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SCUOLA SOMMERGIBILI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

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SCUOLA SOMMERGIBILI

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

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ARGOMENTI

ARGOMENTI

• OBIETTIVI E RESPONSABILITA’• TUTA DA LAVORO• PROTEZIONE PIEDI - GAMBE• PROTEZIONE MANI - BRACCIA• PROTEZIONE OCCHI - VOLTO• PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE• PROTEZIONE UDITO• PROTEZIONE TESTA• IMBRACATURA DI SICUREZZA• SALVAGENTE

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OBIETTIVI E RESPONSABILITA’

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta

dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più

rischi suscettibili di minacciare la sicurezza o la salute

durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio

destinato a tale scopo.

DPI

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

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OBIETTIVI E RESPONSABILITA’

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Nel DVR e nelle varie schede tecniche viene fatto

sempre riferimento all’utilizzo dei dispositivi di

Protezione Individuale durante le attività lavorative

di vario genere.

DVR DPI

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OBIETTIVI E RESPONSABILITA’

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

È di fondamentale importanza che i lavoratori non

considerino i DPI come oggetti inutili cui è possibile

rinunciare facendo affidamento sulla propria

esperienza e capacità

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OBIETTIVI E RESPONSABILITA’

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

QUANDO SERVONO I DPI?

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OBIETTIVI E RESPONSABILITA’

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

I DPI devono essere impiegati quando i rischi

non possono essere evitati o ridotti da:

MEZZI DI

PROTEZIONE

COLLETTIVA

MISURE, METODI E

PROCEDIMENTI DI

ORGANIZZAZIONE

DEL LAVORO

MISURE TECNICHE

DI PREVENZIONE

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OBIETTIVI E RESPONSABILITA’

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Ai fini delle responsabilità:

a. il datore di lavoro deve mettere a disposizione dei

lavoratori i DPI previsti per i tipi di lavoro che saranno

effettuati e dovrà disporre che essi vengano utilizzati in

qualsiasi momento durante il lavoro, a seconda del preciso

scopo ed uso

b. il lavoratore deve utilizzare i DPI predisposti dal datore di

lavoro

RESPONSABILITA’

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OBIETTIVI E RESPONSABILITA’

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

È obbligatorio indossare e conservare correttamente i

DPI forniti, non apporre modifiche di propria iniziativa

e segnalare al preposto/dirigente la loro eventuale

inadeguatezza o mancanza

È obbligatorio per i preposti/dirigenti vigilare affinché i

DPI vengano utilizzati correttamente

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OBIETTIVI E RESPONSABILITA’

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Tutti i DPI commercializati dal 1 luglio 1995

devono essere marcati

REQUISITI GENERALI DPI

devono essere accompagnati dalla

documentazione con le istruzioni di uso e

manutenzione

devono essere adeguati al rischio da

prevenire (evitare che il DPI sia un rischio

maggiore di quello da prevenire)

Adeguati alle esigenze economiche e di

salute del lavoratore

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OBIETTIVI E RESPONSABILITA’

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

1a categoria

DPI di progettazione semplice destinati a salvaguardare la

persona da rischi di danni fisici di lieve entità. progettati in modo

che chi li indossa possa valutarne l’efficacia [ ad esempio: alcuni

tipi di guanti da lavoro; indumenti protettivi contro gli agenti

atmosferici]

CATEGORIE DEI DPI

2a categoria

DPI che non rientrano nelle altre due categorie. [ad esempio DPI

per mani e braccia quali guanti, manopole]

3a categoria

DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da

rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente. [ad

esempio DPI costruiti per fornire protezione contro le cadute

dall'alto quali cinghie, agganci per lavori ad alta quota;

protezione agenti chimici; protezione vie respiratorie]

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OBIETTIVI E RESPONSABILITA’

