ECCO IL NUOVO STRALIS HI-WAY - iveco.com · Sono scesi in campo i tecnici di Iveco-Magirus, che ......

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R I V I S T A D E L L A U T O T R A S P O R T O ANNO 16 - NUMERO 103 - APRILE - LUGLIO 2012 - 0,52 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. 70% - N. 103/2012 TEST DAILY 146 CV INTERVISTA A ENZO GIOACHIN ECCO IL NUOVO STRALIS HI-WAY VIENI A CONOSCERE IL NUOVO STRALIS HI-WAY APRILE-LUGLIO 2012

Transcript of ECCO IL NUOVO STRALIS HI-WAY - iveco.com · Sono scesi in campo i tecnici di Iveco-Magirus, che ......

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TEST DAILY 146 CVINTERVISTA A ENZO GIOACHIN

ECCO IL NUOVO STRALIS HI-WAY

VIENI A CONOSCERE IL NUOVO STRALIS HI-WAY

APRILE-LUGLIO 2012

& 2 NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012

focus eventiprodotto

Debutta il NuovoStralis Hi-Way

Presentato al FIV il pesante stradale che riduce i costi d’esercizio

12 Cursor Euro VI:urea sì, ma senza ricircolo

16 Test su strada del Daily 146 Cv

Intervista a Enzo Gioachin

Perché il Nuovo Stralis Hi-Way è un campione di produttività

36 Intervista aDomenico Nastasi, Centro Usato Iveco di Piacenza

Joint venture col turbo

Al salone di Pechino presentate le ultime novità di Iveco per il mercato cinese

24 Gli Azzurri viaggiano sul Magelys Pro

32 Emergenzaterremoto: Fiat Industrial scende in campo

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sommarioAPRILE-LUGLIO2012

Rubriche34 Iveco Parts&Services40 Protagonisti

TagliabueTracemCorti

46 News

finance

I crediti diventano camion

Intervista a Monica Bertolino,Amministratore Delegato di Iveco Finanziaria

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DIRETTORE RESPONSABILE MAURIZIO PIGNATA DIRETTORE EDITORIALE EMANUELA DE VITA COMITATO DI REDAZIONE GIORGIO GARRONE(REDAZIONE), MONICA BERTOLINO, ANDREA BUCCI, EMANUELA DE VITA, MARCO MONACELLI, MAURIZIO PIGNATA, SIMONA RICHINOCOLLABORATORI ANDREA ALPIGNANO, GIUSEPPE BELLETTI, MARCO CAVALLI, ELISA FONTANA, CARLA FRANCONI, MARIA VITTORIA LOI,PIERLUIGI LUCCHINI, DOMENICO NASTASI, ALESSANDRO OITANA, GIUSEPPE PESCE, MARCELLO ZANELLA, FRANCO ZORZETTO EDITORE SATIZ SRL, VIA VITTIME DI PIAZZA DELLA LOGGIA, 25, 10024 MONCALIERI (TO) REDAZIONE GIORGIO GARRONE, VIA TRAIANO 10,20149 MILANO, EMAIL [email protected] STAMPA SATIZ SRL – MONCALIERI (TO) REGISTRAZIONE TRIB. DI TORINO N. 5446DEL 10/11/2000. È VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DI QUANTO PUBBLICATO SENZA AUTORIZZAZIONE.

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editoriale In un momento difficile per l’economia italiana, come quello attuale, Camion & Servizi è più chemai vicino, con tutte le informazioni sulle novità e le iniziative di Iveco, alle aziende di traspor-to, ai dealer e alle officine della rete assistenziale. Questo è il primo numero del giornale senzaSilvia Becchelli, che ne è stata il direttore storico e l’animatrice. Continueremo nel solco da leitracciato, con lo stesso impegno e rigore, a comunicare ai lettori ciò che accade nel ‘mondo’Iveco. A cominciare dal lancio dello Stralis Hi-Way, avvenuto all’inizio di luglio al Fiat IndustrialVillage di Torino. L’ultima generazione di veicoli della gamma heavy duty, cui è dedicato il ser-

vizio d’apertura, ha richiesto un investimento complessivo di oltre 300 milioni di euro. Il Nuovo Stralispropone soluzioni innovative per trasporto su gomma, in un’ottica di riduzione dei costi totali d’eser-cizio dei veicoli. Fattore, questo, di fondamentale importanza per la salute dei bilanci delle aziende,in una fase di grande incertezza economica. E proprio il contenimento dei costi chilometrici è unodegli argomenti salienti toccati nell’intervista a Enzo Gioachin, Iveco Senior Vice President Sales &Marketing che spiega perché lo Stralis Hi-Way, con le sue soluzioni tecnologiche d’avanguardia e coni suoi pacchetti di servizi, riesce a ridurre fino al 4% il Total Cost of Ownership. Iveco non si limita, però,a costruire camion hi-tech. Si pone, infatti, anche il problema di offrire alle aziende italiane in crisi diliquidità le soluzioni su misura per acquistare beni strumentali che producono reddito. Con l’iniziativa‘Trasformiamoli in un nuovo Iveco’, Iveco Finanziaria acquisisce i crediti delle imprese verso lePubbliche amministrazioni, mettendo a disposizione le risorse economiche per acquistare in proprie-tà nuovi camion o per stipulare contratti di leasing. Le finalità del progetto e le sue modalità d’attua-zione sono spiegate nell’intervista a Monica Bertolino, Amministratore delegato di Iveco Finanziaria.Nel comparto dei leggeri, Camion & Servizi propone in anteprima il test su strada del Nuovo Daily35S15, equipaggiato con il Multijet II di 2,3 litri da 146 Cv e con il sistema Start&Stop di arresto e ripar-tenza automatica del motore. Con questo dispositivo e con il Multijet di seconda generazione i con-sumi di gasolio si riducono fino al 10% sui percorsi urbani. La cultura industriale non è fatta solo diprodotti e servizi. Significa anche solidarietà attiva nel momento del bisogno, come ha fatto FiatIndustrial per aiutare i terremotati dell’Emilia. Sono scesi in campo i tecnici di Iveco-Magirus, chehanno curato la manutenzione dei veicoli dei Vigili del Fuoco sottoposti a un superlavoro per leverifiche di sicurezza degli edifici, e i mezzi movimento terra di CNH, che si sono occupatidella rimozione della macerie e della preparazione dei campi d’accoglimento degli sfollati. Male notizie sulle tante realtà della galassia Iveco contenute in questo numero del giornalenon finiscono qui. Le scoprirete solo leggendoci.

Emanuela De Vita

prodotto<NUOVO STRALIS HI-WAY

Il Nuovo Stralis Hi-Way nasce nel nomedell’Hi-Tech e del contenimento deicosti d’esercizio, fattore chiave per lasalute dei bilanci delle aziende di tra-sporto. Sono Hi-Tech le motorizzazioniEuro VI, basate sull’esclusiva tecnologiaHigh-Efficiency SCR di FPT Industrial, le

dotazioni di sicurezza e i sistemi telematiciavanzati, che permettono anche la valutazio-ne in tempo reale dello stile di guida del con-ducente. Il Nuovo Stralis Hi-Way, interamenterealizzato negli stabilimenti Iveco di Madrid,che hanno recentemente ottenuto la meda-glia d’argento nell’ambito del programmaWorld Class Manufacturing, si presenta conuna cabina rinnovata nell’ergonomia e nelcomfort. Il restyling esterno si è concentrato

HI-TECHDENTRO E FUORI

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Il nuovo pesante

stradale di Iveco debutta

con una cabina più

aerodinamica

dal design accattivante

e tante innovazioni

tecniche sottopelle

per aumentare

il comfort del

conducente e ridurre

i consumi di gasolio

e i costi d’esercizio

soprattutto sulle misure per il miglioramentodell’aerodinamica, in funzione dell’efficienzadei consumi. Il frontale è caratterizzato da unagriglia centrale con una forte connotazionestilistica, dai deflettori di flusso (cantonali) dinuova progettazione e dal design del paraur-ti. Il tutto è completato dalla visiera parasolecon luci a Led d’estremità e dai gruppi otticidotati di luci diurne (sempre a Led) e di pro-iettori allo Xenon. Grazie al nuovo design, lacabina Hi-Way è caratterizzata da un coeffi-ciente di penetrazione aerodinamica inferioredel 3% rispetto al precedente modello. Fatto,questo, di grande importanza alle elevatevelocità tipiche dei percorsi autostradali, dovela resistenza dell’aria incide per il 40% suiconsumi totali di gasolio di un autoarticolato.

CABINE PER QUALSIASIMISSIONE DI TRASPORTOOltre alla cabina Hi-Way, disponibile a tetto altoo basso con una larghezza di 2,5 m, l’offerta diabitacoli comprende la Hi-Road, profonda atetto medio-alto o basso, e la Hi-Street, corta atetto basso. Il modello top di gamma, la Hi-Waycon una cubatura di oltre 10 m3, è stata studia-ta specificatamente per le lunghe percorrenze.Gli interni, completamente rinnovati, prevedonouna plancia ergonomica curvata nella sezionecentrale, realizzata in materiali di elevata qualitàcon rivestimenti soft-touch non riflettenti. Tutti icomandi sono posizionati a portata di mano,attorno al cluster strumenti centrale, che com-prende indicatori analogici (tachimetro, contagi-ri, livello del carburante e indicatore della tem-peratura del liquido di raffreddamento), oltre auno schermo a colori multifunzione. I tre tasti diazionamento del cambio automatizzatoEurotronic, realizzati in materiale di colore bian-co, si trovano sulla plancia a destra del volante,sovrapposti l’uno all’altro. Sulla destra del pianto-ne dello sterzo si trova la leva per il funziona-mento in sequenziale del cambio e per l’attiva-zione del freno motore e dell’eventuale retarderintegrato nella scatola cambio (Intarder).

SEMPRE IN CONTATTO CON LA CENTRALE OPERATIVASulla sezione ricurva della plancia è posizionatolo schermo touchscreen da 7 pollici del sistemaIveconnect. Si tratta di un dispositivo che integrale funzioni di infotrattenimento, navigazione,ausilio alla guida e i servizi di fleet management.L’Iveconnect consente, con un’interfaccia aicone semplice e intuitiva, di accedere a due setdi funzioni: Drive e Fleet. La prima comprende ilnavigatore, con mappe e software specifico peri mezzi industriali, il Driving Style Evaluation, chevaluta lo stile di guida dando suggerimenti intempo reale su come sfruttare al meglio lepotenzialità dello Stralis, e il dispositivo di sicu-

rezza Drive Attention Support. Quest’ultimo, inbase alle modalità di azionamento dello sterzo ead altri parametri, avvisa precocemente il con-ducente dell’insorgere di uno stato di affatica-mento che può portare, nei casi estremi, a unaddormentamento alla guida. Lo schermo tou-chscreen dell’Iveconnect funge anche da termi-nale di bordo per i servizi di Fleet management,come la localizzazione del veicolo e l’integrazio-ne dei dati di bordo con i sistemi logistici del-l’azienda di trasporto. La funzione Fleet è anchein grado di gestire la messaggistica fra la centra-le operativa e l’autista, gli orari di guida e di ripo-so e i tempi di percorrenza stimati, oltre alla veri-fica dei consumi di carburante, allo scarico inremoto e all’archiviazione dei dati del cronota-chigrafo e delle carte conducente.

EURO V O EURO VI SOLTANTOCON CATALIZZATORE SCRIl nuovo Stralis adotta motori Cursor FPTIndustrial con architettura a 6 cilindri in linea, intre varianti di cilindrata (8, 10 e 13 litri per lagamma Euro V; 9, 11 e 13 litri per la gamma EuroVI) e otto livelli di potenza per le versioni Diesel(da 310 a 560 Cv) più tre versioni a gas naturalecompresso CNG (da 270 a 330 Cv). Sono moto-ri a elevate prestazioni e bassi consumi, cheoffrono il massimo dei valori di coppia a regimiridotti (a partire da 1.000 giri/min). Grazie alnumero contenuto di cambi marcia, questa ela-sticità si traduce in efficienza ed elevato comfortdi guida. Tutti i propulsori sono dotati di frenomotore a decompressione, che offre sicurezzaaggiuntiva e riduce l’usura e i costi di manuten-zione dell’impianto frenante di servizio. Inoltre, sututti i motori Euro VI, è presente una valvola a far-falla allo scarico che migliora fino al 30% le pre-stazioni del nuovo freno motore potenziato SEB(Super Engine Brake) rispetto agli attualipropulsori Euro V. Il freno motore agi-sce in modo coordinatocon il sistema di frena-tura di servizio e con ilrallentatore ausiliarioIntarder integrato alcambio. La gamma dimotori Euro VI è dota-ta di un sistema d’inie-zione common rail diultima generazione,con una pressionemassima di inie-zione fino a2.200 bar (siveda l’appro-fondimento allepp. 12-13). È stata anche intro-dotta una nuovacentralina elettronica

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Il nuovo motore CursorEuro VI con sistema di iniezione common rail,visto dal lato volano

(ECU) per la gestione dei parametri del motore eil controllo accurato del sistema di post-tratta-mento dei gas di scarico. La nuova ECU è stataprogettata per integrare le funzionalità del pro-pulsore, del sistema SCR per l’abbattimento degliossidi d’azoto e del filtro antiparticolato DPF. IlDPF, grazie anche al basso tenore di particolatodei gas provenienti dal motore e al processo dirigenerazione passiva del filtro, richiede interven-ti manutentivi ogni 400 mila chilometri. Per lemotorizzazioni Euro VI la sostituzione dell’oliomotore è prevista ogni 150 mila chilometri (glistessi intervalli delle unità Euro V), per le missio-ni autostradali a lungo raggio. Vengono utilizzatilubrificanti low saps a basso contenuto di cenerisolfatate. Invariata, rispetto agli Euro V, la capaci-tà della coppa dell’olio.

GLI ALTRI COMPONENTI DELLA DRIVELINESul Nuovo Stralis sono disponibili tre tipologie dicambi: manuale a 9 e 16 rapporti, automatizzatoEurotronic a 12 marce, con leva di azionamentointegrata su devio guida, e un automatico Allisona 6 rapporti con convertitore di coppia. Tutti igruppi hanno un elevato livello di affidabilità eridotti costi di manutenzione. I rapporti di riduzio-

ne sono ottimizzati per aumentare la produttivitàe l’efficienza del veicolo. I cambi manuali sono difacile azionamento, grazie al sistema di servo-assistenza Servoshift. Sui veicoli con motorizzazio-ne Euro VI, la griglia di comando è a singola H. Gliautomatizzati ZF Eurotronic a 12 rapporti offrono,oltre al comfort di guida per il conducente, van-taggi rilevanti in termini di costi di esercizio: la logi-ca di cambiata seleziona il rapporto ideale in baseai criteri di economicità, protegge contro eventua-li fuorigiri, riduce l’usura della frizione e abbatte iconsumi. A richiesta, i cambi manuali e gli auto-matizzati possono essere dotati del rallentatoreidrodinamico Intarder, che migliora l’efficacia dellafrenata e riduce l’usura dell’impianto di servizio.L’automatico Allison garantisce la massima effica-cia della trasmissione del moto in caso d’impieghicon frequenti ‘stop and go’, come la raccolta deirifiuti o la distribuzione urbana. Il convertitore dicoppia integrato agisce, infatti, da frizione idrauli-ca non soggetta a usura. Le diverse tipologie diassali offerte sul Nuovo Stralis consentono diadattare il veicolo alla mission della singola azien-da di trasporto. Quelli anteriori hanno carichi mas-simi ammessi fino a 9 tonnellate. I ponti standardsono a semplice riduzione, con carichi massimifino a 13 tonnellate. Sono disponibili anche il bloc-

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prodotto<NUOVO STRALIS HI-WAY

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caggio del differenziale e i ponti a doppia riduzio-ne (centrale e ai mozzi). L’ampia scelta di rapportial ponte - da 2.64 a 5.29 - garantisce l’economiad’esercizio, nei diversi impieghi e lungo differentitipologie di percorso.

