DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL … armato di un crocifisso e di misericordia, viaggiò a...

4
E’ RISORTO ALLELUIA! La Pasqua è l'evento centrale nella vita della Chiesa. Nella Domenica di Pasqua, la Chiesa è raccolta nella contemplazione del Cristo risorto. Così lei rivive l'esperienza primordiale che è alla base della sua esistenza. La risurrezione di Cristo quindi è la forza, il segreto del cristianesimo. San Paolo dice: Se Cristo non è risuscitato, è dunque vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. (1 Corinzi 15:14). È veramente risorto! Quella tomba ormai non nasconde più niente: divenne il grembo della vita nuova. Con la sua risurrezione, la notte è passata, è arrivata la grazia, il perdono e la salvezza; le piaghe sono risanate, e tutto ha senso. Anche noi diventiamo testimoni di questa Grande Verità. Andiamo a dire a tutti che la festa è pronta, che l'Amore ha vinto, che la gioia non è un sogno, che il mondo ha un futuro, che c’è speranza e che la Pasqua è la nostra. Buona Pasqua! P. John Idio, OMV NOTIZIARIO SETTIMANALE Chiesa San Tommaso D’Aquino, Cappella dell’Università Tor Vergata Via Salamanca - 00133 ROMA effata.cappellauniversitariasantommaso.org Email: [email protected] Tel e Fax: (+39) 06.2040432 31 marzo 2013 Anno 5, numero 13 ...e vivi la tua comunità SALMEGGIARE CON GIOIA di Rita Tomasi QUESTO È IL GIORNO FATTO DAL SIGNORE, RALLEGRIAMOCI ED ESULTIAMO –Sal.117- Il salmista ci invita a celebrare il Signore perché ha dato prova della Sua misericordia. Chi ha sperimentato l’amore di Dio non può tacere. “Questo è il giorno che fatto il Signore” : il giorno della vittoria. Per noi cristiani questo giorno è il giorno della risurrezione: della vittoria di Cristo contro il male. Questo Salmo è il cantico della tomba vuota. È al Gesù risorto che cantiamo, insieme alle donne arrivate al sepolcro: «Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto». E’ al Gesù risorto che diciamo con Maria Maddalena: «Rabbuni!». Il messaggio della Pasqua è che le forze della morte non hanno prevalso: «Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore». Papa Francesco lava i piedi ai giovani detenuti Papa Francesco si è recato nel carcere minorile d i C a s a l D e l Marmo per celebrare la messa "in Coena D o m i n i ’ " c h e ricorda l’ultima cena di Gesù con i discepoli, durante la quale c'è stato il rito della lavanda dei piedi. DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL SIGNORE (ANNO C) LE LETTURE D’OGGI Prima lettura At 10,34.3743 Salmo Sal 117 Seconda lettura Col 3,14 Vangelo Gv 20,19 Continua a Pagina 2

Transcript of DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL … armato di un crocifisso e di misericordia, viaggiò a...

Page 1: DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL … armato di un crocifisso e di misericordia, viaggiò a lungo nelle impervie zone a sud di Roma alla ricerca delle bande di malfattori che imperversavano

                                                   E’ RISORTO ALLELUIA!  La  Pasqua  è  l'evento  centrale  nella  vita  della  Chiesa.  Nella  Domenica  di  Pasqua,  la  Chiesa  è  raccolta  

