DPP 2009 per PDF - Fondazione Carife · 5 Componente Organo di Indirizzo Ente designante 1....
Transcript of DPP 2009 per PDF - Fondazione Carife · 5 Componente Organo di Indirizzo Ente designante 1....
1
Indice
pagina Elenco componenti Consiglio di Amministrazione e Collegio dei Sindaci Revisori..... 2
Elenco componenti Organo di Indirizzo con Enti Designanti...................................... 4
Elenco alfabetico dei Soci.......................................................................................... 6
Elenco dei Soci per anno di nomina .......................................................................... 9
Relazione del Consiglio di Amministrazione ............................................................ 13
Documento Programmatico Previsionale e note illustrative .................................... 35
Relazione del Collegio dei Sindaci Revisori............................................................ 43
3
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
LENZI Dott. SERGIO PRESIDENTE
PUGLIOLI Dott. PIERO VICE PRESIDENTE
CAVALLARI Dott. ENZO CONSIGLIERE
CAVAZZINI Dott. GIAN CARLO CONSIGLIERE
MANUZZI Dott. ENNIO CONSIGLIERE
MAZZONI Dott. MARIO CONSIGLIERE ANZIANO
RAVENNA A VV. PAOLO CONSIGLIERE
SGARBI Cav. ABDON CONSIGLIERE
ZANARDI Dott.ssa FRANCESCA CONSIGLIERE
COLLEGIO DEI SINDACI REVISORI
GIORDANI Dott. GIANTOMASO PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE
DONINI Dott. ETTORE SINDACO EFFETTIVO
CHIESA Dott. TULLIO SINDACO EFFETTIVO
SEGRETARIO GENERALE
REGGIO Avv. GUIDO SEGRETARIO GENERALE
5
Componente Organo di Indirizzo Ente designante
1. BALDISSEROTTO Avv. Enrico Ordini Professionali
2. BLANZIERI Mons. Armando Curia Arcivescovile
3. BONORA Rag. Roberto Presidente Confindustria Ferrara
4. BORGATTI Avv. Vittorio Assemblea dei Soci
5. BORSETTI Sig. Cesare Assemblea dei Soci
6. BRAGA Sig. Loris Presidente Federazione Prov.le Coltivatori Diretti Ferrara
7. BRUNI Cav. Paolo Assemblea dei Soci
8. CAMPI Prof. Carlo Alberto Università degli Studi di Ferrara
9. CAVALLINI Geom. Alberto Assemblea dei Soci
10. CHIAVIERI Sig. Renato Presidente Confartigianato Provinciale di Ferrara
11. DONDI Dott. Mirco Lega Coop
12. DONINI Prof. Ippolito Assemblea dei Soci
13. FINZI CONTINI Sig. Paolo Assemblea dei Soci
14. FOGLI Sig.ra Laura Comuni di Copparo, Comacchio, Goro e Codigoro
15. GHERARDI Agr. Nicola Presidente Unione Provinciale degli Agricoltori
16. GIBELLI Rag. Graziano Presidente Associazione Commercianti Provinciale di Ferrara
17. GIURIATTI Dott.ssa Susanna Ordini Professionali
18. GOVONI Geom. Paolo Presidente Provinciale di Ferrara Confederazione Nazionale
dell’Artigianato e della Piccola Impresa
19. GUGLIELMI Avv. Stefania Amministrazione Provinciale di Ferrara
20. GUIDI P.A. Giuliano Assemblea dei Soci
21. LEPRINI Ing. Gian Domenico Amministrazione Provinciale di Ferrara
22. MALACARNE Arch. Andrea Associazioni Culturali: Accademia delle Scienze, Deputazione Ferrarese di
Storia Patria, Ferrariae Decus, Italia Nostra Sez. Ferrara
23. MANTOVANI Prof. Sergio Comuni di Argenta, Bondeno, Cento e Portomaggiore
24. MASCELLANI Ing. Roberto Assemblea dei Soci
25. MIGLIOLI Dott. Valerio Presidente Confesercenti Provinciale di Ferrara
26. MILESI GUASONI Sig. M. Luisa Assemblea dei Soci
27. MORELLI Dott.ssa Gloria Camera Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura Ferrara
28. MORI Prof. Giancarlo Comune di Ferrara
29. NORI ZUFFELLATO Sig.ra Vittorina Assemblea dei Soci
30. PADOVANI Sig. Romeo Assemblea dei Soci
31. PARAMUCCHI Rag. Paolo Segretari Generali Provinciali di CGIL, CISL, UIL
32. PEDRONI Dott.ssa Paola Assemblea dei Soci
33. RAVALLI Ing. Giuseppe Assemblea dei Soci
34. RONCARATI Dott. Carlo Alberto Assemblea dei Soci
35. SANI Dott. Ludovico Assemblea dei Soci
36. SANTINI Sig. Leopoldo Assemblea dei Soci
37. SANTINI Geom. Luciano Assemblea dei Soci
38. SARTORI Sig. Alberto Consorzi di Bonifica
39. SETTE Prof. Vincenzo Presidente Confcooperative – Unione Provinciale di Ferrara
40. SICONOLFI Prof. Paolo Assemblea
41. TALMELLI Dott.ssa Simonetta Monica Assemblea
42. TOLA Prof.ssa Maria Rosaria Comune di Ferrara
43. VANCINI Dott. Giuseppe Assemblea dei Soci
44. VARESE Prof. Ranieri Associazioni Culturali: Accademia delle Scienze, Deputazione Ferrarese di
Storia Patria, Ferrariae Decus, Italia Nostra Sez. Ferrara
45. VERTUANI Dott. Alberto Assemblea dei Soci
46. VEZZANI Avv. Luigi Assemblea dei Soci
47. VIGANELLI Ing. Claudio Presidente Prov.le di Ferrara della Confederazione Italiana Agricoltori
congiuntamente al Presidente Prov.le Associazione Piccole e Medie
Industrie Ferrara
48. VOLPIN Sig. Riccardo Assemblea dei Soci
49. ZANARDI Dott. Giorgio Assemblea dei Soci
50. ZANZI Dott. Carlo Assemblea dei Soci
7
Elenco alfabetico dei Soci
1. ALBERGHINI SIG. ANTONIO
2. AMBROSONE SIG. SERGIO
3. ANSELMI AVV. GIORGIO
4. ARGENTINI DOTT. LUIGI
5. ARTIOLI M° ANGELO
6. ARTIOLI DOTT. TIZIANO
7. BALDISSEROTTO AVV. ENRICO *
8. BARBIERI SIG. NICOLA
9. BASSI ARCH. CARLO
10. BELLETTATO SIG. ETTORE
11. BELVEDERI AVV. LUIGI
12. BENETTI SIG. ANDREA
13. BERTELLI DOTT. MARCELLO
14. BERZOINI RAG. TERZO
15. BIANCHI SIG. MARINO
16. BIGHINATI PROF.SSA DALIA
17. BIGNOZZI P.I. FRANCO
18. BOARI AVV. GIORGIO
19. BOLOGNESI AVV. DARIO
20. BOLOGNESI DOTT. EUGENIO
21. BOLOGNESI DOTT. PAOLO
22. BONORA PIER LUIGI
23. BONORA RAG. ROBERTO *
24. BORGATTI AVV. VITTORIO *
25. BORSETTI SIG. CESARE *
26. BROGLI SIG. GILBERTO
27. BRUNI GR. UFF. NINO
28. BRUNI RAG. PAOLO *
29. BUZZONI DOTT. ANDREA
30. CAMERANI COMM. ANTONIO
31. CANETTO GEOM. ANTONIO
32. CAPATTI P.I. ALEANDRO
33. CAPATTI ING. SERGIO CESARE
34. CARPANELLI DOTT. PIETRO
35. CAVALLARI DOTT. ENZO *
36. CAVALLARI AVV. SERGIO
37. CAVALLINI GEOM. ALBERTO *
38. CAVAZZINI DOTT. GIAN CARLO *
39. CAVOLESI ING. MASSIMO
40. CHIAPPINI DOTT.SSA ALESSANDRA
41. CHIESA DOTT. TULLIO *
42. COSTATO PROF. AVV. LUIGI
43. CRISTOFORI DOTT. FRANCESCO
44. CRISTOFORI ON. NINO
45. DALLA CASA Mº LUCIANO
46. DALLE VACCHE DOTT. FRANCO
47. DAL PIAZ PROF. PIETRO
48. DI MUNNO SIG. ANTONIO
49. DONINI PROF. IPPOLITO *
50. DROGHETTI RAG. ANTONIO
51. FAVA DOTT. GIANNI
52. FAVA DOTT. RICCARDO
53. FELLONI RAG. GIULIO
54. FERRARI SIG. PAOLO
55. FINESSI DOTT. SISTO
56. FINZI CONTINI SIG. PAOLO *
57. FRANCESCHINI AVV. GIORGIO
58. FRIGHI BARILLARI Ma GIULIANA
59. GAMBERINI RAG. AMEDEO
60. GHINELLI PROF. FLORIO
61. GIBELLI RAG. GRAZIANO *
62. GOVONI GEOM. PAOLO *
63. GUGLIELMINI SIG. ALESSANDRO
64. GUIDI P.A. GIULIANO *
65. GUIDI DOTT. MARIO
66. GUIZZARDI DOTT. GIANNI
67. GULINELLI DOTT.SSA ALESSANDRA
68. GULINELLI CAV. LUIGI
69. GUZZINATI AVV. ROMANO
70. GUZZINATI AVV. VANNI
71. INDELLI AVV. GIUSEPPE
72. INDELLI AVV. PAOLO OGGERO
73. LAZZARI DOTT. PAOLO
74. LENZI P.A. SERGIO
75. LENZI DOTT. SERGIO *
76. MAGNI SIG. RENZO
77. MAIARELLI DOTT. MASSIMO
78. MAIARELLI ING. RICCARDO
79. MALACARNE PROF. PAOLO
80. MALAGODI PROF. PAOLO
81. MANCA DOTT. FRANCO
82. MANFREDINI GEOM. TIZIANO
83. MANSERVISI DOTT. CARLO
84. MANTOVANI AVV. FRANCO
85. MANUZZI DOTT. ENNIO *
86. MARCHETTI DOTT. MASSIMO 87. MARCHIORI DOTT. DANTE
88. MARI DOTT. ALESSANDRO
89. MASCELLANI ING. ROBERTO *
90. MAZZANTI AVV. MASSIMO 91. MAZZONI DOTT. MARIO *