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

MANI

OCCHI

VIE RESPIRATORIE

GAMBE GENITALIPIEDI

CORPO

BRACCIA

ORECCHIE

TESTA

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TUTE DA LAVORO

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

hanno una funzione diversa dalle divise e dalle uniformi, in quanto

oltre a preservare dalla sporcizia, hanno il compito fondamentale

di proteggere da influssi esterni che potrebbero recare danni alla

integrità fisica del lavoratore. Ne esistono vari tipi:Le tute di lavoro,

(durature o monouso)

TUTE DA LAVORO

Possono essere durature o monouso

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TUTE DA LAVORO

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

TUTE DA LAVORO

Tuta da lavoro: è un abito monopezzo, da utilizzare sempre in

navigazione e/o in locali macchina, per proteggersi dalla polvere

e dalla sporcizia. E’ consigliato il tipo in cotone e con le maniche

lunghe. Deve essere lavata regolarmente per prevenire le

dermatiti.

Tuta anti umidità (cerata): è un abito in due pezzi in PVC.

Protegge dalla pioggia, dall’acqua e da alcuni prodotti chimici

leggeri. Deve essere di colore altamente visibile per le operazioni

in coperta. Può essere lavata con detergenti leggeri e deve

essere scartata quando molto sporca.

Protezione termica (tenuta da navigazione): è un abito in due

pezzi per proteggersi dal freddo quando si lavora in

coperta/plancia nei climi freddi. Può essere indossata sotto una

tuta in PVC, quando le condizioni meteo lo richiedano.

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PROTEZIONE PIEDI - GAMBE

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Possono avere varie caratteristiche tecniche in funzione del tipo di

pericolo presente.

I principali rischi per i piedi sono:

Schiacciamento

Perforazione della suola

Contatto con materiali incandescenti

Caduta di oggetti

Urti con ostacoli fissi

Scariche elettriche

Contatto con prodotti chimici

Scivolamento

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Calzature da lavoro

Hanno la peculiarità di non presentare in punta un puntale.

Calzature di protezione

Hanno la peculiarità di presentare in punta un puntale rigido

capace di resistere senza rompersi alla caduta di un peso di

circa 20 chilogrammi (200 Newton) da mezzo metro di altezza

(100 Joule di energia trasmessa).

Calzature di sicurezza

Hanno la peculiarità di presentare in punta un puntale rigido

capace di resistere senza rompersi alla caduta di un peso di

circa 20 chilogrammi (200 Newton) da 1 metro di altezza (200

Joule di energia trasmessa).

PROTEZIONE PIEDI - GAMBE

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

PROTEZIONE PIEDI - GAMBE

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PROTEZIONE MANI - BRACCIA

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Tutte le lavorazioni che comportano rischi per mani e braccia

devono essere effettuate con mezzi di protezione come i

guanti.

Norme generali di comportamento:

Usare guanti specifici in funzione del

tipo di lavorazione da eseguire

Usare guanti di spessore costante,

senza fori e facilmente calzabili

Con sostanze tossiche usare guanti

lunghi fino all’avambraccio

Controllare l’integrità dei guanti

prima dell’utilizzo

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

PROTEGGONO DA:• Rischi meccanici ed elettrostatici

• Rischi elettrici/folgorazione

• Rischi chimici e microbiologici

• Rischi da freddo

• Rischi da calore e fuoco

• Rischi da vibrazioni

VARI MATERIALI:• Plastica

• Gomma

• Cuoio

• Materiale dielettrico

• Maglie metalliche

PROTEZIONE MANI - BRACCIA

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

RISCHI MECCANICI: proteggono da aggressioni

fisiche e meccaniche causate da abrasione, taglio

da scorrimento, foratura o strappo

RISCHI DA CALORE: isolano termicamente gli arti

superiori evitando la trasmissione del calore nelle

sue forme: calore per contatto, convettivo, radianti,

spruzzi di metallo fuso

RISCHI DA FREDDO: permettono di mantenere

una temperatura tale da non creare problemi

all’operatore per il tempo necessario alle operazioni

RISCHI ELETTRICI: permettono di effettuare lavori

in potenziale presenza di tensioni elettriche

pericolose o sotto tensione

RISCHI CHIMICI E BIOLOGICI: strutturalmente

impermeabili che pongono una barriera tra cute e

agente chimico-biologico

PROTEZIONE MANI - BRACCIA

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

PROPRIETA’ ANTISTATICHE

PROTEZIONE MANI - BRACCIA

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

PROTEZIONE MANI - BRACCIA

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

PROTEZIONE MANI - BRACCIA

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Nelle lavorazioni in cui è possibile un danneggiamento degli

