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10 LA PROVINCIA DOMENICA 27 OTTOBRE 2019 quelli più nascosti. Difatti si pos- sono vedere le serpentine del ri- scaldamento sotto il pavimento oppure scrutare gli impianti di condizionamento. Istruttivo per il pubblico, ma appunto pre- zioso anche per le diverse figure di professionisti che possono in questo modo dialogare insieme su un campo molto concreto. Un grido di modernità e orgo- glio lanciato dal settore legato alle costruzioni, che invece ne ha mandato un altro ieri -ma di dolore - sull’ecobonus: o meglio sullo sconto in fattura che se an- ticipato davvero dal piccolo arti- giano, provocherebbe danni in- calcolabili alle aziende, come ha avuto modo di dire il presidente regionale della categoria di Con- fartigianato Virgilio Fagioli. racconto. Ecco allora che sono subito andati a ruba questi viso- ri. Provati durante il giro di per- lustrazione della delegazione dell’inaugurazione, ma presi d’assalto poi via via dal pubblico. Quello che sembra a prima vista un’area vuota, si colora e si popo- la di pezzi d’arredo e di pavimen- tazione, trasformandosi dun- que in un’accogliente casa. Il tut- to con le spiegazioni di una voce che conduce a cogliere via via gli aspetti della dimora. A partire da solo per il pubblico, bensì per gli stessi operatori. Il Sistema Casa di Confartigianato ha curato la rappresentazione di alcuni am- bienti domestici, per mostrare al pubblico gli interventi più in- novativi dei professionisti arti- giani. Ovvero quelli necessari per dotare le abitazioni dei nuovi si- stemi tecnologici per il rispar- mio energetico e la domotica. Non poteva mancare però an- che la tecnologia al servizio del In casa Grande successo per gli ambienti domestici organizzati da Confartigianato Accoglienza e tecnologia La casa come non l’ave- te mai vista. O meglio, come an- cora non l’avete vista. Tra i pezzi più gettonati alla Mostra dell’ar- tigianato i visori per entrare in un’abitazione e capirne i segreti. Un’occasione preziosa non Domotica e minori consumi Un grido di modernità I visori per entrare in un’abitazione e capirne i segreti BARTESAGHI ERBA MARILENA LUALDI Fedelissimi ma anche giovani aziende che si mettono per la prima volta in vetrina a Lariofiere, per la Mostra del- l’artigianato numero 46. L’evento durerà fino a domeni- ca 3 novembre e ha richiamato 180 espositori. Ieri a fare gli onori di casa il presidente di Lariofiere Fabio Dadati. Elisabetta Maccioni, a capo del Comitato promotore, ha ribadito come presente, pas- sato e futuro camminino insie- me nel mondo dell’artigianato e nell’evento: «Nonostante la fa- tica, la burocrazia, spieghiamo fino ai ragazzi più piccoli che l’aspetto fondamentale di un mestiere è che renda felici». Daniele Riva, presidente di Confartigianato Lecco, ha loda- to gli sforzi degli artigiani, an- cora più febbrili negli ultimi giorni, «per creare una vetrina per tutte le imprese, ora dob- biamo interrogare il futuro - ha proseguito – e qui lo facciamo mostrando i nostri valori, know how, competenza, prodotto, servizio». Il valore dei “piccoli” L’ispirazione è stata Leonardo, si è ricordato fin dall’apertura, e vi si è riallacciato Roberto Galli, presidente di Confartigianato Como: «Quello che faceva lui in origine con il suo genio, noi cer- chiamo di farlo costantemente sul territorio per mostrare qui e fuori il nostro valore». E quanti sono gli artigiani? L’ha ram- mentato il presidente della Ca- mera di commercio di Como e Lecco Marco Galimberti: «Ol- tre 24mila aziende e 57mila ad- detti. Questa Mostra per noi è particolarmente importante, è la prima che inauguriamo co- me ente camerale unico. E vo- gliamo essere a fianco delle aziende per sviluppare un mondo dove possano crescere e non essere oppresse. Questo at- traverso il nostro impegno nel- l’innovazione, nell’internazio- nalizzazione, nella formazione, anche attraverso i bandi». E gli stand confermano que- sta identità. Mauro Bellati al Consorzio Premax di Premana mostra una gamma infinita di coltelli, forbici e altri attrezzi, realizzati da oltre 50 aziende. Piccole? «Molte sì – spiega – ma per il 90% esportano, anche nei Artigiani in mostra Una maxi vetrina per crescere ancora L’evento. Inaugurazione a Lariofiere, 180 espositori Tra Como e Lecco 24mila aziende con 57mila addetti Paesi arabi adesso. E lavoriamo anche con Amazon, ad esempio per il prodotto Ringlock». Le storie Nessuna paura dunque dei co- lossi, nemmeno del digitale, an- zi appare la capacità di allearsi per crescere. Se Premax ha già partecipato alla Mostra, per L’Antica Seteria Comasca è la prima volta. «Dopo aver parte- cipato alla fiera dell’artigianato a Milano lo scorso anno – spie- ga l’amministratore delegato Marco Fogu, di Bizzarone – sia- mo venuti qui. Alle spalle più di 70 anni di produzione, noi co- me progetto siamo più giovani, meno di dieci anni». Le cravatte sono in crisi?. «Magari in uffi- cio la mettono meno, ma ci so- no quelle “svecchiate” che piac- cioo per un aperitivo – osserva – Noi produciamo una piccola parte e poi ci rivolgiamo ai no- stri artigiani. I clienti? Anche da Russia, Spagna, Francia». Da Lipomo ecco Italbenes- sere, con Stefania Ricco che racconta le proprietà di erbe e spezie, molte sconosciute. «Per noi è un ritorno qui. La new en- try è la Moringa, l’abbiamo por- tata anche a Orticolario». Tra gli habitué l’azienda agri- cola “Il Mirtillo” dalla Valteli- na. «Dieci anni che veniamo qui e ci siamo sempre trovati bene. Il prodotto di punta? Ad esem- pio il formaggio di capra orobi- ca puro». «Contesto difficile ma giochiamo sempre un ruolo essenziale» Più forti di tutto. Delle normative sempre più comples- se all’accesso al credito non sem- pre a porta di piccoli. Gli ultimi dati disponibili resi noti da Con- fartigianato Lombardia indica- no un trend negativo dei finan- ziamenti concessi sia all’artigia- nato che alle medie e piccole im- prese: per le prime del -8,5% a dicembre 2018 e per le seconde del -5,8% a luglio 2019. Eppure gli artigiani vanno avanti con la loro inventiva e la loro capacità di innovare anche nel presentare e vendere i pro- dotti. Lo ha sottolineato ieri Marco Granelli, vicepresidente vicario di Confartigianato na- zionale. «Il contesto è molto dif- ficile - ha detto - le categorie ogni giorno devono affrontare sacri- fici immani per questo motivo. Anche l’articolo 10 del decreto crescita (quello sullo sconto in fattura, ndr) ha creato difficoltà ai nostri artigiani». Per questo si fa squadra, co- me è apparso anche nelle aree espositive della mostra, a parti- re dello stesso Sistema Casa. Op- pure il settore Automotive. O ancora si è saputo puntare su una nuova iniziativa come quel- la ribattezzata “Non solo sposi”, riunendo segmenti diversi per dare risposte per matrimoni e cerimonie. Ma quanto costa og- gi spingersi avanti. Il problema principale oggi - ha ribadito Gra- Economia [email protected] Tel. 0341 357411 Fax 0341 368547 n «Per creare una vetrina per le imprese dobbiamo interrogare il futuro» L’evento, che ha richiamato espositori da tutta la Regione e oltre, durerà fino a domenica 3 novembre BARTESAGHI gLuxi1tEenMSXBYpOMwLQq7/UNn/dP31T09JiJZrW+w=