SICUREZZA A TUTTO CAMPOIl nuovo Stralis può contare sui più avanzati siste-mi di sicurezza sviluppati per i veicoli industriali.L’impianto frenante di servizio è dotato di siste-ma EBS, che integra le funzioni di antibloccaggioin frenata (ABS), con quelle di antipattinamentoin accelerazione (ASR) e di limitatore elettronicodi frenata (EBL). L’EBS combina anche l’azionedel freno motore e del rallentatore per preserva-re l’efficienza dell’impianto di servizio. A rendereancora più efficace la frenatura dello Stralis Hi-Way, accorciando gli spazi d’arresto, ci pensanoi nuovi freni a disco Star Pillar realizzati dallaBrembo. Si tratta di unità dotate di pioli di venti-lazione a stella, che migliorano la dissipazionedel calore generato dall’attrito delle pastiglie eaumentano la resistenza dei dischi agli shocktermici. Gli Star Pillar sono costruiti in ghise spe-ciali a basso contenuto di silicio, che permetto-no anche di ridurre la rumorosità e i fenomenivibratori. Fra gli altri dispositivi elettronici di sicu-rezza figura l’ESP. Regola in modo autonomo ladinamica marcia, frenando selettivamente le sin-gole ruote del veicolo quando viene rilevata unasituazione di potenziale pericolo. Come accade,per esempio, in seguito a un repentino cambia-mento di corsia o nel caso d’immissione in curvaa velocità eccessiva. L’Hill Holder facilita le par-tenze in salita, impedendo per alcuni secondil’arretramento del camion, senza richiedere sfor-zi eccessivi al disco frizione. L’Adaptive CruiseControl è, invece, un sistema intelligente basatosu un radar frontale per mantenere la velocità dicrociera impostata dal conducente, adattandolaalle condizioni di traffico del momento. Sui vei-coli con motorizzazione Euro VI è disponibilel’Advanced Emergency Braking System (AEBS)per azionare automaticamente i sistemi di frena-tura nel caso in cui sussista un pericolo imme-diato di collisione. Il Lane Departure WarningSystem (LDWS) serve, invece, per prevenire gliincidenti dovuti alla distrazione o ai colpi disonno del conducente. Il sistema, grazie a unatelecamera collocata in posizione centrale die-tro il parabrezza, entra in funzione con un allar-me sonoro quando il camion tende ad abbando-nare in modo non intenzionale, cioè senza l’atti-vazione dell’indicatore di direzione, la corsia dimarcia. Il Driver Attention Support monitoracostantemente il livello di attenzione dell’autista,prendendo in esame i movimenti di correzionedello sterzo. Se viene rilevato uno stato di son-nolenza, si attivano un allarme acustico e unasegnalazione visiva.

INCORPORA IL MEGLIODELL’ECOSTRALISIl Nuovo Stralis, per ridurre i consumi di gasolioe abbattere i costi totali d’esercizio (TCO), adottale soluzioni sviluppate con successosull’Ecostralis lanciato sul mercato nel 2010. Inparticolare, la funzione Ecoswitch, che limita lavelocità massima, ottimizzando le prestazionidella driveline in funzione del carico del veicolo.A ciò si aggiunge la modalità Ecofleet, che inibi-sce parzialmente l’utilizzo in manuale dell’auto-matizzato Eurotronic, evitando comportamentidi guida non economici. E poi c’è il TPMS, ildispositivo che misura la pressione di gonfiaggiodegli pneumatici, in funzione dei risparmi digasolio e della riduzione delle usure anomale.Infine, i rapporti al ponte, che sono ottimizzatisecondo la specifica missione di trasporto e ledimensioni delle coperture.

Sopra, il cruscotto e la planciadello Stralis Hi-Way.A fianco, il sedile top di gamma.

focus<INTERVISTA A ENZO GIOACHIN, IVECO SENIOR VICE PRESIDENT SALES & MARKETING

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Il Nuovo

STRALIS HI-WAY

è un veicolo

in grado

di ridurre

del 4% i costi

totali d’esercizio,

come spiega

Enzo Gioachin

Iveco Senior

Vice President

Sales &

Marketing

Il lancio di un pesante stradale, come il Nuovo STRALISHI-WAY, è l’evento per eccellenza per un costruttore dicamion. E’ il momento della verità, del confronto diret-to con i giudizi della la stampa specializzata, dei con-cessionari e delle aziende di trasporto. Sui contenutitecnologici del nuovo veicolo e sulle prospettive che siaprono per Iveco con la sua introduzione sul mercato,

Camion & Servizi ha intervistato Enzo Gioachin, Iveco SeniorVice President Sales & Marketing.

C&S. Quali sono stati i criteri adottati nello sviluppo del nuovoSTRALIS HI-WAY?Gioachin. Tre fattori stanno influenzando il comparto automo-tive: le normative comunitarie sempre più stringenti, chefanno lievitare i costi di realizzazione dei nuovi camion, la cre-scente importanza delle vendite alle flotte e un’attenzione

sempre più tangibile ai costi totali d’esercizio dei mezzi di tra-sporto (TCO). In questo scenario in continua evoluzione, pos-siamo rafforzare la nostra posizione di costruttori di veicolisfruttando tecnologie d’avanguardia. Lo sviluppo del NuovoSTRALIS HI-WAY è stato condotto in funzione di due criteri: ilrispetto della normativa Euro VI, adottando una soluzionebrevettata da FPT, e la riduzione dei costi totali d’esercizio,che è la principale motivazione d’acquisto di un pesante stra-dale da parte di un’azienda di trasporto.

C&S. Che investimenti ha richiesto l’intero progetto?Gioachin. In totale circa 300 milioni di euro, così suddivisi:180 milioni di euro per realizzazione del motore conformeallo standard Euro VI, senza nessuna penalizzazione neiconsumi, e 120 milioni di euro per le altre innovazioni diprodotto.

CAMPIONEDI PRODUTTIVITÀ

di Maurizio Pignata

C&S. Cosa fa del Nuovo STRALIS HI-WAY un campione diproduttività?Gioachin. Alla base di tutto, c’è la tecnologia motoristica diFPT Industrial, con i 6 cilindri in linea della gamma CursorEuro VI, disponibili nelle versioni di 9, 11 e 13 litri, con piùcoppia dei precedenti modelli, ma con gli stessi valori di con-sumo. Qui la vera innovazione è rappresentata dal sistemabrevettato High-Efficiency SCR (HI-eSCR) , che usa un solodispositivo di post-trattamento dei gas combusti al posto didue. E poi il nuovo Stralis fa tesoro delle positive esperienzeaccumulate con la precedente serie. E’ il caso delle soluzioni di risparmio carburante introdottecon successo sull’Ecostralis nel 2011, ora disponibili anchesu tutte le versioni delNuovo STRALIS. Parliamodel dispositivo Ecoswitch,che limita la velocità massi-ma del veicolo, della funzio-ne Ecofleet, che inibisce ilpassaggio marcia manualesul cambio automatizzatoEurotronic, e del sistema dimonitoraggio della pressio-ne di gonfiaggio dei pneu-matici (TPMS). Tutti e treinsieme, questi strumentipermettono un risparmio digasolio del 7,32%, come hacertificato l’ente tedescoTÜV, rispetto ad un veicoloprivo del dispositivo.

C&S. Parliamo del dispositi-vo Driving Style Evaluation.Che ruolo può avere nelcontenimento dei consumi?Gioachin. Il fattore umanogioca un ruolo chiave nelrisparmio di carburantecome dimostrano i risultatidei corsi di guida economi-ca, secondo i quali gli abbat-timenti dei consumi sonocompresi fra il 5 e il 12%. Il Driving Style Evaluation, inbase ai dati forniti dalla cen-tralina del veicolo e alla posi-zione rilevata da un’antennaGPS, agisce da istruttore dibordo. Sia fornendo suggeri-menti in tempo reale sucome ridurre i consumi, siavalutando a posteriori lo stiledi guida del conducente inbase ad alcuni parametri:dispendi di gasolio, pesodella combinazione, difficol-tà della missione, utilizzo deisistemi di rallentamentoausiliari.

C&S. Cosa significa che il Nuovo Stralis può ridurre fino al 4%i costi totali d’esercizio (TCO)?Gioachin. Il -4% del TCO è calcolato per un trattore con unapercorrenza media di 130 mila km l’anno per un periodo di 4anni. E corrisponde a circa 15 mila euro di risparmio. Questacifra proviene da numerosi contributi: il valore residuo più ele-vato del veicolo, stimabile nel 4%, la diminuzione media del5% del costo dei pezzi di ricambio, l’abbattimento del 7% deicosti dei contratti di manutenzione e riparazione e il decre-mento del 10% dei consumi di gasolio (sommando le soluzio-ni già sperimentate sull’Ecostralis, -7,32% certificato dal TÜV,la minore resistenza aerodinamica della cabina, pari al -1%, egli effetti positivi del Driving Style Evaluation, -2%).

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eventi<IL NUOVO STRALIS DEBUTTA AL FIV

ENTRA IN SCENAL’HI-WAYMeeting dei concessionari, eventi stampa e test su strada hanno

caratterizzato il lancio ufficiale del nuovo pesante stradale al Fiat

Industrial Village di Torino

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Èstata una due giorni intensa di presentazioni,eventi stampa, test su strada quella che haimpegnato l’intero staff del Fiat IndustrialVillage di Torino all’inizio di luglio per il debut-to ufficiale dello Stralis Hi-Way. Il lancio delnuovo pesante stradale ha coinvolto domenica1° luglio dapprima 480 fra concessionari e

manager delle rete europea Iveco, ai quali sono stati illustra-ti i criteri seguiti dai progettisti per lo sviluppo del veicolo e lesue caratteristiche tecniche salienti. Oltre ad Afredo AltavillaAmministratore Delegato di Iveco, sono intervenutiAlessandro Mortali, Iveco Senior Vice President HeavyRange, Norbert Holzer, Iveco Senior Vice President HeavyCommercial Vehicles, Special Vehicles & Bus Platform,Meinrad Signer, FPT Industrial General Manager Arbon R&DCentre, Enzo Gioachin, Iveco Senior Vice President Sales &Marketing, e Alberto Cavaggioni, Iveco Marketing Director.Alla sera si è svolta, invece, la presentazione ufficiale allastampa specializzata internazionale, rappresentata da 170giornalisti provenienti da 29 paesi europei alla quale ha assi-stito, come è accaduto in mattinata per il meeting dei dealer,

anche il Presidente di Fiat Industrial Sergio Marchionne. Ilgiorno successivo si sono svolti i test su strada, riservati ai gior-nalisti di settore. Le prove, oltre 170 nell’arco dell’intera giorna-ta, hanno coinvolto 30 demo driver di Iveco e una flotta di 16veicoli, costituita da autoarticolati di 44 tonnellate di peso com-plessivo. Erano rappresentate quasi tutte le motorizzazioni EuroV ed Euro VI disponibili nella gamma Stralis Hi-Way. In tutti icasi, il cambio era l’automatizzato Eurotronic a 12 rapporti, tal-volta integrato dal rallentatore secondario Intarder. Il circuito diprova, con partenza e arrivo al Fiat Industrial Village, era unanello di una trentina di chilometri lungo la superstrada SR11 el’autostrada A4 fra Settimo Torinese e Chivasso. Il mix super-strada-autostrada ha permesso ai giornalisti specializzati ditestare le doti d’accelerazione del nuovo Stralis e di apprezzar-ne la silenziosità della cabina e l’elevato comfort di marcia. Acompletamento dell’evento stampa, sono stati organizzati all’in-terno del Fiat Industrial Village dei percorsi guidati per appro-fondire alcune tematiche, come il nuovo sistema Hi-eSCR diFPT Industrial, e illustrare il contributo di alcuni fornitori di com-ponenti, come Brembo, ZF, Alcoa e Isringhausen, alla realizza-zione del nuovo Stralis Hi-Way.

Per testate la ‘bontà’ di un nuovocamion non c’è altro mezzo cheprovarlo nel suo ambiente di lavo-ro naturale: la strada. Camion &Servizi lo ha fatto con il NuovoStralis Hi-Way, lungo un circuitostradale-autostradale di una tren-

tina di chilometri fra Torino e Settimo Torinese.Due i veicoli scelti per la prova: un trattoreAS440S46T/P con motore Cursor 11 Euro VI da460 Cv e 2.150 Nm di coppia, e unAS440S50T/P Euro V, con propulsore da 13 litridi 500 Cv di potenza massima e 2.300 Nm dicoppia. In entrambi i casi si tratta di autoarticola-ti standard a 5 assi di 44 tonnellate di peso com-plessivo. Salendo nella cabina Hi-Way, la primaimpressione è quella di avere tutto a portata dimano. A cominciare dai pulsanti bianchi di atti-vazione dell’automatizzato Eurotronic a 12 rap-porti che si trovano sovrapposti sulla plancia,appena a destra del volante. Quasi infinite lepossibilità di regolazione del sedile Isri top digamma, con ventilazione integrata e supportolombare. Girando la chiave d’accensione siapprezza subito il migliorato isolamento acusticodella cabina. Sia nel caso del Cursor 11 Euro VI,che ha tonalità leggermente più ‘baritonali’, chedel Cursor 13 Euro V da 500 Cv, caratterizzatoda frequenze un po’ più alte. Quasi impercettibi-le, per entrambi i veicoli, la rumorosità del turbo-compressore Garrett a geometria variabile(VGT), che si fa apprezzare per la rapidità dirisposta del motore in accelerazione.Soprattutto, quando si tratta di immettersi sullaA4 poco prima di Chivasso. In fase di spinta, ilCursor 13 Euro V da 500 Cv sembra anche piùperformante rispetto ai 2.300 Nm di coppia dicui è accreditato sulla scheda tecnica. Sul fondoondulato della SR 11, un’altra piacevole sorpresariguarda le sospensioni che, grazie alla nuovataratura, sono praticamente esenti da movimen-ti di beccheggio e di rollio, pur garantendo un

elevato comfort di marcia. Potente il freno moto-re potenziato dell’AS440S46T/P. Abbinatoall’Intarder, come nel caso dello Stralis Hi-WayEuro V, permette di ridurre al minimo il ricorsoall’impianto frenante di servizio. E questo loavverte anche il sistema Driving Style Evaluation,che apprezza le manovre anticipatorie e lorende noto al conducente con messaggi di inco-raggiamento in tempo reale. Ma anche con loscore finale della tappa, mostrato in forma grafi-ca sullo schermo touchscreen collocato nellasezione angolata della plancia.

test<STRALIS HI-WAY AS440S46T/P E AS440S50T/P

SILENZIOSIED ESUBERANTIProvati su strada attorno a Torino uno Stralis Hi-Way

Euro VI da 460 Cv e uno con motorizzazione Euro V

da 500 Cv. Ottimo il livello acustico in cabina e azzeccata

l’integrazione dei componenti della driveline

& 11NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012 & 11

Sotto, uno Stralis Hi-Waytestato su un trattoautostradale nei pressi di Torino

& 12 NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012

Le soluzioni semplici sono sempre quelle piùefficaci, anche in campo motoristico. Lo dimo-stra l’esclusiva tecnologia High-Efficiency SCR,sviluppata da Iveco e FPT Industrial per rispet-tare i limiti di emissione Ue del 2014 (per lenuove immatricolazioni) previsti per i dieselheavy duty Euro VI. L’impianto Hi-eSCR, bre-

vettato da FPT Industrial, si basa unicamente su un sistemadi post-trattamento con riduzione catalitica (SCR - SelectiveCatalytic Reduction) per abbattere gli ossidi di azoto (NOx)prodotti dal motore. Fa quindi a meno del dispositivo diricircolo dei gas di scarico (EGR - Exhaust GasRecirculation) e di tutte le apparecchiature necessarie al

UREA SÌ,MA SENZARICIRCOLO

I segreti dei nuovi propulsori

Cursor Euro VI con l’esclusiva

tecnologia Hi-eSCR priva di

ricircolo dei gas di scarico. Come

funziona il sistema di riduzione

catalitica con filtro antiparticolato

a rigenerazione passiva

prodotto<MOTORI IVECO-FPT HIGH-EFFICIENCY SCR

di Maurizio Pignata

& 13NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012 & 13

suo funzionamento. A cominciare dallo scambiatore dicalore, che serve per raffreddare i prodotti della combu-stione prima di re-immetterli nei cilindri. La scelta di FPTIndustrial è stata quella di aumentare l’efficienza del moto-re, ottenendo così una riduzione delle quantità di particola-to (PM) prodotte. Il rimanente PM viene ridotto nel filtroantiparticolato DPF (con intervalli di manutenzione di400.000 km) a valle del propulsore, mentre gli ossidi diazoto sono abbattuti nel catalizzatore SCR (con utilizzo diAdBlue) con un’efficienza superiore al 95%. Il risultato?Migliori consumi di carburante e un incremento delle pre-stazioni e dell’affidabilità del motore. E poi, non c’è lanecessità di apportare sostanziali modifiche al circuito diraffreddamento del camion, aumentando la superficie discambio del radiatore frontale. La tecnologia Hi-eSCR sibasa su due brevetti di FPT Industrial: il software per ildosaggio adattativo – in funzione delle condizioni di impie-go del propulsore – delle quantità di urea da nebulizzarenel gas di scarico e il condotto a elevata turbolenza doveavviene la miscelazione fra l’AdBlue e i prodotti della com-bustione. Il dispositivo di post-trattamento dei Cursor EuroVI comprende un catalizzatore ossidante, un filtro antiparti-colato a rigenerazione passiva, un modulo di dosaggio (adazionamento non pneumatico) dell’AdBlue, un catalizzatoreSCR e uno, finale, per eliminare gli eventuali eccessi diammoniaca. L’intero sistema è racchiuso in un contenitoreposizionato a fianco del telaio, che non interferisce con ilposizionamento dell’allestimento. L’incremento dell’efficien-za della combustione dei nuovi motori è stata ottenuta conun’elevata pressione media effettiva nei cilindri e con le altepressioni generate dal sistema di iniezione, basato su undispositivo common rail, capace di pressioni di picco di2.200 bar. È stato anche introdotto un nuovo software perla gestione dei parametri del motore e il controllo accuratodel sistema di post-trattamento dei gas di scarico. Le unitàdella serie Cursor sono dotate di turbocompressore a geo-metria variabile che, insieme alla valvola a farfalla sul con-dotto di scarico, permette di velocizzare la risposta del pro-pulsore ai bassi regimi e di migliorare del 30% la capacitàdi rallentamento del freno motore a decompressione.Grazie alla tecnologia Hi-eSCR che non richiede il ricircolodei gas, i nuovi motori hanno intervalli di sostituzione dellubrificante fino a 150 mila chilometri negli impieghi auto-stradali, senza nessun incremento della capacità della cop-pia dell’olio rispetto ai precedenti modelli.

