DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE per l’ESAME DI … · conoscenza dei principi fisici alla base...

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Istituto d’Istruzione Superiore “P.A. FiocchiVia Belfiore n° 4 - 23900 LECCO - tel. 0341-363310 - fax.0341-286545 Sito web: www.istitutofiocchi.gov.it E-mail: [email protected] [email protected] - [email protected] DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE per l’ESAME DI STATO A.s. 2017 2018 Istruzione tecnica: settore tecnologico Indirizzo: “Chimica, materiali, biotecnologie” Articolazione: “Biotecnologie ambientali” Classe V Sez. A Redatto il giorno 09 maggio 2018 Affisso all’albo il 15 maggio 2018 Docente coordinatore del Consiglio di Classe: prof. Mazzarella Salvatore codiceAOO - REGISTRO PROTOCOLLO - 0004777 - 10/05/2018 - C29 - Esame - E Firmato digitalmente da LAFRANCONI CLAUDIO LCIS01200Q - documento firmato digitalmente in originale da CLAUDIO LAFRANCONI (prot. 0004777 - 10/05/2018) - copia conforme

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Istituto d’Istruzione Superiore “P.A. Fiocchi” Via Belfiore n° 4 - 23900 LECCO - tel. 0341-363310 -

fax.0341-286545 Sito web: www.istitutofiocchi.gov.it E-mail: [email protected]

[email protected] - [email protected]

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

per l’ESAME DI STATO

A.s. 2017 – 2018

Istruzione tecnica: settore tecnologico

Indirizzo: “Chimica, materiali, biotecnologie”

Articolazione: “Biotecnologie ambientali”

Classe V – Sez. A

Redatto il giorno 09 maggio 2018 Affisso all’albo il 15 maggio 2018

Docente coordinatore del Consiglio di Classe:

prof. Mazzarella Salvatore

codiceAOO - REGISTRO PROTOCOLLO - 0004777 - 10/05/2018 - C29 - Esame - E

Firmato digitalmente da LAFRANCONI CLAUDIOLCIS01200Q - documento firmato digitalmente in originale da CLAUDIO LAFRANCONI (prot. 0004777 - 10/05/2018) - copia conforme

Profilo professionale dell’indirizzo di studio

Il percorso proposto dal nostro Istituto permette agli allievi di acquisire e approfondire le competenze

relative alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici e microbiologici, allo studio

dell’ambiente, degli ecosistemi, delle biotecnologie, nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale

e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro, e allo studio delle interazioni fra sistemi energetici e

ambiente, specialmente riferite all’impatto ambientale degli impianti e alle relative emissioni inquinanti. La

conoscenza dei principi fondamentali di tutte le discipline necessarie per una formazione di base versatile

deve favorire lo sviluppo di capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi, preparare ad affrontare gli

approfondimenti necessari per il conseguimento di competenze più specialistiche conseguibili anche

attraverso ulteriori percorsi formativi.

Nell’ambito delle conoscenze sono stati sviluppati i seguenti obiettivi:

acquisizione e consolidamento delle conoscenze termodinamiche per interpretare correttamente i

fenomeni legati agli equilibri chimici, elettrochimici e biochimici;

consolidamento delle conoscenze chimiche relative alla struttura atomica e molecolare;

conoscenza dei principi teorici delle tecniche analitiche più usate;

conoscenza dei meccanismi delle reazioni organiche;

conoscenza delle principali vie metaboliche;

conoscenza delle nozioni di statistica per l’analisi dei dati sperimentali;

conoscenza dei fondamenti strutturali e funzionali dei microrganismi e dei fenomeni biologici che

sono alla base delle trasformazioni biochimiche;

conoscenza delle nozioni basilari relative all’applicazione della microbiologia e della tecniche

genetiche in campo ambientale;

conoscenza dei principi fisici alla base dell’inquinamento termico, acustico, radioattivo;

conoscenza delle principali fonti di energia.

Nell’ambito delle abilità lo studente sarà in grado di :

estrapolare da un testo i concetti chiave;

comprendere e descrivere con linguaggio tipico delle discipline oggetto di studio i problemi relativi ai

diversi contesti;

operare nelle varie fasi del processo analitico, chimico e microbiologico, dal campione al referto;

leggere ed interpretare i dati provenienti dai campioni sperimentali, anche confrontandoli con quelli

estrapolabili dalla letteratura o dalla legislazione vigente.

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leggere, comprendere ed argomentare semplici articoli in lingua inglese utilizzando la micro lingua

attinente a questo settore tecnologico.

Pertanto, sulla base delle conoscenze e delle competenze acquisite, questa figura professionale avrà

acquisito le seguenti competenze :

partecipare al lavoro organizzato in modo responsabile, operando sia individualmente che in

gruppo;

saper evidenziare tempestivamente problemi inerenti a situazioni critiche per la risoluzione degli

stessi;

individuare ed analizzare le principali cause di inquinamento ambientale e proporre interventi per il

recupero delle matrici contaminate ;

modulare le proprie abilità al continuo evolversi delle conoscenze tecnico-scientifiche;

sulla base della conoscenza delle norme di sicurezza, adoperarsi per la soluzione dei problemi di

tutela della salute e dell’ambiente che vi sono connessi.

I contenuti svolti nelle diverse discipline sono stati desunti da quelli presenti nelle linee guida e a queste si

è fatto riferimento per la stesura dei programmi, anche se il processo è risultato talora non semplice a

causa di indicazioni poco puntuali che hanno costretto gli allievi a confrontarsi con una mole di informazioni

elevata in tempi estremamente ristretti.

Presentazione della classe La classe è attualmente costituita da diciotto studenti (dieci ragazzi e otto ragazze) di cui diciassette

provenienti dal quarto anno e uno dalla classe quinta 2016/2017. Un allievo è DSA e quattro sono BES;

per tutti è stato predisposto un piano didattico individualizzato; la documentazione relativa a questi allievi è

depositata presso la Segreteria della scuola ed è visionabile dalle persone autorizzate.

Nel corso degli anni non si è formato un vero gruppo classe; i rapporti interpersonali sono sempre stati

corretti e rispettosi, ma la mancanza di una collaborazione costruttiva tra gli allievi è stata la nota che ha

caratterizzato questa classe e che ha reso il percorso di apprendimento più arduo, in particolare per gli

studenti in difficoltà.

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Note riguardanti il profitto, la disciplina e la regolarità della frequenza

La classe inizialmente ha evidenziato una preparazione di base, capacità analitiche, di

rielaborazione eterogenee.

L’andamento scolastico per alcuni allievi è stato soddisfacente, caratterizzato da un impegno

costante, sebbene non sempre rispondente alle loro reali capacità, e da una partecipazione al

dialogo educativo adeguata. Hanno quindi raggiunto un profitto discreto in tutte le discipline.

Altri allievi hanno invece lavorato in modo discontinuo e non sempre adeguato alle richieste

didattiche e per questo non hanno ancora conseguito gli obiettivi prestabiliti in tutte le discipline.

