È pace la prima parola pronunciata da Cristo Risorto · ad ogni incontro ci accoglie come un amico...

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. III Domenica di Pasqua Anno “B” N. 20 19 – 26 Aprile 2015 Foglio settimanale della Parrocchia della Natività della Beata Vergine Maria Zianigo Via Scortegara, n. 166 Tel e Fax 041/430411 www.parrocchia.zianigo.it In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho» (...). Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme(...)». Lc 24, 35-48 È pace la prima parola pronunciata da Cristo Risorto (dall’Avvenire del 16 aprile) Lo conoscevano bene, dopo tre anni di strade, di olivi, di pesci, di villaggi, di occhi negli occhi, eppure non lo riconoscono. Gesù è lo stesso ed è diverso, è il medesimo ed è trasformato, è quello di prima ed è altro. Perché la Risurrezione non è semplicemente un ritornare alla vita di prima: è andare avanti, è trasfigurazione, è acquisire un di più. Energia in movimento che Gesù non tiene per sé, ma che estende all'intera creazione, tutta presa, e da noi compresa, dentro il suo risorgere e trascinata in alto verso più luminose forme. Pace, è la prima parola del Risorto. E la ripete ad ogni incontro: entro in chiesa, apro il Vangelo, scendo nel silenzio del cuore, spezzo il pane con l'affamato. Sono molte le strade che l'Incamminato percorre, ma ogni volta, sempre, ad ogni incontro ci accoglie come un amico sorridente, a braccia aperte, con parole che offrono benessere, pace, pienezza, armonia. Credere in lui fa bene alla vita. Vuole contagiarci di luce e contaminarci di pace. «Non sono un fantasma» è il lamento di Gesù, e vi risuona il desiderio di essere abbracciato forte come un amico che torna da lontano, di essere stretto con lo slancio di chi ti vuole bene. Non si ama un fantasma. «Mangiamo insieme». Questo piccolo segno del pesce arrostito, gli apostoli lo daranno come prova decisiva: abbiamo mangiato con lui dopo la sua risurrezione (At 10,41). Perché mangiare è il segno della vita; mangiare insieme è il segno più eloquente di una comunione ritrovata, il gesto che lega, custodisce e accresce le vite. Il cibo è una realtà santa. Santa perché fa vivere. E che l'uomo viva è la prima di tutte le leggi, della legge di Dio e delle leggi umane. Papa: teoria del gender, un passo indietro (dall’Udienza del Papa del 15 Aprile) Il Papa ha dedicato la catechesi odierna durante l’udienza generale in Piazza San Pietro “a un aspetto centrale del tema della famiglia: quello del grande dono che Dio ha fatto all’umanità con la creazione dell’uomo e della donna e con il sacramento del matrimonio. Questa catechesi e la prossima riguardano la differenza e la complementarità tra l’uomo e la donna, che stanno al vertice della creazione divina”. Le due che seguiranno saranno sul Matrimonio. Differenza tra uomo e donna è per la comunione Papa Francesco ha iniziato con un breve commento al primo racconto della creazione, nel Libro della Genesi. “Qui leggiamo che Dio, dopo aver creato l’universo e tutti gli esseri viventi, creò il capolavoro, ossia l’essere umano, che fece a propria immagine: «a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò» (Gen 1,27). Come tutti sappiamo – ha detto - la differenza sessuale è presente in tante forme di vita, nella lunga scala dei viventi. Ma solo nell’uomo e nella donna essa porta in sé l’immagine e la somiglianza di Dio: il testo biblico lo ripete per ben tre volte in due versetti (26-27): uomo e donna sono immagine e somiglianza di Dio. Questo ci dice che non solo l’uomo preso a sé è immagine di Dio, non solo la donna presa a sé è immagine di Dio, ma anche l’uomo e la donna, come coppia, sono immagine di Dio. La differenza tra uomo e donna non è per la contrapposizione, o la subordinazione, ma per la comunione e la generazione, sempre ad immagine e somiglianza di Dio”. L’essere umano ha bisogno della reciprocità tra uomo e donna “L’esperienza ce lo insegna: per conoscersi bene e crescere armonicamente l’essere umano ha bisogno della reciprocità tra uomo e donna. Quando ciò non avviene, se ne vedono le conseguenze. Siamo fatti per ascoltarci e aiutarci a vicenda. Possiamo dire che senza l’arricchimento reciproco in questa relazione – nel pensiero e nell’azione, negli affetti e nel lavoro, anche nella fede – i due non possono nemmeno capire fino in fondo che cosa significa essere uomo e donna”. Teoria del gender, espressione di frustrazione: è passo indietro “La cultura moderna e contemporanea ha aperto nuovi spazi, nuove libertà e nuove profondità per l’arricchimento della comprensione di questa differenza. Ma ha introdotto anche molti dubbi e molto scetticismo. Per esempio, io mi domando, se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione, che mira a cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa. Eh, rischiamo di fare un passo indietro. La rimozione della differenza, infatti, è il problema, non la soluzione. Per risolvere i loro problemi di relazione, l’uomo e la donna devono invece parlarsi di più, ascoltarsi di più, conoscersi di più, volersi bene di più. Devono trattarsi con rispetto e cooperare con amicizia. Con queste basi umane, sostenute dalla grazia di Dio, è possibile progettare l’unione matrimoniale e familiare per tutta la vita. Il legame matrimoniale e familiare è una cosa seria, e lo è per tutti, non solo per i credenti.

