DPP 2009 per PDF - Fondazione Carife · 5 Componente Organo di Indirizzo Ente designante 1....

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0 DOCUMENTO PROGRAMMATICO PREVISIONALE 1 GENNAIO 31 DICEMBRE 2009

Transcript of DPP 2009 per PDF - Fondazione Carife · 5 Componente Organo di Indirizzo Ente designante 1....

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DOCUMENTO

PROGRAMMATICO

PREVISIONALE

1 GENNAIO

31 DICEMBRE 2009

1

Indice

pagina Elenco componenti Consiglio di Amministrazione e Collegio dei Sindaci Revisori..... 2

Elenco componenti Organo di Indirizzo con Enti Designanti...................................... 4

Elenco alfabetico dei Soci.......................................................................................... 6

Elenco dei Soci per anno di nomina .......................................................................... 9

Relazione del Consiglio di Amministrazione ............................................................ 13

Documento Programmatico Previsionale e note illustrative .................................... 35

Relazione del Collegio dei Sindaci Revisori............................................................ 43

2

ELENCO COMPONENTI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E COLLEGIO DEI SINDACI REVISORI

3

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

LENZI Dott. SERGIO PRESIDENTE

PUGLIOLI Dott. PIERO VICE PRESIDENTE

CAVALLARI Dott. ENZO CONSIGLIERE

CAVAZZINI Dott. GIAN CARLO CONSIGLIERE

MANUZZI Dott. ENNIO CONSIGLIERE

MAZZONI Dott. MARIO CONSIGLIERE ANZIANO

RAVENNA A VV. PAOLO CONSIGLIERE

SGARBI Cav. ABDON CONSIGLIERE

ZANARDI Dott.ssa FRANCESCA CONSIGLIERE

COLLEGIO DEI SINDACI REVISORI

GIORDANI Dott. GIANTOMASO PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE

