Drivelife Edizione Novembre 29

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DRIVELIFE EDIZIONE 29/11/14 TESTI ON LINE & SPEAKER

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TOYOTA MIRAI - 01’37” - AUDI A7 h-tron - 01’04” - MINI CITYSURFER - 00’43” - BMW X6 DynamoCamp - 01’51” - CADILLAC ATS VSeries - 01’00” - MAZDA CX3 - 00’58” - SUZUKI CELERIO - 01’28” - LEXUS RC F - 00’54” - CHRYSLER 300 - 00’50”

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DRIVELIFEEDIZIONE 29/11/14TESTI ON LINE & SPEAKER

Page 2: Drivelife Edizione Novembre 29

TOYOTA MIRAIAUDI A7 h-tronMINI CITYSURFER BMW X6 DYNAMO CAMPCADILLAC ATS-VSeriesMAZDA CX-3 SUZUKI CELERIOLEXUS RC FCHRYSLER 300

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SOMMARIO

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TOYOTA MIRAI - 01’37” AUDI A7 h-tron - 01’04” MINI CITYSURFER - 00’43” BMW X6 DynamoCamp - 01’51”CADILLAC ATS - 01’00” MAZDA CX3 - 00’58”SUZUKI CELERIO - 01’28” LEXUS RC F - 00’54” CHRYSLER 300 - 00’50”

SOMMARIO

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TOYOTA MIRAI

RITORNANO DI MODA LE FUEL CELL? L’IDROGENO SEMBRA AVER SEDOTTO L’AUTO, GRAZIE A NUOVE TECNOLOGIE NON DISPONIBILI NEL SECOLO SCORSO, E L’AUTO IBRIDA COSÌ COME LA CONOSCIAMO POTREBBE INVECCHIARE CON RAPIDITÀ

di LUCA ROMANO - DURATA, 01’ 37”

IN TV CON DRIVELIFE DEL 29 NOVEMBRE

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TOYOTA MIRAI

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TOYOTA MIRAI - 01’37”

Fuel Cell. Due paroline che in queste ultime setti-mane sono alla ribalta nel mondo automotive. Ho la sensazione che ad un tratto l’industria dell’au-to abbia deciso di voltar pagina. Forse sarà l’ef-fetto mediatico che giunge dal salone di Los An-geles. Però ho l’idea, una sensazione di fondo, ancora impalpabile, che quelle due paroline ridi-mensioneranno in modo sostanziale la presenza delle vetture ibride e quelle elettriche. Per lo me-no così come le conosciamo ora, in una simbiosi di motore termico, petrolio, ed elettrico.

A favore, appunto, delle due parole: fuel cell. Ov-vero celle di combustibile: l’idrogeno che nelle celle produce energia per l’alimentazione di un motore elettrico. Insomma al posto del vecchio motore che brucia petrolio, ed inquina, qui c’è l’idrogeno che quando brucia non inquina.

Ho sentito parlare di fuel cell sin dai tempi della Mercedes Classe A, la prima, la vera. Stoccarda presentò un prototipo con le celle di combustibi-le. Storia del secolo scorso. Poi BMW, con la Se-rie 7 esplorò, anche lei, i territori dell'idrogeno. Precorritrice, ma come tutti quelli che anticipano fatti, costumi... incompresa.

Anche perché, diciamola tutta, la politica non era al passo - ieri come oggi - dell'industria.

Auto ad idrogeno sì, ma infrastrutture insufficienti per garantire autonomia sufficiente, e quindi mo-bilità adeguata. Sembrava quasi dimenticato l'idrogeno.

Ad un tratto ecco qui: è Toyota Mirai.

Certo ancora se ne costruiscono poche, ma tre, quattro anni or sono, anche le ibride prodotte si contavano sulle dita di una, due, mani.

Toyota, con Mirai, annuncia che l'auto avrà una produzione di un centinaio di vetture all'anno e sarà in vendita dal prossimo Settembre 2015 - in alcuni mercati (evoluti) europei: Gran Bretagna, Germania, Danimarca. Poi altri se ne aggiunge-ranno. Al prezzo dichiarato di 66mila euro. Più tasse (furbetti...) in Germania.

La Mirai è costruita in Giappone presso lo stabili-mento di Motomachi Plant.

