ECO DELLA SOLIDARIETA' NOVEMBRE 2010

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IN SILENTIO CHARITAS - IN SILENTIO CHARITAS - IN SILENTIO CHARITAS - IN SILENTIO CHARITAS Notiziario di informa- zione sulle attività dei Fratelli di San Francesco - Onlus ANNO 1 - N°0 Novembre 2010 Copia gratuita all’interno: AIUTIAMO IL PAKISTAN Un esperienza che ti fa crescere Un grazie di cuore a tutti i volontari ANCORA UNA DONAZIONE DI SOLIDARIETA’ PENSIERI, EMOZIONI, RIFLESSIONI DI CHI CI AIUTA

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NOTIZIARIO INTERNO DEI FRATELLI DI SAN FRANCESCO D'ASSISI

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IN SILENTIO CHARITAS - IN SILENTIO CHARITAS - IN SILENTIO CHARITAS - IN SILENTIO CHARITAS

Notiziario di informa-zione sulle attivitàdei Fratelli diSan Francesco - Onlus

ANNO 1 - N°0Novembre 2010Copia gratuita

all’interno:AIUTIAMO ILPAKISTAN

Un esperienza cheti fa crescere

Un grazie di cuorea tutti i volontari

ANCORA UNADONAZIONE DISOLIDARIETA’

PENSIERI, EMOZIONI, RIFLESSIONI DI CHI CI AIUTA

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IN SILENTIO CHARITAS - IN SILENTIO CHARITAS - IN SILENTIO CHARITAS - IN SILENTIO CHARITAS

Si può dire che molti dei nostri volontari riescano a donare un po’ di serenità a tutti gli anziani soli che rischiano l’emarginazione, perchè non hanno nessuno che li aiuta e spesso le loro condizioni fisiche e sociali non gli permetto-no di essere autonomi, anche nella quotidianità. Il Centro dei Fratelli si San Francesco ha un compito bellissimo; quello di aiutarli a non debilitarsi né intristirsi e a credere nel valore della vita fino a quan-do potranno essere assistiti dai volontari e dai custodi sociali. Per questo, la sicurezza di un pasto caldo e la certezza anche di una semplice telefonata di conforto, danno forza e coraggio a tutti gli anziani che si avvicinano a noi. Con il supporto del Comune di Milano - Zona 1, ogni segnalazio-ne che ci viene fatta diventa un incarico prezioso.

Se volete avere maggiori infor-mazioni sul servizio di consegna pasti nella Zona 1, chiamate il numero 02 62545943.

Il perchè di questo notiziario.il modo giusto per sentirvi più viciniQuesto primo numero vorremmo potesse essere per chi lo legge, l’inizio di un nuovo modo di avvicinarsi alla conoscenza, al dialogo e alla collaborazione con la no-stra organizzazione capace di offrire ai bisognosi, tutta l’assistenza di cui hanno bisogno.Sarà un notiziario che mensilmente vi darà modo di essere informati sulle sue iniziative e su tutti i servizi che giornalmente si attivano per garantire quanto serve a dare aiuto, conforto e benessere.Sarà anche un Notiziario utile per raccontarvi le impres-sioni di quanti hanno potuto avvicinarsi ai nostri volon-tari o hanno potuto vivere in diretta anche un solo attimo della solidarietà che noi, per tutto l’anno, riusciamo ga-rantire.Diamo una mano agli anziani soli, educhiamo i minori per avviarli ad un lavoro, offriamo assistenza medica a tutti coloro che non sono in salute. Ma ci sono anche tanti altri servizi all’uomo che i Fratelli di San Francesco riescono a dare, solo con l’amore, la carità e l’aiuto di tanti volontari che dedicano il loro tempo a questa opera di bene.Sarà soprattutto un Notiziario capace di diventare un filo diretto tra voi e i nostri operatori per scambiarci pareri, sensazioni e perchè no, fonte di amicizia in questo mon-do sempre bisognoso di solidarietà.Potrà diventare anche il vostro punto di riferimento capace di darvi il coraggiodi affrontare al meglio i problemi e i disagi che vedete intorno a voi. Lo troverete sempre nel nostro sito con la possibilità di scaricarlo sul vostro com-puter. Una casella di posta dedicata, vi darà la possibi-lità di contattarci e inviarci consigli o commenti su ciò che più vi ha colpito. Gra-zie a voi, cresciamo anche noi. Buona lettura e un saluto da tutti noi.

