È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La...

40
Periodico di animazione missionaria degli Amici del S. Anna - AnnoXXI-N.51-52-Ottobre2014 Quadrimestrale - Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCB - Roma È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto e ci manda! e nulla, veramente, nulla è più triste dell'ombra che le ciglia immote fanno talvolta a sommo de le gote quando la bocca non sorride più. G d’Annunzio e nulla, veramente, nulla è più triste dell'ombra che le ciglia immote fanno talvolta a sommo de le gote quando la bocca non sorride più. G d’Annunzio

Transcript of È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La...

Page 1: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

Periodico di animazione missionaria degli Amici del S. Anna - Anno�XXI�-�N.�51-52�-�Ottobre�2014Qu

adrim

estra

le - P

oste

Italia

ne S.

p.A. S

ped.

in Ab

b. Po

st. D

.L. 35

3/200

3 (co

nv. in

L. 27

/02/20

04 n.

46) A

rt. 1

comm

a 2 D

CB - R

oma

È per vincere questa tristezza del mondo

che Gesù è venuto e ci manda!

e nulla, veramente, nulla è più triste dell'ombrache le ciglia immotefanno talvolta a sommo de le gote quando la boccanon sorride più.

G d’Annunzio

e nulla, veramente, nulla è più triste dell'ombrache le ciglia immotefanno talvolta a sommo de le gote quando la boccanon sorride più.

G d’Annunzio

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�1

Page 2: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 20142

��$�"���"�����!� �)�"!�� �%%�"!�$���������� ������������!!���������������������������� �������

�'��$� �%&$�������"%&���&����!����#�����#�����!�������"%&���������������"!(���!����� ��������!������$&�����" �����������" �

È per vincere questa tristezza del mondo

che Gesù è venuto e ci manda!

e nulla, veramente, nulla è più triste dell'ombrache le ciglia immotefanno talvolta a sommo de le gote quando la boccanon sorride più.

G d’Annunzio

e nulla, veramente, nulla è più triste dell'ombrache le ciglia immotefanno talvolta a sommo de le gote quando la boccanon sorride più.

G d’Annunzio

SOMMARIO

Editoriale ............................. 3

RESOCONTI

Resoconto2013/14 ........... 2

Argentina .............................. 5

Brasile..................................... 8

Cameroun ....................14-15

Filippine .............................. 20

Messico................................ 25

Perú ............................... 29-30

India .............................. 34-35

Italia ..................................... 36

RESOCONTO AGOSTO ’13 – LUGLIO ‘14

Nel� 2013� è� stata� accreditata� la� somma� relativa� al� 5x1000� dell’esercizio� 2010� di�€ 9.649,57. Il�Consiglio�Generale�ha�approvato�la�seguente�destinazione�dell’introito:

Dai�fondi�esistenti�per�i�Progetti�è�stato�deciso�di�arrotondare�a�€ 7.000,00 il�contributoper�il�completamento�del�Centro�Giovanile�di�Manila.

Missione Importo ProgettoDelegazione�delle�Filippine� €  4.649,57 Completamento�Centro�Giovanile�ManilaProvincia�Centro�India� €  5.000,00 “Angelore�Home”�

Dio abbia pietà di noi e ci benedica!

Abbiamo�ricevuto�offerte�con�la�causale�“PAR” che�sostiene�i�nostri�progetti�in�favore�dei�poveri�

PER UN AMMONTARE COMPLESSIVO DI €  30.942.63

Con�la�causale�“PAD” = adozioni a distanzasono�giunti�in�totale�€ 189.981 che�hanno�permesso�

di�sostenere�solo�946 bambini!

rispetto�all’anno�scorso�l’erosione�della�carità�è�stata�vistosa�essendo�scese�le�offerte�complessive�da�€  260.994 a�€  222.943

e�il�numero�dei��bambini�sostenuti�da�1.117 a�946.Per�la�prima�volta,�siamo�tornati�alle�quote�del�secolo�scorso!

NB: I�resoconti�dettagliati�si�trovano�nelle�pagine�corrispondenti�alla�Nazione.

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�2

Page 3: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 20143

Il mandato [di Cristo] è: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ognicreatura» (Mc 16,15), perché «l’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la ri-velazione dei figli di Dio» (Rm 8,19). Tutta la creazione vuol dire anche tutti gli aspettidella natura umana … Gli insegnamenti della Chiesa sulle situazioni contingenti sonosoggetti a maggiori o nuovi sviluppi e possono essere oggetto di discussione, però nonpossiamo evitare di essere concreti …, dal momento che il compito dell’evangelizza-zione implica ed esige una promozione integrale di ogni essere umano.

Non si può più affermare che la religione deve limitarsi all’ambito privato e che esi-ste solo per preparare le anime per il cielo. Sappiamo che Dio desidera la felicità deisuoi figli anche su questa terra, benché siano chiamati alla pienezza eterna, perchéEgli ha creato tutte le cose «perché possiamo goderne» (1 Tm 6,17), perché tutti pos-sano goderne. Ne deriva che la conversione cristiana esige di riconsiderare «special-mente tutto ciò che concerne l’ordine sociale ed il conseguimento del bene comune» (S.Giovanni Paolo II).

Di conseguenza, nessuno può esigere da noi che releghiamo la religione alla segretaintimità delle persone, senza alcuna influenza sulla vita sociale e nazionale, senzapreoccuparci per la salute delle istituzioni della società civile, senza esprimersi sugliavvenimenti che interessano i cittadini. Chi oserebbe rinchiudere in un tempio e fartacere il messaggio di san Francesco di Assisi e della beata Teresa di Calcutta? Essi nonpotrebbero accettarlo. Una fede autentica – che non è mai comoda e individualista –implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo, di trasmettere valori, dilasciare qualcosa di migliore dopo il nostro passaggio sulla terra.

Cari amici,non posso aggiungere nulla a queste decisive parole del S. Padre Francesco. La missionecontinua! Le difficoltà sono tante, alcuni hanno già pagato con la vita, anche in questosconcertante XXI secolo da poco iniziato, la loro fedeltà al vangelo tutto intero... il mioaugurio è che, se anche la luce sembra vacillare e la speranza spegnersi , tutti voi possiatescorgere, oltre il buio del presente, Il “Sole di giustizia” che non tramonta e che resta ca-pace di dare nuovo slancio di vita al vostro domani, facendovi sperimentare quanto sia ve-ro che: “la gioia nasce nel momento in cui abbandoni la ricerca della tua felicità per ten-tare di darla agli altri”. (M. Quoist, Riuscire)

Con infinito affetto e gratitudine,

Sr. Irma De Santis

“Giravano di villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona novella”

Papa Francesco Esortazione apostolica «Evangelii Gaudium» § 181-183

Editoriale

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�3

Page 4: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 20144

In un momento di onestàMADRE TERESA DI CALCUTTA

Signore, quando credoche il mio cuore sia straripante d’amoree mi accorgo, in un momento di onestà,di amare me stesso nella persona amata,

liberami da me stesso.

Signore, quando credodi aver dato tutto quello che ho da daree mi accorgo, in un momento di onestà,

che sono io a ricevere,liberami da me stesso.

Signore, quando mi sono convintodi essere povero

e mi accorgo, in un momento di onestà,di essere ricco di orgoglio e di invidia,

liberami da me stesso.

E, Signore, quando il Regno dei cielisi confonde falsamente

con i regni di questo mondo,fa' che io trovi felicità e conforto solo in Te.

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�4

Page 5: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

La missionaria, in mancanza del sacerdote,porte Gesù a chi non può recarsi in chiesaper riceverLo

Argentina: momento missionariQueste foto parlano da sole. Esse vengano da Formosa o dai suoi avamposti missionari regolarmente visitati da: sr Asha, sr Daisy, sr Ann Joseph e sr Berta che svolgono animazione missionaria in varie cappelle.

Argentina

e poi: pane, latte, istruzione giochi ...amore in tutte le sue forme perché ognuno pos-sa comprendere che Dio è AMORE e solo chi ama sa annunciarLo veramente!

Il Pane Eucaristico e il Pane della Parola di Diosono il primo e principaledono dei missionari per gliuomini cui sono mandati

FORMOSAOfferente

G.�Missionario�Torino

ProgettoFormosa

Somma€ 705,00

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�5

Page 6: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 20146

Brasile

Subito dopo che Giulia m´ha chiestodi raccontarvi una storia sulla missione diqui, mi son detto «... e mò quale je rac-conto?!». Non vi nascondo che, come simette il naso fuori di casa, con un po’ divera voglia di intendere l´altro e con unpo’ di Creatività Divina (quella che Gesùincontra nei bambini) ogni persona, ognifamiglia,ogni comunità ha dietro storie daraccontare che, per chi (fortunatamente)non c´è abituato, risultano incredibili, diforma e di contenuti; poco credibili poi-ché inaccettabili, difficilmente compren-sibili, perché storie distanti anni luce dacome - noi Rami e Cristiani - vorremo chele cose andassero. Gli stessi giovani chefrequentano la parrocchia, tutti col pro-prio smartphone, con abiti da fighetti, conun modo di fare anche un po’ snob, na-scondono dietro sofferenze, accumulo didelusioni e grandi tradimenti. Quando livai a trovare a casa, molte volte dimoraumilissima, ed iniziano a raccontare “laverità” dietro le maschere, si rimane abocca aperta... e purtroppo, nel mio con-tinuo udire e lentamente creare un´abitu-dine, le storie che si ripetono ai miei orec-chi sono spesso cinicamente simili, nellaforma del momento presente e nel passa-

to che le ha portate ad essere cosí. Mam-me sole con numerosi figli, uomini soffe-renti che ripiegano nell´alcool o nella dro-ga, figli che osservano e assimilano e cre-scono con questi esempi, con un amorepoco corrisposto, con la mancanza di unafigura genitoriale forte, sfiducia in chi do-vrebbe accudirli; la quale provocaun´acuta sfiducia in se stessi: non ci siama, si soffre, e così gli stessi figli, unavolta grandicelli, ripiegano negli stessianestetici al dolore usati dai loro padri; ese si è ragazze, già a 13 anni si fugge dicasa cercando un “papà sostitutivo”, e in-vece ecco l´ennesima delusione, già cheil 35enne incontrato vuole solo un po’ di“carne fresca”. Scusate l´immagine pocofelice che vi do, ma è così. Frei Gino sem-pre racconta la storia degli urubù, gli av-voltoi amazzoni: l´urubù si avvicina, ebecca, e dilania la carne nuda gettata instrada... la comparazione è con le ragaz-zine poco vestite, e con gli uomini avvol-toi; essi s´incontrano e si fanno molto ma-le: di amore e di Dio non v´è nulla, ciòche resta è un doloroso atto di abuso e in-ganno.

Due delle tante giovani che gravitanointorno alla parrocchia si chiamano Mile-

Il cuore dell’Amazzonia si racconta attraverso

il nostro missionario Andrea

Tutto è possibile se fatto... JUNTOS!

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�6

Page 7: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 20147

na e Franci-sca, ed in ca-sa hanno altredue sorellinee due fratelli-ni; la mammaora è sola do-po che ilpapà, portan-dosi via tutto ciò che poteva (materassi,pentole, il bombolone del gas, etc), fuggía Manaus. Ah! Anche la prima figlia, sen-za avvisare, se ne è andata lasciando suafiglia tra le braccia della nonna, Judite, ap-punto la mamma di Milo e Fra.

Era tempo che volevo sperimentare ungioco chiamato “Oasis” del quale Tatia-na mi aveva spiegato struttura e motiva-zione. Si tratta di un´azione sociale co-munitaria per aiutare una casa o una viao un quartiere, nel costruire qualcosa chesia di utilità comune, e le fasi del “gioco”sono: trovare un sogno comune, stilareun piano, realizzarlo ed infine celebrarela buona riuscita. A tutte le fasi devonopartecipare attivamente tutti coloro chepartecipano al gioco. Bene, con i giovanidel gruppo parrocchiale “Maranatha”,dopo aver verificato che Judite e la suafamiglia erano felici e concordi, siamoandati alla loro casa, che aveva le paretiin legno non terminate; tra il tetto e l´ulti-ma tavola delle pareti c´era uno spazio diun metro e mezzo, e durante le pioggeforti, la casa, e chi ci dormiva dentro, sibagnavano. Una volta arrivati, insiemeabbiamo sognato di finire le pareti e met-tere due finestre; abbiamo pianificato checi servivano tre dozzine di tavole, chio-di, martello e seghetto (mi sono dimenti-cato di dire che il gioco “Oasis” avvienenella più totale gratuità, senza fondi omezzi avuti preventivamente... la grandee spettacolare sfida è questa!). Comeprovvedere? Andando in strada e chiede-re alla comunità del quartiere di aiutarcidonando il materiale necessario. Tempocinque ore e avevamo tutto il necessario.