Cerchiamo di essere divulgativi, non entro nella descrizione dei principi di funzionamento delle celle di combustibile, le fuel cell, ma vado al so-do, a quello che interessa un automobilista che per qualche motivo abbia il desiderio, o la neces-sità, di comprare un'auto ad idrogeno. Tempo di rifornimento, tre minuti. Emissioni, uguale a zero. Autonomia simile a quella di un’automobile con motore tradizionale. Ma prestazioni, in sintesi di-namica di marcia, superiore grazie alle diverse distribuzioni dei pesi, delle masse in gioco, e del motore elettrico che in accelerazione, con la fun-zione boost, spinge… E queste immagini lo han-no raccontato ancor meglio delle mie parole.

Lui è Akio Toyoda.

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AUDI A7 h-tron

SOLO POCHE GOCCE D’ACQUA SONO IL RISULTATO DELLA COMBUSTIONE NELLE FUEL CELL. ZERO IMPATTO AMBIENTALE, AL NETTO* DELLA MARCIA SU STRADA, AUTONOMIA ADEGUATA E PRESTAZIONI, PER AUDI, COME UNA SPORTIVA “TERMICA”

*Il processo industriale di costruzione, tutti i processi accessori alla marcia su strada di un veicolo, non sono contemplati da costruttori ed enti di controllo nelle dichiarazioni di “emissioni zero”. Nel sen-so: se in auto accendo l’aria condizionata... forse non è CO2 e non rientra nei parametri di controllo delle emissioni, ma sempre emissioni ci sono... ERGO, la affermazione “emissioni zero” è molto, mol-to, teorica.

Redazione - DURATA, 01’ 04”

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AUDI A7 H-TRON

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IN TV CON DRIVELIFE DEL 29 NOVEMBRE

AUDI A7 h-tron - 01’04”

Audi sintetizza ancora meglio i vantaggi della prossima A7 fuel cell: 500 chilometri di autono-mia. Con solo qualche goccia d'acqua come emissione allo scarico, insomma, un po' come in inverno dallo scappamento insieme ai fumi vele-nosi cade a terra qualche goccia di acqua. In questo caso... solo acqua, niente fumi.

Due motori elettrici, uno alimentato dalle fuel cell con una batteria ed un altro di supporto per ga-rantire quei 230 cavalli che fanno della Audi A7 una vera Audi, trazione integrale e tre modalità di funzionamento.

Quella con le fuel cell per una bassa e media ri-chiesta di potenza, boost per una guida più dina-mica grazie alla alimentazione combinata di fuel cell e batteria e una di recupero ed immagazzi-naggio della energia durante i momenti di frena-ta.

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MINI CITYSURFER

MASSIMO DIVERTIMENTO E MINIMO SPAZIO. UNA GRANDE IDEA PER NON RINUNCIARE ALLA MINI QUANDO RIMANE NEL PARCHEGGIO ED AFFRONTARE IL TRAFFICO METROPOLITANO CON UN’AGILITÀ SENZA PARI: UN’ALTRA IDEA PER SCONFIGGERE LA SCLEROSI DELLA MOBILITÀ

Redazione - DURATA, 00’ 43”

IN TV CON DRIVELIFE DEL 29 NOVEMBRE

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MINI CITYSURFER

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MINI CITYSURFER - 00’43”

Questa non è una provocazione di MINI, è una logica forse poco adatta alle nostre metropoli, più per una questione di abitudine e conformi-smo, che per effettiva distanza dalla realtà.

Più o meno funziona così. Guidi la MINI fino in centro, apri il bagagliaio, prendi il CitySurfer che è azionato da un motore elettrico e vai. Dove vuoi, ignorando il traffico. E’ divertimento di gui-da su uno spazio minino, meno di MINI ma estre-mamente MINI. Bello no?

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BMW X6 DYNAMO CAMP

INSOSPETTABILE, L’ITALIA È IL QUARTO MERCATO PER BMW X6. NE SONO STATE VENDUTE SE-DICIMILA DA QUANDO È STATO COMMERCIALIZZATA. LA NUOVA VERSIONE, IN RETE DALLA PROSSIMA SETTIMANA, MIGLIORA TUTTE LE QUALITÀ DI UN’AUTOMOBILE ECCELLENTE MA CON UN VALORE IN PIÙ, LO STILE CHE PERDE LA SFACCIATA AGGRESSIVITÀ ORA POCO CON-SONA ALLA SITUAZIONE DI CRISI CHE SEMBRA AVER INVESTITO ANCHE LE FASCE ALTE DELLA CLIENTELA. E CON LA DINAMICA DI MARCIA DI SEMPRE: STREPITOSA. SUL NOSTRO MERCATO SARANNO FAVORITE LE VERSIONI CON MOTORE DIESEL. E CHE DIESEL!

di LUCA ROMANO - DURATA, 01’ 51”

IN TV CON DRIVELIFE DEL 29 NOVEMBRE

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BMW X6 DYNAMO CAMP

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BMW X6- 01’51”

SUV, generica definizione per identificare una ti-pologia di automobili è stata da qualcuno in BMW, interpretata, estesa e completata - in modo geniale, direi - con i due acronimi SAV e SAC. Sport Activity Vehicle e Sport Activity Cou-pé. Geniale per quelle tre lettere di ciascuna si-gla descrivono in modo preciso cosa sono le due BMW. SAV è la X5 e SAC la X6.

