Economia Uomini & aziende - Xnext · na imprenditori di grande valore per aiutarli a sviluppare il...

1
eladistribu- avereproce- portanteche governance investimen- chiano tempi nefficienti». elsuperfon- llestartupau- prestitiban- se. noecono- opuntodel rtup.L8asso- tiun8azione onipergliin- diallargare Pmiinnovati- milionidieu- timenticoper- nalzarelaper- dall8attuale eèsoprat- surachepe- lanormativa ,difficilmen- e.Edèlostes- loquando tadiuna;ri- :«Daunpun- l50%dovrebbe scoverdedi unPaesedi ta,l8ideale l8ecosiste- nerale, il questiinter- oincremen- leimmediata- stieneilpre- up,stimando one fiscale odicirca40 perleac- pensateper ventureca- l8openinno- vation:«Prendiamoilcasodiun8a- ziendachefatturatra50e100mi- lionidieuroecheinveste3-5milio- niognianno.Sefainvestimentisul- laricercainternabeneficiadiun credito d8imposta al 50%, quindi tendeafarlaincasa.Seavessela possibilitàdiottenerelostessocre- dito anche per un8acquisizione, g uarderebbeconmoltapiùatten- zioneallestartup»,sottolineaCo- letta,chespiegacosìlapropostadi includereleoperazioniM&Acon lestartuptraleformeincentivate diricercaesviluppo.Nelmanife- stofiguranopoiulterioriinterven- ti:decontribuzioneperlaassunzio- niatempoindeterminato,detassa- zionedelcapitalgainperchiven- dequotedistartup,vantagiper g lientichelancianoesostengono lestartup(università,centridiri- cerca). L 8attesadiItaliaStartup,enon solo,èoratuttaperipianidell8ese- cutivo. Che dovrà ;individuare chiarelineeguida<,masenzafarsi prendere dall8esterofilia: «Abbia- modaimpararedaquasituttigli ecosistemistranierivistochepo- chifannopegiodinoi.Tuttavia, credo che all8interno delle ma- cro-areetecnologiche,dall8intelli- g enzaartificialeallablockchain,l8I- taliadebbaritagliarsideglispazi dovecompetereevitandodisnatu- rareilpropriobackgroundcultura- le».Senzadimenticare,concludeil presidente,cheinquestocontesto unruolochiavespettaall8Ue:«Se l8Unionenoncomprendechel8uni- comodopercompeterenonèmet- tereunmiliardoquiolà,bensìin- vestire50miliardisull8innovazio- necomestrategiacontinentale,sa- ràimpossibileinserirsinellabatta- gliaglobaleperl8innovazione». largoconsu- delleattivi- lapresenza edistribu- icosiddetti siadiscount, o-piccoli ilceodiBe- l2018ab- spansionein- doacoprire toccandoan- ineanno,in- i intelli- anostrapiat- unprodotto alenelsetto- Economiauomini&aziende CHIHASUCCESSODOVRÀ CONTRIBUIREALSISTEMA Agevolareilrapportovirtuoso trauniversità,centridiricercae startup,mettendoasistemail paradigmadelcosiddetto ;give-back<dimatrice anglosassone.C8èanchequesto obiettivonelmanifestoper l8innovazionepromossodaItalia Startup.L8associazionepuntaa instaurareunasortadisistemadi riconoscimentoericonoscenza neiconfrontideglientiche