Eco del Palio n.1 anno 4

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Pubblicazione d’informazione del palio di San Bernardino da Siena fuori le mura San Bernardino di Crema (CR) Anno IV nr.1 del 7 Aprile 2013 Torna il Palio Torna il Palio Torna il Palio Torna il Palio dal 19 Maggio dal 19 Maggio dal 19 Maggio dal 19 Maggio al 2 Giugno al 2 Giugno al 2 Giugno al 2 Giugno

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Pubblicazione d’informazione del palio di San Bernardino da Siena fuori le mura

San Bernardino di Crema (CR) Anno IV nr.1 del 7 Aprile 2013

Torna il PalioTorna il PalioTorna il PalioTorna il Palio dal 19 Maggio dal 19 Maggio dal 19 Maggio dal 19 Maggio al 2 Giugnoal 2 Giugnoal 2 Giugnoal 2 Giugno

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Son solo tre anni, ma per tutti gli avve-nimenti accaduti tra noi e nel mondo ci sembra quasi di essere in un'altra epoca. Tre anni fa neanche sapevamo cosa fos-se lo spread, Beppe Grillo faceva ancora il comico ed era ancora aperta la caccia a Bin Laden. E la cronaca degli ultimi tempi ci ha fatto provare cose mai viste e sentite: un Papa dimissionario che si trova in preghiera e può abbracciare il suo successore, il primo nella storia a imporsi il nome di Francesco. Ma per la nostra parrocchia il cambio epocale è senz'altro la perdita della figu-ra più rappresentativa della nostra co-munità. Dopo aver festeggiato degna-mente il compleanno del secolo abbia-mo dovuto salutare definitivamente il

nostro amatissimo d. Vincenzo. Adesso continua ad essere il nostro d. Vincenzo ma non più come servitore della parroc-chia ma associato come protettore al beato San Bernardino. La nostra festa al Santo Patrono con i giochi del Palio, è quindi giustamente dedicata quest'anno al nostro nuovo protettore in cielo che, dopo aver accompagnato la vita della nostra comunità per 76 lunghissimi an-ni, ancora continua a proteggerla con la preghiera celeste. Non è certo il Palio l'occasione migliore per ricordare la figura e l'opera di d. Vincenzo tra di noi ma ugualmente è significativo che un evento della comunità sia vissuto all'in-segna del suo patrocinio. Sempre dal punto di vista ecclesiale il Palio di

quest'anno si caratterizza, e crediamo si valorizzi anche, per un coinvolgimento cittadino e diocesano. Infatti la festa religiosa di S. Bernardino del prossimo 20 Maggio, data attorno alla quale gira-no le diverse proposte aggregative del Palio 2013, sarà celebrata con una pro-cessione in costume e con la statua del Santo Patrono che partirà dalla nostra parrocchia e si concluderà nella chiesa di S. Bernardino in città accanto al Duo-mo. La storica visita di S. Bernardino a Crema sarà così ricordata con una cele-brazione che vedrà coinvolte sia la sfera religiosa, ben significata dalla benedi-zione in piazza Duomo da parte del Ve-scovo, come quella civile, rappresentata dal Sindaco di Crema che consegnerà le chiavi della città al comitato del Palio. Le premesse per una gran festa di popo-lo, da vivere tutti insieme nei momenti religiosi, di rievocazione storica come di aggregazione popolare, ci sono tutte. Basta un poco, anzi un ‘pochettino’ di contributo da parte di ciascuno perché il tutto possa esplodere in una gran festa per S. Bernardino.

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Ebbene si sono passati già tre anni dall'ultima edizione....ed è già ora di festeggiare di nuovo! Ho ancora negli occhi alcuni “flash” dell'edizione del 2010....la gioia dei piccoli ed il diverti-mento dei grandi...i giochi in conca, le grandi tavolate imbandite, la bella sera-ta all’ARCI con la gara di ballo e le par-tite a carte...insomma la partecipazione generale...i momenti di aggregazione, che, a volte in modo inaspettato, hanno riavvicinato le persone del quartiere.

