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)96?ÉV!é Qv)V!?6(R? Quvf corrierenit bergamoncorrierenit °iazza della 7ibertà vuG(ergamo QfvQv p Teln uh« fvvuuu ©ax uh« fvvuwwQ p mail; corrierebergamoèrcsnit (?RUé69 Vl personaggio V segreti di Sanremo nei racconti del barista musicista a pagina vf Scardi 9UUV 9nomastici; )ati meteo a cura di i76eteonit 7UÉ 6éR 6?R UV9 k°! Éuvolo Vento; ?S? a « kmSh Umidità;wf5 v°S k° h°S ò° »°S w° »°S w° °ietro a pagina vv Sconcerti di )avide ©errario % ualcheanno fafui invitato come ospiteaunatrasmissione condotta da Uad 7erner dedicata al «problemazingari»n Vl talk show si sviluppò comeci si può immaginare n )a unapartegli opinionisti di destraenumeravano i problemi reali o presunti provocati dallapresenzadei campi rom’ dall ’altraquelli di sinistraele associazioni peroravano la causa dell’integrazione n Vo guardavo la matronasinti seduta accanto a meG che sembrava uscita da un film di ùusturica; v uu chiliG piedi scalziG gonnaafiori efacciadaschiaffi n !osìG qua ndo mi toccò parlareG misi dapartetutti i pensieri politicamentecorretti chemi ero preparato e dissi pressappoco questo; che basta usare un po’ di buon senso per rendersi conto che gli usi e le tradizioni rom eS o sinti sono in gran parteirriducibili aunasocietàcomela intendiamo noi n ?che se non si tiene conto di questairriducibilitàsi fanno solo danniG a destracomeasinistra n Éaturalme nteG non sto dicendo che noi siamo meglio di loroG o viceversan 6a perseguire l’idea che gli altri diventino primao poi «comenoi» èuna terribileillusione n 7’i ntegrazionesi può fare sull’accettazione delle diversitàG non sull’omologazioneaun modellon )etto questoG non si può passare senza commenti la vicenda del padre rom assolto dall’accusa di abbandono di minoreper aver lasciato sua figliaStellaG unabambinadi setteanniG a chiedere l’elemosina sullo scalone delle °oste n °erché così come è inaccettabile condannare uno in quanto zingaroG èaltrettanto inconcepibile assolverlo per lo stesso motivoG e cioè argomentando che i bambini rom sono abituati all’accattonaggion 7e responsabilità sono individuali evalgono per tutti allo stesso modon Uuai astabilireduepesi eduemisureG per chiunque n ?ppureG non mi sento nemmeno di gettare la croce addosso al giudicen °osto di fronteallasceltatraspedire in galera l’uomoG un vedovoG e lasciarlo andare perché in qualche modo provvedesse ai dieci 8,: figliG si ècomportato comereSalomone n Ricordate/)avanti aduemadri che rivendicavano lo stesso figlioG sentenziò di tagliareil bimbo in dueeconsegnarnemetàa testan Éaturalme nteG unadelleduerinunciòG dimostrando di esserelaveramadre n )a un punto di vistagiuridico lasentenzaera aberranteG eppure Salomone è passato alla storiacomeil giusto per antonomasia n Éon so seil giudice°alestracondivideràsimile destinoG mabisognariconoscergli unasana dose di realismon Éonchélaformidabile ironiadi aver descritto il poveraccio in questionecome«diversamenteintegrato»n © RV°R9)UZV9É?RVS?RVéTé ébbandonòlafigliazingarella )V V?RSé6?