Realizzazione? Detto, fatto! I giovani, ar-mati di energia e tenacia, con un po’ diinesperienza ma tanta voglia, hanno co-perto le parti delle pareti mancanti, mes-so le finestre ed infine... mangiato tutti in-sieme açái e farinha d´agua per celebrarela bella riuscita. Fantastico! I giovani sisono sentiti importantissimi, la famiglia siè sentita meno sola ed ora quando pioveforte la casa non si bagna più... uno deipiccoli, quando stavamo andando via, hadetto alla mamma “mamãe, a casinhaagora tá toda fechadinha”. (mamma, lacasetta ora è tutta ben chiusa) Non vi na-scondo che è stato bellissimo vedere co-me la comunità, i giovani e questa fami-glia, nel loro collaborare e creare qualco-sa insieme, partendo da un sogno comu-ne, senza strumenti e mezzi, abbiano ge-nerato un circolo di bene e di fiducia.Molti giovani, sensibilizzati dall’azionesociale, hanno continuato ad aiutare lafamiglia con degli alimenti, e ancor me-glio, cercando di aiutarla nel trovare unlavoretto, una propria autonomia. Bene,questa è una delle tante storie. Se Diovorrà ve ne racconterò altre. Mi piacecredere che tutto ciò è possibile realizzar-lo anche nelle nostre terre native, magaricon forme e tempi diversi (qui una paretein legno si butta su in poche ore :), ma icontenuti di gratuità, di comunione, di fi-ducia e speranza rimangono gli stessi.

Abbraccio grande grande, con profon-do carinho e un po’ di saudades.

Andrè(a)

Ra.Mi. Ragazzi Missionari Onlus

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�7

Page 8: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

8N. 51-52 - Ottobre 2014

BRASILETotale PAD per 25 BAMBINI

OffERTI € 5.863

CR=CURITIBACR 2 0CR 4B 25CR 4C 198CR 5 310CR 8B 350CR 011 216CR 012 100CR 13 300CR 033 220CR 038 500CR 008 240BR 023 0BR 030 270Totale € 2.729

LNP= LONDRINALNP 001 300LNP 005� 160LNP 006 360LNP 009 278LNP 016 240LNP 023 218LNP 029 216LNP 032 250Totale € 2.022

TAL + TA TAMARANATAL 005 90TAL 020 36TAL 032 50TA 004 360TA 013 160TA 015 216TA 018 200Totale € 1.112

Tabella riassuntiva relativa alle offerte per i progetti PAR BRASILEOfferente Destinatari Importo

BENEDETTA�POLLINI BRASILE €�250,00

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�8

Page 9: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 20149

La Conferenza episcopale lombar-da ha dato il via libera all’introduzionedi sei nuove cause di beatificazione, cheverranno presentate alla Congregazio-ne delle Cause dei santi per il «nullaosta» necessario all’apertura del pro-cesso canonico. A fare notizia sonostati soprattutto due nomi molto notie molto amati: quellidi don Primo Mazzo-lari, il parroco di Boz-zolo grande voce pro-fetica nella Chiesa delNovecento, e fratel Et-tore Boschini, il camil-liano che per decenniha servito i senza fissadimora alla StazioneCentrale di Milano.

Tra i nomi menonoti c’è però ancheun’altra storia del no-stro tempo che valeassolutamente la pena di raccontare inun sito come il nostro: quella di fraJean Thierry Ebogo, un giovane reli-gioso camerunese morto a Legnanonel 2006 in seguito a una grave malat-tia che l’aveva portato in Italia pochimesi prima. La sua, infatti, è una storiastraordinaria che parla dell’incontrotra vita contemplativa e missione, co-me racconta il sito internet dedicato alla memoria di questo giovane reli-gioso.

Jean Thierry era nato il 4 febbraio

1982 a Bamenda, nel Nord-Ovest delCamerun. Fin da piccolo si sente chia-mato al sacerdozio e a 13 anni entranel seminario minore di Guider. Con-seguita la maturità, dopo una breveesperienza presso gli Oblati di MariaImmacolata a Mokolo, il 28 luglio 2003entra nel Carmelo di Nkoabang. È la fi-

gura di santa Teresa delBambin Gesù il suogrande modello e se-guendo il suo insegna-mento il giovane JeanThierry vive il suo im-pegno nella parrocchiadi Nkoabang, tenutadai carmelitani scalzi.Nel giugno 2004 è am-messo al noviziato edestinato a partire peril Bourkina Faso. Mapoche settimane doposi manifesta la malattia

- un osteosarcoma - che segnerà la suavita.

Il 18 novembre 2004 subisce l’ampu-tazione di una gamba, sofferenza cheegli offre al Signore «perché abbondinole vocazioni religiose e sacerdotali inCameroun, soprattutto al Carmelo». Mail tumore non è già più confinato auna sola parte del corpo: così nell’ago-sto 2005 viene trasferito in Italia, alCarmelo di Legnano, con la speranzadi poter trovare una cura alla sua ma-lattia. In realtà questa prova diventa

assolutamente la pena di raccontare in

gura di santa Teresa delBambin Gesù il suogrande modelloguendo il suo insegna-mento il giovane JeanThierry vive il suo im-pegno nella parrocchiadi dai carmelitani scalzi.Nel giugno 2004 è am-messo al noviziato edestinato a partire peril Bourkina Faso. Mapoche settimane doposi manifesta la malattia

- un osteosarcoma - che segnerà la sua

dal Camerounun santo per Milano

La storia di Jean Thierrydi Giorgio Bernardelli

(da “MissiOnLine”)

Cameroun

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�9

Page 10: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 2014

chiamato a seguirlosulla via stretta deiconsigli evangelicisecondo il carisma diTeresa d’Avila e Gio-vanni della Croce».

Tra l’altro il segnorichiesto da fra JeanThierry si è avverato:il Cameroun sta mi-steriosamente cono-scendo un «diluvio divocazioni carmelita-ne», esattamente co-me sognava il giova-ne religioso. Inoltre -scrivono sempre icarmelitani scalzi diLegnano - «la suatomba a Nkolbisson

è meta di visite ogni giorno e sull’ap-posito album si moltiplicano segnala-zioni di grazie e richieste di favori. An-che qui presso la nostra parrocchiavengono segnalate grazie e favori ot-tenuti da Dio per l’intercessione di fraJean Thierry». Dall’Africa, dunque, undono di speranza straordinario che laChiesa spera di poter celebrare prestocon l’onore degli altari.

una straordinaria testimonianza di fedenella malattia. Compirà la sua profes-sione religiosa in un letto dell’ospeda-le di Legnano l’8 dicembre 2005, assu-mendo il nome di fra Jean Thierry delBambino Gesù e della Passione. Moriràad appena 23 anni pochi giorni dopo,il 5 gennaio 2006.

«Un capolavoro della grazia», defi-niscono fra Jean Thierry i confratelliche lo hanno conosciuto nei pochimesi trascorsi in Italia. «Il tentati-vo ultimo di vincere la terribilemalattia - hanno scritto - ai nostriocchi davvero in un primo mo-mento è parso inutile, frustrantee senza significato. Eppure que-sto giovane religioso che la missio-ne africana di Nkoabang e Nkobis-son ha donato alla Chiesa, all’ordi-ne e in modo inatteso a noi diLegnano, oggi più che rimpiantoè ricordato, invocato, guardatocome modello di risposta fedele egenerosa al Signore che lo aveva

10

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�10

Page 11: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201411

ispirazione nella esortazione post-sino-dale di Papa Benedetto XVI “Africae Mu-nus” per dar vita a questo programma.La conferma sono state poi le parole diPapa Francesco nel settembre 2013: “Lacosa di cui la Chiesa ha più bisogno oggi èla capacità di guarire le ferite e scaldare icuori dei fedeli; ha bisogno di vicinanza, diprossimità. Vedo la Chiesa come un ospe-dale da campo dopo la battaglia”.

L’obiettivo, spiega Emelu, è quello diraggiungere la “periferia esistenziale”,facilitando la “guarigione” attraverso larassicurante opera di Cristo e della suaChiesa.

Ogni episodio del programma televi-sivo è stato adattato quindi per curare elenire una particolare ferita.

“Se gli estremisti hanno terrorizzato

ROMA, 27 Agosto 2014 (Zenit.org) -L’Africa ha bisogno di una visita di PapaFrancesco. Ne è sicuro padre MauriceEmelu, sacerdote nigeriano, autore egiornalista della rete tv EWTN GlobalCatholic Network.

In un’intervista a ZENIT, padre Mau-rice ha annunciato anche i nuovi pro-getti della sua tv, soprattutto il program-ma “Parole per un mondo ferito”, che -spiega - è nato da un bisogno pastorale.Nel corso degli anni, infatti, il sacerdoteha avuto modo di incontrare personeprovenienti da tutto il pianeta ed unadelle richieste più comuni è sempre sta-ta quella di prestare soccorso per la gua-rigione, la riconciliazione e la pace nelcuore ferito degli africani e del mondointero.

Ha quindi raccontato di aver trovato

Santità, visiti l’Africa.Abbiamo bisogno di Lei!

Il sacerdote nigeriano, padre Maurice Emelu, autore e giornalista della re-te tv EWTN Global Catholic Network racconta il suo nuovo programmanato per curare le ferite morali e sociali del Continente.

di Deborah Castellano Lubov

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�11

Page 12: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

12N. 51-52 - Ottobre 2014

il tuo quartiere, il tuopaese o la tua città e haibisogno di qualche paro-la di incoraggiamentoper mantenere la pace,allora questa serie televi-siva ti aiuterà”, affermal’autore.

In Africa, infatti, il ma-le miete vittime ognigiorno: sono tante anco-ra le guerre tribali, si pratica la violenza,l’instabilità politica conseguente allacorruzione favorisce lo spargimento disangue. E in Nigeria e sulla frontieranord del Cameroun, si assiste ogni gior-no ad omicidi spietati di innocenti permano dei terroristi di Boko Haram. InMali, Somalia, Sud Sudan, Kenya, Libianon esiste un rifugio sicuro. In MedioOriente sono in atto guerre sanguinose.

Davanti a questo cruento panoramanel Continente nero, per padre Emelu èurgente una visita del Papa. “Abbiamobisogno di Papa Francesco – dice a ZE-NIT - perché porta molta gioia e condi-vide il Vangelo in un modo che ammor-bidisce anche il cuore più indurito”.

Secondo il prete, non importa la raz-za, il colore, la tribù, la religione: “Siamotutti fratelli e sorelle. Veniamo da un uni-ca famiglia. Dio è il nostro Padre e Crea-tore. Il mondo è abbastanza grande pertutti. Il valore del nostro lavoro si misu-ra sull’amore che portiamo e che condi-vidiamo”. E questo il Santo Padre lo ri-corda costantemente e benissimo.

“Permettetemi di dire – aggiunge pa-dre Maurice – che ogni pretesa di attivi-smo religioso che promuove violenza,terrorismo, o odio non è veramente re-ligioso, ma ideologico e politico. La ve-ra religione ispira speranza, pace, giu-stizia, perdono, riconciliazione e, so-prattutto, amore”.

Alla domanda su come si possono af-

frontare gli stessi problemi pur con cul-ture differenti, Emelu ha raccontato che,quando cinque anni fa è arrivato negliStati Uniti d’America, ha dovuto affron-tare uno shock culturale, specialmenteper ciò che riguarda la concezione dellafamiglia.

In tal contesto, il sacerdote nigerianovede sempre nell’opera del Pontefice ar-gentino un progetto straordinario che“sta aprendo gli occhi del mondo spie-gando la bellezza del cattolicesimo”. IlSanto Padre - afferma - sta utilizzando inmaniera molto efficace tutti i mezzi pos-sibili, inclusi i social media, per annun-ciare la bellezza della “unità nella diver-sità” che la Chiesa propone. Inoltre, il Pa-pa sta spiegando ai giovani la bellezza ela vera identità della famiglia, la vocazio-ne ad insegnare e testimoniare l’amore.Come ai ragazzi incontrati in Corea delSud, ai quali ha ribadito che la gioventùnon è solo il futuro della Chiesa, ma ilpresente.

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�12

Page 13: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 2014

“Mzungu” è il nome con cui in diversipaesi dell’Africa subsaariana sono indi-cati gli stranieri bianchi e gli albini afri-cani.Gli albini sono affetti da una peculiaritàgenetica rara che si manifesta come uncontenuto di melanina basso e quindicon la pelle i capelli e gli occhi chiari.Tradizionalmente in Africa l’albinismo èconsiderato una maledizione o un tabù:molte persone credono che un albino infamiglia sia una punizione divina.Nel Nord Cameroun, Mali, Nigeria, Se-negal e in molte altre regioni africane, ibambini albini vengono abbandonati al-la nascita o sacrificati durante le cerimo-nie tribali e rituali.La gente crede che gli albini siano im-mortali e che i loro occhi permettono diesplorare l’eternità, che hanno poteri so-prannaturali e che sono mezzo umani emezzo dio, persone superiori oppureforme di realizzazione dei demoni. La credenza del lato magico degli albinirisale almeno dai tempi dell’antico Egitto.Ma negli ultimi anni questo processo haacquisito tragiche conseguenze: spessosono sottoposti a mutilazioni di alcuneparti del loro corpo utilizzate per la pro-duzione di pozioni magiche che gli scia-mani considerano che abbiano il poteredi portare ricchezza. Pescatori e minato-ri della regione del Lago Vittoria sonoparticolarmente coinvolti in tali creden-ze, in particolare in Tanzania. In realtàquesto paese è il primo produttore dioro in Africa, dopo il Sud Africa e il Gha-na e si beneficia di una fiorente attività dipesca: così gli organi degli albini diven-tano “un piatto appetitoso” per chi cer-ca il benessere immediato attraverso ta-li attività.

