BASKET: SASSARI FA IL BIS IN COPPA LEZIONE A MILANO

Sacchetti, tecnico di Sassari, alza la coppa Italia

Dyson-Logan, Milano k.o, Sassari, che magico bis! • Il Banco schizza via, l'EA7 torna a -1 e poi affonda Sacchetti: «Batterli ai playoff? Siamo più fisici, chissà»

LA CHIAVE

52 I punti segnati dalle guardie di Sassari. Dyson 27, Logan 25 con 9 triple su 20 tentativi.

Luca Chiabotti INVIATO A DESIO (MB)

O cchi di tigre? No, da bambini felici. Sono quelli che ha visto Meo Sacchetti, non alla fine, mentre la sua Sassari festeggia la se­

conda Coppa Italia vinta. Ma all'ini­zio, nel primo quarto, anzi nei primi 8'22" strepitosi, in cui la Dinamo se­gna 33 punti ed è avanti di 18 contro Milano. E' il terzo trofeo del Banco

di Sardegna nell'ultimo anno, la se­conda finale in pochi mesi vinta contro i campioni d'Italia che resta­no sotto 40', dal classico 0-7 inizia­le, fino al tripudio degli avversari, superiori in tutto. Un successo che non solo fa risplendere bacheca del­la Dinamo ma fa scricchiolare la certezza che Milano si possa battere solo in una partita secca, ma non in una serie di playoff. «Ne eravamo convinti anche noi, ma oggi abbiamo un pochettino più fisicità ri­spetto all'anno scorso - dice Sacchetti ricordando la semifinale scudetto persa nel 2014 -, perdendo magari un po' in creatività e lettura. Contro questa Milano, però, è meglio così, altrimenti si soffre un po' troppo, l'EA7 ti macera. Stavolta non abbiamo

subito tanta fisicità e abbiamo espresso la nostra pallacanestro ad alta intensità. Nel primo quarto i ragazzi sembravano dei bambini felici di giocare a pallacanestro, è stato di altissimo livello». Il coach dello showtime sembra quasi più contento della prova di maturità data dalla sua squadra che dal trofeo vinto: «Logico che conquistare una coppa è

sempre importante, vincerla gio-

cando anche bene una doppia sod­disfazione: gran primo quarto ma bellissimo il modo in cui siamo ri­partiti quando Kleiza ha segnato il canestro del -1, migliorando il vantaggio con Logan e Dyson in panchina. Grande lavoro di Sanders con rimbalzi e cane­stri ad alta difficoltà che han­no chiuso la partita. Adesso speriamo di non cadere in uno dei nostri momenti di down...». Milano parte con la guardia già abbassata, subisce 33 I

punti da Logan e Dyson nel 1° tempo, è sotto 33-15, recupera contro i cambi di Sassari con Ra-gland, Brooks e Kleiza, torna a -1 (53-52) ma su­bisce due triple di fila da Logan, poi Sanders e Dyson e si ritrova sotto di 15 al 27'. Nuovo 9-0 (72-66) con immediato contro 8-0 di Sassari: l'Olimpia si arrende. A 4'30" dalla fine, è sotto di

15 prima di produrre un 8-0 in 8" che può riaprire miracolosamente la gara con Moss e Melli (97-91 a 66" dalla fine) quando Dyson sbaglia due liberi.

METRO ARBITRALE La rimonta sarebbe stata cla­morosa, Ragland però sbraccia col braccio esterno e gli viene fischiato sfondamento. Milano è troppo

affranta e colpevole per parlare di metro arbitrale. Ma è certo che quello imposto da Lamonica è oppo­sto a quello della semifinale con Brindisi, dove i contatti duri non venivano repressi dagli arbitri. Crediamo che per il bene del basket, sia meglio proteggere il talento dei giocatori, ma in finale si è giocata un'altra pallacanestro e sarebbe giusto che le squadre sapessero prima di scendere in campo qual è quella giusta. Così se Brindisi tira 6 liberi, contro i 27 di Milano, Sassari ne tenta 34 contro 15, con la metà dei falli. Vero che, dopo la sorpresa, l'EA7 potrebbe, nel 2° tempo rimettere la partita in piedi. Viene stesa ugualmente, con l'urgente e evi­dente problema di Alessandro Gentile che si esi­me dal partecipare. «Sono molto deluso - dice Lu­ca Banchi - per la fatica dimostrata ad approcciare e controllare la gara, da gestire coi nervi: non l'ab­biamo fatto. L'intervallo avrebbe dovuto giocare a nostro vantaggio ma abbiamo ricominciato a gio­care con frenesia. I numeri parlano di una co­stante pericolosità dei loro esterni e della fatica che abbiamo fatto a controllare i rimbalzi». Se­condo noi, anche Milano, schiacciata dalla pres­sione di vincere a tutti i costi, comincia a pensarla come i suoi avversari: di non essere così superio­ri, neppure in Italia e nelle serie playoff. Certo,

per battere l'EA7, ci vogliono occhi da bambini fe­lici. Per sette partite.

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MILANO

SASSARI (21-33,47-51; 66-77)

EA7 MILANO: Hackett 12 (2/6, 1/1), M. Brooks 18 (4/8, 3/8), Moss 6 (0 /1 , 2/3), Melli 12 (2/2, 2/5), Samuels IO (5/6); Ragland 21 (7/8, 2/5), Gentile 5 (2/5, 0/3), Kleiza 8 (2/2,1/4),

James 2 (0/1), Meacham. N.e.: Cerella, Gigli. AH. Banchi.

BANCO SARDEGNA SASSARI: Logan 25 (2/5,7/13), Dyson 27 (5/8, 2/7), Sanders 20 (5/12, 3/5), J . Brooks 6 (2/2, 0/2), Lawal 9 (4/5); Sosa 5 (1/3, 0/2), Formenti, Devecchi (0/2 da 3), B. Sacchetti 5 (1/1 da 3), Kadji 4 (0/1,1/2). N.e.: Vanuzzo, Chessa. Ali.: R. Sacchetti.

ARBITRI: Lamonica, Di

Francesco, Sardella. NOTE - I L : Mil 13/15, Sas 21/34. Rim.: Mil 36 (Hackett, Kleiza 9), Sas 39 (Sanders 7). Ass.: Mil 15 (Hackett 6), Sas 13 (Sosa 4),. Prog.: 5' 11-20,15' 33-42, 25' 54-66, 35' 85-87. Use. 5 f.: Hackett 36'44" (80-93), Kleiza 37'53" (83-97), Ragland 39'04" (91-97). Ant.: Dyson 22'07" (52-56). Tee: R. Sacchetti 18'52" (42-49), pane. Milano 26'12 (57-69). Mvp: Logan. Spett.: 5440.

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Jerome Dyson, 27 anni CIAMILLO

CASTORIA

• 1) Meo Sacchetti, tecnico di Sassari, festeggia il 3 trofeo in 12 mesi 2) David Logan con la Coppa e la targa dell'mvp 3) Momenti di tensione alla fine della gara tra Kleiza e i giocatori di Sassari CIAMILLO