permettonoallestartupdi diventaregrandi.Daunlato, prevedendocheunastartupdi successopossadonarefino all81%delpropriofatturato, usufruendodiunospecifico sgraviofiscale,allerealtàchene hannofavoritol8accelerazionee losviluppo.Edall8altrolato, inserendonelfondonazionale dirotazioneasostegnodelle universitàalcunicriteri strettamentelegatialmondo dellestartupcomeilnumero dellestartupgenerate,brevetti registratieilfatturatogenerato. «Sostenerelarelazionedelle startupconleuniversitàeicentri diricercaaiutaavalorizzareil capitaleumano2spiegail presidentediItaliaStartup, AngeloColetta2Adesempio,il give-back puòconsentiredi aumentareleborsedistudioo sostenereprogettidiopen innovation».Edèancheun modoperdiffondereuna culturadiaiutoreciproco». tu a o < Focus ontrollisullaqualitàdi cibo,farmaciedelettro- domestici,scannerdei bagagliinaeroporto,se- parazionedeimaterialiperlarac- colta differenziata e altri tipi di monitoragiointemporeale.So- notantievariegatigliambitiacui siindirizzaXnext,aziendaitaliana cheproducesistemidiispezionia ragiXechehadapococompleta- tolosviluppodelprogettoXSpec- tra. Il motore della compagnia hi-techfondataquattroannifada BrunoGaravelliePietroPozziè unatecnologiaspettroscopicabre- vettata,figliadi4milionidieuro investitiesclusivamentesullosvi- luppohardwareesoftware.Unve- roeproprioconcentratodiinnova- zioneapiùlivelli(fotonica,microe- lettronica,algoritmi)chehatrova- tolasuaprimaapplicazionenel settoredelfood,identificandonel- lapolpadipomodorocorpiestra- neiabassadensità(plasticheleg- gere,pezzettidilegno,partiorga- nicheealtro).Idispositivisvilup- patidall8aziendaitalianasi noperòancheadaltriambiti la sicurezza alimentare e far ceutica al controllo di qual processi,passandoperladia sticamedica. «Grazie a questa tecnologia i prodottiarriverannosuglisca dei supermercati e nelle men scolastiche e aziendali con trolliecertificazioniancora curati»,spiegailceodiXnext noGaravelli.Traipuntidi spicca,infatti,lacapacitàdi ficareintemporealelecara stichechimico-fisichedeimat li. Caratteristica che l8azi apprestaoraaportaresulme to. Un contributo allo svilu commerciale arriverà anche da networkdiEndeavorItalia,l nizzazionenon-profitchesele naimprenditoridigrandevalo peraiutarliasviluppareil sinessdurantelafasediespa ne,dicuiidueco-fondatori partedal2017. 2a.fr. Innovazione ti enti © RIPRODUZIONERISERVATA Unconcentratoditecnologiaingradodipotenziare icontrolli:daibagaglinegliaeroportiallapresenza unqualsiasicorpoestraneoinunbarattolodipelati finoallacorrettaseparazionedeirifiutinellaracco di erenziata.Finitolosviluppoorasivasulmercato C © RIPRODUZIONERISERVATA 2 Ilcaso2/Xnext Loscannerchetrova 31 Lunedì 12 novembre 2018

