Dottor TKart

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76T Kart 77T Kart Quando, perché, ma soprattutto, come agire. Seguite i consigli del nostro dottore e non avrete il minimo problema dottor tkart SMONTARE L’ASSALE L’esperto il dottor TKart foto di: Ronnie Ghezzi ha collaborato: Alberto Reoletti Il “disturbo” assale da smontare La cura gli attrezzi comuni per tutti i telai: cacciavite, martello in gomma, chiave da 13, straccio, WD-40, brugole 3-4-6 Per lo smontaggio dell’assale si parte [1] togliendo i mozzi ruota. Svitare, con la brugola da sei (misura praticamente universale), il bullone. Quindi sfilare il mozzo dall’assale anche a mano. Spesso capita che il mozzo si ossidi sull’assale (che si crei, cioè, della ruggine fra i due componenti) e sia difficile da far uscire. In questo caso, [2] inserire un cacciavite grosso nella fessura del mozzo e incastrarlo con qualche colpo di martello in gomma (attenzione però a non farlo affondare troppo, altrimenti si rischia di rovinare l’assale). Così facendo, lo spessore del cacciavite allarga il mozzo che esce senza problemi. Una volta tolto il mozzo, [3] far uscire la chiavetta dalla sua sede. Dovrebbe uscire a mano senza problemi; se è ossidata, aiutarsi con un cacciavite a taglio, sempre facendo la massima attenzione a non rovinare l’assale. [4] Con lo stesso procedimento utilizzato per i mozzi, ossia chiave a brugola (però da 5) e cacciavite per allargare l’anello in caso di ossidazione, smontare il portacorona e poi [5] sfilarlo, ovviamente dopo aver fatto scendere la catena dalla corona (per fare questo, allentare i cavallotti di supporto motore, arretrare il motore e dare modo alla catena di scendere dalla corona). Anche dal supporto corona, rimuovere la chiavetta. Senza mozzi e portacorona, l’assale esternamente (ai cuscinetti) è libero. Internamente ci sono ancora il portadisco e la puleggia della pompa dell’acqua (se il motore è raffreddato a liquido) da smontare. [6] Per la puleggia del raffreddamento, iniziare togliendo gli OR. [7] Poi svitare i bulloni di fissaggio e rimuoverla; operazione più facile rispetto a portadisco e portacorona, perché la puleggia è divisa in due parti e quindi si stacca senza problemi dall’assale. [8] Come per mozzi e portacorona, per il portadisco fare leva, in caso di necessità, con un cacciavite grosso (prestando sempre attenzione a non graffiare l’assale). Quest’operazione sarà da mettere in pratica al momento di sfilare l’assale dai cuscinetti. 3 1 4 2 7 5 8 6 le domande dell’inesperto Quando devo smontare l’as- sale? Ovviamente quando si vuole cambiare l’assetto (montando assali di diversa lunghezza, durezza e spessore). Ma anche quando l’assale ha subito dei colpi importanti, oppure quando si gira con un assale morbido in una pista in cui si sfruttano mol- to i cordoli (e c’è quindi il rischio che lo stesso si strorti). 1. Perché spesso si fa fatica a sfilare l’assale? Per due motivi principalmente: perché non è più perfettamente dritto a causa di urti e a causa dello sporco che si deposita sullo stesso (terra, grasso...). 2. È importante controllare spesso l’assale? Molto. Primo perché un assale storto modifica l’assetto del kart e ne compromette le prestazio- ni. Secondo perché lasciare a lungo lo sporco depositato dete- riora velocemente i materiali. 3.

