Drewermann

92
comunità parrocchiale “S. Antonino Martire” Castelbuono Anno pastorale 2012-2013

description

Anno pastorale 2012-13 Parrocchia Sant' Antonino Martire di Castelbuono (PA) Parroco Don Mimmo Sideli Ciclo di conferenze "I Maestri del sospetto e i Testimoni della fede" tenuto da P. Filippo S. Cucinotta, OFM; docente di Teologia orientale della Pontificia Facoltà Teologica "San Giovanni Evangelista" di Palermo Incontro su Eugen Drewemann

Transcript of Drewermann

Page 1: Drewermann

comunità parrocchiale “S. Antonino Martire” Castelbuono

Anno pastorale 2012-2013

Page 2: Drewermann

stanno alla porta e bussano 

In dialogo con i maestri del sospetto

e i testimoni della fede

Page 3: Drewermann

né fuori della casa

né in alto

né nella casa

ma sulla soglia

I maestri del sospetto e i testimoni della fede

Page 4: Drewermann

Le domande di Gualtiero

Page 5: Drewermann

sei sicuro di vederci bene?

sei sicuro dell’arma?

sei alla giusta distanza?

Page 6: Drewermann

27 /10 B. Russell, Perché non sono cristiano24 /11 B. Croce, Perché non possiamo non dirci

“cristiani”

15 /12 P. Odifreddi, Perché non possiamo essere cristiani

26 /01 E. Drewermann, I funzionari di Dio16 /02 R. Guardini, L’essenza del cristianesimo16 /03 H.U. von Balthasar, Solo l’amore è

credibile20 /04 K. Rahner, Corso fondamentale sulla fede25 /05 J. Ratzinger, Introduzione al

cristianesimo

Page 7: Drewermann

i maestri del sospetto e i testimoni della fede

Page 8: Drewermann

i maestri del sospetto e i testimoni della fede

Page 9: Drewermann

E. Drewermann (20 giugno 1940) 

Page 10: Drewermann

Kleriker: Psychogramm

eines Ideals

(or. 1988, trad. Bolzano 1995)

 

Page 11: Drewermann

Kleriker: Psychogramm

eines Ideals

(or. 1988, trad. Bolzano 1995)

 

Page 12: Drewermann

Autobiografia di uno dei

Page 13: Drewermann

L’infanzia di un futuro

Funzionario di Dio

Page 14: Drewermann

20 giugno 1940

Madre cattolica

Padre luterano (non praticante)

Page 15: Drewermann
Page 16: Drewermann

La formazione di un futuro

Funzionario di Dio

Page 17: Drewermann

Lo studio della filosofia:- dimostra l’esistenza di un’anima umana, dotata di ragione, libera e immortale- non si accennare ai problemi che la biologia moderna incontra.

Page 18: Drewermann

Dopo gli studi filosofici sara difficile che qualche chierico ceda alla tentazione di leggere un libro filosofico dell’era contemporanea.

Page 19: Drewermann

Nella teologia morale non si avverte la necessita di occuparsi delle difficolta del sistema monetario mondiale, delle condizioni commerciali, della sovrappopolazione, della scarsità di materie prime, delle differenze socio-culturali tra i popoli.

Page 20: Drewermann

Non c’è prete che non abbia sostenuto almeno due o tre esami su argomenti come la Trinità divina e l’unione ipostatica in Gesu Cristo, Figlio di Dio; ma difficilmente se ne trovera uno in grado di esprimere che cosa tutto questo abbia significato per lui.

Page 21: Drewermann

Il pensiero clericale deve dimostrare di essere preparato a resistere a ogni critica contro la sua formalità impersonale e contro la sua mancanza di esperienza; una tale difesa costituisce la sua autoaffermazione.

Page 22: Drewermann

In tutte le questioni morali, comprese le questioni piu intime della vita, i chierici si atteggiano a sapienti in grado di indicare la giusta via.Una grande presunzione: l’illusione di essere l’unico detentore della verità!

Page 23: Drewermann

Bisogna aver assistito alla terapia di chierici e di suore per rendersi conto dell’immensa fatica che è necessaria per affilare l’unica arma che possa servire all’Io per riconquistare dopo anni la propria libertà e autonomia.