92. MELLONI SIG. BRUNO
93. MERLI RAG. CORRADINO
94. MEZZOGORI DOTT. PAOLO
95. MIGLIOLI DOTT. VALERIO *
96. MILESI GUASONI SIG.RA M.LUISA *
97. MINGOZZI ING. CLAUDIO
98. MONTAGNESE SIG. FRANCESCO
99. MONTANARI SIG. GUIDO
100. MONTELEONE DOTT. CATALDO
101. MORSIANI PROF. MARIO
102. MURARO DOTT. DOMENICO
103. NANNI DOTT. TEODORICO
104. NATALI GEOM. LUCA
105. NORI ZUFFELLATO SIG.RA VITTORINA *
106. PADOVANI SIG. ROMEO *
107. PARAMUCCHI RAG. PAOLO *
8
108. PEDRONI DOTT.SSA PAOLA *
109. PIERINI ING. LUCA
110. PISTOCCHI DOTT.SSA MARIA TERESA
111. PONTINI SIG. GIANNI
112. PROVASI SIG. SERGIO
113. PUGLIOLI DOTT. PIERO *
114. RAVALLI SIG. GIORGIO
115. RAVALLI ING. GIUSEPPE *
116. RAVENNA AVV. PAOLO *
117. RICCI RAG. RENZO
118. RIZZATI DOTT. GUIDO
119. RONCARATI DOTT. CARLO ALBERTO *
120. ROVIGATTI AVV. PAOLO
121. RUZZICONI SIG. GIUSEPPE
122. SAINI DOTT. PAOLO 123. SAINI ING. RENATO
124. SALETTI SIG. ROBERTO
125. SANI DOTT. LUDOVICO *
126. SANSONI RAG. NICOLA
127. SANTINI DOTT. ALFREDO
128. SANTINI SIG. LEOPOLDO *
129. SANTINI GEOM. LUCIANO *
130. SARTORI SIG. ALBERTO *
131. SCANELLI DOTT. GIOVANNI
132. SCARAMAGLI DOTT. PIER CARLO
133. SCUTELLARI DOTT. FRANCESCO
134. SGARBI CAV. ABDON *
135. SICONOLFI PROF. PAOLO *
136. SQUARZONI AVV. SILVIA 137. STEFANI PROF. DOTT. GIORGIO
138. TALMELLI DOTT.SSA SIMONETTA MONICA *
139. TARTARI ING. GIAN LUIGI
140. TOFFOLI DOTT. GIUSEPPE
141. TOSCANO AVV. GIUSEPPE
142. TREVISANI SIG. LUCIANO
143. VANCINI DOTT. GIUSEPPE *
144. VARESE PROF. RANIERI *
145. VASSALLI SIG. OLIVIO 146. VENTURI PROF. GIAN ANTONIO
147. VERONESI AVV. ROMANO
148. VERTUANI DOTT. ALBERTO *
149. VEZZANI AVV. LUIGI *
150. VIANI RAG. ALESSANDRO
151. VITA FINZI ZALMAN ING. PAOLO
152. VOLPIN SIG. RICCARDO *
153. VULLO PROF. CALOGERO
154. ZAGHI SIG. MASSIMO MARIO
155. ZAINA ING. GIANLUIGI
156. ZANARDI RAG. ENZO
157. ZANARDI DOTT. GIORGIO *
158. ZANARDI BARGELLESI D.SSA FRANCESCA*
159. ZANZI DOTT. CARLO *
160. ZUCCHI SIG. GIANLUIGI
N. B. In carattere corsivo sono elencati i soci designati da
Enti, Organismi economico-professionali ed Istituzioni
culturali ai sensi della Legge 218/90. Contrassegnati con asterisco i soci sospesi poiché
nominati in altri organi della Fondazione.
9
Elenco dei Soci per anno di nomina
A Vita :
RAVENNA Avv. Paolo 1956
FRANCESCHINI Avv. Giorgio 1957
CRISTOFORI On. Nino 1963
INDELLI Avv. Giuseppe 1963
SANI Dott. Ludovico 1963
STEFANI Prof.Dott. Giorgio 1963
DALLA CASA Mº Luciano 1966
ZANARDI Dott. Giorgio 1966
ANSELMI Avv. Giorgio 1970
CAVAZZINI Dott. Giancarlo 1970
SANTINI Dott. Alfredo 1970
ZANARDI Rag. Enzo 1970
LENZI P.A. Sergio 1972
MANTOVANI Avv. Franco 1972
MORSIANI Prof. Mario 1972
ROVIGATTI Avv. Paolo 1972
BIGNOZZI P.I. Franco 1973
CANETTO Geom. Antonio 1973
GUIDI P.A. Giuliano 1973
RAVALLI Ing. Giuseppe 1973
ARTIOLI Mº Angelo 1976
BERZOINI Rag. Terzo 1976
CAMERANI Comm. Antonio 1978
CAPATTI Ing. Sergio Cesare 1978
CAVALLARI Dott. Enzo 1978
FINESSI Dott. Sisto 1978
GUZZINATI Avv. Vanni 1978
SAINI Ing. Renato 1978
BERTELLI Dott. Marcello 1979
MALAGODI Prof. Paolo 1979
SANTINI Geom. Luciano 1979
SICONOLFI Prof. Paolo 1979
TARTARI Ing. Gian Luigi 1979
DROGHETTI Rag. Antonio 1980
GUZZINATI Avv. Romano 1980
SGARBI Cav. Abdon 1980
BOARI Avv. Giorgio 1982
GUGLIELMINI sig. Alessandro 1982
MANSERVISI Dott. Carlo 1982
ALBERGHINI Sig. Antonio 1983
BIANCHI Sig. Marino 1983
10
BROGLI Sig. Gilberto 1983
COSTATO Prof. Avv. Luigi 1983
FAVA Dott. Gianni 1983
FRIGHI BARILLARI Mª Giuliana 1983
MARCHIORI Dott. Dante 1983
MARI Dott. Alessandro 1983
MAZZONI Dott. Mario 1983
MILESI GUASONI Sig.ra M.Luisa 1983
TOFFOLI Dott. Giuseppe 1983
BOLOGNESI Dott. Paolo 1985
BORGATTI Avv. Vittorio 1985
MANUZZI Dott. Ennio 1985
NANNI Dott. Teodorico 1985
VERTUANI Dott. Alberto 1985
VIANI Rag. Alessandro 1985
ZANZI Dott. Carlo 1985
Soci con scadenza ventennale ex art.9 Statuto approvato con decreto del Ministr o in data 12/2/1986:
PUGLIOLI Dott. Piero 1986
RICCI Rag. Renzo 1986
DONINI Prof. Ippolito 1989
MALACARNE Prof. Paolo 1989
Soci con scadenza decennale ex art.6 Statuto approvato con decreto del Ministr o del Tesoro n.43617 del 13/12/1991:
a) per elezione
PONTINI Sig. Gianni 1997
RONCARATI Dott. Carlo Alberto 1997
CAVALLINI Geom. Alberto 1998
MERLI Rag. Corradino 1998
NORI ZUFFELLATO Sig.ra Vittorina 1998
VOLPIN Sig. Riccardo 1998
CHIAPPINI Dott.ssa Alessandra 1999
CHIESA Dott. Tullio 1999
MASCELLANI Ing. Roberto 1999
PEDRONI Dott.ssa Paola 1999
b) per designazione
BONORA Rag. Roberto CONFCOOP. 1992
BRUNI Rag. Paolo CONFCOOP. 1992
LENZI Dott. Sergio UN.PROV.AG. 1992
MIGLIOLI Dott. Valerio CONFESERC. 1992
SARTORI Sig. Alberto C.C.I.A.A. 1992
VANCINI Dott. Giuseppe F.F.A. Art. 1992
ZANARDI Dott.ssa Francesca FERRARIAE DECUS 1996
VARESE Prof. Ranieri DEP.FERR.STORIA
PATRIA 1997
11
VITA FINZI ZALMAN Ing. Paolo UN. INDUSTRALI 1999
RUZZICONI Sig. Giuseppe C.G.I.L. 2000
CARPANELLI Dott. Pietro CONS. NOTARILE 2000
PADOVANI Sig. Romeo UN. INDUSTRIALI 2000
PARAMUCCHI Rag. Paolo C.I.S.L. 2000
Soci con scadenza decennale ex art. 18 Statuto approvato con delibera 11/4/20 01 (pubblic. G.U. n. 122 del 28/5/2001)
BELLETTATO Sig. Ettore 2001
CAVOLESI Ing. Massimo 2001
GOVONI Geom. Paolo 2001
GUIDI Dott. Mario 2001
GUIZZARDI Dott. Gianni 2001
MANCA Dott. Franco 2001
MANFREDINI Geom. Tiziano 2001
MELLONI Sig. Bruno 2001
SANSONI Rag. Nicola 2001
SANTINI Sig. Leopoldo 2001
SCARAMAGLI Dott. Piercarlo 2001
TREVISANI Sig. Luciano 2001
VERONESI Avv. Romano 2001
VEZZANI Avv. Luigi 2001
ZUCCHI Sig. Gianluigi 2001
ARGENTINI Dott. Luigi 2004
BASSI Arch. Carlo 2004
BELVEDERI Avv. Luigi 2004
BORSETTI Sig. Cesare 2004
BUZZONI Dott. Andrea 2004
CAVALLARI Avv. Sergio 2004
DALLE VACCHE Dott. Franco 2004
FELLONI Rag. Giulio 2004
FERRARI Sig. Paolo 2004
FINZI CONTINI Sig. Paolo 2004
MAZZANTI Avv. Massimo 2004
MEZZOGORI Dott. Paolo 2004
MONTELEONE Dott. Cataldo 2004
SAINI Dott. Paolo 2004
SALETTI Sig. Roberto 2004
SCANELLI Dott. Giovanni 2004
TALMELLI Dott.ssa Simonetta Monica 2004
VENTURI Prof. Gian Antonio 2004
ZAINA Ing. Gianluigi 2004
BALDISSEROTTO Avv. Enrico 2005
CAPATTI P.I. Aleandro 2005
FAVA Dott. Riccardo 2005
MAIARELLI Ing. Riccardo 2005
MARCHETTI Dott. Massimo 2005
PISTOCCHI Dott.ssa Maria Teresa 2005
VULLO Prof. Calogero 2005
ARTIOLI Dott. Tiziano 2006
BIGHINATI Prof.ssa Dalia 2006
12
BOLOGNESI Avv. Dario 2006
BOLOGNESI Dott. Eugenio 2006
DAL PIAZ Prof. Pietro 2006
MAIARELLI Dott. Massimo 2006
MONTAGNESE Sig. Francesco 2006
MONTANARI Sig. Guido 2006
PIERINI Ing. Luca 2006
PROVASI Sig. Sergio 2006
SQUARZONI Avv. Silvia 2006
VASSALLI Sig. Olivio 2006
BARBIERI Sig Nicola 2007
BENETTI Sig. Andrea 2007
BONORA Dott. Pier Luigi 2007
BRUNI Gr. Uff. Nino 2007
CRISTOFORI Dott. Francesco 2007
GIBELLI Rag. Graziano 2007
LAZZARI Dott. Paolo 2007
RIZZATI Dott. Guido 2007
SCUTELLARI Dott. Francesco 2007
TOSCANO Avv. Giuseppe 2007
ZAGHI Sig. Massimo Mario 2007
AMBROSONE SIG. SERGIO 2007
DI MUNNO SIG. ANTONIO 2007
GULINELLI DOTT.SSA ALESSANDRA 2007
INDELLI AVV. PAOLO OGGERO 2007
MAGNI SIG. RENZO 2007
MINGOZZI ING. CLAUDIO 2007
RAVALLI SIG. GIORGIO 2007
GAMBERINI RAG. AMEDEO 2008
GHINELLI PROF. FLORIO 2008
GULINELLI CAV. LUIGI 2008
MURARO DOTT. DOMENICO 2008
NATALI GEOM. LUCA 2008
14