DONINI Dott. ETTORE SINDACO EFFETTIVO

CHIESA Dott. TULLIO SINDACO EFFETTIVO

SEGRETARIO GENERALE

REGGIO Avv. GUIDO SEGRETARIO GENERALE

4

ELENCO COMPONENTI ORGANO DI INDIRIZZO CON ENTI DESIGNANTI

5

Componente Organo di Indirizzo Ente designante

1. BALDISSEROTTO Avv. Enrico Ordini Professionali

2. BLANZIERI Mons. Armando Curia Arcivescovile

3. BONORA Rag. Roberto Presidente Confindustria Ferrara

4. BORGATTI Avv. Vittorio Assemblea dei Soci

5. BORSETTI Sig. Cesare Assemblea dei Soci

6. BRAGA Sig. Loris Presidente Federazione Prov.le Coltivatori Diretti Ferrara

7. BRUNI Cav. Paolo Assemblea dei Soci

8. CAMPI Prof. Carlo Alberto Università degli Studi di Ferrara

9. CAVALLINI Geom. Alberto Assemblea dei Soci

10. CHIAVIERI Sig. Renato Presidente Confartigianato Provinciale di Ferrara

11. DONDI Dott. Mirco Lega Coop

12. DONINI Prof. Ippolito Assemblea dei Soci

13. FINZI CONTINI Sig. Paolo Assemblea dei Soci

14. FOGLI Sig.ra Laura Comuni di Copparo, Comacchio, Goro e Codigoro

15. GHERARDI Agr. Nicola Presidente Unione Provinciale degli Agricoltori

16. GIBELLI Rag. Graziano Presidente Associazione Commercianti Provinciale di Ferrara

17. GIURIATTI Dott.ssa Susanna Ordini Professionali

18. GOVONI Geom. Paolo Presidente Provinciale di Ferrara Confederazione Nazionale

dell’Artigianato e della Piccola Impresa

19. GUGLIELMI Avv. Stefania Amministrazione Provinciale di Ferrara

20. GUIDI P.A. Giuliano Assemblea dei Soci

21. LEPRINI Ing. Gian Domenico Amministrazione Provinciale di Ferrara

22. MALACARNE Arch. Andrea Associazioni Culturali: Accademia delle Scienze, Deputazione Ferrarese di

Storia Patria, Ferrariae Decus, Italia Nostra Sez. Ferrara

23. MANTOVANI Prof. Sergio Comuni di Argenta, Bondeno, Cento e Portomaggiore

24. MASCELLANI Ing. Roberto Assemblea dei Soci

25. MIGLIOLI Dott. Valerio Presidente Confesercenti Provinciale di Ferrara

26. MILESI GUASONI Sig. M. Luisa Assemblea dei Soci

27. MORELLI Dott.ssa Gloria Camera Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura Ferrara

28. MORI Prof. Giancarlo Comune di Ferrara

29. NORI ZUFFELLATO Sig.ra Vittorina Assemblea dei Soci

30. PADOVANI Sig. Romeo Assemblea dei Soci

31. PARAMUCCHI Rag. Paolo Segretari Generali Provinciali di CGIL, CISL, UIL

32. PEDRONI Dott.ssa Paola Assemblea dei Soci

33. RAVALLI Ing. Giuseppe Assemblea dei Soci

34. RONCARATI Dott. Carlo Alberto Assemblea dei Soci

35. SANI Dott. Ludovico Assemblea dei Soci

36. SANTINI Sig. Leopoldo Assemblea dei Soci

37. SANTINI Geom. Luciano Assemblea dei Soci

38. SARTORI Sig. Alberto Consorzi di Bonifica

39. SETTE Prof. Vincenzo Presidente Confcooperative – Unione Provinciale di Ferrara

40. SICONOLFI Prof. Paolo Assemblea

41. TALMELLI Dott.ssa Simonetta Monica Assemblea

42. TOLA Prof.ssa Maria Rosaria Comune di Ferrara

43. VANCINI Dott. Giuseppe Assemblea dei Soci

44. VARESE Prof. Ranieri Associazioni Culturali: Accademia delle Scienze, Deputazione Ferrarese di

Storia Patria, Ferrariae Decus, Italia Nostra Sez. Ferrara

45. VERTUANI Dott. Alberto Assemblea dei Soci

46. VEZZANI Avv. Luigi Assemblea dei Soci

47. VIGANELLI Ing. Claudio Presidente Prov.le di Ferrara della Confederazione Italiana Agricoltori

congiuntamente al Presidente Prov.le Associazione Piccole e Medie

Industrie Ferrara

48. VOLPIN Sig. Riccardo Assemblea dei Soci

49. ZANARDI Dott. Giorgio Assemblea dei Soci

50. ZANZI Dott. Carlo Assemblea dei Soci

6

ELENCO ALFABETICO DEI SOCI

7

Elenco alfabetico dei Soci

1. ALBERGHINI SIG. ANTONIO

2. AMBROSONE SIG. SERGIO

3. ANSELMI AVV. GIORGIO

4. ARGENTINI DOTT. LUIGI

5. ARTIOLI M° ANGELO

6. ARTIOLI DOTT. TIZIANO

7. BALDISSEROTTO AVV. ENRICO *

8. BARBIERI SIG. NICOLA

9. BASSI ARCH. CARLO

10. BELLETTATO SIG. ETTORE

11. BELVEDERI AVV. LUIGI

12. BENETTI SIG. ANDREA

13. BERTELLI DOTT. MARCELLO

14. BERZOINI RAG. TERZO

15. BIANCHI SIG. MARINO

16. BIGHINATI PROF.SSA DALIA

17. BIGNOZZI P.I. FRANCO

18. BOARI AVV. GIORGIO

19. BOLOGNESI AVV. DARIO

20. BOLOGNESI DOTT. EUGENIO

21. BOLOGNESI DOTT. PAOLO

22. BONORA PIER LUIGI

23. BONORA RAG. ROBERTO *

24. BORGATTI AVV. VITTORIO *

25. BORSETTI SIG. CESARE *

26. BROGLI SIG. GILBERTO

27. BRUNI GR. UFF. NINO

28. BRUNI RAG. PAOLO *

29. BUZZONI DOTT. ANDREA

30. CAMERANI COMM. ANTONIO

31. CANETTO GEOM. ANTONIO

32. CAPATTI P.I. ALEANDRO

33. CAPATTI ING. SERGIO CESARE

34. CARPANELLI DOTT. PIETRO

35. CAVALLARI DOTT. ENZO *

36. CAVALLARI AVV. SERGIO

37. CAVALLINI GEOM. ALBERTO *

38. CAVAZZINI DOTT. GIAN CARLO *

39. CAVOLESI ING. MASSIMO

40. CHIAPPINI DOTT.SSA ALESSANDRA

41. CHIESA DOTT. TULLIO *

42. COSTATO PROF. AVV. LUIGI

43. CRISTOFORI DOTT. FRANCESCO

44. CRISTOFORI ON. NINO

45. DALLA CASA Mº LUCIANO

46. DALLE VACCHE DOTT. FRANCO

47. DAL PIAZ PROF. PIETRO

48. DI MUNNO SIG. ANTONIO

49. DONINI PROF. IPPOLITO *

50. DROGHETTI RAG. ANTONIO

51. FAVA DOTT. GIANNI

52. FAVA DOTT. RICCARDO

53. FELLONI RAG. GIULIO

54. FERRARI SIG. PAOLO

55. FINESSI DOTT. SISTO

56. FINZI CONTINI SIG. PAOLO *

57. FRANCESCHINI AVV. GIORGIO

58. FRIGHI BARILLARI Ma GIULIANA

59. GAMBERINI RAG. AMEDEO

60. GHINELLI PROF. FLORIO

61. GIBELLI RAG. GRAZIANO *

62. GOVONI GEOM. PAOLO *

63. GUGLIELMINI SIG. ALESSANDRO

64. GUIDI P.A. GIULIANO *

65. GUIDI DOTT. MARIO

66. GUIZZARDI DOTT. GIANNI

67. GULINELLI DOTT.SSA ALESSANDRA

68. GULINELLI CAV. LUIGI

69. GUZZINATI AVV. ROMANO

70. GUZZINATI AVV. VANNI

71. INDELLI AVV. GIUSEPPE

72. INDELLI AVV. PAOLO OGGERO

73. LAZZARI DOTT. PAOLO

74. LENZI P.A. SERGIO

75. LENZI DOTT. SERGIO *

76. MAGNI SIG. RENZO

77. MAIARELLI DOTT. MASSIMO

78. MAIARELLI ING. RICCARDO

79. MALACARNE PROF. PAOLO

80. MALAGODI PROF. PAOLO

81. MANCA DOTT. FRANCO

82. MANFREDINI GEOM. TIZIANO

83. MANSERVISI DOTT. CARLO

84. MANTOVANI AVV. FRANCO

85. MANUZZI DOTT. ENNIO *

86. MARCHETTI DOTT. MASSIMO 87. MARCHIORI DOTT. DANTE

88. MARI DOTT. ALESSANDRO

89. MASCELLANI ING. ROBERTO *

90. MAZZANTI AVV. MASSIMO 91. MAZZONI DOTT. MARIO *

92. MELLONI SIG. BRUNO

93. MERLI RAG. CORRADINO

94. MEZZOGORI DOTT. PAOLO

95. MIGLIOLI DOTT. VALERIO *

96. MILESI GUASONI SIG.RA M.LUISA *

97. MINGOZZI ING. CLAUDIO

98. MONTAGNESE SIG. FRANCESCO

99. MONTANARI SIG. GUIDO

100. MONTELEONE DOTT. CATALDO

101. MORSIANI PROF. MARIO

102. MURARO DOTT. DOMENICO

103. NANNI DOTT. TEODORICO

104. NATALI GEOM. LUCA

105. NORI ZUFFELLATO SIG.RA VITTORINA *

106. PADOVANI SIG. ROMEO *

107. PARAMUCCHI RAG. PAOLO *

8

108. PEDRONI DOTT.SSA PAOLA *

109. PIERINI ING. LUCA

110. PISTOCCHI DOTT.SSA MARIA TERESA

111. PONTINI SIG. GIANNI

112. PROVASI SIG. SERGIO

113. PUGLIOLI DOTT. PIERO *

114. RAVALLI SIG. GIORGIO

115. RAVALLI ING. GIUSEPPE *

116. RAVENNA AVV. PAOLO *

117. RICCI RAG. RENZO

118. RIZZATI DOTT. GUIDO

119. RONCARATI DOTT. CARLO ALBERTO *

120. ROVIGATTI AVV. PAOLO

121. RUZZICONI SIG. GIUSEPPE

122. SAINI DOTT. PAOLO 123. SAINI ING. RENATO

124. SALETTI SIG. ROBERTO

125. SANI DOTT. LUDOVICO *

126. SANSONI RAG. NICOLA

127. SANTINI DOTT. ALFREDO

128. SANTINI SIG. LEOPOLDO *

129. SANTINI GEOM. LUCIANO *

130. SARTORI SIG. ALBERTO *

131. SCANELLI DOTT. GIOVANNI

132. SCARAMAGLI DOTT. PIER CARLO

133. SCUTELLARI DOTT. FRANCESCO

134. SGARBI CAV. ABDON *

135. SICONOLFI PROF. PAOLO *

136. SQUARZONI AVV. SILVIA 137. STEFANI PROF. DOTT. GIORGIO

138. TALMELLI DOTT.SSA SIMONETTA MONICA *

139. TARTARI ING. GIAN LUIGI

140. TOFFOLI DOTT. GIUSEPPE

141. TOSCANO AVV. GIUSEPPE

142. TREVISANI SIG. LUCIANO

143. VANCINI DOTT. GIUSEPPE *

144. VARESE PROF. RANIERI *

145. VASSALLI SIG. OLIVIO 146. VENTURI PROF. GIAN ANTONIO

147. VERONESI AVV. ROMANO

148. VERTUANI DOTT. ALBERTO *

149. VEZZANI AVV. LUIGI *

150. VIANI RAG. ALESSANDRO

151. VITA FINZI ZALMAN ING. PAOLO

152. VOLPIN SIG. RICCARDO *

153. VULLO PROF. CALOGERO

154. ZAGHI SIG. MASSIMO MARIO

155. ZAINA ING. GIANLUIGI

156. ZANARDI RAG. ENZO

157. ZANARDI DOTT. GIORGIO *

158. ZANARDI BARGELLESI D.SSA FRANCESCA*

159. ZANZI DOTT. CARLO *

160. ZUCCHI SIG. GIANLUIGI

N. B. In carattere corsivo sono elencati i soci designati da

Enti, Organismi economico-professionali ed Istituzioni

culturali ai sensi della Legge 218/90. Contrassegnati con asterisco i soci sospesi poiché

nominati in altri organi della Fondazione.

9

Elenco dei Soci per anno di nomina

A Vita :

RAVENNA Avv. Paolo 1956

FRANCESCHINI Avv. Giorgio 1957

CRISTOFORI On. Nino 1963

INDELLI Avv. Giuseppe 1963

SANI Dott. Ludovico 1963

STEFANI Prof.Dott. Giorgio 1963

DALLA CASA Mº Luciano 1966

ZANARDI Dott. Giorgio 1966

ANSELMI Avv. Giorgio 1970

CAVAZZINI Dott. Giancarlo 1970

SANTINI Dott. Alfredo 1970

ZANARDI Rag. Enzo 1970

LENZI P.A. Sergio 1972

MANTOVANI Avv. Franco 1972

MORSIANI Prof. Mario 1972

ROVIGATTI Avv. Paolo 1972

BIGNOZZI P.I. Franco 1973

CANETTO Geom. Antonio 1973

GUIDI P.A. Giuliano 1973

RAVALLI Ing. Giuseppe 1973

ARTIOLI Mº Angelo 1976

BERZOINI Rag. Terzo 1976

CAMERANI Comm. Antonio 1978

CAPATTI Ing. Sergio Cesare 1978

CAVALLARI Dott. Enzo 1978

FINESSI Dott. Sisto 1978

GUZZINATI Avv. Vanni 1978

SAINI Ing. Renato 1978

BERTELLI Dott. Marcello 1979

MALAGODI Prof. Paolo 1979

SANTINI Geom. Luciano 1979

SICONOLFI Prof. Paolo 1979

TARTARI Ing. Gian Luigi 1979

DROGHETTI Rag. Antonio 1980

GUZZINATI Avv. Romano 1980

SGARBI Cav. Abdon 1980

BOARI Avv. Giorgio 1982

GUGLIELMINI sig. Alessandro 1982

MANSERVISI Dott. Carlo 1982

ALBERGHINI Sig. Antonio 1983

BIANCHI Sig. Marino 1983

10

BROGLI Sig. Gilberto 1983

COSTATO Prof. Avv. Luigi 1983

FAVA Dott. Gianni 1983

FRIGHI BARILLARI Mª Giuliana 1983

MARCHIORI Dott. Dante 1983

MARI Dott. Alessandro 1983

MAZZONI Dott. Mario 1983

MILESI GUASONI Sig.ra M.Luisa 1983

TOFFOLI Dott. Giuseppe 1983

BOLOGNESI Dott. Paolo 1985

BORGATTI Avv. Vittorio 1985

MANUZZI Dott. Ennio 1985

NANNI Dott. Teodorico 1985

VERTUANI Dott. Alberto 1985

VIANI Rag. Alessandro 1985

ZANZI Dott. Carlo 1985

Soci con scadenza ventennale ex art.9 Statuto approvato con decreto del Ministr o in data 12/2/1986:

PUGLIOLI Dott. Piero 1986

RICCI Rag. Renzo 1986

DONINI Prof. Ippolito 1989

MALACARNE Prof. Paolo 1989

Soci con scadenza decennale ex art.6 Statuto approvato con decreto del Ministr o del Tesoro n.43617 del 13/12/1991:

a) per elezione

PONTINI Sig. Gianni 1997

RONCARATI Dott. Carlo Alberto 1997

CAVALLINI Geom. Alberto 1998

MERLI Rag. Corradino 1998

NORI ZUFFELLATO Sig.ra Vittorina 1998

VOLPIN Sig. Riccardo 1998

CHIAPPINI Dott.ssa Alessandra 1999

CHIESA Dott. Tullio 1999

MASCELLANI Ing. Roberto 1999

PEDRONI Dott.ssa Paola 1999

b) per designazione

BONORA Rag. Roberto CONFCOOP. 1992

BRUNI Rag. Paolo CONFCOOP. 1992

LENZI Dott. Sergio UN.PROV.AG. 1992

MIGLIOLI Dott. Valerio CONFESERC. 1992

SARTORI Sig. Alberto C.C.I.A.A. 1992

VANCINI Dott. Giuseppe F.F.A. Art. 1992

ZANARDI Dott.ssa Francesca FERRARIAE DECUS 1996

VARESE Prof. Ranieri DEP.FERR.STORIA

PATRIA 1997

11

VITA FINZI ZALMAN Ing. Paolo UN. INDUSTRALI 1999

RUZZICONI Sig. Giuseppe C.G.I.L. 2000

CARPANELLI Dott. Pietro CONS. NOTARILE 2000

PADOVANI Sig. Romeo UN. INDUSTRIALI 2000

PARAMUCCHI Rag. Paolo C.I.S.L. 2000

Soci con scadenza decennale ex art. 18 Statuto approvato con delibera 11/4/20 01 (pubblic. G.U. n. 122 del 28/5/2001)

