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    Lex Aurea 18 Libera Rivista di Formazione Esoterica

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    Lex AureaLibera Rivista Digitale di Formazione Esoterica

    www.fuocosacro.com

    Rubriche:

    FrammentiIl Sole dellEstGnosticismo arte perdutaAnthroposLOro di Saturno

    Articoli:

    Orfeo il Musico del Sole

    Costituzione dellUomo,secondo la scienza eloccultismo

    Il Genio del Lago

    Il Cammino Iniziatico

    La Danza di Iaset

    Societ Iniziatiche ePedagogia

    Sul Fuoco il Solvente e loZolfo

    Il Destino dellAnima nelleEnneadi di Plotino

    06 Settembre 2006 Numero 18

    [email protected]

    numero di registrazione: 2/2006 del Registro del Tribunale di Prato

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    EDITORIALE

    Carissimi e pazienti lettori,

    Il numero attuale di Lex Aurea, rappresenta una piccola rivoluzione per la nostra rivistavirtuale, che dopo lunghi anni di crescente diffusione ed interesse, stata registrata presso ilTribunale di Prato.

    Come ogni pubblicazione che sia tale, condizione necessaria, Lex Aurea ha da questo numeroun direttore responsabile, nel nostro caso una direttrice nella figura della Dottoressa Erica

    Tiozzo, gi collaboratrice della rivista da questo numero curatrice della rubrica di antropologia,a cui vanno i nostri pi sentiti auguri per questa incombenza.

    Lex Aurea cambia, come gi accaduto in questi anni si rinnova, e spero che tale processocontinui, rimanendo fedele alla volont di essere una libera piattaforma di informazione sulmondo della spiritualit e dellesoterismo.

    Un rinnovamento che non investe solamente la veste editoriale, e la grafica, ma che prevedeanche linserimento di alcune rubriche, in modo tale da fornire un dialogo costante ecostruttivo con i lettori.

    Antropologia, alchimia, scienza ed esoterismo, gnosticismo, e oriente, saranno i temi trattatied approfonditi in questi spazi curati da persone formatesi in tali ambiti del sapere e dellapratica.

    Vi auguro una piacevole lettura.

    Cordialmente

    Filippo Goti

    Vi ricordo che per ogni contatto, commento o invio di materiale, sempre utile e gradito, la mail [email protected].

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    INDICE

    Rubriche: Autore Pag.

    Frammenti D.P.E. 4

    Il Sole dellEst Pino Landi 5Gnosticismo Arte Perduta Filippo Goti 6

    Anthropos Erica Tiozzo 7LOro di Saturno Alessandro Orlandi 8

    Articoli:

    Orfeo il Musico del Sole Filippo Goti 11

    Costituzione dellUomo, secondo laScienza e lOccultismo

    Giuseppe Citarda15

    Il Genio del Lago Massimo Taddei 20Il Cammino Iniziatico Michael Aion 29

    La Danza di Iaset Paola Pisano 32

    Societ Iniziatiche e Pedagogia Maria Rita Astolfi 39Sul Fuoco il Solvente e lo Zolfo Alessandro Orlandi 47

    Il Destino dellAnima nelle Enneadi diPlotino

    Mario Zanoni 56

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    Frammentidi D.P.E.

    Tempo e Spazio acquistano significatoquando si coscienti di una metrica spazio-temporale; ed il volume cosmico,qualunque esso sia, soggettoepistemologico solo internamente (alvolume spazio-temporale della metrica dicui sopra); solo internamente possibilefissare opportuni sistemi di riferimento permovimenti relativi e formulazionirelativistiche.

    Al di fuori della frontiera, non hanno

    significato n lo spazio n il tempo n comeeventuali Enti n come eventuali Categorie,n come Definizioni, n come Qualificazioni.

    Se non avete mai avuto lopportunit diguardare dentro un microscopio, vi sietepersi una visione che ha dellincredibile: cisi sente come Gulliver e con un po difantasia si pu immaginare scenografiesempre pi specifiche in cui qualsiasi cosa,dallo splendido al terrificante, puallimprovviso apparire allo sguardo.

    Una visione del genere pu anche indurre apensare a quanto possa essere incapacelocchio umano per non vedere cose che ineffetti sono a portata di mano e che fin chenon state viste per la prima volta, nessunole aveva considerate reali ma solo eventualiparti dellimmaginazione.

    Tutta la nostra scienza stata fondata suinostri sensi ma fin tanto che non siamoriusciti a prolungarli artificialmente, siamorimasti ancorati alla misura duomo.Probabilmente, qualcuno dir, stataproprio la perdita della misura duomo cheha causato lattuale negativit, a volteirreversibile, del rapporto uomo-ambiente.Dobbiamo probabilmente allultimodecennio del novecento ed ai primitrentanni del secolo scorso, se sonocomparse visioni pi onnicomprensive dellarealt, pur se espresse in formamatematizzata non sempre comprensibile aipi: il che non significa che siano del tuttoesatte o che siano immediatamentetraducibili nel linguaggio comune.

    Significa solo che si trattato dellacostruzione di un nuovo linguaggiosimbolico che tenta di descrivere un

    modello pi complesso, che si supponesimulare la realt dei fatti o meglio deglieventi o meglio ancora dei fenomeni.Ci che importa in ogni caso la nostrapresa di coscienza.Se ne parla spesso per forse non del

    tutto chiaro che la coscienza la traitdunion tra la conoscenza e la sapienza.E che la sapienza che si esterna nella prassicostituisce la saggezza.Ma per ritornare a noi ed al nostrouniverso, se pensiamo di volerlo conoscereseppur a grandi linee, dobbiamo per unistante pensare ad un negativo di unafotografia in cui noi siamo rappresentaticome inseriti in un paesaggio.Tutto piccolo, anzi alcuni particolari sonoquasi infinitesimali. Ed allora pensiamo ad

    un operatore che sviluppi ed ingrandiscasempre pi il positivo costruendo cos fotosempre pi grandi: ecco siamo sempre noicon il paesaggio che acquistiamo grandezzasempre pi crescente; e se loperatoreingrandisce punti diversificati compariamoancora noi ed il paesaggio in cui qualcheelemento sembra assumere proporzionidiverse.Ma siamo sempre noi nel paesaggio.Quando nato luniverso noi eravamo inpotenza ci che le materie elementari

    hanno poi costituito, ed esse erano dentro enon fuori. Ed erano dentro con tutto ci chele poteva qualificare, sostanzializzare,diversificare. Fuori non cera nulla; non viera un contenitore in cui lallora micro-universo poteva espandersi ed assumeregrandezza come lattuale e comunquevariabile. E questo nulla che ci fa pensareperch al di fuori dellumanacomprensibilit, che ci avvolge e ciaffascina e ci rende consapevolidellimpossibilit attuale a compenetrarecon la mente ci che forse lo spirito conoscegi da sempre. Sempre: una parolastrana perch involge il passato ed il futurodelle nostra esistenza e di quelladelluniverso; ma dove e quando? In ognitempo del nostro spazio cosmico, quello che in noi ed al di fuori di noi, magari fuorianche dalla nostra coscienza; ci che renderelativa la sapienza.Ma al di fuori dello spazio e del tempo chesenso ha il parlare di sempre?Nel nulla fisico che circonda luniverso fisiconon esiste nulla di umana percettibilit.

    Esiste solo il tentativo della nostra mente dipenetrare al di l dei sensi o dellarazionalit.

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    Il Sole dell'Est

    di Pino Landi

    I Veda furono per questi antichi veggenti ilMondo che scopriva la Verit rivestendo diimmagini e di simboli i significati misticidella vita. Sri Aurobindo

    Come da una medesima fonte scaturisconorivoli diversi, che sviluppano il loro corsosecondo il terreno che si trovano adattraversare, cos i Veda sono la fonte dacui scaturisce il pensiero indiano

    successivo. Meglio dire che con i Veda siform lanima dellIndia; unitamente alleUpanishad (chiamate anche Vedanta, inquanto parte finale ed organicamenteinterconnessa ai Veda), sono stati sorgentedel pensiero, delle filosofie e delle religioniIndiane, e quindi di grandissima partedellAsia, ma anche dellarte e dellaletteratura, dei miti.I Veda furono espressione dellanimadellIndia ed in quanto tale la forma ed illinguaggio con cui furono scritti pu essere

    completamente incompreso ed equivocatoda chi si avvicina a questa conoscenzasenza la necessaria apertura, con solainflessione di studioso od erudito. Occorreinnanzitutto considerare i mutamenti che sisono verificati nella psiche delluomo neicirca seimila anni che sono trascorsi dallepi antiche trascrizioni di quella sapienza,che era stata trasmessa da bocca adorecchio chiss per quanti secoliprecedentiSi potr obiettare che i mutamenti non sonoessenziali, ma mere incrostazioni disuperficie, ci tuttavia non muta il fatto chenei tempi successivi dei Veda fu coltosolamente laspetto formale di libri dimitologia e cerimonie sacrificali, funzionalealla mentalit, le idee e le finalit dei pretiinduisti e dei Pandit (intellettuali). Glioccidentali moderni li hanno poi interpretatisolo alla luce delle nozioni storiche, etniche,religiose, per altro con il pregiudiziofondamentale di attribuirli una razza da essiimpropriamente ritenuta primitiva e rozza.

    La struttura psichica e la costruzionesapienziale di coloro che crearono i Vedaerano fondate sullintuizione e la forza dei

    simboli piuttosto che sulla logicaconcettuale. La mente delluomosuccessivamente da un lato fu governatadalla logica razionale e da concetti astratti edallaltro interpret gli accadimenti e glioggetti materiali alla sola luce dei sensi e

    dellintelletto, relegando il ruolodellimmaginazione a mero gioco estetico,ghettizzato nellespressione artistica fine as stessa. I Rishi vedici ricercarono invecein ogni cosa ed accadimento il significatodivino e mistico ed utilizzarono lenergia ele possibilit dellimmaginazione pertraguardare oltre le porte della Verit. Essisvilupparono intuizioni luminose,pervennero ad una rivelazione spiritualeunica per potenza, qualit e intensit, sucui basarono la propria struttura di pensiero

    e parole tramandata nei Veda.

    (continua)

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    Gnosticismo ArtePerduta

    di Filippo Goti

    Gnosticismo e Gnosi, sono due termini chenel linguaggio comune spesso sono utilizzatiin modo sostanzialmente uguale,generando in tal modo ( consapevolmente oinconsapevolmente ) una profondaconfusione. Volendo sottolineare ladifferenza di contenuto fra l'uno e l'altra,possiamo sicuramente sostenere che lognosticismo fu un movimento eterogeneo,con alcuni fondamentali in comune, diespressioni spirituali, religiose, esoteriche,e filosofiche che si svilupp in seno aiconfini dell'impero romano, durante i primisecoli del cristianesimo). Il termine gnosi(dal greco ) non significa conoscenzain generale, ma bens la conoscenzaintuitiva, che non passa quindi attraverso ilpercorso logico dialettico dell'oggetto stessodi conoscenza ( sostanzialmente il misterodell'uomo, della creazione, e del Creatore ),ma alla comunione con lo stesso.

