Dopo essere entrati in confidenza con le emozioni della ...
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Dopo essere entrati in confidenza con le emozioni della rabbia e della tranquillità, ci
siamo inoltrati nel grande viaggio della paura! Riconoscere questo stato d’animo non è
difficile, ma molteplici sono gli eventi, o luoghi, da cui essa può scaturire…
Il punto di partenza di questo lungo e impervio viaggio è stata una conversazione con i
bambini, che ha posto le basi per le attività successive. Grazie agli spunti dati proprio
dai bambini, infatti, abbiamo proposto una serie di letture di storie in cui erano
presenti personaggi, animali o luoghi narrati dai bambini stessi.
LUPI, ORSI, PIPISTRELLI, VAMPIRI, STREGHE, IL BUIO DELLA NOTTE,
SERPENTI, LEONI e altri, sono i personaggi e i luoghi che ci fanno più paura.
Dopo aver accolto le osservazioni dei bambini, abbiamo proposto loro la lettura di due
storie:
“POLLY E I MOSTRI” racconta di una bambina che in ogni angolo della sua
casa crede di vedere mostri…la sua mamma la rassicura, ma quando anche lei
perlustra le stanze, vede ciò che la bambina le ha sempre raccontato! Solo
insieme, tenendosi per mano, la bambina e la sua mamma non vedranno più ciò
che la loro fantasia gli mostrava!
“AIUTO, ARRIVA IL LUPO!” è un albo che insegna ai più piccoli ad accettare
le proprie paure e ad esorcizzarle, coinvolgendoli attivamente nella storia e
consegnando letteralmente nelle loro manine le sorti del lupo cattivo. L’aspetto
davvero interessante di questo libro è che i piccoli possono interagire
direttamente con la storia, decidendo le sorti del lupo famelico. Anzi, sarebbe
più corretto dire che dovranno farlo, se non vogliono correre il rischio di essere
azzannati! I bambini, infatti, sono chiamati in causa, come dei piccoli deus ex
machina, devono intervenire magari agitando il libro per far cadere il lupo da un
ramo al quale si era aggrappato per salvarsi, oppure inclinandolo per farlo
scivolare giù da un burrone. Per ogni pagina un nuovo pericolo ma anche una
soluzione, fino all’ultima illustrazione, a meno che non si voglia accogliere
l’esortazione finale, racchiusa in una sola parola: “Ricominciamo?”. E
ricominciare tutto dall’inizio, in effetti, è indispensabile perché, se a una prima
lettura si può innescare la paura, dalla seconda in poi il timore lascerà spazio alla
certezza e i bimbi si sentono avvantaggiati perché sapranno che è possibile
spuntarla contro quel lupaccio feroce: se è già successo una volta, non c’è motivo
per cui non succeda di nuovo, no?
Un giorno speciale, ci siamo recati ancora una volta in biblioteca, dove Maddalena ci
ha accolto nella penombra degli scaffali.
Qualcuno di noi ha chiesto subito: “Perché la biblioteca è spenta? È tutto buio!”.
Mentre Maddalena apre la valigia al buio, illuminata solo da una torcia, i bambini
pensano che dentro ci sia un lupo o una pantera… poi maddalena inizia a tirare fuori
un libro…compare prima un’ombra… un occhio… una bimba…
Maddalena legge illuminando il libro con una torcia.
Quando si spengono le luci, la luna tramonta e il cielo si fa scuro... accade sempre qualcosa. Con la notte e l'oscurità arriva a casa di Alice l'allegro Signor Buio e la festa
può avere inizio. Si balla, si canta e si gioca assieme a questo simpaticissimo e
misterioso visitatore notturno. Una storia insolita da raccontare nell'ora della
buonanotte, sotto le stelle estive, in una fredda sera d'inverno. Per vincere la paura del
buio! E divertirsi quando si spengono le luci.
Dopo la narrazione, i bambini hanno capito che, nonostante ci si sia un po’ spaventati,
alla fine il signor Buio è divertente e affettuoso.
In seguito, Maddalena sottolinea come al buio non si veda con gli occhi, ma si possa
comunque sentire bene con le orecchie! Ascoltiamo tutti i suoni che escono dalla sua
valigia…si sente un ruggito!
