E' nelle profondità dell'universo...che cerco l'impronta divina

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David Sabiu E E n n e e l l l l e e p p r r o o f f o o n n d d i i t t à à d d e e l l l l u u n n i i v v e e r r s s o o c c h h e e c c e e r r c c o o l l i i m mp p r r o o n n t t a a d d i i v v i i n n a a e-book Ottobre 2009 D D a a v v i i d d S S a a b b i i u u

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E' di David Sabiu il primo e-book di "Tracce d'eternità".

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David Sabiu

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e-bookOttobre 2009

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L’autore

David Sabiu è nato a Forlì il 30 luglio 1962.Batterista diplomato al conservatorio di Pesaro incontrabbasso nel 1982.Dopo il diploma lavora per due stagioni al Piccolo Teatro diMilano come percussionista sotto la regia geniale di GiorgioStrehler.Dal 1986 incomincia a comporre e a lavorare in studi diregistrazione.Lavora con vari artisti: Jovanotti, Fiorello, Banco, Madreblu,Gerardina Trovato, Nek, Luca Carboni, Fausto Leali, PaoloMeneguzzi, Tao, Naftalina, ecc.Dirige due volte l'orchestra a Sanremo e compone due colonnesonore.Lavora per Mediaset producendo sottofondi e pubblicità.Come pittore è autodidatta e partecipa nel 2003 alla Biennaledi Roma vincendo il premio della critica.Nel 2005 partecipa alla Biennale di Firenze.Durante ogni mostra c'è costantemente la sua musica cosmicache coinvolge lo spettatore.

Collettive:Contemporanea - Forlì (2003);Vernice - Forlì (2004);Palazzo Tadini - Milano (2007).

Mostre:Venezia, Palermo, Perugia, Roma, Meldola (FC),Castrocaro (FC), Cervia (RA).

© 2009 di David Sabiu. Tutti i diritti riservati.Download gratuito dal portale www.simonebarcelli.org

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Presentazione di Gianluca Rampini1

La ricerca della matrice divina dell'universo è unsegno dei tempi.La nostra è un’epoca in cui la dicotomia tra laricerca scientifica e la ricerca di valori trascendentaliha smesso di divergere, ha persino smesso diprocedere parallelamente, finalmente avvicinandosil'una all'altra.Il progresso della conoscenza ha svelato unaperfezione nel creato che non si può attribuiresemplicemente al caso.Già Albert Einstein lo aveva intuito e riassunto inuno dei suoi celebri aforismi “Dio non gioca a dadi”.Ma anche la ricerca di Einstein, nonostante la suagenialità, era viziata dalla mentalità darwinistica,che relegava l'essere umano al ruolo di spettatore acospetto dello spettacolo della realtà.Non per nulla sono passati quasi cento anni.Ciò che anni fa si manifestava come la percezioneche qualcosa ci sfuggiva, che esistessero legamidimenticati, ora trova riscontro sperimentale.E' stato scoperto che esiste un’energia che legaalcune particelle a prescindere della loro distanzanello spazio e nel tempo.Tale principio è stato chiamato entalgelment.Per estensione è ragionevole supporre che tutte leparticelle che dal momento del Big Bang hanno datovita all'Universo, memori della loro origine comune,abbiano mantenuto quello stesso legame.

