DOCUMENTO FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe ... di...Romano Gasparotti Filosofia Moreno Galdiolo...

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1 Liceo Statale “ Galileo Galilei” Via Frasio n° 27 – 30031 DOLO (VE) Tel. 041411516 Fax 04115100414 Cod. Fisc. 90001630277 DOCUMENTO FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe V sez. H Anno scolastico 2013 - 2014

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Liceo Statale “ Galileo Galilei” Via Frasio n° 27 – 30031 DOLO (VE)

Tel. 041411516 Fax 04115100414 Cod. Fisc. 90001630277

DOCUMENTO FINALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Classe V sez. H

Anno scolastico 2013 - 2014

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Firme

Dolo, 15 Maggio 2014 Il Dirigente Scolastico Dott. Luigi Carretta

Docenti Disciplina Firma

Luigi Furlan Religione

Carlo Carratelli

Lingua e Letteratura Italiana

Lingua e Letteratura Latina

Barbara Nalesso Lingua e Letteratura Inglese

Elisabetta Bevilacqua Pedagogia

Alberto Emilio Novello Metodologia della ricerca socio-psico-pedagogica

Sandro Cavaliere Legislazione Sociale

Romano Gasparotti Filosofia

Moreno Galdiolo Storia

Loris Lucatello Storia dell'Arte

Agnese Flaim Matematica

Giselda Chinello Biologia

Isabella Sidori Educazione Fisica

Coordinatore di classe: Carlo Carratelli

I rappresentanti degli studenti:

Francesca Boldrin

Carolina Schiavon

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Elenco candidati

1 AGNOLETTO Giorgia

2 BOLDRIN Francesca 3 BRAGATO Anna

4 CANDIANI Elena 5 CAZZIN Arianna

6 COIN Greta 7 COLETTO Sarah

8 D'AGOSTINO Michele 9 DEL FRATE Lucrezia

10 FRANCO Angelica 11 GABBATORE Gianluca

12 GAMBATO Camilla 13 GOTTARDO Alice

14 LAZZARO Anna 15 MELONI Martina

16 MILLUCCI Francesca 17 NALON Giada

18 PIPPO Martina 19 SCHIAVON Carolina Valeska

20 SECCO Eleonora 21 SERAFIN Samantha

22 SMAGLIATO Alice 23 TONELLO Lara

24 ZAPPALÀ Nicole

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Indice

Pag.

Firme 2 Elenco candidati 3 1 Presentazione della classe V H 5

1.1 Presentazione dell'indirizzo di studio 6 1.2 Presentazione della classe 7 1.3 Il percorso formativo 8 1.4 Finalità e obiettivi scelti dal Consiglio di Classe 10 1.5 Criteri e griglie di valutazione condivisi dal Consiglio di

Classe • Generale • Prima prova • Seconda prova • Terza prova

11

1.6 Attività complementari realizzate dalla classe 15 2 Le discipline 16

2.1 Religione 17 2.2 Lingua e Letteratura Italiana 19 2.3 Lingua e Letteratura Latina 28 2.4 Lingua e Letteratura Inglese 31 2.5 Storia 34 2.6 Filosofia 37 2.7 Pedagogia 41 2.8 Metodologia della ricerca socio-psico-pedagogica 47 2.9 Legislazione sociale 50 2.10 Matematica 54 2.11 Biologia 58 2.12 Storia dell'Arte 63 2.13 Educazione Fisica 67

3 Preparazione all'Esame di Stato 71

3.1 Prima prova 72 3.2 Seconda prova 72 3.3 Terza prova 72

3.3.1 Prima simulazione 73 3.3.2 Seconda simulazione 78

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PARTE PRIMA

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE VH

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1.1 Presentazione dell’indirizzo di studio Nell’ambito del territorio della Riviera del Brenta si è ritenuto utile istituire un indirizzo scolastico in grado di formare professionalità legate sia alla comunicazione, sia alle relazioni sociali, sia all’educazione e all’assistenza. Il Liceo Socio-Psico-Pedagogico approfondisce la conoscenza dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni sociali, con particolare riguardo alla elaborazione dei modelli educativi; fornisce le conoscenze e le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi; assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie, delle tecniche nel campo delle scienze umane e dell’educazione. La caratterizzazione dell’indirizzo è data da una cultura generale integrata da discipline specifiche appartenenti all’area delle Scienze Umane (Psicologia e Pedagogia) e delle Scienze Sociali (Sociologia e Diritto). Specifico del Liceo Socio-Psico-Pedagogico “Galileo Galilei” di Dolo è anche l’insegnamento quinquennale dell’Arte e della Storia dell’Arte. La scelta risponde a finalità formative legate alla specificità del territorio della Riviera del Brenta ad alta vocazione artistica, sia in nuovi settori di indagine in campo artistico della pedagogia e della psicologia. Nel corso del quinquennio, per favorire l’incontro tra studenti e operatori che lavorano in settori che potrebbero costituire un interessante sbocco professionale, si attivano stage presso Enti e Istituzioni sociali al fine di consentire agli studenti di valutare interessi e attitudini e di applicare le conoscenze acquisite a scuola. Costante sarà l’utilizzo dei mezzi multimediali informatici per la realizzazione di attività di ricerca, analisi e di presentazioni tematiche e interdisciplinari.

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1.2 Presentazione della classe L’attuale V H è il risultato di un flusso che, nell’arco del quinquennio, ha prodotto un continuo ricambio e una lieve contrazione del gruppo-classe, riducendolo a 24 elementi, composti da 22 femmine e 2 maschi. La classe, nel corso di questi anni, ha seguito un percorso di crescita che, nel suo complesso, può essere considerato soddisfacente, sia sotto il profilo umano che didattico. Non stupisca, tuttavia, la constatazione che buona parte di essa (circa metà) presenta tuttora, in forme e misure diverse ma difficilmente dissimulabili, limiti e fragilità di apprendimento piuttosto diffusi, che proverei a sintetizzate in tre ordini di problemi: 1) rigidità nei processi di apprendimento logico-analitico, palesi in situazioni quali la

pianificazione e la strutturazione del testo o la messa a punto di strategie di problem solving; 2) scarsa autonomia nell’elaborazione dei contenuti, che si traduce in una certa indolenza nel

trasferire abilità e apprendimenti in ambiti e situazioni inedite; 3) difficoltà espressive, particolarmente evidenti nella produzione scritta. La discontinuità didattica determinata dai numerosi avvicendamenti degli insegnanti, tanto nel corso del biennio quanto nel corso del triennio - e in modo particolare in quinta - non ha inoltre concorso al consolidamento, da parte degli studenti, di un approccio sicuro nei confronti delle situazioni problematiche dispiegate nei diversi ambiti disciplinari. A fronte di questa situazione, è giusto tuttavia mettere in evidenza i rilevanti progressi che gli studenti hanno maturato nel corso del quinquennio; progressi che, se rapportati ai livelli di partenza, tracciano i contorni di un successo formativo per alcuni di loro insperato, dovuto senz’altro a impegno e curiosità, ma soprattutto a un atteggiamento di costruttiva disponibilità nei confronti delle proposte formative con cui la scuola, a tutti i livelli, li ha nel tempo chiamati a confrontarsi. La disponibilità si è poi spesso tradotta in spirito d’iniziativa, particolarmente evidente nella sfera relazionale e sociale: la piena integrazione, anno dopo anno, di ogni nuovo alunno all’interno delle dinamiche di gruppo; la sensibilità nei confronti delle problematiche sociali tradotta in iniziative di attiva solidarietà; l’affiatamento e la capacità di lavorare in gruppo, che ha consentito loro di primeggiare in competizioni scolastiche di dibattito quali “Botta e risposta”; l’entusiasmo con cui hanno organizzato, recitato, curato e presentato, non solo di fronte al pubblico scolastico, ma anche presso alcune case di riposo, una commedia in dialetto veneto. Sono tutti esempi, questi, con cui si cerca di restituire un quadro dell’identità di una classe le cui qualità - intelligenza emotiva, disponibilità umana e spirito di collaborazione - non si appalesano sempre in situazioni di apprendimento formale, ma che, soprattutto in un percorso formativo centrato sulle discipline psicopedagogiche, sono da considerarsi non meno significative. Per quanto concerne, in modo più specifico, il profitto raggiunto dalla classe nelle diverse discipline, esso risulta, in definitiva, eterogeneo: un gruppetto di studenti ha conseguito risultati buoni, in alcuni casi ottimi, evidenziando dedizione, sensibilità, autonomia, capacità di tessere collegamenti tra discipline diverse; per la maggioranza della classe, rimangono differenziate le singole attitudini e l’approccio verso le diverse discipline, nelle quali sono generalmente stati raggiunti risultati accettabili; per un gruppetto, infine, permangono problemi nell’acquisizione dei contenuti disciplinari e a livello espositivo. Si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica 17 studenti su 24.

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1.3 Il percorso formativo

Configurazione della classe nel corso del quinquennio

Variazioni nel Consiglio di classe nel corso del triennio Discipline Curricolari

CLASSE III a.s. 2008-2009

CLASSE IV a.s. 2009-2010

CLASSE V a.s. 2010-2011

ITALIANO Carratelli Carratelli Carratelli

LATINO Pompei Carratelli Carratelli

INGLESE Sandre Sandre Nalesso

STORIA Galdiolo Galdiolo Galdiolo

FILOSOFIA Macrì Gasparotti Gasparotti

MATEMATICA Flaim Flaim Flaim

FISICA ------------ Cadeddu -----------

BIOLOGIA ------------ ----------------- Chinello

CHIMICA Chinello ----------------- ---------------------

STORIA DELL'ARTE Lucatello Lucatello Lucatello

ED. FISICA Sidori Sidori Sidori

LEGISLAZIONE SOCIALE ---------------- ------------------- Cavaliere

PSICOLOGIA Bronte Bronte --------------

PEDAGOGIA Bronte Barison Bevilacqua

SOCIOLOGIA Barison Bronte --------------

METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIO-PSICO-PEDAGOGICA

--------------- ------------------- Novello

RELIGIONE Furlan Furlan Furlan

I II III IV V ISCRITTI 27 21 22 23 24

Iscritti e trasferiti da altre classi o scuole

0 6 1 2 0

Totale 27 27 23 25 24 Promossi 11 16 19 19

Promossi con debito/sospensione 7 6 4 5 Non Promossi 6 5 0 1

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Quadro orario delle discipline: Quadro orario settimanale MATERIE I II III IV V Religione 1 1 1 1 1 Lingua e Letteratura italiana

5 5 4 4 4

Lingua e Letteratura latina

4 4 3 3 2

Lingua e Letteratura inglese

3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 3 Filosofia 3 3 3 Geografia 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Fisica 4 Scienze della terra 3 Biologia 3 3 Chimica 4 Arte e/o Musica 2 2 Storia dell'arte e/o Musica

2 2 2

Educazione fisica 2 2 2 2 2 Diritto ed economia 2 2 Legislazione sociale 3 Psicologia 2 2 Pedagogia 3 3 3 Sociologia 2 2 Elmenti di psicologia sociale e statistica

4 4

Metodologia della ricerca socio-psico-pedagogica

2

TOTALE 34 34 34 34 34

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1.4 Finalità e obiettivi scelti dal consiglio di classe. Finalità formative: Il Consiglio di classe ha condiviso le seguenti finalità formative:

• promuovere la comprensione ed il rispetto dell’altro; • educare a comportamenti responsabili e alla legalità; • favorire il rispetto e la valorizzazione delle varie culture; • sensibilizzare alla salvaguardia dell’ambiente, ai problemi legati all’energia ed allo sviluppo

sostenibile; • indirizzare verso stili di vita salutari con particolare attenzione alla prevenzione.

Obiettivi generali: Gli studenti sono stati guidati a raggiungere i seguenti obiettivi generali:

• acquisizione di un metodo di studio; • acquisizione di un metodo di ricerca; • acquisizione di capacità critiche; • acquisizione di capacità di progettazione autonoma dello studio • acquisizione di informazioni organicamente inquadrate in discipline • acquisizione di capacità argomentative interdisciplinari • acquisizione di capacità di dialogo, ossia di ascolto e di risposta coerente e motivata

nell’ambito delle discipline di studio, di discipline affini e di discipline estranee al curricolo • acquisizione di capacità di esposizione argomentata per iscritto • acquisizione e applicazione di un linguaggio specifico nelle singole discipline

Obiettivi inter-disciplinari: Gli studenti sono stati guidati a raggiungere i seguenti obiettivi inter-disciplinari:

• acquisire e applicare un linguaggio specifico nelle singole discipline; • acquisire la capacità di riconoscere, nell’ambito delle discipline, lo sviluppo dei fenomeni

come risultato di operazioni concrete e verificabili nelle singole fasi; • far emergere le caratteristiche sincroniche e diacroniche degli avvenimenti • mettere in atto processi di analisi, di sintesi e di interpretazione di sistemi, fenomeni, contesti.

Il Consiglio di classe ritiene che tali obiettivi siano stati nel complesso raggiunti.

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1.5 Criteri di Valutazione condivisi dal Consiglio di Classe Consapevole del fatto che la valutazione costituisce una parte significativa del processo d'apprendimento, il Consiglio di Classe ha tenuto conto dei livelli di competenza pregressi e degli obiettivi che si era proposto, cercando anche di stimolare il processo di autovalutazione da parte degli studenti. A tal fine nella valutazione rientrano elementi non sempre quantificabili quali interesse, partecipazione e impegno. I criteri di valutazione sono stati, in linea di massima, i seguenti: VOTO GIUDIZIO MOTIVAZIONE 1-2 Prova nulla Totale mancanza di elementi significativi per la valutazione. 3 Molto negativo L’allievo mostra di possedere conoscenze e competenze molto limitate e non le sa usa

utilizzare in maniera integrata e adeguata. Non riesce a far interagire i suoi saperi pregressi con le nuove conoscenze.

4 Gravemente insufficiente

L’allievo svolge le attività di apprendimento in maniera frazionata. mostrando di possedere conoscenze frammentarie e superficiali e di saper fare in modo impreciso e approssimato. Ha una forte difficoltà di organizzazione dei dati e non usa i linguaggi specifici.

5 Insufficiente L’allievo è impreciso rispetto a quanto sa e sa fare, necessita di sollecitazioni e di indicazioni dell’insegnante per perseguire l’obiettivo di apprendimento; non è capace di ricostruire l’intero percorso seguito, ma soltanto parte di esso. Comunica i risultati dell’apprendimento con limitata puntualità e poca proprietà lessicale.

6 Sufficiente L’allievo possiede conoscenze e competenze necessarie a raggiungere l’obiettivo. Si muove soltanto in contesti noti, ovvero riproduce situazioni che già conosce; necessita di indicazioni per affrontare situazioni parzialmente variate. Comunica i risultati dell’apprendimento in modo semplice, con un linguaggio corretto e comprensibile.

7 Discreto L’allievo si mostra competente e sa utilizzare le proprie conoscenze in modo adeguato allorché affronta situazioni d’apprendimento simili tra loro o soltanto parzialmente variate; è capace di spiegare e rivedere il proprio percorso d’apprendimento, comunicandone i risultati con un linguaggio specifico e corretto. Procede con sufficiente autonomia nell’organizzazione dello studio.

8-9 Buono-ottimo L’allievo dimostra di possedere conoscenze, competenze e capacità grazie alle quali affronta variamente situazioni nuove; procede con autonomia; è capace di spiegare, con un linguaggio specifico e appropriato, processo e prodotto dell’apprendimento e di prefigurarne l’utilizzazione in altre situazioni formative.

10 Eccellente L’allievo sa e sa fare, è in grado di spiegare come ha proceduto e perché ha scelto un determinato percorso, perciò verifica e valuta anche il proprio operato. Comunica con proprietà terminologica e sviluppa quanto ha appreso con ulteriori ricerche, rielaborandolo criticamente per raggiungere nuove mete formative.

Per costruire questa corrispondenza si sono presi in esame i seguenti indicatori:

• acquisizione delle conoscenze; • elaborazione delle conoscenze nelle applicazioni e nell'analisi; • rielaborazione personale delle conoscenze per le capacità critiche e di sintesi; • deduzioni e sviluppo di ragionamenti per la coerenza e le capacità logiche; • competenze linguistico-espressive nell'esposizione sia orale che scritta e nell'utilizzo del linguaggio specifico

di ogni disciplina. La valutazione è stata effettuata tramite:

o Verifiche scritte di varia tipologia o Interrogazioni o Esercitazioni pratiche o Esposizioni di ricerche o Interventi e discussioni o Simulazioni della prima, della seconda e della terza prova d'esame.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA I PROVA GRIGLIA VALUTATIVA PER L'ANALISI DEL TESTO - Tipologia "A"

COMPRENSIONE ANALISI (piano retorico, metrico, tematico, lessicale,

sintattico)

INTERPRETAZIONE

STRUTTURA E ORGANIZZAZI

ONE DEL TESTO

FORMA

Scarso (1-5)

Gravemente insufficiente

Assente Carente Gravemente incoerente

molto scorretta ed elementare

Gravemente insufficiente

(6-7)

Diffuse incomprensioni Gravemente incompleta

Mancanza di tesi interpretativa

Molto disordinata e incoerente

Molto scorretta

Insufficiente (8-9)

Superficiale Incompleta Spesso superficiale

Spesso disordinata e incoerente

Frequenti errori

Sufficiente (10)

Alcune incomprensioni non gravi

Con alcune lacune Talvolta superficiale

Poco ordinata e coerente

Alcuni errori lessicali e morfo-

sintattici o nell’uso della punteggiatura

Discreto (11-12)

Quasi esauriente Quasi esauriente Tesi appropriata ma con qualche

discontinuità

Ordinata Lievi incertezze sul piano lessicale e morfo-sintattico

Buono (13-14)

Corretta ed esauriente Esauriente Tesi argomentata Articolata e fluida Corretta e appropriata

Ottimo (15)

Approfondita, valorizza la complessità del testo e le sfumature espressive

Esauriente ed approfondita

Tesi argomentata in modo ricco e

articolato

Coerente e coesa Corretta, appropriata e adatta

ai contenuti

GRIGLIA VALUTATIVA PER IL SAGGIO BREVE - Tipologia "B" Aderenza alla

traccia e alla tipologia

testuale

Uso fonti e documenti Efficacia argomentativa

(ricchezza e forza degli argomenti)

Struttura logica

Forma

Scarso (1-5)

Inesistente Minimo. Gravi travisamenti

Inesistente. Disordinata, incoerente e

priva di coesione

Gravemente scorretta

Gravemente insufficiente

(6-7)

Scarsa Scarso. Possono essere presenti travisamenti.

Molto limitata / elaborazione molto

povera.

Contraddittoria e non priva di scarti logici

Molto scorretta e impropria

Insufficiente (8-9)

Incompleta Insufficiente, sia pure senza gravi

travisamenti.

Povera / poco articolata / Banale

Fragile, a causa di alcuni scarti

logici e di contraddizioni

non gravi.

Scorretta, imprecisa, con

vari errori

Sufficiente (10)

Complessivamente presente

Pertinente ma poco sviluppato

Essenziale e non priva di qualche

banalizzazione.

Schematica, con qualche veniale

incoerenza.

Qualche errore non grave

Discreto (11-12)

Presente; può sussistere qualche

non grave divagazione

Abbastanza completo e comunque pertinente e

piuttosto sviluppato

Discreta, ma non molto ricca e articolata.

Semplice ma coerente, se pur

non sempre dominata

Non sempre controllata ma

corretta

Buono (13-14)

Presente Completo o quasi completo e ben

sviluppato; possono essere presenti anche

fonti ulteriori conosciute dallo

studente

Buona, articolata, completa o quasi

completa.

Coerente e articolata

Corretta e appropriata

Ottimo (15)

Presente e costante in tutto l’elaborato

Completo, pertinente e sviluppato. Possono essere presenti fonti ulteriori conosciute

dallo studente.

Completa, adeguata, in grado di restituire la

complessità dei fenomeni trattati.

Coerente, articolata ed

elegante

Corretta appropriata ed

efficace.

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GRIGLIA VALUTATIVA PER L’ARTICOLO DI GIORNALE - Tipologia "B"

Titolazione, lead, attualizzazione

Uso fonte/i Argomentazione Linguaggio giornalistico

Forma

Scarso (1-5)

Del tutto errati Minimo. Gravi travisamenti

Assente Del tutto assente e inadeguato al destinatario

Gravemente scorretta

Gravemente insufficiente

(6-7)

Molto poco efficaci per verbosità, “prolissità” o

assenza di chiarezza

Scarso. Possono essere presenti travisamenti.

Molto Incoerente Presente in minima parte e/o inadeguato

al destinatario

Molto scorretta e impropria

Insufficiente (8-9)

Poco efficaci per carenza di sintesi e/o chiarezza e/o assenza di stile giornalistico

Non pertinente rispetto agli scopi perseguiti

Poco coerente Presente soltanto a tratti. Prevale una

scrittura non sufficientemente

agile e/o non sempre adeguata al

destinatario

Scorretta, imprecisa, con

molti errori

Sufficiente (10)

Accettabili, pur con alcune imperfezioni

Pertinente ma poco sviluppato

Semplice ma abbastanza coerente

Complessivamente presente anche se

discontinuo.

Qualche errore elementare

Discreto (11-12)

Piuttosto efficaci: titolo abbastanza

riuscito; lead abbastanza

significativo e sintetico

Abbastanza completo e comunque pertinente e

piuttosto sviluppato

Coerente e piuttosto articolata

Piuttosto presente. Si riscontrano delle

brevi incoerenze stilistiche che non

pregiudicano il tono complessivo

Non sempre controllata ma

corretta

Buono (13-14)

Efficaci: buon utilizzo delle

tecniche giornalistiche di sintesi e “guida”

all’articolo

Completo o quasi completo e ben

sviluppato; possono essere presenti anche

fonti ulteriori conosciute dallo

studente

Coerente e ben articolata

Presente e piuttosto efficace. Possibili lievi imperfezioni.

Corretta e appropriata

Ottimo (15)

Efficaci e originali Completo, pertinente e sviluppato. Possono essere presenti fonti ulteriori conosciute

dallo studente.

Articolata e ricca Presente ed efficace. Corretta appropriata ed

efficace.