E' notte.
Pietro è da solo in una foresta piena di animali selvaggi e ha tanta, tanta paura...
Con l'aiuto di un coniglio, di una maschera terribile e attraverso un'avventura
rocambolesca, Pietro riuscirà a tornare a casa, dove si sentirà finalmente al sicuro.
Avrà però capito che tutti, proprio tutti, provano l'emozione della paura...anche quei
temibili animali selvaggi che lo spaventavano tanto. Una storia bellissima che affascina e cattura completamente l'attenzione e l'interesse dei
bambini facendo loro vivere l'emozione della paura come un sentimento che ci
avvicina agli altri piuttosto che separarcene...
Al termine delle letture, ognuno di noi ha disegnato su un foglio la propria paura, che è
stata poi attaccata sul mantello dei cavalieri della paura! In questo modo, ognuno di noi
potrà trasformarsi in un valoroso cavaliere e sconfiggere così le proprie paure!
A scuola abbiamo rielaborato le letture ascoltate in biblioteca.
Riprendendo “Ballando con il buio”, ci siamo confrontati sulle nostre modalità di
addormentarci la sera:
CONVERSAZIONE SULLA PAURA DEL BUIO
27 GENNAIO 2015
KEVIN: io dormo nel lettone da solo con la luce accesa quando la mamma si lava i
denti
NICOLA: io dormo con quattro pupazzi: orsetto, rinoceronte, leopardo e con la
lucina accesa. Con mio fratello Filippo
RICCARDO: dormo nel mio letto con tanti pupazzi, con la luce accesa ANDREA A: dormo con la mamma con un pupazzo winnie pooh con la lucina accesa
GREGORIO: dormo da solo senza lucina; con il pupazzo. Quando è sera vado nel
letto di mamma e papà
EMMA: dormo nel mio letto con il pupazzino, con la luce accesa e con mia sorella
ETTORE: dormo nella cameretta con Alice, Winnie Pooh e con la lucina accesa
GIACOMO: io dormo con la mamma e papà, poi vado nel loro letto. Dormo con tre
pupazzi senza lucina JACOPO: dormo un po’ nel mio letto. Ci sono 5 pupazzi che dormono con me. A
casa dormo nel letto a castello al buio
Matteo L: dormo in camera mia un po’ con mamma e papà. Ho 2 luci che fanno luce:
ne ho 7 in una sponda e una dall’altra sponda
GIORGIA: dormo nel mio letto con Francesca e un pupazzino
GINEVRA: io dormo nel mio letto sotto a mio fratello con i pupazzi e la lucina accesa YASMIN: io dormo insieme a mamma e papà e mio fratello, tutti nel letto e la luce
spenta
AHLEM: io dormo da sola. Non ho nessun pupazzino al buio
ALAAE: io dormo nel letto di mio fratello con la luce accesa, con tanti pupazzi
HAFSA: io dormo con mia sorella nel mio letto con la luce spenta senza pupazzi
Dopo aver giocato con Alice e il Signor Buio, ci siamo divertiti insieme a Pietro (il
protagonista di “In una notte nera”) a creare ognuno la propria maschera del terrore:
lupi, vampiri, tigri… e con le nostre maschere, abbiamo fatto una divertentissima festa
di carnevale e abbiamo così capito che con le nostre paure ci si può giocare e si
possono sconfiggere con l’allegria!!
Un’altra bellissima ed emozionante storia ci ha accompagnato in questo viaggio:
questo racconto è stato proiettato su una grande parete del dormitorio, ed ovviamente
è stata raccontata al buio, alla sola luce del cono luminoso del proiettore.
In questo viaggio, il bambino protagonista esprime i suoi stati d’animo al buio: non
solo paura o tristezza, ma anche risatine possono nascere dentro qualcuno di noi!
Il buio è MAGICO! Perché con gli occhi non si vede, ma si può vedere con le
orecchie!! Infatti, se stiamo attenti, possiamo ASCOLTARE i suoni che ci circondano!
Poi TRAC…appare un lumino…cosa può essere? Poi due, tre, quattro, cinque… i
bambini interagiscono in questa lettura animata!
