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ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019 1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA ESTRAMURALE CASTELLO – MIGLIONICO Tel./fax 0835 559008 - DS 0835 550025- DSGA 0835 759940 e - mail: [email protected] PEC: [email protected] www.icmiglionico.gov.it C.F.93056900777 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. REVISIONE approvato dal CONSIGLIO DI ISTITUTO nella seduta del 31 ottobre 2016 E’ meglio una testa ben fatta piuttosto che una testa ben piena

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ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALEVIA ESTRAMURALE CASTELLO – MIGLIONICO

Tel./fax 0835 559008 - DS 0835 550025- DSGA 0835 759940e - mail: [email protected] PEC: [email protected]

www.icmiglionico.gov.itC.F.93056900777

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA2016/2019

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

REVISIONE approvato dal CONSIGLIO DI ISTITUTO

nella seduta del 31 ottobre 2016

“E’ meglio una testa ben fatta piuttostoche una testa ben piena”

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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INDICE

Descrizione PaginaPREMESSA 4DIMENSIONE ISTITUZIONALE E TERRITORIALE 5IL CONTESTO CULTURALE, SOCIALE ED ECONOMICO 5

ATTESE DELLA SOCIETA’, DELLE FAMIGLIE E I BISOGNIFORMATIVI DEGLI ALUNNI 7COLLABORAZIONI NEL TERRITORIO 8EVENTI SIGNIFICATIVI DELLA STORIA DELLA SCUOLA 8ANAGRAFE SCOLASTICA E CONDIZIONI AMBIENTALI 9RISORSE UMANE, FINANZIARIE E STRUMENTALI 9SPAZI E ATTREZZATURE 16DIMENSIONE PEDAGOGICA CURRICULARE 19PROGETTAZIONE EDUCATIVA 21PROGETTAZIONE CURRICOLARE 26PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE 44DIMENSIONE ORGANIZZATIVA-RELAZIONALE

PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA 49ORGANIZZAZIONE ORARIA 53SCUOLA E FAMIGLIA 57VALUTAZIONE 57VALIDAZIONE ANNO SCOLASTICO 66CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 66DIMENSIONE AMMINISTRATIVA-GESTIONALE 72PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE 75FORMAZIONE 81

Allegati al P.T.O.F.

-Atto di indirizzo del Dirigente scolastico

-Piano di Miglioramento

-Carta dei Servizi

-Regolamento d’Istituto

-Curricolo verticale

-Patto educativo di corresponsabilità

-Protocollo accoglienza alunni stranieri

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IL COLLEGIO DOCENTI

- VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e

formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislativevigenti”;

- VISTO l’atto di indirizzo per l’elaborazione del piano dell’offerta formativa per il triennio

2016/2019 del Dirigente Scolastico Labbate Elena, prot. 438c/23 del 2 Ottobre 2015;

- PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:

1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico

precedente il triennio di riferimento, il Piano Triennale dell'Offerta Formativa;

2) il PTOF deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le

attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente

scolastico;

3) il PTOF è approvato dal consiglio d’istituto;

4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti

d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;

5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà

pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

- TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà

istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e

dalle associazioni dei genitori;

REDIGEil presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

Il piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre per tener conto di eventuali

modifiche necessarie.

PREMESSA

Il presente Piano Triennale (2016/19) dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo diMiglionico, elaborato dal Collegio dei Docenti, sulla base dell’atto di indirizzo emanato dalDirigente Scolastico, rappresenta “il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale eprogettuale” dell'Istituto, nel quale sono esplicitati la mission, la vision e i valori di riferimento e siconfigura quale strumento indispensabile poiché definisce e descrive una specifica propostaeducativa, orientata a soddisfare i bisogni particolari dell'utenza a cui è rivolto, attraverso lavalorizzazione delle risorse disponibili, scolastiche ed extrascolastiche, nonché attraverso la

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strutturazione di un progetto educativo volto ad offrire a ciascun soggetto efficaci opportunità dicrescita cognitiva, emotiva e sociale.

Mission

L’azione progettuale che l’Istituto svolge mira a promuovere un continuo miglioramento dellaqualità dell’istruzione tesa a favorire quei processi di apprendimento, di sviluppo personale e diauto orientamento di tutti gli allievi

Valori

- La centralità della persona

E’ la creazione di un sistema che punti sul ruolo e sulla centralità della persona favorendone laformazione e la crescita nella sua interezza, che investa sui valori di uguaglianza, libertà,solidarietà, cooperazione, che assicuri un impianto culturale solido e flessibile tale da coniugare gliaspetti cognitivi e intellettuali dell’apprendimento con quelli applicativi e pratici del “fare e delsaper fare”, che concorra a rimuovere efficacemente disagi, contrasti, emarginazione.

- La valorizzazione della diversità

In una società sempre più multiculturale la scuola deve cogliere le diversità come valore edeffettiva risorsa che arricchisce ogni persona, deve concorrere a creare un ambiente educativostimolante proprio perché pluriculturale.

-La relazione con gli altri e la comunicazione

È la scuola che deve essere in grado di presentare, nel mondo del lavoro, giovani che sappiano, chesappiano fare e che, soprattutto, siano in grado di rapportarsi con gli altri.Sta proprio nella qualità delle relazioni interpersonali, la creazione di un clima sociale positivocaratterizzato da accoglienza, sicurezza, fiducia, autonomia, autostima e collaborazione.In una società come l’attuale è infatti fondamentale acquisire la capacità di comunicare e direlazionarsi al contesto.

Nel presente Piano, che è un documento flessibile, sono previste attività che, nel corsodell’anno, potrebbero essere modificate per sopraggiunti motivi o integrate così comepotrebbero essere realizzate altre non preventivate che, ad oggi, è impossibile prevedere.

DIMENSIONE ISTITUZIONALE E TERRITORIALE

L’Istituto Comprensivo Statale di Miglionico nasce nell’anno scolastico 2015/2016 a seguito delPiano di dimensionamento regionale (DCR della Basilicata n. 215 del 20 /01/2015).

E’ attualmente formato da:- tre plessi di Scuola dell’Infanzia (Miglionico, Grottole, Pomarico);- tre plessi di Scuola Primaria (Miglionico, Grottole, Pomarico);- tre plessi di Scuola Secondaria di Primo grado (Miglionico, Grottole , Pomarico).

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IL CONTESTO CULTURALE, SOCIALE ED ECONOMICO

Miglionico

Miglionico si trova nella parte orientale della Basilicata, in provincia di Matera. E’ situato su unacollina tra i fiumi Bradano e Basento a 465 m sul livello del mare. Il castello del Malconsiglio, ilsecondo castello più antico della Basilicata, domina il panorama della collina. La città è nota perle vicende legate al castello, ove si tenne la Congiura dei Baroni contro re Ferdinando 1°D’Aragona. E’ affiliata all’Associazione Nazionale Città dell’olio, un ente che si occupa dellapromozione e valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva e dei territori di produzione. Nel suoterritorio si trova la riserva regionale S. Giuliano, in quanto il versante destro del fiume Bradanoe del lago di S. Giuliano, appartiene in parte al territorio del comune. Le origini di Miglionicosono remote, probabilmente risalenti a una città Enotria, come testimoniato da tombe e vasirisalenti al VIII secolo a.c. rinvenuti nel suo territorio, soprattutto nel corso degli scavi per ilrifacimento di Piazza Castello. Secondo la tradizione fu fondata da Milone, dal quale deriverebbeil nome della città. Dall'antica cinta muraria che circondava il paese, sono ancora visibilinumerose torri; una di queste è la Torre di Fino, così nominata perché lì finiva il paese, ed erauna torre di guardia che dominava la valle del Bradano La chiesa madre di Santa MariaMaggiore è la principale chiesa di Miglionico. All'interno si custodiscono: il polittico diMiglionico, opera di Cima da Conegliano, risalente al 1499 e formata da 18 tavole racchiuse inuna cornice lignea in pioppo; un Crocifisso del 1629 realizzato dal padre francescano Umile daPetraliail. Nella chiesa sono inoltre conservate diverse tele databili tra il XVI ed il XVII secolo.La popolazione è impegnata nei settori primario, secondario e terziario. Il prodotto tipico(storico) è dato dai fichi secchi che risultano essere i migliori, in assoluto, della Regione. Moltoimportante la produzione di olio extravergine che fa rientrare la città nell’AssociazioneNazionale Città dell’Olio. Nella zona periferica sorgono alcune industrie, quali quella della cartae degli infissi. Nonostante ciò si registra, comunque, una mancanza di lavoro che spinge igiovani ad emigrare.

Grottole

Grottole è un paese antichissimo, testimonianza di ciò è data dall’esistenza di moltissimegrotte, scavate nell’argilla, attualmente adibite a cantine per la conservazione del vino e dellederrate alimentari. E’ situato su un altopiano arrotondato a 481 m sul livello del mare ed èabbracciato dai comuni di Matera, Miglionico, Irsina, Grassano Ferrandina, Salandra eGravina. Le origini di Grottole si possono ricollegare agli albori della civiltà come dimostrano iritrovamenti di insediamenti preistorici, greci e romani e la presenza di numerose grotte ancoravisibili nel territorio. Importanti monumenti sono: il castello posto sulla collinetta della Motta,distaccata dal centro abitato; la chiesa di S. Rocco, protettore di Grottole; la chiesa di SantaMaria Maggiore con annesso l'ex convento dei frati domenicani; il Santuario di Sant’AntonioAbate , risalente alla fine del Trecento.La popolazione è impegnata prevalentemente nel settoresecondario e terziario. Rinomato è l’artigianato locale che affonda le sue radici nella cultura

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pastorale e contadina, mantenendone i caratteri fondamentali anche nelle espressioni piùmoderne. I materiali usati sono quelli che la natura offre: legno, argilla, paglia e vimini.L’argilla, materiale di cui Grottole è ricco, è utilizzata per la produzione di porcellane dipregevole manifattura. L’edilizia e l’agricoltura hanno risentito della crisi e questa ha avutoripercussioni sulla popolazione, infatti tanti giovani sono emigrati in cerca di lavoro per cui siriscontra anche un calo demografico. Sono presenti centri di aggregazione quali: chiese didiverse confessioni, ACR, pro loco. Il punto di riferimento maggiore è la Parrocchia, qualchecircolo ricreativo per anziani, cooperative sociali, strutture per attività sportive: campetto dicalcio, da tennis. Il nostro Istituto si inserisce in un quadro di trasformazioni sociali con un suospecifico ruolo di particolare rilevanza educativa.

Pomarico

Pomarico è un centro urbano di antica origine, dista circa 30 Km dal capoluogo di provincia,Matera. Situato sul crinale tra Basento e Bradano, a circa 455 m. sul livello del mare, presentaun paesaggio prevalentemente collinare, con diffusa e caratteristica vegetazione, di cui l’oasifaunistica della Manferrara è significativa testimonianza. Fruisce di un’efficace rete di viabilitàautomobilistica che la collega con tutti i comuni della valle del Basento, con la città di Matera ela vicina Puglia. A pochi chilometri dall’abitato si notano i ruderi di Pomarico Vecchio (CastroCicurio), antico villaggio fondato dai Greci, cinto da mura. Nei dintorni sono state rinvenutetombe dell’età greca ed ellenistica; sono visibili, inoltre, mura megalitiche e rovine di unantichissimo insediamento. Nella parte alta del paese, il toponimo di Rione Castello segnalal’esistenza di un maniero, oggi ridotto a resti. Il Municipio ha sede nell’ex conventodi sant’Antonio risalente al XVI secolo. La Chiesa omonima conserva nell’interno barocco unadeposizione, una Madonna col Bambino e raffigurazioni di santi dell’artista Pietro AntonioFerro del 1615 e nell’abside ci sono tele di Domenico Guarino. Nei pressi della chiesa c’èil Palazzo Marchesale, costruito dai Donnaperna nei secoli XVII-XVIII. La Chiesa baroccadi San Michele, patrono del luogo, i cui festeggiamenti nel mese di maggio risalgono alla pestedel 1600, è decorata da tele di Pietro Antonio Ferro, Teodoro D’Errico, Andrea Vaccaio eFrancesco Fracanzano. Il comune di Pomarico è caratterizzato da un’accettabile qualità dellavita. L’ambiente socio-economico di provenienza degli alunni è di tipo medio: i genitori sonooccupati in massima parte in attività lavorative del settore secondario. E’ presente anche unadiversificata gamma di professionalità appartenenti al ceto medio: impiegati statali, dipendentipubblici, imprenditori e professionisti. Si rileva anche una modesta presenza di strutturericreativo- culturali che in alcuni momenti dell’anno propongono iniziative che raccolgono lapartecipazione dei cittadini. Degne di nota, negli ultimi anni, sono le manifestazioniorganizzate dal TEATRO-AVIS e da alcune formazioni musicali, che hanno il merito di offrirestimoli e modelli culturali anche ai nostri studenti. Per quanto riguarda in modo più specifico lacrescita culturale di giovani e adulti, si riscontrano delle carenze dovute alla mancanza diluoghi di aggregazione; significativa è, però, l’azione della Parrocchia rivolta all’infanzia e aigiovani, e la presenza di un’associazione per il sostegno educativo e l'assistenza a bambini eragazzi portatori di particolari situazioni di disagio. La scuola esercita fin dalla prima infanziaun ruolo determinante, ancora fortemente sentito come tale dalle famiglie. Nel processo dicrescita di alcuni ragazzi è spesso solo l’istituzione scolastica a proporre esperienze al di fuori

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dell’ambiente locale, per conoscere altre realtà culturali, economiche e artistiche. Anche se nonmancano situazioni di disagio socio-ambientale, il tasso d’abbandono scolastico è assente.

ATTESE DELLA SOCIETÀ E DELLE FAMIGLIE - I BISOGNI FORMATIVI DEGLIALUNNI

La costruzione dell’Offerta Formativa, resa visibile dal presente Piano, scaturiscedalle indagini, anche strutturate, rivolte alle famiglie sulle esigenze formative degli alunni e sulgradimento di pregresse iniziative di apprendimento; dall’analisi socio-economica e culturale del territorio; dall’esplorazione, gestita ordinariamente in aula, deiprocessi di sviluppo dell’età evolutiva. La proposta educativa intende offrire soluzioni, il piùpossibile significative e coerenti. L’offerta formativa, definita in continuità tra i tre segmentiscolastici del Comprensivo, esprime una determinata idea di educazione in risposta ai bisognispecifici rilevati. I bambini e i ragazzi dei tre Comuni vivono le diverse fasi della loro vita inambienti, in linea di massima, ancora tranquilli anche, se le problematiche della società di oggi,caratterizzano anche i nostri paesi. Per far fronte alle esigenze delle famiglie, gli alunnifrequentano la scuola dell’infanzia e la scuola primaria con un orario a tempo pieno(Miglionico e Grottole). Gli alunni trascorrono, quindi, la maggior parte del loro tempo ascuola, un luogo fondamentale della loro vita nel quale sono posti al centro dell’azioneeducativa in tutti gli aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali e ideologici.La scuola risponde ai bisogni formativi degli alunni attraverso la realizzazione di percorsieducativi e didattici; infatti hanno bisogno di prendere coscienza dei propri vissuti e di rifletteresu di essi, hanno bisogno di vivere relazioni aventi senso e significato e vanno sollecitati aconoscersi e a conoscere il mondo che li circonda; inoltre, hanno il bisogno di avere regole,strutture, formazione morale e ricerca del bene. I bambini di oggi, sono i bambini che, prima diimparare a camminare, già si sanno muovere con agilità su smartphone e tablet. La loro parolad'ordine è "interattività": bambini con meno di otto anni li usa per giocare, altri per leggere, un12enne alle prese con i compiti combina insieme smartphone, iPod e tablet per raccogliereinformazioni utili.Tenendo conto di questi aspetti, la scuola dovrà porre le basi del percorso formativo deglialunni sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita, fornirà le chiavi “perapprendere ad apprendere”, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi rendendolecontinuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze. Lascuola deve diventare, quindi, luogo accogliente in un processo in cui saranno coinvolti glistudenti stessi perché sono importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, alfine di ottenere la partecipazione più ampia a un progetto educativo condiviso. Il fondamentaleruolo della scuola e l’importanza di una cooperazione efficace e sinergica con il territorio nelprocesso di crescita intellettiva e morale degli alunni sono emersi dagli incontri tenutosi con iRappresentanti di Enti, Associazioni, Parrocchie, Docenti, Amministrazioni, dei vari paesi sucui opera l’Istituto Comprensivo. Un compito prezioso della scuola e degli insegnanti è quelloche in ogni momento accolgono bambine, ragazze, bambini e ragazzi che gli sono affidati pertante ore della giornata per aiutarli a crescere e diventare cittadini del mondo. Un compito chesi può svolgere meglio, solo se si lavora insieme.

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COLLABORAZIONI NEL TERRITORIO

Per porre in essere la sua azione educativa, la scuola collabora con le famiglie, con le istituzionie con le associazioni presenti sul territorio.Si attueranno iniziative con i seguenti Enti e Associazioni:a Miglionico:Comune – Parrocchia - Pro Loco - Ass. Sportive- ACR – A.V.I.S. - A.D.Vo.S. - A.G.E. –OMNIA MENTIS- VITA ALTERNATIVA – Protezione Civile - Anps Matera;a Grottole:Comune – Parrocchia - Pro Loco - Ass. Sportive - A passo di danza - Coop.cos.Il sicomoro -Centro studi intergenerazionali - Ass. genitori (AGE), - Avis - Corpo forestale dello stato -Protezione civile”- Anps Matera;a PomaricoComune – Parrocchia - Pro Loco - Ass. Sportive- Avis - Mamme in campo - Il puzzle - laProtezione civile – l’ Associazione Vivaldi- Anps Matera.

GLI EVENTI SIGNIFICATIVI DELLA STORIA DELLA SCUOLA.

La storia del nostro Istituto è complessa e ricca di passaggi significativi. Fino all’annoscolastico 1999/2000 c’erano due istituzioni: la Direzione Didattica di Pomarico formata dalleScuole dell’Infanzia e dalle Scuole Primarie presenti nel territorio dei comuni di Pomarico eMiglionico; la Scuola Secondaria di Primo Grado formata dalle scuole presenti nei due comunisuddetti. La Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria del comune di Grottole facevano partedelle relative scuole del comune di Grassano, analogamente anche la Scuola Secondaria diPrimo Grado. Dall’anno scolastico successivo, e precisamente dal 2000/2001 ci sono stati iprimi dimensionamenti: è nato l’Istituto Comprensivo di Pomarico “D.P.Spera” e l’IstitutoComprensivo di Miglionico, che comprendeva anche le scuole di ogni ordine e grado presentinel comune di Grottole, intitolato nel maggio 2009, con delibera del Consiglio d’Istituto e delCollegio Docenti, a “Don Donato Gallucci”, arciprete di Miglionico sin dagli anni deldopoguerra che, nel corso della sua attività parrocchiale, si era distinto per il suo patrimonioculturale e per la sua vocazione ad aiutare i giovani più bisognosi e meritevoli nel loro percorsodi studi. Nell’anno scolastico 2015/2016, in seguito ad un ulteriore dimensionamento è sortol’Istituto Comprensivo di Miglionico che ha accorpato tutte le scuole presenti nei comuni diGrottole e di Pomarico. In tutti questi anni negli Istituti c’è stato un avvicendamento diDirigenti Scolastici titolari e reggenti. Tra le principali attività realizzate nella scuola,particolare attenzione merita la musica con la diffusione, da circa cinque anni della praticamusicale corale e strumentale grazie alla nascita del corso a indirizzo musicale della ScuolaSecondaria di I Grado di Pomarico.

L’ANAGRAFE SCOLASTICA-L’ANDAMENTO DEMOGRAFICO SCOLASTICO

Attualmente gli alunni dell’Istituto sono 816. Nella realtà scolastica dell’Istituto Comprensivosi registra un calo demografico in proporzione a quello degli abitanti di ciascun comune,dovuto al calo delle nascite e al fenomeno migratorio per mancanza di lavoro.

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LE CONDIZIONI AMBIENTALI

La nostra scuola, con la collaborazione degli Enti Locali, mira a garantire le seguenticondizioni ambientali:

un ambiente scolastico pulito, accogliente e sicuro;

la dotazione di locali ed attrezzature adeguate allo svolgimento di attività didattiche; l'abbattimento delle barriere architettoniche;

la predisposizione di sistemi di sicurezza e dei piani di evacuazione degli edifici. Le condizioni di igiene e sicurezza bisogna garantire, infatti ,una permanenza a scuola

confortevole per gli alunni e per il personale.La scuola si impegna a sensibilizzare le istituzioni interessate e i genitori al fine di garantire lecondizioni di cui sopra.

RISORSE UMANE FINANZIARIE E STRUMENTALI

Consultando le proiezioni relative al numero degli obbligati per i prossimi 3 anni, si prevede

una sostanziale diminuzione degli alunni e conseguentemente del numero di classi e di docenti :

MIGLIONICO

GROTTOLE

a.s. 2015/2016 a.s. 2016/2017N. Alunni N. Sez./Classi N. Alunni N. Sez./Classi

Scuola dell’INFANZIAVia Dante

54 3 43 2

Scuola PRIMARIAVia Estramurale Castello

111 6 105 5

Scuola SECONDARIA DI I GRADOVia Estramurale Castello

65 3 74 3

TOTALE 230 12 222 10

a.s. 2015/2016 a.s. 2016/2017N. Alunni N. Sez/Classi N. Alunni N. Sez./Classi

Scuola dell’INFANZIAViale della Resistenza

46 2 42 2

Scuola PRIMARIAVia Nazionale

90 5 83 5

Scuola SECONDARIA DI I GRADOVia Nazionale

71 3 73 3

TOTALE 207 10 198 10

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POMARICO

Fabbisogno dei posti comuni, di sostegno e di potenziamento dell’offertaformativa

Fabbisogno di organico

I docenti dell’organico dell’autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell'offertaformativa attraverso l’espletamento di tutte o parte delle seguenti attività:

Attività d’insegnamento Attività di potenziamento (Es:sportelli didattici antimerdiani o pomeridiani) Attività di sostegno (Es: laboratori didattici) Attività di organizzazione, di progettazione e di coordinamento (Es: sdoppiamento di classi,

sostituzione dei collaboratori di presidenza o dei fiduciari di plesso) Attività di sostituzione dei docenti assenti (fino a 10gg);

Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, la situazione è la seguente:

SCUOLA DELL’INFANZIA:

a.s. 2015/2016 a.s. 2016/2017N. Alunni N. Sez/Classi N. Alunni N. Sez./Classi

Scuola dell’INFANZIAQuartiere Aldo Moro

88 4 91 4

Scuola PRIMARIAVia S. Giovanni

148 8 132 7

Scuola SECONDARIA DI I GRADOQuartiere Aldo Moro

143 6 139 6

TOTALE 379 18 362 17

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SCUOLA PRIMARIA:

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO:

POTENZIAMENTO

2015/16 2016/171 posto di A345 Inglese 9 ORE + 9 ORE A345 Inglese

Miglionico

Posti comuni inorganico di diritto(posti interi)

Posti comunispezzoni orari

Posti di sostegnoOrganico di diritto

Posti di sostegno inderoga

Posti di religione

2015/16 2016/17 2015/16 2016/17 2015/16 2016/17 2015/16 2016/17

4 4 5 5 / / 3 ore 3 ore

Posti comuni inorganico di diritto(posti interi)

Posti dipotenziamento

posti di sostegno inorganico di diritto

Posti di sostegno inderoga

Posti di religione

2015/16 2016/17 2015/16 2016/17 2015/16 2016/17 2015/16 2016/17 2015/16 2016/17

31 29 3 3 1 2 1+ 6 ore 1 1+12 ore

Posti comuni in organicodi diritto (posti interi)

posti di sostegno inorganico di diritto

Posti di sostegnoin deroga

Posti di religione

2015/16 2016/17 2015/16 2016/17 2015/16 2016/17 2015/16 2016/17

18 16 / / 12.5ore

1 13.5 ore 12 ore

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Grottole

Posti comuni inorganico di diritto(posti interi)

Posti comunispezzoni orari

Posti di sostegnoOrganico di diritto

Posti di sostegno inderoga

Posti di religione

2015/16 2016/17 2015/16 2016/17 2015/16 2016/17 2015/16 2016/17 2015/16 2016/17

2 2 6 6 1 / / 9 ore 3 ore 3 ore

Pomarico

Posti comuni inorganico di diritto(posti interi)

Posti comunispezzoni orari

Posti di sostegnoOrganico di diritto

Posti di sostegno inderoga

Posti di religione

2015/16 2016/17 2015/16 2016/17 2015/16 2016/17 2015/16 2016/17 2015/16 2016/17

15 15 6 ore 6 ore 1 / / / 6 ore 6 ore

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO

Ai sensi dell’art.1, comma 5 della legge 107/2015, i docenti dell’organico di potenziamentoconcorrano al raggiungimento di alcuni dei seguenti obiettivi prioritari previsti nel Piano:

la prevenzione e il recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica; l’acquisizione dei livelli essenziali di competenze linguistiche, scientifiche, logico matematiche e

digitali nonché l’innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze stesse; l’individuazione e la pianificazione di strategie inclusive, approcci laboratoriali, flessibilità

organizzativa e didattica per valorizzare le differenze (classi aperte, gruppi di lavoro,rimodulazione oraria, didattica “capovolta”, peer education, cooperative learning etc.);

la valorizzazione della componente alunni in termini di cittadinanza consapevole e di sviluppodel senso di legalità e dell’etica della responsabilità, di autonomia di iniziativa e capacità diorientarsi, di collaborazione e spirito di gruppo;

l’acquisizione di competenze nella pratica e nella cultura della musica e del teatro, nelle artifigurative e nella storia dell'arte anche mediante l’uso di tecnologie multimediali di produzione edi diffusione delle immagini e dei suoni;

lo sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano con particolare riferimentoall'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport;

il potenziamento delle competenze nelle lingue straniere tramite la metodologia CLIL e igemellaggi con altre scuole europee;

la sensibilizzazione delle giovani generazioni sui temi della salvaguardia, tutela e miglioramentodella qualità dell’ambiente diffondendo la cultura della valorizzazione della cosa pubblica.