In particolare hanno inciso negativamente sul rendimento lo studio opportunistico finalizzato alle

verifiche e la frequenza non sempre regolare.

Ad oggi si evidenziano alcune situazioni che destano preoccupazioni.

Le relazioni con i docenti sono state corrette.

Descrizione della situazione in ingresso con riferimento ai risultati dello scrutinio del

penultimo anno di corso ed ai debiti formativi attribuiti agli studenti:

Discipline con debito N° studenti %

Matematica 8 36.3

Chimica analitica e strumentale

6 27.2

Chimica organica. 3 13.6

Inglese 8 36.3

Italiano 2 9.0

Attività di recupero e approfondimento realizzate nel corso dell'anno scolastico.

Discipline Modalità recupero Docenti coinvolti

CHIMICA

ORGANICA

Corso di Recupero Della classe

MATEMATICA

Corso di Potenziamento

Della classe

CHIMICA

ANALITICA

Corso di approfondimento

Della classe

FISICA Corso di Recupero Della classe

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SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO (alla data della stesura del documento) Tempi scolastici

Tipologia delle attività svolte (inter o pluridisciplinari, attività extra o parascolastiche, ecc.):

Strategie messe in atto dalla componente docenti per tenere sotto controllo il processo

educativo programmato (riunioni, interventi di esperti, corsi di formazione, etc.)

Sin dall’inizio dell’anno scolastico i docenti hanno sottolineato alla classe la necessità di organizzare un

metodo di studio regolare e proficuo, adeguandovi impegno e partecipazione in vista dell’Esame di Stato.

Si è ricordato agli studenti di tenere presenti l‘ impostazione del medesimo e il criterio di valutazione, quindi

la necessità di affrontare lo studio in maniera efficace. In particolare è stato evidenziato il carattere

pluridisiplinare del colloquio e quanto sia importante dimostrare in quella sede la capacità di saper

effettuare i necessari collegamenti tra le discipline. Per quanto riguarda le discipline d’indirizzo in

particolare Chimica Analitica, e Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale, è stato

realizzato lo sviluppo orizzontale di alcuni argomenti per abituare la classe ad uno studio poliedrico.

Le attività CLIL sono state svolte dal docente di inglese e hanno interessato diversi argomenti della

discipline di indirizzo.

Discipline

N° ore previste

N° ore svolte

N° ore da svolgere

Religione 1 x 33 = 33 24 5

Italiano 4 x 33 = 132 106 26

Storia 2 x 33 = 66 56 10

Inglese 3 x 33 = 99 81 12

Matematica 3 x 33 = 99 83 13

Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale

6 x 33 = 198 155 18

Chimica organica e biochimica 4 x 33 = 132 113 14

Chimica analitica e strumentale 4 x 33 = 132 103 17

Fisica ambientale 3 x 33 = 99 81 9

S.M.S 2 x 33 = 66 51 7

Totale

1056 853 131

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Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate cinque riunioni del C.di C. i cui ordini del giorno

prevedevano la verifica ed il controllo dell’andamento didattico-educativo della classe e della

programmazione, l’insediamento dei rappresentanti degli studenti, la riprogrammazione rispetto all’esito

degli scrutini, la verifica finale delle attività svolte, la disposizione delle prove comuni, nonché l’eventuale

adozione dei libri di testo.

A dicembre e a marzo ci sono stati convocati i genitori degli allievi che avevano delle criticità in tre o più

materie per concordare un percorso più proficuo al fine di colmare le lacune.

Considerazioni particolari del Consiglio di Classe:

Nell’ambito delle singole discipline sono state effettuate le seguenti simulazioni delle tre prove

scritte dell’Esame di Stato I testi delle simulazioni della terza prova sono allegati al documento;

quelli delle simulazioni della seconda verranno consegnati alla Commissione d’Esame perché lo

svolgimento è stato programmato in data successiva alla pubblicazione di questo documento.

Data di svolgimento Durata della prova Materie coinvolte Numero quesiti Tipologia

TER

ZA

PR

OV

A

9 febbraio 2018 150 minuti*

Matematica 3 aperte B Chimica organica 3 aperte “ Storia 3 aperte “ Inglese 3 aperte “

3 maggio 2018 150 minuti*

Matematica 3 aperte B Chimica organica 3 aperte “ Inglese 3 aperte “ Chimica Analitica 3 aperte “

SEC

ON

DA

P

RO

VA

17 maggio 2018 360 minuti Chimica organica e biochimica

CO

LLO

QU

IO

6 Giugno 2018 120 minuti Tutte le materie d’esame

*Agli allievi DSA il tempo concesso per lo svolgimento della terza prova è stato di 180 minuti

Per quanto riguarda la valutazione, il C. d. C. allega le griglie di valutazione utilizzate.

Attività programmate nel periodo compreso tra la stesura del documento finale e l'inizio dell’ Esame di Stato Nel suddetto periodo il Consiglio di Classe intende:

- Completare i programmi, trattando i temi prefissati e non ancora affrontati, nonché effettuare le ultime

verifiche sia scritte che orali.

- Ripassare gli argomenti più significativi per colmare eventuali lacune e rafforzare la preparazione per

l’Esame di Stato.

- Rivedere insieme agli studenti i lavori di ricerca ed approfondimento.

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Obiettivi trasversali conseguiti

(didattico-educativi, socio-affettivi, comportamentali)

Gli obiettivi, conseguiti con un diverso grado di completezza dalla classe, trovano il loro riferimento nelle

indicazioni del P.O.F. deliberato dal Collegio dei Docenti e, di conseguenza, nelle opportune integrazioni

e/o variazioni deliberate in seno al Consiglio di Classe.

OBIETTIVI EDUCATIVI

1. Educazione alla socialità nei suoi molteplici aspetti:

- rispetto di sé e degli altri;

- rispetto delle differenze;

- rispetto delle istituzioni.

2. Educazione alla partecipazione nel senso del sapere:

- ascoltare con attenzione;

- apportare un contributo individuale alle discussioni;

- collaborare con i compagni e gli insegnanti.

3. Educazione ad un comportamento responsabile:

- autocontrollo in situazioni conflittuali;

- consapevolezza dei propri diritti;

- partecipazione attiva in classe;

- impegno di studio e di svolgimento dei compiti assegnati a casa;

- rispetto delle scadenze prefissate.

4. Accrescimento del grado di autonomia in relazione a:

- migliorare il metodo di lavoro

- seguire semplici processi logico-sequenziali;

- organizzare strutturalmente e temporalmente il proprio lavoro.

5. Educazione alla cura del materiale d’uso mediante:

- utilizzo responsabile delle attrezzature scolastiche;

- utilizzo responsabile del materiale dei laboratori.

