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InDesign: La Guida Base di Marco Toscano 

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InDesign: La Guida Base

di Marco Toscano 

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Perchè questa guida?Ciao, sono Marco Toscano ed ho fondato Digital  

Publishing News  per aiutare tutti colore voglionousare InDesign, per impagina e non, a partire conil piede giusto e migliorarsi.Quando ho iniziato ad usare InDesign mi sono

sentito spaesato. In quanto sia i docenti (al tem- po frequentavo un corso di Grafica) sia le per- sone che collaboravano con me erano pocointeressate a spiegarmi e aiutarmi. Le risorse on- line, ¾ anni fa, scarseggiavano e quindi dovevoarrangiarmi come potevo. Oggi il mio obiettivo e

parte della mia vita, insieme al ruolo di Graficoche svolgo come lavoro a tempo pieno, è quel- lo di aiutare chi come te è alle prime armi e stamuovendo i primi passi in questo mondo. Il mioobiettivo è quello di non lasciarti indietro. Di nonlasciarti nella stessa condizione in cui mi trovai io. 

Marco Toscano

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Conoscere glistrumenti

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L’area di lavoroL’obiettivo di questo libro è anche permetterti di conosce-

re, mano a mano, tutti gli strumenti di questo fantasticoprogramma dedicato all’impaginazione.Prima di presentarti il lungo elenco degli strumenti di In-

Design, vorrei prima fare una serie di considerazioni im-portanti su come InDesign divide, con forme e colori, i pro-prio oggetti.Gran parte degli elementi che vedrai all’interno di questo

libro saranno presentati attraversi “cornici”. Una serie diriguadri, in cui inserire grafica e testo. La grafica appariràin cornici grafiche e il testo in cornici di testo. Ma perchèsono così importanti queste cornici?Ci davvero tante ra-gioni, che leggendo questo libro affronterai insieme a me,per ora ti basti sapere che ti permettono di ridimensiona-re, spostare e ruotare gli oggetti.Un’altra parte piùttosto importante riguarda i punti di

ancoraggio. Se hai usato programmi come Illustrator, o digrafica in generale, saprai già di cosa sto parlando. Simi-li alle maniglie delle cornici ti permettono di rifinire il tuotracciato. (Una linea curva unita da questi punti di anco-raggio).

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Strumento Windows Mac OSStrumento selezione V, Esc V, Esc

Strumento selezione diretta A A

Alterna strumento selezione eselezione diretta Ctrl + Tab Comando + Control + Tab

Strumento pagina Maiusc + P Maiusc + P

Strumento spazio U U

Strumento penna P P

Strumento aggiungi punto diancoraggio = +

Strumento aggiungi punto diancoraggio = = (sul tastierino numerico)

Strumento elimina punto diancoraggio - -

Strumento elimina punto diancoraggio -

Strumento converti punto di direzione Maiusc + C Maiusc + C

Strumento testo T T

Strumento testo su tracciato Maiusc + T Maiusc + T

Strumento matita (strumento nota) N N

Strumento linea retta \ \

Strumento cornice rettangolare F F

Strumento rettangolo M M

Strumento ellisse L L

Strumento rotazione R R

Strumento ridimensionamento S S

Strumento inclinazione O O

Strumento trasformazione libera E E

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Strumento Windows Mac OSStrumento contagocce I I

Strumento misura K K

Strumento sfumatura G G

Strumento forbici C C

Strumento mano H H

Seleziona temporaneamentestrumento mano

Barra spaziatrice (modalità Layout),Alt (modalità Testo) o Alt + Barraspaziatrice (entrambe le modalità)

Barra spaziatrice (modalità Layout),Opzione (modalità Testo) o Opzione+ Barra spaziatrice (entrambe lemodalità)

Strumento zoom Z Z

Seleziona temporaneamentestrumento zoom in Ctrl + barra spaziatrice Comando + Barra spaziatrice

Alterna riempimento e traccia X X

Scambia riempimento e traccia Maiusc + X Maiusc + X

Alterna La formattazione ha effettosul contenitore e La formattazione haeffetto sul testo

J J

Applica colore , [virgola] , [virgola]

Applica sfumatura . [punto] . [punto]

Non applicare nessun colore / [da tastierino numerico] /

Alterna modalità visualizzazionenormale e modalità anteprima W W

Strumento griglia cornice (orizzontale) Y Y

Strumento griglia cornice (verticale) Q Q

Strumento contorno sfocatosfumatura

Maiusc + G Maiusc + G

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Le Preferenzedi InDesign

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Preferenze Generali

Impostare le preferenzeInDesign è chiaramente un programma molto vasto e ric-

co. Conoscere come importare le sue preferenze è un pas-so fondamentale per avere piena padronanza del softwa-re.Per accedere alle Preferenze di InDesign puoi recarti su-

Modifica> Preferenze 

Una volta cliccato su generali InDesign farà comparire una finestra di dialogo denomi-nata “Preferenze”. Puoi decidere di passare di categoria in categoria tramite l’appositoelenco di sinistra.Tramite la voce “Scaricamento ed incorporazione font ” avrai la possibilità di creare una

serie di sotto insiemi di font in base ai “glifi” contenuti all’interno del documento. Presta-re attenzione a questa voce è importante, in quanto questa incide enormemente sulloscaricamento dei font nelle finestra Esporta e Stampa.Con il comando “Ripristina tutte le finestre di avviso ” potrai ripristinare tutti gli avvisi che

avevi precedente disattivato.

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PreferenzeInterfaccia

Descrizione strumenti: con questa voce puoi definire il lasso di tempo prima che venga-no visualizzate le descrizioni.Pannello mobile: con questa funzione puoi impostare il pannello strumenti a colonna

singola oppure con la doppia colonna.

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Preferenze Testo

In questa sezione sono presenti tre diversi gruppi:Opzioni testo : consente di modificare una serie di opzioni che ti permettono di regolare

l’interlinea, la selezione, l’anteprima.Ridisposizione testo avanzata : facilita l’eliminazione o l’aggiunta di pagina durante l’im-

missione del testo evitando così di avere pagine vuote oppure del testo non inserito.Modifica testo con trascinamento : ti permette di usare il mouse per trascinare il testo

nell’Editor Brani oppure nella vista Layout .

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Preferenze TestoAvanzato

Anche questa finestra contiene diverse opzioni per la gestione del testo, in questo caso,per la gestione dell’apice e del maiuscoletto nel testo.All’interno di questo gruppo puoi trovare anche Usa metodo Input   che ti permette di

aggiungere caratteri a 4 oppure 2 byte. Questa opzione è molto importante nel caso

dovessi aggiungere caratteri asiatici.

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PreferenzeComposizione

Tramite questa sezione puoi controllare i vari modi con cui InDesign gestiste la sillaba-zione e la giustificazione. Con la casella di controllo Eccezioni di separazioni (Eccezioni silla- bazione e giustificazione avvicinamento/ Crenatura)  puoi permettere ad InDesign di gestireed evidenziare eventuali errori o non conformità.

Tramite la voce font sostituiti  puoi sostituire i font mancanti e sostituirli con i font presentinel sistema.Con la voce contorna con testo  puoi decidere di gestire le opzioni del testo intorno ad un

oggetto o ad un’immagine.

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Preferenze Unitàe Incrementi

Tramite questa sezione puoi stabilire le unità di misura che InDesign usa per i righelli eper gli incrementi per tutte le sue funzioni.Orizzontale Verticale : contente di usare le unità di misura standard.

Personalizzata : Scegliendo la voce personalizzata dovrai inserire una voce nel campopunti. Se questa opzione non è selezionata questo campo comparirà grigio.Punti/Pollice : Cambiando questo valore cambierai il modo di calcolare i punti.Incrementi da tastiera : Modificando questi valori potrai assegnare un valore specifico che

ti servirà successivamente per spostare un oggetto con i tasti direzionali.

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Preferenze Griglie

Questa funzione controlla l’aspetto delle griglie della linea di base che stai usando neltuo documento. Lo scopo è quello di aiutarti ad allineare le colonne di testo allineando lelinee di base del testo di ciascuna colonna. Passo ora ad analizzare, una per una, le vociche compongono questa zona.Colore : Ti permette di scegliere il colore della tua griglia.Inizio : Scegli da quale distanza, partendo dall’alto, vuoi che la griglia abbia inizio.Incremento ogni : Con questa funzione vai a specificare lo spazio tra le linee della griglia.Soglia di visualizzazione : Questa voce determina il livello di ingrandimento sotto al quale

la griglia non sarà pià visualizzata.Griglie del documento : In questa parte InDesign ti aiuta ad allineare gli oggetti sulla pagi-

na.Linea griglie ogni : Con questa voce stabilisci la distanza tra le linee griglia.Suddivisioni : La griglia sarà suddivisa, visivamente, in quadrati più ampi.

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Preferenze Guide eTavolo Di Montaggio

Qui di seguito ti ho aggregato le nozioni che dovresti conoscere su questa sezione dellepreferenze di InDesign.Colore : Puoi selezionare il colore di una delle voci devi vari elenchi proposti.Personalizza: Questa voce ti permette di scegliere un colore personalizzato.

Area di allineamento: Puoi specificare a quale distanza deve trovarsi un oggetto perchévenga allineato ad una guida oppure ad una griglia.

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Preferenze Dizionario

Le preferenze Dizionario permetto ti permettono di utilizzare il controllo ortograficoall’interno del documento. Puoi selezionare un dizionario tramite l’elenco a discesa linguain alto.

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Preferenze ControlloOrtografia

Questa scheda, come già il suo nome dice, ti permette di gestire il controllo ortograficoall’interno del tuo documento.Parole con errori ortografici: Questa voce ti permette di trovare parole che non compa-

iono all’interno del dizionario ortografico.

Parole Ripetute: Per trovare parole ripetute due volte, come nel caso di “la la”.Parole In Minuscolo: Questa funzione ti permette di trovare parole scritte in minuscoloma che andrebbero scritta in maiuscolo, come ad esempio “italia” invece di “Italia”.Frasi Minuscolo: Ti permette di trovare parole che iniziano in minuscolo dopo il punto.Attiva Ortografia Dinamica: Questa voce ti serve per selezionare parole che potrebbero

essere errate. Nel caso puoi specificare anche il colore per la sottolineatura.

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Preferenze CorrezioneAutomatica

La finestra Preferenze Correzione Automatica ti permette di correggere in maniera deltutto automatica gli errori di ortografia che possono essere presenti durante l’immissio-ne del testo .Qui di seguito ti ho descritto le voci che compaiono:

Attiva correzione automatica: Quando scrivi una parola sbagliata, che hai già aggiuntoall’elenco, la parola viene sostituita da quella che hai immesso come correzione.

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Questa sezione ti permette di modificare le note di testo. Tramite questa finestra infattipuoi modificare il colore della nota, mostrare le informazioni relative al contenuto. (Adesempio se si tratta di contenuto relativo al controllo ortografico oppure parte del con-tenuto da pubblicare o stampare).

Preferenze Note

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Preferenze EditorBrani

Questa sezione ti permette di modificare le preferenze associate all’Editor Brani.Nella prima sezione di questa finestra puoi gestire il colore, tipo di fonte e modificare ciòche rappresenta le opzioni di visualizzazione che sono associate all’editor brani.La “spunta” anti-alinas ti permette di arrotondare i margini frastagliati del testo e quin-

di scegliere l’opzione che più reputi valida tra queste:Ottimizzato per LCD: Usa colori invece di di sfumature di grigio e rende meglio su sfondi

chiari con testo nero.Morbido: Usa sfumature di grigio ma produce un aspetto più chiaro e sfumato rispetto

alla funzione Predefinito.

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Preferenze Prestazionie VisualizzazioneIn questa finestra puoi gestire le impostazioni predefinite,

prestazioni del Menù Visualizza e anche le impostazioniper i singoli oggetti del Menù Oggetti.Se invece è selezionato Mantieni Impostazione Visualiz-

zazione A Livello Di Oggetto, allora vuol dire che le impo-stazioni applicate agli oggetti verranno salvate con il do-cumento.A questo punto noterai un cursore che potrai spostare su

Immagine Raster oppure su Grafica Vettoriale i risultati a

tua disposizione saranno poi i seguenti:Ingombro: visualizza un’immagine come un area grigia.Proxy: visualizza le immagini a bassa risoluzione.Alta risoluzione: visualizza le immagini alla massima riso-

luzione possibile.Spostando invece il cursore Trasparenza otterrai:Disattivato: Non potrai visualizzare effetti di trasparenzaQualità bassa: Visualizza le trasparenze di base e gli ef-

fetti di trasparenza sono visualizzati con approssimazione.Qualità media: Visualizza le ombre esterne e contorni sfo-

cati, il tutto sempre a bassa risoluzione. Usa questo tipo dimodalità nella maggioranza dei tuoi progetti.

Alta qualità: Visualizza gli aloni CMYK le ombre esterneed i contorni sfocati.Per quanto riguarda il cursore Scorrimento i risultati che

potrai ottenere sono i seguenti:Migliori prestazioni: Ti permetterà di visualizzare sia le

immagini, sia il testo in grigio per velocizzare lo scorrimen-to.Simula immagini (metà del cursore): Ti permetterà di vi-

sualizzare i margini in grigio e il testo come testo durantelo scorrimento delle pagine.Migliore qualità: Ti permetterà di visualizzare tutto il te-

sto e la grafica durante lo scorrimento, ricorda che sce-

gliendo questa opzione la velocità di scorrimento risulterànotevolmente ridotta.

Nota bene, l’opzione che sceglie-rai come predefinita tra Tipica,Veloce oppure Alta Qualità verràusata come predefinita per tutti ituoi futuri documenti.

Esempio: Immagina di dover impaginare un catalogo pro-dotti, che quindi contiene numerose immagini, risulteràper te conveniente cercare di avere le immagini ad una ri-soluzione più bassa per caricarle più velocemente, per poiuna volta terminato il lavoro capirne il risultato, passandoda visualizzazione Tipica ad Alta Qualità.

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Per ripristinare le opzioni iniziali usa il testo “Usa impostazioni predefinite”.Sia in InDesign che in Illustrator il nero puro CMYK (K=100) appare come a getto sia sullo

schermo sia una volta stampato tramite stampante desktop. Se ti interessa notare ladifferenza tra nero puro e nero ricco così come risulta nelle stampanti commerciali allora

modifica le impostazioni delle preferenze dell’aspetto del nero.Prima di iniziare è importante ricordarti che tali preferenze non modificheranno le im-

postazioni cromatiche del tuo documento InDesign.Visualizza tutti i neri con precisione : Il nero puro CMYK viene visualizzato come grigio, di

modo da permetterti di riconoscere con precisione tutte le differenze con gli altri neripresenti nel documento.Visualizza tutti i neri come nero ricco : In nero puro CMYK verrà visualizzato come nero a

getto (RGB=000), tramite questa impostazione non ci saranno differenze tra i due tipi dinero presenti sullo schermo.

Preferenze aspettodel nero

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Creare il nuovodocumento

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Creare il nuovodocumentoSe utilizzi un Pc  oppure un Mac  da un po’ di tempo saprai

che, indipendentemente dal programma che stai utiliz-zando ci sono una serie di combinazioni di tasti che hannosempre lo stesso ruolo e funzione. Come ad esempio conCTRL + N oppure CMD + N andrai a creare un nuovo docu-mento.Ciò che invece è davvero diverso sono le decisioni che l’u-

tente, in questo caso tu, deve prendete di fronte al pro-gramma, ognuna di queste causerà degli effetti. Capire

cosa fare di fronte a queste scelte è di fondamentale im-portanze nell’utilizzo di questo software.Come creare un nuovo documentoCome si crea un nuovo documento con un programma

come Word? Sempre con la stessa combinazione di tastiche ho già citato sopra. La stessa cosa vale anche per In-Design. Con InDesign però sei obbligato fin da subito a fareuna serie di scelte molto importanti in fase di creazione diquesto nuovo documento. In quanto è lui stesso a chie-derti ad esempio:• Il formato• Il tipo di orientamento•

Il tipo di intentoQueste sono solo un piccolo riassunto di cciò che InDesi-gn ti chiede in fase di creazione del nuovo documento, conle immagini di seguito potrai capire meglio.In questa finestra di dialogo andrai a definire il documen-

to nel modo più preciso possibile, di modo da non averegrandi problemi successivamente. Ad ogni modo potraimodificare ancora le impostazioni del documento tramitel’apposita voce Imposta documento.Partirò qui di seguito segnalandoti, punto per punto, ciò

che riguarda la creazione del nuovo documento.Impostare il nuovo documento

Creando il nuovo documento una delle prime cose che do-vrai decidere è capire quante pagine vuoi che abbia il tuodocumento.Vicino al numero di pagine puoi scegliere due caselle di

controllo• Pagine affiancate: Di solito questa casella è sempre at-

tiva InDesign ti presenterà il documento con le paginedi destra e di sinistra affiancate. Disattivando questafunzione invece, otterrai la successione delle pagineuna alla volta.

• Cornice di testo mastro: Questa cornice crea una cor-nice di testo per riempire lo spazio definito definito dai

margini. Questa cornice viene inserita nella pagina ma-stro del tuo documento.

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Ma che cos’è una pagina mastro? Si tratta di una colonnaportante per quanto riguarda il tuo impaginato. Qui andraiad inserire tutti gli elementi ricorrenti del tuo impaginato.Di solito puoi scegliere un formato pagina dall’elenco a

discesa Dimensioni che ti aiuterà a scegliere tra i formatipagina più comuni.Nel caso tu non stia utilizzando un formato pagina fuori

dal comune, puoi tranquillamente usare le dimensioni pa-gina personalizzate. Tale funzione si attiva quando modi-

ficherai l’Altezza e la Larghezza di tuo pugno su InDesign.Per quanto riguarda invece la voce Orientamento qui puoiscegliere l’orientamento pagina che la tua pagina avràsuccessivamente. Puoi scegliere tra l’orientamento Verti-cale e quello Orizzontale.Questo stesso procedimento lo si può utilizzare nello spa-

zio colonne variando, nella sezione Numero infatti potraistabilire il numero di colonne che intendi aggiungere neltuo impaginato, nella sezione Spazio tra invece, definirailo spazio che indendi lasciare tra una colonna ed un’altra.A questo punto non ti resta che cliccare sul tasto OK per

completare la creazione del nuovo documento.

Salvare un documentoL’obiettivo di questo corso, come puoi immaginare, è im-

prontato sull’insegnarti come impostare gli oggetti all’in-terno del tuo tavolo di lavoro. Un’operazione piuttosto im-portante per la gestione del tuo lavoro (e sanità mentale)è quella del salvataggio.

Opzioni Menù Conbinazione Tasti Scopo

Salva CTRL + S/ CMD + SPer salvare un nuovo documento per la prima voltaoppure per salvare le modifiche appena fatte al

documento corrente.

Salva con nomeMaiusc + CTRL + S/Maiusc + CMD + S

Per salvare un documento a cui vuoi associare unaposizione ed un nome diverso.

Salva una copiaALT + CTRL + S/ALT + CMD + S

Per salvare una copia del documento a cui vuoiassociare una posizione ed un nome diverso.

InDesign ti offre 3 opzioni di salvataggio per quanto riguarda il tuo file.Come effettuare il salvataggio

Scegliendo una qualsiasi delle opzioni qui citate, con InDesign, apparirà sempre una finestradi dialogo piuttosto simile ad un’altra che potresti trovare in qualsiasi altro software. A questopunto quello che devi fare è scorrere all’interno del tuo Hard Disk fino a trovare una posizione

Nota bene: Come forse già saprai, quando salvi un file di un programma, sia su Mac  che suWindows , quest’ultimo lascerà un estensione. Cioè un “codice” una serie di lettere riconoscibilie sempre uguali alla fine del “nome file” e dopo un punto. Nel caso di InDesign si tratta di .indd.

