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DOMANDE E RISPOSTE SUI PROBLEMI E SUI DIRITTI DI CHI LAVORA IN BANCA FIBA CISL Ancona TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL CONTRATTO... E NON AVETE MAI OSATO CHIEDERE

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DOMANDE E RISPOSTE SUI PROBLEMI E SUI DIRITTI

DI CHI LAVORA IN BANCA

FIBA CISL Ancona

TUTTO QUELLO

CHE AVRESTE VOLUTO

SAPERE SUL CONTRATTO...

E NON AVETE MAI OSATO

C H I E D E R E

PresentazioneCon questo opuscolo la FIBA/CISL di Ancona intende conti-nuare la tradizione di informazione ai propri iscritti fornendouno strumento utile e di più facile consultazione del contrattonazionale.

La FIBA/CISL di Ancona, come già avvenuto in passato, haritenuto più proficuo offrire ai propri iscritti un “regalo” uti-le, anziché farsi condizionare dalla discutibile modaindividual-consumistica che consiste nel consegnare agli as-sociati, in occasione del tesseramento, agende - penne - oro-logi ecc...

Per la campagna di tesseramento 2002 la FIBA/CISL diAncona, invece, intende proporre ai propri iscritti un servi-zio capace di dare risposte esaurienti ai quesiti che giornal-mente si pongono sul posto di lavoro.

Sicuramente un iscritto informato capace di valutare i propridiritti e le modalità con cui esercitarli è più tutelato.

In questa pubblicazione tentiamo di diffondere informazione/formazione, elementi fondamentali per una democrazia rea-le, in modo semplice, cercando di fornire risposte alle do-mande che solitamente sorgono sul contratto e sulle leggi,ruolo, questo, fra i più nobili a cui deve tendere un sindacatocome il nostro.

FIBA/CISL di Ancona

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S O M M A R I OCosa dice il contratto ...

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... e cosa dicono le leggi

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ANTICIPAZIONE DEL T.F.R.ANZIANITA’ CONVENZIONALIASPETTATIVABREVI PERMESSICONTRATTAZIONE INTEGRATIVA AZIENDALEDIMISSIONIDIRITTI E DOVERI DEL PERSONALEFERIEEX FESTIVITA’FLESSIBILITA’ INDIVIDUALIBANCA DELLE ORE E LAVORO STRAORDINARIOMALATTIAMANSIONI SUPERIORI - DIRITTO ALL’AVANZAMENTOMISSIONIPART-TIMEPERIODO DI PROVAPERMESSI RETRIBUITIPERMESSI DI STUDIOTRASFERIMENTI

CONGEDO MATRIMONIALEDONAZIONE DI SANGUEGRAVIDANZA E PUERPERIOPROVVEDIMENTI DISCIPLINARIRICHIAMO ALLE ARMISERVIZIO MILITARE (O CIVILE)

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Cosa dice ilcontratto ...

CHI PUÒ’ USUFRUIRNE ?

Può essere richiesta dal lavoratore con almeno 8 anni di ser-vizio effettuato presso la stessa azienda.

PER QUALI MOTIVI ?

-astensione facoltativa per maternità;-spese sanitarie “straordinarie” riconosciute dalle competentistrutture pubbliche per sè o per i familiari conviventi;-acquisto prima casa di abitazione, per sè o per i figli;-ristrutturazione della propria casa (lavori contestuali all’ac-quisto o necessari per attestata inagibilità);-acquisto o costruzione di vani contigui nel caso l’abitazionedivenga inadeguata (n. vani, esclusi servizi, ripostigli e ac-cessori, inferiore ai componenti il nucleo familiare);-sostituzione della casa divenuta inadeguata;-congedi per formazione.

QUALI SONO I LIMITI NUMERICI ?

Annualmente debbono essere soddisfatte un numero di do-mande pari al 10% degli aventi titolo e comunque del 4% deidipendenti.

Anticipazione del T.F.R.

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QUAL E’ L’AMMONTARE DEL T.F.R. UTILIZZABILE?

-fino al 70%

E’ POSSIBILE REITERARE LA DOMANDA DIANTICIPO DEL T.F.R. ?

SI: solo per spese sanitarie per sè o per i familiari conviventifino a concorrenza dell’importo utilizzabile. Quindi: chi ha ot-tenuto un’anticipazione per spese sanitarie può chiederlenuovamente sia per le altre spese sanitarie che per l’acqui-sto della prima casa di abitazione.Chi ha ottenuto un’anticipazione per acquisto prima casa diabitazione può chiederla solamente per spese sanitarie.Le domande reiterate non entrano nel conteggio delle antici-pazioni concedibili nell’anno e nell’anno successivo.L’anticipazione per spese non sostenute o inferiori al preven-tivo va restituita.

QUALI SONO I CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE ?

a) le domande vanno soddisfatte in ordine cronologico: quel-le eventualmente eccedenti il plafond annuo saranno riporta-te nello stesso ordine al 1° gennaio dell’anno successivo everranno soddisfatte sempreché permangono i requisiti pre-visti.b) la domanda deve essere completa di tutti i documenti ri-chiesti per poter essere considerata; l’erogazione avverràdopo il perfezionamento della pratica.

QUALE DOCUMENTAZIONE SI DEVE PRESENTA-RE PER LE SPESE SANITARIE ?

a) preventivi o ricevute di spesa;b) certificato della competente struttura pubblica che ricono-sce la necessità di terapie od intervento straordinario.

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QUALE DOCUMENTAZIONE SI DEVE PRESENTAREPER L’ACQUISTO DELLA CASA ?

a) promessa di compravendita, estratto notarile, autorizza-zione edilizia, preventivi dei lavori da eseguire, dichiarazionegiurata ecc. (secondo i casi);b) fatture, atti notarili ecc. (al perfezionamento della pratica);c) atto notorio che il lavoratore o il figlio non sono proprietaridi altra casa (da presentare subito).

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Anzianità convenzionaliLe disposizioni contrattuali nazionali in tema di anzianità con-venzionali contenute, rispettivamente, nei Ccnl 19 dicembre1994 (ABI e ACRI) e 22 giugno 1995 (ABI) e 16 giugno 1995(ACRI) sono abrogate a far tempo dal 1° gennaio 2002, adeccezione del servizio prestato precedentemente presso al-tre aziende di credito, di cui l’attuale azienda abbia assunto laprosecuzione degli affari, nella misura del 70%.

Ricordiamo che:le anzianità convenzionali hanno effetto su:scatti triennali - ferie - comporto per malattia.!

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AspettativaPUÒ ESSERE ACCORDATO UN PERIODO DI ASPET-TATIVA ?

SI: per motivi di studio, familiari e personali un periodo di 1anno, anche frazionato in 2 periodi.

NOTA: Le Aziende accoglieranno le domande di aspet-tativa dirette a soddisfare la necessità di assistenza aifigli di età compresa fra i 3 e i 4 anni affetti da patologie diparticolari gravità.

Per interessi di famiglia e per gravi motivi di indole privata,l’azienda può accordare adeguati periodi di congedo, deter-minando se - e per quale durata - debba corrispondere il trat-tamento economico.

SI PUÒ INTERROMPERE L’ASPETTATIVA ?

SI, il lavoratore può chiedere di interrompere l’aspettativa.

PUÒ ESSERE REVOCATO IL PERIODO DI ASPET-TATIVA CONCESSO ?

SI: nel caso vengano a cessare i motivi per i quali era statarichiesta.

L’ASPETTATIVA DA’ DIRITTO ALLA RETRIBUZIONEED AL RICONOSCIMENTO DELLE ANZIANITA’ DISERVIZIO ?

NO: il periodo trascorso in aspettativa non comporta, a qual-

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siasi effetto, decorso dell’anzianità e percezione della retribu-zione (ad eccezione degli assegni familiari).

Brevi permessiE’ POSSIBILE OTTENERE DEI BREVI PERMESSI?

SI, l’azienda può accordare brevi permessi retribuiti per giu-stificati motivi personali o familiari.Tali permessi non sono computabili nelle ferie annuali.

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Contrattazione integrativaaziendale

COS’E’ LA CONTRATTAZIONE AZIENDALE (CIA) ?

E’ la contrattazione di secondo livello (il 1° livello si concretizzacon il Ccnl) od integrativa al contratto collettivo nazionale dilavoro specifica per ogni singola azienda.

QUAL E’ LA DURATA DELLA CIA ?

4 anni

QUALI MATERIE SI POSSONO TRATTARE ?

Le materie oggetto di trattativa sono indicate nell’art. 22 (Ccnl)e sono le seguenti:a) premio aziendale;b) garanzie volte alla sicurezza del lavoro;c) tutela delle condizioni igienico sanitarie nell’ambiente dellavoro.

QUANDO SI POSSONO PRESENTARE LE RICHIE-STE?

Le richieste di rinnovo dei CIA devono essere presentate intempo utile a consentire l’apertura delle trattative 2 mesi pri-ma della scadenza dei contratti stessi.

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NO: nei due mesi dalla data di presentazione della piattafor-ma e per il mese successivo alla scadenza dei contratti inte-grativi aziendali e comunque per un periodo complessiva-mente pari a tre mesi dalla data di presentazione delle richie-ste di rinnovo le parti non assumeranno iniziative unilateralinè procederanno ad azioni dirette.

UNA VOLTA PRESENTATA LA PIATTAFORMARIVENDICATIVA SI POSSONO INTRAPRENDERESUBITO INIZIATIVE SINDACALI ?

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NOTA: è in facoltà dell’azienda di far cessare il preavvi-so anche prima della data prevista, corrispondendo peròl’intero trattamento economico fino alla scadenza stes-sa.

DimissioniFra le varie ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro ci sonole dimissioni volontarie (caso maggiormente ricorrente).

COME COMUNICARE LE DIMISSIONI VOLONTARIE?

Per iscritto

CON QUALE PREAVVISO ?

1 mese

COSA SPETTA AL LAVORATORE DIMISSIONARIO ?

L’intero trattamento economico fino alla scadenza del preav-viso.

E SE IL LAVORATORE NON RISPETTA IL PREAVVI-SO ?

Se tra azienda e lavoratore non interviene alcun accordo perabbreviare la durata del preavviso c’è l’obbligo di effettuarlointeramente. Nel caso in cui il lavoratore, per sua scelta, in-tenda cessare il rapporto di lavoro prima della scadenza delpreavviso potrà vedersi addebitato l’importo corrispondentedello stesso.

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Diritti e doveri del personaleQUALI SONO I DIRITTI ?

a) Rivestire cariche pubbliche elettive e di nomina;

b) Rivestire cariche sindacali;

c) Aderire ad organismi sindacali;

d) Ricevere dall’azienda informativa sulle procedure internedi lavoro e le normative che le regolano nonché le disposizio-ni generali di comportamento.