Nel nord della Tanzania, che è il cuoredel massacro, è necessario cementare letombe al fine di prevenire la riesumazio-ne dei morti in cerca di “organi magici“.L’ordine è quello di prendere il sangue,braccia, gambe, genitali, pelle e capelli.Secondo i media, in Malawi, Zambia, Mo-zambico, Sud Africa e Repubblica De-mocratica del Congo vi è una forte do-manda di pelle umana, che al momentosarebbe stata venduta per un valore da140 a 500 dollari USA.Il Governo della Tanzania ha adottato mi-sure contro quelle “arti bianche” quindicacciati dal governo della Tanzania e diconseguenza il fenomeno si sta spostan-do verso i paesi vicini, come il Burundi,dove sono stati uccisi diversi albini e i lo-ro cadaveri venduti oltre frontiera.Gli sforzi per cambiare le abitudini e gliatteggiamenti, in particolare quelli con-nessi con le pratiche magiche e super-stiziose dovrebbero concentrarsi nellezone rurali. Non è un compito facile e ri-chiede molto tempo, in una società afri-cana fortemente tradizionale.Nonostante le numerose campagne disensibilizzazione, gli omicidi e le mutila-zioni di albini sono ancora una praticacomune e anche quelli che non subisco-no violenza devono vivere nell’emargi-nazione nell’indifferenza e sociale.C’è ancora molto da fare in un’Africa checerca un rapido sviluppo economico, maè ancora schiava di tale tradizione ance-strale e tribale crudele.

Damiano RossiFotoreporter, Kampala, Uganda

13

Scritto da admin in Burundi, news - dall’Africa

Dei o demoni?

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�13

Page 14: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201414

BAf+BAf.J= BAfOUSSAMS N. €BAF 1 130BAF 2 150BAF 3 40BAF 6 0BAF 7 0BAF 9 300BAF 11 150BAF 15 45BAF 16 265BAF 18 250BAF 20 120BAF 21 0BAF 32 340BAF 33 0

BAF 36 120BAF 39 210BAF 40 350BAF 41 240BAF 2J 150BAF 3J 432BAF 5J 80BAF 12J 0BAF 13J 320BAF 17J 348BAF 18J 240BAF 20J 130BAF 22J 300BAF 23J 300Totale € 5.010

CONGO =RDCS N. €RDC 1 320RDC 2 250RDC 3 350RDC 4 0RDC�� 5 300Totale € 1.220

fU= fUANANTUI

S N €FU 003 350FU 006 300FU 008 216FU 009 608FU 11 240FU 012 300FU 013 216FU 014 0FU 015 300FU 017 172FU 20 400FU 026 108FU 027 108

FU 042 240FU 048 198FU 051 250FU 55 0FU 056 0FU 057 0FU 60 240FU 61 240FU 62 200FU 63 410FU 64 270FU 67 220FU 70 350FU 72 0

FU 73 250FU 76 0FU 78 270FU 81 0FU 84 350FU 85 300FU 86 0FU 88 0FU 89 0FU 90 200FU 91 220FU 92 240Totale € 7.766

S N. €BAY 2 216BAY 4 300BAY 007 240BAY 012 216BAY 019 200BAY 020 300

BAY 22 0BAY 25 150BAY 30 216BAY 31 180bay 32 250BAY 34 50BAY 42 180

BAY 43 300BAY 44 193BAY 84 0BAY 85 0BAY 87 216

Totale 3.207

BAY= BAYELLE

AfRICA TOTALE PADPER 278 BIMBI

OffERTI € 52.830

Progetto FuanantuiOfferente Offerta

Gruppo�Galf� €�1.200,00Progetto Bafoussam

Rodolfo�Viancino,�Ariotti�Giovanni,�Riccardo�Viancino,�RicaldoneLucia,�Ariotti�Simonetti,�Portigliatti�Giovanni,�Brusco�Brunoi,�Basso�Maddalena,�Oberti�Maffei�Anna,�Blua�Romano,�GiordanaMario,�De�Feo�Maria�Luisa,�Guido�Audagna,�Cardon�Luigi,�AriottiLaura,�Mulder�Corda,�Bergoglio�Piera-Grasso,�Bianco�Elena.

€�3.010,00

Progetto MokundaGaibotti�Elena,�Sidoti�Varengo,�Ariotti�Laura,�Nardone,�Malaspina�Fabio. €�2.250,00

Centro�“Taglio E Cucito” – BamendaSilvia�Tanilli�–�Gruppo�Montemerano €�600,00

Tabelle�riassuntive�relative�alle�Offerte�per�I�Progetti Par Cameroun

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�14

Page 15: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201415

TOB= TOBINTOB 4b 240TOB 7 120TOB 9 0TOB 10 275TOB 10bis 275TOB 11 355TOB 14 109TOB 15 200TOB 16 216TOB 19 216TOB 20 216TOB 21 150TOB 25 165TOB 26 1300TOB 27 0TOB 29 150TOB 30 187TOB 30b 60TOB 31 216TOB 32 216TOB 33 216TOB 34 216TOB 35 216TOB 37 240TOB 38 216TOB 39 300TOB 40 500TOB 41 250TOB 42 260Totale € 7.080

S N €MM 1 108MM 2 240MM 2bis 240MM 3 0MM 4 20MM 6 216MM 10 0MM 12 235MM 15 380MM 16 250MM 17 250MM 18 216MM 19 0MM 20 300MM 21 90MM 22 500MM 24 250MM 25/26 360MM 28 300MM 29b 300MM 30 250MM 31 200MM 35 107MM 41 40MM 44 300MM 46 0MM 48B 300MM 49 0

MM 52 310MM 53 110MM 58 216MM 63 0MM 77 300MM 81 217MM 88 240MM 89 108MM 90 200MM 95 0MM 96 320MM 97 0MM 99 420MM 100 220MM 101 200MM 103 0mm 103bis 350MM 106 350MM 109 300MM 111 280MM 112 220MM 115 220MM 116 0MM 119 660MM 123 200MM 125bis 120MM 125 250MM 126 18MM 130 108

MM 131 0MM 132 0MM 133 0MM 135 300MM 138 0MM 139 50MM 141 200MM 141B 310MM 142 228MM 143 220MM 144 50MM 145 240MM 146 250MM 147 110MM 150 850MM 152 50MM 153 240MM 154 0MM 157 140MM 158 108MM 159 108MM 160 240MM 162 0MM 163 250MM 164 636MM 165 150MM 166 240MM 169 0MM 170 300

MM 172 150MM 173 40MM 174 180MM 175 0MM 176 150MM 178 162MM 179 25MM 179bis 120MM 180 275MM 181 360MM 182 270MM 184 0MM 185 250MM 186 200MM 187 50MM 189 250MM 191 108,5MM 193 100MM 194 100MM 195 0MM 196 310MM 197 200MM 198 110MM 199 50MM 200 240MM 201 0

Totale € 20.360

MM= MESSAMENDONGO

S N €BA 002 0BA 002bis 224BA 003 180BA 005bis 260BA 009 360BA 12 300BA 013 100BA 15 150BA 16 216BA 16b 220BA 019 100BA 021 170BA 022 300

BA 024 235BA 025 0BA 26 0BA 30 150BA 33/34 600BA 37 220BA 40 280BA 41 300BA 42 230BA 43 300BA 44 550BA 45 240BA 46 120BA 51 0

BA 53 300BA 72 180BA 74 20BA 75 500BA 77 216BA 78 220BA 79 0BA 80 250BA 84 0BA 85 198BA 86 300BA 87 0BA 88 198Totale € 8.187

BA= BAMENDA

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�15

Page 16: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201416

Il martirio dei cinque pani e due pescidi Giorgio Bernardelli, in Vino Nuovo.it settembre 2014

Le tre anziane suore saveriane uccise erano tornate in Burundi consapevoli della propria debolezza. E proprio per questo capaci di donarla fino in fondo

«Sono ormai sulla soglia degli ot-tant’anni. Nel mio ultimo rientro in Italia, lesuperiore erano incerte se lasciarmi ripar-tire. Un giorno, durante l’adorazione, pre-gai: “Gesù, che la tua volontà sia fatta;però tu sai che desidero ancora partire”.Mi vennero limpidissime in mente questeparole: “Olga, credi di essere tu a salvarel’Africa? L’Africa è mia. Nonostante tutto, sono però contento che parti: va’ e dona la vita!”.Da allora, non ho più dubitato».    suor Olga Raschietti

«Sto tornando in Burundi, alla mia età e con un fisico debole e, limitato, che non mi per-mette più di correre giorno e notte come prima. Interiormente però credo di poter dire che loslancio e il desiderio di essere fedele all’amore di Gesù per me concretizzandolo nella missio-ne è sempre vivo. La missione mi aiuta dirgli nella debolezza: “Gesù, guarda, è il gesto d’a-more per te”.... Unita a Lui, al suo donarsi, anche se mi sento debole fisicamente, sento cheposso essere ancora a servizio di Lui per la salvezza del mondo».    suor Lucia Pulici

È la sorte dei martiri missionari: un fatto tragico porta ad accendere per un giorno i riflet-tori sulle loro vite, fino a quel momento del tutto nascoste, spese per gli altri nelle periferiedel mondo. Oggi è toccato alle tre suore saveriane - suor Olga, suor Lucia e suor Bernardet-ta - uccise in maniera efferata in Burundi.

L’emozione è grande in queste ore. Ma la domanda è sempre la stessa: al di là del dolo-re, al di là dei particolari più truculenti, al di là di questo stesso angolo tormentato dell’Africache per un giorno almeno abbiamo riscoperto, quale messaggio ci lasciano in eredità questevite donate?Nel ricordo pubblicato dalle consorelle sul sito delle Missionarie Saveriane mihanno colpito molto queste due frasi di suor Olga e suor Lucia, che parlano della debolezzadi questa loro ultima età della missione. Sono le parole di due suore anziane che anche fisi-camente sentono affievolirsi le proprie forze. Eppure riescono a trasformare questa esperien-za in uno sguardo d’amore.

La loro è la missione di chi non pensa di raddrizzare il mondo, ma semplicemente mette adisposizione quel poco che gli è rimasto. «Tutte e tre - hanno scritto le consorelle saveriane -malgrado l’avanzare dell’età, la fragilità della salute, erano tornate con fede e passione in ter-ra d’Africa, credendo che anche i “cinque pani e due pesci” delle loro ridotte forze potevaessere un dono per la popolazione e per il regno di Dio».La missione dei «cinque pani e duepesci».La missione di chi non sta a rimpiangere i tempi andati. La missione di chi non smettedi amare. (...)

Testimoni fino all’ultimo della volontà di partire ancora. Pronti - se necessario - a donareper il Vangelo anche una vita indebolita dagli acciacchi. Icona radicale di quella Chiesa «inuscita» - sempre e comunque - verso la quale Papa Francesco non si stanca di spingerci.

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�16

Page 17: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201417

Nairobi,23-2-014

...La missione procede bene, anche seil mio contributo è più di offerta, di consi-gli che di azione. Sono la nonna della co-munità in questo tempo, le sorelle vengo-no dalla missione per chiedere consigli,per sfogarsi, per farsi ascoltare.

Una piccola bambina di 10 anni, opera-ta di tumore ad un braccio (glielo hannoamputato), Livina, dopo immani sofferen-ze, è andata in Paradiso, lasciandoci la te-stimonianza di una piccola donna forteche ha saputo soffrire nel silenzio. Mi col-pisce tanto questa realtà di piccoli e gran-di qui da noi: una dignità, una forza unicanel dolore che non si può neanche imma-ginare. E quando tutto è stato vissuto e tut-to è stato donato, davanti al dolore dellamorte, una fede ed una serenità uniche:siamo qui per fare la sua volontà! Confes-so che anche se suora a volte io non riescoa vivere realtà così profonde e penose co-me loro!

Ogni giorno viene a casa nostra Simon,un uomo che è stato investito ed è rimastodisabile. Cammina con le stampelle. Nonha nessuno se non un fratello che perònon lo pensa molto. Ha passato un mo-mento difficile, voleva suicidarsi, allora loabbiamo invitato a venire a mangiare connoi ogni giorno. Mentre mangia una o duesorelle sono con lui e lo lasciano parlare,raccontare.