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10 LA PROVINCIA

DOMENICA 27 OTTOBRE 2019

quelli più nascosti. Difatti si pos-sono vedere le serpentine del ri-scaldamento sotto il pavimento oppure scrutare gli impianti di condizionamento. Istruttivo per il pubblico, ma appunto pre-zioso anche per le diverse figure di professionisti che possono in questo modo dialogare insieme su un campo molto concreto.

Un grido di modernità e orgo-glio lanciato dal settore legato alle costruzioni, che invece ne ha mandato un altro ieri -ma di dolore - sull’ecobonus: o meglio sullo sconto in fattura che se an-ticipato davvero dal piccolo arti-giano, provocherebbe danni in-calcolabili alle aziende, come ha avuto modo di dire il presidente regionale della categoria di Con-fartigianato Virgilio Fagioli.

racconto. Ecco allora che sono subito andati a ruba questi viso-ri. Provati durante il giro di per-lustrazione della delegazione dell’inaugurazione, ma presi d’assalto poi via via dal pubblico.Quello che sembra a prima vistaun’area vuota, si colora e si popo-la di pezzi d’arredo e di pavimen-tazione, trasformandosi dun-que in un’accogliente casa. Il tut-to con le spiegazioni di una voce che conduce a cogliere via via gliaspetti della dimora. A partire da

solo per il pubblico, bensì per gli stessi operatori. Il Sistema Casa di Confartigianato ha curato la rappresentazione di alcuni am-bienti domestici, per mostrare al pubblico gli interventi più in-novativi dei professionisti arti-giani.

Ovvero quelli necessari perdotare le abitazioni dei nuovi si-stemi tecnologici per il rispar-mio energetico e la domotica. Non poteva mancare però an-che la tecnologia al servizio del

In casaGrande successo

per gli ambienti domestici

organizzati da Confartigianato

Accoglienza e tecnologia

La casa come non l’ave-te mai vista. O meglio, come an-cora non l’avete vista. Tra i pezzipiù gettonati alla Mostra dell’ar-tigianato i visori per entrare in un’abitazione e capirne i segreti.

Un’occasione preziosa non

Domotica e minori consumiUn grido di modernità

I visori per entrare in un’abitazione e capirne i segreti BARTESAGHI

ERBA

MARILENA LUALDI

Fedelissimi ma anche giovani aziende che si mettono per la prima volta in vetrina a Lariofiere, per la Mostra del-l’artigianato numero 46. L’evento durerà fino a domeni-ca 3 novembre e ha richiamato 180 espositori.