Anche questo Palio 2013 è dedicato ad una persona speciale molto vicina a tutti noi, il nostro Don Vincenzo De Maestri, “nostro” come amava definirsi...lui che è stato con noi fin dal 1936, svolgendo in mezzo a noi tutta la sua vita sacerdo-tale: 14 anni da coadiutore, 38 da parro-co e 22 da “aiutante”, com’egli stesso si definiva scherzando un po’ sul ruolo fino a pochi giorni fa ricoperto. Il desiderio di vedere il nostro San Ber-nardino “colorato”....con i colori delle Contrade....del pensiero di chi passa e

vede il nostro quartiere a Festa mi rende euforica, alcuni penseranno “per così poco?” SI, per così poco col desiderio di vedere la felicità dei piccoli e la com-petizione dei grandi con discussioni, sani “borbottamenti” e, perchè no, an-che abbracci a fine gara. A differenza dell'edizione del 2010 ci sono tre contrade e non quattro: la Con-trada Martini, coi colori Rosso e Giallo, la Contrada Chiesa, coi colori Fucsia e Verde, e la Contrada Pietà, coi colori Bianco e Blu. Inoltre questa edizione è concentrata in quindici giorni, dal 19 Maggio al 2 Giu-gno con gare e alcune novità...un calen-dario ricco ma contenuto nel tempo per far si che tutti possano godere la gioia

della competizione e della festa inoltre si abbina alla Rievocazione Medievale. Ci aspettano quindici giorni intensi, nei quali la fatica non mancherà ma la spe-ranza di vedere il quartiere “movimentato” e l'oratorio fulcro di questa manifestazione gremita di perso-ne dai 0 ai 90 anni è la miccia di un'e-splosione di voglia di dire....io c'ero e ho contribuito!! Quindi la data del 19 Maggio si avvici-na la trepidazione fra i Capi Contrada si sente....e allora VIA!

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SAB. 18 MAGGIO alle ore 21:00 : Concerto del “Coro di S.Bernardino di Crema”, con l’orchestra “Cremaggiore” nella chiesa parrocchiale

DOM.19 MAGGIO alle ore 11:30 : Mostra "San Bernardino. Volti, Im-magini e la sua Gente", a cura di Elio Ferrari, presso il Circolo ARCI

dalle ore 15:30 : Sfilata delle Contrade nel Quartiere Concerto di Campane e Campanari Gara "La torta più bella e più buo-na" alle ore 19:30 : Grande Pizzata in Piazza, in piazza della Chiesa

LUN.20 MAGGIO alle ore 20:30 : Processione del Santo Patrono con la Banda, dal Quartiere verso la

Chiesa di S.Bernardino in Città (Auditorium Manenti) alle ore 21,30 : Al termine della processione, verrà data lettura del Bando Ufficiale del Palio, scoperto e benedetto il PALIO 2013. Con la partecipazione folklorististi-ca degli "Sbandieratori e Musi-ci dei Dovara".

SAB.25 MAGGIO alle ore 15,00 : Apertura ufficiale della “Fiera di San Bernardino da Siena” - Merca-tini delle Contrade alle ore 21,00 : Sfilata di Moda delle Contrade con

la partecipazione della Scuola di Danza U.S. ACLI di Crema.

DOM.26 MAGGIO alle ore 10,30 : Messa del Quartiere all'aperto alle ore 11,30 : Foto storica delle Contrade alle ore 12,00 : La Grande Abbuffata: gara per la tavolata più numerosa, nella Conca Verde dell'Oratorio

alle ore 15,30 : Palio Medioevale per bambini alle ore 21,00 : Gran Galà di Ballo dei Rapanelli, presso il Circolo ARCI