OBIETTIVI DIDATTICI

1. Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione autonoma dei concetti acquisiti;

2. Capacità di esprimersi in modo appropriato e di utilizzare la terminologia specifica di ogni disciplina;

3. Comprensione di un testo nel senso di saper cogliere ed esporre i punti salienti;

4. Acquisizione di un metodo di lavoro efficace e produttivo che permetta di conseguire buoni risultati

scolastici e che serva da modello e utile esperienza per il futuro;

5. Saper effettuare opportuni collegamenti interdisciplinari.

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INDICATORI E DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE,

ORALI E DI LABORATORIO

Il C.d.C. per la corrispondenza fra voti e livelli di conoscenze, competenze e capacità ha utilizzato le

tabelle approvate dal Collegio Docenti.

VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI

Nella tabella che segue vengono riportati indicatori e descrittori per la valutazione delle prove orali. I

punteggi sono in riferimento all'Esame di Stato.

Voto /1O

Punteggio /30

CONOSCENZE CAPACITA' COMPETENZE

1 1 – 4 Nessuna Nessuna Nessuna

2 5 – 6 Conoscenze gravemente errate Esigue (non sa cosa fare) Non si orienta

3 7 – 10 Conoscenze frammentarie e gravemente lacunose

Applica le conoscenze minime, solo se guidato, ma con gravi errori

Compie analisi in modo confuso e con errori

4 11 – 15 Conoscenze carenti e con errori Applica in modo confuso le conoscenze minime Esposizione impropria

Compie analisi molto parziali

5 16– 19 Conoscenze generiche e superficiali

Applica le conoscenze acquisite con qualche errore e/o impreci-sione. Improprietà di linguaggio

Analisi parziali, sintesi imprecise

6 20 Conoscenze essenziali

Applica correttamente le cono-scenze minime. Esposizione semplice ma corretta

Coglie il significato e sa interpretare semplici informazioni

7 21 – 23 Conoscenze complete Applica in modo parzialmente autonomo e corretto le cono-scenze. Esposizione lineare e corretta

Compie analisi e sintesi complete e coerenti

8 24 – 26 Conoscenze complete, con qualche approfondimento autonomo

Applica autonomamente le conoscenze in modo corretto Esposizione corretta con proprietà linguistica

Rielabora in modo personale

9 27 – 29 Conoscenze complete, con approfondimento autonomo

Applica autonomamente e correttamente le conoscenze Quando guidato trova soluzioni migliori. Esposizione fluida con utilizzo di linguaggio specifico

Compie correlazioni esatte, analisi approfondite e rielaborazioni corrette e autonome

10 30 Conoscenze complete, approfondite ed ampliate

Applica autonomamente e correttamente le conoscenze e trova da solo soluzioni migliori. Esposizione fluida con utilizzo di un lessico ricco ed appropriato

Rielabora in maniera corretta, approfondita e critica

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VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE E DI LABORATORIO

Nella tabella che segue vengono riportati gli indicatori e descrittori per la valutazione delle prove

scritte e delle prove di laboratorio. I punteggi riportati sono in riferimento all'Esame di Stato.

Vot

o

/1O

Punteggio

/15

CONOSCENZE CAPACITA' COMPETENZE

1 1 - 2 Nessuna Nessuna Nessuna

2 3 Conoscenze gravemente errate

Non comprende le richieste Non mette in atto alcun procedimento

3 4 - 5 Conoscenze frammentarie e gravemente lacunose

Applica le conoscenze minime con gravi errori

Compie analisi in modo confuso e con errori

4 6 - 7 Conoscenze carenti e con errori

Applica in modo confuso le conoscenze minime Esposizione impropria

Compie analisi molto parziali nell'esecuzione di semplici esercizi

5 8 - 9 Conoscenze generiche e superficiali

Applica le conoscenze acquisite con qualche errore e/o imprecisione. Esposizione incerta

Analisi parziali, commette errori non gravi

6 10 Conoscenze essenziali Applica correttamente le cono-scenze minime. Esposizione semplice ma corretta

Coglie il significato e sa interpretare semplici esercizi

7 11 - 12 Conoscenze complete Applica in modo parzialmente autonomo e corretto le cono-scenze. Esposizione lineare e corretta

Compie analisi e sintesi complete e coerenti

8 13 Conoscenze complete, con qualche approfondimento autonomo

Applica autonomamente le conoscenze in modo corretto Esposizione corretta e sicura

Rielabora in modo personale motivandone le scelte fatte

9 14 Conoscenze complete, con approfondimento autonomo

Applica autonomamente e correttamente le conoscenze Quando guidato trova soluzioni migliori. Esposizione fluida con utilizzo di linguaggio specifico

Compie correlazioni esatte, analisi appro-fondite e rielaborazioni corrette e autonome

10 15 Conoscenze complete, approfondite ed ampliate

Applica autonomamente e correttamente le conoscenze e trova da solo soluzioni migliori. Esposizione fluida con utilizzo di un lessico ricco ed appropriato

Applica correttamente le procedure studiate anche in situazioni nuove e complesse

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ATTIVITA’ SVOLTE NELL’AMBITO DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Legge 107/2015 aa.ss. 2015/2016 - 2016/2017 – 2017/18

La caratteristica primaria di tale attività, per gli allievi del settore tecnologico “Chimica e materiali” articolazione “Biotecnologie ambientali” è finalizzata alla formazione di tecnici che riescano a monitorare e controllare le matrici ambientali, dal punto di vista chimico, biochimico e microbiologico, che concorrano alla loro salvaguardia e al loro ripristino, con l’ausilio di idonee tecniche analitiche e biotecnologiche, che sappiano utilizzare gli strumenti matematico-statistici per comunicare, leggere ed interpretare i dati sperimentali, che valutino l'impatto ambientale delle attività umane. Pertanto si è cercato, come primo obiettivo, di fornire agli alunni competenze relazionali, metodologiche e tecnologiche. Un altro aspetto, non meno importante, è stato quello di considerare le competenze trasversali riferite alla comunicazione, all’organizzazione aziendale e all’uso di apparecchiature di laboratorio. Gli studenti hanno svolto nel triennio periodi di attività di Alternanza Scuola-Lavoro in Aziende del territorio. Nei suddetti periodi, con attività svolte sia in classe che in azienda, hanno sviluppato tematiche correlate alla figura di indirizzo e hanno avuto la possibilità di confrontarsi con il mondo esterno “assaporando” quello che è appunto il mondo del lavoro. Questo è stato reso possibile grazie alla disponibilità ed alla collaborazione delle aziende del territorio che hanno messo a disposizione i loro esperti e le loro strutture per far svolgere agli studenti uno stage della durata di quattro settimane (160 h) in terza e in quarta e due settimane (80 h) in quinta. Gli studenti hanno svolto l’attività in un determinato periodo, prefissato all’inizio dell’anno scolastico, per tutti gli studenti. Pochi hanno svolto anche l’attività nel periodo estivo (stage estivo). Le aziende che hanno permesso questa esperienza agli studenti sono per lo più Enti Statali, Enti Parastatali e aziende private. I tirocini in azienda sono stati organizzati in modo da predisporre condizioni adeguate alla sperimentazione, in un luogo diverso da quello scolastico e di confronto quotidiano, avendo la possibilità di acquisire nuove competenze e comparare quelle già acquisite, offrire un’occasione per vedere e vivere un ambiente di lavoro, capirne i meccanismi, le varie dinamiche e sviluppare competenze pratico-operative, sicuramente spendibili nelle loro esperienze future. L’attività in posti diversi (per alcuni studenti) ha permesso inoltre di mostrare un quadro completo dei diversi tipi di realtà lavorative, spesso molto differenti tra di loro per le competenze richieste. Le aziende sono state individuate con coerenza, in base all’attività produttiva con i blocchi tematici previsti nella programmazione dell’area di indirizzo. Pertanto, si è verificata la disponibilità dell’azienda a garantire un’adeguata assistenza, attraverso la designazione di un Tutor Aziendale di riferimento ed alla definizione preventiva delle mansioni assegnate agli studenti.