occhi e/o del volto è necessario utilizzare protezioni come

occhiali e visiere

AGENTI DI RISCHIO

Meccanici: schegge, urti con

materiali solidi, aria compressa ecc.

Ottici: raggi infrarossi, raggi laser,

luce molto intensa, raggi ultravioletti

Termici: sostanze liquide e solide

calde, calore radiante

Chimici: sostanze fluide (gas e

liquidi), sostanze solide

PROTEZIONE OCCHI - VOLTO

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Protezione degli occhi

Protezione degli occhi e delle

cavità oculari

Protezione dell’intero volto

PROTEZIONE OCCHI - VOLTO

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

QUALITA’ OTTICA

3 classi ottiche da 1 a 3

(1 lenti di migliore qualità)

PROTEZIONE MECCANICA

CODICE RESISTENZA MECCANICA

- RESISTENZA MINIMA

S RESISTENZA RINFORZATA

F PARTICELLE ALTA VELOCITA’ - BASSA ENERGIA

B PARTICELLE ALTA VELOCITA’ - MEDIA ENERGIA

A PARTICELLE ALTA VELOCITA’ - ALTA ENERGIA

PROTEZIONE OCCHI - VOLTO

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

SALDATURA – SCELTA DEI VETRI INATTINICI

La scelta deve essere fatta con attenzione

per conciliare la protezione degli occhi con

la capacità di vedere il lavoro in corso

Il livello di protezione è il grado DIN (da 1 a

14)

Saldature autogene

Dipende dalla portata di ossigeno

Saldature ad arco

Dipende dal metodo di saldatura e dalla

corrente utilizzata

PROTEZIONE OCCHI - VOLTO

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PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

In ambienti di lavoro con presenza di polveri, gas o altri

inquinanti aerodispersi, è obbligatorio l’uso di idonei mezzi di

protezione delle vie respiratorie

AGENTI DI RISCHIOPolveri: di varia natura

Gas tossici: modificano il normale

funzionamento del sangue e del

sistema nervoso

Gas soffocanti-irritanti: producono

danni ai polmoni e alle vie respiratorie

Gas asfissianti: rendono impossibile la

respirazione, sostituendosi all’ossigeno

dell’aria

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Mezzi filtranti

Filtrano l’aria prelevata dall’ambiente in

cui si trova il lavoratore

Autorespiratori

In ambienti inquinati in cui non è

necessaria lunga presenza del

lavoratore. Prelevano aria da bombola

o cartuccia

Respiratori a presa d’aria

In ambienti inquinati in cui è necessaria

una lunga presenza del lavoratore.

Prelevano aria da ambiente esterno.

PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE

GRUPPI

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Facciale filtrante

Semimaschera

con filtri

intercambiabili

Maschera intera

con filtri

intercambiabili

PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE

TIPOLOGIE

Autorespiratori

Adatti per polveri, fumi e

nebbie con gradi di

protezione diversi

Purificano l’aria con azione di

filtrazione meccanica, chimica

o elettrostatica.

L’azione filtrante è svolta da

un filtro strutturato.