SAB.1 GIUGNO alle ore 20,30 : Festival delle Contrade, in piazza della Chiesa

DOM.2 GIUGNO alle ore 15,30 : Palio storico di S.Bernardino da Siena Extra Moenia alle ore 19,00 : Palio Party con esibizione dal vivo di Writers "Live Paintings" alle ore 20,00 : Premiazioni finali delle Contrade in piazza della Chiesa alle ore 21,00 : Spettacolo finale di saluto delle contrade “CREMETE E IL DRAGO” a cura del gruppo "Teatro All'Im-provvista" di Isola Dovarese

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Perché una cena complicata, con una, due… cinque portate, che alla fine bisogna anche sparecchiare, la-vare i piatti e riordinare? Molto meglio una fumante pizza, recapitata direttamente a casa dove tutta la fatica sta nel tirarla fuori dal cartone! Deve essere stata questa la motivazione dietro l’idea di organiz-zare una

grande Pizzata! Cosa esiste di più “nazionale” ed “internazionale” di una pizza? E so-prattutto a chi non piace? L’idea è semplicissima e vuole coin-volgere quante più persone possibili.

Abbiamo fatto un accordo con alcu-ne pizzerie per la sera del

20 Maggio che, a partire dalle 19:00 circa, ci riforniranno di tutte le pizze neces-sarie per soddisfare tutti coloro che si sono iscritti a questa “cena” co-munitaria. Ma questo non è ancora abbastanza! La crisi, gli stipendi fa-ticati, le tasse e quanto ancora grava sulle nostre tasche non rende questa esperienza gratuita. Ci rendiamo conto che il costo per una famiglia potrebbe essere gravosa e per questo abbiamo pensato ad un prezzo pic-colo piccolo, proprio per offrire a tutti la possibilità di partecipare. Quindi abbiamo costruito 3 combi-nazioni tutte basate su un unico tipo di pizza, la Margherita per la preci-sione: • la prima: Pizza e Acqua Natu-

rale o Gasata, a € 4,50 • la seconda: Pizza e Bibita, a €

5,00 • e la terza: dove la pizza è ac-

compagnata dalla Birra, a € 6,00.

Ovviamente è facoltà dei commen-sali personalizzare la propria portata con aggiunte portate da casa, come acciughe, peperoni, prosciutto, fun-ghi, Nutella o quello che vi pare! Potremmo anche fare una piccola gara a quale sarà la pizza più origi-nale, intrigante e appetitosa. Tutto questo si svolgerà sulla piazza della Chiesa, sperando che final-mente a Maggio questo tempo paz-zerello ci dia una mano! Infatti è da poco tempo che abbiamo capito quanto bella sia la nostra piazza e quanto poco sia stata finora utilizzata per le iniziative della co-munità. In questo spazio saranno allestiti dei comodi tavoli e panche, dove potersi accomodare e gustare la propria cena, in famiglia o fra a-mici o anche fra contradaioli. Partecipare è facilissimo. Basta compilare il coupon qua so-pra, e che sarà presente su tutte le prossime uscite, e, dopo averlo com-pilato consegnarlo al Bar dell’Oratorio con il denaro corri-spondente al totale dell’ordine. Non avete già l’acquolina in bocca ?

San Bernardino da Siena fuori le mura 5

Via Cadorna tel. 0373/257909

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( Pizza + Acqua € 4,50 ) x _____ persone = € _________

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CONTRADA MARTINI Dai colori giallo e rosso, è la contrada

che ha vinto l’edizione passata, allora

guidata da Michele Mozzi.

Motto: "Sotto il mio volo la muraglia

crolla" con Simbolo: Aquila

Capocontrada: Michele Martinenghi

Il territorio della contrada priora dei

Martini va dal bar Stati Uniti, per tutta

la Via Enrico Martini, comprese tutte le

vie secondarie: Via Allende, Via Moloi-

se, Via Riboli e l'ultimo tratto di Via

Izano. Le origini storiche vanno ricerca-

te nel nome, che deriva da Villa Marti-

ni, sorta sopra un monastero del XV

secolo. Fu costruita tra XVIII e XIX

secolo ad opera dei conti Martini secon-

do un stile neoclassico e circondata da

un vasto parco. Rimane famosa per aver

ospitato tra il 25 e il 26 marzo 1848 il

generale Josef Radetzky in ritirata da

Milano. Pochi giorni dopo, il 1º aprile

vi sostava Carlo Alberto di Savoia.