    Da quanto sopra indicato ne consegue, chementre ogni realt esoterica ha una propria"gnosi", o con maggior correttezzapersegue una propria gnosi attraversostrumenti e veicoli che le afferiscono, lognosticismo, in quanto fenomeno, portatore di una propria e bencontraddistinta gnosi. E oltremododoveroso precisare, che non dobbiamoconfondere gli strumenti di gnosi, con lagnosi stessa. In quanto i primi possonoessere considerati come lattrezza

    necessario, al conseguimento di unbeneficio, e giammai il beneficio stesso.

    Bench lo gnosticismo si sia articolato invari insegnamenti, comunit, e strutture (fino al lambire l'aspetto religioso: Mani,Marcione e altri ), possiamo sicuramenteandare ad indicare alcuni elementisostanziali:

    1. Una radicale separazione fra il mondo deifenomeni, e il mondo divino. Dove il primo frutto dell'errore da parte di un esserespirituale secondario, o scenario di una lotta

    fra due enti divini irriducibili edirriconducibili, e il secondo

    prevalentemente estraneo alla genesi delprimo.

    2. La presenza di potenze intermedie, postefra lo gnostico e il Pleroma o mondo divino,che a vario titolo operano per agevolarlo (

    raramente ) o avversarlo ( nella maggiorparte dei casi ) nel suo percorso direintegrazione spirituale.

    3. Un aspetto antropologico, legato allapresenza in certi uomini del pneuma (spiritodivino) e/o della consapevolezza dellostesso.

    4. Il male come frutto dell'ignoranza, e noncome principio a se stante, o frutto di unerrore dell'Ente Divino, o del libero arbitriodell'uomo.

    In base a questi elementi lo gnosticismopresentava una gnosi che si articolava inmodo diverso in funzione della realt dellecomunit in cui si incarnava, e si traduceva,come vedremo, in pratiche magiche oascetiche, di rifiuto della sensorialit,oppure di immersione in essa, ma sempre ecomunque con un'unica finalit: ilsuperamento dell'ignoranza dell'uomosull'uomo.

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    Anthroposdi Erica Tiozzo

    Semplicisticamente, potremmo dire chel'antropologia culturale lo studiodell'uomo: poich il tratto distintivo dell'umanit la produzione della "cultura", talepeculiarit diventa il fondamento dellastessa specie Homo sapiens, e si innestanecessariamente sul suo modo di viverenella natura, nel cosmo.La natura dell'uomo la cultura:l'antropologia culturale ha come obbiettivolo studio dell'essere umano attraverso la

    costante culturale. Per cultura, questadisciplina intende tutto : il termine,onnicomprensivo, include sia lesovrastutture psico-sociali (organizzazionesociale, sistema economico) che il pensierosistematico e sistematizzato (arte, filosofia,religione..) che i saperi materiali messi incampo da una civilt.Secondo gli studiosi, proprio l'indaginedelle particolarit sociali, linguistiche,religiose, folcloristiche delle popolazioniumane, che potr rivelarci l'essenza

    dell'essere umano, il suo rapporto con ilmondo e l'origine delle stesse societumane.

    L'antropologia culturale come disciplinascientifica naque tra l'Europa e gli StatiUniti nella seconda met dell'Ottocento, epostula che ogni civilt debba esserestudiata attraverso un'osservazionepartecipante (metodo etnografico) ; sidiscosta dall'etnologia, poich menointeressata al vaglio della cultura materialee non ha interessi comparativistici.

    L'antropologia culturale si differenzia anchedalla sociologia, avendo come oggetto finaledi ogni speculazione l'essere umano in s eper s.

    Nel XX secolo la maggior parte deglietnologi rifiut l'idea che esistessero culture"superiori" e culture "inferiori" e scart laconvinzione secondo la quale tutte lesociet umane dovrebbero passareattraverso tutti gli stadi di sviluppo nellostesso ordine. (evoluzionismo culturale )Alcuni, come Julian Steward, ritennero che

    le convergenze culturali riflettesseroadattamenti simili in uno stesso contestoambientale. Altri, come Claude Lvi-Strauss, hanno ipotizzato che tali

    somiglianze riflettano nient'altro che lamodulazione del pensiero umano entrogeometrie predisposte (questa corrente distudi ha preso il nome di strutturalismo).

    Sempre nel XX secolo la maggior parte

    degli antropologi socio-culturali adott ilmetodo di studio dell'"osservazionepartecipante", vivendo per qualche tempoa scopo di studio in mezzo alle trib inesame, partecipando econtemporaneamente osservando la vitasociale e culturale del gruppo. Il primo adinaugurare questo metodo, che oggi indiscutibile presupposto di tutta ladisciplina, fu Bronislaw Malinowski.

    Gli antropologi culturali europeiprivilegiarono l'ambito sociale attraverso lo

    studio di ruoli ed istituzioni, mentre glistatunitensi preferirono volgere la loroattenzione a miti, religioni, arti, simboli.

    Nel periodo che va dal 1890 al 1940 sigettarono le basi per quelle che sono ora legrandi tradizioni di ricerca: l'antropologiasociale inglese, lo struttural-funzionalismo,la criminologia, l'antropologia marxista.

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    LOro di SaturnoDi Alessandro Orlandi

    Da questo numero di Lex Aurea il nostrocollaboratore Alessandro Orlandi terr unarubrica dal titolo: Loro di Saturnodedicata allalchimia.

    Il primi numeri saranno dedicati alle originidellalchimia, alla Materia prima(mercurio zolfo e sale), al forno, al fuoco,al vaso e alle fasi dellOpus Alchemicum. Inseguito ci occuperemo degli insegnamentidellalchimia orientale, in particolare quellalegata alle tradizioni induista e taoista,dellimpostazione Junghiana esposta in

    Psicologia e Alchimia e nel MisteriumConjunctionis e quindi cercheremo ditracciare un parallelo tra limpostazionespagirica dellalchimia e quellaspiritualista.

    LORO DI SATURNO 1 ORIGINIDELLALCHIMIA

    Le origini dellalchimia, cio dellinsieme didottrine filosofiche, tecniche metallurgiche e

    discipline spirituali note con questo nome,sono riconducibili a diversi aspetti delmondo antico :

    - Al simbolismo delle antiche religionimisteriche pagane e, in particolare, aiMisteri Eleusini, sacri a Demetra ePersefone e a quelli sacri a Dioniso, Mithra,Iside e Osiride.

    - Ad alcuni miti dellantichit classica,spesso legati al ciclo del sole e della luna (le12 fatiche di Ercole, le imprese di Teseo e

    di Perseo, la conquista del Vello doro daparte di Giasone, le origini e le vicende dialcuni dei e dee).

    - Ai simboli del tempo e dello Zodiaco legatial rinnovarsi ciclico della Natura e inparticolare allastrologia mesopotamica.

    - Alla dottrina filosofica dei quattroelementi fondamentali, aria, acqua, terra efuoco, mutuata dalle dottrine cosmologichedei presocratici

    - Al simbolismo cristiano e, in particolare al

    simbolismo della Messa e della passionemorte e resurrezione del Cristo.

    - Alla storia delle origini della Medicina e

    della Chimica. Ancora oggi molti alchimisti(ad esempio quelli che si richiamano allatradizione di Fulcanelli e Canseliet) lavoranosu sostanze chimiche come mercurio, eantimonio e si servono di forni capaci disviluppare temperature superiori ai 700

    gradi.- Ai segreti del mestiere dei vinificatori,degli erboristi, dei tintori di stoffe e, inparticolare, dei fabbri.

    - Al simbolismo tradizionale delleconfraternite di costruttori di cattedrali delmedioevo.

    - Al simbolismo di molte associazionisegrete (Massoni, Templari, Rosacroce,Compagnoni, Martinisti, Fedeli damoreetc.)

    - Al simbolismo della cavalleria intesa comeazione spirituale (a cominciare dal ciclodel Graal)

    - Infine, in epoca moderna, a quello cheJung chiama il processo di individuazionedel S, un percorso psichico ditrasformazione che conduce gli individui,per cos dire, a diventare quello che sonoveramente. Jung riteneva che gli alchimistiproiettassero questo percorso ditrasmutazione interiore sulla materia.

    Linsieme di questi fili costituisce unlabirinto inestricabile in cui sarebbedestinato a perdersi chi volesse seguirlitutti.

    Come ha mostrato lo storico delle religioniMircea Eliade, la figura dellalchimistasembra identificarsi inizialmente con quelladel fabbro arcaico. Il fabbro era,anticamente, colui che possedeva il segretodella lavorazione dei metalli, che sapevacome utilizzare la forza del fuoco pertrasformare i metalli estratti dalla terra oquelli di origine celeste, le meteoriti, inoggetti utili alluomo. Lestrazione deimetalli dalla terra e la loro lavorazioneerano ritenute operazioni ginecologiche,perch i metalli interrati venivano visticome frutto della fecondazione della terrada parte del cielo, forse perch i primimetalli conosciuti erano di originemeteoritica. La terra, assimilata al grembomaterno, veniva, insomma, aiutatasimbolicamente dal fabbro a partorireprematuramente i suoi frutti. Si riteneva

    anche che i metalli custoditi nelle visceredella terra subissero successivetrasformazioni attraverso i secoli e i

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    millenni, passando dallo stato del piombo aquello delloro. Ogni stadio di questatrasformazione era associato a un pianeta ea una divinit celeste che favoriva latrasformazione del metallo ctonio secondo ildetto ci che in alto come ci che in

    basso. Cos Saturno veniva associato alpiombo, Giove allo stagno, Marte al ferro,Venere al rame o al bronzo, Mercurio almercurio, la Luna allargento e il Solealloro. Secondo limmaginario popolare, leleggende e i miti, il fabbro poteva sostituirsialla terra e al tempo operando unaginecologia affrettata, estraendo cio imetalli dalla terra prima della loromaturazione e trasmutandoli in oro, ciorealizzando in pochi mesi lopera che iltempo avrebbe impiegato millenni a

    compiere.Il fabbro, che spesso era anche sciamano,trasferiva poi su se stesso le proprietmagiche della trasformazione dei metalli eotteneva la vittoria sul tempo e sulla morte.

    In quanto sciamano, il fabbro conosceva lecosiddette scienze occulte (magia,incantesimi, capacit di operare guarigionimiracolose o di gettare sul prossimo mortalifatture, divinazione etc.). Forgiando utenslidal metallo fuso egli era colui che sapevaestrarre un ordine dal caos, un architettoinviato dagli dei con la funzione di crearecose utili agli uomini : arnesi per icontadini, armi per i guerrieri, scettri per ire e oggetti sacri per i sacerdoti. Nelmedioevo parte di questi significati sitrasferirono nei riti di iniziazione alle societdi uomini (confraternite di mestiere, ordinicavallereschi). Il lavoro, attraverso i riti chelo sacralizzavano, doveva diventare per gliiniziati sia un modo per servire lo spirito,offrendo le proprie energie vitali a Dio, cheun modo per rendere sacro il tempoprofano della vita quotidiana. Eliade haosservato che il lavoro rappresentava unapossibilit data alluomo delle societarcaiche di inserirsi nel sacro attraverso lapropria attivit di homo faber, di autore emanipolatore di utensili. Queste esperienzeprimordiali si conservarono e si trasmiseroattraverso numerose generazioni grazie aisegreti del mestiere e furonoperiodicamente fatte rivivere tramiteiniziazioni e riti di mestiere. Parte di questopatrimonio simbolico sopravvive attraverso

    le tradizioni della massoneria.La figura del fabbro, cos come statadescritta fin qui, comune a numerose

    culture e civilt disseminate nello spazio enel tempo, dallAfrica alla Cina, dallIndiaallEuropa, dallAmerica precolombiana allecivilt dellAsia minore.