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Articoli di tecnica a cura di Alberto Reoletti

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Quando, perché, ma soprattutto, come

agire. Seguite i consigli del nostro

dottore e non avrete il minimo

problema

dottor tkartSMONTAREL’ASSALE

L’espertoil dottor TKart

foto di: Ronnie Ghezzi

ha collaborato: Alberto Reoletti

Il “disturbo”assale da smontare

La curagli attrezzi comuni per tutti i telai:

cacciavite, martello in gomma, chiave da 13, straccio, WD-40, brugole 3-4-6

Per lo smontaggio dell’assale si parte [1] togliendo i mozzi ruota. Svitare, con la brugola da sei (misura praticamente universale), il bullone. Quindi sfilare il mozzo dall’assale anche a mano. Spesso capita che il mozzo si ossidi sull’assale (che si crei, cioè, della ruggine fra i due componenti) e sia difficile da far uscire. In questo caso, [2] inserire un cacciavite grosso nella fessura del mozzo e incastrarlo con qualche colpo di martello in gomma (attenzione però a non farlo affondare troppo, altrimenti si rischia di rovinare l’assale). Così facendo, lo spessore del cacciavite allarga il mozzo che esce senza problemi. Una volta tolto il mozzo, [3] far uscire la chiavetta dalla sua sede. Dovrebbe uscire a mano senza problemi; se è ossidata, aiutarsi con un cacciavite a taglio, sempre facendo la massima attenzione a non rovinare l’assale. [4] Con lo stesso procedimento utilizzato per i mozzi, ossia chiave a brugola (però da 5) e cacciavite per allargare l’anello in caso di ossidazione, smontare il portacorona e poi [5] sfilarlo, ovviamente dopo aver fatto scendere la catena dalla corona (per fare questo, allentare i cavallotti di supporto motore, arretrare il motore e dare modo alla catena di scendere dalla corona). Anche dal supporto corona, rimuovere la chiavetta. Senza mozzi e portacorona, l’assale esternamente (ai cuscinetti) è libero. Internamente ci sono ancora il portadisco e la puleggia della pompa dell’acqua (se il motore è raffreddato a liquido) da smontare. [6] Per la puleggia del raffreddamento, iniziare togliendo gli OR. [7] Poi svitare i bulloni di fissaggio e rimuoverla; operazione più facile rispetto a portadisco e portacorona, perché la puleggia è divisa in due parti e quindi si stacca senza problemi dall’assale. [8] Come per mozzi e portacorona, per il portadisco fare leva, in caso di necessità, con un cacciavite grosso (prestando sempre attenzione a non graffiare l’assale). Quest’operazione sarà da mettere in pratica al momento di sfilare l’assale dai cuscinetti.

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le domande dell’inesperto

Quando devo smontare l’as-sale? Ovviamente quando si vuole cambiare l’assetto (montando assali di diversa lunghezza, durezza e spessore). Ma anche quando l’assale ha subito dei colpi importanti, oppure quando si gira con un assale morbido in una pista in cui si sfruttano mol-to i cordoli (e c’è quindi il rischio che lo stesso si strorti).

1.

Perché spesso si fa fatica a sfilare l’assale?Per due motivi principalmente: perché non è più perfettamente dritto a causa di urti e a causa dello sporco che si deposita sullo stesso (terra, grasso...).

2.

È importante controllare spesso l’assale?Molto. Primo perché un assale storto modifica l’assetto del kart e ne compromette le prestazio-ni. Secondo perché lasciare a lungo lo sporco depositato dete-riora velocemente i materiali.

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[9] L’ultimo blocco per l’assale sono i grani che sono avvitati nei cuscinetti e impediscono all’assale di muoversi da una parte all’altra. Svitati questi (con una brugola da 3), l’assale è libero di uscire. Prima di sfilarlo, però, [10] rimuovere tutto lo sporco con uno straccio e del prodotto sgrassante. [11] Una volta pulito, lubrificare la superficie con del WD-40, per facilitarne l’uscita. [12] Pulito e ingrassato, l’assale può essere spinto fuori, senza paura di rovinarlo, con dei leggeri colpi di martello in gomma. Estrarre l’assale sempre dalla parte del motore: dall’altro lato è impossibile farlo uscire perché la chiavetta del portadisco è bloccata (sulla propria sinistra), dal cuscinetto dell’assale. [13] Se proprio l’assale fatica ancora a uscire, smollare il cuscinetto centrale, in modo da togliere anche l’ultimo impedimento alla scorrevolezza. [14] Nell’ultimo tratto, l’assale può essere tolto anche a mano.