Il direttore del CentroFr. Clemente Moriggi

IN COPERTINA:un servizio agli anziani

DIREZIONEVia della Moscova, 9

MILANO

DIRETTORE EDITORIALET. Cesare Azimonti

REDAZIONEPaolo BonfantiClara Bonfanti

Vera GrandiWalter Nappa

GRAFICA E IMPAGINAZIONEStudio Pizzi

STAMPABrainprint

Per sostenere le iniziative:CCP 27431279

L’ECO DELLA SOLIDARIETA’

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Un’esperienzain mezzo

ai poveri nellametropolimilanese

Non sarà questo commento a descrivere i servizi erogati dal Centro dei Fratelli San Francesco, né tantomeno i risultati dell’opera-tività di questi “professionisti della speranza”. (http://www.fratelli-sanfrancesco.it/). La mia breve riflessione vuole testimoniare l’arricchimento ricevuto da questa esperienza estiva. Sono un postu-lante OFM del Salento che ha da poco iniziato un discernimento personale sulla verità della propria vocazione. Tramite i miei forma-tori e la gentile accoglienza della fraternità francescana di S. Ange-lo ho avuto la grazia di prendere parte alla concreta e visibile carità, donata a beneficio di persone in serie difficoltà umane e sociali. Qui si vive il vangelo di Gesù Cri-sto, grazie all’efficace collabora-zione di professionisti e volontari che mettono al servizio di intenti comuni le loro capacità, la loro accoglienza, sostegno e cure, al fine di rendere possibile l’integra-zione e l’autonomia dell’utente. In questo progetto ogni persona bisognosa è valorizzata nella sua dignità per esprimere al meglio la sua vera umanità e creare il suo futuro su solide basi. Ciò che ho vissuto nei giorni appena trascorsi mi ha indotto a credere con fer-mezza che più in alto della realtà si trova la possibilità, più in alto della possibilità si trova la speran-za dell’uomo, prima della speranza dell’uomo c’è l’aiuto di Dio. Tut-tavia, come ogni esperienza, anche questa ha suscitato in me degli interrogativi. Cosa ci suggerisce la realtà attuale per migliorare il futuro? Come stiamo costruendo la risposta all’indifferenza e

all’emarginazione? Quali obiettivi ci poniamo per dare un seguito all’abbraccio di S. Francesco al lebbroso? Ognuno può rispondere secondo coscienza, in ragione del-la propria fede cristiana e civiltà umana. Ho avuto modo di osser-vare che l’unità ha potenzialità maggiori rispetto a quelle espresse da un individualismo missionario. L’impegno umano unito all’intel-ligenza e all’amore è sempre più autentico e può diventare, con la collaborazione fraterna, “eucare-stia” del nuovo millennio. Chi può aiutare Gesù Cristo nella sua mis-sione, se non l’uomo che trova il coraggio e la forza per dare vita ai tanti progetti d’amore? La fantasia dei nostri pensieri sulla povertà è minima rispetto alla realtà. La povertà è ovunque, nella via, nella verità e nella vita.