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Gli abbinamenti alunno/azienda, sono stati effettuati secondo diversi criteri, in primis si è tenuto conto della “logistica”, cercando di agevolare negli spostamenti gli studenti (principalmente) minorenni. Si è dato loro la possibilità di individuare un’azienda (ovviamente di settore) il più vicino possibile al comune di residenza cercando così di contenere le spese del trasporto e/o di spostamento. Nello specifico lo studente al termine dell’attività ha acquisito le seguenti competenze:

Applicare comportamenti coerenti alle norme anti-infortunistiche, di igiene personale, di salvaguardia ambientale e di sicurezza sul lavoro;

Operare nelle varie fasi del processo analitico chimico e microbiologico; Correlare i contenuti disciplinari alle relative applicazioni tecnologiche; Documentare ed esplicitare nelle forme più idonee gli aspetti tecnici del proprio

lavoro; Comprendere nella loro globalità i problemi della salvaguardia dell’ambiente e della

tutela della salute e di operare in vista della loro risoluzione; Adeguare la propria preparazione al continuo evolversi delle conoscenze tecnico-

scientifiche. Tutti gli studenti hanno affrontato l’attività con continuità, consapevoli della sua importanza ai finì sia del superamento dell’Esame di Stato sia soprattutto ai fini di un concreto inserimento nel mondo del lavoro. In conclusione, i risultati raggiunti e valutati dal Tutor Aziendale su un’apposita scheda, risultano ottimi nel complesso. Tali risultati, sono la conferma delle valutazioni positive emerse dalle telefonate e dalle visite effettuate dal Tutor Scolastico presso le varie aziende. In alcuni casi sono state segnalate anche situazioni di eccellenza e di specifiche richieste, quali il ritorno dello stagista precedente, tale dato si colloca in cima al rapporto fiduciario Scuola-Azienda, plaudendo il percorso scolastico dello studente e/o la propria attitudine al mondo del lavoro e alle specifiche richieste delle aziende ospitanti. La valutazione dei questionari dei Tutor Aziendali dei tre periodi di Alternanza Scuola-Lavoro concorrono ai fini dell’attribuzione del credito scolastico nello scrutinio di ammissione. *Sul registro elettronico “Portaleargo” - sezione bacheca classe - saranno visibili le tabelle con gli abbinamenti studenti-aziende complete, singolo studente, sia del monte ore effettuato che della relativa valutazione delle competenze acquisite.

IL DOCENTE TUTOR PER IL TRIENNIO Prof. Francesco Liberato

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Allegati al presente documento:

Copia delle due simulazioni della terza prova scritta;

Copia delle griglie di valutazione delle simulazioni della prima, della seconda prova

scritta e della terza prova.

Consuntivo delle attività e programmi delle singole discipline;

Lecco, 09 maggio 2018

La Coordinatore Il Dirigente Scolastico

Prof. Salvatore Mazzarella Prof. CLAUDIO LAFRANCONI

“firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs. 82/2015 s.m.i e

norme collegate e sostituisce il documento cartaceo e

la firma autografa".

I Rappresentanti degli studenti

CICCIA ALESSANDRO

CAPITANIO ALESSIO

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ALLEGATO N°1:

Copia delle due simulazioni della terza prova scritta con la griglia di valutazione utilizzata

Tipologia B: domande a risposta aperta

E’ una prova semistrutturata, con una domanda formulata in modo “chiuso”, ma con la

risposta prevedibile per quanto riguarda il contenuto

Nella prova il candidato deve dimostrare di possedere le conoscenze ma anche le

capacità di sintetizzare con un linguaggio appropriato l’argomento proposto..

ISTITUTO “P. A. FIOCCHI” – LECCO

SIMULAZIONE TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

DISCIPLINA: CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE

CLASSE 5aA

Cognome nome _________________________ Data: 9 febbraio 2018

1. Nella spettroscopia UV- Visibile gli analiti vengono spesso fatti reagire con sostanze che hanno effetti batocromi ed auxocromi. Il candidato spieghi il significato di questi termini e su quale parametro analitico viene ottimizzato grazie al loro uso.

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2. Il candidato descriva che cosa si intende, in HPLC, per eluizione isocratica ed in

gradiente di concentrazione spiegando quali caratteristiche della miscela da analizzare

giustifichino la scelta della prima o della seconda metodica.

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3. Il candidato descriva la cromatografia di affinità.

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ISTITUTO “P. A. FIOCCHI” - LECCO

SIMULAZIONE TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

DISCIPLINA: INGLESE

CLASSE 5aA

Cognome e nome _________________________ Data: 09 febbraio 2018

1) What is a graduated cylinder? What is it used for?

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2) Describe carbohydrates: their structure, their functions and the criteria according to which

they can be classified

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3) What are the safety rules in a chemistry lab? Explain in detail.

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Alunno ……………………………………. classe ………………………….. sez…………………

SIMULAZIONE TERZA PROVA 5 a

A

Anno scolastico 2017/2018

STORIA

Lecco , 9 Febbraio 2018

1) Il candidato contestualizzi il Patto di Londra e ne illustri le conseguenze (Max 15 righe)

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2) Patti Lateranensi: valenza storica ed effetti. (Max 10 righe)

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3) Il candidato spieghi il concetto di Totalitarismo. (Max 10 righe)

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SIMULAZIONE TERZA PROVA: MATEMATICA 9 febbraio 2018 Candidato:……………………………………….. Classe: 5A Rispondere ai quesiti sul foglio di protocollo. Quesito 1:

Elencare i metodi / le regole di integrazione studiati e determinare i seguenti integrali

indefiniti applicando il procedimento corretto:

a) b)

Quesito 2:

Esplicitare le applicazioni geometriche dell’integrale definito ed utilizzarle per determinare

l’area della regione finita di piano limitata dal grafico della funzione ,

dalla retta tangente alla funzione nel suo punto di ascissa 5 e dall’asse x.

Evidenziare nel grafico la regione di piano indicata.