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Posti per il potenziamento

Anno scolastico 2015/2016Richiesto per l’anno scolastico

2016-17Ottenuto per l’annoscolastico 2016-17

Tipologia n. docenti Motivazione Tipologia n.docenti

Motivazione Tipologia n. docenti

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIAPosto comune 3 La prevenzione e il

recuperodell’abbandono edella dispersionescolastica;l’acquisizione deilivelli essenziali dicompetenzelinguistiche,scientifiche, logicomatematiche edigitali nonchél’Innalzamento deilivelli di istruzionee delle competenzestesse anche ai finidei risultati nelleprovestandardizzatenazionali(INVALSI)..

Posto comune 3 La prevenzionee il recuperodell’abbandonoe delladispersionescolastica;l’acquisizionedei livelliessenziali dicompetenzelinguistiche,scientifiche,logicomatematiche edigitali nonchél’Innalzamentodei livelli diistruzione edellecompetenzestesse anche aifini dei risultatinelle provestandardizzatenazionali(INVALSI)..

Postocomune

3

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADOSCUOLA SECONDARIADI I GRADO

A345-346 LINGUAINGLESE

SCUOLASECONDARIADI I GRADO

L’acquisizione deilivelli essenziali dicompetenzelinguistiche;potenziamentodella lingua ingleseanche mediantel’utilizzo dellametodologia CLIL;il consolidamento eil radicamento dellacultura e dellaprassi del curricoloverticale.

A043LETTERE

A059MATEMATICA

2

1

Migliorare gliesiti scolasticinell’arealinguistica

Miglioramentodellecompetenzematematichedegli studenti .

A345Inglese

9 ore

+

9 ore

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e deiparametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.

Il comma 14, punto 3, della legge n.107 del 13.07.2015 richiede l’indicazione del fabbisognorelativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto dei limiti e deiparametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009,n. 119, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 334, della legge 29dicembre 2014, n.190. La quantificazione del suddetto personale, viene fatta partendo dai dati storici della scuola edeffettuando una proiezione per i prossimi tre anni sulla scorta degli incrementi o decrementi delnumero di alunni e classi.

a.s.2015/16 2016/17

Tipologia n.

DSGA 1 1

Assistente amministrativo 4 4

Collaboratore scolastico Nel corrente A. S. l’organicodei collaboratori è costituitoda

13 unità con rapporto di

lavoro a tempo

indeterminato;

2 unità con rapporto di

lavoro a tempo

determinato fino al 30

Giugno;

Visto il piano dell’offertaformativa, l’organizzazione deltempo-scuola, il numero deiplessi e la complessitàstrutturale dell’istituzionescolastica, il fabbisogno deicollaboratori scolastici deveessere incrementato dialmeno 3 unità.

Nel corrente A. S. l’organicodei collaboratori è costituitoda

13 unità con rapporto di

lavoro a tempo

indeterminato;

2 unità con rapporto di

lavoro a tempo

determinato fino al 30

Giugno;

Visto il piano dell’offertaformativa, l’organizzazione deltempo-scuola, il numero deiplessi e la complessitàstrutturale dell’istituzionescolastica, il fabbisogno deicollaboratori scolastici deveessere incrementato dialmeno 3 unità.

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SPAZI E ATTREZZATURE

La realizzazione dell'offerta formativa richiede una serie di interventi volti a rendere piùefficace l'attività didattica; in questo contesto svolgono un ruolo fondamentale gli spazi comunidestinati ad attività di laboratorio, approfondimento e consultazione. Per tali esigenze, sono adisposizione dei docenti e degli alunni le seguenti strutture:

MIGLIONICO

Spazi e strutture INFANZIA PRIMARIA SECONDARIAAula ad utilizzo classi 3 6 3

Aula LIM / 2-

/

Aula di Arte ed Immagine / / /

Aula di musica / 1 /

Aula informatica e multimediale / / /

Aula insegnanti / Bibliomedia Bibliomedia

Aula per alunni disabili / / /

Aula video / Bibliomedia Bibliomedia

Biblioteca alunni / / /

Palestra con spogliatoio / / /

Giardino / / /

Cucina / 1 /

Mensa 1 1 /

Auditorium salone Aula magna Aula magna

Ufficio DS / 1 1

Ufficio DSGA / 1 1

Ufficio segreteria / 1 1

Area servizio personale ATA / / /

Pedana per disabili / 1 1

GROTTOLE

Spazi e strutture INFANZIA PRIMARIA SECONDARIAAula ad utilizzo classi 2 5 3

LIM / 1 3Aula di Arte ed Immagine 1 / 1

Aula di musica 1 7 7

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POMARICO

Spazi e strutture INFANZIA PRIMARIA SECONDARIAAula ad utilizzo classi 4 8 6

LIM/Aula LIM / 2 2/1

Aula di Arte ed Immagine / / 1

Aula di musica / / 1

Aula informatica e multimediale / 1 1

Aula insegnanti / / 1

Aula per alunni disabili / / /

Aula video / / 1

Biblioteca alunni / / 1

Laboratorio scientifico / / 1

Palestra con spogliatoio Aulapsicomotricità

1 /

Giardino 1 1 /

Cucina / / /

Mensa 2 aule 1 aula /

Auditorium 1 / /

Ufficio DS / / 1

Ufficio DSGA / / 1

Ufficio segreteria / / 1

Aula informatica e multimediale / 1 /

Aula insegnanti / / 1

Aula per alunni disabili / / /

Aula video / / /

Biblioteca alunni / 1 /

Laboratorio scientifico / / /

Palestra con spogliatoio salonepsicomotricità 1 1Giardino / / /

Cucina 1 / /Mensa 1 2aule /

Auditorium / / /

Ufficio DS / 1 /

Ufficio DSGA / / /

Ufficio segreteria / / /

Area servizio personale ATA 1 2 1

Pedana per disabili / / 1

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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Area servizio personale ATA 1 1 1

Pedana per disabili / 1 /

Si rileva la necessità di implementare sempre di più e sempre meglio le dotazioni tecnologichedell’istituto attraverso l’accesso a fonti di finanziamento statali, comunitarie o private.

A tale proposito si indicano i progetti già approvati in fase di realizzazione o anche a quelli giàpresentati ed in attesa di autorizzazione rimarcando la complementarietà di tali attrezzature/strutturecon i fabbisogni formativi sopra citati nel PTOF e, soprattutto, con la necessità di una didattica chevalorizzi gli stili di apprendimento e cognitivi degli studenti anche al fine di una personalizzazionedell’intervento formativo.

Infrastruttura/attrezzatura

MOTIVAZIONE DELLA SCELTA Fonti di finanziamento

Realizzazione,l’ampliamento ol’adeguamento delleinfrastrutture di reteLAN/WLAN:

La scuola in rete

Il cablaggio wireless nella maggior partedegli spazi dell’Istituto Scolasticopermette a docenti e discenti diutilizzare strumenti didattici tecnologicie servizi come Registro Elettronico,comunicazione digitale scuola-famiglia,ricerca informazioni su internet,condivisione di documenti, accesso apiattaforme di e-learnig e socialnetwork didattici, etc.

descrizione del bando:

9035 del 13/07/2015 - FESR -realizzazione/ampliamento reteLanWLan

Prot. N 16466 del 18/11/2015

Valutato

Realizzazione ambientidigitali

Scuola reale, scuoladigitale

Sviluppo e potenziamento dell’innovazione didattica attraverso l’usodelle tecnologie informatiche.

Integrazione della scuola nel territorioquale agenzia educativa multimedialepronta a rispondere alle esigenzeformative dell’utenza.

descrizione del bando:

12810 del 15/10/2015 -FESR –Realizzazione AMBIENTI DIGITALI

Prot. N. 28771 del 20/12/2015

DIMENSIONE PEDAGOGICO-CURRICOLARE

Finalità formative

Per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli diistruzione e le competenze degli alunni, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, percontrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l’abbandono ela dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversigradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca,sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva,

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per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzionepermanente dei cittadini, la presente legge dà piena attuazione all’autonomia delle istituzioniscolastiche di cui all’articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, anchein relazione alla dotazione finanziaria.Gli esiti finali auspicati dalla nostra istituzione scolastica sono riferibili al successo formativo diogni alunno, successo da perseguire nel quadro di uno sviluppo armonico e integrale della persona.Attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, così come nello studio personale, nelle esperienzeeducative relazionali vissute in famiglia e nella comunità, ogni studente dovrà essere in grado diiniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità la vita sociale e professionale, riflettendo edesprimendo la propria personalità in tutti i suoi aspetti. Rispetto a questo obiettivo principe, unpunto di riferimento comune e condiviso a livello europeo sono le competenze chiave dicittadinanza, quelle che concernono l’apprendimento permanente definite dal Parlamento Europeo edal Consiglio dell’Unione Europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) ed in particolare lecompetenze linguistiche, logico-matematiche e scientifiche di base che aiutano a sviluppare glistrumenti necessari a organizzare e riorganizzare il proprio agire, nella vita quotidiana e in quellaculturale e professionale. La costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica dellaresponsabilità sono altri obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza. Entrambi questiobiettivi si concretizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole, e implicanol’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del propriocontesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola. Il nostro Istituto intende:

innalzare il livello d’istruzione e le competenze, contrastare le disuguaglianze; prevenire e recuperarel’abbandono e la dispersione scolastica;

realizzare una scuola aperta; garantire il diritto allo studioe pari opportunità di successo formativo;

promuovere lo “star bene a scuola” creando nella classe un clima favorevole al dialogo, alladiscussione, alla partecipazione, alla collaborazione per attivare il processo di apprendimento;

favorire il confronto fra le diversità individuali intese come fonte di arricchimento reciproco,sollecitando alla collaborazione e all’interazione anche con le altre culture, nel rispetto delleregole della convivenza democratica;

promuovere l’autostima, l’autonomia, la responsabilità personale in un rapporto dicomprensione ed incoraggiamento, affinché l’alunno prenda coscienza delle propriepotenzialità;

valorizzare la realtà nella quale si radica l’esperienza dell’alunno, privilegiando leconoscenze che già costituiscono il suo patrimonio per guidarlo alla scoperta e al rispettodell’ambiente e delle persone;

ampliare l’orizzonte culturale e sociale di ciascuno, promuovendo l’acquisizione dei mezzifondamentali della comunicazione e l’avvio alla padronanza di concetti e di abilità essenzialialla comprensione della realtà circostante.

La delineazione dei percorsi formativi acquista particolare significato in ordine allaloro“attenzione alla persona”, quindi, nella progettazione dei percorsi formativi individuati nellaprogrammazione didattica, le specifiche attività di apprendimento possono essere organizzate e

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svolte con modalità diverse scelte per rendere più efficace l’intervento.Tali modalità sono:

progettazione di percorsi didattici adeguati al contesto sociale e alle caratteristiche deglialunni per riconoscere e valorizzare le diversità;

i tempi di insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline, adeguati ai ritmi diapprendimento degli alunni;

progettazione di unità di apprendimento mono o pluridisciplinari che diano la possibilità diprogrammare percorsi formativi che coinvolgano più attività anche sulla base degli interessideglialunni;

lezioni collettive in classe o con più classi, come momenti di attività, comunicazione diinformazioni comuni;

utilizzo di tecniche audiovisive o multimediali ;

realizzazione di iniziative di sostegno e di recupero;

attivazione di percorsi didattici individualizzati nel rispetto del principio generaledell’integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunnistranieri e diversamenteabili;

interventi sulle dinamiche relazionali della classe, usufruendo delle opportunità offerte dalleprofessionalità scolastiche ed extrascolastiche.

La dimensione progettuale dell’offerta formativa dell’Istituto si realizza su quattro livelli:

LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA

LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE

LA PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE

LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

PROGETTAZIONE EDUCATIVA

Indicazioni Nazionali (D.M. 254/2012)

Le nuove Indicazioni Nazionali disegnano un quadro chiaro e preciso della scuoladell’Infanzia e delle scuole del Primo Ciclo d’Istruzione. Ne definiscono da una parte ildelicatissimo ruolo all’interno della società, caratterizzata dal cambiamento, dalla discontinuità,dalla varietà culturale, dalla complessità, rispetto alla quale la scuola ha il compito di ridurre laframmentazione e di dare un senso alla molteplicità delle esperienze, dall’altra la necessitàirrinunciabile dell’istituzione scolastica di conservare la propria identità di ambiented’apprendimento. Ne consegue che, l’attuazione di un progetto realmente educativo,presuppone da parte dei docenti dei tre ordini di scuola, un impegno finalizzato allacollaborazione e alla condivisione di intenti, di obiettivi, di metodologie e di strategie in vista diuna meta d’arrivo comune che è quella di formare la persona.

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Gli intenti condivisi:principi e valori

I docenti in servizio nel nostro Istituto si impegnano a conformare la propria azione educativaai fondamentali principi e valori ispirati dalla Costituzione Italiana e indicati nelle IndicazioniNazionali e ribaditi dalla Carta dei Servizi, quali :

Uguaglianza e Imparzialità (art. 3 Cost.) Pari opportunità ( art. 3 Cost. comma 2) Accoglienza e integrazione (art. 34) Inclusione Trasparenza Rispetto della libertà personale

Alla Costituzione fa riferimento lo Statuto delle studentesse e degli studenti: la scuola, luogodi formazione «mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo dellacoscienza critica», si pone come «una comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale»che si ispira e si modella sui valori democratici e nella quale ognuno «con pari dignità e nelladiversità dei ruoli» opera per garantire alle nuove generazioni: «la formazione alla cittadinanza,la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recuperodelle situazioni di svantaggio».

La scuola, che «fonda la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente»,ha quindi l’onore e l’onere di contribuire «allo sviluppo della personalità dei giovani, del lorosenso di responsabilità e della loro autonomia individuale» e lo fa adeguando i propri obiettiviculturali e professionali all'evoluzione delle conoscenze e in vista dell'inserimento dei giovaninella vita attiva.

Per raggiungere tali ambiziosi traguardi la vita della comunità scolastica deve basarsi «sullalibertà di opinione ed espressione, sulla libertà religiosa, sul rispetto reciproco di tutte lepersone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barrieraideologica, sociale e culturale».

Tutti i docenti dell’Istituto ispirano la propria azione educativa ai seguenti principi condivisi:

la centralità dell’alunno;

il successo scolastico; la riduzione del disagio; il benessere degli alunni con bisogni educativi speciali;

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la cittadinanza;

la comunicazione; la ricerca come stile d'apprendimento;

la continuità dei percorsi formativi; la collaborazione.

La centralità dell’alunno

Il presente piano dell’Offerta Formativa è stato definito ed elaborato in ogni sua parte senzamai perdere di vista i destinatari a cui esso è rivolto, ossia tutti gli alunni, ognuno con la propriastoria e la propria unicità. Gli insegnanti dell’istituto si impegnano a prestare la propria operaeducativa e didattica tenendo sempre conto della singolarità di ogni alunno, della suaparticolare identità, delle sue peculiarità, delle sue capacità e dei suoi limiti, del suo specificomodo di essere, di relazionarsi, di apprendere; mirano a uno sviluppo armonico e strutturatodella personalità nei suoi vari aspetti (affettivo, relazionale, cognitivo, fisico), promuovono unasignificativa maturazione dell’autonomia (intesa come autonomia di scelta, di pensiero, diprogetto) e della consapevolezza personale.

Il successo scolastico

Ogni insegnante, nell'esercizio della propria libertà professionale, stabilisce tempi, ritmi estrategie di insegnamento finalizzati al successo scolastico di tutti gli alunni, nel rispetto dellespecifiche modalità d' apprendimento di ciascuno e nella consapevolezza che il buon esito delproprio operato non è attestato dai risultati conseguiti dagli alunni che non presentanoparticolari criticità, ma è comprovato preminentemente dalla sorte degli alunni problematici. Alfine di promuovere il successo scolastico di tutti gli alunni, gli insegnanti si impegnano afavorire l'obiettivo dello star bene a scuola e del sentirsi parte integrante e necessaria dellacomunità, nonché a valorizzare i contributi personali apportati da ognuno. Ogni insegnanteadotta atteggiamenti e comportamenti affermativi, evita apprezzamenti di biasimo e giudizinegativi gratuiti, agisce sullo stimolo della motivazione, sul riconoscimento delle attitudini, sulrinforzo della valorizzazione e della gratificazione.

La riduzione del disagio

Ogni insegnante coglie e accoglie i bisogni educativi di ciascun alunno e persegue l'agioscolastico di tutti, particolarmente di quelli che evidenziano un'emotività fragile, un'autostimacarente, un'insicurezza di base. Ogni insegnante presta costante attenzione ai comportamenti ealle manifestazioni degli alunni al fine di captare ogni possibile segnale di disagio e di attivaretempestivamente adeguate iniziative di compensazione, ricorrendo alle risorse dell'istituto,intervenendo cooperativamente con le famiglie e rivolgendosi, quando necessario, ad agenzie eprofessionisti del settore. Gli insegnanti inoltre attuano iniziative di screening atte ad agevolarel'identificazione precoce dei soggetti a rischio di disturbi specifici o con difficoltà diapprendimento

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Il benessere degli alunni con bisogni educativi speciali

Gli insegnanti favoriscono, con l'esercizio della loro sensibilità e con ogni strategia educativa inloro possesso, l'inclusione, il benessere e il successo scolastico degli alunni con bisognieducativi speciali. Mostrano una particolare attenzione per ogni tipo di bisogno e, andando oltrela certificazione di disabilità, pianificano procedimenti per il riconoscimento precoce e per iltrattamento dei bisogni speciali, sia che si tratti di bisogni causati da disturbidell'apprendimento, sia che si tratti di bisogni dovuti a svantaggi socio culturali, sia che si trattidi bisogni legati a difficoltà linguistiche. Gli insegnanti si impegnano a rimuovere gli ostacoliche frenano l'apprendimento e lo sviluppo della personalità attraverso la progettazione e larealizzazione di una didattica personalizzata, tagliata a misura delle diverse situazioni, a tal finerealizzano interventi vari e differenziati: interventi specialistici e/o informali, individuali e/oinseriti all'interno delle normali attività scolastiche, di breve durata e /o protratti nel tempo;redigono, quando opportuno, un piano didattico personalizzato che serva come strumento dilavoro e che abbia la funzione di documentare e condividere con le famiglie le strategie diintervento programmate. Ogni prassi di cui gli insegnanti si avvalgono sarà sempre e comunquefondata sul rispetto e sulla valorizzazione delle attitudini, delle intelligenze, degli stili cognitivie sarà sempre e comunque tesa allo sviluppo delle conoscenze e delle abilità, affinché gli alunnicon bisogni speciali possano pervenire al raggiungimento dei traguardi curricolari previsti inuscita per tutti gli alunni. Gli insegnanti collaborano con le famiglie, con i centri territoriali,con gli specialisti presenti nel territorio, si impegnano inoltre a partecipare a iniziative diformazione professionale per ampliare e arricchire la propria capacità di risposta a tali bisogni.Riguardo agli alunni stranieri iscritti nelle scuole dell'istituto, gli insegnanti si impegnano afavorire, con opportune strategie, l'integrazione e l'inclusione in primo luogo attraverso larealizzazione di un clima d'accoglienza tale da evitare all'alunno straniero la percezione di sécome minoranza. Adottano concretamente e nel vissuto quotidiano la cultura dell'uguaglianzanella differenza, guidano gli alunni a comprendere che ogni diversità è per tutti un'occasione diarricchimento e di crescita e a considerare la presenza in classe di culture diverse come unvalore aggiunto, una condizione privilegiante. Prediligono le attività atte a suscitare ilconfronto tra le culture, a stimolare il racconto e la comparazione delle esperienze personali, avalorizzare le diverse radici culturali. Sul piano più prettamente didattico gli insegnantiutilizzano strategie atte a facilitare l'apprendimento della e nella lingua italiana.Programmano interventi individualizzati, promuovono progetti finalizzati all'alfabetizzazione,alla conoscenza, all'interazione. Gli insegnanti garantiscono agli alunni diversamente abiliun'effettiva uguaglianza delle opportunità formative, si adoperano affinché essi possanosviluppare al meglio le loro capacità e le loro attitudini, affinché possano conquistare un livellodi maturazione globale tale da consentire una buona qualità della vita. Gli insegnanti assumonol'impegno di progettare e porre in esecuzione percorsi formativi che facilitano l'integrazionedegli alunni diversamente abili non solo nella realtà scolastica ma anche in quellaextrascolastica. Predispongono il piano educativo individualizzato, progettano e realizzanopratiche d'accoglienza per sostenere gli alunni nella fase di adattamento, individuano eapplicano strategie operative finalizzate all'acquisizione dell'autonomia, della socializzazione,della partecipazione, prevedono l'uso di sistemi e strumenti compensativi e di misuredispensative, si adoperano alla facilitazione degli apprendimenti per l'acquisizione di abilità

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cognitive, comunicative, espressive, percettive, psicomotorie e per la conquista degli strumentioperativi di base linguistici e logico-matematici. Cooperano non solo all'individuazione degliobiettivi, dei metodi e delle risorse, ma anche al coinvolgimento delle famiglie, dei compagnidi classe, del personale ausiliario e di segreteria, nonché a un graduale e agile passaggio alsuccessivo ordine di scuola dell'obbligo.

