Domodossola, operazione Biancaneve

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DOMODOSSOLA. IRACHENO DI 39 ANNI Immigrazione clandestina Preso l’ultimo ricercato E’ finita la latitanza di Aziz Hussein Nashwan, ricercato nell’ambito dell’operazione «Biancaneve» che ha visto la polizia di Domodossola sman- tellare una grande truffa im- mobiliare. Nashwan, residente a Cas- solnovo (Pavia) ma nato in Iraq nel 1973, era arrivato in Italia dove aveva trovato asi- lo politico, concesso alle per- sone che nel loro Paese ri- schiano persecuzioni. Una volta in Italia, l’iracheno è en- trato a far parte di un’orga- nizzazione che favoriva l’im- migrazione clandestina. Due settimane fa, la polizia domese aveva eseguito venti ordini di custodia cautelare in carcere ma non era riuscita a rintrac- ciare Nashwan e l’egiziano Saa- dh El Saadawy, entrambi resi- denti a Cassolnovo. Quest’ulti- mo era stato arrestato pochi giorni fa. Ora, anche l’iracheno è finito in carcere. E’ accusato di aver concorso con altre sette persone di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. In particolare si contesta di aver preso parte all’organizza- zione di un viaggio dalla Grecia verso l’Italia di dieci cittadini extracomunitari: otto afghani, un marocchino e un tunisino. I clandestini erano entrati in Italia viaggiando in condizio- ni disumane, nascosti all’inter- no di un furgone fermato il 25 marzo 2011 nel porto di Bari. Aziz Hussein Nashwan mante- neva stretti contatti con le or- ganizzazioni criminali interna- zionali specializzate nell’immi- grazione clandestina di cittadi- ni provenienti dall’area balca- nica, Nord Africa e del Medio Oriente. L’iracheno curava ogni aspetto del traffico di esseri umani: dalla sistemazione logi- stica, alla fornitura di docu- menti falsi, nonché al trasporto dei clandestini verso destina- zioni europee. Gli stranieri fer- mati a Bari hanno dichiarato di aver pagato per il viaggio 3.500 euro ciascuno. [RE. BA.]

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Preso anche l'ultimo latitante. (24.05.2012, La Stampa)

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DOMODOSSOLA. IRACHENO DI 39 ANNI

Immigrazione clandestinaPreso l’ultimo ricercatoE’ finita la latitanza di AzizHussein Nashwan, ricercatonell’ambito dell’operazione«Biancaneve» che ha visto lapolizia di Domodossola sman-tellare una grande truffa im-mobiliare.

Nashwan, residente a Cas-solnovo (Pavia) ma nato inIraq nel 1973, era arrivato inItalia dove aveva trovato asi-lo politico, concesso alle per-sone che nel loro Paese ri-schiano persecuzioni. Unavolta in Italia, l’iracheno è en-trato a far parte di un’orga-nizzazione che favoriva l’im-

migrazione clandestina. Duesettimane fa, la polizia domeseaveva eseguito venti ordini dicustodia cautelare in carcerema non era riuscita a rintrac-ciare Nashwan e l’egiziano Saa-dh El Saadawy, entrambi resi-denti a Cassolnovo. Quest’ulti-mo era stato arrestato pochigiorni fa. Ora, anche l’irachenoè finito in carcere. E’ accusatodi aver concorso con altre settepersone di favoreggiamentodell’immigrazione clandestina.In particolare si contesta diaver preso parte all’organizza-zione di un viaggio dalla Grecia

verso l’Italia di dieci cittadiniextracomunitari: otto afghani,un marocchino e un tunisino.

I clandestini erano entratiin Italia viaggiando in condizio-ni disumane, nascosti all’inter-no di un furgone fermato il 25marzo 2011 nel porto di Bari.Aziz Hussein Nashwan mante-neva stretti contatti con le or-ganizzazioni criminali interna-zionali specializzate nell’immi-grazione clandestina di cittadi-ni provenienti dall’area balca-nica, Nord Africa e del MedioOriente.

L’iracheno curava ogniaspetto del traffico di esseriumani: dalla sistemazione logi-stica, alla fornitura di docu-menti falsi, nonché al trasportodei clandestini verso destina-zioni europee. Gli stranieri fer-mati a Bari hanno dichiarato diaver pagato per il viaggio 3.500euro ciascuno. [RE. BA.]