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per il tuo file creato con InDesign. A quel punto puoi clicca-re sul tasto Salva.Una caratteristica che dovresti conoscere è quella della

“voce” Salva come. Se fai clic sul menù a tendina che ap-pare su questo campo, potrai notare due diverse opzioni:• Documento InDesign• Modello InDesignSe scegli l’impostazione modello cambierà soltanto il

modo in cui, InDesign, aprirà il documento la volta succes-

siva. Di default InDesign aprirà una copia di modello deldocumento.In generale qui di seguito ho aggregato per le operazioni

che devi conoscere per salvare un documento in lavora-zione:1. Premi CTRL + S (CMD + S) oppure Salva dal Menù File.2. A questo punto scegli la cartella in cui intendi salvare il

tuo documento.3. Assegna al file un nome univoco e facilmente distingu-

ibile.4. Se vuoi salvare il documento come modello scegli l’op-

zione modello dall’elenco a discesa Salva  come.

5. A questo punto clicca su Salva .Come aprire un documentoRicorda che i documenti che crei su Mac  possono esse-

re tranquillamente aperti anche su Windows. Se InDesi-gn però non è il tuo primo programma di impaginazione,devi sapere che Adobe a fatto in modo di poter inserire e“convertire” i documenti provenienti da altri software diimpaginazione come ad esempio Page Maker  oppure QuarkXpress .Aprire un documento su InDesign non è molto diverso da

aprire un documento in qualsiasi altro programma che giàpossiedi. Aprire un documento, partendo dal programma

è quindi molto semplice. Puoi premere la combinazione ditasti CTRL + O (CMD + O ) oppure andare su File  e quindisu Apri .A questo punto comparirà una finestra di dialogo trami-

te la quale potrai aprire un qualsiasi documento InDesignche desideri. Ti basterà fare doppio clic su uno dei files.Recupero del documento in caso di crash del programmaCome ormai tanti programmi già si adoperano, anche In-

Design, salva una versione separata del file durante l’ela-borazione del documento. A cosa serve? In caso di bloc-co, crash del programma o riavvio imprevisto del sistema,InDesign recupererà il file all’ultimo salvataggio. Il tutto,

subito, alla successiva riapertura del programma.

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Quark XpressÈ un’applicazione di DesktopPublishing per Mac  OS e Win- 

dows , prodotta da Quark,Inc.. La prima versione fupubblicata nel 1987. Ben

presto, il programma rag-giunse la qualità di AldusPageMaker, applicativo tra

i pionieri del DTP. Per tutti glianni novanta, QuarkXPress è

stato tra gli applicativi più utilizzati nelsettore dell’editoria professionale, specialmente per quelloinerente all’impaginazione di giornali, delle riviste, dei ca-taloghi, dei dépliant e manifesti, mentre il competitor Pa-geMaker, rilevato nel 1994 da Adobe, si specializza nell’e-ditoria dei libri. L’ampia diffusione di QuarkXPress è dovutaessenzialmente alla produttività elevata che l’applicativo è

in grado di offrire. Tra le caratteristiche principali si eviden-zia il controllo del posizionamento degli elementi sulla pa-gina, il quale offre l’elevata precisione di 0,001 mm quasicome Pagestream (uno dei programmi più vecchi dedicatiall’impaginazione). A questo si aggiungono la facile espan-dibilità del prodotto tramite l’utilizzo di moduli in codice bi-nario sviluppati da Quark stessa o terze parti (molte agen-zie pubblicitarie e case editrici hanno costruito cosiddettisistemi redazionali, ambienti personalizzati di gestione delmateriale e di impaginazione semi-automatica basati suQuarkXPress), evolute funzioni di scripting. Ciò nonostan-te, Quark Inc. è sempre stato assai impopolare presso gli

utenti che non hanno mai apprezzato le lunghe pause trauna versione e la successiva e soprattutto il livello elevatodei prezzi. L’atteggiamento dell’ex amministratore dele-gato Ebrahimi verso i clienti, da questi spesso percepitocome arrogante, non ha migliorato questo quadro. Tut-to questo ha reso indubbiamente più facile il tentativo diAdobe di aprire una breccia nella comunità degli utenti diQuarkXPress, convincendone molti a provare InDesign.

Aprire file di altre applicazioni

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Page MakerFu il primo programma per il

Desktop Publishing, inizial-mente rilasciato dalla Al-dus Corporation nel 1985per l’Apple Macintosh e

l’anno successivo per il PC.Era basato sul linguaggioper la descrizione delle pa-gine PostScript sviluppatoda Adobe. Leader del mercatodel DTP nei primi anni, si vide suc- cessi-vamente surclassato da QuarkXPress, che poteva offrireall’utente una produttività generalmente ritenuta supe-riore. Una roccaforte di PageMaker rimase in ogni caso ilsettore librario, a causa delle sue mai raggiunte capacitànella gestione di testi lunghi. Adobe ha riposizionato Pa-geMaker come programma per privati e piccole imprese,

mentre Adobe InDesign è rivolto all’editoria professiona-le. Il programma è particolarmente adatto a pubblicazionidal design semplice. Pur avendo una funzionalità limitatarispetto a InDesign o QuarkXPress, PageMaker è ancoramolto apprezzato, potendo vantare una maggiore facilitàdi apprendimento e una produttività comunque superioreal diretto concorrente, Microsoft Publisher. In molte scuo-le di grafica gli studenti vengono prima addestrati all’usodi PageMaker per introdurli nei concetti base del DesktopPublishing e passano solo in un secondo momento a Quar-kXPress e/o InDesign. Questi due programmi come avre-te capito hanno dominato la scena per un po’ di tempo.

XPress in particolare, ha ancora il suo seguito, con il mioparticolare odio. Chiaramente il problema diventa grossose abbiamo una produzione di tanti anni. E se dobbiamorecuperare un file non avendo più in licenza quel softwarediventa un problema.

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Cosa fare (nel limite del possibile)Il manuale di InDesign dice che si possono “aprire” i do-

cumenti provenienti da PageMaker   (6.0 e versioni succes-sive) o XPress  (3.3 o 4.1.x) con InDesign appunto. Si, aveteletto bene. Se avete un XPress 5 o superiori siete fregati.Dovete prendere altre strade. Raramente la conversioneè perfetta. Effettuare questa operazione solo con “Apri” èpiuttosto generico. Infatti InDesign non apre il documentoma lo “converte” in un file di InDesign, pur senza modifica-

re l’originale. Come detto prima, devi semplicemente apri-re il documento, quindi muoverti come se dovessi fare unanormalissima operazione di questo tipo spostandovi sulFile  > Apri . La vera differenza sta nel fatto che devi selezio-nare il tipo di file corretto nell’elenco a discesa “Tipo File”.Ricordati che aprire questo tipo di documenti non è unoperazione facilissima. In pratica, InDesign, deve analizza-re il documento per capire come muoversi e modificare glioggetti al suo interno per permetterti di capirci qualcosa.A seconda delle dimensioni e della complessità del docu-mento originale e poi delle prestazioni del tuo computer èpossibile che ci voglia qualche minuto.

Il risultatoInDesign cerca di far corrispondere il più possibile il docu-

mento all’originale. Quindi tutti gli stili e i font giusti. Chiara-mente a patto che questi siano installati nel vostro sistema.Come ho detto prima raramente la conversione è perfetta.Qui di seguito vi elenco una serie di specifiche da non trascu-rare quando aprite un documento di Xpress o di PageMaker:InDesign non supporta la grafica OLE. Ovvero la grafica ba-sata su Windows (ad esempio come i fogli elettronici di Exel, igrafici o le tabelle) che quindi può essere all’interno di alcuni file.InDesign non può supportare la grafica creata da altri pro-grammi, quindi con estensioni diverse, per Xpress.

InDesign non può importare profili colore installati suXpress. Automaticamente vengono ignorati.Controlla tutti i colori. Dopo la conversione ci possono es-

sere problemi.Le linee disegnate nel progetto, non mantenendo lo stes-

so stile, possono cambiare dopo la conversione.ConclusioniEffettuare questa operazione non è del tutto semplice. I

rischi di ottenere un risultato non dignitoso sono tanti.

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Il pannello pagine

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Spostarsi all’interno del documentoCon InDesign ci sono diversi modi di spostarsi durante

l’elaborazione di un documento. Questa possibilità è uti-lissima in quanto ti permette di non dare importanza allaposizione in cui sei all’interno del documento, in quantoci sarà sempre un modo per spostarsi con facilità, e allatua portata. In questo capitolo ti spiegherò proprio comemuoversi all’interno di InDesign e quali sono i procedimen-ti che facilitano e migliorano il tuo flusso di lavoro.

Spostarsi da una pagina all’altraIl modo più semplici per visualizzare una pagina, nella sua

interezza, è fare doppio clicc su di essa. Per scorrere all’in-terno del pannello pagine puoi usare lo strumento mano,trascinando le pagine dall’alto verso il basso all’interno delpannello pagine oppure usando la barra di scorrimento delpannello stesso.ManoUno strumento molto utile è lo strumento mano che ti

permette di spostarti in lungo e in largo all’interno del do-cumento. Lo strumento mano ti permette anche di adat-tare le pagine alla finestra, per farlo basta fare un doppio

clic su di esso.LayoutIl menù Layout possiede sei opzioni che secondo me do-

vresti conscere per spostarti al meglio all’interno del do-cumento aperto.I primi quattro rappresentano i anche i primi quattro,

semplici, pulsanti che stanno in basso sotto la finestradocumento di InDesign.In mezzo a questi c’è la voce Vai a pagina che ti permette

di andare ad un numero di pagina precisa senza complica-zioni, ti basterà digitare il numero di pagina e premere sul tasto Invio.

I comandi Zoom In e Zoom OutDevi sapere che InDesign ti permette di ingrandire i do-

cumenti dal 5% al 4000% e ti permette di controllare l’in-grandimento fino allo 0,01%. Puoi accedere ai comandiZoom In   e Zoom Out   dal Menù Visualizza   oppure dal pan-nello strumenti. Ad ogni modo, i tasti di scelta rapida perquesti strumenti sono CTRL ++ (Zoom In) e CTRL +- (Se-gno meno, Zoom Out). Lo zoom usando questi strumentiè incrementale, e passa dal 5% fino al massimo di 4000%.Per avere percentuali di zoom più “standard” puoi usare ilmenù Visualizza, il quale possiede i 4 più usati.Ci sono poi una serie di tasti non elencati in Visualizza :• CTRL/CMD + 2 (Zoom 200%).• CTRL/CMD + 4 (Zoom 400%).• CTRL/CMD + 5 (Zoom 500%).

È importante però segnalarti che:• Ricordarti tutta questa serie di combinazioni di tasti è

quasi impossibile, per cui utilizza il comando Visualizzatranquillamente.

• Quando impagini usa il “tavolo di montaggio” ovvero ibordi esterni della pagina che ti permettono di lasciareelementi che, non andranno in stampa, e poi userai allabisogna.

Puoi sempre usare lo strumento Zoom (lente d’ingrandi-

mento) per zommare da una parte all’altra del documento,ti basterà tenere premuto ALT in caso di Zoom Out .

Campo pagine

Prime pagine affiancate

Pagine affiancate precedenti

Pagine affiancate successive

Ultime pagine affiancate successive

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Il pannello pagineCome puoi vedere, il pannello Pagine di InDesign è divi-

so in due parti. La parte superiore e la parte inferiore. Inquella superiore puoi gestire il Menù insieme ad una rap-presentazione delle pagine mastro che hai a disposizione.In quella inferiore hai a disposizione una rappresentazionedelle pagine che stai impaginando. Man mano che le ag-giungerai appariranno sul pannello.Col tempo, e la lettura di questo libro, imparerai il fun-

zionamento delle pagine affiancate. Per adesso ti bastisapere che una volta cliccato sul valore Pagine affiancate,in fase di creazione del nuovo documento, le pagine appa-riranno vicine nel pannello pagine.La gestione delle pagine con il pannello paginePer capire bene il funzionamento del pannello pagine, non

c’è altro modo che provare. Per farlo ti guiderò io, passodopo passo.Crea un nuovo documento CTRL/ CMD + N ed assicurati

di aver cliccato sulla casella pagine affiancate e specificanel numero di pagine 12.A questo punto accedi al pannello pagine, se non lo vedi

vai su Visualizza > Pagine  oppure F12 .Ora cosa fare? Quali sono i passi più importanti che do-vresti consocere su questo pannello?• In breve qui di seguito ti spiegherò:• Come selezionare una pagina o le pagine affiancate.• Come spostare le pagine affiancate.• Inserire nuove pagine e/o copiare le pagine affiancate

esistenti.Eliminare le paginePuoi aver bisogno di selezionare una pagina in particolare

nel pannello pagine, invece che un intero gruppo oppurela coppia di pagine affiancate. Per farlo ti basterà cliccare

due volte sull’icona della pagina specifica. A questo puntoverrai trasportato sulla pagina specifica, e per centrarla, tibasterà cliccare due volte sullo strumento mano.Per selezionare invece entrambe le pagine affiacate fai

clic, sul pannello pagine sul numero di pagine (sotto le ico-ne delle pagine). A questo punto avrai selezionato entram-be le pagine affiancate.Come spostare le pagine affiancateInDesign, come avrai già capito semplifica il lavoro di di-

sposizione delle pagine. Per spostare le pagine all’internodell’apposito pannello ti basterà trascinarle per poi rila-sciarle dove meglio credi.

Per spostare una singola pagina oppure un gruppo proce-di in questo modo:1. Hai conservato il documento di 12 pagine di prima?

Aprilo, altrimenti creane uno nuovo.2. A questo punto, vogliamo spostare pagina 6 al posto

di pagina 6, clicca su pagina 6 e trascinala fino al postodella pagina 9. Comparirà una linea verticale che ti aiu-terà nell’operazione.

TIP: per selezionare un gruppo di pagine,come in un qualsiasi altro programma ti

basterà tenere premuto sul tasto Maiusc

durante la selezione delle pagine.

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La stessa operazione vale per le pagine affiancate. Ti ba-sterà, come fatto prima, selezionare i numeri di pagina etrascinare il mouse.Inserire nuove pagineAll’interno del pannello pagine, in basso, ci sono una serie

di icone molto importanti per la gestione del tuo lavoro.Una di queste è il pulsante Crea nuova paginaContrariamente da quanto può sembrare dal nome, il pul-

sante a due scopi:

1. Creare nuove pagine.2. Copiare le pagine.Cliccando semplicemente sul pulsante aggiungi pagina,

InDesign aggiungerà una nuova pagina automaticamente.Il pannello Pagine di InDesign possiede però un Menù al suointerno molto importante, di cui dovrai ricordanti in futuro.Tieni a mente che ogni pannello di InDesign ne possiedeuno. Ad ogni modo cliccando su questo Menù del panellopagine accederai ad un menù a tendina. Come puoi notare,anche dalla FIGURA, all’interno di questa tendina puoi tro-vare la voce Inserisci Pagine. Ma perchè usarlo? Semplice-mente perché avrai un controllo più totale dell’operazione.

Cliccando infatti su Inserisci Pagine, apparirà una finestradi dialogo che ti permetterà di aggiungere quante paginevuoi, di associare ad essa/e una mastro in particolare e poidi inserire questa nuova pagine prima o dopo la pagina incui ti trovi in questo momento (per esempio prima o dopopagina 6).

Per inserire invece pagina affiancate con il comando ap-

pena citato ti basterà selezionare le pagina selezionate etrascinarle sul pulsante Nuova Pagina. Rilasciando poi ilmouse InDesign realizzerà una copia esatta delle pagineselezionate alla fine del documento.Puoi ottenere lo stesso risultato appena citato dal Menù

del pannello pagina, selezionando le pagina affiancate inprecedenza, e poi cliccare sulla voce del menù chiamataDuplica pagine affiancate.Eliminare una o più paginePer eliminare una o più pagine dal pannello pagine dovrai

usare il tasto Elimina Pagine (tasto a forma di cestino). Tibasterà trascinare la pagina oppure le pagine in questione

fino al cestino. Altrimenti potrai selezionare la pagina inquestione e poi cliccare sul cestino.Creare pagine composte da tre o più paginePer la gran parte dei tuoi documenti le pagine affiancate

tradizionali oppure le pagine singole saranno più che suf-ficienti. Ma può capitarti, qualche volta, un progetto conformati pagina non “standard”. Si tratta ad esempio delvolanti a tre ante ad esempio.Un volantino con tre pagine affiancate è, tutto sommato

un progetto abbastanza normale, ma se dovessimo ag-giungerle all’interno del documento? Ad esempio tra unipotetica pagina 12 e 13? Come procedere?

TIP: Per poter visualizzare questo pannel-lo senza dover accedere al menù di InDe-sign ti basterà tenere premuto ALT o OPTmentre clicchi sul Aggiungi pagina.

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Per creare un isola (termine tecnico) segui questi passag-gi:1. Riprendi pure il famoso documento di 12 pagine visto

in precedenza.2. Seleziona le pagine affiancate 6-7 dal pannello Pagine.3. Deseleziona dal menù del pannello le voci Consenti lo

slittamento delle pagine del documento e Consenti loslittamento delle pagine affiancate selezionate.

4. Per aggiungere pagine usa il comando Inserisci Pagine.

Noterai che avrai ora 3 pagine affiancate.La linea verticale che separa le pagine indica il dorso. Puoiinserire fino a 10 pagine affiancate. Per eliminare l’isolaappena creata ti basterà selezionarla e poi cliccare il tastoElimina pagine dal pannello. Ricordati successivamente diselezionare le voci prima selezionate, ovvero, Consenti loslittamento delle pagine del documento e Consenti lo slit-tamento delle pagine affiancate selezionate.Le pagine mastroFinalmente arriviamo ad uno degli elementi chiave di

Adobe InDesign. Sto parlando, appunto, delle pagine Ma-stro. Le Mastro sono una sorta di raccoglitori di tutti gli

elementi chiave che andrai ad inserire all’interno del tuoimpaginato.

InDesign ti permette di crea più pagine Mastro diverse,permettendoti inoltre,d i creare pagina mastro di destrae pagine mastro di sinistra. L’unica cosa che InDesign ti

impedisce è quella di applicare una mastro destra ad unapagina sinistra oppure viceversa. Le pagine mastro comedetto in precedenze si possono gestire dal pannello pagi-ne. Nella parte superiore.Ad ogni pagina puoi assegnare un prefisso, un tuo codice,

che ti permette di riconoscerla e distinguerla. Il nome pre-definito che InDesign associa alle pagine Mastro è A-Ma-stro (le successive avranno B, C, D ecc).

ESEMPIO:   Immagina di dover inserire unlogo in testata, che si deve ripetere in ognipagina. Invece di inserirlo su tutte le pa-gine, ti basterà inserirlo all’interno dellamastro ed, infine, applicare la mastro allepagine.

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Aggiungere elementi ad una pagina mastroFondamentale sarà quindi la possibilità di aggiunge-

re elementi ad una pagina mastro. Nei prossimi ca-pitoli inizierai a prendere confidenza con tutti gli altristrumenti di InDesign è sarà per te più semplice aggiun-gere elementi, per adesso ti basti sapere che aggiun-gere elementi ad una pagina mastro è un’operazionedel tutto uguale a quella di una qualsiasi altra pagina.Per farlo quindi seleziono gli elementi, immagini testo op-

pure altro ed inseriscili all’interno della tua pagina.Creare e modificare pagine mastroPuoi gestire le pagine mastro tramite il pannello pagine.

Qui di seguito ti spiego come creare una nuova pagina ma-stro con InDesign.1. Apri il documento delle 12 pagine. Se lo hai già elimina-

to, sappi che questa volta basta una sola pagina.2. Apri il pannello Pagine. Finestra > Pagine oppure F12.3. Dal menù seleziona nuova mastro, apparirà la finestra

di dialogo nuova mastro.4. Nel campo prefisso puoi inserire un solo carattere, ap-

parirà su tutte le pagine a cui assocerai la nuova ma-

stro. L’idea è quella di velocizzare la visualizzazione, matu puoi inserire fino a 4 caratteri. Puoi anche inseriresimboli (#, @, %, & ecc).