La cittadinanza

Gli insegnanti realizzano un ambiente di lavoro e d'apprendimento in grado di conferire unsenso alla molteplicità delle esperienze vissute dagli alunni, fanno sì che la scuola rappresenti illuogo in cui l'educazione alla cittadinanza non sia un sapere impartito ma un valore agito nellapratica e nei rapporti quotidiani; un valore agito attraverso un clima sociale propositivo,fondato sul rispetto degli altri e delle norme di convivenza condivise, sul confronto, sullacollaborazione, sulla solidarietà, sulla partecipazione all'organizzazione dei percorsid'apprendimento e alla risoluzione dei problemi; un valore agito che promuova la relazioneinterpersonale e la comprensione con tutta la gamma delle possibili differenze: differenze dilingua, di religione, di cultura, di provenienza sociale, di condizione personale. Un valore agitofinalizzato alla conquista del pensiero divergente, alla capacità di giudizio e di scelte autonomee consapevoli, all'esercizio della partecipazione responsabile e dell'impegno attivo. In ultimaistanza un valore agito che conduca gli alunni alla conquista di una forma mentis in grado direnderli cittadini del mondo e del tempo, nel mondo e nel tempo della complessità.

La comunicazione

Gli insegnanti costruiscono un'articolata rete di relazioni tra gli alunni della classe, tra questi egli alunni di classi diverse, tra insegnanti di classe e insegnanti di classi diverse, trainsegnanti e alunni, tra insegnanti e genitori, ecc. il cui canale privilegiato è quello del dialogo.Essi adottano, con gli alunni, con i genitori, con i colleghi e con gli altri soggetti coinvolti nelprocesso formativo, uno stile comunicativo improntato alla comprensione e all'ascolto,assecondano e incoraggiano l'espressione di idee, di vissuti, di dubbi, di difficoltà; fornisconorisposte, consulenze, consigli e chiarimenti, soprattutto si impegnano a reiterare, con i modiopportuni, la loro disponibilità ad offrire ad alunni e genitori tutte le spiegazioni di cui hannobisogno, nel rispetto delle loro esigenze individuali e senza mai assumere atteggiamentimortificatori.

La ricerca come stile d’apprendimentoGli insegnanti, consapevoli che il loro compito non può limitarsi alla trasmissione delleconoscenze, si impegnano affinché gli alunni acquisiscano il metodo della ricerca come stiled'apprendimento. A tal fine fanno sì che gli alunni possano vivere la scuola come il luogo piùadatto a esprimere i loro “perché,” a trovare stimoli e strumenti utili per cercare le risposte.Facilitano la strutturazione di nuove conoscenze attraverso l'esercizio del problem solving,abituando cioè gli alunni a riconoscere, focalizzare e analizzare i problemi, a individuare eformulare ipotesi risolutive degli stessi, a pianificare e attuare procedimenti di verifica.Considerano il processo di insegnamento- apprendimento come un sistema aperto in cui glialunni divengono attori dell'indagine e gli insegnanti fungono da facilitatori, utilizzano icontenuti delle discipline non come fine bensì come mezzo per giungere, attraverso

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l'elaborazione delle informazioni, alla risoluzione dei problemi. Promuovono la conquista diattitudini e atteggiamenti mentali che consentiranno agli alunni di rivedere, adeguare e ampliarele proprie conoscenze per tutta la vita.

La continuità dei percorsi formativi

Gli insegnanti dell’Istituto garantiscono la consecutività e la coerenza del processo diformazione degli alunni. Si impegnano perché la maturazione delle abilità e delle competenzeavvenga in modo graduale e armonico, attraverso un continuum tra i tre ordini di scuola e fannosì che il passaggio da un ordine all'altro rappresenti per gli alunni una naturale evoluzione,scongiurando strappi, incongruenze,avvicendamenti traumatici. A tal fine organizzano giornatedell'accoglienza nella scuola primaria per i bambini di cinque anni della scuola dell' infanzia enella scuola secondaria per gli alunni di quinta classe della primaria; elaborano e realizzanoprogetti integrati di continuità educativa; redigono un curricolo in verticale per lapianificazione delle abilità e delle competenze attese alla fine del ciclo dell'obbligo; progettanoattività e iniziative didattiche di collegamento tra i vari segmenti scolastici.

La collaborazione

Gli insegnanti dell'Istituto si impegnano a realizzare forme di collaborazione il più possibileefficaci con le famiglie e con tutte le realtà territoriali che abbiano un ruolo nel processoformativo degli alunni. Gli insegnanti instaurano con le famiglie un rapporto fondato suldialogo, sul confronto, sulla condivisione, sul mutuo sostegno ai fini del raggiungimento dellafinalità educativa che le accomuna; adottano un comportamento di disponibilità e diaccoglienza integrando attivamente le famiglie alla vita della scuola e coinvolgendole nellaprogettualità didattica e nelle scelte riguardanti l'ampliamento dell'offerta formativa; realizzanomomenti di incontro, sia quelli previsti nel piano annuale delle attività, sia convocandol'assemblea dei genitori o sollecitando incontri individuali ogni qualvolta se ne rilevi l'esigenza.Gli insegnanti inoltre accolgono e promuovono forme di cooperazione con le famiglie, con lealtre scuole, con le amministrazioni locali, con le istituzioni pubbliche e private, con leassociazioni culturali e sportive presenti sul territorio, nonché con educatori ed esperti, nellaconvinzione che ogni valida cooperazione possa essere utile per arricchire l'offerta formativa eche integrare scuola e territorio nell'elaborazione di progetti educativi risulti fondamentale perla lotta contro il disagio giovanile.Il nostro Istituto accoglie ogni valida iniziativa esterna rivolta a genitori e alunni, anchemediante intese, accordi o convenzioni; partecipa a iniziative esterne a livello locale enazionale, promuove attività di ricerca e di esplorazione del territorio, si impegna a usare letecnologie multimediali come veicolo di conoscenza e di connessione con altre realtà, divulgale iniziative e il materiale della scuola attraverso il suo sito web, si impegna affinché la scuolastessa divenga centro di promozione culturale e sociale.

Patto di corresponsabilità educativa

La scuola è l’ambiente educativo e di apprendimento in cui si promuove la formazione di ognialunno attraverso l’interazione sociale in un contesto relazionale positivo.

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La condivisione delle regole del vivere e del convivere, può avvenire solo con una efficace e fattivacollaborazione con la famiglia. La scuola, pertanto, proseguirà costantemente l’obiettivo di costruireun’alleanza educativa con i genitori.Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti chericonoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative.A tal fine, è redatto il Patto di corresponsabilità Educativa secondo le norme e i criteri stabiliti nelDecreto del Presidente della Repubblica del 21 novembre 2007 n. 235, inteso integrare il precedenteD.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998, Statuto delle studentesse e degli studenti, e recepisce leindicazioni proposte nella Circolare MIUR prot. 3602/PO del 31 luglio 2008.Esso integra il Regolamento di Istituto ed esplicita i doveri nel rapporto tra istituzione scolastica,studenti e famiglie e trova completamento nel Regolamento di disciplina.

PROGETTAZIONE CURRICOLARE

“Le istituzioni scolastiche determinano, nel Piano dell'offerta formativa il curricolo obbligatorioper i propri alunni. Il curricolo tiene conto delle diverse esigenze formative degli alunniconcretamente rilevate, della necessità di garantire efficaci azioni di continuità e di orientamento,delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie, dagli Enti locali, dai contesti sociali, culturalied economici del territorio” così recita il DPR 275/1999 art. 8 e su questo si basa la nostraprogettazione curricolare. Essa, divisa per ordini di scuola, è stata predisposta con riferimentoalle conpetenze chiave europee definite dal Parlamento Europeo con Raccomandazione del 18dicembre 2006”:

1) Comunicazione nella madrelingua (italo/inglese);( è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti fatti e opinioni informa sia orale sia scritta e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul pianolinguistico in un'intera gamma di contesti culturali e sociali;)

2) Comunicazione nelle lingue straniere;(oltre alle principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua, richiede ancheabilità quali la mediazione e la comprensione interculturale)

3) Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;(la competenza matematica è l'abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico perrisolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane, ponendo l'accento sugli aspetti delprocesso, dell'attività e della conoscenza. Le competenze di base in campo scientifico etecnologico riguardano la padronanza e l'applicazione di conoscenze e metodologie riguardoal mondo naturale e all'uso di strumenti e mezzi tecnologici;)

4) Competenza digitale;(consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della societàdell'informazione (TSI) e richiede quindi abilità di base relative alle tecnologiedell'informazione e della comunicazione (TIC))

5) Imparare a imparare;(è la competenza collegata all'apprendimento, all'abilità di perseverare nell'apprendimento, diorganizzare il proprio apprendimento sia a livello individuale che in gruppo, a seconda delleproprie necessità e nella consapevolezza dei metodi e delle opportunità)

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6) Competenze sociali e civiche;(includono competenze personali, interpersonali e interculturali e si riferiscono a tutte leforme di comportamento che consentono alle persone di partecipare efficacemente ecostruttivamente alla vita sociale, in modo particolare alla vita in società differenti tra loro,come anche a risolvere i conflitti dove necessario)

7) Spirito di iniziativa e imprenditorialità;(tale competenza riguarda la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi, nonché lacapacità di pianificare e gestire progetti;

8) Consapevolezza e d espressione culturale(a questa competenza fanno capo le competenze specifiche relative all'identità storica; allaconsapevolezza delle scelte umane relative all'ambiente di vita; al patrimonio artistico eletterario; all'espressione corporea) e con riferimento “al profilo dello studente al terminedel primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi diapprendimento specifici per ogni disciplina” definiti nelle Indicazioni Nazionali per ilcurricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012.

In particolare, gli indicatori di competenza delle discipline sono stati incardinati nelle ottocompetenze chiave europee. Le competenze disciplinari diventano così competenze specifiche delleotto competenze chiave.

Il fine dell’istruzione e dell’educazione è la competenza.

“La competenza si acquisisce con l’esperienza: il principante impara in situazioni diapprendimento nel fare insieme agli altri. Quando l’alunno saprà in autonomia utilizzare i saperie abilità anche fuori della scuola per i risolvere i problemi della vita, vorrà dire che gli insegnantihanno praticato una didattica per competenza. Avere competenza significa, infatti, utilizzareanche fuori dalla scuola quei comportamenti colti promossi nella scuola.”

(Giancarlo Cerini)

Campi di esperienza e discipline sono articolati in modo organico nel curricolod’Istituto allegato al PTOF.

SCUOLA DELL’INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZAIl sé e l’altroIl corpo e il movimentoI discorsi e le paroleImmagini, suoni e coloriLa conoscenza del mondo

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CAMPI D'ESPERIENZA E DISCIPLINE DI STUDIO, STRATEGIE PER IMPARARE ADAPPRENDERE

Si riportano qui di seguito le formulazioni essenziali dei campi di esperienza per la Scuoladell'Infanzia e delle discipline di studio per la Scuola Primaria e Secondaria di primo gradoelaborate dal Collegio dei Docenti. Nella formulazione, il Collegio ha privilegiato la prospettivadell’auspicabile “sviluppo di competenza” in ordine a ciascun ambito in cui i saperi risultanoorganizzati, in modo da orientare l’azione educativa e didattica di ciascun insegnante versotraguardi di apprendimento significativo (capace di orientare nella vita).

SCUOLA DELL’INFANZIA: I CAMPI D’ESPERIENZA

I campi di esperienza sono i luoghi del fare dell’agire del bambino orientati dall’azioneconsapevole degli insegnanti. Essi introducono alla graduale conquista e alla progressivapadronanza dei sistemi simbolico-culturali ovvero delle forme di organizzazione del “sapereadulto”: le discipline di studio.La scuola, all’interno dell’autonomia didattica, anima, interpreta ed articola i campi di esperienza alfine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo ad orientarsi nella molteplicità enella diversità degli stimoli e delle attività che costellano la vita dentro la scuola e al di fuori diessa.In particolare, nella Scuola dell’Infanzia, i traguardi per lo sviluppo di competenza relativi aciascun campo suggeriscono percorsi, attenzioni e responsabilità rispetto alla creazione di occasionie possibilità di esperienze volte a favorirne lo sviluppo che a questa età va inteso in modo globale eunitario.

“La scuola dell’infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessiviche integra, , in un processo di sviluppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare,dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare, del gustare il bello e del conferire senso da parte deibambini”. (D.L. 19 febbraio 2004 n. 59).

I percorsi educativi e didattici vengono individuati ed esplicitati tenendo conto degliinteressi, dei bisogni, delle esperienze e capacità già maturate del bambino, considerandolo come

SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINE DI STUDIOItalianoInglese, FranceseStoriaGeografiaMatematicaScienzeTecnologiaArte e ImmagineMusicaEducazione FisicaReligione

SCUOLA SECONDARIA DIPRIMO GRADO

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punto di partenza e di arrivo per ogni azione educativa. La nostra progettazione didattica è tesa alraggiungimento dello sviluppo del bambino in modo equilibrato ed armonico e prevede:

una conoscenza della sua storia, collegata all’ambiente familiare e sociale; osservazioni sistematiche e personali durante il primo periodo di frequenza della scuola

dell’infanzia; la ricerca di metodologie atte a favorire la sicurezza emotiva del bambino e l’instaurarsi di

una identità positiva; l’individuazione di percorsi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici

mediante la scelta di attività graduate e motivate che si concludono nei momenti di verifica evalutazione.

Le finalita’che intendiamo raggiungere sono:

consolidare l’ identità; sviluppare l’ autonomia; acquisire competenze; vivere le prime esperienze di cittadinanza

Il percorso educativo è formato da progetti di apprendimento che intendono valorizzare edestendere la curiosità del bambino, le sue esplorazioni e le sue proposte.Con l’esperienza diretta, il gioco, i vissuti personali, il procedere per tentativi ed errori, in unambiente sereno ed accogliente, si permette al bambino di approfondire e sistematizzare gliapprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione.

I progetti di apprendimento fanno riferimento ai campi di esperienza:

il sé e l’ altro: l’ambiente sociale, il vivere insieme, le domande deibambini;

il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute; immagini, suoni, colori: linguaggi, creatività, espressione; i discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura; la conoscenza del mondo: oggetti, fenomeni, viventi, numero espazio.

Ogni campo delinea una prima mappa di linguaggi, alfabeti, saperi, in forma di traguardi disviluppo, che poi troveranno una loro evoluzione nel passaggio alla scuola primaria. I campi diesperienza si intersecano e sono complementari tra di loro, creano la possibilità di esperienzefinalizzate, volte a favorire il passaggio dalle abilità alle competenze. Il bambino viene posto nellacondizione di mobilitare tutte le sue capacità amplificandole e ottimizzandole; utilizzando leconoscenze e le abilità in suo possesso trasforma e arricchisce creativamente il suo personale eunico “modo di essere”. Durante il percorso metodologico e didattico verranno verificati e valutatii risultati degli apprendimenti raggiunti. Tutti i percorsi educativi potranno subire modifiche eapprofondimenti in base agli interventi dei bimbi, alla gradibilità e curiosità dimostrata durante gliargomenti trattati.

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IL SE’ E L’ALTROLe grandi domande, il senso morale, il vivere insieme

Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamentodella vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima “palestra” per essereguardati e affrontati concretamente. La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, diapprofondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insiemequesti temi e proporre ai bambini un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare rispostealle loro domande di senso in coerenza con le scelte della propria famiglia, nel comune intento dirafforzare i presupposti della convivenza democratica.

IL CORPO E IL MOVIMENTOIdentità, autonomia, salute

I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento diconoscenza di sé nel mondo. Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire,giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico. L’azione del corpofa vivere emozioni e sensazioni piacevoli, di rilassamento e di tensione, ma anche la soddisfazionedel controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri; consente di sperimentare potenzialità e limitidella propria fisicità, sviluppando nel contempo la consapevolezza dei rischi di movimentiincontrollati.I bambini giocano con il loro corpo, comunicano, si esprimono con la mimica, si travestono, simettono alla prova, anche in questi modi percepiscono la completezza del proprio sé, consolidandoautonomia e sicurezza emotiva.Il corpo ha potenzialità espressive e comunicative che si realizzano in un linguaggio caratterizzatoda una propria struttura e da regole che il bambino impara a conoscere attraverso specifici percorsidi apprendimento: le esperienze motorie consentono di integrare i diversi linguaggi, di alternare laparola e i gesti, di produrre e fruire musica, di accompagnare narrazioni, di favorire la costruzionedell’immagine di sé e l’elaborazione dello schema corporeo.Le attività informali, di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi all’aperto sono altrettantoimportanti dell’uso di piccoli attrezzi e strumenti, del movimento libero o guidato in spazi dedicati,dei giochi psicomotori e possono essere occasione per l’educazione alla salute attraverso unasensibilizzazione alla corretta alimentazione e all’igiene personale.La scuola dell’infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere einterpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. Lascuola dell’infanzia mira altresì a sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare attraverso ilcorpo per giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità diorientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo immaginazione e creatività.

IMMAGINI, SUONI, COLORIArte e gestualità, musica, multimedialità

I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività.L’arte orienta questa propensione, educando al piacere del bello e al sentire estetico.L’esplorazione dei materiali a disposizione consente di vivere le prime esperienze artistiche, chesono in grado di stimolare la creatività e contagiare altri apprendimenti. I linguaggi a disposizionedei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei

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materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, vanno scoperti ed educati perchésviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà. Si trattadi porre le premesse per arrivare a vivere il piacere della fruizione, della produzione edell’invenzione e per avvicinarsi alla cultura e al patrimonio artistico.La musica è un’esperienza universale che si manifesta in modi e generi diversi, tutti di pari dignità,carica di emozioni e ricca di tradizioni culturali. Il bambino, interagendo con il paesaggio sonoro,sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare ediscriminare i suoni all’interno di contesti di apprendimento significativi. Esplora le propriepossibilità sonoro-espressive e simbolico-rappresentative, accrescendo la fiducia nelle propriepotenzialità. L’ascolto delle produzioni sonore personali lo apre al piacere di fare musica e allacondivisione di repertori appartenenti a vari generi musicali.Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione, comespettatore e come attore. La scuola può aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza dellamultimedialità (la fotografia, il cinema, la televisione, il digitale), favorendo un contatto attivo con i“media” e la ricerca delle loro possibilità espressive e creative.

I DISCORSI E LE PAROLEComunicazione, lingua, cultura

La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento essenziale per comunicare e conoscere,per rendere via via più complesso e meglio definito, il proprio pensiero, anche grazie al confrontocon gli altri e con l’esperienza concreta e l’osservazione. È il mezzo per esprimersi in modipersonali, creativi e sempre più articolati. La lingua materna è parte dell’identità di ogni bambino,ma la conoscenza di altre lingue apre all’incontro con nuovi mondi e culture.

I bambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma concompetenze differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambientelinguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità quando interagiscono tra diloro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano econdividono conoscenze. I bambini imparano ad ascoltare storie e racconti, dialogano con adulti ecompagni, giocano con la lingua che usano, provano il piacere di comunicare, si cimentano conl’esplorazione della lingua scritta.La Scuola dell’Infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza dellalingua italiana, rispettando l’uso della lingua di origine. La vita di sezione offre la possibilità disperimentare una varietà di situazioni comunicative ricche di senso, in cui ogni bambino diventacapace di usare la lingua nei suoi diversi aspetti, acquista fiducia nelle proprie capacità espressive,comunica, descrive, racconta, immagina. Appropriati percorsi didattici sono finalizzatiall’estensione del lessico, alla corretta pronuncia di suoni, parole e frasi, alla pratica delle diversemodalità di interazione verbale (ascoltare, prendere la parola, dialogare, spiegare), contribuendoallo sviluppo di un pensiero logico e creativo.L’incontro e la lettura di libri illustrati, l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente incoraggiano ilprogressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta, e motivano un rapporto positivo con lalettura e la scrittura.

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LA CONOSCENZA DEL MONDOOrdine, misura, spazio, tempo, natura

I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere sulle proprie esperienzedescrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri. Pongono così le basi per lasuccessiva elaborazione di concetti scientifici e matematici che verranno proposti nella scuolaprimaria. La curiosità e le domande sui fenomeni naturali, su se stessi e sugli organismi viventi e sustorie, fiabe e giochi tradizionali con riferimenti matematici, possono cominciare a trovare risposteguardando sempre meglio i fatti del mondo, cercando di capire come e quando succedono,intervenendo per cambiarli e sperimentando gli effetti dei cambiamenti. Si avviano così le primeattività di ricerca che danno talvolta risultati imprevedibili, ma che costruiscono nel bambino lanecessaria fiducia nelle proprie capacità di capire e di trovare spiegazioni. Esplorando oggetti,materiali e simboli, osservando la vita di piante ed animali, i bambini elaborano idee personali daconfrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti: imparano a fare domande, a dare e achiedere spiegazioni, a lasciarsi convincere dai punti di vista degli altri, a non scoraggiarsi se le loroidee non risultano appropriate. Possono quindi avviarsi verso un percorso di conoscenza piùstrutturato, in cui esploreranno le potenzialità del linguaggio per esprimersi e l’uso di simboli perrappresentare significati.

Oggetti, fenomeni, viventi

I bambini elaborano la prima “organizzazione fisica” del mondo esterno attraverso attività concreteche portano la loro attenzione sui diversi aspetti della realtà, sulle caratteristiche della luce e delleombre, sugli effetti del calore. Osservando il proprio movimento e quello degli oggetti, ne colgonola durata e la velocità, imparano a organizzarli nello spazio e nel tempo e sviluppano una prima ideadi contemporaneità.

Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, affinando i propri gesti, i bambini individuanoqualità e proprietà degli oggetti e dei materiali, ne immaginano la struttura e sanno assemblarli invarie costruzioni; riconoscono e danno un nome alle proprietà individuate, si accorgono delle loroeventuali trasformazioni. Cercano di capire come sono fatti e come funzionano macchine emeccanismi che fanno parte della loro esperienza, intuendo anche quello che non si vededirettamente.Il proprio corpo è sempre oggetto di interesse, soprattutto per quanto riguarda i processi nascosti, ela curiosità dei bambini permette di avviare le prime interpretazioni sulla sua struttura e sul suofunzionamento. Si può così portare l’attenzione dei bambini sui cambiamenti insensibili o vistosiche avvengono nel loro corpo, in quello degli animali e delle piante e verso le continuetrasformazioni dell’ambiente naturale.

Numero e spazio

La familiarità con i numeri può nascere a partire da quelli che si usano nella vita di ogni giorno; poi,ragionando sulle quantità e sulla numerosità di oggetti diversi, i bambini costruiscono le primefondamentali competenze sul contare oggetti o eventi, accompagnandole con i gesti dell’indicare,del togliere e dell’aggiungere. Si avviano così alla conoscenza del numero e della struttura delle

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prime operazioni, suddividono in parti i materiali e realizzano elementari attività di misura.Gradualmente, avviando i primi processi di astrazione, imparano a rappresentare con simbolisemplici i risultati delle loro esperienze. Muovendosi nello spazio, i bambini scelgono ed eseguono ipercorsi più idonei per raggiungere una meta prefissata scoprendo concetti geometrici come quellidi direzione e di angolo. Sanno descrivere le forme di oggetti tridimensionali, riconoscendo leforme geometriche e individuandone le proprietà.

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO: LE DISCIPLINEDI STUDIO

ItalianoL’insegnamento dell’Italiano mira a far conseguire specificamente il possesso dinamico dellalingua, peculiare risorsa di cui l’essere umano dispone per esprimere e comunicare la propria realtàinteriore e l’esperienza personale e collettiva, in una relazione di reciprocità, propiziata dal processoeducativo, con altri sistemi di significazione: i linguaggi non verbali. È pertanto essenziale che lostudio dell’Italiano favorisca l’acquisizione e strumenti l’elaborazione di conoscenza; promuoval’espressione di sé e del mondo; sostenga l’operatività e la costruzione di rapporti interpersonali neicontesti di vita; consenta l’accesso creativo ai diversi ambiti di conoscenza ed esperienza.

