:P. Newbold, W.L.Carlson, B. Thorne (2008). Statistica. Pearson - Prentice Hall.

Modalità d’esame:Prova scritta. Prova orale facoltativa

STATISTICA SOCIALE6 CFU

Titolare del corso: Claudia Tarantola [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Mettere a disposizione degli studenti gli strumenti fondamentali della statistica utili alla comprensione e risoluzione dei problemi sociali.

Programma:1. Elementi di teoria dei campioni: il campione, i piani di

campionamento (campionamenti non probabilistici, campionamento casuale semplice con ripetizione e senza ripetizione, campionamento casuale stratificato, campionamento casuale a grappoli, campionamento sistematico, campionamento a due stadi), stima del totale, stima della proporzione. Schemi di campionamento per tabelle di contingenza.

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2. Indici di associazione: indici di connessione (indice X2, coefficiente Φ, coefficiente di contingenza P, indice di Cramer); indici di dipendenza (Goodman and Kruskal); indice di rischio relativo e odds ratio.

3. La cograduazione: indici di Kendall e di Spearman.4. Tabelle di contingenza a tre e più entrate: paradosso di Simpson,

indipendenza condizionale.

Bibliografia di riferimento:Dispense a cura del docente (integrate con gli appunti delle lezioni).Testi consigliatiAgresti, A. (2002). Categorical Data Analysis, Wiley.Agesti A., Finley B. (2009). Statistica per le scienze Sociali. Pearson Editore.Brasini, S., Tassinari, F. e Tassinari, G. (1996) Marketing e pubblicità. Metodi di analisi statistica, Il Mulino. Cichitelli, G. Herzel, A. e Montanari G. E. (1997). Il campionamento statistico, Il Mulino (disponibile presso la biblioteca della facoltà di Economia). Frosini, B. V., Mortinaro, M., Nicolini, G. (1999), Il campione da Popolazioni finite, Utet. Zani, S. (1997) Analisi dei dati statistici, volume 1 e 2, Giuffrè Editore.

Modalità d’esame:Prova scritta. Possono sostenere una prova orale integrativa solo coloro che conseguono un punteggio pari o superiore a 25.

STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO mutuato da STORIA DELL’ECONOMIA POLITICA (facoltà di Lettere e Filosofia)

Titolare del corso: Andrea Fumagalli [email protected]

Metodologia didatticaLezioni frontali con lettura di testi degli autori trattati. Presentazione di slides a cura del docente

Prerequisiti: Conoscenze base di economia politica: frequenza corsi di microeconomia e macroeconomiaObiettivo formativo del corso: il corso ha l’obiettivo di fornire gli strumenti teorici e metodologici per inquadrare da un punto di vista critico i diversi approcci del pensiero

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economico relativamente ai temi più importanti della scienza economica: valore-accumulazione, moneta e progresso tecnologico

Programma:Introduzione: aspetti metodologici e differenti approcci all’analisi del processo economico (4 h)Parte 1: Valore e accumulazione nel pensiero economico (14h)Tema 1: Valore e accumulazione secondo Quesnay e Smith (4 h)Tema 2: Teoria del valore e origine del sovrappiù in Ricardo (2 h)Tema 3: Teoria del valore, dell’accumulazione e della crisi in Marx (4 h)Tema 4: Teoria dell’utilità e del valore secondo la scuola marginalista e dell’equilibrio economico generale: da Marshall ad Arrow-Debreu-Hahn (4h)Parte 2: Moneta (14h)Tema 5: Ruolo e funzioni della moneta: verso una tassonomia delle teorie monetarie (2 h) Tema 6: La teoria della moneta in Wicksell e Schumpeter (2 h): Tema 7: La teoria della moneta di Keynes e la risposta neoclassica (4 h)Tema 8: La teoria post-keynesiana della moneta (2 h)Tema 9: La teoria endogena della moneta: il circuito creditizio (moneta credito) e il circuito finanziario (moneta-finanza) (4 h)Progresso tecnologico (12h)Tema 10: Il progresso tecnologico in Marx e Schumpeter (4 h)Tema 11: La critica di Sraffa e la controversia del capitale (2 h) Tema 12: La teoria neoclassica del progresso tecnologico (2 h) Tema 13: La scuola neoschumpeteriana: fondamenti macroeconomici (2h)Tema 14: La teoria evolutiva del progresso tecnico: fondamenti microeconomici (2 h)Conclusioni: il dibattito contemporaneo sul nuovo paradigma di produzione e accumulazione capitalistico (4 h)

Bibliografia di riferimento:Verrà fornita durante il corso

Modalità d’esame:Esame scritto con tre domande aperte, della durate di 2 ore con possibilità di orale integrativo

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STORIA ECONOMICA6 CFU

Titolare del corso: Mario Rizzo (CLEC) [email protected] P. Corritore(CLACFA)

[email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Il corso intende evidenziare l’importanza dei mutamenti indotti dalla Rivoluzione Industriale, delineando altresì alcune fra le maggiori trasformazioni verificatesi nell’economia mondiale durante i secoli XIX e XX.