Che dalla prossima settimana, con un prezzo di partenza di poco superiore ai settantamila euro è disponibile nella nuova versione 2015.

In apparenza simile, in realtà completamente nuova. Ora più understatement, più gentile, me-no ostentatrice di muscoli e quattrini del proprie-tario. Insomma si rivolgerà ad un target diverso dai calciatori.

Il nuovo design l’ha resa meno sfacciata, il fronta-le - ancora molto presente - raccoglie la nuova identità del viso di famiglia. I fari si allungano fino al doppio rene e le due ampie prese d’aria per il miglioramento dei flussi aerodinamici sulle ruote anteriori le assicurano, ancora, quel tanto di spor-tività che ti fa ricordare d’essere al volante di una delle più performanti automobili costruite con il marchio dell’elica. A questo proposito, la poten-za, giova sottolineare che sarà in vendita, nei pri-mi mesi del 2015, la versione “M” della X6 capa-ce di 575 cavalli, seconda solo alla M5 Anniver-sary che è la BMW più potente con 591 cavalli.

In Italia la gamma, pur offrendo un interessante gamma di motori benzina, strizza l’occhio a quel-li diesel. Modello di ingresso la X6 xDrive30d, al-la quale s’affianca la X6 xDrive40d e la X6M50d. Prezzi, per la gamma diesel, fino a 98.950 euro. Tre livelli d’allestimento, standard (si fa per dire:

ha tutto) e poi Extravagance ed M Sport. La X6 M costerà, al vertice dei prezzi, 128.500 euro. Un dato per chiudere la clip. In Italia, dall’ingresso sul mercato, sono state vendute quasi sedicimila X6. L’Italia è il quarto mercato, dopo Cina, Stati Uniti e Germania.

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CADILLAC ATS VSeries

DAL 1902 SINONIMO DI AUTO DI LUSSO CADILLAC PROPONE NELLA SUA GAMMA DI MODELLI LE VERSIONI SUPERSPORTIVE CAPACI DI INTERESSARE ANCHE I CLIENTI PIÙ ESIGENTI ED AL-LA RICERCA DI UNA QUALITÀ DELLE PRESTAZIONI PREMIUM. LA ATS VSeries È L’AUTOMOBILE PER LORO, GENEROSA NELLA POTENZA E CON LO STATUS DELLA ESCLUSIVITÀ AMERICANA

Redazione - DURATA, 01’ 00”

IN TV CON DRIVELIFE DEL 29 NOVEMBRE

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CADILLAC ATS-VSERIES

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CADILLAC ATS-V - 01’00”

Potenza e prestazioni in Cadillac sono firmate con la lettera “V”. E con la nuova serie, in arrivo negli States in primavera, i clienti ne avranno in abbondanza. 455 cavalli, 603 newton metri di coppia, un’accelerazione compiuta in 3 e sei con una velocità massima di 299 Km/h.

E’ la nuova ATS-V Series con cambio automatico otto marce e launch control. Trazione posteriore, carrozzeria con due o quattro porte, comunque leggerissima per la miglior dinamica di marcia, dispone perfino di un registratore “Performance Data Recorder” per riprese video in formato HD con dati in sovrimpressione per la condivisione delle proprie performance, su strada o in pista, attraverso i social network.

L’esperienza decennale di costruzione della V-Se-ries e l’impegno sportivo del programma corse hanno consentito di progettare una vettura “pron-to corsa”. Esce dalla concessionaria ed entra in pista. Il connubio della nuova struttura con il pneumatico Pilot Super Sport con battistrada tri-compound sviluppato proprio per ATS garanti-sce performance di grande rilievo, da immortala-re con il registratore di bordo!

