Dossier Aventino, Miani, San Saba: questioni aperte

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1 aventino, miani, san saba: questioni aperte febbraio 2015

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aventino,miani,san saba:questioniapertefebbraio 2015

aventino

L’isola ambientalee archeologica irrisolta

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fatti

Situato tra Lungotevere, Circo Massimo, viale Aventino viale Manlio Gelsomini e via Marmorata, l’Aventino è

un Rione che associa l’antica presenza dei complessi religiosi alla più recente edilizia. Una vera isola di bellezza

e un polmone verde del Centro che non vede avviati a soluzione alcuni sviluppi necessari a mantenerne le sue

preziose caratteristiche nell’evoluzione urbanistica attuale e che è messo in pericolo dalla regolamentazione

non definitiva del traffico.

· Viablità e piena attuazione “zona 30”;

· mura pericolanti: scuola Badini e Roseto Comunale.

Principali questioni aperte

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viabilitÀDa anni vengono segnalati problemi di viabilità diversificati all’interno del rione: eccesso di velocità su Via delleTerme Deciane; non rispetto dei limiti di 30 km/h nelle vie limitrofe; non presenza o deterioramento della se-gnaletica orizzontale e verticale per viabilità e limiti di velocità; crescente traffico di camion da trasporto, autobusturistici e dei nuovi pesantissimi camion compattatori Ama. La somma di tutti questi problemi ha conseguenzeprofonde sulle strade.Questo, anche per la peculiare natura geologica del sottosuolo del Rione Aventino - presenza di cave e nume-rose edificazioni sotterranee risalenti al periodo romano - non compatibile con il passaggio di mezzi pesanti.Con la collaborazione di cittadini ed associazioni del territorio, il Municipio e l’Agenzia della Mobilità, da circaun anno, hanno avviato l’elaborazione di un progetto complessivo del Rione che, sperimentalmente, lo trasfor-merebbe nella prima Isola Ambiantale di Roma, luogo dove l’attenzione è dedicata alla vivibilità per i cittadini, inparticolare, i pedoni, e alla riduzione del traffico pesante e privato. Il progetto, pronto già da tempo, prevedeuna ridefinizione della segnaletica e la costruzione di dissuasori di velocità nelle strade di maggiore scorrimento.È attesa la copertura economica per vedere la sua piena realizzazione.

piazza Albania via delle Terme Deciane via Raimondo da Capua

via S. Giosafat nuova edilizia abitativa

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mura pericolantiÈ urgente il completamento della riparazione del muro di confine della scuola Badini, che, realizzata solo in parte,è stata sospesa da numerosi anni, nel tratto Sud, tra la stessa scuola e tutta via San Domenico. Ciò ha com-portato la chiusura tramite transenne di un tratto del marciapiede, divenuto deposito di rifiuti, oltre al divieto diaccesso ai bambini a una gran parte dei giardini scolastici. Per tale riparazione, la precedente Amministrazionemunicipale aveva stanziato dei fondi, poi, bloccati a causa del “Patto di stabilità”. È inaccettabile la chiusurapluriennale di un marciapiede ancor più ai confini di una scuola.

Allo stesso modo, ricordiamo la transennatura del pericolante muro di cinta del Roseto Comunale, in via Cliviodei Publicii, che risale ormai a un paio di decenni senza che siano stati attuati interventi per il ripristino.

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miani

Un quartiere in sofferenza

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fatti

Situato alle pendici meridionali del Municipio I, Miani è un piccolo quartiere compreso tra le Mura Aureliane,

piazzale Ostiense, viale Cristoforo Colombo e piazzale dei Partigiani. Insieme a San Saba e all’Aventino è uno

dei tre quartieri che compongo il territorio del Circolo “Elia Manni”.

Negli ultimi anni, Miani ha subito un progressivo degrado con l’acuirsi di problemi storici, così come, con il sorgere

di nuove criticità.

A testimonianza della situazione e della sua urgenza, a partire dall’11 gennaio l’Amministrazione municipale

ha avviato una vigorosa azione di recupero in piazzale dei Partigiani, con l’intervento della presidente Alfonsi,

dell’assessore Vincenzoni e della consigliera LIlli. Ma ci sono molte altre questioni sul tavolo che meritano al-

trettanta attenzione da parte del Comune così come del Municipio.

Miani è, probabilmente, una zona poco “visibile”. Non è un “periferia degradata” né uno aristocratico angolo

di Centro Storico. Non contiene “polveriere sociali” né il suo stato è dannoso per l’immagine della città.

Ciò non toglie nulla all’urgenza dei suoi problemi dal punto di vista dei residenti.

· Potatura o abbattimento e ripiantumanzione degli alberi;

· pavimentazione stradale;

· trasporti;

· prostituzione, furti, senza tetto;

· nettezza urbana.