DENTRO L’EURO VI: LA RIVOLUZIONESILENZIOSA La nuova normativa antinquinamento Ue, che entrerà invigore per le prime immatricolazioni dal 1° gennaio 2014,non è soltanto l’ennesimo giro di vite del legislatore sulleemissioni dei motori diesel. Certo, l’aspetto che saltasubito all’occhio è la riduzione dell’80% dei livelli di ossi-di d’azoto (NOx) rispetto all’Euro V, del 66% di quelle diparticolato, nonché l’introduzione di un limite massimoper le quantità d’ammoniaca alla scarico. Ma l’Euro VI èmolto di più. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nelcampo della normativa motoristica, poiché vengonointrodotti nuovi cicli di prova, in condizioni transitorie e inregime stazionario, armonizzati a livello mondiale. Inoltre,i dispositivi antinquinamento devono rimanere efficientiper almeno 700 mila chilometri (in precedenza erano500 mila) o 7 anni, con controlli su strada effettuati trami-te sistemi di misurazione portatili. E poi, nel computodelle emissioni, sono incluse quelle del basamento, senon è utilizzato un circuito di ventilazione chiuso. Infine, ladiagnostica dei sistemi antinquinamento, per la qualesono previste prestazioni ancora più avanzate di quelleattuali, che possono portare al taglio della coppia o dellavelocità massima del camion in caso di malfunzionamen-to grave dei dispostivi di post-trattamento.

A fianco, la testata di unCursor Euro VI con il turbo a geometriavariabile della Garrett.Sotto, il dispositivo dipost-trattamento dei gasdi scarico

eventi<AUTO CHINA 2012

L’Auto China 2012 di Pechino, lapiù importante manifestazionecinese del settore automotive, èstata ricca di novità per le par-tnership di Iveco e FPTIndustrial nel paese asiatico. Ledue aziende italiane hanno par-

tecipato al salone in un’area espositiva condivi-sa con SAIC, partner delle loro joint-venturelocali, che comprendono Naveco, con dueimpianti produttivi a Nanchino per la realizzazio-ni di minibus, veicoli commerciali leggeri e medi,SIH (SAIC-Iveco Hongyan Commercial Vehicles)

con sede a Chongqing, rivolta al segmento deimezzi pesanti, e SFH (SAIC- Iveco FPTHongyan), che si occupa di motori hi-tech abasse emissioni per il mercato nazionale.Naveco, oltre ad esporre due Power Daily, unoin versione scuolabus, l’altro nella varianteLuxury, ha proposto il nuovo leggero YuejinOuka in versione K, destinato alla fascia medio-alta del mercato cinese. Si tratta di un camion dadistribuzione offerto in due modelli, K 101 e K301, adatto alle specifiche esigenze della logisti-ca urbana. Il Yuejin Ouka punta soprattutto sul-l’efficienza delle motorizzazioni (rispettivamente

Alladodicesima

edizione del Salone

automotive diPechino

novità diprodotto

a tutto campoper le

partnershiplocali di Iveco

e FPTIndustrial nei

settori dei veicoliindustriali

e dei motori

JOINTVENTURECOL TURBO

NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012& 14

di Giorgio Garrone

di 112 Cv per il K 101 e di 125 Cv per il K 301),sull’elevata portata utile, sul comfort di guida esulla sicurezza. Il segmento dei leggeri da distri-buzione è di grande importanza in Cina, dove loscorso anno sono state immatricolate oltre 1,25milioni di unità. SIH ha presentato il propriomodello di punta, il nuovo Genlyon, un pesantestradale disponibile in diverse versioni: cometrattore 6x4 M100 Logistic Value-added edition,trattore 6x4 S100, abbinato per la prima volta inCina al motore FPT Industrial Cursor 13, e cabi-nato 8x4 con allestimento cisternato. Il GenlyonM100 Logistic Value-added edition, che saràcommercializzato anche in versione autotelaio,è un veicolo destinato al trasporto logistico, peri settori del carbone, del cemento o dei prodot-ti pericolosi, equipaggiato con un Cursor 9 da380 Cv.Il Cursor 13 del Genlyon S100, di 12,9 litri di cilin-drata, è conforme ai limiti di emissioni Euro IV,che entreranno in vigore in Cina a luglio 2013. Ilmotore è già predisposto per tutti gli step futuriin tema di contenimento delle emissioni, senzarichiedere ulteriori modifiche all’hardware. Lariprogettazione del propulsore ha migliorato l’ef-ficienza della combustione, attraverso l’innalza-mento della pressione media nei cilindri. In par-ticolare, sono stati realizzati significativi cambia-menti al basamento e alla testa cilindri, aumen-tandone la rigidezza e la capacità di raffredda-mento. Rispetto alla versione europea, è statointrodotto uno specifico sistema d’iniezionecommon rail sviluppato e prodotto in Cina, ingrado di soddisfare tutte le specifiche del merca-to locale. Grazie all’adozione di una turbina convalvola di sovrappressione wastegate, il motoreC 13 eroga una potenza massima di 480 Cv euna coppia di picco di 2200 Nm. L’elevata affida-bilità, le performance da best-in-class nella suacategoria e i costi di gestione contenuti (conintervalli di manutenzione previsti ogni 150 milakm) rendono il C13 un prodotto particolarmentecompetitivo nell’alto di gamma dei veicoli indu-striali del mercato cinese. Lo scorso anno Ivecoha venduto, attraverso le sue due joint venture inCina, oltre 143 mila veicoli, che rappresentano il50% circa dei volumi globali commercializzati alivello mondiale. Nei prossimi cinque anni,l’obiettivo di Iveco è quello di triplicare le vendi-te di camion Naveco e SIH nel paese asiatico,incrementando gli investimenti e la capacità pro-duttiva. In prospettiva c’è anche l’export dallaCina verso le nazioni dell’Africa e del MedioOriente, con un target per il 2016 di circa 60mila camion. La presenza di Iveco in Cina haradici molto profonde, che risalgono al 1985,anno in cui è entrata nel mercato locale attraver-so un accordo con NAC (Nanjing AutomobileCorporation) per la produzione su licenza di vei-coli commerciali leggeri. Nel 1991 è stata inau-

Sopra, un leggero YuejinOuka della Naveco.Sotto, un Power Daily,sempre della Naveco, in versione scuolabus

& 15NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012

gurata la prima linea di produzione delTurboDaily, avviando così un ambizioso pro-gramma di investimenti. È del 1996 la joint ven-ture paritetica con NAC - la Naveco - che ha con-tribuito alla crescita del settore dei trasporti inCina, diffondendo la conoscenza del brand Ivecosu tutto il territorio cinese. Nel 2007, Iveco haulteriormente rafforzato la sua strategia di svilup-po nel paese. Attraverso la cooperazione conSAIC, uno dei principali produttori cinesi del set-tore automotive, Iveco è diventato il primocostruttore internazionale a proporre unagamma completa di veicoli commerciali in Cina.La maggior parte dei componenti (oltre il 90%)utilizzati per i camion venduti nel paese asiaticoè di produzione locale. Una cifra che compren-de anche gli elementi della catena cinematica.

test<NUOVO DAILY 35S15V

HA GRINTADA VENDEREProvato su strada il furgone a ruota singola da 12 m3 equipaggiato con il Multijet II di 2,3 litri da 146 Cv abbinato al sistema Start&Stop. Giù i consumi fino al 10% e grande elasticità del propulsore in tutte le condizioni d’impiego

Il Nuovo Daily 35S15V con motore Multijet II da 146 Cv, cam-bio manuale a 6 rapporti e sistema di spegnimento e riac-censione automatica del motore Start&Stop, è un furgonemultiruolo, adatto a un ampio ventaglio di compiti di traspor-to. Camion & Servizi lo ha provato in anteprima a Torino suun percorso misto urbano-extraurbano, che rappresental’ambiente di lavoro quotidiano del nuovo leggero di Iveco.

Sotto il profilo operativo, il furgone da 12 m3 a ruota singola conpasso di 3.300 mm, altezza del vano di carico di 1.900 mm emotore Multijet II da 146 Cv è il veicolo ideale per tante realtàaziendali, dalle imprese artigiane, come i caseifici, le aziende agri-cole, i calzaturifici, i floricoltori, i riparatori e gli impiantisti, alle

società di servizi, come i corrieri espressi, i traslocatori e lelavanderie. Sono imprese che lavorano prevalentemente in città– dove il Mutijet II e il sistema Start&Stop fanno la differenza neiconsumi di gasolio – ma che si spostano anche a breve-medioraggio nell’hinterland su superstrade e autostrade, con percor-renze annue attorno ai 20-30 mila chilometri. E qui servono lagrinta e l’elasticità del 2,3 litri con il turbo a geometriavariabile (VGT), per rispondere rapidamentealle richieste di maggior potenza daparte del conducente, mante-nendo elevate velocitàcommerciali.

& 16 NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012

di Giorgio Garrone

MOTORE, CAMBIO E START&STOPTre sono gli elementi che caratterizzano, sotto il profilo tecni-co, il Daily 35S15V: il nuovo motore Multijet II da 146 Cv, ilcambio a 6 marce a comando meccanico 2835.6, alleggeritodi 5 kg rispetto al precedente modello, e il dispositivo (è unoptional) Start&Stop per lo spegnimento e la riaccensioneautomatica del propulsore a veicolo fermo durante le sostenel traffico o ai semafori. Il Multijet di seconda generazione èun quattro cilindri in linea, capace di sviluppare 146 Cv da3.000 a 3.750 giri/minuto, con una coppia massima di 350Nm nell’intervallo da 1.500 a 2.750 giri/minuto. Adotta unsistema d’iniezione common rail, con una pressione massimadi polverizzazione del gasolio di 1.600 bar. Rispetto ai motoriMultijet di prima generazione, i Multijet II sono dotati di iniet-tori con servo valvola e otturatore completamente nuovi, chepermettono 8 fasi di polverizzazione del gasolio (in preceden-za erano 5), molto ravvicinate fra loro. Le iniezioni pilota e pre-pilota servono soprattutto a ridurre la rumorosità del motore.Segue, poi, la fase principale e, infine, le post-iniezioni e lemulti-post, per aiutare il funzionamento dei sistemi di tratta-mento degli inquinanti collocati a valle del motore, che assicu-rano il rispetto della normativa antinquinamento Euro 5 insie-me al parziale ricircolo – previo raffreddamento intermedio –dei gas combusti nei cilindri mediante la valvola EGR. Il siste-ma di post trattamento si basa su un pre-catalizzatore, all’inter-no del quale iniziano le reazioni di ossidazione degli idrocar-buri incombusti e del monossido di carbonio. Infine, un filtroantiparticolato (DPF) provvede a eliminare i residui carboniosi.Una centralina elettronica controlla il processo periodico dirigenerazione del filtro, che dura all’incirca un quarto d’ora incondizioni di utilizzo normali.

IL VGT HA I RIFLESSI VELOCIIl Multijet II utilizza un turbocompressore a geometria variabi-le (VGT), al posto della tradizionale valvola wastegate. Il VGT,velocizza la risposta del propulsore a fronte di una richiesta dimaggior potenza da parte del conducente. Inoltre, la riproget-tazione del turbo ha permesso di incrementare la pressione diesercizio, con il conseguente aumento dei valori di coppia delmotore ai bassi regimi. Sul Nuovo Daily 35S15V il 2,3 litri èabbinato al cambio meccanico 2835.6 a 6 marce (in prece-denza erano 5), con le ultime due in overdrive. Il dispositivoGSI – Gear Shift Indicator – suggerisce al conducente, attra-verso un’indicazione grafica sul cruscotto, il rapporto ottimaleda inserire, in funzione della riduzione dei consumi e delleemissioni inquinanti. Infine, il sistema Start&Stop di arrestoautomatico del motore durante gli ingorghi stradali o le sosteai semafori. Insieme al propulsore Multijet II e al cambio per-mette risparmi di gasolio complessivi fino al 10%.

SUL PIAZZALE, IN CITTÀ E IN AUTOSTRADAIl Nuovo Daily 35S15 è facile e rapido da caricare. Grazie alportellone posteriore a due battenti (di 1.540 per 1.780 mm)con apertura a 270° e alla porta laterale scorrevole, larga1.250 mm e alta 1.780 millimetri. Se si vuole abbassare ilpiano di carico è disponibile (come optional) la versione asospensioni pneumatiche posteriori, che permette un’escur-sione di 5 cm verso il basso e di 4 cm verso l’alto rispetto alladistanza standard da terra di 57 centimetri. In città, dove il traf-fico è più intenso e le manovre nello stretto più frequenti, si

apprezza la posizione di guida sopraelevata che permetteun’eccellente visibilità anteriore e laterale, mentre gli specchiretrovisori, integrati dal grandangolo, consentono di teneresotto controllo il flusso dei veicoli in avvicinamento. Facile da utilizzare il sistema Start&Stop, attivabile mediante unpulsante collocato sul cruscotto. Per arrestare il motore, a vei-colo fermo, è sufficiente rilasciare il pedale della frizione conil cambio in folle. Questa modalità di funzionamento, non lega-ta a una sequenza automatica decisa dalla centralina elettro-nica di bordo, lascia al conducente il pieno controllo dell’ope-ratività del veicolo. Per ripartire, basta premere il pedale dellafrizione innestando la marcia. Sulle strade extraurbane, siapprezzano l’elasticità del Multijet II da 146 Cv, dotato di turboa geometria variabile, e l’azzeccato abbinamento con il cam-bio meccanico a 6 marce ben rapportate, che non richiedescalate in fase di ripresa, anche dopo rallentamenti accentua-ti dovuti al traffico intenso. Fra gli optional montati sul veicoloin prova, merita una menzione speciale, per il contributo alcomfort di guida, il sedile del conducente molleggiato a tregradi di libertà, dotato di supporto lombare.

& 17NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012

prodotto<DAILY CABINATO

TRASFORMISTAPER NATURA

Cassone fisso o ribaltabile

con o senza gruretrocabina,furgonatura

isotermica e cella

per surgelati: i tanti

allestimenti del leggero

di Iveco conuna struttura

da vero camion

Il Daily cabinato è il veicolo d’allestimentoper eccellenza, grazie ai suoi tanti puntidi forza: la struttura da piccolo camioncon il telaio a longheroni e traverse, ilcambio predisposto per l’applicazione diuna presa di forza e l’Expansion Moduleper integrare l’elettronica del veicolo con

quella dell’attrezzatura. A questi elementi siaggiungono le tante varianti e versioni previstenel line-up, che comprende autotelai a cabinasemplice o doppia con interassi da 3 a 4,75metri, masse totali a terra fino a 7 tonnellate,ruote posteriori singole o gemellate, duemotorizzazioni Multijet a 16 valvole di 2,3 litri(Multijet II) e 3 litri di cilindrata e un ampio ven-taglio di potenze nell’intervallo da 106 a 205Cv e coppia massima fino a 470 Nm. Per nonparlare dei modelli con motore alimentato ametano, da 136 Cv di potenza massima e 350Nm di coppia: prestazioni simili a quelle delmotore a gasolio corrispondente. Vasta anchela scelta dei cambi, che si articola su unità ainnesto meccanico a 6 rapporti e sull’automa-

tizzato Agile, anch’esso a 6 rapporti. Il piùsemplice degli allestimenti del Daily, ma anco-ra oggi uno dei più gettonati dal mercato, èquello con cassone fisso. È l’ideale per il setto-re edile, ad esempio per movimentare ponteg-gi o attrezzature (betoniere, compressori).Salendo nella scala della specializzazione, cisono gli allestimenti con cassone ribaltabile egru retrocabina. Il Daily con cassone ribaltabileè l’ideale per le imprese edili, per chi fa sgom-beri e per tutte le applicazioni attinenti al movi-mento terra. Con un allestimento isotermico,completato o meno dal gruppo frigoriferoinstallato a sbalzo o da piastre eutettiche, ilDaily è il mezzo ideale per la consegna porta aporta di gelati e surgelati. Ma è utile anche pertrasportare il pescato nelle cassette atermicheriempite di ghiaccio, o per la movimentazionedi frutta e verdura o, ancora, di fiori freschi. Ilmodello ‘ideale’ è, in questi casi, un Daily conruote posteriori gemellate con motorizzazioneda 126 Cv in su e peso totale a terra di 3,5tonnellate.