I veri poveri (anziani, tossici, clochard, extracomunitari hanno la ricchezza di vivere la loro solitu-dine con un sorriso, anche quando cercano compagnia e aiuto e non hanno risposta; e allora non resta loro che adattarsi e pensare alla povertà soltanto come un rifugio momentaneo. Il Centro dei Fratelli San Francesco è in cammino per offrire una risposta concreta alle povertà di questo secolo. La ca-parbietà d’azione del Centro, data da una professionalità gestionale e una volenterosa donazione da parte di ogni collaboratore, ha la capaci-tà di superare le difficoltà politiche (schieramenti di parte, conflitti d’interesse), sociali (poca sinergia tra gli enti), cittadine («non fare il bene sotto la mia casa»). La mis-sione degli uomini e delle donne che partecipano a questo progetto va oltre l’ambiente lavorativo e mira non soltanto a dare, ma soprattutto a creare insieme. Il loro intento non è quello di pubbliciz-zare, bensì di promuovere coloro che hanno chiesto soltanto un bicchiere d’acqua (clochard ect) e hanno trovato molto di più, un po-sto letto e un pasto caldo; integrare nella società chi ha cercato dei soldi (immigrati) e poi ha riscoper-to la sua identità, anche grazie ad un lavoro; valorizzare coloro che hanno mendicato un po’ di compa-gnia (anziani) e hanno ricevuto un abbraccio costante.

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In questi giorni ho avuto molti“insegnanti” che con le loro “le-zioni” hanno arricchito la cultura di un alunno curioso come me. Vivendo il “pensiero di Dio” all’interno del Centro, ho appreso che ogni uomo dovrebbe smonta-re tutte quelle irrealtà spirituali e mentali che si porta dentro, se non pratica ciò che predica e non vive ciò che pensa. Penso che formarmi insieme all’abilità dei poveri mi aiuti ad accrescere la relazione in-tima con Dio, interna con i fratelli, esterna con la società. Ho scoperto con meraviglia che tutti gli incon-tri interreligiosi e interculturali, vissuti all’interno del Centro, sono un utile strumento per la crescita e la formazione francescana.

Grazie alla testimonianza dei Frati di S. Angelo ho avuto occasione di riflettere nuovamente sul fatto che l’esperienza di ogni religioso è la dottrina per nuove idee pa-storali. Accogliendo l’altro nelle relazioni di ogni giorno, ciascuno, secondo le proprie possibilità, può cominciare a guardare la diversità tra gli uomini come una risorsa, un’opportunità che non intralcia l’unità, anzi, migliora la quali-tà del saper vivere insieme. Ho osservato tuttavia che il tempo, la fatica, gli sforzi dei responsabili non bastano per realizzare questi progetti e desideri. Pertanto, sa-rebbe necessario un impegno più incisivo e concreto da parte della

realtà francescana – pioniera e promotrice della fraternità – nei confronti del Centro. Ciò mi spro-na ad essere un costruttore di unità fraterna e interprovinciale. Tutto questo e tanto altro è il bagaglio che incoraggia la mia risposta con un Sì “pratico”, insieme ai miei fratelli francescani, nell’autenti-cità e concretezza cristiana tra gli esclusi e i deboli della società. Grazie a voi professionisti della speranza (religiosi e laici), perché con la vostra umanità avete ac-colto, sostenuto, curato, integrato e reso autonomo un utente come me. Siate sempre i precursori dell’amore, i portatori del sorriso, gli alunni dei poveri. Credere in ciò che si ama, sviluppa la ricerca in ciò che si crede.

UN AIUTO PER LA POPOLAZIONE DEL PAKISTAN

Cari amici,questo mese vi chiediamo un gesto di generosità, per aiutare la popolazione del nord del Pakistan vittima di una tremenda alluvione. Dal nostro Frate Francescano Lal Khushi, che dopo una esperienza di alcuni mesi a Milano è tornato a Lahore proprio in questi giorni, abbiamo ricevuto un accorato appello per far fronte alla grave

emergenza di cibo, medicine e generi di prima necessità delle migliaia di persone vittime delle esondazioni. Frate Lal ci scrive: “Come sicuramente saprete, la popolazione del Pakistan è vittima di un’alluvione di portata catastro-fica, e necessita di aiuti urgenti da parte di tutti coloro che operano per il miglioramento della società. In questi giorni siamo alle prese con le attività di soccorso nelle

aree di Noshara e Muzafferga-rah, colpite dall’alluvione, dove offriamo i servizi medici di base. Vi saremmo davvero riconoscenti se poteste unirci a noi in questa nobile causa, in tutti i modi che ri-terrete opportuni!”. Solo per darvi un’idea del disastro, definito dai media “la più grande catastrofe umanitaria della storia del Paese”, la popolazione colpita dall’allu-vione supera gli otto milioni,

