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68 PCB Magazine ottobre 2019 EAS… una storia dinamica di Massimiliano Luce Grazie alla sua lunga storia aziendale, EAS ha contribuito da protagonista alla nascita del mondo dell’elettronica e ne ha accompagnato la crescita. Grazie alle competenze sviluppate, alle tecnologie produttive di ultima generazione installate e alla formazione continua delle risorse umane, la società di Schio è ora pronta ad affrontare con successo anche le incalzanti sfide del mercato elettronico AZIENDE E PRODOTTI – EAS È un privilegio raro vedere sorgere un nuovo mondo, viverne appieno l’evoluzione e maturare nel tempo persino la capacità di scorgerne in anticipo il futu- ro. È ciò che è accaduto alla vicentina EAS, nata 41 anni fa agli albori dell’elettronica da una lungimirante intuizione di 1 Giorgio Geronazzo tuttora presidente della società. Parti- ta come nella maggior parte dei casi da un piccolo labora- torio, ben presto ha preso avvio una entusiasmante cresci- ta anno dopo anno, sempre più importante. Si è così pas- sati, progressivamente, dai primi assemblaggi in conto la-

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EAS… una storia dinamica

di Massimiliano Luce

Grazie alla sua lunga storia aziendale, EAS ha contribuito da protagonista alla nascita del mondo dell’elettronica e ne ha accompagnato la crescita. Grazie alle competenze sviluppate, alle tecnologie produttive di ultima generazione installate e alla formazione continua delle risorse umane, la società di Schio è ora pronta ad affrontare con successo anche le incalzanti sfide del mercato elettronico

▶ AZIENDE E PRODOTTI – EAS

È un privilegio raro vedere sorgere un nuovo mondo, viverne appieno l’evoluzione e maturare nel tempo persino la capacità di scorgerne in anticipo il futu-

ro. È ciò che è accaduto alla vicentina EAS, nata 41 anni fa agli albori dell’elettronica da una lungimirante intuizione di

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Giorgio Geronazzo tuttora presidente della società. Parti-ta come nella maggior parte dei casi da un piccolo labora-torio, ben presto ha preso avvio una entusiasmante cresci-ta anno dopo anno, sempre più importante. Si è così pas-sati, progressivamente, dai primi assemblaggi in conto la-

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mercato italiano. «La sede slovacca, a suo tempo, è stata aperta in realtà per esigenze di avvicinamento a dei clienti che erano migrati in quelle aree», prosegue Grendene. «Suc-cessivamente, il nostro obiettivo si è allargato alla necessità di avere un punto di riferimento stabile in centro Europa. EAS Europe fornisce sia il mercato tedesco che dell’Euro-pa dell’Est. Sempre per quanto riguarda i paesi esteri, oltre alla Germania, oggi operiamo soprattutto con Spagna, Por-togallo, Francia, Svizzera e Austria».

Oggi EAS porta le proprie competenze su più mercati verticali. «Anche se la nostra specializzazione è da sempre l’elettronica di potenza – parliamo, quindi, di gruppi di con-tinuità, inverter, saldatrici e caricabatteria -, operiamo an-che nel settore ferroviario, nel medicale, nel motor sport e nell’illuminotecnica, senza dimenticare il settore civile con particolare riferimento alle automazioni per cancelli e alla domotica», sottolinea Grendene. L’azienda è presente an-che in settori molto più di nicchia e particolari, come di-mostra, ad esempio, la realizzazione di sistemi GPS forniti in dotazione ai paracadutisti.

Non è tutto: «Al di là della produzione di subfornitura, da qualche anno a livello di progettazione stiamo portan-do avanti dei dispositivi di accumulo di energia denomina-ti ENDURANCE. Si tratta di accumulatori realizzati con celle Lithium Ion Capacitor caratterizzati dalla capacità di poter fornire altissima energia per un periodo limitato di

1. Visione dei reparti produttivi 2. Dettaglio di uno dei sistemi di collaudo flying probe per test in-circuit e funzionale