QUALI SONO I DOVERI ?

a) Dare all’azienda, nella esplicazione della propria attività dilavoro, una collaborazione attiva ed intensa, secondo ledirettive dell’azienda stessa e le norme del contratto, e di os-servare il segreto di ufficio;

b) Giustificare le assenze all’azienda senza ritardo;

c) Comunicare con sollecitudine alla direzione ogni muta-mento di residenza e di domicilio;

INOLTRE AL LAVORATORE E’ VIETATO DI:

a) Prestare ai terzi la propria opera - salvo preventiva auto-rizzazione della Direzione - o svolgere attività comunque con-traria agli interessi dell’azienda o incompatibile con i doveri diufficio;

b) Accettare nomine o incarichi che comportino funzioni noncompatibili con la posizione di lavoratore bancario, ivi com-

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presa la partecipazione, a qualunque titolo, a organismicollegiali tributari comunque denominati, nei casi in cui talepartecipazione non sia obbligatoria per legge;

c) Fare operazioni di borsa su strumenti finanziari derivati;

d) Allontanarsi arbitrariamente dal servizio;

e) Entrare o trattenersi nei locali dell’azienda fuori dell’ora-rio normale, salvo che ciò avvenga per ragioni di servizio econ autorizzazione della direzione o per partecipazione adassemblee sindacali;

f) Garantire la consegna delle chiavi necessarie per l’estra-zione dei valori all’apertura dello sportello: obbligo che gravasui detentori delle chiavi;

g) Denunciare - entro la presentazione della situazione gior-naliera di cassa - le eventuali eccedenze o deficienze di cas-sa: obbligo che grava sul personale di cassa o comunqueincaricato del maneggio dei valori;

h) Dare immediata notizia dello svolgimento di indagini preli-minari ovvero dell’esercizio di azione penale di cui il lavorato-re sia venuto a conoscenza per atto dell’autorità giudiziaria;analogo obbligo incombe sul lavoratore che abbia soltantoricevuto informazione di garanzia.

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FerieLe ferie sono:IRRINUNCIABILI - NON MONETIZZABILI - LA MALAT-TIA INTERROMPE IL PERIODO DI FERIE

DA CHI VENGONO FISSATI I TURNI DI FERIE?

Tempestivamente dall’azienda, confermati al personale e ri-spettati.Solo in casi eccezionali possono essere variati con intesa trail lavoratore e l’azienda.

COME VENGONO FISSATI I PERIODI DI FERIE ?

In base alle richieste dei lavoratori tenendo conto delle esi-genze di servizio.

QUALI SONO I CRITERI DI PRECEDENZA ?

VIENE DATA PRECEDENZA A :a) disabili rientranti nelle categorie di cui all’art. 1 della legge12 marzo 1999, n. 68;b) alla situazione familiare;c) all’anzianità di servizio.

QUANTI GIORNI DI FERIE SPETTANO NEL PRIMOANNO DI LAVORO ?

AREE PROFESSIONALI:durante l’anno in cui è avvenuta l’assunzione spettano TAN-TI GIORNI quanti sono i mesi intercorrenti fra la data di as-sunzione ed il 31 dicembre dello stesso anno, considerandocome mese intero l’eventuale frazione di mese.

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ESEMPIO: assunto il 25 marzo: nell’anno di assunzio-ne ha diritto a 10 giorni di ferie pari a 10 mesi (anche ilmese di marzo viene incluso nel calcolo).

DISABILI RIENTRANTI NELLE CATEGORIE DI CUIALL’ART. 1 DELLA LEGGE 12 MARZO 1999, N. 68a) 12 giorni se assunti nel 1° semestre solare;b) 6 giorni se assunti nel 2° semestre solare.

PER I QUADRI DIRETTIVI:Ai quadri direttivi assunti direttamente dall’azienda con taleinquadramento, durante l’anno in cui è avvenuta l’assunzio-ne spettano 2 GIORNI di ferie per ciascuno dei mesi intercor-renti fra la data di assunzione ed il 31 dicembre dello stessoanno, computando come mese intero l’eventuale frazione dimese con un massimo di 20 giorni.

ESEMPIO: assunto il 25 aprile: nell’anno di assunzioneha diritto a 18 giorni di ferie pari a 9 mesi (anche il mesedi aprile viene incluso nel calcolo).

DISABILI RIENTRANTI NELLE CATEGORIE DI CUIALL’ART. 1 DELLA LEGGE 12 MARZO 1999, N. 68a) 20 giorni se assunti nel 1° semestre solare;b) 12 giorni se assunti nel 2° semestre solare.

QUANTI GIORNI DI FERIE SPETTANO DALL’ANNOSUCCESSIVO A QUELLO DELL’ASSUNZIONE ?

AREE PROFESSIONALI:

- con oltre 10 anni di anzianità giorni 25 lavorativi- da oltre 5 sino a 10 anni di anzianità giorni 22 lavorativi

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- dall’anno successivo a quello in giorni 20 lavorativi cui è avvenuta l’assunzione e sino (22 giorni per i lavo- a 5 anni ratori inquadrati nel- la 3° area profesio- nale, 4° livello retr.)

NOTA: per avere il diritto a passare allo scaglione suc-cessivo bisogna maturare l’anzianità necessaria entrol’anno.

ESEMPIO: assunto il 15 dicembre 1997: nel 2002 hadiritto a 22 giorni di ferie perchè matura il 5° anno dianzianità il 15 dicembre 2002.

QUADRI DIRETTIVI:

Il periodo annuale di ferie è fissato in 26 giorni.

COME MATURANO LE FERIE IN CASO DI ASSENZADAL SERVIZIO ?

Il periodo di ferie spettante viene ridotto di tanti dodicesimiquanti sono i mesi interi di assenza.

ASSENZE PER MALATTIA:

a) la riduzione non si applica per i primi 6 mesi;

b) se l’assenza è superiore ai 6 mesi, la riduzione non si ap-plica per i primi 6 mesi, salvo che l’assenza duri l’intero anno.

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ESEMPIO: un lavoratore che ha diritto a 20 giorni diferie se si assenta per 8 mesi per malattia avrà unadecurtazione del periodi di ferie di 2/12 di 20 gg. pari a3,33 gg. in quanto beneficia della franchigia per i primi 6mesi.

IN CASO DI MALATTIA DURANTE IL PERIODO DIFERIE COSA SUCCEDE ?

I giorni di accertata infermità intervenuta nel corso delle ferie- infermità che il dipendente deve immediatamente denun-ciare all’azienda - non sono computati nella durata delle ferie.

PUÒ L’AZIENDA RICHIAMARE IL LAVORATOREDALLE FERIE ?

SI: solo quando urgenti necessità di servizio lo richiedano.Il lavoratore richiamato ha diritto di completare le ferie in altraepoca.

IL LAVORATORE RICHIAMATO DALLE FERIE HA DI-RITTO A RIMBORSI ?

SI: per le spese che dimostri siano derivate dall’interruzione;detto rimborso comprende anche le spese di trasporto, vittoe di alloggio sostenute per il viaggio di rientro e per quelloeventuale di ritorno nelle località in cui il lavoratore si trovavain ferie al momento del richiamo in servizio. Il rimborso deve aver luogo anche nel caso di spese conse-guenti allo spostamento, per necessità di servizio, del turnodi ferie precedentemente fissato.

COME VENGONO CONTEGGIATE E LIQUIDATE LEFERIE IN CASO DI CESSAZIONE DEL RAPPORTO

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DI LAVORO ?

Le ferie maturate vengono conteggiate in ragione di undodicesimo del periodo di ferie annuali per ogni mese interodi servizio prestato dal 1° gennaio.L’eventuale periodo di ferie maturato e non usufruito vieneliquidato moltiplicando ogni giorno di ferie (o frazione) nongodute per 1,20.Se invece sono state fruite più giornate di ferie delle spettantiverrà trattenuto dal T.f.r. un importo con lo stesso criterio.

Ex festivitàQUANTI SONO I GIORNI DI PERMESSO PER EX FE-STIVITÀ ?

Tanti permessi giornalieri retribuiti quante sono le ex festivitàche cadono in giornate lavorative.

SPETTANO IN CASO DI ASSENZA DAL LAVORO ?

NO: se l’assenza - senza diritto all’intero trattamento econo-mico - cade nei giorni ex festività. In sostanza per fruire delpermesso di ex festività bisogna che in quel giorno si perce-pisca l’intera retribuzione (quindi non bisogna essere in per-messo non retribuito, in aspettativa ecc.).

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COME VENGONO LIQUIDATI I PERMESSI NON UTI-LIZZATI NEL CORSO DELL’ANNO SOLARE ?

Calcolando gli eventuali resti - compresa l’eventuale frazione- sulla base dell’ultima mensilità percepita nell’anno di com-petenza (1/360 della retribuzione annua per ogni giornata)da erogare entro febbraio dell’anno successivo.

COME VANNO UTILIZZATI ?

- Nel periodo 16 gennaio / 14 dicembre;- Con congruo preavviso;- In aggiunta ai periodi di ferie in 3 o più giornate consecutive,segnalandoli al momento della predisposizione dei turni diferie.

QUANTE SONO LE EX FESTIVITÀ PER GLI ASSUN-TI O DIMESSI NELL’ANNO ?

Spettano tanti giorni quanti sono quelli lavorativi che cadononelle ex festività. Quindi il lavoratore assunto al 1° di luglioavrà diritto ad un solo giorno di ex festività: il 4 novembre(festa dell’Unità Nazionale) sempre che tale ricorrenza cadain giorno lavorativo.

NOTA: i giorni di ex festività sono:- San Giuseppe (19 marzo)- Ascensione (39° giorno dopo Pasqua)- Corpus Domini (60° giorno dopo Pasqua)- SS. Pietro e Paolo (29 giugno)- Festa dell’Unita Nazionale (4 novembre)

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Flessibilità individualisolo per le aree professionali

IL LAVORATORE PUÒ CHIEDERE DI SPOSTARE ILPROPRIO ORARIO DI ENTRATA E USCITA ?

SI : compatibilmente con le esigenze di servizio l’azienda puòaccordare:

- lo spostamento di orario, in via non occasionale, di entra-ta di 15 minuti con correlativo spostamento di uscita;

- l’elasticità di orario di entrata e di uscita fino ad un massi-mo di 30 minuti. Sono esclusi da tale previsione i lavoratori acontatto con il pubblico;

- ai lavoratori a contatto diretto con il pubblico di spostare inavanti, in via non occasionale, l’orario di entrata fino ad unmassimo di 30 minuti con relativo spostamento di uscita.