5. La tendina Basata su mastro è molto uti-le in quanto ti mostra una lista delle pagine ma-stro create per il documento corrente. Ti spie-gherò questo passaggio tramite un esempio.Nella gran parte dei casi il numero di pagine, ovvero 2,è più che sufficiente. Dovrai cambiarlo solo in caso diIsole (pagine multiple).

6. Una volta soddisfatto clicca su OK.ESEMPIO: Immagina di stare impaginan-

do un libro con più o meno tutte la paginecon la stessa mastra. Eccezion fatta per lemastro che comprendono i capitoli oppurele aperture di sezione. Per situazioni comequeste dovrai creare una mastro con tuttigli elementi comuni poi creare una mastro

basata su questa e poi aggiungere gli elementi distintivinecessari.

NOTA: Puoi trascinare una mastro diret-tamente in un altro documento di InDesign,sarà poi lui a riconoscerlo senza problemi.DANGER: Ricorda che quando elimini una

mastro anche tutti gli elementi che ad essasono associati verranno eliminati.

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Applicare le pagine mastroApplicare le mastro alle pagine non è un'operazione com-

plessa. Si tratta per lo più di trascinare e poi rilasciare lapagina. Ti basterà selezionare la mastro in questione, epoi trascinarla fino alla pagina a cui intendi applicarla. Nonimporta se selezioni tutte e due le pagine affiancate op-pure una sola pagine, l'importante è dove trascini questamastro.InDesign però offre una serie di opzioni, per la verità mol-

to semplici da apprendere, tramite le quali puoi “diversifi-care” il tuo modo di applicare le pagine mastro alle paginedel tuo documento.Trascinando sopra le due pagine affiancate di modo che

si crei un riquadro, la mastro verrà applicata ad entrambele pagine.Trascinando la mastro in modo tale da formare solo un ri-

quadro allora la mastro verrà applicata solo ad una pagina.In sintesi, se crei il riquadro solo sulla destra la mastro

verrà applicata solo a destra, se invece lo fai a sinistra lamastro verrà applicata a sinistra.Nel caso in cui tu volessi applicare una determinata ma-

stro ad una serie contigua o meno di pagine, anche qui ilprocesso non è molto complesso. Seleziona il gruppo dipagine a cui intendi applicare la mastro tenendo premutoMaiusc oppure CTRL o CMD (nel caso di pagine non con-tigue) e poi dal menù del pannello pagine clicca sulla voceApplica mastro alle pagine. Comparirà una finestra di dia-logo. Ti basterà confermare cliccando su OK.Lo strumento paginaLo strumento pagina è la centrale di control-

lo delle tue pagine. Ti serve per gestire, spostar-le, eliminarle, crearne di nuove oppure modificarle.Grazie allo strumento Pagina puoi creare pagine di dimen-

sioni diverse all'interno dello stesso documento. Per farlosegui questi passaggi.1. Seleziona lo pannello Pagina  (F12).2. Seleziona le pagine da modificare.3. Seleziona lo strumento Pagina (Maiusc + P) ed usando

le voci di Larghezza ed altezza modifica le dimensioni.Nel pannello pagine ne vedrai una rappresentazione. Ilpannello di controllo

Qui di seguito ti ho aggregato le informazioni più impor-tanti del pannello di controllo di InDesign.• Le caselle X e Y: Consentono di modificare la posizione

degli oggetti all’interno del tuo tavolo di lavoro in base

alla posizione degli altri.• Pulsanti di Orientamento: Consentono di specificare

l'orientamento verticale oppure orizzontale della pagi-na.

• La casella Consenti adattamenti alla pagina, invece, tipermette di ridimensionare automaticamente gli og-getti presenti in una pagina.

• Consenti allineamento della pagina: Consente il ridi-mensionamento automatico degli oggetti sulla pagina.

• Mostra sovrapponi pagina mastro: Visualizzi una so-vrapposizione di pagine mastro sopra ogni pagina cheviene selezionata con lo strumento Pagina .

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Usare il testo

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Le cornici di testoOgni testo che intendi modificare con InDesign deve es-

sere contenuto in una cornice di testo. Molto più sempli-cemente un contenitore in cui terrai il tuo testo. Qui di se-guito ho aggregato per te i principali modi per creare unacornice di testo.1. Inserendo cornici di testo mastro nelle pagine.2. Creando una nuova cornice con lo strumento testo.3. Creando una nuova cornice mentre scorre il testo.

4. Creando una nuova cornice mentre importi il testo daun’altra applicazione.Indipendentemente dal modo in cui le utilizzi, le cornci

di testo, funzionano tutte nello stesso identico modo. Lecornici, poi, hanno un riquadro che ti permette di identifi-carle all’interno del tuo piano di lavoro quando non sonoselezionate.Quando selezioni una cornice di testo, questa, assume un

aspetto a quello mostrato in FIGURA. Come puoi vedere ècomposta da otto maniglie, che ti servono per ridimensio-narla come con qualsiasi altro oggetto.Ci sono due elementi che potresti non conoscere:

1. Casella iniziale: In alto a sinistra.2. Casella finale: In basso a destra.L’obiettivo di queste caselle è aiutarti con la “concatena-

zione” del testo (più avanti ti spiegherò dettagliatamente)per adesso ti basterà sapere i punti che qui di seguito ti hoelencato.• La concatenazione del testo comporta la creazione di

un flusso continuo di testo. Da una cornice all’altra.• Il testo che occupa quindi più cornici viene chiamato

brano.• Se la casella iniziale contiene una piccola freccia che

punta verso il basso allora significa che quella cornice

contiene del testo proveniente da un’altra cornice.• Se la casella iniziale risulta essere vuota allora rappre-

senta l’inizio del brano.• Se la casella iniziale contiene una piccola freccia che

punta verso la de stra allora significa che quella cornicecontiene del testo verso un’altra cornice.

• Se la casella finale è rossa e contiene un segno più (+)vuol dire che il brano continua oltre i limiti della cornice,ma non è stato concatenato.

Cornici di testo e pagina mastroLa modalità più semplice per creare una cornice di testo è

farla creare a InDesign in fase di creazione del nuovo do-

cumento. Una volta selezionato lo strumento testo, puoiiniziare a digitare proprio come accade in qualsiasi elabo-ratore di testo. Se hai però cliccato sull’opzione Cornice ditesto mastro, allora ti toccherà fare qualche passaggio inpiù. Il motivo è molto semplice. Quando crei queste cornici,crei delle cornici che non sono accessibili dalla pagina deldocumento.

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Per spostare una cornice di testo mastro devi eseguirequesta operazione:1. Crea un nuovo documento e clicca sull’opzione Cornice

di testo mastro.2. Con lo strumento Seleziona clicca in un punto qualsiasi

all’interno dei margini. Non selezionerai nulla.3. Con lo strumento Testo invece fai clicca, senza trasci-

nare, all’interno dei margini. Anche in questo caso nonsuccederà nulla.

4. Se invece, usando lo strumento selezione clicchi tenen-do premuto CTRL o CMD + Maiusc, allora apparirà unacornice di testo.

5. A questo punto potrai iniziare a digitare.Creare una nuova cornice mastroUtilizzando lo strumento testo puoi cliccare e trascinare,

vedrai che apparirà una cornice. Da quel momento potraiiniziare a digitare oppure ad importare il tuo testo.Cornici di testo con concatenazioneNel caso di un libro dovrai creare una cornicie di testo, che

per ovvie ragioni, non basterà per tutto il testo che com-pone il libro. Dovrai quindi creare del testo concatenato.

Qui di seguito ti spiego come.1. Crea un nuovo documento.2. Con lo strumento testo crea una cornice di testo come

ti ho appena spiegato.3. A questo punto dovrai inserire del testo. Per farlo puoi

usare una funzione di InDesign, progettata proprio perquesto scopo. Dal menù Testo seleziona Riempi con te-sto segnaposto.

4. Come avrai notato questa funzione riempie perfetta-mente cornice. Per vedere il funzionamento del testoconcatenato però dobbiamo fare un passaggio in più,quindi, selezionala.

5. Fai in modo di rimpicciolire la grandezza di questa cor-nice. Il tuo obiettivo deve essere quello di far comparireil famoso più (+) sulla destra.

6. Una volta ottenuto, crea una nuova cornice di testodove vuoi all’interno del tuo spazio di lavoro.

7. A questo punto fai clic sul più (+) rosso.8. Clicca ora sulla nuova cornice di testo appena creata.

9. Come vedi il testo ora passa da una cornice all’altra.Concatenare il testo con una cornice esistenteUn’altra opzione per concatenare il testo è quella di cre-

are prima una cornice di testo e poi concatenare il testoall’interno.Per farlo devi creare una nuova cornice di testo, come hai

già fatto prima, ma questa volta non scrivere o digitarenulla al suo interno. A questo punto, con lo strumento Se-leziona seleziona la casella finale della cornice. A questopunto il puntatore cambierà, di nuovo aspetto, e potrainotare che spostandolo assumerà l’icone di testo conca-

RICORDA: Un testo simulato è semplice-mente un testo che grafici usano per averecampioni di progetto, quando non si ha an-cora il testo a disposizione.

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tenato. Ora clicca sulla nuova cornice per concatenare.Opzioni di concatenamentoHai ancora a disposizione due opzioni per gestire il

concatenamento del testo. Ad esempio, se la lunghez-za del brano concatenato supera di nuovo la lunghezzadella cornice bisognerà ripetere l’operazione di conca-tenazione appena vista. Se però tieni premuto il tastoALT oppure OPT (su Mac) mentre fai clic, l’icona di te-sto rimarrà attiva e quindi potrai continuare l’operazio-

ne di concatenazione senza dover ricominciare da zero.Tenendo premuto il tasto Maiusc mentre fai clic, invece,InDesign creerà una cornice di testo in base ai margini edalle colonne da te stabiliti, ed aggiungere nuove cornici finoa quando tutto il testo del brano non sarà concatenato.Opzioni cornici di testoSeleziona ora una cornice di testo e poi dal menù oggetto

seleziona Opzione Cornici di testo. Come puoi vedere FI-GURA, questa finetra di dialogo contiene due schede:• Generali.• Opzioni linea di base.

Nella scheda Generali puoi creare colonne con le corni-

ci, aumentando il valore alla voce Colonne. In questo casoperò devi fare attenzione all’opzione Larghezza fissa del-la colonna che in caso di disattivazione, la colonna vieneridimensionata automaticamente quando viene ridimen-sionata la cornice. Se invece questa è attiva InDesign ag-giunge oppure elimina colonne quando vai a ridimesionarela larghezza della cornice di testo.Utilizzando i comandi Distanza dai Margini crei i margini

esterni per la cornice.Con l’elenco a discesa Scostamento all’interno della sche-

da Opzioni linea di base hai a disposizione 5 opzioni di po-sizionamento della linea di base della prima riga di testo

rispetto alla parte superiore della cornice.Qui di seguito ho raggruppato il significato delle voci

dell’elenco Scostamento.• Ascendente: La parte superiore del carattere più alto

starà leggermente sotto la parte superiore della corni-ce. (Predefinito)

• Altezza maiuscole: le lettere maiuscole toccheranno laparte superiore della cornice.

• Interlinea: La distanza tra la parte superiore della corni-ce e la linea di base sarà pari all’interlinea di quella riga.

• Altezza x: L’altezza del carattere “x” sarà immediata-mente sotto il margine superiore della cornice.

• Fissa: Per specificare la distanza tra la linea di basedella prima riga di testo ed il margine superiore dellacornice.

Eliminare una cornice da una concatenazionePuoi eliminare una cornice da una concatenazione in due

semplici modi:1. Eliminando fisicamente la cornice. Non preoccuparti

del brano, rimarrà intatto. In quanto il testo della cor-nice eliminata scorre nella cornice successiva oppurememorizzato nella cornice precedente.

2. Scollegare una cornice dalla concatenazione: Il procedi-mento è altrettanto semplice. Basta cliccare due volte

sulla casella finale.

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Importare il testo da altre applicazioniAnche se puoi digitare il tuo testo con InDesign, il pro-

gramma non è stato pensato per questo tipo di utilizzo,bensì per gestire il testo ed i layout. Ti consiglio quindi discrivere il testo su Word oppure Open Office e poi di im-portare il testo su InDesign.Importare il testo da WordPer importare testo da altre applicazioni tutto quello che

devi fare è:

1. Selezionare il menù File.2. Cliccare sulla voce Inserisci.3. Selezionare il tuo documento .doc.

La finestra di dialogo Inserisci ha un funzionamento mol-to simile a quello della finestra Apri. Quando carichi il testoInDesign potrebbe comportarsi in due modi:• Può caricare il tuo testo in una cornice già esistente, se

sei in modalità di inserimento testo.• Può trasformare l’importazione in un puntatore, unacosa molto simile a quella che succede quando collegi

una cornice di testo ad un’altra, che aspetta di essereposizionato in una parte del tuo spazio di lavoro.

Mostra Opzioni di ImportazioneÈ la casella più importante di questa finestra di dialogo.

Se la attivi e poi fate clic su Apri, InDesign vi aprirà un al-tra finestra di dialogo con ulteriori specifiche riguardanti iltipo di documento.InDesign e le sue funzioniCome già anticipato in precedenza, InDesign non è un

programma dedicato alla scrittura di testi, ma contiene di-

verse funzioni già presenti in questi programmi.La funzione controllo ortografiaDal menù Modifica puoi selezionare la voce Controllo Or-

tografia. Il funzionamento di questo pannello è più o menosimile a quello di tanti altri programmi di text-editing.Puoi usare il controllo ortografico in una di queste opzioni.• Nessuna selezione.• Singola cornice selezionata.• Più cornici contenenti più brani selezionati.• Il punto di inserimento attivo in una cornice di testo.• Porzione di testo selezionata in una cornice di testo.

Qui di seguito, invece, puoi trovare le voci presenti nel

elenco a discesa Cerca in:• Tutti i documenti: Controlla tutti i brani di tutti i docu-

menti aperti.• Documento: Controlla tutti i brani del tuo documento

attivo.• Brano: Controlla il brano selezionato, a partire dal pun-

to in cui è posizionato il cursore.• Fino a fine brano: Controlla il brano dal punto in cui è

posizionato il cursore fino al punto in cui finisce il brano.• Selezione: Controlla solo il testo selezionato.

NOTA: InDesign supporta solo file pro-dotti con software come word. Per cui sestai scrivendo con Open Office ricordati disalvare in .doc.

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Le funzioni trova sostituisciSe devi trovare una parola all’interno del tuo documento,

che pensi che sia sbagliata, non cercare in lungo ed in largoper il tuo documento. Esiste una funzione fatta su misuraper questo tipo di cose. Dal menù Modifica seleziona Trovasostituisci.Questa funzione è molto simile a quella che puoi trovare

in un comune editor di testo. In alto ha il campo Trova edin basso Sostituisci con. Come vedi non ti devo spiegare

nulla.Più complesso è invece il caso di ricerca di caratteri spe-ciali. Per fare questo devi cliccare sulla freccia che puntaverso destra e seleziona, tramite il menù a tendina, carat-teri speciali.Facendo clic su Più opzioni appariranno altri parametri.

Tali parametri ti servono per trovare e sostituire il formatodel carattere di base.Brani collegatiLa funzione Brani collegati è stata pensata per ripetere il

contenuto di un testo all’interno di un documento dove lostesso contenuto è stato ripetuto per più pagine. Questa

funzione ha un comportamento molto simile a quello del-la finestra collegamenti. Modificando i brani si aggiornanoanche tutti gli altri.Per creare un brano collegato devi selezionare una cor-

nice di testo, posizionare il cursore all’interno, e dal menùModifica selezionare il comando Inserisci e collega brano.A questo punto il cursore cambia aspetto, viene infatti ca-ricato il brano che puoi essere fatto scorrere su tutte lepagine che si vuole. Vedrai puoi un’ icona con una catenaed una lettera T che simboleggiano il brano collegato.La numerazione automatica delle pagine e delle sezioniInserire la numerazione delle pagine è un operazione

molto semplice:1. Dopo aver creato una cornice di testo, con il cursore di

testo attivo all’interno della cornice, fai clic con il pul-sante destro del mouse o tenendo premuto il tastoCTRL o CMD se avete un Mac.

2. A questo punto seleziona Indicatori – Numero di pagi-na corrente dal sottomenù inserisci carattere speciale.

Numerare le sezioni Le sezioni: Cosa sonoQuando creai del testo con un classico programma di ela-

borazione del testo, Word ad esempio, non hai modo didecidere quando far iniziare la tua numerazione delle pa-gine. O peggio in che modo farla iniziare. Cerco di spiegar-

mi meglio. Quasi tutti i libri hanno una prefazione, che sisussegue per molte pagine, questa prefazione devi nume-rarla in maniera diversa. Normalmente si usano i numeriromani. Solo dopo la prefazione inizia veramente il conte-nuto che ti interessa con la fatidica Pagina 1. Quindi deviraggruppare quella prefazione in uno spazio a parte che tipermetta di applicargli questo stile diverso. Questo spaziosi chiama Sezione.Come creare un sezione

1. Crea un nuovo documento. Le ed imposta 5 pagine.2. Apri il pannello Pagine: Finestra>Pagine.3. Selezione una pagina qualsiasi dal pannello pagine,

tranne la pagina 1 che da inizio alla sezione (Pagina 1).

NOTA: Questa operazione ti convieneeseguirla sulla pagina mastro. In questamaniera farai in modo che l’operazioneche vai a svolgere si applichi a tutte le pa-gine che seguono quella specifica regolamastro.

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A questo punto seleziona Opzioni Numerazione e se-zione dal menù pannello pagine. InDesign ti mostreràuna nuova finestra. La finestra di Nuova Sezione.

4. Attiva la casella Inizia Sezione. Se non attivi questa ca-sella modificherai la sezione corrente anziché crearneuna nuova.

5. Prefisso di sezione ha uno scopo simile al prefisso del-la pagina mastro: si mostra vicino al numero correntedella pagina vicino all’angolo inferiore sinistro. Lo puoi

vedere anche quando sposti la freccia nera sulla freccianera, simbolo della sezione, all’interno del pannello pa-gine. Questo prefisso può avere massimo 5 caratteri enon può avere spazi o simboli di punteggiatura. Se nonte ne frega nulla puoi lasciare il prefisso tale e quale.

6. Dall’ elenco a discesa Stile puoi formattare i numeri dipagina generati automaticamente come numeri roma-ni, normali oppure minuscoli e maiuscoli. Qui tocca a tescegliere in base alle tue esigenze.

7. I pulsanti di opzione Autonumerazione pagina e inizianumerazione pagina ti permettono di continuare la nu-merazione dalla sezione precedente o di ricominciarla

con un numero da te specificato.8. Cliccate su Ok.Dovresti notare subito delle differenze nel campo pagine.

Dovresti vedere una freccia nera sopra il numero della pa-gina che hai scelta come inizio della sezione (vedi punto 3)che ora è diventata una pagina 1.Il CarattereIn tipografia e in informatica il tipo di carattere o font è

un insieme di caratteri tipografici caratterizzati e acco-munati da un certo stile grafico o intesi per svolgere unadata funzione. Il comune termine inglese font proviene dalfrancese medioevale fonte, ovvero «(qualcosa che è stato)

fuso» (dal latino fondere), in riferimento ai caratteri mobi-li prodotti per la stampa tipografica, ottenuti versando ilmetallo fuso nella forma contenente la matrice del singolocarattere. Un tipo di carattere consiste di una serie di glifi(immagini) rappresentanti i caratteri appartenenti ad unparticolare insieme in uno stile o disegno particolare.Parti tipografiche dei caratteri

• Altezza della x (1).• Altezza massima (2).• Apice (3).• Linea di base (4).• Tratto ascendente (5).• Incrocio (6).• Asta vericale (7).• Grazia (8).• Gamba (9).• Occhiello (10).• Spaziatura (11).• Collo (12).• Orecchio (14).• Cravatta (15).• Asta orizzontale (16).• Braccio (17).• Asta verticale (18).• Altezza della maiuscola (19).• Tratto discendente (20).