Ieri a fare gli onori di casa ilpresidente di Lariofiere Fabio Dadati. Elisabetta Maccioni, a capo del Comitato promotore, ha ribadito come presente, pas-sato e futuro camminino insie-me nel mondo dell’artigianato enell’evento: «Nonostante la fa-tica, la burocrazia, spieghiamo fino ai ragazzi più piccoli che l’aspetto fondamentale di un mestiere è che renda felici».

Daniele Riva, presidente diConfartigianato Lecco, ha loda-to gli sforzi degli artigiani, an-cora più febbrili negli ultimi giorni, «per creare una vetrina per tutte le imprese, ora dob-biamo interrogare il futuro - haproseguito – e qui lo facciamo mostrando i nostri valori, knowhow, competenza, prodotto, servizio».

Il valore dei “piccoli”

L’ispirazione è stata Leonardo, si è ricordato fin dall’apertura, evi si è riallacciato Roberto Galli,presidente di Confartigianato Como: «Quello che faceva lui inorigine con il suo genio, noi cer-chiamo di farlo costantemente

sul territorio per mostrare qui efuori il nostro valore». E quantisono gli artigiani? L’ha ram-mentato il presidente della Ca-mera di commercio di Como e Lecco Marco Galimberti: «Ol-tre 24mila aziende e 57mila ad-detti. Questa Mostra per noi è particolarmente importante, è la prima che inauguriamo co-me ente camerale unico. E vo-gliamo essere a fianco delle aziende per sviluppare un mondo dove possano crescere enon essere oppresse. Questo at-traverso il nostro impegno nel-l’innovazione, nell’internazio-nalizzazione, nella formazione,anche attraverso i bandi».

E gli stand confermano que-sta identità. Mauro Bellati al Consorzio Premax di Premana mostra una gamma infinita di coltelli, forbici e altri attrezzi, realizzati da oltre 50 aziende. Piccole? «Molte sì – spiega – maper il 90% esportano, anche nei

Artigiani in mostraUna maxi vetrinaper crescere ancoraL’evento. Inaugurazione a Lariofiere, 180 espositori

Tra Como e Lecco 24mila aziende con 57mila addetti

Paesi arabi adesso. E lavoriamoanche con Amazon, ad esempioper il prodotto Ringlock».

Le storie

Nessuna paura dunque dei co-lossi, nemmeno del digitale, an-zi appare la capacità di allearsi per crescere. Se Premax ha già partecipato alla Mostra, per L’Antica Seteria Comasca è la prima volta. «Dopo aver parte-cipato alla fiera dell’artigianatoa Milano lo scorso anno – spie-ga l’amministratore delegato Marco Fogu, di Bizzarone – sia-mo venuti qui. Alle spalle più di70 anni di produzione, noi co-me progetto siamo più giovani, meno di dieci anni». Le cravattesono in crisi?. «Magari in uffi-cio la mettono meno, ma ci so-no quelle “svecchiate” che piac-cioo per un aperitivo – osserva – Noi produciamo una piccola parte e poi ci rivolgiamo ai no-stri artigiani. I clienti? Anche da Russia, Spagna, Francia».

Da Lipomo ecco Italbenes-sere, con Stefania Ricco che racconta le proprietà di erbe e spezie, molte sconosciute. «Pernoi è un ritorno qui. La new en-try è la Moringa, l’abbiamo por-tata anche a Orticolario».

Tra gli habitué l’azienda agri-cola “Il Mirtillo” dalla Valteli-na. «Dieci anni che veniamo quie ci siamo sempre trovati bene.Il prodotto di punta? Ad esem-pio il formaggio di capra orobi-ca puro».

«Contesto difficilema giochiamo sempreun ruolo essenziale»

Più forti di tutto. Delle normative sempre più comples-se all’accesso al credito non sem-pre a porta di piccoli. Gli ultimi dati disponibili resi noti da Con-fartigianato Lombardia indica-no un trend negativo dei finan-ziamenti concessi sia all’artigia-nato che alle medie e piccole im-prese: per le prime del -8,5% a

dicembre 2018 e per le seconde del -5,8% a luglio 2019.

Eppure gli artigiani vannoavanti con la loro inventiva e la loro capacità di innovare anche nel presentare e vendere i pro-dotti. Lo ha sottolineato ieri Marco Granelli, vicepresidente vicario di Confartigianato na-zionale. «Il contesto è molto dif-

ficile - ha detto - le categorie ognigiorno devono affrontare sacri-fici immani per questo motivo. Anche l’articolo 10 del decreto crescita (quello sullo sconto in fattura, ndr) ha creato difficoltà ai nostri artigiani».