Si accendono tante lucine, fino a quando è maggiore la luce… MA QUALCOSA DEL
BUIO RIMANE….la nostra OMBRA!
L’ombra è la luce che non ci attraversa, e anche con lei si può giocare: si muove anche
se noi stiamo fermi, grazie alla fonte della luce…se invece siamo noi a spostarci,
possiamo diventare dei giganti o piccoli come formiche!!
Prendiamo spunto e anche noi, a coppie, ci divertiamo con il buio della nostra ombra!
A coppie ci mettiamo in mezzo al cono di luce e giochiamo a diventare giganti e
mangiare i nostri amici più piccoli. È divertente! E nel gioco capiamo che con il buio si
può giocare e che può riservare fantastiche sorprese!!
Il giorno successivo, insieme ai nostri amici della sezione C, abbiamo trovato in sezione
un tunnel tutto nero. Le insegnanti ci hanno bendato e ci hanno invitato ad entrare nel
tunnel e “sentire con le mani” ciò che avremmo incontrato.
CONVERSAZIONE: “cosa sento al buio con le mani?”
Tobias: ho sentito della polvere e una bottiglia
Mattia G: io ho sentito delle campanelle che suonavano, della legna poi quei cosi morbidi (polistirolo)
Nicola: una catapulta, un fagiolo secco e un cavaliere
Giacomo: ho sentito il rumore di un tirannosauro che camminava, una palla e una
prigione
Luca: io ho sentito un po’ di legna bruciata (corteccia) e cinque fagioli
Andrea M: io invece ho sentito un gomitolo di lana Ettore: io invece una maracas
Melissa: io ho sentito una maracas e una catapulta
Aya: io ho sentito quello che faceva i suoni
Matteo: io un t-rex e un leone
Aurora: io un leone
Mattia P: io ho sentito polistirolo e due palline. Ho sentito dei rumori Jacopo: erano delle campanelle
Stefano: ho sentito dei ciondoli da bimbi piccoli, delle maracas. Le palline, il
polistirolo, un tegame. C’era un po’ di ruvida spugna
Giorgia: maracas
Chanel: maracas e cose morbide
Andrea R: polistirolo, maracas Elisa: ho sentito come delle campanelle. Non sapevo cosa c’era dentro: era buio, è
impossibile dirlo!
Noemi: un tegame, maracas e polistirolo
Emanuele: polistirolo
Abde: ho sentito delle palline che fanno rumore. Altre palline che ho schiacciato erano
morbide
Andrea A: il tegamino
Kevin: maracas, polistirolo
Eleonora: ho sentito come una copertina morbida, il tegame, delle palle: una palla era dura
Manuel: ho sentito delle palline, un tegame e la spugna ruvida
Matteo L: polistirolo, maracas, sacchetto morbido e basta
Mattia B: ho sentito una maracas, quello morbido e le palline; ho sentito un po’
ruvido.
Quindi abbiamo svuotato il tunnel e OSSERVATO con gli occhi e TOCCATO con le
mani ciò che era nascosto nel buio tunnel.
Questa esperienza ci ha fatto capire che il buio, anche se non ci fa vedere niente con gli
occhi, permette di arricchire gli altri sensi!
Successivamente, ci siamo allenati a narrare e inventare storie: l’obiettivo finale era
quello di creare due storie con i personaggi delle nostre paure, che avevamo condiviso
all’inizio del percorso.
Una volta abbiamo presentato ai bambini delle marionette: ognuno ne poteva scegliere
una e, gradualmente, inserirsi nella storia inventando un pezzettino col proprio
personaggio.
STORIA INVENTATA DAI BAMBINI
C’ERA UNA VOLTA…
G: una bella PRINCIPESSA che viveva in castello che si chiamava Aurora.
K: il RE stava insieme con la principessa e stavano seduti su un trono.
N: un giorno arriva un DIAVOLO che si traveste per fare uno scherzo al re. E’ un
pittore che si traveste da diavolo.
J: e come scherzo rapisce la principessa. Allora il re la va a cercare.
M.S: la va a cercare in un BOSCO. Nel bosco c’è una NONNA. Il Re gli chiede:
K: “per piacere, nonna, mi aiuti a trovare la principessa?”
M.S: “certo!”