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MAZDA CX-3

I SUV COMPATTI SONO L’ELDORADO DELLE CASE AUTOMOBILISTICHE IN QUESTO MOMENTO. NON ESSERCI VUOL DIRE PERDERE SIGNIFICATIVE QUOTE DI MERCATO. ANCHE MAZDA ENTRA NEL SEGMENTO CON UN MODELLO CHE, VISTO LO STILE, ATTRARRÀ LE SCELTE DEI CLIENTI CHE VORRANNO SOTTOLINEARE LA DISTANZA DAI FENOMENI DI MASSA. IN VENDITA DAL PROSSIMO ANNO, IN GIAPPONE IN PRIMAVERA, POI IN EUROPA

di NICOLETTA TRIGGIANI - DURATA, 00’ 58”

IN TV CON DRIVELIFE DEL 29 NOVEMBRE

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MAZDA CX-3

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Page 15: Drivelife Edizione Novembre 29

MAZDA CX3 - 00’58”

Con i SUV ci sanno fare. E insistono. Anche per-ché le statistiche di mercato raccontano che è l’unico tipo di automobile ancora capace di se-durre i clienti ed indurli a tirar fuori i quattrini per l’acquisto. L’offerta attuale di CX-7 e CX-5 presto sarà completata da CX-3, un compatto presenta-to in questi giorni in occasione del Salone di Los Angeles.

In Europa arriverà con un’offerta di tre motori, un due litri benzina con due livelli di potenza ed un motore a gasolio di uno-virgola-cinque litri. Tecno-logie SKY-Active, come di prassi, accompagna-no anche il nuovo modello che dispone della tra-zione quattro-per-due e quattro-per quattro. Il de-sign, ancora una volta espressione del concetto KODO, Soul of Motion, identifica la forte apparte-nenza alla nuova famiglia di modelli Mazda.

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SUZUKI CELERIO

CINQUE POSTI, POSIZIONE DI GUIDA ALTA, GRANDE BAGAGLIAIO, SICUREZZA E CONSUMI CONTENUTI. SUZUKI CELERIO SFIDA IL MERCATO DELLE PICCOLISSIME CITTADINE VALORIZ-ZANDO IL NUOVO DESIGN

di NICOLETTA TRIGGIANI - DURATA, 01’ 28”

IN TV CON DRIVELIFE DEL 29 NOVEMBRE

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SUZUKI CELERIO

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Page 17: Drivelife Edizione Novembre 29

SUZUKI CELERIO - 01’28”

Molto simpatica questa clip di lancio della nuova Suzuki Celerio. Divertente l’idea.

Ma le vetture strette ed alte non mi sono mai pia-ciute, sono le macchine col soppalco, come le ho sempre chiamate. Un po’ frigoriferi su quattro ruote. E la storia di certi modelli compatti, spes-so frutto di sinergie industriali tra gruppi automoti-ve, ne annovera non pochi. Marchi europei e giapponesi hanno brillato in questo esercizio pro-duttivo.

Suzuki ne ha avute a listino qualcuna anche di buon successo commerciale. Ma che non brilla-va per stile. Fino a che non hanno deciso di volta-re pagina e finalmente ne hanno costruita una che, mantenendo dimensioni cittadine, è riuscita a riequilibrare le proporzioni.

Si chiama Suzuki Celerio. Se il design della fian-cata non racconta proprio nulla di nuovo, diverso è il discorso del frontale, ora più elegante grazie ad un’ampia griglia di raccordo, al vivo, tra i due gruppi ottici. A cosa serva lo spazio sopra la te-sta un giorno, forse, un progettista me lo spieghe-rà. Visto che tra l’altro aumenta la sezione fronta-le e la resistenza aerodinamica penalizzando co-sì i consumi di carburante.

Comunque: ecco una scheda di Celerio. Meno di quattro metri ma con un bagagliaio fino a 254 litri di capienza, posto per cinque persone, sedili reclinabili in 60/40. Motore tre cilindri, un litro, 68 CV e rispondente ad Euro6. Cambio robotizzato, emissioni a 84 grammi di CO2 per chilometro, grazie anche al sistema Start&Stop. Consumi,

ma dichiarati, fino a 27 chilometri con un litro. Di-sponibile in cinque colori con tre allestimenti. Ve-locità massima 150 Km/h e zero cento in 14 se-condi.

