[eBook ITA] Project Management
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Il Project Management
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Il Project Management 2
INDICE
1. Premessa 3
2. Il ciclo progettuale 3
3. Le fasi dell'attività di progettazione 5
•
Analisi di scenario 5
- Analisi della situazione attuale 5
- Analisi degli obiettivi 6
- Analisi delle strategie 6
• L'elaborazione e la gestione del progetto 6
- Il Quadro Logico 6- La pianificazione e la programmazione temporale delle attività 8
- Il Diagramma di GANTT
4. Appendice: Esempi
- 1: Esempio di Analisi SWOT 11
- 2: Esempio di progettazione con il Quadro Logico 13
- 3: Esempio di Diagramma di GANTT 16
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Il Project Management 3
1. Premessa
Il documento che segue è la teorizzazione della metodologia utilizzata dalla Divisione Servizi
Internazionali per l'ideazione, la stesura e la gestione di progetti. L'approccio utilizzato è abbastanza originale e si basa sulla revisione e l'accorpamento
omogeneo di modelli utilizzati a livello internazionale come il Quadro logico ed il diagrammadi GANTT.
Al nostro interno abbiamo sperimentato questa metodologia di lavoro in varie occasioni ed
attualmente sta diventando il nostro standard. Riteniamo possa essere uno strumento di valido supporto anche per le altre strutture del Sistema CNA che ogni giorno si trovano a dover
gestire iniziative complesse.
Stefano Di Niola - Divisione Servizi Internazionali
2. Il ciclo progettuale
Nella gestione di iniziative finanziate da strumenti comunitari, internazionali o nazionali in genere,
è importante considerare l'intero ciclo progettuale con un approccio metodologico integrato. Esso si
configura come un processo circolare nel quale vengono individuati tutti i passaggi salienti e le
interrelazioni tra di essi, in un'ottica di sistema. In base a questo approccio, il ciclo si articola in sei
fasi principali, per ciascuna delle quali devono essere definiti gli aspetti cruciali, i criteri di coesionee di sostenibilità e devono essere specificati gli output da produrre (anche in forma di documenti), i
quali costituiscono degli input per le fasi successive.
Le sei fasi del ciclo progettuale vengono schematizzate nella figura seguente e descritte in maniera
più analitica di seguito.
PROGRAMMAZIONE
VALUTAZIONE IDEAZIONE
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Descrizione delle fasi del ciclo progettuale
Programmazione:
Consiste nella definizione delle linee guida e dei principi cardine a cui si devono ispirare gli
interventi e le azioni da intraprendere a livello settoriale, geografico e/o tematico.
Ideazione:
In questa fase vengono elaborate, nell’ambito del quadro programmatico, delle idee-progetto che
scaturiscono da un'analisi del contesto territoriale o settoriale in cui si intende intervenire, dalla
quale emergono specifici problemi e/o fabbisogni da soddisfare. L’idea progettuale viene definita in
linea di massima attraverso una prima individuazione degli obiettivi, dei risultati desiderati e delle
possibili linee di intervento da intraprendere.
Formulazione:
Sulla base dei risultati della fase precedente, che forniscono una prima indicazione sulla pre-
fattibilità degli interventi, si procede alla individuazione dello strumento finanziario più idoneo e
alla elaborazione di un progetto nel rispetto dei requisiti formali e delle condizioni (Terms Of Reference) previste dalla linea di azione o programma individuato. In questa fase vengono anche
definite delle ipotesi di partenariato a cui fanno seguito azioni di concertazione con i potenziali
soggetti da coinvolgere, che sfociano in un Accordo di Partenariato (Partnership Agreement), il
quale attribuisce i ruoli e le responsabilità, le risorse allocate e gli impegni finanziari in capo a
ciascun partner nella gestione del progetto. La elaborazione del progetto comprende la decrizione e
la sequenza di tutte le attività previste, la definizione di un cronoprogramma dettagliato (GANTT) e
di un piano finanziario (budget ).
Finanziamento:
Consiste nella presentazione del progetto all’ente finanziatore o agli organi competenti a livello
nazionale o regionale, a cui fa seguito la decisione sulla sua finanziabilità. In caso di esito positivo,
viene sottoscritto un contratto o convenzione che stabilisce formalmente le condizioni di attuazione
del progetto, sulla base del quale verrà erogato il finanziamento.