BELLETTATO Sig. Ettore 2001

CAVOLESI Ing. Massimo 2001

GOVONI Geom. Paolo 2001

GUIDI Dott. Mario 2001

GUIZZARDI Dott. Gianni 2001

MANCA Dott. Franco 2001

MANFREDINI Geom. Tiziano 2001

MELLONI Sig. Bruno 2001

SANSONI Rag. Nicola 2001

SANTINI Sig. Leopoldo 2001

SCARAMAGLI Dott. Piercarlo 2001

TREVISANI Sig. Luciano 2001

VERONESI Avv. Romano 2001

VEZZANI Avv. Luigi 2001

ZUCCHI Sig. Gianluigi 2001

ARGENTINI Dott. Luigi 2004

BASSI Arch. Carlo 2004

BELVEDERI Avv. Luigi 2004

BORSETTI Sig. Cesare 2004

BUZZONI Dott. Andrea 2004

CAVALLARI Avv. Sergio 2004

DALLE VACCHE Dott. Franco 2004

FELLONI Rag. Giulio 2004

FERRARI Sig. Paolo 2004

FINZI CONTINI Sig. Paolo 2004

MAZZANTI Avv. Massimo 2004

MEZZOGORI Dott. Paolo 2004

MONTELEONE Dott. Cataldo 2004

SAINI Dott. Paolo 2004

SALETTI Sig. Roberto 2004

SCANELLI Dott. Giovanni 2004

TALMELLI Dott.ssa Simonetta Monica 2004

VENTURI Prof. Gian Antonio 2004

ZAINA Ing. Gianluigi 2004

BALDISSEROTTO Avv. Enrico 2005

CAPATTI P.I. Aleandro 2005

FAVA Dott. Riccardo 2005

MAIARELLI Ing. Riccardo 2005

MARCHETTI Dott. Massimo 2005

PISTOCCHI Dott.ssa Maria Teresa 2005

VULLO Prof. Calogero 2005

ARTIOLI Dott. Tiziano 2006

BIGHINATI Prof.ssa Dalia 2006

12

BOLOGNESI Avv. Dario 2006

BOLOGNESI Dott. Eugenio 2006

DAL PIAZ Prof. Pietro 2006

MAIARELLI Dott. Massimo 2006

MONTAGNESE Sig. Francesco 2006

MONTANARI Sig. Guido 2006

PIERINI Ing. Luca 2006

PROVASI Sig. Sergio 2006

SQUARZONI Avv. Silvia 2006

VASSALLI Sig. Olivio 2006

BARBIERI Sig Nicola 2007

BENETTI Sig. Andrea 2007

BONORA Dott. Pier Luigi 2007

BRUNI Gr. Uff. Nino 2007

CRISTOFORI Dott. Francesco 2007

GIBELLI Rag. Graziano 2007

LAZZARI Dott. Paolo 2007

RIZZATI Dott. Guido 2007

SCUTELLARI Dott. Francesco 2007

TOSCANO Avv. Giuseppe 2007

ZAGHI Sig. Massimo Mario 2007

AMBROSONE SIG. SERGIO 2007

DI MUNNO SIG. ANTONIO 2007

GULINELLI DOTT.SSA ALESSANDRA 2007

INDELLI AVV. PAOLO OGGERO 2007

MAGNI SIG. RENZO 2007

MINGOZZI ING. CLAUDIO 2007

RAVALLI SIG. GIORGIO 2007

GAMBERINI RAG. AMEDEO 2008

GHINELLI PROF. FLORIO 2008

GULINELLI CAV. LUIGI 2008

MURARO DOTT. DOMENICO 2008

NATALI GEOM. LUCA 2008

13

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

14

Premessa – Le considerazioni che vengono ogni anno svolte per la

formazione del documento di previsione, necessariamente si riferiscono e si calano

nella nostra realtà provinciale, a monitorarne le esigenze, a testarne le potenzialità, a

delinearne le possibili linee di sviluppo.

Mai in passato come oggi queste riflessioni sono influenzate in misura

determinante da eventi esterni, ossia da condizioni e situazioni di natura economica

e finanziaria di livello globale, che determinano sempre più direttamente e

pesantemente le variabili positive o, più spesso, negative, da cui trarre gli elementi

necessari del ragionamento.

Sono sotto gli occhi di tutti i fenomeni di mutamento degli equilibri derivanti

dalla pressione produttiva dei paesi emergenti, con conseguenti tensioni sui prezzi

delle materie prime. Altrettanto e forse più pesanti sono i fenomeni di turbamento dei

mercati finanziari le cui cause sono sicuramente da imputare non solo alla crisi dei

mutui subprime, ma anche all’effetto moltiplicatore della stessa, che trova le sue

fondamenta nelle cartolarizzazioni e nell’espansione di prodotti finanziari sintetici

sempre più complessi e slegati dal mondo della produzione.

Questi fenomeni hanno creato un clima di incertezza diffusa, che trova

purtroppo riscontro concreto nelle crescenti difficoltà delle famiglie: la dinamica

dell’inflazione, la crescita in particolar modo dei prezzi dell’energia e dei più

importanti generi alimentari, sono fattori sempre più determinanti nella misurazione

della situazione sociale ed economica anche del nostro territorio. Ci consola il fatto

che la provincia di Ferrara tradizionalmente reagisce più lentamente di altre zone

dell’Emilia ai fattori economici, sia in positivo che in negativo. La speranza è di poter

cogliere quindi il momento del rimbalzo senza aver subìto una discesa troppo

profonda.

Se si condivide anche parzialmente il quadro delineato, sembra perciò

necessario guardare al 2009 con attenzione e responsabilità, meditando le misure da

porre eventualmente in atto per portare il nostro sostegno alle emergenze evidenti o

nascoste, e distribuire le risorse in modo ancor più accorto di quanto operato in

passato.

Sicuramente questo ragionamento pone agli organi della Fondazione,

ciascuno per le proprie competenze, importanti responsabilità di orientamento e

indirizzo, come di valutazione e selezione nell’ambito dei settori di intervento e degli

15

specifici progetti. Ma pone anche precise responsabilità ai nostri interlocutori, sotto il

profilo della collaborazione per la miglior programmazione e realizzazione delle

attività di progetto.

In concreto si tratta di impostare per il 2009 un metodo di lavoro, che definirà

fra l’altro una precisa scansione temporale per la ricezione delle proposte di

intervento, per la loro valutazione e deliberazione, oltre che per gli aspetti

amministrativi che ne conseguono.

Inoltre sarà possibile stimolare la ricezione di proposte su temi specifici, che

possano rispondere alle esigenze più urgenti, marcatamente connesse alla

situazione di disagio economico e sociale prima descritta.

Politiche di investimento e previsioni reddituali - L’intento della

Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara da sempre dichiarato nell’ambito delle

politiche di investimento è quello di conseguire una redditività a medio termine in

linea con l’obiettivo principale della conservazione del capitale, anche in termini reali.

Si intende pertanto privilegiare soluzioni di gestione finanziaria adeguatamente

prudenti, non tese ad una redditività accentuata.

Va in primo luogo ricordato che, in relazione alla dimensione patrimoniale

della Fondazione, la legge consente oggi il mantenimento della partecipazione di

controllo nella società conferitaria. Questa rappresenta tuttora il nostro principale

investimento ed è oggetto della massima attenzione e tutela. La linea di condotta

adottata dalla Fondazione si è mantenuta costante negli anni ed è ispirata a due

principi fondamentali. Il primo attiene al sostegno concreto sempre fornito ai

programmi di crescita e consolidamento sviluppati dalla banca. Il secondo è quello

della rigorosa separazione e non ingerenza nelle rispettive competenze. La Cassa di

Risparmio di Ferrara S.p.A. ha assunto in autonomia le decisioni afferenti il ruolo e le

strategie che l’hanno portata a capo di un gruppo bancario ormai di medie

dimensioni, composto da altre società bancarie controllate e da alcune società

prodotto e società di servizi al gruppo stesso.

La distribuzione territoriale delle società menzionate, in coordinamento con il

piano di espansione territoriale diretto della banca, unitamente alla diversificazione

delle attività consentono di apprezzare il rafforzamento della Cassa di Risparmio di

16

Ferrara S.p.A. ed il miglioramento del profilo di rischio dell’investimento della

Fondazione.

A tale proposito, la banca conferitaria ha intrapreso nei mesi scorsi le

procedure di autorizzazione per un progetto di aumento di capitale sociale, atto a

sostenere le politiche di espansione meglio definite nel piano industriale elaborato

nel 2007. Come già emerso dalle più recenti riunioni dell’Assemblea dei Soci e

dell’Organo di Indirizzo, l’intento della Fondazione è quello di mantenere allo stato

attuale inalterata la propria quota percentuale di partecipazione nella società

bancaria. Di conseguenza, in base al progetto di aumento in discorso, la Fondazione

Cassa di Risparmio di Ferrara sarà chiamata ad esercitare il diritto di prelazione

spettante, con un esborso nei prossimi mesi, preventivato in circa 47 milioni di euro.

Le previsioni espresse nel presente Documento sono state formate tenendo

conto di tale situazione, sia per quanto riguarda i flussi di cassa, che per le rendite

patrimoniali.

Come già negli anni passati è inoltre opportuno un richiamo all’aspetto del

collegamento funzionale degli investimenti patrimoniali del nostro Ente con le finalità

istituzionali (art. 7 comma 1 del D.Lgs. 153/1999), per il quale va ricordata la

partecipazione detenuta nella Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (pari a nominali €

1.000.000). Ma ancor più va menzionata a tale proposito la stessa partecipazione

nella banca conferitaria, che ben si connota per la ricaduta di sviluppo economico e

sociale sul territorio.

Sotto il profilo reddituale, le previsioni per l’esercizio 2008 sono state formulate

tenendo conto delle considerazioni di seguito espresse.

