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XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

NOSTRO SIGNOREGESÙ CRISTO

RE DELL’UNIVERSO

Domenica 8 novembre

COSA DICE LA SCRITTURA (sottolinea in nero il luogo, il tempo e i personaggi)

Ci troviamo a Gerusalemme, più precisamente all’interno del tem-pio, nel cortile, dove avevano accesso anche le donne. In questospazio si trovavano delle ceste, tredici per la precisione, dentrole quali si faceva la propria offerta in denaro, un’offerta non poicosì discreta, poiché un sacerdote era addetto a pronunciare avoce alta la quantità della donazione. Un gesto che diventa po-co umile e fatto solo per mettersi in mostra. Tranne quello del-la vedova: Gesù lo evidenzia come segno di una fede vera!

COSA DICE A NOI (sottolinea in blu la frase che ti colpisce di più)

La povera vedova è capace di affidare a Dio tutto quello che ha,non molto, ma comunque tutto! Tu, anche nelle piccole cose, riesci a fidarti di Dio? Riesci ad af-fidare a Lui la tua vita, il tuo avvenire e quello dei tuoi fratelli?

INVITO ALLA PREGHIERA Padre, tu ci ricordi sempre che non badi alla quantità, al nume-ro delle parole e dei gesti, se questi sono vuoti e senz’anima.Aiutaci ad offrirti la nostra vita come ha fatto il tuo figlio Gesù.Amen.

IMPEGNO (LA PAROLA PORTI FRUTTO NELLA TUA VITA)

Scegli tu l’impegno per questa settimana, ma una volta fatto,portalo a compimento con generosità.

COSA DICE LA SCRITTURA (sottolinea in nero il luogo,il tempo e i personaggi)

I soldati, Gesù in croce, i ladroni: il luogo è proprio quello dellacrocifissione. Ma ecco che Gesù riesce subito ad illuminare il mon-te Calvario con la promessa del Paradiso al buon ladrone: un luo-go non solo fisico, ma di amicizia con Lui: «Sarai con me».


Questa domenica, festa di Cristo Re, mostra come Gesù regna:donando tutto sulla croce, promettendo il “Paradiso” a chi si af-fida totalmente a Lui e alla suo logica di Carità! Regna non chi èseduto su un trono, ma chi vive donando tutto di sé.

INVITO ALLA PREGHIERA «Venga il tuo Regno»: donami il desiderio di cercarlo, donami ildesiderio di servirlo, donami il desiderio, il coraggio di renderlopresente con la mia vita, costi quel che costi!


Subito pronto al servizio: qualsiasi cosa ci sia da fare in casa, ascuola... dove vivi!

LETTURA:Lettura del Vangelo secondoLuca (23,36-43)36Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgerglidell’aceto, e dicevano: 37«Se tu seiil re dei Giudei, salva te stesso». 38C’era anche una scritta, sopra il suo capo: “Questi è il re dei Giudei”. 39Uno dei malfattoriappesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva testesso e anche noi!». 40Ma l’altro lo rimproverava: «Neanche tu haitimore di Dio e sei dannato allastessa pena? 41Noi giustamente,perché riceviamo il giusto per lenostre azioni, egli invece non hafatto nulla di male». 42E aggiunse:«Gesù, ricordati di me quandoentrerai nel tuo regno». 43Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».

Mosaico a Ravenna (VI sec.) Tiziano (1563)

LETTURA:Dal Vangelo secondo Marco(12,38-44)[...]41 E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte.42Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè unquattrino. 43Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: «In veritàvi dico: questa vedova ha gettatonel tesoro più di tutti gli altri.44Poiché tutti hanno dato del lorosuperfluo, essa invece, nella suapovertà, vi ha messo tutto quelloche aveva, tutto quanto aveva per vivere».