    LAlchimia,nella sua accezione spirituale,

    non altro che la logica conseguenzadellaver esteso le arti del fabbro, i segretisu come vincere il tempo e affrettare iprocessi ginecologici dei metalli, alla vita ealla consapevolezza umana. Cos come,secondo la leggenda, i metalli lasciati amaturare nella terra si trasformavanolentamente in oro, lalchimista credeva cheil princpio vitale degli uomini, il loro spirito,potesse depurarsi e svincolarsiprogressivamente dalle catene dellamateria dissociando, trasformando ericombinando i quattro elementi checostituirebbero luomo.I metalli sui quali lalchimista dovevalavorare non erano i metalli vili, estraibilidalla terra, ma dovevano essere estratti dauna misteriosa terra vergine, una terrainteriore per accedere alla quale dovevaessere costruito il cosiddetto specchiodellarte, uno specchio magico checonsentiva di riconoscere nelluomolequivalente interiore di ogni oggettoesterno presente nelluniverso e leco e lacausa profonda di qualsiasi evento esternoche lo riguardasse.1 Analogamente il cielosul quale si posavano gli occhidellalchimista non era il cielo chepercepiamo guardando in alto e i pianetiche lo solcavano erano e non erano ipianeti del cielo volgare. Gli alchimistialludevano infatti a un Cielo Filosofico e adei pianeti propri di quel cielo.2

    1Scriveva il saggio Sufi Ibn Al Arabi nel IX secolo :

    Il mondo della natura il mondo della molteplicit

    delle forme che si riflettono in un solo specchio, o ilmondo dellunica forma che si riflette in una infinita

    molteplicit di specchi.2Questa dottrina, che vi fosse un cielo interno alluomoe dei pianeti e degli astri in quel cielo le cui orbiteseguivano un percorso sincronico con quello dei pianeti

    dellastrologia, era una dottrina antica. La ritroviamonel Tractatus Aristotelis (Theatrum Chemicum), un

    trattato alchemico attribuito ad Aristotele in cui sidice : Le Sfere i pianeti e gli elementi operanonelluomo in modo pi vero e potente attraverso larivoluzione del loro zodiaco, che non i corpi estranei oi segni corporei superiori. Sottolineamo che il

    discorso dal quale stato tratto questo brano insegna adattivare questi pianeti interni alluomo per guarire lemalattie. Anche Origene, fondatore di una scuolacristiana nel III secolo dopo Cristo e originario di

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    Numerose erano dunque le difficolt in cuisi imbatteva il ricercatore alchemico : eglidoveva trovare uninafferrabile MateriaPrima che si trovava sia dentro che fuori dilui, e doveva cercarla sia in alto che inbasso.

    Per comprendere cosa potesserorappresentare i sette pianeti-metalli che glialchimisti si proponevano di trasformare, opportuno riferirsi ai significati che a talipianeti venivano attribuiti nellastrologiababilonese. I Mazdei credevano ad esempioche ogni uomo, nascendo, dovesseattraversare i sette cieli dei pianeti perricevere da ognuno di essi doni emaledizioni dipendenti dalle sue viteprecedenti : Da Mercurio capacit diorientarsi e cupidigia, da Venere desiderierotici e capacit di far splendere lo spiritoattraverso le forme, da Marte aggressivit erilancio dellenergia verso lesterno, daGiove lambizione, le proprie aspirazioni, lacapacit di armonizzare in s le coppie diopposti riconoscendone lorigine nel propriointerno, da Saturno la saggezza, ladelimitazione, linclinazione verso lozio, lacapacit di acquisire valore attraverso ladifferenziazione, dalla Luna la sensibilit, larecettivit, lenergia vitale legata alnutrimento, gli incubi, le ossessioni della

    mente, dal Sole la volont, lenergia vitale,le capacit intellettuali.

    Sette doni e sette maledizioni che luomodoveva riconoscere dentro di s per potersitrasformare e trasfigurare. Per ciascuno ditali pianeti occorreva seminare eraccogliere secondo il ciclo temporaleproprio di quel pianeta , la cui natura erasia celeste che sotterranea, sia interna cheesterna allOperatore. Questo significavaper lalchimista elevare il proprio corpo(comprendendo nella nozione di corpoanche emozioni, sensazioni e pensieri)verso le realt dello Spirito, ma ancheriuscire a far discendere lo Spirito nellerealt corporee pi umili, incarnando cos

    Alessandria, nelle sue Omelie del Levitico scrive :Renditi conto di essere in piccolo un secondo mondo e

    che in te sono il sole, la luna e anche le stelle. Macolui il quale divulg pi di ogni altro questoinsegnamento fu Paracelso, considerato il fondatoredella medicina moderna. Paracelso, nel Paragranososteneva che Il cielo luomo e luomo il cielo e

    che il vero padre di ognuno il suo cielo interiore.I pianeti che sono in noi sono il vero uomo eglidiceva, ed essi desiderano condurci a una grandesaggezza.

    il proprio percorso spirituale. LOperaconsisteva insomma nella spiritualizzazionedel corpo ma anche nella corporificazionedello spirito, un doppio movimento cheattraversa tutte le fasi del processoalchemico.

    Il risultato era la morte del vecchio uomo ela nascita di un uomo nuovo, rivestito da uncorpo detto glorioso, lo stesso corpoimmortale che secondo il Libro Egiziano deiMorti attende coloro che superanovittoriosamente le prove dellOltretomba eche, secondo san Paolo, attende coloro cherisorgono il giorno del Giudizio Finale.

    Per ottenere la materia prima dovevanoessere tratte dalla terra vergine, dalleminiere filosofiche, tre misteriose

    sostanze dette Mercurio, Zolfo e Sale,secondo il tempo indicato dai cicli deipianeti. Nella prossima puntata di questarubrica ci occuperemo di queste tresostanze e, successivamente, del misteriososolvente, talvolta detto Leone Verde di cuigli alchimisti si servivano per ottenerle.

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    Lex Aurea 18 Libera Rivista di Formazione Esoterica

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    Orfeo Il Musico del SoleFilippo Goti

    Il mito di Orfeo dona numerose riflessioniinerenti all'immagine, al suono e alla radicidella Tradizione. Inizier con unabrevissima esposizione di quanto lamitologia greca ci tramanda e mi scuso peril mio brutalizzarla a fini espositivi,rimandando in appendice a maggioriapprofondimenti per il lettore interessato.

    Orfeo figlio del Re Tracio Eagro e della

    Musa(1) Calliope(2), la mitologia greca citramanda le sue gesta di musico, il pigrande di tutti i tempi e di valente eroe.

    S e n e c a n a r r a : " A l l a m u s i c a d o l c e d i

    O r f e o , c e s s a v a i l f r a g o r e d e l r a p i d o

    t o r r e n t e , e l ' a c q u a f u g a c e , o b l i o s a d i

    p r o s e g u i r e i l c a mm i n o , p e r d e v a i l s u o

    i m p e t o . . . L e s e l v e i n e r t i si m o v e v a n o

    c o n d u c e n d o s u g l i a l b e r i g l i u c c e l l i ; o s e

    q u a l c u n o d i q u e s t i v o l a v a ,

    c om m u o v e n d o s i n e l l ' a sc o l t a r e i l d o l c e

    c a n t o , p e r d e v a l e f o r z e e c a d e v a . . . L e

    D r i a d i , u s c e n d o d a l le l o r o q u e r c e , s ia f f r e t t a v a n o v e r s o i l c a n t o r e , e p e r f i n o

    l e b e l v e a c co r r e v a n o d a l l e l o r o t a n e a l

    m e l o d i o s o c a n t o . .. "

    Orfeo, prima del cimento a fianco di Perseoe degli altri argonauti, si reca alla ricercadella conoscenza in terra di Egitto doveviene iniziato ai misteri da parte deisacerdoti del Dio Sole.

    D i o d o r o S i c u l o

    s c r i v e v a " O r f e o ,

    f a m o s o t r a i

    g r e c i p e r l e s u e

    c o n o s c e n z e d e i

    M i s t e r i e d e l l e

    c o s e

    s a c r e .. .I n i z i a t o

    n e l l e s c i e n z e

    s a c r e d e g l i

    E g i z i , e g l i

    r i p o r t i n u n a

    e p o c a p i r e c e n t e l a n a s c i t a d e l l ' a n t i c o

    O s i r i d e e d i s t i t u n u o v e

    i n i z i a z i o n i . . .. .O r f e o . .. t r am a n d i n o l t r e a

    G r e c i e a i b a r b a r i l a v e n e r a z i o n e p e r is a c r i r i t i s e g r e t i , e s i i m p e g n

    m o l t i ss im o , s ec o n d o o g n i a t t o d i c u l t o ,

    i n t o r n o a l l e i n i z ia z i o n i e a i m i s t e r i e

    a l l e p u r i f i c a z i o n i e a g l i o r a c o l i

    In seguito Apollo(3) dona ad Orfeo laLira(4), attraverso cui, l'eroe riesce adammansire belve, soggiogare i nemici,

    comandare animali e piante, inebriare ilcuore di uomini e divinit. Lo troviamoaccanto a Perseo, nella ricerca del Vellod'Oro, e grazie alla sua musica ritma iltempo dei rematori, e salva la spedizionedall'infido e ipnotico richiamo delle sirene.Anche se sicuramente Orfeo stato resofamoso per l'impresa d'AMOR che lo port ascendere nelle profondit nel Tartaro, perriportare alla luce del Sole, la sua sposa, eunica donna amata, Euridice.

    Orfeo si un in matrimonio con Erudice,

    figlia di Nereo e di Doride, dopo il suoviaggio alla ricerca del Vello d'Oro. Il loroamore era travolgente e assoluto, ma ildestino ne aveva sancito la breve durata, ela fine triste. Aristeo si innamor di Erudice,e un giorno, mentre essa era in un boscodella Tracia, cerc di usarle violenza,durante la fuga precipitosa, ella vennemorsa a morte da un serpente velenoso.Grazie ad un passaggio che si apre fraAorno e Tesprozia, Orfeo discese nelTartaro, alla ricerca dell'amata e in virtdella propria magica musica incantCaronte(5), Cerbero, i Giudici della morte, ele pene inflitte ai dannati cessarono. Ade(6)impietosito concesse ad Erudice il ritorno insuperficie, a condizione che Orfeo nonponesse il suo sguardo su di lei, fino aquando non fossero giunti alla luce del Sole.Erudice era guidata dal magico suono dellaLira, ma in prossimit dell'uscita Orfeo, chetemeva di guidare solamente un'ombra, sivolt per vedere se l'amata era ancoraassieme a lui, perdendola per sempre.