I primi nove mesi del 2008 hanno evidenziato:

- un forte aumento, con elevata volatilità, dei prezzi delle materie prime (il

petrolio ha raggiunto il suo record storico 147,05 USD/barile l’11 settembre 2008)

che hanno portato l’inflazione headline a toccare il picco del 4,1% in Europa ed del

5,5% negli USA nel corso dell’estate;

- trend ribassista del mercato immobiliare, in particolare statunitense, in tutte le

sue componenti (riduzione dei prezzi degli immobili, diminuzione delle aperture di

nuovi cantieri e di richieste di nuovi permessi edilizi, incremento del numero di

abitazioni invendute);

- rallentamento diffuso dell’economia;

17

- carenza di liquidità originata dalla crisi dei mutui sub-prime negli USA.

I dati macroeconomici di questa parte del 2008 hanno fornito indicazioni

contrastanti; negli USA, ad un primo trimestre con crescita in rallentamento allo 0,8%

e ad un secondo trimestre al 3,3%, hanno fatto da contraltare dati occupazionali

sempre più negativi ed un forte incremento dei pignoramenti immobiliari dovuti sia al

peggioramento delle condizioni economiche sia al forte calo fatto registrare dai prezzi

degli immobili.

I timori di elevati tassi di insolvenza sulle rate dei mutui immobiliari hanno

portato all’implosione del sistema finanziario americano appesantito dall’effetto delle

cartolarizzazioni e dei titoli strutturati emessi per il finanziamento di mutui; la

mancanza di liquidità di questi strumenti ha generato massicce svalutazioni di

portafoglio e perdite generalizzate di importo consistente, costringendo le banche a

difficili ricapitalizzazioni (avvenute tramite i fondi sovrani in un primo tempo) e ad

operazioni di acquisizione degli Istituti maggiormente in difficoltà da parte di quelli

meno esposti, rappresentati principalmente da banche con una forte presenza retail,

che assicura una base di raccolta stabile, ed una differenziazione del business

rispetto alle banche d’affari.

La fine del terzo trimestre 2008 vede quindi i mercati finanziari alle prese con

l’onda lunga della crisi dei mutui sub-prime originatasi nell’estate del 2007, a partire

dalla quale si è registrato un forte innalzamento della volatilità, esasperata dalle più

recenti vicende che hanno portato prima alla nazionalizzazione delle agenzie note

come Fannie Mae (Federal National Mortgage Association) e Freddie Mac (Federal

Home Loan Mortgage Corporation) poi, nella giornata del 15/9, alla richiesta di

adesione alla procedura fallimentare USA (il cosiddetto Chapter 11) da parte di

Lehman Brothers, quarta banca d’affari USA.

Questa ed altre crisi di primarie banche hanno provocato una tempesta sui

mercati finanziari vista la dimensione dei soggetti e le loro enormi ramificazioni. A

questi avvenimenti il governo statunitense ha reagito con vigore, dapprima attraverso

specifici interventi, poi proponendo la costituzione di un Federal Resolution Trust,

che dovrà farsi carico degli strumenti illiquidi presenti nei portafogli delle banche per

procederne ad una ordinata liquidazione o attendere il rimborso a scadenza; in tal

modo il sistema finanziario, libero da questo fardello, dovrebbe essere in grado di

riprendere la sua attività “core” di finanziamento alle imprese per riavviare l’economia

18

ed allontanare possibili problemi di “credit crunch” (restrizione del credito alle imprese

dovuta a carenze di liquidità).

Per quanto riguarda il panorama internazionale complessivo, l’area Euro

appare in pronunciato rallentamento a causa della decelerazione evidenziata dalle

sue componenti più dinamiche (Irlanda e Spagna, quest’ultima fortemente colpita

dalla crisi del mercato immobiliare che pesa per circa il 10% del PIL) e da quello

della Germania che sembrava, in un primo momento, essere riuscita a mantenere un

buon ritmo di crescita nonostante il rafforzamento dell’Euro (giunto fino a 1,60 circa

contro USD nel mese di luglio per poi rientrare sotto 1,50).

Continua a deludere il Giappone che non è riuscito a risolvere le

problematiche della deflazione ed i cui tassi di crescita continuano a permanere vicini

allo zero, a causa del ristagno dei consumi interni dovuto anche alla particolare

situazione demografica della popolazione.

Risulta assai più sfaccettata la posizione dei paesi emergenti; la crescita

registrata negli ultimi anni ha permesso la nascita di una classe media. Questa

sostiene l’aumento dei consumi interni e può fungere da parziale ammortizzatore del

calo delle esportazioni dovuto alla frenata delle economie occidentali.

Anche l’impennata dei prezzi delle materie prime, nonostante i recenti

ripiegamenti, ha procurato a questi paesi una solida base di riserve valutarie da

utilizzare nei momenti di crisi, nonché un consistente flusso di investimenti da parte

dei paesi consumatori con le imprese cinesi e statunitensi in prima fila.

Sarà da monitorare attentamente l’andamento dell’economia cinese divenuta,

dal punto di vista quantitativo, probabilmente il principale produttore manifatturiero

mondiale; rimangono comunque sotto esame il comparto bancario e quello delle

costruzioni. Il primo per gli effetti della crisi originatasi negli Stati Uniti, che ha visto le

banche cinesi forti acquirenti di titoli strutturati attraverso i quali impiegare l’ingente

liquidità presente sul mercato cinese; il secondo per il calo dei prezzi degli immobili,

registrato anche nelle principali zone industrializzate del paese, e per la fine

dell’effetto Olimpiadi sugli investimenti governativi.

19

L’OCSE nel corso dell’anno ha ripetutamente abbassato le stime di crescita

del PIL 2008, come si evidenzia dalla tabella allegata, elaborata sugli ultimi dati

diffusi nel mese di agosto.

PAESE dicembre 2007 giugno 2008 settembre 2008

ITALIA 1.3 0.5 0.1

USA 2.0 1.2 1.8

EUROZONA 1.9 1.7 1.3

GIAPPONE 1.6 1.7 1.2

GERMANIA 1.8 1.9 1.5

FRANCIA 1.8 1.8 1.0

In questo contesto di elevata incertezza, gli scenari, in particolare anche di

breve termine, sono diretta conseguenza dell’evoluzione dei punti sopra citati,

nonché dei tempi e delle modalità di finanziamento e intervento del Federal

Resolution Trust, con le conseguenti ripercussioni sul bilancio federale statunitense e

sul dollaro.

Molto dipenderà anche dalle Banche centrali, che hanno continuato a

finanziare il sistema per scongiurare ulteriori crisi di liquidità, in un mercato

interbancario concentrato di fatto solo sulle scadenze brevi.

In un contesto economico fortemente compromesso, un prevedibile

allentamento delle pressioni inflattive potrebbe permettere anche alla Banca Centrale

europea di avviare una politica monetaria maggiormente espansiva che stimolerebbe

il sistema industriale, in questo momento frenato da tassi di interesse e forza del

cambio Euro/USD.

Attualmente la curva tassi della zona Euro si presenta fortemente irripidita (ed

ampiamente sopra il tasso di riferimento BCE) nel tratto fino ad 1 anno per le tensioni

che caratterizzano il mercato interbancario; il differenziale 2 anni/10 anni presenta

uno spread di 0,37 b.p. circa, le cui dimensioni sono diretta conseguenza delle

mosse di politica monetaria in presenza di livelli di inflazione decisamente superiori al

target BCE del 2%.

Le scadenze brevi continuano ad evidenziare un profilo di rischio/rendimento

ancora decisamente concorrenziale nei confronti della parte lunga della curva, sulla

20

quale continuano ad addensarsi tensioni inflattive (principalmente da prezzi delle

materie prime) e la possibilità di forti emissioni a tassi crescenti per il finanziamento

pubblico degli enti preposti al salvataggio delle istituzioni finanziarie in crisi (negli

USA) che non potrebbero non avere, a lungo, ripercussioni anche sulla curva

europea.

Va ricordato che in questo momento la curva dei rendimenti sui titoli di Stato

italiani presenta uno spread, rispetto ai Bund tedeschi, che spazia dai 44 b.p. circa

del biennale e tocca un minimo di 33 b.p sul triennale per arrivare ai circa 70 b.p. del

decennale, a causa del maggior rischio paese dell’Italia rispetto alla Germania.

Per quanto riguarda i mercati azionari una loro ripresa sarà esclusivamente funzione

della lunghezza e profondità del sisma che ha colpito il sistema bancario/finanziario

delle due sponde dell’Atlantico, nonché del conseguente andamento dell’economia

reale.

Spese di gestione - Il documento allegato riporta una previsione delle spese

che riteniamo la Fondazione dovrà sostenere nel prossimo futuro, tenuto conto di

una struttura operativa che nel corso del 2008 non è stata modificata. A ciò si

aggiunge il consueto apporto logistico e di competenze specialistiche fornito dalla

Banca nell’ambito del contratto di service o che verrà comunque procurato

dall’esterno. I compensi degli organi statutari sono stati previsti tenuto conto delle

determinazioni assunte dall’Organo di Indirizzo nella riunione del novembre 2006.

Per quanto riguarda l’immobile sede della Fondazione, abbiamo tenuto conto

degli oneri di ammortamento relativi agli incrementi di valore conseguiti nell’ambito

dei recenti restauri.

Al primi di gennaio 2008 è scaduto il comodato gratuito stipulato secondo le

condizioni inserite nel bando d’asta a suo tempo indetto dal Comune di Ferrara, cui

la Fondazione si è attenuta per l’aggiudicazione e conseguente acquisto della

porzione di Palazzo Crema già di proprietà del suddetto ente pubblico.

Peraltro la maggior parte del palazzo è ancora occupata dagli uffici tributari del

Comune di Ferrara, che sta provvedendo a reperire altri locali ove trasferire questo

servizio. La Fondazione ha già richiesto formalmente la liberazione e avanzato

richiesta di un indennizzo per l’indebita occupazione. In attesa di rientrare nella

21

materiale disponibilità di tale parte dell’immobile, le previsioni di spesa ordinaria sono

state tarate sul solo bene strumentale. Inoltre, in via prudenziale, non sono state

formulate previsioni di incasso dell’indennizzo, data la natura extracontrattuale della

pretesa avanzata.