& 18 NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012& 18

SCOPRI LA VERSATILITÀ DEL NUOVO

DAILY CABINATO

prodotto<DAILY CNG

LE BOMBOLENON CONTANO PIÙ

La notizia è di quelle che fanno ben sperare perla diffusione dei veicoli a trazione alternativa abasso impatto ambientale. La legge 27 del 24marzo 2012 ha, infatti, modificato il comma 2bisdell’articolo 167 del Codice della strada, cheriguarda l’eccedenza di peso ammessa, rispettoalla massa complessiva a pieno carico. Secondo

la nuova normativa, i veicoli con alimentazione esclusiva odoppia a metano, Gpl, elettrica, ibrida, dotati di dispositivo dicontrollo elettronico della stabilità (ESP), possono circolarecon una massa complessiva che non superi del 15 % quellaindicata nella carta di circolazione. La maggiorazione non deve però oltrepassare del 5 % lamassa totale del veicolo, aumentata di una tonnellata. Ciòsignifica che, nel caso di un Daily 35S14 G (a ruota singola)o di un 35C14 G (a ruote posteriori gemellate) a gas natura-le compresso con una mtt di 3.500 kg, la massa massimaammessa su strada non deve superare i 4.025 kg. La tolleranza del 15% vale per gli altri modelli a metano dellagamma Daily, cioè i 50C14 G di 5.200 kg di mtt, i 60C14 G di6.000 kg e i 65C14 G di 6.500 kg di massa totale a terra. Conl’introduzione della nuova normativa viene meno la principa-le penalizzazione tecnica dei mezzi ecologici: la minor porta-ta, dovuta al peso aggiuntivo delle bombole. Ma le buone notizie per i veicoli a gas naturale compressonon si fermano qui. Il decreto sulle liberalizzazioni del 24gennaio 2012 contiene infatti, all’articolo 17, norme specifi-che per la promozione della diffusione del metano per auto-trazione. In particolare, sono previsti tempi più rapidi perl’allacciamento dei distributori e per ridurre gli oneri di con-nessione. Infine, l’articolo 5 del decreto legge liberalizza gli impianti dirifornimento completamente automatizzati al di fuori deicentri abitati. I Daily a metano, equipaggiati con un motore 3 litri bi-fuel(che può essere alimentato a metano o a benzina) da 136 Cve 350 Nm di coppia, montano bombole gas di capacitàcompresa fra 194 e 302 litri, secondo la massa totale delveicolo e l’interasse. È anche presente un serbatoio ausiliario da 14 litri per labenzina senza piombo, da utilizzare quando sono esaurite lescorte di metano.

Con la modifica del comma 2bis dell’articolo 167 del Codice dellastrada i veicoli a gas naturale compresso (CNG) non sono piùpenalizzati nella portata dal peso aggiuntivo dei serbatoi. La norma si applica anche agli altri mezzi a trazione alternativa

& 19NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012 & 19

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Iveco Capital<INTERVISTA CON MONICA BERTOLINO, AMMINISTRATORE DELEGATO DI IVECO FINANZIARIA

LA RIPRESA?IVECO CI METTE LA FACCIA

Con l’iniziativaRestart,

Iveco Finanziariapromuove

gli investimentiin nuovi camion

acquisendo i crediti

delle aziendenei confronti

della Pubblicaamministrazione.

Come funzional’operazione

La ripresa economica, perché siconcretizzi, non basta evocarla.Occorre che ognuno faccia lapropria parte, con azioni rapide eincisive nella giusta direzione.Come ha fatto Iveco Finanziariacon l’iniziativa Restart per aiutare

le aziende italiane a trasformare in nuovicamion i crediti nei confronti della Pubblicaamministrazione. Per approfondire l’argomen-to, Camion&Servizi ha intervistato MonicaBertolino, Amministratore Delegato di IvecoFinanziaria.C&S: Qual è il significato dell’iniziativa?Bertolino: Re-Start nasce per soddisfare l’esi-

genza di acquisto di nuovi veicoli in unmomento economico difficile. Il fatto chevenga proposta da Iveco Finanziaria, cioèdalla finanziaria del Gruppo, non significa chesi tratti di un’operazione finanziaria. È, piutto-sto, un’azione mirata per permettere alleimprese italiane di investire in beni strumen-tali, che producono reddito. Parte dal presup-posto che esista l’esigenza motivata e funzio-nale di acquistare camion di nuova fabbrica-zione mediante l’acquisizione, da parte diIveco Finanziaria, dei crediti che un’aziendavanta nei confronti della Pubblica amministra-zione. L’operazione Re-start è, quindi, lo stru-mento per acquistare mezzi di trasporto, pur-

di Emanuela De Vita

ché sussista questa volontà di fondo da partedi un’impresa.C&S: Come funziona dal punto di vista operativo?Bertolino: Dopo un incontro con il cliente perconoscerne la realtà aziendale e, quindi, lasituazione economica generale, analizziamola natura dei crediti pubblici, gli Enti con cuil’azienda lavora e definiamo se questo peri-metro è compatibile con i criteri dell’operazio-ne Re-start. Poi, c’è la trattativa commercialedell’impresa con il concessionario di riferi-mento, piuttosto che direttamente con Iveconel caso dei grandi clienti. Una volta definital’esigenza d’acquisto, quantificando il valoredella fornitura, e dopo aver portato a terminel’istruttoria sulla documentazione inoltratadall’azienda, si procede con un atto notarileall’acquisizione dei crediti per un importo cor-rispondente all’ammontare della fornitura dicamion. Infine, ci occupiamo di incassare icrediti dalla Pubblica amministrazione.C&S: L’operazione Restart riguarda gli acqui-sti in proprietà, oppure si estende anche aicontratti di leasing?Bertolino: L’azienda cliente, a fronte dellacessione dei crediti, ottiene un’anticipazionecorrispondente all’ammontare di quantoceduto con due soluzioni: l’acquisto deicamion di proprietà, oppure un contratto dileasing. Quest’ultima opzione è un aspettomolto interessante dell’iniziativa, poiché haanche valenze fiscali: non è necessario versa-re l’Iva immediatamente, oltre alle agevolazio-ni standard previste per i leasing. Quindi,l’azienda interessata ha congiuntamenteun’operazione di factoring e un’operazione dileasing finalizzata al riscatto dei veicoli.C&S: Quale opzione, fra l’acquisto in pro-prietà e il leasing, sarà la più gettonata dalmercato?Bertolino: Da società di leasing, puntiamo suquesta scelta come soluzione primaria.Tuttavia, proporremo anche l’acquisto in pro-prietà, che fa parte dell’offerta.C&S: Che requisiti devono avere i crediti neiconfronti degli Enti pubblici? Quali “paletti” cisono?Bertolino: Una prima valutazione riguarda latipologia di Ente, per avere un’indicazionesulla sua capacità di rispettare le tempistichedi pagamento. Poi, c’è lo screening del con-tratto di servizio, che è l’elemento base pervalutare l’esigibilità del credito. Il contrattodefinisce, infatti, tutti i rapporti fra la Pubblicaamministrazione e la società che ha vinto l’ap-palto: dagli importi alle fatturazioni, dalle pre-stazioni d’opera agli eventuali vincoli.C&S: Esistono altri vincoli all’operazioneRestart? Se sì, quali?Bertolino: L’elemento che monitoriamo con

grande attenzione sono icrediti non esigibili difatto, cioè quelli legatialle prestazioni d’operanon conformi, per diver-se ragioni, al contratto diservizio. È un rischioche non possiamo assu-merci.C&S: Iveco Finanziariaè la prima in assolutoad aprire questo nuovofronte: trasformiamo icrediti in nuovi camion.Cosa vi aspettate?Bertolino: Non so se visiano state operazionisimilari. La grandevalenza di questa ini-ziativa è che noi cimettiamo la faccia,comunicandolo inmaniera diretta a tutti.Le banche hannosempre acquisito cre-diti, anche se adessolo fanno meno diprima. Noi stiamo dando alle aziendeitaliane che vogliono investire un unico inter-locutore. C&S: L’operazione riguarda tutta la gamma?Bertolino: Sì, anche se – e lo si capisce dalcontenuto dal tenore della comunicazione –il nostro primo pensiero è andato al mondodelle costruzioni, che sta vivendo unmomento particolarmente difficile: quindi aiTrakker, agli HD 9 e a tutti i veicoli da cantie-re. Ma ci sono anche i camion utilizzati nelsettore dell’ecologia – dove molti operatorilavorano con la Pubblica amministrazione –e poi i mezzi adibiti al trasporto pubblico.Perciò, di fatto, l’iniziativa comprende tutta lagamma di prodotto.C&S: Qual è l’orizzonte temporale dell’opera-zione?Bertolino: Almeno fino a fine anno. Poi,molto dipenderà dal grado d’interesse riscos-so. Decideremo strategicamente con i verticidell’azienda le future mosse. La nostra rapidi-tà di reazione è già un fatto d’eccezione. Inbase all’andamento dell’iniziativa, vedremocome procedere: se farla diventare un ele-mento standard da inserire nel pacchettod’offerta al cliente finale.C&S: “Trasformali in un nuovo Iveco” vuoldire facciamo ripartire l’economia?Bertolino: Sì, perché si tratta di beni stru-mentali. Sono mezzi che fanno guadagnare. È quindi un’iniezione di fiducia per il mercatoe per il Paese.

& 21NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012

Nella pagina a fianco,Monica Bertolino,Amministratore Delegatodi Iveco Finanziaria. Sopra, una locandinadell'iniziativa 'Trasformali in un nuovo Iveco'

finance<INIZIATIVA GIVE ME 5 PER IL NUOVO DAILY

ta con due veicoli di riferimento: il furgone 35S11, passo 3.000mm, tetto rialzato H2 con volumetria del vano di carico di 10,2m3, e il cabinato 35S11, passo 3.000 mm. L’offerta, valida dal 1°luglio, prevede un leasing della durata di 5 anni, con canoni men-sili di 299 €. Questo importo comprende il premio della polizzaassicurativa furto e incendio e la garanzia estesa “Full” sul veicoloper 60 mesi o per una percorrenza massima di 250 mila chilome-tri. Nell’arco temporale del contratto, il cliente può usufruire del-l’opzione “5 rate flessibili”, ovvero della possibilità di sospendere eriprogrammare il pagamento di un canone una volta l’anno, perun totale di 5 volte. L’ultimo plus dell’iniziativa Give me 5 riguardala certezza del valore residuo del proprio veicolo, stabilito all’attodella sottoscrizione del contratto. È l’importo di denaro che la con-

cessionaria si impegna a corrispondere alcliente al termine del lea-sing, a fronte del riacqui-sto di un nuovo veicolo.La campagna Give me 5prevede un potentepiano di comunicazioneche valorizza l’offertacommerciale integratafacendo leva sui seguentimezzi: oltre 1.600 spotradiofonici, il sito webwww.iveco.it, i social net-work, le newsletter e conmateriale promozionaledistribuito presso i puntivendita dei dealer.

Iveco propone su tutta la gamma Nuovo Daily un leasing a 60 mesi,comprensivo di polizza assicurativa furto e incendio, garanzia estesa,valore residuo garantito e opzione “5 rate flessibili”

& 22 NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012

In tempi difficili come quelli attuali, chi utilizza un mezzo ditrasporto desidera avere delle certezze. Non vuole, cioè,sorprese sul versante dei costi di gestione, che devonoessere accuratamente calcolati in anticipo per tutto il perio-do d’impiego previsto del proprio mezzo. È l’approccioadottato da Iveco con la creazione della piattaforma TotalCost of Ownership (TCO), fino ad ora applicata prevalente-

mente al segmento pesante, ma estesa, di recente, anche ai leg-geri della gamma Nuovo Daily per proporre alla clientela un’offer-ta integrata di veicoli e servizi, mirata alla riduzione degli oneri digestione globali. La piattaforma TCO per il Nuovo Daily fa levasoprattutto su quattro voci: il deprezzamento del mezzo, intesocome differenza fra il costod’acquisto e il valore residuo,gli interessi corrisposti dal-l’utilizzatore del veicolo, glioneri per gli interventi dimanutenzione straordinariae i premi per le copertureassicurative. Con la campa-gna promozionale Give me5, frutto del nuovo approc-cio scaturito dalla piattafor-ma TCO, tutti questi ele-menti sono definiti e calco-lati in anticipo. L’iniziativa,estesa all’intera gammaNuovo Daily con parametrivariabili da modello amodello, viene pubblicizza-

CINQUE ANNIDI SERENITÀ

Per alcuni giornalisti del tra-sporto, il percorso umano eprofessionale con SilviaBecchelli è durato più di unventennio. Da quando, cioè, èdiventata responsabile dell’uf-ficio stampa di Iveco per il

mercato Italia negli anni ’90. Camion & Serviziha chiesto loro di tracciare un ritratto di Silvia,attingendo ai ricordi e alle esperienze perso-nali. Ecco le loro parole.

Con Silvia si poteva anche litigare, e a me èsuccesso più volte, ma non restava mai unostrascico perché eri consapevole della suaprofonda onestà, perché sapevi che per leil’immagine e l’interesse Iveco erano i solivalori ai quali ubbidiva. E quanto entusia-smo e orgoglio poneva nella realizzazionedella rivista Camion & Servizi, che lei consi-derava giustamente una sua creatura e allaquale dedicava una attenzione e una curamaniacali ma che lei considerava a buondiritto indispensabili per realizzare un pro-dotto di qualità. Ciao, Silvia. Mancherai ai giornalisti ma man-cherai soprattutto a Iveco Mercato Italia.

Paolo Altieri

Alcuni anni fa, all’approssimarsi del capodan-no, lasciai la mia compagna Milena che Silviaaveva conosciuto anni prima in alcuni viaggi.Solo e un po’ giù di morale non sapevo beneche fare proprio la sera del 31… le feste insolitudine diventano spesso ancora più tristi.Senza pensarci due volte Silvia mi invitò perun capodanno a casa sua. Lo ricordo ancoracon piacere. Grazie Silvia!

Carlo Otto Brambilla

Cara Silvia, mi dovresti fare tre cortesie. Prima ditutto, levati quegli occhiali da sole, che hai deibegli occhi. Poi fammi un bel sorriso e, ti prego,rilassati, rilassati, rilassati!

Giuseppe Guzzardi

Per motivi professionali frequentai Silvia perdiversi anni e mi ci volle poco per apprezzarnele capacità di relazionarsi garbatamente contutti noi, rappresentanti della stampa specializ-zata. Qualità importante, che si accompagnavaad una conoscenza profonda dei veicoli indu-striali e commerciali ed alla tempestività nelfarci avere esaurienti e dettagliati comunicati inmateria. Un’ottima “pierre-stampa”, insomma. Indefessamente attaccata al lavoro, fino aisuoi ultimi giorni, da vera “pasionaria”.

Cesare Castellotti Vaglienti

Nella vita professionale Silvia non ha mai lascia-to nulla al caso. Seguiva ogni particolare conscrupolo quasi maniacale. Voleva che tuttofosse controllato e a posto sia che si trattasse ditest su strada con un nuovo veicolo, che di unapresentazione di prodotto. La ‘sua’ aziendaveniva prima di tutto.

Gianenrico Griffini

Nelle parole di alcuni giornalisti della stampa specializzata un ritrattoinedito di Silvia Becchelli a qualche mese dalla prematura scomparsa

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personaggi<SILVIA BECCHELLI

GLI AMICILA RICORDANO COSÌ

eventi<CONSEGNATO IL PULLMAN UFFICIALE DELLA NAZIONALE DI CALCIO

Il calcio muove le emozioni degli italiani e IvecoIrisbus, con il Granturismo Magelys Pro di 12,8 metri dilunghezza, muove la squadra Azzurra da oggi fino allafase preparatoria dei mondiali del 2014 in Brasile.L’avventura dei nostri calciatori al Campionato euro-peo in Polonia e Ucraina ha preso il via il 5 giugno,quando la delegazione italiana è partita alla volta della

Polonia, sede del ritiro della squadra. Con il Magelys Pro, cheè Pullman Ufficiale della Nazionale italiana di calcio, IvecoIrisbus è a fianco degli Azzurri, confermando ancora unavolta la propria forte vocazione per il mondo dello sport inun momento di grande valenza emotiva per l’intero paese. Il

GLI AZZURRI VIAGGIANOSUL MAGELYS PRO

Il Granturismo di 12,8 m di IvecoIrisbus accompagna la nostra

squadra di football dagli Europei diquest’anno alla fase di qualificazione

ai mondiali del Brasile nel 2014. Scopriamo le caratteristiche

tecniche del veicolo

& 24 NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012

di Emanuela De Vita

Granturismo, oltre ad accompagnare la Nazionale agliEuropei del 2012 in Polonia e Ucraina, sarà di supportoanche nella fase di qualificazione ai Mondiali in Brasile del2014. La partnership è stata ufficializzata con la cerimonia diconsegna del veicolo a Demetrio Albertini, vicepresidentedella FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio – e capodelegazione della Nazionale agli europei, presso il CentroTecnico di Coverciano. Il pullman trasporterà la squadra e lostaff della Nazionale da Coverciano fino alle sedi degli incon-tri in Italia o agli aeroporti di partenza per le partite che sisvolgeranno in trasferta. Il Magelys Pro 12,8 m, dotato dimotore Cursor 10 da 380 Cv, ha 48 posti oltre quelli delconducente e della hostess. Internamente è equipaggiatocon tutti i comfort, tra cui un impianto audio-video di ultimagenerazione e di connettività Wi-Fi. Nei periodi in cui nonsarà utilizzato dalla squadra, il pullman sarà esposto al FiatIndustrial Village di Torino.