Indicati per gas e vapori di

natura nota

Permettono di isolare la

respirazione dall’ambiente

inquinato

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

• Non devono assolutamente essere

impiegati se il contenuto di ossigeno

risulta inferiore al 17%

• La tenuta sul viso può essere

compromessa da barba e baffi

• Non indossare e togliere il dispositivo

in area inquinata

3 TIPOLOGIE

Antipolvere (polveri, fibre, fumi, nebbie)

Antigas (gas e vapori)

Combinati (antipolvere e antigas)

PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE

MEZZI FILTRANTI

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE

ANTIPOLVERE

CLASSE GRADO DIPROTEZIONE

EFFICIENZA FILTRANTE

Polveri - Fumi Nebbie

P1 Basso

TLV > 10 mg/mc

>80% -

P2 Medio

TLV tra 0,1 e 10 mg/mc

>94% >98%

P3 Alto

TLV < 0,1 mg/mc

>99,95% >99,99%

TLV: valore medio di esposizione su 8 ore

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE

ANTIGAS

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PROTEZIONE UDITO

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

CRITERI DI SCELTA OTOPROTETTORI

SNR

Il dato di targa caratteristico degli

otoprotettori è il valore di SNR.

Le cuffie sono idonee all’impiego in

un determinato locale se:

dB(A)-SNR < 80dB

dove:bB(A): livello sonoro del locale

SNR: valore di targa delle cuffie

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PROTEZIONE UDITO

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

CRITERI DI SCELTA OTOPROTETTORI

INSERTI• In ambienti con alta temperatura e

umidità

• Alta sudorazione

• Con occhiali da vista

• Frequenti movimenti del capo

• Con altri DPI come elmetti e occhiali

CUFFIE• Frequente esposizione a rumori di

breve durata

• Necessità di rimuoverle spesso

• Processi di infiammazione delle

orecchie

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PROTEZIONE TESTA

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

La testa può essere sottoposta a numerose occasioni di

pericolo, come urti e cadute di materiali dall’alto. In questi casi

è opportuno proteggere il capo con idoneo elmetto.

Possono essere di vari tipi e materiali

(policarbonato, fibra di vetro, kevlar,

alluminio o lega leggera).

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PROTEZIONE TESTA

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

CARATTERISTICHE

Assorbimento urto

Resistenza perforazione

Non infiammabilità

Proprietà dielettriche

su ogni esemplare o componente deve figurare la data di fabbricazione

e/o, se possibile, di scadenza, impressa in modo indelebile e senza

possibilità di interpretazione erronea. All’interno del casco oltre alla

marcatura CE – EN 397 – completata dal contrassegno numerico

dell'organismo di controllo, c’è il nome del fabbricante e un cerchio nel

quale è indicato sia il mese che l’anno di costruzione del casco.

La durata di impiego dei caschi termoplastici può essere fissata in 5 anni .

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PROTEZIONE ANTICADUTA

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

CINTURA DI SICUREZZA

IMBRACATURA DI SICUREZZA

ANTICADUTA

IMBRACATURA DI SICUREZZA

PER SOLLEVAMENTO

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PROTEZIONE ANTICADUTA

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

CINTURA DI SICUREZZA

E’ un dispositivo di trattenuta che, in caso di caduta,

trattiene l’operatore impedendone lo scivolamento

e/o il rotolamento (la lunghezza del cordino e il

posizionamento dell’ancoraggio rende impossibile la

caduta). Non deve assolutamente essere utilizzato

per arrestare una caduta dinamica.

E’ costituito da un insieme di nastri e/o cinghie, che

avvolgono sul punto vita. E’ dotata di uno o più

elementi di attacco sui fianchi, conformati ad anello,

al fine di vincolarla al sistema di trattenuta. Può in

alcuni casi avere cinghie per le spalle e per le

gambe

Non può essere considerato un DPI di arresto

caduta ai fini di anticaduta dall’alto

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PROTEZIONE ANTICADUTA

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

IMBRACATURA DI SICUREZZA ANTICADUTA

E’ un dispositivo che ha una “unzione di supporto

rivolto principalmente all’arresto caduta. È concepito

per distribuire in caso di caduta le tensioni sul corpo

mantenendo l’operatore in sospensione”.

appartiene alla terza categoria e necessita

formazione e addestramento per il suo utilizzo”.

E’ dotata di bretelle e cosciali ed è collegata ad una

fune di sicurezza, ancorata ad un punto fisso, con

interconnesso un assorbitore

Deve limitare la caduta a non oltre 1,5 metri