Transcript of Economia Uomini & aziende - Xnext · na imprenditori di grande valore per aiutarli a sviluppare il...

Page 1: Economia Uomini & aziende - Xnext · na imprenditori di grande valore per aiutarli a sviluppare il loro bu-siness durante la fase di espansio-ne, di cui i due co-fondatori fanno Economia

niezione robusta di ca-pitali pubblici e privati nell’ecosistema tramite un “fondo dei fondi”,

sgravi fiscali a beneficio di busi-ness angel e investitori privati, al-largamento del credito d’imposta per ricerca e sviluppo e alle opera-zioni M&A. E ancora agevolazioni per le assunzioni a tempo indeter-minato e premi a università ed enti che sostengono lo sviluppo delle nuove imprese. È un manifesto pro-grammatico piuttosto impegnati-vo quello con cui Italia Startup chiede al governo e al Parlamento di dare una scossa all’ecosistema delle startup, e in generale all’inno-vazione made in Italy. Ed è Angelo Coletta, da giugno al timone dell’associazione che riunisce cir-ca 2.500 realtà tra startup, sca-leup, incubatori e altri player, a tratteggiarne i punti salienti in an-teprima esclusiva per Affari&Fi-nanza.

Il primo pilastro è rappresenta-to dallo stimolo all’iniezione di ca-pitale nelle startup e nelle Pmi in-novative. Da attuare innanzitutto tramite il cosiddetto “fondo dei fondi”: un fondo co-finanziato dal-lo Stato capace di mobilitare capi-tale di rischio privato, casse previ-denziali, fondi pensione, assicura-zioni, fondazioni bancarie e altri soggetti. Modello già sperimenta-to altrove che l’esecutivo italiano sembra intenzionato a sposare: «Il governo ha proposto un budget mi-sto di 3 miliardi di euro che ci met-terebbe sulla scia della Francia, il cui ecosistema viaggia attorno ai 3,5 miliardi. In generale, il fondo dei fondi è un modello che può fun-zionare – sostiene Coletta - Spetta ovviamente alla politica il compito di delineare le percentuali di co-in-

vestimento, ottimizzare la distribu-zione delle risorse ed avere proce-dure snelle. È però importante che lo Stato rinunci alla governance delle singole scelte di investimen-to, altrimenti si rischiano tempi lunghi e allocazioni inefficienti». Oltre alla creazione del super fon-do, l’associazione delle startup au-spica agevolazioni sui prestiti ban-cari alle giovani imprese.

Focalizzato sul sostegno econo-mico è anche il secondo punto del manifesto di Italia Startup. L’asso-ciazione propone infatti un’azione incisiva sulle detrazioni per gli in-vestimenti, chiedendo di allargare il provvedimento alle Pmi innovati-ve, di raddoppiare a 2 milioni di eu-ro il tetto degli investimenti coper-ti e addirittura di innalzare la per-centuale detraibile dall’attuale 30% al 60-70%. A colpire è soprat-tutto quest’ultima misura che pe-rò, viste le maglie della normativa Ue sugli aiuti di Stato, difficilmen-te potrà vedere la luce. Ed è lo stes-so Coletta ad ammetterlo quando specifica che si tratta di una “ri-chiesta provocatoria”: «Da un pun-to di vista tecnico, il 50% dovrebbe invece ottenere il disco verde di Bruxelles. Noi siamo un Paese di grande ricchezza privata, l’ideale sarebbe spingerla verso l’ecosiste-ma delle startup. In generale, il combinato disposto di questi inter-venti avrebbe un effetto incremen-tale, attivando capitale immediata-mente disponibile», sostiene il pre-sidente di Italia Startup, stimando per questa rimodulazione fiscale stima un costo pubblico di circa 40 milioni.

Infine, le agevolazioni per le ac-quisizioni di startup pensate per sostenere il corporate venture ca-pital e più in generale l’open inno-

vation: «Prendiamo il caso di un’a-zienda che fattura tra 50 e 100 mi-lioni di euro e che investe 3-5 milio-ni ogni anno. Se fa investimenti sul-la ricerca interna beneficia di un credito d’imposta al 50%, quindi tende a farla in casa. Se avesse la possibilità di ottenere lo stesso cre-dito anche per un’acquisizione, guarderebbe con molta più atten-zione alle startup», sottolinea Co-letta, che spiega così la proposta di includere le operazioni M&A con le startup tra le forme incentivate di ricerca e sviluppo. Nel manife-sto figurano poi ulteriori interven-ti: decontribuzione per la assunzio-ni a tempo indeterminato, detassa-zione del capital gain per chi ven-de quote di startup, vantaggi per gli enti che lanciano e sostengono le startup (università, centri di ri-cerca).