ÉT? éSS97T9 étalanta 9ggi il °alermo dei ragazzi terribili °é7éZZ9 ©RVZZ9ÉV 7’assessore; ho licenziato io il direttorelirico del )onizetti ° olemica a distanza tra l’ex direttoredellastagionelirip ca del )onizettiG ©rancesco (elp lottoG e l’assessore alla !ulturaG Éadia Uhisalbertin «Zo deciso di farmi daparte nel momento più propizio»G la versione del primon 6a il gior no dopoG la nota firmata Uhisalberti lo smentisce senza lasciare marp gini di interpretazione; «7ade p cisionedi non rinnovarel’incap rico è stato presa dall’assessop re»n a pagina k !osto dimezzato sugli oneri di urbanizzazione e sgravi sulp l’Vmu; èil pianoG ancorariserva p toG dell’amministrazione Uori per il rilancio industriale della cittàn V provvedime nti saranno riservati alle aziende ad alto contenuto tecnologicon °ronta anche una manovra per velop cizzare il rilascio di permessiG con operazioni online n a pagina » Tiraboschi 7’VÉVZVéTVV7)9!U©V76 )?779S°éZV9?)9É É ?i ragazzi mappano lacittà dimenticata di 6addalena (erbenni V ragazzi dello Spazio ?doné8 foto: hanno rea p lizzato un documentario sui luoghi dimenticatiG per creare dibattito e rilanciarli n 9ggi la prese np tazionedel lavoro su cinqueareeG tracui ex )iurp noG convento delle !larisse e cascina °onchia n a pagina « V7(éÉ)9 UÉéUéRé°?RéR!ZVSTéR «!’èun centro dafar rivivere» ZtlGaltrescintille di 7etizia (onetti V cittadini esprimeranno la loro opinione via VnternetG sui luoghi più criticiG poi °alazzo ©riz p zoni lancerà il bando per ridisegnare il centron %uesteletappedel progetto «(g °ublic Spaces»n ? intanto 7uigi Trigona 8éscom: critica la Ztl prenatalizia n a pagina h Ravazzini Vl mare bianco 7o spettacolo da San Vigilio Éella (assa èun fenomeno frequenteechi ha costruito la (rebemi lo saG tanto da aver installato dei led colorati antinebbia; ieri risultavano accesi esi sono rivelati utili per guidaregli automobilisti sulle carreggiaten 6a quando arriva in cittàG in giornatecomeieriG la nebbia può regalareun vero eproprio spettacolo; èil caso di !ittà élta 8nella foto pubblicata su ©acebook da °ietro 6astinu:G avvolta da un «mare» bianco n a pagina ò 7a bozza riservata )imezzati i costi per chi costruisceeristrutturaimpianti industrialin °ermessi più veloci Sconti alleimpresehi ptech Vmueoneri;lagiuntaUori vuoleattrarreil manufatturieroadaltocontenutoinnovativo 6agica!ittàélta ?(rebemi accende i led antinebbia 7anuovavitadel «(lack guardian» Vl robot chescovai clandestini messicani donatoagli élpini per monitorarelefrane %uando è stato installato nel cortile di via TassoG qualcuno scherzando ha ipotizzato che fossel’ultimadiavoleriadel gop verno per controllare la prop duttività dei dipendenti della °rovincianV nvece il «(lack guardian»G comprato anchedal governo messicano per sorve p gliarei confiniG serviràallaprop tezione civile degli alpini per monitorare il territorio in caso di calamitàn 7’acquistoG da v uu mila euroG è stato sostenuto inp teramente dalla ©ondazione (anca °opolare di (ergamon a pagina » Spaterna °97?6V!é é TR? VVU7V9 )opo il parcheggio in piazzaSetti l’anello asenso unico ° rimail parcheggio interrato in piazza SettiG ora farà di p scutere l’idea di rendere a senp so unico la circonvallazione inp ternadi Treviglion 7a conferma in uno studio di fattibilità n a pagina ò di °ietro Tosca !URÉ9 ?(R?6(éT? °reso il commando dellespaccate ai centri commerciali ! olpi fotocopiaG uno al cenp tro commercialedi !urno e l’altro un mese dopo all’Vper di (rembaten U n vero e proprio commandon 7a ba ndaG v« tra romeni eromG èstatapresa n continua a pagina » di Uiuliana Ubbiali