Credere in ciò che si ama, sviluppa la ricerca in ciò che si crede.Luigi Stanca - Probando di Lecce

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UNA GIORNATA CON I FRATELLI DI SAN FRANCESCOPremiati i volontari che da anni offrono la loro professionalità

Nella splendida strutture dell’ex cinema-teatro Angelicum di via Moscova si è svolta la classica manifestazione del Fratelli di San Francesco d’Assisi (FSF) che una volta l’anno intende così rendere

sore Mariolina Moioli (Fami-glia, Scuola e Politiche Sociali) a significare lo stretto legame tra la FSF e il Comune di Milano nella quotidiana lotta contro la povertà. La FSF, un’antichissima istituzio-ne cittadina per il soccorso ed i servizi agli indigenti, trae la pro-pria energia vitale da una moltitu-dine di volontari, di enti, di asso-ciazioni, di cittadini. Tutti quelli, insomma, che hanno interpretato il sentimento della Milano aperta all’ascolto e all’accoglienza. Per dirla con una frase storica: <Mila-no, città col cuore in mano>.Ha introdotto la manifestazione Padre Roberto Ferrari, che ricorda e sottolinea la missione dell’opera francescana: assoluta concen-trazione sulle diverse forme di povertà e costante riferimento al vangelo.

conto delle attività svolte e portare all’attenzione generale il profondo ed affettuoso ringraziamento verso tutti coloro che hanno prestato la loro opera. Grande spazio è stato riservato all’intervento dll’asses-

gli sfollati a rischio di epidemie (per esempio sono stati registrati diversi casi di colera) sono più di cinque milioni. Se anche voi volete aiutare la popolazione Pakistana colpita dall’alluvione contattate la Segreteria Ge-nerale dei Fratelli di San Francesco, che vi fornirà tutte le informazioni necessarie per fornire un aiuto concreto e tempestivo:02/62545922-02/62545923 e-mail: [email protected] Grazie per quanto saprete fare!! Walter NappaSegreteria General - FFSF

Frate Lal, ha passato alcuni mesi presso i Fratelli di San Francesco di Milano e, torna-to in Pakistan, ora è il nostro punto di riferimento diretto con coloro che stanno vivendo que-sto dramma. Per aiutare la sua gente, Frate Lal ha decisodi rivolgersi a noi per attivare questa raccolta di fondi.

UNA MISSIONE NATADAL CUORE

CCP 27431279 - IBANIT08Y0351201614000000007463

causale: Aiuto al Pakistandonazione deducibile

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Padre Roberto spiega le nuove povertà, come quelle derivanti dal disgregamento della fami-glia, dalla presenza crescente di immigrati, dalla crisi economica. In particolare quest’ultima ha generato un aumento di persone indigenti, anche tra coloro che in passato hanno ricoperto incarichi importanti, di funzionari e diri-genti. Lancia inoltre un allarme per il crescente numero di giovani che abbandonano la scuola. Infine richiama la nostra attenzione sulla situazione di solitudine in cui sono costretti a vivere molti anziani, per i quali troppo spesso manca la capacità di ascolto da parte della società. Padre Roberto riafferma l’autonomia di FSF da qualsiasi forma di aggragazione politica e ribadisce che il messaggio france-scano è sempre proteso ad operare secondo le linee del vangelo.

Il discorso dell’assessoreMoioli.Si è sviluppato su vari aspetti del terzo settore e, naturalmente del legame che lo collega alla struttura pubblica. Molto chiaramente ci fa notare che esistono i due ruoli e che non si conoscono forme migliori di collaborazione. Cita la stretta relazione personale con Padre Clemente che consente un armonioso sviluppo delle attività. La struttura pubblica è una grande e bella macchina, che funziona e produce risultati e richiede sforzi economici rilevanti; a questo pun-to l’assessore Moioli cita un fatto di gande rilevanza e cioè che ai servizi sociali non è stato fatto al-cun taglio economico, come inve-ce è successo a molti altri compar-ti dell’amministrazione comunale. Milano è da sempre impegnata nel welfare e, sottolinea l’assessore con comprensibile orgoglio, è tra le prime città in questo campo. Al punto da essere osservata come