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DimensioniLa maggior parte dei modi di scrittura condividono la no-

zione di una linea di base: una linea orizzontale immagina-ria su cui si appoggiano i caratteri. Talvolta parte dei glifi,la parte discendente, cresce al di sotto della linea base. Si-milmente, la distanza tra la linea base e la cima del glifopiù alto è chiamata ascesa. L’ascesa e la discesa non ne-cessariamente includono lo spazio occupato da accenti oaltri segni diacritici. Nelle scritture latina, greca e cirillica, la

distanza fra la linea base e la cima di un normale carattereminuscolo è chiamata occhio medio. La parte di glifo al disopra è l’ascendente. L’altezza dell’ascendente può avereun effetto sostanziale sulla leggibilità e l’aspetto di un ca-rattere. Il rapporto fra l’occhio medio e l’ascesa è spessoutilizzata per classificare i caratteri tipografici. Minuscole:l’altezza delle minuscole è misurata sulla lettera x. Infattile lettere tonde tendono ad avere dimensioni più grandidelle lettere lineari, per applicare una correzione otticasenza la quale apparirebbero al lettore più piccole delle al-tre. Maiuscole: è l’altezza misurata sulle lettere maiuscole,solitamente sulla E, sempre per problemi legati alla corre-

zione ottica. Ascendenti: l’altezza delle lettere minuscolequali l e f ad esempio, è più grande di quella delle altre let-tere minuscole, e, di norma, anche delle lettere maiuscole.Allineamento: è la somma della distanza tra la linea dell’a-scendente e la linea di delimitazione del corpo superiore ela linea del discendente e la linea di delimitazione del corpoinferiore. In pratica è la distanza verticale minima dei ca-ratteri.AperturaL’andamento delle aste curve aperte di caratteri come la

C, c, S, s, a, e così via, è de nito apertura. Alcuni carattericome l’Helvetica o il Bodoni sono caratterizzati da apertu-

re più ridotte, mentre il Bembo, il Centaur o il Rotis possie-dono aperture più ampie.CrenaturaLa crenatura, in inglese kerning, indica la riduzione dello

spazio in eccesso tra le due lettere, allo scopo di eliminarespazi bianchi antiestetici e dare un aspetto più omogeneoal testo. Un esempio dove spesso si attua la crenatura èquello di avvicinare le due lettere a bracci obliqui A e V. Puòcomunque avvenire tra lettere curve come O e C.PesoIl peso è il rapporto tra area inchiostrata ed area in bianco

della serie di caratteri, o meglio lo spessore dei tratti che

lo compongono indipendentemente dalla sua dimensione.GrazieSi possono suddividere i tipi di carattere in due catego-

rie principali: con o senza grazie (note anche con l’ingleseserif). I caratteri graziati hanno delle particolari termina-zioni alla fine dei tratti delle lettere. L’uso delle grazie de-riva dai caratteri lapidari romani, dove era molto difficilescalpellare nel marmo angoli di novanta gradi necessari aterminare le aste. L’industria tipografica si riferisce ai tipidi carattere senza grazie come bastoni, lineari, sans-serif(dal francese sans, “senza”) o anche grotesque (in tedescogrotesk). Esiste una grande varietà sia fra i tipi di carattere

graziati che fra i bastoni; entrambi i gruppi contengono tipiprogettati per testi lunghi e altri intesi per scopi principal-

mente decorativi. La presenza o l’assenza di grazie è solouno dei molti fattori nella scelta di un tipo. I caratteri congrazie sono generalmente considerati più facili da legge-re in lunghi passaggi che quelli senza. Gli studi al riguardosono ambigui e suggeriscono che la maggior parte dell’ef-fetto sia dovuta solo ad una maggiore familiarità ai ca-ratteri con grazie. Come regola generale, i lavori stampaticome libri e giornali usano quasi sempre caratteri graziati,almeno per il corpo del testo. I siti Web non sono obbligati

a specificare un tipo di carattere e possono semplicemen-te rispettare le preferenze dell’utente. Fra i siti che speci-ficano il carattere, la maggior parte utilizzano un tipo dicarattere non graziato moderno quale il Verdana dato cheè opinione comune che, diversamente dal materiale stam-pato, sullo schermo del computer i caratteri senza graziesiano di migliore leggibilità a causa della loro minore riso-luzione.ProporzionalitàUn carattere tipografico che mostri glifi di larghezza va-

riabile è detto proporzionale mentre un carattere tipogra-fico che possieda glifi con larghezza fissa è detto non pro-

porzionale (o monospace o a larghezza fissa): ad esempionei caratteri proporzionali la “w” e la “m” sono della stessa

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larghezza mentre la “i” è più stretta. I caratteri proporzio-nali sono generalmente considerati più attraenti e più fa-cili da leggere e sono quindi i più comunemente utilizzatiin materiale stampato pubblicato professionalmente. Perla stessa ragione, sono tipicamente utilizzati anche nelleinterfacce grafiche delle applicazioni per computer. Molticaratteri proporzionali contengono cifre di larghezza fissain modo che le colonne di numeri possano essere allineate.I primi caratteri monospazio sono stati creati per le stam-

panti, in quanto lo spostamento da un carattere all’altroera sempre della stessa larghezza. L’utilizzo dei caratteria larghezza fissa continuò nei primi computer che poteva-no visualizzare un solo tipo di carattere. Comunque, anchese i moderni PC possono mostrare qualsiasi carattere, icaratteri monospazio vengono ancora usati nella pro-grammazione, l’emulazione di terminale e per la stampadi dati incolonnati dei documenti di solo testo. Esempi ditipi di carattere monospazio sono l’Andale Mono, il Cou-rier, il Prestige Elite, il Monaco e l’OCR-B. I caratteri nonproporzionali sono considerati migliori per alcune applica-zioni, dato che si allineano in colonne ordinate. L’arte ASCII

necessita di caratteri non proporzionali per essere vistacorrettamente. In una pagina Web, i caratteri non pro-porzionali possono essere introdotti tra i tag <span sty-le=”font-family:monospace”></span>. In LATEX si usa ilcomando \texttt{} per scrivere caratteri non proporzionali.I redattori leggono i manoscritti in caratteri a larghezzafissa. Sono più semplici da correggere ed è consideratoscortese inviare un manoscritto scritto con un carattereproporzionale.Aspetto legale dei caratteriLa legge degli Stati Uniti non consente il diritto d’autore

sul disegno dei caratteri, mentre permette l’ottenimento

di un brevetto su disegni particolarmente originali. I ca-ratteri in formato informatico spesso diventano sogget-ti a diritto d’autore in quanto programmi per computer. Ilnome del disegno può essere registrato quale marchioregistrato. Come risultato di queste diverse protezioni le-gali, spesso lo stesso disegno è fornito sotto nomi e im-plementazioni diverse. Alcuni elementi dei meccanismisoftware impiegati per la visualizzazione hanno brevettisoftware associati. In particolare, Apple Computer ha bre-vettato alcuni degli algoritmi di hinting relativi a TrueTypeobbligando alternative open source quali FreeType ad uti-lizzare algoritmi diversi.

I Caratteri Digitali: I Font e La Loro Gestione Con I Pro-grammi Di Desktop PublishingCon l’arrivo del desktop publishing le modalità d’uso dei

caratteri sono cambiate radicalmente. Oggi i caratterisono completamente digitalizzati. Qui di seguito ti forni-sco un paio di nozioni chiave che devi sapere se vuoi impa-rare a gestire i tuoi font al meglio.Le tipologie di Font

• True Type: Queste font sono costituite da un unicofile che raggruppa sia le informazioni necessarie allarappresentazione video, sia quelle che servono per lastampa.

• Multiple Master e True Type GX : Queste font permettono

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l’emulazione a video e l’emulazione in fase di stampain caso di font mancanti. Questo gli è permesso perchétali font possiedono un maggior numero di segni graficie hanno la possibilità di modificare alcune caratteristi-che degli alfabeti.

• Open Type : Anche queste font sono composte da ununico file. Possono essere usate sia su Apple che suWindows. E possiedono una serie di vantaggi:

• Miglior supporto tra le lingue.• Possono contenere più di 65.000 segni alfabetici.• Possiedono diversi spessori per le aste per diverse

grandezze di corpo per la stampa.I Programmi Per La Gestione Dei FontUsare un programma per la gestione dei tuoi font è van-

taggioso perché ti permette di fare consumare meno ri-sorse al tuo computer. In pratica è come se tenessero ar-chiviati i tuoi font. In questa maniera non consumerannorisorse all’interno del tuo computer. Sarai tu ad attivarlisono nel momento in cui ti servono. Questo è un mecca-nismo molto usato, che funziona, se tu però ti ricordi didisattivare i font una volta che hai terminato di utilizzarli.

Font e Tipi Di StileIl metodo più diretto per scegliere un font su InDesign

è quello scorrere tutto il Menù a tendina chiamato Fontall’interno del pannello Carattere. Questo metodo ti potràtornare utile quando sarai indeciso nel cercare un caratte-re che ti soddisfi pienamente. Tuttavia però non sempre

avrai questo problema e molto spesso ti capiterà di cono-scere il nome preciso del carattere di cui disponi. Facendodoppio clic sul nome, InDesign, selezionerà il nome del ca-rattere. In quel momento potrai iniziare a digitare il nomedel carattere che stai cercando. Mentre digiti il nome delcarattere potrai notare che InDesign restringerà la ricercasempre di più.Dimensione e Interlinea del CarattereDimesione InDesign ti offre diversi modi per ridimensio-

nare il tuo carattere:• Puoi selezionare la dimensione direttamente dal pan-

nello carattere.• Fare clic sulla dimensione del testo che hai settato in

questo momento e poi inserire il valore che desideri.• Puoi selezionare le dimensioni direttamente dal menu

di testo che possiede le stesse caratteristiche del pan-nello carattere

InterlineaL’interlinea è lo spazio verticale che esiste tra una linea di

testo e l’altra. InDesign ti permette di modificarla in duemodi:1. Selezionare un valore specifico dal pannello carattere.

Se selezioni Automatico il valore d’Interlinea viene set-

tato in base alle condizioni di quel paragrafo specifico.

I Programmi Che Ti Consiglio Di UsarePer utenti Apple: FontExplorer X è il pro-

gramma sviluppato dalla Linotype.Per utenti Windows: SuitCaseFusion fun-

ziona anche su Apple ma è secondo me l’u-nico valido strumento per la gestione dei

font su Windows.

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2. Fare doppio clic sul valore di interlinea e digitare a manoil valore.

Controllo Della Spaziatura Tra Le LettereSu InDesign ci sono due modi per controllare la spaziatura

tra le lettere:• La crenatura• Il tracking

La crenaturaLa crenatura è lo spazio che esiste tra una lettere ed

un’altra. Studiato in modo tale da renderne più piacevole lalettura. Chi crea un font ha la possibilità di inserire coppiedi lettere in maniera tale da raffinare meglio la crenatu-ra. In questa maniera se selezioni Metrica Predefinita nell’opzione Crenatura potrai ottenere i risultati migliori. Que-sto però è un discorso cha varia da font a font. In sostan-za se possiedi dei font professionali, comprati, avrai piùpossibilità di fare questo discorso. La stessa cosa non valesui font scaricati gratuitamente in giro per la rete. Tuttavianell’opzione Crenatura puoi selezionare Ottica. In questamaniera InDesign regolerà automaticamente in base all’a-spetto visivo delle lettere. Chiaramente puoi eseguire la

crenatura manuale delle lettere. Posizionati con il cursoredi testo tra una lettera e l’altra e poi muoviti in uno di que-sti modi:• Seleziona un valore dal menù Crenatura.• Fai doppio clic su valore impostato ora e inseriscine

uno nuovo.Il Tracking (Avvicinamento)La differenza tra il Tracking e la Crenatura può non sem-

brarti chiara. Puoi limitarti a capire che il Tracking puoi uti-lizzarlo per controllare la dimensione del testo. La quantitàdel Tracking dipende da come vuoi che appaia il testo. Se cisono grossi spazi vuoti oppure c’è poco spazio, puoi modi-

ficare il valore del Tracking. Chi impagina giornali o maga-zine molto spesso utilizza questa funzione. Ricordati peròdi usarla con moderazione, solo così, sarà poco evidente.Modificare Lo Spessore Del Carattere, Modificare Altezza

Del Carattere e Inclinare Il Testo Su InDesignPer modificare la scala orizzontale o verticale del carat-

tere oppure per inclinarlo fai semplicemente clic su camporelativo nel pannello Carattere. A questo punto non ti re-sta che inserire il valore desiderato. L’impostazione Italicodetermina l’angolo d’inclinazione: Se utilizzi un valore po-sitivo il testo verrà inclinato verso sinistra se invece utilizziun valore positivo verso destra.

Spostare La Linea Di BaseNel corso del tua carriera ti capiterà di dover spostare la

linea di base. Ovvero spostare un determinato caratteresopra o sotto la linea della riga di testo. Questo mecca-nismo viene applicato normalmente quando si deve adesempio scrivere una frazione. Se ti serve modificare lalinea di base del tuo documento allora prosegui come tidescrivi qui sotto:1. Fai doppio clic sul valore corrente, normalmente pari a

0, e inseriscine uno nuovo.2. Fai doppio clic sul valore corrente e pio muovi le frec-

cette fino a quando non ottieni il valore che desideri.

3. Fai l’operazione descritta nel punto due tenendo pre-muto il tasto Maiusc. Aumenteranno i valori.

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La scelta della linguaSe utilizzi il menù lingua dal pannello carattere avrai modo

di modificare la lingua del tuo testo. Questa è una funzio-ne che può tornarti utile quando ad esempio hai un branototalmente in italiano ma magari hai anche un piccolo te-sto in inglese.Il menù del pannello carattereLe voci del pannello carattere avranno i seguenti effetti

sul tuo testo:• Tutte Maiuscole: trasforma il testo che hai selezionatotutto in maiuscolo.• Maiuscoletto: trasforma il testo che hai selezionato in

un maiuscolo però più piccolo.• Apice, Pedice, Sottolineato e Barrato: significano pro-

prio quello che c’è scritto.• Legature: sono quei caratteri che si leggono come due

distinti ma che sono stampati come uno singolo, adesempio la doppia f (ff). InDesign nel fare questo pro-cesso da prima un’occhiata al carattere guardando seesistono legature proprie del carattere altrimenti le in-terpreta.

• Non dividere: fa in modo che il testo che hai selezionatonon si interrompa alla fine della riga.Cosa Sono Gli Stili Di CarattereSupponi che il tuo amato cliente voglia che il nome della

sua azienda appaia sempre in un determinato modo. Adesempio in Arial Grassetto. Tralasciando la disgustosascelta estetica, questo è un lavoro che normalmente com-porterebbe un lavoro lungo, noioso, ripetitivo e snervan-te. Una rogna infinita quindi. Ma se usi InDesign non avraiquesto problema.Gli Stili Di CarattereGli stili di carattere sono semplicemente una raccolta di

opzioni attribuite al testo, definite chiaramente dall’ope-ratore, applicabili con un semplice clic oppure premendoun tasto. Per lavorare con gli Stili Carattere devi accede-re al Pannello Stili Di Carattere. Puoi visualizzarlo tramiteFinestra>Testo - Tabelle> Stili di Carattere oppure con un

comando da tastiera più veloce: Maiusc + F11.Creare Lo Stile Di CaratterePer creare uno stile di un carattere segui i passaggi che ti

ho elencato qui sotto:Dopo aver creato un nuovo documento accedi al pannello.

Stili di Carattere;Fai clic sul pulsante Crea Nuovo Stile nell’angolo inferiore

destro e poi clicca due volte sul nuovo stile appena creato;Opzioni Stili Di CarattereFacendo doppio clic sul nuovo stile appena creato InDe-

sign aprirà per te la finestra Opzioni Stili di carattere. Comepuoi vedere questa finestra ha tutta una serie di schedeche la compongono. Qui sotto ti spiego le più importanti.GeneraliIn questa sceda puoi assegnare dei valori semplici. Per

esempio se stai creando uno stile da applicare ad un cat-alogo di moda puoi chiamarlo “Catalogo moda”. Ricordati

però di usare un noma che ti aiuti a distinguerlo dagli altri.Sarà molto importante quando dovrai usare più stili. Puoi

Fonti : Wikipedia (Caratteristiche dei tipi di carattere) 

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anche basare il nuovo stile su di uno precedente. Questameccanismo si applica soprattutto se vuoi creare uno stileche si differisce di poco da quello vecchio. Ad esempio soloil grassetto. Se credi che questo stile dovrai utilizzarlo conmolta frequenza allora ti tornerà utile assegnarli un tastodi scelta rapida.Formati BaseTramite questa scheda puoi inserire tutte le specifiche di

testo riguardanti Famiglia Font, Stile, Dimensione ecc. Se

vuoi maggiori informazioni sul carattere dai un occhiata aquesto articolo. Formati Avanzati CarattereTramite questa sceda potrai variare la linea verticale,

quella orizzontale. Puoi determinare lo spostamento dellalinea di base e ancora determinare l’inclinazione del carat-tere. Puoi ancora selezionare un dizionario predefinito.Colore CarattereCon questa scheda potrai definire un colore per il Carat-

tere. Quando ti sentirai soddisfatto puoi cliccare su Antep-rima in basso a sinistra per dare un’occhiata al tuo lavoro.A quel punto se sei soddisfatto potrai cliccare su Ok.Altre Opzioni Del Pannello Stili Di Carattere

Per accedere alle altre Opzioni del Pannello Carattereclicca sulla freccia che punta verso il basso che sta in altoa destra del pannello. A questo punto InDesign ti mostreràun menù a tendina. Vediamo quali sono le opzioni più im-portanti.Ridefinisci stileQuesto comando ti potrà tornare utile quando ad esem-

pio ti sarai reso conto che una serie di frasi o parole nondovevano avere quel determinato nuovo stile. Per riasseg-nare lo stile predefinito ti basta selezionare con il cursoredel testo le frasi o le parole in questione e poi selezionareRidefinisci Stile.

Carica Stili Di Carattere e Carica Tutti Gli Stili Di CarattereTramite questi comandi puoi importare degli stili di car-

attere da altri documenti di InDesign. Attento però ad uti-lizzare “Carica Tutti Gli Stili Di Carattere” perché InDesignoltre a caricare gli stili di carattere caricherà anche quellidi paragrafo.

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Usare i paragrafi

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Che cos’è un paragrafoIl paragrafo è una suddivisione interna di un capitolo o di

una sezione. A che cosa serve? Ad esempio può servireper mettere in evidenza determinate parti del testo op-pure per differenziare alcune parti del testo rispetto a del-le altre. Le note a fine pagina potrebbero essere un buonesempio. Diventa quindi molto importante per un graficoche sta impaginando un progetto sapere come organizza-re al meglio il suo testo all’interno dei paragrafi.

Utilizzare il pannello paragrafoPuoi gestire la formattazione dei tuoi paragrafi tramite

il pannello paragrafo al quale puoi accedere tramite Fine-stra> Testo Tabelle> Paragrafo o più facilmente tramite ilcomando da tastiera Ctrl (Cmd) + m. Se effettui delle mo-difiche mentre il cursore di testo è attivo all’interno del pa-ragrafo oppure se avete selezionato parti di testo le mo-difiche verranno effettuate esclusivamente sul paragrafodi testo selezionato. Le modifiche apportate in qualsiasialtro momento avranno effetto sulle caratteristiche pre-definite del paragrafo.Le opzioni di allineamento

L’allineamento su InDesign non ha nulla di diverso rispet-to all’allineamento dei più comuni editor di testo. Word adesempio fornisce quattro pulsanti di all’allineamento: a si-nistra, a destra, giustificato e centrato. InDesign associa aqueste quattro modalità altre tre opzioni:1. Giustifica ultima riga centrata : Giustifica l’intero paragra-

fo come l’opzione giustificato ma con l’ultima riga giu-stificata al centro invece che a sinistra.