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+ PER SAPERNE

DI SuggerimentiFase 12: quando l’assale arriva in battuta

con il cuscinetto, è impossibile continuare

a spingerlo fuori in questo modo. A questo

punto, se ancora non si riesce a sfilarlo con

le mani dalla parte opposta, utilizzare un

cilindretto metallico (dello stesso diametro

dell’assale e lungo almeno 20 centimetri)

come “incudine” per continuare la spinta.

Occhio!In corrispondenza dei grani,

sull’assale si formano spesso delle

“bave” metalliche, cioè delle piccole

eccedenze di materiale. Prima di

muovere l’assale, eliminare queste

bave con della carta vetrata molto

fine, in modo che le parti metalliche

non siano di impedimento all’uscita

dell’assale stesso.

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REGOLARLA È UNA DELLE OPERAZIONI PIÙ SEMPLICI DA ESEGUIRE: POCHE VITI DA SVITARE E... TUTTO QUI!

dottor tkartALTEZZA POSTERIORE

L’espertoil dottor TKart

foto di: Ronnie Ghezzi

ha collaborato: Alberto Reoletti

Il “disturbo”altezza da regolare

La cura

La regolazione dell’altezza posteriore è un intervento che si è sempre cercato di non fare in pista, questo perché le operazioni da eseguire, pur essendo molto semplici, sono sempre state molto lunghe e difficoltose. Però, da qualche tempo a questa parte, la maggior parte dei costruttori realizza telai con cassetti dei cuscinetti dotati di fori asolati per le viti dei cuscinetti stessi, al fine di semplificare la vita a piloti e meccanici. Dopo aver posizionato il kart sul carrello procedere ad [1] allentare (con una chiave da 13 mm) tutte le viti che assicurano i supporti dei cuscinetti al telaio. L’operazione subito successiva è quella di [2] svitare le viti che ancorano il supporto del sedile al sedile, così da svincolare l’assale e il sedile. A questo punto l’assale sarà “libero”, quindi procedere ad [3] alzarlo o abbassarlo a seconda delle esigenze: “lasciandolo cadere” nel caso si voglia alzare il telaio oppure tirandolo verso l’alto nel caso si voglia abbassare il telaio. Una volta definita l’altezza del telaio [4] riserrare tutte le viti di supporto dei cuscinetti e procedere a [5] rimontare le staffe di supporto del sedile, ovviamente utilizzando un trapano per forare il sedile così da creare un nuovo foro (alla giusta distanza) in cui inserire la vite. A questo punto le operazioni sono concluse. Bisogna, però, controllare che l’operazione sia stata eseguita a regola d’arte, quindi si [6] farà girare l’assale controllando che nulla lo freni. Nel caso sia frenato allentare il cuscinetto centrale e, [7] con un martello in gomma assestare dei piccoli colpi all’assale così da forzare le viti di supporto dei cuscinetti (senza svitarle) e consentire all’assale di girare al meglio. Ora, verificato che l’assale gira liberamente, [8] riserrare tutte le viti nuovamente, anche quelle non smollate.

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Cosa succede abbassando l’assale? E alzandolo? Abbassando l’assale si aumen-ta l’altezza da terra del telaio e, quindi, si alza il baricentro. Il vantaggio è quello di aumentare il grip. Diminuendo l’altezza da terra del telaio il baricentro si sposta verso il basso. Quest’ul-tima situazione è preferibile con piste lisce.

Il mio telaio non ha la regola-zione dell’altezza posteriore. È possibile? Certo! Alcuni telai, soprattutto i più datati, vengono realizzati con un solo foro nei cassetti dei cuscinetti. Questo perché si rivolgono ad un utenza meno professionistica.

È necessario sfilare l’assale? No, assolutamente. È un pas-saggio non richiesto nella cor-retta procedura di esecuzione.

+ PER SAPERNE DI E... Quando piove?

Una situazione in cui, sicuramente, bisogna alzare il telaio è in caso di pioggia. Infatti con asfalto bagnato o scivoloso un baricentro più alto aiuta, soprattutto nella tenuta laterale.