Programma:Dopo aver brevemente descritto alcuni caratteri salienti dell’economia preindustriale, il corso affronta la Rivoluzione industriale inglese, per poi illustrare la diffusione dell’industrializzazione su scala europea e mondiale, delineando altresì taluni aspetti e tendenze fondamentali dell’economia mondiale nei secoli XIX e XX. Il programma si articola nei seguenti punti principali: l’economia preindustriale: alcuni aspetti salienti; il primo paese industriale: la Gran Bretagna; l’industrializzazione in Europa (1815-1914); l’industrializzazione fuori d’Europa: Giappone e Stati Uniti; la prima globalizzazione fra Otto e Novecento; da una guerra all’altra (1914-1945); l’economia mondiale fra prosperità, crisi e trasformazione (1945-

2000); decolonizzazione, Terzo Mondo, globalizzazione: bilanci e

prospettive.

Bibliografia di riferimento:Marco CATTINI, L’Europa verso il mercato globale. Processi e dinamiche dal XV al XXI secolo, Milano, Egea, 2006 (capitolo 2: solo i sottoparagrafi 2.2.1, 2.2.2, 2.2.3, 2.3.3, 2.3.4; capitolo 3: solo i sottoparagrafi 3.1.2, 3.1.3, 3.2.1; tutti i capitoli dal 4 al 13 per intero).Stefano BATTILOSSI, Le rivoluzioni industriali, Roma, Carocci, 2002.

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Modalità d’esame:Orale.

STRUMENTI FINANZIARI D’IMPRESA6 CFU

Titolare del corso: Bruno Verona [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Il corso ha l’obiettivo di fornire una illustrazione analitica delle forme tecniche di impiego delle risorse finanziarie di un’azienda e la loro rappresentazione in bilancio, dall’impiego creditizio, agli strumenti finanziari e ai derivati.

Programma:1 Introduzione agli strumenti finanziari d’impresa

Definizione degli strumenti finanziari e dei mercati finanziari Descrizione e analisi delle forme tradizionali degli strumenti di

finanziamento e di impiego: definizione di posizione finanziaria; obiettivi della politica di raccolta e di impiego delle risorse

finanziarie; caratteristiche dei principali strumenti di finanziamento a

breve termine: apertura di credito, portafoglio salvo buon fine, finanziamento a scadenza fissa, anticipo all’esportazione ed all'importazione , sconto cambiario, anticipazione garantita, factoring;

mutui, leasing e finanziamenti in pool; caratteristiche dei principali strumenti di investimento a

breve termine: pronti contro termine e derivati (rinvio); impegni di firma; cartolarizzazione dei crediti (mezzanine, senior debt e junior

debt); piani di stock options e di stock grants.

2 Mercato degli strumenti finanziari Definizione degli strumenti finanziari: azioni ordinarie, azioni di

risparmio, azioni privilegiate, obbligazioni e obbligazioni convertibili

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Mercato primario e secondario dei titoli di stato Mercato azionario Forme tecniche di regolamento Deposito a custodia e amministrazione dei valori mobiliari Mercato dei cambi

3 Introduzione agli strumenti finanziari derivati Definizione delle caratteristiche degli strumenti finanziari

derivati Valutazione degli strumenti finanziari derivati Il ruolo dei derivati nel sistema finanziario e nell’economia reale Introduzione ai mercati futures, degli interest rate swaps, delle

opzioni (options), warrants e covered warrants Introduzione alla gestione del rischio finanziario

4 Iscrizione, valutazione e presentazione degli strumenti finanziari in bilancio secondo i principi contabili internazionali (“IAS/IFRS”) IAS 39 IAS 32 IFRS 7 Cenni IAS 17 (leasing) Cenni su documenti di ricerca specifici (factoring, veicoli di

cartolarizzazione, ...)

5 Casi di studio ed esercitazioni

Bibliografia di riferimento:Dispense Kpmg.International Reporting Standard Standards (“IFRSs”) approvati dall’IAS Board.