29nov 2015 Fiaccolina28nov 2015 Fiaccolina

XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

I DOMENICADI AVVENTO

LA VENUTA DEL SIGNORE

Domenica 15 novembre


Il Vangelo di questa domenica ci conduce sulla strada che portaa Gerusalemme, Gesù ha detto per la terza volta ai suoi discepo-li che lì, a Gerusalemme, sarebbe successo qualcosa di molto do-loroso, ma nello stesso tempo assolutamente straordinario. Gesù per la terza volta annuncia la sua passione, ma Giacomo eGiovanni non capiscono, o non vogliono capire, dimostrando diessere concentrati troppo su loro stessi, sul loro futuro che, co-me per quasi tutti gli uomini, vuole essere un futuro di succes-so e di gloria. Eppure Gesù sa riportare i suoi discepoli sulla stra-da giusta.


Quante volte è capitato anche a te di voler essere il primo inqualche cosa (a scuola, nello sport, in famiglia, nel gruppo chie-richetti…), dimenticandoti che così rischi di perdere di vista Ge-sù, i tuoi fratelli, gli amici e i genitori?

INVITO ALLA PREGHIERA Padre buono, non è sempre facile ricordare che nella nostra vi-ta siamo chiamati a camminare insieme al tuo figlio Gesù! Aiu-taci, con la forza dello Spirito santo, a cercare sempre la com-pagnia di Gesù e scoprire sempre la sua volontà.


Invita a Messa un amico che da tempo non vedi più in chiesa.

LETTURA:Lettura del Vangelo secondoLuca (21,5-28)5Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietree dei doni votivi che lo

adornavano, disse: 6«Verrannogiorni in cui, di tutto quello cheammirate, non resterà pietra supietra che non venga distrutta».7Gli domandarono: «Maestro,quando accadrà questo e qualesarà il segno che ciò sta percompiersi?». 8Rispose: «Guardatedi non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nomedicendo: «Sono io» e: «Il tempo è prossimo»; non seguiteli [...].12Ma prima di tutto questometteranno le mani su di voi e viperseguiteranno, consegnandovialle sinagoghe e alle prigioni,trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mionome. 13Questo vi darà occasionedi render testimonianza» [...].

Luca di Leida (1526) Caravaggio (1601)

LETTURA:Dal Vangelo secondo Marco(13,24-32)24In quei giorni, dopo quella tribolazione,il sole si oscureràe la luna non darà più il suo splendore25e gli astri si metteranno a cadere dal cieloe le potenze che sono nei cielisaranno sconvolte.26Allora vedranno il Figliodell’uomo venire sulle nubicon grande potenza e gloria. 27Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattroventi, dall’estremità della terrafino all’estremità del cielo [...].


Vangelo ricco di immagini, alcune un po’ terrificanti. Gesù par-la di una storia che è destinata alla fine, ma con la grande spe-ranza: «La liberazione è vicina». Gesù stesso, la sua amiciziacon Lui diventa la salvezza anche in mezzo a tutti i drammi del-la storia.


L’Avvento nasce proprio con questa grande provocazione: la no-stra felicità è Gesù, che è presente in mezzo a noi? La rispostanon toglie la fatica della vita, ma ci fa gustare la sua presenzaogni giorno, anche in quelli più neri e bui.

INVITO ALLA PREGHIERA Padre Buono, donami il coraggio di testimoniare, non solo con leparole, la promessa di Bene che è la mia vita. Non lasciarmi af-ferrare dalla paura, ma tienimi per mano.


Offri la mano ad una persona triste e sola: può essere il nuovoarrivato nella tua classe, il più “scarso” della tua squadra, la piùtimida nel tuo gruppo. Fai gustare la tua amicizia e compagnia.


NOSTRO SIGNOREGESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO

II DOMENICADI AVVENTO

I FIGLI DEL REGNO



Ci troviamo a Gerusalemme, nel palazzo del Pretorio, luogo dove ri-siedeva il governatore romano Ponzio Pilato. L’edificio rappresentala presenza di Roma, della sua legge e del suo governo. Gesù è por-tato lì dai giudei per essere giudicato e condannato. In questi ver-setti sono presenti solo Gesù e Pilato, il resto della folla rimane fuo-ri, perché non voleva contaminarsi entrando in un luogo pagano. Tut-ti questi personaggi hanno però un ruolo ben preciso: i giudei rap-presentano l’incapacità a credere in Gesù e Pilato l’uomo politico cheha paura di perdere il suo potere. Gesù, invece, si manifesta per chiè veramente, ovvero il giudice del mondo e della storia. Il vero Re!