    N a r r a O v i d i o n e l le M e t a m o f o r s i ( X , 6 1 - 6 3 ) E d El l a , m o r e n d o p e r l a s e co n d a

    v o l t a , n o n s i la m e n t ; e d i ch e c o s a

    a v r e b b e i n f a t t i d o v u t o l a g n a r s i s e n o n

    d ' e s se r e t r o p p o a m a t a ? Po r s e l a m a r i t o

    l ' e st r e m o a d d i o , c h e O r f e o a s t e n t o

    r i u s c a d a f f e r r a r e , e r i p i o m b d i

    n u o v o n e l l u o g o d o n d e s ' e r a m o s sa "

    Disperatamente Orfeo per sette giorni cercdi persuadere Caronte, il traghettatore, acondurlo ancora una volta al cospetto diAde, ma questi non accolse la sua supplica

    e lo scacci.Entriamo adesso nella parte conclusiva delmito di Orfeo, che vede il musico eroe,

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    recarsi sul monte Rodope, nella selvaggiaTracia. Egli, allontanatosi dal mondo dellepassioni, trascorreva il lento movimentodella vita in estrema solitudine, e i rarimomenti di umana condivisione, eranodedicati all'iniziazione di uomini e ragazzi

    che a lui si rivolgevano. Egli predicaval'astinenza dalle vicissitudini del mondo,svela il mistero della creazione, i segretidegli dei, e ogni giorno all'alba pregavaApollo, che considerava il pi grande di tuttigli Dei.

    Dionisio (7), in preda all'ira per il rifiuto daparte di Orfeo di celebrarlo e onorarlo, e nelvedere come i suoi altari andassero indisgrazia, dato che come molti suoi fedeli siconvertivano al culto dei misteri solaritrasmessi dal musico eroe, decise diucciderlo. Le baccanti (8), ufficianti dei ritiorgiastici e sanguinari di Dionisio, anch'esseirate verso Orfeo per il suo rifiuto al loroamore, attesero che il musico, quisacerdote, e i suoi fratelli iniziatientrassero nel Tempio dedicato ad Apollo.Raccolte le armi irruppero nel recinto sacroe uccisero tutti gli uomini, smembrando ilcorpo di Orfeo. La testa del musico fugettata lungo il corso di un fiume che laport fino all'isola di Lesbo, e sui flutti maismise di cantare l'amore infinito per

    Euridice.D i s s e V i r g i l i o ( G e o r g i c h e , I V ) : " . ..

    a n c h e a l l o r a , m e n t r e i l c a p o d i O r f e o ,

    s p i cc a t o d a l c o l l o b i a n c o c o m e m a r m o ,

    v e n i v a t r a v o l t o d a i f l u t t i ,

    < < Eu r i d ic e ! > > r i p e t e v a l a v o c e d a

    s o l a ; e l a s u a l i n g u a g i f r e d d a : < < A h ,

    m i se r a Eu r i d i ce ! > > c h i a m a v a c o n l a

    v o c e s p i r a n t e ; e l u n g o l e s p o n d e d e l

    f i u m e l ' e co r i p e t ev a < < Eu r i d ic e> > . "

    Tutta la natura pianse l'atroce fine di Orfeo,

    le ninfe si adornarono con una veste a lutto,e le muse ricomposero il corpo,seppellendolo ai piedi del Monte Olimpo. LaTracia fu colpita, per punizione, daun'atroce pestilenza, e da quel giorno gliuomini marchiarono le loro donne, a ricordodel blasfemo atto che esse avevanocompiuto ( l'uccisione di un sacerdote, e laprofanazione di un tempio). Apollo reseonore ad Orfeo accogliendo la suaimmagine fra le stelle, e cos nacque lacostellazione della Lira.

    Se questo il mito, quali riflessioni ci deveindurre ? Sotto il profilo della ricerca delleradici iniziatiche, possiamo evincere comeOrfeo venga iniziato ai misteri solari

    nell'Egitto, e mutando se stesso in Arcaporta tali doni di conoscenza in Grecia, laquale raccoglie quindi il testimone, in attesache in seguito esso si trasferisca a Roma. E'interessante notare come anche il Maestrodei Maestri Ges Cristo, ha trovato

    iniziazione reale in Egitto, si legge infatti nelvangelo di Matteo:

    Matteo 2:14 Giuseppe, destatosi, presecon s il bambino e sua madre nella notte efugg in Egitto,Matteo 2:15dove rimase fino alla morte diErode, perch si adempisse ci che erastato detto dal Signore per mezzo delprofeta: Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio.

    E' quindi in Egitto il fulcro terreno ove il

    culto e l'iniziazione solare, si sono diffusinel bacino del mediterraneo, e da esso intutto l'occidente, non possiamo scordarecome Alessandria d'Egitto ha rappresentatoil centro di irradiamento della gnosicristiana. I culti misterici legati ad Aton,Apollo, Horus, e al Cristo, portano in unmondo che sembra ottenebrato dagli effettidella natura inferiore, attraverso fedeliapostoli che nella notte si muovono al lumedella lanterna, la luce del Logos Solareliberatrice e redentrice.

    E' attraverso la musica e il canto, il suono,che Orfeo ha "potere" sulla natura, e gliuomini, e non forse attraverso il verbo,nelle sue modulazioni (ritmo), che laTradizione di Occidente e di Oriente ciinsegna che tutto stato creato ? Non forse attraverso il suono dei nostri salmi,delle nostre preghiere, che trasformiamo ilnostro corpo in una cassa di risonanza,capace di modificare la nostra psiche erenderla conforme all'Ideale Superiore a cuiaspiriamo ? Ma quale suono pu otteneretali mirabolanti prodigi, se non quelloarmonioso in accordo con le leggi divine, ela Lira lo strumento che stato donato daApollo ad Orfeo. Il mito ci narra comequesto strumento sia stata inventato daErmete, colui che ponte fra divinit euomini, utilizzando il guscio di tartaruga(9)e nove corde. La lira quindirappresentativa dello strumento diconoscenza, dato all'uomo da coloro che lohanno iniziato, ma poi l'uomo stesso chedeve essere in grado di compiere l'opera eapprendere il rudimento dell'arte e dello

    strumento necessario, fondendo entrambi alproprio Genio (ispirato dalle Muse). Sequanto sopra inerisce sulle origini della

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    Tradizione Solare, e l'iniziazione in generaledi Orfeo, non possiamo che riscontrare dellesimilitudini nella sua discesa nel Tartaro, emiti come San Giorgio e il Drago, o laSophia gnostica. Euridice non rappresentaforse la ricerca dell'ideale di Amore

    superiore che spinge Orfeo ad affrontare lapropria natura inferiore e Tenebrosa,rappresentata dal Tartaro con le suepotenze infernali ? Ed attraverso l'arte delcanto e del suono che riesce a dominarle,incatenarle, ma tale narrazione ci insegnaanche a non ricercare la perfezione divina,dell' Inneffabile ed immutabile, nelle cose diquesto mondo, che si la incarnano ma nonla trattengono: in quanto caduche e fattead immagine. Orfeo perde definitivamentele spoglie mortali di Euridice, ma mantiene

    nel cuore, l'Amore che ad essa la legava.Un amore che mai e poi mai sar profanatodalle vicissitudini umane, e che rappresental'Ideale Superiore, che come Oro non puessere intaccato dalla furia degli elementi (Dionisio e le Baccanti ), e che spinge ilpossessore a indicare anche ad altri tale via( la catena iniziatica: trasmissione deglistrumenti di conoscenza ).Tale ineluttabile stato di cose, si riverberaanche nella fine di Orfeo: fatto scempio daparte delle baccanti. Che rappresentano gli

    agiti del nostro inconscio, la natura inferiorecon le proprie pulsioni, compulsioni,desideri, istinti, e violenze, che ci lega aquesto mondo, rendendoci concime per laterra stessa. Esse faranno scempio delcorpo dell'iniziato, ma la sua anima sarlibera di fluttuare sulle onde, fino agiungere al mare ( profonda similitudinecon il mito egizio della barca solare ).Orfeo ci insegna come attraverso lapreghiera, il culto di ci che luminoso ( laconoscenza ), la morte iniziatica(il rifiutodelle profferte delle baccanti), possibileessere ammessi nel firmamento e brillare ineterno come astri di luce propria, e non diriflessa come tutte le cose transitorie diquesto mondo.Un'ascesa costosa in quanto passaattraverso un rifiuto della vita facile, mentreimplica una discesa nelle profondit delnostro animo, e un dominio sulle passioni,affinch si viva finalmente la vita, e nonessere vissuti da essa.

    Note:(1)Muse: Le nove figlie di Zeus eMnemosine, dee delle arti. Calliope era la

    divinit sovrana della poesia, e quindi Orfeoera cantore e poeta.

    (2) In altre versioni Orfeo figlio del DioApollo e della musa Calliope

    (3)Apollo: Dio greco della Luce e dellaBellezza. In mitologia e alchimia racchiudeil significato spirituale del Sole, e i suoicapelli dorati sono espressione dei raggisolari. Il suo corrispettivo egizio Aton.

    (4) Questa piccola, ma conosciutacostellazione rappresenta l'omonimostrumento musicale, inventato da Ermete,che lo ricavo' impiegando il guscio di unatestuggine e sette corde di budello dimucca. In seguito al furto di bestiame

    operato ai danni di Apollo, per riparare altorto Ermete diede all'altro dio, su suastessa richiesta, lo strumento, ottenendo ditenere per s quanto rubato. Fu poi Apolloa donarla ad Orfeo, affinche'accompagnasse con essa le sue canzoni.

    (5)Caronte. Nome del nocchiero dello Stige,il fiume dell'odio che circondava l'infernopagano. Egli traghettava le anime prave,che lo compensavano con l'obolo, unamoneta di bronzo, che veniva messa nellabocca dei defunti per consentire loro di

    pagare il prezzo dell'ultimo viaggio.Un'antica leggenda lo fa figlio di Erebo edella Notte, ed era rappresentato come unvecchio "bianco per antico pelo", cheintorno agli occhi aveva "di fiamme ruote".Sarebbe stato un re d'Egitto, arricchitosismoderatamente attraverso onerose tasseimposte sulle sepolture. L'idea della barcainfernale sarebbe stata suggerita dal suostesso nome, che in egiziano significanavicellaio. Lo storico Diodoro Siculogiustifica l'etimologia del nome asserendo

    che nei dintorni di Menfi c'era un lago, notocome Acherusia, che bisognavaattraversare per raggiungere il regno deimorti imbalsamati. Questi si presentavanosull'altra sponda del lago, dove i giudicidesignati dagli dei pronunciavano lasentenza, dopo aver ascoltato le ragioni deidifensori e degli accusatori del defunto. Sele opere malvagie superavano quelle buone,veniva negato l'onore della sepoltura. Seinvece le ultime prevalevano, Carontedisponeva affinch il morto fosse

    trasportato nella sepoltura, al di l del lago,dopo aver riscosso il suo compenso.

    (6)Ade. Dio greco degli inferi, pi noto

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    come Plutone, da cui prende il nome ilregno dei morti. Questo era situato in unacaverna sotterranea che, secondo lamitologia, comunicava con il mondo deiviventi attraverso un grande portale.Omero, al canto X della sua Odissea,

    riferisce che attraversato da vari fiumitumultuosi, tra i quali lAcheronte, il Piri-flegetonte ed il Cocito, una diramazione delpi famoso Stige.