2. Giustifica ultima riga a destra : Giustifica l’intero paragra-fo come l’opzione giustificato ma con l’ultima riga giu-stificata a destra anziché a sinistra.

3. Giustifica tutte le righe : Giustifica tutte le righe del para-

grafo compresa l’ultima. Se non ci sono caratteri suf-ficienti per completare l’ultima riga allora InDesign ag-giungerà dello spazio tra i caratteri per allargare il testo.

Allineamento verticale alla griglia di baseCi sono due pulsanti che controllano se in un paragra-

fo ogni riga di testo è allineata o meno alla griglia linea dibase. Di default, questa opzione, è disattivata. La FIGURAmostra questa opzione disabilitata nella parte superioreed abilitata nella parte inferiore.

RICORDA: Applicando l’allineamento allagriglia linee di base ad un paragrafo, tut-

ti i paragrafi successivi dello stesso branoslitteranno verso il basso. In più, spostan-do la cornice di testo, le righe verranno ca-lamitate alla griglia linee di base più vicina.

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La spaziatura tra i paragrafiPer creare una spaziatura tra i paragrafi, normalmente,

potresti essere tentato dall’usare il tasto invio. Purtroppoperò questa tecnica non ti permette di avere un controllopreciso. Il metodo migliore è quello di utilizzare le funzioniSpazio prima e Spazio dopo del pannello Paragrafo.

Il menù del pannello paragrafoCome ogni pannello di InDesign, anche il pannello Para-

grafo, dispone di un suo menù interno. Qui sotto ti elencoe spiego le parti più importanti.Opzioni di GustificazioneUna volta selezionata l’opzione Giustificazione InDesign

aprirà la finestra Giustificazione tramite la quale potraimodificare i valori di Spaziatura Parole, Spaziatura Letteree Scala Glifi (o caratteri).• Spaziatura parole : La Spaziatura parole si riferisce alla

quantità di spazio aggiunto o tolto tra le parole alloscopo di giustificare una riga di testo. I valori predefiniti80 e 133 sono piuttosto standard.

• Spaziatura lettere : La spaziatura lettere fa riferimentoalla spaziatura tra le lettere di una parola. Qui il valore0 corrisponde all’opzione normale. I numeri negativi di-minuiscono lo spazio tra le lettere.

• Scala glifi : La scala glifi fa riferimento semplicementealla capacità di InDesign di scalare orizzontalmente isingoli caratteri mentre giustifica una riga. Qui il valore100% corrisponde all’opzione normale.

• Giustificazione parola singola : Ci sono dei casi in cui le co-

lonne sono piuttosto strette. In questi casi capita spes-so che una parola occupi l’intera riga. Se nel paragrafoè impostata la giustificazione completa la riga ricopriràl’intera riga, risultando essere troppo allungata. Puoiquindi pensare di giustificarla a destra o a sinistra.

• Composizione : In InDesign hai a disposizione due metodiper gestire la composizione.

1. Adobe Paragraph Composer (predefinito): calcola unaserie di possibili fine di riga nell’arco dell’intero para-grafo in maniera tale da regolare le prime righe evitan-do fine di riga indesiderati.

2. Adobe Single – line Composer: compone il testo una

riga alla volta.Controllare le vedove e le orfaneÈ antiestetico vedere un’unica riga dello stesso paragrafo

all’inizio o alla fine della colonna oppure di una pagina se-parata dalle altre. Solitaria in pratica. A queste righe sonostati dati dei nome: Vedove e Orfane. Una vedova è unariga di testo alla fine del paragrafo che per causa di un’in-terruzione di pagina oppure della colonna risulta separatadal resto del paragrafo. Un’orfana è, invece, la prima rigaseparata dalle altra sue amiche righe per lo stesso moti-vo della vedova. Fortunatamente InDesign non causa nevedove ne orfane. Che bravo programma! Infatti può pre-

venire automaticamente. Tramite il menù del Pannello Pa-ragrafo puoi selezionare.

TIP: È preferibili usare l’opzione Spaziodopo, in quanto, con l’opzione Spazio pri-ma verrà aggiunto uno spazio indesiderato

all’inizio del paragrafo.

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Opzioni di separazioneNon separare dalle successive (n) righe controlla quante

righe del paragrafo successivo devono rimanere unite alparagrafo corrente. Se non vuoi che il titolo del tuo pa-ragrafo successivo non rimanga solo soletto in fondo allapagina, allora inserendo un valore in questo campo, puoifare in modo che alcune delle righe del paragrafo successi-vo rimangano unite al titolo. Non separare righe ti mostradue opzioni:

Puoi assicurarti che tutto il paragrafo rimanga intattosenza alcuna interruzione.Puoi specificare un numero di righe da mantenere all’ini-

zio o alla fine del paragrafo per evitare vedove ed orfane.Le opzioni del menù a tendina Inizio Paragrafo stabilisco-

no dove scorrerà il testo do l’interruzione.La sillabazionePuoi controllare perfettamente la sillabazione dal menù

del pannello Paragrafo tramite il comando Impostazioni disillabazione. Qui sotto ti elenco tutte le opzioni che deviconoscere riguardo questa finestra.• Parole con almeno (n) lettere : stabilisce la lunghezza mi-

nima della parola che InDesign dovrà sillabare.• Dopo le prime (n) lettere : tiene d’occhio il numero di let-

tere che InDesign lascerà all’inizio di una parola primadi considerarne la sillabazione.

• Prima delle ultime (n) lettere : è la stessa cosa del puntoprecedente solo dall’altra parte della parola.

• Limite sillabazione (n) trattini : controlla quante righe con-secutive possono terminare con parole sillabate.

• Area sillabazione : è la distanza che esiste dal marginedestro entro la quale InDesign comincia a considerarese sillabare o meno.

• Se lasci la casella Sillaba parole in maiuscolo  deselezio-

nata InDesign non le sillaberà. Ricordati di questa op-zione quando dovrai impaginare un testo ricco di nomipropri.

I filetti di paragrafoDal menù del pannello Paragrafo puoi selezionare l’opzio-

ne Filetti di Paragrafo per poter creare i filetti di paragrafo.Cioè quelle linee orizzontali attaccate al paragrafo, i filettidiventano parte del paragrafo e si spostano con il para-grafo stesso.Creare I Filetti Di ParagrafoOra continua a leggere qui sotto perché ti spiego come

eseguire questa operazione.• Posizionati con il cursore di testo attivo nella posizio-

ne in cui vuoi che ci sia il filetto di paragrafo. A questopunto accedi al comando Filetti di Paragraf o dal menùdel Pannello Paragrafo ;

• Ricordati subito di attivare l’anteprima. In questa ma-niera potrai fare in modo di vedere subito, in diretta,tutto quello che stai facendo. Clicca su Attiva filetto .

• Decidi lo spessore ed il colore che vuoi che abbia il tuonuovo filetto.

• Su larghezza puoi decidere la larghezza che vuoi chaabbia il tuo filetto. Può essere di due tipi: Colonna  e Te- sto . Nel primo caso il filetto si estenderà fino alla fine

della colonna mentre nel secondo caso fino alla fine deltesto.

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• Con Offset  puoi decidere di alzare ed abbassare il filet-to. Per alzarlo devi digitare un valore negativo, un valo-re positivo invece per abbassarlo.

• Rientro destro funziona con lo stesso principio dellafunzione Offset . In questa maniera potrai spostare il fi-letto più a destra o più a sinistra.

• Con Filetto sopra  e Filetto sotto  puoi decidere se far na-scere il filetto sopra o sotto la parola.

Come usare le tabulazioni

Puoi accedere al pannello tabulazioni tramite il Menù Te-sto e poi cliccando su tabulazioni. Una volta aperto questopannello InDesign lo allineerà direttamente con il testo. Laprima funzione utile da segnalarti del pannello tabulazioniè la funzione “sopra cornice di testo”. È il ferro di cavalloche puoi vedere alla destra del pannello. A cosa serve? Seper caso sposti il pannello Tabulazioni puoi cliccare sul fer-ro di cavallo per riallinearlo alla cornice di testo.Nella parte in alto a sinistra del pannello Tabulazioni ci

sono una serie di pulsanti per le varie tipologie di tabu-lazioni. Qui sotto ti spiego cosa significano. Dalla prima asinistra:

1. La tabulazione a sinistra è anche conosciuta come unatabulazione normale. Il testo si allineerà a sinistra. Il te-sto apparirà alla destra dell’indicatore di tabulazione.

2. In una tabulazione centrata il testo si allineerà suquell’indicatore di tabulazione, centrando il testo suquella tabulazione.

3. La tabulazione a destra è esattamente l’opposto del-la destra. Il testo apparirà alla sinistra dell’indicatore ditabulazione.

4. L’ultima freccia indica che puoi utilizzare una tabula-zione decimale. A cosa serve? Serve per allineare piùinformazioni contenenti informazioni numeriche. Se

selezioni le tabulazioni decimali viene messo a disposi-zione il campo Allinea a. Questo campo è di default unavirgola, decimale.

Come creare uno stile di paragrafoSe vuoi creare uno stile di Paragrafo segui i passi che ti

spiego qui sotto:1. Prima di tutto crea una cornice di testo e inserisci al suo

interno del testo segna posto. Testo>Riempi con testosegna posto.

2. Seleziona il paragrafo creato ed assegnali una serie dinuove opzioni: Interlinea, Font e dimensione del carat-tere.

3. Apri il Pannello Stili di Carattere (F11) e crea un nuo-vo stile di carattere dal menù nell’ angolo a destra delpannello. Clicca quindi su Nuovo Stile. A questo puntoInDesign assocerà la formattazione che hai assegnatoal paragrafo al nuovo stile.

4. Non ti resta che assegnargli un nome utile e unico. Inquesta maniera quando inizierai ad utilizzare moltospesso gli stili di paragrafo non farai confusione.

Personalizzare gli stili paragrafo con stili di caratterenidificatiMa se dovessi creare un capolettera personalizzato o

fare comunque delle personalizzazioni al mio paragrafo?

Con stili di carattere nidificatiPuoi andare ad applicare delle modifiche specifiche al tuo

paragrafo per renderlo perfettamente identico a quel-le che sono le tue esigenze. Tali stili infatti permettonodi applicare una formattazione solo ad una determina-ta parte del paragrafo. Come ad esempio il Capolettera.Non essendo uno stile vero e proprio lo stile nidifica-to necessita di uno stile di paragrafo su cui appoggiarsi.Per accedere agli stili di carattere nidificati ti basta acce-dere alle opzioni di stile di paragrafo dal menù del pannelloparagrafo. A questo punto clicca sulla scheda Capilettera

e Stili Nidificati.Elenchi puntatiNella caratterizzazione deglis tili di paragafo è possibile

dicidere di mantenere gli elenchi importati dalle altre ap-plicazioni oppure creare elenchi numerati ed automaticicontinui. Nella finestra Opzioni stile di paragrafo fai clicsu Elenchi puntati e numerati e a questo punto specifica iltipo di elenco che vuoi creare ed inserire.

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Creare Layout

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Guide righelliUna guida è una linea orizzontale oppure verticale non

stampabile che è possibile creare per rendere più agevolel’operazione di allineamento degli oggetti.Esempio: Immagina di dover allineare sulla destra una se-

rie di immagini oppure di oggetti. Puoi usare le guide peraiutarti.Una griglia è, invece, composta da una serie di guide equi-

distanti. Con InDesign puoi creare due tipi di guide:

1. Le griglie linee di base: conferisce alla pagina una spet-to modello bloc notes.2. Le griglie documento: conferisce alla pagina l’aspetto di

un foglio a quadretti.In questo capitolo approfondiremo il concetto di Layout

e di tutti gli strumenti che sono necessari per creare unastruttura che ti permetta di imaginare non solo nella ma-niera più professionale possibile, ma anche, in quella piùproduttiva.Utilizzare le guide righelloUna volta che crei il documento di InDesign, puoi notare

che, i margini a lato della tua pagina fungono da guide ef-

fettive per la costruzione del tuo impaginato. Queste gui-de prendono il nome di guide margini. Come ti ho dettoprima le guide sono elementi non stampabili che ti servo-no per costruire il tuo impaginato. Sono i tuoi “attrezzi delmestiere”. Per quanto riguarda la produzione di un volan-tino, oppure di un progetto simile, le guide margini, forsesaranno più che sufficienti. Ma nel caso tu debba produrreun impaginato un pochino più complesso è bene che tusappia come usarle.1. Per creare una guida righello devi effettuare questo

tipo di operazione:2. Crea un nuovo documento InDesign. Assicurati che i ri-

ghelli siano visualizzati, altrimenti con CTRL o CMD + Rpuoi attivarli facilmente.

3. Posizione il cursore su uno dei righelli. Per esempioquello superiore..

4. Fai clic e noterai che il cursore cambierà il suo aspet-to, trasformandosi in una doppia freccia. Trascinandopoi il cursore verso il basso, vedrai apparire la guida, ri-lasciando, questa si fisserà in quel punto. Facendo clicsulla guida appena creata noterai che potrais postarlaulteriormente.

Qui di seguito ho aggregato una serie di consigli utili chepossono aiutarti nel posizionamento ed uso delle guide.• Se rilasci il mouse su una pagina, la guida righello crea-

ta apparirà solo su quella pagina.• Per eliminare una guida righello, selezionala e poi clicca

su Canc. Per selezionare tutte le guide righello presentisulla pagina corrente usa la combinazione di tasti CTRL+ ALT/OPT + G.

• Se le guide righello ti servono su più pagine, puoi co-piarle ed incollarle su più pagine diverse. In alternativase si tratta di numerose pagine, puoi copiarle ed incol-larele sulla pagina mastro.

• La voce Guide righello del menù Layout ti permette dimodificare l’aspetto delle guide.

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Creare margini e colonneCome ti ho detto precedentemente, i margini ti servo

come guide al tuo impaginato. Puoi creare dei margini perle tue colonne che ti serviranno quando dovrai disporre letue cornici di testo.Per creare delle guide margini colonne puoi usare il pro-

cedimento che ti ho spiegato qui di seguito.1. Crea un nuovo documento oppure continua ad usare il

tuo documento di prova.

2. Seleziona margini e colonne dal menù Layout. Appariràla finestra di dialogo mostrata in FIGURA.3. Come vedi la sezione Margini presenta quattro campi.

Ogni campo rappresenta una misura a partire dal bor-do della pagina.

4. Per modificare il numero di colonne devi lavorare sulcampo Numero. Nel campo Margini e rilegatura inseri-sci la quantità di spazio che vuoi avere tra una colonnae l’altra.

5. Una volta impostata la misura potrau cliccare su OK.6. A questo punto puoi cliccare su OK.Qui di seguito ho selezionato una serie di consigli che do-

vresti tenere a mente quando crei queste guide.• Qualsiasi modifica eseguita sulla finestra di dialogo

Margini e colonne è un effetto solo sulle pagine sele-zionate nel pannello pagine.

• Se vuoi creare delle guide solo per una pagina assicura-ti che solo quella pagina sia selezionata.

• Se vuoi creare delle guide su due pagine affiancate as-

sicurati che tutte e due le pagine siano selezionate.• Se vuoi applicare queste modifiche a tutte le pagine, al-

lora, seleziona tutte le pagine.Creare guide righello equidistantiSe hai bisogno di posizionare del testo oppure delle im-

magini ad intervalli regolari, devi sapere che con InDesi-gn c’è la possibilità di posizionare queste guide in manieraequidistante di modo da permetterti di velocizzare il posi-zionamento. Qui di seguito ti spiego come.1. Riprendi il solito documento prova oppure creane uno

nuovo. Seleziona la voce Crea guide dal menù Layout.Apparirà la finestra di dialogo.

2. Il campo Righe crea una serie di guide orizzontali, men-tre Colonne una serie di guide verticali. A questo puntoimposta nel campo Numero del gruppo Righe il valoreipotetico di 3.

3. Nel campo opzioni puoi scegliere se far partire le tueguide dai margini oppure dal bordo pagina.

4. Premi su OK.5. Ora ritorna sulla finestra appena chiusa e fai qualche

modifica, prima di chiudere però, ricordati di selezio-nare la voce Elimina guide esistenti. In questa manierasostituirai, con le nuove modifiche, quelle vecchie.

6. Con la funzione Anteprima puoi vedere in anteprima le

tue modifiche.

NOTA: per modificare l’unità di misuradelle guide ti basterà andare su Preferen-ze-Unità incrementi e modificare l’unità di

misura.

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Controllare le guideIl menù “Visualizza” presenta diverse opzioni che per-

mettono il controllo degli elementi, qui di seguito ti segna-lo quelle relative alle guide.• Nascondi guide (CTRL + è o Cmd + è): nasconde sen-

za eliminare tutte le guide impostate sul documento.Questo comando di scelta rapida ti tornerà utile quan-do vorrai vedere il tuo elaborato libero dagli imbroglidella progettazione.

• Bloccare le guide: può tornarti utile quando stai rea-lizzando un elaborato molto completo e ricco di og-getti. In questo caso potrà capitarti di spostare persbaglio una guida invece di un particolare oggetto.Per tenere le guide ferme al loro posto usa il co-mando blocca guide (Ctrl + Alt o Cmd + Opt + è). Persbloccare le Guide puoi utilizzare gli stessi tasti.Per bloccare le guide relative ad una solo colonna sele-zione Blocca Guide Colonna.

• Tramite Allinea alle Guide (Maiusc + Ctrl + è o Maiusc +Cmd + è): puoi controllare gli effetti delle aree calamita-te. Con questa opzione attiva una volta che trascinerai

gli oggetti all’interno della pagina verranno calamitatisulle guide in base alle preferenze impostate. Questaopzione è utile se volete posizionare gli oggetti propriosulle guide ma piuttosto fastidiosa se volete posizio-nare gli oggetti non sulle guide ma vicino alle guide.

• Guide sensibili: sono una delle novità di InDesign CS4.Consentono di trascinare, ridimensionare e allinearecon molta precisione e facilità gli oggetti all’interno del-la pagina. È già selezionata di default.

Usare i righelliCome hai già visto i righelli servono per creare delle guide

per la tua pagina. Sono però anche molto utili per aiutarti

a posizionare gli oggetti all’interno del tuo spazio di lavoro.C’è soltanto una posizione che puoi eseguire con i Righelli.

Si tratta del cosiddetto punto zero. Si tratta del punto in cuiiniziano i righelli, sia verticale che orizzontale. Ma per qua-le assurda ragione vorrai modificarlo? Per esempio per-ché hai intenzione di misurare un oggetto. Puoi spostareil punto zero nell’angolo sinistro dell’oggetto e stabilirne ledimensioni. Per modificare il punto zero, prima seleziona-lo (appariranno due righe a formare una croce), trascinaloverso il nuovo punto. La posizione dove rilascerai il mou-se sarà il nuovo punto zero. Per ripristinare il punto zeropredefinito ti basterà fare doppio clic nell’angolo superiore

sinistro dei righelli.Usare i livelliPer spiegare cosa sono i livelli ho bisogno che tu ti riesca a

concentrare su un ricordo. Te la ricordi la scuola? Quando ilprofessore una volta ogni tanto, grazie a chissà quale spiritostacanovista, presentava la sua lezione sulle pellicole. E poile proiettava sul muro. Ogni concetto una pellicola. Una pel-licola sopra l’altra. I livelli sono proprio come quelle pellico-le. Sovrapposte una dopo l’altra si ottiene lo schema intero.Su InDesign puoi lavorare con lo stesso concetto. Moltospesso è più conveniente lavorare su più livelli o “pellicole”per facilitarti il lavoro. Puoi far memorizzare al program-

ma più versioni dello stesso documento senza creare do-cumenti multipli.