Fai un esperimento: prova a diventare uno dei personaggi di que-sto racconto di Giovanni: tra chi ti metti? A chi assomigli? Allafolla dei giudei che non vuole credere in Gesù? A Pilato che hapaura di perdere il suo prestigio? O un personaggio del tuttonuovo, capace di credere in Gesù e di fidarsi di Lui?

INVITO ALLA PREGHIERA O Cristo Gesù, Re dell’universo, prometto di vivere da buon cri-stiano. In modo particolare, mi impegno a testimoniare semprecon coraggio la mia fede.


Sii più paziente e attento a non offendere le persone vicine.

LETTURA:Lettura del Vangelo secondoMarco (1,1-8)1Inizio del vangelo di Gesù Cristo,Figlio di Dio. 2Come è scritto nel profeta Isaia: «Ecco, io mandoil mio messaggero davanti a te,egli ti preparerà la strada. 3Vocedi uno che grida nel deserto:preparate la strada del Signore,raddrizzate i suoi sentieri». 4Si presentò Giovanni a battezzarenel deserto, predicando unbattesimo di conversione per ilperdono dei peccati. 5Accorreva alui tutta la regione della Giudea etutti gli abitanti di Gerusalemme.E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessandoi loro peccati. 6Giovanni eravestito di peli di cammello, conuna cintura di pelle attorno aifianchi, si cibava di locuste emiele selvatico. 7E proclamava:«Dopo di me viene uno che è piùforte di me e al quale io non sondegno di chinarmi per scioglierei legacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito santo».

Duccio di Buoninsegna (1310)

LETTURA:Dal Vangelo secondo Giovanni(18,33-37)33Pilato allora rientrò nel pretorio,fece chiamare Gesù e gli disse:«Tu sei il re dei Giudei?». 34Gesù rispose: «Dici questo da te oppure altri te l’hanno detto sul mio conto?». 35Pilato rispose:«Sono io forse Giudeo? La tuagente e i sommi sacerdoti tihanno consegnato a me; che cosahai fatto?». 36Rispose Gesù: «Il mioregno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questomondo, i miei servitori avrebberocombattuto perché non fossiconsegnato ai Giudei; ma il mioregno non è di quaggiù». 37AlloraPilato gli disse: «Dunque tu seire?». Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sononato e per questo sono venuto nel mondo: per renderetestimonianza alla verità.Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».


Proprio all’inizio del Vangelo di Marco c’è Giovanni il Battista. Mainsieme a lui c’è una grande folla che va a raggiungerlo nel de-serto. Il deserto stranamente diventa pieno di gente e, dove tut-to appare secco, ecco rifiorire un annuncio, una speranza.


Dobbiamo preparare una strada, raddrizzare i sentieri. Si può di-re tutto ciò con la parola “conversione”: essere capaci di sco-prire un Bene grande e avere il coraggio di cambiare la nostrastrada per raggiungerlo. Giovanni già ci dice che in tutto que-sto non saremo soli: lo Spirito santo ci sarà amico fedele.

INVITO ALLA PREGHIERA Donaci il coraggio di essere ragazze e ragazzi nuovi: capaci discegliere il bene, capaci di donarci, capaci di scelte coraggiosenel seguire l’annuncio di novità che è il tuo Vangelo.


Impegnati, a fine giornata, a fare un serio esame di tutto quel-lo che è capitato e offrilo nella preghiera, chiedendo di cambia-re dove hai notato dei limiti e delle chiusure.