E’ stato infine valutato l’onere fiscale che consegue al sistema di tassazione

dei dividendi secondo la base imponibile attualmente vigente, come meglio precisato

nelle “note illustrative”.

Linee programmatiche istituzionali – per il triennio 2008/2010, i settori

rilevanti prescelti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara sono quattro e più

precisamente:

a) Arte, attività e beni culturali;

b) Ricerca scientifica e tecnologica;

c) Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa;

d) Volontariato, filantropia e beneficenza.

Tale scelta rappresenta la conferma di una programmazione già maturata e

definita nel primo triennio di attuazione della vigente normativa, che ha introdotto la

distinzione tra settori rilevanti, cui destinare risorse prevalenti, ed altri settori

ammessi, ai quali dedicare risorse più limitate. Inoltre la scelta dei settori rilevanti va

mantenuta ferma per un triennio, mentre gli altri settori ammessi possono variare di

anno in anno.

Dunque, nella valutazione effettuata l’anno passato, si è tenuto conto delle

caratteristiche del territorio ferrarese, che mantiene una elevata propensione ai

diversi aspetti delle attività artistiche e culturali.

Il restauro e la valorizzazione dei beni culturali è un tema che fa parte della

tradizione consolidata della nostra provincia, cui si abbina una particolare attenzione

alla tutela del territorio. Istanze artistiche, storiche e ambientali si intrecciano tra loro,

delineando un insieme di valori e di azioni che sovente sono considerati modelli di

riferimento a livello nazionale e internazionale.

Se a questo si aggiungono la consolidata tradizione negli eventi espositivi e

musicali, oltre alla diffusa rete di iniziative specialistiche o che promanano da

un’ampia base di volontariato, si può ben comprendere la naturale propensione della

realtà ferrarese verso un turismo culturale sicuramente in crescita.

22

Il ruolo di sostegno e stimolo che la Fondazione può assumere in questo

contesto è motivo, per la valutazione effettuata, di mantenere l’arte, attività e beni

culturali tra i settori rilevanti.

Analogamente, un’altra realtà di grande rilievo e, sicuramente, di impatto più

che significativo nell’intero comprensorio ferrarese, è quella dell’Università degli

Studi, una delle più antiche d’Italia, con una tradizione di eccellenza in numerosi

campi di ricerca. L’ateneo ferrarese negli ultimi anni ha rinsaldato il proprio legame

con il territorio, anche mediante la costituzione di luoghi ed entità specifiche ove

l’Università incontra la città, ove la ricerca scientifica si unisce alle attività

imprenditoriali.

Si tratta di un intendimento riassumibile in due parole molto di moda

oggigiorno: “fare sistema”. Fare sistema tra Università, imprese ed anche Enti

pubblici e privati, quale è la Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, per porre in

essere quelle sinergie che consentano una crescita parallela e coerente tra queste

componenti del sistema provinciale. Nel caso specifico non si è trattato di astratti

proclami, ma sono state poste in essere numerose azioni, a partire dalla costituzione

dei diversi poli, quello scientifico, quello agroalimentare, fino alla formazione del

Comitato dei Sostenitori.

Anche questo settore, pertanto, assume particolare rilievo nel contesto del

territorio ferrarese e di conseguenza nella programmazione delle attività della

Fondazione.

Un ragionamento parallelo può essere effettuato per la scelta adottata, di

includere tra i settori rilevanti anche la Salute pubblica , che vede la presenza di una

struttura composita, ove interagiscono l’azienda sanitaria locale, quella ospedaliera e

l’Università stessa.

Sono molteplici le occasioni di sostegno alle strutture di diagnosi e cura, su cui

un impegno della Fondazione può risultare utile, se non addirittura determinante.

L’intento costante nel tempo per il nostro ente è quello di favorire l’accesso ai presidii

medici, con un’adeguata copertura sul territorio, intesa come rete e come risorse

tecnologiche, nonché con la crescita delle professionalità, così da consentire risposte

adeguate sotto ogni profilo.

Una politica accorta in questo settore non può, inoltre, prescindere da una

visione di lungo periodo, per fornire un adeguato sostegno alla crescita della

23

prevenzione. Quest’ultima è infatti lo strumento principe per ottenere un effettivo e

tangibile miglioramento della qualità della vita, che si traduce in parallelo in un

contenimento della spesa sanitaria, con evidenti benefici in ordine al miglior impiego

delle risorse.

Infine non poteva mancare tra i settori rilevanti quel comparto del

Volontariato, filantropia e beneficenza , cui si riferiscono le radici storiche stesse

della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara. Queste radici si traducono oggi in

una forte presenza di organizzazioni senza fini di lucro, che operano nei diversi

aspetti del sociale e prestano attenzione ai bisogni più disparati, sopperendo alle

necessità dei più deboli o svantaggiati, a noi vicini o finanche nei paesi del terzo

mondo.

In questa linea si inserisce l’opera di supporto della Fondazione, che pone

particolare attenzione a tutto ciò che si sviluppa nel territorio, senza però arroccarsi

in posizioni di chiusura. Pertanto sono anche nella nostra tradizione interventi mirati

anche su situazioni all’estero, ove sia grande la necessità o l’emergenza, ma ove

altrettanto stringente possa essere il monitoraggio nell’impiego delle risorse.

Vi è poi il progetto “Fondazione per il Sud”, varato dall’Associazione delle

Casse di Risparmio Italiane, cui abbiamo prestato convinta adesione anche per il

triennio 2008/2010, che si propone di fornire risorse a sostegno di progetti da

sviluppare con il volontariato nel meridione d’Italia.

------ o ------

E’ parso opportuno richiamare brevemente le motivazioni poste a base delle

scelte effettuate l’anno passato in merito ai settori rilevanti e le linee guida cui le

stesse si informano, al fine di porre in evidenza la continuità e l’attualità della

programmazione triennale in corso.

Altro tema che si sviluppa con continuità, pur se l’individuazione avviene con

cadenza annuale, riguarda gli altri settori ammessi, cui destinare un più limitato

ammontare di risorse.

24

Anche per il prossimo esercizio, vengono indicati i seguenti settori:

- assistenza agli anziani;

- crescita e formazione giovanile;

- educazione istruzione e formazione, incluso l’acquisto di prodotti editoriali per

la scuola;

- famiglia e valori connessi;

- assistenza al disagio mentale.

La scelta anche di questi settori è risultata costante nel tempo. In passato vi

sono state occasioni per riflettere sulla validità di questa linea di condotta, non solo

per le aspettative che possono nel tempo svilupparsi anche in chi sia interessato o

coinvolto in altri settori diversi da quelli fino ad oggi prescelti. Un altro aspetto che è

stato valutato è anche che non sempre le risorse destinate ai singoli settori a

preventivo, hanno poi trovato a consuntivo adeguata copertura con destinazioni

specifiche. Il tema della fluttuazione nel tempo degli stanziamenti deliberati nei

singoli settori, rispetto alle risorse disponibili, va appunto considerato in un adeguato

arco temporale, senza focalizzare situazioni specifiche che, di anno in anno, possono

fornire indicazioni contrastanti.

La forza della Fondazione risiede anche nella possibilità di apprezzare nel

medio termine gli effetti del proprio operato; in questo senso fino ad oggi non ci pare

di aver percepito segnali tali da dover effettuare significative correzioni

nell’impostazione.

Inoltre la conferma dei settori “minori” che viene proposta anche per il 2009, va

considerata nell’ottica di valutare questi ultimi in via tra loro coordinata, come diversi

approcci al medesimo tema: la tutela della persona, nelle situazioni critiche ed in

quelle che possono rappresentare punti focali di impostazione della personalità ed

indirizzo verso valori positivi.

Ciò appare oggi ancor più importante, alla luce delle tante emergenze

derivanti dalle crisi dei mercati globali, per gli aspetti finanziari, di confronto tra

culture, di squilibri demografici, di urgenze dei migranti e degli emarginati vecchi e

nuovi.

25

Proprio al fine di rendere sempre più efficiente ed efficace l’attività erogativa

della nostra Fondazione, si è valutata anche l’importanza di adottare alcune misure

che consentano di disciplinare sotto il profilo temporale la presenta zione e

valutazione delle domande di contributo ed in generale delle proposte di

collaborazione con il nostro Ente.

L’intento è di rendere sempre più consapevoli e responsabili i nostri

interlocutori circa la particolare valenza del rapporto che si va ad instaurare nei casi

menzionati. Infatti esso trascende il contesto specifico dell’interesse del proponente e

della valutazione puntuale dello stesso che spetta alla Fondazione. In realtà questi si

inseriscono in un disegno ben più ampio che, partendo dal singolo caso, deve

portare al perseguimento di quegli interessi collettivi che le Fondazioni bancarie sono

chiamate a tutelare secondo il dettato della Carta Costituzionale. E’ bene ricordare

che i nostri scopi statutari riguardano la crescita sociale ed economica del territorio e

che gli interventi nei diversi settori sono gli strumenti concreti attraverso cui

perseguire detti scopi.

Chi entra in relazione con il nostro Ente deve quindi essere sempre più

partecipe di questo progetto ed adottare per primo quei comportamenti responsabili

che consentano di mirare a risultati sempre più soddisfacenti ed a far fruttare nel

migliore dei modi le risorse disponibili.

A partire dall’esercizio 2009 verranno pertanto fissati dei periodi precisi entro

cui presentare le domande. Saranno inoltre indicati i tempi per fornire le risposte del

caso. In parallelo saranno previste anche delle scadenze determinate per i

pagamenti dei contributi deliberati, onde consentire anche un’adeguata

programmazione dei flussi di cassa.