L’attesa di Italia Startup, e non solo, è ora tutta per i piani dell’ese-cutivo. Che dovrà “individuare chiare linee guida”, ma senza farsi prendere dall’esterofilia: «Abbia-mo da imparare da quasi tutti gli ecosistemi stranieri visto che po-chi fanno peggio di noi. Tuttavia, credo che all’interno delle ma-cro-aree tecnologiche, dall’intelli-genza artificiale alla blockchain, l’I-talia debba ritagliarsi degli spazi dove competere evitando di snatu-rare il proprio background cultura-le». Senza dimenticare, conclude il presidente, che in questo contesto un ruolo chiave spetta all’Ue: «Se l’Unione non comprende che l’uni-co modo per competere non è met-tere un miliardo qui o là, bensì in-vestire 50 miliardi sull’innovazio-ne come strategia continentale, sa-rà impossibile inserirsi nella batta-glia globale per l’innovazione».

erché spedire in giro decine di dipendenti a verificare lo stato di la-vori e attività, quando

puoi avere migliaia di utenti di-sposti a fare altrettanto? Deve es-sere stato un dubbio simile a que-sto l’innesco che sette anni fa ha spinto Gian Luca Petrelli a fonda-re BeMyEye, azienda milanese che offre una soluzione diffusa per la raccolta di immagini e dati dei punti vendita e non solo.

La società si avvale di oltre 1,2 milioni di “eye” (“occhi”), vale a di-re privati cittadini remunerati in denaro per raccogliere informa-zioni di marketing tramite un’app. Scattando foto o inseren-

do dati, gli utenti sparsi ovunque verificano la corretta implemen-tazione delle promozioni nei su-permercati, l’effettiva distribuzio-ne di un prodotto in un qualsiasi canale o l’esecuzione di affissioni pubblicitarie su strada. Il servizio di BeMyEye permette così di mi-surare l’esecuzione di attività sul territorio, nonché di ottimizzar-ne lo sviluppo. Attualmente la so-cietà conta oltre 50 dipendenti sparsi negli uffici di Milano, Lon-dra, Parigi, Madrid e Francoforte. E collabora con oltre 300 aziende leader del largo consumo, inclusi big come Nestlé, PepsiCo, Ferre-ro, Samsung, Heineken e Bayer.

«Il nostro obiettivo è offrire al-

le multinazionali del largo consu-mo una visuale unica delle attivi-tà promozionali e della presenza a scaffale nella grande distribu-zione organizzata e nei cosiddetti “dark channels”, ossia discount, farmacie e negozi medio-piccoli di vicinato – spiega il ceo di Be-MyEye, Luca Pagano - Nel 2018 ab-biamo continuato l’espansione in-ternazionale, arrivando a coprire 21 Paesi in Europa e toccando an-che la Russia. Entro fine anno, in-tegreremo tecnologie di intelli-genza artificiale nella nostra piat-taforma per lanciare un prodotto unico a livello mondiale nel setto-re del retail». – a.fr. Ec

onom

ia u

omin

i & az

iend

e

CHI HA SUCCESSO DOVRÀCONTRIBUIRE AL SISTEMAAgevolare il rapporto virtuoso tra università, centri di ricerca e startup, mettendo a sistema il paradigma del cosiddetto “give-back” di matrice anglosassone. C’è anche questo obiettivo nel manifesto per l’innovazione promosso da Italia Startup. L’associazione punta a instaurare una sorta di sistema di riconoscimento e riconoscenza nei confronti degli enti che permettono alle startup di diventare grandi. Da un lato, prevedendo che una startup di successo possa donare fino all’1% del proprio fatturato, usufruendo di uno specifico sgravio fiscale, alle realtà che ne hanno favorito l’accelerazione e lo sviluppo. E dall’altro lato, inserendo nel fondo nazionale di rotazione a sostegno delle università alcuni criteri strettamente legati al mondo delle startup come il numero delle startup generate, brevetti registrati e il fatturato generato.«Sostenere la relazione delle startup con le università e i centri di ricerca aiuta a valorizzare il capitale umano – spiega il presidente di Italia Startup, Angelo Coletta – Ad esempio, il give-back può consentire di aumentare le borse di studio o sostenere progetti di open innovation». Ed è anche un modo per diffondere una cultura di aiuto reciproco».