    (7) Diniso o Dionso. Nella mitologia greca la pi importante divinit terrestre.E' notosoprattutto come dio del vino e dell'umiditdella terra che porta i frutti a maturazione.Col tempo, diventato famoso anche comedio del benessere e della civilt e come diodella gioia e dell'allegria. Gli si attribuival'arte divinatoria e la propriet di guarire imali.Diniso l'unico tra i celesti che non abbiaavuto due dei come genitori. Ebbe perpadre Zeus e per madre la mortale Semele,figlia di Cadmo re di Tebe. Quando Selemeincinta mor prematuramente, Zeus, le tolsedal grembo Dioniso e se lo cuc in unacoscia dove lo trasse a concepimentoperfetto. Nella mitologia latina identificatocome Bacco.

    (8) Baccanti. Deriva dalla voce "Bkkai"

    femminile plurale di "Bkkos", nome cheveniva dato a chi era seguace di Dioniso-Bacco. Durante le feste che si svolgevano inonore del dio a Tebe o sui monti dellaTracia, si abbandonavano ad ogni genere disfrenatezza. Si rappresentavano coperte dipelli di belve o completamente nude. Eranoconosciute anche con i seguenti nomi:Menadi, Tiadi, Bassaridi, Bistonidi,Mimalloni, Edonidi.

    (9)Tartaruga. Simboleggia la corporiet, la

    schiavit che essa arreca allo spirito in essaracchiuso, e la lentezza dell'evoluzione.Essa pu essere vista anche come la stessastruttura psicologica, che si corrazza dalleintemperie del mondo, e utile strumento direlazione con esso, ma anche catena perl'animo e l'intelletto. Le corde che Ermetepone nel guscio della tartaruga, in numerodi nove ( la triplicit del triplo, l'ordinazionein ogni piano: fisico, mentale e spirituale )rappresentano, se adeguatamente sfiorate,la via della liberazione, che distacca l'uomo

    da ogni fardello e vincolo.

    Fonti:

    Dizionario dei Simboli - Jean Eduardo Cirlot

    Dizionario Esoterico - di Riccardo Chissotti

    I Miti Greci - Robert Graves

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    Costituzione delluomo,secondo la scienza e

    loccultismoGiuseppe Citarda

    Il tema si sviluppa secondo i seguenticapisaldi:

    a) uomo quale essere al mondo, da farsinel mondo;

    b) scienza, secondo le due terminologielatine: scientia e Scire;

    c) occultismo e/o essoterismo, intesoquale capacit delluomo sapiente e

    sensibile di penetrare i misteri della Naturae dello Spirito, rimanendo uomo libero ecosciente;

    d) costituzione delluomo e magia:concetti e strumenti.

    - Uomo quale essere al mondo da farsi nelmondo.

    Con tale espressione si intende esprimere lastretta solidariet delluomo (corpo-perispirito-spirito) con luniverso intero,cio immerso nel cosmo e, per sua natura,

    capace di costruire sia le relazioni sociali,sia il miglioramento della qualit della vita,attraverso lesercizio della libert. In ultimaanalisi, luomo non una cosa in mezzoalle cose, n un animale i mezzo ad altrianimali: una persona sempre allaricerca di Luce, Verit e Giustizia. Fra i varivalori che definiscono la vita umana,questi, rappresentano quelli pi preziosi cheluomo possa avere.

    In senso pi concreto e tentando di definirli, necessario individuare dei livelli di

    valori, secondo una scala gerarchicaaffinch un valore qualsiasi, non possaessere considerato (per la persona umana)come vero valore. Pertanto, ad un primolivello troviamo la sfera dei beni materiali obiologici: ogni opera di civilt sinizia conuno sforzo per difendersi contro le forzeostili della natura, poi se ne svilupper unodi scoperta e di assoggettamento di questeforze nascoste per rendere il mondo meglioadatto ai bisogni e alle aspirazionibiologiche delluomo; nasce cos luniverso

    umanizzato dellhabitat, degli indumenti,del confort, delligiene, etc.

    Ad un secondo livello di valori, troviamo lasfera di tutto ci che nutre ed assicura ilgioco libero e disinteressato del pensiero:vi troviamo la scienza, la filosofia, le lettere,le arti, etc.; in altri termini riconosciamo inquesta sfera, limmenso universo

    dellimponderabile, delleconomicamenteimproduttivo, ma che assolutamente nonvorremmo che scomparisse dal mondo,perch proprio questo universo di valoriche ci libera dalla pesantezza delle cose.

    Ad un terzo livello troviamo la sfera deivalori morali; valori che si possonopossedere senza essere ricchi deiprecedenti e con i quali si perviene allaconsiderazione della persona umana inquanto persona.

    Si giunge cos ad un quarto livello di valori,quello dei valori spirituali.

    Le prime tre sfere, si risolvono nel nostroessere-al-mondo nella intersoggettivited hanno come scopo, lo sviluppo elumanizzazione delluniverso. Laspettospecifico del senso spirituale, invece, stanel fatto che esso mette luomo (e/olumanit) in relazione con lAssoluto, con ilTuttAltro, che nello stesso tempoPresenza al di l e nel pi intimo di sstessi e tra lIo e gli altri. Presenza per il

    quale e nel quale Io sono principio e fineassolutamente ultimo dellesistenza;Presenza che chiamiamo Essere Supremo oG.A.D.U. .

    - Scienza, secondo le due terminologielatine: scientia e scire.

    La scienza, dal latino scientia, etimologicamente un complesso ordinato dicognizioni dipendenti da principi certi; laforma scientifica frutto dellintelletto e dmodo al pensiero di potersi orizzontare inmezzo alle infinite variet delleapparenze. Un primo elemento dordine dato dal tempo o ordine di successione; mavi sono sensazioni coesistenti che invadonolanimo contemporaneamente; pertantonecessario un nuovo elemento: lidea dispazio. Spetta a questo di ordinare le cosepre-esistenti e stabilire tra loro dei rapporti,localizzando diversi punti; in tal modo siattua un ordine relativo, secondo il quale lecose vengono percepite come se fosserodistribuite nel tempo e nello spazio. Epoich le sensazioni non rimangono isolateluna dallaltra ma tendono a raggrupparsi,occorre definire le sostanze e distinguerele une dalle altre. Ma le cose, gli oggetti, i

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    corpi, non sono invariabili, si alterano.Occorre scoprire allora un ordine che reggae governi questo perpetuo mutarsi dellecose, ed questa lidea di LEIBNIZ: nullaaccade di cui non si possa spiegare a-prioriperch le cose siano in un modo piuttosto

    che in qualunque altro. Comunque sienunci questo assioma, esso afferma che lemodificazioni della natura sono regolate daprincipi che noi possiamo comprendere. Cidetto, per, non pu tacersi che il terminescienza, unastrazione; in realt esistonoscienze separate, le quali differiscono siaper la materia che trattano sia per ilprincipio su cui si fondano, sia per il metodoche seguono.

    Nel senso di scire, sapere, la scienza soggettivamente lo stato dello spirito chepossiede la verit; non sapere per fare masapere per sapere. Questo il campo dellescienze morali, che si occupano deifenomeni e delle leggi del mondo spirituale,avente per scopo la conoscenza delluomo.

    - Occultismo, inteso quale capacitdelluomo sapiente e sensibile, di penetrarei misteri della NATURA e dello SPIRITO,rimanendo uomo libero e cosciente.

    La tendenza a penetrare e a dominare laNatura attraverso la conoscenza delle forze

    che agiscono in essa, ebbe nuovo impulsonel periodo rinascimentale; a cercare leforze elementari occulte, si accinselalchimia che studiava la combinazione deicorpi; a scrutare linflusso delle stelle, siapplic lastrologia, con lo scopo di predirelavvenire, osservandone laspetto, leposizioni e gli influssi dei corpi celesti; apenetrare nella virt delle parole e dei riti,

    si accinse lamistica

    pratica o

    teurgia.In ultima

    analisi,possiamo

    riassumereche diverseArti oscienze insenso lato,

    concorronoa formarequelle che

    vengonochiamateScienze Occulte, del ch occultare,nascondere. Allora, loccultismo un

    qualcosa noto a pochi, trattato conlinguaggio da iniziato e che usa simboli,allegorie, analogie, rituali, noti solo a coloroche sono istradati nellarte propria o ArteRegia.

    In questo ordine di idee, Mago ilpossessore vivente ed utente della scienzadi Dio: sacerdote perfetto. Dice ilKREMMERZ, la magia tanto potente da farperdere a colui che si impadronito delsegreto divino, la volont di parlarne.Ancora, il LEVI, sostiene: esiste un secretoformidabile, la rivelazione del quale ha gidistrutto un mondo, come lattestano letradizioni religiose dellEgitto,simbolicamente riassunte da MOSE alprincipio della Genesi. Questo secretocostituisce la scienza fatale del bene e delmale si, esiste un dogma unico,universale, imperituro, forte come laragione suprema, semplice come tutto ciche grande e questo dogma stato ilpadre di tutti gli altri .

    In Magia il concetto delluniverso, lasintesi dellesistente (lo zero numerico o lavolta celeste); Il gran tutto ha analogiacompleta nelle parti; la corrente vitale unica; il processo evolutivo ed involutivodellazione della vita universale costante;laria che respiriamo per tutti gli uominidella terra ci che la luce solare per tutti ipianeti del nostro sistema. Analogicamentei pianeti del nostro sistema sono celluledelluniverso come cellule organicherispetto ad un organismo. Scrive PAPUS:tutto analogo, la legge che regge i mondi,regge la vita dellinsetto; conoscere ilsegreto della cellula conoscere il segretodi Dio; possiamo dire che la vita la forzasolare trasformata.

    Dice LEVI: luomo un essere intelligente e

    corporeo, fatto ad immagine di Dio e delMondo, uno in essenza, triplice nellasostanza, immortale e mortale; vi in luiunanima spirituale, un corpo materiale eun mediatore plastico. E guarda caso, tresono le grandi divisioni delle scienzeocculte: Magia, Psicurgia, Teurgia, le qualicorrispondono ai tre mondi: naturale,umano e divino.

    Unavvertenza dobbligo in magia: stareallerta e discernere i fenomeni materialipseudo intelligenti che lorganismo umano

    pu produrre in determinate condizioni delsistema nervoso.

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    Al fine di dare una struttura organica,possiamo dividere la scienza occulta inquattro sezioni:

    1) lo studio e luso degli esseri e delle forzeelementari o alchimia;

    2) lo studio o luso delle forze o magia;3) lo studio e luso delle forze occultedelluomo o psicurgia;

    4) lo studio delle forze Divine e delle lororelazioni o teurgia.

    In ultima analisi, loccultismo si occupa deirapporti del corpo fisico e del corpoluminoso nelle loro azioni sullo SpiritoIntelligente, causa prima e creatore deltutto. Ladepto, volontariamente econsapevolmente dirige il proprio S a colui

    che Causa Prima; liberamente integratoin Dio, vuole fortemente raggiungere lameta prima; osa percorrere sentieri sottilied in questa azione anticipa la sua terzaesistenza o seconda vita intelligente.

    - costituzione delluomo e Magia: concetti estrumenti.