modello, secondo le indicazioni del CNEL.Le attività del volontariato si ser-vono anch’esse della propria mac-china organizzativa, ma aggiungo-no il cuore. E’ questo l’aspetto che rende così unica e indispensabile la loro presenza. E’ questa la sussi-diarietà che genera il virtuoso svi-luppo dei risultati.Alcuni intendono il terzo settore come un’entità delegata dall’engte pubblico ma non è quello che si vuole. L’obiettivo è invece quello di lavorare insieme, utilizzando le risorse di entrambi, inteste come complementari.Il Comune di Milano, comunica la Moioli, ha raggiunto alcuni prege-voli risultati come l’inserimento di oltre 200 Custodi Sociali presso i caseggiati delle case popolari, la riqualificazione del dormitorio di viale Ortles, il piano anti freddo, borse lavoro, ecc.Però è chiaro che di fronte alla

grande massa di richieste, peraltro in aumento per effetto della crisi e delle nuove emergenze, molti bisogni restano da soddisfare. Tut-tavia si va avanti con la voglia e le energie di fare sempre di più.Successivamente ha preso la parola il Prof. Maggi, Presidente del Centro, soffermandosi sul-la descrizione delle attività del poliambulatorio che opera grazie all’instancabile opera di circa 100 medici volontari. Una vera eccel-lenza tra le tante attività do FSF. Infine un affettuoso saluto è giunto dalla d.ssa Bruno, Presidente dell’Associazione.Dopo si è passati alla vera essenza della manifestazione: la ricono-scenza verso chi ha dato energia e valori nei passati 12 mesi. Decine di persone sono state insignite di medaglia e diploma, prima fra tutte l’assessore Moioli. Davvero una bella festa commovente, cul-minata a fine serata del concertoo del Coro Polifonico dell’Acqua Potabile.

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LA BACHECA DEL VOLONTARIO

• Per il Centro di ascolto per via Bertoni e per la prossima aper-tura in via Saponaro, cerchiamo volontari con disponibilità al mattino o un pomeriggio da defi-nire. Previsto un percorso forma-tivo apposito• Per il Centro di aiuto in via Fer-rante Aporti 3 cerchiamo volon-tari con disponibilità serale o nei fine settimana. Orari del Centro di Aiuto: dal lunedì al venerdì ore 17,30-22 e 12-22, sabato e dome-nica dalle 12 alle 22 (suddivisi in due turni)• Supporto alla segreteria dei vo-lontari una mattina alla settimana• Supporto all’assistente sociale in via Saponaro 40 per la regi-strazione dei colloqui, richiesta disponibilità al mattino

Per il Servizio Buon Samarita-no che si svolge dalle 20.45 alle 23,30 circa, impegno minimo una volta alla settimana, è neces-saria la partecipazione periodica ad incontri formativi specifici• Per il Servizio Guardaroba: servizio di raccolta, selezione, organizzazione degli indumenti presso la casa di accoglienza di via Saponaro• Per il Servizio mensa che si svolge presso la casa di prima accoglienza di via Saponaro 40; la mensa è aperta tutti i giorni, fe-stivi inclusi. Richiesta la disponi-bilità una volta alla settimana op-pure “su chiamata”, orari: pranzo 11-13, cena 18-20

• Per il Servizio di accoglienza che si svolge in via Bertoni, ri-chiesta disponibilità di due mez-ze giornate alla settimana, uso pc, capacità relazionali• Per lo Sportello lavoro: il ser vizio si svolge al momento nei seguenti giorni/orari: martedì ore 9-12 o 14-17, giovedì ore 9-12. Richiesta esperienza nel settore• Per il servizio Telefonata amica anziani che si svolge nella nostra sede di Via Bertoni dal lunedì al venerdì ore 8,30-13, 14-17. Di-sponibilità minima richiesta: 4 ore alla settimana• Per il nostro Poli Ambulatorio in via Bertoni cerchiamo medi-ci, dentisti, oculisti, infermieri,e presso il centro di accoglienza di via Saponaro cerchiamo medici generici