Ricomincio da quattroA livello di tecnologie SMT EAS si avvale di quattro linee, di nuova generazione instal-late nel 2017 e 2018. «Sono linee ad alta produttività e modulari», spiega Grendene. «Normalmente dispongono di due o più moduli Pick-and-Place per linea, caricatori intelligenti e integrazione con magazzini automatici». Per il futuro sono previste ulte-riori novità. «Sarà inserita, entro fine anno, una nuova quinta linea ancora più evoluta dal punto di vista tecnologico e destineremo una delle quattro linee al sempre più im-portante servizio Express. L’obiettivo è arrivare ad una gestione totalmente separata e autonoma delle commesse richieste in tempi particolarmente brevi, con servizi ra-pidi per prototipazioni, preserie e qualsiasi genere di esigenza particolari». La qualità per EAS è un imperativo, come peraltro dimostrano i nostri livelli di prestazione qua-litativa e tecnica riconosciutaci dal mercato. Oggi EAS opera con un sistema di pro-duzione certificato ISO 9001, con la certificazione automotive IATF 16949 e sono in corso le attività per conseguire la certificazione ambientale ISO 14001 che sarà rag-giunta entro la prima metà del prossimo anno mentre, nel medio periodo, presumi-bilmente entro il 2021, si doterà anche della certificazione IRIS in ambito ferroviario.

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vorazione, agli acquisti e gestione di tutta la componenti-stica, alla progettazione e all’integrazione sempre più stret-ta con i clienti finali.

«Attualmente EAS è costituita da 175 addetti in Italia e circa 40 nella sede distaccata attiva in Slovacchia, precisa-mente a Samorin nei pressi di Bratislava», spiega Angelino Grendene, amministratore delegato con delega agli acquisti di EAS. «Siamo in grado di fornire un prodotto sempre più integrato con il cliente finale. Infatti, il nostro core business non è soltanto la produzione della scheda elettronica fine a se stessa, ma la realizzazione di un assieme che possa essere, per il cliente, un codice da implementare in maniera mol-to semplice all’interno del suo apparato, se non addirittura un prodotto finito pronto per la vendita. In alcuni casi, per qualche cliente, gestiamo perciò anche l’aspetto logistico».

Ad oggi circa l’85% delle commesse di EAS è rivolto al

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tempo. Tali dispositivi, sono in grado di ricaricarsi in mo-do estremamente rapido, garantendo la possibilità di ripri-stinarsi nell’arco di pochi secondi». La soluzione si rivela, perciò, ideale in tutti gli ambiti in cui i livelli dei sistemi di sicurezza devono essere assolutamente affidabili. «Infatti», riprende Grendene «le applicazioni dominanti riguardano gli ambienti pubblici, come ad esempio ospedali, aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane. Nel caso di impiego dei sistemi ENDURANCE, l’utente non avrà modo di perce-pire eventuali oscillazioni o interruzioni di tensione che do-vessero accadere nella rete pubblica. Chiaramente, ENDU-RANCE è modulare ed espandibile e può trovare impiego anche nei settori industriali e nelle grandi strutture ricettive».

Tra i magnifici sette

Grazie allo straordinario lavoro svolto negli anni, EAS oggi è tra le prime sette aziende nell’ambito del ranking na-zionale in termini di ricavi. «Attualmente ci sono solo sette aziende in Italia che superano i 20 milioni di euro di ricavi», sottolinea Francesco Meroni, Sales Manager di EAS, «e noi siamo una di queste. Abbiamo un’attività prevista nel 2019 di oltre 35 milioni di euro, un dato che rappresenta una cre-scita di quasi il 25% rispetto allo scorso anno precedente».

Numeri, questi, che mostrano come EAS riesca ad es-sere estremamente competitiva e perfettamente allineata ad un mercato che nell’ultimo decennio ha conosciuto una notevole trasformazione. «Come azienda», racconta Mero-ni, «offriamo le nostre competenze in settori caratterizzati da una domanda di media e piccola quantità, quindi estre-mamente frazionata, ma composta da un livello tecnologi-co assolutamente di eccellenza. Senza contare, tuttavia, che anche le ripetute richieste di medie quantità da parte di un singolo cliente, sommate tra di loro, portano comunque ad una domanda rilevante, che difficilmente potrebbe essere indirizzata verso aziende particolarmente piccole e, quin-di, non in grado di fornire quei supporti tecnologici, logi-stici e finanziari necessari. Infatti», prosegue Meroni, «come azienda ci esponiamo finanziariamente attraverso una ge-stione del magazzino che è nell’ordine di 12 milioni di eu-ro, per potere garantire ai nostri clienti un supporto ope-rativo certo, in virtù di dinamiche sempre più altalenanti e difficoltose, caratterizzate da tempi di consegna che passa-

3. Sistema X-ray con potenza di 160 KVolt per un’ elevata profondità di visione e piano orbitale con inclinazione fino a 70° 4. Modulo ENDURANCE per energy storage realizzato con celle LIC 5. La sede di Schio (VI) a pochi chilometri dall’autostrada A31 Valdastico

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Largo ai giovani!