In caso di adozione dell’orario extra standard (fra le ore 7,00e le ore 19,15), le aziende, compatibilmente con le esigenzedei servizi, terranno conto dell’eventuale richiesta - derivan-te da gravi e continuativi disagi di carattere obiettivo dovuti a“pendolarismo”, a menomazioni fisiche od a necessità di as-sistenza a familiari portatori di handicap, o a ulteriori situazio-ni analogamente meritevoli di particolare considerazione - dellavoratore/lavoratrice interessato a:a) non modificare il suo precedente orario di lavoro;b) essere adibito alle prestazioni per le quali è stato adottatoil predetto orario extra standard.

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Banca delle ore eLavoro straordinariosolo per le aree professionali

CHI PUÒ RICHIEDERE LA PRESTAZIONE DI LAVO-RO AGGIUNTIVA ?

Le prestazioni di lavoro aggiuntive sono richieste dall’azien-da quando se ne verificano le condizioni che, lo ricordiamodevono rivestire il carattere di eccezionalità, quindi nonprevedibili e previste.

NOTA: - la programmazione delle prestazioni aggiuntivenon è ammessa. Pertanto le richieste di effettuare turnidi prestazioni aggiuntive o di fissare un prolungamentodell’orario giornaliero sono contrarie alle norme di con-tratto e di legge.

- poiché vi sono diversità di interpretazione sul diritto del lavoratoredi rifiutare di effettuare le prestazioni di lavoro aggiuntive e fermarestando la posizione delle OO.SS. le quali ritengono legittimo ildiritto del lavoratore ad aderire o meno alla richiesta dell’azienda,consigliamo i colleghi di motivare (anche genericamente) l’impos-sibilità di prestare lavoro aggiuntivo.

FLESSIBILITÀ

COSA DEVE INTENDERSI PER FLESSIBILITÀ ?

Le prestazioni aggiuntive nel limite di 50 ore nell’anno rap-presentano uno strumento di flessibilità che conferisce il dirit-to al recupero obbligatorio attraverso il meccanismo dellaBanca delle Ore.

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NOTA: da ricordare che il lavoratore che ha optato perun orario settimanale di 37 ore e 30 minuti, ad inizio annopossiede un credito nei confronti dell’azienda di 23 oreannue che costituiscono già un diritto acquisito, indipen-dentemente dalla reale effettuazione delle prestazioniaggiuntive.

Pertanto le 50 ore di prestazioni aggiuntive diventano 27 ore (50ore decurtate delle 23 ore iniziali) di prestazioni aggiuntive che van-no recuperate in Banca delle Ore.

LAVORO STRAORDINARIO

QUALI SONO I LIMITI PREVISTI DAL CONTRATTOALLE ORE DI LAVORO STRAORDINARIO?

2 ore giornaliere, 10 settimanali e 100 l’anno: questi limiti van-no osservati nei confronti di ciascun lavoratore esclusi i qua-dri direttivi e i dirigenti.- per le prime 50 ore il lavoratore può optare per: a) il recupero con il meccanismo della Banca delle Ore; b) il compenso per lavoro straordinario.- per le ulteriori 50 ore: diritto a percepire il compenso per lavoro straordinario.

COME VIENE RETRIBUITO IL LAVORO STRAORDI-NARIO?

Viene retribuito maggiorando la paga oraria nelle seguentimisure:a) in giorno feriale: + 25% della paga oraria;b) nel giorno di sabato: + 30% della paga oraria;c) festività infrasettimanali: + 30% della paga oraria, oppu-re un corrispondente permesso;

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d) nel giorno di domenica: + 25% della paga oraria oltre alriposo compensativo;e) notturno in giorno feriale: + 55% della paga oraria (dalleore 22 alle 6);f) notturno in giorno festivo: + 65% della paga oraria (dalleore 22 alle 6).

NOTA: il compenso del lavoro straordinario spetta an-che se dovuto ad errori nel lavoro dei dipendenti.

QUALI SONO LE PROCEDURE PER L’EFFETTUAZIO-NE DELLO STRAORDINARIO ?

Le prestazioni di lavoro straordinario, per essere a norma dicontratto e di legge, quindi valide a tutti gli effetti, devono es-sere:- autorizzate preventivamente dall’azienda;- controfirmate dai singoli interessati, subito dopo la presta-zione, su fogli previsti per legge;- sottoposte giornalmente al visto del responsabile aziendale.

QUANDO DEVE ESSERE PAGATO IL LAVORO STRA-ORDINARIO ?

Il compenso deve essere corrisposto nel mese successivo aquello in cui il lavoro stesso è stato prestato.

QUALI SONO I PRINCIPALI ABUSI O IRREGOLARI-TÀ IN MATERIA DI LAVORO STRAORDINARIO ?

a) Non segnare lo straordinario o segnalarlo in misura inferio-re a quella effettiva;

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b) Segnalarlo una volta alla settimana o al mese;c) Segnalarlo cumulando periodi di straordinario effettuati ingiornate diverse;d) Nascondere il registro dello straordinario;e) Non controfirmare giornalmente lo straordinario da partedel responsabile aziendale;f) Richiedere prestazioni straordinarie ai contrattisti in forma-zione lavoro senza riconoscere loro il corrispettivo pagamen-to;g) Richiedere prestazioni straordinarie a chi è a part-time, aldi là dei limiti e dei casi tassativamente previsti;h) Effettuare prestazioni di lavoro straordinario durante l’in-tervallo e/o anticipare l’orario di entrata.

CRITERI DI RECUPERO

QUALI SONO I CRITERI DI RECUPERO DELLA BAN-CA DELLE ORE ?

a) entro 4 mesi dalla relativa prestazione il recupero potràessere effettuato previo accordo tra azienda e lavoratore;b) trascorso tale periodo, il lavoratore ha diritto al recupero,previo semplice preavviso all’azienda di almeno: - 1 giorno lavorativo: per il recupero frazionato di ore; - 5 giorni lavorativi: per il recupero da 1 a 2 giorni; - 10 giorni lavorativi: per il recupero di più di 2 giorni.c) con intese tra azienda e lavoratore è possibile effettuare ilrecupero prima ancora di averlo maturato.

Il recupero dovrà essere effettuatoentro 10 mesi, pena la perdita deldiritto.

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ATTENZIONE DUNQUE!LE 23 ORE DI RIDUZIONE D’ORARIO INSERITE INBANCA DELLE ORE ALL’INIZIO DI GENNAIO VAN-NO RECUPERATE ENTRO OTTOBRE!!A sua volta le ore di “lavoro straordinario” effettua-te a gennaio e inserite in Banca delle Ore dovrannoessere recuperate entro il mese di novembre.

Per i quadri direttivi

Le prestazioni aggiuntive dei quadri direttivi di 1° e 2° livello,oltre l’orario normale di lavoro previsto nell’unità produttiva diappartenenza nel limite di 10 ore mensili medie, sono com-pensate attraverso una forfettizzazione monetaria pari a:- Lit. 2.150.000 (Euro 1110,38) per il 1° livello- Lit. 2.250.000 (Euro 1162,03) per il 2° livello

Le prestazioni aggiuntive oltre le 10 ore medie mensili chenon è possibile gestire attraverso il meccanismo del recuperovanno autocertificate dal lavoratore all’azienda che corrispon-derà, all’atto dell’erogazione del premio aziendale, il relativocompenso.

Per le prestazioni aggiuntive effettuate dai quadri di 3° e 4°livello oltre l’orario di lavoro previsto nell’unità produttiva diappartenenza, verrà valutata dall’azienda la possibilità di cor-rispondere un’apposita erogazione.

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Malattia

COSA BISOGNA FARE IN CASO DI MALATTIA ?

- Comunicare immediatamente, per le vie brevi, all’Azienda(propria direzione, ufficio personale, ecc.) lo stato di malattia;

NOTA: l’omessa, errata od incompleta indicazione delproprio recapito, determinando l’impossibilità di predispor-re la visita medica di controllo, può comportare per il la-voratore la perdita dell’intero trattamento economico dimalattia per tutto il permanere dell’omissione.

- Far pervenire all’azienda, a mezzo raccomandata con av-viso di ricevimento, entro 2 giorni dal relativo rilascio, il certifi-cato medico.

IL LAVORATORE IN MALATTIA PUÒ ESSERE CON-TROLLATO ?

SI

CHI DISPONE LA VISITA ?

- L’I.n.p.s. d’ufficio.- Su richiesta alle sedi dell’I.n.p.s. da parte di altri IstitutiPrevidenziali o dei datori di lavoro.

QUANDO PUÒ ESSERE DISPOSTA LA VISITA DICONTROLLO ?

Fin dal 1° giorno di assenza del lavoratore, con richiesta - an-

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che attraverso comunicazione telefonica - alla sede dell’Inps.Il medico incaricato deve effettuare la visita nella stessa gior-nata se la comunicazione è stata effettuata nelle oreantimeridiane altrimenti non oltre la giornata successiva.

QUALI SONO LE FASCE ORARIE DI REPERIBILITÀ?

Tutti i giorni compresi i domenicali e festivi:- dalle ore 10,00 alle ore 12,00- dalle ore 17,00 alle ore 19,00.

L’AMMALATO PUÒ ASSENTARSI DURANTE LE FA-SCE ORARIE DI REPERIBILITÀ ?

NO, salvo che per motivi che giustificano l’assenza e che sono:a) nei casi di forza maggiore;b) in caso di situazioni che abbiano reso imprescindibile oindifferibile la presenza personale dell’interessato altrove, perevitare gravi conseguenze per sè o ai familiari;c) in caso di concomitanza di visita medico-generica: solo sel’accesso all’ambulatorio del medico non poteva essere ef-fettuato in ore diverse da quelle delle fasce di reperibilità.

QUALI SONO LE SANZIONI IN CASO DI ASSENZAINGIUSTIFICATA DEL LAVORATORE ?

La decadenza dell’intero trattamento economico:- in misura totale per i primi 10 giorni;- in misura della metà per l’ulteriore durata dell’assenza.Sono esclusi i periodi di ricovero in ospedale e quelli già ac-certati da precedente visita di controllo.

NOTA: La sanzione si applica anche nel caso di confermadello stato di malattia. Infatti il controllo si riferisce preva-lentemente all’assenza del lavoratore dal proprio domici-lio. Una recente sentenza ha anche stabilito - in forza

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di tale principio - che il medico che effettua il controllo non puòmodificare per difetto (quindi ridurre) la prognosi indicata dal me-dico curante.

ESEMPIO:

Periodo malattia Assenza al controllo del Sanzione

-trattenuta intera dall’1 al 10 1-15 giugno 4 giugno -ulteriore tratte- nuta del 50% dall’11 al 15

-trattenuta intera dall’1 al 20 1-25 luglio 12 e 20 luglio -ulteriore tratte- nuta del 50% dal 21 al 25

NOTA: la trattenuta opera per tutta la durata della ma-lattia anche dopo la visita di controllo.

QUALI SONO I DOVERI DEL MEDICO CHE EFFET-TUA IL CONTROLLO ?