nella  contemplazione  del  Cristo  risorto.  Così  lei  rivive  l'esperienza  primordiale  che  è  alla  base  della  sua  esistenza.    La  risurrezione  di  Cristo  quindi  è  la  forza,  il  segreto  del  cristianesimo.  San  Paolo  dice:  Se  Cristo  non  è  risuscitato,  è  dunque  vana  la  nostra  predicazione  ed  è  vana  anche  la  vostra  fede.  (1  Corinzi  15:14).  È  veramente  risorto!  Quella  tomba  ormai  non  nasconde  più  niente:  divenne  il  grembo  della  vita  nuova.  Con  la  sua  risurrezione,  la  notte  è  passata,  è  arrivata  la  grazia,  il  perdono  e  la  salvezza;  le  piaghe  sono  risanate,  e  tutto  ha  senso.    Anche  noi  diventiamo  testimoni  di  questa  Grande  Verità.  Andiamo  a  dire  a  tutti  che  la  festa  è  pronta,  che  l'Amore  ha  vinto,    che  la  gioia  non  è  un  sogno,    che  il  mondo  ha  un  futuro,  che  c’è  speranza  e  che  la  Pasqua  è  la  nostra.    Buona  Pasqua!                                              P.  John  Idio,  OMV

NOTIZIARIO SETTIMANALE Chiesa San Tommaso D’Aquino, Cappella dell’Università Tor Vergata Via Salamanca - 00133 ROMA effata.cappellauniversitariasantommaso.org

Email: [email protected] Tel e Fax: (+39) 06.2040432

31 marzo 2013 Anno 5, numero 13

...e vivi la tua comunità

SALMEGGIARE CON GIOIA

di Rita Tomasi

QUESTO È IL GIORNO FATTO DAL SIGNORE,

RALLEGRIAMOCI ED ESULTIAMO –Sal.117-

Il salmista ci invita a celebrare il Signore perché ha dato

prova della Sua misericordia. Chi ha sperimentato l’amore

di Dio non può tacere. “Questo è il giorno che fatto il

Signore” : il giorno della vittoria. Per noi cristiani questo

giorno è il giorno della risurrezione: della vittoria di Cristo

contro il male. Questo Salmo è il cantico della tomba

vuota. È al Gesù risorto che cantiamo, insieme alle donne

arrivate al sepolcro: «Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei

il mio Dio e ti esalto». E’ al Gesù risorto che diciamo con

Maria Maddalena: «Rabbuni!». Il messaggio della Pasqua

è che le forze della morte non hanno prevalso: «Non

morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del

Signore».

Papa Francesco lava i piedi ai giovani detenuti

Papa Francesco si è r e c a t o n e l carcere minorile d i C a s a l D e l M a r m o p e r celebrare la messa " i n C o e n a D o m i n i ’ " c h e ricorda l’ultima cena di Gesù con i d i s c e p o l i , durante la quale c'è stato il rito della lavanda dei piedi.

DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL SIGNORE (ANNO C)LE LETTURE D’OGGIPrima  lettura  -­‐  At  10,34.37-­‐43Salmo  -­‐  Sal  117Seconda  lettura  -­‐  Col  3,1-­‐4Vangelo  -­‐  Gv  20,1-­‐9  

Continua a Pagina 2

Page 2: DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL … armato di un crocifisso e di misericordia, viaggiò a lungo nelle impervie zone a sud di Roma alla ricerca delle bande di malfattori che imperversavano

Questo è commovente. Gesù che lava i piedi ai suoi discepoli. Pietro non capiva nulla, rifiutava. Ma Gesù gli ha spiegato. Gesù – Dio – ha fatto questo! E Lui stesso spiega ai discepoli: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come ho fatto io» (Gv 13,12-15). E’ l’esempio del Signore: Lui è il più importante e lava i piedi, perché fra noi quello che è il più alto deve essere al servizio degli altri. E questo è un simbolo, è un segno, no? Lavare i piedi è: “io sono al tuo servizio”. E anche noi, fra noi, non è che dobbiamo lavare i piedi tutti i giorni l’uno all’altro, ma che cosa significa questo? Che dobbiamo aiutarci, l’un l’altro. A volte mi sono arrabbiato con uno, con un’altra … m a … l a s c i a perdere, lascia perdere, e se ti chiede un favore, fatelo. Aiutarci l’un l’altro: questo Gesù ci insegna e questo è quello che i o faccio, e lo faccio di cuore, perché è mio dovere. Come prete e come vescovo devo essere al vostro servizio. Ma è un dovere che mi viene dal cuore: lo amo. Amo questo e amo farlo perché il Signore così mi ha insegnato. Ma anche voi, aiutateci: aiutateci sempre. L’un l’altro. E così, aiutandoci, ci faremo del bene. Adesso faremo questa cerimonia di lavarci i piedi e pensiamo, ciascuno di noi pensi: “Io davvero sono disposta, sono disposto a servire, ad aiutare l’altro?”. Pensiamo questo, soltanto. E pensiamo che questo segno è una carezza di Gesù, che fa Gesù, perché Gesù è venuto proprio per questo: per servire, per aiutarci.

OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO

Istituto Penale per Minori di "Casal del Marmo" in Roma, Giovedì Santo,

28 marzo 2013

Papa Francesco ha celebrato il Giovedì santo in mezzo ai giovani detenuti del carcere minorile romano di Casal del Marmo. Nel corso della Messa ''in Coena Domini'', il Papa ha compiuto il rito della lavanda dei piedi a dodici ragazzi del carcere, scelti tra giovani di nazionalità e confessione religiosa diversa. In segno di ringraziamento, i detenuti hanno donato al Papa una croce di legno e un inginocchiatoio, realizzati nel laboratorio artigianaledi Casal del Marmo. In totale sono 46 i ragazzi presenti nell'istituto minorile: 35 maschi e 11 femmine, otto dei quali sono italiani e 38 stranieri, per lo più nordafricani e slavi. La messa è stata celebrata nella cappella del carcere e accanto del papa c’era il cardinale vicario, Agostino Vallini, il cappellano del carcere minorile padre Gaetano Greco, due diaconi e due giovani del seminario romano. I detenuti hanno consegnato il loro pensierino al papa in risposta all’invito del Papa a sperare e a guardare Cristo, l’unico in grado a cambiare la vita di ciascuno. Papa Francesco ha pronunciato a braccio una breve omelia.

La messa in Coena Domini

Papa Francesco lava i piedi ai giovani detenuti

di Casal del Marmo

Page 3: DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL … armato di un crocifisso e di misericordia, viaggiò a lungo nelle impervie zone a sud di Roma alla ricerca delle bande di malfattori che imperversavano

Chi si reca nella cittadina di Albano Laziale vedrà, in posizione suggestivamente dominante , la chiesa di San Paolo che, altresì, è il Santuario dedicato a San Gaspare del Bufalo ed alle sue reliquie venerate dalla popolazione locale.Gaspare del Bufalo, figlio di aristocratici decaduti quasi in povertà, nacque a Roma il 6 gennaio 1786. Sin da bambino sentiva il richiamo religioso e, successivamente, completò i suoi studi presso il Collegio Romano. Vestì l’abito talare nel 1798 e fu ordinato sacerdote il 31 luglio 1808. Svolgeva, oltre all’attività pastorale, anche quella di assistenza ai bisognosi ed in particolare curava l’evangelizzazione dei “barozzari”, carrettieri e contadini della campagna romana che lo denominarono “il santo del popolo”. Fondò il primo oratorio in Santa Maria in Pincis. Ma l’invasione napoleonica dell’Italia provocò lo stravolgimento dell’ordine religioso e la notte tra il 5 ed il 6 luglio 1809 il Papa Pio VII fu imprigionato e deportato per ordine di Napoleone Bonaparte. Le autorità francesi imposero un giuramento di fedeltà al clero in contraddizione con gli ordinamenti della Chiesa e Padre Gaspare rifiutò tale asservimento fisico e morale . Fu arrestato e tradotto in carcere, prima a Bologna, poi ad Imola ed infine in Corsica. Nel 1814, caduto Napoleone, fu liberato e si pose a disposizione del Papa che lo incaricò di collaborare al ripristino del culto cattolico . Gaspare, per meglio affrontare tale arduo compito, divenne