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BG2 Domenica 21 Dicembre 2014 Corriere della Sera

Salotto buono Il rilancio

Centro da ripensare, parola ai cittadiniLe opinioni di chi lo vive, poi il bando internazionale. Valesini: con nomi di spicco dell’architettura

Il centro città disegnato dal-l’architetto Marcello Piacentinia inizio Novecento sarà riquali-ficato con un bando interna-zionale, previsto in primavera,in cui la parola d’ordine è par-tecipazione. Una chiamata delComune ai cittadini per espri-mere la loro percezione deiluoghi simbolo, chiedendosuggerimenti da includere nel-le indicazioni per architetti eurbanisti che ridisegneranno ilcuore di Bergamo. «L’obiettivoè dare nuova vitalità al centropiacentiniano, che negli ultimianni ha sofferto per diverse ra-gioni, complice anche la crisi— ha spiegato il sindaco Gior-gio Gori —. È stato costruitosul traffico delle auto private,ma puntiamo a cambiarlo». Ilgrande obiettivo è la pedona-lizzazione: auto fuori dal cen-tro e tutti a piedi.

«Il processo partecipativo èindispensabile perché que-st’area rappresenta l’identità della città — ha rimarcato l’as-sessore alla Riqualificazioneurbana, Francesco Valesini —.Dopo un secolo vanno aggior-nate le nuove funzioni di questiluoghi. Stiamo sviluppando iltavolo tecnico con gli ordini diarchitetti e ingegneri, le rap-presentanze del commercio, idiversi assessorati coinvolti e anche l’Immobiliare della Fie-ra, proprietaria del Quadripor-tico del Sentierone. Ancora

nessun nome, ma verranno in-terpellate anche personalità dispicco dell’architettura italia-na».

L’area da sottoporre a re-styling è stata identificata conla collaborazione dei ricercato-ri del Laboratorio cartograficoDiathesis dell’Università, coor-dinati da Emanuela Casti: intutto una ventina di luoghi, di-slocati attorno all’intersecazio-ne dell’asse orizzontale che va

da piazza Pontida a piazzettaSanto Spirito e quello verticaleche partendo dalla stazionebassa della funicolare arriva apiazzale Marconi. Il progetto sichiama «BG public space» econta su un portale studiatodall’Università, che sarà messoonline, con link dal sito del Co-mune, da metà gennaio.

I cittadini hanno tre mesi perrispondere alle domande, for-mulate dai ricercatori, su pro-

blemi e aspettative per i luoghisimbolo del centro disegnatodall’architetto Marcello Piacen-tini e dall’ingegner GiuseppeQuaroni, vincitori nel 1907 pro-prio di un bando pubblico perla progettazione dell’area occu-pata dalla Fiera di Sant’Ales-sandro. «Allora il restyling eranecessario per le mutate esi-genze della città, in un mo-mento di crisi economica — haspiegato Valesini —. Oggi la

questione si ripropone con ca-ratteristiche simili».

Il sistema di mapping inte-grato prevede anche visite gui-date ai luoghi, a cura dell’ate-neo. «La ricerca è partita a set-tembre — ha sottolineato Ema-nuela Casti — e non si tratta diun semplice questionario.L’obiettivo è capire quale confi-gurazione dovrà assumere laBergamo del futuro, interpel-lando le diverse categorie chevivono il centro».

Proprio per questo il portaleprevede anche una sezione condomande specifiche per com-mercianti, studenti, turisti,pendolari e migranti. «Cliccan-do sull’icona di ogni luogomappato si trova la descrizionedello spazio pubblico con tresezioni — ha spiegato FedericaBurini, ricercatrice del labora-torio Diathesis —: cosa è oggi,un breve excursus storico e tredomande con risposta multi-pla sulle aspettative per il futu-ro. Le risposte si potranno ve-dere in tempo reale». Per avereuna riposta quanto più perti-nente dalla cittadinanza e ingenerale da chi frequenta ilcentro della città, il team uni-versitario non ha sottovalutatonulla, in termini di informazio-ni: previsto anche un filmatoesaustivo sulla storia del centropiacentiniano.

Letizia Bonetti© RIPRODUZIONE RISERVATA

La mappa

d’Arco

piazzaLibertàpiazzaleAlpini

A

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In cerca di nuove funzioni

B

A

IL PROGETTO

Bg Public Spaces a cura di Diathesis Università di Bergamo

Da metà gennaio su www.comune.bergamo.it

Per 3 mesi risposte del pubblico sui luoghi più significativi

A maggio, con Expo, bando per lariqualificazione

Obiettivo: rilanciare i più bei luoghi del centro piacentiniano

3 critici

Due assi principali del centro piacentiniano

Piazza Dante e l’ex Diurno sotterraneo abbandonato

viale Roma

via TorquatoTasso

via XXSettembre

Largo Belotti ridotto a un parcheggio

Piazza Cavoure i giardini del

Donizetti nel degradoStazione

20 luoghi significativi

Ridisegna il centro di Bergamo nel 1907MARCELLO PIACENTINI 1881-1960

B E R G A M O

piazzettaSanto Spirito

Funicolare

piazzaPontida

107anni dal bando vinto dal Piacentini per il nuovo centro città

La storia

Era il 1907 quando l’architetto Marcello Piacentini, a soli 26 anni, vinceva il bando per ridisegnareil centro di Bergamo

«L’obiettivo di quel bando - ha spiegato ieri l’assessore Francesco Valesini - era rilanciare il centro in un periodo di crisi»

Le difficoltà del centro oggi ritornano. Il Balzer, locale storico, ha evitato la chiusura solo da pochi giorni. E il centro, la sera, risulta sempre spento

Breguet, creatore.Cronografo Type XXII ad alta frequenza 3880

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Corriere della Sera Domenica 21 Dicembre 2014 PRIMO PIANO BG3