1) comunicare all’Inps, che a sua volta riferisce al datore dilavoro, l’eventuale assenza del lavoratore. In tal caso il medi-co è tenuto a rilasciare un avviso che invita il lavoratore apresentarsi al controllo ambulatoriale il giorno successivo nonfestivo;

2) controllare lo stato di malattia;

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3) compilare un referto medico, rilasciando copia al lavora-tore ed inviando le altre 3 copie all’Inps entro il giorno suc-cessivo.

Le 3 copie sono destinate:

a) al datore di lavoro senza indicazioni diagnostiche;b) all’Inps;c) all’ufficio incaricato del pagamento.

IL LAVORATORE PUÒ CONTESTARE IL REFERTOMEDICO ?

SI: In tal caso deve eccepirlo, seduta stante, al medico chedovrà annotarlo sul referto.

COSA SUCCEDE IN CASO DI CONTESTAZIONE DELREFERTO ?

Il giudizio definitivo spetta al coordinatore sanitario della Sededell’Inps.

NOTA: quando sorgono dubbi circa il comportamentoda tenere in tali circostanze è opportuno rivolgersi allaFIBA/CISL che fornirà l’informativa necessaria.

IL PERIODO DI COMPORTO

COS’E’ IL COMPORTO SECCO ?

E’ la durata massima di conservazione del rapporto di lavoroa fronte di una unica astensione per malattia. In questo casol’azienda conserva il posto di lavoro e l’intero trattamento eco-

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nomico al lavoratore per:

anzianità mesi

a) fino a 5 anni 6 b) da oltre 5 anni e fino a 10 anni 8 c) da oltre 10 anni e fino a 15 anni 12 d) da oltre 15 anni e fino a 20 anni 15 e) oltre i 20 anni 18 f) per i quadri direttivi di 3° e 4° livello con anzianità superiore a 25 anni 22

COS’E’ IL COMPORTO PER SOMMATORIA ?

E’ la durata massima di conservazione del rapporto di lavoroa fronte di più periodi di assenza per malattia con riferimentoai 48 mesi precedenti l’ultimo giorno di assenza considerato.In questo caso l’azienda conserva il posto di lavoro e l’interotrattamento economico al lavoratore per:

anzianità mesi

a) fino a 5 anni 8 b) da oltre 5 anni e fino a 10 anni 10 c) da oltre 10 anni e fino a 15 anni 14 d) da oltre 15 anni e fino a 20 anni 18 e) oltre i 20 anni 22 f) per i quadri direttivi di 3° e 4° livello con anzianità superiore a 25 anni 24

I periodi su indicati sono aumentati del 50% con un minimo di12 e un massimo di 24 mesi per tbc (sia in caso di ricovero in

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sanatorio, che di accertata necessità di cura), nonché permalattie di carattere oncologico.

IN CASO DI PROLUNGAMENTO DELLA MALATTIA,COSA BISOGNA FARE PRIMA CHE SIA FINITO ILCOMPORTO ?

CONSIGLIO: utilizzare l’aspettativa non retribuita.

Trascorsi i periodi di comporto, il lavoratore, può richiedereun’aspettativa non retribuita di massimo 4 mesi. In caso diripetizione non si possono superare i 6 mesi nell’arco del quin-quennio.L’aspettativa non è concedibile agli ultra sessantenni in pos-sesso dei requisiti per la pensione di vecchiaia.

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Mansioni superioridiritto all’avanzamento

QUAL E’ IL TRATTAMENTO ECONOMICO IN CASODI ASSEGNAZIONE TEMPORANEA A MANSIONISUPERIORI ?

Il lavoratore incaricato ha diritto alla differenza fra la propriaretribuzione e quella del livello retributivo superiore.

QUANDO MATURA IL DIRITTO AL PASSAGGIO AL-L’INQUADRAMENTO SUPERIORE ?

a) Per le posizioni di lavoro non coperte da altro lavoratore:

- dopo 3 mesi per le aree professionali comunque distribuitinel corso di un semestre, purché vi siano almeno 30 giornilavorativi di servizio continuativo;- dopo 5 mesi per il passaggio dalle aree professionali ai quadridirettivi e per il passaggio da un livello retributivo a quellosuperiore relativamente all’area dei quadri direttivi.

b) Per le posizioni di lavoro coperte da lavoratori assenti condiritto alla conservazione del posto:

- dopo 6 mesi dall’inizio della sostituzione se viene a cessareper qualsiasi motivo il rapporto di lavoro dell’assente (per learee professionali e per il passaggio del quadro direttivo di 1°livello a quello di 2° livello);

ESEMPIO: un lavoratore appartenente alla 3aarea pro-fessionale 2° livello retributivo (ex-caporeparto) che so-stituisca un quadro direttivo che, dopo 6 mesi di malattiasi dimetta dalla banca, ha diritto all’inquadramento supe-riore.

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- dopo 9 mesi dall’inizio della sostituzione dell’assente per learee professionali, esclusi i passaggi dal 1° al 2° livello della2° area professionale e quelli nell’ambito della 3° area pro-fessionale.

ESEMPIO: un lavoratore della 2a area che sostituiscaaltro collega che svolge mansione da 3a area, assenteper malattia, acquisisce l’inquadramento superiore tra-scorsi 9 mesi anche se l’assente riprenderà servizio inun periodo successivo.

MissioniCOSA SPETTA AL LAVORATORE INVIATO IN MIS-SIONE IN ITALIA ?

a) rimborso spese effettive di viaggio;b) rimborso spese effettive per il trasporto del normale baga-glio;c) rimborso delle spese sostenute in esecuzione del manda-to ricevuto e negli interessi dell’azienda;d) il trattamento di seguito indicato: - al personale che effettua fino a 4 gg. di missione nel corsodi 1 mese di calendario (da intendersi dal 1° giorno del meseall’ultimo giorno dello stesso mese), escluse dal computo lec.d. missioni a corto raggio (non superiori ai 25 km comples-sivi giornalieri), compete il rimborso delle spese (piè di lista)per la consumazione dei pasti principali e per il pernottamen-to, comunque non oltre gli importi della diaria (l’azienda puòautorizzare il superamento della diaria nel caso di maggiorispese per il pernottamento);

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- al personale che effettua da 5 giornate in poi di missionenel corso di 1 mese di calendario , escluse dal computo lec.d. missioni a corto raggio, è lasciata la scelta tra il tratta-mento di diaria ovvero il rimborso a piè di lista delle speseeffettivamente sostenute, comunque non oltre l’importo delladiaria stessa. Qualora il rimborso spese risulti inferiore all’im-porto della diaria, al lavoratore compete, in aggiunta a talerimborso, la corresponsione a titolo di diaria della quota resi-dua fino al suddetto limite massimo. - al personale che effettua missioni non superiori ai 25 kmgiornalieri compete il rimborso delle spese effettive di viaggiopiù il pagamento del ticket pasto.

Abitanti Q.D. 3° e Q.D. 1° e 2° 3° e 2° area 2° area 1° area 4° livello livello profess., profess., profess. 3° livello 1° e 2°

retributivo livello retribut.

Centri fino a 133,66 91,07 79,40 62,75 58,88200.000

Centri da 200.001 147,03 100,17 87,34 69,02 64,76a 500.000

Centri da 500.001 160,40 109,28 95,29 75,30 70,65a 1.000.000

Centri oltre 173,76 118,39 103,22 81,57 76,531.000.000

Nel caso di missione superiore ai 30 giorni la diaria vieneridotta del 15% a partire dal 31° giorno, purchè la direzioneabbia comunicato preventivamente per iscritto al lavoratoreche la missione avrebbe avuto durata superiore ai 30 gg.

Missioni e diarie

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LA DIARIA E’ FRAZIONABILE ?

SI:- 1/3 per la consumazione di un pasto- 2/3 per la consumazione di due pasti- intera (pasti + pernottamento)

Vengono riconosciuti i 2/3 di diaria per missioni di durata oltrele 10 ore.

NOTA: Nella durata della missione si computano: orariodi lavoro, intervallo, tempo per il viaggio di andata e ritor-no ed eventuale lavoro straordinario.

COSA SPETTA AL LAVORATORE INVIATO IN MIS-SIONE ALL’ESTERO ?

Nel caso di superamento dei 4 gg di missione nel mese spet-ta il rimborso delle spese effettivamente sostenute (e docu-mentate) più la metà della diaria stabilita per le missioni inItalia.

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Part-time

QUALI SONO I TIPI DI PART-TIME POSSIBILI ?

- Orizzontale: quando l’orario è distribuito su tutti i giorni del-la settimana- Verticale: quando l’orario è distribuito su alcuni giorni dellasettimana- misto: quando per un periodo di tempo il part-time orizzon-tale è intervallato dal part-time verticale, o viceversa.

CHI PUÒ RICHIEDERE IL PART-TIME ?

Tutti, compresi i quadri direttivi.

QUANTI PART-TIME SI POSSONO EFFETTUARE INUNA AZIENDA ?

Non si può superare, salvo specifico accordo aziendale, il:- 20% del personale destinatario del presente contratto inservizio a tempo pieno per i passaggi a tempo parziale delpersonale in servizio;- 10% del complesso del personale in servizio destinatariodel presente contratto per le assunzioni dall’esterno.

NOTA BENE:Le percentuali di cui sopra si intendono riferite al complessodel personale, comprensivo dei lavoratori assunti con con-tratto di formazione lavoro, rilevato al 31 dicembre dell’annoprecedente.

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ESISTONO CRITERI DI PRIORITÀ PERL’ACCOGLIMENTO DELLE DOMANDE ?

SI:a) L’azienda - compatibilmente con le esigenze di servizio -accoglie prioritariamente le domande di quei lavoratori in ser-vizio con l’inquadramento necessario che, appartenendo al-l’unità produttiva in cui si è manifestata l’esigenza, siano rico-nosciuti idonei a svolgere le mansioni per le quali la stessa siè determinata; ove ciò non avvenga, l’interessato può chie-dere all’azienda che gli vengano forniti chiarimenti.

b) Le aziende favoriranno - inoltre - le domande avanzate dalavoratori che abbiano comprovati motivi personali o familiaridi rilevante gravità.

c) Anzianità

Ai fini dei trattamenti contrattuali di ferie, malattia, scattitabellari, automatismi e preavvisi, i periodi di lavoro a tempoparziale sono equiparati a quelli a tempo pieno agli effetti del-la maturazione delle anzianità previste dalle singole normecontrattuali.

Norma transitoria

In relazione a quanto previsto in tema di anzianità, nei casi incui, per effetto di previgenti disposizioni contrattuali, siano stativalutati in proporzione al minor orario i periodi trascorsi a tempoparziale, l’azienda dovrà riconsiderare tali periodi per intero.Detta ricostituzione produrrà i propri effetti economici da unadata comunque non anteriore al 1° agosto 1999.