Page 24: Drewermann

Le prime attività pastorali di un Funzionario di Dio

Page 25: Drewermann

Nel 1966 viene ordinato sacerdote. Inizia la sua attivita pastorale come cappellano nella città termale di Bad Driburg Lippe vicino a Paderborn.

Page 26: Drewermann

Vive a stretto contatto con diversi casi di malati mentali, di persone depresse sulla soglia della disperazione.

Page 27: Drewermann

I primi segni di crisi di un Funzionario di Dio

Page 28: Drewermann

Il bisogno di dare risposte concrete a queste drammatiche realtà lo portera a confrontarsi con la psicoanalisi e con le disposizioni in materia di etica e di morale emanate dalla Chiesa Cattolica. Qui incominciano a sorgere i primi dubbi e i primi interrogativi.

Page 29: Drewermann

Era convinto che tra “delitto e pena” vi fosse una giusta corrispondenza.

Si accorge che troppo spesso non è così.

La gente soffre, ma non si tratta di “colpevoli”.

Page 30: Drewermann

Nel 1969 frequentera la scuola di psiconalisi H. Schultz-Hencke in Goldbrunn a Gottinga.

Page 31: Drewermann

Fondatore della Neuropsicoanalisistudia: - le strutture della frustrazione (schizoidi e depressi)- le strutture ossessivo-compulsive (isterici).

1892-1953

Page 32: Drewermann

Nel 1989 uscira Kleriker. Psychogramm eines Ideals.

Page 33: Drewermann

1990: inizia la procedura canonica.

1991: sospeso dall’insegnamento.

1992: è privato della facolta di predicare ed è rimosso dal servizio parrocchiale.

1992: è sospeso a divinis.

Page 34: Drewermann

Mi sono fatto un regalo di libertà

(20 giugno 2005)

Page 35: Drewermann

Nel caso di un prete, durante l’analisi, ogni volta che si affaccia la libertà, si scatena letteralmente un’ansia infernale, la paura di essere respinto da Dio e di rendersi colpevole di discostarsi dalla dottrina della Chiesa cattolica.

Page 36: Drewermann

Basti pensare che quando due chierici si incontrano, di cosa parlano dopo due minuti? Dei sentimenti altrui, di questioni di amore di altri, dei problemi che i coniugi incontrano nel matrimonio.

Page 37: Drewermann

Assomigliano a prigionieri che parlano della libertà e ai malati che parlano sempre della salute: il pensiero di queste persone che rinunciano all’amore e si chiudono ai sentimenti, gira costantemente intorno alle questioni piu intime e ai sentimenti degli altri.

Page 38: Drewermann

Questo pensiero censurato e censurante che si occupa di sentimenti altrui tenta, al tempo stesso, di catalogare anche i sentimenti degli altri secondo gli schemi valutativi a lui tramandati. 

Page 39: Drewermann

Si deve restituire ai chierici il diritto di essere prima di tutto uomini e non funzionari.

Page 40: Drewermann

Nella Chiesa cattolica la fede della cristianita recuperera la sua umanita solo quando la teologia di questi chierici ricomincera a interpretare la vita degli uomini invece di “edificare” gli uomini attraverso la sua burocrazia e di distruggere la loro vita con costrizioni intellettuali e morali.

Page 41: Drewermann

Gesu non voleva affatto fondare una nuova “teologia” o una ideologia per costituire una nuova forma di religione, egli preferiva anzi le immagini semplici per parlare della fiducia nella bontà di Dio. Egli descriveva delle scene della vita umana in modo da aprire la nostra presenza verso il cielo.

Page 42: Drewermann

Nel senso di Gesu non dovrebbe esistere nessuna teologia o cristologia che ha bisogno di un proprio stato di “scribi” per spiegare con molto denaro con l’aiuto del potere come Gesu sia stato povero e come abbia sofferto.

Page 43: Drewermann

Con l’atteggiamento di Gesu si concilia solamente una “teologia” che, attraverso immagini e simboli, è in grado di comunicare esperienze di Dio.

Page 44: Drewermann

Le strutture fondamentali del suo pensiero

 

Page 45: Drewermann

Lo scopo: individuare una possibile risposta al dramma esistenziale dell’angoscia.

La fonte: i testi sacri

Il fine: recuperare il potere di guarigione dei tradizionali simboli religiosi.