Risorse per attività istituzionali – Come emerge dal documento

programmatico previsionale, possiamo ritenere che nell’esercizio 2009 si rendano

disponibili per erogazioni complessivamente € 7.578.121 da ripartire nei diversi

settori di intervento. Va inoltre ricordato che, in base alle vigenti disposizioni di legge

e regolamentari, ai settori rilevanti va destinata almeno la metà del reddito, al netto

delle spese di funzionamento, delle imposte e dell’accantonamento alla riserva

obbligatoria. Nel caso specifico tale limite è quantificato in € 5.408.420.

26

Inoltre la programmazione delle erogazioni tiene conto di un maggior

fabbisogno per ciascuno dei settori rilevanti, considerato singolarmente, rispetto a

ciascuno degli altri settori prescelti, ma non rilevanti.

Infine, la previsione di riparto tra i diversi settori, che viene sotto riportata, è

stata formulata tenendo conto delle esperienze pregresse e delle esigenze del

territorio, così da mantenere una sostanziale coerenza poliennale, senza svolte

repentine, così come sempre in passato è stato fatto, anche a seguito delle

indicazioni pervenute nelle precedenti riunioni di Assemblea dei Soci ed Organo di

Indirizzo. Ciò nonostante, si è ritenuto che la particolarità della situazione attuale, sia

a livello globale che per le specificità del nostro territorio, è motivo per porre qualche

riflessione ed aggiustamento rispetto al pregresso. Si è pertanto inteso dare un

segnale importante, pur nella continuità di azione, proponendo qualche leggera ma

significativa variazione nelle percentuali di assegnazione dei fondi disponibili. Per

meglio apprezzare queste variazioni, viene esposta di seguito la tabella di riparto

delle risorse per attività istituzionali per l’esercizio 2009 raffrontata con l’analoga

ripartizione del 2008:

2009 2008

SETTORI RILEVANTI 79% 82%

1 Arte, attività e beni culturali 37% 40%

2 Ricerca scientifica e tecnologica 19% 19%

3 Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa

12% 13%

4 Volontariato, filantropia e beneficenza 11% 10%

ALTRI SETTORI AMMESSI PRESCELTI 21% 18%

1 Assistenza agli anziani 4% 4%

2 Crescita e formazione giovanile 5% 4%

3 Educazione, istruzione e formazione, incluso l'acquisto di prodotti editoriali per la scuola

6% 6%

4 Famiglia e valori connessi 4% 2%

5 Assistenza al disagio mentale 2% 2%

27

Principali progetti – E’ ormai a conclusione il progetto più importante varato

nel settore Arte, attività e beni culturali , quello per il restauro di San Cristoforo alla

Certosa, delle sue opere d’arte e degli arredi. Si tratta ora di porre in cantiere un’altra

impresa che possa rappresentare per i prossimi anni il fiore all’occhiello in questo

comparto. Sono state sottoposte alla nostra attenzione alcune realtà che

sicuramente costituiscono altrettante zone d’ombra ed il cui recupero appare senza

dubbio significativo per la città.

Già l’anno passato si era posto il tema della Chiesa di San Paolo, dei suoi

affreschi e dipinti. Un’alternativa può essere costituita da un’opera “civile” quale il

recupero a destinazione museale del palazzo Prosperi Sacrati, già del Demanio e

recuperato alla proprietà del Comune di Ferrara. Esso è posto in posizione strategica

nel quadrivio di Ercole d’Este, ove il suo imponente portale si propone a degno

confronto con il prestigioso palazzo dei Diamanti, mentre gli ampi spazi possono ben

risultare utili nella configurazione del polo museale di arte moderna.

Dopo la consegna delle analisi preliminari e la definizione del progetto di

recupero, inizieranno i lavori per restituire la Chiesetta di San Giuliano alla sua

funzione devozionale e al suo valore artistico. Numerose altre sono le segnalazioni di

interventi su edifici di culto che abbisognano di tutela per i loro contenuti artistici e

culturali. Come sempre sarà d’obbligo un’attenta valutazione e un confronto delle

tante necessità, mantenendo ben presente anche l’opportunità che vi sia una

adeguata preventiva programmazione delle risorse economiche necessarie per la

conservazione, nei casi ove il bene culturale venga avulso dal suo naturale contesto,

per porre quest’ultimo a diversa destinazione e reddito.

Siamo sempre stati vicini alle attività di Ferrara Musica, cui non mancherà la nostra

attenzione anche nel futuro assetto che venga definito per meglio rispondere allo

sviluppo dei tempi. Inoltre, sicuramente non dimenticheremo che numerose sono le

realtà che si impegnano sul nostro territorio nel campo concertistico e musicale,

come l’Orchestra Città di Ferrara, l’Orchestra a plettro Gino Neri, la Corale Veneziani,

il Jazz Club e tanti altri.

A queste si affiancano le stagioni teatrali e musicali organizzate da comuni ed

altri enti pubblici e privati della provincia, a testimonianza del gradimento che queste

iniziative incontrano in una fascia sempre più ampia della nostra popolazione.

28

Le attività espositive del Comune di Ferrara hanno rappresentato una

componente importante dell’offerta culturale della nostra città. Prendiamo atto con

soddisfazione dell’impegno espresso nelle sedi competenti affinché queste possano

proseguire sui livelli qualitativi conseguiti, anche in parallelo e coerentemente con le

iniziative della Fondazione Ermitage Italia, cui pure presteremo la necessaria

attenzione.

Riteniamo che possano concretizzarsi nel prossimo esercizio alcune

aspettative già in passato espresse ed in relazione alle quali sono state effettuate

alcune azioni preliminari. In particolare potrà prendere avvio il progetto di

catalogazione e studio della ceramica graffita ferrarese, di cui la Fondazione detiene

un’importante collezione, che ben si raffronta con quelle del Comune di Ferrara e

della Soprintendenza ai Beni Archeologici.

Proseguirà la collaborazione con le tante associazioni che contribuiscono a far

crescere e a diffondere la consapevolezza della ricchezza culturale del nostro

territorio, valorizzandone i molteplici aspetti.

La Ricerca scientifica e tecnologica si propone ancora una volta come un

tema da affrontare con diverse azioni convergenti. Rimane importante l’azione del

Comitato dei Sostenitori, come luogo di incontro dell’Università degli Studi con la

città, prima ancora che per la destinazione di fondi a specifici filoni di ricerca. E’ un

segnale positivo la costituzione di tavoli di confronto, in quella od in altre sedi, come il

Consorzio Ferrara Ricerche o la nuova società Parco Scientifico per le Tecnologie

Agroindustriali, cui pure la Fondazione partecipa. In questo modo si pone

l’opportunità di trattare argomenti concreti, che dalla ricerca possano far realizzare

ricadute positive per le nostre imprese ed il nostro territorio. L’auspicio è che tutti i

partecipanti siano responsabilmente protesi a conseguire questi scopi.

Un'altra esperienza importante da poco avviata è quella del progetto Ager, cui

già tante fondazioni bancarie hanno aderito e conferito ingenti risorse, finalizzate alla

costituzione di un fondo di ricerca poliennale per l’emanazione di bandi a livello

nazionale sui principali temi dell’agroalimentare.

Non mancherà poi l’attenzione alle specifiche iniziative di ricerca che i diversi

comparti universitari si propongono di attuare, privilegiando ove possibile la

formazione di giovani ricercatori, che possano confrontarsi ai migliori livelli.

29

Come noto, la propensione del nostro ateneo pone in luce i progetti che

nascono nel polo delle scienze biomedicali, per la tradizione che accompagna le

facoltà coinvolte, per la quantità e qualità delle risorse umane impegnate, per le

importanti relazioni intessute in campo internazionale.

Non di minor prestigio sono le proposte che vengono dagli altri settori, non

solo delle scienze esatte, ma ad esempio anche dalle materie umanistiche, che si

propongono con progetti di particolare spessore. A tutti riserveremo la dovuta

considerazione.

Sono sempre numerose le esigenze nel settore della Salute pubblica,

medicina preventiva e riabilitativa . Appare forte la necessità di strumentazioni

d’avanguardia, per le diverse sedi della rete ospedaliera sul territorio, che

sostengano la qualità dell’approccio al paziente, sia nella fase di diagnosi che nella

individuazione ed applicazione della terapia. Sempre più di frequente si tende poi ad

individuare idonei mezzi informatici per la condivisione delle informazioni e delle

procedure di approccio al paziente, nell’intento di ridurre le possibilità di errore ed

ampliare il patrimonio diffuso di conoscenze. Non mancherà anche nel prossimo

esercizio la nostra attenzione su questi temi.

Un campo che si afferma prepotentemente nella sua modernità è quello della

prevenzione. Si può ben dire che questa è la nuova frontiera che consente di fornire

una risposta unitaria a molteplici questioni.

Va tenuto presente che l’allungamento della vita media presuppone anche

l’aspettativa di una miglior qualità della stessa. Si tratta di un’ambizione che ciascuno

di noi coltiva, vivere a lungo e bene, ma senza scindere i due concetti. In parallelo, il

costo sociale delle azioni di prevenzione utili a raggiungere questi obiettivi risulta di

gran lunga inferiore a quello dei rimedi successivi al verificarsi delle patologie.

L’impostazione di adeguate politiche di prevenzione può pertanto conseguire il

risultato di diminuire o attenuare le situazioni di malattia e nel contempo di ridurre

l’onere economico che ne consegue per la collettività. La nostra provincia, per la sua

situazione demografica e per le competenze medico scientifiche esistenti, può ben

essere un luogo di avvio di progetti pilota in questo senso.

30

Un settore assai vario è quello del Volontariato, filantropia e beneficenza ,

nel quale si intrecciano le aspettative ed esigenze di tanti. Come ripreso anche in

altre parti di questa relazione, è opportuno tener ben presente l’esigenza di coprire

innanzi tutto quelle aspettative che si condensano attorno ai bisogni primari,

mediante le tante associazioni di volontariato ed altre entità che a ciò rispondono con

strutture permanenti ed esperienza poliennale nel settore. Le povertà, le situazioni di

abbandono, sono sicuramente temi da affrontare con grande determinazione ed

urgenza. Infine i centri di aggregazione, per rinsaldare la vicinanza tra le persone, il

vincolo sociale che consente di condividere i problemi e superare le situazioni anche

più complesse.