Competenze chiave europee

COMUNICAZIONE NELLAMADRELINGUA

IMPARARE AD IMPARARE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE COMPETENZE DIGITALI SPIRITO DI INIZIATIVA E

IMPRENDITORIALITÀ

Profilo delle competenze al termine delprimo ciclo d’ istruzione

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli dicomprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere leproprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diversesituazioni.

Nuclei fondanti della disciplina1. ASCOLTO E PARLATO2. LETTURA3. SCRITTURA4. ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO5. RICETTIVO E PRODUTTIVO ELEMENTI DI

GRAMMATICA ESPLICITA E

Lingua IngleseL’insegnamento dell’Inglese, nel quadro di una visione globale dell’educazione linguistica, ha ilcompito di contribuire allo sviluppo cognitivo con l’offerta di un altro strumento di organizzazionedella conoscenza; di favorire la comunicazione attraverso un sistema linguistico diverso dal proprio;di avviare alla comprensione di altre culture e di altri popoli attraverso lo strumento linguistico. È

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pertanto essenziale che lo studio delle lingue comunitarie contribuisca all’arricchimento dellepossibilità comunicative e degli orizzonti culturali, sociali e umani.

StoriaL’insegnamento della Storia promuove la capacità di ricostruzione dell’immagine del passato e diindividuazione delle connessioni tra passato e presente muovendo dal riferimento alla realtà e dallapratica della ricerca storica. È pertanto essenziale che lo studio della Storia sostenga lacomprensione critica e approfondita dei fatti e degli eventi.

Competenze chiave europee

Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Competenze digitali Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale

Profilo delle competenze al termine delprimo ciclo d’ istruzione

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità ericerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni eproduzioni artistiche.

Nuclei fondanti della disciplina1. Uso delle fonti2. Organizzazione delle informazioni3. Strumenti concettuali4. Produzione scritta e orale

GeografiaL’insegnamento della Geografia promuove la conoscenza, la rilevazione, la rappresentazione el’interpretazione dei principali tipi di paesaggio, dei rapporti tra l’ambiente e le società umane,dell’intervento degli uomini sul territorio. È pertanto essenziale che lo studio della Geografia, nellapiù ampia prospettiva delle Scienze della Terra, sviluppi la consapevolezza del rapporto dinamicotra i concetti di spazio fisico e di spazio vissuto e progettato.

Competenze chiave europee

Comunicazione nelle lingue straniere Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Competenze digitali Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Profilo delle competenze al termine delprimo ciclo d’ istruzione

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado diesprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare unacomunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana inuna seconda lingua europea.Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie, dell’informazione edella comunicazione.

Nuclei fondanti della disciplina1. Comprensione orale

2. Produzione e interazione orale

3. Comprensione scritta4. Produzione scritta

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Competenze chiave europee

Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Competenze digitali Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Consapevolezza ed espressione culturale

Profilo delle competenze al termine delprimo ciclo d’ istruzione

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità ericerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni eproduzioni artistiche.

Nuclei fondanti della disciplina1. Orientamento2. Linguaggio della geograficità3. Paesaggio4. Regione e sistema territoriale

MatematicaL’insegnamento della Matematica tende a sviluppare in modo specifico concetti, metodi eatteggiamenti utili a promuovere l’insieme integrato delle capacità di misurazione, di previsione e divalutazione di fatti e fenomeni della realtà: ordinare, quantificare, misurare i dati dell’esperienza,interpretarli criticamente e progettualmente. È pertanto essenziale che lo studio della Matematica,attraverso l’acquisizione diretta di concetti e strutture, promuova la formazione integrale delpensiero nei suoi aspetti di intuizione, deduzione, immaginazione, controllo e verifica o smentita.

Competenze chiave europee

Competenza matematica e Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Competenze digitali Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Profilo delle competenze al termine delprimo ciclo d’ istruzione

Lo studente ha conoscenze matematiche e scientifico- tecnologicheche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificarel’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.Possiede un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi esituazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza deilimiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non siprestano a spiegazioni univoche.

Nuclei fondanti della disciplinaPRIMARIA

1. Il numero

2. Spazio e figure

3. Relazioni, dati e previsioni

SECONDARIA DI PRIMO GRADO1. Il numero

2. Spazio e figure

3. Relazioni, dati e previsioni

4. Dati e previsioni

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ScienzeL’insegnamento delle Scienze, attraverso l’acquisizione teorico-pratica di conoscenze fondamentalidel mondo fisico e biologico nelle loro reciproche relazioni e nel loro rapporto con l’uomo, sipropone di sviluppare nei confronti del mondo un atteggiamento euristico ed ecologico e abilità diosservazione, ricerca, previsione e connessione, al fine di descrivere e interpretare i fenomeni. Èpertanto essenziale che lo studio delle scienze favorisca l’attitudine a identificare, entro situazionicomplesse, singoli elementi ed eventi, negoziando descrizione, spiegazione e interpretazione delleloro relazioni.

Competenze chiave europee

Competenze di base in scienza e tecnologia. Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Competenze digitali Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Profilo delle competenze al termine delprimo ciclo d’ istruzione

Lo studente ha conoscenze matematiche e scientifico- tecnologicheche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificarel’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.Possiede un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi esituazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza deilimiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non siprestano a spiegazioni univoche

Nuclei fondanti della disciplinaPRIMARIA

1. Oggetti, materiali e trasformazioni2. Osservare e sperimentare sul campo3. L’uomo, i viventi e l’ambiente

SECONDARIA DI PRIMO GRADO1. Fisica e chimica2. Astronomia e scienze della terra3. Biologia

MusicaL’insegnamento della Musica promuove le competenze relative alla fruizione degli eventi sonori,necessarie per ascoltare e comprendere il linguaggio musicale, e le competenze relative allaproduzione musicale, necessarie per eseguire o “inventare” soluzioni sonore personali, sollecitandouna particolare forma di intelligenza del mondo ed aprendo ai soggetti in apprendimento nuovestrade di accesso alle conoscenze. È pertanto essenziale che lo studio della musica si prospetti comepeculiare risorsa espressiva e comunicativa di cui la persona possa avvalersi nel dialogomultimediale ed interculturale richiesto dall’attuale contesto sociale.

Competenze chiave europee

Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Competenze digitali Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Consapevolezza ed espressione culturale

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Profilo delle competenze al termine delprimo ciclo d’ istruzione

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna incampi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È dispostoad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Nuclei fondanti della disciplina1. Educazione all’ascolto2. Riproduzione attraverso il corpo e gli strumenti musicali, come

modalità comunicativo-espressiva3. Rielaborazione attraverso regole formali per l’esecuzione

individuale e di gruppo, come regole di vita commune4. Lettura, intepretazione e progettazione di eventi sonori-

Arte e ImmagineL’insegnamento di Arte e Immagine tende a promuovere la maturazione della capacità di esprimere,di comunicare e di accedere alle conoscenze mediante il linguaggio della figurazione, che si avvaledi elementi plastici e visivi e della loro combinazione artistico-creativa. È pertanto essenziale che lostudio di Arte e Immagine, sensibilizzando all’apprezzamento delle diverse forme d’arte mediantesperimentazione e fruizione guidata e coltivando l’estetica e il potenziale creativo dei soggetti,sviluppi abilità e competenze di lettura, interpretazione e utilizzo originale e critico del linguaggioiconico e delle relative tecniche.

Competenze chiave europee

Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Competenze digitali Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale

Profilo delle competenze al termine delprimo ciclo d’ istruzione

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna incampi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È dispostoad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Nuclei fondanti della disciplina1. Esprimersi e comunicare2. Osservare e leggere le immagini3. Rielaborazione attraverso regole formali per l’esecuzione

individuale e di gruppo, come regole di vita comune

Educazione FisicaL’insegnamento relativo a Educazione Fisica guidando la conoscenza ed il controllodell’emotività e della motricità nello spazio fisico e relazionale, anche attraverso la praticasportiva individuale e di squadra, tende a promuovere la consapevolezza della corporeità comepotenzialità espressiva, comunicativa, operativa e si configura come ambito privilegiato per losvolgimento di esperienze significative volte alla conoscenza di sé in relazione agli altri e allecose. È pertanto essenziale che lo studio delle Scienze motorie e sportive acquisti un’esplicitavalenza formativa relativa allo sviluppo integrale ed armonico del soggetto e alla suapartecipazione alla vita sociale.

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Competenze chiave europee

Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Competenze digitali Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale

Profilo delle competenze al termine delprimo ciclo d’ istruzione

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna incampi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È dispostoad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Nuclei fondanti della disciplina1. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo2. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play3. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo- espressiva4. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

TecnologiaL’insegnamento di Tecnologia è volto a favorire l’acquisizione critica, la rappresentazione e l’usoconsapevole e intenzionale di conoscenze relative a prodotti, processi, tecniche in relazioneall’attività produttiva e trasformativa dell’essere umano nel suo rapporto con il mondo e con le cose.È pertanto essenziale che lo studio di Tecnologia e Informatica promuova e sostenga la capacità diideare, organizzare, contestualizzare e finalizzare azioni e modelli di azione in una prospettiva diricerca della qualità della vita.

Competenze chiave europee

Competenze di base in scienza e tecnologia. Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Competenze digitali Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Profilo delle competenze al termine delprimo ciclo d’ istruzione

Lo studente ha conoscenze matematiche e scientifico-tecnologicheche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificarel’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.Possiede un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi esituazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza deilimiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non siprestano a spiegazioni univoche

Nuclei fondanti della disciplinaSCUOLA PRIMARIA:

1. L’osservazione2. Previsione e valutazione

3. La trasformazioneSCUOLA SECONDARIA DI I GRADO:

1. Osservazione e sperimentazione

2. Progettazione

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Religione.L’insegnamento della Religione Cattolica (IRC) promuove la conoscenza critica delle fonti edelle verità fondamentali del Cristianesimo attivando la circolarità ermeneutica di esperienza divita, riferimenti interculturali e interreligiosi ed elaborazione cristiano cattolica. È pertantoessenziale che lo studio dell’IRC, attraverso la proposta della figura di Cristo quale risposta delCattolicesimo ai grandi quesiti esistenziali, solleciti la riflessione e la responsabilità personaleintorno al senso della vita e ad una progettualità coerente.

Competenze chiave europee

Competenze di base in scienza e tecnologia. Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Competenze digitali Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Profilo delle competenze al termine delprimo ciclo d’ istruzione

L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sultrascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tradimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sainteragire con persone di religione differente, sviluppando un’identitàcapace di accoglienza, confronto e dialogo.

Nuclei fondanti della disciplina1. Dio e l’uomo2. La bibbia e le altr fonti

3. Il linguaggio religioso

4. I valori etici e religiosi

CORSO STRUMENTO MUSICALE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO POMARICO

Impianto didattico organizzativo

Il corso di scuola secondaria di primo grado ad INDIRIZZO MUSICALE è articolato con orariopari a 72 ore di lezioni settimanali, che scaturisce dalla somma delle attività didattiche delle 4cattedre di strumento musicale (clarinetto-chitarra-pianoforte-tromba) attualmente presentinell’organico di diritto della scuola. Tutti gli alunni che si iscriveranno al corso di strumentomusicale saranno inseriti in un corso fra quelli esistenti (A-B). Le indicazioni contenute nel D.M. N.201 del 6/08/1999 prevedono lezioni individuali e/o per piccoli gruppi di tecnica strumentale,lezioni per gruppi-classe oppure per piccoli gruppi di teoria musicale e lettura delle notazionimusicali, di musica d’insieme; prevedono l’ascolto partecipativo come strumento metodologico e,laddove se ne dia necessità o opportunità, la possibilità di curare il potenziamento delle abilitàstrumentali, il recupero, la valorizzazione delle eccellenze. La struttura oraria delle attivitàdidattiche è configurata in assetto stabile per l’intera durata dell’anno scolastico comprendendosettimanalmente lezioni individuali e/o per piccoli gruppi di alunni di tecnica strumentale. Lezioniper piccoli gruppi di alunni di musica d’insieme, lezioni per piccoli gruppi di teoria musicale elettura delle notazioni. Le lezioni sono impartite nella fascia oraria pomeridiana.

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Lezioni individuali e/o per piccoli gruppi di tecnica strumentale

Nell’ambito dell’attività didattica di ciascuna classe di strumento musicale tali lezioni sarannoimpartite a singoli alunni o a gruppi omogenei di alunni fino ad un massimo di tre individui,tenendo conto della configurazione numerica del gruppo classe. La durata di lezione, normalmentecorrisponde a 1 modulo, può essere estesa fino a 1,5 modulo nel caso diano condizioni ed esigenzeche lo richiedono. Le lezioni si svolgeranno mediante l’applicazione del metodo induttivo,lezionefrontale (presentazione dell’argomento, elaborazione guidata, rielaborazione personale, analisi everifica dell’esecuzione) le fasi dell’ascolto partecipativo si esprimono attraverso le seguenticondizioni: ascolto della propria esecuzione, ascolto del compagno, ascolto del docente, ascoltoguidato di documenti sonori complementari alle tecniche strumentali.

Musica d’insieme

La disciplina della musica d’insieme ha carattere stabile e la relativa attività didattico-formativa èconfigurata in lezioni settimanali destinate contemporaneamente a ciascun gruppo strumentaleomogeneo delle tre classi future, in maniera da permettere sia la gestione autonoma, da parte disingoli docenti di strumento musicale,dei gruppi di competenza sia l’attuazione di esperienze dicompresenza variamente modulati fino a giungere, quando se ne diano le condizioni, a esperienze di“orchestra” che possono riguardare contestualmente tutti gli iscritti ad indirizzo musicale. La praticastrumentale d’insieme può essere implementata ad attività di canto corale curate dal docente dimusica.

Teoria musicale e lettura delle notazioni musicali

Le relative lezioni settimanali sono impartite da ciascun docente di strumento, in analogia conquelle di musica d’insieme a piccoli gruppi di alunni (gruppi omogenei di strumento all’interno diciascuna classe del corso all’indirizzo musicale) ed organizzate contemporaneamente sul pianodell’orario settimanale in maniera da consentire all’occorrenza attività in compresenza.

Motivazione del progetto

Il corso ad indirizzo musicale, si pone come risposta alle necessità culturali del territorio e soluzioneallo specifico bisogno dell’utenza circa l’apprendimento di uno strumento musicale.

Principi e finalità del corso

Il corso di scuola media ad indirizzo musicale è integrato nell’intero progetto educativo d’Istituto edè strettamente connesso all’insegnamento curriculare della musica, di cui è arricchimento edapprofondimento. Ha come finalità generale la promozione di una formazione globale del discenteconseguita anche attraverso il linguaggio musicale. La proposta didattica è calibrata sui bisogniformativi del preadolescente e tende a dare all’alunno mezzi articolati per esprimere in modo

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compiuto la propria personalità. Lo studio e la pratica dello strumento musicale favoriscono, inoltrela liberazione di capacità creative e comunicative. Ciò in alcuni e limitati casi, anche in soggettiparticolari di handicap. Finalità specifiche dell’insegnamento strumentale sono:

a) capacità di rapportarsi allo strumento musicale in maniera cosciente ed autonoma, attraversol’acquisizione di abilità tecniche volte a produrre, riprodurre, elaborare, improvvisareelementi musicali. Tutti questi aspetti sono sviluppati in proporzione alle attitudini e allecapacità individuali,

b) arricchimento e approfondimento delle attività musicali pratiche nell’ambitodell’insegnamento di musica, mediante osservazioni sistematiche e studio dei contenutisviluppati nelle lezioni di musica (studio di brani d’insieme, trascrizioni dei brani specifici,preparazione tecnico-espressive di contenuti musicali oggetti di studio) in accordo con ildocente di educazione musicale;

c) comprensione e valorizzazione della cultura musicale universale per una formazione socialeevoluta che riconduca ad altro principio educativo gli aspetti del “far musica”;

d) arricchimento ed integrazione con i nuovi linguaggi musicali anche attraverso gli strumentitecnologici legati all’informatica musicale e alle multimedialità.

La continuità

La continuità sottolinea il diritto di ogni allievo a un percorso scolastico unitario, organico ecompleto; ha come obiettivo l’attenuazione delle difficoltà che spesso si presentano nel passaggiotra i diversi ordini di scuola. All'interno del Curricolo è attribuita una particolare attenzione allacontinuità verticale e orizzontale.La continuità verticale si realizza attraverso momenti di raccordo pedagogico, curricolare eorganizzativo con la scuola precedente e la successiva:

o elaborazione di piani di intervento;o coerenza di stili educativi;o modalità condivise di organizzazione delle attività con particolare attenzione agli impianti

metodologic;.o scambi di informazioni e di esperienze tra i docenti dei tre ordini di scuola;o coordinamento dei curricoli degli anni-ponte;o incontri e attività curricolari in comune tra gli alunni delle classi-ponte;o momenti comuni di formazione dei docenti.

La continuità orizzontale si esercita, invece, attraverso i rapporti tra la scuola e le famiglie, gli Entilocali, le ASL, le Associazioni culturali, e dà luogo al costituirsi di una sorta di ecosistemaformativo che pone al primo posto l’esigenza di assicurare la continuità educativa tra i diversiambienti di vita e di formazione dell’alunno attraverso:• attivazione di rapporti costanti e di partecipazione diretta della famiglia;• predisposizione di momenti collaborativi con le famiglie;• confronto con le altre istituzioni presenti sul territorio;• articolazione di moduli operativi che vedano coinvolti gli Enti;• interventi congiunti e coordinati come risposta ai bisogni formativi degli alunni diversamente abili

per prevenire disadattamento ed emarginazione (Unità Socio-Sanitarie Locali e servizio psico-pedagogico).

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Alunni diversamente abili

La presenza di alunni che esprimono particolari bisogni educativi (alunni H) è vissuta dal nostroIstituto Comprensivo in ottica di integrazione delle risorse e delle competenze interne al sistemascuola e di collaborazione costruttiva con le famiglie, con l’équipe specialistica della ASL, con irappresentanti del servizio sociale.L’elaborazione dei Piani Educativi Individualizzati, costruiti nel rispetto delle esigenze di ognialunno, è identificato quale impegno formativo dell’intero consiglio di classe e dell’istituzionescuola nel suo complesso. La presenza di soggetti diversamente abili sollecita il consiglio di classeverso un approccio metodologico- didattico il più possibile coerente ed interdisciplinare.Gli obiettivi educativi e didattici, opportunamente selezionati, sono funzionali all’attivazione di unarticolato e continuo intervento costruito sugli effettivi livelli di capacità e sulle reali abilità.Il suo svolgimento in ottica di produttiva, cooperazione fra docenti di classe e docenti di sostegno èprevisto prevalentemente all’interno del gruppo classe, fatta eccezione per la realizzazione dispecifiche iniziative che richiedono un rapporto duale per conseguire maggiore efficaciaapprenditiva.

I disturbi specifici di apprendimento

Nel nostro Istituto Comprensivo sono iscritti alunni certificati con diagnosi di DSA.Anche nella scuola dell’Infanzia, come prescrivono le recenti Linee guida per il dirittoall’apprendimento degli alunni con DSA (2011), gli insegnanti sono impegnati ad osservare ibambini per l’identificazione precoce di eventuali difficoltà di apprendimento. Il bambino arischio è colui che confonde suoni, non completa le frasi in modo giusto, omette parti di parole,sostituisce lettere. Spesso anche un bambino goffo nei movimenti, con poca abilità nellamanualità fine, con difficoltà a riconoscere e distinguere la destra dalla sinistra o difficoltà con lamemoria a breve termine deve essere oggetto di attenzione; tuttavia, la diagnosi precisa sirichiede e si redige solo dopo l’ingresso nella scuola primaria, precisamente nella seconda classe.Il Disturbo Specifico di Apprendimento si concretizza in una difficoltà nella lettura, nella scritturae nel calcolo in condizioni, però, in cui il livello scolastico globale e lo sviluppo intellettivo sononella norma e in assenza di deficit sensoriali. I Disturbi Specifici di Apprendimento si distinguonoin Dislessia, Disgrafia, Disortografia, Discalculia secondo l’area in cui si manifesta la difficoltà:rispettivamente nella lettura, nella grafia, nell’uso dei segni alfabetici e nell’applicazione delleregole grammaticali, nelle abilità di calcolo o della scrittura e lettura del numero.La L. 170/2010 riconosce ufficialmente i quattro tipi diversi di Disturbi Specifici diApprendimento, assegnando all’intero sistema nazionale di istruzione il compito di individuare leforme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate, per offrire a tutti gli studenti con DSAla possibilità di raggiungere il successo formativo. La legge, quindi, tutela il diritto allo studio.Tale diritto si focalizza su un tipo di didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenticompensativi, sulle misure dispensative e su adeguate forme di verifica e valutazione.

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I piani vengono elaborati in collaborazione con le famiglie e prevedono percorsi formativi definiti“su misura” con la declinazione di opportune strategie didattiche che promuovono il successoformativo in ciascun alunno e l’uso di strumenti compensativi che rappresentano il mezzo percompensare la debolezza funzionale facilitando l’esecuzione dei compiti automatici di tipocognitivo (calcolatrice, tabelle, formulari, pc con software specifici…) e misure dispensative cheoffrono la dispensa da alcune prestazioni (prendere appunti, lettura ad alta voce, interrogazioniimpreviste….). Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamentecertificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede diesame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive; a tal finevengono adottate le misure compensative e dispensative ritenute più idonee.

PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE

La nostra scuola amplia la propria offerta formativa attraverso la realizzazione di moltepliciiniziative progettuali che coinvolgono direttamente gli alunni in attività specifiche, anche incollaborazione con enti, associazioni e altri soggetti esterni. Le Commissioni e gruppi di lavoroformulano proposte, elaborano progetti didattici, realizzano momenti di coordinamento perpianificare e verificare le esperienze didattico-educative avviate. I loro referenti e il DirigenteScolastico, si riuniscono allo scopo di rendere il più possibile partecipata, collegiale e funzionalel’organizzazione dell’Istituzione Scolastica. Tale struttura valorizza le risorse umane presentinella scuola e favorisce processi decisionali che coinvolgono tutti idocenti. L'istituto organizzaattività diversificate, presentate sotto forma di progetti, che possono essere svolte in orarioscolastico o extrascolastico allo scopo di integrare i contenuti disciplinari. I progetti daimplementare e/o promuovere si realizzano sulla base di precise scelte educative della scuola che,valorizzando al meglio le risorse professionali interne, tengono conto delle opportunità formativeproprie del Territorio. L’ampliamento dell’Offerta Formativa rappresenta, quindi, unsignificativo momento di crescita e di approfondimento grazie anche alla consulenza di espertidel settore, che in alcuni casi affiancano i docenti nelle attività. I progetti variano annualmentesulla base dell'analisi dei bisogni e sono soggetti all'approvazione degli organi collegiali. Sullabase dei bisogni emersi dall’analisi della situazione socio-ambientale dell’utenza e tenendo contodel quadro di riferimento per la progettazione curricolare, l’Istituto ha individuato dellemacroaree su cui operare. Gli interventi sono organizzati mediante azioni e progetti specifici.

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BISOGNI MACROAREE PROGETTI/AZIONIGestione del passaggiofra i diversi ordinidiscuola

Raccordo- Accoglienza- Continuità- Orientamento

Accoglienza efacilitazioneapprendimento

Contrasto alladispersione scolastica

Integrazione alunni conbisogni educativi speciali(B.E.S.)