GRIGLIA VALUTATIVA PER IL TEMA STORICO E DI CARATTERE GENERALE

Tipologia “C” e “D” ADERENZA ARGOMENTAZIONE STRUTTURA

(in ordine alla tipologia testuale) FORMA

Scarso (1 - 5)

Inesistente Assente Disordinata e incoerente gravemente scorretta

Gravemente insufficiente (6-7)

Fuori tema Assente Disordinata e incoerente Molto scorretta e impropria

Insufficiente (8-9)

Scarsa Spesso assente Spesso incoerente Scorretta, imprecisa, con molti errori

Sufficiente (10)

Superficiale Non ben articolata Qualche incongruenza e qualche errore

Qualche errore elementare

Discreto (11-12)

non centrata non del tutto completa Schematica e non sempre controllata

Non sempre controllata ma corretta

Buono (13-14)

Quasi completa Articolata Ordinata e corretta Corretta e appropriata

Ottimo (15)

Completa Articolata, ricca e sempre presente

Ordinata e coerente Corretta, appropriata ed efficace

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA II PROVA

PEDAGOGIA Scarso

1-3 Gravemente insufficiente

4-5-6

Insufficiente 7-8-9

Sufficiente 10

Discreto 11-12

Buono 13-14

Ottimo 15

Correttezza ortografica lessicale e sintattica

Pertinenza alla traccia e conoscenza contenuti

Articolazione, coesione e coerenza

dell’argomentazione

Capacità di approfondimento critico

e spunti di originalità nelle opinioni espresse

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA III PROVA QUESITO n° … DESCRITTORI

Gravemente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo Totale

Indicatori 1 – 5 6 a 9 10 11 a 12 13 a 14 15

Coerenza, coesione e pertinenza alla traccia

Conoscenza dei contenuti

Correttezza morfosintattica e proprietà lessicale

SIMULAZIONI: CRITERI E MODALITÀ. Prima Prova (Italiano) Fin dagli scorsi anni scolastici la classe è stata addestrata ad affrontare le diverse tipologie della prova scritta d'italiano; tali tipologie sono state regolarmente somministrate in occasione delle consuete prove in itinere. Già in terza e quarta, sono state effettuate due simulazione comuni a tutte le classi di pari grado dell'Istituto. Nel corso del presente a.s., gli alunni sono chiamati a svolgere, contemporaneamente ai loro compagni di tutte le altre sezioni, una Simulazione di prima prova su tutte le tipologie e gli ambiti previsti, nell’arco dell’intera mattinata. Data della prova: 14 Maggio 2014 Seconda Prova (Pedagogia) Nel corso del presente a.s., gli alunni sono chiamati a svolgere, contemporaneamente ai loro compagni di tutte le altre sezioni, una Simulazione della seconda prova, nell’arco dell’intera mattinata. Data della prova: 15 Maggio 2014 Terza prova La classe ha affrontato nel corso dell'anno due prove di simulazione della terza prova scritta, una per quadrimestre; nel presente anno scolastico, su delibera del Consiglio di Classe, è stata scelta la tipologia B (prova pluridisciplinare): nel primo quadrimestre, è stata somministrata una prova articolata in cinque discipline, per ciascuna delle quali sono stati previsti due quesiti, cui rispondere in un massimo di 10 righe; nel secondo quadrimestre, è stata somministrata una prova articolata in quattro discipline, per ciascuna delle quali sono stati previsti tre quesiti, cui rispondere in un massimo di 10 righe. Per lo svolgimento delle prove, in entrambi i casi, sono state concesse quattro ore di tempo ed è stato autorizzato l’uso di alcuni strumenti di lavoro: dizionario di Italiano e il dizionario monolingue per la Lingua Straniera. Nella scelta dei contenuti della prova simulata ogni docente ha agito per lo più autonomamente. Per la valutazione di queste prove è stato adottato il seguente criterio: ciascun docente ha valutato la prova relativa alla propria disciplina, le separate valutazioni sono state quindi sommate per stabilire la valutazione globale di ogni studente. La seguente tabella riporta il calendario delle simulazioni e le discipline coinvolte: Data Discipline coinvolte 1 16/12/2013 Filosofia, Biologia, Inglese, Matematica, Storia dell’Arte. 2 28/04/2014 Filosofia, Matematica, Inglese, Storia dell’Arte.

Il testo delle prove è allegato al presente documento.

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1.6 Attività complementari La classe nel corso del triennio: Ø ha intrapreso esperienze lavorative partecipando a stage facoltativi di 4-6 settimane

presso vari enti pubblici nel periodo estivo (estate 2011-12 e 2012-13) e stage obbligatori di 5 giorni presso asili nido e scuole dell'infanzia (2012 e 2013);

Ø ha seguito facoltativamente i corsi per peer educator Ø ha attivato lo sportello didattico per gli studenti della secondaria di primo grado presso

l’Istituto Comprensivo di Dolo (2014) Ø ha curato, organizzato e rappresentato una commedia in dialetto veneto "Tutta colpa del gatto"

di (giugno 2012); Ø ha aderito al progetto “educazione alla salute”, in particolare:

o progetto prevenzione dei tumori o progetto donazione del sangue

Ø ha effettuato le seguenti viaggi d'istruzione: o Firenze (2012); o Milano (2013)

Ø ha effettuato le seguenti visite guidate: o Fondazione psicopedagogica “Reggio child” (Reggio Emilia, 2014); o Mostra “Verso Monet” (Vicenza, 2014).

Ø ha assistito alle seguenti rappresentazioni teatrali o Macbeth (Teatro Goldoni, Venezia, 2012)

Ø ha partecipato e vinto l’edizione 2012-13 del Torneo d’Istituto “Botta e risposta” Ø si è classificata seconda all’edizione della competizione “Conoscenza della Bibbia” (2012) Ø ha seguito facoltativamente le lezioni pomeridiane sulla Letteratura italiana del Novecento

organizzate e tenute da alcuni docenti di Lettere del Liceo; Ø ha partecipato ai seguenti approfondimenti tematici:

o Soggetto psichico e legge Basaglia (2012) o “Una finestra sull’Oriente: l’Induismo” (2013-14) o “Lezione sulla pedagogia dell’inclusione: progetto LIS” (2014) o “Lezione-incontro sui diritti umani (Unicef)”

Ø ha partecipato alle seguenti conferenze in lingua inglese: o “Literature of the 1st war-poets”

Ø una parte della classe ha conseguito la certificazione ECDL Ø ha partecipato agli incontri di Orientamento organizzato dall’Università di Padova e di Venezia

(2014) Ø ha partecipato alla Family Run. Ø ha partecipato alle gare di atletica leggera su pista (2012 e 2013)

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PARTE SECONDA

LE DISCIPLINE

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RELIGIONE CLASSE : 5^H A.S. 2013-2014 DOCENTE: Furlan Luigi LIBRO DI TESTO: Tutti i colori della vita AUTORE: L. Solinas CASA EDITRICE: SEI ORARIO SETTIMANALE: 1 ORA Relazione finale del docente La classe VH di religione è costituita da 17 alunni, su un totale di 24 . Ha avuto continuità didattica con il medesimo insegnante per tutto il quinquennio del corso di studi. Dal punto di vista disciplinare il comportamento è sempre stato corretto anche se improntato più all’ascolto che ad una partecipazione effettiva. Nel corso del triennio la situazione è migliorata, gli alunni si sono dimostrati più partecipativi e coinvolti nelle proposte culturali proposte. Al biennio il programma si è concentrato maggiormente sul precisare il significato del fenomeno religioso e sulla figura di Gesù di Nazaret mentre al triennio ci si è soffermati sulle relazioni del cristianesimo con i fenomeni culturali (storia, arte, scienza, letteratura, feste, tradizioni) e storici italiani ed europei del passato e di oggi. Il programma di quinta si è focalizzato invece su alcuni momenti della storia del cristianesimo nel XIX secolo. La classe ha partecipato al concorso “Conoscenza della Bibbia” nell'anno scolastico 2011/2012 classificandosi seconda, nella stesso anno ha partecipato ad un viaggio di istruzione a Firenze. Le tematiche toccate si sono prestate facilmente per approfondimenti con le materie umanistiche quali italiano, storia e filosofia, ma non sono mancati collegamenti con il campo scientifico, soprattutto durante il quarto anno (bioetica, sviluppo della comunicazione, ecologia, guerra e pace). Per quanto riguarda il sapere (conoscenza) e il saper fare (abilità) gli alunni hanno imparato a conoscere e a confrontare i rapporti fra lo sviluppo del cristianesimo e i grandi momenti storici e culturali del XX secolo, crescendo così nella conoscenza e nella comprensione dell’essere umano e della realtà che lo circonda prendendo in considerazione anche angolature diverse che mettono in rilievo l’importanza della dimensione spirituale. Per quanto riguarda il saper essere (competenze) si è cercato di favorire lo sviluppo di un confronto sereno e rispettoso delle varie scelte religiose e umane presenti nella classe stessa e di apprezzare la varietà e la ricchezza dei diversi cammini spirituali intrapresi dall’uomo nella sua storia. La conoscenza dei contenuti non può dirsi omogenea per cui il profitto della classe può essere così suddiviso:

1 – Un certo numero di alunni ha raggiunto un buon livello di conoscenza dei contenuti e anche una discreta capacità di rielaborazione dei medesimi. La loro partecipazione al dialogo educativo è sempre stata costante e coinvolgente.

2 – Un secondo gruppo di alunni, la maggior parte, ha sempre mostrato attenzione dimostrando di aver assimilato i contenuti proposti sul piano formale, ma ha partecipato saltuariamente al dialogo educativo, preferendo di più l’ascolto.

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Contenuti

La Chiesa dopo la breccia di Porta Pia (1870) la nascita della questione romana

Il periodo dei Concordati

La Chiesa di fronte ai totalitarismi del XIX secolo

L’ateismo moderno: Marx, Freud, Nietzsche

La Chiesa dopo la II guerra mondiale

La guerra fredda, la contrapposizione est-ovest

La decolonizzazione e l’emergere del terzo mondo

La contestazione giovanile nel ’68

Il Concilio Vaticano II

Le nuove forme di religiosità emergenti dopo la seconda guerra mondiale

Metodologia Si è preso spunto dalla vita di tutti i giorni, riflettendo sugli interrogativi che i fatti storici e culturali ponevano agli alunni, si è passati poi ad informazione (il più correttamente possibile) sui fatti accaduti, cercando di cogliere di ognuno gli aspetti più caratterizzanti e specifici. Si è fatto ricorso a materiale fotocopiato fornito dal docente, si sono visualizzati i seguenti video-films: Il sorpasso, Operazione Walchiria, Quasi amici, L’esorcismo di E. Rose. Le lezioni sono state quasi tutte di tipo frontale, ma si è cercato sempre di stimolare il dialogo educativo sia tra gli alunni, sia con l’insegnante.

Valutazione

La valutazione tiene conto della conoscenza dei contenuti ( è stata effettuata una verifica scritta finale), del linguaggio specifico, dell’attenzione, dell’interesse, dell’impegno, della partecipazione e viene espressa mediante i seguenti giudizi: Ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, insufficiente

Dolo (VE) 15/05/2014 Luigi Furlan

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ITALIANO CLASSE: 5^H A.S. 2013-2014 DOCENTE: Carratelli Carlo LIBRO DI TESTO: Rosa fresca aulentissima, Loescher, voll. 2 – 3A – 3B AUTORI : Bologna-Rocchi CASA ED.: Loescher ORARIO SETTIMANALE: 4 ORE RELAZIONE SULLA CLASSE Insegno Italiano in questa classe a partire dal III anno (a.s. 2011-2012). Il docente che mi ha preceduto nel biennio ha svolto un proficuo lavoro di motivazione del gruppo-classe, favorendo l’interesse e la curiosità per la disciplina. Non mi è stato dunque difficile innescare un dialogo educativo intorno ai temi, ai motivi e alle forme che caratterizzano l’educazione letteraria. È stato nondimeno necessario ricalibrare il metodo di apprendimento degli alunni e di approccio con il testo, a mio avviso troppo ancorato alle indicazioni del manuale, per volgerlo più direttamente all’interrogazione delle peculiarità dei testi, delle loro configurazioni tematiche, formali e stilistiche. Nonostante l’impegno profuso in questa direzione, tale percorso non può dirsi tuttora compiuto, per un insieme di ragioni che attengono alle caratteristiche e allo stile di apprendimento della classe: una radicata tendenza a partire dal generale per “riconoscere” il particolare; molta difficoltà nell’osservare e nel comparare oggetti e situazioni diverse; una evidente rigidità nel processo di astrazione e di elaborazione concettuale; competenze espressive ed argomentative molto fragili e insicure. Ridiscutere e modificare queste abitudini è stato, di fatto, il senso complessivo del mio lavoro, nella consapevolezza che non fosse opportuno né praticabile pretendere di consumare rivoluzioni metodologiche, quanto piuttosto di assecondare e valorizzare altre qualità del gruppo-classe: la disponibilità umana, la curiosità, la propensione a tradurre in azioni e relazioni le suggestioni fornite dai testi e dagli scenari culturali. Se si considerano i livelli di partenza, i progressi, da parte di quasi tutti gli alunni, sono innegabili, sia sul piano espressivo che nella capacità di dialogare con i testi: solo un piccolo gruppo, tuttavia, ha conseguito una reale autonomia e padronanza nell’applicazione non meccanica di strategie analitiche e argomentative, operando raffronti e collegamenti interdisciplinari; la maggior parte della classe si assesta a un livello di sufficienza più o meno solida; un gruppo di 5-6 studenti risulta, infine, ancora molto incerto e fragile, anche a causa di un impegno incostante e superficiale. LINEE METODOLOGICHE DI INSEGNAMENTO Il proposito fondamentale del mio insegnamento è stato quello di impostare una metodologia di interrogazione del testo sufficientemente solida, e nel contempo duttile, da consentire il collegamento tra il piano dell’osservazione e quello dell’interpretazione e, in secondo luogo, quello tra il contesto da cui il testo proviene e quello dal quale proviene lo studente. Per far ciò, considerate le difficoltà sopra menzionate, è stato necessario abbandonare, almeno in parte, l’ottica dell’educazione letteraria in chiave storicistica, per orientarla a un più libero dialogo con i testi, dai quali si è cercato di spremere i nessi che potessero trovare riscontro nel contesto sociale e culturale della contemporaneità. Il momento centrale dell’apprendimento è stato dunque sempre la lettura e il dialogo con i testi. La ricostruzione della poetica dell’autore o del contesto storico-culturale è avvenuta in un secondo momento, a partire dalle informazioni ricavabili dai testi, grazie a schematiche sintesi, mappe

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concettuali e alla lettura domestica e autonoma del profilo del manuale da parte degli studenti. Spesso trascurate sono dunque risultate le biografie degli autori, a meno che queste fossero ritenute indispensabili per la decodifica e interpretazione dei testi (esempio: Foscolo, Pascoli). Degli autori non si è mai perseguita né richiesta, nelle verifiche scritte e orali, la conoscenza integrale delle opere; non si è mai cercato, inoltre, - con l’eccezione parziale, forse, del solo Leopardi - di restituire un ritratto organico della personalità dell’autore, né una panoramica esaustiva della sua evoluzione stilistica: le singole opere, o parti di esse, sono stati invece inseriti in percorsi tematici o di genere, volti a evidenziare i mutamenti culturali rispetto a una determinata problematica (es: il “progresso”, la concezione del “Vero”, l’evoluzione del concetto di “bello”, il rapporto con il pubblico, ecc.) oppure a scandire le tappe della “tendenza storica del linguaggio” (es: l’involuzione del “romanzesco” e della figura del Narratore nella prosa, la progressiva destrutturazione delle norme metriche e sintattiche nella lirica, ecc.). Necessaria conseguenza di questa impostazione, oltreché di una cronica carenza di tempo a disposizione, è stata la necessità di operare tagli profondi e talvolta dolorosi (es: le Odi e le Grazie di Foscolo, le tragedie manzoniane, il Mastro don Gesualdo o la produzione rusticana di Verga, la Scapigliatura, per citarne solo alcuni). I testi della letteratura del Novecento, in modo particolare, sono stati selezionati in modo del tutto funzionale al percorso sull’evoluzione delle tecniche espressive. È stata inoltre scoraggiata, negli studenti, la propensione sopra ricordata alle definizioni generali dei movimenti (“il Romanticismo è…”, “il Simbolismo è…”), per concentrarsi sempre sull’individualità del testo, sottolineando come tali etichette rispondono, nella maggioranza dei casi, a ricostruzioni critiche di comodo effettuate a posteriori. VERIFICHE Per quanto concerne le interrogazioni orali, ho cercato di attenermi il più possibile alle seguenti richieste, che spero utile sintetizzare per orientare un dialogo volto a valorizzare gli studenti:

1) Avvio dalla lettura di un testo, o parte di esso, seguita da una breve contestualizzazione e da una sintesi del suo contenuto informativo.

2) Individuazione dei caratteri fondamentali (tematici e formali) del testo in questione, attraverso esemplificazioni e puntuali riscontri testuali.

3) Sollecitazione della dimensione intertestuale, basata sul confronto e sulla individuazione di affinità od opposizioni tematiche e/o di genere.

4) Individuazione degli stilemi di un autore o di una linea letteraria, anche attraverso l’attribuzione argomentata di testi non noti.

Per quanto riguarda le verifiche scritte, nel corso dei tre anni, ci si è naturalmente preoccupati di addestrare la classe allo svolgimento della prima prova, configurando le prove scritte tanto nella forma dell’analisi del testo, quanto in quella del saggio breve. L’articolo di giornale, invece, è stato affrontato soltanto l’ultimo anno. Sin dalla terza gli studenti sono stati sottoposti a una parziale simulazione d’Istituto dell’Esame di Stato nell’ambito del progetto “Italiano per classi parallele”. Per quanto riguarda l’analisi del testo (tipologia “A”), ho abituato gli studenti a confrontarsi con testi non noti degli autori trattati; ho, inoltre, sempre raccomandato di ancorare le osservazioni al testo, cercando di evitare l’arido elenco di rilievi formali per mettere invece in evidenza la loro funzione espressiva. In linea generale, la corretta comprensione del testo risulta ancora il principale ostacolo al superamento della prova. Per quanto riguarda la tipologia “B”, ho lavorato, con grande profusione di impegno e di tempo, sulla lettura, analisi, schedatura e “spremitura” del dossier, raccomandando l’elaborazione delle informazioni ricavate dai documenti attraverso mappe, tabelle, schemi; altrettanto impegno, anche in classe, è stato speso per la riorganizzazione e strutturazione delle idee prodotte attraverso una pianificazione del testo (la cosiddetta “scaletta”). Tutto ciò per scongiurare l’errore più frequente, a mio modo di vedere: la stesura di un collage male assortito di citazioni, esplicite e non, tratte dai documenti del dossier. Tuttavia, proprio l’elaborazione dei contenuti del dossier e la pianificazione

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del testo hanno rappresentato senz’altro gli impegni più problematici per la maggioranza degli studenti, complicati da una padronanza espressiva incerta proprio sul piano della coesione e della fluidità logico-sintattica del testo. Anche in questo ambito, tuttavia, i risultati ottenuti andrebbero commisurati con i livelli di partenza e con i progressi maturati. Per l’articolo di giornale, si è lavorato sullo stile giornalistico (sintassi nominale, periodare paratattico, uso dei tempi verbali, ecc.) e sulla struttura del testo (titolazione, lead, attualizzazione, ecc.). Nell’articolo, come peraltro previsto, si è indicato come necessario l’utilizzo di una sola fonte scelta fra quelle proposte. Per il saggio breve, vista la frequente disomogeneità delle fonti ministeriali, si è raccomandato sempre di scegliere soltanto quelle funzionali alla propria argomentazione, trascurando quelle che avrebbero reso la stessa meno coerente. Si è invece sempre incoraggiato l’uso di fonti e conoscenze proprie dello studente, purché pertinenti. Si fornisce di seguito, comunque, una schematica sintesi delle indicazioni dell’insegnante a questo riguardo, formulata e condivisa a livello di dipartimento:

saggio breve   articolo di giornale - Il saggio breve “scolastico” sia ideato più

modestamente come scheda di approfondimento, di carattere argomentativo o anche semplicemente espositivo-descrittivo; da evitare un’insostenibile destinazione specialistica; - la nota (numero della nota, autore, titolo, data ecc.) può essere disposta a piè di pagina o a fine testo o nel corpo del discorso (tra parentesi o inserita nell’enunciato, purché non sia un susseguirsi di monotoni e ravvicinati “come afferma …” o di parentesi); - è possibile trascurare i documenti non funzionali alla propria argomentazione; - si faccia ricorso alle citazioni, debitamente virgolettate, per evidenziare passaggi o espressioni significative, non per allungare l’elaborato; ogni citazione va dunque “consumata”: è necessario svilupparla, o commentarla, o metterla in relazione con altre idee, posizioni, esempi, ecc. - il registro sia ragionevolmente sostenuto da lessico preciso, sintassi mediamente ipotattica, connettivi efficaci, paragrafazione corretta; - nel saggio breve si eviti la scrittura in prima persona; - lo studente, se è in grado, si avvalga di conoscenze ulteriori, purché pertinenti, che diano profondità al suo scritto; - la titolazione può essere minima (cioè senza occhiello e sottotitolo) ma sia chiara nella comunicazione e coerente con il tema trattato; - sono accettabili destinazioni editoriali come: B1 schede in un manuale di letteratura (Percorsi tematici ; Echi nel tempo ; Approfondimento; La parola chiave ecc. ); interventi per i B2, B3, B4 in “Focus”, in inserti tematici di periodici, in ricerche o capitoli di tesine, in siti come” Student.it” o “Studentville.it” ecc.

- l’articolo di giornale è accettabile anche come recensione di una pubblicazione, di uno spettacolo, di una mostra ecc. o anche come intervista; - sia vicino o prenda spunto da notizie o a da fenomeni d’attualità; la titolazione, anche se “calda”, permetta di comprendere l’argomento e l’occasione che la produce; - se si presenta esplicitamente come articolo d’opinione/commento, può ricorrere alla prima persona e assumere un tono ironico o adeguatamente provocatorio, purché argomentato e rispettoso; - il dossier può essere utilizzato anche in minima parte (un documento) per essere rinforzato da conoscenze e ideazioni personali coerenti e credibili, come immagini, tabelle, schemi ecc. - il linguaggio sia adeguato al lettore ipotizzato e ai caratteri del giornale/rivista/portale/blog ecc.; - sono accettabili destinazioni come: il giornalino scolastico o un blog di discussione ( lo stile sia adeguato ai lettori), le sezioni specifiche di un quotidiano (ad esempio, nel “Corriere della Sera”: Primo piano; Idee ed opinioni; Focus; Nuovi linguaggi; L’intervista; Cultura ; Terza pagina; Eventi; Spettacoli); lettere al direttore; editoriale ecc.; settimanali di varia natura (Oggi, Gente, Donna moderna , Vanity Fair, Panorama, Espresso, Famiglia Cristiana…), periodici locali ( per esempio “La Piazza” ) ecc.  

