Drewermann
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Transcript of Drewermann
né fuori della casa
né in alto
né nella casa
ma sulla soglia
I maestri del sospetto e i testimoni della fede
27 /10 B. Russell, Perché non sono cristiano24 /11 B. Croce, Perché non possiamo non dirci
“cristiani”
15 /12 P. Odifreddi, Perché non possiamo essere cristiani
26 /01 E. Drewermann, I funzionari di Dio16 /02 R. Guardini, L’essenza del cristianesimo16 /03 H.U. von Balthasar, Solo l’amore è
credibile20 /04 K. Rahner, Corso fondamentale sulla fede25 /05 J. Ratzinger, Introduzione al
cristianesimo
Lo studio della filosofia:- dimostra l’esistenza di un’anima umana, dotata di ragione, libera e immortale- non si accennare ai problemi che la biologia moderna incontra.
Dopo gli studi filosofici sara difficile che qualche chierico ceda alla tentazione di leggere un libro filosofico dell’era contemporanea.
Nella teologia morale non si avverte la necessita di occuparsi delle difficolta del sistema monetario mondiale, delle condizioni commerciali, della sovrappopolazione, della scarsità di materie prime, delle differenze socio-culturali tra i popoli.
Non c’è prete che non abbia sostenuto almeno due o tre esami su argomenti come la Trinità divina e l’unione ipostatica in Gesu Cristo, Figlio di Dio; ma difficilmente se ne trovera uno in grado di esprimere che cosa tutto questo abbia significato per lui.
Il pensiero clericale deve dimostrare di essere preparato a resistere a ogni critica contro la sua formalità impersonale e contro la sua mancanza di esperienza; una tale difesa costituisce la sua autoaffermazione.
In tutte le questioni morali, comprese le questioni piu intime della vita, i chierici si atteggiano a sapienti in grado di indicare la giusta via.Una grande presunzione: l’illusione di essere l’unico detentore della verità!
Bisogna aver assistito alla terapia di chierici e di suore per rendersi conto dell’immensa fatica che è necessaria per affilare l’unica arma che possa servire all’Io per riconquistare dopo anni la propria libertà e autonomia.
Nel 1966 viene ordinato sacerdote. Inizia la sua attivita pastorale come cappellano nella città termale di Bad Driburg Lippe vicino a Paderborn.
Vive a stretto contatto con diversi casi di malati mentali, di persone depresse sulla soglia della disperazione.
Il bisogno di dare risposte concrete a queste drammatiche realtà lo portera a confrontarsi con la psicoanalisi e con le disposizioni in materia di etica e di morale emanate dalla Chiesa Cattolica. Qui incominciano a sorgere i primi dubbi e i primi interrogativi.
Era convinto che tra “delitto e pena” vi fosse una giusta corrispondenza.
Si accorge che troppo spesso non è così.
La gente soffre, ma non si tratta di “colpevoli”.
Fondatore della Neuropsicoanalisistudia: - le strutture della frustrazione (schizoidi e depressi)- le strutture ossessivo-compulsive (isterici).
1892-1953
1990: inizia la procedura canonica.
1991: sospeso dall’insegnamento.
1992: è privato della facolta di predicare ed è rimosso dal servizio parrocchiale.
1992: è sospeso a divinis.
Nel caso di un prete, durante l’analisi, ogni volta che si affaccia la libertà, si scatena letteralmente un’ansia infernale, la paura di essere respinto da Dio e di rendersi colpevole di discostarsi dalla dottrina della Chiesa cattolica.
Basti pensare che quando due chierici si incontrano, di cosa parlano dopo due minuti? Dei sentimenti altrui, di questioni di amore di altri, dei problemi che i coniugi incontrano nel matrimonio.
Assomigliano a prigionieri che parlano della libertà e ai malati che parlano sempre della salute: il pensiero di queste persone che rinunciano all’amore e si chiudono ai sentimenti, gira costantemente intorno alle questioni piu intime e ai sentimenti degli altri.
Questo pensiero censurato e censurante che si occupa di sentimenti altrui tenta, al tempo stesso, di catalogare anche i sentimenti degli altri secondo gli schemi valutativi a lui tramandati.
Nella Chiesa cattolica la fede della cristianita recuperera la sua umanita solo quando la teologia di questi chierici ricomincera a interpretare la vita degli uomini invece di “edificare” gli uomini attraverso la sua burocrazia e di distruggere la loro vita con costrizioni intellettuali e morali.
Gesu non voleva affatto fondare una nuova “teologia” o una ideologia per costituire una nuova forma di religione, egli preferiva anzi le immagini semplici per parlare della fiducia nella bontà di Dio. Egli descriveva delle scene della vita umana in modo da aprire la nostra presenza verso il cielo.
Nel senso di Gesu non dovrebbe esistere nessuna teologia o cristologia che ha bisogno di un proprio stato di “scribi” per spiegare con molto denaro con l’aiuto del potere come Gesu sia stato povero e come abbia sofferto.
Con l’atteggiamento di Gesu si concilia solamente una “teologia” che, attraverso immagini e simboli, è in grado di comunicare esperienze di Dio.
Lo scopo: individuare una possibile risposta al dramma esistenziale dell’angoscia.
La fonte: i testi sacri
Il fine: recuperare il potere di guarigione dei tradizionali simboli religiosi.
Un’angoscia assoluta può essere calmata da un’altrettanto assoluta fiducia.
Solo una soggettualità veramente assoluta (“Dio”) può generare la fiducia attraverso le immagini potenzialmente curative all’interno di una psiche.
Gli archetipi e la consequenziale selva di simboli religiosi non sarebbero di per sé risolutivi a causa del loro carattere e della loro natura ambivalenti.