Premessa – Le considerazioni che vengono ogni anno svolte per la
formazione del documento di previsione, necessariamente si riferiscono e si calano
nella nostra realtà provinciale, a monitorarne le esigenze, a testarne le potenzialità, a
delinearne le possibili linee di sviluppo.
Mai in passato come oggi queste riflessioni sono influenzate in misura
determinante da eventi esterni, ossia da condizioni e situazioni di natura economica
e finanziaria di livello globale, che determinano sempre più direttamente e
pesantemente le variabili positive o, più spesso, negative, da cui trarre gli elementi
necessari del ragionamento.
Sono sotto gli occhi di tutti i fenomeni di mutamento degli equilibri derivanti
dalla pressione produttiva dei paesi emergenti, con conseguenti tensioni sui prezzi
delle materie prime. Altrettanto e forse più pesanti sono i fenomeni di turbamento dei
mercati finanziari le cui cause sono sicuramente da imputare non solo alla crisi dei
mutui subprime, ma anche all’effetto moltiplicatore della stessa, che trova le sue
fondamenta nelle cartolarizzazioni e nell’espansione di prodotti finanziari sintetici
sempre più complessi e slegati dal mondo della produzione.
Questi fenomeni hanno creato un clima di incertezza diffusa, che trova
purtroppo riscontro concreto nelle crescenti difficoltà delle famiglie: la dinamica
dell’inflazione, la crescita in particolar modo dei prezzi dell’energia e dei più
importanti generi alimentari, sono fattori sempre più determinanti nella misurazione
della situazione sociale ed economica anche del nostro territorio. Ci consola il fatto
che la provincia di Ferrara tradizionalmente reagisce più lentamente di altre zone
dell’Emilia ai fattori economici, sia in positivo che in negativo. La speranza è di poter
cogliere quindi il momento del rimbalzo senza aver subìto una discesa troppo
profonda.
Se si condivide anche parzialmente il quadro delineato, sembra perciò
necessario guardare al 2009 con attenzione e responsabilità, meditando le misure da
porre eventualmente in atto per portare il nostro sostegno alle emergenze evidenti o
nascoste, e distribuire le risorse in modo ancor più accorto di quanto operato in
passato.
Sicuramente questo ragionamento pone agli organi della Fondazione,
ciascuno per le proprie competenze, importanti responsabilità di orientamento e
indirizzo, come di valutazione e selezione nell’ambito dei settori di intervento e degli
15
specifici progetti. Ma pone anche precise responsabilità ai nostri interlocutori, sotto il
profilo della collaborazione per la miglior programmazione e realizzazione delle
attività di progetto.
In concreto si tratta di impostare per il 2009 un metodo di lavoro, che definirà
fra l’altro una precisa scansione temporale per la ricezione delle proposte di
intervento, per la loro valutazione e deliberazione, oltre che per gli aspetti
amministrativi che ne conseguono.
Inoltre sarà possibile stimolare la ricezione di proposte su temi specifici, che
possano rispondere alle esigenze più urgenti, marcatamente connesse alla
situazione di disagio economico e sociale prima descritta.
Politiche di investimento e previsioni reddituali - L’intento della
Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara da sempre dichiarato nell’ambito delle
politiche di investimento è quello di conseguire una redditività a medio termine in
linea con l’obiettivo principale della conservazione del capitale, anche in termini reali.
Si intende pertanto privilegiare soluzioni di gestione finanziaria adeguatamente
prudenti, non tese ad una redditività accentuata.
Va in primo luogo ricordato che, in relazione alla dimensione patrimoniale
della Fondazione, la legge consente oggi il mantenimento della partecipazione di
controllo nella società conferitaria. Questa rappresenta tuttora il nostro principale
investimento ed è oggetto della massima attenzione e tutela. La linea di condotta
adottata dalla Fondazione si è mantenuta costante negli anni ed è ispirata a due
principi fondamentali. Il primo attiene al sostegno concreto sempre fornito ai
programmi di crescita e consolidamento sviluppati dalla banca. Il secondo è quello
della rigorosa separazione e non ingerenza nelle rispettive competenze. La Cassa di
Risparmio di Ferrara S.p.A. ha assunto in autonomia le decisioni afferenti il ruolo e le
strategie che l’hanno portata a capo di un gruppo bancario ormai di medie
dimensioni, composto da altre società bancarie controllate e da alcune società
prodotto e società di servizi al gruppo stesso.
La distribuzione territoriale delle società menzionate, in coordinamento con il
piano di espansione territoriale diretto della banca, unitamente alla diversificazione
delle attività consentono di apprezzare il rafforzamento della Cassa di Risparmio di
16
Ferrara S.p.A. ed il miglioramento del profilo di rischio dell’investimento della
Fondazione.
A tale proposito, la banca conferitaria ha intrapreso nei mesi scorsi le
procedure di autorizzazione per un progetto di aumento di capitale sociale, atto a
sostenere le politiche di espansione meglio definite nel piano industriale elaborato
nel 2007. Come già emerso dalle più recenti riunioni dell’Assemblea dei Soci e
dell’Organo di Indirizzo, l’intento della Fondazione è quello di mantenere allo stato
attuale inalterata la propria quota percentuale di partecipazione nella società
bancaria. Di conseguenza, in base al progetto di aumento in discorso, la Fondazione
Cassa di Risparmio di Ferrara sarà chiamata ad esercitare il diritto di prelazione
spettante, con un esborso nei prossimi mesi, preventivato in circa 47 milioni di euro.
Le previsioni espresse nel presente Documento sono state formate tenendo
conto di tale situazione, sia per quanto riguarda i flussi di cassa, che per le rendite
patrimoniali.
Come già negli anni passati è inoltre opportuno un richiamo all’aspetto del
collegamento funzionale degli investimenti patrimoniali del nostro Ente con le finalità
istituzionali (art. 7 comma 1 del D.Lgs. 153/1999), per il quale va ricordata la
partecipazione detenuta nella Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (pari a nominali €
1.000.000). Ma ancor più va menzionata a tale proposito la stessa partecipazione
nella banca conferitaria, che ben si connota per la ricaduta di sviluppo economico e
sociale sul territorio.
Sotto il profilo reddituale, le previsioni per l’esercizio 2008 sono state formulate
tenendo conto delle considerazioni di seguito espresse.
I primi nove mesi del 2008 hanno evidenziato:
- un forte aumento, con elevata volatilità, dei prezzi delle materie prime (il
petrolio ha raggiunto il suo record storico 147,05 USD/barile l’11 settembre 2008)
che hanno portato l’inflazione headline a toccare il picco del 4,1% in Europa ed del
5,5% negli USA nel corso dell’estate;
- trend ribassista del mercato immobiliare, in particolare statunitense, in tutte le
sue componenti (riduzione dei prezzi degli immobili, diminuzione delle aperture di
nuovi cantieri e di richieste di nuovi permessi edilizi, incremento del numero di
abitazioni invendute);
- rallentamento diffuso dell’economia;
17
- carenza di liquidità originata dalla crisi dei mutui sub-prime negli USA.