Nel bosco incontrano
J: una volpe
K: “hai visto la principessa?”
J: “sì”
K: “dov’è andata?”
J. “sopra un albero”
Ma il diavolo si presenta davanti e…
N: butta la principessa nel fiume
A.A: c’è un mostro che prende la principessa. “Vieni con me principessa!” e la porta
dove ci sono i mostri.
A.M, E, Ah: i MOSTRI mangiano la principessa, ma in quel momento arriva a salvare
la principessa…
R: un altro RE che ha dei poteri magici che fanno sparire tutti i mostri. “fai andare via i
mostri!”.
G: prende la principessa e la riporta nel suo castello. Il re suo padre è felice e
l’abbraccia.
G: allora il diavolo prende il re magico e lo porta lontano al posto della principessa.
Successivamente abbiamo presentato ai bambini un bellissimo libro ("L'Onda"), in cui
sono presenti solo le immagini. Ognuno, rispettando il suo turno, ha letto ciò che
l'immagine gli suggeriva, senza l'ansia di sbagliare!
In fase di progettazione, per ciò che riguarda l'ultimo incontro del progetto, avevamo in
mente di fare rappresentare ai bambini stessi le storie da loro inventate. L'idea che poi
è stata mantenuta era quella di giocare con le ombre, tema presentato nella storia "Nel
buio ci vedo con le orecchie", in particolare ricorrendo alla tecnica delle ombre cinesi.
Tuttavia, al termine del percorso abbiamo corretto questo proposito, ritenendo più
opportuno che le storie da loro inventate fossero presentate dalle insegnanti. In questo
modo i bambini sono stati comunque spettatori attivi, in quanto sono intervenuti nel
ricordarmi i nomi dei personaggi e guidandomi nelle azioni che avrebbero dovuto
compiere. Al termine dello spettacolo, i bambini, a coppie o piccoli gruppi, hanno
avuto modo di giocare con i loro personaggi improvvisando delle brevi sequenze.
OMBRE CINESI
1. LA FAVOLA DEL RE GIUSEPPE E LA PRINCIPESSA RAPERONZOLA
In un castello bello bello, vivevano un RE, una REGINA e una PRINCIPESSA.
C’era anche una fatina, SPRENTUSINA;
un giorno al castello arrivò un LUPO che voleva mangiare la principessa e il re.
Il re Giuseppe e la principessa scapparono dove c’era il trono; chiusero la porta a
chiave.
Ma siccome i lupi hanno i denti affilati, lui cercò di aprire la porta con i denti, ma non
ci riuscì.
Chiamo il suo amico DRAGO Gabriele che sputava fuoco. Il drago bruciò la porta
con il fuoco.
Il re e la principessa scapparono con la carrozza, si nascosero in una capanna.
Il lupo e il drago seguono le tracce del cavallo, incontrano nel territorio un
SERPENTE gigante; gli chiedono: “dove sono andati la principessa e il re?”.
Il serpente rispose che non li ha visti e che lui si era perso. Allora seguono le tracce del
cavallo, arrivano alla capanna; li hanno trovati. Provarono di prenderli e di mangiarli
ma loro scapparono.
Arrivò il CAVALIERE Brendis e fece una trappola con corde che legano i piedi;
finirono nella trappola. Il drago si liberò con le sue spine; il lupo e il serpente
morirono dentro la trappola.
La principessa e il re tornarono al castello, il drago con le sue ali volò fino al castello,
ma la regina lo vede.
Il drago si blocca con le ali aperte, poi decise di rompere il tetto e di volare dagli altri
draghi.
Il re e la regina e la principessa vissero nel castello felici e contenti.
Che poi il cavaliere che aveva una cosa nell’armatura, gli fece trovare la grotta dei
draghi, e due draghi li prese per cercare il lupo e il serpente e gli altri. Li porta al
castello, e vissero insieme al re, alla principessa e alla regina.
2. FAVOLA NEL BOSCO
C’era una volta un mago che si chiamava MERLINO. Era esperto di magie buone.
Nel bosco in cui viveva il mago c’era un ORSO gigante che viveva nella neve.