Per maggiori informazioni,iscrizioni al prossimo corso base,

offrire la tua disponibilità: chiamaci al numero: 02-62545960

oppure mandaci una e-mail a:[email protected]

Chi desidera svolgere attività di volontariato prende un ap-puntamento presso la segreteria dell’Associazione volontari per un primo colloquio orientativo. Il volontario partecipa al corso base (3 incontri) e a corsi specifici relativi al servizio scelto. Successivamente inizia il servizio in affiancamento ad altri volontari o al responsabile del servizio. Sono previsti colloqui motivazionali e di supporto all’attività, nonché di riorientamento, su richiesta dell’interessato e/o del responsa-bile del servizio. Il volontario partecipa alle riunioni di grup-po e a iniziative che l’associazione propone per supportare la sua attività, il cammino individuale e di gruppo, il senso sociale, l’appartenenza all’Associazione (giornata del volon-tario, serate si approfondimento, notiziario dei volontari, as-semblea annuale, etc…)

Come si diventa volontari dei Fratelli di San Francesco?

AAA—Cercasi volontari nei seguenti servizi

Foto di Digaetano

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UNO SPAZIO PER IL NOSTRO PENSIEROParlano i volontari

L’Associazione F.lli di San Francesco desidera ricordare Nella e Elio Chiappa scomparsi a pochi mesi l’uno dall’al-tro. Soci sostenitori sino dalla nostra fondazione. Non ci

hanno mai fatto mancare la loroaffettuosa partecipazione.

A loro il nostro ricordo e ringraziamento.

Maria Teresa Capri non c’è più.Ci ha lasciati in un giorno di agosto, in silenzio, per raggiungere Peppino, compagno di una lunga

vita, talvolta felice, talvolta messa alla prova da dolori e difficoltà.Maria Teresa, caratetre non facile, ma sempre generoso, è stata pioniera del servizio di ascolto, da quel 13 novempre 1978, quando si inaugurava il Centro di Accoglienza, con pochissimi mezzi, ma con un’intuizione profetica, in una città che si apriva alla necessità degli “ultimi” e alle prime mi-

grazioni nordafricane.Sotto il campanile di Sant’Angelo, accoglieva e aiutava le tante persone che arrivavano con i loro

problemi, le loro richieste, il loro mal di vivere, donando loro - con il suo sorriso e il suo conforto - aiuto e orientamento.

Ci mancherà, anche se non sempre la pensavamo allo stesso modo. Ci mancherà perchè comunque è stata un esempio di i mpegno, di generosità, di fede nell’intervento della Provvidenza, al di là di

ogni considerazione razionale. Affidandosi.Buon viaggio Maria Teresa, non perdere il sorriso e la determinazione, non litigare con Peppino e

riposa in pace.

LA TELEFONATA AMICAMolti lo chiamano telefono amico. Altri all’americana call center. Ma il telefono amico, quello con la maiu-scola, lo conosciamo bene, è quello che Padre Eligio ha introdotto a Mondo X, forse il primo in Italia, più di quarant’anni fa proprio qui, al Convento di S.Angelo. E molti l’hanno seguito: il telefono azzurro, il telefono rosa e via dicendo.Però questi telefoni hanno qualcosa di diverso dal nostro: aspettano che qualcuno chiami, invece dal nostro siamo noi che chiamiamo.E richiamiamo regolarmente, con cadenza settimanale secondo le aspettative e le esigenze delle persone. Noi lo facciamo soprattutto per anziani soli perchè desideriamo sentirli e che sappiano che noi ci siamo e che regolarmenteli chiameremo. Perchè con noi non sono più soli.Noi preferiamo chiamarlo “telefonata amica”, perchè questo è lo spirito delle nostre “voci” telefoniche, che sono voci vive (non registrate!) di persone in carne e ossa che conversano serenamente al telefono in modo assiduo e amichevole, anche se rispettoso e attento alle sensibilità e alle condizioni di ciascuno.La telefonata amica è un filo di contatto che però va oltre la voce, infatti si collega con altre attività come la “consegna pasti” estiva e il “portierato sociale” per non parlare del “centro di ascolto”.Tutte espressioni dell’amicizia francescana. Paolo Bonfanti