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QUAL E’ L’ORARIO DI LAVORO SETTIMANALE ?

Minimo 15 ore - Massimo 32,5 ore. Detto orario si applicaanche al part-time verticale o misto.

L’AZIENDA PUÒ CHIEDERE PRESTAZIONI DI LA-VORO SUPPLEMENTARE ?

SI:a) solo per le mansioni attribuite e per le seguenti esigenzeorganizzative:- operazioni di quadratura contabile e di chiusura;- interruzioni temporanee nel funzionamento di strumenti elet-tronici di lavoro;- assenze impreviste di altri dipendenti della medesima unitàproduttiva;b) con i seguenti limiti temporali:- 2 ore al giorno;- 50 ore all’anno solare (dal 1 gennaio al 31 dicembre).

NOTA: in caso di lavoro supplementare svolto dopo l’in-tervallo per il pranzo spetta il Ticket Pasto.

COME VENGONO PAGATE LE ORE DI LAVORO SUP-PLEMENTARE ?

Con la normale paga oraria, senza maggiorazioni (per gliappartenenti alle 3 aree professionali).

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QUANDO E COME AVVIENE IL RIPRISTINO A TEM-PO PIENO ?

- Alla scadenza concordata con assegnazione alla stessaunità produttiva;- Prima della scadenza concordata compatibilmente con leesigenze organizzative e produttive dell’azienda;

NOTA: in caso di mancato accoglimento, entro 3 mesi,della domanda di anticipato ripristino a tempo pieno, illavoratore può chiedere che gli vengano forniti motivatichiarimenti (tale diritto matura dopo 2 anni di lavoro apart-time).

- Con una nuova proposta sostitutiva da parte dell’azienda. Illavoratore può rifiutarla; in tal caso rinuncia al ripristino antici-pato a tempo pieno (tale ipotesi è subordinata alla disponibi-lità del lavoratore, mediante richiesta esplicita, ad un even-tuale trasferimento).

COME E QUANDO SI POSSONO EFFETTUARE LEASSEMBLEE IN ORARIO DI LAVORO PER I LAVO-RATORI PART-TIME ?

In qualsiasi momento della giornata lavorativa concordandocon l’azienda modalità, ore e locale, tenendo conto della esi-genza operativa dello sportello.

QUAL E’ L’ORARIO DI LAVORO NEI GIORNISEMIFESTIVI ?

E’ ridotto in proporzione alla riduzione spettante al personalea tempo pieno.

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ESEMPIO: l’orario di un giorno semifestivo è di 5 ore: illavoratore con un part-time di 2/3 dell’orario normale ef-fettuerà 3 ore e 20 minuti di prestazione lavorativa(7,5:5=5:X, quindi 5 x 5 : 7,5 = 3,33 pari a circa 3 ore e 20minuti).

QUAL E’ IL TRATTAMENTO ECONOMICO ?

E’ proporzionato all’orario di lavoro.

QUAL E’ IL TRATTAMENTO ECONOMICO ENORMATIVO PER LA PARTECIPAZIONE AI CORSI DIFORMAZIONE PROFESSIONALE E/O AGGIORNA-MENTO ?

Si applicano le norme previste per i lavoratori a tempo pienoproporzionando al minor orario i quantitativi annuali previstidal contratto.Qualora il corso cada in tutto o in parte fuori dall’orario di la-voro previsto per il part-time, il lavoratore può parteciparvima senza essere retribuito.

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Periodo di prova

QUANTO DURA IL PERIODO DI PROVA ?

a) QUADRI DIRETTIVI, 2a E 3a AREA PROFESSIONALE

3 mesi

b) 1a AREA PROFESSIONALE

30 giorni

QUAL E’ IL TRATTAMENTO ECONOMICO ENORMATIVO ?

Al lavoratore in prova si applicano le disposizioni del Ccnlvigente valido per tutto il restante personale.

SI PUÒ RECEDERE SENZA PREAVVISO ?

SI: il lavoratore e l’azienda possono recedere senza preavvi-so e indennità.

QUALI COMPETENZE SPETTANO IN CASO DI RISO-LUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO ?

a) SE AD INIZIATIVA DEL LAVORATORE: l’azienda devecorrispondere le competenze fino al giorno dell’effettiva ces-sazione del servizio ivi compresi i ratei della gratificazione diNatale per i mesi di servizio prestato computando, a tal fine,come mese intero l’eventuale frazione;b) SE AD INIZIATIVA DELL’AZIENDA: le competenze di cuisopra devono essere corrisposte fino alla fine del mese in corso

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ESEMPIO: il lavoratore assunto il 1° gennaio, recede il10 febbraio:- caso A: ha diritto allo stipendio fino al 10 febbraio e a 2/12 di gratificazioni;- caso B: ha diritto allo stipendio fino al 28 febbraio e 2/12di gratificazioni.

COMPLETATO IL PERIODO DI PROVA COSA SUC-CEDE ?

Il lavoratore viene confermato in servizio a tempo indetermi-nato con una anzianità di servizio pari alla durata della prova.

CHI E’ ESONERATO DAL PERIODO DI PROVA ?

Il lavoratore che ha già prestato servizio presso la stessaazienda o presso banche incorporate (o di cui sia stata co-munque assunta la prosecuzione degli affari) per almeno 3mesi.

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Permessi retribuiti per:

A) riduzione di orario (solo per le areeprofessionali) - portatori di handicap

E’ VERO CHE SPETTA UN ULTERIORE PERMESSORETRIBUITO DI UNA GIORNATA ?

SI: per effetto della riduzione di orario di 7 ore e 30 minutiannuali, spetta una giornata di permesso retribuito anchefrazionato, nel limite minimo di 1 ora.

COME SI RICHIEDE ?

Previo avviso alla competente direzione.

SE NON VIENE UTILIZZATO ENTRO L’ANNO ?

Si perde il diritto all’utilizzo.

NOTA: in caso di mancato utilizzo (totale o parziale) nonviene riconosciuta alcuna monetizzazione.

CONSIGLIO: data la particolarità di questo istituto contrat-tuale vi consigliamo di usufruire del permesso in questioneprima possibile.

E’ VERO CHE SPETTANO PERMESSI RETRIBUITIPER I PORTATORI DI HANDICAP ?

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SI: spettano 3 giorni di permesso mensili retribuito a chi haun handicap grave, a chi è genitore di un minore in situazionedi handicap grave, ed a chi assiste una persona con handi-cap grave, che sia parente o affine entro il terzo grado. Perottenere il permesso è necessario che la persona con situa-zione di gravità non sia ricoverata a tempo pieno.

COME SI RICHIEDONO ?

a) con una domanda indirizzata all’I.N.P.S. ed al datore dilavoro utilizzando il modulo rilasciato dall’I.N.P.S.;b) allegando:- certificato rilasciato dall’Azienda Sanitaria Locale, che attestila gravità dell’handicap;- stato di famiglia;- autocertificazione (dichiarazione sostitutiva di atto notorio)sul fatto che la persona da assistere non è ricoverata a tem-po pieno.

B) permessi elettorali

IN OCCASIONE DI QUALE VOTAZIONE SPETTANO IPERMESSI ELETTORALI ?

In qualsiasi tipo: politiche, amministrative, europee, referen-dum.

PER SVOLGERE QUALE TIPO DI FUNZIONE ?

Presidente - scrutatore o segretario - rappresentante di listao di gruppo.

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COME VENGONO RETRIBUITI TALI PERMESSI ?

Riconoscendo tanti giorni di riposo compensativo (o, in al-ternativa, di retribuzione ordinaria) quanti sono quelli trascor-si al seggio. In genere si tratta di 2 giorni, corrispondenti alledue giornate del sabato e della domenica. Inoltre, qualora leoperazioni elettorali si protraggono al di là della mezzanottedella domenica, anche l’intera giornata di lunedì viene rico-nosciuta come giornata di permesso retribuito.

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Permessi di studioI LAVORATORI STUDENTI HANNO DIRITTO AD EF-FETTUARE UN ORARIO DI LAVORO DIVERSO ?

SI, AI LAVORATORI STUDENTI SPETTANO:

- Turni di lavoro che agevolino la frequenza ai corsi e la pre-parazione agli esami (per i turnisti del CED e di impianti disicurezza e presidi tecnologici);- Spostamenti di orario di entrata ed uscita rispetto a quellonormale.

I LAVORATORI STUDENTI HANNO DIRITTO A PER-MESSI RETRIBUITI ?

SI:- per le giornate di esami, nonché per il tempo necessario araggiungere la località in caso di mancanza di scuola o uni-versità del tipo prescelto nel luogo di residenza;

- un ulteriore giorno per ogni esame universitario, non ripe-tuto, previsto dal piano di studi per i lavoratori studenti iscrittia tutti i corsi di laurea ivi comprese le c.d. lauree brevi. Talegiorno deve essere fruito nella giornata lavorativa preceden-te il giorno dell’esame;

- 8 giorni lavorativi, per una sola volta, per il conseguimentodella licenza di scuola media, inferiore o superiore, con esclu-sione di quelle a carattere artistico, nonché per la tesi di lau-rea. Tale permesso è usufruibile a richiesta del lavoratore, dapresentare alla Direzione con almeno 5 giorni di anticipo;

- 20 ore all’anno, da fruire in 4 giornate lavorative (5 ore algiorno) per frequentare i corsi di studio di scuole medie, infe-

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riori e superiori (comprese le scuole di qualificazione profes-sionale) o iscritti a corsi di laurea, con preavviso di almeno 5giorni. Tale permesso spetta per il numero di anni +2 di corsolegale degli studi previsto dai rispettivi ordinamenti.

I LAVORATORI STUDENTI HANNO DIRITTO A PER-MESSI DI STUDIO NON RETRIBUITI ?

SI: permesso straordinario - una sola volta per ciascun ciclodi studi (quindi massimo 3 volte: scuola di istruzione secon-daria di primo grado, scuola di istruzione secondaria di se-condo grado, università) - sino a 30 giorni di calendario, fruibiliin unica soluzione o in due periodi. La richiesta deve esserepresentata alla Direzione con almeno 30 giorni di anticipo.

I LAVORATORI STUDENTI HANNO DIRITTO AD UNAPROVVIDENZA ANNUALE ?

NO

SPETTA UN PREMIO A CHI CONSEGUE IL TITOLODI STUDIO ?

SI:- Lire 235.000 (Euro 121,37) al lavoratore che consegue, dopol’assunzione, la licenza di scuola media superiore, esclusaquella di indirizzo artistico;- Lire 390.000 (Euro 201,42) al lavoratore - non laureato -che consegue una laurea secondo l’ordinamento anteriorealla riforma universitaria del 1999. Tale premio compete, nel-la misura di Lire 240.000 (Euro 123,95), a chi abbia conse-guito, a far tempo dal 1.1.2002, una c.d. laurea breve di dura-ta triennale. Con riguardo ai titoli di studio universitari conse-guiti ai sensi della riforma universitaria del 1999, il premiocompete nelle seguenti misure:

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- Lire 240.000 (Euro 123,95) al conseguimento della laurea(durata normale di 3 anni)- ulteriori Lire 150.000 (Euro 77,47) al conseguimento dellalaurea specialistica (ulteriori 2 anni dopo la laurea).