I dati macroeconomici di questa parte del 2008 hanno fornito indicazioni
contrastanti; negli USA, ad un primo trimestre con crescita in rallentamento allo 0,8%
e ad un secondo trimestre al 3,3%, hanno fatto da contraltare dati occupazionali
sempre più negativi ed un forte incremento dei pignoramenti immobiliari dovuti sia al
peggioramento delle condizioni economiche sia al forte calo fatto registrare dai prezzi
degli immobili.
I timori di elevati tassi di insolvenza sulle rate dei mutui immobiliari hanno
portato all’implosione del sistema finanziario americano appesantito dall’effetto delle
cartolarizzazioni e dei titoli strutturati emessi per il finanziamento di mutui; la
mancanza di liquidità di questi strumenti ha generato massicce svalutazioni di
portafoglio e perdite generalizzate di importo consistente, costringendo le banche a
difficili ricapitalizzazioni (avvenute tramite i fondi sovrani in un primo tempo) e ad
operazioni di acquisizione degli Istituti maggiormente in difficoltà da parte di quelli
meno esposti, rappresentati principalmente da banche con una forte presenza retail,
che assicura una base di raccolta stabile, ed una differenziazione del business
rispetto alle banche d’affari.
La fine del terzo trimestre 2008 vede quindi i mercati finanziari alle prese con
l’onda lunga della crisi dei mutui sub-prime originatasi nell’estate del 2007, a partire
dalla quale si è registrato un forte innalzamento della volatilità, esasperata dalle più
recenti vicende che hanno portato prima alla nazionalizzazione delle agenzie note
come Fannie Mae (Federal National Mortgage Association) e Freddie Mac (Federal
Home Loan Mortgage Corporation) poi, nella giornata del 15/9, alla richiesta di
adesione alla procedura fallimentare USA (il cosiddetto Chapter 11) da parte di
Lehman Brothers, quarta banca d’affari USA.
Questa ed altre crisi di primarie banche hanno provocato una tempesta sui
mercati finanziari vista la dimensione dei soggetti e le loro enormi ramificazioni. A
questi avvenimenti il governo statunitense ha reagito con vigore, dapprima attraverso
specifici interventi, poi proponendo la costituzione di un Federal Resolution Trust,
che dovrà farsi carico degli strumenti illiquidi presenti nei portafogli delle banche per
procederne ad una ordinata liquidazione o attendere il rimborso a scadenza; in tal
modo il sistema finanziario, libero da questo fardello, dovrebbe essere in grado di
riprendere la sua attività “core” di finanziamento alle imprese per riavviare l’economia
18
ed allontanare possibili problemi di “credit crunch” (restrizione del credito alle imprese
dovuta a carenze di liquidità).
Per quanto riguarda il panorama internazionale complessivo, l’area Euro
appare in pronunciato rallentamento a causa della decelerazione evidenziata dalle
sue componenti più dinamiche (Irlanda e Spagna, quest’ultima fortemente colpita
dalla crisi del mercato immobiliare che pesa per circa il 10% del PIL) e da quello
della Germania che sembrava, in un primo momento, essere riuscita a mantenere un
buon ritmo di crescita nonostante il rafforzamento dell’Euro (giunto fino a 1,60 circa
contro USD nel mese di luglio per poi rientrare sotto 1,50).
Continua a deludere il Giappone che non è riuscito a risolvere le
problematiche della deflazione ed i cui tassi di crescita continuano a permanere vicini
allo zero, a causa del ristagno dei consumi interni dovuto anche alla particolare
situazione demografica della popolazione.
Risulta assai più sfaccettata la posizione dei paesi emergenti; la crescita
registrata negli ultimi anni ha permesso la nascita di una classe media. Questa
sostiene l’aumento dei consumi interni e può fungere da parziale ammortizzatore del
calo delle esportazioni dovuto alla frenata delle economie occidentali.
Anche l’impennata dei prezzi delle materie prime, nonostante i recenti
ripiegamenti, ha procurato a questi paesi una solida base di riserve valutarie da
utilizzare nei momenti di crisi, nonché un consistente flusso di investimenti da parte
dei paesi consumatori con le imprese cinesi e statunitensi in prima fila.
Sarà da monitorare attentamente l’andamento dell’economia cinese divenuta,
dal punto di vista quantitativo, probabilmente il principale produttore manifatturiero
mondiale; rimangono comunque sotto esame il comparto bancario e quello delle
costruzioni. Il primo per gli effetti della crisi originatasi negli Stati Uniti, che ha visto le
banche cinesi forti acquirenti di titoli strutturati attraverso i quali impiegare l’ingente
liquidità presente sul mercato cinese; il secondo per il calo dei prezzi degli immobili,
registrato anche nelle principali zone industrializzate del paese, e per la fine
dell’effetto Olimpiadi sugli investimenti governativi.
19
L’OCSE nel corso dell’anno ha ripetutamente abbassato le stime di crescita
del PIL 2008, come si evidenzia dalla tabella allegata, elaborata sugli ultimi dati
diffusi nel mese di agosto.
PAESE dicembre 2007 giugno 2008 settembre 2008
ITALIA 1.3 0.5 0.1
USA 2.0 1.2 1.8
EUROZONA 1.9 1.7 1.3
GIAPPONE 1.6 1.7 1.2
GERMANIA 1.8 1.9 1.5
FRANCIA 1.8 1.8 1.0
In questo contesto di elevata incertezza, gli scenari, in particolare anche di
breve termine, sono diretta conseguenza dell’evoluzione dei punti sopra citati,
nonché dei tempi e delle modalità di finanziamento e intervento del Federal
Resolution Trust, con le conseguenti ripercussioni sul bilancio federale statunitense e
sul dollaro.
Molto dipenderà anche dalle Banche centrali, che hanno continuato a
finanziare il sistema per scongiurare ulteriori crisi di liquidità, in un mercato
interbancario concentrato di fatto solo sulle scadenze brevi.
In un contesto economico fortemente compromesso, un prevedibile
allentamento delle pressioni inflattive potrebbe permettere anche alla Banca Centrale
europea di avviare una politica monetaria maggiormente espansiva che stimolerebbe
il sistema industriale, in questo momento frenato da tassi di interesse e forza del
cambio Euro/USD.
Attualmente la curva tassi della zona Euro si presenta fortemente irripidita (ed
ampiamente sopra il tasso di riferimento BCE) nel tratto fino ad 1 anno per le tensioni
che caratterizzano il mercato interbancario; il differenziale 2 anni/10 anni presenta
uno spread di 0,37 b.p. circa, le cui dimensioni sono diretta conseguenza delle
mosse di politica monetaria in presenza di livelli di inflazione decisamente superiori al
target BCE del 2%.
Le scadenze brevi continuano ad evidenziare un profilo di rischio/rendimento
ancora decisamente concorrenziale nei confronti della parte lunga della curva, sulla
20
quale continuano ad addensarsi tensioni inflattive (principalmente da prezzi delle
materie prime) e la possibilità di forti emissioni a tassi crescenti per il finanziamento
pubblico degli enti preposti al salvataggio delle istituzioni finanziarie in crisi (negli
USA) che non potrebbero non avere, a lungo, ripercussioni anche sulla curva
europea.
Va ricordato che in questo momento la curva dei rendimenti sui titoli di Stato
italiani presenta uno spread, rispetto ai Bund tedeschi, che spazia dai 44 b.p. circa
del biennale e tocca un minimo di 33 b.p sul triennale per arrivare ai circa 70 b.p. del
decennale, a causa del maggior rischio paese dell’Italia rispetto alla Germania.
Per quanto riguarda i mercati azionari una loro ripresa sarà esclusivamente funzione
della lunghezza e profondità del sisma che ha colpito il sistema bancario/finanziario
delle due sponde dell’Atlantico, nonché del conseguente andamento dell’economia
reale.
Spese di gestione - Il documento allegato riporta una previsione delle spese
che riteniamo la Fondazione dovrà sostenere nel prossimo futuro, tenuto conto di
una struttura operativa che nel corso del 2008 non è stata modificata. A ciò si
aggiunge il consueto apporto logistico e di competenze specialistiche fornito dalla
Banca nell’ambito del contratto di service o che verrà comunque procurato
dall’esterno. I compensi degli organi statutari sono stati previsti tenuto conto delle
determinazioni assunte dall’Organo di Indirizzo nella riunione del novembre 2006.
Per quanto riguarda l’immobile sede della Fondazione, abbiamo tenuto conto
degli oneri di ammortamento relativi agli incrementi di valore conseguiti nell’ambito
dei recenti restauri.
Al primi di gennaio 2008 è scaduto il comodato gratuito stipulato secondo le
condizioni inserite nel bando d’asta a suo tempo indetto dal Comune di Ferrara, cui
la Fondazione si è attenuta per l’aggiudicazione e conseguente acquisto della
porzione di Palazzo Crema già di proprietà del suddetto ente pubblico.
Peraltro la maggior parte del palazzo è ancora occupata dagli uffici tributari del
Comune di Ferrara, che sta provvedendo a reperire altri locali ove trasferire questo
servizio. La Fondazione ha già richiesto formalmente la liberazione e avanzato
richiesta di un indennizzo per l’indebita occupazione. In attesa di rientrare nella
21
materiale disponibilità di tale parte dell’immobile, le previsioni di spesa ordinaria sono
state tarate sul solo bene strumentale. Inoltre, in via prudenziale, non sono state
formulate previsioni di incasso dell’indennizzo, data la natura extracontrattuale della
pretesa avanzata.