Alessandro Allori (1603)


I DOMENICADI AVVENTO

III DOMENICADI AVVENTOLE PROFEZIE ADEMPIUTE



Inizia l’Avvento: quattro settimane che ci preparano a vivere il Na-tale, la venuta del Figlio di Dio in mezzo agli uomini. L’Avvento ci pre-para non solo a fare memoria di un evento già accaduto, ma ad ac-cogliere il ritorno di Gesù. I cristiani da sempre attendono il suo ri-torno, il quale verrà per giudicare tutti, per mettere fine alla storiadel mondo e portare gli uomini, che hanno vissuto nella fede, nel suoregno eterno. Ecco il senso del Vangelo di oggi, forse un po’ difficilee spaventoso, ma ci apre ad una grande speranza e fiducia in Gesù.


Gesù ci dà un grande consiglio, quello di non perdere il nostrotempo e la nostra vita correndo dietro a cose inutili, che ci ap-pesantirebbero e basta. Ci chiede invece di pregare e vegliare.Forse è importante, ogni tanto, fare un bell’esame di coscienza,magari aiutato dal don, e chiederti come va la tua preghiera.

INVITO ALLA PREGHIERA Padre, non è sempre facile saper aspettare, talvolta sono impa-ziente e allora mi rovino il tempo dell’attesa, altre volte sono di-stratto e non mi accorgo del bene che mi doni. Aiutami ad aspet-tare, con l’animo sempre pronto, il ritorno di tuo figlio Gesù. Amen.


Scegli un impegno da portare avanti per tutte e quattro le set-timane di Avvento.

LETTURA:Lettura del Vangelo secondoLuca (7,18-28)18Giovanni fu informato dai suoidiscepoli di tutti questiavvenimenti. Giovanni chiamòdue di essi 19e li mandò a dire alSignore: «Sei tu colui che viene,o dobbiamo aspettare un altro?».20Venuti da lui, quegli uominidissero: «Giovanni il Battista ciha mandati da te per domandarti:“Sei tu colui che viene odobbiamo aspettare un altro?”».21In quello stesso momento Gesùguarì molti da malattie, dainfermità, da spiriti cattivi e donòla vista a molti ciechi. 22Poi diede loro questa risposta:«Andate e riferite a Giovanni ciòche avete visto e udito: i ciechiriacquistano la vista, gli zoppicamminano, i lebbrosi vengonosanati, i sordi odono, i mortirisuscitano, ai poveri èannunziata la buona novella. 23E beato è chiunque non saràscandalizzato di me!» [...].

Hans Memling (1470)

LETTURA:Dal Vangelo secondo Luca(21,25-28.34-36)25Vi saranno segni nel sole, nella lu-na e nelle stelle, e sulla terra ango-scia di popoli in ansia per il fragoredel mare e dei flutti, 26mentre gli uo-mini moriranno per la paura e perl’attesa di ciò che dovrà accaderesulla terra. Le potenze dei cieli infattisaranno sconvolte. 27Allora vedran-no il Figlio dell’uomo venire su unanube con potenza e gloria grande.28Quando cominceranno ad accade-re queste cose, alzatevi e levate ilcapo, perché la vostra liberazioneè vicina». 34State bene attenti che ivostri cuori non si appesantiscanoin dissipazioni, ubriachezze e affan-ni della vita e che quel giorno nonvi piombi addosso improvviso; 35co-me un laccio esso si abbatterà so-pra tutti coloro che abitano sulla fac-cia di tutta la terra. 36Vegliate e pre-gate in ogni momento, perché ab-biate la forza di sfuggire a tutto ciòche deve accadere, e di compariredavanti al Figlio dell’uomo».


Uno potrebbe fermarsi a guardare Gesù e Giovanni il Battista,ma in questo brano ci sono tantissimi personaggi che possonoapparire in secondo piano: ciechi, zoppi, lebbrosi, sordi, morti,poveri. Persone reali incontrate da Gesù e sanate proprio da lui.


Davanti alla titubanza di Giovanni il Battista, Gesù risponde conuna speranza che si può trovare negli uomini e nelle donne chelo hanno incontrato, la cui vita è poi radicalmente cambiata: bi-sognosi che hanno trovato con Gesù la salvezza. È la strada se-gnata da Gesù e che continua a ripetere anche papa Francesco.