1 Redazione della rivista elettronica e del portale “Tracced’eternità”.

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Questo collegamento si manifesta nella possibilità diinfluenzarsi vicendevolmente.Quindi nonostante il nostro corpo fisico, che è lostrumento con cui accediamo alla realtàtridimensionale, sia ancorato ad una irriducibilematerialità ora sappiamo che esso è tutt'uno conl'Universo, che non vi è soluzione di continuità.Ma l'Universo non è tridimensionale, o per megliodire non lo è la realtà.Ciò che ci circonda è solamente l'interpretazione cheil nostro cervello fa dell'universo olografico.Una delle caratteristiche principali di un ologrammaè che per quanto lo si riduca mantiene sempre lecaratteristiche iniziali.Quindi cercare la matrice nelle profonditàdell'universo è come cercarla dentro se stessi, ed inquesto ambito sono gli artisti, come David Sabiu, apossedere gli strumenti più affinati, ad osservare dauna posizione privilegiata.Con la sua ricerca David modella la realtà chevorrebbe analizzare e di tanto in tanto essa simanifesta tramite i suoi quadri, come finestre che siaprono su di un panorama in continua evoluzione.Queste finestre sono di forme sempre diverse e laloro forma è parte integrante del processo dicreazione.La sensibilità artistica è uno strumento validoquanto un telescopio nella ricerca delle risposte cheegli e tutti noi ci poniamo.

“Ora sappiamo che lo scopo dell'evoluzione è produrreconsapevolezza di sempre più alto ordine. L'universo è unamacchina che insegna e impara. Il suo scopo è conoscersi”.

Bentov

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Guida alle opere di David Sabiu

Lia Briganti2 La pittura di David Sabiu, si ispiraall’ universo, ai suoi spazi aperti e in espansione.Come la musica, sulla base di sette note, può aprirenuove frontiere di suoni, di tonalità e di armonie,così il colore e il segno sanno esprimere, nellalibertà del gesto del dipingere, le suggestioni di uncielo immenso in cui siamo avvolti e che ogni giornoci apre nuove frontiere di conoscenza. La pitturacosmica di David Sabiu, è essenziale e minimalista;è comunque una pittura che ha un’intrinseca forzaevocativa e suggestiva, ottenuta attraverso velaturee concrezioni di colore che, con il variare della lucedel giorno, ci donano uno sguardo ispirato allamutevole bellezza del cielo. Nelle opere più recenti,la sua pittura diviene materica; il libero espandersidel colore sulla tela si estrinseca nella suadinamicità grazie alle sabbie, così che le cromie sievidenziano con la sinuosità di un bassorilievo. Al dilà delle citazioni di Kandisky o di Mirò, gli elementidell’astrattismo riconoscibili nei paesaggi celesti diSabiu, le sequenze di punti o le virgole, sono uninvito ad un viaggio senza confini, una ricercaatemporale dell’ universo. L’universo che evocano icieli di Sabiu, è anche l’universo interiore. Le sue

2 Lia Briganti, laureata in Filosofia, già Professore Associatodi Semiotica presso il Dipartimento di Semiotica e Arti dellaPerformance del The American College of Romedell'Università di Charleston, West Virginia, USA, a Roma. Nel1995 ha fondato C.I.R.N.E.T. (Centro Internazionale di Ricercaper le Nuove Tecnologie), con sede a Bologna, di cui èPresidente.

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nebulose in espansione, le sue costellazionienigmatiche e fugaci, fanno sorgere in noi le grandidomande dell’ essere umano, “chi siamo e doveandiamo”; ci richiamano al reverenziale amore perla vita e per l’ esistenza nella mutevole meravigliadel colore.

Giuseppe Cangini3 Se c’è qualcosa che parla èsenz’altro l’opera. L’opera da cui è attraversato ilpittore David Sabiu ci travolge per la suaimpressione di luminosità, quasi un fenomenooriginario e cosmico, semplice sogno di desiderio,una idea preconcetta che si impossessa di lui eappare. E’ un vissuto con un che di fisico, dimateriale che si impone come calligrafia e segno.Armonia, timbro, ritmo e poesia sono la cifrastilistica che lontano da ogni “ imitazio naturae”pure si svela nel divenire delle sue sceltecoloristiche attraverso cesure ineluttabili e che neltempo sorgono a segno stilistico di scrittura. Lastruttura delle sue opere, struere vuol dire porre astrati, connettere in latino, tende a raggiungere unospazio-forma e una forma-colore attraverso un agiredi “homo ludens”, apparizioni che, con un lentoprocesso di sovrapposizioni timbriche, ci dicono delsegreto delle vibrazioni del suo “animus notturno”.Se tutto ciò che appare sparisce con la notte, il“tutto sparito” riappare nella notte dei colori. E’un’altra notte, quella dei sogni. Le apparizioni, ifantasmi e i sogni sono una allusioneall’immaginario: una notte che appare nella notte 3 Giuseppe Cangini, classe 1952, è docente di Storia dellaMusica presso la Scuola Comunale “G. Sarti” di Faenza.