E’ stato infine valutato l’onere fiscale che consegue al sistema di tassazione
dei dividendi secondo la base imponibile attualmente vigente, come meglio precisato
nelle “note illustrative”.
Linee programmatiche istituzionali – per il triennio 2008/2010, i settori
rilevanti prescelti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara sono quattro e più
precisamente:
a) Arte, attività e beni culturali;
b) Ricerca scientifica e tecnologica;
c) Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa;
d) Volontariato, filantropia e beneficenza.
Tale scelta rappresenta la conferma di una programmazione già maturata e
definita nel primo triennio di attuazione della vigente normativa, che ha introdotto la
distinzione tra settori rilevanti, cui destinare risorse prevalenti, ed altri settori
ammessi, ai quali dedicare risorse più limitate. Inoltre la scelta dei settori rilevanti va
mantenuta ferma per un triennio, mentre gli altri settori ammessi possono variare di
anno in anno.
Dunque, nella valutazione effettuata l’anno passato, si è tenuto conto delle
caratteristiche del territorio ferrarese, che mantiene una elevata propensione ai
diversi aspetti delle attività artistiche e culturali.
Il restauro e la valorizzazione dei beni culturali è un tema che fa parte della
tradizione consolidata della nostra provincia, cui si abbina una particolare attenzione
alla tutela del territorio. Istanze artistiche, storiche e ambientali si intrecciano tra loro,
delineando un insieme di valori e di azioni che sovente sono considerati modelli di
riferimento a livello nazionale e internazionale.
Se a questo si aggiungono la consolidata tradizione negli eventi espositivi e
musicali, oltre alla diffusa rete di iniziative specialistiche o che promanano da
un’ampia base di volontariato, si può ben comprendere la naturale propensione della
realtà ferrarese verso un turismo culturale sicuramente in crescita.
22
Il ruolo di sostegno e stimolo che la Fondazione può assumere in questo
contesto è motivo, per la valutazione effettuata, di mantenere l’arte, attività e beni
culturali tra i settori rilevanti.
Analogamente, un’altra realtà di grande rilievo e, sicuramente, di impatto più
che significativo nell’intero comprensorio ferrarese, è quella dell’Università degli
Studi, una delle più antiche d’Italia, con una tradizione di eccellenza in numerosi
campi di ricerca. L’ateneo ferrarese negli ultimi anni ha rinsaldato il proprio legame
con il territorio, anche mediante la costituzione di luoghi ed entità specifiche ove
l’Università incontra la città, ove la ricerca scientifica si unisce alle attività
imprenditoriali.
Si tratta di un intendimento riassumibile in due parole molto di moda
oggigiorno: “fare sistema”. Fare sistema tra Università, imprese ed anche Enti
pubblici e privati, quale è la Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, per porre in
essere quelle sinergie che consentano una crescita parallela e coerente tra queste
componenti del sistema provinciale. Nel caso specifico non si è trattato di astratti
proclami, ma sono state poste in essere numerose azioni, a partire dalla costituzione
dei diversi poli, quello scientifico, quello agroalimentare, fino alla formazione del
Comitato dei Sostenitori.
Anche questo settore, pertanto, assume particolare rilievo nel contesto del
territorio ferrarese e di conseguenza nella programmazione delle attività della
Fondazione.
Un ragionamento parallelo può essere effettuato per la scelta adottata, di
includere tra i settori rilevanti anche la Salute pubblica , che vede la presenza di una
struttura composita, ove interagiscono l’azienda sanitaria locale, quella ospedaliera e
l’Università stessa.
Sono molteplici le occasioni di sostegno alle strutture di diagnosi e cura, su cui
un impegno della Fondazione può risultare utile, se non addirittura determinante.
L’intento costante nel tempo per il nostro ente è quello di favorire l’accesso ai presidii
medici, con un’adeguata copertura sul territorio, intesa come rete e come risorse
tecnologiche, nonché con la crescita delle professionalità, così da consentire risposte
adeguate sotto ogni profilo.
Una politica accorta in questo settore non può, inoltre, prescindere da una
visione di lungo periodo, per fornire un adeguato sostegno alla crescita della
23
prevenzione. Quest’ultima è infatti lo strumento principe per ottenere un effettivo e
tangibile miglioramento della qualità della vita, che si traduce in parallelo in un
contenimento della spesa sanitaria, con evidenti benefici in ordine al miglior impiego
delle risorse.
Infine non poteva mancare tra i settori rilevanti quel comparto del
Volontariato, filantropia e beneficenza , cui si riferiscono le radici storiche stesse
della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara. Queste radici si traducono oggi in
una forte presenza di organizzazioni senza fini di lucro, che operano nei diversi
aspetti del sociale e prestano attenzione ai bisogni più disparati, sopperendo alle
necessità dei più deboli o svantaggiati, a noi vicini o finanche nei paesi del terzo
mondo.
In questa linea si inserisce l’opera di supporto della Fondazione, che pone
particolare attenzione a tutto ciò che si sviluppa nel territorio, senza però arroccarsi
in posizioni di chiusura. Pertanto sono anche nella nostra tradizione interventi mirati
anche su situazioni all’estero, ove sia grande la necessità o l’emergenza, ma ove
altrettanto stringente possa essere il monitoraggio nell’impiego delle risorse.
Vi è poi il progetto “Fondazione per il Sud”, varato dall’Associazione delle
Casse di Risparmio Italiane, cui abbiamo prestato convinta adesione anche per il
triennio 2008/2010, che si propone di fornire risorse a sostegno di progetti da
sviluppare con il volontariato nel meridione d’Italia.
------ o ------
E’ parso opportuno richiamare brevemente le motivazioni poste a base delle
scelte effettuate l’anno passato in merito ai settori rilevanti e le linee guida cui le
stesse si informano, al fine di porre in evidenza la continuità e l’attualità della
programmazione triennale in corso.
Altro tema che si sviluppa con continuità, pur se l’individuazione avviene con
cadenza annuale, riguarda gli altri settori ammessi, cui destinare un più limitato
ammontare di risorse.
24
Anche per il prossimo esercizio, vengono indicati i seguenti settori:
- assistenza agli anziani;
- crescita e formazione giovanile;
- educazione istruzione e formazione, incluso l’acquisto di prodotti editoriali per
la scuola;
- famiglia e valori connessi;
- assistenza al disagio mentale.
La scelta anche di questi settori è risultata costante nel tempo. In passato vi
sono state occasioni per riflettere sulla validità di questa linea di condotta, non solo
per le aspettative che possono nel tempo svilupparsi anche in chi sia interessato o
coinvolto in altri settori diversi da quelli fino ad oggi prescelti. Un altro aspetto che è
stato valutato è anche che non sempre le risorse destinate ai singoli settori a
preventivo, hanno poi trovato a consuntivo adeguata copertura con destinazioni
specifiche. Il tema della fluttuazione nel tempo degli stanziamenti deliberati nei
singoli settori, rispetto alle risorse disponibili, va appunto considerato in un adeguato
arco temporale, senza focalizzare situazioni specifiche che, di anno in anno, possono
fornire indicazioni contrastanti.
La forza della Fondazione risiede anche nella possibilità di apprezzare nel
medio termine gli effetti del proprio operato; in questo senso fino ad oggi non ci pare
di aver percepito segnali tali da dover effettuare significative correzioni
nell’impostazione.
Inoltre la conferma dei settori “minori” che viene proposta anche per il 2009, va
considerata nell’ottica di valutare questi ultimi in via tra loro coordinata, come diversi
approcci al medesimo tema: la tutela della persona, nelle situazioni critiche ed in
quelle che possono rappresentare punti focali di impostazione della personalità ed
indirizzo verso valori positivi.
Ciò appare oggi ancor più importante, alla luce delle tante emergenze
derivanti dalle crisi dei mercati globali, per gli aspetti finanziari, di confronto tra
culture, di squilibri demografici, di urgenze dei migranti e degli emarginati vecchi e
nuovi.
25
Proprio al fine di rendere sempre più efficiente ed efficace l’attività erogativa
della nostra Fondazione, si è valutata anche l’importanza di adottare alcune misure
che consentano di disciplinare sotto il profilo temporale la presenta zione e
valutazione delle domande di contributo ed in generale delle proposte di
collaborazione con il nostro Ente.
L’intento è di rendere sempre più consapevoli e responsabili i nostri
interlocutori circa la particolare valenza del rapporto che si va ad instaurare nei casi
menzionati. Infatti esso trascende il contesto specifico dell’interesse del proponente e
della valutazione puntuale dello stesso che spetta alla Fondazione. In realtà questi si
inseriscono in un disegno ben più ampio che, partendo dal singolo caso, deve
portare al perseguimento di quegli interessi collettivi che le Fondazioni bancarie sono
chiamate a tutelare secondo il dettato della Carta Costituzionale. E’ bene ricordare
che i nostri scopi statutari riguardano la crescita sociale ed economica del territorio e
che gli interventi nei diversi settori sono gli strumenti concreti attraverso cui
perseguire detti scopi.
Chi entra in relazione con il nostro Ente deve quindi essere sempre più
partecipe di questo progetto ed adottare per primo quei comportamenti responsabili
che consentano di mirare a risultati sempre più soddisfacenti ed a far fruttare nel
migliore dei modi le risorse disponibili.
A partire dall’esercizio 2009 verranno pertanto fissati dei periodi precisi entro
cui presentare le domande. Saranno inoltre indicati i tempi per fornire le risposte del
caso. In parallelo saranno previste anche delle scadenze determinate per i
pagamenti dei contributi deliberati, onde consentire anche un’adeguata
programmazione dei flussi di cassa.