Ora è più di un anno che viene ognigiorno. Era così preoccupato per me! Luiche non potrà mai più camminare bene![anche sr Noemi in questo periodo hagrossi problemi di salute che le impedi-scono, tra l’altro, la deambulazione... n-d-r-]Mi colpisce il fatto che ogni giorno, pri-ma di andare via chiede come sto e se nonmi vede, manda i saluti. È un uomo moltosensibile. Ormai è parte della nostra fami-glia e la persona più importante a tavola

con noi il giorno di Natale. Ora sono 4 gliuomini che vengono ogni giorno. Passanola vita sulla strada raccogliendo immondi-zia e vendendo quanto si può. Vengono,scambiano due parole con noi e noi dia-mo loro un po’ di latte e tè caldo con delpane. Ah! sai che facciamo il pane in casa?Andiamo a raccogliere la legna dove c’è,anche se nella Nairobi di oggigiorno non èfacile trovarla, ma andiamo qua e là e tro-viamo sempre qualcuno che ci dà qualchepezzo e così possiamo cucinare il paneche altrimenti costa troppo. All’inizio ciprendevano in giro per questo, ma ora ciaiutano e ci chiamano se c’è un’occasione.Ieri abbiamo avuto una bella giornata: ilpiccolo che vive con noi è stato battezza-to. La sua giovane mamma ci ha detto del-le belle parole al momento del taglio del-la torta che avevamo preparato. È una ra-gazza molto sensibile. Fred cresce bene, èvispo ed allegro. Quando cantiamo “ni ba-raka kutoka kwa Mungu” un canto di gioia,batte le manine senza che nessuno dicanulla! Ha quasi 11 mesi, ormai, è un omet-to. Ieri sembrava capisse che la festa eratutta per lui ed è stato al centro molto be-ne! È un tesoro per la nostra comunità equando c’è qualche normale difficoltà co-

Vita Missionaria a puntate!

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�17

Page 18: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

me in tutte le comunità, la sua presenza ri-porta il sorriso e ci fa dimenticare tutto.Gesù che entra in casa sotto forma diFred,di Simon, di Livina o di chiunque pas-sa il nostro cancello è un dono grande enon possiamo che cantare il Magnificatperché davvero grandi cose fa per noi il Si-gnore, noi che siamo così piccole ed im-perfette!

20-4-2014 Magnificat!...Ho qualche minuto e ne approfitto

per raccontarti qualcosa o meglio qualcu-no che mi ha tanto colpito in questi gior-ni. Si chiama Peter, ufficialmente, ma il suonome è un altro che non so. Vive in stradae ogni volta che lo incontravamo ci pren-deva a brutte parole ed a volte c’era anchequalcuna che aveva paura di lui. Poi in oc-casione di Natale scorso gli abbiamo fattogli auguri e invitato a prendere qualche co-sa e così ha iniziato ad essere diverso, masempre scostante e, quando voleva, ri-spondeva male! Questo è Peter! Poi ha ini-ziato a venire a chiedere latte e pane ognigiorno. Si vergognava di aspettare fuori al-lora suonava ed andava lontano fino a chenon arrivavamo con il latte caldo e il pane.Questo per mesi e mesi. Abbiamo cercatodi parlare qualche volta, ma sempre sco-stante. Poi un giorno Peter si è sentito ma-le. Ha detto a sé stesso (così ci ha poi rac-contato) che se riusciva ad arrivare dallesuore tutto sarebbe stato diverso e così hacercato, con tanta fatica, di arrivare, se so-lo avesse potuto a suonare il campanello!E ci è riuscito: ha suonato e quindi si èsdraiato esausto. Le mie sorelle sono usci-te e l’hanno visto così quindi abbiamo de-ciso di portarlo in ospedale. Mentre eranolì ad aspettare il loro turno, Peter si è aper-to. Ha raccontato la sua storia, il suo dram-ma enorme di solitudine: aveva i genitori,ma quando sono morti sono rimasti lorotre: due ragazzi ed una ragazza. Della ra-gazza non si sa nulla. Lui e l’altro ragazzosono diventati bambini di strada. Dal rac-conto dovevano avere circa 10 anni. Quin-di l’altro ragazzo è stato accolto da DonBosco, di lui non sa più nulla. Peter ha con-

tinuato a stare in strada. Un giovane chenon riesce a vedersi così sporco e disordi-nato, che ha un profondo senso di dignità,di pulizia. Quando ci lascia la bottiglia permettere il latte il giorno dopo ci dice: l’hotrovata nell’immondizia, non so chi l’hausata per favore bisogna lavarla prima!

Ci ha raccontato tutto il suo tormento ela speranza di poter vivere una vita nor-male. Un volto diverso si è manifestato anoi! abbiamo sentito tanta tenerezza etanto amore per questo giovane di pocopiù di 20 anni.

Ora Peter è ancora per strada, ma quan-do arriva a casa nostra non ha più vergo-gna, aspetta con semplicità che arriviamo.Spesso arriva con qualche compagno e dàloro le istruzioni. Come ieri, ad esempio.Tornando dalla Messa lo abbiamo visto da-vanti al cancello che aspettava il latte in-sieme ad un altro giovane. L’ho invitato adaspettare perché era Pasqua e volevo darequalcosa e lui ha subito istruito l’altro:aspettiamo se ci hanno detto di aspettare.Abbiamo preparato un po’ di pranzo e unsacchetto con delle caramelle. Quando ab-biamo dato loro questo gli occhi brillava-no. Hanno aperto il chapati e lo confron-tavano! Erano felici!

In comunità le giovani hanno avuto unagrande lezione, secondo quanto hannocondiviso: questi nostri fratelli in stradahanno storie che non immaginiamo nean-che e noi dobbiamo saper creare un am-biente nel nostro cuore così che possanoparlare, allora, e solo allora, scopriremo unmondo di grande sensibilità e di bisognodi amore... .(continua)

Sr. Noemi

N. 51-52 - Ottobre 201418

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�18

Page 19: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

Le diverse Chiese cristiane presenti nelleFilippine vogliono rafforzare la collabo-razione per promuovere nella societàuna visione e strategie operative comunisulla questione dell’Aids. Per questo lan-ciano una campagna con tre obiettivi:“Zero infezioni; zero discriminazioni;zero decessi”. L’impegno delle Chieseprocede in due direzioni: promuovereun’educazione e sensibilizzare i giovanisu uno stile di vita che li allontani il piùpossibile dai rischi del contagio; assiste-re le vittime della malattia e i sieropositi-vi secondo criteri di ascolto, accoglien-za, accompagnamento umano e cristia-no. È quanto affermano i rappresentantidel Consiglio Mondiale delle Chiese nel-le Filippine, presentando un nuovo stu-dio di settore, promosso dal Consiglio edelaborato grazie a un’ampia raccolta diesperienze di sacerdoti e laici impegnatia livello pastorale con i malati di Aids.Il testo, intitolato “Porre fine allo stigma,alla vergogna, al diniego, alla discrimi-nazione all’inazione e ai comportamentierrati”, è stato presentato il 19 febbraionella “Chiesa Unita di Cristo” a Manila,edificio ecclesiale ecumenico, dove ce-lebrano e si riuniscono comunità cristia-

N. 51-52 - Ottobre 201419

se Andres Sotto, Pastore cristiano dellaChiesa unita. “Perché l’opera di contra-sto della pandemia dell’Aids sia sosteni-bile, urge anche affrontare i molti tenta-coli di ingiustizia che condizionano lenostre relazioni con le persone colpitedall’Aids”, segnate spesso da paura, di-scriminazione e indifferenza.Le Chiese cristiane nelle Filippine auspi-cano di divenire “competenti” per dareun contributo a raggiungere l’obiettivo di“Zero infezioni; zero discriminazioni;zero decessi”, a partire dalle scuole. Se-condo i dati Onu, negli ultimi anni, ladiffusione dell’Aids è cresciuta nelle Fi-lippine, con una media di nove infezionial giorno.

ne di diverse confessioni. Il testo ricono-sce che “i temi della prevenzione, deltrattamento e anche dell’abbattimentodel virus dell’Hiv sono interconnessi ecomplessi”, come ha spiegato il Rev. Jo-

FilippineL’impegno delle Chiese cristianeper i malati di AidsScrittto da Laura - Manila (Agenzia Fides)

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�19

Page 20: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

20N. 51-52 - Ottobre 2014

S N. €PH�PB 003 250PH�PB 005 50PH�PB 007 198PH�PB 008 500PH�PB 009 0PH�PB 012 260PH�PB 15 220PB 16 216

PB 18 40PB 19 250PB 23 350PB 24 108PB 27 216PB 28 330PB 29 350PB=RF 7 180Totale € 3.518

PB= PADRE BURGOS

S N. €PH 001bis 220PH 008 40PH 016 300PH 017 330PH 025/22 600PH 026 300PH 047 300PH 053 0PH 054 216PH 055 0PH 063 300PH 077 0PH 083�bis 550PH 090 300PH 092 250PH 095 250PH 102 228PH 111 692

PH 120 110PH 134 248PH 141 225PH 149 0PH 152 0PH 153 500PH 154 180PH 155 0PH 157 220PH 158 100PH 159 144PH 162 216PH 164 50PH 166 216PH 168 250PH 169 130PH 170 216Totale € 7.681

PH= ANDA

MD= MADDELAS N. €MD 2� 240MD 4� 261MD 8 240MD 12b 162MD 13� 0Totale € 903

S N. €MA 1B 250MA 2 220MA 4 100MA 5 200MA 6 250MA 7 400MA 8 0MA 10 228MA 11 200MA 17 0MA 19 240MA 21 370MA 22 220MA 26 450MA 27 450MA 28 350MA 31 150MA 33 60MA 34 216MA 35 120MA 36 220MA 37 220MA 38 220MA 39 220MA 40 250MA 45 340MA 46 180MA 50 240MA 52 50MA 53 0MA 54 240MA 55 200Totale € 6.854

MA= MANILA

S N. €PHMD 1 216PHMD 2 0PHMD 3 0PHMD 5 100PHMD 6 90PHMD 7 250PHMD 8 250PHMD 9 195PHMD 10 200PHMD 11 100PHMD 12 246PHMD 13 83PHMD 14 75PHMD 15 0PHMD 16 250PHMD 17 0PHMD 18 216PHMD 20 324PHMD 21 440PHMD 22 300PHMD 24 109PHMD 25 90PHMD 26 233PHMD 27 0PHMD 28 0PHMD 29 20Totale € 3.787

PHMD= MINDANAO

Tabella riassuntiva relativa alle offerte per i progetti PAR

fILIPPINE TOTALE PADPER 124 BAMBINIOffERTI € 22.743

Offerente Progetto Somma

De�Tomasso Cainta € 400,00

Fotone�E�Sassi-�Ruvo,�Sc.�Casa�Madre,�Bertolino�Giovanni,Vaccariello�Concetta,�Baldoni�Sandro,�Sc.�Infanzia�–Casa�Madre,�Costanza�Francesca

Philippine € 8.200,63

Scuola�Infanzia-Moncalieri,�Vaccariello�Concetta LearningCentre € 550,00

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�20

Page 21: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

Perché Misa de Gallo? Solitamente ilgallo canta all’alba. Durante i tempi an-tichi, gli agricoltori e i pescatori usava-no i galli come sveglia. Così al primocantar del gallo, si alzano presto per an-dare in chiesa prima che al loro lavoroe per chiedere la grazia del buon rac-colto. Originariamente la Santa Messaveniva celebrata per loro.

Perché Simbang Gabi? È il SimbangGabi che dà alla nostra festa di Nataleun sapore filippino. Diciamo Filippinoappositamente perché è solo nelle Fi-lippine che “Christmastide” si apre connove giorni di “Messe di notte”. Il sim-bang gabi è qualcosa che dimostra co-me il Natale è diventato “Filipinized”.

Queste nove Messe dell’alba sonoanche considerate come una novena

I Filippini celebrano il Natale piùlungo nel mondo. Sin dal mese di Set-tembre, il Natale si sente ovunque: a ca-sa, nei centri commerciali,in strada, ecc.Ma secondo la Tradizione, la celebra-zione del Natale formalmente iniziacon “i nove giorni di Sante Messe al-l’alba” che comincia il 16 Dicembre.Originariamente e popolarmente LaMessa dell’alba è conosciuta come Mi-sa Aguinaldo o nota anche come la Mi-sa de Gallo (in spagnolo) e queste Mes-se sono anche più popolarmente co-nosciute in Lingua Tagalog come Sim-bang Gabi, o “Dawn Mass”.

Perché Misa Aguinaldo?Aguinaldo si-gnifica “dono. Questo è il motivo percui i fedeli si alzano presto per novegiorni prima di Natale per parteciparealla celebrazione del-la Messa all’alba. I fe-deli fanno di questo illoro “Aguinaldo” aDio per il grande do-no di Gesù. La praticapuò anche essere in-teso come la prepara-zione dei fedeli a rice-vere da Dio il grandedono del Natale, cheè Gesù, il Salvatoredel mondo.