Quesito 3:

Enunciare il teorema del valor medio e determinare il valor medio “m” della funzione

seguente nell’intervallo a fianco indicato; spiegare il significato geometrico del teorema

utilizzando la rappresentazione grafica dell’esempio assegnato.

9,09 xy

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ISTITUTO “P. A. FIOCCHI” – LECCO

SIMULAZIONE TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

DISCIPLINA: CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE

CLASSE 5aA

Cognome nome _________________________ Data: 3 maggio 2018

1. Il candidato descriva gli equilibri acido base che si osservano in un bacino con sedimento argilloso. Come risponde un sistema di questo tipo alle piogge acide? Perché?

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2. Il candidato definisca le funzioni svolte dal materiale organico in un terreno

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3. 5.6 5.4 6.5 5.4 5.5 5.3 5.2.

I valori elencati si riferiscono ai volumi equivalenti (espressi in mL) ottenuti nella determinazione della durezza permanente (metodo complessometrico; soluzione titolante EDTA 0.01M, indicatore NET). Il candidato definisca se tutti i dati sono accettabili, giustificando il perché delle affermazioni fatte e la loro valenza. ________________________________________________________________________

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Tabella dei coefficienti del T di Student: p = probabilità; g = gradi di libertà

p 75 % 90% 95% 97,5% 99% 99,5% 99,95% g 1 1.00000 3.07768 6.31375 12.70620 31.82052 63.65674 636.61925 2 0.81650 1.88562 2.91999 4.30265 6.96456 9.92484 31.59905 3 0.76489 1.63775 2.35338 3.18245 4.54070 5.84091 12.92398 4 0.74070 1.53321 2.13185 2.77645 3.74695 4.60410 8.61030 5 0.72669 1.47588 2.01505 2.57058 3.36493 4.03216 6.86883

6 0.71756 1.43976 1.94318 2.44691 3.14267 3.70743 5.95882 7 0.71114 1.41492 1.89458 2.36462 2.99795 3.49948 5.40790 8 0.70639 1.39682 1.85955 2.30600 2.89646 3.35539 5.04131

9 0.70272 1.38303 1.83311 2.26216 2.82144 3.24984 4.78091 10 0.69981 1.37218 1.81246 2.22814 2.76377 3.16927 4.58689

Q test

Numero di dati: 3 4 5 6 7 8 9 10

Q90%: 0.941 0.765 0.642 0.560 0.507 0.468 0.437 0.412

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SIMULAZIONE TERZA PROVA: MATEMATICA 3 maggio 2018

Candidato:……………………………………….. Classe: 5A

Rispondere ai quesiti sul foglio di protocollo.

Quesito 1:

Dopo aver dato la definizione di primitiva di una funzione y=f(x), determinare tra le primitive di

2

32

xx

xy quella passante per l’origine O degli assi.

Quesito 2:

Indicare la formula per la determinazione del volume del solido generato dalla rotazione intorno

all’asse x del trapezoide limitato dal grafico della funzione y=f(x) e dall’asse x in [a,b] ed applicarla

alla funzione 24 xxy nel proprio C.E.

Dopo aver rappresentato graficamente la funzione ed aver individuato il solido ottenuto dalla

rotazione, verificare la correttezza del risultato con le formule della geometria elementare.

Quesito 3: Rispondere al seguente quesito esplicitando ogni volta la formula / il teorema applicato.

Un'urna contiene 15 palline, di cui 10 bianche e 5 rosse. Si estraggono dall'urna quattro palline senza reimmissione. Determinare la probabilità di estrarre:

a) la prima pallina rossa, la seconda e la terza bianca, e la quarta rossa; b) due pallina rosse e due palline bianche; c) almeno una pallina rossa.

Se si effettuano quattro estrazioni successive con ogni volta la reimmissione della pallina estratta,

qual è la probabilità di estrarre per 3 volte una pallina bianca?

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SIMULAZIONE ESAME TERZA PROVA

DISCIPLINA: BIOLOGIA, MICROBIOLGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE CLASSE: V^ A Indirizzo: Chimico opz. Biotec/Ambientali DATA: 03/05/2018 ALUNNO_______________________________________________________ ↝Il candidato spieghi la composizione e il ruolo svolto dalla flora microbiologica del fango. __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ↝Il candidato spieghi il principio di funzionamento della marmitta catalitica. __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ↝Il candidato descriva i processi di decomposizione che avvengono in una discarica controllata. _________________________________________________________________________________________________________________

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ISTITUTO “P. A. FIOCCHI” - LECCO

SIMULAZIONE TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

DISCIPLINA: INGLESE

CLASSE 5aA

Cognome e nome _________________________ Data: 03 maggio 2018

1) What is permacolture? What are its main features?

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2) Explain the peculiarities of carbon-based molecules and give some examples.

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3) How does protein synthesis happen? Explain its main steps.

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AALLLLEEGGAATTOO NN°°22:: ggrriigglliiee ddii vvaalluuttaazziioonnee

ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2017-18 INDIRIZZO CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE

ARTICOLAZIONE BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI DISCIPLINA: Chimica Organica e biochimica

SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA Candidato/a

ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2017-18

Parametri e indicatori

Livelli di prestazione Punteggio (max 15 punti)

Punti attrib

CONOSCENZE Complete, ampie, approfondite 7

Pertinenti e corrette 6

Appropriate e sostanzialmente corrette 5

Globalmente appropriate ma con alcune imprecisioni e/o incertezze 4

Incomplete e poco approfondite 3

Superficiali e imprecise 2

Frammentarie e lacunose 1

Nulle 0

CAPACITA’ (IDENTIFICAZIO-NE DEL PROBLEMA, ANALISI, CONCLUSIONI)

Corretta identificazione del problema, analisi approfondita corretta e critica, conclusioni pertinenti ed efficaci

5

Corretta identificazione del problema, analisi corretta e conclusioni pertinenti

4

Corretta identificazione del problema, analisi sostanzialmente corretta, conclusioni appropriate

3

Identificazione del problema, analisi parzialmente corretta, conclusioni parzialmente appropriate

2

Parziale o errata identificazione del problema, analisi e conclusioni non adeguate

1

Mancata identificazione del problema 0

COMPETENZE LINGUISTICHE (UTILIZZO DI UN LINGUAGGIO TECNICO IDONEO, CORRETTEZZA NEL FORMALISMO CHIMICO)

Uso appropriato del linguaggio tecnico. Esposizione chiara e corretta. Uso corretto e consapevole delle formule chimiche

3

Esposizione semplice, generalmente corretta. Uso generalmente corretto del formalismo chimico

2

Esposizione poco chiara e non sempre corretta. Errori nel formalismo chimico e nel linguaggio tecnico

1

Punteggio attribuito in quindicesimi

…./15

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INDIRIZZO CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE ARTICOLAZIONE BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI

DISCIPLINA: Chimica Organica e biochimica

SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA Candidato/a ………………………..