Risorse per attività istituzionali – Come emerge dal documento
programmatico previsionale, possiamo ritenere che nell’esercizio 2009 si rendano
disponibili per erogazioni complessivamente € 7.578.121 da ripartire nei diversi
settori di intervento. Va inoltre ricordato che, in base alle vigenti disposizioni di legge
e regolamentari, ai settori rilevanti va destinata almeno la metà del reddito, al netto
delle spese di funzionamento, delle imposte e dell’accantonamento alla riserva
obbligatoria. Nel caso specifico tale limite è quantificato in € 5.408.420.
26
Inoltre la programmazione delle erogazioni tiene conto di un maggior
fabbisogno per ciascuno dei settori rilevanti, considerato singolarmente, rispetto a
ciascuno degli altri settori prescelti, ma non rilevanti.
Infine, la previsione di riparto tra i diversi settori, che viene sotto riportata, è
stata formulata tenendo conto delle esperienze pregresse e delle esigenze del
territorio, così da mantenere una sostanziale coerenza poliennale, senza svolte
repentine, così come sempre in passato è stato fatto, anche a seguito delle
indicazioni pervenute nelle precedenti riunioni di Assemblea dei Soci ed Organo di
Indirizzo. Ciò nonostante, si è ritenuto che la particolarità della situazione attuale, sia
a livello globale che per le specificità del nostro territorio, è motivo per porre qualche
riflessione ed aggiustamento rispetto al pregresso. Si è pertanto inteso dare un
segnale importante, pur nella continuità di azione, proponendo qualche leggera ma
significativa variazione nelle percentuali di assegnazione dei fondi disponibili. Per
meglio apprezzare queste variazioni, viene esposta di seguito la tabella di riparto
delle risorse per attività istituzionali per l’esercizio 2009 raffrontata con l’analoga
ripartizione del 2008:
2009 2008
SETTORI RILEVANTI 79% 82%
1 Arte, attività e beni culturali 37% 40%
2 Ricerca scientifica e tecnologica 19% 19%
3 Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa
12% 13%
4 Volontariato, filantropia e beneficenza 11% 10%
ALTRI SETTORI AMMESSI PRESCELTI 21% 18%
1 Assistenza agli anziani 4% 4%
2 Crescita e formazione giovanile 5% 4%
3 Educazione, istruzione e formazione, incluso l'acquisto di prodotti editoriali per la scuola
6% 6%
4 Famiglia e valori connessi 4% 2%
5 Assistenza al disagio mentale 2% 2%
27
Principali progetti – E’ ormai a conclusione il progetto più importante varato
nel settore Arte, attività e beni culturali , quello per il restauro di San Cristoforo alla
Certosa, delle sue opere d’arte e degli arredi. Si tratta ora di porre in cantiere un’altra
impresa che possa rappresentare per i prossimi anni il fiore all’occhiello in questo
comparto. Sono state sottoposte alla nostra attenzione alcune realtà che
sicuramente costituiscono altrettante zone d’ombra ed il cui recupero appare senza
dubbio significativo per la città.
Già l’anno passato si era posto il tema della Chiesa di San Paolo, dei suoi
affreschi e dipinti. Un’alternativa può essere costituita da un’opera “civile” quale il
recupero a destinazione museale del palazzo Prosperi Sacrati, già del Demanio e
recuperato alla proprietà del Comune di Ferrara. Esso è posto in posizione strategica
nel quadrivio di Ercole d’Este, ove il suo imponente portale si propone a degno
confronto con il prestigioso palazzo dei Diamanti, mentre gli ampi spazi possono ben
risultare utili nella configurazione del polo museale di arte moderna.
Dopo la consegna delle analisi preliminari e la definizione del progetto di
recupero, inizieranno i lavori per restituire la Chiesetta di San Giuliano alla sua
funzione devozionale e al suo valore artistico. Numerose altre sono le segnalazioni di
interventi su edifici di culto che abbisognano di tutela per i loro contenuti artistici e
culturali. Come sempre sarà d’obbligo un’attenta valutazione e un confronto delle
tante necessità, mantenendo ben presente anche l’opportunità che vi sia una
adeguata preventiva programmazione delle risorse economiche necessarie per la
conservazione, nei casi ove il bene culturale venga avulso dal suo naturale contesto,
per porre quest’ultimo a diversa destinazione e reddito.
Siamo sempre stati vicini alle attività di Ferrara Musica, cui non mancherà la nostra
attenzione anche nel futuro assetto che venga definito per meglio rispondere allo
sviluppo dei tempi. Inoltre, sicuramente non dimenticheremo che numerose sono le
realtà che si impegnano sul nostro territorio nel campo concertistico e musicale,
come l’Orchestra Città di Ferrara, l’Orchestra a plettro Gino Neri, la Corale Veneziani,
il Jazz Club e tanti altri.
A queste si affiancano le stagioni teatrali e musicali organizzate da comuni ed
altri enti pubblici e privati della provincia, a testimonianza del gradimento che queste
iniziative incontrano in una fascia sempre più ampia della nostra popolazione.
28
Le attività espositive del Comune di Ferrara hanno rappresentato una
componente importante dell’offerta culturale della nostra città. Prendiamo atto con
soddisfazione dell’impegno espresso nelle sedi competenti affinché queste possano
proseguire sui livelli qualitativi conseguiti, anche in parallelo e coerentemente con le
iniziative della Fondazione Ermitage Italia, cui pure presteremo la necessaria
attenzione.
Riteniamo che possano concretizzarsi nel prossimo esercizio alcune
aspettative già in passato espresse ed in relazione alle quali sono state effettuate
alcune azioni preliminari. In particolare potrà prendere avvio il progetto di
catalogazione e studio della ceramica graffita ferrarese, di cui la Fondazione detiene
un’importante collezione, che ben si raffronta con quelle del Comune di Ferrara e
della Soprintendenza ai Beni Archeologici.
Proseguirà la collaborazione con le tante associazioni che contribuiscono a far
crescere e a diffondere la consapevolezza della ricchezza culturale del nostro
territorio, valorizzandone i molteplici aspetti.
La Ricerca scientifica e tecnologica si propone ancora una volta come un
tema da affrontare con diverse azioni convergenti. Rimane importante l’azione del
Comitato dei Sostenitori, come luogo di incontro dell’Università degli Studi con la
città, prima ancora che per la destinazione di fondi a specifici filoni di ricerca. E’ un
segnale positivo la costituzione di tavoli di confronto, in quella od in altre sedi, come il
Consorzio Ferrara Ricerche o la nuova società Parco Scientifico per le Tecnologie
Agroindustriali, cui pure la Fondazione partecipa. In questo modo si pone
l’opportunità di trattare argomenti concreti, che dalla ricerca possano far realizzare
ricadute positive per le nostre imprese ed il nostro territorio. L’auspicio è che tutti i
partecipanti siano responsabilmente protesi a conseguire questi scopi.
Un'altra esperienza importante da poco avviata è quella del progetto Ager, cui
già tante fondazioni bancarie hanno aderito e conferito ingenti risorse, finalizzate alla
costituzione di un fondo di ricerca poliennale per l’emanazione di bandi a livello
nazionale sui principali temi dell’agroalimentare.
Non mancherà poi l’attenzione alle specifiche iniziative di ricerca che i diversi
comparti universitari si propongono di attuare, privilegiando ove possibile la
formazione di giovani ricercatori, che possano confrontarsi ai migliori livelli.
29
Come noto, la propensione del nostro ateneo pone in luce i progetti che
nascono nel polo delle scienze biomedicali, per la tradizione che accompagna le
facoltà coinvolte, per la quantità e qualità delle risorse umane impegnate, per le
importanti relazioni intessute in campo internazionale.
Non di minor prestigio sono le proposte che vengono dagli altri settori, non
solo delle scienze esatte, ma ad esempio anche dalle materie umanistiche, che si
propongono con progetti di particolare spessore. A tutti riserveremo la dovuta
considerazione.
Sono sempre numerose le esigenze nel settore della Salute pubblica,
medicina preventiva e riabilitativa . Appare forte la necessità di strumentazioni
d’avanguardia, per le diverse sedi della rete ospedaliera sul territorio, che
sostengano la qualità dell’approccio al paziente, sia nella fase di diagnosi che nella
individuazione ed applicazione della terapia. Sempre più di frequente si tende poi ad
individuare idonei mezzi informatici per la condivisione delle informazioni e delle
procedure di approccio al paziente, nell’intento di ridurre le possibilità di errore ed
ampliare il patrimonio diffuso di conoscenze. Non mancherà anche nel prossimo
esercizio la nostra attenzione su questi temi.
Un campo che si afferma prepotentemente nella sua modernità è quello della
prevenzione. Si può ben dire che questa è la nuova frontiera che consente di fornire
una risposta unitaria a molteplici questioni.
Va tenuto presente che l’allungamento della vita media presuppone anche
l’aspettativa di una miglior qualità della stessa. Si tratta di un’ambizione che ciascuno
di noi coltiva, vivere a lungo e bene, ma senza scindere i due concetti. In parallelo, il
costo sociale delle azioni di prevenzione utili a raggiungere questi obiettivi risulta di
gran lunga inferiore a quello dei rimedi successivi al verificarsi delle patologie.
L’impostazione di adeguate politiche di prevenzione può pertanto conseguire il
risultato di diminuire o attenuare le situazioni di malattia e nel contempo di ridurre
l’onere economico che ne consegue per la collettività. La nostra provincia, per la sua
situazione demografica e per le competenze medico scientifiche esistenti, può ben
essere un luogo di avvio di progetti pilota in questo senso.
30
Un settore assai vario è quello del Volontariato, filantropia e beneficenza ,
nel quale si intrecciano le aspettative ed esigenze di tanti. Come ripreso anche in
altre parti di questa relazione, è opportuno tener ben presente l’esigenza di coprire
innanzi tutto quelle aspettative che si condensano attorno ai bisogni primari,
mediante le tante associazioni di volontariato ed altre entità che a ciò rispondono con
strutture permanenti ed esperienza poliennale nel settore. Le povertà, le situazioni di
abbandono, sono sicuramente temi da affrontare con grande determinazione ed
urgenza. Infine i centri di aggregazione, per rinsaldare la vicinanza tra le persone, il
vincolo sociale che consente di condividere i problemi e superare le situazioni anche
più complesse.