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III Domenica di Pasqua

Anno “B” N. 20

19 – 26 Aprile 2015 Foglio settimanale della Parrocchia della Natività della Beata Vergine Maria

Zianigo –Via Scortegara, n. 166 Tel e Fax 041/430411

www.parrocchia.zianigo.it

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho» (...). Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme(...)». Lc 24, 35-48

È pace la prima parola pronunciata da Cristo Risorto (dall’Avvenire del 16 aprile)

Lo conoscevano bene, dopo tre anni di strade, di olivi, di pesci, di villaggi, di occhi negli occhi, eppure non lo riconoscono. Gesù è lo stesso ed è diverso, è il medesimo ed è trasformato, è quello di prima ed è altro. Perché la Risurrezione non è semplicemente un ritornare alla vita di prima: è andare avanti, è trasfigurazione, è acquisire un di più. Energia in movimento che Gesù non tiene per sé, ma che estende all'intera creazione, tutta presa, e da noi compresa, dentro il suo risorgere e trascinata in alto verso più luminose forme. Pace, è la prima parola del Risorto. E la ripete ad ogni incontro: entro in chiesa, apro il Vangelo, scendo nel silenzio del cuore, spezzo il pane con l'affamato. Sono molte le strade che l'Incamminato percorre, ma ogni volta, sempre, ad ogni incontro ci accoglie come un amico sorridente, a braccia aperte, con parole che offrono benessere, pace, pienezza, armonia. Credere in lui fa bene alla vita. Vuole contagiarci di luce e contaminarci di pace. «Non sono un fantasma» è il lamento di Gesù, e vi risuona il desiderio di essere abbracciato forte come un amico che torna da lontano, di essere stretto con lo slancio di chi ti vuole bene. Non si ama un fantasma. «Mangiamo insieme». Questo piccolo segno del pesce arrostito, gli apostoli lo daranno come prova decisiva: abbiamo mangiato con lui dopo la sua risurrezione (At 10,41). Perché mangiare è il segno della vita; mangiare insieme è il segno più eloquente di una comunione ritrovata, il gesto che lega, custodisce e accresce le vite. Il cibo è una realtà santa. Santa perché fa vivere. E che l'uomo viva è la prima di tutte le leggi, della legge di Dio e delle leggi umane.

Papa: teoria del gender, un passo indietro (dall’Udienza del Papa del 15 Aprile)

Il Papa ha dedicato la catechesi odierna durante l’udienza generale in Piazza San Pietro “a un aspetto centrale del tema della famiglia: quello del grande dono che Dio ha fatto all’umanità con la creazione dell’uomo e della donna e con il sacramento del matrimonio. Questa catechesi e la prossima riguardano la differenza e la complementarità tra l’uomo e la donna, che stanno al vertice della creazione divina”. Le due che seguiranno saranno sul Matrimonio. Differenza tra uomo e donna è per la comunione Papa Francesco ha iniziato con un breve commento al primo racconto della creazione, nel Libro della Genesi. “Qui leggiamo che Dio, dopo aver creato l’universo e tutti gli esseri viventi, creò il capolavoro, ossia l’essere umano, che fece a propria immagine: «a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò» (Gen 1,27). Come tutti sappiamo – ha detto - la differenza sessuale è presente in tante forme di vita, nella lunga scala dei viventi. Ma solo nell’uomo e nella donna essa porta in sé l’immagine e la somiglianza di Dio: il testo biblico lo ripete per ben tre volte in due versetti (26-27): uomo e donna sono immagine e somiglianza di Dio. Questo ci dice che non solo l’uomo preso a sé è immagine di Dio, non solo la donna presa a sé è immagine di Dio, ma anche l’uomo e la donna, come coppia, sono immagine di Dio. La differenza tra uomo e donna non è per la contrapposizione, o la subordinazione, ma per la comunione e la generazione, sempre ad immagine e somiglianza di Dio”. L’essere umano ha bisogno della reciprocità tra uomo e donna “L’esperienza ce lo insegna: per conoscersi bene e crescere armonicamente l’essere umano ha bisogno della reciprocità tra uomo e donna. Quando ciò non avviene, se ne vedono le conseguenze. Siamo fatti per ascoltarci e aiutarci a vicenda. Possiamo dire che senza l’arricchimento reciproco in questa relazione – nel pensiero e nell’azione, negli affetti e nel lavoro, anche nella fede – i due non possono nemmeno capire fino in fondo che cosa significa essere uomo e donna”. Teoria del gender, espressione di frustrazione: è passo indietro “La cultura moderna e contemporanea ha aperto nuovi spazi, nuove libertà e nuove profondità per l’arricchimento della comprensione di questa differenza. Ma ha introdotto anche molti dubbi e molto scetticismo. Per esempio, io mi domando, se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione, che mira a cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa. Eh, rischiamo di fare un passo indietro. La rimozione della differenza, infatti, è il problema, non la soluzione. Per risolvere i loro problemi di relazione, l’uomo e la donna devono invece parlarsi di più, ascoltarsi di più, conoscersi di più, volersi bene di più. Devono trattarsi con rispetto e cooperare con amicizia. Con queste basi umane, sostenute dalla grazia di Dio, è possibile progettare l’unione matrimoniale e familiare per tutta la vita. Il legame matrimoniale e familiare è una cosa seria, e lo è per tutti, non solo per i credenti.