Altri aspetti d’intervento da non dimenticare sono quelli verso chi esce dal

carcere o tenta di svincolarsi dai diversi tipi di dipendenze (alcool, droga, ecc). Sono

tante le realtà nella nostra provincia che si occupano di queste situazioni.

In questi interventi, come negli altri prescelti, sono poi frequenti le necessità di mezzi

di trasporto, per sopperire alle tante esigenze. In questo senso riteniamo sia anche

utile favorire sistemi di coordinamento per zona, in modo da ottimizzare l’utilizzo dei

mezzi secondo le diverse modalità e tempi d’uso.

Pur se dotati di risorse minori, non vanno considerati meno importanti gli altri

settori in cui operiamo, individuati nell’ottica di completare un disegno attorno alla

persona, alle sue tante necessità ed aspettative.

L’assistenza agli anziani si pone all’attenzione per gli interventi nei confronti

delle strutture che nella nostra provincia assicurano luoghi di ricovero o di

permanenza anche solo diurna, per fornire risposte adeguate a situazioni tra loro

differenziate.

Sono in fase di completamento le riforme al sistema dell’assistenza alla

persona, che è stato oggetto di una puntuale legislazione regionale e di una

successiva fase di analisi calata sui fatti specifici del territorio. Questi passaggi

hanno comportato una profonda ristrutturazione del sistema, con particolare

riferimento agli enti che si occupavano dell’anziano, mediante operazioni di

concentramento di risorse e competenze.

31

Siamo certi che, dalla prima fase di avvio del nuovo ordinamento a livello

provinciale, sarà possibile trarre utili elementi per un confronto sulle possibilità di

collaborazione con il nostro Ente.

L’altro aspetto, che non va mai messo in secondo piano, riguarda ciò che gli

anziani stessi possono porre in campo per fornire un contributo di competenze e

esperienze, spesso con insospettato vigore, rimettendosi in gioco anche in non più

fresca età, a favore della collettività. Si tratta di un aspetto che può assumere, in un

certo senso, i caratteri della prevenzione già sviluppati per altro verso nel paragrafo

relativo alla sanità.

Sulla crescita e formazione giovanile , ribadiamo ancora la necessità di

fornire adeguato supporto alle scuole materne ed asili nido, sia per sopperire alle

necessità minori, sia per altri più sostanziosi interventi afferenti l’adeguamento delle

strutture. Questi temi si pongono a volta come indifferibili, pena la chiusura delle

attività.

Nell’ambito della educazione, istruzione e formazione , il tema ricorrente

risulta la richiesta di sostenere la realizzazione di laboratori informatici o, negli ultimi

tempi più di frequente, di laboratori linguistici. Pare indiscutibile la chiara e legittima

esigenza delle scuole di seguire l’evoluzione dei tempi su due temi così importanti ed

in qualche modo tra loro intrecciati. Infatti lo studio delle lingue è sicuramente

agevolato dalla disponibilità di tecnologie informatiche, che supportano l’attività del

docente.

Il campo d’intervento appare comunque assai diversificato, dalle scuole

elementari all’università, o addirittura a corsi di formazione d’eccellenza post laurea,

senza però dimenticare le altre forme di qualificazione professionale, nel campo

agrario, in quello edile ed in altri settori dalla meccanica all’elettronica.

Il settore che riscontra la crescita più significativa è la Famiglia e valori

connessi , che in precedenza è rimasto tra quelli patrimonialmente meno dotati e che

oggi viene proposto con un incremento di due punti percentuali, raddoppiando così le

disponibilità. Il fine è di dotarsi di adeguate risorse per un’ipotesi progettuale

innovativa. Si tratta di approfondire la possibilità di fornire un sostegno ai giovani

coniugi che, già radicati sul nostro territorio, intendono acquisire la proprietà di una

abitazione per adibirla a prima casa, individuando forme di intervento che

consentano di temperare l’onere per il tasso di interesse.

32

Oltre a questa speciale iniziativa, saranno tenute in debita considerazione i

numerosi progetti di parrocchie, centri culturali, enti ed associazioni che promuovano

il nucleo primario della nostra società civile ed i valori culturali che ne sono sottesi.

In fine va ricordata l’Assistenza al disagio mentale , un tema particolarmente

delicato, che coinvolge situazioni e sentimenti di assoluta fragilità, per cui risulta

importante la professionalità nell’approccio, come già in passato dimostrato da

associazioni con specifiche competenze in materia, come l’A.i.a.s. - Associazione

Italiana Assistenza Spastici o l’A.n.f.f.a.s. - Associazione Nazionale Famiglie di

Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale di Ferrara. Queste ogni anno

organizzano numerose e diversificate attività, supplendo alle necessità di trasporto, o

assicurando momenti di sport, di lavoro ed attività relazionali di altro tipo.

33

Signori Soci, Signori componenti dell’Organo di Indirizzo,

più volte in questa relazione abbiamo richiamato la particolare difficoltà che

grava oggi anche sulle nostre famiglie, sui nostri anziani, sui giovani ed in generale

sui più deboli. Questi sono infatti i primi a cadere oltre le soglie del disagio o della

povertà, quando la dinamica dell’economia rallenta o addirittura esprime tendenze

ancor più negative.

Riteniamo nostro compito proporre azioni in controtendenza, per temperare

questi effetti, stimolando nel contempo la società civile ad avanzare progetti in tal

senso. Pur senza formalizzare in questa fase specifici bandi a contenuto

determinato, possiamo fin da ora esprimere forte interesse per tutte le iniziative che,

nei diversi settori che attengono al sostegno e crescita della persona, diano concrete

aspettative di alleviare le situazioni di difficoltà delle categorie sociali più deboli e

disagiate.

Saremo quindi attenti a ciò che perverrà da associazioni di volontariato, dalle

molteplici forme di aggregazione del mondo cattolico, da enti pubblici e privati che

rispondano a particolari requisiti di competenza ed esperienza pluriennale pregressa,

con l’obbiettivo di fornire sollievo a destinatari quali anziani, giovani, malati, famiglie

numerose a basso o mono reddito.

Le proposte oggi formulate per la dotazione di risorse sono coerenti con questi

intenti ed auspichiamo che possiate condividerle, nell’impegno comune teso a

superare un momento difficile.

Infine, ci preme in questa occasione dare menzione del costante impegno

profuso e di ciò ringraziamo il Segretario Generale Avv. Guido Reggio ed il personale

tutto, nonché dell’ampia e disinteressata collaborazione che viene sempre fornita dai

dirigenti e dal personale della Cassa S.p.A., al cui Presidente, Dott. Alfredo Santini,

ed al Direttore Generale, Dott. Gennaro Murolo, va reso merito della disponibilità con

cui ci hanno sempre affiancato.

34

Un particolare apprezzamento per l’elevata attenzione e cordialità sempre

dimostrata dal Dott. Massimiliano Marzano, già Direttore della Banca d’Italia di

Ferrara, ed al reggente, dott. Maurizio Grassini, cui spetta il compito di trasferire alla

Sede di Bologna le residue competenze prima della prossima chiusura dopo tanti

anni di presenza nella nostra città. Infine un grato pensiero e particolare stima per

l’elevata professionalità dei Dirigenti del Ministero del Tesoro.

PER IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

IL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE

CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA

Dott. Sergio Lenzi

35

DOCUMENTO PROGRAMMATICO PREVISIONALE E NOTE ILLUSTRATIVE

36

37

Note illustrative al Documento Programmatico Previsionale esercizio 2009

Il Documento Programmatico Previsionale stabilisce le linee operative

attraverso le quali si svilupperà l’attività della Fondazione nell’esercizio 2009.

Il Documento Programmatico Previsionale viene redatto nel rispetto delle

disposizioni legislative di cui all’art. 4 lett. B, degli artt. 7 e 8 del D.Lgs. 153/99,

dall’Atto di Indirizzo dell’agosto 1999 e dall’articolo 35 del vigente Statuto.

Anche per l’esercizio 2009, per la redazione del Documento Programmatico

Previsionale si utilizzano i prospetti e le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza in tema

di bilancio consuntivo, forniti nel marzo 2002 ed adottati nel rispetto del principio

della competenza economica.

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Il Documento Programmatico Previsionale si compone delle voci nel dettaglio

esposte.

Voce 2 - Dividendi e proventi assimilati (€ 15.327. 800)

b) da altre immobilizzazioni finanziarie

La voce indica la stima dei dividendi delle partecipazioni azionarie della

Fondazione:

- dividendi da partecipazione nella Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.A. (€

15.297.800)

Sono indicati in misura analoga rispetto al dividendo unitario percepito

nell’esercizio 2008 (pari ad € 0,70). La ripartizione dei dividendi, per n. 21.854.000

azioni, verrà deliberata dalla Conferitaria nell’esercizio 2009;

- dividendi da partecipazione nella Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.

(€ 30.000)

La partecipazione nella Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. è rappresentata da n.

100.000 azioni privilegiate. Con riferimento all’art. 30 dello statuto della Cassa

Depositi e Prestiti S.p.A. è stato stimato un rendimento minimo garantito al tasso del

3 per cento rispetto al valore nominale dei titoli.

Voce 3 – Interessi e proventi assimilati (€ 133.750 )

a) da immobilizzazioni finanziarie (€ 8.600)

L’importo, esposto al lordo dei relativi oneri fiscali, si riferisce al portafoglio

titoli, attualmente composto da BTP aventi scadenza 01/05/2009, i cui rendimenti

sono puntualmente determinati.

b) da crediti e disponibilità liquide (€ 125.150)

Il dato esprime l’atteso rendimento delle liquidità investite in operazioni “pronti

contro termine” e gli interessi maturati sul conto corrente bancario.