Un saluto e un ricordo pieno di riconoscenza a

NELLA e ELIO CHIAPPA

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UNO SPAZIO PER IL NOSTRO PENSIERORiflessioni degli operatori

UN CASO DI SOLIDARIETA’

Ti poterbbe succedere una mattina di svegliarti e scoprire d’essere in mutande, niente per coprirti, conto corrente azzerato....che imbarazzo....quasi fosse colpa mia.....costretto a recitare la parte senza conoscere le battute...imputato in un processo dove tutti sono Pubblici Ministeri e Giudici....Pensavo che la crisi economica riguardasse gli altri, quelli che stanno sotto i ponti, negli angoli delle stazio-ni, quelli “lì” insomma, tu sei (eri) “diverso”, hai (avevi) una moglie e un lavoro..via lei, fine!! Niente casa, perdi il lavoro e finiscono i soldi, sei fuori, escluso anche dal 740, per fortuna con l’8 per mille preti e frati ti danno qualcosa da mettere sotto le gengive, in fila alla mensa dei poveri, drogati, alcolizzati, poveri cristi che fanno del sopravvivere, il vivere la normalità, c’è chi non ha nemmeno le scarpe, io almeno quelle le ho tenute è tutto il resto che mi manca...Voglia di fare, essere propositivo, coraggio, testa tutte le qualità che non mi mancano, ma devi mantenere la tua ex, i tuoi figli che ex non lo saranno mai, me l’ha detto anche l’avvocato (il mio), mentre quello della ex moglie scrive e sottoscrive il conto degli alimenti da pagare, tanti, troppi, non me lo aspettavo....Chiederselo è banale, ma la tua città, città intesa come istituzione ti aiuta?? C’è qualcosa che può fare?? Qualcosa che il volontariato non può fare, considerato che hanno e stanno già facendo per me. Ad esempio una cosa che il volontariato non può fare è toglierti dall’imbarazzo, per esempio, giustificarti chiedere scusa e per cosa poi? Per un matrimonio che non è andato a buon fine? Per una crisi economica che nemmeno un nobel dell’economia poteva prevedere? Poi ci sono gli “amici”, conoscenti cosa gli dici? “Sai sono diventato un barbone”...sapete, succede...Barbone, che parola strana, quindi, precisiamo povero, ma nel mio vocabolario ci poteva stare il “povero di spirito”, oppure il “povero di idee”, il povero quello senza soldi, senza casa, senza lavoro, non per scelta di vita, ma per caso, una sottospecie di barbone un po’ più raffinato, non lo avevo considerato e se penso che come me ce ne sono almeno altri cinquantamila....che disastro!!! Altro che “mal comune mezzo gau-dio”, chissà se esiste una lobby dei poveri, ognuno deve arrangiarsi da solo. La tua città (istituzione) non ha previsto tutto questo quindi latita, perde o perde tempo, per non parlare dell’assistente sociale dal sorriso impeccabile e sempre pronta a ripeterti frasi di circostanza a seconda dell’umore o del giorno (evitare i pre-festivi), “questo non è l’ufficio di collocamento”,”mi spiace ma non è colpa nostra se la sua ex fa la stronza con la vita dei suoi figli”, oppure”sa, al momento non abbiamo un piano di intervento per casi come i suoi....casi come i miei??...sarà una nuova malattia, una forma di pandemia, una nuova patologia cliniche-conomica...Non sei nemmeno ricco di amici perchè un barbone doc qualcuno che gli dice una buona parola lo tro-va, io sono nuovo del club, un imbucato, un intruso che a volte persino i barboni guardano male. Già!!Le guerre tra poveri, per un piatto di pasta, per una moneta, persino per un sorriso. Mi viene da pensare che poveri si dovrebbe nascere, perchè a diventarci si fa troppa fatica.RingraziandoVi per l’attenzione, mi firmoUn padre separato, ospite della casa di accoglienza di via Saponaro.