a p o s t o l o d e l l a d e v o z i o n e a l P r e z i o s i s s i m o Sangue di Gesù e, i l 1 5 a g o s t o 1 8 1 5 , f o n d ò l ’ o m o n i m a Congregazione dei Missionari i cui componenti s v o l g e v a n o c o m p i t o d i predicazione e di insegnamento; tra questi anche il futuro Papa Pio IX. Dette vita

anche a l l ’ I s t i t u to delle Suore Adoratrici de l Prez ios i ss imo Sangue, estendendo, in tal modo, l’attività pastorale. Il periodo napoleonico aveva d a t o s p a z i o a movimenti e società s e g r e t e , q u a l i l a M a s s o n e r i a , c h e p e r s e g u i v a n o l ’ a t e i s m o e l a mater ia l i tà . Padre G a s p a r e f u protagonista del la l o t t a c o n t r o t a l i organizzazioni e fu oggetto di minacce e di alcuni attentati ai quali sfuggì miracolosamente. Con azione intelligente , sostenuto dal coraggio della fede, riuscì a convertire al cattolicesimo intere logge massoniche. Il Papa Leone XII , su consiglio del Cardinale Cristaldi, gli affidò un altro arduo incarico, quello di combattere il brigantaggio che la forza delle armi non riusciva a debellare. Gaspare, armato di un crocifisso e di misericordia, viaggiò a lungo nelle impervie zone a sud di Roma alla ricerca delle bande di malfattori che imperversavano saccheggiando ed usando violenza a tutto e tutti, tra queste quella famosa del brigante Gasbarrone. Il religioso , estate ed inverno, viaggiava tra disagi e pericoli , da Terracina a Sermoneta, da Velletri a Frosinone, dando fiducia alla popolazione, parlando con i briganti , invitandoli a pentirsi ed a scendere a patti con le autorità. A Sonnino i banditi erano asserragliati nel paese facendosi scudo della popolazione e la gendarmeria era pronta a far fuoco con l’artiglieria. Gaspare impose una tregua per parlamentare con i malfattori ed ottenne che il paese non fosse bombardato. Morì a Roma il 28 dicembre 1837. Fu beatificato da Pio X il 18 dicembre 1904 e canonizzato da Pio XII il 12 giugno 1954. Il paese di Sonnino, riconoscente, lo elesse suo patrono. San Gaspare è sepolto a Roma nella c h i e s a d i S a n t a M a r i a i n T r i v i o .

                                       San  Gaspare  del  Bufalo

A cura di Pantaleone Palmiotti

Il santo del Popolo

                                   A  colloquio  con  i  brigan6

Page 4: DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL … armato di un crocifisso e di misericordia, viaggiò a lungo nelle impervie zone a sud di Roma alla ricerca delle bande di malfattori che imperversavano

PASTORALE  DELLA  CAPPELLA  UNIVERSITARIA

La  Pastorale  Universitaria  è  quell'a3vità  ecclesiale  che  offre  ai  membri  della  comunità  universitaria  l'occasione  di  coordinare  lo  studio  accademico,  e  le  a3vità  accademiche  collegate,  con  i  principi  religiosi  e  morali,  integrando  così  la  vita  con  la  fede  in  Cristo  in  un  cammino  di  sanAficazione.

CORO  DELLA  CAPPELLA  UNIVERSITARIA

Prove  di  canto  per  la  liturgia:  venerdì  ore  19,00.  Lezioni  di  teoria  musicale,  leIura  dello  sparAto  e  impostazione  vocale,  ogni  III  domenica  -­‐  ore  16,00.Responsabile  del  coro:  Tomasi  Rita,e-­‐mail:  [email protected]

PREGHIERE  PER    UNIVERSITARI

È  uscito  un  bel  libreIo  di  preghiere  per  gli  universitari  a  cura  del  Newman  Center,  Tor  Vergata  (ed.  universitalia,  3  eur.).  Uno  strumento  da  portare  sempre  con  sè  per  sanAficare  lo  studio.  ContaIate  Don  Fabio  Iodice,  333/5036368,  [email protected]

Papa Francesco: Siate nella gioia, non fatevi rubare la speranza!