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Perché usare i livelliSe sei un freelance oppure lavori in un’ azienda, non

cambia nulla. Ti capiterà o ti sarà capitato di do-ver realizzare un catalogo, con gli stessi ogget-ti, ma per diverse edizioni: Inglese, Francese, Tedesco.Puoi anche pensare di stampare uno specifico livello, adesempio una specifica lingua se questa è posizionata su diun livello unico. Perché dovresti fare questa cosa? Perchémolto spesso soprattutto nelle case editrici può capitare

che questo testo venga sottoposto a controlli di redazio-ne. Quindi stampare anche le immagini risulta essere solouno spreco di inchiostro.Il pannelloIn ti mostro l’aspetto del pannello livelli. In maniera pre-

definita, InDesign, crea un solo livello. Più avanti ti spie-gherò in che cosa consistono i livelli multipli. Ma per il mo-mento è importante che tu riesca a prendere confidenzacon questi strumenti.Alla sinistra di ciascun pulsante livello ci sono due pulsan-

ti:• Un interruttore (occhio): per controllare o meno la vi-

sualizzazione del livello.• Un interruttore di blocco: se disattivato puoi applica-

re modifiche al livello. Cliccandoci apparirà un penninobarrato che non ti permetterà di editare quel livello.

Sulla destra noterai un piccolo triangolo accanto al nomedel livello. Cliccando su di esso questo si espanderà mo-strando il contenuto del livello.A destra del nome del livello, invece, c’è un icona a forma

di “penna”. Questa indica su quale livello verrà posizionatol’oggetto successivo.

Ogni nuovo livello prenderà un nuovo colore. Questo nuo-vo colore verrà associato a tutti gli oggetti corrispondenti.In questa maniera potrai capire facilmente a quale livelloappartiene un determinato soggetto.Per Creare un nuovo livello puoi usare il pulsante apposi-

to, del tutto simile al pulsante Crea nuova pagina.

Qui di seguito ho elencato la procedura per creare unnuovo livello:1. Con un nuovo documento apri il pannello livelli. (F7 op-

pure Visualizza> Livelli).2. Fai clic sul pulsante Creare un nuovo livello. Dovresti

ottenere un risultato simile a quello della FIGURA.3. Per aggiungere un terzo livello, ripeti le operazioni del

punto 2.

ESEMPIO: Immagina di avere un docu-mento mult-ilivello, ed hai la necessità didover posizionare un oggetto sul “Livello1”. Il pennino indica che stai lavorando sullivello 2, quindi dovrai cambiare livello perposizionare il tuo oggetto sul livello 1.

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Il menù del pannello livelliIl menù del pannello livelli ti permette di eseguire una se-

rie diversa di opzioni. Seleziona Nuovo livello per creare unnuovo livello.

Modificare i livelli

Puoi cambiare il nome del livello per associare al livello unsignificato più descrittivo. La stessa cosa vale per il campocolore, cambiarlo ti aiuterà a trovarlo tra tutti gli elementi.Riadattamento automatico del layoutNegli ultimi anni proporre un contenuto e riadattarlo è

diventato un obiettivo abbastanza comune. Specie se sitratta di qualcosa proveniente dal web. Ti è mai capitato didover convertire un documento, magari una presentazio-ne power point, in un impaginato a 1 colonna?Fino a poco tempo fa effettuare questo tipo di operazione

voleva dire ore di lavoro. Noiose e davvero poco soddisfa-centi per il designer. Oggi InDesign ti mette a disposizione

una funzione chiamata Adatta alla pagina. Effettuandomodifiche al Layout con questa funzione abilitata, special-mente quando selezionerai Imposta documento dal menùFile. InDesign adatterà automaticamente i vari elemen-ti della pagina alle tue modifiche. Il risultato, a volte noncoinciderà perfettamente, ma sarà sicuramente molto si-mile. Ciò vuol dire che dovrai fare molto meno lavoro.Per attivare questo tipo di opzione, seleziona Adatta alla

pagina dal menù Layout.Qui di seguito la spiegazione delle opzioni:• Consenti adattamento alla pagine: ti permette di abi-

litare o disabilitare la funzione sopracitata. Se questa

funzione non è attiva tutte le altre opzioni apparirà nonselezionabili.

• Area di allineamento: funziona come le aree calami-tate. La differenza è che questa funzione interessa lemodifiche fatte in conseguenza dell’adattamento allapagina.

• Consenti ridimensionamento grafica e gruppi: permet-te ad InDesign gli oggetti in proporzione alle modifichefatte sul tuo oggetto.

• Consenti spostamento guide righello: sposterà le guiderighello in base alle modifiche del Layout.

• Ignora allineamento guide righello: InDesign allineerà

gli oggetti ai margini ma ignorerà le guide righello.• Ignora blocco oggetti e livelli: InDesign modificherà an-

che gli oggetti bloccati della pagina. Non selezionandoquesta opzione InDesign non terrà conto degli oggettobloccati.

Creare una tabellaCreare una tabella è molto semplice. Bisogna soltanto

seguire pochi e semplici passi. Qui sotto te li ho raggrup-pati per semplificarti il tutto:1. Clicca con lo strumento testo nella parte in cui vuoi che

ci sia la tua tabella2. A questo punto vai su Tabella >Inserisci Tabella

3. Nella finestra di dialogo “Inserisci tabella” puoi decideredi quante righe e colonne vuoi che abbia la tua tabella.

TIP: L’opzione colore ti tornerà utile quan-do dovrai lavorare con sfondi particolar-mente scuri e dovrai riconoscere il livello.

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4. Fai clic su Ok per creare la tua nuova tabella.Convertire testo in tabellaE se invece volessi trasformare del testo che io ho

già su InDesign in una tabella? Prima di tutto devi dareun’occhiata al testo. Guarda se le separazioni tra unacolonna e l’altra e tra una riga e l’altra siano fatte nelmodo giusto. Per fare questo puoi usare le tabulazioni.Una volta che hai preparato il testo nel giusto modo vai suTabella>Converti il testo in tabella.

Formattare Le TabelleCome quasi tutto su InDesign anche le tabelle permet-

tono di essere personalizzate. Per il contenuto testualepuoi usare gli stili di carattere o gli stili di paragrafo. Ve-diamo ora come modificare le tabelle tramite la barra dicomando centrale. Sulla sinistra puoi vedere i comuni co-mandi per l’allineamento, l’orientamento e la formattazi-one del testo. Sulla destra invece puoi vedere i comandirelativi alle righe e alle colonne ed un altra serie di co-mandi su come unire le celle e personalizzare le tabelle.Guarda sull’ estrema destra. Noterai un pulsante. Selezi-onando questo menù puoi accedere alla finestra “Opzioni

Tabella”.Questa finestra è divisa in diverse sotto schede, tramitele quali, puoi modificare bordi, dimensioni, spaziature, tr-acce ecc. Sempre dallo stesso Menù puoi accedere alla fi-nestra Opzioni Cella.Tracce e RiempimentiTramite la finestra di dialogo Opzioni Tabella puoi accede-

re ad un’altra finestra di nome:”Tracce riga, Tracce colonnae Riempimenti”. Queste opzioni ti permettono di interve-nire direttamente su tutta la tabella. Se vuoi modificareinvece le singole celle devi accedere alla finestra OpzioniCella e selezionare la scheda Tracce e Riempimenti.

Stili di cella e stili di TabellaCome ti ho già spiegato per gli stili di carattere e gli stili di

paragrafo anche per le tabelle puoi fare la stessa cosa, mod-ificarne lo stile. Ma che cos’è uno stile di tabella?Una seriedi opzioni per modificare bordi, tracce, righe e colonne. Perquanto riguarda le celle invece puoi modificare altra opzi-oni come ad esempio tracce riempimenti e margini di cella.Il funzionamento di questi pannelli è identico a quello deipannelli stile di paragrafo e di carattere. Puoi accedere aquesti pannelli tramite Finestra>Testo e Tabelle> Stili ditabella o Stili di cella.

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Usare gli strumenti

di disegno

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InDesign  è un programma davvero completo. Infatti vipermette di utilizzare un set di strumenti di disegno. Sesei un utente che ha già utilizzato Illustrator allora questoset di strumenti ti sembrerà piuttosto familiare. Allora ladomanda sorge spontanea: Se questi strumenti esistonogià in Illustrator perché inserirli su InDesign? Perché mol-to spesso capita di dover inserire delle immagini al volo edovrai esser capace di piazzarle nella maniera più deco-rosa possibile. Questo è un altro passo che devi fare per

imparare ad usare InDesign nel modo giusto.Come usare lo strumento matitaSe vuoi disegnare una forma con la matita di InDesign

devi eseguire i passaggi che qui sotto di vado a descrivere.1. Accedi allo strumento Matita cliccando sulla sua icona

oppure premendo il tasto N.2. A questo punto disegna quello che vuoi: un cerchio, un

quadrato o un rettangolo.3. Quasi sicuramente, soprattutto se stai utilizzando il

mouse, la forma che avrai disegnato ti sembrerà dav-vero pietosa. Clicca quindi sullo strumento di selezio-ne diretta (puntatore bianco) e clicca poi su ciò che hai

appena disegnato. Vedrai che la tua forma diventerà dicolore blu e sarà ricoperta di quadratini sempre di colo-re blu. Che cosa sono? I quadratini sono i punti di anco-raggio mentre la linea blu si chiama tracciato.

4. Se usi già Illustrator allora saprai sicuramente comepoter modificare il tuo tracciato. Per arrotondare iltracciato disegnato con la matita clicca sullo strumentomatita e tieni premuto. Si aprirà un piccolo menù a ten-dina, seleziona lo strumento arrotonda.

5. A questo punto puoi dirigerti nella zona che credi debbaessere più arrotondata. Passaci sopra con lo strumen-to arrotonda.

6. Ripetendo l’operazione del passo 4 puoi accedere alsottomenù dello strumento matita. Clicca quindi sullostrumento cancella. Tramite questo strumento potraicancellare le parti di tracciato che reputi non necessa-rie.

Come usare lo strumento linea retta su InDesignLo strumento linea retta consente, come dice il nome, di

creare delle linee rette. Ti tornerà utile quando dovrai cre-are dei filetti di paragrafo.Se vuoi disegnare con lo strumento linea retta segui i

punti che descrivo qui sotto.1. Accedi allo strumento linea retta cliccando con il mouse

sul pannello strumenti oppure con la tastiera sul tasto“ì”.

2. A questo punto il puntatore si sarà trasformato in unacroce. Clicca nel punto in cui vuoi che appaia il tuo filet-to trascinando il puntatore.

3. Se vuoi modificare lo spessore della linea allora vai suFinestra>Traccia. Avrai aperto il pannello Traccia trami-te il quale potrai modificare lo spessore della linea.

SpessorePer modificare lo Spessore ti basterà inserire un numero

nel campo spessore per modificarne la grandezza.Estremità

Le tre opzioni di estremità stabiliscono se la tua linea do-vrà avere estremità squadrate oppure arrotondate.

Linea retta

Matita

Rettangolo

Trasformazione liber

Penna

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TipoQuesta opzioni permette di stabilire se si vuole una linea

continua o discontinua.Inizio e FineQueste due opzioni ti permettono di stabilire in che modo

vuoi che inizi la linea e in che modo vuoi che finisca. Puoiscegliere un cerchio pieno, una barra o un quadrato.Lo strumento rettangoloPer disegnare un rettangolo o un quadrato seleziona lo

strumento rettangolo oppure premi M dalla tastiera, quin-di trascina per creare il rettangolo. Se vuoi creare un qua-drato, fai clic tenendo premuto su Maiusc.Tenendo premuto sul pannello strumenti sullo strumento

rettangolo appariranno due strumenti Ellisse e Poligo chefunzionano come lo strumento rettangolo.Dopo aver disegnato la figura, fai clic su di essa. Apparirà

un rettangolo a delimitarne la forma. Sul pannello di con-trollo potrai conoscerne le dimensioni.Lo strumento trasformazione liberaGli oggetti presenti all’interno di una pagina possono es-

sere modificati con lo strumento trasformazione libera.

Puoi selezionarlo dal pannello strumenti oppure premen-do E dalla tastiera.Questo strumento è del tutto identico allo stesso stru-

mento che puoi trovare su Photoshop e Illustrator. So-stanzialmente ti permette di eseguire più trasformazionisu di un oggetto in una volta sola come: rotazione, inclina-zione ecc.Qui di seguito ti ho spiego come funziona:

1. Apri un nuovo documento e disegna un rettangolo in unpunto qualsiasi.

2. Accedi ora allo strumento trasformazione libera.3. Sposta il puntatore sopra l’oggetto, che si trasformerà

in una punta di freccia, e ora potrai spostare l’oggettoin tutta la pagina.

4. Spostando il puntatore lontano dall’oggetto si trasfor-merà in una doppia freccia curva. A questo punto se vaiclic e trascini, l’oggetto sarà ruotato.

5. Sposta il puntatore sopra una delle maniglie dell’ogget-to, si trasformerà in una doppia freccia retta. Facendoclic e trascinando l’oggetto sarà ridimensionato, in-grandito oppure ridotto a seconda della direzione.

6. Fai clic su di una maniglia laterale e trascina. Dopo averiniziato a trascinare tieni premuti i tasti ALT + CTRL oCMD + OPT. L’oggetto verrà inclinato.

Usare lo strumento PoligonoDietro lo strumento rettangolo (proprio vicino allo stru-

mento Ellisse) puoi trovare lo strumento Poligono, che tipermette di creare figure con più lati, come esagoni, pen-tagoni ecc. Con funzione predefinita lo strumento Poligonocrea un esagono. Selezionandolo, facendo clic e trascinan-do potrai creare la figura. Facendo, invece, doppio clic sullostrumento Poligono all’interno del pannello Strumenti po-trai modificarne i lati, visualizzando la finestra di dialogo

Impostazioni Poligono.A questo punto potrai selezionare il valore che preferisci

NOTA: lo strumento trasformazione libe-ra si può usare su qualsiasi oggetto.

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nella casella Numero di lati. Ricordati che per creare un po-ligono regolare il valore Rientro per stella deve essere allo0%.Lo strumento pennaLo strumento penna è uno degli strumenti più utili ed

interessanti, ma forse anche uno dei più complessi. Puoiusarlo proprio come usi lo strumento linea, per creare li-nee rette oppure per tracciati più complessi, chiusi oppureaperti. Qui di seguito ti spiegherò come si usa e a cosa ser-

ve questo strumento.Come usare lo penna per creare tracciati su InDesignPrima di capire come si crea e come si gestisce un trac-

ciato su InDesign è bene capire che cos’è un tracciato. Untracciato è un insieme di punti e di matematiche che de-finiscono una forma. Tutto ciò che puoi disegnare con unprogramma vettoriale è un tracciato. Una curva, una linea,una forma qualsiasi. Un tracciato è organizzato in punti diancoraggio. Che cosa sono? Sono le colonne che reggonoil tracciato senza di queste il tracciato non può esistere econ queste il tracciato può prendere le forme che vogliamo.Ci sono due tipi di tracciati: i tracciati aperti e i tracciati

chiusi.• I tracciati aperti sono le normali linee le mezze curve.• I tracciati chiusi sono i quadrati, i cerchi i rettangoli.

Come creare un tracciato apertoTramite lo strumento penna la cosa più complicata per

un utente alle prime armi è sicuramente utilizzare lo stru-mento curva.Per creare una curva seleziona lo strumento penna e clic-

ca su di un punto del tuo spazio di lavoro. Rilascia il tastodel mouse e dirigiti nella direzione che più preferisci.A questo punto fai clic e non rilasciare il pulsante del mouse.

Non rilasciando infatti potrai gestire la grandezza della

pancia della curva. A questo punto avrai creato un traccia-to aperto.Come creare un tracciato chiusoPer creare un tracciato chiuso non ti devi comportare in

maniera molto differente da quella precedente.1. Clicca per creare il primo punto2. Muoviti verso la direzioni che vuoi che abbia la tua cur-

va ho il tu tracciato e crea il punto successivo. Se devicreare una curva muoviti come descritto sopra.

3. Chiudi il tracciato ritornando al punto inziale. Vedrai cheal fianco della piccola penna che rappresenta il punta-tore del mouse ci sarà un cerchio. Rappresenta proprio

la chiusura del tracciato.Modificare I tracciatiPuoi intervenire sull’intero tracciato o sul singolo punto di

ancoraggio.• Per selezionare un intero tracciato clicca sullo stru-

mento di selezione (puntatore nero) e poi clicca su diun punto qualsiasi del tracciato. A questo punto potrairidimensionare il tracciato oppure spostarlo. Capirai diaver selezionato il tracciato perché apparirà un riqua-dro attorno al tracciato.

• Per selezionare un punto di ancoraggio clicca sullostrumento di selezione diretta (puntatore bianco) e sul

tracciato. A questo punto i singoli punti di ancoraggiopotranno essere modificati. Selezionerai il punto di an-

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coraggio quando questo si riempirà di colore blu.Aggiungere o eliminare punti di ancoraggio dal traccia-

to su InDesignCome ti ho spiegato prima i punti di ancoraggio sono le

colonne portanti del tuo tracciato senza quelle il tracciatonon potrebbe esistere. Se hai già provato a metter in piediil tuo primo tracciato ti sarai reso conto che qualcosa nonva: una curva non viene come dovrebbe, una linea non faquello che deve fare. Nella gran parte dei casi questo è do-

vuto ad una errata posizione dei punti di ancoraggio, cheproprio come le colonne portanti se messe nel punto sba-gliato fanno cascare tutta la costruzione.Ti servirà quindi un modo per eliminare o aggiungere pun-

ti di ancoraggio al tuo tracciato.• Lo strumento Aggiungi Punto Di Ancoraggio (la penna

con il più + di fianco) ti permetterà di aggiungere puntidi ancoraggio. Portati nella parte del tracciato interes-sata e clicca per aggiungere un nuovo punto.

• Lo strumento Elimina Punto Di Ancoraggio (la pennacon il meno – di fianco) ti permetterà di eliminare i pun-ti di ancoraggio in eccesso. Portati sul punto che vuoi

eliminare e clicca con questo strumento sul punto.La funzione testo su tracciatoQuesta funzione ti permette di far scorrere il testo su un

tracciato, che avrà la forma che tu preferirai. Per esempiodi un serpente oppure di un cerchio. Qui di seguito vogliospiegarti come puoi usare questa funzione.1. Apri un nuovo documento di InDesign, usa lo strumen-

to Matita per disegnare una curva.2. Tenendo premuto sullo strumento Testo all’interno del

pannello strumenti accederai allo strumento Testo sutracciato

3. A questo punto sposta il puntatore sul tracciato appe-

na creato fino a vedere un piccolo segno più. Una voltaapparso fai clic, a questo punto avrai un punto di inse-rimento del tracciato.

4. Digitando alcune parole noterai che queste seguirannotutta la linea del tracciato.

5. Se vuoi applicare qualche effetto in più al tuo testo sutracciato allora seleziona il testo, vai su Testo> Testo sutracciato> Opzioni

Qui di seguito ti spiego il significato delle opzioni della fi-nestra sopra richiamata.• Arcobaleno: Mantiene il centro della linea di base di

ogni carattere parallelo alla tangente del tracciato.• Inclina: Mantiene i bordi verticali di ogni carattere per-

fettamente verticali, ma consente ai bordi orizzontali diogni carattere di seguire la curva del tracciato.

• Nastro 3D: Mantiene i bordi orizzontali di ogni caratte-re perfettamente orizzontali e i bordi verticali perpen-dicolari al tracciato.

• Gradino: Mantiene il bordo sinistro della linea di base diogni carattere sul tracciato senza ruotare il carattere.

• Gravità: Mantiene il centro della linea di base di ognicarattere sul tracciato, ma tiene i bordi verticali in lineacon il punto centrale del tracciato.