Parametri e indicatori

Livelli di prestazione Punteggio (max 15 punti)

Punti attrib

CONOSCENZE Complete, ampie, approfondite 7

Pertinenti e corrette 6

Appropriate e sostanzialmente corrette 5

Globalmente appropriate ma con alcune imprecisioni e/o incertezze 4

Incomplete e poco approfondite 3

Superficiali e imprecise 2

Frammentarie e lacunose 1

Nulle 0

CAPACITA’ (IDENTIFICAZIO-NE DEL PROBLEMA, ANALISI, CONCLUSIONI)

Corretta identificazione del problema, analisi approfondita corretta e critica, conclusioni pertinenti ed efficaci

5

Corretta identificazione del problema, analisi corretta e conclusioni pertinenti

4

Corretta identificazione del problema, analisi sostanzialmente corretta, conclusioni appropriate

3

Identificazione del problema, analisi parzialmente corretta, conclusioni parzialmente appropriate

2

Parziale o errata identificazione del problema, analisi e conclusioni non adeguate

1

Mancata identificazione del problema 0

COMPETENZE LINGUISTICHE (UTILIZZO DI UN LINGUAGGIO TECNICO IDONEO, CORRETTEZZA NEL FORMALISMO CHIMICO)

Uso appropriato del linguaggio tecnico. Esposizione chiara e corretta. Uso corretto e consapevole delle formule chimiche

3

Esposizione semplice, generalmente corretta. Uso generalmente corretto del formalismo chimico

2

Esposizione poco chiara e non sempre corretta. Errori nel formalismo chimico e nel linguaggio tecnico

1

Punteggio attribuito in quindicesimi

…./15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA

Candidato ______________________________ Data

Disciplina:

INDICATORI DESCRITTORE PUNTI / corrispondenza Punti Quesito

1 Quesito

2 Quesito

3 media

Quesito in bianco

Non svolto 0/15

Quesito fuori traccia

Svolto ma senza alcuna attinenza con la consegna

1/15

Conoscenze La risposta del candidato/a è:

1 Gravemente lacunosa o scorretta 2. Con lacune e imprecisioni 3. Generica ed incompleta 4. Essenziale e complessivamente corretta 5.Completa ed esauriente 6. Completa, ampia ed approfondita

1-6

Competenze

Il candidato si esprime -applicando le proprie conoscenze ortografiche, morfosintattiche, scientifiche, lessicali e di lessico specifico -applicando la teoria alla pratica

1. In modo gravemente scorretto tale da impedirne la comprensione / in modo scorretto / calcolo errato 2. In modo scorretto / con una terminologia impropria / calcolo eseguito in modo non sempre corretto 3. In modo non sempre corretto ma globalmente comprensibile 4. In modo semplice ma nel complesso corretto / calcolo corretto.Qualche approssimazione nella terminologia. 5. In modo chiaro, corretto, scorrevole . Terminologia appropriata 6.Applica le conoscenze con accuratezza nel calcolo. Correttezza formale.Terminologia appropriata.

1-6

Capacità - di sintesi - logiche / logico- matematiche - di rielaborazione

1. Nessi logici appena accennati, sintesi impropria o poco efficace 2. Nessi logici esplicitati in modo semplice, sintesi non del tutto esauriente e/o rielaborazione meccanica 3. Coerenza logica, sintesi efficace e appropriata, rielaborazione critica e personale. Collegamenti interdisciplinari

1-3

PUNTEGGIO TOTALE 15 …/15 …/15 …/15 …./15

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GGrriigglliiaa ddii vvaalluuttaazziioonnee ppeerr llaa pprriimmaa pprroovvaa

GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER GLI ELABORATI D’ITALIANO:

Tipologia A (analisi del testo)

Correttezza ortografica-sintattica-lessicale

Padronanza ed uso della lingua

buona

sufficiente

insufficiente

4,5

3

1,5

Conoscenza delle caratteristiche formali di un testo

Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

Sicurezza e padronanza delle conoscenze degli elementi formali.

suff. descrizione degli espedienti retorico-formali.

Conoscenza lacunosa degli espedienti retorico-formali .

2

1

0,5

Comprensione del testo

Capacità logico-critiche ed espressive

Comprensione del messaggio nella sua complessità.

Suff. comprensione del brano.

Comprens. superf. del significato del testo.

1,5

1

0,5

Capacità di riflessione e contestualizzazione

Capacità di riflessione critica, contestualizzaz. del brano e ricchezza di riferimenti culturali, approfond. personali.

spunti critici ed efficace contestualizzazione.

Accettabile riflessione e contestualizzazione.

Scarsi spunti critici.

2

1,5

1

0,5

TIPOLOGIA B (SAGGIO BREVE)

Correttezza ortografica-sintattica-lessicale

Padronanza e uso della lingua

Buona

Sufficiente

Insuff.

4,5

3

1,5

Conoscenza delle caratteristiche formali del testo

Conoscenza dell’argomento Completa padronanza gestionale del materiale a 3

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e del contesto di riferimento disposizzione

Corretto uso del materiale a disposizione

Superficiale uso del materiale a disposizione

Non risponde alle modalità di scrittura del saggio

1,5

1

0,5

Capacità logico-critiche ed espressive

Capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella trattazione dei dati

Alcuni spunti critici ed efficace sintetizzazione

Sufficienti spunti di riflessione

Scarsi spunti critici

2,5

1,5

1

0,5

TIPOLOGIA D (TEMA ARGOMENTATIVO)

Correttezza ortografica-sintattica-lessicale

Padronanza e uso della lingua

Buona

Sufficiente

Insuff.

4,5

3

1,5

Conoscenza degli eventi storici

Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

Piena

Sufficiente

Appena suff.

Alcune parti del tema sono fuori traccia

2

1,5

1

0,5

Organizzazione della struttura del tema

Capacità logico-critiche ed espressive

Organicamente strutturato

Sufficientemente articolato

Parzialmente articolato

1,5

1

0,5

Capacità di riflessione-analisi-sintesi

Sicura capacità di riflessione, di analisi e di sintesi

Discreta capacità di analisi e di sintesi

Sufficiente capacità di analisi e di sintesi

Insuff. capacità d’analisi e di sintesi

2

1,5

1

0,5

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

INDICATORI FASCIA CORRISPONDENZA PUNTI

1^ fase Chiarezza ed accuratezza della presentazione dell’argomento scelto, dei lavori svolti e della relativa documentazione

1-4

rigorosi 4

Sufficienti 3

Incerta e superficiale 2

Confusa 1

Equilibrio e completezza dell’esposizione dell’argomento scelto e dei lavori svolti