E   per   favore,   non   lasciatevi   rubare   la  speranza!   Non   lasciate   rubare   la  speranza!   Quella   che   ci   dà   Gesù.   Voi  avete   una   parte   importante   nella   festa  della  fede.  Ci  portate  la  gioia  della  fede  e  ci  dite  che  dobbiamo  vivere  la  fede  con  un  cuore   giovane,   sempre,   un   cuore   giovane  

anche   a   settanta,   ottant’anni!   Cuore  giovane!   Con  Cristo  il  cuore  non  invecchia  mai.Cari  amici,  anch’io  mi  metto  in  cammino  con  voi,  da  oggi,   sulle  orme  del  beato  Giovanni  Paolo  II  e  di  Benedetto  XVI.  Ormai  siamo  vicini  alla  prossima  tappa  di  questo  grande   pellegrinaggio  della  Croce.   Guardo  con  gioia  al  prossimo  luglio,   a  Rio  de  Janeiro!  Vi  do  appuntamento  in  quella   grande   città   del   Brasile!   Preparatevi   bene,   soprattutto  spiritualmente   nelle   vostre   comunità,   perché   quell?Incontro   sia   un  segno  di   fede   per   il  mondo  intero.  I  giovani  devono  dire  al  mondo:   è  buono  seguire  Gesù;  è  buono  andare  con  Gesù;  è  buono  il  messaggio  di  Gesù;   è   buono   uscire   da   se   stessi,   alle   periferie   del   mondo   e   dell?esistenza  per  portare  Gesù!  Tre  parole:  gioia,  croce,  giovani.

Sono   queste   alcune   frasi   pronunciate   da   Papa   Francesco  nel   corso  della   celebrazione   della   Giornata   Mondiale   della   Gioventù   nella  domenica  delle  Palme.

Guardo   con  gioia   al   prossimo  luglio,   a   Rio   de  Janeiro!  

Roma  e  il  mondo  hanno  vissuto  la  prima  via  Crucis  di  Papa  Francesco  al  Colosseo.  Il  Ponte\ice  ha  seguito  le  stazioni  dal  gazebo  sul  Palatino,  come  hanno  fatto  negli  ultimi  anni  i  suoi  predecessori.  A  portare  la  croce  si  sono  alternati,  tra  gli  altri,  il  vicario  di  Roma,  Agostino  Vallini,  due  famiglie,  una  italiana  e  una  indiana,  e  quattro  suore,  due  nigeriane  e  due  libanesi.Dio  non  è  rimasto  in  silenzio  di  fronte  al  male,  ha  risposto,  la  sua  risposta  è  la  croce,  che  vuol  dire  "misericordia,  amore  e  perdono".  "Anche  i  cristiani  sono  chiamati  a  rispondere  al  male  con  il  bene".  Così  papa  Francesco  chiude  la  sua  prima  via  Crucis  al  Colosseo,  dopo  le  meditazioni  composte  da  alcuni  giovani  libanesi.  Dal  Libano  il  Papa  ha  tratto  l'esempio  della  testimonianza  di  convivenza  tra  musulmani  e  cristiani,  un  "segno  di  speranza",  ha  detto,  visibile  anche  nel  viaggio  di  Benedetto  XVI  in  Libano,  lo  scorso  settembre,  durante  il  quale  è  nata  l'idea  di  af\idare  ai  ragazzi  libanesi  la  stesura  delle  meditazioni.

Al Colosseo prima via Crucis per il nuovo Pontefice. Ad accoglierlo migliaia di fedeli