PRESTAZIONI, COMFORT E SICUREZZAIl Magelys Pro, lanciato in anteprima all’Auto Expo di Nizza nel-l’ottobre del 2010 e presentato sul mercato italiano a marzo2011, si è immediatamente imposto agli operatori italiani estranieri come un veicolo polivalente e prestazionale.Disponibile in due lunghezze – 12,2 e 12,8 m – il Pro comple-ta la gamma Magelys, che comprende i modelli HD e HDH,rispettivamente a 2 e a 3 assi. Lo styling del Magelys Proriprende le forme dell’HD: con il frontale caratterizzato dalinee fluide e arrotondate, i gruppi ottici con lampade alogenecontornate da luci diurne a led e il parabrezza panoramicocon il rivestimento inferiore in alluminio, verniciabile nellostesso colore della carrozzeria. La porta del conducente èsostituita da una finestratura in due sezioni, con una parte fissae una inferiore apribile ad azionamento elettrico. Gli internisono molto luminosi, grazie alle ampie superfici vetrate otte-nute fondendo le finestrature laterali con i tegoli di raccordodel padiglione, una soluzione che permette ai passeggeridelle file esterne di spostarsi in libertà, senza il timore di urta-re contro le cappelliere. Nei vani portabagagli superiori è inte-grata una consolle per l’attivazione delle luci di lettura, la rego-lazione delle bocchette d’aria individuali e per la chiamatadella hostess. Ergonomici e avvolgenti i sedili reclinabili (iposti variano da 48 a 57 – 50 nel caso del pul-lman della Nazionale – secondo l’allestimen-to interno prescelto), che possono esseredotati, a richiesta, di tavolino ribaltabile.La climatizzazione di bordo è garantitada un impianto a regolazione auto-matica dotato inverter, di 4 evapora-tori e da un sistema di riscaldamen-to indipendente programmabile (ilriscaldatore ausiliario Webasto ècollocato nello sbalzo posteriore,nella sezione destra del veicolo). Praticamente infiniti gli optionalper la personalizzazione degliallestimenti interni: dalla teleca-mera per la hostess alla cuccettaper il conducente, dagli schermimotorizzati da 19 pollici al frigori-fero per le bevande. Il posto con-

IL PULLMAN DELLA NAZIONALEModello: Magelys Pro

Lunghezza: 12,8 m

Posti: 48+1+1

Motore: FPT Cursor 10

Cilindrata: 10,3 litri

Potenza massima: 380 Cv

Coppia massima: 1.600 Nm

Cambio: ZF AS 1600

Marce: 6

Sospensioni: pneumatiche integrali

Pneumatici: 295/80 R 22.5

ducente offre un’ampia visibilità anteriore e laterale. La stru-mentazione di bordo prevede una console centrale, con unoschermo multifunzione per la visualizzazione dei diversi menucon i parametri operativi del veicolo e una serie di strumentianalogici. A sinistra sono presenti il tachimetro e l’indicatoredel livello del carburante, mentre sulla destra si trovano ilcontagiri e il termometro per la temperatura del fluido di raf-freddamento. Il Magelys Pro della Nazionale italiana di calcioè equipaggiato con un motore FPT Industrial Cursor 10 da380 Cv e 1.600 Nm di coppia massima, abbinato al cambiomeccanico ZF AS 1600 a 6 rapporti. Numerose e tecnologi-camente avanzate le dotazioni di sicurezza, a cominciare dal-l’impianto frenante tuttodischi a controllo elettronico (EBS),integrato dal dispositivo di regolazione della dinamica di mar-cia (ESP) e da quello di antipattinamento delle ruote in fase diaccelerazione (ASR). Il Magelys Pro è dotato, inoltre, di unpotente freno motore a decompressione e di un rallentatoreelettromagnetico per stabilizzare la velocità del veicolo indiscesa, anche senza l’intervento del circuito di servizio.

NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012 & 25

eventi<RAI DI AMSTERDAM

ARRIVA LO STRALIS LNGIl trattore alimentato a gas naturale liquefatto è stato il protagonista assoluto della manifestazione olandese e c’è già chi lo vuole utilizzare in Italia per risparmiare sul carburante

Iveicoli a trazione alternativa l’hanno fatta da padro-ni allo stand di Iveco durante l’ultima edizione delSalone del Trasporto di Amsterdam (RAI), sia con imodelli CNG alimentati a gas naturale compresso,come il Nuovo Daily 50C14 Natural Power el’Eurocargo ML 120 Natural Power, che con la stardella manifestazione olandese, lo Stralis LNG

Natural Power dotato di serbatoi per il metano liquido. Iltrattore a LNG non ha suscitato solo l’interesse dei tra-sportatori del centro e del nord d’Europa, da sempre sen-sibili ai temi della riduzione delle emissioni inquinanti e alcontenimento dei costi di gestione dei veicoli. Anche glioperatori italiani, infatti, guardano con grande attenzioneai tanti vantaggi di questa tecnologia. È il caso di LOGI-

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di Giorgio Garrone

COMPANY 3 SRL – si veda il box – che si occupa delladistribuzione delle merci in regime di temperatura control-lata per i maggiori player della grande distribuzione nazio-nale. La società eugubina, per ragioni di carattere ambien-tale ed economico, si appresta a mettere in servizio 5Stralis LNG da utilizzare su tratte regionali, attendendosirisparmi a due cifre sulla voce di costo carburante. SugliStralis LNG, a differenza di quanto avviene sui camionCNG alimentati a gas naturale compresso dove il combu-stibile è immagazzinato in bombole d’acciaio allo statogassoso a 200 bar, il gas naturale si trova in fase liquidain stato di saturazione a -125° C e 8,5 bar di pressione inserbatoi criogenici. Viene poi convogliato al motore allostato gassoso, dopo essere stato riscaldato in uno scam-biatore di calore. La tecnologia LNG, oltre ad abbattere le emissioni inqui-nanti (come fa il gas naturale compresso) e consentire unamaggiore autonomia del CNG che lo rende adatto a per-correnze di media e lunga distanza, permette di ridurreulteriormente la tara del veicolo, aumentandone il caricoutile. Inoltre, l’impiego di camion alimentati a gas natura-le, siano essi CNG o LNG, determina un notevole vantag-gio economico per leaziende di trasporto. Infatti,nel caso delle missioni didistribuzione regionali, èstato calcolato che, su per-correnze di 40.000 kml’anno, il risparmio rispettoa un diesel sia pari a circa10 mila euro. In compiti diraccolta dei rifiuti, invece, ilvantaggio economico arri-va a oltre 20 mila euro l’an-no. Le opportunità di mer-cato per questi veicoli riguardano soprattutto la distribu-zione alimentare, gli impieghi di logistica e la consegnanotturna delle merci (quando è necessaria una ridottarumorosità). In media, l’abbattimento delle emissioni sono-re degli Stralis alimentati a gas naturale è compresa tra i 3e i 6 decibel, rispetto a un veicolo di pari potenza dotatodi motore diesel. Recentemente, alcuni camion LNG sono stati testati daimportanti clienti europei. I positivi risultati ottenuti dimo-strano che questi mezzi a trazione alternativa possonoavere un ampio ventaglio di utilizzo, per mission diversifi-cate in ambito distributivo. Il trattore esposto adAmsterdam copre le applicazioni fino a 40 tonnellate dipeso complessivo. Il motore è un Cursor 8 a gas naturaleda 330 Cv, con cambio manuale, Intarder ed EBS di serie.Si tratta della versione ideale per le missioni di distribuzio-ne a livello regionale e nazionale, come il trasporto di car-burante. I modelli LNG saranno presto disponibili anchenelle versioni cabinato a 2 e 3 assi, per compiti di traspor-to urbani ed extraurbani, con trasmissione manuale a 16marce e rallentatore idraulico o, in alternativa, con cambioautomatico a 6 rapporti abbinato a un convertitore di cop-pia e a un rallentatore integrato. Il motore Cursor 8 a gasnaturale rispetta i limiti di emissione della normativa EuroVI, che entrerà in vigore dal 2014.

L'utilizzo di camionalimentati a gas

naturale determinaun grandevantaggio

economico per lesocietà di trasporto

L’AZIENDA ITALIANA:ATTESI RISPARMI DEL 20%Il Gruppo FA.PA. SRL, nato grazie all’iniziativa di alcuni com-ponenti della famiglia Barbetti di Gubbio, affermati imprendi-tori nel settore cementiero, è formato da aziende di traspor-to attive da anni nel settore trasporto come AT DUE SRL edalla più recente LOGICOMPANY 3 SRL, attiva nella movi-mentazione delle merci in regime di temperatura controlla-ta per i maggiori player della grande distribuzione italiana. Attualmente il Gruppo è in grado di movimentare circa 300veicoli, di proprietà (la sola Logicompany ha una flotta dicirca 150 camion). Ora oltre alla fornitura di 10 Iveco Ecostralis, LOGICOMPA-NY 3 SRL è in attesa di 10 Stralis LNG: i primi 5 veicoli, dicui uno è stato esposto al Rai di Amsterdam, sono in fase diconsegna. Si tratta indubbiamente di una scelta controcor-rente per un’azienda italiana. Quali sono le motivazioni? “Èda anni che stiamo seguendo con interesse questo settore– spiega Mario Ambrogi, Amministratore Unico di LOGI-COMPANY 3 SRL –, fino a poco tempo fa non erano dispo-nibili soluzioni di questo tipo in Italia. Ora, per fortuna, non èpiù così. La nostra scelta è stata motivata sostanzialmenteda due ragioni: innanzitutto un fattore di ordine ambientalee poi uno di tipo economico, legato al risparmio di carburan-te. Infatti, utilizzeremo gli Stralis LNG in aree in cui sonorichiesti veicoli a basso impatto ambientale, augurandociche la nostra attenzione per la sostenibilità del trasporto siacompensata da un’adeguata riduzione dei costi di gestione,soddisfacendo al contempo la sempre maggiore attenzioneall’ambiente dei nostri committenti”. Che risparmio in per-centuale vi aspettate dall’utilizzo di questi camion? “Questoè per noi un progetto nuovo, quindi tutto da verificare.Tuttavia, se consideriamo che 1 litro di gasolio corrispondepiù o meno a 1 kg di metano liquido, il risparmio dovrebbeattestarsi attorno al 20%”. Come vi state organizzando per ilrifornimento di metano liquido? “Stiamo valutando due solu-zioni: un nostro impianto interno e uno pubblico in zona.Vedremo quale alternativa scegliere”. Utilizzerete autisti par-ticolari per questi mezzi? “Facciamo regolarmente formazio-ne per tutti i nostri conducenti. In questo caso, sono statiindividuati driver dedicati, che verranno formati per l’utilizzopiù corretto dei mezzi”.

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eventi<AUTOBUS IBRIDI PER DIGIONE

I bus urbani a trazione alternativa di Iveco Irisbus fanno il pieno di ordini in Francia. Abbattono del 25-35% i consumi di gasolioe le emissioni di anidride carbonica

I DIESEL ELETTRICISI FANNO STRADA

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di Emanuela De Vita

Le cifre sono da vero record per deiveicoli a trazione alternativa. Lamunicipalizzata di Digione ha,infatti, ordinato 102 autobus ibrididiesel-elettrici di Iveco Irisbus, dicui 41 standard e 61 autosnodati.Si tratta, in termini di volumi, della

più importante commessa mai registrata fino adoggi in Europa. I diesel-elettrici, prodotti nellostabilimento Iveco Irisbus di Annonay in Francia,sono disponibili come veicoli completi (Citelis da12 e 18 metri di lunghezza) oppure come auto-telai, carrozzati nello stabilimento di Rorthais evenduti con la denominazione commerciale diAccess'Bus GX 327 e GX 427. L’ordine recorddella città di Digione conferma l’accoglienzamolto positiva di questa tipologia di veicoli inFrancia. A oggi, infatti, Iveco ha consegnatoquindici autobus ibridi diesel-elettrici e raccoltoordinativi per oltre 170 unità. Alcuni veicoli sonoattualmente in esercizio a Poitiers, Tolone,Monza, Parigi e sull'isola di La Reunion. I nuoviordini riguardano, invece, le forniture per le cittàdi Rouen, Annecy, Digione e Bordeaux. Sempre in Francia, a Orleans, è stata avviatauna partnership con Keolis per l’impiego di unbus ibrido da 12 metri nell’arco di tre anni. In Canada, inoltre, la STM (Société de Transportde Montréal) e la RTL (Réseau de Transport deLongueuil) testeranno per alcuni mesi sulla lororete urbana il Citelis ibrido da 18 metri. AltriCitelis diesel-elettrici sono in fase di sperimen-tazione presso alcuni operatori europei, comequelli in servizio a Vienna, in Austria.

MENO GASOLIO, MENO GAS A EFFETTO SERRAFedele alla sua vocazione di costruttore innova-tivo, pronto a rispondere alle richieste semprepiù frequenti di veicoli a basso impatto ambien-tale, Iveco Irisbus propone la gamma Citelis,nelle versioni da 12 e 18 metri, con una tecnicadi propulsione di nuova generazione proiettataverso il futuro: la trazione ibrida. Sviluppato gra-zie a un accordo di collaborazione con BAESystems per la fornitura di componenti dellalinea di trazione, l’ibrido seriale diesel-elettricoassocia un motore termico Tector EEV di 6 litridi cilindrata, prodotto da FPT Industrial, a unmoto-generatore, che recupera l’energia accu-mulata durante la decelerazione. Il diesel di unibrido ha una cilindrata inferiore del 25% rispet-to al motore che equipaggia un veicolo tradizio-nale. Il generatore, accoppiato al propulsore ter-mico, fornisce l'energia elettrica e permette dievitare l’uso del motorino d’avviamento e del-l’alternatore. Il motore elettrico di elevata poten-za fornisce la trazione del veicolo attraverso unponte, identico a quello dei modelli diesel.Questa architettura ibrida seriale consente l’eli-

minazione del cambio. Le batterie agli ioni dilitio di ultima generazione servono per l’accu-mulo di energia in fase di decelerazione e perrestituirla in accelerazione. I risultati ambientalisono molto soddisfacenti. Con l’ibridizzazionedella catena cinematica si ottiene, infatti, unariduzione media dei consumi di gasolio e delleemissioni di CO2 compresa fra il 25 il 35%. Unsimile abbattimento delle emissioni significacirca 500 grammi di CO2 in meno per ogni chi-lometro percorso. Considerando una percor-renza annua di 50 mila km l’anno (che è il valo-re medio di un autobus di linea), si ottiene unariduzione di circa 25 tonnellate delle emissionidi CO2 nell’atmosfera. Gli autisti hanno infine unanimemente apprez-zato la facilità di guida del veicolo, che offrecomfort, potenza e flessibilità. Oltre a questo, ilveicolo garantisce anche un elevato livello dicomfort per i passeggeri, grazie a una buonaripresa che è, al tempo stesso, graduale e pro-gressiva.

Nella pagina a fianco, un Citelis ibrido snodatoda 18 metri. Sopra, due esemplaridiesel-elettrici da 12 metridi lunghezza

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A Verona, promosso dalle Officine Brennero, un confronto sui temidell’efficienza del trasporto e della logistica fra operatori del settore,politici e amministratori locali

eventi<TAVOLA ROTONDA TRASPORTO & LOGISTICA

Il sistema Italia per crescere ed essere competitivo ha biso-gno di una logistica più efficiente a tutti i livelli: dai mezzi ditrasporto moderni e tecnologicamente evoluti alle infrastrut-ture, dagli addetti, che devono essere adeguatamente pre-parati e formati, agli operatori di settore. È quanto emersoda una tavola rotonda promossa a Verona dalle OfficineBrennero, che ha visto la partecipazione di Antonio Cancian,

deputato al Parlamento europeo e membro della Commissioneper il trasporto e il turismo, Klaus Pintus, Amministratore delegatodi Nagel Italia, Guido Maina, Iveco Supply chain ed EugenioMorello, del CSST – Centro Studi Iveco sui Sistemi di Trasporto.“Lo scopo dell’iniziativa – spiega Federico Gaiazzi, Amministratoredelegato delle Officine Brennero – è di creare eventi a valoreaggiunto per le aziende, proponendo soluzioni e strumenti permigliorarne l’efficienza e la produttività. E non c’è miglior punto dipartenza che parlare di logistica, un settore dove Iveco e OfficineBrennero sono attori di primo piano, poiché forniscono veicoli eservizi per migliorare il livello qualitativo dell’intero comparto”.Sulla necessità di un approccio di ampio respiro per il migliora-mento dell’efficienza del sistema logistico si è soffermato AntonioCancian. “Bisogna considerare e risolvere contemporaneamente

– ha affermato il parlamentare europeo - tutti e tre gli elementi delproblema: l’uomo, che deve avere un’adeguata formazione nellospecifico campo, le infrastrutture, collegando i corridoi ai nodisparsi sul territorio, e la tecnologia, per ridurre gli sprechi del siste-ma, come i viaggi di ritorno a vuoto. In quest’ottica, una pianifica-zione a livello locale non è sufficiente se non è accompagnata daadeguate politiche nazionali ed europee”. Le prospettive di cresci-ta degli operatori logistici e la polverizzazione del settore del tra-sporto italiano sono stati i temi trattati da Klaus Pintus. “Il segretodi un operatore logistico – ha affermato l’Ad di Nagel Italia – è diandare incontro alle esigenze della produzione, fornendo un ser-vizio chiavi in mano che comprende processi sui semilavorati,gestione degli ordini, picking e distribuzione, compiti difficili dasvolgere per le aziende non strutturate, di piccole dimensioni”.Insomma, per crescere occorre specializzarsi. A livello individualea Verona (al Quadrante Europa) lo si può fare partecipando alcorso biennale (sono 1.850 ore di formazione) per il diploma ditecnico superiore dei trasporti e dell’intermodalità, organizzatodall’Istituto tecnico superiore (di cui Giorgio Adami è il presiden-te) LAST. Alla fine, il posto non è assicurato, ma le possibilità di tro-varne uno aumentano.