Modalità d’esame:Orale

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TEORIA SOCIOLOGICA6 CFU

Titolare del corso: Fiammetta Corradi

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo e programma del corso:Il corso prende in esame le principali questioni della sociologia economica; tra le più rilevanti: socializzazione, cultura e società, stratificazione sociale, mobilità. Il primo modulo (30 ore) analizza le principali questioni della tradizione della sociologia economica da Marx a Schumpeter; il secondo (15 ore), prende in considerazione i temi più rilevanti della sociologia economica contemporanea (stato sociale, crisi del fordismo, globalizzazione).

Bibliografia di riferimento:1° modulo (30 ore): Carlo Trigilia, Sociologia economica, vol. 1°.2° modulo (15 ore): Carlo Trigilia, Sociologia economica, vol. 2°, capp. X, XI, XII.

Modalità d’esame:L'esame prevede solo una prova scritta ed un breve colloquio vertente sulla prova scritta. La prova scritta verte su quattro domande e va svolta in un tempo massimo di due ore. Gli studenti devono presentarsi all’esame muniti dei necessari fogli di protocollo.

VALUTAZIONE DELLE AZIENDE6 CFU

Titolare del corso: Luigi [email protected]

Metodologia didattica: Lezioni frontali

Prerequisiti: Nessuno

Obiettivo formativo del corso:Il corso si propone di far acquisire allo studente le conoscenze:

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per sviluppare I processi di pianificazione e controllo dei flussi economici e finanziari aziendali;

di base per l'elaborazione di Business plan e rendiconti finanziari; relative alle diverse configurazioni di capitale aziendale; per formulare delle ipotesi di valutazione utilizzando i metodi di

valutazione reddituali, finanziari, patrimoniali, misti e dei multipli; per applicare le metodologie di valutazione alle varie fattispecie

operative anche nel contesto di redazione dei bilanci di funzionamento alla luce dei nuovi principi internazionali IAS/IFRS;

impairment test.Nello sviluppo degli argomenti si farà costante riferimento a casi aziendali.

Programma:1. Il business plan e la stima dei flussi reddituali e monetari:

nozioni introduttive sulle grandezze economiche; analisi dei flussi monetari; i concetti di impiego e di fonte; le modalità di costruzione del Foglio di lavoro e le rettifiche da

apportare - normalizzazione del reddito; la costruzione del Rendiconto finanziario nelle diverse

configurazioni possibili e l'interpretazione dei risultati; le tecniche di previsione dei flussi reddituali e monetari

pluriennali. costruzione/utilizzo del Business plan: Piano degli Investimenti,

Piano reddituale, Piano monetario e Piano Patrimoniale; e verifica equilibrio finanziario.

2. La valutazione del capitale economico dell'azienda: le nozioni di capitale aziendale: capitale economico, capitale di

funzionamento e capitale di liquidazione; individuazione degli strumenti e modelli per l'apprezzamento e

misurazione della economicità: di un'azienda; ramo aziendale; gruppo aziendale; partecipazione:

o totalitaria;o maggioranza;o minoranza irrilevante;

le finalità della stima del capitale economico e il processo di valutazione, con riferimento anche agli aspetti tributari;

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la stima del capitale economico secondo il metodo patrimoniale. Le rettifiche da apportare alle poste di bilancio per la definizione di valori correnti e identificazione intangible assets;

la stima del capitale economico secondo il metodo reddituale (normalizzazione del reddito);

la stima del capitale economico secondo i metodi misti, in particolar modo con stima autonoma del valore di avviamento (goodwill e badwill) - Valutazione aziende in perdita;

la stima del capitale economico secondo il metodo finanziario. la definizione del tasso di attualizzazione. Modelli di

quantificazione, tra cui CAPM e determinazione/costruzione WACC;

la stima del capitale economico secondo i metodi dei multipli ed i metodi empirici. Cenni.

3. Impairment test: finalità dello Ias 36 e ambito di applicazione; identificazione di un'attività che possa aver subito una riduzione

di valore; determinazione del valore recuperabile:

determinazione del valore recuperabile di un'attività immateriale a vita utile indefinita;

fair value dedotti i costi di vendita; valore d’uso:

o stima dei flussi finanziari futuri;o tasso di attualizzazione;

rilevazione e determinazione di una perdita per riduzione di valore;

unità generatrici di flussi finanziari e avviamento: identificazione delle CGU; valore recuperabile e valore contabile di una CGU;

avviamento; allocazione avviamento alle CGU; verifica perdita di valore delle CGU con avviamento; quote di pertinenza di terzi; attività gestite centralmente (corporate assets); perdita per riduzione di valore di una CGU; ripristini di valore:

per singola attività; per CGU; per l'avviamento.

Bibliografia di riferimento:

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La Bibliografia di riferimento sarà fornita direttamente dal docente durante le lezioni.

Modalità d’esame:Scritto.

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