Italia Startup: “Ecco il pianoper far decollare il sistema”

P

Focus

ontrolli sulla qualità di cibo, farmaci ed elettro-domestici, scanner dei bagagli in aeroporto, se-

parazione dei materiali per la rac-colta differenziata e altri tipi di monitoraggio in tempo reale. So-no tanti e variegati gli ambiti a cui si indirizza Xnext, azienda italiana che produce sistemi di ispezioni a raggi X e che ha da poco completa-to lo sviluppo del progetto XSpec-tra. Il motore della compagnia hi-tech fondata quattro anni fa da Bruno Garavelli e Pietro Pozzi è una tecnologia spettroscopica bre-vettata, figlia di 4 milioni di euro investiti esclusivamente sullo svi-luppo hardware e software. Un ve-ro e proprio concentrato di innova-zione a più livelli (fotonica, microe-lettronica, algoritmi) che ha trova-to la sua prima applicazione nel settore del food, identificando nel-la polpa di pomodoro corpi estra-nei a bassa densità (plastiche leg-gere, pezzetti di legno, parti orga-niche e altro). I dispositivi svilup-

pati dall’azienda italiana si presta-no però anche ad altri ambiti: dal-la sicurezza alimentare e farma-ceutica al controllo di qualità e processi, passando per la diagno-stica medica.

«Grazie a questa tecnologia i prodotti arriveranno sugli scaffali dei supermercati e nelle mense scolastiche e aziendali con con-trolli e certificazioni ancora più ac-curati», spiega il ceo di Xnext, Bru-no Garavelli. Tra i punti di forza spicca, infatti, la capacità di identi-ficare in tempo reale le caratteri-stiche chimico-fisiche dei materia-li. Caratteristica che l’azienda si appresta ora a portare sul merca-to. Un contributo allo sviluppo commerciale arriverà anche dal network di Endeavor Italia, l’orga-nizzazione non-profit che selezio-na imprenditori di grande valore per aiutarli a sviluppare il loro bu-siness durante la fase di espansio-ne, di cui i due co-fondatori fanno parte dal 2017. – a.fr.

Econom

ia Uo

min

i & az

iend

e

Dietro pagamento di un piccolo compenso e tramite un’app gli utenti raccolgono immagini e informazioni sui punti vendita

Strategie per l’hi-tech

andrea frollà, roma

Le poposte dell’associazione delle 2.500 imprese innovative al governo: iniezione di capitali pubblici e privati in un “fondidi fondi”, sgravi fiscali a business angel e privati e creditod’imposta per Ricerca & Sviluppo

Angelo Colettapresidente di Italia Startup

I

©RIPRODUZIONE RISERVATA

1La verifica di promozioni in un supermercato2Bagagli al passaggio sotto gli scanner di un aeroporto

1

Inno

vazio

ne

I numeri

5MILIARDI DI EURO

È il valore complessivo del Made in Italy delle due ruote stimato in occasione dell’Eicma, la maggior fiera di un settore che dà lavoro a circa 20 mila addetti. Sono numeri che fanno dell’Italia il primo produttore di moto in Europa, con oltre 300 mila unità, e di biciclette, con 2,3 milioni di “pezzi” prodotti

Il caso 1/ BeMyEye

Promozioni e sconti ora saranno i clienti a monitorarli

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Un concentrato di tecnologia in grado di potenziare i controlli: dai bagagli negli aeroporti alla presenza di un qualsiasi corpo estraneo in un barattolo di pelatifino alla corretta separazione dei rifiuti nella raccolta differenziata. Finito lo sviluppo ora si va sul mercato

3MILIARDI DI EURO

Il budget che il governo potrebbe mettere sul tavolo.Ma servono regole efficaci

50%DETRAIBILITÀ

La proposta è di portare a tale livello la detraibilità dell’investimento per le startup

C

©RIPRODUZIONE RISERVATA2

Il caso 2/Xnext

Lo scanner che trova il pelo nell’uovo31Lunedì

12 novembre2018