Per questo si fa squadra, co-me è apparso anche nelle aree espositive della mostra, a parti-re dello stesso Sistema Casa. Op-pure il settore Automotive. O ancora si è saputo puntare su una nuova iniziativa come quel-la ribattezzata “Non solo sposi”, riunendo segmenti diversi per dare risposte per matrimoni e cerimonie. Ma quanto costa og-gi spingersi avanti. Il problema principale oggi - ha ribadito Gra-

[email protected]. 0341 357411 Fax 0341 368547

n «Per creareuna vetrina per le impresedobbiamo interrogare il futuro»

L’evento, che ha richiamato

espositori da tutta la Regione

e oltre, durerà fino a

domenica 3 novembre

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LA PROVINCIA 11DOMENICA 27 OTTOBRE 2019

“Vogliamo essere a fianco delle aziende per sviluppare un mondodove possano crescere e non essere oppresse„

I mestieri della felicitàElisabetta Maccioni, comitato promotore: «Nonostante la fatica, la burocrazia, spieghiamo fino ai ragazzi più piccoli che l’aspetto fondamentale di un mestiere è che renda felici»

Il ruolo di Lariofiere«Deve diventare sempre più centro di riferimento per la comunità nei diversi settori - dice Fabio Dadati - Come avviene in questa mostra e tutto l’anno, è un elemento di condivisione e approfondimento»

Tantissima gente alla prima giornata della mostra dell’Artigianato

Il taglio del nastro della mostra dell’artigianato a Lariofiere. Da sinistra: Daniele Riva, Roberto Galli,

Marco Galimberti, Veronica Airoldi, Elisabetta Maccioni, Fabio Dadati, Marco Granelli

ne dell’artigianato italiano di qualità. Qualcosa che passa an-che dal racconto: la manualità, fare con cura, attenzione ai det-tagli, personalizzazione e tecno-logia. L’innovazione passa da quest’ultima, ma anche dal marketing dunque. E il ruolo chiave di Lariofiere, che plasma le azioni comuni di Como e Lec-co attraendo le altre zone, si ve-de anche dei numeri. Dei 180 espositori, il 21% è comasco, il 17% lecchese. Il 12%, ancora, proviene dalla Brianza monzesee il 10% da Milano. Altre provin-ce lombarde sono rappresenta-te per il 13%, l’Italia per il 27%. Queste sono le aziende, ma non meno interessante lo zoom sui potenziali clienti. La speranza è di raggiungere, se non superare, i 40mila dello scorso anno. Allo-ra il 34% era della provincia di Como, il 17% di Lecco. Monza pesava per il 21%, le altre zone della Lombardia per il 20%. Da notare il 6% di svizzeri. Le don-ne in lieve prevalenza (55%) e la fascia di età più rappresentata (per il 42%) tra i 40 e 60 anni; match tra i ventenni e quaran-tenni (28%) e gli over 60 (27%).M. Lua.

in passato e alla presentazione dell’evento, il presidente aveva indicato in questo progetto fie-ristico l’efficacia del modello or-ganizzativo che sa mettere a si-stema la capacità di farsi inter-preti delle esigenze del compar-to, oltre i confini. Poi certo biso-gna continuare nella riqualifica-zione della struttura, per dare sempre più risposte, si è sottoli-neato.

Anche il sindaco di Erba vedesempre più come modello il cen-tro fieristico, proprio perché sa unire le forze e attrarne altri: «L’alleanza – ha detto Airoldi – deve portare risultati. E lo sfor-zo di crescere insieme conduce araggiungerne sempre più». Con l’evento storico del centro fieri-stico, ci si è uniti in effetti con unobiettivo sicuro: la valorizzazio-

Il centroDei 180 espositori presenti,il 21% è composto da comaschi,il 17% da lecchesi, seguonoMonza, Milano, la Svizzera

Una struttura che uni-sce e sprona a seminare in que-sta direzione per il futuro. Dove struttura non è solo il pur im-portante contenitore, ma è fattadi persone, competenze, proget-ti. Così Lariofiere con la Mostra dell’artigianato si conferma luo-go chiave dell’economia e della produzione lariana. Più che mai,perché qui le due Confartigiana-to hanno sempre lavorato insie-me, e così le due Camere di com-mercio di Como e Lecco oggi di-ventate un unico soggetto.

Concetto evidenziato sia dalpresidente dell’ente fieristico Fabio Dadati, sia dal sindaco di Erba Veronica Airoldi. Dadati l’ha ribadito: «Lariofiere deve diventare sempre più centro di riferimento per la comunità nei diversi settori. Come avviene la-vorando con gli artigiani in que-sta mostra, e tutto l’anno, Lario-fiere è un elemento di condivi-sione e approfondimento». Già

Lariofiere conferma il suo ruolo«Qui la Lombardia che lavora»

personale con competenze alte e medio-alte green e digitali è aumentata nel 2018 rispetto al 2017: per le prime la quota è pas-sata da 19,3% a 20,4% e per le se-conde da 36,0% a 39,4%. Bisognachiamare le nuove leve.