INVITO ALLA PREGHIERA Donami un cuore grande, che sappia accorgersi delle altre per-sone accanto a me. Donami un cuore libero, che sappia vederein ognuno la Tua presenza. Donami un cuore senza paura, chesappia donare ciò che ho ricevuto.


Noi siamo chiamati ad essere occhi per i ciechi, gambe per glizoppi, sostegno per i malati, orecchie per i sordi, vita per i tri-sti, mano per i poveri. Cercali nella tua vita e donati!

Domenichino (1623)


II DOMENICADI AVVENTO

IV DOMENICADI AVVENTO

L’INGRESSO DEL MESSIA

Domenica 6 dicembre


Quanti nomi nel Vangelo di questa domenica! Si parla di uomini im-portanti: l’imperatore di Roma, il governatore della Giudea... e di re-gioni geografiche ben precise. Ma perché Luca ci dice tutto questo?Lo fa per un motivo preciso: vuole dire a noi lettori/ascoltatori chequello che sta raccontando non è una storia, una leggenda, ma qual-cosa di vero, inserito nella storia dell’umanità. Ci dice che i fatti rac-contati sono accaduti in una zona ben precisa del nostro mondo. L’uo-mo Giovanni Battista è esistito veramente ed è stato lui a prepara-re la strada al Signore Gesù.


Giovanni Battista invitava gli uomini e le donne del suo tempo a con-vertirsi, cioè a cambiare vita, ad abbandonare i peccati. Invita anchenoi a riconoscere in Dio colui che può perdonare le nostre colpe. Ilcammino di Avvento ci invita a riscoprire la misericordia di Dio.

INVITO ALLA PREGHIERA Signore, quando mi metto all’ascolto della tua parola, mi accorgo diavere un cuore duro, un cuore chiuso. Aiutami in questo cammino diAvvento a far diventare il mio cuore buono e disponibile. Amen.


Impegnati, prima di andare a dormire, a fare un esame di co-scienza della giornata trascorsa e se trovi qualche azione nonbuona, chiedi perdono a Dio.

LETTURA:Lettura del Vangelo secondoLuca (19,28-38)32[...] Gli inviati andarono e trovarono tutto come avevadetto. 33Mentre scioglievano il puledro, i proprietari disseroloro: «Perché sciogliete il puledro?». 34Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno». 35Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salireGesù. 36Via via che egli avanzava,stendevano i loro mantelli sullastrada. 37Era ormai vicino alladiscesa del monte degli Ulivi,quando tutta la folla deidiscepoli, esultando, cominciò a lodare Dio a gran voce, per tutti i prodigi che avevanoveduto, dicendo: 38«Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più altodei cieli!».

Bartolomè Murillo (1665)

LETTURA:Dal Vangelo secondo Luca(3,1-6)1Nell’anno decimoquintodell’impero di Tiberio Cesare,mentre Ponzio Pilato eragovernatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarcadell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell’Abilène,2sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria,nel deserto. 3Ed egli percorsetutta la regione del Giordano,predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati [...].


Siamo a Gerusalemme, poco prima delle mura della città, quan-do Gesù entra circondato dalla folla e dai discepoli. I discepoli,la folla, il puledro, la città, la terra tutta, il cielo vengono invita-ti a riconoscere colui che «viene nel nome del Signore».


È il Vangelo che ascoltiamo la domenica delle Palme: Gesù entraa Gerusalemme e viene accolto come il Messia, il Salvatore. Let-to poco prima del Natale diventa per noi una provocazione: co-lui che sto aspettando, colui che nasce in mezzo a noi è vera-mente colui che mi rende felice? Per Natale sto aspettando Ge-sù o solo altre cose?

INVITO ALLA PREGHIERA Prepara il mio cuore ad accoglierti, fammi mettere te, Gesù, alprimo posto, davanti a tutto il resto, perché so che tutto quan-to prenderà vita con te.


Inizia a prepararti al Natale: vivi con ancora più fedeltà i tuoi im-pegni quotidiani e le tue amicizie, così da contagiare chi ti staaccanto con l’attesa.

Pedro Orrente (1620)


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