CONTRADA CHIESA Dallo stemma partito di verde e fucsia

Motto: "Il cor che m'arde divien fiamma

in bocca" con Simbolo: Drago

Capocontrada: Elena Minuti

Il territorio della contrada della Chiesa

comprende Via XI febbraio, Via Vitto-

rio Veneto, Via Boffelli, Via XXV apri-

le e Via Cabini.

Il nome della contrada deriva dalla pre-

senza della Chiesa parrocchiale, le cui

forme attuali risalgono agli ampliamenti

attuati nel XVIII secolo e, soprattutto,

nel 1899 quando l'altare fu arretrato e

furono aggiunte le navate laterali. Tra le

opere d'arte, conserva all'interno una

Crocifissione di attribuzione incerta

(Carlo Urbino o Giovanni da Monte) e

due stendardi di Vittoriano Urbino e

Gian Giacomo Barbelli. Quest'ultimo è

anche l'autore dei quindici episodi del

Misteri del Rosario, collocati all'altare

della Madonna. Presso il battistero cam-

peggia un Battesimo di Gesù ad opera

di Eugenio Giuseppe Conti; da rilevare

anche una Via Crucis di Mauro Picenar-

di.

CONTRADA PIETÀ Stemma partito di blu e giallo

Motto: "Fiede e risana al par l'arma

ch'ho in fronte." con Simbolo: Leocorno

Capocontrada: Alessandro Bonizzi,

qui a lato in tutto

il suo splendore!

La contrada si di-

stende lungo Via

Brescia, dal sotto-

passo di San Ber-

nardino fino al

sottopasso di Of-

fanengo.

Lungo la strada

per Offanengo, un tempo principale via

di comunicazione verso Brescia, sorge

questo piccolo oratorio detto "della Pie-

tà" costruito nel 1611 ed ampliato nel

1650; a causa di infiltrazioni d'acqua fu

ricostruito nel 1760, anche se oggi risul-

ta chiuso proprio per gli stessi motivi.

Conserva una pala d'altare attribuita a

Mauro Picenardi, mentre le pareti sono

state affrescate ad opera dei fratelli Gal-

liari. All’esterno presenta un bel mosai-

co dai colori vivi.

San Bernardino da Siena fuori le mura 6

di Marta Spoldi. In quest'edizione del palio le contrade sono ridotte a tre.,

invece di quattro nell’edizione precedente. Vediamo di conoscerle meglio!

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Torna il Palio e vediamo di capire quanto sei pronto a questa manife-stazione. Ti proponiamo un piccolo test, tipo quelli che si trovano sulle riviste patinate, sulle passate edi-zioni e sulle notizie finora “trapelate” dal comitato organizza-tore. Rispondere e davvero facile! Basta segnare con un croce le let-tera della risposta che ritieni cor-retta e, solo alla fine del test… non imbrogliare…, guardare le risposte che trovi qualche pagina più in là.

1. Quando cade la festa religiosa di San Bernardino da Siena ?

A.Il 20 Maggio B.Il 19 Maggio C.L’8 Settembre D.Il 10 Settembre

2. Quante gare erano nel calenda-rio dell’edizione precedente ?

A.14 B.22 C.28 D.34

3. Chi ha vinto il Palio 2010 ? A.Chiesa B.Porta Serio C.Martini D.Fiori

4. Quale gara della passata edi-zione ha visto coinvolti il maggior numero di partecipanti ?

A.La sfilata di moda B.La biciclettata C.La corsa podistica D.La grande abbuffata

5. Che cosa sono rappresentati sul Palio della passata edizione insie-me ai colori delle contrade ?

A.I punteggi delle singole ga-re B.Le Santelle che si trovano in parrocchia C.Il calendario della manife-stazione, completa degli e-venti collegati con le relative sedi D.IHS, il monogramma di San Bernardino da Siena