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LEXUS RC F

SENZA DUBBIO QUESTA LEXUS FA GIRAR LA TESTA. AVREI PREFERITO UN’AUTOMOBILE COSÌ CON IL MARCHIO TOYOTA PERCHÈ SONO ANCORA VIVI I RICORDI DELLA SUPRA E DEL SUO ALETTONE NELLO SPECCHIETTO RETROVISORE MENTRE LA STRADA DIETRO DI ME DIVENTA SEMPRE PIÙ PICCOLA E STRETTA. AVREBBE FATTO CONCORRENZA ALLA M4 ANCHE SENZA IL BLASONE DEL MARCHIO DI LUSSO, SENZA ESSERE COSÌ FIGHETTA. LA SUPRA NON LO ERA!

di FEDERICO DI LERNIA - DURATA, 00’ 54”

IN TV CON DRIVELIFE DEL 29 NOVEMBRE

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LEXUS RC F

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Page 19: Drivelife Edizione Novembre 29

LEXUS RC F - 00’54”

Il ruolo è di quelli importanti. Soprattutto perché deve far breccia nel cuore, indurito, dei cultori della Supra. E’ inutile disquisire sul marchio. Qua-le che sia il brand quello che “certi” appassionati d’auto giapponese vogliono, ancora insoddisfat-ti, è l’erede della Supra. Che si chiami Toyota (meglio) o Lexus (brand per fighetti) poca impor-tanza potrebbe avere… se le doti e lo stile fosse-ro quelle capaci di smuovere l’adrenalina. Be’ ec-cola qui. Il brand non mi entusiasma ma lo stile c’è. Bellissima. La tecnica anche: motore V8. La mission è perfetta. Oltraggiare le M di Monaco. Perfetta. L’erede della Supra. Svelata a Ginevra e vista a Parigi, in vendita in Europa da questo au-tunno, prezzo allineato per competere con M4. Potenza del V8, cinque litri, di 477 cavalli, cop-pia di 530 newton metri e prestazioni che rende-ranno onore al V10 dal quale deriva, quello della LF-A, indimenticabile gioiello dell’industria giap-ponese.

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CHRYSLER 300

SESSANTA ANNI DA FESTEGGIARE, ECCO IL MODELLO CELEBRATIVO. LA NUOVA CHRYSLER 300 ARRIVERÀ - PRIMA O POI - ANCHE IN EUROPA. È BEST IN CLASS IN TUTTO. IN EUROPA SE LA DOVRÀ VEDERE CON I MARCHI PREMIUM CONSOLIDATI

Redazione - DURATA, 00’ 50”

IN TV CON DRIVELIFE DEL 29 NOVEMBRE

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CHRYSLER 300

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Page 21: Drivelife Edizione Novembre 29

CHRYSLER 300 - 00’50”

Best-in-class, best-in-class… ancora best in class… Con enfasi è sottolineato il valore dei motori, per economia dei consumi, autonomia, potenza e coppia erogate

Il meglio della ingegneria automobilistica ameri-cana per la nuova Chrysler 300 modello 2015… che - inevitabile - arriverà anche in Italia, magari anche con un altro marchio. Lo stile della nuova superberlina con la faccia da “Chrysler”, sottolineata da una nuova presa d’aria e dai fari con luci led, sarà equipaggiato con i motori V6 Pentastar, 300 cavalli, e V8-HE-MI, 363 cavalli e 5,7 litri di cilindrata. Quest’ulti-mo capace del funzionamento con soli quattro cilindri per garantire consumi più bassi.

A bordo, insieme al nuovo touchscreen di quasi nove pollici con la connessione hot-spot wi-fi, c’è l’italiana Poltrona Frau per gli arredi delle versioni più premium, quelle celebrative dei sessanta an-ni di storia del modello.

Tutto ad un prezzo identico, negli Stati Uniti, a quello del precedente modello. Sarà così anche in Europa?

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Page 22: Drivelife Edizione Novembre 29

TAG

toyota, mirai, audi, a7 h-tron, mini citysurfer, bmw x6, cadillac ats v-series, mazda cx-3, suzuki celerio, lexus rc f, chrysler 300

TIMELINE 12’ 00” *** SOGGETTO, 00’ 00” - SOGGETTO, 00’ 00” - SOGGETTO, 00’ 00” - SOGGETTO, 00’ 00” - SOGGETTO, 00’ 00” - SOGGETTO, 00’ 00” - SOGGETTO, 00’ 00” - SOGGETTO, 00’ 00” -

TOYOTA MIRAI - 01’37” - AUDI A7 h-tron - 01’04” - MINI CITYSURFER - 00’43” - BMW X6 DynamoCamp - 01’51” - CADILLAC ATS VSeries - 01’00” - MAZDA CX3 - 00’58” - SUZUKI CELERIO - 01’28” - LEXUS RC F - 00’54” - CHRYSLER 300 - 00’50”