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L’ammontare dei proventi esposti nella voce è coerente con la minore

consistenza delle corrispondenti fonti reddituali, in previsione della prossima

sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale della SpA Conferitaria.

Voce 10 – Oneri (€ 1.681.000)

a) compensi e rimborsi spese ad Organi Statutari (€ 590.000)

I compensi degli organi statutari sono stati previsti tenuto conto delle

determinazioni assunte dall’Organo di Indirizzo nel corso dell’esercizio 2006.

b) per il personale (€ 185.000)

L’importo indica gli emolumenti, i contributi sociali e l’accantonamento al fondo

trattamento di fine rapporto, relativi agli emolumenti corrisposti ai dipendenti della

Fondazione. La struttura organizzativa della Fondazione prevede n. 05 unità oltre al

Segretario Generale.

Il costo del personale distaccato della Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.A.,

utilizzato nell’ambito del contratto di service, è indicato alla voce 10.i) “altri oneri”.

c) per consulenti e collaboratori esterni (€ 150.000)

La voce espone la stima di possibili costi per consulenze professionali che si

dovessero rendere necessarie durante l'esercizio 2009.

d) per servizi di gestione del patrimonio (€ 8.000)

L’importo esprime la previsione degli oneri relativi ai costi di gestione del

patrimonio.

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g) ammortamenti (€ 130.000)

La voce indica, nel rispetto del principio di competenza, il presunto ammontare

degli ammortamenti relativi alle immobilizzazioni materiali ed immateriali.

h) accantonamenti (€ 75.000)

La voce indica l’importo prudenzialmente stimato per oneri di ordinaria

gestione, quali consulenze professionali od utenze e somministrazioni.

i) altri oneri (€ 543.000)

Si espone di seguito il dettaglio della voce:

- spese relative al contratto di service (€ 240.000)

- spese di rappresentanza (€ 10.000)

- spese tipografiche, fotocopie, cancelleria (€ 10.000)

- spese postali e telefoniche (€ 20.000)

- spese energetiche (€ 20.000)

- spese manutenzioni varie (€ 60.000)

- premi assicurativi (€ 45.000)

- spese per vigilanza (€ 3.000)

- spese per pulizia locali (€ 25.000)

- contributi associativi (€ 35.000)

- spese per comunicazioni relative all’attività istituzionale (€ 25.000)

- spese e disposizioni varie (€ 50.000)

Voce 13 – Imposte (€ 259.500)

La voce prevede la quantificazione degli oneri fiscali e tributari per l'esercizio

2009 sulla base della normativa vigente.

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Voce 14 – Accantonamento alla riserva obbligatoria (€ 2.704.210)

L’importo è pari al 20% dell’avanzo di esercizio.

E’ stato determinato secondo le indicazioni del Ministero dell’Economia e delle

Finanze di cui al decreto del 20 marzo 2008, con il quale sono stati regolamentati gli

accantonamenti alla riserva obbligatoria ed alla riserva per integrità del patrimonio

per il bilancio consuntivo dell’esercizio 2007.

Voce 15 – Disponibilità per erogazioni (€ 7.528.121 )

La voce si sostituisce, con diversa denominazione, a quella utilizzata nel

prospetto indicato dall’Autorità di Vigilanza in tema di bilancio consuntivo, per le

erogazioni che saranno deliberate in corso d’esercizio.

L’impiego di tali risorse, nei singoli settori rilevanti e negli altri settori statutari,

è oggetto di programmazione specifica nella relazione del Consiglio di

Amministrazione, nel rispetto dei vincoli di legge esistenti.

Voce 16 – Accantonamento al fondo per il volontaria to – legge n. 266

del 11/08/1991 (€ 360.561)

La quota è stata calcolata nel rispetto della normativa di cui all’art 9.7 dell’Atto

di Indirizzo del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 19 aprile 2001.

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Voce 17 – Accantonamento ai fondi per attività di i stituto – al fondo

stabilizzazione per erogazioni (€ 850.000)

In coerenza con la dinamica negli anni delle erogazioni deliberate, la voce

prevede l’accantonamento prudenzialmente stimato per la stabilizzazione delle

erogazioni.

Voce 18 – Accantonamento alla riserva per integrità del patrimonio

(€ 2.208.158)

L’importo è pari al 15% dell’avanzo di esercizio

E’ stato determinato secondo le indicazioni del Ministero dell’Economia e delle

Finanze di cui al decreto del 20 marzo 2008, con il quale sono stati regolamentati gli

accantonamenti alla riserva obbligatoria ed alla riserva per integrità del patrimonio

per il bilancio consuntivo dell’esercizio 2007.

In conclusione, il programma degli accantonamenti e degli investimenti è stato

formato in osservanza delle norme di legge e statutarie, con riferimento all’obiettivo

della salvaguardia della integrità economica del patrimonio della Fondazione.

PER IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

IL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE

CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA

Dott. Sergio Lenzi

43

RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI SINDACI REVISORI

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Signori Soci, Signori Componenti dell’Organo di Indirizzo,

il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Documento programmatico e

previsionale dell’attività della Fondazione per l’esercizio 2009 nella seduta del 2

ottobre 2008.

In tale documento, la nota illustrativa dettaglia le grandezze numeriche e

precisa le proposte di destinazione delle risorse alle erogazioni istituzionali ed ai

fondi del patrimonio.

E’ possibile, pertanto, trarre un giudizio informato sull’osservanza dei canoni

della competenza economica e della continuità programmatico-gestionale dell’Ente,

e del rispetto dei vincoli di scopo, di economicità della gestione e di salvaguardia

dell’integrità del patrimonio,.

Si ricorda che l’art. 24, 1° comma, alle lettere h) , i) e g), dello Statuto rimette al

parere dell’Assemblea ed alle determinazioni conclusive dell’Organo di Indirizzo il

quadro previsionale per il governo delle gestioni erogative e del patrimonio nel corso

dell’anno 2009.

1) L’aggregato dei proventi è previsto in euro 15.4 61.550.

I dividendi che potranno essere percepiti dalle partecipazioni alla Cassa di

Risparmio di Ferrara S.p.A. ed alla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., nonché gli

interessi ed i proventi assimilati, ottenibili dalle gestioni finanziarie e di investimento,

sono evidenziati in tale aggregato. I parametri di valutazione dei detti proventi sono

indicati nella nota illustrativa.

Dal confronto con i corrispondenti dati esposti nel preventivo per il 2008,

emerge per il 2009 un incremento dei dividendi del 2,94%, e un decremento dei

proventi finanziari dell’ 87,20 %.

2) L’aggregato degli oneri di gestione, comprensivo di tutti i costi per il

mantenimento della struttura e per la gestione del patrimonio nonché degli

ammortamenti, degli oneri straordinari e delle impo ste e tasse è previsto in

euro 1.940.500.

L’indicato ammontare comprende gli importi delle spese correnti di

45

funzionamento e di gestione del patrimonio per euro 1.681.000 e degli oneri fiscali

per euro 259.500.

3) L’avanzo di esercizio è determinato, per differe nza tra i due precedenti

aggregati, in euro 13.521.050.

Tale ammontare è superiore di euro 371.749,00 rispetto a quello previsto

nell’analogo documento per l’esercizio 2008, espressivo di un più 2,83%.

4) Le risorse destinate alle erogazioni istituziona li e agli accantonamenti ai

fondi del patrimonio sono stanziate con lo stesso a mmontare dell’avanzo,

perseguendosi il pareggio economico.

In particolare:

- gli accantonamenti alle riserve ammontano a euro 4.732.368.

Essi sono costituiti: da euro 2.704.210 alla riserva obbligatoria e da euro 2.028.158

alla riserva per l’integrità del valore reale del patrimonio.

A tali accantonamenti è stato destinato, pertanto, il 35% dell’avanzo ;

- le risorse disponibili per le erogazioni di statuto e di legge sono di euro

8.788.682 Tali erogazioni rappresentano pertanto il 65% dell’avanzo .

Le indicate percentuali coincidono con le corrispondenti del bilancio preventivo

per l’esercizio 2008.

Il confronto, in forma scalare, tra proventi, oneri, accantonamenti e

disponibilità per le erogazioni, di legge e di Statuto, è il seguente:

PROVENTI PATRIMONIALI € 15.461.550

- dedotti:

ACCANTONAMENTI PATRIMONIALI € 4.732.368

- residuano: € 10.729.182

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- dedotte:

USCITE PER COSTI E SPESE

DI AMMINISTRAZIONE E DI

FUNZIONAMENTO € 1.940.500

- residuano:

DISPONIBILITA’ PER LE EROGAZIONI

DI LEGGE E DI STATUTO € 8.788.682

Il programma delle erogazioni nei settori indicati dalle norme di legge e dallo

statuto, per complessivi euro 7.578.121, è precisato nella relazione di presentazione

del Documento Programmatico. All’indicato ammontare va aggiunto

l’accantonamento prudenziale al fondo di stabilizzazione per le erogazioni di euro

850.000.

E’ stato previsto, infine, l’accantonamento della somma di euro 360.561, alla

voce 16 del Documento in esame, in ossequio alla “legge sul volontariato”, ex art. 15,

1° comma, L. 266/1991.

Il Collegio Sindacale dichiara, a conclusione, di non avere rilievi od

osservazioni da formulare sul bilancio preventivo per l’esercizio 1° gennaio – 31

dicembre 2009, ritenendolo redatto in forma completa e con la stima prudente e

motivata dei valori esposti.

IL COLLEGIO SINDACALE

Il Presidente del Collegio Sindacale

( dott. Giantomaso Giordani )

I Sindaci

( dott. Tullio Chiesa )

( dott. Ettore Donini )