EAS effettua investimenti costanti nelle risorse umane. «Il personale operativo è regolarmente coinvolto in corsi di ag-giornamento, non solo in quelli obbligatori per legge rela-tivi alla sicurezza, all’antincendio e al pronto soccorso, ma anche di formazione tecnica continua», spiega Grendene. Anche qui la strategia è sempre attenta al futuro. «Infatti», prosegue Grendene, «già da diversi anni stiamo affian-cando anche alcuni Istituti Tecnici del territorio con indi-rizzi di elettronica, robotica, meccatronica ed informati-ca. Collaboriamo, da diverse edizioni, anche alle giornate organizzate dalle Associazioni di categoria per offrire agli studenti del settore la possibilità di vistare la nostra azien-da e di avvicinarsi al mondo produttivo. Ci rendiamo con-to che esiste un distacco enorme tra il mondo della scuo-la e quello del lavoro e stiamo operando nell’ottica di col-mare il più possibile questo gap. A tale scopo ospitiamo regolarmente alcune decine di studenti, in ogni ciclo sco-lastico, nei percorsi di Alternanza Scuola Lavoro con l’o-biettivo di contribuire alla loro formazione pratica e favo-rire il loro inserimento nell’ambito lavorativo». Al tempo stesso, per quanto riguarda i rapporti con il mondo acca-demico, EAS collabora con l’Università di Padova, spon-sorizza gare internazionali e collabora con startup innova-tive. «Una di queste», racconta Grendene, «ha ideato un modulo elettrico componibile a guida autonoma che potrà modificare radicalmente i sistemi di mobilità collettiva in un futuro ormai alle porte». Oltre a tutto ciò EAS ha avu-to anche il merito e il piacere di avviare un programma di Academy aziendale inaugurato a maggio con la testimo-nianza dell’Ing. Federico Faggin, padre del microproces-sore. Scopo di questi incontri è stato e sarà la possibili-tà di condividere con i propri clienti le diverse competen-ze e tecnologie che caratterizzano il futuro dell’elettronica.

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no da qualche settimana fino a 30 settimane o in taluni ca-si anche oltre. Non dimentichiamo che il settore ha perso il 50% della capacità produttiva, quindi è molto frammen-tato e sono molte le aziende che hanno ricavi sotto i 5 mi-lioni di euro: per tanti gruppi questi fornitori non hanno la struttura e l’organizzazione sufficiente per affrontare la pro-pria dimensione di acquisto».

Grazie alle proprie specificità, oggi EAS è riconosciuta sul mercato come leader nella subfornitura», come dice lo stes-so Meroni. «I nostri principali clienti sono prevalentemente grandi esportatori. Sicuramente siamo anche legati ad una domanda interna che nel 2018 ha beneficiato delle facili-tazioni legate all’Iper e al Super-ammortamento dell’Indu-stria 4.0, però è chiaro che stiamo traendo vantaggio dall’es-sere legati tantissimo a Gruppi di medio-grandi dimensioni che esportano la gran parte delle loro attività produttive».

Il futuro che verrà

Di conseguenza, nei prossimi sei mesi EAS andrà sempre più verso una produzione per l’esportazione indiretta. «In-fatti», spiega Meroni, «se consideriamo alcuni mercati inter-ni come il ferroviario, la prospettiva per quest’anno è un’as-senza di crescita, a causa del blocco degli investimenti pub-blici legati all’ammodernamento delle reti; viceversa, l’anno scorso, ha rappresentato per EAS, uno dei settori più bril-

lanti. Fortunatamente, però, il Decreto Sviluppo ha liberato nuovamente quasi 10 miliardi di euro, che fanno ben spera-re per il prossimo futuro».

Nuove opportunità sul fronte interno potranno fiorire an-che nel settore delle telecomunicazioni. «Su questo fronte il 5G creerà volumi importanti. Noi qui saremo protagonisti tendenzialmente di riflesso con l’impatto del 5G sull’Inter-net of Things destinato ad una miriade di applicazioni. Ad esempio, un’azienda con cui collaboriamo sta portando la tecnologia elettronica e digitale nelle apparecchiature ospe-daliere. Da qui, in pratica, attraverso sistemi IoT, vengono inviati al punto centralizzato di controllo una serie di dati relativi allo stato di salute dei pazienti».