Finalità educative generali dell’insegnamento. 1. Acquisire consapevolezza della complessità del fenomeno letterario, in particolare come forma di conoscenza del reale e di rapporto con il reale. 2. Conoscere direttamente i testi rappresentativi della tradizione letteraria italiana dell’Ottocento e del Novecento. 3. Motivare l’alunno a coltivare il proprio gusto estetico e il piacere dell’incontro con il testo

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letterario, producendo i primi giudizi critici. 4. Acquisire, all’interno dei linguaggi specifici dei diversi campi culturali, il sistema della lingua italiana, nella forma d’uso e letteraria, nella ricezione e nella produzione, sia orale che scritta. 5. Collaborare all’acquisizione del senso di responsabilità e dignità personale attraverso lo sviluppo di una capacità di comunicazione sia orale che scritta corretta, seria, costruttiva, adeguata alla propria personalità nei limiti dell’equilibrio con l’esterno/altro. Obiettivi didattici specifici. Strettamente collegati tra loro e interagenti, sono comunque riferibili a tre settori. 1.0 Riflessione sulla letteratura: lo studente dovrà essere in grado di:

1.1 riconoscere i caratteri specifici del testo letterario (tipologia, procedimenti formali, ecc.), la sua polisemia (i livelli del testo: tematico, simbolico, ideologico, lessicale, morfosintattico, stilistico, metrico, cfr. 2.2);

1.2 riflettere sul concetto di sistema letterario come complesso di relazioni intratestuali e intertestuali, in prospettiva diacronica e sincronica;

1.3 saper condurre un’analisi extratestuale ossia saper individuare le connessioni del testo con il sistema storico e culturale (mentalità collettiva, produzione di idee, eventi, istituzioni) e con altri diversi sistemi culturali (pensiero filosofico, scientifico e tecnico);

1.4 riutilizzare materiali di studio diversificati attinenti all’area della storia e della critica letteraria per la formulazione di un personale giudizio critico sul fatto letterario analizzato

2.0 Analisi e contestualizzazione del testo: lo studente dovrà essere in grado di: 2.1 condurre un’esplicita lettura logica del testo (parafrasi ragionata) come prima forma

di interpretazione del suo significato 2.2 eseguire un’analisi che evidenzi:

i. il rilevamento del tema o del sistema tematico ii. il rapporto tra significato e significante iii. una contestualizzazione del testo nei termini sopra indicati

2.3 ricordare il testo nei suoi tratti più significativi 3.0 Competenze e conoscenze linguistiche: lo studente dovrà possedere con sufficiente

sicurezza tutte le competenze indicate per la classe precedente, con attenzione ulteriore all’utilizzo di uno strumento linguistico oltre che corretto, anche efficace.

LINEE GENERALI DEI CONTENUTI:

1. Il rapporto tra individuo e realtà (società, politica, natura, amore, morte) tra Neoclassicismo e Romanticismo

2. La ricerca degli ideali - la Storia, il Vero, la Virtù, l’Infinito, il Bello, la Poesia - e l’impatto con il reale: Foscolo, Manzoni, Leopardi.

3. L’illusione scientifica nella letteratura (Naturalismo, Verismo) e la critica al progresso (Verga, Pasolini).

4. Ritorno dell’irrazionale e il superamento del Positivismo: sensi e forme del simbolo. (Simbolismo, Decadentismo). Fenomenologia del poeta decadente: il vate, il veggente, l’esteta, il superuomo, il fanciullo (D’Annunzio; Pascoli).

5. Le Avanguardie, la contestazione della tradizione, lo scivolamento verso la “prosa”: il Futurismo, la “linea crepuscolare”.

6. Tre linee della poesia novecentesca: 1) dalla poesia della parola alla poesia pura: Ungaretti; 2) la poesia delle cose o dell’oggettivazione allegorica: Montale; 3) la poesia narrativa o “anti-novecentista”: Saba.

7. La “decostruzione del romanzesco” e le complicazioni filosofiche nella letteratura dell’io dissociato (Pirandello; Svevo).

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PROGRAMMA DETTAGLIATO (testi e contesti)

MODULO 1. IL RAPPORTO TRA INDIVIDUO E REALTÀ (SOCIETÀ, POLITICA, NATURA, AMORE, MORTE) TRA NEOCLASSICISMO E ROMANTICISMO. Riferimenti manualistici (lettura autonoma da parte dello studente): IL GUSTO NEOCLASSICO: Tra Neoclassicismo e Romanticismo (p.420); L’estetica neoclassica: la bellezza nell’armonia (pp.420-421); Verso il gusto romantico: frammentismo e rovine (pp. 429-431); La riflessione sul sublime (pp. 433-434). IL GUSTO ROMANTICO: Nascita e diffusione del Romanticismo in Europa (pp. 435); L’immaginario romantico (pp. 436-438); Il desiderio di desiderare (pp. 439-440); Tra poesia e filosofia (pp. 440-442); Generi e canali di diffusione della cultura (pp. 442-443); L’immaginazione romantica (pp. 443); Il primato della musica (pp. 444). IL ROMANTICISMO DELLE NAZIONI: Il Romanticismo tedesco (pp. 446-449); Il Romanticismo inglese (pp. 465-466). IL ROMANTICISMO IN ITALIA: La ricezione del dibattito romantico in Italia (p. 481); La polemica fra classicisti e romantici (pp. 483-485).

J.J. Winkelmann: “La quieta grandezza del Laocoonte” da I pensieri sull’imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura

p. 422

J.W. Goethe: “Il patto con Mefistofele” da Faust pp. 452-454

Friedrich Schiller: “Poesia ingenua e poesia romantica” fotocopia

Novalis, “Nostalgia del medioevo cristiano” da Cristianità o Europa

fotocopia

A.W. von Schlegel: “Romanticismo e Cristianesimo”, da Vorlesungen über dramatische Kunst und Literature

fotocopia

Novalis: “Poesia e misticismo” da Frammenti e studi fotocopia

V. Hugo: "Mescolare il sublime al grottesco" dalla Prefazione al Cromwell

fotocopia

MODULO 2. LA RICERCA DEGLI IDEALI - LA STORIA, IL VERO, LA VIRTÙ, L’INFINITO, IL BELLO, LA POESIA - E L’IMPATTO CON IL REALE: FOSCOLO, MANZONI, LEOPARDI. Riferimenti manualistici (lettura autonoma da parte dello studente): UGO FOSCOLO: La vita (pp.538-541); Il pensiero e la poetica (pp.542-548); Le Ultime lettere di Jacopo Ortis (pp.550-554); I Sonetti (pp.564-565); Dei Sepolcri (pp.583-586). ALESSANDRO MANZONI: La vita e l’opera (pp.622-625); Il giansenismo e Manzoni (p.626); Il pensiero e la poetica (pp.627-633); Le tragedie (pp.649-650); Adelchi (pp.654-656); Scritti di teoria letteraria (pp.663); I Promessi Sposi: genesi e stesura del romanzo (pp.669-670); Le tre forme del romanzo (pp.671-674); Le caratteristiche del romanzo (pp.675-681). GIACOMO LEOPARDI: La vita e l’opera (pp.758-763); Il pensiero e la poetica (pp.675-778); I Canti: genesi, titolo e struttura (pp.779-780); Le partizioni interne (pp.780-785); L’idillio (p.786); La lingua dei Canti (p.787); Il canto e la poetica del vago (p.807); Le Operette morali (pp.858-863); Lo Zibaldone (pp.893-894).

UGO FOSCOLO

I Sonetti A Zacinto p. 570

Alla sera p. 566

In morte del fratello Giovanni. fotocopia

Le ultime lettere di Jacopo Ortis “L’esordio” (11/10/1797); p.557

“Il bacio” (14-15/05/1798); fotocopia

“Lettera da Ventimiglia” (19-20/02/1799, seconda parte) p.614

Dei Sepolcri Da I Sepolcri: vv. 1-50; 70-90; 151-154; 226-234; 279-295

p.587

ALESSANDRO MANZONI

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La poetica “Lettera sul Romanticismo” da Lettera al Marchese C. D’Azeglio

p. 665

“Storia, poesia e romanzesco” da Lettera a M. Chauvet p. 664

I Promessi Sposi L’introduzione

“La sventurata rispose”, dal cap. X

“La vigna di Renzo”, dal cap. XXXIII

“La madre di Cecilia” dal cap. XXXIV

“La fine e il sugo della storia”, dal cap. XXXVIII

Adelchi “La morte di Adelchi” dall’Adelchi, atto V, scena VIII, vv. 334-370)

p.660

GIACOMO LEOPARDI

La poetica e lo Zibaldone «Io ho conosciuto intimamente una madre...» dallo Zibaldone (25/11/1820);

fotocopia

«Qui tutto è insensataggine e stupidità» dalle Lettere (30/04/1817);

fotocopia

“Natura e ragione; antichi e moderni” dallo Zibaldone di pensieri (1817-1818; 1-2 luglio 1820; 8 marzo 1821)

fotocopia

“Piacere, immaginazione, illusioni, poesia” dallo Zibaldone (12-13 luglio 1820)

fotocopia

«Entrate in un giardino di piante...» dallo Zibaldone (19-22 Aprile 1826)

fotocopia

«Contraddizione spaventevole...» dallo Zibaldone (16 Ott.1821)

fotocopia

“Le voci dell’illusione” dallo Zibaldone (p.109-111) p. 895

“La poetica del vago, dell’indefinito, del ricordo”, dallo Zibaldone

p.901

Le Operette morali Dialogo della Natura e di un islandese p.869

Dialogo di Tristano e di un amico (selezione) p.886

I Canti L’infinito p.799

Alla luna fotocopia

A Silvia p.808

Canto notturno di un pastore errante dell’Asia p.823

A se stesso p.839

La ginestra o il fiore del deserto (vv. 1-202) p.842

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MODULO 3. L’ILLUSIONE SCIENTIFICA NELLA LETTERATURA (NATURALISMO, VERISMO) E LA CRITICA AL PROGRESSO (VERGA, PASOLINI). Riferimenti manualistici (lettura autonoma da parte dello studente): 3A: ALLE RADICI DELL’ITALIA MODERNA: UNA CULTURA E UNA LINGUA PER L’ITALIA UNITA. Il contesto europeo (pp.18-21); L’Italia nella seconda metà dell’Ottocento (pp.21-24); Intellettuali e letteratura in Italia (pp.25-26); I generi letterari in voga (pp.28-30); Il dibattito intorno alla lingua nell’Italia unita (pp.30-32). LA CULTURA DEL POSITIVISMO: Il pensiero “positivo: contesto e protagonisti (pp.58-61); Positivismo e letteratura (pp.63-64). IL ROMANZO EUROPEO: Il romanzo, genere guida dell’Ottocento (pp.68-70); Il romanzo in Europa (pp.72-74); Stendhal e il romanzo realista (pp.74-75); Balzac e la Commedia umana (pp.78-79); Flaubert e il principio dell’impassibilità narrativa (pp. 82-83); Zola: il “pittore della corruzione” (pp.87-88). VERGA: La vita (pp.164-167); Il pensiero e la poetica (pp.168-174); Verso il Verismo: le novelle (pp.182-183); I Malavoglia: una lunga gestazione (pp.216-218); Il romanzo (pp.218-222). [3B] PASOLINI: La vita (pp.536-539); Il pensiero e la poetica (pp.539-544); La narrativa (Ragazzi di vita) (pp.544-547); La poesia (Poesie a Casarsa e Ceneri di Gramsci) (555-557)

Il Naturalismo Zola: “Romanzo e scienza: uno stesso metodo” da Il romanzo sperimentale

p.65

Zola: “La commercializzazione come democratizzazione” da Il romanzo sperimentale

fotocopia

E. e J. De Goncourt: “Il romanzo come studio sociale” dalla Prefazione a Germinie Lacertaux

fotocopia

VERGA

La poetica Fantasticheria da Vita dei campi fotocopia

“Il ciclo dei Vinti” dalla prefazione ai Malavoglia p.175

Le novelle (Vita dei campi)

Rosso Malpelo p.185

I Malavoglia “La famiglia Malavoglia”, dal cap. I p.225

“L’addio”, dal cap. XV p.236

PASOLINI

Poesie a Casarsa (La meglio gioventù)

Il ninì muart fotocopia

Le ceneri di Gramsci Il pianto della scavatrice (I; VI) fotocopia

Ragazzi di vita Stralci dal romanzo (l’incipit, il furto nell’orto, la morte di Genesio)

fotocopia

MODULO 4. RITORNO DELL’IRRAZIONALE E IL SUPERAMENTO DEL POSITIVISMO: SENSI E FORME DEL SIMBOLO. (SIMBOLISMO, DECADENTISMO). FENOMENOLOGIA DEL POETA DECADENTE: IL VATE, IL VEGGENTE, L’ESTETA, IL SUPERUOMO, IL FANCIULLO (D’ANNUNZIO; PASCOLI). Riferimenti manualistici (lettura autonoma da parte dello studente): IL DECADENTISMO: Il quadro storico-culturale (pp.282-285); I caratteri della modernità (pp.288); Decadentismo e modernità (pp.289-291); L’Estetismo (pp.292-293); La poesia nel Decadentismo (pp.299-303). GIOVANNI PASCOLI: La vita (pp.396-399); Il pensiero e la poetica (pp.399-404); Il fanciullino (pp.407-408); Myricae (pp.410-411); Canti di Castelvecchio (p.422). GABRIELE D’ANNUNZIO: La vita (pp.332-337); Il pensiero e la poetica (pp.338-340); D’Annunzio prosatore (p.344); Il piacere (pp.345-347); Le Laudi (p.363); Alcyone (p.367-368).

La poetica simbolista europea Mallarmé: “La commercializzazione come degradazione” da Eresie artistiche

fotocopia

Huysmans: “La realtà sostitutiva” da Controcorrente fotocopia

Baudelaire: Epigrafe per un libro condannato, dai Fiori del male

fotocopia

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Baudelaire: “Poeti e borghesi”, dai Diari intimi fotocopia

Baudelaire: L’albatro dai Fiori del male p.306

Baudelaire: Corrispondenze dai Fiori del male p.307

Rimbaud: Vocali p.315

Baudelaire: «Perdita d’aureola» da Lo spleen di Parigi p.305

Mallarmé: A la nue accamblante fotocopia

GIOVANNI PASCOLI

La poetica “La poetica pascoliana” da Il fanciullino p.408

Myricae Il lampo fotocopia

Il tuono p.421

L’assiuolo p.418

Novembre fotocopia

I Canti di Castelvecchio La mia sera p.427

GABRIELE D’ANNUNZIO Il piacere “L’attesa” (cap. I) p. 348

Alcyone La pioggia nel pineto p.372

MODULO 5. LE AVANGUARDIE, LA CONTESTAZIONE DELLA TRADIZIONE, LO “SCIVOLAMENTO VERSO LA PROSA”: IL FUTURISMO, LA “LINEA CREPUSCOLARE”. Riferimenti manualistici (lettura autonoma da parte dello studente): L’ETÀ DELL’INCERTEZZA: L’età dell’ansia (pp.462-465); Freud e la fondazione della psicoanalisi (pp.466-467); La crisi della scienza (pp.469-471); Gli effetti della crisi: arti e letteratura (pp.471-472); La memoria e l’oblio: Proust (pp.472-473); Joyce: il romanzo esploso (pp.475-476); Virginia Woolf e la “scrittura femminile” (p.478); l’assurdo e l’abisso: Kafka (pp.480-482); Il mito dell’Austria felix (pp.485-489). LE AVANGUARDIE STORICHE NELL’INTRECCIO DELLE ARTI: Le avanguardie storiche (pp.498-499); Incroci: Cubismo e Futurismo (pp.499-505); L’arte prima e dopo la guerra (pp.510-512); Lo spettacolo dell’uomo meccanico (pp.512-514); Protagonisti del teatro del Novecento (p.516). LA CULTURA ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO: L’Italia all’inizio del secolo (pp.526-528); L’Italia del primo dopoguerra e il fascismo (pp.530-531); L’intellettuale italiano fra le due guerre (pp.532-534). [3B] LA “LINEA DEL CREPUSCOLO”: La poesia italiana fra innovazione e tradizione: il “crepuscolarismo” (pp.18-22).

Le avanguardie e il Futurismo Marinetti: Primo manifesto del futurismo p.505

Marinetti: Manifesto tecnico della letteratura futurista p. 507

Marinetti: Battaglia peso+ odore p. 30 (3B)

La “linea del crepuscolo” Corazzini: Desolazione del povero poeta sentimentale (dal Piccolo libro inutile), vv. 1-18

p. 60

Palazzeschi: Chi sono? dai Poemi p. 24

MODULO 6. TRE LINEE DELLA POESIA NOVECENTESCA: 1) DALLA “POESIA DELLA PAROLA” ALLA “POESIA PURA”: UNGARETTI; 2) LA “POESIA DELLE COSE” O DELL’OGGETTIVAZIONE ALLEGORICA: MONTALE; 3) LA POESIA NARRATIVA O “ANTI-NOVECENTISTA”: SABA. Riferimenti manualistici (lettura autonoma da parte dello studente): UNGARETTI: La vita (pp.86-89); Il pensiero e la poetica (pp.89-91); L’Allegria (pp.95-98); Il sentimento del tempo (pp.120-122); MONTALE: La vita (pp.132-135); Il pensiero e la poetica (pp.136-142); Lessico e sintassi nella poesia montaliana (p.143-144); Ossi di seppia (pp.146-148); Le occasioni (pp.161-165); SABA: La vita (pp.194-197); Il pensiero e la poetica (pp.198-200); Il Canzoniere (pp.201-204).

UNGARETTI: dalla “poesia della parola” alla “poesia pura”

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Dolo, 15 Maggio 2014

Il docente,

L’Allegria Veglia p. 102 Natale fotocopia Sono una creatura p. 104 Commiato p. 114

Il sentimento del tempo Lago luna alba notte fotocopia MONTALE e la “poesia delle cose” Non chiederci la parola p. 155

I limoni p. 151 Meriggiare pallido e assorto p. 157 Spesso il male di vivere ho incontrato p. 160 Cigola la carrucola del pozzo fotocopia

Le occasioni Non recidere, forbice, quel volto p. 170 SABA e la “poesia narrativa” Il Canzoniere Amai p.219

Città vecchia p.223 MODULO 7. LA DECOSTRUZIONE DEL “ROMANZESCO” E LE COMPLICAZIONI FILOSOFICHE NELLA LETTERATURA DELL’IO DISSOCIATO (PIRANDELLO, SVEVO). Questo modulo sarà sviluppato dopo il 15 Maggio e l’elenco dei testi a esso relativi, controfirmato dai rappresentanti di classe, verrà allegato al presente documento.

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LATINO CLASSE : 5^H A.S. 2013-2014 DOCENTE: Carratelli Carlo LIBRO DI TESTO: Poeti e Scrittori latini, vol. 3 AUTORI: G. Casillo – R. Urraro CASA EDITRICE: Bulgarini ORARIO SETTIMANALE: 2 ORE RELAZIONE SULLA CLASSE Insegno Latino in questa classe a partire dal IV anno (a.s. 2012-2013). Ho potuto constatare subito come la preparazione della classe, riguardo la dimensione linguistica della disciplina, e in particolare riguardo la padronanza delle strutture morfosintattiche, risultasse assai lacunosa. L’esiguità della disponibilità oraria (2 ore in Quinta), nonché il congruo spazio da riservare alla dimensione letteraria e formativa della materia, mi hanno così convinto a rinunciare a un recupero sistematico delle conoscenze e delle competenze di traduzione, puntando piuttosto sull’analisi e il commento dei testi letterari in lingua latina, da cui di volta in volta ho preso spunto per alcuni approfondimenti di natura grammaticale, funzionali comunque al riconoscimento degli intenti espressivi dell’autore. L’autonomia degli alunni nella traduzione dal Latino di testi non noti è perciò piuttosto limitata; più sviluppate risultano invece le capacità di individuare le relazioni fra testo e contesto socio-culturale, e di commentare dal punto di vista tematico i testi in lingua latina affrontati in classe sotto la guida del docente. LINEE METODOLOGICHE DI INSEGNAMENTO Se durante il quarto anno tutti i testi affrontati – sia in prosa sia in versi – sono stati letti, tradotti e analizzati in lingua originale, in Quinta, dove la disponibilità oraria si è ulteriormente contratta, ho ritenuto opportuno alternare lo studio dei testi in lingua alla lettura e commento di testi della latinità in traduzione italiana. Affrontati gli autori dell’età augustea in quarta, ho potuto cominciare il programma di quinta con gli autori dell’età giulio-claudia: la selezione, peraltro limitata, degli autori e dei testi è, comunque, stata effettuata sulla base della possibilità di effettuare collegamenti con le problematiche fondamentali che caratterizzano l'indirizzo del curricolo formativo delle alunne: l'educazione e la psicologia. Ecco che autori come Fedro e Quintiliano, oppure percorsi tematici come quello sul tempo e la memoria, o quello sul valore ludico della narrazione nel Satyricon, hanno impegnato gli alunni in un approccio interdisciplinare e non specialistico, maggiormente incentrato sui temi piuttosto che sulle forme.

VERIFICHE Colloqui orali; verifiche strutturate; questionari a risposta aperta; traduzioni di testi noti; analisi del testo. Criteri per la correzione delle traduzioni: comprensione del testo, riconoscimento della struttura morfosintattica, proprietà lessicale. Criteri per la valutazione delle prove orali: conoscenza dei contenuti, proprietà di traduzione dei testi, capacità di analisi, capacità di collegamento testo-contesto, capacità di collegamenti interdisciplinari.