- Didattica inclusiva- Azione di tutoraggio per

l’integrazione scolastica- Istruzione domiciliare- Stranieri- Svantaggio- Recupero disciplinare

Formazione umana ecivile degli alunni

Promozione della salute edella convivenza civile

- Affettività- Educazione stradale- Formazione cittadino- Educazione alla legalità- Collaborazione con associazioni

Formazione culturalee sviluppo dicompetenze creative,relazionali emetodologiche

Sviluppo competenzeindividuali

Arricchimento formativo

- Potenziamento- Delle lingue- Formazione digitale- Teatro- Musica- Sport- Educazione ambientale- Potenziamento disciplinare- Visite d’istruzione- Diritto allostudio- Attenzione all’eccellenza

(partecipazione a concerti, concorsi,gare…)

Progetto: “Inclusione e scuola domiciliare”

Il nostro Istituto si impegna a favorire l’inserimento e a promuovere l’integrazione scolastica e losviluppo delle potenzialità dell’alunno disabile o in situazione di svantaggio. Questa integrazioneavviene in particolar modo attraverso l’apprendimento, la comunicazione, la socializzazione,l’autonomia e le relazioni.Per il raggiungimento di tali finalità i team docenti si impegnano a lavorare e a collaborarecoinvolgendo tutti gli operatori (insegnanti di sostegno, curriculari, educatori, operatori ASL) e lefamiglie nell’elaborazione condivisa e nell’attuazione del progetto educativo che diventa progetto

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di VITA. L’insegnante di sostegno, punto di riferimento del team docente, si occupa della raccoltadelle informazioni relative all’alunno, crea reti di relazioni tra operatori e territorio, organizza ilfascicolo personale dell’alunno con il contributo dei colleghi, coordina la stesura del pianoeducativo individualizzato (PEI). Per affrontare il problema dell’integrazione la scuola attua unmodello organizzativo-didattico flessibile caratterizzato da diverse modalità di lavoro. Durante ilperiodo dell’accoglienza, favorisce l’inserimento nel nuovo ambiente attraverso la socializzazionecon i nuovi insegnanti e il gruppo dei pari. La progettazione dell’attività educativa/didatticaavviene nel rispetto delle capacità e delle potenzialità dell’alunno tenendo conto del gruppo classe,del contesto educativo e sociale.

Il team docenti attua un graduale e progressivo uso di metodologie e tecniche per facilitare ladidattica rendendola adeguata alle esigenze individuali e accrescere l’efficacia del processo diinsegnamento- apprendimento. Questo avviene privilegiando l’attività in classe senza escludere albisogno momenti didattici individualizzati o in piccolo gruppo; gratificando gli alunni portatori dihandicap utilizzando un lessico selezionato che non evidenzi diversità e difficoltà, mettendo inrisalto le abilità; coinvolgendo gli alunni valorizzandone le competenze, attribuendo compitidifferenziati o semplificati; comunicandoli individualmente all’alunno con strategie specifiche.Tali attività specifiche e semplificate rispettano il suo “stile” di apprendimento ma si raccordanoalla dimensione disciplinare del gruppo classe. Molto delicato è l’ambito della valutazione chedeve tener conto della realtà personale del bambino e della sua dimensione comunitaria. Lavalutazione iniziale e finale avviene in momenti calendarizzati dalla programmazione, ma rivesteun ruolo fondamentale quella in itinere che accompagna tutto il processo di apprendimento. Lascuola offre particolare attenzione agli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) che vivonouna situazione particolare che li ostacola nell’apprendimento e, talvolta, nella partecipazione allavita sociale. Tali difficoltà possono essere globali e pervasive, specifiche, settoriali, gravi, severe,permanenti o transitorie. In questi casi i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno(bisogno di sviluppare competenze, bisogno di appartenenza, di identità, di valorizzazione, diaccettazione) si arricchiscono di qualcosa di particolare.Pertanto il bisogno educativo diviene “speciale”. L’obiettivo è quello di garantire alle fasce dialunni più fragili una didattica individualizzata o personalizzata. Le forme di personalizzazionevanno da semplici interventi di recupero, sostegno e integrazione degli apprendimenti, fino allacostruzione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP). In questo progetto, che si sviluppadurante l’intero anno scolastico, è fondamentale la collaborazione da parte della famiglia nelladefinizione e nell’attuazione degli obiettivi stabiliti al fine di instaurare un patto di fiducia ecollaborazione con lascuola. Particolare attenzione va posta al progetto di istruzione domiciliare.In caso di comprovata necessità e su richiesta scritta da parte della famiglie e/o personale medico,gli insegnanti attivano interventi di istruzione domiciliare e/o ospedaliera. Tale progetto nasce pergartantire il diritto/dovere all’istruzione per gli alunni in situazione di degenza o post-degenza ospedaliera, quando ,comunque non è possibile una regolare frequenza a scuola.

Con C.M. 84/02, il MIUR ha previsto l’istruzione domiciliare e la Circolare Regionale 37/04tratta i temi di tale servizio, indicandone le procedure di attivazione.Oltre ad ore di lezione presso l’abitazione dell’allievo o il nosocomio dove è ricoverato, la Scuola,compatibilmente con le condizioni di salute dello stesso, verificati gli eventuali supportimultimediali della famiglia, si attiva anche a garantire lezioni a distanza.

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Progetto: “Scuola Sicura”

Il progetto “Scuola Sicura” ha come obiettivi la promozione della cultura della sicurezzaindividuale e collettiva e lo sviluppo della capacità di fronteggiare eventuali emergenze a scuola efuori, attraverso un percorso formativo che abbraccia l’intero segmento: Scuoladell’Infanzia-Scuola Primaria- Scuola Secondaria di primo Grado.Alcune attività, finalizzate alla conoscenza di tutti gli ambienti scolastici, dei presìdi di sicurezza edelle corrette procedure da mettere in atto nelle prove di sfollamento degli edifici simulandoemergenza incendio, terremoto, alluvione, sono svolte dai docenti.

Altri percorsi formativi vengono attivati con l’ausilio di esperti esterni:

educazione stradale a cura della PoliziaMunicipale; primo soccorso e autosoccorso a cura della Croce Rossa Italiana; prevenzione e protezione incendi, sisma, alluvione a cura della Protezione Civile; prevenzione e protezione incendi a cura dei Vigili del Fuoco; cultura della legalità a cura dell’Arma dei Carabinieri.

La gestione della sicurezza nei tre plessi scolastici è affidata ad un team formato dalla DirigenteScolastica, dalla Dirigente dei Servizi Amministrativi, dal R.L.S. interno, dal RSPP, dallaCommissione Sicurezza composta, da A.S.P.P, addetti al primo soccorso, addetti alla prevenzioneantincendi debitamente formati,i quali si interfacciano con i tecnici dei Comuni proprietari degliedifici scolastici.Si effettuano riunioni periodiche, due prove di evacuazione all’anno, controlli giornalieri, mensili ebimestrali nei plessi per identificare eventuali rischi presenti nei locali scolastici e nelle zonelimitrofe, relativamente alle uscite di emergenza, agli impianti elettrici e antincendio, allecondizioni igienico- ambientali, alle strutture in generale.L’informazione/formazione viene estesa ad allievi, docenti,personale amministrativo, collaboratori

scolastici, genitori, terzisti esterni, operatori Ciss, tecnici ed operai comunali, esperti esterni (sport,musica, teatro, scacchi…), fornitori… attraverso circolari e riunioni varie.

“Progetto: Continuità”Il passaggio fra i diversi ordini di scuola è un momento importante perché richiede agli alunni e aigenitori uno sforzo di adattamento a nuove dinamiche sociali e d’apprendimento. Affinché tuttociò possa tradursi in un momento di crescita condiviso, la nostra scuola ha previsto una forma di“accompagnamento” finalizzato all’inserimento positivo dei bambini nei diversi cicli scolastici.Pertanto la nostra scuola si impegna a :

organizzare momenti di accoglienza sia degli alunni della scuola dell’infanzia,che di quelliche proseguiranno nella scuola secondaria di primogrado;

predisporre incontri di presentazione tra i docenti e i genitoricoinvolti.

Il gruppo degli insegnanti che si occupa delle attività di continuità è costituito dai docenti delleclassi prime e/o quinte. Tale gruppo, sentite le docenti della scuola dell’infanzia, nonché gliinsegnanti della scuola secondaria di primo grado, organizza e prepara dei laboratori o attività-ponte in modo da favorire l’avvicinamento positivo al successivo ordine di scuola. Il team docente

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dell’interclasse di quinta, coordinato dalle referenti di progetto, forma le classi prime della scuolaprimaria in accordo con il Dirigente Scolastico, tenendo conto delle indicazioni delle insegnantidella scuola dell’infanzia e, nel caso risultasse funzionale alla formazione del gruppo-classe, anchedi quelle espresse dai genitori.

Il comune denominatore della progettazione curricolare ed extracurricolare è costituto da“Cittadinanza e Costituzione”, indirizzo ministeriale del 2009, e dallo sviluppo delle Competenzesociali e civiche (Raccomandazioni 2006), in cui si legge che la scuola deve essere intesa comecomunità educante all’interno della quale gli studenti e le studentesse, soggetti centralidell’educazione e dell’istruzione, hanno l’opportunità di crescere sul piano umano e culturale,quale istituzione che persegue l’obiettivo di formare cittadini e cittadine solidali e responsabili;aperti alle altre culture e pronti ad esprimere sentimenti, emozioni e attese nel rispetto di se stessie degli altri; capaci di gestire conflittualità e incertezza e di operare scelte ed assumere decisioniautonome agendo responsabilmente. Appare, dunque, di primaria importanza, per la scuola,nell’ottica della promozione di percorsi di crescita funzionali in senso adattivo, promuoverel’alfabetizzazione emozionale, la condivisione delle regole, la partecipazione alle scelte e alledecisioni, la conoscenza responsabile degli obiettivi di sviluppo e degli strumenti da utilizzareper esprimere autenticamente se stessi, ma anche il saper discutere, il sapersi valutare, il sapersiconfrontare con le opinioni.Nei tre ordini di scuola saranno realizzati, nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione” e disviluppo delle Competenze sociali e civiche, percorsi di:- Educazione alla cittadinanza- Educazione stradale- Educazione ambientale- Educazione alla salute- Educazione alimentare- Educazione all’affettività.

In particolare, per l’anno scolastico 2016/17 è prevista la realizzazione dei seguenti progetti:titoli alunni periodo Ins. responsabile

SCUOLADELL’INFANZIA

MIGLIONICO Il presepe di SanFrancesco

n. 43 alunnitutte lesezioni

Danovembre agennaio

DE LUCIA ElisabettaDAMBROSIO NunziaGRIECO SilvanaBILOTTA BeatriceDE LUCIA MariaBOMBINO Marilena

DeluciaElisabetta

GROTTOLE C’era unavolta….storie, giochie mestieri

n. 42 alunnitutte lesezioni

Da ottobre agiugno

LAUDADIO RosariaLATERZA GiuliaRADOGNA AnnaVENEZIA AnnunziataMINICHINO Maria T.BOMBINO Marilena

VeneziaAnnunziata

POMARICO Per Natale vorrei unmondo migliore

n. 90 alunniAlunni tuttele sezioniscuoladell’infanzia diPomarico

Dal 21novembre al23 Dicembre

FIORE MariaTRISTANO TeresaROTONDO IsabellaNAVOLIO TeresaDONNOLI AnnunziataCARIOSCIA CaterinaCIRELLA MariaROSANO Maria C.RADOGNA Anna

CariosciaCaterina

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English time n. 37 alunnidelle sez. 3A e3B

Da gennaioa maggio

Tristano Teresa TristanoTeresa

Movimente Alunni tutte lesezioni

Tutto l’anno Fiore MariaTristano TeresaRadogna AnnaRotondo IsabellaNavolio TeresaDonnoli AnnunziataCarioscia CaterinaCirella MariaRosano Maria Carmelae ESPERTO ESTERNO

DonnoliAnnunziata

SCUOLAPRIMARIA

MIGLIONICO

Giochiamo al teatro n. 104 alunnitutte le classi

Da dicembrea giugno

CINNELLA RosaDAMBROSIO VincenzaGRIECO SilvanaGUERRA PorziaLAFORGIA AntoniettaMANZARA Anna MariaMARANO GiuseppaMUSILLO MichelinaPICCINNI AgneseRUZZI CostanzaSALERNO AntoniettaVARUOLO Rosa

LaforgiaAntonietta

Albero delle Idee n. 26 Alunniclasse V A

Novembre-dicembre

PICCINNI AgneseGUERRA PorziaMUSILLO MichelinaGRIECO Silvana

PiccinniAgnese

POMARICO

Crescendo in musica Classi IV A eV A Scuola

Primariae

Corso distrumentomusicale dellaScuolaSecondaria

Novembredicembre(concerto dinatale)

Aprile –Giugno(Concerto difine anno)

BELLOMO OsvaldoCAMMAROTAGiuseppinaGRIECO Giuseppe

CammarotaGiuseppina

Dipende da me (Areaa rischio)

Alunni classequinta

Ottobre -novembre

DONNOLI AngelaLATERZA Anna Rosa

Laforgia-Amati

MIGLIONICOGROTTOLE ePOMARICO

Girovagando perantiche pietre

Classi Vprimaria diMiglionico-Grottole-Pomarico

Da febbraioa maggio

DONNOLI AngelaLATERZA Anna RosaLUPO TeresaPICCINNI AgneseGUERRA PorziaPOLIDORO RosannaD’ARIA AnnaMariaTADDEO Rosalia

DonnoliAnnunziata

Frutta nelle scuole Tutte le classi Tutto l’anno Tutti gli ins. LaforgiaLaterzaFerrentino

Sport di classe Tutte le classi Tutto l’anno Ins. Di ed fisica e tutordi sport del MIur

GuerraD’AmbrosioD’Aria

SCUOLASECONDARIA MIGLIONICO Laboratorio

giornalisticoClasse 2 A Novembre -

MaggioVentura Maria Rosa Ventura Maria

Rosa

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DI I GRADO“Newspapergame” Classe 2A Tutto l’anno Ventura Maria Rosa Ventura Maria

RosaDipende da me (Areaa rischio)

Alcuni alunniclasse prima

Ottobre-novembre

Lanza Annamaria Laforgia-Amati

GROTTOLE

“Newspapergame” Classi 2A e 3A Tutto l’anno Coppolecchia Grazia CoppolecchiaGrazia

Concorso Giffoni Film Classi 2A e 3A Tutto l’anno Coppolecchia Grazia CoppolecchiaGrazia

“Libriamoci” Classi 1A, 2A e3A

Tutto l’anno Coppolecchia Grazia CoppolecchiaGrazia

POMARICO “Giornate diprimavera del FAI”

Alunni classiterze

Fine marzo Armandi Angela ArmandiAngela

“Newspapergame” Classi 3A e 3B Tutto l’anno Armandi AngelaLotito Isabella

ArmandiAngela

Dipende da me (Areaa rischio)

Alunni classiprime

Ottobre-novembre

Armandi AngelaIennaco Raffaella

Laforgia -Amati

MIGLIONICOGROTTOLE ePOMARICO

Laboratorio “Il rischioaccettabile” - Serd

Alunni classiterze

Tutto l’anno Montesano AnnamariaIennaco RaffaellaVentura Maria RosaCoppolecchia Grazia

MontesanoAnnamaria

Laboratorio“Apprendere dalleemozioni” - Serd

Alunni classiseconde

Tutto l’anno Montesano AnnamariaIennaco RaffaellaVentura Maria RosaCoppolecchia Grazia

MontesanoAnnamaria

Progetti di POTENZIAMENTO: “ MAT-ITA, NESSUNO ESCLUSO” - PRIMARIA MIGLIONICO ( ins. Musillo)

“UNA SCUOLA PER TUTTI” - PRIMARIA GROTTOLE (ins.Abbondanza)

“E ORA…SI CANTA” - PRIMARIA MIGLIONICO ( ins. Manzara)

“IL PIACERE DI IMPARARE”- PRIMARIA POMARICO ( Inss. Donnoli – Lupo)

“THE WAY WE LIVE” - SECONDARIA DI PRIMO GRADO (ins.LANZA)

Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione

L’Istituto Scolastico, inoltre, amplia la propria offerta educativa attraverso diverse iniziative, qualiuscite didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione attuati in orario scolastico o nell’arco diun’intera giornata, partecipazione ad iniziative proposte da enti esterni (manifestazioni, spettacoli…). Tali esperienze rappresentano una validissima opportunità di apprendimento e di crescita pertutti gli alunni, infatti, oltre ad ampliare il patrimonio di conoscenze e di esperienze, siconfigurano come un’importante occasione di socializzazione, di dialogo, di confronto e dicondivisione. Esse vengono progettate e realizzate nel rispetto della normativa vigente ecoerentemente con il progetto educativo della classe, allo scopo di consolidare obiettivi didattico-formativi e di approfondire conoscenze relative ad argomenti di studio. Il piano delle uscite

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didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione viene redatto sulla base delle proposte avanzate daiconsigli di intersezione/interclasse/classe e deliberato dal Collegio Docenti e dal Consigliod’Istituto.

Di seguito elencate le uscite didattiche, le visite guidati e i viaggi d’istruzione pianificati perl’anno scolastico 2016/17:

plesso/ordine

Infanzia(tutte le sezioni) Primaria Secondaria

GROTTOLE

viag

gi d

i ist

ruzi

one Matera; “Vivai Dichio- Il

villaggio di BabboNatale”, con laboratorididattici

seconda: Napoli ePozzuoli/Pompei in giornataoppure viaggio a Roma conpernottamento

Matera; Laboratorio“Ceramica Di LenaPasquale” con visita aiSassi

terza: viaggio a Roma conpernottamentooppureNapoli e Pozzuoli/Pompei ingiornata

usci

te d

idat

tiche

Grottole; “Festadell’Albero” pressobosco “Coste”

Tutte le classi: Matera; Cineteatro Duniprima, seconda e terza:Montescaglioso CinemaTeatro Andrisani

Grottole; Visita presso labiblioteca Comunale

Tutte le classi: Montescaglioso; CinemaTeatro Andrisani

seconda e terza: Matera:Centro Geodesia Spaziale

Grottole; Macelleria-BraceriaGrottole; Forno-pasticceria “GentileClaudio”Grottole; Visione di unapellicola presso la “Casadella Creatività –Grottole; Visita casaComunaleGrottole; Via Crucis inchiesa Madre nel tempodi quaresimaGrottole; Visita presso“La rosa dei venti”Grottole; Museo dellaceramica e visita allefornaci

Grottole; Abbazia diSant’Antuono

MIGLI

viag

gi d

i ist

ruzi

one

quarta A: Caprarica di Lecce; Kalos -Archeodromo del Salento

prima: Castelli federiciani eParco del Pollino

quinta A: Romaseconda: Napoli; Teatro SanCarlo e Pozzuoli/Pompei

quinta A: Napoli; Teatro San Carlo

terza: Roma o Umbria

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ONICO

usci

te d

idat

tiche

Pomarico; bosco dellaManferrata

terza A e quarta A: Montescaglioso;Cinema Teatro Andrisani

terza: Matera; CentroGeodesia Spaziale

Grassano; visita aipresepi di Artese

terza A, quarta A, quinta A: Matera;Parco di Murgia Timone

seconda e terza:Montescaglioso; CinemaTeatro Andrisani

Matera; visita ai presepidi Di Chio

quarta A e quinta A: Matera; CineteatroDuni

Matera; visita ai presepinei rioni della città

quinta A: Grottole-Pomarico;Girovagando per antiche pietreGrottole; Località S.

AntuonoLocalità San GiulianoOasi

POMARICO

viag

gi d

iist

ruzi

one quarta A: Caprarica di Lecce; Kalos -

Archeodromo del Salento

prime e seconde: Capraricadi Lecce; Kalos -Archeodromo del Salento

quinta A: Napoli; Teatro San Carlo

prime, seconde e terze:Napoli; Teatro San Carlo

terze: Roma o Toscana

usci

te d

idat

tiche

Montescaglioso; FattoriaDidattica “Selvapiana”

prima A: Matera; Cineteatro Duniprime, seconde e terze:Matera; Centro GeodesiaSpaziale

prima A, seconda A, seconda B:Accettura; Parco Gallipoli Cognato

prime, seconde e terze:Montescaglioso; CinemaTeatro Andrisani

Tutte le classi: Montescaglioso CinemaTeatro Andrisani

terza A: Matera; Sassi, Museo Ridola

terza A: Castelmezzano e Pietrapertosa

quinta A: Museo di Metaponto

Progetto: “Sostegno al lavoro dei docenti”

La scuola dell'autonomia richiede figure professionali molto competenti nella mediazione culturale,ma anche soggetti esperti di organizzazione, attenti alle relazioni, abili nell'uso delle tecnologie,capaci di documentare ed utilizzare proficuamente le esperienze proprie ed altrui. Per sostenere losviluppo professionale dei docenti ed affermare l'importanza strategica della loro formazione ilprogetto si pone le seguenti finalità:

costruire contesti culturali stimolanti ed aperti per l'attività dei docenti; adeguare attivamente le scelte didattiche ai cambiamenti in atto; creare le premesse per vivere la formazione da protagonisti consapevoli; superare un modello di docente centrato sul lavoro d'aula e sul rapporto con gli

studenti; affermare un modello di docente quale professionista corresponsabile dei processi di

crescita dell'intera comunità scolastica.

L’istituto nel corso del triennio attiverà corsi di formazione/aggiornamento in base alle esigenze delpersonale in servizio.

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Precisamente, nell’anno scolastico 2016/17 sono stati attivati i seguenti corsi:

FORMAZIONE e INNOVAZIONE: promossa dal MIUR, oltre al Team per l’Innovazione, anchela formazione di 10 docenti per l’Istituto Comprensivoaffinchè partecipino alle attività previste dagli snodiformativi del PNSD.

DISLESSIA AMICA: l’AID ( Associazione Italiana Dislessia) di intesa con il MIUR promuoveun percorso formativo e-learning rivolto al personale docente al fine diampliare le conoscenze metodologiche didattiche, operative eorganizzative necessarie a rendere la scuola realmente inclusiva per glialunni con DSA.

PON “Per la scuola -Competenze e ambiente per l’apprendimento” 2014-20: progetti di inclusionesociale e lotta al disagio...”

SICUREZZA NELLE SCUOLE: formazione e informazione per la sicurezza

INCONTRO DI AGGIORNAMENTO/FORMAZIONE CON L’AID DI MATERA

FORMAZIONE DEI DOCENTI E SPERIMENTAZIONE IN CLASSE DELLAMETODOLOGIA CLIL

DIMENSIONE ORGANIZZATIVO-RELAZIONALE

LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

La scuola si avvale di organi di gestione, rappresentativi delle diverse componenti scolastiche,interne ed esterne alla scuola: docenti, personale ATA e genitori.

Gli Organi collegiali della scuola, che, se si esclude il Collegio dei Docenti, prevedono sempre larappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto fratutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo conle dinamiche sociali. Tutti gli Organi collegiali della scuola si riuniscono in orari non coincidenticon quello delle lezioni.

Composizione

Collegio dei docenti

Il collegio dei docenti è composto da tutti gli insegnanti in servizio nell' Istituto Scolastico ed èpresieduto dal Dirigente scolastico. Quest'ultimo si incarica anche di dare esecuzione alle deliberedel Collegio. Il Collegio docenti è l’organo predisposto all’elaborazione del piano dell’offertaformativa triennale.

Consiglio di Istituto

Questo organo collegiale è composto da tutte le componenti della scuola: docenti, genitori, studentie personale amministrativo, di variabile da 14 a 19 componenti secondo gli alunni iscritti.

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Tutti i genitori (padre e madre) hanno diritto di voto per eleggere loro rappresentanti in questiorganismi ed è diritto di ogni genitore proporsi per essere eletto. Le elezioni per i consigli dicircolo/istituto si svolgono ogni triennio. Il consiglio di istituto è predisposto all’approvazione odelibera del PTOF.