Più tempo per i vecchiettiNel caso abbiate un telaio di vecchia concezione i fori dei cuscinetti non saranno asolati; questo comporta solo una maggior perdita di tempo nelle operazioni di regolazione. La resa, infatti, è la medesima. Martello in gomma, una chiave da 13 mm,

una brugola da 5 mm e un trapano.

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Le domande dell’inesperto1.

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IN PISTA, TRA UNA BOTTA E L’ALTRA, IL VOSTRO KART PUÒ PERDERE LE REGOLAZIONI OTTIMALI. ECCO COME RIMETTERLO A PUNTO

dottor tkart

REGOLARE LACONVERGENZA

L’espertoil dottor TKart

foto di: Ronnie Ghezzi

ha collaborato: Alberto Reoletti

Il “disturbo”convergenza da regolare

La cura

La regolazione della convergenza è un’operazione molto utile per ottenere un ottimo feeling di guida, ma, soprattutto, per ottimizzare le prestazioni del proprio kart. Una convergenza delle ruote anteriori mal regolata può far perdere molto in termini di tempo sul giro. Sono diversi i metodi per regolare la convergenza; quello “dei dischi” è il più rapido, il più semplice ed efficace, oltre che il più diffuso. Sarà lui il protagonista di questa puntata del Dottor TKart. Gli altri metodi saranno illustrati nella pagina subito seguente. La prima operazione da svolgere prima di regolare la convergenza è, neanche a dirlo, quella di [1] posizionare il kart sul carrellino. Subito dopo bisogna smontare le ruote anteriori per poi provvedere a [2] montare gli strumenti che consentono di realizzare la misura della convergenza: i dischi, appunto. Prima di montarli sui fuselli, però, si deve verificare che da entrambi i lati ci sia lo [3] stesso numero di spessori. Infatti, così facendo, la distanza tra i dischi e la mezzaria del telaio sarà identica e, quindi, la misura finale sarà precisa. Successivamente, utilizzando un metro, procedere a misurare la distanza tra entrambi i dischi, [4] prima in posizione avanzata e [5] poi in posizione arretrata, quindi prima posizionando il metro sulla parte anteriore dei dischi e poi su quella posteriore. Rapportando le due misure si verificherà che la convergenza sarà più aperta davanti, piuttosto che dietro e, quindi, si dovrà agire sui tiranti dello sterzo per ottenere la convergenza che si desidera. Quindi, sempre metro alla mano, [6] misurare la lunghezza dei braccetti dello sterzo (questa misura deve essere presa dal centro delle viti degli uniball, sia sul piantone dello sterzo sia sui fuselli) per poi regolarne la lunghezza. Infatti i braccetti devono essere lunghi uguali. Quindi, armati di una coppia di chiavi da 13 mm [7] svitare i due dadi e, girando il braccetto, aumentarne o diminuirne l’estensione. Procedere regolando anche l’altro braccetto e poi, dopo aver controllato con il metro che la loro lunghezza sia identica, provvedere a serrarli prestando molta attenzione agli uniball. [8] Infatti gli uniball devono mantenere il più ampio margine di movimento possibile una volta che tutti i dadi e i bulloni sono stati serrate e non essere assolutamente bloccati contro il fusello o il piantone.

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Ogni quanto si deve regolare la convergenza? Sarebbe opportuno farlo all’ini-zio di ogni sessione in pista. In realtà, la convergenza può essere compromessa anche ogni volta che il kart prende dei colpi (cordoli o “contatti”...).Come capisco che la conver-genza è da regolare?Quando, lasciando il volante in rettilineo, il kart, bruscamente, scarta a destra o a sinistra. E poi anche quando, impostata una curva, si percepisce una risposta diversa rispetto all’an-golo di sterzo impostato.

Perché, in genere, i kart hanno una convergenza aperta davan-ti di due o tre millimetri?Perché questa misura, effettua-ta sul carrello, corrisponde ad un’apertura neutra con il kart a terra e con pilota a bordo.

Due dischi per la convergenza, un metro, due chiavi da 13 mm e una chiave a cricchetto.

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Le domande dell’inesperto1.