Troppo spenti o assediati dalle autoQuei luoghi critici da risvegliareI nodi: piazza Dante, largo Belotti e giardini del Donizetti. L’assessore: divieti da gestire meglio

Sono una ventina i luoghidel centro piacentiniano map-pati dal laboratorio cartografi-co Diathesis dell’Università,lungo due assi che si interseca-no nel cuore cittadino: quelloverticale va dalla stazione dellafunicolare in viale VittorioEmanuele al piazzale della sta-zione ferroviaria, l’altro oriz-zontale parte da piazza Pontidae arriva fino a piazzetta SantoSpirito. Ci sono piazzale Alpinialle autolinee, poi via Quaren-ghi, piazza Libertà, piazza Mat-teotti davanti al palazzo comu-nale e tutta l’area attorno al Sentierone. Proprio qui sonostati evidenziati tre punti criti-ci: piazza Dante, con l’ex Diur-no abbandonato, ma anchepiazza Cavour, con i giardinettiche potrebbero tornare a rivi-vere anche come spazio estivoper gli spettacoli dell’adiacenteTeatro Donizetti, poi il vicinolargo Belotti ridotto a parcheg-gio e con auto spesso in divietodi sosta, anche sul piazzale del-la chiesa di San Bartolomeo.

Il problema della socialità diquei luoghi è lampante, bastafare una passeggiata serale tra

via XX Settembre e il Sentiero-ne per rendersene conto.Quando si abbassano le saraci-nesche dei negozi il centrosmette improvvisamente di vi-vere e, al buio, sembra quasi diessere in una città fantasma. Inquesto periodo la situazione èforse meno evidente, complicile luminarie per il Natale, maper il resto dell’anno, dopo le19,30, regna la desolazione. Pernon parlare della zona attornoalle due stazioni, treni e autoli-nee, da anni terra di nessuno.Ma anche nel cuore della cittàtrovare un bar aperto la sera è

una rarità. Di punti di aggrega-zione neanche l’ombra. In alcu-ne zone, poi, la desertificazio-ne è palpabile: complice la cri-si, si susseguono i negozi chechiudono per sempre. La que-stione delicata del Balzer, stori-co locale sul Sentierone chetenta di uscire dalla crisi, è solol’esempio più lampante.

Passeggiando per le vie delcentro di giorno, però, sono letantissime auto in divieto di so-sta a colpire. E dire che i par-cheggi a pagamento non man-cano. In piazza Pontida la sostaselvaggia è la norma, così come

nell’adiacente largo Rezzara,nonostante la zona a traffico li-mitato. Macchine parcheggiateabusivamente anche davanti alTeatro Donizetti, così come inpiazza Matteotti, proprio da-vanti a Palazzo Frizzoni presi-diato dai vigili. È ormai un’abi-tudine parcheggiare anche inpiazzetta Santo Spirito, nono-stante ci sia il divieto per i nonresidenti, con tanto di teleca-mera per multare i furbetti.

Le Zone a Traffico Limitato,come ha dichiarato ieri l’asses-sore alla Mobilità Stefano Ze-noni, «non sono sostituibilicon le pedonalizzazioni, madevono essere gestite meglio».Per non parlare delle auto insosta vietata lungo viale PapaGiovanni XXIII e viale VittorioEmanuele. Oppure le lamiereche si accalcano attorno allaprocura di piazza Dante, dovein molti sono autorizzati a par-cheggiare. Ma l’impatto sulcontesto non è certo dei mi-gliori ed «è auspicabile trovaresoluzioni alternative» comesottolinea lo stesso Zenoni.

Letizia Bonetti© RIPRODUZIONE RISERVATA

Emanuela Casti è docente dell’Università di Bergamoe coordinatrice del laboratorio cartografico Diathesis, che ha mappato i luoghi critici e più significativi del centro città

Francesco Valesini è stato presidente dell’ordine degli architetti di Bergamo. Giorgio Gori l’ha voluto al suo fianco in giunta come assessore all’Ediliziae alla Riqualificazione urbana