OBIETTIVI DISCIPLINARI Al termine del percorso lo studente:

• ha acquisito una padronanza della lingua latina sufficiente a orientarsi nella lettura, diretta o in traduzione con testo a fronte, di alcuni testi rappresentativi scelti sul piano tematico in relazione all’indirizzo di studi;

• sa stabilire dei confronti tra lingua latina e italiana per evidenziarne affinità e differenze; • sa individuare le relazioni fra testo, contesto socio-culturale, genere letterario. • sa comprendere, analizzare e commentare dal punto di vista formale e tematico testi noti in lingua

latina. • sa individuare le relazioni fra testo, contesto socio-culturale, genere letterario.

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CONTENUTI DISCIPLINARI DI LATINO

MODULO 1: PERCORSO DI GENERE: LA FAVOLA. La favola da Esopo a Fedro: caratteristiche, struttura, scopi. Fedro e l'età giulio-claudia. Invenzione ed elaborazione autonoma di una favola sul modello di Fedro. Riferimenti manualistici (lettura autonoma da parte dello studente): L’ETÀ GIULIO-CLAUDIA: Gli imperatori di casa giulio-claudia secondo gli storici antichi e quelli moderni (p.10); Mutamenti istituzionali nell’impero (pp. 11-12); La nascita della borghesia (pp.12-13); Mutamenti culturali nell’impero (pp.16); Crisi del classicismo (pp.16-17); Fedro: la protesta degli umili; Uno schiavo colto, dallo spirito mordace (p.30); Fedro e la tradizione favolistica (p.31-34); Punto di vista del poeta e favola come protesta (pp.34-35; Caratteristiche strutturali e stilistiche delle favole (p.35)

Fedro Prologo al Libro I, in italiano fotocopia

Un lupo, un agnello, un torrente (I, 1, in latino): traduzione, analisi, commento. p. 54

Il corvo punito (I, 3, in latino): traduzione, analisi, commento. p. 55

I due innamorati (Appendix Perottina 16, in latino): traduzione, analisi e commento.

fotocopia

MODULO 2: PERCORSO TEMATICO: IL SENTIMENTO DEL TEMPO Un percorso tematico intorno alle diverse concezioni di tempo e di memoria nell'età antica (in particolare: Seneca e Agostino) e alle ripercussioni sulla letteratura contemporanea (la memoria involontaria e il tempo come ricerca in Proust, l’evanescenza della memoria in Montale) Riferimenti manualistici (lettura autonoma da parte dello studente): L.A. SENECA: Una filosofia per l’uomo. Dall’impegno al dissenso (pp. 92-93); La filosofia come “scienza del vivere” (pp.94-96); Seneca precursore dell’esistenzialismo moderno: la noia (p.98); Altre tematiche esistenzialistiche: il tempo e la morte (pp. 99-100); Sociologia in Seneca (pp.103-105); La scrittura nelle opere filosofiche (pp.106-107). A. AGOSTINO: L’itinerarium in deum di Agostino (p.698-699); Il percorso filosofico-teologico (pp.700-704); Le Confessiones: “storia di un’anima” (pp.707-708); Esistenzialismo in Agostino (pp.709)

Seneca “L'essenza del tempo” (De brevitate vitae, 10, 2-4, in latino): traduzione, analisi e commento

fotocopia

“Il tempo corre come gli astri” (De brevitate vitae, 10, 5-6, in latino): traduzione, analisi e commento

fotocopia

“La morte dietro le spalle” (Epistulae ad Lucilium, 1, 1-3, in latino): traduzione, analisi e commento

fotocopia

“La vita è una lunga carovana” (Epistulae ad Lucilium, 99, 7-9, in latino): traduzione, analisi e commento

fotocopia

Agostino “Il tempo come durata” (Confessiones, Liber IX, 14, 17, in latino): traduzione, analisi e commento

fotocopia

“Il presente esteso” (Confessiones, Liber IX, 28, 37, in latino): traduzione, analisi e commento

fotocopia

“La continuità psicologica del tempo” (Confessiones, Liber IX, 28, 38, in latino): traduzione, analisi e commento

fotocopia

Proust e la “memoria

involontaria”

M. Proust: “La madelaine”, incipit de Dalla parte di Swann (Alla ricerca del tempo perduto)

fotocopia

Montale e la labilità della

memoria

E. Montale: Cigola la carrucola nel pozzo (Ossi di seppia) fotocopia

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Dolo, 15 Maggio 2014, I rappresentanti di classe Carlo Carratelli

MODULO 3: INCONTRO CON L’OPERA: IL SATYRICON DI PETRONIO Il valore ludico della narrazione nel “romanzo” di Petronio. Il realismo petroniano. Riferimenti manualistici (lettura autonoma da parte dello studente): Le caratteristiche strutturali del Satyricon. Petronio: un problema d’identificazione (p.142-143); Fabula, intreccio e tipologia del Satyricon (pp.146-147); Il Satyricon: “romanzo” dell’età neroniana (pp.148-150); La Cena Trimalchionis e la parodia dei nuovi ricchi (pp.150-152); Petronio e il “realismo del distacco” (p.152); Il Satyricon come metafora politica ed esistenziale (p.153); Il Satyricon e la poetica della nova simplicitas (p.154); La scrittura di Petronio (p.155).

Satyricon (Lettura autonoma integrale del romanzo)

L'incipit: l'asianesimo e la crisi della retorica (1-2, in italiano)

Encolpio accede alla villa di Trimalcione, (27-28-29, in italiano)

La cena di Trimalcione: antipasti e portate (31-32-33-34-35, in italiano)

Fortunata attraverso gli occhi di Ermerote (37, in italiano)

La conversazione tra i servi (41-42-43, in italiano)

Abinna, Scintilla e Fortunata (67, in italiano)

La matrona di Efeso (111-112, in italiano)

Encolpio e il dialogo con il sesso (132, in italiano)

MODULO 4: LA PEDAGOGIA DI QUINTILIANO. L'Institutio oratoria di Quintiliano e il ruolo formativo dell'eloquenza. L'educazione a Roma dall'età repubblicana all'età dei Flavi. La modernità dell'impianto pedagogico di Quintiliano. Riferimenti manualistici (lettura autonoma da parte dello studente): Quintiliano e il ruolo formativo dell’eloquenza. Il primo docente pubblico (p.241); L’Istitutio oratoria (pp.241-242); Quintiliano e la crisi dell’eloquenza (pp.243-344); Il valore formativo dell’oratoria (pp.244-245); La pedagogia di Quintiliano (pp.245-246); Il perfetto oratore (p.246); Caratteri della pedagogia di Quintiliano (p.247); La scrittura di Quintiliano (pp.248-249).

Institutio Oratoria “I bambini devono imparare assieme” (Institutio oratoria, I, 2, 18-23): lettura (in italiano) e commento.

fotocopia

“Basta con le punizioni corporali” (Institutio oratoria, I, 3, 14-17): lettura (in italiano) e commento.

fotocopia

“La gradualità e la fattibilità: uniche regole didattiche” (Institutio oratoria, I, 2, 27-28): lettura (in italiano) e commento.

fotocopia

“Le mille sfaccettature della psicologia infantile” (Institutio oratoria, I, 3, 6-7): lettura (in italiano) e commento.

fotocopia

“Il giusto spazio della vacanza e del gioco” (Institutio oratoria, I, 3, 8-11): lettura (in italiano) e commento.

fotocopia

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LINGUA E LETTERATURA INGLESE CLASSE : 5^H A.S. 2013-2014 DOCENTE: BARBARA NALESSO LIBRI DI TESTO:

• CAKES AND ALE (LETTERATURA) DI A. CATTANEO E D. DE FLAVIIS, ED. SIGNORELLI

• NEW COMMUNITY LIFE (SOCIAL STUDIES) DI F. CILLONI E D. REVERBERI, ED. CLITT

ORARIO SETTIMANALE: 3 ORE RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

La classe, composta da 24 alunni, ha formato nel corso dell’anno scolastico un gruppo di lavoro piuttosto omogeneo, dall’impegno costante in quasi tutti i soggetti, che ha permesso loro complessivamente di raggiungere gli obiettivi educativi e didattici per essa indicati nella programmazione iniziale stabilita dal dipartimento di Lingue Straniere. La classe ha ottenuto un rendimento complessivamente più che soddisfacente sia nelle prove scritte che orali, ha partecipato attivamente alle attività proposte, con motivazione notevole in alcuni soggetti. La frequenza alle lezioni è stata assidua, il comportamento corretto. La metodologia seguita si è basata sulle categorie funzionali-nozionali del linguaggio, l'approccio alla lingua è stato quindi comunicativo, al fine di dare agli studenti l’opportunità di impadronirsi della lingua come strumento di immediata utilizzazione, anche in un’ottica interdisciplinare. In tal modo si è mirato a rafforzare le capacità interpretative, intuitive e logiche degli studenti. La lettura di testi letterari, d’interesse socio-culturale o specifico d'indirizzo, è stata la base di attività di comprensione, analisi testuale, di produzione di riassunti e relazioni, di discussioni. Si è cercato inoltre di adattare la tipologia delle attività alle diverse modalità di apprendimento dei singoli alunni e, utilizzando quasi esclusivamente la lingua inglese, si è incoraggiata la loro partecipazione alle attività di classe. Ogni verifica scritta è stata seguita dalla relativa correzione, mirando al raggiungimento di una buona capacità espositiva e argomentativa. PROGRAMMA SVOLTO Dal testo di letteratura: Cakes and ale Module A : The Romantic Age (settembre-dicembre) The Historical and cultural context William Wordsworth :

• Daffodils

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• Composed Upon Westminster Bridge Samuel Taylor Coleridge

1. from the Rime of the Ancient Mariner “Alone on a wide wide sea!” Percy Bysshe Shelley and George Gordon Byron: the Romantic hero John Keats: - Ode on a Grecian Urn Jane Austen:

1.1.1 from Pride and Prejudice 1.1.2 visione integrale film Pride and Prejudice

Mary Shelley:

• From Frankenstein or the modern Prometheus, “The creature comes to life” • visione di alcune sequenze del film Mary Shelley's Frankenstein

Module B : The Victorian Age (gennaio-marzo) The Historical and cultural context: the Victorian compromise Charles Dickens:

1. From Oliver Twist, “Oliver enters the workhouse” 2. From Hard Times “Coketown”

Charlotte Brontë

lFrom Jane Eyre lvisione integrale film Jane Eyre

Robert Louis Stevenson

• From The Strange case of Dr Jekyll and Mr Hyde Oscar Wilde

• From The Picture of Dorian Gray • partecipazione a spettacolo teatrale in lingua inglese proposto da Palketto Stage: The

Picture of Dorian Gray Module C: The Modern and Contemporary Age (aprile-giugno) The Historical and cultural context: Modernism in literature The World War I and the War Poets James Joyce: - from Ulysses, “...yes I will Yes” George Orwell,

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− From 1984 F. Scott Fitzgerald

- from The Great Gatsby - visione integrale film in lingua originale The Great Gatsby, di Baz Luhrmann, 2013

Dal testo di Social Studies: New Community Life Module 3: Growing up (II) Unit 1: In theory ( Freud, Gardner, Piaget, Vygotsky) Unit 2: Childcare options Unit 3: Childcare aims and activities Unit 4: Reggio Emilia Approach Module 5: Growing old (I) Unit 1: A growing population Unit 2: Healthy ageing Unit 3: Minor problems Unit 4: Major illnesses

i. Dolo, 15/05/2014 Il Docente

Barbara Nalesso

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STORIA-ED. CIVICA CLASSE : 5^H A.S. 2013-2014 DOCENTE: MORENO GALDIOLO LIBRO DI TESTO: PARLARE DI STORIA AUTORI : M. FOSSATI – G. LUPPI – E. ZANETTE CASA ED. : BRUNO MONDADORI ORARIO SETTIMANALE : 3 ORE RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE RELAZIONE SULLA CLASSE La classe, nella quale il sottoscritto insegna storia a partire dalla terza, aveva inizialmente dimostrato alcune difficoltà di carattere metodologico e nell’organizzazione dei contenuti. Grazie a un impegno più mirato e a un atteggiamento di disponibilità nei riguardi del lavoro scolastico e della disciplina, la classe è riuscita a raggiungere un livello di preparazione più che sufficiente e a conseguire gli obiettivi della materia in modo accettabile. Occorre dire che la classe ha sempre evidenziato, oltre a un comportamento corretto, rispettoso e costruttivo, una partecipazione attiva. In qualche caso alcuni allievi durante le interrogazioni presentavano lavori personali di approfondimento che mettevano in luce un interesse per gli argomenti non solo scolastico. La maggior parte dei contenuti, tuttavia, sono stati trattati, anche per una questione di tempo, in maniera sostanzialmente manualistica e la lezione frontale, con qualche concessione allo scambio di opinioni, è stata la principale modalità metodologica. Occorre inoltre rilevare che alcuni alunni, malgrado i buoni progressi in quest’ultimo quadrimestre, presentano difficoltà a un approccio più approfondito e critico della disciplina. OBIETTIVI FORMATIVI L’insegnamento della storia, disciplina con forte valenza educativa e coinvolgente per il sentito bisogno di capire e interpretare i problemi del passato alla luce del presente, si prefigge che gli alunni siano autonomamente capaci di raggiungere i seguenti livelli: CONOSCENZE - Possedere le informazioni storiche essenziali; - Rilevare la trama cronologica generale degli avvenimenti con le relative cesure storiche; - Individuare i punti di intersezione politici, economici, sociali e culturali. COMPETENZE - Esporre in modo coerente, completo e logicamente adeguato le informazioni storiche; - Riassumere le informazioni oralmente e/o per iscritto in modo critico; - Capire la differenza tra avvenimenti storici e interpretazioni storiografiche; - Abituare a un esercizio di analisi dei documenti e delle testimonianze; - Utilizzare gli strumenti del lavoro storico: cronologie, atlanti, manuali, documenti, bibliografie, opere storiografiche. CAPACITA’ - Conoscere il passato per sapersi riferire alla complessa realtà del mondo attuale; - Comprendere il funzionamento e le trasformazioni dei sistemi sociali; - Operare confronti e riferimenti tra dati storici distanti nel tempo e collegare argomenti diversi. Tali obiettivi sono stati raggiunti in modo differenziato dagli studenti, in base all’impegno e alle capacità individuali.

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LINEE GENERALI E CONTENUTI DI STORIA Il programma di storia adotterà una impostazione problematica e sarà così strutturato: 1) L’unificazione italiana e tedesca. La seconda ondata della rivoluzione industriale e i nuovi

protagonisti. Nazioni e imperi alla fine dell’Ottocento. 2) L’Italia liberale da Cavour a Giolitti. 3) La situazione mondiale prima della grande guerra. 4) La Prima Guerra Mondiale. La Rivoluzione Russa. L’eredità della guerra e l’economia mondiale

negli anni Venti. 5) L’ascesa del regime fascista e il fascismo al potere . 6) La Germania dopo la guerra e il regime nazista. 7) L’ascesa di Stalin e il regime stalinista. 8) Le potenze democratiche nel periodo tra le due guerre e la guerra civile spagnola. 9) La Seconda Guerra Mondiale. CONTENUTI DISCIPLINARI 1° Unità didattica : Stati e nazioni nell’Ottocento e l’unificazione italiana L’Europa degli stati nazionali e degli imperi. Alcuni cenni sulla storia americana ( esclusa l’America Latina) L’Italia dal 1848 all’Unità 2°Unità didattica: La Seconda rivoluzione industriale La Seconda Rivoluzione Industriale Colonialismo e Imperialismo in Asia e Africa 3° Unità didattica: Conflitti per la cittadinanza Partiti moderni e ideologie Le grandi potenze a fine Ottocento e il caso della Russia 4° Unità didattica: L’Italia liberale L’Italia liberale da Cavour a Giolitti Lo sviluppo industriale dell’Italia 5° Unità didattica: Scenari di inizio secolo, la Grande Guerra e la Rivoluzione Russa La situazione precedente la guerra e lo scoppio della guerra. Lo svolgimento del conflitto e la vittoria dell’Intesa. La Rivoluzione Russa 6° Unità Didattica: Lo scenario del dopoguerra Le eredità della guerra L’economia mondiale fra sviluppo e crisi 7° Unità Didattica: Il Fascismo Il dopoguerra e il fascismo al potere Il regime fascista 8° Unità Didattica: Il Nazismo La Germania di Weimar e l’ascesa del nazismo Il regime nazista 9° Unità didattica : Lo Stalinismo Gli anni Venti e l’ascesa di Stalin Il regime staliniano

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10° Unità Didattica: L’Europa e il Mondo fra le due guerre L’alternativa democratica in Gran Bretagna, Francia e il New Deal americano I fascismi in Europa e la guerra civile spagnola *11° Unità Didattica: La Seconda guerra mondiale La Seconda guerra mondiale La Resistenza in Europa e in Italia METODOLOGIE Si è utilizzata soprattutto la lezione frontale, ma si è cercato di far partecipare i ragazzi attraverso un lavoro di stimolo, sollecitazione e coinvolgimento. In questo senso parte dell’ora di lezione è stata dedicata a esemplificare e chiarire i concetti esposti precedentemente e a rispondere a domande e a eventuali dubbi. STRUMENTI Testo in adozione: M. Fossati, G. Luppi, E. Zanette, Parlare di storia, vol. 2 (Dall’Antico regime alla società di massa) e vol. 3 (Il Novecento e il mondo contemporaneo). Edizioni scolastiche Bruno Mondadori. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Sono state effettuate per storia almeno cinque verifiche (quattro test e almeno una interrogazione). Nelle valutazioni sono stati seguiti i seguenti criteri: conoscenza dei contenuti; possesso delle abilità oggetto degli obiettivi disciplinari; grado di interesse, partecipazione e impegno; capacità di progredire individualmente in relazione al personale livello di partenza. Per gli standard minimi si rinvia alla griglia di valutazione. Per quanto riguarda le prove strutturate, lo standard minimo corrisponde all’adeguato svolgimento del 60% circa della verifica. Griglia di valutazione decimale delle prove scritte e orali di Storia

Descrittori

Indicatori

Grav. Insuf.

(1-5)

1 - 4

Insufficiente

(6-9)

5

Sufficiente

(10)

6

Discreto

(11-12)

7

Buono

(13)

8

Ottimo

(14-15)

9 - 10

Conoscenza contenuti

Imprecisa e lacunosa

(1-3) 1 - 2

Non del tutto completa e

precisa (4-5)

2 - 2,5

Essenziale e precisa

(6)

3 - 3,5

Completa e approfondita

(7)

4 - 4,5

Rielaborata criticamente

(8) 5

Esposizione e argomentazione

Frammentaria e incompiuta

(0 - 1) 0 - 1

Incerta e guidata

(2) 1 – 1,5

Coerente e completa

(3) 2

Organica e critica

(4) 3

Pertinenza lessicale e

terminologica

Carente

(0 -1)

0 -1

Valida

(2)

1 -1,5

Pienamente appropriata

(3)

2 15 maggio 2014 Moreno Galdiolo

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FILOSOFIA CLASSE : 5^H A.S. 2013-2014 DOCENTE: GASPAROTTI ROMANO LIBRO DI TESTO: Abbagnano-Fornero, Il nuovo: protagonisti e testi della filosofia, vol.3, tomi A-B, Paravia, Milano 2006 ORARIO SETTIMANALE : 3 ORE RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

1. Profilo della classe

Ho avuto modo di seguire la classe – attualmente formata da 24 alunni (22 maschi e 2 femmine) – dalla quarta. Nel corso del primo anno trascorso, essa, sollecitata da un gruppo di elementi trainanti, ha offerto un contributo molto significativo e talvolta anche brillante in termini di partecipazione e di qualità del profitto, nonostante un gruppo di alunni sia, invece, rimasto ai margini di tale positivo processo. Tale sforzo è stato coronato dal successo che la classe ha avuto, grazie alla tenacia e alla particolare motivazione del suo fare gruppo e grazie alla forte personalità dimostrata da alcuni protagonisti, attraverso la vittoria dell’edizione 2012/2013 del Torneo d’istituto di dispute filosofiche “Botta e Risposta”. Nel corso di quest’anno, la partecipazione del gruppo, che maggiormente si era prodigato precedentemente in modo attivo, ha via via perduto di intensità, salvo alcuni casi individuali, mentre un significativo gruppo di alunni, prima ai margini, ha, invece, migliorato in modo evidente la qualità del proprio contributo e il livello delle proprie prestazioni. Tale dinamica ha prodotto un effetto certamente riequilibratore all’interno dei valori del gruppo, ma, nel contempo, ha appiattito il lavoro didattico su un piano più meramente “scolastico”. In generale la classe, pur attenta, volonterosa e animata da un positivo ed evidente desiderio di sapere, ha dovuto scontare e sconta tuttora un livello di cultura generale mediocre e il possesso di capacità di elaborazione del pensiero logico-astratto non particolarmente spiccate, nonché individuali competenze espressive ed argomentative talvolta poco raffinate o poco sicure. In ogni caso, nel corso del biennio, gli alunni si sono sempre dimostrati molto interessati alla disciplina e hanno sempre seguito le lezioni con diligente e scrupolosa attenzione per quanto riguarda la totalità della classe. Anche l’impegno nello studio è stato abbastanza costante, nonostante la tendenza a concentrare l’impegno a ridosso delle prove di verifica. La partecipazione al dialogo educativo è stata attiva, limitatamente al contributo costante di 6/7 alunne, mentre il resto della classe ha contribuito attivamente solo in modo sporadico e un gruppo abbastanza consistente di alunni ha fatto sentire la propria voce solo su espressa richiesta, durante le verifiche orali. Per quanto riguarda il profitto, esiste ancora qualche debolezza in un paio di casi, ai quali fa riscontro il profitto decisamente discreto conseguito da un terzo della classe. Quattro alunne si attestano su livelli buoni, mentre il profitto del resto della classe risulta sufficiente o più che sufficiente. 2. Percorso didattico e di conoscenza intrapreso Il percorso didattico proposto nel corso dell’anno ha cercato di toccare le questioni inerenti al contributo speculativo di alcune tra le più significative figure del pensiero filosofico occidentale storicamente comprese tra la prima metà del XIX secolo e la prima metà del sec. XX. Dal momento che, a livello di Dipartimento di Filosofia, si è deciso di tenere pienamente conto delle nuove indicazioni programmatiche ministeriali, mi sono impegnato ad affrontare la filosofia di Hegel al termine della classe quarta.