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#toyotamirai #audiA7h-tron #minicitysurfer #bmwx6 #cadillac #ATSV-Series #mazdacx3 #suzuki #celerio #lexus #RCF #chrysler300

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scalettaTOYOTA MIRAI - 01’37”AUDI A7 h-tron - 01’04”MINI CITYSURFER - 00’43”

BMW X6 DynamoCamp - 01’51”

CADILLAC ATS - 01’00”

MAZDA CX3 - 00’58”

SUZUKI CELERIO - 01’28”

LEXUS RC F - 00’54”

CHRYSLER 300 - 00’50”

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TUTTI I TESTI

29 novembre

edizione drivelife, la scaletta

TOYOTA MIRAI - 01’37”

Fuel Cell. Due paroline che in queste ultime settimane sono alla ribalta nel mondo automo-tive. Ho la sensazione che ad un tratto l’indu-stria dell’auto abbia deciso di voltar pagina. Forse sarà l’effetto mediatico che giunge dal salone di Los Angeles. Però ho l’idea, una sen-sazione di fondo, ancora impalpabile, che quelle due paroline ridimensioneranno in modo sostanziale la presenza delle vetture ibride e quelle elettriche. Per lo meno così co-me le conosciamo ora, in una simbiosi di mo-tore termico, petrolio, ed elettrico.

A favore, appunto, delle due parole: fuel cell. Ovvero celle di combustibile: l’idrogeno che nelle celle produce energia per l’alimentazio-ne di un motore elettrico. Insomma al posto del vecchio motore che brucia petrolio, ed in-quina, qui c’è l’idrogeno che quando brucia non inquina.

Ho sentito parlare di fuel cell sin dai tempi del-la Mercedes Classe A, la prima, la vera. Stoc-carda presentò un prototipo con le celle di combustibile. Storia del secolo scorso. Poi BMW, con la Serie 7 esplorò, anche lei, i terri-tori dell'idrogeno. Precorritrice, ma come tutti quelli che anticipano fatti, costumi... incom-presa.

Anche perché, diciamola tutta, la politica non era al passo - ieri come oggi - dell'industria.

Auto ad idrogeno sì, ma infrastrutture insuffi-cienti per garantire autonomia sufficiente, e quindi mobilità adeguata. Sembrava quasi di-menticato l'idrogeno.

Ad un tratto ecco qui: è Toyota Mirai.

Certo ancora se ne costruiscono poche, ma tre, quattro anni or sono, anche le ibride pro-dotte si contavano sulle dita di una, due, ma-ni.

Toyota, con Mirai, annuncia che l'auto avrà una produzione di un centinaio di vetture al-l'anno e sarà in vendita dal prossimo Settem-bre 2015 - in alcuni mercati (evoluti) europei: Gran Bretagna, Germania, Danimarca. Poi al-tri se ne aggiungeranno. Al prezzo dichiarato di 66mila euro. Più tasse (furbetti...) in Germa-nia.

La Mirai è costruita in Giappone presso lo sta-bilimento di Motomachi Plant.

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Cerchiamo di essere divulgativi, non entro nel-la descrizione dei principi di funzionamento delle celle di combustibile, le fuel cell, ma va-do al sodo, a quello che interessa un automo-bilista che per qualche motivo abbia il deside-rio, o la necessità, di comprare un'auto ad idrogeno. Tempo di rifornimento, tre minuti. Emissioni, uguale a zero. Autonomia simile a quella di un’automobile con motore tradiziona-le. Ma prestazioni, in sintesi dinamica di mar-cia, superiore grazie alle diverse distribuzioni dei pesi, delle masse in gioco, e del motore elettrico che in accelerazione, con la funzione boost, spinge… E queste immagini lo hanno raccontato ancor meglio delle mie parole. Lui è Akio Toyoda.

AUDI A7 h-tron - 01’04”

Audi sintetizza ancora meglio i vantaggi della prossima A7 fuel cell: 500 chilometri di auto-nomia. Con solo qualche goccia d'acqua co-me emissione allo scarico, insomma, un po' come in inverno dallo scappamento insieme ai fumi velenosi cade a terra qualche goccia di acqua. In questo caso... solo acqua, niente fumi.

Due motori elettrici, uno alimentato dalle fuel cell con una batteria ed un altro di supporto per garantire quei 230 cavalli che fanno della Audi A7 una vera Audi, trazione integrale e tre modalità di funzionamento.

Quella con le fuel cell per una bassa e media richiesta di potenza, boost per una guida più dinamica grazie alla alimentazione combinata di fuel cell e batteria e una di recupero ed im-magazzinaggio della energia durante i momen-ti di frenata.