Implementazione: Questa fase concide con la esecuzione del progetto entro le condizioni previste dal contratto, nel
rispetto dei vincoli di tempo, di risorse ad esso destinate e di risultati attesi. Lungo tutta questa fase
vengono inoltre realizzate le azioni di monitoraggio previste dal progetto.
Valutazione:
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3. Le fasi dell'attività di progettazione
Analisi di scenario
E’ molto importante che le fasi di ideazione ed elaborazione di un progetto siano effettuate sulla
base di un’analisi di scenario accurata e rigorosa, che descriva il contesto di riferimento su cui si
intende intervenire, gli obiettivi da perseguire e le strategie possibili.
1) Analisi della situazione attuale
L’analisi della situazione attuale rappresenta una fotografia fedele del contesto di riferimento, dal punto di vista generale e con un focus sugli aspetti e sui fenomeni su cui l’idea progettuale intende
incidere in modo specifico.
Nell’analisi del contesto è molto importante:
delimitare il contesto dal punto di vista geografico, settoriale, socio-economico;
effettuare una ricognizione dei gruppi sociali e degli attori rilevanti;
identificare correttamente i problemi e la gerarchia tra essi;
illustrare chiaramente i nessi di causa-effetto esistenti tra i fenomeni considerati.
L’analisi deve essere condotta utilizzando tutti gli strumenti disponibili, sia di provenienza ufficiale(fonti statistiche, analisi e ricerche precedentemente effettuate da soggetti accreditati ecc.), che
eventualmente predisposti ad hoc attraverso la conduzione di indagini sul campo per le quali
possono essere impiegate metodologie quali-quantitative di ricerca (indagini campionarie, interviste
a testimoni privilegiati ecc.).
Un approccio ormai largamente utilizzato per l’analisi del contesto, in alcuni casi espressamente
richiesto in fase di elaborazione, è quello dell’analisi SWOT.
L’acronimo SWOT individua i quattro aspetti che costituiscono i “punti cardinali” del contesto di
riferimento, considerati dal punto di vista della loro valenza (positiva o negativa), della loro
condizione (attuale o potenziale), e della loro natura o provenienza (endogena o esogena). Questi
consistono nei Punti di Forza (Strenghts), Punti di Debolezza (Weaknesses), Opportunità
(Opportunities) e Minacce (Threats). I punti di forza e di debolezza sono le caratteristiche attuali e
intrinseche del contesto analizzato, mentre le opportunità e le minacce rappresentano dei fattori
esogeni che possono potenzialmente condizionare in senso positivo o negativo quel contesto. Tale
analisi viene generalmente presentata in forma di matrice, in cui ciascuno dei quattro quadrantiriporta l’elenco e la descrizione sintetica degli elementi rilevanti per ogni aspetto considerato.
LA MATRICE SWOT
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Il Project Management 6
2) Analisi degli obiettivi L’analisi degli obiettivi consiste nella rappresentazione dello/degli scenari futuri alla cui
costruzione dovrebbe contribuire il progetto. Tale analisi implica una corretta identificazione delle cause che ostacolano l'esistenza della
situazione desiderata e delle relazioni causa-effetto tra i fenomeni, e deve inoltre stabilire una
gerarchia ed un raggruppamento degli obiettivi da perseguire.
3) Analisi delle strategie Questa analisi avviene in due fasi:
- individuazione delle possibili strategie, alternative o congiunte, attraverso cui è possibile
contribuire alla costruzione dello scenario desiderato;
- scelta della strategia più idonea da perseguire, sulla base di una serie di criteri quali le competenze
e gli interessi specifici dei proponenti, la fattibilità, l’analisi costi-benefici, le priorità attribuite agli
obiettivi, il grado di rilevanza e coerenza, le risorse finanziarie disponibili, i vincoli di tempo ecc.
La strategia prescelta costituisce quindi la “logica di intervento” del progetto.
La elaborazione e la gestione del progetto
Come si è detto, la elaborazione e la gestione del progetto devono avvenire sulla base di una
metodologia rigorosa. L'approccio che riteniamo opportuno adottare quale standard metodologico
nella gestione di iniziative finanziate è quello del Quadro Logico, che viene qui illustrato in
dettaglio e con il ricorso ad esempi che ne faciliteranno la comprensione.