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Il metodo seguito nel corso dei due anni di lavoro, ha cercato di privilegiare, ove possibile, il rapporto diretto con la parola e il testo dei filosofi, piuttosto che le mere sintesi di profili storiografici precostituiti. In questa prospettiva si colloca la lettura diretta di alcuni saggi di S.Freud sulla psicoanalisi, a titolo di approfondimento interdisciplinare (dal momento che il tema è stato oggetto di studio anche all’interno di altri insegnamenti affini e di indirizzo).

3. Competenze

In ottemperanza con quanto espressamente suggerito dalla Bozza ministeriale di Indicazioni Nazionali per i Licei del 12 marzo 2010, il lavoro didattico e i processi di apprendimento sono stati volti alla realizzazione dei seguenti obiettivi:

a) progressiva maturazione della consapevolezza del senso della riflessione filosofica quale modalità specifica e fondamentale della ragione umana volta a riproporre costantemente la domanda metafisica sul senso dell’essere, sull’essente nella sua totalità e sulle caratteristiche esistenziali dell’esserci umano;

b) acquisizione di una conoscenza il più possibile organica dei principali nodi dello sviluppo storico del pensiero occidentale tardomoderno;

c) affinamento delle capacità di collocare ogni autore in un quadro sistematico, attraverso la lettura diretta, ancorché parziale, dei testi, in modo da comprenderne essenzialmente le problematiche e valutarne criticamente le soluzioni proposte;

d) saper utilizzare tale conoscenza degli autori e dei problemi fondamentali, al fine di sviluppare ed affinare le attitudini alla riflessione personale e all’approfondimento critico; e)perfezionamento delle capacità di argomentare una certa tesi e discutere e dialogare nel pieno riconoscimento del pensiero altrui; f) saper contestualizzare le problematiche filosofiche affrontate in relazione ai nessi tra il sapere

filosofico e le altre discipline e alla discussione sui principali problemi della cultura contemporanea.

4. Obiettivi specifici di apprendimento a) affinamento della familiarità dello studente con la peculiarità dell’orizzonte della filosofia, in

particolare tardomoderna e primonovecentesca, avendo ormai acquisito il possesso del lessico fondamentale ed essendo in grado di padroneggiare i principali concetti e categorie del filosofare;

b) capacità di orientarsi all’interno dell’orizzonte delle figure, dei temi e delle questioni – molte delle quali ancora aperte – del pensiero novecentesco.

c) Perfezionamento delle capacità ermeneutiche di lettura di un testo filosofico complesso, attraverso la lettura puntuale e integrale di opere complete.

5. Modalità delle verifiche e relativi criteri di valutazione Al termine di ogni unità didattica ho proceduto alla verifica dei livelli di comprensione e di apprendimento acquisiti attraverso opportuni tests a risposta scritta aperta da me espressamente predisposti e/o attraverso discussioni in classe. La valutazione delle prove è stata calibrata in centesimi e/o in decimi, sulla base di griglie opportunamente predisposte e allegate al testo delle prove stesse(se scritto), oppure, in ogni caso, comunicate agli studenti. Per quanto riguarda i colloqui orali la verifica si è basata sull’accertamento dei gradi di livello così indicativamente descrivibili: GRAVEMENTE INSUFFICIENTE: conoscenza dei contenuti nulla o molto lacunosa competenze linguistico-espositive elementari e/o confuse capacità di analisi, sintesi e critiche poco coerenti e fallaci

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INSUFFICIENTE conoscenza dei contenuti lacunosa competenze linguistico-espositive laconiche e imprecise capacità di analisi, sintesi e critiche superficiali e poco elaborate SUFFICIENTE conoscenza dei contenuti limitata all’essenziale competenze linguistico-espositive generiche capacità di analisi, sintesi e critiche poco elaborate DISCRETO conoscenza dei contenuti puntuale competenze linguistico-espositive corrette e abbastanza fluide capacità di analisi, sintesi e critiche in via di adeguata elaborazione BUONO/OTTIMO conoscenza dei contenuti approfondita o molto approfondita competenze linguistico-espositive molto appropriate o brillanti capacità di analisi, sintesi e critiche organiche e rigorose 6. Strategia operativa e metodi Ho sviluppato la mia strategia operativa secondo le seguenti pratiche:

a) Lezione frontale dedita alla lettura puntuale, all’esegesi e all’interpretazione di brani tratti da testi dei maestri del pensiero occidentale;

b) lezione frontale introduttiva, esplicativa e riepilogativa sui principali temi e questioni legate ad ogni autore;

c) Inquadramento storico generale dei temi e dei problemi affrontati d) esercizi di socratica arte maieutica nel dialogo con gli studenti; e) discussione aperta su possibili nessi tra le problematiche filosofiche affrontate e argomenti di

attualità.

PROGRAMMA SVOLTO DI FILOSOFIA Modulo n.1

Marx e il marxismo - La declinazione marxiana della dialettica hegeliana - L’uomo come der Arbeiter - Centralità del lavoro e alienazione capitalistica

Modulo 2

A. Schopenhauer e il mondo come volontà e come rappresentazione - Il mondo come “rappresentazione” e il mondo come “volontà” - Il filosofo non è “una testa d’angelo alata senza corpo” - Le vie estetica e morale per la temporanea sospensione degli effetti del dolore universale - Ascetismo e misticismo

Modulo 3 Kierkegaard e la filosofia del Singolo

- La polemica anti-hegeliana e il carattere “comico” della filosofia metafisica - Il Singolo quale unico esistente - Don Giovanni e la vita estetica - Caratteri essenziali della vita etica - Il cristianesimo come “scandalo” e supremo paradosso: fede e filosofia in Kierkegaard

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Modulo 4 Il Positivismo e la reazione anti-romantica e anti-metafisica

- Caratteri generali del Positivismo(dal Corso di filosofia positiva di A.Comte) - La “fede” nel progresso

Modulo 5

Nietzsche e la malattia dell’occidente - Dionisiaco e apollineo ne La nascita della tragedia - La dottrina della volontà di potenza - L’annuncio della “morte di Dio” e la dottrina dell’ Übermensch - Il nichilismo

Modulo 6

Freud e la psicoanalisi - La “scoperta” dell’inconscio - La struttura dell’apparato psichico e le due topiche - La teoria della rimozione - La psicoanalisi come terapia - “Pansessualismo” freudiano e la critica di Jung

Lettura di alcuni saggi tratti dal libro S.Freud. La psicoanalisi, tr. it. a cura di C.Balducci e A.Durante, Newton Compton, Roma 2007, in particolare: “La psicolanalisi (1910)”prima conferenza e seconda conferenza – “Sulla psicoanalisi”(1913) – “Due voci di enciclopedia: ‘psicoanalisi’ e ‘teoria della libido’(1923)” Modulo 7

Husserl e la fenomenologia - La krisis delle scienze europee e la necessità di rifondare la filosofia quale fenomenologia - L’epoché fenomenologica - L’intenzionalità della coscienza

Modulo 8 Bergson, lo “slancio vitale”, il tempo e il segno

- Tra spiritualismo e vitalismo - “Non ci sono cose, ma solo azioni” - Il problema del tempo - La parola e il segno

Modulo 9 Il positivismo logico *Dopo il 15 maggio

- Il Circolo di Vienna e il suo programma - Il “principio di verificazione” e i suoi problemi - La critica di K. Popper e il criterio della “falsificabilità”

   Dolo,  15  Maggio  2015           Il  Docente                   Romano  Gasparotti      

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PEDAGOGIA CLASSE : 5^H A.S. 2013-2014 DOCENTE: ELISABETTA BEVILACQUA LIBRI DI TESTO: PENSARE ED EDUCARE 3 / PROBLEMI DI PEDAGOGIA 3 AUTORI : U.VALLE, M. MARANZANA CASA ED. : PARAVIA ORARIO SETTIMANALE : 3 ORE

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

PROFILO DELLA CLASSE Ho insegnato nella classe solamente quest’anno, per cui il periodo iniziale è stato dedicato alla reciproca conoscenza e alla verifica delle competenze in ambito psicopedagogico. Il gruppo composto da 22 ragazze e 2 ragazzi ha espresso un comportamento generalmente corretto ed educato, ha risposto positivamente alle sollecitazioni provenienti dagli argomenti proposti anche se in maniera differenziata secondo il temperamento e la sensibilità di ciascun allievo. Nella discussione che spesso seguiva, dei vari argomenti, necessaria per dare spazio a eventuali osservazioni e richieste di chiarimenti, non sono mancati vivacità e spirito critico che hanno evidenziato un certo interesse. Gli studenti hanno affrontato le lezioni e lo studio della disciplina con impegno regolare, evidenziando però, spesso uno studio mnemonico che ha indotto un apprendimento prevalentemente scolastico. Indispensabile quindi una contestualizzazione degli argomenti, attraverso esperienze partecipate (incontri con psicopedagogisti, educatori) che hanno portato ad un miglioramento il dialogo pedagogico. Di grande valore formativo ai fini professionali si è dimostrata l’esperienza di tutoraggio educativo che un gruppo di studenti ha esercitato presso la scuola secondaria di primo grado nell’istituto comprensivo di Dolo nei mesi di Febbraio /Marzo. La classe si dimostra coesa e collaborativa nei lavori di approfondimento, in gruppo e nell’area di progetto. Il tirocinio o stage presso le Scuole d’Infanzia avvenuto lo scorso anno si è dimostrato utile per la loro crescita formativa e per l’approccio alle tematiche e alle ideologie degli autori affrontati nel corrente anno scolastico. 1. OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

OBIETTIVI DIDATTICI FORMATIVI

(generali della disciplina) La PEDAGOGIA è una disciplina che offre la possibilità di approfondire diverse tematiche dell’agire educativo in contesti infantili scolastici ed extrascolastici. L’educazione può essere considerata pratica quotidiana e nello stesso tempo oggetto di riflessione teorica. Approccio al sapere scientifico attraverso il metodo di ricerca e la precisione del linguaggio pedagogico: le azioni, le scelte e i modelli del processo educativo. Questa è una scienza che analizza le condizioni dell’educazione, le sue variabili individuali e sociali, il modo in cui, all’interno della nostra società, essa viene a costruire un sistema formativo complesso. Assieme alla metodologia della ricerca, contribuisce alla formazione generale dello studente, permettendo l’integrazione delle conoscenze.

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Denominazione MACROARGOMENTO e TEMPI di attuazione previsti

CONTENUTI

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI – in termini di Conoscenze, Abilità e Competenze

1. Il positivismoeuropeo e l’educazione

St. Simon: educazione volta a inserire la persona nella società. Comte: educazione scientifica e posotiva. Durkheim: educazione come sintesi di teoria e pratica. Spencer: educazione fondata sui sensi, esperienza e utilità. Owen: educazione come condizionamento e dovere per trasformare la società. Cattaneo: la nuova legge del pubblico insegnamento. La legge Casati De Sanctis: alfabetizzazione culturale per tutti. Angiulli: educazione e società Gabelli: Il metodo intuitivo. Ardigò: la scienza dell’educazione

La diffusione del pensiero positivista in Europa attraverso lo studio di autori importanti nella storia della società e dell’educazione. Saper fare un confronto con le proposte di differenti metodi didattici utili in quel periodo storico come emergenza sociale.

2. La critica filosofica del positivismo

K. Marx: educazione come sovrastruttura; scuola di base pubblica e gratuita. Marx e Weber a confronto. Nietzsche: Sull’avvenire delle nostre scuole, la critica della cultura scolastica borghese. L’oltreuomo: valori e modelli di un’educazione alternativa. Zarathustra e l’educazione come elevazione: la trasformazione interiore. Gentile: riforma scolastica nel 1923 e la sua didattica. Attualismo pedagogico: il ritorno a Hegel, i tre momenti dello Spirito. Il rapporto tra maestro e allievo: autorità e libertà. La didattica come realizzazione del divenire spirituale. L’identità tra filosofia e pedagogia

Proposta di altri modelli educativi e fortemente critici per quanto concerne la concezione dell’uomo e della cultura. Lo sviluppo delle scienze contribuisce alla critica dell’impianto epistemologico positivistico.

3. La nuova scienza dell’educazione

M. Weber: economia e società dei bisogni. L’educazione orale e letteraria. Educazione e potere (tre tipi di potere) Dall’educazione religiosa all’educazione burocratica. S. Freud: la rivoluzione analitica, gli stadi dello sviluppo, le componenti psicologiche inconsce e irrazionali, le tre istanze psichiche, la libido e le pulsioni ; le psiconevrosi e i meccanismi

Riconoscere l’utilità delle teorie positiviste che si intrecciano con numerose teorie delle nuove pedagogie del Novecento. L’educazione viene posta in rapporto profondo con il sistema del potere e dell’azione sociale e con l’organizzazione delle forze psichiche dell’individuo.

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4. l’attivismo pedagogico e le nuove scuole 5. Psicopedagogia del novecento Europea e Americana

di difesa, il transfer; la pedagogia psicoanalitica nella vita psichica infantile: il rapporto tra bambino e adulto. Il rapporto con la religione. L’educazione sessuale nei bambini. A. Adler: il sentimento di inferiorità e l’ideale di perfezione.

• Le prime esperienze

Tolstoj e la scuola non direttiva: Poljana Baden-Powell e lo scoutismo Scuole nuove in Germania , Francia e Spagna Educazione infantile e rinnovamento scolastico in Italia. Pasquali: l’asilo a misura di bambino. Le sorelle Agazzi: la scuola dell’infanzia e l’educazione infantile materna. La nuova figura di educatrice: l’educazione come apostolato. La didattica: gli ambienti ei materiali. L’applicazione del metodo: la programmazione possibile e impossibile L’educazione sensoriale e linguistica. L’uso dei contrassegni nel bambino. Pizzigoni: “La Rinnovata” caratteri fondamentali e scopi dell’educazione; ” La scuola elementare rinnovata secondo il metodo sperimentale”: la scuola all’aperto, il metodo e le attività con l’apertura al mondo. L’attivismo americano: Dewey e il legame scuola-società, lo spirito democratico e l’esperienza, il lavoro come punto di partenza; La conoscenza psicologica dell’apprendimento: la didattica e l’esperimento di Chicago. Il metodo e la preparazione dell’insegnante. Il dibattito sull’educazione progressiva. Kilpatrick e l’eredità di Dewey H.Parkhurst e il Dalton Plan C.Washburne e la scuola di Winnetka. L’attivismo scientifico Europeo: Decroly verso una scuola rinnovata e la funzione di globalizzazione. I Programmi e i bisogni. Il metodo: centri di interesse e ambiente. Il programma delle idee associate per

Saper analizzare e mettere a confronto le prime esperienze pratiche basate sulla dimensione del “fare”: rapporto tra istruzione ed educazione e tra formazione umanistica e tecnico-scientifica. L’idea nuova del ruolo e della funzione dell’insegnante e della scuola, rivolti alla formazione della persona nel progresso della società. Adeguamento dei contenuti didattici alle capacità dell’alunno; le modalità di apprendimento dove l’alunno è indotto ad essere protagonista attivo del proprio apprendimento Tener conto del contesto socio-economico del tempo. Studio di autori che hanno contribuito allo sviluppo della didattica e alla metodologia, all’organizzazione. dell’apprendimento e alla scelta degli strumenti necessari per la promozione e verifica dei modelli educativi. Tener conto del contesto socio-economico del tempo. Studio di autori che hanno contribuito allo sviluppo della didattica e alla metodologia, all’organizzazione. dell’apprendimento e alla scelta degli strumenti necessari per la promozione e verifica dei modelli educativi.

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6. critica della scuola e pedagogie alternative 7. la pedagogia come sapere scientifico e come problema epistemologico

costruire la didattica. Montessori: il metodo della pedagogia scientifica, educazione “a misura di bambino” attraverso l’esperienza e i materiali didattici. L’ambiente educativo e l’importanza del coinvolgimento della famiglia. E.Claparede :educazione funzionale e “individualizzazione”, la scuola su misura A.Binet e ‘ortopedia mentale” Esperienze europee e attivismo: kerschensteiner e il valore pedagogico del lavoro ,Petersen e la scuola come comunità di gruppi, Cousinet e il metodo del lavoro libero, Freinet educazione popolare e cooperativa , Boschetti Alberti il trittico pedagogico e la scuola di Agno Dottres a valutazione Attivismo tra filosofia e pratica : A.Ferriere e la scuola attiva, Devaud l’attivismo e il cristianesimo,Maritain e l’educazione al bivio Marxismo ed educazione ; Makarenko L.Radice e la didattica viva S.Hessen e la scuola unica Anna Freud: la psicoanalisi nella normalità e patologia del bambino. Il rapporto tra psicoanalisi e pedagogia. Melanie Klein: la psicoanalisi nei bambini come percorso terapeutico. L’analisi attraverso il gioco. Erik Erikson: Infanzia e società e le tappe psico-sociali. Bettelheim: Il significato delle fiabe. Max Wertheimer: il pensiero produttivo, la soluzione dei problemi attraverso l’insight. Jean Piaget: psicologia genetica e pedagogia. Il significato dell’intelligenza. Insegnamento e apprendimento: la didattica, insegnante-ricercatore e bambino-ricercatore. Lew Vygotskij: pensiero e linguaggio. La socialità dello sviluppo e area di sviluppo potenziale. Il ruolo del gioco. Watson: la psicologia dal punta di vista di un comportamentista. Apprendimento come condizionamento. Skinner: Insegnamento come

Studio e approfondimento di autori importanti per il loro contributo e l’attenzione dall’infanzia al mondo adulto attraverso diverse tappe o momenti evolutivi. Evidenziare alcune teorie utilizzate ai giorni nostri, grazie alla specializzazione e collaborazione delle scienze umane. Finalità ed obiettivi dell’educazione. Valutare e riflettere su una possibile sperimentazione e ricerca in campo pedagogico. Come costruire una didattica tenendo conto dei gruppi di lavoro, dell’organizzazione scolastica nella scuola dell’autonomia. Tematiche e riflessioni sui diversi ruoli educativi e figure professionali che operano nei diversi settori.

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8.il processo formativo: approcci , regole, strutture, linguaggi 9. nuove domande formative e nuove figure educative professionali 10. tematatiche psicopedagogiche analizzate per la preparazione alla seconda prova di maturità

condizionamento operante, la teoria del rinforzo, insegnare a pensare. La tecnologia dell’insegnamento: le macchine per insegnare e gli insegnanti. Bruner: Dallo strutturalismo alla pedagogia come cultura: strutture e competenze nella scuola negli anni sessanta. L’apprendimento basato sulla scoperta. Verso una teoria dell’istruzione: sviluppo e sistemi di rappresentazione. La dimensione sociale dell’apprendimento: il ruolo dei fattori sociali e culturali. Bloom: Tassonomia degli obiettivi educativi; la programmazione dell’insegnamento: obiettivi e curricoli. La corrente del mastery learning (apprendimento per la padronanza). I quattro principi guida della “tassonomia”. P.Freire e la pedagogia degli oppressi L.Milani ,lettere a una professoressa La scienza e le scienze dell’educazione. La pedagogia tra sperimentazione e ricerca scientifica. La scientificizzazione del sapere pedagogico. Ricerca educativa e sperimentazione: principali metodi della ricerca educativa e innovazione nella scuola italiana. La didattica e le condizioni di organizzazione del lavoro formativo. La progettazione e i momenti del processo formativo La didattica e le condizioni di organizzazione del lavoro formativo. La professione dell’insegnante: livelli di operatività dell’attività. La professionalità dell’insegnamento: la valutazione scolastica. Stili e modelli di insegnamento, il ruolo e le competenze del docente insegnante ed esperto. Ruoli, mansioni e funzioni-competenze di figure professionali socio-sanitarie e pubblica istruzione. Formazione e aggiornamento

• La funzione educativa dell’attività ludica

• Diritti umani ed educazione

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SCELTE METODOLOGICHE Lezione frontale con supporto di schemi, mappe concettuali, proiezioni per l’acquisizione delle conoscenze di base. Letture di testi di autori studiati e su argomenti, itinerari pedagogici che colpiscono maggiormente la classe e approfondimento di alcune tematiche inserite nell’area di progetto. Tecnologie audiovisive e multimediali: ricerche in rete, conferenze con diversi specialisti, altri testi per approfondimenti. Lavori di gruppo per approfondimenti e ricerche sulle metodologie educative.

CRITERI E MODALITA’ DI VERIFICA

interrogazione-colloquio su ampie parti del programma e verifiche scritte (domande aperte)

EVENTUALI PROGETTI INTERDISCIPLINARI ATTIVATI NELLA CLASSE

L’area di progetto: “infanzia 0-6 anni”

Dolo, 15 maggio 2014 Prof.ssa Elisabetta Bevilacqua

• Handicap e svantaggio: metodologie di intervento educativo e didattico

• Sviluppo emotivo ed affettività

OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI

- stimolare la disponibilità al dialogo educativo - elevare il livello culturale generale nell’ambito di tutte le discipline proposte - promuovere l’acquisizione di un metodo di studio autonomo ed organizzato e di un metodo

di lavoro preciso ed ordinato - sviluppare e potenziare le capacità logiche - acquisire la conoscenza di alcuni linguaggi specifici - perfezionare la conoscenza di sé in rapporto agli altri - sviluppare il senso di responsabilità e la consapevolezza del proprio ruolo sociale - potenziare lo spirito critico al fine di acquisire sempre maggiore autonomia di giudizio - favorire la disponibilità al dialogo educativo - saper cogliere le opportunità didattiche offerte dalla particolare occasione formativa - potenziare la padronanza della lingua italiana in quanto strumento fondamentale nelle

relazioni umane.

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Metodologia della ricerca socio psico-pedagogica

CLASSE : 5^H A.S. 2013-2014 DOCENTE: ALBERTO NOVELLO LIBRO DI TESTO: La ricerca socio-psico pedagogica AUTORI : A.Bianchi – P.Di Giovanni CASA ED. : Paravia ORARIO SETTIMANALE : 2 ORE RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI La scelta dei contenuti e degli obiettivi didattici ha tenuto conto della valutazione svolta a inizio anno scolastico dei prerequisiti teorici ed epistemologici della classe. Si è pertanto ritenuto opportuno completare il quadro dei riferimenti culturali relativi ai maggiori esponenti del dibattito psico-pedagogico contemporaneo (Piaget, Vygotskij, Bruner, Freud) prima di affrontare tematiche di ordine più strettamente metodologico. La classe si è sempre mostrata interessata agli stimoli culturali proposti partecipando in modo attivo e propositivo alle attività didattiche, soprattutto nei momenti di discussione e dibattito su tematiche sociali ed educative e nel lavoro cooperativo e di gruppo. Alla buona disponibilità al dialogo e al confronto non sempre ha fatto seguito una sistematica applicazione allo studio e un adeguato approfondimento dei contenuti affrontati in classe. In generale la qualità dell’apprendimento ha risentito di un approccio schematico e mnemonico e di una scarsa attitudine a integrare in prospettiva trasversale e interdisciplinare gli argomenti e i materiali studiati. Differenziati gli esiti di profitto raggiunti, ora decisamente buoni, ora sufficienti o più che sufficienti; nel complesso, gli alunni hanno raggiunto una più che sufficiente conoscenza dei contenuti della materia, una sufficiente capacità di esprimere, argomentare e motivare, sia in forma scritta che orale, le proprie idee, nonché un corretto atteggiamento interpretativo nei confronti dei fenomeni socioeducativi.