I lavoratori sono tenuti a produrre le certificazioni necessarieall’esercizio dei diritti qui sopra riportati.

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TrasferimentiQUANDO PUÒ ESSERE DISPOSTO IL TRASFERI-MENTO DEL LAVORATORE ?

Il trasferimento ad unità produttiva situata in comune diversopuò essere disposto solo per comprovate esigenze tec-niche, organizzative e produttive.Nel disporre il trasferimento l’azienda dovrà tener contoanche delle condizioni personali e di famiglia dell’inte-ressato.

IL LAVORATORE HA DIRITTO AD UN PREAVVISO ?

SI: il trasferimento deve essere comunicato con un preavvi-so non inferiore ai 15 o 30 giorni a seconda che la distanzadella piazza di destinazione sia rispettivamente inferiore osuperiore a 30 chilometri dal luogo di lavoro attuale.

Per i quadri direttivi di 3° e 4° livello il preavviso è di 45 ggdi calendario se ha familiari conviventi o parenti conviventiverso i quali sia tenuto all’obbligo degli alimenti, e di 30 gg dicalendario per gli altri lavoratori. Dove non sia possibile ri-spettare i suddetti termini, il quadro beneficierà di tante diariequanti sono i giorni di preavviso non fruiti.

IL LAVORATORE PUÒ RIFIUTARE IL TRASFERIMEN-TO ?

SI: qualora abbia compiuto 45 anni di età e almeno 22 anni diservizio (sono necessari ambedue i requisiti) non può esseretrasferito senza il suo consenso.

NO: la fattispecie non è valida per i quadri di 3° e 4° livello.

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NOTA: tale norma non si applica nei casi di trasferimen-to inferiore ai 30 chilometri e in caso si tratti di preposti oda preporre alle dipendenze. Se il lavoratore assiste concontinuità un parente o un affine handicappato o è unapersona handicappata ha diritto a scegliere, ove possibi-

le, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e non può esseretrasferita in altra sede, senza il suo consenso (art. 33 comma 5 e 6Legge 5.2.1992 n. 104)

QUAL E’ IL TRATTAMENTO ECONOMICO IN CASODI TRASFERIMENTO ?

Solo se il lavoratore cambia residenza ha diritto a :

1) LAVORATORE SENZA FAMILIARI CONVIVENTI:

a) rimborso spese viaggio;b) trasporto mobilio, bagagli ecc.;c) rimborso perdita di pigione (massimo 1 anno);d) la diaria per il tempo strettamente necessario al traslocominimo 3 giorni (massimo 60 gg per i quadri direttivi di 3° e 4°livello);e) per i quadri direttivi di 3° e 4° livello una-tantum pari a: - 1,5 mensilità - 2 mensilità con distanza superiore a 100 chilometri.

2) LAVORATORE CON FAMILIARI CONVIVENTI:

a) rimborso spese viaggio, compresi i familiari ed eventualepersona di servizio;b) trasporto mobilio, bagagli ecc.;c) rimborso perdita pigione (massimo 1 anno);d) la diaria per un periodo strettamente necessario per la si-stemazione nella residenza con un minimo di 15 ed un mas-simo di giorni 30 (massimo 120 gg per i quadri direttivi di 3° e

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4° livello) più tante diarie nella misura del 60% quanti sono ifamiliari trasferiti compresa la persona di servizio per il tempostrettamente necessario al trasloco;

NOTA: (solo per le aree professionali) in tutti i casi ditrasferimento spetta, inoltre, dietro presentazione di ido-nea documentazione, un contributo pari alla differenzadei canoni di locazione. Tale contributo è garantito per 5anni con assorbimento dal terzo anno.

e) per i quadri direttivi di 3° e 4° livello una-tantum pari a: - 4 mensilità - 5 mensilità con distanza superiore a 100 chilometri.

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...e cosadicono le leggi

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Congedo matrimonialeIn occasione del matrimonio il lavoratore ha diritto ad un con-gedo straordinario retribuito di 15 giorni consecutivi di ca-lendario non computabili nelle ferie.

E’ POSSIBILE FRAZIONARE IL CONGEDO ?

NO

DA QUALE GIORNO INIZIA IL CONGEDO ?

La norma contrattuale è alquanto generica e si presta a di-verse interpretazioni circa la decorrenza del congedo.L’orientamento delle controparti è quello di far decorrere ilcongedo dalla data di matrimonio.Pur non condividendo tale impostazione e considerando cheil congedo in questione è a carico del datore di lavoro (a diffe-renza di quanto avviene per gli operai) è opportuno rappor-tarsi alla propria realtà cercando - ovviamente - di far valerela tesi meno sfavorevole per il lavoratore.

NEL CASO DI PIÙ MATRIMONI SI HA DIRITTO A PIÙCONGEDI ?

SI

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Donazioni di sangueVENGONO CONCESSI PERMESSI RETRIBUITI PERCHI DONA IL SANGUE ?

SI: la legge 13.7.1967 n. 584 art. 1 riconosce una giornata diriposo e la corresponsione dell’intera retribuzione ai lavorato-ri dipendenti che - gratuitamente - cedono il sangue per usoterapeutico.

C’E’ UN LIMITE QUANTITATIVO PER USUFRUIREDI TALE DIRITTO ?

SI: il limite minimo fissato in 250 grammi di sangue per averdiritto alla retribuzione ed alla giornata di riposo. Inoltre la gior-nata di riposo è computata in 24 ore a partire dal momento incui il lavoratore si è assentato dal lavoro per il prelievo delsangue.

PER LE GIORNATE DI DONAZIONE SANGUE MATU-RANO I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI ?

SI: per tali giorni maturano i contributi figurativi validi ai finiprevidenziali.

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Gravidanza e puerperioLA LAVORATRICE IN GRAVIDANZA PUÒ ESSERELICENZIATA?

NO: L’art. 2 della Legge 30.12.1971 n. 1204 prevede che,per tutto il periodo che va dall’inizio della gestazione (dataoggettiva dell’inizio della gravidanza attestata da certificatomedico) e fino al compimento del 1° anno di vita del bambi-no, la lavoratrice non può essere licenziata.

NOTA: Lo stesso articolo di legge ammette tuttavia lapossibilità di licenziamento nelle seguenti ipotesi:- colpa grave da parte della lavoratrice, costituente giu-sta causa per la risoluzione del rapporto di lavoro;- cessazione dell’attività dell’azienda cui essa è addetta;- scadenza del termine del contratto di lavoro.

L’art. 13 della Legge 8.3.2000 n. 53 ha esteso il divieto dilicenziamento anche al padre lavoratore con gli stessi criteriprevisti per la madre.

COSA SI PUÒ FARE IN CASO DI LICENZIAMENTO?

Durante il periodo protetto si può impugnare il licenziamentoinviando al datore di lavoro il certificato di gravidanza entro90 giorni, che decorrono dal giorno successivo a quello dellacessazione effettiva del rapporto di lavoro.

NOTA: Il licenziamento è inefficace anche se il datore dilavoro non era a conoscenza dello stato di gravidanza.

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C’E’ TUTELA ANCHE NEL CASO IN CUI IL BAMBI-NO NASCE MORTO ?

Nel caso che il bambino sia nato morto, o sia deceduto du-rante il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro, il divietodi licenziamento continua ad operare per tutta la durata del-l’astensione stessa. Ove il bambino sia deceduto dopo il pe-riodo di astensione obbligatoria e prima del compimento diun anno di età, il divieto cessa dieci giorni dopo la sua morte.

QUALE TRATTAMENTO ECONOMICO SPETTA ALLALAVORATRICE IN CASO DI DIMISSIONI ?

In caso di dimissioni volontarie presentate entro il 1° anno divita del bambino (periodo di non licenziabilità a norma di leg-ge) alla lavoratrice competono le indennità previste dalle nor-me di legge e di contratto per l’ipotesi di licenziamento.

NOTA: il C.C.N.L. prevede inoltre che alla lavoratricedimissionaria durante il 1° anno del bambino spetta il trat-tamento economico fino al termine del mese in corso.

QUANTE E QUALI SONO LE ASTENSIONI DAL LA-VORO ?

- Astensione obbligatoria- Antitcipo astensione obbligatoria (Interdizione obbligatoriadal lavoro)- Astensione facoltativa- Permessi per allattamento- Assenze per malattie del bambino

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1. ASTENSIONE OBBLIGATORIA

QUAL E’ IL PERIODO ?

Viene concesso nei 2 mesi precedenti il parto e nei 3 mesisuccessivi.Fermo restando la durata complessiva di 5 mesi le lavoratricihanno facoltà:- di astenersi il mese precedente la data presunta del parto ei 4 mesi successivi al parto a condizione che il medico spe-cialista del SSN attesti che ciò non arrechi danno alla gestantee al nascituro.

a) PERIODO ANTE-PARTUM: 1 o 2 mesi precedenti la datapresunta del parto;

NOTA: prendendo a riferimento la data presunta delparto, si va indietro nel tempo di uno o due mesi ed avantidi un giorno.

ESEMPIO: data presunta del parto il 20 marzo; 1° gior-no di astensione obbligatoria il 21 gennaio nel caso di 2mesi, 21 febbraio nel caso di 1 mese;

b) PERIODO INTERCORRENTE TRA LA DATA PRESUN-TA DEL PARTO E QUELLA EFFETTIVA: ci sarà solamentenel caso in cui la lavoratrice partorisca con ritardo rispettoalla data presunta;

c) PERIODO POST-PARTUM: prendendo a riferimento la dataeffettiva del parto si va avanti nel tempo di 3 o 4 mesi.

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E SE IL PARTO E’ PREMATURO?

E’ previsto che i giorni non goduti di astensione obbligatoriaprima del parto vengano aggiunti al periodo di astensioneobbligatoria dopo il parto.

CHI NE BENEFICIA ?

a) La madre lavoratrice in via esclusiva fino al parto e in vianon esclusiva per i 3 o 4 mesi successivi al parto;b) Il padre lavoratore solo per i 3 o 4 mesi successivi alparto, in caso di morte o grave infermità della madre, abban-dono della madre o affidamento esclusivo al padre, indipen-dentemente dall’esistenza di un rapporto di lavoro della ma-dre.