6. A chi era dedicato il Palio 2010 ?

A.A Madre Teresa B.A San Bernardino C.Al Papa Giovanni Paolo II D.A don Vincenzo de Maestri

7. Quale evento della passata edi-zione ha avuto maggior pubblico ?

A.La gara di Ballo all’ARCI B.La sfilata di moda C.La serata di apertura D.La serata finale

8. Quante settimane dura questa edizione del Palio ?

A.Una settimana B.Due settimane C.Tre settimane D.Tre mesi

9. Quale persona, nella passata edizione, è stata premiata come “Miglior Contradaiolo” , premio appositamante istituito per l’occasione?

A.Don Natale B.Elio Ferrari C.Michele Mozzi D.Luca Venturelli

10. Quanti numeri dell’Eco del Pa-lio sono stati pubblicati nella pas-sata edizione ?

A.4 B.8 C.10 D.13

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San Bernardino da Siena fuori le mura 8

Da qualche anno ormai, precisamente da quando alla fine degli anni ’90 il già curato don Francesco ebbe l’ispirazione di istituire il ‘Palio di San Bernardino’, nella nostra parrocchia si sente risuona-re sulla bocca di tutti la parola palio. Il vocabolo viene usato con naturalezza, come un comune significante indissolu-bilmente legato a un referente, a un si-gnificato, a un’idea che risiede salda e limpida come non mai nella mente di ciascuno: il ‘palio’ è ‘quella cosa lì’. E se quel termine fosse stato usato a sproposito per tutti questi anni? Se le lingue di tutti avessero commesso per anni un abuso lessicale conformandosi alla scelta arbitraria di un pastore creati-vo? Ebbene sì, la parola ‘palio’ è stata ed è ancora oggi usata a sproposito nel-la nostra parrocchia. Eppure sembra che

nessuno si interessi di questo abuso ed è inaccettabile che tutti facciano finta di niente e pieghino la testa di fronte alla risemantizzazione così arbitraria e sur-retizia di un sostantivo dalla storia e dall’etimo così gloriosi. E allora, per il gusto della polemica lin-guistica che mi compiaccio di coltivare, mi sento investito della missione di fare una volta per tutte un po’ di chiarezza su questo termine provando al fuoco del rigorismo grammaticale la lingua delle plebi. Cos’è, in fin dei conti, un palio? Per rispondere a questa domanda lasciamo per un attimo la parola alla sempiterna Enciclopedia Treccani. Alla voce palio essa recita: «Tradizionale corsa equestre di origine medievale. Prende nome dal drappo di stoffa pregiata ( o pallio ) da-to in premio ai vincitori delle gare». Giusta la Treccani, sono quattro le ca-ratteristiche fondamentali che contrad-distinguono un palio degno di questo nome. In primo luogo si tratta di una corsa equestre; in secondo luogo si tratta di un evento di carattere tradizionale, che quindi si inserisce in una serie presso-ché ininterrotta di reiterazioni grosso modo uguali nel corso del tempo con una periodicità regolare; in terzo luogo, la sua origine storica affonda le radici nel Medioevo. Infine, il premio per i vincitori di tale competizione è rappre-sentato da un drappo (‘palio’ deriva dal latino PALLIUM che significa ‘mantello’) che, con procedimento me-tonimico (il premio per la gara) dà il nome alla competizione stessa. Proviamo dunque a confrontare queste quattro caratteristiche con i cosiddetti palii che si sono tenuti negli ultimi anni