Consiglio di intersezioneScuola materna: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate;presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato.

Consiglio di interclasseScuola elementare: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classiinteressate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato.

Consiglio di classeScuola media: tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori; presiede il dirigentescolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato.

Comitato per la valutazione dei docenti ex art.11 del D.Lgs. 297 del 1994 è stato novellato dal

comma 129 dell’art.1 della Legge n.107 del 13 luglio 2015, cosiddetta “legge buona scuola”. “icompiti del comitato: individua i criteri per la valorizzazione dei docenti i quali dovranno essere desunti sulla base

di quanto indicato nelle lettere a),b),e c) dell’art.11; esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale

docente ed educativo; in ultimo il comitato valuta il servizio di cui all’art.448, ed esercita le competenze per la

riabilitazione del personale docente, di cui all’art.501 (Riabilitazione).Per queste due fattispecie il comitato opera con la presenza dei genitori.

Sono costituiti all’interno dell’Istituto altri gruppi di lavoro finalizzati a riqualificare e migliorare,in modo non occasionale, il processo di insegnamento-apprendimento.

Dipartimenti

I “dipartimenti” sono quegli organi collegiali, formati dai docenti che appartengono alla

stessa disciplina o area disciplinare, preposti per prendere decisioni comuni su determinati

aspetti importanti della didattica.

I dipartimenti hanno il compito di organizzare:

- attività di approfondimento sul curricolo verticale;- attività di aggiornamento annuale sul curricolo rispetto a quanto di nuovo verrà pubblicato

dalla ricerca e dalla normativa;- attività di sperimentazione di novità metodologiche, didattiche, tecnologiche all’interno del

curricolo verticale;

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- attività per creare prove di ingresso e di uscita ;- attività per armonizzare il curricolo verticale e le prove standardizzate con gli strumenti di

autovalutazione d’istituto;-attività di autovalutazione intesa come capacità di confrontare, tenendo conto delle risorseumane e strutturali disponibili, i risultati ottenuti con quelli attesi, in correlazione con iprocessi e gli esiti della valutazione esterna (Invalsi, ad esempio).

Compito dei dipartimenti è anche la progettazione degli interventi di recupero, all’adozione dei libridi testo e all’acquisto di materiale utile per la didattica.

Sono costituiti all’interno dell’Istituto cinque “dipartimenti disciplinari”:

N° Dipartimento

1 Italiano

2 Storia – Geografia - Religione

3 Matematica-Scienze -tecnologia

4 Lingue Straniere

5 Linguaggi non verbali(Musica- Arte e Immagine –Educazione Fisica)

Il nostro Istituto, ispirandosi alla normativa vigente, ha deciso di perseguire la “politicadell’inclusione” con il fine ultimo di “garantire il successo scolastico” a tutti gli alunni chepresentano una richiesta di speciale attenzione, anche a coloro che, non avendo una certificazionené di disabilità, né di dislessia - le due condizioni riconosciute dalla Legge, (la storica 104/92 e larecente 170/2010)- fino ad oggi non potevano avere un piano didattico personalizzato, con obiettivi,strumenti e valutazioni pensati su misura per loro.

Gruppo di Lavoro per l’inclusione (GLI) che ha il compito di predisporre il PIANO ANNUALEPER L’INCLUSIONE attuando una rilevazione sui BES presenti nelle diverse scuole, raccogliendola documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere e fornendo,su richiesta,supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie per la gestione di particolari problematiche. Ha ilcompito di creare rapporti con il territorio per una mappa e una programmazione delle risorse, e di“collaborare alle iniziative educative d’integrazione predisposte dal piano educativo”. All’inizio diogni anno scolastico il GLI proporrà al Collegio Docenti una programmazione degli obiettivi daperseguire e delle attività da porre in essere e, al termine dell’anno scolastico il Collegio procederàalla verifica dei risultati raggiunti.

Il GLHO è composto dall’intero Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno),operatori socio-sanitari dell’ASL (e/o dell’ente privato convenzionato) che seguono il percorsoriabilitativo dell’alunno con disabilità, l’eventuale assistente per l’autonomia e la comunicazione el’eventuale collaboratore o collaboratrice scolastica incaricato dell’assistenza igienica, i genitori

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dell’alunno ed un esperto di loro fiducia e/o dell’Associazione di cui fanno parte (previo accordodel Dirigente Scolastico che deve convocare ufficialmente l’esperto). Il GLHO ha il compito dipredisporre il PEI (o PEP) e di verificarne l’attuazione e l’efficacia nell’intervento scolastico.Talvolta possono essere convocati anche istruttori o altri operatori di contesti extrascolastici, alfine di creare unità e organicità tra i diversi interventi di facilitazione per la realizzazione delprogetto di vita.

Lo Staff di Dirigenza

Fanno parte dello Staff oltre al Dirigente scolastico, il Direttore dei Servizi Gen. ed Amm.vi, iCollaboratori del Dirigente, i Coordinatori delle attività educative di plesso, le funzioni strumentalial PTOF designate dal collegio docenti, qualora lo staff debba affrontare specifiche tematiche puòessere integrato da personale della scuola particolarmente competente in materia. Nell’ambitodell’attività didattica svolge attività di indirizzo, coordinamento e istruttoria; studia le opportunestrategie e predispone il materiale necessario all’adempimento degli obblighi previsti dallanormativa scolastica. Lo Staff Dirigenziale svolge funzioni di supporto all’attività degli organicollegiali, dei gruppi di lavoro e dei singoli docenti. Propone inoltre attività di controllo e verficavolte a valutare l’efficienza e l’efficacia complessiva del servizio scolastico.

Collaboratori del DS

COMPITI:

sostituire il Dirigente Scolastico in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie,ecc.;

partecipare periodicamente alla riunione dello staff di dirigenza al fine di condividere le lineeorganizzative e la progettualità dell’istituzione;

stilare il verbale del Collegio dei Docenti;

collaborare con il Dirigente scolastico nella promozione ed implementazione di attività eprogetti innovativi;

organizzare e coordinare i Gruppi di Lavoro per la revisione del Piano dell’OffertaFormativa.

Coordinatori attività educative di plesso

COMPITI:1) collaborazione con il D.S. e con docenti collaboratori in tema di organizzazione dei servizi;2) rimodulazione dell’orario ed individuazione dei docenti per la sostituzione degli insegnanti

assenti di concerto con il personale dell’ufficio di segreteria;3) vigilanza sul rispetto dell’orario di servizio di tutto il personale della scuola di riferimento;4) giustifica dei ritardi degli alunni e autorizzazione delle uscite anticipate, solo in presenza di

almeno uno dei genitori;5) coordinamento delle varie attività di plesso (es. attività di inizio anno, Natale, Carnevale, fine

anno);

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6) verifica preventiva delle informazioni da dare ai genitori, che devono essere coerenti con quantostabilito dagli organi scolastici competenti;

7) verifica della diffusione e conoscenza delle circolari ( firma per presa visione) e di ognicomunicazione riguardante il personale della scuola;

8) controllo della pulizia degli ambienti scolastici;9) vigilanza sul rispetto delle norme di sicurezza da parte di alunni, docenti e personale ATA;10) controllo del rispetto del divieto di fumo in collaborazione con RLS;11) controllo del divieto dell’uso del telefonino da parte dei docenti durante l’attività didattica,

nonché degli alunni;12) tutto ciò che è funzionale al buon andamento organizzativo e didattico dell’Istituto

Comprensivo.

Funzioni strumentali al PTOF

Le Funzioni Strumentali al P.O.F. hanno compiti di coordinamento delle attività curriculari edextra-curriculari, di valutazione del sistema e di consulenza pedagogica. Esse vengono individuatedal Collegio dei Docenti a inizio anno scolastico, sulla base delle esigenze rilevate.

ORGANIZZAZIONE ORARIA DELLE SCUOLE

SCUOLA DELL’INFANZIA

Le scuole sono organizzate secondo il modello di tempo pieno con 40 ore settimanali su 5 giornicon:

➢ MIGLIONICO 8:30/16:30 dal LUNEDI al VENERDI➢ GROTTOLE 8:30/16:30 dal LUNEDI al VENERDI➢ POMARICO 8:30/16:30 dal LUNEDI al VENERDI

Nelle scuole dell’infanzia, accanto alle attività curricolari dei campi di esperienza (Il sé el’altro, Il corpo e il movimento, Immagini, suoni e colori, I discorsi e le parole, La conoscenzadel mondo), sono previste attività di routine (appello e conta, calendario, che tempo fa,incarichi, conversazione), giochi liberi e guidati, percorsi motori, attività musicali, giochi disocializzazione, travestimenti. Rientra nel monte ore complessivo anche il tempo dedicatoquotidianamente all’accoglienza, all’igiene personale pre e post mensa, al riordino dell’aula.

SCUOLA PRIMARIA

La scuola Primaria è organizzata secondo il modello del tempo pieno con 40 ore settimanali,su 5 giorni, nei plessi di Miglionico e di Grottole .Le classi del Plesso di Pomarico sono organizzate secondo il modello del tempo normale con

27 ore settimanali su 5 giorni e un rientro settimanale.

MIGLIONICO 8:15/16:15 dal LUNEDI al VENERDI’

GROTTOLE 8:15/16:15 dal LUNEDI al VENERDI’

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POMARICO 8:30/13.30 dal LUNEDI AL VENERDI’15:00/17:00 rientro del MARTEDI’

DISTRIBUZIONE ORARIA CLASSI A TEMPO PIENO CON 40 ORE SETTIMANALI

Discipline Classi a 40 ore

I II III / IV / V

Italiano 9 8 8

Inglese 1 2 3

Arte e immagine 2 2 2

Musica 2 2 2

Ed. fisica 2 2 2

Storia-cittadinanza ecostituzione

3 3 3

Geografia 2 2 2

Matematica 9 9 8

Scienze 2 2 2

Tecnologia 1 1 1

Religione 2 2 2

Mensa 5 5 5

ORARIO CLASSI A TEMPO NORMALE CON 27 ORE SETTIMANALI

Disciplina Classi a 27 ore

I II III/IV/V

Italiano 7 6 6

Inglese 1 2 3

Arte e immagine 1 1 1

Musica 1 1 1

Ed. fisica 1 1 1

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Storia-cittadinanzae costituzione

3 3 3

Geografia 2 2 2

Matematica 6 6 5

Scienze 2 2 2

Tecnologia 1 1 1

Religione 2 2 2

Ai docenti di classe si affiancano docenti specialisti di religione cattolica, di sostegno especialisti esterni (di musica, ed. fisica); per la lingua inglese si utilizzano in primo luogo idocenti specializzati con una rimodulazione del loro orario d’insegnamento nella classe dititolarità, in un secondo momento alla figura di una specialista. Le ore a disposizione dei docentisono utilizzate per la sostituzione degli insegnanti assenti o per attività di consolidamento e dipotenziamento.

Gli orari dei docenti, formulati secondo le esigenze degli alunni, nel rispetto della normativavigente, sono raccolti nell’organizzazione oraria di ogni scuola e depositati agli atti. Gli orari deicollaboratori scolastici, distribuiti nei vari plessi, sono previsti secondo le esigenze degli oraridegli alunni e dei docenti. L’orario del personale ATA è indicatonel Piano annuale delle attivitàdel personale ATA depositato agli atti. Per ogni plesso è stato individuato coordinatore delleattività educative. Il Piano annuale delle attività e degli impegni del personale docente è indicatonel documento specifico depositato agliatti.

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Le Scuole Secondarie di I Grado sono organizzate secondo il modello del tempo normale con30 ore, senza mensa e senza rientro, nei plessi dei tre comuni.

❖ MIGLIONICO: 8:30/13:30 dal LUNEDI al SABATO

❖ GROTTOLE: 8:20/13:20 dal LUNEDI al SABATO

❖ POMARICO: 8:10/13:10 dal LUNEDI al SABATO

Lezioni di strumento musicale:

Lunedì - Mercoledì dalle ore 14:30 alle ore 18.30Martedì dalle ore 14.30 alle ore 19.30

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Giovedì- Venerdì dalle ore 14.30 alle ore 17.30

DISTRIBUZIONE ORARIA DISCIPLINE

Gli orari definitivi delle classi e delle lezioni sono affissi alla porta dell’aula. Gli orari dei docenti,formulati secondo le esigenze degli alunni, nel rispetto della normativa vigente, sono raccoltinell’organizzazione oraria di ogni scuola e depositati agli atti. Gli orari dei collaboratori scolastici,distribuiti nei vari plessi, sono previsti secondo le esigenze degli orari degli alunni e dei docenti.

L’orario del personale ATA è indicato nel Piano annuale delle attività del personale ATAdepositato agli atti. Per ogni plesso è stato individuato coordinatore delle attività educative.Il Piano annuale delle attività e degli impegni del personale docente è indicato nel documentospecifico depositato agli atti. Il calendario scolastico sarà aggiornato annualmente in base alleesigenze dell’Istituto.

SCUOLA E FAMIGLIA

Al fine di costruire una sana ed efficace collaborazione tra scuola e famiglia, avente come scopola condivisione di obiettivi programmati che mirano alla formazione unitaria dell’alunno, sonostati programmati incontri individuali ed assemblee di genitori, ogni due mesi, come previsto dalpiano delle attività. I docenti della scuola secondaria di 1° grado sono disponibili, su richiesta,un’ora alla settimana, come da quadro orario agli atti, a ricevere i genitori a scuola, i docenti dellascuola primaria sono disponibili, su richiesta dei genitori, ad incontrarli il martedì in coda allaprogrammazione. Una stretta collaborazione tra genitori e docenti è indispensabile per garantirecoerenza e congruenza agli interventi degli insegnanti.

DISCIPLINE I – II - IIIIIIII

SC.SECONDARIA DI PRIMO GRADOPOMARICO

CORSO DI STRUMENTO MUSICALE DI:

CLARINETTO

CHITARRA

TROMBA

PIANO FORTE

ITALIANO 6APPROFONDIMENTO DI ITALIANO 1STORIA 2GEOGRAFIA 1MATEMATICA 4SCIENZE 2TECNOLOGIA 2INGLESE 3FRANCESE 2ARTE E IMMAGINE 2EDUCAZIONE FISICA 2MUSICA 2RELIGIONE CATTOLICA 1

TOTALE ORE 30

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Con i genitori degli alunni sono previsti: incontri individuali mirati a:

scoprire i bisogni di cui ogni alunno è portatore conoscere più da vicino gli elementi che concorrono a sviluppare stili e modi di

apprendimento del singolo (personalità, esperienze) informare sugli esiti del percorso educativo - cognitivo

incontri assembleari mirati a: condividere obiettivi comuni da inserire nel piano dell’offerta formativa verificare l’andamento in itinere

affrontare problematiche comuni (rapporti genitori-figli, problemi dell’infanzia,della preadolescenza e dell’adolescenza)

informare su iniziative e disposizioni.

LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA

La valutazione è un aspetto costante e fondamentale del processo di insegnamento apprendimento,un sistema di misurazione che comporta l’attribuzione di voti e giudizi finali e in itinere, percertificare dal punto di vista istituzionale la qualità del percorso didattico, sulla basedell’acquisizione di conoscenze, abilità, competenze oltre che dei livelli di impegno epartecipazione mostrati da ogni alunno. A questa funzione quantitativa si affianca quella formativadi orientare l’alunno nella conoscenza di se’ delle proprie potenzialità competenze e attitudini.

Gli oggetti della valutazione sono: gli alunni e il sistema.

Valutare gli alunni:

(apprendimenti e comportamento )

- conoscere le capacità di base cognitive e non cognitive dell’alunno,- comprendere e spiegare determinati comportamenti individuali e di gruppo,- verificare e valutare l’acquisizione di conoscenze, abilità, competenze disciplinari,- rilevare il processo di maturazione apprendimento generale,- disporre di una forma di verifica dell’efficacia delle strategie e degli interventi attivati dai

docenti.

Valutare il sistema:

(autovalutazione d’istituto)

- aumentare la conoscenza, interna ed esterna alla scuola, di alcuni aspetti essenziali delservizio scolastico,

- conoscere i punti critici e incentivare la disponibilità a interpretare e progettare ilcambiamento,

- individuare la corrispondenza o meno di percezioni e punti di vista di docenti, genitori ealunni,

- favorire la partecipazione, collaborazione e la formazione di una identità della scuola,

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- valutare l’efficienza e l’adeguatezza delle strutture e delle infrastrutture dell’ambientescolastico e territoriale.

LE FASI DELLA VALUTAZIONE

I principi fondamentali e le caratteristiche della valutazione sono:

OGGETTIVITA’: garantita da strumenti trasparenti e coerenti;

COLLEGIALITA’: intesa come condivisione e uniformità di metodi;

CONTINUITA’: intesa come coerenza con gli obiettivi e gli indicatori del curricolo verticale.

Inoltre la valutazione sarà:

FORMATIVA: serve ad autoregolare il processo formativo, e a tal fine si integra in manieracontinua con l’attività di insegnamento e apprendimento, sebbene si possano comunque distinguere,come momenti fondamentali della valutazione, nella sua realizzazione le seguenti fasi:

• iniziale ( diagnostica)• in itinere ( continua)• finale ( sommativa).

INIZIALE: si tratta, in effetti, della funzione diagnostica della valutazione. Quando cerchiamo distabilire le condizioni di partenza per avviare un progetto di formazione, la valutazione assume lafunzione diagnostica iniziale. È il caso per esempio della conoscenza delle caratteristiche di entratadegli alunni in termini di competenze e del riconoscimento dei crediti per definire il percorsoindividualizzato.Per poter svolgere efficacemente la propria azione educativa, il docente ha bisogno di conoscere isuoi alunni con cui ha a che fare, dalla valutazione iniziale degli alunni, il docente ricavaindicazioni fondamentali per ipotizzare quali contenuti, materiali, attività, situazioni e strategiepossano risultare più efficaci in vista del raggiungimento degli obiettivi e vadano pertanto inseritinella progettazione educativa e didattica intesa come intervento formativo personalizzato.

IN ITINERE O CONTINUA: si tratta della funzione di adeguamento della valutazione edesprime la necessità di un adeguamento in corso d’opera, quando cioè si è già dato avvio aiprocessi. In questo caso si parla di valutazione formativa in itinere.Per funzionare la valutazione formativa deve essere sentita come reale possibilità di promuovereuna modificazione nelle situazioni formative e apprenditive. Durante tutto il percorso formativo, ildocente controlla come procede l’apprendimento attraverso una molteplicità di strumenti dirilevazione. Egli raccoglie una serie di informazioni sistematiche in base alle quali valutare anche,per riflesso, l’efficacia delle strategie educative e didattiche da lui adottate.Perché la valutazione continua risulti effettivamente formativa dovrebbe cogliere anche i processicognitivi messi in atto dai soggetti in formazione per apprendere, e non solo i prodotti del loroapprendimento: il docenti non deve porsi solo il problema di quali risultati ha raggiunto, ma dicome li ha raggiunti, in modo da individuare i procedimenti adottati e gli errori commessi(valutazione autentica).

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FINALE O SOMMATIVA: si tratta della funzione di bilancio della valutazione.

La valutazione sommativa finale attiene all’idea del bilancio consuntivo relativo ad un percorso diformazione.Al termine di un percorso formativo più o meno consistente di attività didattica, il docente accerta illivello di competenze dei soggetti in formazione dopo aver affrontato un insieme organico dicompiti di apprendimento.La valutazione sommativa ha quindi in prevalenza un carattere di bilancio, parziale ocompleto, del percorso istruttivo/formativo.Sembrerebbe a prima vista che si collochi al di fuori del processo vero e proprio di insegnamento-apprendimento, e che non abbia dunque una connotazione formativa. Invece anche la valutazionesommativa dovrebbe inserirsi nell’azione educativa globale e contribuire a promuovere lo sviluppodell’alunno.In aggiunta la valutazione scolastica ha una funzione orientativa:si valutano gli studenti non solo per "misurarne" gli apprendimenti ma per apprezzarne il valore, percomprenderne, interpretarne e orientarne gli sviluppi futuri, per regolare e migliorare le azionieducative.

In sintesi:

QUANDO COSA COME (strumenti)

in entrata

(diagnostica)i prerequisiti

con osservazioni sistematiche e occasionali

con attività di laboratorio + schede guida

con test oggettivi

con compiti a domande aperte

con compiti a saggio o tema

con relazioni

con interrogazioni orali

prove Invalsi

in itinere

(formativa eautentica)

le conoscenze

in uscita

(sommativa)le competenze

Gli strumenti

Nella scuola Primaria e Secondaria di I Grado, nel rispetto della normativa vigente, DPR.122/2009e Indicazioni per il Curricolo 2012, vengono predisposti, secondo criteri più possibile oggettivi, testd’ingresso e prove di verifica periodiche che consentono di controllare il livello di apprendimentodei singoli alunni e la validità della progettazione educativa.

Nel dettaglio la valutazione si avvale dei seguenti strumenti:

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- griglie condivise con la costruzione di indicatori graduali per controllare le sequenze diapprendimento;

- verifica periodica del raggiungimento di obiettivi essenziali ;- analisi periodica ed annuale della frequenza (che deve raggiungere almeno ¾ dell’orario

annuale personalizzato per il superamento dell’anno scolastico), degli apprendimenti e deicomportamenti

- definizione condivisa e oggettiva (Collegio docenti, alunni, famiglie) del concetto dicompetenze e della relativa valutazione in decimi tanto degli obiettivi specifici diapprendimento (sapere e saper fare) quanto delle competenze (saper essere)

- valutazione percorsi educativi.

In sede di Consiglio di Classe, ogni docente è tenuto a curare gli aspetti di misurazione e diprestazione, attenendosi alle peculiarità condivise con gli altri docenti (obiettivi, contenuti,dimensioni, ambiti, criteri) e presentando una motivata proposta di voto, che riporti la valutazionedei risultati dell’alunno, in una prospettiva formativa di essa.

LESSICO DELLA VALUTAZIONE

CAPACITA’ = la potenzialità dell’essere umano a fare, pensare, agire inun certo modo. Riguarda ciò che una persona può fare, pensare e agire,

senza per questo aver già trasformato questa sua possibilità (poter essere)in una sua realtà (essere)

COMPETENZA = la capacità personale trasformata in agire personale,autonomo, responsabile che, attraverso l’utilizzo del sapere posseduto e ditutte le risorse interne ed esterne a disposizione, affronta e realizza ‘bene’

problemi, compiti, progetti (teorici o pratici)

CONOSCENZA = il patrimonio di sapere di una cultura, l’insieme diinformazioni, nozioni, dati, principi, regole di comportamento, concetti,teorie (anche dell’etica individuale e collettiva) codificati e conservati

perché ritenuti degni di essere trasmessi alle nuove generazioni

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La valutazione nei tre ordini di scuola

Valutare nella scuola dell’infanzia significa conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascunbambino, dai 3 ai 5 anni di età, in modo da poter identificare i processi da promuovere, sostenere erafforzare per favorirne lo sviluppo e la maturazione.La valutazione nella scuola primaria, elemento pedagogico fondamentale e parte integrante dellaprogrammazione didattica, tende a seguire i progressi degli alunni dai 6 ai 10 anni di età e,contestualmente, consente di operare con flessibilità sul progetto educativo.Valutare, in riferimento alla funzione docente, nella scuola secondaria di primo grado, significacredere che sia possibile, per ogni alunno, un cammino di crescita e, quindi, impegnarsi nelcontrollare le dinamiche di trasformazione nella maturazione della persona.In sintesi: valutare un alunno non significa valutare la persona. La valutazione è riferita acomportamenti osservabili, prestazioni, qualità del lavoro svolto, in relazione a precisi obiettividichiarati e sempre in considerazione dei progressi dimostrati dall’alunno stesso.Valutazione e verifica sono due concetti che, benché posti su un piano di continuità, dal punto divista tecnico devono essere ben distinti.La verifica costituisce il momento della raccolta di informazioni e di dati relativi al processoeducativo, la valutazione è il momento dell’interpretazione di quei dati e dell’individuazione dipossibili prospettive di cambiamento. In un primo momento, l’insegnante raccoglie in modosistematico e sintetico sufficienti informazioni relative ai processi di sviluppo e di apprendimentodell’alunno e poi procede al lavoro di valutazione che costituirà, pertanto, il momento dicompletamento del controllo scolastico, attraverso il quale si attribuirà un significato pedagogico ededucativo ai dati raccolti nel corso della verifica. La valutazione sarà intesa non solo comemomento di controllo dell’apprendimento, ma anche come azione di supporto al processoformativo, fornendo all’alunno informazioni sul suo modo di procedere nell’apprendimento(favorendo l’autovalutazione).