NOTA: l’infermità della madre va soprattutto valutata inrapporto con la compatibilità all’assolvimento dei compitimaterni. Mancando tale compatibilità i 3 o 4 mesi post-partum devono essere riconosciuti al padre. In caso diguarigione della madre prima dello scadere dei 3 o 4 mesi,

se lavoratrice dipendente, il diritto all’astensione dal lavoro vieneripristinato a suo favore.

COME SE NE BENEFICIA ?

La lavoratrice deve presentare al datore di lavoro il certificatomedico con l’indicazione della data presunta del parto (la datafa testo, anche in caso di errore di previsione).Il lavoratore deve presentare al proprio datore di lavoro op-portuna documentazione attestante la morte o la grave infer-mità della madre.

NOTA: al rilascio dei certificati sono abilitati: gli ufficialisanitari, i medici condotti, i medici convenzionati con l’Asl.

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QUAL E’ IL TRATTAMENTO ECONOMICO ENORMATIVO ?

La lavoratrice (o in alternativa il lavoratore) ha diritto da partedell’Ente Previdenziale ad una indennità giornaliera pariall’80% della retribuzione per tutto il periodo dell’astensioneobbligatoria.Il Ccnl/Abi prevede l’integrazione fino al raggiungimento del100% della retribuzione goduta in servizio. Essa viene ero-gata per un massimo di 5 mesi.Quindi il periodo intercorrente fra la data presunta e quellaeffettiva del parto va retribuita all’ 80%.Nei periodi di astensione obbligatoria matura l’anzianitàdi servizio ai fini:- degli scatti triennali;- degli automatismi;- della gratifica natalizia;- della quota “ex premio di rendimento”;- delle ferie.

COSA SPETTA ALLA LAVORATRICE CHE ALL’INIZIODEL PERIODO DI ASTENSIONE OBBLIGATORIANON E’ COPERTA DAL PUNTO DI VISTARETRIBUTIVO ?

Se la lavoratrice è disoccupata, sospesa o assente dal lavo-ro, senza diritto alla retribuzione, ha ugualmente diritto all’in-dennità di maternità se l’intervallo di tempo tra l’inizio dell’as-senza, sospensione, disoccupazione e l’inizio del periodo diinterdizione, non superi i 60 giorni.

NOTA: Tra le cause della sospensione vanno conside-rate ora anche:- l’assenza facoltativa per una precedente maternità (Cor-te Costituzionale nr. 106 del 7 luglio 1980);

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- l’assenza per la cura del minore affidato in preadozione (CorteCostituzionale nr. 332 del 24 marzo 1988)- l’assenza dovuta alla stipulazione di un contratto di lavoro a tem-po parziale di tipo verticale su base annua, anche se intercorronopiù di 60 giorni (Corte Costituzionale nr. 132 del 29 marzo 1991).

Secondo un orientamento ormai prevalente è da inserire in que-ste cause l’aspettativa sindacale, anche quando intercorrono piùdi 60 giorni (Cassazione, Sezioni unite nr. 3092 del 16 marzo 1993).

2. ANTICIPO DELL’ASTENSIONEOBBLIGATORIA(INTERDIZIONE OBBLIGATORIA DAL LAVORO)

QUANDO E COME PUÒ RICORRERE ?

- Anticipo per periodi di tempo determinati in caso di gravicomplicanze della gestazione, di condizioni ambientalipregiudizievoli, di impossibilità di spostamento ad altremansioni.Tale assenza anticipata può anche coincidere con l’inizio del-la gravidanza e perdurare per tutto il tempo dell’astensioneobbligatoria.Per il riconoscimento del diritto di cui sopra la lavoratrice devepresentare domanda all’Ispettorato del Lavoro, con racco-mandata a.r., indicando il motivo della richiesta e allegandoun certificato medico attestante le condizioni di salute chegiustificano la richiesta.L’ispettorato deve decidere entro sette giorni dal ricevimentodella domanda; trascorso tale periodo, se l’Ispettorato nonha emanato alcun provvedimento, la domanda deve consi-derarsi accolta.Vi è una tendenza a considerare importanti e talora da solesufficienti le certificazioni delle Asl e degli Enti ospedalieri.

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QUAL E’ IL TRATTAMENTO ECONOMICO ENORMATIVO ?

La lavoratrice ha diritto da parte dell’Ente Previdenziale aduna indennità giornaliera pari all’80% della retribuzione pertutto il periodo dell’astensione anticipata obbligatoria.Nei periodi di astensione anticipata obbligatoria matural’anzianità di servizio ai fini:- degli scatti triennali di anzianità;- degli automatismi;- della gratifica natalizia;- delle ferie.

3. INTERRUZIONE DELLA GRAVI-DANZA

QUAL E’ IL TRATTAMENTO ECONOMICO ENORMATIVO ?

I 3 o 4 mesi di astensione obbligatoria dopo il parto spettanoanche in caso di interruzione della gravidanza se questa av-viene dopo il 180° giorno dal suo inizio.

NOTA: per calcolare i 180 giorni di cui sopra occorretornare indietro di 300 giorni dalla data presunta del par-to. Se l’interruzione - spontanea o terapeutica - esclusaquella procurata, si verifica prima dei 180 giorni si consi-dera aborto e, quindi, a tutti gli effetti come malattia.

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4. ASTENSIONE FACOLTATIVA

QUANDO SE NE PUÒ USUFRUIRE ?

Trascorso il periodo di Astensione Obbligatoria.

CHI NE BENEFICIA ?

Il diritto di assentarsi dal lavoro può essere esercitato da en-trambi i genitori anche contemporaneamente per un periododi 10 o 11 mesi, nei primi otto anni di vita di ogni singolo figlio:

- madre lavoratrice dopo l’astensione obbligatoria ha dirittoad assentarsi dal lavoro nei primi 8 anni di vita del bambino,per un periodo frazionato o continuativo non superiore a 6mesi;

- padre lavoratore: ha diritto ad assentarsi dal lavoro nei pri-mi 8 anni di vita del lavoro, per un periodo continuativo ofrazionato non superiore a 6 mesi, elevabili a 7, qualora ab-bia effettuato 3 mesi di astensione dal lavoro. Il diritto del pa-dre può essere esercitato da subito e cioè fin dall’inizio dellanascita del figlio, senza che siano trascorsi i 3 mesi previstiper la maternità obbligatoria, anche contemporaneamente al-la madre che usufruisca dell’astensione obbligatoria;

- famiglia monoparentale: il diritto viene esercitato dall’uni-co genitore per un periodo continuativo o frazionato di 10 mesisempre negli 8 anni di vita del bambino.

NOTA: il diritto di astenersi dal lavoro è riconosciuto an-che se l’altro genitore non ne ha diritto: ad esempio se lamadre è casalinga o lavoratrice autonoma o il padre èlavoratore autonomo o non occupato, ecc.

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COME RICHIEDERLA ?

Comunicando al datore di lavoro il periodo in cui il lavoratoreintende assentarsi, con un preavviso, di norma, non inferiorea 15 giorni.

QUAL E’ IL TRATTAMENTO ECONOMICO ENORMATIVO ?

- Spetta il 30% della retribuzione fino al 3° anno di vita delbambino e comunque per un periodo massimo complessivodi 6 mesi per i genitori. Tali periodi sono coperti dacontribuzione figurativa. Per i restanti periodi di astensionefacoltativa, sia quelli successivi ai 6 mesi entro i 3 anni di etàdel bambino, sia tutti i periodi usufruibili dai 3 agli 8 anni delfiglio l’indennità spetta nella misura del 30% solo se il redditodel singolo genitore interessato, reddito riferito all’anno in cuisi usufruisca dell’astensione, sia inferiore a 2,5 volte il tratta-mento minimo di pensione a carico dell’Assicurazione Gene-rale Obbligatoria detratte le retribuzioni non percepite. Que-st’ultimo periodo è coperto da contribuzione figurativa ridotta;

- Vengono riconosciuti l’anzianità di servizio e gli scattitriennali;

- non maturano le ferie, gli automatismi di carriera e lemensilità aggiuntive.

5. RIPOSI GIORNALIERI(PERMESSI PER L’ALLATTAMENTO)

QUANDO E COME SE NE PUÒ USUFRUIRE ?

- Spettano al termine del periodo di astensione obbligatoriae fino al compimento del 1° anno di vita del bambino;

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- Possono essere richiesti indipendentemente dal fatto chel’allattamento avvenga in modo naturale o artificiale;

- Consistono in 2 interruzioni giornaliere di 1 ora ciascuna,anche cumulabili, la cui distribuzione deve essere concorda-ta con il datore di lavoro: in genere le lavoratrici o i lavoratoriin alternativa accorpano le 2 ore in modo da effettuare l’ora-rio unico giornaliero;Per coloro che effettuano un orario giornaliero inferiore alle6 ore, l’interruzione è di 1 ora;

- Sono retribuiti integralmente e danno diritto a contribuzionefigurativa ridotta.

NOTA: in caso di mancato accordo la distribuzione deiriposi sarà determinata dall’Ispettorato del Lavoro.

CHI PUÒ USUFRUIRNE ?

Con l’entrata in vigore della nuova legge sui congedi paren-tali il diritto di godere dei riposi giornalieri (di una o due ore aseconda che l’orario sia inferiore o superiore a sei ore di lavo-ro) durante il 1° anno di vita del bambino viene esteso ancheal padre lavoratore dipendente, in alternativa alla madre,nei casi in cui:- la madre lavoratrice dipendente non se ne avvalga;- la madre non sia lavoratrice dipendente;- i figli siano affidati solo al padre.

Tale diritto non è riconosciuto al padre se la madre stausufruendo dell’astensione obbligatoria o facoltativa.La circolare del Ministero del Lavoro afferma inoltre che è daritenere escluso il diritto del padre ai riposi orari quando lamadre non svolge attività lavorativa, fatta salva l’ipotesi di

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grave infermità della stessa.

In caso di parto plurimo, le ore di riposo sono raddoppiate ele ore aggiuntive possono essere utilizzate anche dal padre.

NOTA: i periodi di riposo per allattamento sono da con-siderarsi lavorativi a tutti gli effetti.

6. PERMESSI PER MALATTIE DELBAMBINO

CHI NE HA DIRITTO E PER QUANTO TEMPO SI POS-SONO OTTENERE ?

Entrambi i genitori, alternativamente, hanno diritto di assen-tarsi dal lavoro durante le malattie di ciascun figlio fino a 3anni di età senza limiti temporali, mentre per i figli di età com-presa tra i 3 e gli 8 anni l’astensione è possibile nei limiti di 5giorni lavorativi all’anno per ciascun genitore.

COME SI POSSONO RICHIEDERE ?

Presentando al datore di lavoro un certificato medico rilascia-to da un medico specialista del Ssn e con esso convenziona-to.La malattia che dà luogo al ricovero ospedaliero interrompe ildecorso del periodo di ferie.Ai fini della fruizione di questi congedi la lavoratrice o il lavo-ratore sono tenuti ad autocertificazione che l’altro genitorenon sia in astensione dal lavoro gli stessi giorni e per il mede-simo motivo.