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GIORNO per GIORNO SANTE MESSE NELLA SETTIMANA Vita di Comunità

Domenica 19 III di Pasqua B

At 3, 13-15.17-19 Sal 4

1Gv2, 1-5a Lc 24,35-48

08:00 def.ti: S. Messa.

10:00 Battesimi di : Caravello Filippo di Fabio e Furiato Giovanna; Cannarella Nicola di Antonio e De Perini Lorenza; Simionato Cristian di Angelo e Boaretto Jessica.

def.ti: Palladino Vito* Favaro Rosa in Dalle Fratte ord. Amiche scuola Alfieri* Preo Maria, Teresa, Angelo, Giuseppe* Caravello Gildo, Maria, Coletto Carlo, Maria* 13:00 Pellegrinaggio dei ragazzi di Prima Comunione da Bakhita.

18:30 def.ti: Gallo Silvana*Tozzato Rita*

Lunedì 20 18:30 def.ti: Mocellin Domenico* 20:45 Consiglio e commissioni della

collaborazione a

S. Leopoldo.

Martedì 21 18:30 def.ti: Basso Gemma* Manarin Guglielmo* per Gina*

20:30 Consegna del Crocifisso di S. Damiano ai ragazzi di 2° Media con i loro genitori in chiesa.

Mercoledì 22 18:30 def.ti: Ferri Rocco* Veronese Marco, Perale Giovanni, Annachiara*

20:30 Preghiera Mariana e Adorazione

Giovedì 23 18:30 Preghiera del vespero e S. Comunione. 21:00 Direttivo CSI

Venerdì 24 09:00 def.ti: Sartori Flora*

Sabato 25

S. Marco ev.

18:30 def.ti: Campagnaro Giuseppe* Stocco Ida, Pegorer Narciso* Carraro Guido, Giuseppe, Bertoncello Marisa* Cazzin Silvana, Zamengo Arvino* Boldrin Marcolina* Calzavara Regina, def.ti Biliato* Martignon Alfio* Codato Luciano* Ragazzo Rino, Pietro, Franca* Gallo Amabile* Bertolini Enrico, Alfredo*

Domenica 19 IV di Pasqua B

At 4, 8-12 Sal 117

1Gv 3,1-2 Gv 10,11-18

08:00 def.ti: Gallo Silvana ord.amiche*Cazzin Rita,Giovanni,Angela* 10:00 S.Messa 18:30 def.ti: Coi Franco*

Cari saluti da don Ruggero

e il diacono Lucio.

Preghiera da recitare a pranzo con la candela accesa

Signore Gesù fa’ che sappiamo riconoscerti quando Tu spezzi il tuo amore come un pane per tutti noi, anche quando ci prende la paura e il dubbio. Grazie per questo cibo che ci riunisce come famiglia nel Tuo Nome. Amen.

AVVISO: Pellegrinaggio a Roma 8-9-10 giugno 2015: visita alle basiliche, alle catacombe e udienza da papa Francesco, nel ritorno visita al Santuario mariano di Loreto. E’ una bella occasione…. Iscrizioni entro il 12 aprile prossimo presso: don Ruggero 3204103149 - Gianni 3498083779 - Luciano 3474251885. Costo € 280,00 - anticipo € 100 all’iscrizione.

N. B. Ogni sabato dalle 13:30-14:30 fa molto bene ascoltare le catechesi di papa Francesco su radio Maria FM 106,5; come pure le preghiere dei bambini ogni sera alle 20:15!

AVVISO A TUTTI I SOCI DEL CIRCOLO NOI ZIANIGO INSIEME

Mercoledì 22 aprile è convocata l’Assemblea ordinaria 2015: ore 20:00 in prima convocazione; ore 21:00 In seconda convocazione.

N.B. Invitiamo i parrocchiani a sottoscrivere nella denuncia dei redditi il 5 per mille a sostegno del nostro oratorio “CZI” Circolo Zianigo Insieme - Mirano cf 82016980276. (ritagliare questo riquadro e consegnarlo ai CAF o al proprio commercialista).