L’orso mangiava fra i cespugli. Un BAMBINO di nome Kevin era andato a
passeggio nel BOSCO. A un certo punto l’orso lo spaventava e se lo voleva
mangiare. Ma poi arriva il suo amico CANE che lo porta al galoppo per salvarlo
perché il bambino aveva paura e lo fa ritornare a casa dal suo papà e si abbracciano.
Nel bosco viveva anche una TIGRE; la tigre andava a camminare e cercava il suo
piccolino. Il cucciolo di tigre era stato rapito dalla STREGA Sofia e lo aveva
nascosto nella sua casa.
Il FOLLETTO Jolly, che abitava in un albero, aveva visto la strega Sofia che rapiva
la piccola tigre.
Cammina cammina cammina fino alla casa della strega. Bussa alla porta ma la
strega non gli apre. Così va a chiamare il mago, che apre la porta con la sua magia:
ABRACADABRA E LA PORTA SI APRE!
Finalmente la porta si aprì. Ma dentro la casa non c’era solo la strega, c’era anche il
VAMPIRO! Il vampiro mangia il mago. Arriva l’orso che si vuole mangiare il
vampiro, ma il vampiro si trasforma in PIPISTRELLO e vola via.
Per fortuna arrivò il LEONE che diede un morso al sedere della strega e nel
frattempo il folletto libera il cucciolo e lo porta dalla sua mamma tigre!
A conclusione del nostro viaggio dentro noi stessi e le nostre paure, ci siamo recati
ancora una volta in biblioteca da Maddalena. Questa volta non ci ha accolti la solita
scatola delle storie, bensì una valigia!!! Maddalena l’ha aperta e abbiamo trovato dei
grandi disegni che raccontavano la storia di BERTA, una lucertola che, come tutte le
lucertole, ama stare al sole durante il giorno, ma di notte si rintana nella sua casa,
perché ha un po’ paura del buio. Ma una sera il buio arriva prima del solito, e Berta
non trova più la strada per nascondersi nella sua tana. Subito ha paura, ma poi scopre
le meraviglie della notte (ai bambini viene mostrato il famoso quadro di Van Gogh)…e
così, le sere successive, Berta porterà sempre con sé il ricordo della notte, perché non
ne ha più paura!!!
I bambini hanno rielaborato la storia, realizzando le tavole del kamishibai a coppie. È
stato importante per loro condividere lo spazio comune del foglio e collaborare per
raggiungere un obiettivo comune!
Berta che passeggia durante il
giorno
arriva il buio
ma poi scopre le meraviglie della notte!
e così le sere successive, Berta
porta con sé il ricordo della notte, perché non ha più paura!!
Ad arricchire il nostro viaggio nel paese dei colori e delle emozioni che ad essi sono
collegati, è stata l’esperienza a CA’ LA GHIRONDA. Qui siamo entrati a strettissimo
contatto con le nostre emozioni e i colori che esse ci suscitano, come spettatori attivi
di uno spettacolo teatrale molto coinvolgente. In questa storia c’era una bambina che
doveva cercare degli elementi particolari: un dente di squalo, una valigia, un uovo…
e lungo il suo percorso ha incontrato diversi personaggi: una strega paurosa, uno
struzzo simpatico, un serpente coraggioso!!! Anche noi, come la bambina della storia,
ci siamo cimentati nella ricerca di questi elementi nel grande parco di Cà la Ghironda
seguendo una mappa, proprio come dei veri esploratori!!! E alla fine abbiamo
preparato un libricino in cui abbiamo disegnato i personaggi incontrati con i colori
delle emozioni suscitate.
Siamo giunti al termine del nostro viaggio nel paese dei colori e delle emozioni. Un
viaggio percorso insieme, in cui nessuno è rimasto solo. Abbiamo sperimentato,
esplorato, ballato, colorato, ci siamo arrabbiati e abbiamo avuto paura, ma siamo stati
anche molto felici di avere vissuto insieme questa esperienza: con la collaborazione
abbiamo superato tutti gli ostacoli! Nessuno è rimasto indietro, abbiamo camminato
tenendoci per mano e insieme siamo giunti al termine del nostro viaggio…che per
fortuna non termina qui! Ancora un altro anno ci aspetta per esplorare nuovi orizzonti
e crescere insieme!