LA CRESCITAPASSA DALLA LOGISTICA

eventi<SALONE INTERNAZIONALE DELL’EQUITAZIONE E DELL’IPPICA DI ROMA

L’equitazione, in Italia, è una pratica in continuaascesa. Come ha dimostrato l’affluenza di pub-blico e di appassionati all’ultima edizione diRoma Cavalli, il Salone internazionale dell’equi-tazione e dell’ippica tenutosi nella capitale. Perl’occasione Iveco, insieme alla concessionariaSalaria Carri, ha esposto il Nuovo Daily 35S11 a

gomma singola, abbinato a una furgonatura dell’inglese IforWilliams studiata per il trasporto di due cavalli collocati in linea,cioè parallelamente alla direzione di marcia del veicolo.L’allestimento, distribuito in Italia dalla Giancarlo Crespi diLivorno attraverso la rete dei concessionari Iveco, è realizzatoin acciaio zincato e alluminio per contenere la tara e protegge-re la struttura dalla corrosione dovuta agli agenti atmosferici. Lafurgonatura, dotata di due rampe – una posteriore e una late-rale – con portata di 1.055kg, è rivestita con uno strato digomma lavabile. Per facilitare l’azionamento delle rampe sonopreviste molle di sollevamento ancorate ai montanti. Lo spaziointerno può essere suddiviso con una parete estraibile peradattarlo alle specifiche esigenze di trasporto. In ordine di mar-cia la furgonatura ha una tara di 850 kg, il che consente diavere una portata utile di 1.055 kg rimanendo nel limite delle3,5 tonnellate di massa totale a terra dei veicoli guidabili con lapatente B. Il Nuovo Daily 35S11 è equipaggiato con un motoreFPT Industrial F1A, Euro 5 da 106 Cv, dotato di sistema EGR(Exhaust Gas Recirculation) per ridurre le emissioni inquinanti.Monta sospensioni anteriori a balestra trasversale in materialecomposito, adatte alla particolare missione di trasporto del vei-colo, mentre quelle posteriori sono a balestra parabolicamonolama. Il sedile passeggero singolo e i cerchi in lega leg-gera forniscono un ulteriore contributo al contenimento dellatara, senza incidere negativamente sulla tradizionale robustez-za del Daily. La collaborazione di Ifor Williams con la rete Iveco

risale agli anni ’80 e, da allora, le furgonature della casa ingle-se hanno sempre accompagnato le evoluzioni della gammaDaily, considerata la piattaforma ideale per stabilità (indispen-sabile, a causa del baricentro alto e degli spostamenti del cari-co) e robustezza strutturale per il trasferimento dei quadrupe-di. La Salaria Carri, grazie anche alla passione per l’equitazionedell’Amministratore unico Roberto Capezzuoli, ha sviluppatonegli anni il comparto dei veicoli con allestimento trasportocavalli, potendo contare su un vasto numero di praticanti –oltre 15 mila nella sola zona di Roma – tesserati FISE(Federazione Italiana Sport Equestri).

AI CAVALLI PIACE IL DAILYIl leggero di Iveco abbinato a una furgonatura dello specialista ingleseIfor Williams è il mezzo ideale per trasportare senza stress due cavalli

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In alto, l'allestimento Ifor Williams sul Nuovo Daily 35S11. Sopra, gli interni

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attualità<EMERGENZA TERREMOTO

FIAT INDUSTRIALSCENDE IN CAMPOI tecnici di Iveco-Magirus curano la manutenzione dei mezzi dei Vigili

del Fuoco, mentre le macchine movimento terra di CNH intervengono

nelle aree più colpite dal sisma

di Giorgio Garrone

& 33NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012

Nel momento del bisogno, un aiuto con-creto e immediato vale più di millediscorsi. È il criterio cui si è ispirata FiatIndustrial per sostenere le popolazionidell’Emilia dopo il disastroso terremotodello scorso maggio. Iveco-Magirus,leader nella realizzazione di autoscale

e pompe antincendio, è intervenuta mettendo a disposi-zione due squadre di supporto tecnico, che operanopresso il campo avanzato di San Prospero (Modena) dovesono attivi oltre 250 Vigili del Fuoco. Lo scopo di que-st’azione è duplice. Da un lato, grazie a un carro officinadistaccato nella base avanzata, garantire l’operativitàsulle 24 ore delle autoscale fornite nel corso degli annida Iveco-Magirus, che vengono impiegate senza sostanelle attività di messa in sicurezza degli edifici danneg-giati dal sisma, soprattutto per la rimozione delle partipericolanti e per permettere agli specialisti di accederesenza rischi alle aree critiche delle case o dei capannoniindustriali. Dall’altro, la seconda squadra di supporto fa laspola fra la sede di Brescia di Iveco-Magirus e la baseavanzata per assicurare il flusso dei ricambi, indispensa-bili per l’attività dei mezzi dei Vigili del Fuoco. Gli inter-venti di maggior rilievo sulle autoscale hanno riguardatola componentistica oleodinamica ed elettronica, pergarantire l’efficienza degli impianti e il funzionamento insicurezza. Un elevato numero di operazioni manutentiveha interessato anche gli organi meccanici e idraulici delleautopompe. La necessità di mettere in sicurezza gli edifi-ci danneggiati dal sisma e di effettuare sopralluoghi tec-nici immediati dopo le scosse di terremoto ha impegna-to duramente i mezzi dei Vigili del Fuoco. Lo testimonia-no, in modo indiretto, le cifre delle verifiche di agibilitàdei fabbricati che, a metà giugno, hanno superato i 35mila interventi. A questi si aggiungo gli oltre 7.500sopralluoghi effettuati in base alla scheda di rilevamentodanni Aedes, specifica per gli eventi sismici.CNH ha messo a disposizione della Protezione Civileun’unità di soccorso d’emergenza costituita da meccani-ci e operatori specializzati, dotati di officine mobili e di unampio parco di macchine movimento terra, nel qualefigurano 12 mezzi leggeri - sollevatori telescopici, minie-scavatori, minipale compatte e terne - oltre a escavatorie a pale gommate. L’unità d’emergenza, articolata inquattro squadre, agisce autonomamente con il coordina-mento della Protezione Civile ed è attiva in alcuni deicomuni più colpiti dal sisma dello scorso maggio:Cavezzo (MO), Finale Emilia (MO) e Midolla (MO). Si èoccupata della realizzazione della rete fognaria, dellapreparazione del terreno per i campi di accoglimentodegli sfollati, della rimozione delle macerie dai centri sto-rici e della demolizione degli edifici pericolanti. CNH hamesso anche a disposizione il complesso industriale diCento (Ferrara), perché le aziende locali colpite dal terre-moto possano trovare una sede adatta per riprendere leattività produttive, il cui blocco prolungato, in seguito alsisma, potrebbe costare 3,2 miliardi di euro - con unabbassamento di due decimi di punto del Pil italiano -che si aggiungono ai 5 miliardi di danni già riscontratinelle aree più colpite.

In alto e al centro, i tecnici di Iveco-Magirus al lavoro. Sopra, un escavatore cingolato della New Holland

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Parts&Services<RIALLINEAMENTO DEI LISTINI

GIÙ I PREZZIDEI RICAMBIIveco dà un taglio ai prezzi dei ricambi ORIGIN 100%IVECO. Per tutto il 2012 sono tantissime le propostecon riduzione fino al 50%

In un momento di difficoltà generale dell’eco-nomia italiana e del mondo del trasporto inparticolare, Iveco ha deciso di venire incontroai suoi clienti con un’iniziativa molto vantag-giosa. Lo fa proponendo piani per stimolare gliinvestimenti in nuovi veicoli e agendo sui costitotali d’esercizio dei mezzi perché incidano

meno, rispetto al passato, sui bilanci delle aziende. Inquest’ambito, è partita a inizio anno (e durerà pertutto il 2012) l’iniziativa di riallineamento dei listini deiRicambi Originali Iveco, che prevede riduzioni consi-stenti – anche del 30, 40% e oltre – su famiglie sele-zionate di componenti. Si tratta di quelle maggiormente richieste dalle azien-de di trasporto per gli interventi di manutenzione,come i freni, le frizioni, le sospensioni, i paraurti, imotorini d’avviamento, gli alternatori e i radiatoriacqua. Ogni mese, si arricchisce l’offerta di ricambi interessa-ti dall’azione, valida su tutta la Rete Autorizzata Iveco.Il riallineamento dei prezzi dei ricambi originali riguar-da componenti di veicoli di tutte le gamme Iveco: daileggeri Daily ai medi della serie Eurocargo, fino agliStralis e ai Trakker. Intervenire sensibilmente sulla ridu-zione dei prezzi di listino, in questo momento di mer-cato, significa permettere alle aziende di trasporto dieffettuare gli interventi manutentivi con RicambiOriginali Iveco, a costi sempre più vantaggiosi.

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Ci sono buone notizie per chi possiede unDaily in Italia. Con l’iniziativa Iveco Days, vali-da fino al 31 agosto, è più conveniente effet-tuare i tagliandi manutentivi e acquistare iricambi a prezzi promozionali. L’offerta riguar-da i veicoli Model Year 2006-2009, che pos-sono effettuare il tagliando previsto dal pro-

gramma di Manutenzione per i 40 mila e gli 80 mila chilome-tri al costo all inclusive di 160 euro. Il tagliando comprende lasostituzione dell’olio motore, del filtro olio e del filtro del com-bustibile, oltre a 10 controlli addizionali previsti da Iveco. Nelprezzo globale dell’operazione sono inclusi i costi della mano-dopera. Inoltre, l’iniziativa Iveco Days propone una serie diricambi in promozione, come i dischi freno, le visiere paraso-

le, le pastiglie freno, i condizionatori, i radiatori, gli spray disin-fettante e le schiume detergenti GEN-ART (con profumatore inomaggio). Infine, la campagna per la sostituzione del motoredel Daily offre, a chi vi aderisce, una garanzia di due anni conpossibilità di finanziamento della durata di 12 o 24 mesi conIveco Finanziaria a TAN e TAEG pari a zero. L’iniziativa Iveco Days si inserisce nell’ambito delle azioni perridurre i costi totali d’esercizio dei veicoli (Total Cost ofOwnership), fornendo agli utilizzatori un pacchetto su misura diprodotti e servizi. La campagna di comunicazione si è basata sulmailing diretto ai clienti, su un kit di materiale pubblicitario forni-to alle Officine aderenti e ai Concessionari. Inoltre, sono stati uti-lizzati i nuovi media sul web, come i banner su diversi motori diricerca, e uno spazio dedicato nella homepage www.iveco.it.

SCONTIE TANTI VANTAGGITagliandi a prezzo all inclusive, ricambi in promozione euna campagna specifica per la sostituzione del motore.Ecco come Iveco si prende cura dei Daily

Parts&Services<INIZIATIVA IVECO DAYS

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Vent’anni d’esperienza nellagestione diretta dell’usatoproveniente dalle grandi flot-te e dai contratti di buy-back, nella ricerca di merca-ti d’esportazione per icamion

di seconda mano e moltoaltro ancora: questa lacomplessa realtà dei cen-tri usato Iveco di Piacenzae Bari, che Camion &Servizi ha esplorato insie-me a Domenico Nastasi,Iveco Used SalesManager, Italy Market.

C&S. Facciamo un po’ distoria: quando sono natie come si sono sviluppatii Centri Usato Iveco inItalia?Nastasi. Piacenza haaperto i battenti nel 1992

mentre la sede di Bari, che gestisce l’area delcentro-sud d’Italia, è stata inaugurata nel1998. Nel corso degli anni sono progressiva-mente aumentati i volumi di vendita dei vei-coli d’occasione che, nel 2011, hanno tocca-to le 1.700 unità: 1.300 circa a Piacenza, il

resto al Sud.

C&S. Da dove provengo-no i camion che transita-no in queste strutture spe-cializzate?Nastasi. Tre sono le prin-cipali fonti di approvvigio-namento degli usati: i riti-ri dalle grandi flotte che,per i volumi in gioco oper l’importanza strategi-ca, non possono esseregestiti direttamente dallarete dei concessionari,l’importazione (soprattut-to di Daily ed Eurocargo)dagli altri centri usato

Quali sono i compiti e

come operanoi centri

specializzatiIveco di

Piacenza e Bariper il ritiro e la

vendita dei veicoli

d’occasione. Le

caratteristichedell’innovativa

garanzia Usato Plus

L’USATO ÈBUSINESS

focus<INTERVISTA A DOMENICO NASTASI, IVECO USED SALES MANAGER - ITALY MARKET

di Giorgio Garrone

& 37NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012

Iveco ubicati nei major mar-ket europei, come Francia eGermania, e la gestione deiveicoli provenienti dai con-tratti di leasing rescissi perinsolvenza dei sottoscrittori.A queste attività si aggiun-gono alcuni business colla-terali, come l’acquisto sulmercato di camion d’occa-sione quando esistono adeguati margini diguadagno e la permuta di mezzi di secondamano con altri usati.

C&S. Chi sono i clienti dei Centri Iveco?Nastasi. Il 50% delle macchine è assorbitodalla rete dei concessionari, mentre il 40% vaagli operatori professionali (commercianti) e ilrimanente 10% è acquistato dagli utilizzatorifinali. In tutti i casi, si tratta di veicoli piuttostorecenti, quasi esclusivamente Euro 5 se siparla di pesanti, Euro 4 nel caso dei leggeri.Gli usati più ‘freschi’ sono quelli che rientranodai leasing con un’età media attorno ai dueanni, mentre i camion provenienti dai contrat-ti di buy back hanno un’anzianità operativa di3-4 anni.

C&S. Come si fa a scovare gli acquirenti di uncamion d’occasione?Nastasi. Coniugando i metodi di lavoro tradi-zionali agli strumenti innovativi, come Internet.Abbiamo un team di quattro venditori – tre aPiacenza e uno a Bari – che gestisce i rappor-ti con i concessionari. Poi ci sono i periodicispecializzati nelle offerte fotografiche di usatoe il nostro sito web, www.iveco-used.it, dov’èpossibile attingere a un database di oltre 10mila veicoli, attraverso un’area riservata cherichiede un nome utente e una password, eun’area pubblica aperta a tutti gli interessati. Lanovità principale di quest’anno è rappresenta-ta dalla gestione congiunta anche degli usati diIrisbus e Astra, in una logica di best practicecondivisa. Il sito è stato accolto molto favore-volmente dai concessionari, come testimonial’elevato grado di partecipazione all’iniziativa.Un altro settore al quale guardiamo con inte-resse è quello delle aste on-line.

C&S. Il ricondizionamento degli usati è unaprassi standard, oppure avviene solo su richie-sta degli acquirenti?Nastasi. Il ripristino di un camion d’occasioneè legato a una trattativa commerciale e rispon-de a una specifica esigenza del cliente.Riguarda soprattutto i camion venduti agli uti-lizzatori finali, ai quali possiamo proporre unpacchetto completo di servizi che comprendeil ricondizionamento, il finanziamento e la

nuova garanzia UsatoPlus – si veda il box.Quest’ultima, offertaanche da tutti i conces-sionari della rete Iveco,copre gli eventuali incon-venienti alla driveline perun periodo compreso fra6 e 24 mesi. Si applica aiveicoli che non hanno

superato i 6 anni dalla data di prima imma-tricolazione al momento della stipula delcontratto.

C&S. Un tempo, alcuni concessionari pen-savano che l’usato fosse un ‘male’ necessa-rio: adesso la mentalità è cambiata?Nastasi. Sì, poiché da imprenditori hannocapito che era indispensabile differenziareil campo d’attività. Con una saggia gestione,l’usato è sicuramente un business. E non dapoco.