Lo sa bene il gruppo Giovaniche si prepara a incontrare (mercoledì 30 ottobre) i ragazzi per avvicinarli alle professioni artigiane. Un’attività che fa par-te di Job Talent, portale dei ser-vizi per il lavoro di Confartigia-nato ed Elfi (Ente Lombardo perla Formazione di Impresa), rea-lizzato per sostenere l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, favorire l’alternanza scuola la-voro. M. Lua.

nelli- è il credito. Eppure gli arti-giani fanno di tutto per investi-re. Anche sulla formazione: «L’artigianato gioca un ruolo fondamentale in questo mo-mento, con l’economia che da standardizzata è personalizza-ta. Viene così riconosciuto, nel suo vero valore. Non più legato al capannone o ai macchinari, ma ai beni intangibili. Alle cono-scenze e alle competenze, che oggi devono essere in tutti i set-tori, non solo sul prodotto, an-che in campo finanziario. Basta definirlo valore manuale - ha detto Granelli - come se il cervel-lo fosse da un’altra parte».

Non a caso la quota di micro epiccole imprese alla ricerca di Marco Granelli

Como e Galas di Lecco: abiti e trucco saranno dunque curati dai giovani. La formazione in-tanto accende a sua volta il mo-tore. Titolo dell’incontro di que-sta mattina alle 10 “Chi non si forma si ferma. Evoluzione del mercato automotive” aperto al pubblico ma soprattutto rivolto agli imprenditori della catego-ria. Oggi la rassegna a Lariofiere sarà aperta dalle 10 alle 20, comeavviene sempre nei giorni festivi(domani dalle 15 alle 22). Ricor-diamo anche i prezzi. Solo nei fe-riali (da domani fino a giovedì) l’ingresso è gratuito. Oggi invecel’ingresso costa 5 euro, ridotto 3 euro. Entrano gratis i ragazzi fi-no a 11 anni. Formule speciali per favorire le famiglie: tre per-sone 9 euro, quattro 11 euro.

vista la ricchezza e spesso la con-fusione di normative, ma anche ipassi avanti della tecnologia.

Per chi desidera svagarsi unpo’ sarà a disposizione un simu-latore professionale con cui spe-rimentare i brividi di guida dellemonoposto di Formula1. E per rimanere nel tema dei motori, gli autoriparatori effettueranno check-up gratuiti delle automo-bili, su prenotazione. Non man-cherà uno spazio dedicato alla moda, con la sfilata di abiti orga-nizzata dagli studenti della scuola Da Vinci-Ripamonti di

Il programmaAlle 10 convegno sul mercato“automotive”, i cancellichiudono alle 20. Si pagasoltanto oggi, poi tutto gratis

Una giornata alla sco-perta degli stand, ma anche di formazione nonostante sia “fe-sta”. La domenica offre infatti un ricco programma ai fans del-la Mostra dell’artigianato. Sia al pubblico, sia agli artigiani che possono approfittarne per te-nersi aggiornati nel loro campo,

Formazione e non soloSi guida una Formula 1

n Veronica Airoldi«L’obiettivoè quello di diventareun riferimentoper la comunità»

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LA PROVINCIA 7LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2019

ERBA

MARILENA LUALDI

In una domenica di fe-sta, meglio prendere tempo e aggiornarsi. Un messaggio for-te e chiaro, quello dal mandato dal settore degli autoriparatori alla Mostra dell’artigianato a Lariofiere ieri mattina.

“Chi non si forma si ferma”non a caso dal titolo del semina-rio organizzato ieri da un com-parto che ha molto da dire in termini di cifre e investimenti sul futuro. Dal recente rappor-to di Confartigianato sul qua-dro lombardo, emerge come proprio la filiera dell’auto sia la più immersa nelle innovazioni sul fronte dell’economia circo-lare. In Lombardia ci sono 92.827 addetti: sette su dieci la-vorano nelle microimprese, quindi parliamo di oltre 66milapersone. E un terzo di loro sonoimpiegati.

I numeri

Como rappresenta un caso in-teressante: su oltre 1.600 azien-de, pochissime sono di produ-zione (21), le altre di servizio. Ese le prime sono calate a due ci-fre nel secondo trimestre 2019, la seconde sono aumentate del-l’1,6%. Lecco è stabile nel primocaso, cresce dell’1,1% nell’altro.

A Como sono aumentate leaziende nelle riparazioni (920) ed è la performance migliore inLombardia (Lecco cala del- Lo stand degli autoriparatori alla Mostra di Lariofiere

Donne ConfartigianatoL’incontro sul talentoDomani alle 20 in Sala Porro l’evento del Mo-vimento Donne Confartigianato, “Perché no?Il talento: la libertà di scegliere una professio-ne”.

Artigianato, il focus è la formazioneLariofiere. Ieri alla Mostra il tema è stato al centro di un convegno dedicato al settore degli autoriparatoriGuida autonoma, motori elettrici e l’auto sempre più concepita come servizio e sempre meno come prodotto

l’1,6%). Se preoccupa il calo del-l’automotive tedesco, la spe-ranza passa proprio dalle ripa-razioni. E prima di tutto – comeha sottolineato il presidente nazionale degli autoriparatori Alessandro Angelone – dalla capacità di essere sempre al-l’avanguardia nel servizio e nel-le competenze.

Ecco perché ieri è stato orga-nizzato l’incontro da parte del-le due categorie di Confartigia-nato Como e Confartigianato Lecco. «Siete un esempio per tutti – ha fatto i complimenti lapresidente del Comitato orga-nizzatore della Mostra Elisa-betta Maccioni – per il vostro essere qui, la domenica matti-na, a un incontro di formazio-ne».