nella nostra parrocchia: due della fine degli anni ’90 sotto la direzione creativa di don Francesco (fase da tutti percepita come mitico-eroica), e uno, a dieci anni di distanza, sotto la direzione di un co-mitato organizzativo, noto ai più come ‘i fantastici quattro’ in una fase che po-tremmo definire, dal punto di vista sto-rico, di Rinascimento. Prima e fondamentale caratteristica è – ribadisco – la corsa equestre. A tale pro-posito vi chiedo: avete mai visto un ca-vallo da queste parti? E un cavallo da corsa? Naturalmente no. È evidente al-lora che i palii tenutisi a San Bernardino negli anni passati non possono essere definiti correttamente palii in assenza di questo irrinunciabile requisito. Seconda caratteristica è la tradizionalità dell’evento. A questo proposito, per quanto il palio sia stato reiterato tre vol-te nel corso degli ultimi anni, la man-canza di una regolare periodicità e so-prattutto di un arco temporale di almeno qualche generazione non consente di parlare di tradizione e quindi di utilizza-re con sufficiente proprietà il termine palio per definire l’evento suddetto. In terzo luogo l’origine medioevale. Nonostante si sia tentato con vari espe-dienti di stendere una patina medioevale

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San Bernardino da Siena fuori le mura 9

su vari eventi nell’ambito del palio, è a tutti manifesto che i nostri palii non ab-biano le loro radici nel Medioevo. Non mi risulta che in un’ipotetica primitiva comunità di San Bernardino ci siano stati palii o giostre affini in quel perio-do. L’unico dato storico che potrebbe collegare la nostra parrocchia al mondo medioevale dei palii è la presenza nelle nostre terre del predicatore francescano Bernardino da Siena nel 1420: Siena, come noto, è teatro del più famoso palio ancora oggi disputato annualmente. Ma stiamo tirando i capelli alla Storia. Infine, non mi risulta che sia stato con-segnato un qualche drappo di stoffa pre-giata ai vincitori dei passati palii. Ergo, appare chiaro a tutti che quello che noi chiamiamo palio non è un palio. Nondimeno qualcuno potrebbe avanza-re un’obiezione non peregrina: il nostro palio ha le contrade, proprio come il famoso palio di Siena. Ma non è difficile smontare questa re-plica. Il palio di Siena infatti sussiste a prescindere dalle contrade. Solo nel 1450 nacquero le cosidette contrade (attualmente 17), mentre il palio esiste-va già dal XIII secolo. Le contrade dun-que non sono condizione necessaria e neppure sufficiente per definire un e-vento ‘palio’, ovvero la presenza delle contrade non è conditio sine qua non per definire un palio. La Treccani, infat-ti, con il suo rigore nomenclatorio, non riporta nella sua definizione di palio la presenza di contrade.

Tutta questa pergamena di pedanterie, dunque, per dire che a fondamento della risemantizzazione del termine palio, a fondamento dello slittamento del signi-ficante verso un referente che non ha più nessuna delle caratteristiche del re-ferente originario c’è un aribitrio che non si può non definire poetico. In par-ticolare nella struttura-palio è stato rico-nosciuto un pattern di elementi come equivalente (per omologie psicologiche e archetipiche) di un altro pattern di elementi appartenenti a un’altra idea di struttura (un misto tra struttura fieristi-ca, circense, popolare, olimpica, da ‘giochi senza frontiere’). E nel momen-to in cui si chiama palio ‘quella cosa lì’ si assume ermeneuticamente la struttura-palio, la quale diviene ‘presente’ nella struttura-pseudopalio. Col tempo e con il primato dell’uso il riconoscimento di questo pattern di elementi equivalenti, che permette di assumere la struttura-palio, diventa abituale. Dicevo che questo complicato meccani-smo di slittamento, oggetto di studio della linguistica strutturale, è tipico dell’uso poetico della lingua. E allora a fondamento della denominazione che fu data da don Francesco alla manifesta-zione che ben conosciamo c’è un’urgenza poetica, una volontà per definizione non logica ma analogica, irrazionale, che viene dal cuore più che dalla ragione, dal «sentir» più che dal «meditar». Chiamare palio ciò che palio non è,

quindi, è il risultato di una ragione sen-timentale, della volontà tutta emotiva di fare e di costruire qualcosa insieme che ci faccia dimenticare per un momento che «sì, d’accordo, ma poi tutto il resto è noia». Chiamare palio ciò che palio non è è un arbitrio poetico che si spiega con le ra-gioni del cuore. E tutti noi sappiamo (per esperienza o per la lettura di Pa-scal) che ci sono ragioni del cuore che la Ragione, per quanto si sforzi nella pedante ostentazione della sua dottrina, non comprende e, grazie al Cielo, mai comprenderà.