L’etologia può aiutare a comprendere la dimensione biologica dell’angoscia: la lotta - per sopravvivere, - per evitare la morte biologica,- per continuare ad esercitare il proprio dominio sulla natura.
correlazione
Le dimensioni dell’angoscia
Gli apporti delle scienze
biologica etologiapsicologica psicoanalisi
La psicoanalisi/psicologia del profondo:mette in luce le esperienze di angoscia di cui fa esperienza l’Io nel suo relazionarsi con gli altri umani (la paura di essere privi di significato per altri).
correlazione
Le dimensioni dell’angoscia
Gli apporti delle scienze
biologica etologiapsicologica psicoanalisiesistenziale filosofia
La filosofia esistenzialista rivela l’angoscia dell’Io nell’orizzonte di vivere un’esistenza priva - di significato- nella quale è quasi totalmente assente ogni forma di dominio di ‘sé’.
La risposta: cercare di integrare gli archetipi dell’inconscio collettivo, con l’esistenza storica concreta del singolo.
L’itinerario per giungere a tale integrazione: l’interpretazione dei sogni e dei “grandi sogni” del genere umano = i testi religiosi.
Tutte le religioni costituiscono una risposta all’angoscia.
Anche i simboli religiosi hanno le loro radici negli strati piu profondi della psiche e che ricevono il loro valore affettivo e la loro forza irresistibile da quel radicamento.
Acqua, luce, tenebre, cibo, ... sono elementi del simbolismo religioso che ricevono la loro importanza e il loro potere esperienziale in una certa misura dal fatto che sono gli elementi primordiali che influenzano tutta la vita.
Oltre i Maestri
FreudL’importanza di alcune
parti del corpo
I ponti simbolici: tra simboli archetipici
e anatomia del corpo umano
Jung
La comprensione degli
archetipi
La mitologia: una psicologia proiettiva.
I miti: dai “piccoli sogni” dei singoli ai “grandi sogni”, analogamente al modo in cui la poesia è verità.
Il metodo della psicoanalisi
Il metodo dell’esegesi biblica
I “ricordi” dell’infanzia non corrispondono a qualche genere di realtà storica nell’infanzia.
Il metodo della psicoanalisi
Il metodo dell’esegesi biblica
I “ricordi” dell’infanzia non corrispondono a qualche genere di realtà storica nell’infanzia.
I racconti biblici non corrispondono a qualche genere di realtà storica.
Freud sostituì il concetto di realtà storica col concetto di realtà psichica per spiegare i processi nevrotici.
Freud sostituì il concetto di realtà storica col concetto di realtà psichica per spiegare i processi nevrotici.
La teologia sostituì al Gesu della storia il Cristo della fede.
I sogni contengono in forma cifrata informazioni molto precise su quei fattori che sono stati reali nella formazione della personalità perché hanno esercitato un’influenza.
I sogni contengono in forma cifrata informazioni molto precise su quei fattori che sono stati reali nella formazione della personalità perché hanno esercitato un’influenza.
Nella Bibbia bisogna cercare non la realtà storica ma una comunicazione simbolicamente cifrata.
È un grave errore se il terapeuta, invece che della esperienza soggettiva del paziente, si interessa ai fatti reali che presume stiano dietro ai suoi sogni
È un grave errore quando ai racconti della Bibbia, invece dei contenuti esperienziali del loro simbolismo, si vogliono chiedere le informazioni “oggettive” di un accadimento storico.
È un grave errore se il terapeuta, invece che della esperienza soggettiva del paziente, si interessa ai fatti reali che presume stiano dietro ai suoi sogni
È un grave errore quando ai racconti della Bibbia, invece dei contenuti esperienziali del loro simbolismo, si vogliono chiedere le informazioni “oggettive” di un accadimento storico.
La psicoanalisi tende a comprendere correttamente il linguaggio simbolico dei sogni.
L’esegesi biblica deve comprendere che non è possibile interpretare il messaggio religioso oggettivamente.
La psicoanalisi tende a comprendere correttamente il linguaggio simbolico dei sogni.
L’esegesi biblica deve comprendere che non è possibile interpretare il messaggio religioso oggettivamente.
Il simbolo abolisce la scissione soggetto-oggetto del conoscere, e quindi si può capire soltanto in un atto in cui l’osservatore si fonde con il suo “oggetto”.
Il simbolo abolisce la scissione soggetto-oggetto del conoscere, e quindi si può capire soltanto in un atto in cui l’osservatore si fonde con il suo “oggetto”.
L’esegesi deve collegare in modo originale il messaggio religioso della Bibbia con l’esperienza viva dell’uomo d’oggi.
… è successo nella mia vita qualcosa che non ho voluto io, qualcosa che ha cambiato tutto.
È stato deciso dalla chiesa di Roma che io non avevo piu il diritto di esercitare le mie funzioni di insegnante, di predicatore o di prete.
Cosa che ho ritenuto non solamente una punizione personale, ma anche una condanna di tutto ciò che avevo fatto come prete per riconciliare la chiesa ufficiale, da una parte, e la miseria e l’oppressione che le persone conoscono dall’altra.
Ho cercato una chiesa che non punti il dito, ma che tenda la mano. Ma ho dovuto arrendermi all’evidenza: le mie speranze non erano che illusioni.
… si chiamera Cristoforo, il portatore di Cristo. Lo porterà ancora, sotto le spoglie dei poveri, sotto l’aspetto dei bisognosi, fino a che un giorno cadrà non sotto il peso dell’amore, ma sotto il peso dell’odio, che le sue forti spalle non riescono a sopportare.
Viktor Frankl: … quando eravamo gia diretti all’uscita, Paolo VI riprese improvvisamente a parlare in tedesco e gridò queste parole a me, neurologo ebreo di Vienna: “Per favore, per favore, preghi per me!”.