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+ PER SAPERNE DI

ED ECCO GLI ALTRI METODI

SniperViene dall’Australia questo veloce ed efficace metodo di controllo della convergenza. Il V2 è composto da due “torrette” che vanno [1] appoggiate sui fuselli (sono magnetiche e dotate di una bolla per farle rimanere in piano e garantire una misura precisa). Dopodiché, attivando il [5] raggio laser, compare un punto rosso sulla scala graduata che permette di misurare la regolazione che si sta effettuando.

QuadraturaQuesto sistema è molto efficace, ma solo a patto di riuscire a mantenere il volante perfettamente dritto. Il metodo della quadratura consiste nel misurare la distanza, su entrambi i lati, tra assale e fusello. La prima operazione da svolgere è quella di [1] smontare gli pneumatici, sia anteriori sia posteriori. Subito dopo si dovrà [2] fermare il volante nella posizione più dritta possibile (aiutandosi con una corda o un elastico) e, solo dopo, si potrà iniziare con le misurazioni vere e proprio che, come detto in precedenza, consistono nel misurare la distanza tra [3] assale e [4] fusello anteriore. Ovviamente poi si dovrà [5] agire sui braccetti dello sterzo e regolarli secondo le proprio preferenze.

“All’ultimo momento...”Non è il più efficace dei sistemi, soprattutto perché non garantisce l’estrema precisione della misura. Ma, quando si è di fretta in pista, consente una discreta esecuzione dell’operazione in poco tempo. La procedura di realizzazione è la stessa di quella con i dischi della convergenza, ma al posto di utilizzare i dischi della convergenza si utilizza il pneumatico stesso, [1] contrassegnando la spalla delle due gomme con un pennarello (o con un gessetto) si creerà il punto in cui puntare il metro.

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Per controllare e regolare la convergenza ci sono anche altre modalità: una super-tecnologica, una precisa ma complessa e una da fare in pista “all’ultimo momento”

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dottor tkartGUAINEE CAVI

L’espertoil dottor TKart

Il “disturbo”guaine e cavi da montare

La cura

La zona centrale del telaio di un kart è attraversata da molti cavi e condotti: il tubo della benzina, il cavo dell’acceleratore e, spesso e volentieri, tutti i fili che collegano le sonde (temperatura e giri motore) al computer. Questo mese vi spieghiamo, con il consueto aiuto del nostro “doc”, la corretta procedura per montare tutti i cavi al meglio, senza commettere errori o farli interferire con qualche altra parte del kart (e non solo... Pensate al tubo della benzina che striscia a terra!). È consigliabile sostituire queste componenti prima che si usurino. La guaina dell’acceleratore dopo un contatto oppure quando, nelle operazioni di carico e scarico, viene danneggiata; il tubo della benzina, invece, va sostituito quando diventa nero oppure si deforma o si indurisce. Come sempre è opportuno [1] mettere il kart sul carrellino. La prima operazione da compiere è sicuramente quella di [2] togliere il filtro dell’aria per agevolare le operazioni di montaggio dei cavi. Non è nulla di difficile, infatti si tratta solo di svitare una fascetta metallica utilizzando un cacciavite o una chiave. Subito dopo si dovranno [3] appoggiare sul telaio i vari cavi e tubi, quindi: tubo della benzina, guaina del “filo” dell’acceleratore e i cavi della telemetria. C’è da dire che non ha nessuna importanza iniziare prima dalla telemetria piuttosto che dagli altri cavi, anche perché i fili delle sonde dell’analisi dei dati si possono mettere dove si preferisce, ovvero sia a destra sia a sinistra del sedile. Per svolgere al meglio le operazioni successive potrà essere d’aiuto [4] togliere il serbatoio del carburante, operazione molto semplice: alcuni telai hanno una pratica “manopola”, altri una normalissima vite. Successivamente procedere [5] posizionando il tubo della benzina lungo il supporto del serbatoio (è preferibile dalla parte del beccuccio di pescaggio) e [6] vincolatelo al telaio con del nastro isolante, preferibile alle fascette perché non schiaccia il tubo. È richiesta una particolare attenzione per il pescante della benzina che deve essere anch’esso sostituito se presenta crepe o sembra essere danneggiato. A questo punto con delle fascette si fisseranno al telaio i [7] cavi della telemetria, mentre quello della benzina dovrà, per forza, essere sulla destra del kart, in quanto il carburatore è su questo lato. Attenzione, però, a non raggruppare i cavi di telemetria e benzina. I primi fissateli pure con una fascetta, questo agevolerà le operazioni di