Il che rappresenta lo spiritodella Mostra che fino a domeni-ca 3 si svolgerà a Lariofiere: cac-cia agli acquisti ai 180 stand e svago, ma anche formazione appunto.

Il seminario ha messo a fuo-co informazioni e anche falsi miti. Gli scenari di un mercato sempre più complesso, l’impat-to delle vetture elettriche e del-la guida autonoma anche sulla preparazione dell’autoripara-tore. Ci sono elementi avveniri-stici che in realtà sono molto più vicini di quanto si possa pensare.

Ma prima di tutto, una men-talità che cambia: l’auto sempre

più concepita come servizio, non come prodotto. Il che fa ri-flettere sul futuro di tutta la sfe-ra, dalle concessionarie ai ripa-ratori stessi: si tratta di saper ri-spondere colpo su colpo, anzi anticipare le tendenze.

Con Loris Villa di Gasurit,Stefano Canali di Texa-Motor-data, Claudia Venchi legale di Confartigianato e Domenico Ferrara di Hella, un dibattito intenso, moderato dallo stesso Angelone e introdotto dal pre-sidente lecchese della categoriaper Confartigianato Maurizio Mapelli.

Prova del nove

Prova del nove di questo sforzocontinuo, anche lo stand degli autoriparatori. In vetrina gli in-terventi che si eseguono oggi sui mezzi, grazie alla tecnologiama prima di tutto all’esperien-za. Esperienza che si trasmette ai ragazzi: ecco allora gli stu-denti arruolati a loro volta per parlare proprio ai giovani. Un lavoro in parte sempre più digi-tale (anche per il racconto, par-te essenziale pure di questo comparto) ma plasmato ancorasul fattore umano.

Uno degli stand più visitati enon solo dagli addetti ai lavori. Anche con le prove della mono-posto di Formula 1 con simula-tore, che ha dato altre emozioniai visitatori di questa seconda giornata a Lariofiere.

ge Giorgio con orgoglio – pernoi essere un’azienda artigia-na, cioè essere sempre al-l’avanguardia». E sottolineaEnrico: «Anche per un motivo:siamo sempre in contatto conle persone e le loro necessità.Per cui poi mettiamo subito inpratica ciò che serve. Si riescea fornire un prodotto di uncerto livello con semplicità».

A Casa Falpe si può entraredalla porta anche senza chiavi,digitando un codice sull’appo-sita tastiera digitale: l’idealeper chi magari ha poca pro-pensione a trovarle facilmen-te, le chiavi. Anche le tapparel-le “obbediscono” agli ordini ec’è una sola sparizione in cor-so: quella degli interruttori.

Insomma, nello stand si èvoluto raccontare ciò che sipuò già vedere nell’azienda ar-tigiana di Erba, con ulteriorecoinvolgimento e anche le for-me di coworking, dunque conla collaborazione di impreseanche di altri settori. M. Lua.

«Per il resto – raccontano –certo spingiamo sulla domoti-ca, come abbiamo sempre fat-to. Anzi, nel 2016 avevamolanciato un Falpe livingshowroom, dove si poteva ve-dere cos’avveniva con una ri-qualifica. L’abbiamo visto ri-proporre da un colosso oggi».

«Questo significa – aggiun-

poteva trovare i due impren-ditori dal vivo a mostrare tuttele ultime novità, poi nel picco-lo schermo dove indossavano ipanni degli anchormen equindi degli inviati in una casain corso di ristrutturazione. Eil servizio verrà via via aggior-nato, assicurano i fratelli sor-ridenti.

Lo standL’iniziativa di Falpeper raccontarele nuove frontieredella domotica

La casa intelligente?Proviamo a raccontarla conun telegiornale. Ecco l’idea diGiorgio ed Enrico Zappa, chequest’anno non hanno solo al-lestito uno stand dove la do-motica è al centro come diconsueto, ma hanno realizza-to anche un tg fatto in casa. Eattenzione a chiamarlo “arti-gianale” nel senso bocciato dalvicepresidente nazionale diConfartigianato Marco Gra-nelli: perché quando gli arti-giani fanno le cose, ci mettonotutta la loro precisione, il loroservizio su misura, persino ditelespettatore come serve inquesto caso.

L’effetto è infatti estrema-mente professionale: per chi sirecava nello stand di Falpe,

Enrico e Giorgio Zappa della Falpe di Erba

Un telegiornale per la casa smartdell’acqua è sempre più richie-sto – spiega Roberta Castelnuo-vo – Quella da bere e non solo. Così qui abbiamo portato gli ad-dolcitori e non solo. Quest’annopoi ci siamo concentrati anche sul batterio della legionella».

Per le aziende del settore ildialogo è appunto aperto non soltanto con i consumatori, bensì con l’ente pubblico. E in questi giorni si parla con la gen-te per informare e anche sfatarequalche falso mito.