MINI CITYSURFER - 00’43”

Questa non è una provocazione di MINI, è una logica forse poco adatta alle nostre metropoli, più per una questione di abitudine e conformi-smo, che per effettiva distanza dalla realtà.

Più o meno funziona così. Guidi la MINI fino in centro, apri il bagagliaio, prendi il CitySurfer che è azionato da un motore elettrico e vai. Dove vuoi, ignorando il traffico. E’ divertimen-to di guida su uno spazio minino, meno di MI-NI ma estremamente MINI. Bello no?

BMW X6 Dynamo Camp - 01’51”

SUV, generica definizione per identificare una tipologia di automobili è stata da qualcuno in BMW, interpretata, estesa e completata - in modo geniale, direi - con i due acronimi SAV e SAC. Sport Activity Vehicle e Sport Activity Coupé. Geniale per quelle tre lettere di ciascu-na sigla descrivono in modo preciso cosa so-no le due BMW. SAV è la X5 e SAC la X6.

Che dalla prossima settimana, con un prezzo di partenza di poco superiore ai settantamila euro è disponibile nella nuova versione 2015.

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In apparenza simile, in realtà completamente nuova. Ora più understatement, più gentile, meno ostentatrice di muscoli e quattrini del proprietario. Insomma si rivolgerà ad un tar-get diverso dai calciatori.

Il nuovo design l’ha resa meno sfacciata, il frontale - ancora molto presente - raccoglie la nuova identità del viso di famiglia. I fari si al-lungano fino al doppio rene e le due ampie prese d’aria per il miglioramento dei flussi ae-rodinamici sulle ruote anteriori le assicurano, ancora, quel tanto di sportività che ti fa ricor-dare d’essere al volante di una delle più per-formanti automobili costruite con il marchio dell’elica. A questo proposito, la potenza, gio-va sottolineare che sarà in vendita, nei primi mesi del 2015, la versione “M” della X6 capa-ce di 575 cavalli, seconda solo alla M5 Anni-versary che è la BMW più potente con 591 ca-valli.

In Italia la gamma, pur offrendo un interessan-te gamma di motori benzina, strizza l’occhio a quelli diesel. Modello di ingresso la X6 xDri-ve30d, alla quale s’affianca la X6 xDrive40d e la X6M50d. Prezzi, per la gamma diesel, fino a 98.950 euro. Tre livelli d’allestimento, stan-dard (si fa per dire: ha tutto) e poi Extravagan-ce ed M Sport. La X6 M costerà, al vertice dei prezzi, 128.500 euro. Un dato per chiudere la clip. In Italia, dall’ingresso sul mercato, sono state vendute quasi sedicimila X6. L’Italia è il quarto mercato, dopo Cina, Stati Uniti e Ger-mania.

CADILLAC ATS-V - 01’00”

Potenza e prestazioni in Cadillac sono firmate con la lettera “V”. E con la nuova serie, in arri-vo negli States in primavera, i clienti ne avran-no in abbondanza. 455 cavalli, 603 newton me-tri di coppia, un’accelerazione compiuta in 3 e sei con una velocità massima di 299 Km/h.

E’ la nuova ATS-V Series con cambio automati-co otto marce e launch control. Trazione po-steriore, carrozzeria con due o quattro porte, comunque leggerissima per la miglior dinami-ca di marcia, dispone perfino di un registrato-re “Performance Data Recorder” per riprese video in formato HD con dati in sovrimpressio-ne per la condivisione delle proprie perfor-mance, su strada o in pista, attraverso i social network.

L’esperienza decennale di costruzione della V-Series e l’impegno sportivo del programma corse hanno consentito di progettare una vet-tura “pronto corsa”. Esce dalla concessiona-ria ed entra in pista. Il connubio della nuova struttura con il pneumatico Pilot Super Sport con battistrada tri-compound sviluppato pro-prio per ATS garantisce performance di gran-de rilievo, da immortalare con il registratore di bordo!

MAZDA CX3 - 00’58”

Con i SUV ci sanno fare. E insistono. Anche perché le statistiche di mercato raccontano

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che è l’unico tipo di automobile ancora capa-ce di sedurre i clienti ed indurli a tirar fuori i quattrini per l’acquisto. L’offerta attuale di CX-7 e CX-5 presto sarà completata da CX-3, un compatto presentato in questi giorni in occa-sione del Salone di Los Angeles.