Principali questioni aperte

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alberi

Il problema riguarda essenzialmente il tratto che comprende viale di Porta Ardeatina, piazzale Ardeatino, via di Tata

Giovanni e largo Chiarini. Questo tratto di strada è costeggiato da fusti alti fino a 30-40 metri che incombonosulle case. Si tratta di piante che hanno esaurito il ciclo vitale. Tra il 2013 e il 2014 ne sono cadute sei più nu-merosissimi rami anche di notevoli dimensioni. Si tratta di un pericolo chiaro e imminente. Molte auto sonostate danneggiate, anche in modo irreparabile, e più volte residenti e passanti hanno corso il rischio di essereinvestiti dalle cadute. Numerosi sono stati gli interventi urgenti dei VV.FF. per tagliare rami pericolanti. E, spesso,nelle giornate ventose, i rami “frustano” le facciate dei palazzi, procurando danni alle cortine esterne. Fin dal2012, le amministrazioni dei condomini di piazzale Ardeatino 1F e 6 hanno segnalato, agli uffici competenti, lasituazione. Il Consiglio del I Municipio ha approvato il 19/06/14 una mozione presentata dalla consigliera Sara Lilli che sol-lecitava Municipio, sindaco e assessore comunale competente ad adoperarsi per la potatura o - miglior alter-nativa - il taglio e la ripiantumazione delle piante.

24 maggio 2013 24 maggio 2013 7 agosto 2013

10 febbraio 2014 10 febbraio 2014 16 giugno 2014

piazzale Ardeatino piazzale Ardeatino largo Chiarini

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pavimentazioneIl problema riguarda l’intero quartiere in cui i marciapiedi, sia per la pluridecennale azione delle radici deglialberi, sia per l’usura comune ma trascurata, sono diventati, in molti tratti, impraticabili. Allo stesso modo, cosìcome in molte parti della città, il manto stradale è sconnesso e pericoloso.

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trasporti

La “razionalizzazione” delle linee Atac ha portato alla soppressione della linea 175 che ha colpito al cuore il

quartiere Miani ed il rione San Saba. Si trattava, infatti, della principale linea di collegamento tra tali quartieri

ed il centro storico. Se la predisposizione di due fermate della linea 160 lungo le mura Aureliane è di sicuro

ausilio per i residenti di San Saba, altrettanto non può dirsi per il quartiere Miani.

Questo si trova, ad oggi, sprovvisto di qualsivoglia linea Atac. I molti anziani residenti nel quartiere sono quindi

impossibilitati ad usufruire del trasporto pubblico. Le nuove fermate della linea 160 si trovano infatti a svariate

centinaia di metri dalle strade del quartiere e la forte pendenza di molte strade, insieme con il loro già denun-

ciato dissesto, impedisce a molti di raggiungere le fermate della nuova linea. La situazione è gravissima e ne-

cessita di un immediato intervento da parte delle istituzioni, essendo rimaste sinora del tutto inascoltate e

inevase le nostre segnalazioni in proposito. Il PD San Saba ha raccolto numerose firme che richiedevano il ri-

pristino della linea e la petizione è stata consegnata all’Atac e all’assessore di Roma Capitale, Improta.

Un ulteriore disagio è stato procurato dalla soppressione della linea 80 da Piazzale Partigiani e del passaggio

del 715 su viale Marco Polo.

Sappiamo dall’Agenzia per la Mobilità che si sta lavorando per una nuova linea di collegamento tra il centro e

Piazzale dei Partigiani mentre il 30 Express, linea di frequente passaggio e scorrimento, effettuerà tutte le fermate

su via Marco Polo. Mentre, per il 715 sono state soppresse alcune fermate ma è stato velocizzato il suo per-

corso verso Garbatella, ritenuto troppo tortuoso.

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prostituzione,

Come per quello degli alberi, il problema della prostituzione riguarda in particolare il tratto viale di Porta Ardeatina,piazzale Ardeatino, via di Tata Giovanni, largo Chiarini e via Guerrieri al confine con San Saba. Un percorso, lungo lemura Aureliane, su un cui lato si trovano numerose abitazioni.Il fenomeno si manifesta quasi per l’intero arco delle 24 ore, dalle prime ore del mattino a tarda notte, creandoun forte disagio nei residenti e qualche pericolo al traffico dovuto al comportamento di automobilisti “distratti”dalla ricerca delle prostitute. Da sottolineare la presenza, in via Guerrieri, di alcune panchine collocate a “sa-lottino” utilizzate costantemente dalle prostitute. I residenti chiedono da tempo che questa collocazione siamodificata.

Ultimamente, si è manifestata anche una crescita dei furti negli appartamenti. Il numero 1/F di piazzale Ardeatinoha subito effrazioni in due abitazioni nel giro di pochi mesi e si segnalano frequenti tentativi di penetrazione diestranei nei condomini della zona.