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Le domande dell’inesperto

Spesso sui cavi della benzina sono installate delle molle, a cosa servono?Servono per impedire alle fascette di stringere eccessiva-mente il cavo e, quindi, impedi-scono che le fascette ostruisca-no il passaggio di benzina.

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Dove va collocato il filtro del carburante?Il più vicino possibile al carbu-ratore perché la benzina che entra è più pulita, infatti se il cavo benzina è sporco mettendo il filtro più vicino al carburatore il carburante si sporcherà di meno.

2.

Perché su alcuni telai è mon-tata una guaina che contiene tutti i cavi?Alcuni team utilizzano una guaina in cui inseriscono tutti i cavi così da rendere più bello da vedere il telaio e facilitare le operazioni di pulizia.

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Un paio di forbici, una pinza, del nastro isolante del colore del telaio e alcune

fascette

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SAI DOVE FARLI PASSARE? SAI COME FISSARLI AL TELAIO. VAI SERENO, TE LO DICE IL “DOC” DI TKARTfoto di: Ronnie Ghezziha collaborato: Alberto Reoletti

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sostituzione, mentre (pagina precedente) [8] il tubo della benzina dovrà essere fissato, come già detto, con del nastro adesivo (meglio se del colore del telaio). [9] Dopo aver installato la telemetria sul volante si può procedere a mettere ordine tra i suoi cavi. Infatti, collegati tutti i connettori al computer, dietro al volante si presenterà un [10] groviglio di cavi che, nella maggior parte dei casi, vi impedirà di girare liberamente il volante. Per ovviare a questo problema bisogna raggruppare tutti i fili e [11] fissarli a un punto fermo del kart con una fascetta; solitamente li si vincola alle staffe di supporto del frontalino. Prima di serrare la fascetta girate il volante a destra e a sinistra verificando che i cavi non rimangano tirati. Come si vede nella figura [12] il risultato è indice di ordine e cura per il proprio mezzo. Il passaggio subito successivo è quello di montare il cavo dell’acceleratore. Basta solo posizionare la guaina sul telaio (ovviamente facendola passare dalla parte destra) quando il motore (provvisto di carburatore) è montato, prendere le misure in modo da avere una guaina sufficientemente lunga per riuscire coprire tutto il percorso lungo il longherone del telaio. Successivamente [13] inserire il cavo d’acciaio nel carburatore, avvitare la vite e aggiungere un morsetto di sicurezza. Inoltre fissare l’altro estremo del cavo al pedale con due morsetti. Non è necessario tagliare il cavo perché [14] la parte in eccesso verrà inserita nel paraurti e bloccata con una fascetta. Utilizzare l’accortezza di non posizionare le fascette troppo vicine ai registri, questo perché si potrebbe correre il rischio di tenere l’acceleratore sempre aperto (dato dalla difficoltà che il cavo troverebbe a tornare indietro)

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dottor tkart

+ PER SAPERNE DI

I nuovi KF, però...I motori di nuova generazione necessitano di molti più cavi, soprattutto quelli dell’accensione. È bene nasconderli sotto il frontalino.

Per evitare danni...Subito dopo aver montato i cavi verificare che nessuno di essi tocchi l’asfalto. Strisciando potrebbero rompersi e compromettere il funzionamento di comandi ai quali sono collegati.

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Trucchetto!Per impedire alla guaina del gas di sfilarsi dalla sua sede (il registro del minimo), alcuni team utilizzano un pezzo di guaina della benzina che, inserito con forza nel registro del minimo, “stringe” la guaina della benzina impedendo all’acceleratore di bloccarsi.