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PIANO ANTIFREDDO 2010 / 2011 A partire dal 15 Novembre 2010, e fino al 31 Marzo 2011, I Fratelli di San Francesco, si vedranno impegnati a fianco del Comune di Milano per affrontare il PIANO ANTIFREDDO .La casa di accoglienza di via Saponaro 40, gestita dai Fratelli di San Francesco, darà ospitalità a 350 persone in difficoltà, offrendo non solo quelli che sono i servizi primari quali colazione, pranzo, cena, docce e un posto letto, ma anche alcuni dei servizi secondari quali: guardaroba, assistenti sociali ( quest’anno all’interno della casa, c’è ne saranno due ), ricerca lavoro, servizio medico. L’apertura del Centro di via Saponaro 40, e delle case dello Scalo Romana, sarà alle ore 16.00 .Agli ospiti del Centro di via Saponaro, vengono inoltre garantiti sia nella fase di accoglienza, che durante la permanenza un kit di igiene personale distribuito ogni 15 giorni, un servizio di cambio lenzuola ogni 15 giorni. L’accettazione delle do-mande di inserimento nel Centro, verranno gestite dal Centro di Aiu-to del Comune di Milano Via Fer-rante Aporti, 3 Tel. 02.67391374 Orari di apertura: da lunedì a vener-dì dalle ore 9.00 alle 22.00 sabato, domenica e festivi dalle ore 12.00 alle 22.00. La mensa della Casa di via Saponaro 40, rimane aper-ta anche per chi non è ospite della Casa, 7 giorni su 7, dalle ore 11.30 alle 13.00, e dalle 18.30 alle 20.00.( ulteriori informazioni si posso-no trovare sul nostro VADEME-CUM DEI SERVIZI ALL’UOMO IN DIFFICOLTA’ 2010, da ritirare presso via Bertoni 9 dalle 9.00 alle 17.00 ).

VADEMECUMDEI SERVIZI A DISPOSIZIONEPresso in Centro è possibile rice-

vere un prontuario di tutti i servizi sociali primari a cui si può acce-

dere, se necessario.

Il Segretariato Sociale attiverà la tessera che permetterà di accedere a tutti i servizi e di poter contare

sull’assistenza sociale.

FRATELLI DI SAN FRANCESCO

Le nottidei

senza fissadimora

assistenza

solidarietà

aiuti

Condividere vuol dire amare

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Lo scorso 30 giugno è stato consegnato un pullmino al Centro Fra-telli di San Francesco d’Assisi, da parte di Fondazione Milan, che ha voluto donare il mezzo per rendere più agevoli le numerose attività di solidarietà che il Centro F.lli San Francesco d’Assisi (Fondazione, As-sociazione e Cooperativa) porta avanti già da diversi anni. La conse-gna ufficiale delle chiavi è avvenuta alla presenza del direttore sporti-vo rossonero Ariedo Braida. Il pulmino donato è già stato destinato al servizio di Unità Mobile, il servizio portato avanti dal Centro, di cui è responsabile l’assistente sociale Michaela Paleari. La stessa, con il prezioso aiuto degli opera sere su sette, gira per le strade di Milano (seguendo un itinerario specifico), distribuendo ai clochard incontrati generi di primo conforto, indirizzandoli successivamente ai servizi so-ciali cheil Centro dedica ai senza fissa dimora. Il Centro gestisce infat-ti da circa dieci anni numerosi servizi sociali, nel rispetto della dignità della persona e del dovere di solidarietà sociale, garantendo sostegno a chi si trova in difficoltà, nonché libertà di scelta individuale tra le prestazioni erogabili. In dieci anni il Centro acccoglienza dei Fratelli di San Francesco d’Assisi ha accolto più di 3.000.000 di persone in difficoltà (senza fissa dimora, anziani e richiedenti asilo politico).

IL NOSTRO CENTRO SERVIZIBasta iscriversi attraverso

il nostro segretariato sociale.orari: Lunedi-Venerdi

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