Il Quadro Logico ( Logical Framework )
L'approccio del Quadro Logico ( Logical Framework Approach) è stato sviluppato a partire dagli
anni '70 per rispondere ad esigenze emerse nell'ambito di progetti di cooperazione internazionale, in
particolare rivolti ai paesi in via di sviluppo. E' stato in seguito esplicitato dalla Commissione
Europea per essere in seguito esteso anche ad altri contesti tematici e geografici, e viene oggiconvenzionalmente adottato da gran parte degli organismi internazionali e nazionali, delle ONG e
delle agenzie di sviluppo regionali.
Nonostante la crescente importanza assunta da questo approccio metodologico nell’attività di
gestione di progetti, le fonti di documentazione su questo tema sono frammentarie e poco esaustive.
L’unico documento ufficiale sul Quadro Logico è costituito da un manuale pubblicato nel 1993
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La metodologia del Quadro Logico
La metodologia del Quadro Logico consiste in un processo analitico che permette di individuare edefinire in maniera logica e sistematica tutti gli elementi necessari per la realizzazione di un
progetto ed i nessi causali che intercorrono tra di essi. Tale processo viene schematizzato attraverso
una matrice nella quale vengono visualizzati i principali elementi del progetto in un formato chiaro
e comprensibile. Essa è articolata in quattro livelli, legati tra loro da un rapporto di causa-effetto in
senso verticale e bi-direzionale. Il Quadro Logico non è utilizzato solamente in fase di
progettazione, ma costituisce anche un indispensabile strumento di monitoraggio in fase di
implementazione e di verifica in fase di valutazione.
La matrice viene presentata di seguito per essere poi descritta nel dettaglio.
La matrice di progettazione del Quadro Logico
DESCRIZIONE
(Logica di
intervento)
INDICATORI FONTI DI
VERIFICA
IPOTESI
(Condizioni di
base)
ObiettiviGenerali
Scopo
(Obiettivo
specifico)
Risultati
Attività
Precondizioni
Significato e descrizione degli elementi rilevanti per il Quadro Logico
Descrizione (Logica di intervento): è la descrizione della strategia di intervento, articolata per
livelli che si è scelto di perseguire attraverso l’implementazione del progetto;
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Significato e definizione dei livelli del Quadro Logico
Obiettivi Generali. Sono i benefici sociali e/o economici di lungo termine ai quali il progetto
contribuirà. Questi obiettivi non vengono raggiunti esclusivamente tramite il progetto ma con il
contributo sinergico di altri interventi, progetti o programmi. Essi sono attinenti a diversi aspetti di
carattere sociale ed economico, pertanto il singolo progetto potrà prevedere più obiettivi generali.
Scopo del progetto. (Anche definito come obiettivo specifico). Definisce l’aspetto o condizione dei
destinatari che registrerà un miglioramento a seguito della realizzazione del progetto. Esso indica i
benefici che il target group otterrà dal progetto, i quali devono essere misurabili attraverso
indicatori quantitativi e/o qualitativi e devono essere sostenibili, ovvero autoalimentarsi dopo la fine
del progetto.
Risultati. Si riferiscono agli output delle azioni previste dal progetto, ovvero i prodotti realizzati, i
servizi offerti ecc.
Attività. Sono le azioni che verranno realizzate nell’ambito del progetto per raggiungere i risultati
attesi e perseguire quindi lo scopo del progetto.
La pianificazione e la programmazione temporale delle attività (Diagramma di GANTT)
Nella fase di elaborazione del progetto, è necessario definire e pianificare nel dettaglio le attività da
realizzare che sono state precedentemente inserite nel Quadro Logico (le quali possono essere
raggruppate in “pacchetti” o workpackages), ed effettuarne una programmazione temporale.
La pianificazione consiste nella definizione della sequenza di attività e nella sua schematizzazione
grafica in un diagramma che consente di visualizzare in maniera semplice ed immediata l’ordine
sequenziale ed il grado di interdipendenza tra le attività previste. Esistono vari metodi di
pianificazione, tra cui i più utilizzati sono il PERT (Project Evaluation and Review Technique) ed ilCPM (Critical Path Method).