La docente

L’architetto in giunta

La polemica Trigona spiazza Gori:«La Ztl è stata una gaffe»Il sindaco: no, da rifare

di Vittorio Ravazzini

«La Ztl del centro è stata unagaffe, questi blocchi vannopensati in modi e tempi più op-portuni». Non ha usato giri di parole Luigi Trigona, presiden-te di Turismo Bergamo, per at-taccare la giunta Gori, durantela presentazione del concorsointernazionale per la riqualifi-cazione del centro. «Non sonod’accordo — è la replica delsindaco, un po’ spiazzato —.Siamo convinti che la pedona-lizzazione aiuti il commercio enon lo penalizzi. Non c’è statanessuna gaffe, non a caso ri-proporremo la Ztl domenica 18gennaio». Ascoltando la vocedei commercianti, però, ilfronte di chi non digerisce ilprovvedimento resta ampio.Alberto Ghilardi, ad esempio,dopo oltre vent’anni di negoziin centro boccia sia la Ztl «leg-gera», sia quella che prevedeva

la chiusura di viale Roma, cheoggi non ci sarà: «Sono assolu-tamente contrario — spiega il titolare di Gala Store sul Sentie-rone —. Non si educa la gentecon due transenne, ci voglionosoluzioni. Non ho mai visto co-sì poche persone in centro pri-ma di Natale, questo è il risulta-to inevitabile di certe scelte fol-li. Domenica scorsa siamo statitutti penalizzati, colpa del bloc-co, la pioggia o il freddo nonhanno influito. In base a cosapoi si dichiara che i commer-cianti sono d’accordo a ripro-porre il blocco il 18 gennaio?Nessuno del Distretto urbanodel commercio ci ha mai chie-sto nulla. Non sappiamo nem-meno quando arrivano le ban-carelle davanti alle vetrine, fi-guriamoci il resto. C’è mancan-za di comunicazione tra icommercianti, l’amministra-

zione, e le associazioni di cate-goria».

«Queste Ztl, ormai da anni,sembrano sempre un gran mi-nestrone — aggiunge RiccardoMorali dalla libreria Arnoldi —. Manca la progettualità con inegozianti, un piano concreto per portare qui la gente senzaauto. Non basta mica chiudereuna strada». C’è un pizzico diamarezza da parte dei com-mercianti del centro. Pochi

clienti, negozi troppo vuoti.«C’è un malumore generale —conferma Miriam Tomasinidalla sua casetta di legno inpiazza Dante —. Il centro è incrisi perché manca il passaggiodella gente. Non ci sono né vin-citori né vinti sui blocchi, an-che se vengono rimandati. Allafine, escono tutti sconfitti ametà». Fra tante polemicheesiste anche una minoranzaconvinta che da questi provve-

dimenti possa nascere qualco-sa di buono. «Se c’è una logicanoi siamo favorevoli — è la po-sizione di Francesco Remotti,del negozio Marlboro Classic divia Tasso 75, dove, per altro,esiste un blocco alle auto per-manente per tutto l’anno —. Sesi chiude alle auto una stradaimportante, o addirittura tuttoil centro, con delle iniziativecoordinate, la gente arriva. Cicrediamo. Non a caso in chiaveExpo proporremo al Comunedi programmare delle chiusureanche tra la chiesa di San Bar-tolomeo e contrada Tre Passi,per dare spazio ad artisti, spet-tacoli itineranti, e inaugurazio-ni. Abbiamo già un program-ma definito, a costo zero perl’amministrazione. Siamo perle Ztl che chiudono alle automa coinvolgono le persone». Èdisposto a ragionarci ancheAndrea Ferraguti dal suo ban-cone pieno di caramelle, titola-re di Dolci Pensieri in viale Pa-pa Giovanni: «A me domenicascorsa la Ztl non ha creato par-ticolari problemi, anzi, ho lavo-rato bene. Vorrei sperimentarlaancora in fase prenatalizia».

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Noi non siamo d’accordoNon si educa la gente con due transenne, servono soluzioni diverse

Alberto Ghilardi Gala Store

Se c’è una logica noi siamo favorevoli. Con iniziative coordinatela gente arriva lo stesso

F. Remotti Marlboro Classic

Questi blocchi vanno pensatiin modi e tempi più opportuni

LuigiTrigonaDirettore

Ascom

Siamo convinti che questa scelta aiuti in realtà il commercio e non lo penalizziGiorgio Gori

Sindaco

I furbetti Anche in piazzettaSanto Spirito, nonostante la Ztl controllata dagli occhi elettronici, continua la sosta selvaggia

I temi

Sono due gli aspetti di fondo che il progetto BG Public Spaces vuole affrontare.Uno è la sosta selvaggia in centro

Il secondo è la poca vitalità del centro soprattutto nelle ore serali in alcuni degli spazi più belli: piazza Danteo il Sentierone per esempio

Il metodoGli obiettivi del progetto «BG Public Spaces» sono definiti in linea di massima: meno sosta selvaggia (come in largo Belotti, foto sopra a destra) e più vivibilità (sopra, a sinistra, piazza Cavour, fuori dal Donizetti). Ma saranno i cittadini, via internet,a offrire nuovi spunti e suggerimenti