Però se tutto questo è possi-bile in maniera più efficace, av-viene anche per l’attenzione crescente data all’ambiente e a questo risorsa fondamenta-le:«In effetti la vediamo soprat-tutto nei più giovani – rileva Ro-berta Castelnuovo – Da parte dichi si rivolge a noi, riscontriamoanche una maggiore sensibilità sul discorso delle microplasti-che. Per migliorare però la si-tuazione sarebbero utili anche agevolazioni».

In vetrinaL’azienda di Annoneha portato a Lariofierele tecnologieper privati ed enti pubblici

L’acqua questa cono-sciuta. O meglio che chiede di esserlo di più. Alla Mostra si va per fare affari com’è normale e giusto che sia, ma conta anche affidare un messaggio. Così ac-cade nello spazio della “Galli”, azienda di Annone Brianza fon-data dai fratelli Fabrizio e Ro-molo nel 1997. A loro volta spin-ti dalla passione e dall’interessetrasmessi da papà Pierangelo, nel settore della termoidrauli-ca, tanto da immergersi subito in ditta appena terminato gli studi. Il mercato a cui si rivolge l’impresa lecchese è duplice, privato e pubblico.

In vetrina a Lariofiere i pro-dotti per il trattamento dell’ac-qua Grünbeck. «Il trattamento

Trattamento dell’acquaIl progetto della Galli

[email protected]. 0341 357411 Fax 0341 368547

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Inaugurato l’evento alla LarioFiere di Erba. Visitabilefino al 3 novembre

In tutto 180 espositori, in mostra mestieri e prodotti dell’artigianato

ERBA – Si è aperta con un omaggio al genio di Leonardo da Vinci la 46^ edizione dellaMostra Artigianato. Questa mattina, sabato, il taglio del nastro presso Lariofiere.

Sono ben 180 gli espositori che parteciperanno alla manifestazione, attiva fino a domenica 3novembre. Tradizione, innovazione, sperimentazione e pensiero creativo i pilastri sucui si fonda l’evento.

Nel segno dell’innovazione, diverse le novità in programma: “Non solo sposi”, la prima

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rassegna dedicata ai matrimoni e alle cerimonie, il più ampio spazio per i settori di moda edesign, gli spazi collettivi dedicati agli autoriparatori e agli artigiani del sistema casa(decoratori, installatori, impiantisti etc.) e la prima edizione di Comprartigianato, progettopensato per la promozione del settore alimentare.

Fabio Dadati presidente LarioFiere

Dopo un video in onore di Leonardo, il “grande artigiano” per eccellenza, il presidente diLariofiere Fabio Dadati ha voluto salutare e accogliere i presenti: “Ringrazio i 180espositori che hanno voluto partecipare alla Mostra – ha dichiarato – Questa manifestazionerichiama all’innovazione, all’essere sempre al passo con i tempi, anticipandoli dovepossibile. Anche le nostre fiere sono chiamate all’impegno professionale e di ricerca eLariofiere vuole essere cuore del settore che presenta la sua fiera nel corso dell’anno e nonsolo durante l’evento.

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“Questo – ha proseguito- è possibile attraverso il confronto con le associazioni di settore,con chi ogni giorno opera, con il mondo dell’Università e della ricerca. Stiamo lavorando peressere sempre più al centro”.

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È spettato poi al sindaco di Erba Veronica Airoldi fare gli onori di casa: “Questo momentoè occasione di augurio e di ringraziamento per questa Mostra, ma è anche testimonianza dicome il Comune sia accanto agli artigiani, a coloro che producono e al mondo economico.Questa alleanza deve portare a risultati perché l’interesse dell’ente pubblico è lo stesso deltessuto economico: abbiamo interesse di crescere e diventare qualcosa di meglio. Dobbiamoessere vicini per raggiungere risultati”.

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Daniele Riva (Confartigianato Lecco)

Quindi hanno portato i propri saluti e ringraziamenti Roberto Galli, presidente diConfartigianato Imprese Como, Daniele Riva, presidente di Confartigianato Imprese Lecco,Marco Galimberti, Presidente Camera di Commercio di Como-Lecco e Marco Granelli,vicepresidente vicario Confartigianato Imprese. Da loro è stato sottolineato come la Mostrasia “vetrina per le imprese, come luogo non solo di business, ma anche per farsi conoscerecreando relazioni umane e professionali”. Assente per impegni lavorativi, il PresidenteNazionale Confartigianato, Giorgio Merletti.

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Al termine del proprio mandato come presidente del Comitato Promotore MostraArtigianato, il saluto di Elisabetta Maccioni: “Qual è la differenza tra sogno e obiettivo?Una data. Noi oggi siamo qui per una data importante: l’inaugurazione della 46^ MostraArtigianato – ha dichiarato – L’edizione si fonda su tre pilastri: passato con il genio diLeonardo, presente con la nuova tecnologia che permette di offrire servizi migliori e ilfuturo con il rapporto tra scuola e mondo del lavoro. Dobbiamo valorizzare i giovani chesono un dono, un bene inestimabile”.

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A chiudere la cerimonia e a inaugurare la Mostra, il taglio del nastro. La Mostra Artigianatoresterà aperta, come anticipato, da oggi, sabato 26 ottobre, a domenica 3 novembre.

