ECONOMIA INDUSTRIALE (MERCATO, CONCORRENZA, REGOLE) LEZ 2

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1 ECONOMIA INDUSTRIALE (MERCATO, CONCORRENZA, REGOLE) LEZ 2 Augusto Ninni

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ECONOMIA INDUSTRIALE (MERCATO, CONCORRENZA, REGOLE) LEZ 2. Augusto Ninni. Avviso importante. le slides saranno messe su Internet il mercoledì, dopo le lezioni. RICHIAMI DI MICROECONOMIA. Concetti-chiave da ricordare: - PowerPoint PPT Presentation

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ECONOMIA INDUSTRIALE (MERCATO, CONCORRENZA, REGOLE) LEZ 2

Augusto Ninni

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Avviso importante

• le slides saranno messe su Internet il mercoledì, dopo le lezioni

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Concetti-chiave da ricordare:

• Curva di domanda come indicazione delle disponibilità a pagare surplus del consumatore

• Elasticità della domanda (rispetto al prezzo): = - dq/q / dp/p = - dq/dp * p/q

(elemento strutturale che influenza le strategie delle imprese)

• Ipotesi generale: le imprese mirano a massimizzare il profitto

RICHIAMI DI MICROECONOMIA

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Differenti tipi di costi: in particolare costi opportunità e costi irrecuperabili (sunk costs)

Economie di scala, economie di apprendimento, scala efficiente minima

Economie di varietà (= di scopo) e diversificazione dell’impresa (# differenziazione del prodotto)

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CONCORRENZA PERFETTA:

l’impresa e’ price-taker

Vi ricordo:

Ricavo Medio = RT/Q = (p*Q) / Q

Ricavo Marginale = ∆ RT / ∆ Q

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Ricavo Medio = Ricavo Marginale = prezzo

P = 5

Q

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Costo mediototale

Q

CU

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Costo Medio

Totale

Q

CU

7

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P = 5

QQ

Prezzo, costo medio

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• Ricavo Marginale = Costo Marginale (sempre!)

Definiamo il profitto, la variabile da massimizzare: П = p*q – C (q)

Per massimizzare questa funzione deriviamola rispetto a q e poniamola uguale a 0 (condizione del primo ordine):

Max П p dq/dq + q dp/dq – d C (q) / d q = 0 ma:p dq/dq = p * 1q dp/dq = 0 (le imprese sono price taker, dato che siamo in

concorrenza perfetta !)

p = CM p = RM = CM

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N.B. L’uguaglianza fra Ricavo Marginale e Costo Marginale è

condizione richiesta per la massimizzazione del profitto dell’impresa in tutte le strutture di mercato

Solo in concorrenza perfetta, però, Ricavo Marginale = Prezzo = Ricavo Medio

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Dall’impresa al mercato (in concorrenza perfetta)

Breve periodo

Lungo periodo

Impresa Mercato

A B

CD

O E

7

5

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Dall’impresa al mercato (di concorrenza perfetta)

Breve periodoImpresa Mercato

Lungo periodo

P ↓

P

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П = p q – c q In concorrenza, Max П p dq/dq + q dp/dq – d C (q) / d q = 0;MR = p + q (dp/dq) = MC; MR = p = MC

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In MONOPOLIO, Max П p dq/dq + q dp/dq – d C (q) / d q = 0;MR = p + q (dp/dq) = MC;

MR = p + q dp/dq

= p (1 + q/p dp/dq)

= p (1 + q/p Δp/Δq) (variazione nel discreto)

Ma ε = (Δq / Δp) p/q (elasticità della domanda)

MR = p (1 + 1/ ε) = p (1 – 1/ |ε | ), quindi MR > p

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MR=p(1+1/ ) MR=MCp (1+1/ ) = MC p + p/ = MC p – MC = - p/ divido tutto per p: (p-MC)/p= -1/ (p-MC)/p = margine prezzo-costo (indice di

Lerner) (indice del potere di mercato) (quanto maggiore è l’elasticità della domanda,

tanto minore è la capacità dell’offerta di “fare il prezzo”, praticando un prezzo superiore al costo marginale)

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La curva del ricavo marginale (in monopolio)