ABILITA’ = il saper fare che una cultura reputa importante trasmetterealle nuove generazioni, per realizzare opere o conseguire scopi è abilecolui che non solo produce qualcosa o risolve problemi, ma che conosceanche le ragioni di questo ‘fare’, sa perché, operando in un certo modo e

rispettando determinate procedure, si ottengono determinati risultati.

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Tipologie di verifiche

Verifiche strutturate: è abbastanza semplice costruire verifiche che misurino il grado diconoscenza dei contenuti, è più difficile strutturare verifiche di abilità complesse come la capacitàdi inferenza, di problem solving, di transfert. Le verifiche se costruite accuratamente possono dareinformazioni preziose anche su aspetti rilevanti della competenza (si vedano come esempio le proveOCSE PISA). Per questo le prove di verifica, se non possono essere assunte in modo assoluto,vanno accompagnate da altri strumenti.Verifiche-prove non strutturate: (questionari a risposta aperta, saggi brevi, testi e relazioni,interrogazioni) forniscono indicazioni sulle capacità di ragionamento, permettono di operarecollegamenti, relazioni. Esse se forniscono più informazioni circa le abilità dello studente sonod’altro canto più difficili da interpretare. Necessitano di solidi criteri di lettura, è dimostrato che se ècostruita una griglia di lettura condivisa e se si è operata una correzione collegiale di un certonumero di prove, i criteri applicati costituiscono una sorta di taratura della lettura ed interpretazionedella verifica.Prove esperte/compiti autentici: con questa espressione si intende una prova di verifica che non silimiti a misurare conoscenze e abilità, ma anche le capacità dell’allievo di risolvere problemi insituazioni reali, compiere scelte, argomentarle, produrre un micro progetto o un manufatto; inpratica mira a testare aspetti della competenza.

Modalità di comunicazione alla famiglia

Gli esiti della prove di verifica, orali o scritte, sono comunicati alle famiglie attraversocomunicazione scritta e colloqui individuali.Nella scuola secondaria di primo grado l’eventuale ammissione con voto di consiglio, nel caso dicarenze relative ai raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, viene illustrata e motivata conspecifica nota, inserita nel documento di valutazione dell’alunno (DPR 122/09, art. 2, c. 7).Secondo l’attuale quadro normativo, si comunica:- la valutazione degli apprendimenti,

- la valutazione del comportamento,- la valutazione delle competenze

Valutazione di fine quadrimestreIl documento di valutazione viene esaminato dai genitori alla fine del primo quadrimestre econsegnato a conclusione dell’anno scolastico.

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LA VALUTAZIONE EDUCATIVA È UN PROCESSO CIRCOLARE E UNITARIO CHE

RUOTA INTORNO ALL’ALUNNO

Valutazione alunni diversamente abili

La valutazione degli alunni con disabilità, viene effettuata congiuntamente da insegnanti curriculari,insegnanti di sostegno e assistenti educativi sulla base di quanto fissato nel profilo dinamicofunzionale e nel piano educativo individualizzato. In quest’ultimo sono definiti i modi e i tempidella valutazione, specificati i relativi strumenti di verifica, evidenziati se per talune discipline sianostati adottati “ particolari criteri didattici” ed indicate le attività integrative o di sostegno svolte,anche in sostituzione dei contenuti parziali di alcune materie.Per la valutazione degli alunni che seguono una programmazione individualizzata vengono adattatiai singoli casi gli indicatori di valutazione stabiliti nei vari Dipartimenti disciplinari.Per gli alunni con programmazione differenziata la valutazione, espressa con un giudizio al terminedi ogni quadrimestre, tiene conto dei reali progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza.Per quanto riguarda le prove d’esame, comprensive della prova nazionale, sono opportunamenteadattate in modo di consentire di valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialitàed ai livelli di apprendimento iniziale.

conoscenze

abilità

competenze

processicognitivi

capacità

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Le prove differenziate, ai fini della valutazione, hanno valore equipollente alle prove ordinarie.Nel caso in cui fosse necessario vengono utilizzati ausili dispensativi e compensativi per consentireall’alunno di svolgere adeguatamente il compito assegnato.

Valutazione alunni con certificazione di D.S.A e BES

Nel rispetto della Legge 170/2010, la valutazione degli alunni con difficoltà specifiche diapprendimento, debitamente certificate, tiene conto delle specifiche situazioni soggettive, delineatenella programmazione didattico-educativa della classe di inserimento, con previsione deglistrumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei e sempre inriferimento al Piano Didattico Personalizzato.

Il DM 5669 del 12/7/ 2011 (Linee Guida sui DSA) afferma che la scuola adotta “modalità valutativeche consentono all’alunno di dimostrare il livello di apprendimento raggiunto, mediantel’applicazione di misure che determinano le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazioneda valutare (tempi, strutturazione delle prove) riservando particolare attenzione alla padronanza deicontenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria”.

Si può dunque affermare che il PDP, per i DSA quanto per i BES, deve definire, monitorare edocumentare i criteri di valutazione degli apprendimenti: quindi i criteri devono essere adattati epersonalizzati per dare all’alunno la possibilità di dimostrare il livello di apprendimento raggiunto,senza essere penalizzato, tenendo separate quindi le abilità e le competenze da valutare, dalleeventuali difficoltà di accesso legate al disturbo.

Modalità di personalizzazione delle verifiche possono essere: l’aumento dei tempi, la riduzionequantitativa delle consegne, la strutturazione delle prove, la programmazione delle interrogazioni.

Inoltre nel DM. 5669 del 2011 troviamo due indicazioni riguardante la valutazione per gli alunniin difficoltà durante l’esame di Stato :- la Commissione deve tener conto della specifica situazione e del percorso formalizzato nel

PDP;- la valutazione deve tener conto più dei contenuti che della forma.

Le tutele espressamente previste sono: tempi più lunghi, uso di strumenti compensativi.

Valutazione del “Comportamento”

La valutazione del comportamento è finalizzata ad accertare i livelli di consapevolezza raggiunti,con riferimento ai valori della cittadinanza e della convivenza civile, a verificare la capacità dirispettare le regole che disciplinano l’istituzione scolastica, a promuovere comportamenti coerenticon l’esercizio dei propri diritti e con il rispetto dei propri doveri.

SCUOLA DELL’INFANZIANella scuola dell’infanzia la valutazione del comportamento è espressa attraverso la compilazionedi una griglia da parte degli insegnanti; sono riportati degli indicatori che permettono di esplicitareaspetti del comportamento osservabili e valutabili e rispetto ai quali si indica il livello di

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competenza raggiunto dal bambino. La valutazione viene fatta solo per i bambini di 5 anni.

SCUOLA PRIMARIALa valutazione del comportamento è espressa con un giudizio. All’interno dell’Istituto Comprensivoè stata adottata una griglia costruita con indicatori che permettono di esplicitare gli aspetti delcomportamento osservati e valutati. (Rif. POF)

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADOLa valutazione del comportamento è espressa collegialmente dal Consiglio di classe in sede di

scrutinio intermedio, si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica ed è espressacon un giudizio e con una valutazione in decimi. A partire dall’anno scolastico 2008/2009 essaconcorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dellostudente. Nel caso di valutazione inferiore ai 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutiniofinale, è pregiudicata l’ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo distudi.

Per la valutazione del “comportamento” gli indicatori sono i seguenti:Rispetto delle regole e autocontrollo- comportamento rispettoso e consapevole verso le norme stabilite dal Regolamento d’Istituto- dominio e padronanza delle proprie azioni e reazioni.Partecipazione- capacità di collaborazione attiva e proficua con interventi di aiuto verso i compagni nelle attivitàeducativo-didattiche proposte dagli insegnanti.Rapporti con gli altri- rispetto e valorizzazione dell’identità altrui

VALIDAZIONE ANNO SCOLASTICO

In riferimento all’art. 2 comma 10 DPR 22 giugno 2009, n. 122, nella scuola secondaria diprimo grado, ferma restando la frequenza richiesta dall'articolo 11, comma 1, del decretolegislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, ai fini della validità dell'anno scolastico e perla valutazione degli alunni, le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma1, sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione che le assenze complessive nonpregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L'impossibilità di accedere allavalutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale del ciclo. Talicircostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe edebitamente verbalizzate.Considerato quindi che i docenti debbono accertare per ciascun alunno la validità dell’annoscolastico sulla base della sua frequenza alle lezioni consistente in almeno tre quarti dell’orarioannuale personalizzato, e che solo per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possonoautonomamente stabilire motivate deroghe.

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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

La certificazione delle competenze assume, nelle scuole del primo ciclo, una prevalente funzioneeducativa, di attestazione delle competenze in fase di acquisizione, capace di accompagnare le tappepiù significative (quinta classe primaria, terza classe secondaria di I grado per i soli alunni chesuperano l'esame di Stato) di un percorso formativo di base che oggi, partendo dall'età di 3 anni, siestende fino ai 16 anni. Non a caso, anche al termine di questo ciclo scolastico è previsto il rilascioobbligatorio di una certificazione delle competenze acquisite in relazione all'assolvimentodell'obbligo di istruzione, al 16° anno di età (DM n. 9/2010).La certificazione delle competenze non è sostitutiva delle attuali modalità di valutazione e

attestazione giuridica dei risultati scolastici (ammissione alla classe successiva, rilascio di un titolodi studio finale, ecc.), ma accompagna e integra tali strumenti normativi, accentuando il carattereinformativo e descrittivo del quadro delle competenze acquisite dagli allievi, ancorate a precisiindicatori dei risultati di apprendimento attesi. La certificazione si riferisce a conoscenze, abilità ecompetenze, in sintonia con i dispositivi previsti a livello di Unione Europea per le "competenzechiave per l'apprendimento permanente" (2006) e per le qualificazioni (EQF, 2008) recepitenell'ordinamento giuridico italiano. Questo ampio ancoraggio ne assicura una più sicura spendibilitànel campo della prosecuzione degli studi, della frequenza di attività formative diversificate e inalternanza, di inserimento nel mondo del lavoro anche attraverso forme di apprendistato formativo.Nella scuola primaria la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni èespressa in decimi ed illustrata sul documento di valutazione con giudizio analitico sulla globalematurazione raggiunta dall'alunn Ogni bimestre si svolgono attività comuni di verifica(questionari, testi,schede, esercizi appropriati) uguali per classi parallele, finalizzate a stabilire ilraggiungimento degli obiettivi programmati e la qualità degli apprendimenti conseguiti da ciascunbambino; in tal modo sarà possibile individuare eventuali difficoltà e predisporre idonei interventidi consolidamento erecupero.

Inoltre dall’anno scolastico 2008-2009 vengono somministrate a tutti gli studenti delle classiseconde e quinte le PROVE INVALSI, fornite dal Servizio Nazionale di Valutazione del SistemaEducativo di Istruzione e Formazione. L’INVALSI prevede quindi delle verifiche sistematichesulle competenze degli studenti.

L’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri. Ogni quadrimestre avrà due Consiglid’Interclasse e di classe di soli Docenti per la valutazione degli apprendimenti degli alunni. TaliConsigli sono preceduti da una settimana dedicata alle prove di verifica

LE MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

La Valutazione nella Scuola dell’Infanzia

Nelle istituzioni educative è da tempo diventata esigenza molto sentita la possibilità di dotarsi distrumenti di osservazione nei vari momenti della vita sociale e di relazione, nelle attività di gioco edin quelle più formalmente orientate agli apprendimenti.Quello che segue è un primo strumento di osservazione che ogni docente utilizza per avere un

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quadro completo di ciascun bambino.

SCHEMA per la SINTESI DELLE OSSERVAZIONI

LE RELAZIONI

Le relazioni con personeNel contesto scolastico

1. con gli altri bambini:nelle attività organizzatenei momenti ricreativi

2. con gli adulti:l’insegnante e gli adulti

Nel contesto familiare1. con i genitori 2. con gli altri bambini della famiglia

Le relazioni con gli oggetti a scuola1. nel quadro delle attività libere 2. nel quadro delle attività organizzate

Investimenti simbolici

Il linguaggio1. analisi della produzione (la frase, il testo)

e la qualità del linguaggio2. prende la parola?

Il disegno e le altre produzioni grafiche1. analisi delle produzioni 2. che cosa ne fa?

I giochi simbolici1. la loro natura, le ripetizioni 2. propone giochi o semplicemente partecipa?

Referenti fondamentali

Referenti corporei1. benessere, agio corporeo2. rappresentazione del corpo

3. abilità – imperizia (impaccio)4. equilibrio – lateralizzazione

Referenti spaziali1. come viene investito lo spazio

Referenti temporali1. ordine della successione delle routine

che regolano lo svolgersi della giornata2. riconoscimento della scansione temporale:

mattino, mezzogiorno, pomeriggio;ieri, oggi, domani;i giorni della settimana.

La Valutazione nella Scuola Primaria

Nel primo periodo scolastico vengono somministrati dei test d’ingresso per valutare la situazione di

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partenza di ogni singolo alunno.I test sono strutturati in modo tale che venga evidenziato sia l’ambito cognitivo che quellocomportamentale, sociale e di lavoro, dell’alunno.

Si prescelgono indicatori il più possibile trasversale alle discipline:

per l’ambito cognitivo:ascolto, lettura, comprensione, osservazione, organizzazione ed elaborazione delle conoscenze,conoscenza ed utilizzazione dei vari tipi di linguaggio;per il comportamento sociale:autocontrollo, integrazione, collaborazione;per il comportamento nel lavoro:partecipazione, impegno, autonomia, organizzazione, responsabilità, tranquillità.

I criteri da seguire nella rilevazione dei bisogni e delle risorse di ciascuno sono quelli dellapositività, evidenziando le effettive potenzialità, in quanto, proprio queste permetteranno di avviareun processo formativo sereno e costruttivo.

La Scheda Personale e i Criteri di Valutazione

Nella scuola primaria, in seguito all’emanazione del decreto-legge 1 settembre 2008 n. 137, lavalutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione dellecompetenze da essi acquisite viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici in decimi,riportati in lettere nei documenti di valutazione e illustrata con giudizio analitico sul livello globaledi maturazione raggiunto dall’alunno.I docenti con decisione unanime, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casieccezionali e comprovati da specifica motivazione.Il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado avviene a seguito divalutazione positiva al termine del secondo periodo biennale didattico, ai sensi dell’art. 4, comma 4,del decreto legislativo del 19 febbraio 2004, n. 59.Al termine della scuola primaria all’alunno ammesso al primo anno della scuola secondaria diprimo grado viene rilasciata una certificazione delle competenze acquisite.I soggetti preposti alla valutazione periodica e finale degli alunni sono esclusivamente i docentidella classe titolari degli insegnamenti delle discipline.I docenti incaricati dell’insegnamento della Religione Cattolica partecipano alla valutazioneperiodica e finale limitatamente agli alunni che si avvalgono dell’insegnamento; per contro, idocenti di sostegno, in quanto titolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunnioltre a quelli per i quali svolgono attività di sostegno.Alla fine di ogni quadrimestre viene consegnata alle famiglie la scheda personale dell’alunno checontiene le valutazioni di tutte le discipline.Il giudizio delle singole discipline è dato dalla valutazione delle prove di verifica e dalleosservazioni effettuate dagli insegnanti.Il giudizio globale tiene conto sia del comportamento (grado di interesse, modalità dipartecipazione, impegno, relazione con gli altri..) che degli apprendimenti.I giudizi espressi in decimi a disposizione dell’insegnante per la valutazione, sono riportati nellatabella seguente.

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OTTIMO voto 9/10Gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti.L’alunno denota padronanza, autonomia e capacità di trasferire ad altri contesti le competenzeacquisite.

DISTINTO voto 8Gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti.L’alunno possiede una competenza sicura, che manifesta autonomamente in situazioni strutturate.

BUONO voto 7Gli obiettivi sono stati raggiunti.L’alunno possiede una competenza discreta, che manifesta in situazioni guidate.

SUFFICIENTE voto 6Gli obiettivi sono stati raggiunti, ma vanno consolidati.L’alunno possiede una competenza ed un’autonomia essenziale, gli apprendimenti sono ancorafragili e parziali.

NON SUFFICIENTE voto 5/4Gli obiettivi prefissati non sono stati raggiunti.L’alunno non ha conseguito una competenza essenziale e presenta limiti tali da richiederespecifiche azioni didattiche.

La Valutazione nella Scuola Secondaria di Primo Grado

Nelle scuole secondarie di primo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale, viene valutato ilcomportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anchein relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioniscolastiche.

La VALUTAZIONE del COMPORTAMENTO SCOLASTICO degli STUDENTI

A decorrere dall’anno scolastico 2008/2009 la valutazione del comportamento è espressa in decimi(comma 2 dell’art.2 del Decreto Legge n. 137 del 1° Settembre 2008).Il Collegio dei Docenti ha ritenuto utile stabilire criteri comuni per la valutazione delcomportamento degli studenti tenendo conto della modifica dello Statuto delle studentesse e deglistudenti della scuola secondaria (D.P.R. 249/1998 – D.P.R. 235/2007), del D.L. n. 137 del 2008 edel D.M. n. 5 del 16 gennaio 2009 concernente le “Finalità valutazione comportamento, effettidella valutazione del comportamento, criteri e modalità applicative della valutazione delcomportamento”.

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I Criteri per l’Attribuzione del VOTO di COMPORTAMENTO

Di seguito, i criteri generali per l’attribuzione del voto di comportamento:

- la frequenza e la puntualità;- la partecipazione responsabile alla vita della scuola;- il rispetto del personale docente e non docente, dei compagni e delle strutture scolastiche.

Voto10

- Comportamento corretto e rispettoso nei confronti del personale docente e non docente, deicompagni e delle strutture scolastiche

- Partecipazione responsabile e propositiva alla vita della scuola- Ottima capacità di relazioni interpersonali- Frequenza costante e assidua

Voto9

- Comportamento corretto e responsabile nei confronti del personale docente e non docente, deicompagni e delle strutture scolastiche

- Partecipazione attiva e costruttiva alla vita della scuola- Equilibrio nei rapporti interpersonali

Voto8

- Comportamento corretto nei confronti del personale docente e non docente, dei compagni e

delle strutture scolastiche- Partecipazione interessata alla vita della scuola- Buona capacità di autocontrollo sia in situazioni formali che informali(ricreazione, cambiooraviaggi d’istruzione, attività integrative

Voto7

- Comportamento sostanzialmente corretto nei confronti del personale docente e non docentedei compagni e delle strutture scolastiche

- Partecipazione poco collaborativa alla vita della scuola- Sufficiente capacità di autocontrollo sia in situazioni formali che informali

(ricreazione, cambio ora, viaggi d’istruzione, attività integrative)- Assenze non giustificate e frequenti ritardi e/o uscite anticipate

Voto6

- Comportamento non sempre corretto nei confronti del personale docente e non docente deicompagni e delle strutture scolastiche

- Partecipazione discontinua e limitata alla vita della scuola- Ripetute assenze non giustificate- Frequenti ritardi e/o uscite anticipate non seriamente motivati- Scarsa capacità di autocontrollo

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Voto5

- Comportamento gravemente e ripetutamente scorretto nei confronti del personale docente enon docente, dei compagni e delle strutture scolastiche

- Partecipazione disinteressata e/o di disturbo alla vita della scuola- Ripetute assenze non giustificate- Frequenti ritardi e/o uscite anticipate non seriamente motivati- Scarsa capacità di autocontrollo

Anche la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione dellecompetenze da essi acquisite è espressa in decimi

OTTIMO 9/10Gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti.L’alunno denota padronanza, autonomia e capacità di trasferire ad altri contesti le competenzeacquisite.

DISTINTO 8Gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti.L’alunno possiede una competenza sicura, che manifesta autonomamente in situazioni strutturate.

BUONO 7Gli obiettivi sono stati raggiunti.L’alunno possiede una competenza discreta, che manifesta in situazioni guidate.

SUFFICIENTE 6Gli obiettivi sono stati raggiunti, ma vanno consolidati.L’alunno possiede una competenza ed un’autonomia essenziale, gli apprendimenti sono ancorafragili e parziali.

NON SUFFICIENTE 5/4Gli obiettivi prefissati non sono stati raggiunti.L’alunno non ha conseguito una competenza essenziale e presenta limiti tali da richiederespecifiche azioni didattiche.

Ai fini della validità dell’anno scolastico, per procedere alla valutazione degli alunni in sede discrutinio finale, è richiesta la frequenza di tre quarti dell’orario annuale; per l’ammissione all’esamedi Stato conclusivo del ciclo, gli alunni devono aver conseguito la votazione di almeno sei decimisia nel comportamento che in ciascuna disciplina di studio.Il consiglio di classe, con decisione presa a maggioranza, delibera se ammettere o non ammettereall’esame di Stato gli alunni frequentanti la classe terza, formulando un giudizio di idoneità o, incaso negativo, di non ammissione all’esame medesimo.Il giudizio di idoneità o di non ammissione è accompagnato dalla indicazione dei voti in decimiattribuiti alle singole discipline di studio e al comportamento.L’esito dell’esame conclusivo del primo ciclo è espresso in decimi e il Diploma di Licenza siconsegue con una valutazione non inferiore ai sei decimi.

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SCELTE DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONEDIMENSIONE AMMINISTRATIVO-GESTIONALE

Premessa

Come per gli indirizzi per le attività della scuola anche per le scelte di gestione e diamministrazione il piano, nel rispetto delle competenze proprie degli organi collegiali della scuola,deve tener conto di criteri e caratteristiche di qualità che di seguito vengono così indicati:- buon andamento: “svolgere i compiti attribuiti con diligenza e nel miglior modo, realizzando

con solerzia, efficacia ed economicità gli obiettivi programmati ed impiegando le risorse giusteper quantità e qualità”;

- uguaglianza: evitare qualsiasi forma di discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico;- imparzialità e regolarità: agire secondo criteri di obiettività ed equità, non operare favoritismi;- accoglienza ed integrazione: favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e

l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali ealle situazioni di rilevante necessità;

- diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza: garantire alle famiglie la libertà di sceltadell’istituzione scolastica, nel rispetto del criterio della territorialità in caso di eccedenza didomande (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.);

- partecipazione, efficienza, trasparenza: favorire una gestione partecipata della scuola e le attivitàextrascolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale,sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizioscolastico; garantire la massima semplificazione delle procedure e un’informazione completa etrasparente; l’attività scolastica si informa a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilitànell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa;

- l’organizzazione è orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia delservizio scolastico, nonché all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture,all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale;

- il miglioramento del servizio scolastico verrà assicurato attraverso: a) le competenze gestionali eorganizzative, la correttezza, la trasparenza, l’efficienza e l’efficacia dell’azione dirigenziale; b)la valorizzazione dell’impegno e dei meriti professionali del personale dell’istituto, sotto ilprofilo individuale e negli organi collegiali; c) la buona reputazione all’interno della comunitàprofessionale e sociale; d) il contributo al miglioramento del successo formativo escolastico degli studenti e dei processi organizzativi e didattici; e) la direzione unitaria dellascuola; f) la promozione della partecipazione e della collaborazione tra le diverse componentidella comunità scolastica; g) i rapporti con il contesto sociale e nella rete di scuole.