    Luomo costituito da un corpo fisico,unanima (o mediatore plastico, perispirito,etc.) e dallo spirito (Io superiore, S,Ruach: Soffio vitale, Soffio divino); il

    rapporto in cui si trovano queste tre realt,pu essere spiegato classicamente dalrapporto in cui trovasi una carrozza trainatadal cavallo e condotta dal cocchiere. Lacarrozza corrisponde al corpo fisico; ilcavallo al corpo astrale; il cocchiere alloSpirito. La vettura di per s inerte; ilcocchiere prende parte alla direzione permezzo delle redini, senza partecipare allatrazione diretta ed in questo il ruolo delloSpirito; infine il cavallo, unito alla carrozzaper mezzo delle stanghe e al cocchiere permezzo delle redini, muove tutto il sistemasenza occuparsi della direzione.In forza di questa triplice realt o trinit,luomo iniziato, ammette fra lIo e il Non-Io,fra lo Spirito e il corpo, lesistenza di uno opi principi intermedi. Generalmente latrinit domina tutte le divisioni secondarie,sintetizzati in una unit totale che liracchiude tutti (una la Sostanza, triplice laforma). Dallesempio di prima (carrozza,cavallo, cocchiere) si ricava che il mediatoreplastico, dotato non soltanto di unapropria esistenza, ma di organi e facoltcon delle caratteristiche proprie; presiedeallelaborazione di tutte le forze organiche,ed dotato di luce propria (aura). Questo

    corpo astrale ha dunque i seguentidifferenti ruoli: unisce, per una doppiapolarizzazione, il corpo fisico allo Spirito; loperaio nascosto che effettua le funzionidella vita vegetativa e conserva al corpomateriale la sua armonia funzionale

    nonostante la malattia e limprudenza(mentre al corpo fisico demandato ilcompito di riparare incessantemente la suaforma, malgrado la morte continua dellecellule fisiche); pu sfavillare intornoallindividuo formando una specie diatmosfera chiamata aura astrale e puesteriorizzarsi totalmente.

    Ritornando alluomo, possiamo dire che ilcorpo fisico con le sue volont pi terrene governato dal ventre; il petto attiene alcorpo astrale (plesso solare); la testa, dauna parte, serve da centro alla zonaintellettuale del corpo astrale (Esserepsichico) e, dallaltra, allUomo-Spiritostesso.

    Per quanto concerne il principio femminile,possiamo dire che il completamentonecessario di tutto il principio attivo; essosviluppa e termina le forme create dallostesso principio attivo; ci vale tanto nelsingolo individuo, quanto nel rapportoUomo-Donna.

    Loccultista, nel suo indagare, si serve di unmetodo che da solo caratterizza la scienzaocculta, cio si serve dellanalogia (come inalto, cosi in basso): lUomo, la Natura eDio, sono analoghi (ma non simili) e iprincipi delluno, si ritrovanoanalogicamente nellaltro; ci ha fatto direche lUomo un piccolo mondo e che laNatura un grande mondo e che tutti e dueriproducono la Legge della costituzionedivina ( o nel linguaggio degli ermetici:microcosmo, macrocosmo, archetipo).

    Analogicamente, come luomo una tri-unit pur essendo uno, possiamo intuire, insenso astrale, tre piani o livelli che dal pipesante pervengono al pi sottile. Inparticolare, nel piano astrale (medio tra ilpiano fisico e il mondo divino) risiedono:

    delle unit direttrici che guidano ilcammino di tutto ci che si evolvenellastrale; queste entit psichiche sonocostituite dagli uomini superiori delle razzeanteriori, evolutisi per la loro propriainiziativa (Spiriti direttori della Cabala) o,

    per degli esseri speciali del piano divino(Angeli e Ricevitori di Luce);

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    dei fluidi particolari formati da unasostanza analoga allelettricit (luceastrale), ma dotati di propriet psichiche;

    degli esseri diversi che circolano in questifluidi particolari, suscettibili di subire

    linfluenza della volont umana: glielementali;

    le forme che si devono manifestare nelpiano fisico, costituite dal riflesso negativodelle idee creatrici del mondo divino;

    le immagini astrali degli esseri e dellecose, riflessione in negativo del piano fisicoe base delle auree astrali;

    dei fluidi emanati dalla volont umana odal mondo divino, azionanti lastrale;

    dei corpi astrali di esseri sovraccarichi di

    materia (suicidi); di esseri in viadevoluzione (elementari); delle entitumane oltrepassanti lastrale, sia perincarnarsi (nascita) sia dopo essersidisincarnati (morte);

    le idee salde, generate sia dagli individui,sia dalla collettivit dove gli elementali necostituiscono le lastre astrali, individuali ecollettive;

    immagini astrali di confermazioneparticolare, intrattenute dalle aspirazioni

    delle collettivit e formanti unestensionedella classe precedente.

    Non possibile chiudere queste pur brevinote, incomplete e sintesi di pi autori,senza affrontare la problematica inerentelorigine del male nellumanit (secondo lateoria a noi pi vicina).

    Per gli occultisti, Adamo non rappresentaun uomo individuale, bens linsieme di tuttigli uomini e le donne. Questo uomoprimordiale occupava tutto lo spaziointerzodiacale, sul quale regnava sovrano.

    Ci accadeva dopo la caduta e la punizionedellangelo ribelle, divenuto principioanimatore della materia in fase direalizzazione e che era paragonabile albambino che si trova ancora nel grembomaterno.

    Limmaginazione di Adamo (che Mosechiama Aisha), eccitata dallangelo ribelle,mostra allo spirito delluomo universale unragionamento che ha sempre provocatocadute, non solo universali ma ancheindividuali, in tutte le epoche. Adamo,sedotto da questa idea in forza della suaimmaginazione, si figura come Colui chefornisce al principio della materia, il mezzo

    per passare dallo stato di germe allo statodi realt; egli unirebbe la potenza spiritualedi Dio alla potenza materiale, ancorasconosciuta nelle conseguenze, divenendocos il maestro del suo Creatore. Una voltaacquisita, questa idea fu messa in pratica

    dalla libera volont di Adamo, che conferalla materia, per il suo legame con essa,quel principio di esistenza che prima lemancava. Adamo fu subito circondato intutti i suoi organi spirituali da questamateria che egli credeva di poter dirigere asuo piacimento mentre lessenza materiale,si sforz di far discendere fino a lui tutte lealtre aspirazioni di Adamo. Il Creatore, perattenuare lazione della sua creatura(Adamo), unendo tempo e spazio, corollaridel piano fisico, cre la differenziazione

    dellEssere collettivo: ciascuna cellula diAdamo diviene il principio della vitauniversale e della forma plastica: Eva.Luomo a questo punto deve depurare iprincipi inferiori che ha aggiunto alla suanatura, con la sofferenza, la rassegnazionealle prove, labbandono della sua volontnelle mani del Creatore (in ultima analisideve operare il processo inverso alla suaformazione materiale).

    Lincarnazione nel corpo fisico rappresentala prima caduta; la sottomissione

    dellAdamo incarnato alle attrattivepassionali del piano fisico, costituisce laseconda caduta.

    Sugli altri punti della teodica, loccultismo siriallaccia in generale alle dottrinecabalistiche. Dio concepito comeassolutamente personale e distinto dallacreazione nella quale Egli presente, comelo Spirito delluomo presente nel suocorpo senza perdere nulla della sua unit.

    Le Emanazioni divine in azione nella Natura,

    determinano i piani fondamentali dazione:emanazione, formazione, materializzazione(vedi nel dettaglio lalbero sephirotico oalbero cabalistico).

    Per quanto attiene al simbolismo, questo, una delle sezioni pi sviluppate dellescienze occulte; tutte le cattedrali gotichesono simboli di pietra; ogni simbolo, ognistrumento, ogni canone, sono supporti attia catalizzare, a sorreggere, a coadiuvare illavoro interiore. Noi, ber brevit,analizzeremo pochi simboli che ci sembrano

    fra i pi basilari. la sfinge

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    con la sua testa umana, dalle ali daquila,dagli artigli di leone, dai fianchi di toro, perrappresentazione simbolica e per analogia,rappresenta in realt delle caratteristichedelluomo. Il toro simbolo deltemperamento linfatico e della forza

    materiale che in ciascuno di noi; lachiave della psicologia addominale o degliistinti. Il leone il simbolo deltemperamento sanguigno e della forzaanimosa, del coraggio e della collera; lachiave della psicologia toracica o dellepassioni e dei sentimenti, di cui la formula: osare. Laquila il simbolo deltemperamento nervoso e della forzaintellettuale irriflessiva, dellentusiasmo edellimmaginazione sfrenata; la chiavedella psicologia cerebrale inferiore, della

    scienza dei libri, di cui la formula, tuttaviaelevata, : sapere. La testa umana ilsimbolo del temperamento bilioso e dellavolont riflessiva, della ragione che dominae che arresta gli impulsi istintivi del toro,animici del leone, entusiasti dellaquila; cheunisce il tutto allunit della coscienzarischiarata dallo Spirito. la sfinge, portadelliniziazione, la parola pietrificata dellascienza occulta e della sua tradizionemisteriosa. In senso astrologico,rappresenta i quattro segni cardinali dello

    zodiaco; rappresenta anche i quattroelementi: Aria, Acqua, Fuoco, Terra.

    Il pentagramma o stella di Davide

    rappresenta luomo proteso verso lalto,verso ci che divino e sublime; nel pianoumano rappresenta il numero cinque che

    esprime lunione dei diseguali. I cinque ramiaccordano ununione feconda: il trecorrisponde al principio maschile e il due alprincipio femminile; dalla loro unioneproviene landrogino. E anche una dellechiavi che apre la strada al segreto:Secondo Paracelso, il pentagramma unodei pi potenti simboli; mezzo discongiuro e di richiamo di potenza.Rappresenta anche la stella fiammeggiante,immagine del figlio di Iside e del Sole,emblema di movimento; simbolo della

    materia prima, fonte inesauribile di vita,della scintilla del fuoco sacro, semeuniversale di tutti gli esseri. Emblema delGenio che leva lanima a grandi cose. Inebraico, rappresenta il nome di GESU (oJEHOSHUAH: Jod, He, Shin, Vav, He), contutte le implicazioni di ogni singola letterache costituisce detto Nome.

    BIBLIOGRAFIA

    - Joseph Arnaud, Incarnazione della fede,Cittadella Editrice

    - Unione tipografico, Dizionario di cognizioniutili, Editrice Torinese

    - Palazzi, Nuovissimo dizionario della lingua

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    IL GENIO DEL LAGO(traduzione dallinglese massimo taddei)

    I cinque fratelli Pandava stavano nellaforesta di Dwaitavana per la parte finale delloro esilio . Rimaneva solo un piccoloperiodo di tempo prima di doversitravestire e nascondersi per iltredicesimo ed ultimo anno della penache avevano accettato a seguito dellasconfitta nella truccata partita a dadiorganizzatagli con intento vizioso dai cuginiKaurava. Si domandavano fra se e sedove dovessero trascorrere la parte finale.

    Un giorno mentre se ne stavano sedutidiscutendo in compagnia di rishi ( saggivedici) , un bramino , in palese stato diangoscia si present davanti a Yudisthira (il fratello maggiore , il re , concepito dallamadre Kunti con il dio della giustiziacosmica Dharmaraja quindi il figlio del diodella morte e della giustizia ) . Il braminospieg che un cervo aveva preso possessodei bastoncini di incenso che egli usavaaccendere durante i riti religiosi e si eravelocemente diretto entro la foresta. Gli

    incensi , insieme al cucchiaio rituale edaltri parafernalia erano tutti legati in unaunica matassa. In qualche modo il cervoli ha infilati nelle sue corna . O eroe iodevo averli indietro visto che i mieisacrifici, se potessimo , dovrebbero nonessere bloccati.