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Editoriale speciale di TUTTINCONCA Fotocopiato in proprio della Parrocchia di S.Bernardino in Crema. Direttore responsabile: Don Natale Grassi Scalvini - Redazione: Don Natale Grassi Scalvini, Sara Zuccotti, Nicolò Premi, Marta Spoldi, Nicola Gaudenzi, Nadia Manclossi Contatti : tuttiinconca.blogspot.com Email : [email protected]

E adesso vediamo come è andata. Ecco le risposte corrette, dovete sommate un punto per ogni risposta corretta. 1 : A: il Palio di quest’anno inizia il 19 Maggio mentre l’8 Settembre si ricorda la nascita del Santo. 2: D: davvero un gran bel numero 3: C: infatti la contrada Martini ha vinto il Palio per la sua prima volta mentre la Chiesa ha vinto le due precedenti. 4: D: anche le altre gare hanno avuto un grande successo fra i contradaioli ma la grande tavolata ha raggiunto quota 650 commensali, davvero un record! 5: B: le Santelle del nostro quartiere sono quattro proprio come lo erano le contrade del Palio 2010. 6: A: il motto del Palio 2010 era “Madre Teresa, ponte fra i popoli” mentre questa edizione non poteva non essere dedicata al nostro carissimo don Vincenzo de Maestri 7: D: questa era davvero facile; come dimenticare la fiumana di gente accorsa per lo spettacolo di fuochi pirotecnici. 8: B: né troppo né troppo poco direi! 9: D: e’ vero che don Natale ha giocato praticamente per tutti, che Elio Ferrari ha aiutato il Palio in modo davvero grandioso e che Michele ha portato a casa il Palio ma colui che, a detta del Comitato, ha capito fino in fondo lo spirito della manifestazione è stata Luca

Venturelli che, in questa edizione, fa parte del Comitato organizzatore 10: D: ebbene si, ben 13 uscite e che gran lavoro! E adesso il verdetto! Da 0 a 3 : l’Alieno . Sei atterrato da Marte o rientrato da un viaggio intorno al mondo, ovviamente a piedi? Ma dove sei stato negli ultimi 3 anni? Ti consi-glio di cercare qualcuno, che esiste dav-vero, che conserva con cura le uscite de “L’Eco del Palio” degli ultimi tre anni e metterti a leggere. Hai modo di recupe-rare. Da 4 a 6 : il Distratto . E’ vero che la vita scorre frenetica ma è davvero mol-to poco quello che ricordi di tutta que-sta manifestazione. Come abitante di questo quartiere devi sforzarti di essere più presente ed attento, potresti divertir-ti molto e (perché no?) conoscere un pò meglio i tuoi vicini di casa e anche il quartiere dove abiti. Da 7 a 9 : l’Attivo . Il tuo punteggio dimostra che il Palio ha lasciato traccia dentro di te, molto probabilmente devi esserti divertito molto e sicuramente sarai parte viva di questa nuova edizio-ne. 10 : il Perfezionista. Non ci sono paro-le! Davvero complimenti, ne sai più tu che il Comitato organizzatore. Ma per-ché non dai una mano ?

Grazie,

Grazie,

infinite

Grazie! A tutti coloro che credono nel pro-

getto del Palio e ci lavorano in modo

silenzioso, dedicando il loro tempo

libero per creare quello che il Palio

sarà ! Senza queste persone generose

oltre ogni misura, non sarebbe possi-

bile nemmeno pensare di fare quanto

stiamo per realizzare.