Altri aspetti d’intervento da non dimenticare sono quelli verso chi esce dal
carcere o tenta di svincolarsi dai diversi tipi di dipendenze (alcool, droga, ecc). Sono
tante le realtà nella nostra provincia che si occupano di queste situazioni.
In questi interventi, come negli altri prescelti, sono poi frequenti le necessità di mezzi
di trasporto, per sopperire alle tante esigenze. In questo senso riteniamo sia anche
utile favorire sistemi di coordinamento per zona, in modo da ottimizzare l’utilizzo dei
mezzi secondo le diverse modalità e tempi d’uso.
Pur se dotati di risorse minori, non vanno considerati meno importanti gli altri
settori in cui operiamo, individuati nell’ottica di completare un disegno attorno alla
persona, alle sue tante necessità ed aspettative.
L’assistenza agli anziani si pone all’attenzione per gli interventi nei confronti
delle strutture che nella nostra provincia assicurano luoghi di ricovero o di
permanenza anche solo diurna, per fornire risposte adeguate a situazioni tra loro
differenziate.
Sono in fase di completamento le riforme al sistema dell’assistenza alla
persona, che è stato oggetto di una puntuale legislazione regionale e di una
successiva fase di analisi calata sui fatti specifici del territorio. Questi passaggi
hanno comportato una profonda ristrutturazione del sistema, con particolare
riferimento agli enti che si occupavano dell’anziano, mediante operazioni di
concentramento di risorse e competenze.
31
Siamo certi che, dalla prima fase di avvio del nuovo ordinamento a livello
provinciale, sarà possibile trarre utili elementi per un confronto sulle possibilità di
collaborazione con il nostro Ente.
L’altro aspetto, che non va mai messo in secondo piano, riguarda ciò che gli
anziani stessi possono porre in campo per fornire un contributo di competenze e
esperienze, spesso con insospettato vigore, rimettendosi in gioco anche in non più
fresca età, a favore della collettività. Si tratta di un aspetto che può assumere, in un
certo senso, i caratteri della prevenzione già sviluppati per altro verso nel paragrafo
relativo alla sanità.
Sulla crescita e formazione giovanile , ribadiamo ancora la necessità di
fornire adeguato supporto alle scuole materne ed asili nido, sia per sopperire alle
necessità minori, sia per altri più sostanziosi interventi afferenti l’adeguamento delle
strutture. Questi temi si pongono a volta come indifferibili, pena la chiusura delle
attività.
Nell’ambito della educazione, istruzione e formazione , il tema ricorrente
risulta la richiesta di sostenere la realizzazione di laboratori informatici o, negli ultimi
tempi più di frequente, di laboratori linguistici. Pare indiscutibile la chiara e legittima
esigenza delle scuole di seguire l’evoluzione dei tempi su due temi così importanti ed
in qualche modo tra loro intrecciati. Infatti lo studio delle lingue è sicuramente
agevolato dalla disponibilità di tecnologie informatiche, che supportano l’attività del
docente.
Il campo d’intervento appare comunque assai diversificato, dalle scuole
elementari all’università, o addirittura a corsi di formazione d’eccellenza post laurea,
senza però dimenticare le altre forme di qualificazione professionale, nel campo
agrario, in quello edile ed in altri settori dalla meccanica all’elettronica.
Il settore che riscontra la crescita più significativa è la Famiglia e valori
connessi , che in precedenza è rimasto tra quelli patrimonialmente meno dotati e che
oggi viene proposto con un incremento di due punti percentuali, raddoppiando così le
disponibilità. Il fine è di dotarsi di adeguate risorse per un’ipotesi progettuale
innovativa. Si tratta di approfondire la possibilità di fornire un sostegno ai giovani
coniugi che, già radicati sul nostro territorio, intendono acquisire la proprietà di una
abitazione per adibirla a prima casa, individuando forme di intervento che
consentano di temperare l’onere per il tasso di interesse.
32
Oltre a questa speciale iniziativa, saranno tenute in debita considerazione i
numerosi progetti di parrocchie, centri culturali, enti ed associazioni che promuovano
il nucleo primario della nostra società civile ed i valori culturali che ne sono sottesi.
In fine va ricordata l’Assistenza al disagio mentale , un tema particolarmente
delicato, che coinvolge situazioni e sentimenti di assoluta fragilità, per cui risulta
importante la professionalità nell’approccio, come già in passato dimostrato da
associazioni con specifiche competenze in materia, come l’A.i.a.s. - Associazione
Italiana Assistenza Spastici o l’A.n.f.f.a.s. - Associazione Nazionale Famiglie di
Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale di Ferrara. Queste ogni anno
organizzano numerose e diversificate attività, supplendo alle necessità di trasporto, o
assicurando momenti di sport, di lavoro ed attività relazionali di altro tipo.
33
Signori Soci, Signori componenti dell’Organo di Indirizzo,
più volte in questa relazione abbiamo richiamato la particolare difficoltà che
grava oggi anche sulle nostre famiglie, sui nostri anziani, sui giovani ed in generale
sui più deboli. Questi sono infatti i primi a cadere oltre le soglie del disagio o della
povertà, quando la dinamica dell’economia rallenta o addirittura esprime tendenze
ancor più negative.
Riteniamo nostro compito proporre azioni in controtendenza, per temperare
questi effetti, stimolando nel contempo la società civile ad avanzare progetti in tal
senso. Pur senza formalizzare in questa fase specifici bandi a contenuto
determinato, possiamo fin da ora esprimere forte interesse per tutte le iniziative che,
nei diversi settori che attengono al sostegno e crescita della persona, diano concrete
aspettative di alleviare le situazioni di difficoltà delle categorie sociali più deboli e
disagiate.
Saremo quindi attenti a ciò che perverrà da associazioni di volontariato, dalle
molteplici forme di aggregazione del mondo cattolico, da enti pubblici e privati che
rispondano a particolari requisiti di competenza ed esperienza pluriennale pregressa,
con l’obbiettivo di fornire sollievo a destinatari quali anziani, giovani, malati, famiglie
numerose a basso o mono reddito.
Le proposte oggi formulate per la dotazione di risorse sono coerenti con questi
intenti ed auspichiamo che possiate condividerle, nell’impegno comune teso a
superare un momento difficile.
Infine, ci preme in questa occasione dare menzione del costante impegno
profuso e di ciò ringraziamo il Segretario Generale Avv. Guido Reggio ed il personale
tutto, nonché dell’ampia e disinteressata collaborazione che viene sempre fornita dai
dirigenti e dal personale della Cassa S.p.A., al cui Presidente, Dott. Alfredo Santini,
ed al Direttore Generale, Dott. Gennaro Murolo, va reso merito della disponibilità con
cui ci hanno sempre affiancato.
34
Un particolare apprezzamento per l’elevata attenzione e cordialità sempre
dimostrata dal Dott. Massimiliano Marzano, già Direttore della Banca d’Italia di
Ferrara, ed al reggente, dott. Maurizio Grassini, cui spetta il compito di trasferire alla
Sede di Bologna le residue competenze prima della prossima chiusura dopo tanti
anni di presenza nella nostra città. Infine un grato pensiero e particolare stima per
l’elevata professionalità dei Dirigenti del Ministero del Tesoro.
PER IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
IL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE
CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA
Dott. Sergio Lenzi
37
Note illustrative al Documento Programmatico Previsionale esercizio 2009
Il Documento Programmatico Previsionale stabilisce le linee operative
attraverso le quali si svilupperà l’attività della Fondazione nell’esercizio 2009.
Il Documento Programmatico Previsionale viene redatto nel rispetto delle
disposizioni legislative di cui all’art. 4 lett. B, degli artt. 7 e 8 del D.Lgs. 153/99,
dall’Atto di Indirizzo dell’agosto 1999 e dall’articolo 35 del vigente Statuto.
Anche per l’esercizio 2009, per la redazione del Documento Programmatico
Previsionale si utilizzano i prospetti e le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza in tema
di bilancio consuntivo, forniti nel marzo 2002 ed adottati nel rispetto del principio
della competenza economica.
38
Il Documento Programmatico Previsionale si compone delle voci nel dettaglio
esposte.
Voce 2 - Dividendi e proventi assimilati (€ 15.327. 800)
b) da altre immobilizzazioni finanziarie
La voce indica la stima dei dividendi delle partecipazioni azionarie della
Fondazione:
- dividendi da partecipazione nella Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.A. (€
15.297.800)
Sono indicati in misura analoga rispetto al dividendo unitario percepito
nell’esercizio 2008 (pari ad € 0,70). La ripartizione dei dividendi, per n. 21.854.000
azioni, verrà deliberata dalla Conferitaria nell’esercizio 2009;
- dividendi da partecipazione nella Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.
(€ 30.000)
La partecipazione nella Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. è rappresentata da n.
100.000 azioni privilegiate. Con riferimento all’art. 30 dello statuto della Cassa
Depositi e Prestiti S.p.A. è stato stimato un rendimento minimo garantito al tasso del
3 per cento rispetto al valore nominale dei titoli.
Voce 3 – Interessi e proventi assimilati (€ 133.750 )
a) da immobilizzazioni finanziarie (€ 8.600)
L’importo, esposto al lordo dei relativi oneri fiscali, si riferisce al portafoglio
titoli, attualmente composto da BTP aventi scadenza 01/05/2009, i cui rendimenti
sono puntualmente determinati.
b) da crediti e disponibilità liquide (€ 125.150)
Il dato esprime l’atteso rendimento delle liquidità investite in operazioni “pronti
contro termine” e gli interessi maturati sul conto corrente bancario.