1. In relazione alla Programmazione sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:

Contenuti Obiettivi Metodi e strumenti di indagine:

- L’osservazione, il questionario, l’intervista, il focus group, le storie di vita, il colloquio clinico.

- Come si organizza un progetto didattico-

Conoscere, saper interpretare e, in alcuni casi, saper utilizzare, metodologie della ricerca socio-psicopedagogica.

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METODOLOGIE Gli argomenti sono stati affrontati tramite lezioni frontali, esemplificazioni, dialoghi relativi ad esperienze dirette e indirette degli alunni e ipotesi di applicazioni metodologica. Alla lezione frontale sono state affiancate esercitazioni e attività laboratoriali, per poi concretizzare il tutto in attività di ricerca-azione da parte degli stessi studenti. Si sono svolti attività di gruppo, simulazioni e giochi di ruolo. Spesso sono state consultati materiali e risorse in rete con l’ausilio della lavagna interattiva. MATERIALI DIDATTICI

educativo.

Temi problemi e metodi della ricerca socio-psico pedagogica: (Libro di testo)

- Il gioco - L’aggressività - La motivazione - L’interdisciplinarità - La motivazione - La valutazione

Saper affrontare in modo problematico e con gli strumenti della riflessione psico-pedagogica e sociale alcuni temi e problemi educativi e didattici..

Riflessioni e approfondimenti di questioni educative e didattiche:

- I diritti dell’infanzia (la Convenzione dei diritti del fanciullo)

- La dipendenza da videogioco e ludopatie - Le tappe evolutive del disegno infantile - Espressione artistica, manualità, creatività nel

fanciullo - La fiaba e la favola come opportunità e

strumenti pedagogico-didattici.

Conoscere e saper riflettere in modo problematico su alcune tematiche relative a finalità, strategie, strumenti dell’azione educativa e didattica.

Temi della ricerca psico-pedagogica del Novecento. Cognitivismo e metodologia:

- J. Piaget - L.Vygotskij - J. Bruner

Conoscere alcune delle teorie psicologiche più significative relative ai temi dello sviluppo cognitivo, dell’apprendimento, del linguaggio, della creatività e della socializzazione.

Temi della ricerca psico-pedagogica del Novecento. La Psicoanalisi e le teorie post-freudiane:

Conoscere i principi fondamentali della teoria psicoanalitica e alcuni dei suoi sviluppi in ambito psicopedagogico.

AREA DI PROGETTO

“Il bambino (da 0 a 6 anni)”

Capacità di elaborare una ricerca personale su un aspetto specifico del problema scelto

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A.Bianchi – P.Di Giovanni, La ricerca socio-psico pedagogica, Paravia Materiali e documenti integrativi da altri testi o da siti internet. Filmati TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE La valutazione ha tenuto conto dei livelli di partenza, dell’acquisizione dei contenuti, dell’elaborazione e dei collegamenti personali, della partecipazione all’attività didattica e della pertinenza tematica e linguistica dimostrata negli interventi orali. Si sono svolte prove strutturate e semistrutturate, prove a domande aperte, interrogazioni orali, presentazione in power point di attività di ricerca e approfondimento. Data 15 maggio 2014 Prof. Alberto Novello

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LEGISLAZIONE SOCIALE CLASSE : 5^H A.S. 2013-2014 DOCENTE: CAVALIERE SANDRO

ii. LIBRO DI TESTO: Città futura

iii. Autore: F. Tittarelli - M.G. Cardillo

iv. Casa Editrice: Tramontana

ORARIO SETTIMANALE : 3 ORE RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

b. RELAZIONE Ho iniziato a lavorare con la classe quinta sez. H, indirizzo scienze umane, composta da 24 studenti, a partire dalla metà del mese di settembre. La classe in oggetto ha ripreso, dopo uno intervallo di 2 anni, lo studio della disciplina giuridica e pertanto, non ha goduto della continuità didattica nel corso del quinquennio. La classe ha evidenziato, nel corso dell’anno scolastico, un interesse proficuo e a volte interessante dinnanzi agli argomenti proposti e affrontati durante a.s. La frequenza, ad eccezione di un ristretto numero di allievi, si è mantenuta regolare. Il comportamento disciplinare in classe è stato estremamente corretto nei confronti del docente e tra gli stessi studenti. Il profitto finale risulta differenziato: un numero ristretto di studenti ha raggiunto una preparazione di base buona, evidenziando capacità critica di rielaborazione personale dei contenuti disciplinari; la gran parte degli allievi ha conseguito un profitto globale discreto, grazie ad una partecipazione assidua al dialogo educativo ed impegno costante nello studio pomeridiano. Il programma è stato svolto in modo approfondito nella quasi sua interezza, come preventivato nella programmazione iniziale. OBIETTIVI

CONOSCENZE

Dovranno conoscere la gerarchia delle fonti del diritto e il sistema dei diritti soggettivi.

Dovranno conoscere la nozione di famiglia, alla luce della costituzione, del codice civile e della normativa sulla filiazione.

Conoscere il diritto di proprietà e gli altri diritti reali di godimento e di garanzia.

Conoscere gli elementi essenziali ed accidentali del contratto, nonché le cause di nullità, annullabilità, rescissione e risoluzione del contratto.

Gli studenti devono conoscere la storia costituzionale del nostro Paese.

Gli studenti devono conoscere il sistema di funzionamento del modello parlamentare.

Gli studenti devono conoscere l’evoluzione del diritto del lavoro e gli interventi normativi, mirati a tutelare il lavoratore come contraente debole.

Gli studenti devono conoscerei diritti e i doveri del lavoratore nel rapporto di lavoro subordinato.

Gli studenti devono conoscere gli aspetti principali del “Welfare State”.

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Gli studenti dovranno conoscere le diverse tappe evolutive dell’istruzione scolastica.

COMPETENZE

Dovranno essere in grado di cogliere le differenze sostanziali tre le diverse fonti del diritto.

Dovranno essere consapevoli della tutela che l’ordinamento riconosce alla persona, come portatrice di diritti e di libertà.

Dovranno essere in grado di riconoscere quale ruolo lì ordinamento giuridico assegna alla famiglia legittima, come fonte di diritti e doveri fra coloro che ne fanno parte.

Gli studenti dovranno essere in grado di distinguere i diversi diritti reali.

Gli studenti dovranno essere in grado di porre a confronto i caratteri distintivi dello Statuto Albertino e della Costituzione italiana.

Gli studenti devono essere in grado di cogliere gli ambiti di intervento dello Stato sociale, in relazione al principio di eguaglianza sostanziale.

CAPACITA’

Essere in grado di consultare autonomamente le fonti del diritto: Costituzione,codice civile, leggi.

Essere in grado di risolvere casi pratici, mettendo a frutto le conoscenze acquisite a livello teorico.

Comprendere e utilizzare il linguaggio giuridico specifico, a completamento delle competenze linguistiche generali.

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

• Unità didattiche e/o

• Moduli e/o

• Percorsi formativi ed

• Eventuali approfondimenti

1. U. D. – Modulo – Percorso Formativo - approfondimento

Periodo

Modulo I°: Elementi di diritto civile. Settembre- Ottobre- Novembre-Dicembre- Gennaio

Modulo II°: Il diritto pubblico: il diritto costituzionale, aspetti generali di economia.

Febbraio-Marzo- Aprile

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 81 effettuate

1. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e integrazione, ecc.):

Lezione frontale.

Discussioni collettive su tematiche di interesse giuridico-sociale e di attualità politica.

2. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi,

biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):

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Libro di testo, schemi alla lavagna, articoli di giornale. i.

3. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.):

Interrogazioni orali e prove strutturate scritte.

4. CRITERI DI VALUYTAZIONE Voto da 1 a 2 : rifiuto totale della materia, dei suoi contenuti, delle esperienze proposte, delle

verifiche. Voto 3 : rifiuto dei contenuti e delle esperienze fondamentali della materia; difficoltà ad accertare

Il livello di preparazione. Voto 4 : non sono stati recepiti i contenuti specifici della disciplina; l’uso del linguaggio

è inadeguato. Voto 5 : conoscenza parziale dei contenuti, uso accettabile del linguaggio specifico.

Voto 6 : complessiva conoscenza dei contenuti disciplinari, uso accettabile del linguaggio specifico.

Voto 7 : conoscenza puntuale dei contenuti; applicazione guidata delle conoscenze acquisite; chiarezza espositiva con uso appropriato della terminologia specifica.

Voto 8 : conoscenza completa e organizzata dei contenuti; capacità di rielaborazione logica e critica; esposizione scorrevole con uso appropriato della terminologia specifica.

Voto 9 . capacità di rielaborazione logica e critica dei contenuti disciplinari, con annessa capacità di collegamento interdisciplinare; stile espositivo personale, con uso preciso e appropriato

delle terminologia specifica. Voto 10 : capacità di risolvere problematiche concrete; attitudine all’autoapprendimento e alla

rielaborazione personale critica; esposizione autonoma con uso critico della termino= logia specifica..

c. PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO DI LEGISLAZIONE MODULO 1° ELEMENTI DI DIRITTO CIVILE: U.D. 1 Le fonti del diritto: Le fonti del diritto: nozione e relativa classificazione.Fonti interne / fonti esterne; fonti atto / fonti fatto; fonti scritte / fonti non scritte fonti di produzione e fonti di cognizione. Il ruolo della giurisprudenza. L’efficacia della norma giuridica nel tempo e nello spazio. I criteri regolatori dei rapporti tra le fonti del diritto: il criterio di gerarchia, temporale o cronologico, di competenza e della riserva di legge. U.D. 2 La persona fisica e la persona giuridica: La capacità giuridica e la capacità di agire. La tutela giuridica del minore in relazione all’interruzione volontaria della gravidanza. La legge sull’aborto. I diritti della personalità. Le persone giuridiche:le associazioni, le società commerciali, le fondazioni e i comitati. U.D. 3 La famiglia: La famiglia come nucleo sociale originario: dalla famiglia estesa alla famiglia nucleare e alla famiglia allargata. I rapporti di parentela e di affinità. Il matrimonio civile,

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concordatario. Il matrimonio celebrato davanti a un ministro di culto non cattolico. Diritti e doveri dei coniugi. Il regime patrimoniale del matrimonio. La filiazione legittima, naturale, adottiva ed incestuosa. L’invalidità del matrimonio. La nullità del matrimonio disposto dalla Sacra Rota. Lo scioglimento del matrimonio. U.D. 4 I diritti soggettivi: I diritti soggettivi: nozione e relativa classificazione. Il diritto potestativo, le potestà e l’interesse legittimo. Le situazioni giuridiche passive:il dovere generico, il dovere specifico, la soggezione e l’onere. I diritti della personalità. I diritti reali: nozione e relativa classificazione. Il diritto di proprietà nella Costituzione e nel codice civile. I limiti di diritto pubblico e privato al diritto di proprietà. I modi di acquisto della proprietà a titolo originario e derivativo. Le azioni a tutela della proprietà. I diritti reali di godimento: usufrutto, enfiteusi, superficie, servitù prediali e di garanzia ( pegno ed ipoteca ). I diritti di credito. Le obbligazioni: nozione ed elementi del rapporto obbligatorio. I caratteri della prestazione. L’adempimento. Gli altri modi di estinzione delle obbligazioni, diverse dall’adempimento, satisfattori ( compensazione e confusione ) e non satisfattori ( remissione del debito, novazione oggettiva, impossibilità sopravvenuta per cause non imputabili al debitore e la prescrizione). Le fonti delle obbligazioni: il contratto: nozione ex art. 1321 c.c.. Il principio dell’autonomia contrattuale e le sue estrinsecazioni. Gli elementi essenziali ed accidentali del contratto. Il perfezionamento del contratto. I contratti di adesione: gli effetti del contratto. L’invalidità del contratto: nullità e annullabilità. Il diverso regime giuridico della nullità e dell’annullabilità. La rescissione del contratto concluso in stato di pericolo e in stato di bisogno. La risoluzione del contratto per inadempimento, per impossibilità sopravvenuta e per eccessiva onerosità. Il fatto illecito in generale. Gli altri fatti o atti, fonti delle obbligazioni. MODULO 2° DIRITTO PUBBLICO: A ) IL DIRITTO COSTITUZIONALE U.D. 1 Lo stato e la sua evoluzione storica: Lo stato inteso come “ società politica”.L’origine dello stato moderno. Le caratteristiche dello stato. Gli elementi costitutivi dello stato:popolo,territorio e sovranità. Stato apparato e stato comunità. Forma di stato e forma di governo. Il processo di democratizzazione: dallo stato assoluto allo stato democratico sociale. Il principio della divisione dei poteri nello stato moderno e in quello contemporaneo. La repubblica parlamentare e presidenziale: confronto. La repubblica semipresidenziale. U:D: 2 La Costituzione Italiana: La struttura della Costituzione Italiana. I caratteri fondamentali del testo costituzionale. I valori fondanti della Costituzione Italiana. Il processo di revisione della Costituzione. U.D. 3 La funzione legislativa: Il Parlamento Italiano. Il bicameralismo perfetto: pregi e difetti. Il Parlamento in seduta comune. Lo status di parlamentare. L’organizzazione delle Camere. Le funzioni del Parlamento: legislativa, di controllo politico, di indirizzo politico, elettiva e ispettiva. U.D. 4 La funzione esecutiva: Il governo, come organo complesso. Il procedimento di formazione del governo. Le crisi di governo di natura parlamentare ed extra parlamentare. La potestà normativa del governo: decreti legge, decreti legislativi. I principi costituzionali relativi alla funzione amministrativa. U.D 5 La funzione giurisdizionale: La Magistratura in generale. I principi costituzionali relativi all’attività giurisdizionali. La responsabilità civile dei giudici. U.D. 6 Il Presidente della Repubblica Italiana e la Corte Costituzionale: Il ruolo del Presidente della repubblica in qualità di garante dell’unità nazionale e della Costituzione. Il presidente della Repubblica in qualità di organo risolutore delle crisi di governo. La Corte Costituzionale: ruolo e relative funzioni. Dolo, 15.05.2014

Il Docente Cavaliere Sandro

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MATEMATICA CLASSE : 5^H A.S. 2013-2014 DOCENTE: FLAIM AGNESE LIBRO DI TESTO: CORSO DI MATEMATICA 5 AUTORI : E. CASSINA – A. CANEPA – M. GERACE CASA ED. : PARAVIA ORARIO SETTIMANALE : 3 ORE RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Ho insegnato matematica agli allievi di questa classe a partire dal primo anno, nel biennio per quattro ore settimanali, nel triennio per tre ore. Fin dall’inizio del primo anno una parte della classe appariva sufficientemente preparata e in grado di analizzare e risolvere i quesiti matematici proposti. L’altra parte, molto più numerosa, manifestava evidenti difficoltà in aritmetica ed algebra, una mancanza di approccio corretto alla soluzione degli esercizi proposti specie quelli relativi a soluzioni di situazioni problematiche. L’intenso lavoro di recupero associato allo svolgimento del programma curricolare, ha portato ad una progressiva crescita del gruppo che ha successivamente affrontato le prove per il superamento del debito formativo ottenendo risultati in parte accettabili. Lo svolgimento dei programmi relativi ai vari anni scolastici è stato abbastanza regolare e l’insegnante ha curato un curriculum matematico “culturale “ in modo da dare la possibilità alla classe di affrontare all’ultimo anno le basi degli argomenti di analisi matematica, elementi indispensabili per il proseguo di molti corsi universitari. All’inizio della quinta ho avviato un lavoro di consolidamento dei contenuti prerequisiti per affrontare il programma della quinta parallelamente allo svolgimento degli argomenti curricolari. Questo lungo lavoro con la classe è stato integrato da una parte della classe stessa che è riuscita a gestire in maniera assolutamente autonoma, fuori dall’orario curricolare, un lavoro di recupero e di approfondimento degli argomenti proposti. Lo svolgimento del programma ha rispettato in parte i ritmi di apprendimento: l’incertezza e la fragilità di molti studenti della classe hanno richiesto un ritmo più lento alle spiegazioni per la necessità di sviluppare tutti i dettagli, ai fini della comprensione del linguaggio specifico e per effettuare momenti di ripasso. Alla fine del corso la preparazione raggiunta dagli allievi non è omogenea: - un gruppo di alunni ha raggiunto un’adeguata preparazione e conoscenza dei contenuti proposti ; ha dimostrato buona partecipazione, consapevolezza del compito e degli obiettivi, è in grado di svolgere studi di funzione (della tipologia indicata nel programma) con discreta sicurezza e presentare aspetti teorici del programma con proprietà di linguaggio, - un secondo gruppo ha raggiunto un livello di preparazione pienamente sufficiente, anche se con una limitata autonomia nella gestione del lavoro individuale, - un terzo gruppo di allievi – circa un terzo della classe – attualmente ha ancora difficoltà ed incertezze nello svolgimento degli elaborati scritti sia per quanto riguarda la parte pratica che quella teorica, difficoltà nel processo logico deduttivo di esecuzione dei problemi e nell’esposizione dei concetti. Le difficoltà si evidenziano in più settori dell’analisi matematica e sono legate a precedenti lacune nello studio dell’algebra (equazioni e disequazioni di grado superiore al primo e fratte , scomposizione in fattori primi ) e della geometria analitica.

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Nel corso degli anni le lezioni sono sempre state seguite con attenzione e interesse dalla maggioranza della classe, indipendentemente dalle capacità e dai risultati che gli allievi erano in grado di raggiungere. La partecipazione è aumentata in quest’ultimo anno, durante il quale gli allievi sono intervenuti con richieste di chiarimenti e talvolta con desideri di approfondimenti. Ho molto apprezzato l’atteggiamento di alcune studentesse che pur avendo interessi in altri campi del sapere hanno saputo riconoscere il valore formativo della disciplina . METODI DI INSEGNAMENTO USATI Ho sempre presentato i nuovi argomenti proponendoli in modo intuitivo e formalizzandoli solo in un secondo momento. Solitamente durante le spiegazioni favorisco gli interventi degli allievi in modo che siano loro stessi a trarre le conclusioni (là dove sia possibile) dei ragionamenti avviati. Utilizzo costantemente la rappresentazione grafica che rende i concetti più comprensibili e risolvo(o faccio risolvere) in classe esercizi. La presenza in classe nel triennio della lavagna multimediale ha aiutato lo svolgimento del programma. MEZZI DI INSEGNAMENTO USATI In classe ho sempre lasciato spazio al ripasso, alla ripetizione e all’esercitazione. Se i risultati di una verifica comunicavano carenze in determinate parti del programma, mi soffermavo su di esse, proponendo nuovi esercizi che permettessero di superare le difficoltà incontrate. Gli allievi hanno fatto riferimento al libro di testo che si è rivelato un supporto utile per le esercitazioni e per uno studio più accurato della teoria ed abbastanza adeguato per quanto riguarda il livello del linguaggio adottato e quello della difficoltà degli esercizi a corredo degli argomenti affrontati. In generale, per quanto concerne i vari argomenti di analisi matematica come il concetto di limite di una funzione, continuità delle funzioni, massimi –minimi e flessi, derivata e studio del segno della derivata prima ho fatto un largo uso di strumenti grafici piuttosto che di strumenti algebrici. Per arrivare all’acquisizione dei concetti fondamentali di limite e derivata ho utilizzato esercizi che tenevano in considerazione il ruolo della materia rispetto all’indirizzo di studi. Alla luce di tale riflessione non ho insistito particolarmente sulle verifiche di limite utilizzando la definizione, sul calcolo della derivata con il rapporto incrementale e delle numerose dimostrazioni di analisi ho presentato solo quelle di maggiore importanza. Lo studio di funzione è stato costruito a partire dai primi mesi dell’anno scolastico poiché dominio, intersezioni, segno e successivamente i limiti, ecc. sono stati sempre interpretati e parallelamente riportati sul piano cartesiano. Il grafico è quindi nato spontaneamente dai risultati via via ottenuti. Le funzioni prese in considerazione sono state le funzioni polinomiali, fratte, elementari funzioni irrazionali, funzioni esponenziali del tipo baxey += , ).ln( baxy += l’ultimo argomento affrontato è stato quello degli integrali definiti come operazione inversa della derivazione. Nell’ultima parte dell’anno scolastico effettuerò un ripasso globale del programma svolto, insistendo sui principali concetti teorici, sullo studio di funzione e relativa rappresentazione grafica. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE USATI Nel corso dell’anno ho svolto verifiche scritte costituite da una parte orale e da una parte volta allo svolgimento di esercizi ed applicazioni delle conoscenze teoriche. La verifica di matematica contenuta nella simulazione della terza prova svolta ai primi di Maggio è stata considerata come compito scritto del quadrimestre in corso. Nel corso dell’anno ho assegnato prove scritte di vario genere: compiti con domande di tipo teorico che richiamavano una tipologia B, altri ancora con la richiesta di risolvere brevi esercizi ( per esempio parti di uno studio di funzione), come richiesto dalla tipologia D.