    Yudisthira rassicur il bramino e si alzimmediatamente in piedi insieme ai suoiquattro fratelli , Bhima, Arjuna , Nakula eSahadeva. Prendendo i loro archi se ne

    andarono in cerca del cervo.Bench gli lanciassero molte frecce ,comunque, non riuscirono a catturarelanimale.Sfilava velocemente via e svaniva nelfolto . I fratelli diventarono stanchi edelusi e approcciato un grande alberobaniano si sedettero alla sua ombra. Concuore pesante Nakula disse a Yudisthira Nella nostra gente la virt non maistata abbandonata e noi non siamo maistati oziosi , n abbiamo mai rifiutatoniente a nessuna creatura . Allora perch ore questa calamit ci sta affliggendo ? -Yudisthira appoggi il suo grosso arco sulterreno Non c limite alle disgrazie in

    questo mondo caro fratello. Non possiamosempre accertarne esattamente le causeperch il grande dio Dharma chedistribuisce i frutti sia delle virt che deipeccati.

    Bhima brontol : noi incontriamo questodisastro perch non ho prontamente uccisoDusashana quando trascin la nostramoglie Draupadi nella sala delle assembleesottoponendola alla pi penosa delleumiliazioni . Solo Krishna riusc ad evitarlela peggiore di tutte. Anchio sono da incolpare per lapresente situazione perch non compiivendetta quando Karna lanci tali crudeliparole quel giorno. Aggiunse Arjuna. Anchio disse Sahadeva, avrei dovuto

    uccidere Shakuni alla partita di dadiappena inizi a ingannarti invece dilasciarlo andare avanti, o re . Yudisthirasi rivolse a Nakula : E certamente caldoin questa foresta , sali veloce , per favoresu un albero alto e dai una occhiata ingiro alla ricerca di un lago. I tuoi fratellisono accaldati e assetati . Dopo essersirinfrescati decideremo il da farsi. Nakulasal su un albero nelle vicinanze e scrutintorno . Sembra ci sia acqua nonlontano vedo ci che sembra essere un

    lago e sento anche il canto dellecicogne. Come Nakula scese gi daltronco Yudisthira disse: O affascinantefratello vai e raccogli acqua per noitutti. Nakula riempite con frecce unpaio di faretre lasci i suoi fratelli.Presto arriv a un largo , chiaro lagocoperto con loto e lill. Inginocchiandosigi sulla riva stava per iniziare a berequando sent una voce: O ragazzo nonbere questacqua. Questo lago mio enessuno pu bere la sua acqua senzaprima rispondere alle mie domande.Nakula si guard intorno . Non vedettenessuno , la sua sete era intensa . Noncurandosi della voce usando la manocome una coppa bevve lacqua. Nonappena lacqua sorpass le labbra eglicadde morto.

    Dopo un lasso di tempo Yudisthira divennenervoso , Nakula non era ritornato. Chieseal suo gemello Sahadeva di andare acercarlo. Sahadeva segu il tracciato disuo fratello e arriv al lago. Vedendo

    Nakula giacente morto sulla sua riva fupreso da sgomento e tristezza.

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    Lo tocc cercando segni di vita. Nakulasembrava immerso in un profondoassopimento. Non aveva perso lalucentezza del corpo ma non avevapulsazioni e non respirava. Sahadevarimase eretto , perplesso. Provato da una

    sete impossibile si rec al bordodellacqua per bere . Appena si pose inginocchio ud la medesima voce dal cielo. Non bere lacqua del mio lago. Prima ditutto dovresti rispondere alle miedomande e in seguito pu essere che tupossa bere. Sahadeva era incapace didare importanza a tali parole . La sua seteera oppressiva. Ingoi un po di acquafresca e come l altro fratello caddemorto. Vedendo che nessuno dei fratelliera tornato dopo circa una ora

    Yudisthira disse allinvincibile Arjuna diandare a dare una occhiata a cosa fosseaccaduto. Con larco a portata di mano ela spada sguainata Arjuna procedette concautela. Trovando i gemelli morti sulbordo del lago fu preso dal dolore. Corseda loro e vi si inginocchi al loro fianco.Non cerano segni di vita. Arjuna erastordito. Chi poteva averli uccisi ? Noncera alcun segno di colluttazione. Arjunaguardandosi intorno vide solamente glialberi muoversi nella brezza e gli uccelli

    acquatici sulla superficie del lago. Siappropinqu alla riva per sedare la sete edi nuovo la voce tuon. O Parta nontentare con la forza di bere questacqua .E mia e tu puoi usufruirne solo dopoavere risposto le mie domande. Arjunaurl al cielo Vieni alla mia presenza efermami . Tu non parlerai pi in questomodo una volta spezzato dalle mie frecce. E rilasci immediatamente unainnumerevole quantit di frecce che ,arricchite della forza di mantra , eranocapaci di colpire un obbiettivo invisibile.Arjuna riemp il cielo di frecce , dardi egiavellotti. La voce parl di nuovo : Ituoi sforzi sono inutili, Arjuna. Rispondialle mie domande o , se provi a berelacqua- morirai.. Non tenendo conto diqueste parole Arjuna al primo sorso diacqua cadde morto a fianco ai suoifratelli.

    Quasi una altra ora era trascorsa:Yudisthira provava una crescente ansiet.Adesso si indirizz a Bhima . O

    tormentatore dei nemici , tu sei rimastoseduto qui per un lungo tempo nellattesadei nostri fratelli . Penso che dovresti

    trovarli e riportarli indietro e io aspetterqui. Bhima assent e si alz e corseveloce lungo il percorso verso il lago.Quando vide i tre fratelli giacenti a terrafu sbalordito. Sicuramente questo era illavoro di un potente Rakshasa ( demoni

    incarnati in forme orribili con elevatipoteri magici che Bhima aveva gifacilmente sconfitto in grande quantit) .Sembra impossibile che un essere viventepossa avere abbattuto Arjuna e i gemelli.Bhima consider che presto avrebbedovuto affrontare un formidabile nemico.Era meglio bere un po di acqua peralleviare un po la fatica in preparazionedella battaglia. Il Pandava ( in quanto i 5fratelli erano figli di Pandu) corse giverso lacqua e di nuovo la voce celestiale

    risuon come dal paradiso: O ragazzo nontentare di bere dal mio lago. Primarispondi alle mie domande. Bhimapens che la voce provenisse da colui ilquale avesse ucciso i fratelli : Dette unaocchiata intorno molto arrabbiato.Lessere malefico si sarebbe pentito prestodel suo vile atto. Non curandosi del suovolere Bhima infil la faccia nellacqua ebevve : Come gli altri fratelli cadde alsuolo, morto.Solo, Yudisthira aspettava , ma quando

    non vide tornare Bhima , il pi forte fra ifratelli , fu assalito da un bruttopresagio. Pensava impossibile che Bhima eArjuna potessero essere sopraffatti inbattaglia . Dove erano finiti? Forseavevano trovato dei celestiali diletti sullago e se li stavano godendo insieme. No, sicuramente non si sarebbero dimenticatidei loro doveri. Avendo ricevuto il suoordine essi sapevano che Yudisthira erarimasto ad aspettarli. E in pi iparafernalia del bramino non eranoancora stati recuperati. Qualcosa dovevaessere successo per impedire loro ditornare. Apprensivamente Yudisthira siapprest sul cammino per il lago nellaforesta. Passando vicino ad alberi copertidi fiori blu e rossi Yudisthira si diresseverso il lago.Il gorgheggiare degli uccelli e il ronziodelle api risuonavano nei suoi orecchimentre egli si muoveva veloce attraverso ilbosco. In pochissimo tempo arriv al lagoche gli sembr come essere un pezzodella dimora di Indra trasportato sulla

    terra. Coperto di fior di loto e circondatoda una intensa quantit di alberi fioritie fiori selvaggi. Sulla riva del delizioso

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    lago comunque Yudisthira vide i suoiquattro fratelli sdraiati a terra ,rassomiglianti a quattro Lokapalas ( gliotto principali dei che con i loro elefantipresiedono gli otto punti cardinali dellabussola cosmica bellissimi esseri celesti)

    caduti dal paradiso alla fine di una era.

    Yudisthira corse dai suoi fratelli e si gettal suolo al loro fianco. Respirandoaffannosamente si strofin via le lacrime.Si lament pesantemente e la sua voceecheggi fra gli alti alberi intorno al lago: O Bhima dalle braccia potenti avevigiurato che avresti spezzato le gambe aDuryodhana in battaglia. Di quale valore la tua promessa adesso ? O Arjuna in che

    modo mi stai mentendo oggi ? Lepromesse degli uomini si dimostranofalse ma come possono essere tali quelledegli dei ? Abbiamo udito tutti i celestiproclamare le tue glorie e dichiarare cheavresti vinto e riavuto indietro il nostroregno perduto. Nessuno sar capace divincerlo in battaglia- fu la profezia di Indra.Come pu tutto ci essere dimenticato?Sicuramente il mio cuore fatto dipietra perch non va in pezzi alla vista dici che sto vedendo. Allosservare i suoi

    fratelli privi di vita Yudisthira eraassediato da sofferenza. Pianse per un po, la sua mente palesemente confusa.Gradualmente si sforz di riottenere ilcontrollo su di s e ponderare lasituazione. Chi poteva avere abbattuto taligrandi guerrieri? Non cerano segni dibattaglia e i loro corpi non erano segnatie sembravano accasciati a terra inqualche forma di profondo sonno senzasogni. Yudisthira osserv attentamente illago. Forse Duryodhana lo aveva fattoriempire con il veleno. Ma nessun velenopoteva uccidere Bhima, come quando icugini lo avevano pesantementeavvelenato e poi gettato nello stagno .Bhima dorm otto giorni sottacqua e poitorn sorridente a casa affamato. Potevaessere che i Kaurava ( i cugini nemici)avessero cospirato con gli Asura ( idemoni - alla lettera i senza luce) perportare la morte ai Pandava. Ma , ancora,quale Asura poteva essere in grado difronteggiare Arjuna , che da solo avevasopraffatto i Nivatakavachas ???

    Yudisthira guardava intorno . Non sivedevano tracce. Le frecce di Arjuna eranodisseminate in qua e l ma non cera

    sangue. Sarebbe stato impossibile cheArjuna non avesse almeno ferito il suonemico. Egli non rilascia mai frecceinutilmente e per un giusto motivo . Arjsignifica diritto , corretto ,giusto ( in inglesearrow-freccia). Yudisthira cominci a

    considerare che qualche potenza senza uncorpo materiale potesse avere sopraffattoi fratelli. Li esamin da vicino. Benchsembrassero morti non avevano perso illoro colore e le loro fattezze corporeeerano per niente trasformate.Sicuramente le loro anime erano ancorapresenti e abitavano i loro corpi bench isintomi di vita fossero andati.Sembrava che la loro energia vitale fossestata rimossa dal dio della morte inpersona agendo dal loro interno. Convinto

    di questo , Yudisthira pens che avrebbescoperto la verit se avesse ispezionato illago entrandovi dentro. Era a causa dellago che i suoi fratelli erano andatiincontro alla morte. Yudisthira si infilnellacqua e , togliendosi larmatura, siimmerse.