39
L’ammontare dei proventi esposti nella voce è coerente con la minore
consistenza delle corrispondenti fonti reddituali, in previsione della prossima
sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale della SpA Conferitaria.
Voce 10 – Oneri (€ 1.681.000)
a) compensi e rimborsi spese ad Organi Statutari (€ 590.000)
I compensi degli organi statutari sono stati previsti tenuto conto delle
determinazioni assunte dall’Organo di Indirizzo nel corso dell’esercizio 2006.
b) per il personale (€ 185.000)
L’importo indica gli emolumenti, i contributi sociali e l’accantonamento al fondo
trattamento di fine rapporto, relativi agli emolumenti corrisposti ai dipendenti della
Fondazione. La struttura organizzativa della Fondazione prevede n. 05 unità oltre al
Segretario Generale.
Il costo del personale distaccato della Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.A.,
utilizzato nell’ambito del contratto di service, è indicato alla voce 10.i) “altri oneri”.
c) per consulenti e collaboratori esterni (€ 150.000)
La voce espone la stima di possibili costi per consulenze professionali che si
dovessero rendere necessarie durante l'esercizio 2009.
d) per servizi di gestione del patrimonio (€ 8.000)
L’importo esprime la previsione degli oneri relativi ai costi di gestione del
patrimonio.
40
g) ammortamenti (€ 130.000)
La voce indica, nel rispetto del principio di competenza, il presunto ammontare
degli ammortamenti relativi alle immobilizzazioni materiali ed immateriali.
h) accantonamenti (€ 75.000)
La voce indica l’importo prudenzialmente stimato per oneri di ordinaria
gestione, quali consulenze professionali od utenze e somministrazioni.
i) altri oneri (€ 543.000)
Si espone di seguito il dettaglio della voce:
- spese relative al contratto di service (€ 240.000)
- spese di rappresentanza (€ 10.000)
- spese tipografiche, fotocopie, cancelleria (€ 10.000)
- spese postali e telefoniche (€ 20.000)
- spese energetiche (€ 20.000)
- spese manutenzioni varie (€ 60.000)
- premi assicurativi (€ 45.000)
- spese per vigilanza (€ 3.000)
- spese per pulizia locali (€ 25.000)
- contributi associativi (€ 35.000)
- spese per comunicazioni relative all’attività istituzionale (€ 25.000)
- spese e disposizioni varie (€ 50.000)
Voce 13 – Imposte (€ 259.500)
La voce prevede la quantificazione degli oneri fiscali e tributari per l'esercizio
2009 sulla base della normativa vigente.
41
Voce 14 – Accantonamento alla riserva obbligatoria (€ 2.704.210)
L’importo è pari al 20% dell’avanzo di esercizio.
E’ stato determinato secondo le indicazioni del Ministero dell’Economia e delle
Finanze di cui al decreto del 20 marzo 2008, con il quale sono stati regolamentati gli
accantonamenti alla riserva obbligatoria ed alla riserva per integrità del patrimonio
per il bilancio consuntivo dell’esercizio 2007.
Voce 15 – Disponibilità per erogazioni (€ 7.528.121 )
La voce si sostituisce, con diversa denominazione, a quella utilizzata nel
prospetto indicato dall’Autorità di Vigilanza in tema di bilancio consuntivo, per le
erogazioni che saranno deliberate in corso d’esercizio.
L’impiego di tali risorse, nei singoli settori rilevanti e negli altri settori statutari,
è oggetto di programmazione specifica nella relazione del Consiglio di
Amministrazione, nel rispetto dei vincoli di legge esistenti.
Voce 16 – Accantonamento al fondo per il volontaria to – legge n. 266
del 11/08/1991 (€ 360.561)
La quota è stata calcolata nel rispetto della normativa di cui all’art 9.7 dell’Atto
di Indirizzo del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 19 aprile 2001.
42
Voce 17 – Accantonamento ai fondi per attività di i stituto – al fondo
stabilizzazione per erogazioni (€ 850.000)
In coerenza con la dinamica negli anni delle erogazioni deliberate, la voce
prevede l’accantonamento prudenzialmente stimato per la stabilizzazione delle
erogazioni.
Voce 18 – Accantonamento alla riserva per integrità del patrimonio
(€ 2.208.158)
L’importo è pari al 15% dell’avanzo di esercizio
E’ stato determinato secondo le indicazioni del Ministero dell’Economia e delle
Finanze di cui al decreto del 20 marzo 2008, con il quale sono stati regolamentati gli
accantonamenti alla riserva obbligatoria ed alla riserva per integrità del patrimonio
per il bilancio consuntivo dell’esercizio 2007.
In conclusione, il programma degli accantonamenti e degli investimenti è stato
formato in osservanza delle norme di legge e statutarie, con riferimento all’obiettivo
della salvaguardia della integrità economica del patrimonio della Fondazione.
PER IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
IL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE
CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA
Dott. Sergio Lenzi
44
Signori Soci, Signori Componenti dell’Organo di Indirizzo,
il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Documento programmatico e
previsionale dell’attività della Fondazione per l’esercizio 2009 nella seduta del 2
ottobre 2008.
In tale documento, la nota illustrativa dettaglia le grandezze numeriche e
precisa le proposte di destinazione delle risorse alle erogazioni istituzionali ed ai
fondi del patrimonio.
E’ possibile, pertanto, trarre un giudizio informato sull’osservanza dei canoni
della competenza economica e della continuità programmatico-gestionale dell’Ente,
e del rispetto dei vincoli di scopo, di economicità della gestione e di salvaguardia
dell’integrità del patrimonio,.
Si ricorda che l’art. 24, 1° comma, alle lettere h) , i) e g), dello Statuto rimette al
parere dell’Assemblea ed alle determinazioni conclusive dell’Organo di Indirizzo il
quadro previsionale per il governo delle gestioni erogative e del patrimonio nel corso
dell’anno 2009.
1) L’aggregato dei proventi è previsto in euro 15.4 61.550.
I dividendi che potranno essere percepiti dalle partecipazioni alla Cassa di
Risparmio di Ferrara S.p.A. ed alla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., nonché gli
interessi ed i proventi assimilati, ottenibili dalle gestioni finanziarie e di investimento,
sono evidenziati in tale aggregato. I parametri di valutazione dei detti proventi sono
indicati nella nota illustrativa.
Dal confronto con i corrispondenti dati esposti nel preventivo per il 2008,
emerge per il 2009 un incremento dei dividendi del 2,94%, e un decremento dei
proventi finanziari dell’ 87,20 %.
2) L’aggregato degli oneri di gestione, comprensivo di tutti i costi per il
mantenimento della struttura e per la gestione del patrimonio nonché degli
ammortamenti, degli oneri straordinari e delle impo ste e tasse è previsto in
euro 1.940.500.
L’indicato ammontare comprende gli importi delle spese correnti di
45
funzionamento e di gestione del patrimonio per euro 1.681.000 e degli oneri fiscali
per euro 259.500.
3) L’avanzo di esercizio è determinato, per differe nza tra i due precedenti
aggregati, in euro 13.521.050.
Tale ammontare è superiore di euro 371.749,00 rispetto a quello previsto
nell’analogo documento per l’esercizio 2008, espressivo di un più 2,83%.
4) Le risorse destinate alle erogazioni istituziona li e agli accantonamenti ai
fondi del patrimonio sono stanziate con lo stesso a mmontare dell’avanzo,
perseguendosi il pareggio economico.
In particolare:
- gli accantonamenti alle riserve ammontano a euro 4.732.368.
Essi sono costituiti: da euro 2.704.210 alla riserva obbligatoria e da euro 2.028.158
alla riserva per l’integrità del valore reale del patrimonio.
A tali accantonamenti è stato destinato, pertanto, il 35% dell’avanzo ;
- le risorse disponibili per le erogazioni di statuto e di legge sono di euro
8.788.682 Tali erogazioni rappresentano pertanto il 65% dell’avanzo .
Le indicate percentuali coincidono con le corrispondenti del bilancio preventivo
per l’esercizio 2008.
Il confronto, in forma scalare, tra proventi, oneri, accantonamenti e
disponibilità per le erogazioni, di legge e di Statuto, è il seguente:
PROVENTI PATRIMONIALI € 15.461.550
- dedotti:
ACCANTONAMENTI PATRIMONIALI € 4.732.368
- residuano: € 10.729.182
46
- dedotte:
USCITE PER COSTI E SPESE
DI AMMINISTRAZIONE E DI
FUNZIONAMENTO € 1.940.500
- residuano:
DISPONIBILITA’ PER LE EROGAZIONI
DI LEGGE E DI STATUTO € 8.788.682
Il programma delle erogazioni nei settori indicati dalle norme di legge e dallo
statuto, per complessivi euro 7.578.121, è precisato nella relazione di presentazione
del Documento Programmatico. All’indicato ammontare va aggiunto
l’accantonamento prudenziale al fondo di stabilizzazione per le erogazioni di euro
850.000.
E’ stato previsto, infine, l’accantonamento della somma di euro 360.561, alla
voce 16 del Documento in esame, in ossequio alla “legge sul volontariato”, ex art. 15,
1° comma, L. 266/1991.
Il Collegio Sindacale dichiara, a conclusione, di non avere rilievi od
osservazioni da formulare sul bilancio preventivo per l’esercizio 1° gennaio – 31
dicembre 2009, ritenendolo redatto in forma completa e con la stima prudente e
motivata dei valori esposti.
IL COLLEGIO SINDACALE
Il Presidente del Collegio Sindacale
( dott. Giantomaso Giordani )
I Sindaci
( dott. Tullio Chiesa )
( dott. Ettore Donini )