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Per meglio comprendere la preparazione degli allievi torna utile una tipologia mista del tipo B+D, dove si possono apprezzare le conoscenze teoriche, le abilità pratiche e soprattutto le capacità di collegamento e di interpretazione grafica. Per questa ragione la simulazione di terza prova è stata preparata facendo riferimento alla tipologia appena descritta. OBIETTIVI RAGGIUNTI Alla fine di questo anno scolastico non posso concludere che tutti gli studenti conoscano approfonditamente gli argomenti di analisi affrontati. Alcuni tra loro possiedono una preparazione superficiale, altri non sono in grado di padroneggiare le varie tecniche di calcolo (anche legate al programma degli anni precedenti); alcuni però hanno acquisito una visione adeguata del programma, pure negli aspetti teorici e concettuali. Gli obiettivi minimi raggiunti da ciascuno studente ammesso all’esame sono i seguenti:

§ saper determinare dominio, segno ed intersezioni di semplici funzioni polinomiali, fratte

§ saper calcolare i limiti delle stesse

§ riuscire ad individuare gli asintoti

§ conoscere il concetto di funzione continua

§ conoscere il concetto di derivata

§ saper determinare massimi, minimi relativi e flessi

§ saper interpretare i risultati sul piano cartesiano

PROGRAMMA SVOLTO

• Ripasso

Disequazioni di secondo grado e di grado superiore Disequazioni fratte Sistemi di disequazioni Rappresentazione grafica di semplici funzioni modulari e di funzioni definite per casi

• Intervalli e funzioni

Intervalli in R; Intorni; Punti di accumulazione .

• Funzioni

Definizione di funzione Proprietà delle funzioni e classificazione Definizione di funzione pari e dispari Dominio di funzione (polinomiali, fratte, irrazionali, semplici logaritmiche ed esponenziali) Studio del segno di una funzione ed intersezioni con gli assi

• Limiti

Definizione di intorno di un punto e di punto di accumulazione Definizione di limite

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Teoremi sui limiti: teorema dell’unicità del limite (solo enunciato), teoremi riguardanti le operazioni con i limiti (solo enunciati) Forme indeterminate Calcolo di limiti Definizione e determinazione degli asintoti verticali, orizzontali, obliqui

• Continuità

Definizione di funzione continua in un punto Esempi di funzioni continue Definizione di punto di discontinuità. Classificazione dei punti di discontinuità Esempi di funzioni discontinue

• Derivate

Concetto di derivata e suo significato geometrico Definizione di derivata di una funzione in un punto Derivate fondamentali (per le esponenziali e i logaritmi si è fatto riferimento a quelli in base e) Regole di derivazione della somma, del prodotto e del quoziente Derivata di una funzione composta Relazione tra derivabilità e continuità di una funzione in un punto Definizione di funzione crescente e decrescente Teorema di De L’Hòpital (solo enunciato) con le varie applicazioni Definizione di punto di massimo e minimo relativi Definizione di punto angoloso e di cuspide Definizione di punto di flesso Definizione di funzione con la concavità verso l’alto e verso il basso in un dato punto Flessi a tangente orizzontale, verticale ed obliqua Costruzione del grafico di funzioni polinomiali, fratte

• Integrali

Operazione di integrazione come operazione inversa della derivazione Concetto di primitiva di una funzione Integrali delle funzioni polinomiali. Integrali del tipo:

; ; .

Dolo, 15 maggio 2014 Prof.ssa Agnese Flaim

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BIOLOGIA CLASSE : 5^H A.S. 2013-2014 DOCENTE: CHINELLO GISELDA LIBRO DI TESTO: INVITO ALLA BIOLOGIA – IL CORPO UMANO AUTORI : H. CURTIS – S. BARNES CASA ED. : ZANICHELLI ORARIO SETTIMANALE : 3 ORE RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

In questo anno la classe ha confermato la fisionomia eterogenea già evidenziata nelle precedenti tappe del percorso scolastico: diversità riguardanti le capacità, gli interessi e la motivazione allo studio hanno reso complessa l’interazione tra insegnante e studenti perché in alcuni casi è stato necessario sostenere alunni diligenti e disponibili al dialogo educativo ma che presentavano difficoltà nel profitto, rispetto ad altri più capaci sul versante dell’apprendimento o dotati di maggiori capacità di recupero ma non abbastanza motivati allo studio metodico e riflessivo. Altri, ancora, hanno mostrato un impegno costante nello studio e risultati più che buoni nell’apprendimento. Da ciò deriva un profitto molto vario. Da un lato ci sono studenti con competenze solide; d’altro canto ce ne sono altri, più deboli, ma sostanzialmente più che sufficienti; altri , infine, possiedono conoscenze che risultano essere poco consolidate. Programma svolto Obiettivi disciplinari In relazione alla programmazione curricolare, in sintonia con le finalità e gli obiettivi individuati nella programmazione del Consiglio di Classe, le competenze e le abilità relative alla Biologia sono state costruite raggiungendo i sottoelencati obiettivi di apprendimento rispetto ai quali gli alunni sono in grado di

1. spiegare il significato genetico della fecondazione 2. spiegare che cosa accade allo zigote dal momento della fecondazione al momento

dell’impianto 3. illustrare a quale livello dello sviluppo e con quale modalità iniziano a formarsi i tre tessuti

embrionali differenziati 4. mettere in relazione i tre tessuti embrionali con gli organi che essi andranno a produrre 5. descrivere le funzioni delle quattro membrane extraembrionali 6. specificare quali sostanze possono attraversare o non attraversare la placenta 7. distinguere tra sistema nervoso centrale e periferico, tra somatico e autonomo, tra simpatico e

parasimpatico 8. descrivere la struttura del neurone 9. spiegare la funzione delle cellule gliali 10. distinguere tra sostanza bianca e sostanza grigia 11. descrivere l’impulso nervoso come un potenziale elettrico 12. descrivere le modalità di mantenimento delle concentrazioni ioniche caratteristiche

dell’assone in stato di riposo

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13. spiegare le variazioni ioniche che inducono la polarizzazione e la depolarizzazione della membrana assonica

14. spiegare il significato di valore soglia 15. individuare il ruolo del periodo refrattario 16. spiegare la modalità di trasmissione dell’impulso in una sinapsi chimica 17. distinguere tra sinapsi eccitatorie e sinapsi inibitorie 18. spiegare le funzioni dei vari neurotrasmettitori 19. descrivere le parti che costituiscono l’encefalo 20. distinguere le diverse funzioni del tronco cerebrale 21. spiegare l’importanza del talamo e dell’ipotalamo 22. descrivere la struttura dei due emisferi, specificando i lobi determinati dai solchi 23. illustrare le caratteristiche delle due aree coinvolte nel linguaggio 24. spiegare la struttura del midollo spinale 25. spiegare la struttura e la funzione dell’arco riflesso 26. comprendere in che modo il cervello è in grado di distinguere i differenti stimoli sensoriali 27. elencare le strutture componenti il sistema endocrino 28. spiegare la modalità di azione degli ormoni lipidici e quella degli ormoni peptidici 29. abbinare a ogni ghiandola endocrina la relativa azione ormonale e gli specifici tessuti

bersaglio 30. distinguere tra difesa specifica e difesa non specifica 31. elencare le barriere chimiche e meccaniche che difendono il corpo dagli agenti esterni 32. descrivere il ruolo delle cellule coinvolte nella difesa non specifica 33. elencare le principali tappe della reazione infiammatoria 34. spiegare che cosa si intende per antigene 35. individuare i siti in cui si differenziano i linfociti T e B e definire le relative funzioni 36. spiegare il modello di selezione clonale 37. descrivere la struttura degli anticorpi 38. spiegare la funzione delle cellule della memoria 39. evidenziare l’importanza del riconoscimento del self in relazione all’esistenza delle malattie

autoimmuni 40. spiegare il ruolo dei linfociti T helper e T citotossici 41. distinguere i recettori di membrana CD4 e CD8 42. evidenziare la funzione del complesso MHC 43. distinguere le due classi di proteine MHC 44. elencare le parti costitutive del canale digerente 45. descrivere le fasi del processo digestivo 46. descrivere le trasformazioni delle sostanze che compongono gli alimenti fino al momento

dell’assorbimento nella corrente sanguigna 47. spiegare il concetto di amminoacidi essenziali

*

48. descrivere le diverse parti dell’apparato respiratorio umano e le relative funzioni 49. correlare l’inspirazione e l’espirazione con i relativi eventi 50. descrivere la struttura e la funzione dell’emoglobina 51. collegare il trasporto di ossigeno da parte dell’emoglobina con le pressioni parziali del gas

stesso nei tessuti e nei capillari alveolari 52. definire il percorso dell’anidride carbonica dai tessuti all’esterno del corpo 53. elencare le parti costitutive dell’apparato cardiovascolare 54. distinguere tra circolazione sistemica e polmonare 55. spiegare le differenze tra arterie e vene 56. spiegare la composizione del plasma 57. descrivere i globuli rossi e la relativa funzione

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58. spiegare la funzione dei globuli bianchi 59. descrivere la struttura del cuore umano 60. descrivere il ciclo cardiaco evidenziando il ruolo delle valvole durante la diastole e la sistole 61. evidenziare l’influenza dell’alimentazione, del fumo e dell’esercizio fisico sul sistema

cardiovascolare. Contenuti disciplinari EMBRIOLOGIA: fasi della fecondazione umana, principali eventi che seguono la fecondazione, formazione della blastocisti, gastrulazione e formazione dei tre foglietti embrionali, impianto e interazioni tra trofoblasto e placenta, le membrane extraembrionali. Gli apparati della vita di relazione SISTEMA NERVOSO: suddivisioni del sistema nervoso, struttura del neurone, cellule di Schwann e mielina, nodi di Ranvier, sostanza bianca e sostanza grigia, potenziale elettrico, potenziale di riposo e potenziale d’azione, impulso nervoso e inversione di polarità della membrana assonica, basi ioniche del potenziale d’azione, ripolarizzazione della membrana assonica, propagazione dell’impulso nervoso, periodo refrattario, sinapsi chimica e neurotrasmettitori, sinapsi eccitatorie e inibitorie, strutture del sistema nervoso centrale, principali regioni encefaliche, localizzazione e funzione del diencefalo (talamo e ipotalamo), del mesencefalo e del rombencefalo (midollo allungato, ponte e cervelletto), anatomia e mappatura della corteccia cerebrale, solchi e lobi, cervello destro e cervello sinistro, stili di apprendimento, le aree di Broca e di Wernicke, aree di elaborazione intrinseca e formazione reticolare, memoria a breve e a lungo termine, neuroni specchio. SISTEMA ENDOCRINO: confronto tra controllo endocrino e controllo nervoso, strutture del sistema endocrino, ormoni e cellule bersaglio, composizione chimica e caratteristiche funzionali degli ormoni, meccanismi di azione degli ormoni, importanza dell’ipotalamo, fattori di rilascio e fattori inibenti, relazione tra ipotalamo e ipofisi, localizzazione e importanza dell’ipofisi, lobi dell’ipofisi, funzione degli ormoni dell’adenoipofisi, funzione degli ormoni della neuroipofisi, ormoni tiroidei, ipertiroidismo e ipotiroidismo, funzioni della calcitonina, paratiroidi e funzione del paratormone, localizzazione e secrezione delle ghiandole surrenali, corticosteroidi, ciclo di secrezione del cortisolo, catecolamine secrete dalla midollare surrenale, struttura e funzione del pancreas, insulina, glucagone, somatostatina, tipi diversi di diabete. SISTEMA IMMUNITARIO: funzione del sistema immunitario, immunità innata e immunità acquisita, funzione di difesa della pelle, delle mucose e dei succhi gastrici, macrofagi, risposta infiammatoria, proteine del sistema del complemento, citochine, strutture del sistema immunitario, siti di formazione dei linfociti B e T, concetto di antigene, plasmacellule e cellule della memoria, anticorpi, modello della selezione clonale, concetto di self e di non-self, teoria della delezione clonale, malattie autoimmuni, linfociti T helper e citotossici, recettori CD4 e CD8, complesso maggiore di istocompatibilità. Gli apparati della vita vegetativa APPARATO DIGERENTE: principali organi dell’apparato digerente, struttura della parete degli organi cavi del tubo digerente, peristalsi, cavità orale, denti e lingua, ghiandole salivari ed enzima salivare, struttura e funzioni dello stomaco, succhi gastrici, processi digestivi nello stomaco, struttura dell’intestino tenue, digestione e assorbimento nell’intestino tenue, ghiandole annesse al tenue e loro secreti, assorbimento delle sostanze nutritive, struttura e funzione dell’intestino crasso, intestino cieco e appendice, assorbimento dell’acqua a livello del colon.

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*APPARATO RESPIRATORIO: localizzazione e funzione degli organi che compongono il sistema respiratorio umano, meccanica respiratoria, inspirazione ed espirazione, funzione dell’emoglobina, trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti, eliminazione dell’anidride carbonica, controllo nervoso della respirazione. *APPARATO CIRCOLATORIO: struttura generale del sistema cardiovascolare, circolazione polmonare e circolazione sistemica, composizione del sangue, plasma, caratteristiche e funzioni degli elementi cellulari del sangue, struttura e funzione del cuore umano, flusso del sangue attraverso il cuore, funzioni delle valvole cardiache, regolazione del battito cardiaco, abitudini di vita e salute del sistema cardiovascolare.

• All’atto della stesura del documento siamo arrivati con il programma alla prima parte dell’apparato respiratorio, pertanto è probabile che per la fine delle lezioni sia possibile sviluppare gli argomenti restanti (contrassegnati da * ); qualsiasi variazione rispetto a quanto dichiarato sarà comunicata in sede di esame finale.

Metodologie Per quanto riguarda il tipo di “comunicazione disciplinare”, il metodo didattico proposto agli alunni è stato quello della lezione dialogata. Le lezioni frontali sono state arricchite dalla problematizzazione tipica dell’analisi disciplinare e, talvolta, dall’uso di mezzi audiovisivi in modo da favorire sia la concentrazione sia, soprattutto, la motivazione. E’ stata sempre curata la forma espressiva attraverso l’uso di una terminologia corretta. All’interno della normale didattica hanno sempre trovato spazio gli interventi di chiarimento e di recupero attraverso continui consigli e contributi per l’organizzazione dello studio e dell’attività personale di approfondimento. Tipologie delle prove di verifica Per accertare il raggiungimento degli obiettivi, sono stati usati tre tipi di verifica:

• verifiche scritte organizzate sulla base della tipologia prevista per la terza prova d’esame: quesiti a risposta aperta;

• verifica orale. Criteri di valutazione Per quanto riguarda i criteri di valutazione delle prove orali e scritte mi sono attenuta a quanto già definito nella programmazione disciplinare. In linea generale sono stati oggetto di verifica e di valutazione i seguenti aspetti:

• conoscenza di termini, fatti, teorie, modelli; • comprensione di quanto proposto attraverso capacità non solo di riproduzione formalmente

corretta dell’appreso, ma anche di rielaborazione logica, personale e critica, di applicazione in contesti sconosciuti, di correlazione tematica intradisciplinare e interdisciplinare;

• competenza espressiva generale e utilizzazione della microlingua disciplinare specifica; • pertinenza e capacità di sintesi.

Hanno concorso al giudizio complessivo finale le seguenti voci: interesse, partecipazione, progressi ottenuti. Griglia di valutazione delle prove orali e delle prove scritte valide per l’orale

(tipologia domande a risposta aperta) La valutazione è riferita alla scala numerica da 1 a 10.

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Caratteristiche della prova Voto Conoscenze nulle, con conseguente impossibilità di valutare le capacità espositive e logiche 1

Conoscenze quasi nulle, tali da rendere quasi impossibile valutare le capacità espositive e logiche 2

Conoscenze molto lacunose, molti e gravi errori di interpretazione delle domande o nella comprensione dei contenuti fondamentali; esposizione scorretta e poco coerente 3

Conoscenze frammentarie e lacunose; gravi errori di interpretazione delle domande o nella comprensione dei contenuti fondamentali; esposizione impropria e poco coerente

4

Conoscenze incomplete o espresse in modo confuso; esposizione non sempre coerente e appropriata 5

Conoscenze essenziali; sufficiente capacità di sintesi; linguaggio specifico per lo più corretto; esposizione coerente anche se non fluida 6

Conoscenze abbastanza puntuali; discreta capacità di sintesi; linguaggio specifico corretto; esposizione coerente, appropriata e chiara 7

Conoscenze organizzate in modo sintetico e ragionato; linguaggio specifico corretto; esposizione chiara, scorrevole 8

Conoscenze organizzate in modo sintetico e ragionato; autonomia nell’organizzazione dei contenuti; linguaggio specifico corretto; esposizione chiara, scorrevole e articolata

9

Conoscenze approfondite, organizzate in modo autonomo ed espresse in modo sintetico con considerazioni ben argomentate; linguaggio specifico sempre appropriato; esposizione coerente, chiara, articolata e fluida

10

Tempi del percorso formativo Nel primo quadrimestre sono state svolte 45 ore; nel secondo quadrimestre, alla data del quindici maggio, sono state svolte 37 ore. Considerati i risultati e l’impegno delle studentesse, non si è ritenuto di dover attivare specifiche iniziative di recupero in classe, valutando che eventuali lacune nella preparazione potessero essere recuperate con lo studio personale. Il Docente Giselda Chinello

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STORIA DELL’ARTE CLASSE : 5^H A.S. 2013-2014 DOCENTE: LUCATELLO LORIS LIBRO DI TESTO: ARTE E ARTISTI 3. DALL’OTTOCENTO A OGGI AUTORI : G. DORFLES – A. VETTESE – E. PRINCI CASA ED. : ATLAS ORARIO SETTIMANALE : 2 ORE

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

1 – OBIETTIVI RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’ La classe, composta da 24 alunni, ha evidenziato nel corso dell’anno scolastico una buona motivazione nei confronti dello studio ed una apprezzabile consapevolezza nei confronti del ruolo formativo e culturale della disciplina. Anche la frequenza si è mantenuta regolare. Il comportamento disciplinare, inoltre, non ha dato adito a particolari problemi. Il profitto finale risulta differenziato: un numero ristretto di studenti ha raggiunto una preparazione di base buona, evidenziando capacità critica di rielaborazione personale dei contenuti disciplinari; gli studenti rimanenti hanno conseguito un profitto globale discreto, grazie ad una partecipazione assidua al dialogo educativo ed impegno costante nello studio pomeridiano anche se in alcuni casi permangono difficoltà ed incertezza a livello espositivo. Le conoscenze sono tarate a livello del libro di testo. Il processo di apprendimento dei contenuti disciplinari ha consentito di sviluppare alcune importanti abilità, quali: Le conoscenze: -Storicizzazione delle manifestazioni artistiche e delle forme estetiche, ovvero individuazione delle coordinate storico-culturali entro le quali si forma e si esprime l’opera d’arte. Le competenze: -Acquisizione della terminologia specifica della disciplina; -Lettura dell’opera d’arte a partire dai suoi elementi strutturali-compositivi, utilizzando le conoscenze riguardo agli elementi del linguaggio visuale. -Individuazione, in un’opera, dell’apporto individuale dell’artista, il contesto socio-culturale entro il quale questa si è formata, la destinazione e la funzione dell’arte. Le capacità: -Capacità di correlare autonomamente autori ed opere, operando confronti con opere e contesti precedenti e/o contemporanee, per analogia o differenza. -Sviluppo delle capacità di collegamento interdisciplinare (con ambiti scientifico, tecnologico, letterario, ecc). 2 – PROGRAMMA SVOLTO

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Nonostante la complessità della materia, che implica anche continui riferimenti ad altri ambiti disciplinari, solo un esiguo numero di ore è riservato allo svolgimento di un programma che appare vasto soprattutto se rapportato alla necessità di dover esaminare linguaggi d'arte e movimenti che si sono rincorsi nel XX secolo. Il programma è stato svolto seguendo le linee presentate all'inizio dell'anno. Gli obiettivi sono stati complessivamente raggiunti, anche se in misura differenziata, da tutti gli studenti; gli obiettivi nei termini di capacità sono stati raggiunti da quasi tutti gli alunni. La maggior parte degli alunni è apparsa autonoma nella rielaborazione dei contenuti, tuttavia sono stati necessari l'intervento e la guida del docente per muoversi in un panorama di più ampio respiro. Viene di seguito presentato il programma effettivamente svolto. Nelle ultime settimane saranno approfondite le ultime correnti pittoriche del Novecento. IL NEOCLASSICISMO L’arte neoclassica. Concetti generali ed analisi del linguaggio. Le arti figurative: - J.L. David: "Il giuramento degli Orazi" - "La morte di Marat";

- A. Canova: "Amore e Psiche" - "Monumento funebre e M. C. d'Austria"; - F. de Goya: "Le fucilazioni del 3 Maggio 1808" - "Maya nuda e vestita".