Gestione amministrativa

L’attività amministrativa, semplificata nelle sue procedure, sarà organizzata in modo da garantire lapresenza del personale A.T.A. nei vari momenti di svolgimento dell’attività didattica e più ingenerale di gestione del piano triennale dell’offerta formativa, nel rispetto dei principiprecedentemente richiamati.

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A tutto il personale della scuola e agli utenti dei servizi scolastici viene richiesto di rispettare ilregolamento d’istituto e la carta dei servizi. In particolare viene richiesto al personale A.T.A. dicurare con attenzione l’utenza presso l’ingresso e presso gli uffici fornendo le prime informazioni efacendosi riconoscere indossando il cartellino di identificazione in maniera ben visibile per tutta ladurata dell’orario di lavoro.La qualità dei servizi deve essere garantita dando risposte immediate e consegnando ladocumentazione richiesta immediatamente e comunque non oltre i cinque giorni lavorativi.Devono essere garantiti tempestività, garbo e cortesia nelle comunicazioni telefoniche e la modalitàdi risposta deve comprendere il nome dell’Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la personao l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.L’informazione relativa all’orario del personale, all’organigramma e al funzionigramma dell’istitutoe agli organici viene assicurata con l’accesso al sito della scuola.

I collaboratori scolastici saranno impegnati nel mantenere l’ambiente scolastico pulito, accoglientee sicuro in modo da garantire una permanenza confortevole a scuola degli alunni e del personale.La normativa sulla sicurezza, la segnaletica presente nella scuola e il piano di evacuazione devonoessere rispettati da tutti con estrema attenzione.Quando si verificano incomprensioni o comunque fatti e comportamenti non condivisi sonoconsentiti i reclami che possono essere presentati in qualsiasi forma: scritta, orale, telefonica, viafax o tramite mail. I reclami presentati oralmente e telefonicamente devono essere sottoscrittisuccessivamente. Agli stessi verrà data risposta scritta entro 15 giorni dalla data di ricezione. Nonverranno presi in considerazione i ricorsi anonimi.

Organico dell’autonomia

L 'organico dell'autonomia riceverà incarichi triennali sulla base delle esigenze formative eorganizzative della scuola. Ogni scuola potrà decidere in modo autonomo e flessibile. Basandosi suquanto stabilito dai commi da 79 a 82 della Legge 107, il Dirigente Scolastico conferirà gli incarichitriennali sui posti disponibili, in modo da soddisfare:

- il fabbisogno dei posti comuni,- di sostegno- per il potenziamento.

Si opereranno scelte tenendo conto del curricolo obbligatorio e dell’arricchimento dell'offertaformativa, al fine di valorizzare il potenziamento dei vari tipi di competenze: digitali, linguistichee matematico-scientifiche. Altri fattori da non dimenticare sono la lotta alla dispersione scolastica,e la possibilità di aprire le scuole nel pomeriggio. L'obiettivo finale è che l'organico dell'Autonomiavenga valorizzato nel suo insieme, senza distinzione fra posti comuni e di potenziamento e chevenga garantita la copertura delle ore di insegnamento, delle supplenze brevi e le attivitàprogettuali. La costituzione di reti di scuole renderà possibile la progettazione di iniziativeeducative, didattiche, culturali o sportive di interesse territoriale.Le istituzioni scolastiche sono chiamate a perseguire le loro finalità educative e formative,l’attuazione di funzioni organizzative e di coordinamento attraverso l’organico dell’autonomia(comma 63).

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Gestione finanziaria

I fondi che il Ministero dell'Istruzione assegna all'Istituzione scolastica vengono utilizzati con lamassima tempestività possibile:• per garantire il funzionamento didattico ordinario delle scuole dell’Istituto;• per garantire il normale funzionamento amministrativo generale;• per realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nei piani diprevisione allegati ai progetti stessi.L'istituzione scolastica può reperire ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici progettia:• Enti Locali afferenti, allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi della scuola o per iniziative e

progetti;• Fondi Europei PON - FSE Competenze per lo sviluppo e FESR Ambienti per l’apprendimento,

per la costituzione e potenziamento di laboratori, formazione docenti e arricchimentodell’Offerta Formativa per gli alunni;

• Enti Provincia e Regione per iniziative che riguardano un più vasto ambito territoriale;• soggetti privati, anche sotto forma di sponsorizzazione, interessati e/o disponibili a collaborare

con la scuola per la promozione di attività culturali rivolte agli alunni, alle famiglie e ai docenti;• le famiglie degli alunni contribuiscono alla copertura finanziaria delle spese connesse alla

realizzazione del Piano dell'offerta formativa, in particolare per quanto attiene: viaggid’istruzione e visite didattiche.

Ad ogni progetto va allegata una scheda descrittiva che sarà fornita dalla scrivente ai coordinatoridelle attività educative di plesso.

Il programma annuale è pubblicato nell’albo on-line e sul sito web della scuola entro 15 giornidall’approvazione.

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministerodell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva diinnovazione della scuola italiana per un nuovo posizionamento del suo sitema educativo nell'eradigitale.

E' un pilastro fondamentale della Legge 107/2015 che persegue l'innovazione del sistema scolasticoe le opportunità dell'educazione digitale.

Il Piano è strutturato su quattro nuclei fondamentali: STRUMENTI, COMPETENZEE CONTENUTI, FORMAZIONE, ACCOMPAGNAMENTO

1.STRUMENTI: sono le condizioni che abilitano le opportunità della società dell'informazione emettono le scuole nelle condizioni di praticarle (accesso, qualità degli spazi e degli ambienti diapprendimento, identità digitale e amministrazione digitale)

Accesso: favorire l'accesso e la connessione attraverso fibra ottica, connettività e cablagggio internodelle scuole.

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Spazi e ambienti per l'apprendimento: coniugare la crescente disponibilità di tecnologie acompetenze abilitanti. Creare ambienti di apprendimento che facilitino apprendimenti attivi elaboratoriali. Sviluppare nuovi modelli di interazione didattica che utilizzino la tecnologia.

Amministrazione Digitale: gestione dell'organizzazione scolastica e rafforzamento di servizidigitali innovativi sul territorio

Identita' Digitale: dare un profilo digitale ad ogni persona della scuola.

2.COMPETENZE DEGLI STUDENTI: rafforzare le competenze relative alla comprensione ealla produzione di contenuti complessi e articolati, anche all'interno dell'universo comunicativodigitale; lavorare sull'alfabetizzazione informativa e digitale; mettere al centro il ruolodell'informazione e dei dati nello sviluppo di una società interconnessa basata sulle conoscenze esull'informazione; costruire rapporti tra creatività digitale e artigianato, tra imprenditorialitàdigitale, manifattura e lavoro; introdurre al pensiero logico e computazionale e familiarizzare congli aspetti operativi delle tecnologie informatiche; portare ad essere utenti consapevoli di ambienti estrumenti digitali, ma anche produttori, creatori, progettisti. I docenti in questo processo sonofacilitatori di percorsi didattici innovativi. Si sottolinea che nella Scuola Secondaria di I Grado diPomarico, per la classe III A (anno scolastico 2016-17), è attivo il progetto Classe 2.0 – ScuolaDigitale.

Digitale, imprenditorialita' e lavoro: sviluppo delle competenze trasversali: problem solving,pensiero laterale e capacità di apprendere.

Contenuti digitali: creare le giuste condizioni, sia tecniche che di accesso, per cui i contenutidigitali passino da eccezione a regola nella scuola

3. FORMAZIONE DEL PERSONALE: centrata sull'innovazione didattica, tenendo conto delletecnologie digitali come sostegno per la realizzazione di nuovi paradigmi educativi e laprogettazione operativa delle attività. L'obiettivo è quello di passare da una scuola dellatrasmissione a quella dell'apprendimento.

4. ACCOMPAGNAMENTO: si attua attraverso la nomina di un ANIMATORE DIGITALE inogni Istituto, la formazione interna, il coinvolgimento della comunità scolastica, la creazione disoluzioni innovative.

AZIONI INTRAPRESE DALLA SCUOLA partecipazione al bando PON n.9035 del 13/07/2015 - FESR - Realizzazione/ampliamento

LAN/WLANper il rafforzamento della rete WiFi, bando finanziato per un importo di € 18.500. (67posto in graduatoria regione Basilicata)

partecipazione al bando PON n. 12810 del 15/10/2015 -FESR – per la realizzazione di ambientiaumentati dalla tecnologia in attesa di valutazione

nomina nel ruolo di Animatore Digitale: la docente LAFORGIA ANTONIETTA predisposizione da parte dell'A.D. di un Questionario per individuare le aree inerenti alla didattica

multimediale di maggiore interesse per i docenti dell'Istituto e di un piano di intervento

L’ obiettivo principale è quello di rendere la scuola più innovativa, tecnologica, sicura, e bella.Attraverso la riqualificazione delle strutture, degli spazi educativi, il miglioramento della sicurezzae la fruibilità degli ambienti scolastici si favorirà l’inclusione e la permanenza dei giovani a scuola.In questo modo si cercherà, non solo di facilitare i processi di apprendimento, ma di rendere anchela scuola più fruibile e integrata col territorio.La diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione riveste unruolo essenziale. Il PON contribuirà alla promozione di approcci didattici innovativi al fine di

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rispondere alla sfida digitale attuale. In questa prospettiva sono previsti interventi per la formazionedegli allievi e piani di formazione per il personale scolastico, con la diffusione di contenutididattici digitali e di risorse di apprendimento on-line. Nell’ottica di una scuola sempre piùdigitale, è necessario avere a disposizione tutti gli strumenti e le strutture necessarie. Gli interventipunteranno ad offrire all’ Istituto ambienti tecnologicamente evoluti, idonei a sostenere tutte leattività di ricerca e aggiornamento, in grado di sostenere lo sviluppo della “net-scuola”, ovvero unascuola più vicina alle attuali generazioni di studenti. Si interverrà anche sull’aggiornamento deisingoli laboratori di settore (scientifici, informatici, tecnici, linguistici, musicali, o specifici aseconda dell’indirizzo scelto) e sull’apprendimento delle competenze chiave.

Sviluppo delle competenze digitali

Il Piano Nazionale Scuola Digitale è uno dei pilastri attuativi della Buona Scuola. Con una visionedi apertura e innovazione del sistema scolastico e di opportunità dell’educazione digitale. Il Pianonon è un semplice dispiegamento di tecnologia, ma risponde alla necessità di costruire una visionedi Educazione nell’era digitale Il Piano per la scuola digitale è un progetto articolato e pensatosecondo una logica che non è solo quella di dispiegare tecnologia dentro la scuola ma di fornire uninquadramento e una direzione, e si inserisce perfettamente nella più ampia visione di un’Italiadigitale, competitiva e creativa. Il nostro Istituto intende promuovere azioni finalizzate alpotenziamento e alla qualificazione del sistema di istruzione attraverso lo sviluppo delle tecnologieinformatiche nei processi di insegnamento e apprendimento, utilizzando i vantaggi che una societàdigitale può comportare per il territorio e la società. L'obiettivo è quello di sviluppare i processi diintegrazione delle ICT nell'ambiente di apprendimento e di sostenere il processo di stabilizzazione,in modo da assicurare un effettivo impatto innovativo sulle metodologie didattiche digitali. Tra gliobiettivi c'è quello prioritario di superare la divergenza esistente tra l'attuale linguaggio didattico equello della società digitale, di cui i ragazzi sono protagonisti.

Obiettivi

1. Modificare gli ambienti di apprendimento in modo da renderli adeguati alle esigenze dellasocietà dell'informazione e della comunicazione e in linea con lo spirito e gli obiettividell'Agenda Digitale Italiana;

2. favorire l'utilizzo dei contenuti digitali nella didattica;3. favorire la trasformazione del modello organizzativo-didattico, promuovendo ruolo attivo degli

studenti, in modo da garantire il processo di costruzione delle competenze, superando iparametri tradizionali di organizzazione dello spazio e del tempo a scuola e a casa.

PIANO INTERVENTO ANIMATORE DIGITALE

Premessa

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La legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’OffertaFormativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire obiettivi :

● di sviluppo delle competenze digitali degli studenti,● di potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione

e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche,● di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la

trasparenza e la condivisione di dati,● di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale,● di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella

amministrazione,● di potenziamento delle infrastrutture di rete,● di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali,● di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la

diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazionitecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologiedidattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.

L’Animatore Digitale è un docente che, individuato dal DS di ogni Istituto, avrà il compito dicoordinare la diffusione dell’innovazione a scuola e le attività del PNSD, ivi comprese quellepreviste nel Piano triennale dell’offerta formativa di Istituto. Si tratta, quindi, di una figura disistema e non di un supporto tecnico (su questo, infatti, il PNSD prevede un’azione dedicata, la#26, le cui modalità attuative saranno dettagliate in un momento successivo).

Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a:

FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore),favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative,come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione estimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anchestrutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altriattori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche etecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolaristrumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune;informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti),coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenzatecnica condotta da altre figure.Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione #28), in qualità di Animatore Digitaledell’Istituto, la sottoscritta presenta il proprio piano di intervento:

INTERVENTI DI AVVIO PNSD - FASE PRELIMINARE (gennaio - giugno 2016)

✓ Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità delPNSD con il corpo docente mediante incontri in

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Pubblicizzazionee socializzazione

PNSD

presenza e/o con dispense cartacee e/o online.✓ Creazione di una sezione dedicata sul sito della scuola.

Rilevazionerisorse e bisogni

✓ Somministrazione di un questionario ai docenti per rilevare,analizzare e determinare i diversi livelli di partenza al fine diorganizzare corsi di formazione ad hoc per acquisire lecompetenze di base informatiche e/o potenziare quelle giàesistenti.

✓ Ricognizione di tutte le “buone pratiche” (digitali e non) che nelnostro istituto vengono già attuate, magari da anni, senza lagiusta visibilità.

Formazione

✓ Partecipazione alla formazione specifica per AnimatoreDigitale.

✓Partecipazione alla rete territoriale e NazionaleAnimatori Digitali.✓Formazione base per i docenti sull’uso deglistrumenti tecnologici già presenti nella scuola.✓Avvio all’utilizzo del registro elettronico.

AMBITO

FORMAZIONE INTERNA

Prima annualità

2016/2017

✓ Creazione di uno spazio sul sito scolastico dedicato al PNSDed alle relative attività realizzate nella scuola.

✓ Formazione base per l’uso degli strumenti tecnologici giàpresenti a scuola.

✓ Formazione base dei docenti all’uso delle LIM.✓ Formazione base sulle metodologie e sull'uso degli

ambienti per la Didattica digitale integrata.✓ Utilizzo del registro elettronico.✓ Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali.✓ Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Secondaannualità

2017/2018

✓ Formazione avanzata per l’uso degli strumenti tecnologici indotazione alla scuola.

✓ Formazione avanzata sulle metodologie e sull'uso degliambienti per la Didattica digitale integrata.

✓ Formazione per gli studenti e le famiglie sulla cittadinanzadigitale.

✓ Creazione da parte di ogni docente del proprio e-portfolio.✓ Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di

didattica attiva e collaborativa.✓ Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e

all’adozione di metodologie didattiche innovative.✓ Utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana.

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✓ Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile,gli ambienti digitali e l’uso di dispositivi individuali ascuola (BYOD).

✓ Organizzazione della formazione anche secondo nuove modalità.✓ Utilizzo nella scuola primaria delle ore di programmazione

per avviare in forma di ricerca – azione l’aggiornamento sulletematiche del digitale.

✓ Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.Terza annualità

2018/2019

✓ Elaborazione di lavori in team e di coinvolgimentodella comunità (famiglie, associazioni, ecc.).

✓ Creazione di reti e consorzi sul territorio, a livellonazionale e internazionale.

✓ Realizzazione di programmi formativi sul digitale a favoredi studenti, docenti, famiglie, comunità.

✓ Utilizzo dati (anche INVALSI, valutazione, costruzione diquestionari) e rendicontazione sociale (monitoraggi).

✓ Studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e sucui formarsi per gli anni successivi.

✓ Partecipazione a bandi nazionali, europei edinternazionali.

AMBITO

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

Prima annualità

2016/2017

✓ Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatoritecnici.

✓ Ammodernamento del sito internet della scuola, ancheattraverso l’inserimento in evidenza delle priorità del PNSD

Seconda

annualità

2017/2018

✓ Realizzazione di ambienti di apprendimento per ladidattica digitale integrata.

✓ Promuovere la costruzione di laboratori per stimolare lacreatività.

✓ Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambientemediale.

✓ Implementazione dell’utilizzo di archivi cloud.✓ Implementazione del sito internet della scuola.✓ Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori

tecniciTerza annualità ✓ Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti e fundraising.

✓ Gestione della sicurezza dei dati anche a tutela della privacy.✓ Sperimentazione di soluzioni digitali hardware e

software sempre più innovative.

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2018/2019 ✓ Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie eterritorio, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolodel sito web della scuola e favoriscano il processo didematerializzazione del dialogo scuola-famiglia.

✓ Nuove modalità di educazione ai media con i media.✓ Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori

tecnici

AMBITO

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Prima annualità

2016/2017

Revisione, integrazione della rete wi-fi di Istituto. Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale

implementazione. Selezione e presentazione di Siti dedicati, App, Software e Cloud

per la didattica. Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per

incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola. Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD. Presentazione di strumenti di condivisione, di repository, di

documenti, forum e blog e classi virtuali. Educazione ai media e ai social network. Sviluppo del pensiero computazionale. Introduzione al coding. Ricerca, selezione, organizzazione di informazioni. Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.

Secondaannualità

2017/2018

Accesso ad Internet wirless/LAN per tutto il personale dellascuola.Sviluppo di attività di alfabetizzazione civica del cittadino digitale.Cittadinanza digitale.Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori eagli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, usodei social network, educazione ai media, cyberbullismo).Costruire curricola verticali per la costruzione dicompetenze digitali, soprattutto trasversali o calati nellediscipline.Qualità dell’informazione, copyright e privacy.Costruzione di curricola digitali.

Terza annualità

2018/2019

Aggiornare il curricolo di tecnologia.Fare coding utilizzando software dedicati (Scratch)Educare al saper fare: making, creatività e manualità.Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali.Collaborazione e comunicazione in rete: dallepiattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali

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di pratica e di ricerca.Creazione di aule 2.0 e 3.0.Essendo parte di un Piano Triennale ogni anno potrebbe subire variazioni o venire aggiornatosecondo le esigenze e i cambiamenti dell’Istituzione Scolastica.

FORMAZIONE

La legislazione scolastica in materia di autonomia sottolinea l'esigenza di costruireprogressivamente per i docenti e gli operatori scolastici un sistema di opportunità formative diqualità.La formazione è finalizzata a fornire strumenti culturali e scientifici atti a sostenere le innovazionididattiche, ad arricchire professionalmente favorendo maggiori capacità relazionali e più ampimargini di autonomia operativa.Con l’entrata in vigore della riforma “Buona scuola”, al comma 124 viene precisato che“Nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio èobbligatoria, permanente e strutturale”. Le attività di formazione saranno definite dall’Istituto incoerenza con il piano triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).Il piano nazionale di formazione individua, ogni tre anni, le priorità per la formazione.Le attività di formazione delle scuole e l’utilizzo della carta elettronica dei docenti devono esserecoerenti con il POF, con il Piano Nazionale di Formazione e con i Risultati del Piano diMiglioramento.

Piano formazione insegnanti

L’aggiornamento professionale è un elemento di qualità della nostra Offerta Formativa: fornisce aidocenti strumenti culturali e scientifici per supportare la sperimentazione, la ricerca-azione,l’innovazione didattica. Il Piano di formazione-aggiornamento, sulla base delle Direttiveministeriali, dei risultati dell’Autovalutazione di Istituto e delle tematiche specifiche emergenti dalRAV e i conseguenti obiettivi del PDM, tiene conto dei seguenti elementi:

l’attenzione alla sicurezza, alla salute nell’ambiente di lavoro e alle tecniche di primo soccorso, l’esigenza di conoscere l’evoluzione del quadro normativo, il bisogno, espresso dai docenti, di rafforzare le competenze progettuali, valutative,

organizzative, pedagogiche e relazionali, per affrontare i cambiamenti che la società propone(Area di processo Curricolo progettazione e valutazione)

l’approfondimento di aspetti culturali, epistemologici e didattici sia disciplinari cheinterdisciplinari perché l’apprendimento non si puramente nozionistico ma interessi le abilitàcognitive; (Area di processo Curricolo progettazione e valutazione);

la Promozione di azioni per l’innovazione digitale ai fini di un’offerta formativa al passo con itempi; (Area di processo Ambienti di apprendimento- Sviluppo e valorizzazione dellerisorse umane)

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la opportunità di avvalersi di metodologie didattiche inclusive che favoriscono lo star bene ascuola, intendendo quest’ultima come luogo della opportunità e non della selezione; (Area diprocesso Ambienti di apprendimento- Inclusione e differenziazione);

la necessità di implementare le opportune relazioni con le famiglie, il territorio e i referentiistituzionali, con particolare riferimento a specifiche problematiche: il disagio sociale,ilbullismo, la dispersione scolastica e le difficoltà di apprendimento. (Area di processoIntegrazione con il territorio e rapporti con le famiglie- Inclusione e differenziazione)

Il piano di aggiornamento prevede l’adesione a corsi organizzati dal MIUR, dall’USR, da Reti discuole ed Enti territoriali, ma si avvale anche delle risorse e delle competenze interne, proponendola condivisione e l’apertura al confronto quali modalità ricorrenti del lavoro collegiale. Si faràpertanto ricorso, secondo le esigenze, alle seguenti risorse:

Personale docente interno con specifiche competenze; soggetti esterni che svolgano un'attività di consulenza in seminari e incontri-dibattito; formazione a distanza e apprendimento in rete mediante piattaforme di e-learning e webinar; reti tra scuole che promuovano modalità di ricerca-azione e riflessione sulle esperienze.

Iniziative comprese nel piano di formazione/aggiornamento

“Formazione sulla valutazione per i Dirigenti Scolastici e i Nuclei di Autovalutazione,Autovalutazione e miglioramento continuo” USR Basilicata , Percorso formativo per DirigentiScolastici e Docenti referenti al fine di sviluppare competenze utili alla progettazione e all’utilizzodi strumenti e metodi per l’autovalutazione e il miglioramento continuo delle IstituzioniScolastiche.

Sicurezza e salute negli ambienti di lavoro - Corso di formazione “Sicurezza nella scuola” rivolto aidocenti e al personale ATA. - Corso per il conseguimento degli attestati di addetti Antincendio ePrimo Soccorso.

Didattica e nuove Tecnologie – Corsi di livelli differenziati, Base ed Avanzato, per il potenziamentodelle competenze digitali, per un utilizzo efficace dei linguaggi multimediali e per l’introduzionedelle tecnologie nella didattica.

Formazione alla metodologia CLIL - Rete CLIL /Content and language for Future Corsi diformazione per l’acquisizione di competenze sia metodologico didattiche sia linguistiche, finalizzatialla sperimentazione di moduli CLIL progetto clil@me.

Formazione sulle LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NELPRIMO CICLO DI ISTRUZIONE– RETE di scuole

Moduli formativi relativi a DSA e BES formazione rivolta ai docenti relativa a tecniche diosservazione e strategie didattiche di gestione delle difficoltà di apprendimento.

Corso di Formazione per docenti neo-immessi in ruolo. Il corso è rivolto ai docenti in anno di provae si svolgerà sia con incontri in presenza, sia con moduli on line.