• Sia la curva di domanda p = a – b q (curva di domanda inversa,

dove il prezzo è funzione della quantità)RT = p * q = (a-bq) q = aq – bq2

(differenziamo rispetto a q)

MR = a – 2 b q

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Curva del ricavo marginale

La curva p=a-bq interseca l’asse delle ascisse (p=0) in q=a/b

Infatti 0 = a – bq

a = b q a/b = q

p

q

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La curva MR = a-2bq interseca l’asse delle ascisse (MR=0) in q/2=a/2b

Infatti 0 = a – 2bq

a = 2b q a/2b = q

Quindi tocca l’ascissa a metà dell’intercetta orizzontale

P, MR

qq/2

MR

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P, MR

qq/2

MR

MC

q*

Quantità che massimizza il profitto

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P, MR

qq/2

MR

MC

q*

p*

Prezzo corrispondente alla quantità che massimizza il profitto

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Pc=C

DALLA CONCORRENZA AL MONOPOLIO: LA PERDITA DI BENESSERE COLLETTIVO

In concorrenza perfetta

surplus dei consumatori = ABC = surplus collettivo

(perché surplus produttori = 0)

A

BC

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Pc=C

DALLA CONCORRENZA AL MONOPOLIO: LA PERDITA DI BENESSERE COLLETTIVO

A

BC

PmL Q

Z

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Pc=C

DALLA CONCORRENZA AL MONOPOLIO: LA PERDITA DI BENESSERE COLLETTIVO

A

BC

PmL Q

Z

Benessere dei consumatori

ALQ < ABC

Benessere dei produttori

LQZB > 0

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Pc=C

DALLA CONCORRENZA AL MONOPOLIO: LA PERDITA DI BENESSERE COLLETTIVO

A

BC

PmL Q

Z

Benessere dei consumatori

Benessere dei produttori

Perdita secca: QCZ

IL BENESSERE COLLETTIVO DIMINUISCE: LA RIDUZIONE DEL BENESSERE DEI CONSUMATORI NON E’ COMPENSATA DALLA CRESCITA DEL BENESSERE DEI PRODUTTORI

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Il monopolio

Avviene raramente:

• Monopolio duraturo: solo se esistono effettive e durature barriere all’entrata, l’unico monopolio è quello legale

• Monopolio temporaneo: innovazione tecnologica non facilmente imitabile o protezione da un brevetto

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Domanda rigida

Domanda elastica

Il monopolio è più frequente quando la domanda è rigida (ovvero il prodotto è scarsamente sostituibile)

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Più facilmente: imprese dominanti (imprese con forte vantaggio competitivo per maggiore efficienza, migliore qualità, migliore reputazione)

Impresa dominante e domanda residuale (saltare fig. 5.2 p. 95)

Grande impresa che detiene la massima parte del mercato grazie a vantaggi competitivi (efficienza, qualità, reputazione ecc,) mentre le altre imprese sono piccole e quindi con capacità produttiva totale limitata.

Si può dimostrare che

se il differenziale dei costi è elevato, l’impresa dominante continuerà a comportarsi da monopolista (= le piccole non entrano sul mercato)

se il differenziale è piccolo, l’impresa dominante si ritaglia una domanda residuale (domanda totale – spazio occupato dai piccoli) all’interno del quale può operare come monopolista

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Monopolio naturale e regolamentazione

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Monopolio naturale e regolamentazione

Prezzo se operasse da monopolista non regolamentato

Prezzo se fosse soddisfatta l’efficienza allocativa

Sussidio

Prezzo da regolamentazione al costo medio

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Formule di regolamentazione

• Regolamentazione del tasso di rendimento 5 % = X = / K spinge ad investire

eccessivamente (spreco)• Price cap regulation (adottata anche in Italia) p ammesso = RPI – xRPI = indice dei prezzi al consumoX = riduzione prevista nei costi (durante la contrattazione

tra regolatore e impresa)Meccanismo ad incentivoProblema della durata ottimale del contratto

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Ex monopolista (incumbent) (liberalizzazione dell’energia elettrica)

• Fase intermedia di monopolio naturale di una attività precedentemente verticalmente integrata = essential facility

• Divieto di operare a valle

• Oppure può operare a valle, ma non può discriminare sulle condizioni di accesso (regolamentazione dei canoni di accesso)