     H    a     r       i     t

     u     t 

   q    u  a  s

  s  i n totas 

 m i   l   m  a   i    o   

n   e    t    u   

r    ?   U m   v o  l o r

 e  h  e  n

  i s i t lN 

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Usare le immagini

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I formati graficiInDesign supporta un’ampia gamma di formati grafici. I

più comuni sono:• TIFF.• PNG.• PDF.• AI• PSD.• BMP.• GIF.• JPEG.• WMF.• PCX.

Scegliere il formato adeguatoScegliere Il Formato Esatto: Bitmap o Vettoriale?Prima di importare le immagini su InDesign è bene sape-

re quale sia il formato migliore per importare le immagini.La distinzione qui va fatta fra due principali formati:• Bitmap (.bmp, .pcx, .tiff, .png, .gif, jpg, .psd)• Vettoriale (.eps e .ai)

Ora non voglio annoiarti con tutta una serie di nozio-ni tecniche relative alle immagine che nella vita, e so-prattutto nel mondo del lavoro ti serviranno a poco, mavoglio farti capire solo qual è la differenza sostanziale.Si tratta infatti della scalabilità. Per le immagini vettorialiquesta è praticamente infinita, nel senso che, se ingrandi-sci la tua immagine questa non perderà la sua risoluzione.Il comportamento è del tutto differente per le immaginiBitmap (o a mappa di bit). Infatti qui la risoluzione è bendefinita e quindi per capire se tale immagine posso stam-

parla devo fare una serie di attente valutazioni.Quali sono le regole da sapere per non avere problemi in

fase di stampa?Capito che le immagini vettoriali vanno bene sem-

pre ora affrontiamo il capito delle immagini Bitmap.Per queste immagini vale la regola dei 300 ppi. Cioèdel 300 punti per pollice. Cosa vuol dire? Vuol direche per ottenere un risultato valido in fase di stam-pa la risoluzione deve aggirarsi intorno a questo valore.Ma se la mia immagine ha una risoluzione più bassa chefaccio non la stampo? La risposta è: dipende. Dipen-de infatti dalla risoluzione. Se è troppo bassa allora non

puoi stamparla altrimenti sì. Sono un po’ generico? Hairagione. Vediamo di capirlo con questa breve tabella.

Cosa vuol dire riduzione? Quel valore simboleggia il nume-ro di volte che devi rimpicciolire la tua immagine per ren-derla stampabile. Infatti se diminuisci la grandezza dell’im-

magine questa acquista risoluzione. Ragionando in questosenso puoi stampare le immagini prese in giro per il web.

TIP: Se lavori con Illustrator e Photoshop puoi salvare iloro file nel loro formato natio in quanto InDesign li ricono-scerà senza problemi.

RisoluzioneIniziale

Riduzione RisoluzioneFinale

150 1 volta 30072 4 volte 288

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Come Importare Le Immagini Su InDesignImportare le immagini su InDesign è molto semplice puoi

copiarle e incollarle, trascinarle ed inserirle. Il metodo chepreferisco? Certamente l’ultimo di questi.Per inserire un immagine su InDesign segui questi pas-

saggi.1. Con lo strumento di selezione (il puntatore nero) pro-

cedi deselezionando tutti gli oggetti che potresti averselezionato cliccando in una parte vuota del tuo spazio

di lavoro. In questa maniera sarai sicuro di non inte-ragire con oggetti che non interessano l’importazionedell’immagine.

2. Vai su File> Inserisci oppure esegui la combinazione ditasti Ctrl o Cmd + E.

3. Seleziona l’immagine oppure la serie di immagini che tiinteressano e poi, prima di cliccare su Apri, seleziona lacasella Mostra Opzioni d’Importazione.

4. Avendo selezionato questa casella InDesign Aprirà lafinestra d’importazione dell’immagine.

5. Puoi scegliere le impostazioni che ti interessano da ap-plicare all’immagine. Come ad esempio quello di appli-

care un tracciato di ritaglio precedentemente fatto conPhotoshop. Ora clicca su Ok.6. A questo il cursore sarà sostituito da un cursore che si

chiama “cursore di grafica caricata” e tu potrai inserirela tua immagine dove meglio credi.

Impostare i contorni con i tracciati di ritaglioQuando importi un’immagine su InDesign vorrai anche

che questa interagisca con il tuo testo. InDesign di defaultcontorna la tua immagine con un rettangolo. Tu però, po-tresti volere che la tua immagine interagisca in modo di-verso con il tuo testo. Per fare questo devi creare un trac-ciato di ritaglio. Per creare un nuovo tracciato di ritaglio

direttamente su InDesign devi procedere in questa ma-niera.1. Dopo aver inserito la nuova immagine seleziona Ogget-

to> Tracciato di Ritaglio> Opzioni per vedere le opzionidel tracciato di ritaglio.

2. Sulla nuova finestra che InDesign apre clicca su Ante-prima per vedere in diretta quello che stai cambiando eper capire se stai facendo la cosa giusta.

I collegamenti su InDesign: che cosa sono, perché usarlie come gestirliQuando inserisci un’ immagine su InDesign puoi Incorpo-

rarla oppure Collegarla. Quando incorpori un’ immagine su

InDesign porti con se tutta la sua grandezza e tutto quelloche sta al suo interno. In questa maniera appesantisci ilfile di InDesign compromettendo il tuo modo di lavorare. Ilvantaggio dei collegamenti sta proprio in questo. Il file diInDesign rimane leggero e se fai delle modifiche con Pho-toshop all’immagine aggiornando semplicemente il col-legamento la modifica viene applicata anche su InDesign,senza dover importare di nuovo tutto.Per aprire il pannello dei Collegamenti vai su Finestra>

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CollegamentiCome aggiornare i collegamentiUna volta modificata un’ immagine InDesign ti notificherà

la cosa con una piccola icona sulla destra del pannello col-legamenti. Per aggiornare il collegamento procedi comesegue:1. Seleziona l’immagine desiderata nel pannello collega-

menti2. Clicca sul pulsante aggiorna collegamenti

Utilizzo delle librerie oggettiLe librerie oggetti di InDesign costituiscono un modo per

memorizzare testo e grafica e altri componenti del do-cumento usati di frequente. Puoi per esempio creare unalibreria per ogni cliente di modo da memorizzare loghi, di-segni e oggetti tipici di quel tipo di impaginazione. Di modoche, quando inizierai una nuova impaginazione potrai apri-re quella libreria.Creare una libreriaOvviamente, prima di poter lavorare con una libreria og-

getti sarà necessario crearla. Qui di seguito ti spiego comefare:

1. Selezione File> Nuovo> Libreria. Apparirà la finestra didialogo Nuova libreria.2. A questo punto cerca la directory in cui vuoi salvare la

libreria, inserisci un nome e clicca su Salva.3. La nuova libreria, vuota per adesso, verrà visualizzata

in un pannello.Per aggiungere un elemento alla libreria seleziona un

immagine e trascinalo nella libreria. Una volta trascinatonella libreria, il cursore, si trasformerà in un segno più adindicare l’aggiunta di “qualcosa” all’interno della libreria.Per riutilizzarlo in futuro ti basterà trascinarlo dalla libreriaverso il tavolo di lavoro di InDesign.

Didascalie AutomaticheUna delle importanti novità delle ultime versioni di InDe-

sign è proprio la possibilità di creare didascalie automati-che, partendo dai metadati delle immagini. Le didascaliepossono essere di due tipi:• Statiche: Possono essere modificate solo manualmen-

te.• Dinamiche: Vengono aggiornate manualmente al va-

riare dei metadati delle immagini.Didascalie statichePer creare delle didascalie statiche, al momento dell’im-

portazione delle immagini su InDesign è necessario sele-zionare Crea didascalie statiche, puoi trovarla nella fine-stra Inserisci. Dopo averla selezionata il cursore del mouseassume l’aspetto di un icona con del testo inserito. A que-sto punto facendo clic in un punto del documento, la dida-scalia verrà posizionata.Didascalie dinamicheQuesto tipo di didascalie può essere generato partendo

soltanto da immagini già inserite all’interno del documen-to. Qui di seguito ti spiego come:

ESEMPIO: Spostando la didascalia da unimmagine all’altra questa si aggiorna inbase ai metadati dell’immagine a cui è ag-ganciata.

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1. Seleziona Oggetto> Didascalie> Impostazioni didasca-lia. Apparirà la finestra di dialogo Impostazioni dida-scalia.

2. Inserisci i campi che intendi far apparire usando i campiTesto prima, metadati, e Testo dopo.

3. Nella sezione Posizione e stile decidi l’allineamento, loscostamento, uno stile di paragrafo ed un eventuale li-vello oppure, ancora, se raggrupparla con un’immagine.

4. Clicca ora su OK.

Il comando contorna con testoQuando importi un’ immagine, per impostazione predefi-

nita, risulta essere priva della funzione contorna con testo.Vuol dire quindi, che inserendola in una colonna di testo,questa verrà sovrastata dal testo.Creare contorni con il testo di basePer risolvere questo problema bisogna elaborare un met-

odo per fare sì che l’immagine venga circondata dal testoe che lo spazio che si verrà a creare si possa amministrare.Come ogni programma di impaginazione che si rispet-ti, InDesign, permette di fare anche questo. Questa op-erazione viene gestita dal pannello Contorna Con Testo

a cui puoi accedere tramite il comando ALT + CTRL + W(PC) oppure con OPT + CMD + W (MAC). Questo pannel-lo ha due sezioni: le icone lungo la parte superiore con-trollano il modo in cui il testo contorna, mentre i cam-pi sotto alle icone stabiliscono l’offset dell’immagine.Se vuoi contornare le immagini con il testo devi eseguirequeste operazioni che ti ho raggruppato qui di seguito:1. Dopo aver creato un nuovo documento, crea una nuova

cornice di testo e inserisci del testo da Word oppurecon il comando inserisci testo segnaposto.

2. Con il comando inserisci importate un’immagine.3. Apri il pannello Contorna Con Testo, e noterai che la pri-

ma icona, quella di “Senza contorna con testo” è sele-zionata.

4. Fai clic sulla seconda icona chiamata “Contorna con ilrettangolo di selezione”. Come puoi notare l’immagineviene contornata dal testo ma di default il contorno èimpostato a 0 mm.

5. A questo punto puoi aggiungere lo spazio a tutti e quat-tro i lati specifici dell’immagine. Oppure facendo clic suipulsanti di incremento e decremento accanto ad ognicampo. Ai lati dell’immagine apparirà una linea blu chedeterminerà, visivamente, questa distanza.

6. Per una regolazione più veloce, ma meno precisa, puoi

usare le maniglie della linea “contorna con testo” permodificare questo spazio.

Contornare le forme degli oggetti con il testoNel pannello Contorna con testo c’è un bel pulsante che si

chiama “Contorna la forma dell’oggetto”, pensato appun-to sulla premessa che ho appena fatto, ovvero che pos-sono non esistere solo immagini quadrate o rettangolari.Se vuoi capire come si circonda la tua mmagine particolarecon del testo, allora devi seguire questi passaggi:1. Crea un nuovo documento e dopo aver creato una cor-

nice di testo riempila con del testo qualsiasi.2. A questo punto prendi lo strumento cerchio e crea un

cerchio da mettere sopra alla tua casella di testo.3. Il cerchio si sarà posizionato sopra al testo senza smuo-

 Nos hos condam ut inverenatus loc,

nos, nos, cien sulienatis, vium intesed

mors hocaed corunterena, quam plius-

sit; Cati, que et? Hentercerius comnone-

sena, con pubi se noctum re te, cem it ius

acciame nterunte, perum dium nostius,

quo ca; Catu et nequa efac rem

anum revidi factodi, ut cae nostre-

 bunt.

Miur horunte rferri percatum vil

vilium temus adet; hosto vis nimus

intemo peret vivide esilne mod re

nihicit aucio C. Ebente ne macturit,

noripiorus niquam patuus morudep

serit.

To us. Igit reis horum untem laSeritilis cestili ssignoneque crum ilicae

 proruntilii ia non Etrachina, nu et; noti-

lientem erudem, P. Manu vivat. Ommor

in aves es serfescia Si situm ine vastere

caeque egil hos condiem oca Sermili-

 Nos hos condam ut

inverenatus loc,nos, nos, cien

s u l i e n a t i s ,

vium intesed

mors hocaed

corunterena,

quam plius-

sit; Cati, que et?

Hentercerius com-

nonesena, con pubi se

noctum re te, cem itius accia-

me nterunte, perum dium nostius, quo

ca; Catu et nequa efac rem anum revidifactodi, ut cae nostrebunt.

Miur horunte rferri per-

catum vil vilium temusadet; hosto vis nimus

intemo peret vivide

esilne mod re nihi-

cit aucio C. Ebente

ne macturit, nori-

 piorus niquam pa-

tuus morudep serit.

To us. Igit reis horum

untem la Seritilis cestili ssi-

gnoneque crum ilicae proruntilii ia

non Etrachina, nu et; notilientem eru-

dem, P. Manu vivat. Ommor in aves esserfescia Si situm ine vastere caeque

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verlo di un millimetro. Apri il pannello contorna con iltesto e seleziona Contorna la Forma dell’oggetto, chesi trova alla destra del tasto Contorna il rettangolo diselezione.

4. Anche qui per default l’offset è a 0 mm. Spetta a te por-tare questo spazio ad una misura consona.

Se provi a selezionare il tasto inverti noterai che il testoverrà inserito all’interno della forma e distanziato dal re-sto del testo da un cerchio bianco, di non testo.

Utilizzare i tracciati di ritaglio come contorniMa se io avessi un’ immagine strana, con una forma par-

ticolare, come dovrei comportarmi ad esempio se l’imma-gine che sto cercando è molto simile a quella di un fioreed io volessi far passare il mio testo intorno ai petali?InDesign ha pensato anche a questo. Sei abile nell’uso deitracciati di ritaglio puoi pensare d’importare le immaginiche li contengono. Puoi selezionare il tracciato che ti in-teressa nella finestra Tracciati di ritaglio per poi ottenerecontorni elaborati.Ma che cos’è un tracciato di ritaglio?Il tracciato di ritaglio è essenzialmente una maschera

elaborata applicata ad un’immagine per ritagliarla da unosfondo. Il più delle volte questi tracciati sono realizzati conPhotoshop con lo strumento penna. Questi tracciati sonosalvati con l’immagine e quando vengono importati su In-Design possono essere usati in sostituzione del normalerettangolo di selezione.Come creare un tracciato di ritaglioPer creare un tracciato di ritaglio è preferibile usare Pho-

toshop. Questo perché con lo strumento penna si può ave-re una padronanza totale sul tracciato e creare qualcosa didavvero professionale. Il mio consiglio, se vuoi realizzareun tracciato, è quello di usare Photoshop. Ma comunque

anche InDesign mette a disposizione qualche strumentoin questa direzione. Qui di seguito ti spiego come.Creare tracciati di ritaglio con il rileva bordiSupponi di essere nel caso che ti raccontato prima.

Quello del fiore, e di non avere l’intenzione o la pos-sibilità di usare Photoshop. Puoi creare un tracciatodi ritaglio con InDesign con lo strumento Rileva Bordi.Qui di seguito ti spiego come dovresti muoverti per creare ve-locemente un tracciato di ritaglio con lo strumento rileva bordi.Per realizzare questa cosa devi avere a disposizioneun’immagine ad alta risoluzione, come può essere unimmagine .tiff, e in più, questa immagine deve avere

i suoi contorni ben definiti. Chiari e precisi. Altrimen-ti InDesign faticherà un po’ a procedere con il ritaglio.Se la tua immagine ha tutte queste caratteristiche alloraprocedi come segue:1. Crea un nuovo documento con una casella di testo.2. Tramite il comando inserisci importa l’immagine che ti

interessa.3. A questo punto seleziona Oggetto Tracciato Di Ritaglio

Opzioni oppure premere la combinazione di tasti ALT +MAIUSC + CTRL + K (PC) oppure MAIUSC + OPT + CMD+ K (MAC). A questo punto potrai accedere alla finestradi dialogo Tracciato di Ritaglio.

4. Tramite l’elenco a discesa “Tipo” puoi scegliere se la-vorare con un tracciato di ritaglio di Photoshop oppure

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con un canale Alfa. Se non c’è nessuna di queste op-zioni tali spazi appariranno “grigi”, ma puoi tentare dicreare un tracciato con lo strumento rileva bordi. Se haiintenzione di usare questo strumento assicurati che lacasella anteprima sia attiva, in maniera tale da control-lare in diretta che cosa stai facendo.

5. La casella Soglia consente di specificare il valore di pixelpiù scuro che servirà da bordo del tracciato di ritaglio.In pratica devi comunicare ad InDesign quanto è scuro

lo sfondo per fargli capire più o meno in che zona si tro-va il soggetto che intendi ritagliare. Più lo sfondo saràchiaro più questo valore sarà basso.

6. La barra di scorrimento Tolleranza controlla la vicinanzadi un pixel al valore della Soglia prima che venga oscu-rato dal tracciato. Maggiore è la tolleranza più pixel sa-ranno compresi.

7. Il campo Margine cornice stabilisce di quanto ridurre lacornice rispetto al tracciato di ritaglio. Un valore nega-tivo fa si che la cornice sia più grande del tracciato diritaglio.

8. La casella Inverti, invece, inverte le parti visibili con

quelle trasparenti del tracciato.9. La casella Includi Bordi Interni comprende qualsiasi areavuota interna a un’immagine nel tracciato. Con questaopzione selezionata, se avete qualche area all’internodell’immagine che è conforme ai valori di Soglia e Tolle-ranza, essa sarà aggiunta al tracciato.

10. L’opzione Limita alla cornice crea un tracciato di rita-glio che si ferma al bordo dell’immagine. È meno preci-sa e crea un tracciato più semplice.

11. Assicurati che l’opzione Usa immagine ad alta risolu-zione sia selezionata. Se non lo è, InDesign utilizzeràun’immagine a bassa risoluzione per creare il traccia-

to. È rapito ma impreciso, è quindi consigliabile usareun’immagine ad alta risoluzione.

12. Se il tracciato di ritaglio ti soddisfa puoi cliccare su Ok.Trasformare il testo in una cornice di testoIl testo può anche essere cconvertito in una cornice di te-

sto e riempita a sua volta con del testo. FIGURA Per ve-dere come convertire una lettera oppure una parola in uncornice di testo leggi qui di seguito:1. Crea un nuovo documento e scrivi una parola, breve. Ad

esempio CIAO.2. Seleziona il testo ed inserisci un valore piuttosto alto

nel campo dimensione testo. Intorno a 150 punti andrà

più che bene.3. A questo punto seleziona Testo> Crea profili. In questa

maniera il testo selezionato verra convertito in una for-ma geometrica.

4. Con lo strumento selezione diretta, clicca sulle lettereche hai appena creato. Una volta selezionate tutte,dovrai dire ad InDesign che cosa vuoi inserire. Selezio-na Oggetto> Contenuto e poi Testo dal elenco a discesa.

5. A questo punto il tuo testo sarà rimasto sempre nero edovrai riempirlo con un colore di contrasta. Scegli bian-co dal pannello Colore (F6).

6. A questo punto con lo strumento testo potrai far clic

all’inetrno delle lettere e cominciare a digitare oppurepotrai riempirle con del testo segnaposto.

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Usare le immagini

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7/23/2019 e Book in Design Completo

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Il colore nell’editoria elettronicaIn questo capitolo ti devo spiegare una serie di concetti

piuttosto importanti sul colore, e principalmente sulla cre-azione dei campioni.RGB e CMYKLa questione prioritaria in qualsiasi lavoro di progettazio-

ne editoriale è la differenza tra RGB (dall’inglese Red, Gre-en e Blu) e CMYK (tre iniziali Cyan, Magenta, Yellow e unafinale Black). Vedremo insieme le differenze, dettagliata-

mente più avanti, per ora ti basti sapere che le differenzesostanziali tra i due sistemi di colore sono:• RGB: Per visualizzare i colori su monitor e fa riferimen-

to a come la luce colorata interagisce per produrre tuttii colori dello spettro del visibile.