Nella pagina a fianco, il piazzale del CentroUsato Iveco di Piacenza.In basso, DomenicoNastasi, Iveco Used SalesManager, Italy Market.Sotto, uno schieramentodi trattori d'occasione

NESSUNA SORPRESA CON LANUOVA GARANZIA USATO PLUSL’affidabilità di un usato può essere una vera incognita. Non lo è più sel’acquisto è abbinato alla garanzia Iveco Usato Plus, che copre per 6, 12o 24 mesi i costi di riparazione dei principali organi della catena cinema-tica dei veicoli di non oltre sei anni d’anzianità al momento della stipuladel contratto. Per soddisfare lo standard Iveco Usato Plus i mezzi d’occa-sione vengono sottoposti a una serie di controlli preliminari, che riguar-dano i componenti critici, come l’idroguida, il cambio e i sistemi elettro-nici, oltre alla sostituzione dell’olio motore e dei filtri. La garanzia – conspecifici limiti di percorrenza chilometrica secondo il segmento di pesodi appartenenza del camion d’occasione – copre i costi di manodoperae dei ricambi per la riparazione del motore, della scatola cambio, delponte, della centralina Edc, delle sospensioni, della trasmissione e del-l’impianto di climatizzazione.

Il sito Internetwww.iveco-used.it

dà accesso a un database

di oltre 10 mila camionusati in tutta Europa

eventi<CONFERENZA STAMPA VDA

È CAMBIATO IL MODELLODI BUSINESSDa costruttori di veicoli a fornitori di soluzioni integrate di mobilità.

I punti salienti dell’intervento di Norbert Holzer, Iveco Senior Vice

President - Heavy Commercial Vehicles, Special Vehicles and Bus

Platform - al workshop dell’Associazione tedesca dell’industria

automotive a Francoforte

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Il workshop internazionale organizzato a Francofortedalla VDA – l’Associazione tedesca delle industrieautomotive – prima del salone di Hannover è, dasempre, l’occasione per fare il punto sui mutamenti esulle tendenze emergenti del settore. E di cambia-menti radicali del modello di business dei costruttoridi camion ha parlato Norbert Holzer, Iveco Senior

vice President - Heavy Commercial Vehicles, SpecialVehicles and Bus Platform. La situazione economico finan-ziaria, che continuerà a condizionare negativamente pertutto il 2012 il tasso di crescita in Europa, ha trasformatoradicalmente l’intero comparto automotive. Si tratta di unmutamento così profondo da richiedere un nuovo modellodi business. E, in questo contesto, l’esperienza accumulata

in passato con le precedenti crisi non è di nessun aiuto.Oggi, se un’azienda vuole avere successo, è di vitale impor-tanza che riesca a strutturare la propria offerta sulle speci-fiche esigenze della clientela. Ecco perché Iveco pone alcentro del proprio modo d’agire il cliente e la sua produtti-vità. La capacità di costruire un legame con gli acquirenti edi capirne le esigenze di trasporto è l’elemento chiave peril successo di un’azienda automotive. In altre parole, occor-re trasformarsi da costruttori di camion in fornitori di solu-zioni integrate di mobilità. Per vendere veicoli, bisognadimostrare a chi li utilizza che essi conferiscono un valoreaggiunto al business. Un elemento di fondamentale impor-tanza per la redditività di un’impresa di trasporto è il costototale di esercizio (TCO – Total Cost of Ownership) dei

di Max Cascini

camion. Iveco è in grado di determinarlo con precisione epropone innovative soluzioni per ridurne l’incidenza. Perraggiungere questo obiettivo l’azienda ha creato al propriointerno un gruppo di lavoro per analizzare tutte le compo-nenti del TCO nelle diverse gamme di prodotto: leggeri,medi, pesanti, autobus e veicoli speciali. Qual è l’impatto che un costruttore può avere sul costototale di esercizio di un camion? Basta prendere in conside-razione tre fattori: il valore residuo, i consumi di gasolio e icosti di manutenzione. Il primo elemento riflette la qualitàintrinseca del prodotto. Per migliorarla, Iveco ha lavoratomolto sui materiali e sulle soluzioni tecnologiche per pre-servare il livello qualitativo nel tempo. Sul fronte dei consu-mi, nel 2010 è stato lanciato sul mercato l’Ecostralis, cheriduce del 7,32% - come ha certificato l’ente tedesco TÜVSÜD - i consumi di gasolio nelle applicazioni su lungadistanza. E poi, c’è la nuova generazione di motori di FPTindustrial, basata sull’esclusiva tecnologia High-EfficiencySCR, che permette di rispettare i limiti di emissione Euro VI,senza il sistema di ricircolo di gas combusti (EGR). Per ridur-re i costi di assistenza, Iveco ha sviluppato piani specifici dimanutenzione e riparazione, ma ha anche agito a livello diprogettazione, per rendere più longevi quei componentiche, dal punto di vista statistico, hanno richiesto maggioriinterventi d’officina. L’offerta di soluzioni di mobilità ‘sumisura’ di Iveco non si limita, però, ai veicoli diesel tradizio-nali. Comprende anche mezzi a trazione alternativa a bassoimpatto ambientale. È il caso del Daily Electric, per il qualeè stato separato il costo del veicolo da quello del paccobatterie, che viene fornito al cliente in leasing con un cano-ne mensile, mentre Iveco si occupa della garanzia, degliinterventi di manutenzione e riparazione e dell’eventualesostituzione degli accumulatori al termine della vita utile. Unaltro esempio di soluzione ‘su misura’ è la fornitura – la piùimportante in Europa in termini di volumi – di 102 autobus

ibridi alla città di Digione, che si è concretizzata, grazieanche a un ampio ventaglio di servizi aggiuntivi: dal finan-ziamento a un accordo di manutenzione e riparazione perun periodo 15 anni. Al di là dei singoli casi, ciò che conta oggi per le aziende ditrasporto è avere oneri fissi, sui quali basare i loro budget econoscere i costi (in tonnellate chilometro) delle merci tra-sportate, ed è esattamente questa la strada intrapresa daIveco.

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Sopra, Norbert Holzer, Iveco Senior Vice President - HeavyCommercial Vehicles, Special Vehicles and Bus Platform

In alto, una fase dellaconsegna dei Nuovi Daily

alla Tagliabue. Da sinistra, Federico

Tentori della Tentori VeicoliIndustriali,

con Alessandro e LucaAsti, titolari della Tagliabue

protagonisti<

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Icona dell’affidabilità e della qualità nel settoredelle grandi opere, Tagliabue Spa ha sempre avutocome mission aziendale l’innovazione e ha sceltoIveco per la sua flotta

DIECI DAILYPRONTI A TUTTO

Nata nel 1974 come piccolaazienda artigianale, TagliabueImpianti si è trasformata nel1987 in Tagliabue Spa, strut-turata in 5 divisioni: gas,acqua, aria, ingegneria enuove energie. La società,

con sede a Paderno Dugnano in provincia diMilano, opera su tutto il territorio italiano eora guarda anche oltre i confini italiani. È spe-cializzata nella progettazione e realizzazionedi metanodotti, acquedotti, reti idriche,impianti di teleriscaldamento per la produzio-ne di energia tradizionale e alternativa,

TAGLIABUE

impianti termici , di condizionamento e idrau-lici ad alta tecnologia, sistemi antincendio e disicurezza. Nel corso degli anni, il business ècresciuto e i dipendenti sono passati dai 2 ini-ziali agli attuali quasi 300. Tagliabue ha sem-pre investito in mezzi all’avanguardia, tra cuigli escavatori a risucchio – per raccogliere ilmateriale di scavo e abbattere le polveri –particolarmente innovativi e oggetto di gran-de interesse in tutta Europa. In un’ottica diricerca della qualità, nel parco aziendale nonpotevano mancare i camion di Iveco. Gli ulti-mi, in ordine di tempo, ad aggiungersi alla flot-ta aziendale sono stati dieci Daily in versionefurgone e autotelaio cabinato. I primi sono stati

allestiti comeofficine mobili,con attrezzaturedi saldatura eper le riparazionisul campo. I secondi, inve-ce, sono equi-paggiati con cas-soni ribaltabili.Perché la sceltaè caduta pro-prio sui Daily?

“Abbiamo una flotta di quasi 200 camion –spiega Giuseppe Asti, Presidente della socie-tà – che comprende anche veicoli del seg-mento medio, pesanti stradali e mezzi d’ope-ra. La scelta dei Daily è basata sull’affidabilitàdel prodotto. Al quale stiamo convertendol’intero parco dei leggeri, dopo qualche espe-rienza con brand stranieri”. Qual è la missiondei vostri Daily? “Trasportano materiali e per-sonale specializzato per i lavori di manuten-zione generale, sia negli stabilimenti che neicantieri stradali, o durante la realizzazionedegli acquedotti. La percorrenza media è dicirca 200-250 km al giorno. In alcuni casi,invece, ci attestiamo su valori inferiori, ma lecondizioni operative sono decisamente piùimpegnative. Abbiamo, per esempio, alcuniveicoli in Sardegna che effettuano sposta-menti limitati, ma che devono lavorare incondizioni difficili, sia dal punto di vista dellasituazione in cantiere sia sotto il profilo dellaviabilità. Si tratta quindi di camion che, inogni caso, devono dare il meglio di sé, siache percorrano molta strada sia che ne fac-ciamo poca, ma in contesti impegnativi”.Avete nella flotta anche parecchi Eurocargoe Trakker. Quali sono i loro compiti di traspor-to? “Utilizziamo gli Eurocargo per gli sposta-menti delle macchine movimento terra com-patte e per il carico dei materiali, mentre iTrakker vengono impiegati per il trasporto diinerti, asfalto e altri prodotti”.

NUMERO 103 APRILE-LUGLIO 2012

“La scelta di acquistare i Daily è statafatta tenendo

contodell’affidabilitàdel prodotto”

& 41

IL CONCESSIONARIO:È UNA VITA CHE LI SERVIAMODietro un cliente importante, c’è sempre un concessionario di riferimentostrutturato ed efficiente, come nel caso di Tentori. La storia della Tentori ini-zia negli anni ’50. Nel 1974, ricevuto uno tra i primi mandati Iveco, Tentorisi trasferisce a Molteno e successivamente, per seguire lo sviluppo com-merciale, inaugura la nuova sede di fronte alla struttura dedicata al service,sulla superstrada Milano Lecco. “Tagliabue è un nostro cliente storico, –afferma Massimo Tentori – abbiamo iniziato a fornire nel 1974 un primoautocarro Fiat 40 e in seguito mezzi d’opera a 3 e 4 assi, poi nel 2009siamo passati ai medi, con gli Eurocargo 160 equipaggiati con ribaltabile.Ora è la volta di 10 Daily, sia cabinati che furgonati, con motorizzazione da110 Cv, tagliata su misura per le specifiche esigenze di trasporti aziendali. IDaily, grazie alla loro affidabilità, sostituiscono un parco veicolare esistentedi altri marchi. Una bella soddisfazione, non c’è che dire!”

protagonisti<

DAL CIELOQUALCUNO CI GUARDALa gestione telematica dei veicoli con Blue&Me Fleet Professionaldà una mano a ridurre i consumi di gasolio, anche nel trasportodel cemento. Parola di Tracem

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Q uando si parla dei sistemi telematici dicontrollo dei veicoli, si pensa subito aitrasporti in regime di temperatura con-trollata o alla movimentazione di prodot-ti chimici o di merci pericolose. LaTracem Autotrasporti di Gubbio ha fattouna scelta per alcuni aspetti controcor-

rente, applicandola al comparto del cemento e alla filiera pro-

duttiva. Ha, infatti, equipaggiato 4 Stralis AT440S45 e 2 tratto-ri Trakker 720T45, recentemente acquistati dalla concessiona-ria CIVI – Centro Italia Veicoli Industriali di Perugia – , oltre ai5 Stralis AT440S45 ritirati a giugno 2011, con dispositivoBlue&Me Fleet Professional. Si tratta del sistema più completofra quelli offerti da Iveco per il controllo e la gestione deicamion. Oltre al kit vivavoce, alle funzioni di localizzazionesatellitare, di rilevamento dei parametri operativi del camion e

TRACEM

di scarico in remoto dei dati del cronotachigrafo, la soluzioneBlue&Me Fleet Professional permette di fare molto altro, acominciare dalla messaggistica fra il conducente e il centrologistico dell’azienda, dalla visualizzazione dei tempi di guidae di riposo, fino alla navigazione e alla pianificazione dei per-corsi in funzione delle caratteristiche d’ingombro e di peso delveicolo. Un pacchetto completo, che la Tracem utilizza per lamovimentazione del prodotto finito e dei componenti neces-sari alla produzione del cemento. “L’attività principale dellanostra azienda – spiega Lucio Mariotti , responsabile traspor-ti della ditta umbra – è il trasportodel cemento come prodotto finito,di tutte le materie prime per la suaproduzione e dei semilavorati. Seconsideriamo che il cemento nonrichiede, in genere, consegne alungo raggio e che possiamo con-tare, oltre che sulla sede di Gubbio,su 2 filiali, ognuna delle quali ubi-cata nelle vicinanze di una cemen-teria – una in provincia di Arezzo eun’altra in provincia di Varese – la percorrenza annua per que-sti veicoli non supera i 100.000 km”. I Trakker 6x4 che aveterecentemente inserito nella flotta lavorano anche in cantiere?“Operano esclusivamente a Gubbio e trasportano la materiaprima da una cava locale alla cementeria. Ad alcuni abbinia-mo un semirimorchio mezzo d’opera di 56 ton di peso com-plessivo. Altri vengono agganciati a siloveicoli o cassonati peril trasporto in andata di cemento in sacchi, e al ritorno di mate-ria prima”. Su questi mezzi avete scelto di montare il dispositi-

vo di gestione telematica Blue&Me Fleet Professional. Comemai? “Non tanto per individuare la posizione del veicolo, per-ché dopo ogni consegna il mezzo deve ritornare alla sede dipartenza. Quanto per monitorare alcuni parametri di utilizzodel camion: qual è lo stile di guida dell’autista, per esempio, inmodo da tenere sotto controllo i consumi e da sfruttare almassimo le potenzialità dei camion”. Rispetto alla fornitura del-l’anno scorso, avete notato qualche miglioramento nei consu-mi dei veicoli recentemente consegnati? “In effetti, i riscontripositivi li abbiamo avuti. E poi, per far rendere al meglio i nostri

camion, organizziamo regolaricorsi di guida che, uniti alle indub-bie performance dei veicoli, contri-buiscono a migliorare i risultati”. Peril futuro continuerete a montare ilBlue&Me Fleet Professional?“Certamente, non si torna indietro”.La società di trasporti Tracem faparte della holding Financo che,con un giro di affari di oltre 680milioni di euro, è attiva nella produ-

zione e nella commercializzazione di cemento e calcestruzzo.La controllata Colacem è il terzo produttore italiano nel setto-re del cemento, così come Colabeton lo è nel calcestruzzo. Ilparco veicoli del gruppo (Tracem, Colabeton e Imba) contacirca 150 unità, di cui 90 in forza alla Tracem. La fornitura degliStralis e dei Trakker con il sistema Blue&Me Fleet Professionalè stata curata dalla concessionaria CIVI, che ha la sede prin-cipale a Perugia, una a Macerata (per l’usato e per il cantiere)e una filiale a Città di Castello.

“Con il Blue&Me Fleet Professional

teniamo sotto controllo i consumi e sfruttiamo

al massimo le potenzialità dei camion”

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Nella pagina a fianco, da sinistra a destra, Dario Fidanza, Iveco District Manager, Lucio Mariotti, Responsabile tecnico Tracem, Adriano Brunetti,Responsabile amministrativo gruppo Financo, Gabriella Gaggiotti, responsabile Tracem sede di Padule, Camillo Bacchi, titolatre della CIVI, Paolo Menichetti, Responsabile logistica Tracem, Marcello Lucarini, Direttore commerciale CIVI e Renato Gaggiotti, socio fondatore Tracem.

protagonisti<

SPECIALISTIDELL’ECCEZIONALEDieci trattori Stralis 440S50 con contratto di manutenzione e riparazioneper 5 anni da adibire a traini speciali. I perché di questa scelta da parte della Corti di Sirone (Lecco)

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AUTOTRASPORTI CORTI

IL NOSTRO SEGRETO? LA VELOCITÀ DI RISPOSTA“Rispondiamo in tempi rapidi alle esigenze dei committenti”, ha affermatoIppolito Corti, figlio del fondatore dell’azienda Angelo Corti. “La fidelizza-zione dei clienti dipende dall’esperienza e dall’abilità del nostro persona-le, competente e qualificato. Altro punto fondamentale è l’affidabilità, cioèpoter contare su di noi per ogni esigenza, in qualsiasi situazione e in qua-lunque orario. I committenti, infatti, apprezzano soprattutto la flessibilità ela personalizzazione del servizio. Ci chiedono rapidità di adattamentoall’evolversi della situazione di mercato”.Attraverso l’ultima fornitura Iveco sono stati rimpiazzati alcuni vecchi trat-tori e l’intenzione, in futuro, è quella di sostituire gradualmente l’interoparco veicolare, sempre affidandosi al costruttore italiano. LaAutotrasporti Corti ha optato per un leasing full service, soluzione che, seè abbastanza diffusa nel settore stradale, è meno frequente nell’ambitodei trasporti eccezionali, proprio per le peculiarità dei veicoli e per la dif-ficoltà di quantificare le operazioni di manutenzione e riparazione. “Il canone unico prevede un contratto di manutenzione e riparazione di 5anni abbinato a un’estensione di garanzia con copertura in tutta Europa.Abbinare questo pacchetto manutentivo significa per noi offrire un servi-zio migliore al cliente, oltre che preventivare costi certi di trasporto”.