    Immediatamente sent la stessa voce cheaveva parlato ai suoi fratelli i suoipresagi si rivelavano corretti. O ragazzonon prendere questacqua. Il lago

    appartiene a me e se vuoi bere devi primarispondere le mie domande. Yudisthira siguard intorno - Chi sei tu?? url. Sono una gru che vive di muschi epesci . I tuoi fratelli pi giovanidisobbedendo ai miei avvisi sono stati dame condotti sotto il controllo della morte.O Re se non rispondi alle mie domandesarai la quinta vittima. Yudisthira siguard intorno con stupore. Vide la grusul ramo di un albero vicino al lago. Sei Siva o il migliore dei Vasu ??? O sei unMarut ? E impossibile per un uccelloavere ucciso questi quattro eroi simili amontagne. O pi forte fra coloro chesono dotati di forza tu hai ottenuto ciche neanche Dei, Gandharva, ed Asuranon possono. Non so chi tu sia e qualesia la tua intenzione, ma sono curioso diconoscere queste cose ed allo stessotempo sono terrificato. Il mio cuore tribolante e la mia mente confusa . Tiprego dimmi perch stai qui e quale iltuo desiderio. Quindi Yudisthira vide lagru trasformarsi in un enorme ,

    spaventevole essere. I suoi grandi occhirossi erano appuntiti ed egli fiammeggiavacome il sole. Rombando come un tuono

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    egli disse: Io sono uno Yaksha non unuccello. Salute a te. ( Yaksha sono genitutelari di un luogo e fanno parte degliasura) .Sono io che ho ucciso i tuoi potentifratelli per loro stessa colpa. Bench

    vietati di bere essi mi hanno disatteso.Se uno ama la vita non dovrebbeprendersi questa acqua con la forza . Il lago mio e uno pu prendersi lacqua solo aseguito di avere risposto alle miedomande.

    O Yaksha io non desidero prendere ciche tuo . Io prover a rispondere alletue domande al meglio della mia limitataabilit . Ti prego chiedimi pure quelloche vuoi. Rispose Yudisthira.

    Cos lo Yaksha inizi a porre domande aYudisthira.

    Cosa fa si che lanima si elevi dal suoimprigionamento nella materia . ? Chi letiene compagnia , chi la sua guidadurante il suo viaggio spirituale e sucosa tutto ci fondato???

    Ela conoscenza del Signore Supremo chepermette allanima di elevarsi , le qualit

    divine sono sue compagne , il dharma la sua guida, e tutto fondato sullaverit.

    Attraverso cosa una persona divieneistruita ? Come uno ottiene tutto ciche pi elevato ? Come uno puacquisire e sviluppare un secondo s , eattraverso che cosa , o Re un uomodiventa saggio???

    Un uomo diventa istruito tramite lo studiodei Veda . Con lascetismo ottiene ci che pielevato . Lintelletto come un secondos e servire con amore i propri avi faun uomo saggio.

    Quale la qualit divina dei bramini ?Qual il loro comportamento cherassomiglia quello del pio , quale il loroattributo umano e quale loroatteggiamento rassomiglia a quellodellempio???

    Lo studio dei Veda il divino compitodei bramini . Lascetismo la praticasimile al pio. , la morte il loro umano

    attributo e la maldicenza e la lontananzadalla verit li caratterizzano come empi.

    Qual la qualit divina degli kshatriyas (la casta di coloro che mantengonolordine e la giustizia sociale . Nobili,

    guerrieri, addetti alla legge, governanti ,dirigenti, amministratori , la casta delpotere ma non del denaro) , qual la loropurezza e quale la loro empiet e qual la loro debolezza umana.???

    Frecce e armi costituiscono la lorodivinit , il sacrificio la loro piet eabbandonare i bisognosi la loro empiet.La paura la loro debolezza umana.

    Cos il Sama ( Veda delle Melodie ) del

    sacrificio, cos la Yajur ( Veda dei Riti ,della Adorazione) e di che cosa non sipu fare a meno ???

    La vita il Sama sacrificale , la mente il suo Yajur Veda ed il Rig Veda ( Inni)ci di cui non si pu fare a meno:

    Yudisthira comprese il suo reale significato.Per sacrificio egli intendeva il sacrificiospirituale che genera il caloredellottenimento della conoscenza. Nel

    sacrificio rituale allaperto che solitamentesi performa con fuoco e mantra , i treVeda , Sama , Yajur e Rig sono richiesti.

    Nel sacrificio soggettivo , spirituale ,lacquisizione della vera conoscenzainsieme con la vita e la mente sonoaltrettanto necessari come i mantra dei treVeda lo sono per il sacrificio rituale. Inparticolare il sacrificio spirituale dipendedalla preghiera che rappresentata dagliinni del Rig Veda.

    Lo Yaksha andava avanti senza pausa : Cosa di pi grande valore per icontadini, per coloro che seminano , percoloro che aspirano alla prosperit ecoloro che vogliono generare ?

    La pioggia la cosa di maggior valore peri coltivatori, per i seminatori i semi ,per coloro che desiderano la ricchezza la mucca, e per chi vuol generare il figliomaschio.

    Quale persona bench respiri , fornita di

    intelligenza, rispettata dal mondo e che sigode i piaceri dei sensi nondimenodetta essere non vivente ?

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    La persona che non soddisfa gli dei ,gli ospiti , i servi , gli avi, e se stesso conlofferta di cibo santificato, costui dettomorto anche se respirante.

    Cosa pi pesante della terra ? Cosa pi alto del cielo? Cosa pi sfuggente delvento? E cosa pi numerosa dellerba?

    La madre pi pesante della terra. Ilpadre pi alto del cielo. . La mente pi sfuggente del vento e i pensieri sonopi numerosi dellerba. Servendo la madresi conquista la terra e servendo il padre ilcielo.

    Lo Yaksha continu. Chi che non

    chiude gli occhi quando dorme. ? Cosanon si muove dopo la nascita ? Che cosanon ha cuore e cosa si accresce con lapropria forza ?

    I pesci non chiudono gli occhi quandodormono, le uova non si muovonoappena nate , la pietra non ha cuore e ilfiume si gonfia della propria forza.

    Chi lamico di un esiliato, di un capofamiglia, di un malato, e di un uomo

    morente ? Lamico di un esiliato il suocompagno di sventura , quello del capofamiglia la moglie, quello della personamalata il medico e la compassione lamico di un uomo morente.

    Chi lospite di tutte le creature ?Qual leterna religione ? O re dei re qual il nettare che da la vita e cosa chepervade tutto luniverso ?

    Agni lospite di tutte le creature ( Diodel fuoco e del fumo della cremazione) .Il latte di mucca il nettare che da la vitadetto anche la religione liquida. Lofferta dighee nel fuoco sacrificale fatta al Signorerappresenta leterna religione , e linterouniverso pervaso di etere.

    Chi che erra da solo ? Chi rinasce dopola sua nascita? Cosa lantidoto al freddoe qual il terreno pi grande ?

    Il sole vaga solitario. La lunaripetutamente rinasce . Agni lantidoto alfreddo e la terra il terreno pi grande.

    Qual la pi alta vetta della virt ? Equella della fama? Cosa del paradiso e cosadella felicit???

    La liberalit , la tolleranza la pi alta

    vetta della virt , e della fama lo lacarit, del paradiso la verit e della felicitil pi alto rifugio la buona condotta.

    Lo Yaksha cominciava a addentrarsi nelcuore della conoscenza vedica.

    Cos lanima di un uomo? Qual lamicodatogli dal destino? Qual il suoprincipale supporto e la sua pi alta vetta?

    Lanima di un uomo suo figlio, suamoglie lamico datogli dal destino, lenubi sono il suo sostentamento e lacarit la vetta della sua vita.

    Qual il pi lodabile di tutti glistrumenti, di tutte le sorti di ricchezze edi tutti i tipi di felicit? E qual il piimportante di tutti i guadagni???

    La abilit la qualit pi lodabile. La

    conoscenza la pi grande ricchezza. Lasalute il maggior ottenimento elautoaccontentarsi la pi alta felicit.

    Qual la pi grande virt nel mondo?Quale religione porta sempre i suoifrutti? Qual quella cosa che secontrollata non porta mai luomo allamiseria? E con chi una amicizia non sirompe mai?

    Ahimsa, lastenersi da nuocere a qualsiasicreatura la pi grande delle virt. Lareligione dei tre Veda porta sempre frutti.La mente se controllata non porta allarovina e lamicizia con il giusto non sirompe mai.

    Rinunciando a che cosa luomo si rendecaro agli altri??? Cosa che seabbandonata non conduce mai alla rovina?Cosa in caso di rinuncia porta allaricchezza e cosa in caso di rinuncia allafelicit???

    Mollando lorgoglio si diventa cari aglialtri . Abbandonando la collera non si va inrovina . Il desiderio se abbandonato

  • 8/13/2019 (eBook - Esoterismo - ITA) - Www.fuocosacro.com - Lex Aurea n. 18 [MillionDoc.com]

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    Lex Aurea 18 Libera Rivista di Formazione Esoterica

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    conduce alla ricchezza e labbandonodellavarizia porta alla felicit.

    Per quale motivo uno distribuisce caritai bramini, ai danzatori, ai servi, ed alre?

    Uno da ai bramini per ottenere meritireligiosi, ai danzatori per essere rinomato,ai servi per il loro supporto, e al re peressere liberato dalla paura.

    Cosa che avvolge il mondo? Che cosaimpedisce ad una persona di scoprire ilsuo vero se?Perch si dimenticano gli amici e checosa impedisce ad un uomo di andare inparadiso?

    Il mondo avvolto nelloscurit,lignoranza spirituale impedisce la verarealizzazione del se. Gli amici vengonodimenticati a causa dellavarizia elattaccamento alle cose del mondoostacola la via alla beatitudine.

    A causa di cosa un uomo consideratomorto? Cosa fa si che un regno siaconsiderato morto e cosa rende morto unsacrificio ???

    Una persona misera di sentimenti ,bench vivente, considerata bell emorta . Un regno senza re consideratomorto e un sacrificio senza la carit morto.

    Qual il sentiero che uno dovrebbepercorrere? Cosa altrimenti detto qualeacqua, cibo, e veleno. Qual il tempogiusto per la shradda ( fede religiosa) ?

    Seguire le tracce della correttezzacostituisce il giusto sentiero . Lo spazio detto anche acqua negli antichi testi Vedasulla cosmogonia. La mucca consideratacibo dato che dal suo latte si ottiene ilghee per il sacrificio e grazie al sacrificioc la giusta pioggia da cui crescono icereali. Una richiesta materiale veleno.Il giusto tempo per la shradda quandoun bramino qualificato sia disponibile.

    Yudisthira era insicuro che le sue risposteavessero soddisfatto lo Yaksha che non

    dava segni di assenso o dissenso allattodelle risposte del re. Lo guardinterrogativamente.

    Qual o Yaksha la tua opinione? Ma loYaksha semplicemente and avanti aporre quesiti.

    Qual la caratteristica del veroascetismo? Quale quella dellautocontrollo?

    Cosa sono latteggiamento perdonativo e lavergogna?

    Seguire i propri doveri dati dal propriodharma ( svadharma) ascetismo.Autocontrollo significa tenere la menteferma nel ricordo di Dio. La perdonativitconsiste nel tollerare i nemici e laliberazione dalla vergogna consistenellastenersi da qualsi