Misade Gallo

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:01��Pagina�21

Page 22: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201422

alla Vergine Maria da parte dei fedelicattolici. Dopo la Messa, le famiglie par-tecipano al tradizionale Natale Filippi-no gustando prelibatezze, a casa pe co-lazione o subito dopo la Messa fuoridella chiesa, dove tali cibi sono vendu-ti. I fornitori offrono una vasta gammadi specialità, tra cui la bibingka (Torta difarina di riso a base di uova, cucinatacon carboni ardenti sopra e sotto), ilputobumbong: riso viola, che vienecotto in tubi di bambù, con zucchero dicanna e scaglie di cocco come condi-mento), il salabat (tè caldo allo zenze-ro) o il tsokolate (spesso cioccolato spa-gnolo).

Significato di “Misa De Gallo”, “Misa De Aguinaldo” “Simbang Gabi”

per la Fede dei Filippini

Misa de Gallo o Simbang Gabi è di-ventata una delle tradizioni più popo-lari nel paese. È un momento significa-tivo non solo perché rafforza le rela-zioni tra i membri della famiglia e i par-rocchiani ma anche perché è il mo-mento in cui la nostra fede viene in-tensificata. Questo è il momento in cuipossiamo sentire maggiormente la pre-senza del Signore, perché è la prepara-zione spirituale per il Natale, la nascitadi Gesù Cristo. Quello che conta vera-mente è che cosa avviene all’internodel cuore. La benedizione non dipen-de dal numero di Sante Messe, ma lacosa importante è la disposizione dellapersona che riceve la benedizione delSignore. Il nome “Gallo” dovrebbe ri-cordarci che l’Avvento è una chiamatadi sveglia per noi. Il Signore stesso, nonsolo il Natale, deve trovarci all’ertaquando viene, a qualsiasi ora e in qual-siasi giorno. Dobbiamo essere pronti asollevarci ed accoglierlo.

Aguinaldo dovrebbe condurci ad un

profondo esame del grande dono cheDio ci ha dato con la nascita di suo Fi-glio. Questa profonda considerazionedeve spingerci ad un maggiore apprez-zamento per il dono del Dio-uomo, unapprezzamento che deve essere tra-dotto in gesti di amore per Colui che siidentifica con i “suoi fratelli”.

Gabi dovrebbe ricordarci ciò che lavita avrebbe potuto essere se non cifosse “un bambino per noi, un figlio na-to per noi” che è il Cristo Signore. SeGesù non fosse nato, noi saremmo an-cora viventi nel buio, sotto la maledi-zione del peccato. Ma nonostante il fat-to che egli sia già nato e ha già com-piuto l’opera della redenzione, molti vi-vono ancora nelle tenebre.

Gesù presente nella Eucaristia, checelebriamo durante Simbang Gabi, cichiama a portarLo a coloro che cammi-nano nelle tenebre.

La tradizione è mantenuta anche trai Filippini che vivono in altre parti delmondo. Alcuni adattamenti sonoprofondi. Per esempio, in molte par-rocchie negli Stati Uniti celebranoSimbang Gabi verso le 7 di sera (oltreche al mattino) al fine di soddisfare leesigenze delle persone con una gran-de varietà di orari di lavoro. Non im-porta quindi il come o il quando, è cer-to che la celebrazione annuale SimbangGabi fornisce una chiara indicazionedella profondità del Cattolicesimo neicuori dei Filippini.

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:02��Pagina�22

Page 23: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

Incontro ai fratellipiù bisognosi

La messe è molta... ma dove sono gli operai?

alcune missionarie messicane tentano,almeno nelle vacanze, di raggiungere

i fratelli più isolati e poveri.

Sono passati già alcuni mesi, ma è ancora molto viva in noi l’esperienza cheabbiamo vissuto durante tutta la Settima-na Santa nella zona indigena della sierraTaraumara, nello Stato di Chihuahua.Nelle nostra mente e nei nostri cuori sono ancora impressi i volti concreti dipovertà di cui abbiamo parlato molto inquest’anno di preparazione al CapitoloGenerale. Per noi è stato un tempo di gra-zia che il Signore ci ha concesso per poter condividere la vita di questi fratel-li a cui abbiamo cercato di comunicarel’amore e la tenerezza di un Dio miseri-cordioso, da cui abbiamo ricevuto tanto.Il nostro gruppo era costituito da Moni-ca e Sarahí, due giovani sorelle della Fa-miglia laica “Sant’Anna”, dalla postu-lante Lizette e dalla sottoscritta, Sr. Maríade Jesús.

Dopo un lungo viaggio abbiamo rag-giunto la capitale dello Stato di Chihua-hua. Il Padre Enrique Urzúa ci ha accoltee accompagnate nella sede parrocchiale,dove ci ha spiegato, a grandi linee, la si-tuazione della zona dove avremmo do-vuto svolgere la missione, sottolineandoche ci sono luoghi totalmente carenti dievangelizzazione e altri che, nonostanteabbiano già vissuto un processo di forma-

zione cristiana, vivono l’esperienza dellanostra fede assieme a tante espressionidella cultura religiosa Taraumara.

Ed effettivamente, come prima tappa,siamo andate a Rajuchiqui, proprio laDomenica delle Palme. Al nostro arrivo,nella piazzetta antistante la Cappella, ab-biamo trovato un gruppo di uomini chedanzavano con grande entusiasmo per“Onoruame” (Dio) mentre le donne, insuo onore, bevevano il “tesgüino” unabevanda per loro sacra, preparata congranoturco fermentato. Gesti di profon-da ospitalità hanno caratterizzato il no-stro incontro, soprattutto nei confrontidel sacerdote, perché riconoscono in luiil rappresentante di Onoruame e la suapresenza è vista come una benedizionesulla tribù. La danza, nella quale si sus-seguono vari gruppi tribali, si prolungaininterrottamente per i tre giorni del Tri-duo Pasquale. Il gruppo che noi abbiamoavuto la possibilità di vedere era costi-tuito da pintos y blancos, così chiamatiperché con una pietra bianca umida del-la montagna dipingono tutto il loro cor-po. La danza si è interrotta solo durante

Messico

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:02��Pagina�23

Page 24: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201424

la celebrazione che, più che un atto litur-gico, è stata una solenne benedizione del-le palme accompagnata da gesti religiosipropri della loro cultura, in cui il Sacer-dote ha invitato il Siriame (capo tribù) e icatechisti a distribuire le palme. Per loroquesti rami hanno un significato moltoparticolare: li usano in vari momenti del-l’anno, in particolare nel tempo della se-mina, chiedendo al Dio della vita che ren-da la terra feconda e che possano avereun raccolto abbondante, oltre che essereuna benedizione per le loro capanne eper altre circostanze particolari.

Il sacerdote celebra in lingua spagno-la che solo i bambini e gli uomini com-prendo, per cui il Siriame traduce nellalingua tarahumara.

Dopo questa celebrazione siamo par-tite per Rochiachi, luogo dove doveva-mo svolgere il nostro servizio durantetutta la settimana. È una comunità che dapoco tempo è stata scoperta dal sacerdo-te come appartenente alla propria circo-scrizione parrocchiale. Il viaggio versol’alta montagna è durato varie ore, lungoun percorso sassoso e in salita, nel quale,però, siamo state colpite dal meraviglio-so paesaggio di boschi e grandi pinete.Tutta la comunità del villaggio ci atten-deva ed aveva preparato per noi un’auladella scuola che doveva servire da dor-mitorio e da cucina (la scuola comprendeasilo infantile ed elementari-bilingue).Abbiamo dormito su materassini messisulle panche dove i bimbi si appoggianoper fare i compiti. Avevamo portato va-

rie coperte ma non sono risultate suffi-cienti perché il freddo era intenso. Il vil-laggio è privo di luce, acqua, mezzi dicomunicazione… ma abbiamo potutogodere delle bellezze della natura, deimeravigliosi tramonti, del grande silen-zio interrotto solo dal rosicchiare dei topi, nostri fedeli compagni! Fuori pote-vamo cucinare sul falò, dove facevamobollire anche l’acqua per bere.

Trascorrevamo le ore della mattinatavisitando le famiglie, interessandoci del-la loro vita, dei loro problemi e invitan-dole agli incontri serali di riflessione.

Ci accompagnavano alcune giovaniche traducevano nella lingua locale. Nostri fedeli compagni sono stati i bam-bini, sempre molto numerosi, che ci cir-condavano e ai quali dedicavamo deltempo, intrattenendoli con molti giochi.Bambini con la pelle del viso bruciata dalfreddo, dalla polvere … però sempre sor-ridenti e sorpresi dalla novità della no-stra presenza.

Agli incontri serali ha sempre parteci-pato tutta la gente del villaggio. Nono-stante la difficoltà della lingua e la cultu-ra ancora molto chiusa, propria dei Ta-rahumara, ci siamo sentite molto accoltee soprattutto ci siamo trovate di fronte apersone veramente convinte della pre-senza di un Dio buono e sempre attentoalla loro vita.

Il nostro lavoro, più che una prepara-zione al Triduo Pasquale, è stato un pre-sentare con parole semplici e comprensi-bili il kerigma per aiutare le persone a sco-prire chi è e che cosa ha fatto, per tuttinoi, il Dio che loro amano … il dono delFiglio Gesù che ha dato la vita perché noipossiamo avere la Vita.

Ci siamo servite di segni, rappresen-tazioni, gesti … tutto ciò che poteva aiu-tare a capire e che poteva essere recepito.

Ci siamo sentite molto dentro al no-stro Carisma: nei momenti di verifica tradi noi ricordavamo tante frasi dei nostriFondatori che sempre hanno cercato diriscattare la porzione più trascurata del-la società, restituendo loro il volto di figli

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:02��Pagina�24

Page 25: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

25N. 51-52 - Ottobre 2014

e la loro dignità di creature amate. Cer-tamente ci siamo trovate di fronte a tan-ta povertà non solo materiale ma anche esoprattutto di valori: uomini e donne chesi ubriacano con il tesgüino, molta promi-scuità, violenza … ma anche tanta sete diDio.

Nel comunicare al Parroco l’esperien-za vissuta, abbiamo fatto presente la volontà dei maestri di potersi prepararemeglio per continuare a fare catechismosoprattutto agli alunni ma an-che agli adulti, giacché per lalontananza dalle loro famiglie,condividono la vita con le fa-miglie del villaggio durantelunghi periodi. Per cui è impor-tante una presenza più fre-quente da parte del sacerdoteperché offra loro la dovuta for-mazione.

Al nostro ritorno in comu-nità abbiamo voluto ripercorre-re il cammino realizzato, rivi-vere i momenti salienti dellanostra esperienza e abbiamo ri-conosciuto che è molto ciò che

abbiamo imparato e forse poco ciò cheabbiamo potuto comunicare, tuttavia cre-diamo di essere riuscite a parlare il lin-guaggio dell’amore che ha permesso adogni persona di scoprire in Onoruame unapresenza a cui rivolgersi in ogni momen-to, sapendosi amati e prediletti proprioperché poveri e abbandonati dalla so-cietà.

Sr. María de Jesús.

AG= AGUASCALIENTESAG 001 160AG 002 400AG 003 400AG 003bis 300AG 003/4 180AG 005 300AG 008 240AG 009 259AG 009bis 190AG 010 240AG 010bis 30AG 011 400

AG 012 440AG 013 108AG 014 240AG 016 216AG 018 216AG 025 100AG 026 0AG 033 300AG 034 220AG 040 250AG 041 200AG 042 300

AG 045 250AG 058 300AG 059 240AG 060 220AG 061 220AG 062 220AG 063 220AG 064 220AG 065 320AG 067 200

Totale € 8.099

HE= HERMOSILLOHE 5 108HE 11 240HE 13 100HE 15 500Totale € 948

PROGETTI PAR MESSICOOFFERENTE TOTALE

Suor�Luisa�Di�Palo,�Scuola�Materna-Vignale,�Olivero�Obino,�Scarna’�Sebastiano,�Sandalo�Marco € 3.600,00

MESSICO TOTALE PADPER 48 BAMBINI

OffERTI € 9.039

Bambini�malati�di�Leucemia

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:02��Pagina�25

Page 26: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201426

RIMINI, 27 Agosto 2014 (Zenit.org) -C’è una donna accanto alle rotaie, gros-sa, ben piantata sulle gambe divaricate,ha in mano tre bottiglie tenute insiemecon lo spago. Verso lei avanzano le luci diun treno merci che rallenta nella vegeta-zione. Aggrappate al treno stanno centi-naia e centinaia di persone: in alto soprai vagoni e anche sul lato che guarda ladonna, si allungano nel vuoto tenendosialle maniglie dei finestrini. Il treno fischiae lei inizia a roteare in aria le bottiglie,sembra un lanciatore di pesi, la gente daltreno la vede, protende le braccia, lei ro-tea, rotea e poi lancia le bottiglie che so-no afferrate da un groviglio di mani ed èil via per le donne che stanno dietro elanciano altre bottiglie, sacchetti, cibo. Idisperati del treno stanno cercando diraggiungere il confine del Messico perentrare negli Usa. Le donne sono di Ve-racruz, Messico. Le chiamano Las Patro-nas, le patrone. Sono le loro eroine.