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del nostro giorno. Il fantasma è là per placare enascondere il fantasma della nostra notte diurna.E’ attraverso l’espressione artistica che la notte si dàe ci accoglie come nell’intesa della “prima notte” e cisvela il desiderio come punto profondamenteoscuro che ci riconduce alla realtà dell’immaginario.Il pittore sa che questo viaggio attraverso i coloriinafferrabili comincia e finisce nello sguardo dellascrittura e nel suo movimento.

Marco Viroli4 Conosco da anni David Sabiu, perquesto mi sento legittimato nel definirlopersonaggio eclettico. Da sempre interessato allamusica, ha fatto della sua passione per l’arte unaragione di vita. Solo negli ultimi anni David Sabiuha però trovato tempo ed energie per dedicarsi all’inclinazione latente in lui dai tempidell’adolescenza: la pittura. Agli inizi David affrontala tela bianca in modo del tutto personale espontaneo, da autodidatta quale è, senza scuola allespalle, seguendo istintivamente modellipreesistenti, Pollock e l’action painting in primis,per poi in breve sviluppare uno stile suo che partedal profondo dell’anima, per andare a creare ununiverso rutilante di colori e forme in divenire.David è particolarmente attento alle domande che 4 Marco Viroli, forlivese classe 1961, è appassionato di storiagreco-romana e rinascimentale. Dal 2005 collabora conMegaforlì, per la cura di eventi, organizzazione e sviluppo. Hapubblicato le raccolte di poesie 'Se incontrassi oggi l’amore'(2003), 'Il mio amore è un’isola' (2004) e 'Nessun motivo peressere felice' (Gran Premio Speciale della Giuria Città di LaSpezia, 2007). Il suo ultimo libro è 'Caterina Sforza leonessa diRomagna' (2008).

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da sempre muovono l’uomo nella ricerca. Quellestesse domande a cui la scienza, nonostante ilcontinuo progredire, non è riuscita ancora a fornirerisposte definitive: chi siamo, da dove veniamo,cosa esisteva prima di ciò che vediamo, come èavvenuta la creazione? Solo chi è pervaso da unafede profonda e assoluta riesce a non spaventarsi difronte a tali millenarie domande. Scienza e filosofiapossono solo fornire ipotesi. L’Arte, dal canto suo,può darne una interpretazione. Quella che Sabiusuggerisce è una soluzione nebulosa, tuttaviagioiosa e inebriante. All’origine del tutto c’è ilcolore, i colori che tra loro interagiscono, creando lamateria e il mondo illusorio nel quale tutti noi oggici muoviamo. Porsi dinnanzi a un quadro di DavidSabiu è come spalancare una porta nascosta edimenticata per trovarsi di colpo al centro di unhaiku cosmico. I quadri di David sono brevi poesieimmense e silenziose fatte di infinito e di vuotisiderali, in cui balenano improvvise scariche di luceemozionale, bagliori di consapevolezza di animeimprovvisamente

“fulminate dalla coscienza di essere/vaghi frammenti diUniverso,/sotto un cielo ferito di stelle, /troppo distanti per

illuminare le tenebre (…) (Marco Viroli – Il mio amore è un’isola

Soc.Ed. Il Ponte Vecchio)

David e’ creativo anche nel modo di proporre,afianco di quelle tradizionali, tele da lui stessoprogettate e preparate ad hoc nei formati piùanomali e bizzarri, (esagonali, ottagonali,trapezoidali,a parallelepipedo o a piramide). Ma c’è