La programmazione temporale consiste nella stima dei tempi di realizzazione per ciascuna attività e
nella loro definizione cronologica.
Un metodo molto comune ed efficace che consente di visualizzare contemporaneamente la
sequenza e la tempistica delle attività è quella del diagramma di GANTT , in cui vengono
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Esempio di diagramma di GANTT
ID Nome attiv ità
1 Att iv ita 1
2 Att iv ità 2
3 Att iv ità 3
4 Att iv ità 4
5 Att iv ità 5
6 Att iv ità 6
7 Att iv ità 7
8 Att iv ità 8
9 Att iv ità 9
10 Att iv ità 10
11 Att iv ità 11
12 Att iv ità 12
13 Att iv ità 13
Tri 1 Tri 2 Tri 3 Tri 4 Tri 1 Tri 2 Tri 3 Tri 4 Tri 1 Tri 2 Tri 3 Tri 4 Tri 1
2001 2002 2003 2004
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APPENDICE: ESEMPI
1. Esempio di analisi SWOT
Il caso che viene qui proposto per illustrare l'elaborazione di un'analisi SWOT è un caso reale, che
ci pare utile dal punto di vista esemplificativo sia per il tema di riferimento che per l'ufficialità ed
autorevolezza della fonte di provenienza.
L'analisi è stata tratta dal Programma Operativo Nazionale 2000-2006 "Sviluppo Imprenditoriale
Locale" (fonte: Ministero dell'Industria).
PON 2000-2006 "Sviluppo Imprenditoriale Locale"
Sintesi dell'analisi SWOT
Il quadro della situazione del tessuto imprenditoriale nelle regioni Ob.1, risulta essere molto
complesso. Le grandezze analizzate, peraltro, toccano le determinanti fondamentali della
competitività delle imprese e influenzano tutte le variabili di rottura di interesse.
In particolare la capacità di attrazione di investimenti dall’estero, la capacità di sviluppo di servizi
alle imprese e la capacità di offrire lavoro regolare sono tutte strettamente dipendenti dal livello di
redditività atteso delle imprese e dalle forme organizzative previste. Quanto più elevata è la
redditività attesa e quanto maggiore è la rete produttiva che si costituisce sul territorio con una
matrice di scambi commerciali relativamente completa, tanto maggiori saranno gli impatti sulle
variabili di rottura individuate. L’operare del PON “Sviluppo Imprenditoriale locale” su questiaspetti può essere considerato, quindi, di tipo indiretto determinando le condizioni perché si abbiano
variazioni strutturali favorevoli.
Da un lato, e non poteva essere diversamente in un’area con rilevanti problemi strutturali, i punti di
debolezza costituiscono gli elementi più evidenti degli approfondimenti che vengono svolti,
dall’altro proprio sugli aspetti critici di maggior rilevanza i segnali di dinamismo costituiscono a un
tempo possibili punti di forza ed opportunità da sostenere con appropriate politiche.
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L'analisi SWOT originariamente contenuta nel PON è stata schematizzata in forma di matrice per
consentire una più facile lettura.
MATRICE SWOT
PUNTI DI FORZA
• Presenza di risorse imprenditoriali
significative da rinforzare.
• Segnali di dinamismo sui mercati esteri.
• Emersione di alcuni settori relativamente
moderni e localizzati in aree specifiche con
investimenti significativi (anche nel settore
meccanico).
• Presenza di sistemi produttivi locali da
sostenere.
PUNTI DI DEBOLEZZA• Eccessiva e crescente presenza delle unità di
piccolissima dimensione con una riduzione
della dimensione caratteristica nel corso della
prima metà degli anni novanta.• Scarso peso delle esportazioni sul totale della
domanda rivolta al settore industriale (anche se
vi sono recenti segnali di ripresa).
• Ridotta produttività con effetti anche sui livelli
di redditività.
• Struttura finanziaria fortemente squilibrata con
forte peso di capitale di credito, redditivitàrelativamente ridotta e rilevanti oneri
finanziari.
• Ridotta capacità innovativa.
• Struttura produttiva “incompleta” con scarse
relazioni interindustriali interne all’area che
accrescono costi.