Architettura neoclassica (cenni). IL ROMANTICISMO L’arte romantica. Concetti generali: Uomo e natura; pittoresco e sublime; Le arti figurative: - T. Gèricault: "La zattera della Medusa" - "Gli alienati"; - J. Delacroix: "La Libertà che guida il popolo" - La barca di Dante"; - F. Hayez: Il bacio"; I Preraffaelliti (cenni) Lo storicismo nell’architettura: il restauto stilistico di E. Viollet-Le-Duc e J. Ruskin (cenni). Il neogotico in Italia. L’OTTOCENTO REALISTA E IMPRESSIONISTA L’impegno politico e sociale degli artisti realisti francesi. I nuovi temi della pittura realista. La nascita della fotografia. Le arti figurative: - G. Courbet: "Gli spaccapietre" - "L'atelier del pittore"; - F. Millet: "Le spigolatrici"; - H. Daumier: "Il vagone di terza classe". I macchiaioli: - G. Fattori: "Campo italiano alla battaglia di Magenta" - "In vedetta"; - S. Lega: "Il pergolato"; - T. Signorini: "La sala delle agitate al Bonifazio di Firenze". L’Impressionismo: i principi teorici e le modalità espressive. Analisi del linguaggio e degli stili delle principali figure del movimento: Le arti figurative: - E. Manet: " Colazione sull'erba" - "Olympia"; - C. Monet: "Impressione, sole nascente"-"La cattedrale di Rouen" - "Ninfee"; - E. Degas: "La lezione di ballo" - "L'assenzio"; - A. Renoir: "La Grenouillère" - "Moulin de la Galette" - "Colazione dei canottieri"; L’Architettura strutturalista ‘degli ingegneri’ (ovvero ‘del ferro e del vetro’). La crisi degli stili del passato e l’Eclettismo. L’urbanistica nelle grandi città europee: i casi di Parigi, Vienna, Londra, Roma, Firenze, Torino e Napoli. Dopo l’Impressionismo: le poetiche degli artisti. Le arti figurative: - P. Cézanne: "La casa dell'impiccato" - "Le grandi bagnanti" - "I giocatori di carte";

- V. Van Gogh: "I mangiatori di patate" - Notte stellata" - Campo di grano con volo di corvi" - "Ritratti";

- P. Gauguin: "Il Cristo giallo" - "Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?";

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- E. Munch: "Sera nel corso di Karl Johann" - "Il grido"- "Pubertà"; - G. Seurat: "Un dimanche après-midi à l' Ile de la Grande Jatte"; LE AVANGUARDIE ARTISTICHE DEL PRIMO NOVECENTO

Soggettivismo, interiorità e simbolismo nella cultura europea tra Ottocento e Novecento. Le figure di: - H. De Toulouse-Lautrec: "Au salon de la Rue des Moulins"; - G. Klimt: "Il bacio"- "Giuditta I". Il divisionismo simbolista in Italia (caratteri generali). L’Art Nouveau in Francia (Stazione del Metro - Parigi), in Belgio, in Inghilterra, in Italia, in Spagna (Gaudì: Casa Milà); Il fenomeno delle avanguardie: fonti e poetiche. L’arte espressionista in Europa Settentrionale; l’esperienza Die Brucke e del Blaue Reiter a Monaco di Baviera. L’arte dei Fauves: aspetti generali e l’opera di: - H. Matisse: "La stanza rossa" - "La danza"; - E. L. Kirchner: "Cinque donne per la strada" Il Cubismo: la poetica; le fasi del cubismo (originario, analitico, sintetico). I principali interpreti: - P. Picasso: "Poveri in riva al mare" - " Famiglia di acrobati" - "Les Demoiselles d'Avignon" - "Ritratto di Ambroise Vollard" - " Natura morta con sedia impagliata" - "Guernica". Il Futurismo: la poetica. Analisi del ‘Manifesto’ di Marinetti; I promotori: - U. Boccioni: "La città che sale". Programma da svolgere entro la fine dell’anno scolastico: Astrattismo lirico e Astrattismo geometrico. Le poetiche di: - V. Kandinskij: "Composizione VII". L’esperienza Dada in Europa (M. Duchamp) e in America (M. Ray). Il clima di “Ritorno all’ordine” nel ventennio fra le due guerre in Italia e la compromissione degli artisti con il regime fascista. Il Surrealismo: le poetiche di Dalì, Magritte, Mirò, Ernst.

Periodo di effettuazione

Settembre – Gennaio Gennaio-Febbraio Febbraio-Aprile Aprile-Giugno

CL. V

Il Neoclassico e il Romanticismo. L’Impressionismo e il Realismo. I Macchiaioli.

Il Postimpressionismo. L’Espressionismo.

Le Avanguardie Storiche del Novecento.

L’arte durante il Fascismo; l’arte della seconda metà del Novecento.

Ore svolte 27 Ore svolte 11 Ore svolte 12 Da svolgere ore 10 3 – SPAZI – MEZZI – STRUMENTI DI LAVORO

Il programma è stato svolto con regolarità nel corso dell’anno scolastico; tuttavia, non è stato possibile completare, o almeno approfondire, il programma previsto in tutte le sue parti. Le lezioni, in gran parte frontali dialogate e frontali riepilogative, sono state quasi sempre supportate da materiale audiovisivo.

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Il testo di riferimento: Gillo Dorfles, Angela Vettese, Storia dell’Arte, Vol 4, Edizioni ATLAS . Il testo viene correntemente utilizzato come fonte di informazione a livello contenutistico.

4 – METODOLOGIA

Nel corso dell’anno il programma ha seguito esclusivamente contenuti di Storia dell’arte. Le lezioni sono state sviluppate di norma in forma frontale, ma si è altresì tenuto un approccio dialogato, grazie all’attenzione e all’interesse dimostrato da alcuni studenti. Nella maggior parte dei casi gli argomenti generali e le poetiche dei movimenti sono stati anteposti allo studio delle opere d’arte, delle quali, lo studio delle valenze formali ed espressive è stato orientato all’ambito storico e letterario di più prossimo riferimento. 5 – VERIFICHE EFFETTUATE (tipologia e numero)

Sono state effettuate almeno due verifiche sommative scritto-orali per ciascun alunno nel corso di ciascun quadrimestre. In esse sono state verificate in particolar modo: -la conoscenza dei dati; -la capacità di inquadrare in ambito storico le opere artistiche e le forme estetiche; -l’utilizzo della la terminologia specifica della disciplina; -la capacità di leggere l’opera d’arte mediante i suoi elementi strutturali-compositivi. La tipologia delle prove scritte è stata la ‘B’ (due-tre quesiti con breve trattazione). 6 – CRITERI DI VALUTAZIONE

I test sono stati valutati secondo un punteggio stabilito volta a volta a seconda della tipologia delle rispettive domande. Nel corso dell’anno si è valutata: -la conoscenza delle informazioni e dei fenomeni; -la capacità di utilizzare una metodologia; -l’utilizzo consapevole del linguaggio specifico della disciplina; -la capacità di cogliere nessi interdisciplinari; -la capacità di rielaborazione critica delle conoscenze acquisite. 7 – ATTIVITÀ DI RECUPERO – SOSTEGNO-APPROFONDIMENTO

Visto il buon livello generale della classe sotto il profilo delle conoscenze acquisite, non è stato necessario effettuare attività di recupero. Dolo, 15 maggio 2014 L’insegnante  

                Prof. Loris Lucatello

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EDUCAZIONE FISICA CLASSE : 5^H A.S. 2013-2014 DOCENTE: ISABELLA SIDORI LIBRO DI TESTO: IN PERFETTO EQUILIBRIO AUTORI : DEL NISTA – PARKER - TASSELLI CASA ED. : G. D’ANNA ORARIO SETTIMANALE : 2 ORE RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Relazione finale sulla classe La classe è formata da 24 allievi. L’interesse, da parte di quasi tutti le alunni è stato sempre attivo. Il comportamento è sempre stato corretto, buona la collaborazione con l’insegnante. Per quel che riguarda l’apprendimento pratico, i ritmi sono risultati complessivamente adeguati al livello di partenza e alle capacità psicofisiche delle allieve. Il livello di partenza della classe era più che sufficiente e l’impegno dimostrato buono; nel complesso il profitto finale risulta più che discreto. Riguardo gli argomenti teorici, l’attenzione è stata sempre alta, gli interventi continui, mossi da vivo interesse.

Programma svolto:

PARTE PRATICA Obiettivi generali: a) potenziamento fisiologico; b) elaborazione degli schemi motori; c) consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico; e) informazioni fondamentali sulla tutela della salute e programma di teoria. Contenuti a) potenziamento fisiologico: attività razionali e progressive con: - esercizi a corpo libero individuali o a coppie; - esercizi di mobilità articolare e stretching; - esercizi di potenziamento a corpo libero e con sovraccarico; - esercizi e andature preatletiche; - scatti e progressioni; - esercizi con palle mediche; - giochi sportivi; - test di valutazione delle qualità condizionali (forza, velocità, resistenza e destrezza). b) elaborazione degli schemi motori: - esercizi di equilibrio; - esercizi di controllo del corpo in forma dinamica; - esercizi di abilità con palla;

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- esercizi di destrezza con palla. c) pratica delle attività sportive: - atletica leggera: corsa veloce, salto in alto e salto in lungo ostacoli, lancio del peso; - tennis tavolo; - pallavolo; - pallamano; - pallacanestro; - Hockey; - la trave - danza latino americana. d) consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico: - giochi di squadra.

PARTE TEORICA

L’apparato scheletrico - Ossa lunghe,corte,piatte – La struttura delle ossa – Ossa della testa – Ossa del tronco – I paramorfismi dell’apparato scheletrico in età scolare - Ossa degli arti superiori – Ossa del bacino – Ossa degli arti inferiori – Frattura – Lesione ai dischi intervertebrali – Metatarsalgia – Periostite tibiale – Pubalgia – Talalgia. L’apparato articolare -Le articolazioni – Le articolazioni mobili – Movimenti - Classificazione delle articolazioni - Effetti del movimento sulle articolazioni - Alterazioni e traumi dell’apparato articolare – Artrosi e artrite – Distorsione – Epicondilite – Lesione meniscale – Lussazione – Versamento articolare traumatico. Il sistema muscolare - Le proprietà del muscolo – Muscoli striati,muscoli lisci e muscolo cardiaco - La struttura dei muscoli scheletrici – Le caratteristiche delle fibre muscolari - L’energia muscolare – Meccanismo anaerobico alattacido – Meccanismo anaerobico lattacido – Meccanismo aerobico - Le azioni muscolari – Muscoli tonici, fasici, flessori, estensori, adduttori, abduttori, rotatori, agonisti, antagonisti e sinergici - I tipi contrazione muscolare – La contrattura – La contusione muscolare – Il crampo – La rottura totale del muscolo – Lo stiramento – Lo strappo – La tendinite. L’apparato cardiocircolatorio Il sangue – Donare il sangue – La donazione di midollo osseo – La circolazione sanguigna – Il cuore – Il ciclo cardiaco – La pressione – L’apparato circolatorio durante l’attività fisica – Aumento delle pulsazioni – Aumento del volume del sangue contenuto nel cuore – Attacco cardiaco – Emorragia – Emorragia nasale (epistassi) – Emorragie interne. Libro di testo: IN PERFETTO EQUILIBRIO casa editrice: G. D’ANNA Autori: PIER LUIGI DEL NISTA, JUNE PARKER, ANDREA TASSELLI. Metodi di insegnamento

Prima di ogni argomento sono stai previsti dei momenti per poter effettuare l’analisi di partenza, proponendo l’attività in forma globale, per poi passare allo sviluppo del gesto attraverso esercizi analitici, correzioni continue, per arrivare ad una sintesi corretta.

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Per quanto riguarda le attività fisiche, i tempi, le intensità e i carichi sono stati di volta in volta adeguati alle capacità di ogni singolo alunno. Mezzi di insegnamento

Per il raggiungimento degli obiettivi sono state utilizzate le attrezzature della palestra (piccoli e grandi attrezzi, mobili e fissi) e sono state sfruttate le caratteristiche dell’ambiente circostante l’Istituto. Spazi e tempi del percorso formativo

All’inizio del primo quadrimestre è stato sempre fatto un richiamo delle qualità fisiche che dovevano essere un prerequisito per le attività sportive da svolgere.

In questo periodo è stato dato più spazio ad esercitazioni di abilità e destrezza mentre nel secondo quadrimestre ai giochi di squadra.

Gli altri obiettivi del programma, con vari contenuti, sono stati perseguiti nell’arco dell’intero anno scolastico. Per quanto riguarda il programma di teoria, la maggior parte degli argomenti sono stati sviluppati nell’arco del quinquennio. Criteri e strumenti di valutazione usati Per la valutazione ho fatto ricorso a vari sistemi:

test usati in particolare per le capacità condizionali e preparati tenendo in considerazione l’ambiente e le strutture circostanti l’Istituto; prove ripetute e osservazioni sistematiche per rilevare prestazioni di tipo qualitativo.

All’interno di ogni singolo obiettivo, è stato valutato il significativo miglioramento conseguito da ogni allievo, valutando il livello di partenza e di arrivo.

Impegno e partecipazione sono elementi importanti che sono stati tenuti in considerazione nella valutazione finale. Obiettivi raggiunti Gli obiettivi del triennio sono stati sostanzialmente raggiunti.

Gli allievi hanno dimostrato di aver acquisito abitudine al movimento e alle attività sportive. Questi saranno mezzi importanti nella vita, per la difesa della salute, per la pratica di nuove esperienze motorie e come importante strumento di socializzazione.

Le attività e le discipline sportive che sono state svolte e apprese, hanno permesso complessivamente di acquisire nuove conoscenze e migliorare le capacità iniziali.

Si sono evidenziati miglioramenti sia nelle qualità fisiche (forza, velocità e resistenza) sia nelle funzionalità neuro-muscolari (controllo segmentario e realizzazione di movimenti complessi adeguati alle diverse situazioni). TABELLA DI VALUTAZIONE DI TEORIA DELL’EDUCAZIONE FISICA

Voto

1,2,3 Non dimostra di avere compreso l’argomento. L’elaborato viene consegnato in bianco o con percentuale di lavoro svolto inferire al 20%

4 Dimostra grossissime lacune. L’elaborato viene consegnato in bianco o con percentuale di lavoro svolto inferire al 25%

5 Dimostra grossissime lacune. L’elaborato viene consegnato in bianco o con percentuale di lavoro svolto o corretto inferire al 40%.

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6 Dimostra di aver in parte compreso l’argomento Il lavoro svolto non è inferiore al 60% o corretto al 60%

7 Dimostra di aver compreso l’argomento.

8 Dimostra di aver comprese bene l’argomento e di rispondere correttamente ed in modo completo alle domande poste. Risponde correttamente almeno all’ 80% .

9 Dimostra padronanza di linguaggio tecnico scientifico e sa rispondere con argomentazioni personali. Tutte le domande poste trovano una risposta.

10 Dimostra grande capacità di gestione del linguaggio tecnico. Ordinato e preciso nelle risposte, crea collegamenti interdisciplinari di indubbio alto spessore.

TABELLA DI VALUTAZIONE DELLE CAPACITA’ COORDINATIVE IN

EDUCAZIONE FISICA Voto

1,2,3 L’alunno non ha assolutamente compreso la dinamica gestuale del movimento e non si impegna per migliorare le proprie capacità coordinative.

4 L’impegno è scarso; i miglioramenti sono poco rilevanti rispetto al punto di partenza. Permangono problemi coordinativi

5 Permangono problemi nell’assimilare il gesto. L’impegno è insufficiente

6 Dimostra di avere compreso la dinamica del gesto motorio, ma non ha è ancora ben acquisito sul piano pratico. L’impegno è sufficiente

7 Esegue il gesto motorio con discreta padronanza e l’impegno e discreto

8 Dimostra buona padronanza del gesto sportivo/motorio e l’impegno è buono

9 Le capacità coordinative specifiche sono interiorizzate ed automatizzate. Il gesto motorio è di ottima precisione. L’impegno è ottimo

10 Riesce a gestire il gesto con disponibilità variabile (in qualsiasi situazione). L’impegno è sempre ottimo

TABELLA DI VALUTAZIONE DELLE CAPACITA’ CONDIZIONALI IN EDUCAZIONE FISICA

Voto

1,2,3,4 Non dimostra impegno nei confronti dell’argomento trattato e non si evidenzia nessun miglioramento

5 L’impegno è insufficiente ed il miglioramento è scarso

6 L’impegno è sufficiente. La prestazione è migliorate leggermente rispetto al livello di partenza

7 L’impegno è discreto. La prestazione è migliorata più che sufficientemente rispetto al livello di partenza

8 A) da un livello di partenza basso, la prestazione è migliorata sensibilmente B) da un livello di partenza medio, la prestazione è migliorata C) l’impegno è molto buono

9 D) da un livello di partenza basso, la prestazione è migliorata notevolmente E) da un livello di partenza alto, la prestazione è migliorata sensibilmente F) l’impegno è ottimo

10 La prestazione è di alto livello e l’impegno è lodevole Dolo, 15 Maggio 2014 Il Docente Isabella Sidori

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PARTE TERZA

PREPARAZIONE ALL'ESAME DI STATO

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3.1 Prima prova Prima Prova (Italiano) Fin dagli scorsi anni scolastici la classe è stata addestrata ad affrontare le diverse tipologie della prova scritta d'italiano; tali tipologie sono state regolarmente somministrate in occasione delle consuete prove in itinere. Già in terza e quarta, sono state effettuate due simulazione comuni a tutte le classi di pari grado dell'Istituto. Nel corso del presente a.s., gli alunni sono chiamati a svolgere, contemporaneamente ai loro compagni di tutte le altre sezioni, una Simulazione di prima prova su tutte le tipologie e gli ambiti previsti, nell’arco dell’intera mattinata. Data della prova: 14 Maggio 2014

3.2 Seconda Prova

Seconda Prova (Pedagogia) Nel corso del presente a.s., gli alunni sono chiamati a svolgere, contemporaneamente ai loro compagni di tutte le altre sezioni, una Simulazione della seconda prova, nell’arco dell’intera mattinata.. Data della prova: 15 Maggio 2014

3.3 Terza prova Terza prova La classe ha affrontato nel corso dell'anno due prove di simulazione della terza prova scritta, una per quadrimestre; nel presente anno scolastico, su delibera del Consiglio di Classe, è stata scelta la tipologia B (prova pluridisciplinare): nel primo quadrimestre, è stata somministrata una prova articolata in cinque discipline, per ciascuna delle quali sono stati previsti due quesiti, cui rispondere in un massimo di 10 righe; nel secondo quadrimestre, è stata somministrata una prova articolata in quattro discipline, per ciascuna delle quali sono stati previsti tre quesiti, cui rispondere in un massimo di 10 righe. Per lo svolgimento delle prove, in entrambi i casi, sono state concesse quattro ore di tempo ed è stato autorizzato l’uso di alcuni strumenti di lavoro: dizionario di Italiano e il dizionario monolingue per la Lingua Straniera. Nella scelta dei contenuti della prova simulata ogni docente ha agito per lo più autonomamente. Per la valutazione di queste prove è stato adottato il seguente criterio: ciascun docente ha valutato la prova relativa alla propria disciplina, le separate valutazioni sono state quindi sommate per stabilire la valutazione globale di ogni studente. La seguente tabella riporta il calendario delle simulazioni e le discipline coinvolte: Data Discipline coinvolte 1 16/12/2013 Filosofia, Biologia, Inglese, Matematica, Storia dell’Arte. 2 28/04/2014 Filosofia, Matematica, Inglese, Storia dell’Arte.

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3.3.1. Prima simulazione di Terza Prova. LICEO SCIENTIFICO “G. GALILEI" 16/12/2013 CLASSE V H Rispondi in un massimo di 10 righe alle seguenti domande: Lingua e letteratura inglese 1. Discuss about the implication of Mary Shelley's “Frankenstein” on the theme of the double,

focusing on the figure of the dark hero and its social issues.

______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Briefly outline the features and themes of Keats' poetry, eventually comparing him to the other

Romantic poets you studied.

______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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Storia dell’arte.

1. Lo studente tracci i punti fondamentali su cui si fonda il pensiero ROMANTICO. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. L’alunno tracci l’analisi del gruppo scultoreo di A. Canova “Amore e Psiche“, sottolineando i caratteri compositivi, eventuali caratteri del linguaggio visuale e gli aspetti espressivi.

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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Biologia.

1. Presenta tutti gli eventi che avvengono sulla membrana dell’assone di un neurone quando si passa dal potenziale di riposo al potenziale d’azione fino al ripristino del potenziale di riposo stesso (max 10 righe).

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Presenta l’oogenesi nelle varie fasi indicando anche le rispettive tappe temporali (max 10 righe).

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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Filosofia.  1.  In  che  senso  l’uomo,  filosofo  compreso,  per  Schopenhauer,  non  è  una  “testa  d’angelo  alata  senza  corpo”?  ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________    2.   Come   si   realizza  –   in   sintesi   –   il   progetto  marxiano  di   rimettere   la   filosofia  di  Hegel   con   i  piedi  per  terra?  ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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Matematica 1. Il dominio di una funzione y=f(x) è ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ In base alla definizione data, trova il dominio delle seguenti funzioni:

a) ( )31log3 x

y+

=

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

b) 32

12 −−

+=

xxxy

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

c) x

xycos13−

=

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Elenca le forme di indeterminazione dei limiti: ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Calcola i seguenti limiti :

a) 158

25lim 2

2

5 +−

−→ xx

xx

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

b) 93lim 2 −

−∞→ xx

x

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

c) x

x xx

21lim ⎟⎠

⎞⎜⎝

⎛ +∞→

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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3.3.2. Seconda simulazione di Terza Prova.

Materia: Lingua e civiltà inglese.

1. Briefly outline the modernist movement and the theories which inspired it. ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... 2. Explain why James Joyce’s “Ulysses” completely breaks with the traditional concept of

novel. ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................

3. Which are the most important historical events in Europe and the USA in the first half of the

20th century?. .......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................

 

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Materia: Filosofia

1. Perché, secondo Kierkegaard, il Cristianesimo è scandalo e supremo paradosso? .......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... 2. In cosa consiste, per K.Marx, l’alienazione?

..........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................... 3. Che cos’è, per Freud, la rimozione? E qual è la legge che presiede ai suoi meccanismi?

..........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

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Materia: Storia dell’arte

1. Lo studente tracci i punti fondamentali su cui si fonda l’ESPRESSIONISMO .......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... 2. L’alunno tracci l’analisi del quadro di G. Klimt “Il bacio”, sottolineando i caratteri

compositivi, eventuali caratteri del linguaggio visuale e gli aspetti espressivi.

.......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... 3. L’alunno tracci i punti fondamentali del movimento artistico Liberty.

..........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................

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Materia: Matematica.

1) Data la seguente funzione: 912

2

3

+

+=xxy  ,  trovare  le  equazioni  dei  suoi  eventuali  asintoti.  

 

2)  Data  la  seguente  funzione:   63 2 += xy  ,  determinare  l’equazione  della  retta  tangente  alla  curva  nel  suo  punto  di  ascissa   .1=x    

 

3) Calcolare il seguente integrale indefinito: dxxxx

∫−+ 132

, 0>x

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Indice

Pag.

Firme 2 Elenco candidati 3 2 Presentazione della classe V H 5

1.7 Presentazione dell'indirizzo di studio 6 1.8 Presentazione della classe 7 1.9 Il percorso formativo 8 1.10 Finalità e obiettivi scelti dal Consiglio di Classe 10 1.11 Criteri e griglie di valutazione condivisi dal Consiglio di

Classe • Generale • Prima prova • Seconda prova • Terza prova

11

1.12 Attività complementari realizzate dalla classe 15 4 Le discipline 16

2.14 Religione 17 2.15 Lingua e Letteratura Italiana 19 2.16 Lingua e Letteratura Latina 28 2.17 Lingua e Letteratura Inglese 31 2.18 Storia 34 2.19 Filosofia 37 2.20 Pedagogia 41 2.21 Metodologia della ricerca socio-psico-pedagogica 47 2.22 Legislazione sociale 50 2.23 Matematica 54 2.24 Biologia 58 2.25 Storia dell'Arte 63 2.26 Educazione Fisica 67

5 Preparazione all'Esame di Stato 71

3.4 Prima prova 72 3.5 Seconda prova 72 3.6 Terza prova 72

3.3.1 Prima simulazione 73 3.3.2 Seconda simulazione 78