1-3

funzionali 3

Sufficienti 2

Scarsi 1

2^ fase

Ampiezza delle conoscenze e capacità di collegamenti pluridisciplinari

1-8

Sicura, completa, approfondita 8

Sicura, completa 7

Sicura ma non completa 6

Sufficiente 5

Incerta e superficiale 4

Frammentaria 3

Scarsa 2

Molto lacunosa 1

Capacità di discussione e d’approfondimento degli argomenti proposti

1-5

Interloquisce e sa approfondire 5

Interloquisce in maniera adeguata 4

Interloquisce ma con superficialità 3

Interloquisce con difficoltà 2

Molto difficoltosa 1

Padronanza delle procedure e del lessico specifici delle diverse discipline

1-4

Ampia 4

Sufficiente 3

Incerta 2

Lacunosa 1

Correttezza e fluidità dell’esposizione

1-3

Soddisfacenti 3

Sufficienti 2

Insufficienti 1

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3^ fase Discussione elaborati scritti Fascia Punti

Prima prova Sa comprendere gli errori fatti correggendosi

0-1

Seconda prova Sa comprendere gli errori fatti correggendosi

0-1

Terza prova Sa comprendere gli errori fatti correggendosi

0-1

PUNTEGGIO ATTRIBUITO DALLA COMMISSIONE

UNANIMITÀ

MAGGIORANZA

La Commissione

_______________________

_______________________

_______________________

_______________________

_______________________

_______________________

_______________________

Lecco, lì _________________

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Allegato n°3: PROGRAMMI DISCIPLINARI

ISTITUTO SUPERIORE “P. A. FIOCCHI” - LECCO

ANNO SCOLASTICO 2017 - 2018 CONSUNTIVO DELLA DISCIPLINA I. R.C.

Docente: Filippo Maggio Classe: 5^ A; alunni avvalenti: 17 su 18 Ore di lezione effettuate fino al 09 maggio 2018: 24; ore rimanenti: 5 PROGRAMMA SVOLTO

La Dottrina Sociale della Chiesa

La questione dei migranti e il fondamentalismo di matrice islamica

L'etica di fronte al problema della vita: bioetica laica e cristiana

L'eutanasia: diritto alla morte o diritto alla vita? (film Million dollar baby)

Il testamento biologico

L’inizio della vita umana e lo statuto dell’embrione umano

L’aborto e la legge 194 sull'interruzione volontaria della gravidanza

La guerra, la violenza e il perdono (film Unbroken)

La Chiesa e i regimi totalitari del XX secolo

La storia del bambino inglese Alfie Evans

PROGRAMMA DA SVOLGERE

Matrimonio e famiglia

Etica della sessualità

Il significato della maturità tra scuola e vita METODI E STRUMENTI Metodologia: lezione frontale, lezione dialogata, lettura e commento del libro di testo, visione film, discussioni. Sollecitazione delle domande e della ricerca individuale, promozione delle capacità critiche, dando spazio alle riflessioni personali degli studenti e all’approfondimento della loro esperienza umana. Strumenti: libro di testo, films, files multimediali, lavagna interattiva, fotocopie, schede predisposte dal docente. Libro di testo utilizzato: Luigi Solinas, Tutti i colori della vita, Ed. Sei.

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VERIFICA E VALUTAZIONE Per le valutazioni del trimestre e le valutazioni finali sono stati utilizzati i seguenti giudizi sintetici: - Ottimo: partecipazione attiva e fortemente personale alle attività svolte in classe. Impegno costante e coinvolgente.

- Distinto: partecipazione attiva alle attività svolte in classe. Impegno costante.

- Buono: partecipazione attiva alle attività svolte in classe. Impegno abbastanza costante.

- Sufficiente: atteggiamento poco attivo nelle attività svolte in classe. Impegno discontinuo.

- Insufficiente: atteggiamento passivo durante le lezioni. Impegno inadeguato. Lecco, 09.05.2018

Il Docente Prof. Filippo Maggio .

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CONSUNTIVO DI ITALIANO E STORIA

Docente: Angelica Magnani

Situazione Finale La relazione finale del percorso scolastico nelle materie dell’Italiano e della Storia, è unica, perché

unico è stato lo svolgimento dei programmi delle due discipline, innestate su un percorso parallelo,

riguardante sia la storia politica e sociale che la cultura letteraria del ventesimo secolo.

La classe, composta da diciotto alunni,otto femmine e dieci maschi, alunni, solo in quest’ultimo

periodo risulta dispersiva e disattenta rispetto al primo periodo dell’anno. . Per quanto concerne il

percorso formativo – didattico, solo un ristretto gruppo di allievi ha la padronanza delle

informazioni fondamentali sui vari argomenti modulari svolti, dimostrando di conoscere e saper

rielaborare con spunti personali e critici autori ed opere nei contesti storico-culturali di riferimento.

Alcuni studenti hanno dato prova di possedere conoscenze frammentarie e approssimative, limitate

solo alla mera acquisizione mnemonica,finalizzata al momento dell’interrogazione , con poca

capacità critica.Si riscontrano carenze nella produzione scritta,soprattutto a livello grammaticale. Il

deficit primario è per alcuni l’ortografia ( in classe vi sono inoltre due alunni stranieri che

manifestano difficoltà espositive,sia a livello scritto che orale ) La coerenza testuale in alcune frasi

risulta priva di senso compiuto. L’esposizione orale, seppur accompagnata da contenuti, si

manifesta penalizzata da un lessico spesso elementare e ripetitivo, ma in ogni caso ha mostrato esiti

migliori rispetto alla produzione scritta. La maggior parte degli alunni sa rispondere a quesiti chiari,

ben esplicitati.

Lingua e letteratura italiana Libri di testo adottati:

Italiano: Letteratura e Lingua italiana, Dall’ Ottocento a oggi. Chiare Lettere, vol.3

Ed. Scolastiche Bruno Mondadori

Storia: “ Passato Futuro. Dal Novecento ai giorni nostri” vol. 3 ,Paolo Di Sacco

Ed.Sei

Obiettivi raggiunti (in termini di conoscenze, competenze, capacità):

- acquisizione di una capacità comunicativa e sicura da parte dello studente, attraverso il

potenziamento delle conoscenze della lingua sul piano morfo-sintattico, ampliamento del repertorio

lessicale, affinamento della qualità d'espressione, sia scritta che orale, in vista di un'adeguata

comprensione di diversi messaggi proposti.

Pertanto si è puntato al potenziamento delle capacità di produzione orale e scritta (in particolare, in

prospettiva della prova finale dell'Esame di Stato, si sono utilizzate diverse tipologie di prove, che

spaziano dal tema generale di attualità e storico, al saggio breve).

- Conoscenza degli elementi fondamentali del panorama letterario esistente tra fine Ottocento e

prima metà del Novecento.

- Individuazione degli aspetti formali fondamentali di un testo letterario, nelle sue varie

realizzazioni per cogliere, in termini essenziali, il rapporto tra l'opera letteraria, l'autore ed il

contesto storico-letterario contemporaneo.

- Acquisizione della capacità di fornire, sulla base degli elementi testuali e contestuali rilevati,

un’interpretazione complessiva e fondata dell'opera dell'autore.