La sala D3 è come sempre gremita per

la rassegna di reportages internazionalia cura di Roberto Fontolan e Gian Mica-lessin. Il documentario Las Patronas, gi-rato da Javier Garcìa, è la storia di ungruppo di donne messicane, contadine,che non hanno fatto finta di niente da-vanti al treno merci che passa dal loro vil-laggio e porta migliaia di persone daiPaesi del centro america fino al confinecon gli Stati Uniti.

“Tanti anni fa il treno non portavagente – racconta la più anziana delledonne, magra, pelle incartapecorita dauna vita passata a tagliare le canne dazucchero – poi hanno cominciato a salir-ci, sempre di più. Sembravano moscheincollate ai vagoni. Credo che quello chefacciamo per loro sia dovuto all’insegna-mento dei nostri genitori: rispettare lepersone e soprattutto amarle. Amarenon costa niente”.

L’inquadratura passa a un ragazzo: èsulla vetta del treno che sta andando, sie-de sopra il vagone in movimento, il ven-to gli fa sbattere la maglietta. “Quandonon si può mantenere la famiglia si va

Las Patronas: “amare non costa niente”Le messicane che lanciano acqua e cibo ai migranti sui treni merci: “Se non ci fossimo noi potrebbero pensare che non c’è più speranza”

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:02��Pagina�26

Page 27: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201427

fuori. Veniamo da Nicaragua, El Sal-vador, Guatemala, Honduras. Voglioandare negli Stati Uniti d’Americaper lavorare e dare da mangiare aimiei figli, non m’importa di avere laresidenza, solo del loro futuro”.

Salire sul treno non è facile. Chice l’ha fatta racconta di ragazzi cherestano mutilati, o riescono a evita-re per un soffio le ruote del treno. Èda brivido lo spezzone in cui cerca-no di salire sul treno in corsa due geni-tori che si passano la bambina di pochianni, urlante.

Spiega Norma Romero, anima delleLas Patronas: “Un giorno ci siamo avvici-nate al treno e gli uomini ci gridavano:‘Madre abbiamo fame’. Sono tornata acasa e ho detto: ‘Dobbiamo dargli delcibo’. Non sapevamo chi fossero”. Eranomigrantes che affrontavano un viaggiodi venti giorni sotto il sole, la pioggia,verso la speranza. Alcuni non mangia-vano da cinque giorni, erano stanchi, af-famati. La famiglia di Norma si mette al-l’opera: vengono preparate bottiglied’acqua, riso, tortillas. Cuociono i fagiolicon il pomodoro “per farli migliori”. Poivanno ai binari.

“Quando il macchinista ci ha viste e iltreno ha iniziato a fischiare la gente si èaffacciata. Abbiamo iniziato a lanciare ilcibo e l’acqua”. I vicini di casa volevanodenunciarle. “Che male facevamo a dareda mangiare cibo nostro a gente affama-ta? Non c’erano organizzazioni umanita-

rie”. Era il 1995. Dovranno passare quasivent’anni perché giungano riconosci-menti, vincano premi umanitari, sianochiamate nelle Università a testimoniarequesto straordinario impegno. Nel frat-tempo arrivano altre persone ad aiutare,come la cognata: “Pensavo: perché do-vrei farlo? Ma loro erano così felici men-tre raccontavano delle persone del tre-no, volevo vedere anch’io quello che ve-devano”.

Norma si commuove ricordando unastoria che le è stata riportata: quella di unragazzo che, sfinito dopo giorni di fred-do e digiuno, si era addormentato feliceperché grazie a loro aveva potuto sfa-marsi. Ma il treno frenò bruscamente, luicadde. I suoi compagni di viaggio rac-contano che morì riconoscente, sapen-do che nel mondo esiste gente di cuore.“Se non ci fossimo noi – commenta Nor-ma – potrebbero pensare che non ci siapiù speranza”.

Dopo tanti anni i migrantes sanno chesul loro cammino ci sono Las Patronas.“Non ci conoscono e si prendono curadi noi – afferma un migrantes dall’alto deltreno - Ci salvano la vita e io prego Dioper loro”. A Norma e alle altre arrivanolettere di ringraziamento da chi ce l’hafatta: “Ricevete i miei migliori auguri”,“Grazie di quello che fate”. “Ci saremo –afferma Norma, sicura e solida comequando si prepara al lancio dell’acqua –finché ci saranno i migrantes”. ■

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:02��Pagina�27

Page 28: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201428

A Chacas (Ancash-Perù), un paesino dellaPrelatura territoriale di Huarí a 3400 mt.d’altezza, nella Cordillera Blanca a circa600 km da Lima, nella povera e isolata val-le dei Conchucos. Desiderava solo di starepovero tra i poveri. Poi le evidenti neces-sità della gente lo costrinsero a dare vita algrande complesso che oggi è visibile aChacas.

Anche le Suore di s. Anna operano tra i pove-rissimi campesinos delle Ande nella diocesi

di Huari (oltre che con i poveri trapiantati sulla costa). In questo tempo così duro, soprattutto per i poveri e i missionari, una vecchia lettera di pa-dre Ugo è certamente capace di toccare il cuore di molti...

Per conoscerci non è sufficiente guardare alle ope-re che facciamo; occorre far caso allo spirito che cimuove, astraendolo dagli errori e difetti con cuiognuno di noi sporca l’ideale.Abbiamo bisogno che ci aiutiate a fare questocammino, abbandonarlosarebbe per noi cancella-re Dio dalla nostra vita.Il mio saluto, a nome ditutti i ragazzi OMG quiin Perù, è sincero ed af-fettuoso.

Ciao,

Padre Ugoparroco di Chacas.”

“Carissimi amici e benefattori, L’OMG ha presoil sentiero in salita della CARITÀ: DARE GRATISqualcosa di nostro. Questo rinunciare a qualcosadi TUO, all’inizio è suggerito dalla compassioneverso i poveri. Poi, cammin facendo, la compassio-ne non è più sufficiente. I poveri hanno i loro bra-vi difetti come i ricchi: sono pretenziosi, isolenti,insaziabili. Ti viene da dire: “Non meritano il mioaiuto”. Allora per continuare il cammino ti occorreuna marcia in più. Magari te la può dare GESÙ. Atua insaputa. È più un bisogno di riempire la tuaanima e di scaldare il tuo cuore freddo. Al Dio diGesù che dà senso e salva la nostra vita, non siarriva con la testa ma con i piedi e le mani, conla fatica di amare. Sono sempre più numerose lepersone, amiche o sconosciute che vengono danoi, qui in missione; spesso è per aiutarci.

Lettera di Padre Ugo De CensiFondatore dell’Operazione Mato Grosso (OMG) in Perù e missionario sulle Ande dal 1976

Perù

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:02��Pagina�28

Page 29: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201429

PEH=HUACHIPA

PEM= MALAPEM 003 108PEM 004 150PEM 006 80PEM 008 50PEM 009 0PEM 010 300PEM 025 115PEM 027 0PEM 028 50PEM 075 216PEM 076 220PEM 151 300PEM 155 200PEM 157 100PEM 158 72PEM 159 275Totale € 1.889

PEC= COMASPEC 001 240PEC 002 360PEC 005 50PEC 007 360PEC 011 250PEC 15 250PEC 017 250PEC 018 200PEC 22 250PEC 023 220PEC 027 300PEC 28 216PEC 034 312PEC 036 240PEC 037 225PEC 039 220PEC 43 0PEC 047 250

PEC 054 50PEC 059 0PEC 63 360PEC 075 260PEC 076 100PEC 77 0PEC 086 209PEC 091 350PEC 95 0PEC 99bis 400PEC 99 350PEC 102 350PEC 103 350PEC 104 0PEC 123 450PEC 124 120PEC 125 400PEC 126 120

PEC 127 175PEC 128 70PEC 129 0PEC 130 150PEC 131 400PEC 134 285PEC 135 200PEC 136 200PEC 137 77,5PEC 138 77,5PEC 139 77,5PEC 140 170PEC 141 120PEC 143 350PEC 144 30PEC 145 250PEC 146 300PEC 147 216

PEC 149 316PEC 150 100PEC 152 300PEC 157 320PEC 160 300PEC 161 165PEC 162 200PEC 163 0PEC 164 120PEC 166 300PEC 167 280PEC 168 200PEC 169 300PEC 170 60PEC 171 250

Totale € 14.432

PEH 001 240PEH 002 300PEH 006 600PEH 008 300PEH 011 200PEH 018 400PEH 19-20��� 0PEH 55 50PEH 058 200

PEH 62 00PEH 65 360PEH 66 240PEH 124 100PEH 135 200PEH 136 310PEH 137 240PEH 138 00Totale € 3.740

PEA= HUANUCOPEA 1 250PEA 2 200PEA 6 150PEA 7 200PEA 9 300PEA 13 150PEA 17 40PEA 17a 00�PEA 19 100

PEA 20 120PEA 22 250PEA 24 300PEA 25 200PEA 26 135PEA 27 300PEA 30 300

Totale € 3.342

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:02��Pagina�29

Page 30: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201430

PEJ= CANETEPEJ 001 250PEJ 005 216PEJ 009 50PEJ 010 300PEJ 017 240PEJ 022 390PEJ 024 250PEJ 026 380PEJ 027 259PEJ 029B 300PEJ 032 200PEJ 033B 100PEJ 036 200PEJ 039 300PEJ 042 0PEJ 064 120PEJ 071 164PEJ 077 325PEJ 078 190

PEJ 083 235PEJ 084 30PEJ 086 198PEJ 087 100PEJ 091B 325PEJ 092 110PEJ 092B 150PEJ 095 200PEJ 096 0PEJ 097 250PEJ 098 200PEJ 099 375PEJ 106 360PEJ 108 300PEJ 109 200PEJ 111 99PEJ 122 300Totale € 7.666

PE= CASA HOGARPE 003 260PE 004 250PE 005 125PE 007 250PE 011 435PE 012 250PE 013 300PE 014 50PE 014B 300PE 15B 77PE 017 0PE 018 320PE 022 0PE 037 0PE 039 100PE 044 290PE 045 0PE 046 216PE 052 380PE 054 250PE 055 0PE 057 208PE 060 500PE 071 300PE 072 250PE 073 315PE 075 100PE 076 0PE 077 300PE 078 600PE 080 600PE 082 500PE 090 250PE 092 240PE 102 0PE 109� 0PE 110B 260

PE 111 260PE 120 320PE 121 400PE 122 200PE 123 100PE 125 300PE 127 300PE 132 300PE 133 300PE 134 0PE 135 250PE 136 0PE 137 0PE 138 216PE 155 155PE 156� 155PE 158 300PE 160 50PE 161 0PE 163 0PE 164 250PE 165 0PE 166 400PE 167 240PE 168 300PE 170 225PE 171 20PE 172 0PE 173 170PE 174 300PE 175 220PE 176 200CH 125 160PE 177 0PE 178 250

Totale € 14.617

PES=SCUOLAPES 001 150PES 002 350PES 008 300PES 009 20PES 017 0PES 019 240PES 032 200PES 033 250PES 035 1000PES 042 880PES 048 260PES 065 250PES 087 40PES 088 0PES 095 240PES 104 300PES 105 0PES 112 0PES 113 250PES 114 234PES 115a 125PES 115 0

PES 116 0PES 117a 0PES 117 230PES 118a 153PES 120 40PES 124 300PES 125 300PES 126 0PES 127 0PES 129 250PES 190 225PES 192 300PES 194 500PES 195 240PES 196 77,5PES 197 233PES 199 228PES 200 216PES 201 216PES 202 360