Per il programma completo degli eventi, clicca qui.

LA GALLERIA FOTOGRAFICA

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LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2 019Giornale di Lecco | 22ECONOMIA

Valore Artigiano

Confartigianato Imprese Lecco vi guiderà lungo un percorso alla scoperta delle eccellenze produttive del nostro territorio.In questo viaggio tra le nostre imprese associate conosceremo alcune tra le realtà più storiche,

quelle invece appena nate, le imprese più innovative,quelle più a diretto contatto con l'estero, quelle con maggiori "quote rosa" e quelle dove sono i giovani al timone.

Ogni azienda che racconteremo porta in sé quel valore artigianoche si traduce nel nostro "fare con cura" e che la rende unica.

Orlandi e Costadoni: quando la crisi economicaporta aria di rinnovamento e nuove sfidePASTURO (ces) A fondare laOrlandi e Costadoni con se-de a Pastuto furono, neglianni Sessanta, Carlo Orlan-d i ed Ernesto Costadoni, zioe padre degli attuali titolaride ll’impresa artigiana val-sassinese, i fratelli EduilioAntonio e Viviana Costado-ni.

«Nel 1966 nostro zio e no-stro padre diedero il viaa l l’attività nella sede dove citroviamo ancora oggi a Pa-sturo – raccontano i fratelliCostadoni – Hanno iniziatocon il fare tenaglie, poi scal-pelli, levachiodi e tutto quel-lo che è annesso e com-messo all’edilizia nel campod e l l’utensileria manuale.Agli inizi degli anno Ottantalo zio si è ritirato ed è rimastosolo papà, con la mamma enoi due per un totale di 12dipendenti nel 1998».

«Nel 2011 siamo passati adavere 7/8 dipendenti - pro-seguono nel loro racconto –Poi si è verificato un graveinfortunio a uno dei nostrioperai, l’unico in tutti questianni, che ci ha fatto decideredi non investire più e di nonrimpiazzare il personale chevia via è andato in pensioneo ha cambiato lavoro. Orasiamo in quattro, di cui duenoi fratelli che facciamo di

tutto. Non pensiamo di in-vestire ancora in manodo-pera, anche se ci spiace, pre-feriremmo far lavorare lepersone piuttosto che lemacchine, ma abbiamo ca-pito sulla nostra pelle che gliartigiani imprenditori nonsono affatto tutelati. Meglioun’azienda piccola, ma dovenon si corrono più rischi.Arrivati alla nostra età, se ciguardiamo indietro ci chie-diamo se ne sia valsa la pena,soprattutto se pensiamo allatranquillità di tanti amici chehanno sempre fatto i dipen-

denti. Non fraintendiamoci,siamo contenti di tutto quel-lo che abbiamo fatto fin qui,ora è il futuro a farci un po’paura, a non darci certezze,basti pensare alla pensione,ci sarà, a che età?».

Eppure, nonostante le in-cognite, la voglia di andareavanti non manca ai fratelliCo st a d o n i .

« Nell’anno della crisi, alposto di chiudere noi ab-biamo aperto un negozio ac-canto all’azienda. Abbiamochiesto la cassa integrazioneper gli operai, ma per noi

cosa potevamo fare? E così ènata l’idea del punto vendita.In molti venivano in aziendaa chiederci i nostri prodotti,chi uno scalpello, chi un le-vachiodi, ma non potevamovendere al dettaglio. Così ec-co che è nato il negozio dovevendiamo i nostri prodotti equelli di altre case, anzi, so-prattutto di altre marche. Lagente a volte è strana: iovendo il mio scalpello a 4euro, ma lo comprano al Bri-co a 12 euro. E’ lo stesso

prodotto, solo quello che tro-vano al Brico ha fatto primaun giro in Belgio per farsimarchiare e poi tornare in-dietro. Accanto alle vendite,comunque, la produzione vabene, lavoriamo per aziendesane e per alcune grandimultinazionali. Il lavoro vabene, le difficoltà sono soloburocratiche. Per adattarcialle nuove imposizioni, ab-biamo cambiato macchinarie molti li abbiamo eliminati.A parte gli stampi che oggi

facciamo fare esternamente,in casa sviluppiamo tutto ilciclo di lavorazione degli at-t rezz i .

E la concorrenza estera chec’è e si sente la fronteggiamoutilizzando materie prime dialta qualità».

Insomma, nonostante tut-te le difficoltà, i fratelli Co-stadoni sono innamorati delloro lavoro e c’è da scom-mettere che avranno prestonuove idee per affrontare lesfide future.

Da n i e l eR i vap re s i d e n tedi Confarti-gianato Im-prese Leccoinsieme ait i to l a ridell’aziendaOrlandi eCostadoniSNC dei F.lliCostadoni

INFORMAZIONIOrlandi e Costadoni SNC dei F.lli Costadoni

Via per Introbio 21 Pasturo3477914832 www.orlandiecostadoni.it

SERVIZIO AVVIO D’IMPRESA E PRIVACY• Come aprire un’impresa artigiana

Dott. Fabrizio [email protected]

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