Le aziende di trasporto, oggipiù che mai, hanno bisogno dirisposte concrete alle lorospecifiche esigenze operative.Quelle dell’Autotrasporti Corti,specializzata in carichi ecce-zionali, erano di poter contare

su costi certi di manutenzione e riparazione,anche dopo la scadenza del periodo inizialedi garanzia dei veicoli. La risposta della con-cessionaria Iveco di riferimento – la TentoriVeicoli Industriali di Molteno (Lecco) – si èconcretizzata in un contratto di full serviceper l’ultima fornitura di 10 trattori Stralis440S50, da adibire ai traini eccezionali intutta Europa. Con questa soluzione, che include tutti gliinterventi di manutenzione e riparazione perun periodo di 5 anni con una percorrenza di120 mila chilometri l’anno, la Corti raggiun-ge tre obiettivi: evitare qualunque spesaimprevista durante il periodo di utilizzo deiveicoli, avere la certezza degli oneri d’eser-cizio dei camion e poter preventivare intutta tranquillità i costi del trasporto allaclientela. I contratti di manutenzione e ripa-razione per i trattori adibiti ai traini eccezio-nali non sono così frequenti come per imezzi utilizzati nei collegamenti da linea.Occorre, infatti, tener conto della specificitàdell’impiego, che implica interventi d’assi-stenza diversi da quelli standard. Ma è approccio che Iveco persegue datempo, per fornire ai trasportatori una stimaprecisa dei costi totali d’esercizio deicamion (TCO – Total Costo f Ownership) intutti i possibili settori d’utilizzo. La fornituradella Tentori comprende 10 Stralis 440S50full optional (con un raffrescatore supple-mentare per la cabina) con motorizzazioniEuro 5 /Eev da 500 Cv e cambio manuale Zfa 16 rapporti. Scelta, quest’ultima, un po’controcorrente rispetto alla tendenza dimercato, che privilegia l’automatizzatoEurotronic. Ma giustificata dal fatto che sitratta di veicoli adibiti al traino di semirimor-chi per trasporti eccezionali.

UNA LUNGA STORIA CHE INIZIA NEGLI ANNI ‘30Le radici della Autotrasporti Corti affondanonegli anni ’30, quando per il trasporto si uti-lizzavano ancora i cavalli. L’attuale denominazione sociale risale, inve-ce, al 1964 anno in cui Ippolito Corti creòun’impresa specializzata nel trasporto nazio-nale e internazionale di merci per contoterzi, trasporti eccezionali di manufatti indu-striali di grandi dimensioni, noleggio di auto-gru per installazioni, montaggi industriali e

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Sopra, la consegna degli Stralis 440S50. Da sinistra, FedericoTentori della TentoriVeicoli Industriali e IppolitoCorti, titolare dellaAutotrasporti Corti

sollevamenti in genere. Azienda leader nelproprio settore, con un parco di 30 auto-mezzi, 6 autogru, 80 semirimorchi, è gestitaancora oggi da Ippolito Corti, 74 anni, coa-diuvato dai figli Corrado e Davide. La sededella Corti, presso la quale lavorano una cin-quantina di addetti, è situata a Sirone(Lecco), dove occupa un’area di circa50.000 m2. Grazie all’utilizzo di semirimorchi modularicon più linee d’assi l’azienda è in grado ditrasportare manufatti di lunghezza fino a 50metri, di diametro fino a 4,6 m e pesi fino a250 tonnellate.

news<

Nel proprio stand, Iveco ha esposto il Trakker Evolution II che haconquistato la seconda posizione alla Dakar 2012, competizionein cui Iveco ha ottenuto anche il primo e il sesto posto in classifi-ca generale, e un Ecostralis, il trattore realizzato per ottimizzare leprestazioni, riducendo i consumi di carburante e le emissioniinquinanti. Dotato dell’ampia cabina Active Space, l’Ecostralis èequipaggiato con un motore Cursor 10 da 460 Cv, con coppiamassima 2.100 Nm e cambio automatizzato Eurotronic 12 marce.È un camion potente, robusto e attento all’ambiente: la motorizza-zione Cursor 10 rispetta, infatti, le direttive EEV, ancora più seve-re della normativa Euro 5. Concorrono alla riduzione dei consumiil comando EcoSwitch, che attiva il programma iEco per ottimizza-re le logiche di cambio marcia e le prestazioni del veicolo in fun-zione del carico, e l’EcoFleet, un software specifico del cambioEurotronic, che inibisce parzialmente l’utilizzo manuale con positi-vi effetti sui consumi di gasolio. Come certificato dall’autorevoleente tedesco Tüv Süd, Ecostralis permette un risparmio di carbu-rante fino al 7,32%: un dato che ha destato grande interesse fra inumerosi visitatori dello stand. Durante il Week-end delCamionista, cui hanno partecipato oltre 35 mila spettatori, imodelli della gamma Stralis ed Ecostralis sono stati proposti con

un leasing agevolato, abbinato a un’estensione di garanzia di 5anni o di 600 mila chilometri sui componenti della catena cine-matica. Altra grande novità dello stand Iveco ha riguardato ilTrakker, proposto in una Limited Edition Dakar di 502 esemplari,presentata in anteprima all’Intermat di Parigi. Il Trakker LimitedEdition, dotato di cabina Active Day, ha una livrea verde Dakarpersonalizzata con gli adesivi degli sponsor che hanno sostenutoIveco durante la competizione sudamericana. Per l’edizione limi-tata del Trakker è stato pensato uno speciale pack Dakar consospensioni pneumatiche della cabina, balestre paraboliche ante-riori rinforzate, protezione per il radiatore, immobilizer, chiusuraporte centralizzata, aria condizionata, autoradio, specchi retroviso-ri riscaldabili e regolabili elettricamente e molto altro. Il Week-End del Camionista richiama ogni anno migliaia di appas-sionati del settore dell’autotrasporto e rappresenta un’importanteoccasione per conoscere da vicino i veicoli e le loro tecnologie.Per questo motivo, presso lo stand Iveco sono state allestite dueshow room mobili, una con funzioni di hospitality, l’altra attrezzataper ospitare gli incontri con gli esperti del settore che hanno illu-strato le tappe fondamentali della Dakar 2012 e le principali carat-teristiche del Trakker Evolution II.

WEEK-END A TUTTO CAMION A MISANO ADRIATICOIL WEEK-END DEL CAMIONISTA DI MISANO ADRIATICO (RIMINI),SVOLTOSI LO SCORSO MAGGIO IN OCCASIONE DELL’UNICA TAPPAITALIANA DEL FIA EUROPEAN TRUCK RACING CHAMPIONSHIP, HAVISTO L’IMPORTANTE PRESENZA DI IVECO

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VETRINA DEGLI IVECO OFF-ROAD AL MARMOTEC DI CARRARASignificativa, per l’ampia gamma dei vei-coli e delle soluzioni tecniche propostealle imprese del settore, la presenza diIveco alla 31a edizione del Marmotec diCarrara, la Fiera Internazionale di MarmiTecnologie e Design. Una manifestazioneche ha attirato quasi 12 mila operatori, dicui 2.700 stranieri provenienti da 90paesi. Presso lo stand Iveco i visitatorihanno potuto apprezzare i modelli dipunta del segmento off-road, compresi gliIveco Astra della serie HD9. Fra i veicoliesposti c’era un Trakker 8X4 con motoreCursor 13 da 410 Cv e coppia massima di1.900 Nm. Il veicolo monta sospensionianteriori con balestre paraboliche eposteriori con molle a balestra rovesciate,di tipo Cantilever. La robustezza struttura-le del quattro assi è assicurata dal caratte-

ristico telaio a longheroni d’acciaio consezione a C e dai ponti a doppia riduzio-ne. L’impianto frenante prevede freni adisco sull’anteriore e a tamburo DuoDuplex posteriormente. La cabina ActiveDay è ribaltabile idraulicamente a 60° edispone tra le tante caratteristiche di gra-dini di salita illuminati, sedile dell’autistacon sospensione pneumatica, posto pas-seggero regolabile in senso longitudinalee verticale e paraurti in lamiera. Espostoanche un Iveco Astra HD9 8X8, allestitocon un pianale per il trasporto del marmo.Gli HD9 hanno una nuova cabina inlamiera d’acciaio, più leggera rispetto aquella della serie precedente, ma anchepiù ampia e confortevole. Il telaio d’accia-io speciale, costituito da due longheronipiani e paralleli per tutta la loro lunghezza

con sezione a C uniti tra loro da traverse,è da sempre il punto di forza dei mezzi dacantiere di Iveco Astra. Non a caso detie-ne il più elevato Rall Bending Moment trai veicoli sul mercato. Le sospensioni, siasugli assi anteriori che su quelli posteriori,sono a balestra paraboliche, ma sonodisponibili anche le semiellittiche.Presente sullo stand Iveco anche il NuovoDaily 4X4 a trazione integrale permanente,equipaggiato con motore FPT IndustrialF1C da 170 Cv con coppia massima di 400Nm. Il propulsore utilizza un sistema EGR diricircolo con raffreddamento intermedio aliquido e filtro del particolato allo scarico. IlNuovo Daily 4X4 dispone del tipico telaio alongheroni in acciaio a sezione chiusa di 5mm di spessore, che garantisce robustezzae resistenza torsionale al veicolo.

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Nel gergo militare è conosciuto comeVTLM – Veicolo Tattico LeggeroMultiruolo – o come LMV – LightMultirole Vehicle. Per i soldati italianiimpegnati all’estero nelle missioni di pea-cekeeping è, semplicemente, il Lince. Ilfuoristrada che li protegge nelle missionipiù rischiose dai colpi dei fucili d’assaltoKalashnikov AK 47, o dagli ordigniimprovvisati (IED) piazzati ai bordi dellestrade in Afghanistan o altrove. Adesso ilLince è diventato anche il protagonistadi un episodio della serie Megafabbricheitaliane, andato in onda lo scorso giugnosu National Geographic Channel (canale403 di Sky). Il documentario propone unviaggio nello stabilimento Iveco DefenceVehicles di Bolzano. I progettisti del

Lince raccontano come hanno realizzatoun blindato leggero di nuova generazio-ne, che si avvale di sofisticate tecnologieper garantire mobilità, affidabilità e unelevato grado di protezione dei militari,nel caso di esplosioni di mine anti-uomo,anti-carro o di ordigni improvvisati. Perraggiungere questo obiettivo è stataparticolarmente curata la sicurezza delvano equipaggio, grazie a una strutturaconcepita per assorbire e disperderel’energia generata dalle deflagrazioni eall’impiego di speciali sedili ammortizza-ti. Il Lince è un veicolo di elevata mobi-lità, in grado di operare in condizioni cli-matiche estreme (da -32° a +49°C) e suqualunque terreno. Queste caratteristi-che ne hanno decretato il successo

commerciale, testimoniato dalle oltre3.000 unità vendute a 10 nazioni. IlLince è stato uno dei protagonisti diEurosatory 2012, il più grande saloneeuropeo dei veicoli per la difesa, svolto-si a Parigi lo scorso giugno. In quell’oc-casione sono state esposte alcunevarianti specifiche dell’LMV come ilDigital, dotato di una rete CAN-bus dibordo, o il modello per le forze speciali,che privilegia la mobilità e la capacità disalita e discesa dell’equipaggio. Il Lince è equipaggiato con un motoreda 190 Cv di potenza, abbinato a uncambio automatizzato a 6 rapporti conconvertitore di coppia, può viaggiarefino a 110 chilometri l’ora e superarependenze del 60%.

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IL LINCE SU NATIONAL GEOGRAPHIC CHANNELIL BLINDATO CHE LI RIPORTA A CASA

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PIÙ METANO PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILELo scorso maggio si è svolta presso l’Aranciera di San Sisto, sededell’Assessorato all’Ambiente di Roma, la quinta edizione delMoTechEco, il salone dedicato alla mobilità sostenibile. Alla gior-nata inaugurale hanno partecipato Corrado Clini, Ministrodell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, GianniAlemanno, Sindaco della capitale e Marco Visconti, Assessoreall’Ambiente di Roma. Andrea Bucci, General Manager IvecoMercato Italia, è intervenuto nel corsodella manifestazione per presentare ilprogetto di adesione di Iveco alManifesto della sostenibilità ambientaledi Roma Capitale. Al Salone, Iveco si èpresentata con il Nuovo Daily CNG,equipaggiato con motore FPT IndustrialF1C da 136 Cv alimentato a metano, cherispetta le emissioni EEV (EnhancedEnvironmentally-friendly Vehicle): i livel-li di emissione sono notevolmente infe-riori a quelli richiesti dall’attuale normati-va Euro 5. Il Daily CNG, performante erobusto, è particolarmente adatto allemission di trasporto in aree urbane,dove le misure per preservare la qualitàdell’aria sono più restrittive che altrove,obiettivo che può essere rispettato soloutilizzando veicoli a basso impattoambientale. Iveco ha accumulato una

lunga esperienza nel campo dei mezzi a trazione alternativa e, inparticolare, nello sviluppo di quelli alimentati a metano. Per i DailyCNG sono previste diverse soluzioni per i serbatoi del carburan-te gassoso. Cambiano, infatti, il numero, la collocazione e la volu-metria delle bombole, la cui capacità oscilla fra 194 e 302 litri(con bombola opzionale in base al modello). I motori Iveco a gas

naturale compresso utilizzano miscelestechiometriche che, grazie anche auna sonda lambda di controllo, nonlasciano residui di ossigeno nei gas discarico. Ciò rende possibile l’utilizzo diun catalizzatore a tre vie per l’abbatti-mento contemporaneo degli ossidi diazoto (NOx), del monossido di carbo-nio (CO) e degli idrocarburi incombusti(HC). Iveco aderisce al Piano diEcomobilità di Roma Capitale nell’am-bito del progetto strategico di sviluppodella mobilità sostenibile del Comunedi Roma, rendendosi disponibile all’of-ferta di veicoli per il trasporto di mercie di persone, equipaggiati con catenecinematiche alternative a basso impattoambientale (con motori elettrici, CNG,Euro 5 ed EEV). Sempre nell’ambito diquesto progetto, Iveco supporteràRoma Capitale negli eventi organizzatiper promuovere il Piano di Ecomobilità.

IVECO SPONSOR UFFICIALE AL GRAN PREMIO MOTOGP DI ASSEN

Per il terzo anno consecutivo, Iveco è partner del MotoGP, il principale campionato motociclistico internazionale,in qualità di Trucks & Commercial Vehicles Supplier.In occasione del Gran Premio di Assen, vinto da CaseyStoner, il marchio Iveco era ben visibile sul circuito: il NewDaily e la S di Superman comparivano, infatti, sul ponte,sul rettilineo di partenza e in due curve. Il Iogo Iveco erainoltre presente su tutti i materiali di comunicazione, sulmerchandising del Gran Premio, nonché sul programmaufficiale. Iveco ha partecipato al Gran Premio anche con un’esibizio-ne unica per la prestigiosa pista di Assen: alle 10.30 disabato mattina, l’Iveco Powerstar di Gerard de Rooy, cheha trionfato nell’ultima edizione della Dakar in Sudamerica,ha effettuato il giro d’onore sul tracciato di gara.Con la sua presenza al più importante Campionato delMondo di motociclismo, Iveco, ancora una volta, confermail proprio legame con il mondo dello sport e si fa portavo-ce dei valori di energia, rigore e spirito di squadra che dasempre la caratterizzano.

CENTAURI IN HARLEY AL FIATINDUSTRIAL VILLAGEIl Fiat Industrial Village ha ospitato “Willy Run 2012 forSafety”, l’evento dedicato al mondo delleHarley Davidson e alla sicurezzastradale. Il raduno è stato organiz-zato dall’Augusta TaurinorumChapter Italy e da Harley DavidsonNichelino, in collaborazione conIveco e Fiat Industrial Village. La“due giorni” dedicata ai mitici bicilin-drici Harley conferma ancora unavolta il legame tra l’azienda e il mondodelle due ruote, a cui Iveco è vicina daanni, attraverso la partnership con ilMoto GP, il principale campionatomotociclistico mondiale. L’occasione harappresentato, inoltre, un’importanteopportunità per comunicare alcuni temifondamentali, come la sicurezza stradale,da sempre uno dei valori cui si ispira Iveconella progettazione e nello sviluppo deisuoi veicoli. In questa direzione, l’aziendalavora per rendere disponibili soluzioni tec-nologiche sempre più avanzate di assistenzaalla guida e promuove iniziative formative,come questa, per il miglioramento degli stilidi guida.

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