Totale € 8.958

PERù TOTALE PAD PER 280 BAMBINI

OffERTI € 54.644

Tabella riassuntiva relativaalle offerte per i progettiPAR PERù-CASA HOGAR

OFFERENTI

Rosalinda�Rojas,�Mimma�Sciacchitano,�Rosalinda�Rojas,�

Suor�Ada,�Rosa�Rojas

Totale € 651,00

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:02��Pagina�30

Page 31: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201431

India

Le missioni di pace delle Nazioni Unitevedono ora una maggiore partecipazio-ne da parte delle donne indiane. In zo-ne come la Liberia, dove la violenza con-tro le donne è dilagante, le forze fem-miniliindiane hanno giocato un ruolo crucia-le nel convincere le donne a farsi avantie denunciare.In effetti, la prima Unità di Polizia (FPU)tutta al femminile, dislocata in Liberia nel2007 proveniva dall’India. È stata elogiata per aver portato un mi-glioramento sostanziale nella vita di don-ne e bambini, che erano tormentati du-rante la guerra civile del Paese.Le truppe militari indiane non solo han-no portato sicurezza alle donne liberia-ne, le hanno convinte a farsi coraggio eunire le forze.La missione delle Nazioni Unite in Liberiaha osservato che dopo il dispiegamento diforze di pace indiane femminili nella re-gione, la percentuale di donne nelle forzedi polizia nazionale è salita dal 13% nel2008 al 15% nel 2009.La loro presenza ha anche incoraggiatole donne liberiane ad affrontare la atro-cità che venivano loro inflitte e denun-ciare i casi di violenza sessuale. Più di uncentinaio di donne ufficiali e circa 20 uo-mini erano andati in Liberia nel 2007 perrafforzare lo Stato di diritto e mantene-re la pace in un Paese che è stato deva-stato dalle guerre civili. Di notte, avreb-bero debellato la criminalità in strada e,durante il giorno, avrebbero protetto le

città; e una volta tornati in caserma,avrebbero raccontato quelle storie ai lo-ro figli a casa, in video-conferenza.A differenza dei loro colleghi maschi, vistipiù come una minaccia dagli esecutorie dagli oppressi, le forze di pace femmi-nili danno un senso di sicurezza a donnee bambini nelle zone del mondo colpitedalle guerre.Anche i rivoltosi ci pensanodue volte prima di attaccare una truppache è guidata da donne, riducendo cosìle possibilità di conflitto e di scontro. Attualmente sono 16 le missioni di pacein tutto il mondo che schierano truppeal femminile. Nel 1993, solo l’1% delleforze di pace era rappresentato da don-ne. Nel 2012 il numero è salito al 3%, conquasi 40.000 mèmbri donne delle forzedi pace. Entro la fine di quest’anno, l’O-NU prevede che il 20% delle forze di po-lizia sarà rappresentata da donne. In ve-rità, l’amore e la cura sono in grado di gua-rire il mondo. ■

Da: INDIAPERSPECTIVES,�luglio-agosto�2014

Le donne delle forze di pace indiane

Guariscono il mondo(in attesa di poter guarire i tanti rapporti “malati” tra le persone in patria n-d-r)

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:02��Pagina�31

Page 32: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201432

Mons. Ramazzotti“Ispirazione e provocazione per tutti i cattolici indiani” Sr. Benigna MenezesINDIA -Andhra Pradesh, 15/09/2014Riduz. e adatt. a cura della redazione

Grande festa a Eluru per l’aperturadell’Anno dedicato al fondatore del Pi-me. Il vescovo locale, mons. Maipan, nericorda la vita “degna di un santo” esprona i fedeli a essere “veri discepoli”del padre fondatore del Pontificio Isti-tuto Missioni Estere. La conse-gna del crocifisso a un giovaneindiano, in partenza per la Pa-pua Nuova Guinea, “dimostrala vocazione del Pime, semprepiù espressione della volontàmissionaria delle Chiese loca-li”. Eluru (AsiaNews) - La vita el’operato di mons. Angelo Ra-mazzotti “devono ispirare eprovocare tutti i cattolici india-ni.

Il fondatore del PontificioIstituto Missioni Estere ha vis-suto come un santo, e sulle sue

tracce dobbiamo impegnarci per nonsoccombere alle attrazioni a volte noci-ve del mondo moderno. Dobbiamo te-nere la Croce sempre alta e cercare sol-tanto la ricompensa eterna promessa daCristo, in modo da essere veri discepoli

di mons. Ramazzotti”. Loha detto ieri il vescovo diKhammam, mons. PaulMaipan, aprendo con unamessa solenne le celebra-zioni per l’anno dedicatoal fondatore del Pime.

Lo sforzo missionariodi mons. Ramazzotti, haaggiunto mons. Maipan,“può soltanto essere lo-dato. Egli ha rinunciato auna promettente carriera

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:02��Pagina�32

Page 33: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201433

nel mondo legale e si è unito alla vita re-ligiosa per dedicare ogni sua energia alservizio dell’Eterno, che lo ha chiamatocome suo discepolo. I missionari del Pi-me, inviati in un primo tempo soltantodalla Chiesa italiana, hanno raggiunto lefrontiere e toccato gli angoli più remotidel mondo per predicare il Vangelo e,quando necessario, donare la propria vi-ta per la fede”.

La funzione si è tenuta nel cortile del-la scuola San Francesco Saverio a Eluru,nello Stato indiano dell’Andhra Pradesh.Insieme a mons. Maipan vi erano il ve-scovo emerito mons. Matthew Che-riankunnel (Pime) e il Superiore regio-nale dell’Istituto, p. Rayaralu Vijayaku-mar. Proprio quest’ultimo ha voluto ri-cordare gli inviti di papa Francesco ad“uscire” per predicare il Vangelo:“Mons. Ramazzotti, papa Pio IX e i ve-scovi della Lombardia intuirono questachiamata tanto tempo fa, preparando sacerdoti diocesani lì dove erano ab-bondanti per mandarli in quelle aree do-ve l’evangelizzazione non era ancora ini-ziata”.

Nell’anno dedicato alla memoria delServo di Dio, ha concluso p. Vijayaku-

mar, “la Regione India vuole impegnar-si ancora di più a portare la Buona Noti-zia a tutti e propagare la proposta mis-sionaria di mons. Ramazzotti. Il Pime è,e continua a essere, un Istituto missio-nario, ma sempre di più sta divenendoanche un’espressione missionaria delleChiese locali. Se guardiamo alle nostrenuove vocazioni, vediamo che proven-gono da terre di missione sparse in tut-to il mondo”.

Questa trasformazione, in atto datempo, ha vissuto nel corso della ceri-monia un momento importante: la con-segna del crocifisso a p. GorremucchuSuresh, un giovane sacerdote del Pimeproveniente proprio dall’Andhra Pradesh,da parte del direttore nazionale delle So-cietà missionarie pontificie, p. Faustine Lo-bo. Il giovane p. Suresh ha promesso di de-dicare la sua vita all’evangelizzazione “an-che a costo del sangue” ed è stato desti-nato alla Papua Nuova Guinea. Com-mentando la sua promessa, mons. Che-riankunnel ha voluto ricordare come“tanti giovani italiani, ispirati da mons.Ramazzotti, hanno fatto la stessa scelta.E tanti di loro sono morti proprio in ter-ra di missione”.

Nelle foto: Evangelizzazione diretta nei villaggi dell’India centrale che fin dall’inizio le suor di s. Anna hanno svolto insieme ai padri del Pime

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:03��Pagina�33

Page 34: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201434

MUDGAL MG 012 210MG 017 144MG 021 50MG 028 375MG 036 216Totale € 995

ELURUEL 1 200EL 2 216EL 3+6 518EL 5 220EL 10 200EL 11 108EL 12 160Totale € 1.622

MAMBAKKAMMK 004 299MK 007 250MK 009 350MK 012 108MK 018 700MK 019 400Totale € 2.107

VIJAYAWADAVIJ 009 150VIJ 010 172VIJ 011 172VIJ 012 172VJ 20 0VIJ 021 220VIJ 022 0Totale € 886

MUNAGALAMU 008 150MU 018 120MU 024 220MU 029 240MU 031 0MU 31b 216MU 032 235MU 033 230MU 037 216MU 040 240

MU 041 160MU 043 300MU 046 100MU 050 214MU 51 54MU 55 300MU 61 0MU 64 234MU 66 140MU 69 140

MU 70 288MU 71 330MU 72 230MU 73 230MU 74 0MU 75 0MU 76 130MU 77 195

Totale € 4.912

THIRUMALAYAM-PALAYAM TYP 003 300TYP 004 416TYP� 006 250TYP 007 50TYP 008 216TYP 009 300TYP 010 232,5Totale € 1.765

Offerenti Destinatari SommaG.�Missionario�–Torino,�Onlus�Amisa,�

Amici�Di�Milvia,�Gruppo�Missionario�-�Casa�Madre BAMBINI�DISABILI € 3.470,00

Tabelle riassuntive relative alle offerte per i progetti PAR

TALEGAON - KARUNANJALI

Offerenti Destinatari SommaSc.�Sant’anna�-Grosseto,�Scuola�Infanzia�-Torino QUELOSSIM € 1.156,00

QUELOSSIM

Offerenti Destinatari SommaAmici�Di�Milvia RIPARAZIONE�EDUCANDATO € 2000,00

MUNAGALA

NORD INDIA

CENTRO INDIA

Offerenti Destinatari SommaMadonna�Del�Pilone POST�TSUNAMI € 800,00

MELMIDALEM

Offerenti Destinatari SommaAmici�Di�Milvia BALAWADI € 1500,00

GOLLAPUDI

Offerenti Destinatari SommaSc,�Primaria�–Via�Massena-To

Progetto�Malala 4�VILLAGGI €2100,00

ELURU

SUD INDIA

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:03��Pagina�34

Page 35: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201435

ISANAGARIS 2 300IS 4 240IS 5 220Totale € 760

AJIGAUNAJ 2 100AJ 3 120AJ 4 100AJ 5 60AJ 6 325AJ 8bis 300AJ 8 250AJ 9 185AJ 10 200AJ 10bis 110AJ 11 100AJ 12 216AJ 13 150AJ 14 300AJ 15 460AJ 17 250AJ 18 226AJ 19 225AJ 21 220AJ 22 171AJ 23 150AJ 24 210AJ 25 300AJ 25bis 0Totale € 4.728BIDAR

BD 2 216BD 4 300BD 6 300BD 7 325BD 8 126BD 9 126BD 11 0BD 12 216BD 12 108,5BD 13 300BD 20 150Totale        € 2.168

UPPALADADIAUP 002 280UP 006 0UP 07b 190UP 008 218UP 013 260UP 015 0UP 018 0UP 020 216UP� 021 160UP 022 233UP 023 250

UP 024 55UP 025 300UP 027 540UP 028 100UP 032 216UP 033 216UP 037 260UP 039 0UP 040 400UP 041 432UP 042 432

UP 043 432UP 048 300UP 064 240UP 087 216UP 092 216UP 097 108UP 102 280UP 103 300UP 105 300

Totale € 7.150

MANGALAPALAMMGM 001 100MGM 003 240MGM 004 400MGM 009 162MGM 015 300MGM 016 0Totale € 1.202

CH 1 275CH 2 195CHE� 4 104CH 5 440CH 7 300CH 14 250CH 19 200CH 21 50CH 23 50CH 22 250Totale € 2.114

CHENGALPATTU

JEEVADHANAMJVD 002 25JVD 003 216JVD 006 300JVD 010 70JVD 011 250JVD 013 0JVD 014 200JVD 015 108JVD 016 0Totale € 1.169

INDIA TOTALE PAD PER 191 BAMBINI 223

OffERTI € 42.862

GHARGODAGG 004 600GG 16 108GG 21 114GG 22 0GG 23 300GG 24 300Totale € 1.422

TAMNARTAM 003 350TAM 006 380TAM 007 80TAM 013 220TAM 18 250TAM 20 180TAM 21 180TAM 24 200TAM 25 0TAM 27 220Totale € 1.860

JAWALGIRAJAG 003 216JAG 004 216JAG 005 216JAG 006 216JAG 007 55JAG 008 440JAG 009 440JAG 010 440JAG 011 440

JAG 012 440JAG 014 440JAG 015 440JAG 016 440JAG 017 440JAG 019 300JAG 020 300JAG 029 216Totale € 5.695

KILACHERYKKY 003 226KKY 006 540KKY 008 100KKY 009 250KKY 015 0KY 017 0KKY 021 240KKY 023 220

KY 024 250KY 025 180KY 026 216KY 032 0KY 034 216KY 035 170KY 036 217Totale € 2.825

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:03��Pagina�35

Page 36: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201436

“No a un’economia dell’esclusione, noalla nuova idolatria del denaro”: ormaile conosciamo queste espressioni di pa-pa Francesco che nell’Evangelii Gau-dium ha scritto “Questa economia uc-cide. Non è possibile che non faccia no-tizia il fatto che muoia assiderato un an-ziano ridotto a vivere per strada, mentrelo sia il ribasso di due punti in borsa.Questo è esclusione.Non si può più tollerare il fatto che sigetti il cibo, quando c’è gente che sof-fre la fame. Questo è inequità” (EG 53) eancora “La cultura del benessere ci ane-stetizza e perdiamo la calma se il mer-cato offre qualcosa che non abbiamoancora comprato, mentre tutte questevite stroncate per mancanza di possibi-lità ci sembrano un mero spettacolo chenon ci turba in alcun modo” (EG 54).“Abbiamo creato nuovi idoli. L’adora-zione dell’antico vitello d’oro (cfrEs 32,1-35) ha trovato una nuova e spie-tata versione nel feticismo del denaro enella dittatura di una economia senzavolto e senza uno scopo veramenteumano” (EG 55).