Page 46: Drewermann

La tesi fondamentale

Page 47: Drewermann

Un’angoscia assoluta può essere calmata da un’altrettanto assoluta fiducia.

Solo una soggettualità veramente assoluta (“Dio”) può generare la fiducia attraverso le immagini potenzialmente curative all’interno di una psiche.

Page 48: Drewermann

Gli archetipi e la consequenziale selva di simboli religiosi non sarebbero di per sé risolutivi a causa del loro carattere e della loro natura ambivalenti.

Page 49: Drewermann

Il metodo 

correlazione

Psicologia della religione

Complessità della coscienza

di sé

Page 50: Drewermann

correlazione

Le dimensioni dell’angoscia

Gli apporti delle scienze

Page 51: Drewermann

correlazione

Le dimensioni dell’angoscia

Gli apporti delle scienze

biologica etologia

Page 52: Drewermann

L’etologia può aiutare a comprendere la dimensione biologica dell’angoscia: la lotta - per sopravvivere, - per evitare la morte biologica,- per continuare ad esercitare il proprio dominio sulla natura.  

Page 53: Drewermann

correlazione

Le dimensioni dell’angoscia

Gli apporti delle scienze

biologica etologiapsicologica psicoanalisi

Page 54: Drewermann

La psicoanalisi/psicologia del profondo:mette in luce le esperienze di angoscia di cui fa esperienza l’Io nel suo relazionarsi con gli altri umani (la paura di essere privi di significato per altri). 

Page 55: Drewermann

correlazione

Le dimensioni dell’angoscia

Gli apporti delle scienze

biologica etologiapsicologica psicoanalisiesistenziale filosofia

Page 56: Drewermann

La filosofia esistenzialista rivela l’angoscia dell’Io nell’orizzonte di vivere un’esistenza priva - di significato- nella quale è quasi totalmente assente ogni forma di dominio di ‘sé’.  

Page 57: Drewermann

La risposta: cercare di integrare gli archetipi dell’inconscio collettivo, con l’esistenza storica concreta del singolo.

L’itinerario per giungere a tale integrazione: l’interpretazione dei sogni e dei “grandi sogni” del genere umano = i testi religiosi.

Page 58: Drewermann

Dalla correlazione alla comprensione

 

Page 59: Drewermann

1. Il contributo dell’etologia per la comprensione dei

simboli religiosi 

Page 60: Drewermann

Tutte le religioni costituiscono una risposta all’angoscia.

Anche i simboli religiosi hanno le loro radici negli strati piu profondi della psiche e che ricevono il loro valore affettivo e la loro forza irresistibile da quel radicamento.

Page 61: Drewermann

Acqua, luce, tenebre, cibo, ... sono elementi del simbolismo religioso che ricevono la loro importanza e il loro potere esperienziale in una certa misura dal fatto che sono gli elementi primordiali che influenzano tutta la vita.  

Page 62: Drewermann

2. Il contributo della psicologia

per la comprensione dei simboli religiosi

 

Page 63: Drewermann

Oltre i Maestri  

Page 64: Drewermann

Oltre i Maestri  

FreudL’importanza di alcune

parti del corpo 

Page 65: Drewermann

Oltre i Maestri  

FreudL’importanza di alcune

parti del corpo 

Jung

La comprensione degli

archetipi 

Page 66: Drewermann

Oltre i Maestri  

FreudL’importanza di alcune

parti del corpo 

I ponti simbolici: tra simboli archetipici

e anatomia del corpo umano

Jung

La comprensione degli

archetipi 

Page 67: Drewermann

3. Dimensione filosofica e

teologica dei simboli religiosi

Page 68: Drewermann

La mitologia: una psicologia proiettiva.

I miti: dai “piccoli sogni” dei singoli ai “grandi sogni”, analogamente al modo in cui la poesia è verità.

Page 69: Drewermann

La lettura psicoanalitica della Bibbia

Page 70: Drewermann

Il metodo della psicoanalisi

Il metodo dell’esegesi biblica

Page 71: Drewermann

Il metodo della psicoanalisi

Il metodo dell’esegesi biblica

I “ricordi” dell’infanzia non corrispondono a qualche genere di realtà storica nell’infanzia.

Page 72: Drewermann

Il metodo della psicoanalisi

Il metodo dell’esegesi biblica

I “ricordi” dell’infanzia non corrispondono a qualche genere di realtà storica nell’infanzia.