A tutti coloro che rendono possibile

questo progetto, gli sponsor che ap-

paiono in queste pagine perché senza

denaro (ahimé) anche l’idea più mera-

vigliosa non può concretizzarsi!

E infine a tutti coloro che avrebbero

voluto sostenerla di nuovo, come fat-

to per le precedenti iniziative, ma a

causa della crisi, delle difficoltà so-

praggiunte hanno dovuto rinunciare.

Sappiamo che questo vi è pesato ma

sappiamo anche che non ci lascerete

soli, partecipando in modi diversi!

Noi ci contiamo e vi aspettiamo come

contradaioli ma anche come pubblico.

Page 11: Eco del Palio n.1 anno 4

Tendaggi e Tessuti

Rifacimento

Divani, Poltrone e Sedie

Carte da parati

Bonizzoni Tappezzeria Via E. Martini, 24 26013 Crema (CR) Tel. e Fax 0373.256945 Cell. 338.2627522 E-mail:[email protected] Sito:www.tappezzeriabonizzoni.com

San Bernardino da Siena fuori le mura 11

E’ questo uno dei tanti eventi organiz-zati per il Palio 2013: una mostra foto-grafica allestita presso i locali del Cir-colo Arci di Via XI Febbraio, che vedrà protagonista l’intero quartiere di San Bernardino e i suoi abitanti! Come mi avevano preannunciato, dan-do una sbirciatina alla mostra ancora in fase di allestimento, ho scoperto un mondo! Un mondo più vecchio del nostro ma forse più semplice e sano, dove lo stare insieme nel gioco, nello sport, all’oratorio era sempre sinonimo di un’allegria vera e genuina.

Saranno moltissimi i flash che immor-taleranno squadre di calcio, come quel-le della società Pier Giorgio Frassati, oppure momenti di svago quali gare motociclistiche, pomeriggi di ironica aggregazione al “Mare dei poveri”, va-

canze per i giovani a Finalpia o ad A-volasio, giornate e feste all’oratorio… Più di mille fotografie in bianco e nero e non solo, sono state meticolosamente raccolte, riprodotte ed ingrandite dando vita ad una mostra che si propone di far notare la differenza tra il vecchio e il nuovo San Bernardino! In molti scatti sarà possibile notare, infatti, le diversità esistenti tra la vita di campagna, nelle cascine dove i bambini potevano scorrazzare liberi all’aria a-perta e quella odierna, nel quartiere di città spesso oppresso da un angosciante individualismo.

Ma all’interno dell’esposizione saranno presenti anche pagelle dei nostri nonni, ban-diere degli antichi partiti e vecchie bocce o giocattoli semplici ma fanta-siosi e, al contra-rio di quelli attua-li, pienamente go-duti! Una zona speciale

dell’esposizione verrà dedicata alle per-sone e alle famiglie storiche del quar-tiere, in particolare vi sarà un’area in onore di don Vincenzo, a cui tra l’altro è intitolato anche il Palio; tra i tanti momenti che hanno caratterizzato la

sua vita di sacerdote è molto significa-tiva la foto del 6/5/1951, giorno in cui, dopo 14 anni di curato, divenne parroco di S.Bernardino! Tra i luoghi, invece, il più ricordato sarà quello della chiesetta della Pietà, che per la popolazione è sempre stata, fin dagli anni ’50, più che una santella e che oggi richiederebbe maggiore ma-nutenzione. Questa raccolta di documenti portata avanti dal Comitato del Palio e diretto, in particolare, da Elio Ferrari e Tarcisio Vailati, vorrà essere non solo un’ occa-sione per ricordare persone care che magari non ci sono più e che hanno fatto la storia del nostro quartiere, ma anche lo stimolo per confrontare due mondi, due realtà apparentemente mol-to diverse; è l’incentivo a porsi doman-de e a non disperdere una storia ecce-zionale di cui le giovani generazioni dovrebbero fare tesoro, rivalutando, soprattutto, molti valori!

Page 12: Eco del Palio n.1 anno 4

San Bernardino da Siena fuori le mura 12