• Presenza di diseconomie esterne (sia legatealle infrastrutture che a più generali questioni
di ambiente socioeconomico).
• Specializzazione settoriale con poche
“caratterizzazioni” e forte sbilanciamento
verso agroindustria e settori più tradizionali.
• Scarsa integrazione tra il sistema delle
formazione professionale e le esigenze delmondo imprenditoriale.
OPPORTUNITÀ'• Mercati: collocazione geografica
nell’ambito del mediterraneo, rapporti
con le coste meridionali del bacino e le
MINACCE• Strozzature nella disponibilità di capitale
pubblico e di infrastrutture
• Difficoltà di inserire aree depresse in una
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2. Esempio di progettazione con il Quadro Logico
Il secondo esempio che viene proposto è un caso elaborato ad hoc e riguarda la realizzazione di un progetto in ambito di innovazione tecnologica destinato ad un target di imprese di un ipotetico
sistema produttivo locale.
Si immagini di voler intervenire in un contesto in cui è stata rilevata una scarsa competitività ed una
scarsa innovatività delle PMI che operano nei settori tradizionali, le quali presentano peraltro un
forte potenziale di sviluppo. In particolare, emerge un insufficiente ricorso delle imprese alle nuove
tecnologie, che potrebbero costituire un forte fattore propulsivo per il loro rilancio.
L'idea progettuale, che verrà formulata e perfezionata con l'individuazione degli strumenti di
finanziamento più idonei, intende perseguire l'obiettivo generale di aumentare la competitivitàdelle PMI tradizionali di quello specifico sistema produttivo locale.
L'obiettivo specifico, che costituisce lo scopo del progetto, è quello di stimolare l'utilizzo delle
nuove tecnologie da parte delle imprese, che costituiscono il target di destinatari del progetto stesso.
Per il raggiungimento dell'obiettivo, si prevede la realizzazione di una serie di attività che si
prefiggono dei risultati oggettivamente verificabili attraverso specifici indicatori.
Possiamo quindi trasporre gli elementi e i livelli che abbiamo identificato entro la matrice delQuadro Logico riportata nelle pagine successive.
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IL QUADRO LOGICO
DESCRIZIONE(Logica di intervento)
INDICATORI FONTI DI VERIFICA IPOTESI(Condizioni di base)
Nati-mortalità delle imprese Crescita del PIL regionale
Dati di bilancio statici e prospetticidelle imprese (fatturato, capitalesociale ecc.)
Trend economico generalepositivo
Livelli delle esportazioni
Nuovi investimenti
ObiettiviGenerali
Aumentare la competitività delle PMItradizionali del sistema produttivo locale
Comparazione con altri sistemilocali
Dati CERVED, CCIAA, ISTAT, Associazioni di Categoria, altri studisettoriali
Trend favorevole o nonrecessivo dei settori specifici
(comparti tradizionali)
Incremento % di investimenti ininnovazione tecnologica e R&S
Dati forniti da BIC, Innovation RelaisCentres, Associazioni di categoria,CCIAA, altri enti, studi e ricerche
Scopo(Obiettivospecifico)
Stimolare l'uso delle nuove tecnologie daparte delle PMI tradizionali del sistemaproduttivo locale
Servizi fruiti su base annua per innovazione tecnologica
Monitoraggio delle imprese insediatetramite questionari
Condizioni favorevoli nelsistema locale di imprese per l'implementazione delle nuovetecnologie
Analisi del sistema locale delle PMItradizionali e dei loro fabbisognitecnologici
Banca dati anagrafica edeconomico-finanziaria delleimprese locali, risultati di indaginecampionaria
Dati raccolti attraverso CCIAA, Associazioni, BIC ecc. Dati raccoltiattraverso questionari
Sensibilizzazione delle PMI sull'uso dellenuove tecnologie
Numero di imprese partecipantialle iniziative promosse, Numero
di contatti con imprese, Numerodi reichieste, Numero di accessial web-site