Un tema, quello economico, che sem-bra stentare a far presa sulle nostre co-scienze di cristiani, eppure su questotema si può tessere un dialogo ecume-nico perché, forse per merito dall’E-vangelii Gaudium, la sensibilità negli ul-timi mesi è in crescita in diverse comu-nità. Una bella testimonianza viene daun piccolo saggio di un pastore dellachiesa riformata (fratelli separati) delcantone di Vaud in Svizzera, biblista edocente emerito alla facoltà teologicadi Losanna.Non c’è nulla di vergognoso nel posse-dere, scrive Daniel Marguerat, ma il ri-schio che si corre è grosso: il denaro èuna realtà che si impossessa della per-sona nella misura in cui essa lo possie-de. Introdurre Dio tra noi e il denaromodifica i termini dell’equazione fa-cendo insorgere il problema dei valoriin gioco. La questione centrale è: “chene è dell’essere umano di fronte al de-naro?”.L’itinerario biblico che l’Autore propo-ne mostra con chiarezza come il dena-ro sia da considerarsi anch’esso un do-no di Dio, ma, come tutti i suoi doni, dacondividere con i fratelli e quindi puòrivelarsi anche un’opportunità di bene.Se infatti in ebraico denaro si indicacon “kesef”, la medesima radice di de-siderio ardente, il Vangelo va oltre e in-vita a riporre la nostra fiducia in Dio, enon nel possedimento di beni “nonpreoccupatevi per la vostra vita, diquello che mangerete o berrete ...” (Mt6,25-26).L’invito evangelico va dunque nella di-rezione di una desacralizzazione del

Dio e il denarodi Daniel Marguerat | 30 agosto 2014

Qiqajon 2014

Italia

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:03��Pagina�36

Page 37: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201437

denaro per riportarlo al suo valo-re originario: strumento materia-le, fatto per lo scambio e la sussi-stenza, niente di più. Ma ne siamoconvinti?Significativo questo paragrafo in-titolato “Un silenzio da rompere”:“È curioso constatare che noi par-liamo continuamente di denaro(quello che acquistiamo, l’au-mento dei prezzi che deploriamo,gli affari che abbiamo fatto). Incompenso, parliamo raramente, moltoraramente del nostro denaro: come lospendiamo, come vengono ripartite lenostre entrate, quello che teniamo equello che diamo. Ora, prendere co-scienza della gestione delle proprie fi-nanze è come fare una radiografia deipropri valori.È semplicemente desolante constatareche solo molto raramente le chiese in-tervengono a questo livello. Il discorsoeconomico, che da quando si sono ve-rificate le recenti crisi finanziarie conti-nua ad imperversare sui media, è terre-no di scontro tra uomini d’affari, ban-chieri, specialisti in previsioni economi-che da una parte e sindacalisti dall’altra.Le loro analisi divergono sulla questionedel “come”: come evitare l’inflazione?

Come ridurre le spese pubbliche? E viadicendo ...Sono rari gli interventi a livello etico, diqualcuno che si pronunci sull’orizzon-te che si intravede: per costruire qualemondo? Per instaurare quale tipo di so-cietà? Per salvaguardare quale qualitàdella vita? Vi è, su tali questioni, una pa-rola da osare.Ora, questioni come l’ammontare (esor-bitante) dei salari più elevati non do-vrebbero essere lasciate unicamente al-la discrezione dei dirigenti delle impre-se; la ripartizione dei profitti dell’attivitàeconomica non riguarda solo i quadridell’azienda, ma la società intera. E’ ur-gente ripensare l’economia in una di-mensione spirituale per evitare di tro-varci un giorno in una società completa-

mente mercificata (businnessociety), una giungla infer-nale dove il dio denaro di-vora i suoi figli.Gesù cambia i termini dellaquestione spostando il pro-blema del rapporto col de-naro dall’ambito morale aquello spirituale. La doman-da non è più “Che fai deltuo denaro?”, bensì “Checosa il denaro fa di te?”.

a cura di Maria Teresa Pontara Pederiva

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:03��Pagina�37

Page 38: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

N. 51-52 - Ottobre 201438

Lo spirito del signore riempie l’universo (Sap.1,7)

Ero l’unico cristiano a Moyale, nel deserto di Marsabit. Mi chiedevo quando e conchi avrei potuto condividere il Vangelo.

Uno dei giovani, che mi aiutavano a costruire una scuola, mi sembrava lavorato dal-lo Spirito: qualcosa di pulito ispiravano i suoi occhi. Infatti, dopo pochi giorni, mi ha fer-mato dopo il lavoro e ha fatto domande sulla mia religione. Lì erano tutti analfabeti epagani: sapevano della scuola da iniziare e intuivano che ero tra loro per un messaggiopiù grande. (Gli ho fatto vedere la Bibbia. Ci siamo seduti nella sabbia e ho risposto co-sì: “Leggiamo insieme questa pagina. Dio ha detto: Se due di voi sulla terra si metteran-no d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà.Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a /oro”(Matteo18,19-20). Gababo aveva gli occhi sbarrati nel vedermi leggere un libro. Eravamo com-mossi e senza parole . Poi ho ripreso: “Non ti sembra meraviglioso che, se tu e io siamouniti nel suo nome , Dio è qui in mezzo a te e a me? In questo deserto... tra la nostragente...? Gli occhi parlanti di Gababo sprizzavano luce e gioia; ma non disse nulla. Ci sa-lutammo. Io restai con un certo imbarazzo interiore: non avevo osato troppo? Gli ave-vo detto ‘Dio’: perché tutti gli amici Borana sanno di un dio. Non gli ho detto Gesù nonaveva mai sentito questo nome. Sono passati alcuni giorni. Gababo ero sempre più lu-minoso, laborioso e raccolto: avrei detto che ‘camminava in punta di piedi’. Una sera,non se ne andò con i compagni di lavoro. Io ero entrato nella ‘baracca della preghierae mi sentii chiamare: “Padre, ho dentro le parole del Libro che abbiamo letto. Ora vo-glio solo più che ‘Dio sia in mezzo a noi’. Penso che, se lo vogliamo in mezzo a noi, dob-biamo stare insieme il più possibile. Hai visto che da qualche giorno, io cerco di starequi anche oltre il tempo del lavoro. Domenica sono rimasto tutto il giorno. E, quandosono a casa, mamma ha notato che sono diverso. Persino durante la notte penso a te. È troppo bello che Dio sia qui, nel nostro villaggio, nel nostro deserto...”. Non ho dettoniente: ero solo cosciente che lo Spirito coltivava la Parola in profondità.

Passò un po’ di tempo e Gababo, una sera, mi fermò e mi disse: “Padre, penso che,se vogliamo Dio in mezzo a noi, dobbiamo pregare insieme. Noi non abbiamo né riti,né preghiere ma tu hai la ‘baracca della preghiera’. Mi piace andarvi quando ci sei tu. Vor-rei starci sempre”. Avevo visto che al mattino presto era là, e si fermava alla sera finoquasi al buio. Durante il giorno ho dovuto diradare le mie visite al Santissimo Sacra-mento.: Me lo sarei trovato con me! Di notte mi piaceva dire il Rosario passeggiandosotto le stelle e presto me lo sono trovato accanto.

Un altro giorno venne a dirmi: “Padre, penso che, se Dio è in mezzo a noi, dobbia-mo volerci bene”. Mi chiedevo che cosa volesse dire. La dolcezza con cui parlava conme divenne il modo di trattare tutti. L’atmosfera della missione era impregnata di un cli-ma traboccante pace e fervore. Non avrei più osato alzare lo voce con operai o scolariche nei loro primi passi mettevano alla prova la pazienza. Non mi venivo più di lamen-tarmi per il caldo, le zanzare, il cibo...

Gababo venne a darmi l’ultima lezione: “Padre, ‘Dio in mezzo a noi’ vuoi dire que-sto: Tu e io non possiamo più fare nulla di male contro Dio. Noi dobbiamo fare tutto co-me a Lui fa piacere”. Aveva il dito puntato verso di me e il volto pieno di fermezza e dibontà. Che cosa sapesse di male e di volontà di Dio, non lo so. Era però evidente che ioero un missionario ridondante. Lo Spirito santo fa capire lui stesso la Parola, la fa ricor-dare e dà la fortezza per viverla. La missione di Moyale era eretta e consacrata prima cheil primo battesimo fosse amministrato!

Padre G.Dutto in “Parola di Vita” - settembre 2014

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:03��Pagina�38

Page 39: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

COME PARTECIPAREALLE INIZIATIVE MISSIONARIEDELLE SUORE DI S. ANNA

• per L’ADOZIONE A DISTANZA dei bambini bisognosi

• per i PROGETTI (costruzione e allestimento, mantenimento)• per EMERGENZE ed INIZIATIVE Puoi dare il tuo contributo sul c/c bancario o postale

IBAN IT 21 H 02008 03298 00010 1779293C/CP N. 1003514583

intestati ad: AMICI del S. ANNA-ONLUS,Via degli Aldobrandeschi, 100 - 00163 ROMA

L’importo delle offerte è detraibilenella dichiarazione dei redditi

N. 51-52 - Ottobre 201439

Dona il 5 x Millealla onlus Amici del S. Anna AMISA

Codice Fiscale: 97644190585Grazie!

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:03��Pagina�39

Page 40: È per vincere questa tristezza del mondo che Gesù è venuto .... 51-52 2014.pdf · La missionaria, in mancanza del sacerdote, porte Gesù a chi non può recarsi in chiesa per riceverLo

Anno XXI - N. 51-52 -Ottobre 2014Quadrimestrale�-�Poste�Italiane�S.p.A.�Sped.�in�Abb.Post.�D.L.�353/2003�(conv.�in�L.�27/02/2004�n.�46)Art.�1�comma�2�DCB�-�RomaAut. Trib. di Roma N°�156/94�del�14.4.1994Redazione e AmministrazioneIst.�Suore�di�S.�Anna�e�della�ProvvidenzaVia�degli�Aldobrandeschi,�100�-�00163�RomaTel.�06.66.41.81.45�-�Fax.�06.66.54.11.14E-mail:�[email protected] Responsabile: Annalisa�RossiDirezione Editoriale: Sr.�Jacintha�SaldanaRedazione: Anna�De�Acutis�-�Sr.�Irma�de�SantisFotografie: Archivio�S.�Anna�-�Internetwww.suoredisantanna.orgStampa: Tip.�Istituto�Salesiano�Pio�XIVia�Umbertide,�11�- 00181�Roma�-�Tel.�06.7827819Fax�06.7848333�-�E-mail:�[email protected] di stampare:  Ottobre 2014

Il�sottoscritto,�in�data�.........................................,�chiede�di�poter�adottare�a�distanza�un�bambino/bambina�per�� � � o�più�anni�������(barrare)

Cognome�e�Nome�.................................................................................................Via�........................................................................................................ N.�..............C.A.P.�.....................��Città�...................................................�PR�...........................Tel.�......................................��e-mail�.......................................................................Firma�............................................................................................................N.B. Non�inviare�subito�quote�di�adozione,�attendere�l’arrivo�dei�documenti�

comprovanti�l’adozione�avvenuta.

MODULO DOMANDA DI ADOZIONEAlla�FAMIGLIA AMICI�DEL�S.�ANNA�-�ONLUS

VIA�DEGLI�ALDOBRANDESCHI,�100�-�00163�ROMA

PROGETTO ADOZIONI A DISTANZALo scopo dell’iniziativa è diaiutare la crescita umana di bam-bini privi di famiglia o che si tro-vano in famiglie non in grado difarli vivere in condizioni econo-miche ed educative adeguate. L’adozione a distanza intende aiu-tare il bambino lasciandolo nelsuo ambiente naturale (possibil-mente la sua famiglia), pur stabi-lendo un rapporto particolare diconoscenza, di affetto e di solida-rietà con una famiglia italiana.Come funziona. Gli adottantinon si attendono niente in cambiodel legame che stabiliscono con ilbambino e la sua famiglia o coloro che ne hanno cura. Essi si impegnano soltanto ad accompa-gnarlo nella sua crescita fino al raggiungimento dell’autonomia. Essi, peraltro, penseranno albambino come parte integrante della loro famiglia ed aiuteranno così anche il proprio nucleo fa-miliare ad aprirsi a valori nuovi, rispondenti all’esperienza più profonda della visione umana ecristiana della vita.Un modesto contributo. Gli adottanti si impegnano ha versare per l’adozione a distanza al-la Famiglia Amici del S. Anna - Onlus, per un tempo da essi definito, la somma di almeno € 18al mese (rateizzabili anche diversamente), destinate ad un determinato bambino, perché gli sia-no garantite le necessità primarie, in particolare l’educazione scolastica.Ogni anno il resoconto. La Famiglia, tramite le suore missionarie, amministra le offerte, nedà un rendiconto annuale, s’impegna a fornire una scheda del bambino, con i suoi dati anagra-fici, indirizzo della missione che lo assiste, foto e quanto altro può favorire la sua conoscenza,insieme ad aggiornamenti sulla sua situazione che le missionarie invieranno all’ufficio.ATTENZIONE• In alcuni casi può, proporre la sostituzione del bambino divenuto irreperibile o non più in stato di necessità.• Il 5% delle offerte copre le spese dell’organizzazione.• Le offerte per il PAD sono deducibili dalle imposte sul reddito

51-52NuovaLuce2014_51-NL��16/10/14��12:03��Pagina�40