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anche un’altra possibile chiave di lettura dellasuggestiva pittura e dell’arte di David Sabiu:l’Universo esterno, il Cosmo, e quello interno dell’ioe dell’es, si confondono, si fondono, fino a nonriuscire più a comprendere dove finisca l’uno, doveinizi l’altro. E ancora il colore resta in ultima ratio,l’unica fede a cui appellarsi, per non precipitarenell’abisso oscuro del nulla. Il colore permane e cene è tanto, e nella maggior parte delle opere èstratificato, come se il tempo l’avesse sedimentato.Emerge a sprazzi dal buio di un cosmo che Sabiulascia a noi decidere se sia micro o macro.

Enzo Dall’Ara5 I dipinti denotano una nettaproiezione ad ambiti cosmici, in sintonia con unaricerca indirizzata agli astri e alla loro genesi,rivisitati in profondità spaziali vividamentecromatiche. Nel visionare le opere, sovviene quelconcetto di “liminarismo” che, personalmente, hodiffuso in più circostanze, perché convinto che l’artefutura si orienti verso “paesaggi” extraterrestri,ossia verso ambiti interferenti col limen delle nostreconoscenze. È infatti la necessità di varcare le sogliedel visibile a sollecitare la sensibilità artisticacontemporanea, sempre maggiormente intrigata daurgenze che sondino il presumibile più che ilpercepibile. Sicché, in questa tensione operativa, inuovi “panorami” vivranno sugli enigmi più o menorisolti di soglie dischiuse oltre il nostro pianeta. Diun “liminarismo” della mente si potrà pertanto 5 Enzo Dall’ara, ravennate di origine, vive a Forlì, doveall’attività di pubblicista associa, in particolare, quella dicritico d’arte.

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parlare domani, nonché di un “titanismodell’immaginario cosmico”, perché l’uomo del terzomillennio si affaccerà proprio sul limen di finestreaperte all’infinito, con la forza immane diun’inesausta volontà di scoperta. Se è vero che“ognuno prende i limiti del suo campo visivo per iconfini del mondo”, come sosteneva Schopenhauer,è altrettanto vero che, in futuro, tali confini siprotrarranno sempre più su un borderline conmargini via via più ampi, a dimensione perfinofantascientifica. Con quest’orientamento creativo, leopere pittoriche di David Sabiu, vissute comemomenti di confessione del Sé e, quindi, dellamonade conscio-inconscio, si allineano sudinamiche formulazioni astratte, con suggeriteipotesi planetarie e stellari, echeggianti la passatastagione informale della Scuola di New York o,meglio, l’action painting degli Irascibili e, inparticolare, di Jackson Pollock. Su fondiintensamente cromatici si svolge un reticolofilamentoso, a tensione gestuale, che procede suampie superfici, animate da evidenti e diffusi fulcrinodali. L’azione pittorica, in grado di approdare adevolutive mete future, rammenta anche la ricercataeloquenza della materia che, in libertà compositiva,afferma le valenze propositive della luce e del colore.

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Introduzione

E' nelle profondità dell'universo…che cercol'impronta divina. La mia ricerca della spiritualitàattraverso la musica e le immagini mi ha portato aduna visualità fantastica dell'universo. Noi siamol'universo e siamo figli delle stelle, ma nonsappiamo da dove siamo venuti o chi veramente ciha creato. Attraverso l'arte e cercando incontinuazione una verità (che chiaramente maitroverò) i miei quadri e la mia musicarappresentano appunto il mio stato d'animo ed ilmio cosmo. L'unica certezza è che l'arte sia il solomezzo per poter comunicare con l'anima. Forse inqueste poche parole esiste un po' di verità...

David Sabiu

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Indice

L’autore pag. 2

Presentazione di Gianluca Rampini pag. 3

Guida alle opere di David Sabiu pag. 5

Introduzione a cura dell’autore pag.11

Opere pag.12

Tutte le opere qui riprodotte possono essereacquistate contattando direttamente l’autoreDavid Sabiu.

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