• CMYK: Il modello di colore che le stampanti usano perstampare e fa riferimento a come i coloranti lavoranoper riprodurre tutti i colori possibili su una stampante.

In sintesi se il tuo obiettivo è stampare, allora, userai ilsistema CMYK. Se invece il tuo output di destinazione è ilmonitor, o simili (tablet, smartphone o similari) allora use-rai l’RGB.

Quadricromia e colori a tinta piattaPer peggiorarti la situazione, nel caso avessi iniziato ad

avere qualche dubbio, ci sono due tipi di colore.I colori in quadricromia: prodotti da tutti e quattro gli in-

chiostri.

I colori tinta piatta: prodotti da uno ed un solo colore.

I colori a tinta piatta sono selezionabili tramite una libre-ria elettronica. Ogni colore possiede un numero univocoche lo contraddistingue, a seconda della sua agenzia. Pan-tone è il più comune.Come applicare i colori agli oggettiPer aggiungere un colore ad un oggetto devi prima ac-

cedere alla finestra Campioni. Ti basterà permere su F5oppure andare su Finestra> Colore > Campioni.Aggiungere un riempimento ad un oggetto

1. Crea un nuovo documento. Disegna una figura, un cer-chio oppure un quadrato. Per funzione predefinita que-sto viene riempito con un colore, tipo nero. Perché? Ti

basterà guardare il pannello strumenti per accertarti diquale sia il colore selezionato. FIGURA COLORI STRU-MENTI.

2. Accedi ora al pannello campioni. Finestra> Colore>Campioni oppure F5.

3. Seleziona il tuo oggetto selezionato e poi, dalla casellacampioni, seleziona Nessuno. Questa voce assegnerànessun colore al tuo oggetto.

4. Seleziona ora la voce Carta. Questo colore assegna altuo oggetto il colore della carta. Come colore predefini-to verrà assegnato il bianco.

5. Cliccando sul nero sia assegna un nero di quadricromia

100% che non può essere modificato.6. Più imbasso ci sono una serie di campioni CMYK più

NOTA: Le tinte piatte vengono di solitousate per colori difficilmente replicabili op-pure di grande valore. Ad esempio il “rossodi quella macchina lì” oppure il “marrone diquella cioccolata lì”.

Colore

Traccia

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usati a cui vi è assegnato un colore che risulta essere laloro percetuale di colore.

7. Se l’oggetto non è selezionato puoi trascinare un cam-pione per applicarlo all’oggetto.

Applicare un riempimento al testoQuesto procedimento funziona, più o meno, allo stesso

modo dell’applicare i colori agli oggetti. Infatti cambia dav-vero poco, in quando utilizzerai sempre il pannello Cam-pioni, ma, invece che selezionare l’oggetto, selezionerai il

pannello il testo.Il pannello campioniAll’interno del pannello Campioni devi consocere però al-

tre importanti funzioni davvero degne di nota.Creare e modificare campioniPer creare un nuovo campione colore devi seguire le se-

guenti operazioni.1. Accedi al pannello campioni, F5. Accedi al menù del

pannello e clicca su Nuovo campione.2. Di Default il campione prende il nome dai valori dei co-

lori che lo compongono. Deselezionando la casell De-nomina secondo i valori cromatici, potrai assegnare un

altro valore.3. Tipo di colore, a questo punto puoi stabilire se desideriavere un colore in quadricromia oppure a tinta piatta.Come ti ho spiegato in precedenza, questa scelta in-fluenzerà, e di molto il file invierai al tuo centro servizi.In quanto aggiungerai o meno una lastra di stampa. Seper adesso non vuoi rogne lascia l’impostazione qua-dricromia. Sotto la voce modalità colore sceglierai se iltuo colore dovrà seguire le regole: LAB, CMYK oppureRGB.

4. A questo punto muovendo i cursori potrai creare il co-lore, che a poco a poco, vedrai in anteprima sulla tua

sinistra. Ricordati di partire da zero, di modo da noncommettere errori.

5. Puoi usare i cursori per creare i colori oppure immette-re direttamente i valori numerici.

6. Una volta soddisfatto, clicca pure su OK.Modificare un campione coloreSel tuo cliente/ committente non apprezza il fantastico

colore da te appena realizzato, allora non ti resterà checambiarlo. Per farlo segui i passaggi che ti sto per illustra-re qui di seguito.1. Puoi usare l’oggetto che hai usato in precedenza. Fai

doppio clic sul colore del campione.

2. Apparirà la finestra Opzioni Campione. Sposta il curso-re dove meglio credi per migliorare il tuo colore e poiclicca su OK.

La TonalitàUna tonalità è un “un colore non riprodotto al 100%”. Ad

esempio un grigio creato da un nero. Per creare una tona-lità non devi fare null’altro che scegliere un campione colo-re creato, e dal menù, scegliere Nuovo Campione Tonalità.Tutta la finestra apparirà in grigio, ad eccezione, della vocetonalità. Spostala per creare il campione che fa per te.Aggiungere i colori alle tracceSai già che cosa sia una traccia, ora vedrai insieme a me

come aggiungere un colore a questa.Per aggiungere un colore ad una traccia ti bastera sele-

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zionare la traccia, accedere al pannello Campioni (F5) e se-lezionare il colore che preferisci.Aggiungere un colore personalizzato al pannello cam-

pioniAggiungere un colore creato con il pannello Colore al pan-

nello Campioni è semplice.1. Utilizzando le tecniche che hai appena imparato puoi

creare un colore personalizzato usando il pannello Co-lore.

2. Accedi al pannello Campioni da Finestra> Colore> Cam-pioni oppure premendo F5.3. Fai clic sul pulsante Nuovo Campione collocato in fondo

al pannello Campioni.Crea un campione a partendo da un’immaginePer tua comodità, puoi creare un campione partendo da

un file che hai appena importato su InDesign. Come unimmagine oppure un file vettoriale. Per farlo non devi faraltro che selezionar elo strumento contagocce e applicareil colore appena prelevato all’oggetto a cui intendi desti-narlo.Lavorare con le sfumature

Come funziona per gli altri colori anche per le sfumaturepossono essere create in due modi:• Con un campione sfumature nel pannello Campioni.• Con una sfumatura dal pannello Colore.Qui di seguito spiego come creare una sfumatura.

1. Crea un nuovo documento, dal pannello Campioni (F5)scegli Nuovo Campione Sfumatura.

2. Segli un nome per il tuo campione.3. Il campo Tipo ti permette di scegliere se vuoi una sfu-

matura radiale oppure lineare.4. L’elenco Colore punto sfumatura si riferisce al modello

di colore che InDesign usa per le sfumature. Puoi sce-

gliere tra LAB, RGB o CMYK (predefinita).5. Come puoi vedere i cursori vengono rappresentati in

grigio. Questo perché devi selezionare un colore puntosfumatura prima di iniziare a giocare con i colori. Cliccasull’icona sulla sinistra, nella sezione scala sfumatura,per scegliere un colore. A questo punto avrai abilitato icolori.

6. Sposta i cursori fino ad ottenere i colori.7. Ripeti la stessa operazione del punto 5 per quanto ri-

guarda il campione di Scala Sfumatura di destra.8. Sposta i vari campioni ed il punto centrale per cambiare

inizio, fine e linea centrale della sfumatura.

9. Una volta soddisfatto clicca su OK.

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Esportare il PDF

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Un file PDF può descrivere documenti che contengonotesto e/o immagini in qualsiasi risoluzione. È un formatoaperto, nel senso che chiunque può creare applicazioni cheleggono e scrivono file PDF senza pagare i diritti (Royalty)alla Adobe Systems. Adobe ha un numero elevato di bre-vetti relativamente al formato PDF ma le licenze associa-te non includono il pagamento di diritti per la creazione diprogrammi associati. Ogni documento PDF contiene unacompleta descrizione del documento bidimensionale (e,

con la comparsa di Acrobat 3D, documenti 3D incorporati)composta da proprietà (Titolo, Autore, ecc.) testo, stili dicarattere (font), immagini e oggetti di grafica vettoriale 2Dche compongono il documento.Il documento PDF non dovrebbe includere informazioni

specifiche per software, hardware e sistema operativousato. Ciò permetterebbe che il documento venga visua-lizzato e renderizzato nella stessa esatta maniera indi-pendentemente dalla piattaforma e/o dispositivo utilizza-to per leggerlo. Anche questo fatto ha contribuito a farlodiventare un formato standard de facto molto diffuso perla condivisione immediata dei documenti. In realtà il PDF

nella sua forma standard è un formato che non può essereconsiderato compatibile con un processo di conservazionedigitale (l’archiviazione digitale dei documenti al fine di eli-minare o ridurre l’uso della carta) in quanto non è in gradodi garantire la riproducibilità a lungo termine e neanche laconservazione dell’aspetto visivo. Questo aspetto dipen-de da vari fattori come, ad esempio, il fatto che i file PDFstandard non sono necessariamente auto-contenuti, mapossono presentare dipendenze dai font utilizzati o da og-getti esterni al file stesso. Pertanto, se si cerca di visualiz-zare questi file su sistemi informatici diversi da quelli suiquali sono stati creati, non è garantita la loro riproduzio-

ne in maniera coerente, da cui consegue che il loro utilizzoa lungo termine non è pensabile se non associato ad unostandard preciso.Devi sapere che...“PDF/X-1 richiede che siano incorporati tutti i caratteri,

che siano specificati i segni di stampa e le pagine al vivoe che il colore sia in CMYK, a tinte piatte o entrambi. I filecompatibili devono contenere informazioni sulle condizionidi stampa per cui sono stati preparati. I file PDF creati conl’impostazione di compatibilità con PDF/X-1a possono es-sere aperti con Acrobat 4.0, Acrobat Reader 4.0 e versionisuccessive.

Lo standard PDF/X-1a utilizza PDF 1.3, esegue il down-sampling delle immagini a colori e in scala di grigi a 300ppi e delle immagini monocromatiche a 1200 ppi, incor-pora sottoinsiemi di tutti i caratteri, crea PDF senza tage converte la trasparenza utilizzando l’impostazione Altarisoluzione.PDF/X-3Questo predefinito crea un file PDF basato sullo standard

ISO PDF/X-3:2002. Il file PDF creato con questa imposta-zione può essere aperto con Acrobat 4.0, Acrobat Reader4.0 o versioni successive.PDF/X-4 (2008)

Questo predefinito che crea file ISO PDF/X-4:2008 sup-porta la trasparenza dinamica (la trasparenza non viene

NOTA: Lo standard di riferimento per lastampa Offset è il PDF/X-1a con profilocolore FOGRA27.

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convertita) e la gestione del colore ICC. Il file PDF esporta-ti con questo predefinito sono in formato PDF 1.4. Vieneeseguito il downsampling e la compressione delle immagi-ni, mentre i caratteri vengono incorporati in maniera ana-loga alle impostazioni PDF/X-1a e PDF/X-3. Potete crearefile PDF compatibili con PDF/X-4:2008 direttamente daicomponenti Creative Suite 4 e 5, compreso Illustrator, In-Design e Photoshop. Acrobat 9 Pro fornisce strutture perconvalidare ed eseguire la verifica preliminare di file PDF

per la conformità PDF/X-4:2008, nonché convertire filenon PDF/X in file PDF/X-4:2008, se possibile.Adobe consiglia PDF/X-4:2008 come formato file PDF ot-

timale per flussi di lavoro di pubblicazione di stampa PDFaffidabile.Qualità macchina da stampaConsente di creare file PDF per stampe di alta qualità (ad

esempio per la stampa digitale o per le selezioni dei colorisu fotounità o platesetter), ma che non sono compatibilicon PDF/X. In questo caso la qualità del contenuto è dellamassima importanza. L’obiettivo è conservare tutte le in-formazioni del file PDF che serviranno a una tipografia o a

un fornitore di servizi di stampa per stampare il documen-to correttamente. Questo gruppo di opzioni usa la versio-ne PDF 1.4, converte i colori in CMYK, esegue il downsam-pling delle immagini a colori e in scala di grigi a 300 ppie delle immagini monocromatiche a 1200 ppi, incorporasottoinsiemi di tutti i caratteri e mantiene la trasparenza(per i tipi di file compatibili con la trasparenza).I file PDF così ottenuti possono essere aperti in Acro-

bat 5.0 e Acrobat Reader 5.0 e versioni successive.”Perchè il PDFIl PDF è un file abbastanza complesso per svariati motivi,

qui di seguito ho cercato di raggruppare quelli che per me

sono i più importanti.• Poi correggere le bozze, anche da monitor.• Puoi incorporare i profili ICC, profili colore.• Sono leggeri e posso essere inviati facilmente.• Il PDF è uno standard, tutti lo usano.Come esportare un PDF con InDesignCon InDesign, chiaramente, si può esportare un PDF per

la stampa. Per farlo userai il comando esporta, seguendoquesti passaggi.1. Seleziona ed apri il documento che intendi esportare.2. Recati su File> Esporta (CTRL o CMD + E), apparirà la

finestra Esporta, ma prima Salva.

3. Questa finestra comprende diversi pannelli, qui di se-guito intendo mostrarteli tutti.

GeneraliIl pannello generali comprende le impostazioni più, ge-

nerali appunto, del settaggio del PDF. Qui di seguito puoitrovare il significato delle voci.• Predefinito Adobe PDF: Tramite questa voce puoi cre-

are un predefinito per il tuo PDF, e poi salvarlo.• Pagine: In questa sezione puoi decidere se esportare

tutto il documento, una parte oppure decidere se atti-vare l’opzione pagine affiancate.

• Opzioni: Se stai creando un PDF per il Web, qui puoi

decidere se ottimizzarlo. Quindi selezionando anche leminiature per le pagine, tag ed infine, se visualizzare il

Info via adobe.com 

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PDF dopo l’esportazione.• Includi: Puoi decidere, se includere o meno, alcuni ele-

menti che hai inserito nel file ( Collegamenti iperte-stuali, guide e griglie visibili, oggetti interattivi ecc).

In questa sezione puoi usare le stesse regole che ti hoconsigliato nella sezione dedicata alla risoluzione delle im-magini.Ad ogni modo immetti il valore che avrai deciso in nella

casella per immagini superiori a. Verrà quindi eseguito il

downsampling di tutte le immagini con una risoluzione su-periore a quella che avrai indicato.Downsampling medio a calcola la media dei pixel in un’a-

rea di campionamento e sostituisce l’intera area con il co-lore dominante. Subsampling sceglie un pixel al centro diun area e sostiuisce tutta l’area con il colore di quel pixel.Downsampling bicubico usa una media specifica per sta-

bilire il colore dei pixel. Producendo risultati superiori aldownsapling medio. Ti sto parlando quindi del metodo piùlento, ma sicuramente più affidabile e preciso.CompressioneIn questa sezione andrai a determinare il tipo di compres-

sione usata.• Automatica: Stabilisce la qualità ottimale, automatica-

mente, per immagini a colori e in scala di grigio. Per la granparte dei files, questa risulta essere la soluzione ottimale.JPEG: È la soluzione ottimale in quanto autorizza sì unaperdita di dati, ma minima. Senza creare particolari danni.ZIP: Indicata per immagini con grandi spazi di colo-re o per immagini in bianco e nero. JPEG 2000: È lostandard di compressione internazionale. Come per lacompressione JPEG anche questa è adatta per imma-gini a colori e in scala di grigio.

• Qualità immagine: Qui determinerai la qualità di com-

pressione applicata. Per le compressioni JPEG puoiscegliere tra massima, medio oppure bassa. Per lacompressione ZIP, invece, puoi scegliere solo quellaad 8a bit. Con la compressione ZIP InDesign usa unacompessione senza perdita dati, le immagini vengonoridotte, ma la qualità resta tale.

• Comprimi testo e grafica: In questo caso InDesign ap-plica la compressione Flate a tutto il testo e la grafica,senza perdita di dati.

• Ritaglia dati immagine in base alle cornici: Esportasolo i dati immagine presenti all’interno delle cornici.Molto utile per diminuire il peso del file, poco invece

dal punto di vista pratico, in quanto le applicazioni diprestampa richiedono un abbondanza per quanto ri-guarda le immagini, che servirà in fase di rifilo.

Indicatori pagina al vivoPer quanto riguarda il pannello Indicatori pagina al vivo,

utilizzi questa scheda, quando devi stampare segni distampa, indicatori ecc.• Crocini di registro: Croci che appaiono su tutti e quat-

tro i lati dell’impaginato e della lastra di stampa. Per-mettono allo stampatore di posizionare i 4 colori per-fettamente uno sopra l’altro.

• Segni di taglio: Anche questi, appaiono su tutti gli an-

goli. Permettono il perfetto rifilo, in fase di taglio, delformato.

NOTA: Il downsampling (o decimazione)è l’operazione di riduzione della frequenzadi campionamento del segnale elettrico.Se i dati sono di tipo grafico (ad esempio,immagini digitali), l’operazione prende ilnome di subsampling, e in quel caso con-siste nella riduzione dei pixel che compon-

gono l’immagine. In sostanza è la riduzione del numero dipixel, che il programma effettua, in fase di esportazione

delle immagini. Riducendo, di tanto o di poco, la loro riso-luzione. Questo fattore è particolarmente importante inbase al tipo di uso che dovrai fare con il tuo impaginato.

ESEMPIO: Dirai quindi ad InDesign diprendere tutte immagini superiori ad unadeterminata risoluzione, esempio 300, diportarle a 300.

SUGGERIMENTO: Il subsampling riduce dimolto i tempi di esportazione, ma produceimmagini non molto omogenee. Puoi usar-lo per la correzione bozze.

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• Barre colore: Gli stampatori ed i service di stampausano per misurare la densità degli inchiostri.

• Informazioni pagina: Nell’angolo superiore sinistrovengono stampate le informazioni pagina con il nomedel file.

• Indicatori pagina al vivo: Vengono aggiunti piccoli filet-ti sottili che delimitano l’area di stampa.

OutputNella sezione Output mantiene i colori importanti su In-

Design insieme a quelli delle librerie. Vengono anche man-tenute le abbondanze di colori incluse nella pagina PDF.Quando esporti il documento puoi anche conservare il

profilo ICC incorporato nel PDF. Ti consiglio di lasciare inal-terati questi valori fino a quando non ti considererai unvero esperto.• Colore: Nella sezione conversione colore puoi selezio-

nare nessuna conversione colore, mantenendo i profilicromatici. Converti in destinazione e Comverti in de-stinazione (mantenendo i valori numerici) riguardanola scelta del profilo di conversione. In caso di abilitazio-ne della gestione del colore potrai selezionare i profili

ICC.AvanzatePuoi ora selezionare il pannello Avanzate.• Incorpora sotto insiemi di font se la percentuale di ca-

ratteri usati è inferiore a, ti permette di impostare lasoglia di incorporamento dei font. L’incorporamentodei font causa un aumento delle dimensioni del file, mase vuoi essere davvero sicuro, inserisci come valore 0.

• Predefinito: Puoi selezionare un predefinito per la con-versione in trasparenza se Compatibilità (in Generali)sarà impostata su Acrobat 4. Ricorda però che, useraiqueste opzioni solo se stamperai il PDF su un disposi-

tivo ad alta risoluzione.• Ignora precedenza pagine affiancate: applica le impo-

stazioni di conversione trasparenza a tutte le pagineaffiancate di un documento o un libro.

• Crea JDF: Puoi generare un Jobe Definition Format, unfile contenente informazioni destinate ad i service distampa.

ProtezioneSeleziona il pannello Protezione ti permettono di limitarel’accesso al PDF. Puoi aggiungere la protezione con pass-word ed altre restrizioni limitando l’accesso al file. Non misoffermerò oltre su questo pannello le funzioni di questo