Per EAS essere protagonista in questi nuovi scenari con-traddistinti da forte innovazione, rappresenta un guardare al futuro con estrema fiducia. «L’attuale processo di digita-lizzazione e di sviluppo delle applicazioni elettroniche per-mette di realizzare soluzioni fino a qualche anno fa impen-sabili», rimarca Meroni. «Gli esempi possono essere innu-merevoli: da sistemi di visione artificiale per controllo del traffico, a soluzioni di analisi delle vibrazioni e torsioni sulle pale eoliche, passando per sofisticati dispositivi di ispezione sulla composizione dei terreni, fino a sistemi di diagnostica medicale, ma l’elenco potrebbe continuare».

Anche il settore Food sta incessantemente ampliando i propri orizzonti. «In questo ambito ormai si parla a tutti gli effetti di ingegneria alimentare», ricorda Meroni. «Oggi le attività di controllo, su tutto ciò che è imbottigliato in ve-tro e plastica, assomigliano a vere e proprie TAC del tutto simili a quelle effettuate sul corpo umano. Tali analisi ve-rificano se all’interno dei vari contenitori vi siano presenze di residui anomali. Questi sistemi stanno trovando applica-zione anche nell’ analisi preventiva del legno per definire la sua destinazione applicativa. Grazie alla tecnologia a raggi X si possono individuare fin da subito, sul tronco, prima di iniziare qualsiasi lavorazione, tutte le eventuali imperfezioni che potrebbero compromettere il risultato. In breve, l’entu-siasmo che ci dà la carica è proprio legato al continuo sboc-

6. Sistema di verniciatura robotizzato per conformal coating selettivo con controllo a raggi ultavioletti 7. Sistema modulare di magazzini automatici per bobine di componenti SMD

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ciare di novità che, giorno dopo giorno, emergono, a con-ferma di un mercato che sta sviluppandosi in più direzioni. Proprio per questo motivo riteniamo molto importante es-sere presenti nei vari settori merceologici».

Giocare d’anticipo

Certamente per essere protagonisti nei nuovi scenari di mercato, è decisivo sapere cogliere per tempo gli ambiti in cui l’innovazione è pronta a sbocciare. «Noi lo facciamo attra-verso un’attività di scouting, di ricerca e di marketing, non-ché cercando di essere presenti nell’ambito dei singoli set-tori con la ricerca di nuovi contatti e di continui confron-ti con i progettisti, per capire in anticipo l’indirizzo che sta assumendo la domanda ed essere pronti nel proporre le no-stre soluzioni», sottolinea Meroni. Un esempio? «Nel no-stro settore, buona parte dei nostri competitor fornisce la sola scheda, ma ormai i clienti sono orientati a dare una de-lega totale che arriva a coinvolgere l’apparato completo ad-dirittura inscatolato per indirizzarlo, in alcuni casi, ai loro canali distributivi. Chi ha preso la via dell’esternalizzazio-ne, la sta assumendo in toto, non riguarda più solo la sche-da ma l’intero sistema».

EAS investe in ricerca e sviluppo circa il 4% del fattura-to. «Abbiamo sei ingegneri che sviluppano prodotti a par-tire dalle idee dei clienti, arrivando fino al prodotto finito. Nell’ambito del medicale, per esempio, abbiamo sviluppato e realizzato degli apparati molto noti e apprezzati in tutto il mondo». Il vantaggio per il cliente è assicurato. «Il proget-to viene elaborato con un’ottica immediatamente produtti-va, pienamente consapevole a livello di necessità tecniche e pratiche. La nostra caratteristica è di andare molto spesso incontro come partner a delle aziende che sono delle realtà fabless o delle unità commerciali ricche di idee, ma prive di competenze produttive».

A proposito di produzione, EAS opera su tre turni pro-duttivi su una superficie di 12mila metri quadrati. Nel 2018 l’azienda ha dato vita ad una nuova organizzazione inter-na, assumendo ulteriori risorse umane e investendo in nuo-ve linee di produzione e programmi di addestramento. Ri-prende Grendene «La nuova struttura interna sta portando grandi risultati già quest’anno, grazie a un sistema produt-tivo a ciclo continuo H24 in grado di aumentare enorme-mente il nostro output in un mercato fortemente dinami-co. D’altra parte, anche se può essere vero che attualmente l’economia sta attraversando una fase di stagnazione, se si guardano gli indicatori relativi al 2020, un nuovo periodo di sviluppo è alle porte. Siamo pronti a viverlo come sem-pre: da protagonisti» conclude Grendene. �

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