In Europa arriverà con un’offerta di tre motori, un due litri benzina con due livelli di potenza ed un motore a gasolio di uno-virgola-cinque litri. Tecnologie SKY-Active, come di prassi, accompagnano anche il nuovo modello che dispone della trazione quattro-per-due e quat-tro-per quattro. Il design, ancora una volta espressione del concetto KODO, Soul of Mo-tion, identifica la forte appartenenza alla nuo-va famiglia di modelli Mazda.

SUZUKI CELERIO - 01’28”

Molto simpatica questa clip di lancio della nuova Suzuki Celerio. Divertente l’idea.

Ma le vetture strette ed alte non mi sono mai piaciute, sono le macchine col soppalco, co-me le ho sempre chiamate. Un po’ frigoriferi su quattro ruote. E la storia di certi modelli compatti, spesso frutto di sinergie industriali tra gruppi automotive, ne annovera non po-chi. Marchi europei e giapponesi hanno brilla-to in questo esercizio produttivo.

Suzuki ne ha avute a listino qualcuna anche di buon successo commerciale. Ma che non brillava per stile. Fino a che non hanno deciso di voltare pagina e finalmente ne hanno co-struita una che, mantenendo dimensioni citta-dine, è riuscita a riequilibrare le proporzioni.

Si chiama Suzuki Celerio. Se il design della fiancata non racconta proprio nulla di nuovo, diverso è il discorso del frontale, ora più ele-gante grazie ad un’ampia griglia di raccordo, al vivo, tra i due gruppi ottici. A cosa serva lo spazio sopra la testa un giorno, forse, un pro-gettista me lo spiegherà. Visto che tra l’altro aumenta la sezione frontale e la resistenza ae-rodinamica penalizzando così i consumi di carburante.

Comunque: ecco una scheda di Celerio. Meno di quattro metri ma con un bagagliaio fino a 254 litri di capienza, posto per cinque perso-ne, sedili reclinabili in 60/40. Motore tre cilin-dri, un litro, 68 CV e rispondente ad Euro6. Cambio robotizzato, emissioni a 84 grammi di CO2 per chilometro, grazie anche al sistema Start&Stop. Consumi, ma dichiarati, fino a 27 chilometri con un litro. Disponibile in cinque colori con tre allestimenti. Velocità massima 150 Km/h e zero cento in 14 secondi.

LEXUS LF-C2 - 00’54”

Il ruolo è di quelli importanti. Soprattutto per-ché deve far breccia nel cuore, indurito, dei cultori della Supra. E’ inutile disquisire sul marchio. Quale che sia il brand quello che “certi” appassionati d’auto giapponese voglio-no, ancora insoddisfatti, è l’erede della Supra. Che si chiami Toyota (meglio) o Lexus (brand per fighetti) poca importanza potrebbe ave-re… se le doti e lo stile fossero quelle capaci di smuovere l’adrenalina. Be’ eccola qui. Il brand non mi entusiasma ma lo stile c’è. Bel-lissima. La tecnica anche: motore V8. La mis-

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sion è perfetta. Oltraggiare le M di Monaco. Perfetta. L’erede della Supra. Svelata a Gine-vra e vista a Parigi, in vendita in Europa da questo autunno, prezzo allineato per compete-re con M4. Potenza del V8, cinque litri, di 477 cavalli, coppia di 530 newton metri e prestazio-ni che renderanno onore al V10 dal quale deri-va, quello della LF-A, indimenticabile gioiello dell’industria giapponese.

CHRYSLER 300 - 00’50”

Best-in-class, best-in-class… ancora best in class… Con enfasi è sottolineato il valore dei motori, per economia dei consumi, autonomia, poten-za e coppia erogate

Il meglio della ingegneria automobilistica ame-ricana per la nuova Chrysler 300 modello 2015… che - inevitabile - arriverà anche in Ita-lia, magari anche con un altro marchio. Lo stile della nuova superberlina con la faccia da “Chrysler”, sottolineata da una nuova pre-sa d’aria e dai fari con luci led, sarà equipag-giato con i motori V6 Pentastar, 300 cavalli, e V8-HEMI, 363 cavalli e 5,7 litri di cilindrata. Quest’ultimo capace del funzionamento con soli quattro cilindri per garantire consumi più bassi.

A bordo, insieme al nuovo touchscreen di qua-si nove pollici con la connessione hot-spot wi-fi, c’è l’italiana Poltrona Frau per gli arredi delle versioni più premium, quelle celebrative dei sessanta anni di storia del modello.

Tutto ad un prezzo identico, negli Stati Uniti, a quello del precedente modello. Sarà così an-che in Europa?

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