Schede di partecipazione alleiniziative. Schede contatto con
imprese. Contatore accessi web.Numero e-mail inviate e ricevute
Risultati
Erogazione di servizi alle impresesull'innovazione tecnologica
Numero di consulenze erogate Reporting consulenti. Schedeconsulenza
Sufficiente grado di interessedelle imprese all'utilizzo dinuove tecnologie. Condizionidi mercato favorevoli per investimenti in nuovetecnologie
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DESCRIZIONE(Logica di intervento)
INDICATORI FONTI DI VERIFICA IPOTESI(Condizioni di base)
1. INDAGINE SUI FABBISOGNI
TECNOLOGICI DELLE IMPRESE
Dati statistici raccolti, Numero
imprese del campione, numero diquestionari compilati, risultatidell'indagine
Fonti statistiche rilevanti, Campione,
Questionari, analisi campionaria,report, banca dati delle imprese
1.1 Raccolta e analisi dati statistici
1.2 Costruzione banca dati anagraficadelle imprese
1.3 Costruzione campione
1.4 Predisposizione questionario
1.5 Organizzazione e Briefing Equipe di
Rilevatori
1.6 Somministrazione questionari
1.7 Raccolta e analisi dati
1.8 Reporting
1.9 Aggiornamento banca dati
2 FORMAZIONE AGENTI DI SVILUPPOTECNOLOGICO
Numero di soggetti selezionati,Ore di formazione, numeroformati, risultati ottenuti
Documentazione corsuale,valutazioni docenti
2.1 Selezione formatori
2.2 Preparazione corso e materialedidattico
2.3 Briefing formatori
2.4 Selezione agenti sviluppo
2.5 Formazione agenti sviluppo
3 MATERIALE INFORMATIVO … …
3.1 Materiale cartaceo
3.2 Brochures
3.3 Newsletters3.4 Aggiornamento web-site
4 INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE
4.1 Contatti con imprese
Numero partecipanti, numerocontatti, invii e-mail
Schede di partecipazione, schedecontatto, e-mail ecc.
4.2 Sportello informativo
4.3 Organizzazione workshops
4.4 Comunicazione media
4.5 Invio newsletters e info via e-mail
Attività
5 EROGAZIONE SERVIZI PER LE
IMPRESE
Numero consulenze, numero
contatti
Schede contatto, reports, banca dati
delle imprese
Sufficiente grado di
partecipazione delle imprese,disponibilità a fornireinformazioni, disponibilità didati statistici, professionalità edisponibilità di rilevatori.Disponibilità di formatorispecializzati e diprofessionalità da formare eimpiegare come agenti disviluppo tecnologico, ecc.
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5.1 Consulenze presso imprese a curadegli agenti di sviluppo tecnologico
5.2 Reporting
5.3 Monitoraggio delle imprese insediate
(follow-up)
6 COORDINAMENTO EMONITORAGGIO DEL PROGETTO
Indicatori quantitativi e qualitativi Reports
6.1 Coordinamento
6.2 Monitoraggio
7 DISSEMINAZIONE RISULTATI
7.1 Conferenza stampa finale
Numero partecipanti, numerocontatti, invii e-mail
Schede partecipazione, Articoli, Website, Reports ecc.
7.2 Convegno finale
7.3 Diffusione risultati on-line PrecondizioniScarsa competivitità dellePMI tradizionali del sistemalocaleElevato potenziale dicrescita delle impreseScarso utilizzo delle nuovetecnologie
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3: Esempio di diagramma di GANTT
Le attività previste nel Quadro Logico sono state quantificate temporalmente e rappresentate in un diagramma di GANTT. Dato il carattere
puramente esemplificativo del caso proposto, il GANTT viene qui rappresentato in forma sintetica per macro-attività o workpackages, ma in uncaso reale dovrebbe essere dettagliato per tutte le sotto-attività previste.
ID Nome attività
1 INDAGINE SUI FABBISOGNI TECNOLOGICI DELLE IMPR
2 FORMAZIONE AGENTI DI SVILUPPO TECNOLOGICO
3 MATERIALE INFORMATIVO
4 INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE
5 EROGAZIONE SERVIZI PER LE IMPRESE
6 GESTIONE E MONITORAGGIO DEL PROGETTO
7 DISSEMINAZIONE RISULTATI
Tri 1 Tri 2 Tri 3 Tri 4 Tri 1 Tri 2 Tri 3 Tri 4 Tri 1 Tri 2 Tri 3 Tri 4
2001 2002 2003