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QUAL E’ IL TRATTAMENTO ECONOMICO ENORMATIVO ?

Per quanto riguarda l’aspetto economico, anche se per taliassenze non è corrisposta la retribuzione, si ha però dirit-to alla contribuzione figurativa fino al 3° anno di vita del bam-bino.Dai 3 agli 8 anni del bambino, il lavoratore ha invece diritto aduna contribuzione figurativa ridotta.I permessi di cui sopra sono computabili nelle anzianità diservizio ad eccezione delle ferie e degli automatismi econo-mici e di carriera.

7. ASTENSIONI PER FIGLI PORTA-TORI DI HANDICAP

SONO PREVISTE ASTENSIONI PER CHI HA FIGLIPORTATORI DI HANDICAP ?

La lavoratrice, o in alternativa il lavoratore, in caso di figliocon handicap in situazione di gravità accertata (e non ricove-rato a tempo pieno) ha diritto al prolungamento fino a 3 annidell’astensione facoltativa dal lavoro. In alternativa si ha dirit-to a 2 ore di permesso giornaliero retribuito.Passati i 3 anni del figlio, è previsto il diritto a 3 giorni di per-messo mensile retribuito.Inoltre, per gravi motivi familiari, è previsto per uno dei geni-tori di disabile grave, un congedo retribuito per un massimodi 2 anni anche frazionabili, coperto da contribuzione ai finiprevidenziali.

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IL TRATTAMENTO ECONOMICO E CONTRIBUTIVONELLA GRAVIDANZA E PUERPERIO

ASTENSIONEOBBLIGATORIA:1 o 2 mesi prima del parto3 o 4 mesi dopo il parto

Trattam.Economico

I.N.P.S. ScattiTriennali

Auto-matismi Ferie 13a Quota ex

Premio Rendim.

100% SI(1)

SI SI SI SI SI

ANTICIPO ASTENSIONEOBBLIGATORIA:per gravi complicazioni: puòcoincidere con l’inizio dellagravidanzaASTENSIONE FACOLTATIVA:dopo il parto:10 o 11 mesi anche frazionatientro i primi 8 anni di vita delbambinoRIPOSI GIORNALIERI:durante il 1° anno di vita delneonato:2 permessi di 1 ora cad.cumulabili (3)

ASTENSIONE FACOLTATIVAdurante le malattie del bambino.Entro l’8° anno di vita

80% SI(1)

SI SI SI SI NO(2)

30%(4)

SI(4)

SI NO(2)

NO(2)

NO(2)

NO(2)

100% SI(5)

SI SI SI SI SI

NO SI(6)

SI NO(2)

NO(2)

NO(2)

NO(2)

1) Contribuzione figurativa totale.2) Relativamente al periodo di assenza3) In caso di lavoro Part-time inferiore a 6 ore giornaliere, il riposo si riduce a 1 ora al giorno4)

5)6)

Per quanto concerne gli aspetti economici e contributivi, precisiamo che l’indennità è pari al30% della retribuzione fino al 3° anno di vita del bambino e comunque per un periodomassimo complessivo di 6 mesi riferito ad entrambi i genitori. Tali periodi sono coperti dacontribuzione figurativa totale. Per i restanti periodi di astensione facoltativa, sia quellisuccessivi ai sei mesi già fruiti, entro i 3 anni di vita del bambino, sia tutti i periodi usufrui-bili dai 3 agli 8 anni del figlio, l’indennità spetta nella misura del 30% solo se il reddito delsingolo genitore interessato, reddito riferito all’anno in cui usufruisce dell’astensione, siainferiore a 2,5 volte il trattamento minimo di pensione a carico dell’Assicurazione generaleobbligatoria. Quest’ultimo periodo è coperto da contribuzione figurativa ridotta.Contribuzione figurativa ridotta.Fino ai 3 anni del figlio contribuzione figurativa totale. Tra i 3 e gli 8 anni del figliocontribuzione figurativa ridotta.

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Provvedimenti disciplinariLe mancanze del personale ai propri doveri sono punite conuna serie di provvedimenti previsti dal Ccnl.I provvedimenti disciplinari sono regolati dall’articolo 7 dellaLegge 20.5.70 nr. 300 (Statuto dei Lavoratori) adattati nel Ccnl.

COME DEVE ESSERE INFORMATO IL LAVORATO-RE SULLE NORME CHE REGOLANO I PROVVEDI-MENTI DISCIPLINARI?

Le norme devono essere portate a conoscenza dei lavoratorimediante affissione in luogo (all’interno dell’azienda) acces-sibile a tutti.

PUÒ IL DATORE DI LAVORO ADOTTARE UN PROV-VEDIMENTO DISCIPLINARE ALL’INSAPUTA DELLAVORATORE ?

NO: il procedimento disciplinare non ha valore se al lavorato-re non è stato preventivamente contestato l’addebito e sen-za che sia stato sentito a sua difesa, per iscritto od oralmen-te, con la presenza del rappresentante sindacale nel caso illavoratore ne abbia chiesto l’assistenza.In ogni caso i provvedimenti disciplinari più gravi del rimpro-vero verbale non possono essere applicati prima che sianotrascorsi cinque giorni dalla contestazione per iscritto del fat-to che vi ha dato causa.

PUÒ IL LAVORATORE RICHIEDERE LA COSTITUZIO-NE DI UN COLLEGIO DI CONCILIAZIONE E ARBITRA-TO ?

SI: entro 20 giorni il lavoratore nei cui confronti sia stata di-

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sposta la sanzione disciplinare può promuovere, anche at-traverso l’Organizzazione Sindacale a cui sia iscritto, la costi-tuzione di un collegio di conciliazione: in questo caso la san-zione resta sospesa fino alla pronuncia da parte del collegio.

SE IL DATORE DI LAVORO NON NOMINA UN SUORAPPRESENTANTE NEL COLLEGIO DI CONCILIA-ZIONE COSA SUCCEDE ?

La sanzione disciplinare non ha effetto.

COSA SUCCEDE SE IL DATORE DI LAVORO SI RI-VOLGE ALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA ?

La sanzione disciplinare resta sospesa fino alla definizionedel giudizio.

ESISTE UN TERMINE DI PRESCRIZIONE PER I PRO-CEDIMENTI DISCIPLINARI ?

SI: decorsi 2 anni dalla loro applicazione non sono più datenere in considerazione a qualsiasi effetto.

COSA DEVE FARE IL LAVORATORE APPENA VENU-TO A CONOSCENZA DI UN PROCEDIMENTO DISCI-PLINARE IN ATTO NEI SUOI CONFRONTI ?

In caso di provvedimento disciplinare è opportuno che il lavo-ratore non agisca da solo, ma interessi il sindacato FIBA/CISLper i consigli e le tutele del caso.

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Richiamo alle armiQUALI SONO I DIRITTI DEL LAVORATORE RICHIA-MATO ALLE ARMI ?

- Il mantenimento del posto di lavoro;- la maturazione dell’anzianità di servizio a tutti gli effetti comese avesse lavorato;

- Inoltre:

PER I SOLDATI ED I GRADUATI DELL’ESERCITO:- un’indennità pari allo stipendio dovuto in servizio lavorativo;

PER GLI UFFICIALI, I SOTTOUFFICIALI E GLI APPARTE-NENTI ALLE FORZE ARMATE (guardie di finanza, carabi-nieri ecc.):

a) per i primi 2 mesi spetta un’indennità pari allo stipendiopercepito durante il servizio lavorativo;b) per i mesi successivi spetta la differenza fra il trattamen-to militare e lo stipendio percepito durante il servizio lavorati-vo.

QUALI SONO I DOVERI DEL LAVORATORE RICHIA-MATO ALLE ARMI ?

Riprendere servizio entro 30 giorni dal congedo o dall’invio inlicenza illimitata.

NOTA: non riprendendo il servizio ENTRO 30 GIORNI,il lavoratore è considerato dimissionario, SALVO IL CASODI FORZA MAGGIORE.

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Servizio militare (o civile)QUALI DIRITTI CONSERVA CHI, DURANTE IL RAP-PORTO DI LAVORO, VIENE CHIAMATO ALLE ARMIO EFFETTUA IL SERVIZIO CIVILE ?

- Conserva il posto di lavoro;- matura una anzianità di servizio pari al periodo di serviziomilitare;- matura l’anzianità per: gli scatti di anzianità - il trattamentoper ferie - comporto per malattia e preavviso.

SPETTA LA RETRIBUZIONE ?

SI: Spetta una erogazione straordinaria pari a due mensilitàdell’ultimo trattamento economico goduto ciascuna delle qualicalcolata come segue:

- per le aree professionali: 84,96% della voce stipendio;

- per il 1° e 2° livello dei quadri direttivi: 85,09% della vocestipendio;

- per il 3° livello dei quadri direttivi:- 89,00% della voce stipendio e l’ad-personam- 86,96% della eventuale maggiorazione di grado pri-ma del passaggio aziendale dei funzionari ai quadri di-rettivi; dopo tale passaggio detta percentuale andrà ap-plicata all’ad personam relativa:

- per il 4° livello dei quadri direttivi:- 89,00% della voce stipendio-86,96% della maggiorazione di grado prima del pas-saggio aziendale dei funzionari ai quadri direttivi; dopotale passaggio detta percentuale andrà applicata all’ad

personam relativa.

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PER FAR VALERE QUESTI DIRITTI COSA BISOGNAFARE ?

Entro 30 giorni dal congedo o invio in licenza illimitata si deveriprendere servizio.

NOTA: non riprendendo il servizio ENTRO 30 GIORNI,il lavoratore è considerato dimissionario, SALVO IL CASODI FORZA MAGGIORE.

VI SONO DIRITTI PER CHI HA SVOLTO IL SERVIZIOMILITARE DA DISOCCUPATO ?

NO sul piano contrattuale;SI ai fini previdenziali.Infatti il periodo di servizio militare (o civile) può essere riscat-tato gratuitamente in qualsiasi momento. Detto periodo vaquindi computato ai fini del raggiungimento del minimo I.N.P.S.per la pensione di anzianità (35 anni di versamenti pari a 1820marche settimanali).

QUALI SONO I DOCUMENTI DA PRESENTARE PERIL RISCATTO DEL SERVIZIO MILITARE ?

- Copia dello stato di servizio per gli ufficiali;- Copia del foglio matricolare per sottufficiali e soldati.

NOTA: tali documenti vengono rilasciati dai competentidistretti militari o capitanerie di porto.

CONSIGLIO: chi è interessato al riscatto del servizio di leva (o civile) aifini previdenziali deve inoltrare domanda all’Ente (es.: I.N.P.S.) attra-verso il patronato INAS/CISL presente in tutto il territorio nazionale.

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