Nonostante l’intervento dei Servizi Sociali che, hanno risolto numerosi casi - anche in piazza Bernini, a San Saba-, continua la presenza di senza tetto che trovano rifugio in camper e caravan in viale Odoardo Beccari e in piaz-zale Ostiense per i quali non è stata possibile trovare l’opportuna collocazione e su cui si continua a lavorare. Iresidenti segnalano anche la presenza di sbandati nei giardinetti di largo Chiarini e nell’attigua area giochi perbambini, della cui fontanella approfittano per le proprie necessità igieniche.

furti, senza tetto

viale O. Beccari largo Chiarini via Guerrieri

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nettezza

Nel quartiere Miani non è stata ancora avviata la raccolta differenziata della frazione “umida” così come, invece,avvenuto per San Saba. La differenziata è limitata a plastica/metalli/vetro e alla carta.

È da segnalare l’usura e anche i danni subiti dai vecchi cassonetti in plastica nella vie interne del quartiere.

urbana

viale G. Miani viale G. Miani viale G. Miani

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san saba

Un Rione storico da curare

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fattifatti

Situato tra le Mura Aureliane, via della Piramide Cestia, viale Aventino, le Terme di Caracalla, San Saba è un

Rione di storica importanza. Sede di una delle antiche abbazie di Roma, qui il sindaco Ernesto Nathan fece

costruire, all’Istituto Case Popolari, dieci lotti per offrire un alloggio dignitoso alla classe lavoratrice. Rappre-

senta, per questo, un patrimonio urbanistico inestimabile nella storia della città e un tessuto sociale partico-

lare.

Le questioni principali relative a questo Rione riguardano proprio i timori per uno snaturamento di questo tes-

suto e il degrado di alcuni suoi angoli.

· Case Ater;

· Piazza Bernini;

· Piazza Remuria;

· Via di Villa Pepoli e Viale Giotto;

Principali questioni aperte

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Case ater

I lotti di San Saba sono, nel Centro Storico, uno dei pochi agglomerati di abitazioni ancora totalmente di pro-prietà pubblica, attraverso l’Ater.È aperto il dibattito tra gli inquilini: se sia positiva o meno la messa in vendita di tale patrimonio, con la possibilitàdei locatari di divenire proprietari della casa di una vita evitando qualsiasi speculazione che snaturerebbe iltessuto sociale di San Saba; o se sia più opportuno restare affittuari per vedere garantito il diritto all’alloggio.È invece univoco il parere nel merito sulla mancata manutenzione di questi immobili.

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piazza bernini

I giardini della piazza - centro del Rione - erano stati oggetto di un completo rifacimento da parte della prece-dente Amministrazione, congiunto con il restauro del tratto delle Mura Aureliane di Viale Giotto e Via Guerrieri.In questo anno però si è notato un notevole deterioramento della cura del giardino: sporcizia, erba incolta, im-pianto di innaffiamento non funzionante. Questo stato di cose ha mosso i cittadini a impegnarsi direttamentenella cura del verde e nella pulizia a loro spese e, infine, nella richiesta all’Amministrazione di aiuto nel loro im-pegno che non può comunque sostituire i doveri del pubblico.

piazza remuria

Il giardino con area giochi, come molti altri nella nostra città, è protetto da una cancellata con lucchetto senzache, però, vi sia un incaricato dell’apertura e della chiusura. Vicino alla scuola materna ed elementare LeopoldoFranchetti, il giardino è frequentato da bambini e famiglie che, però, spesso lo trovano chiuso. E la chiusura,spesso prolungata nel tempo, comporta l’abbandono dell’area e l’accumulo di foglie e rifiuti. C’è la disponibilitàda parte di alcuni genitori-volontari di occuparsi della apertura e chiusura dei cancelli. Questa disponibilità an-cora non si è tradotta in una reale gestione che possa ridare vita alla Piazza e all’area giochi.

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Pur essendo diventata strada pubblica ormai da anni, all'inizio di via di Villa Pepoli, prima dell'archetto, si tro-

vano due targhe contrastanti: una regolare, un'altra che reca la scritta "strada privata" il che comporta spesso

degli equivoci anche fra il personale comunale (vigili, Ama ecc.). L’indicazione relativa alla “strada privata” an-

drebbe, perciò, rimossa.

Sul lato opposto di viale Giotto, di fronte allo sbocco di via di Villa Pepoli, un muro perimetrale di un edificio

presenta una crepa impressionante. Era stato, a suo tempo transennato, ma le barriere sono state, poi, ri-

mosse.

via di villa pepoliviale giotto

Come evidenziato anche per Miani (e valido anche per l’Aventino), anche i marciapiedi e il manto stradale di

San saba versano in condizioni precarie e pericolose.

pavimentazione