I racconti biblici non corrispondono a qualche genere di realtà storica.

Page 73: Drewermann

Freud sostituì il concetto di realtà storica col concetto di realtà psichica per spiegare i processi nevrotici.

Page 74: Drewermann

Freud sostituì il concetto di realtà storica col concetto di realtà psichica per spiegare i processi nevrotici.

La teologia sostituì al Gesu della storia il Cristo della fede.

Page 75: Drewermann

I sogni contengono in forma cifrata informazioni molto precise su quei fattori che sono stati reali nella formazione della personalità perché hanno esercitato un’influenza.

Page 76: Drewermann

I sogni contengono in forma cifrata informazioni molto precise su quei fattori che sono stati reali nella formazione della personalità perché hanno esercitato un’influenza.

Nella Bibbia bisogna cercare non la realtà storica ma una comunicazione simbolicamente cifrata.

Page 77: Drewermann

È un grave errore se il terapeuta, invece che della esperienza soggettiva del paziente, si interessa ai fatti reali che presume stiano dietro ai suoi sogni

È un grave errore quando ai racconti della Bibbia, invece dei contenuti esperienziali del loro simbolismo, si vogliono chiedere le informazioni “oggettive” di un accadimento storico.

Page 78: Drewermann

È un grave errore se il terapeuta, invece che della esperienza soggettiva del paziente, si interessa ai fatti reali che presume stiano dietro ai suoi sogni

È un grave errore quando ai racconti della Bibbia, invece dei contenuti esperienziali del loro simbolismo, si vogliono chiedere le informazioni “oggettive” di un accadimento storico.

Page 79: Drewermann

La psicoanalisi tende a comprendere correttamente il linguaggio simbolico dei sogni.

L’esegesi biblica deve comprendere che non è possibile interpretare il messaggio religioso oggettivamente.

Page 80: Drewermann

La psicoanalisi tende a comprendere correttamente il linguaggio simbolico dei sogni.

L’esegesi biblica deve comprendere che non è possibile interpretare il messaggio religioso oggettivamente.

Page 81: Drewermann

Il simbolo abolisce la scissione soggetto-oggetto del conoscere, e quindi si può capire soltanto in un atto in cui l’osservatore si fonde con il suo “oggetto”.

Page 82: Drewermann

Il simbolo abolisce la scissione soggetto-oggetto del conoscere, e quindi si può capire soltanto in un atto in cui l’osservatore si fonde con il suo “oggetto”.

L’esegesi deve collegare in modo originale il messaggio religioso della Bibbia con l’esperienza viva dell’uomo d’oggi.

Page 83: Drewermann

La confessione di un ex-Funzionario di Dio

Page 84: Drewermann

… è successo nella mia vita qualcosa che non ho voluto io, qualcosa che ha cambiato tutto.

È stato deciso dalla chiesa di Roma che io non avevo piu il diritto di esercitare le mie funzioni di insegnante, di predicatore o di prete.

Page 85: Drewermann

Cosa che ho ritenuto non solamente una punizione personale, ma anche una condanna di tutto ciò che avevo fatto come prete per riconciliare la chiesa ufficiale, da una parte, e la miseria e l’oppressione che le persone conoscono dall’altra.

Page 86: Drewermann

Ho cercato una chiesa che non punti il dito, ma che tenda la mano. Ma ho dovuto arrendermi all’evidenza: le mie speranze non erano che illusioni.

Page 87: Drewermann

Il sogno infranto di un ex Funzionario di Dio

Page 88: Drewermann

… portami al di là del fiume …

Page 89: Drewermann

… si chiamera Cristoforo, il portatore di Cristo. Lo porterà ancora, sotto le spoglie dei poveri, sotto l’aspetto dei bisognosi, fino a che un giorno cadrà non sotto il peso dell’amore, ma sotto il peso dell’odio, che le sue forti spalle non riescono a sopportare.

Page 90: Drewermann

Il sogno condiviso

Page 91: Drewermann

Viktor Frankl: … quando eravamo gia diretti all’uscita, Paolo VI riprese improvvisamente a parlare in tedesco e gridò queste parole a me, neurologo ebreo di Vienna: “Per favore, per favore, preghi per me!”.

Page 92: Drewermann