Metodologie - lezione frontale e lezione partecipata;

- coinvolgimento della classe nell'approfondimento delle tematiche proposte, sollecitando

l'intervento personale degli alunni, al fine di facilitare la contestualizzazione storica d’ogni periodo

letterario, o autore trattato.

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Strumenti didattici - Libro di testo

- Appunti, Schemi

- LIM

Tipologie di verifiche - interrogazioni

- analisi e commento di testi letterari (in prosa e in versi)

- tema di attualità e storico

- saggio, con documentazione fornita dall’insegnante.

- sintesi

- Riflessione parlata (verbalizzazione delle operazioni mentali che si stanno utilizzando per la

soluzione di un problema/esercizio)

Criteri di valutazione: Nel coordinamento di materia è stata riconfermata la griglia di valutazione, che tiene conto della

diversità delle tipologie di prove, ovvero del tema-saggio, dell'analisi testuale, nonché dei colloquii

d’Italiano e Storia.

Sono state effettuate:

almeno due interrogazioni quadrimestrali;

due-tre prove scritte svolte in classe, quadrimestrali: tema argomentativo, analisi testuale, saggio-

breve.

GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER GLI ELABORATI D’ITALIANO: Tipologia A (analisi del testo)

Correttezza ortografica-sintattica-lessicale

Padronanza ed uso della lingua buona

sufficiente

insufficiente

4,5

3

1,5

Conoscenza delle caratteristiche formali di un testo

Conoscenza dell’argomento e

del contesto di riferimento

Sicurezza e padronanza delle conoscenze degli

elementi formali.

suff. descrizione degli espedienti retorico-formali.

Conoscenza lacunosa degli espedienti retorico-formali

.

2

1

0,5

Comprensione del testo

Capacità logico-critiche ed

espressive

Comprensione del messaggio nella sua complessità.

Suff. comprensione del brano.

Comprens. superf. del significato del testo.

1,5

1

0,5

Capacità di riflessione e contestualizzazione

Capacità di riflessione critica, contestualizzaz. del

brano e ricchezza di riferimenti culturali, approfond.

2

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personali.

spunti critici ed efficace contestualizzazione.

Accettabile riflessione e contestualizzazione.

Scarsi spunti critici.

1,5

1

0,5

TIPOLOGIA B (SAGGIO BREVE)

Correttezza ortografica-sintattica-lessicale

Padronanza e uso della lingua Buona

Sufficiente

Insuff.

4,5

3

1,5

Conoscenza delle caratteristiche formali del testo

Conoscenza dell’argomento e

del contesto di riferimento

Completa padronanza gestionale del materiale a

disposizzione

Corretto uso del materiale a disposizione

Superficiale uso del materiale a disposizione

Non risponde alle modalità di scrittura del saggio

3

1,5

1

0,5

Capacità logico-critiche ed

espressive

Capacità di riflessione critica e di sintesi personale

nella trattazione dei dati

Alcuni spunti critici ed efficace sintetizzazione

Sufficienti spunti di riflessione

Scarsi spunti critici

2,5

1,5

1

0,5

TIPOLOGIA D (TEMA ARGOMENTATIVO)

Correttezza ortografica-sintattica-lessicale

Padronanza e uso della lingua Buona

Sufficiente

Insuff.

4,5

3

1,5

Conoscenza degli eventi storici

Conoscenza dell’argomento e

del contesto di riferimento

Piena

Sufficiente

Appena suff.

Alcune parti del tema sono fuori traccia

2

1,5

1

0,5

Organizzazione della struttura del tema

Capacità logico-critiche ed

espressive

Organicamente strutturato

Sufficientemente articolato

Parzialmente articolato

1,5

1

0,5

Capacità di riflessione-analisi-sintesi

Sicura capacità di riflessione, di analisi e di sintesi

Discreta capacità di analisi e di sintesi

Sufficiente capacità di analisi e di sintesi

Insuff. capacità d’analisi e di sintesi

2

1,5

1

0,5

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PROGRAMMA DI ITALIANO – Anno scolastico 2017 / 18 Docente: Angelica Magnani

MODULO 1 - il contesto storico: la seconda metà dell'Ottocento

- la nuova immagine di scienza e l'idea di progresso

- Realismo e Positivismo

- la poetica naturalista: Zola,

- Da “Germinale”: La miniera (cap.I)

-Luigi Capuana,da “ Giacinta “: “Giacintae un medico filosofo “ ( cap. 10 )

Verga e il Verismo: la vita e le opere, il pensiero e la poetica

“ Nedda “,letta integralmente da fotocopie

Da “Vita dei campi”: Lettera-prefazione a L’amante di Gramigna, La lupa, Rosso Malpelo

Da “I Malavoglia”(trama): La fiumana del progresso, La famiglia Toscano (cap.I), L’addio alla casa

del nespolo (cap.IX)

Da “Mastro don Gesualdo”(trama):, La morte di Gesualdo

- Trama delle Novelle Rusticane

MODULO 2

Il Simbolismo poetico e la e narrativa decadente: i romanzi dell’Estetismo e la venerazione per il

“bello”. La posizione di D’Annunzio e di Pascoli

Gabriele D’Annunzio: la vita e le opere, il pensiero e la poetica

I romanzi del superuomo: sette romanzi tra 1889 e1912

Da “Alcyone (trama):”: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto

I rapporti tra D’Annunzio e il fascismo

Giovanni Pascoli, la vita e le opere, il pensiero e la poetica, lo stile e le tecniche espressive

Da “Il fanciullino” (trama):: Il fanciullo che è in noi (cap.I e III)

Da “Myricae” (trama):, X Agosto, Arano,Novembre

Da “I Canti di Castelvecchio”: La mia sera, La cavalla sto

MODULO 3

Il grande romanzo Europeo : - il genere dei romanzi

- il nuovo romanzo psicologico di fine Ottocento

- il grande romanzo sperimentale di inizio Novecento.

Italo Svevo: la vita e le opere, il pensiero e la poetica. Trieste una città di confine la Mitteleuropa e

la sua cultura.

Da “Una vita” (trama): Gabbiani e pesci (cap. VIII)

Da “Senilità” (trama) :” Un pranzo,una passeggiata,e l’illusione di Ange “ ( cap. V )

Da “La coscienza di Zeno” (trama): Il fumo (cap.3), Il funerale mancato (cap. VII ) Psico-analisi

(cap. VIII)

Luigi Pirandello: la vita e le opere, il pensiero e la poetica

Da “L’umorismo”: trama e struttura , “ L’arte umoristica “ scompone” “ non riconosce eroi” e sa

cogliere la “vita nuda “ ( cap. 6 )

Da “Novelle per un anno”: La tragedia di un personaggio , Il treno ha fischiato

Da “Il fu Mattia Pascal” (trama): Adriano Meis (cap. VIII)

Da “Uno, nessuno e centomila” (trama): Il naso di Moscarda, (libro I, cap.1 e 2)

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Da “ Sei personaggi in cerca d’autore “, “L’ingresso sei sei personaggi “

Lettura integrale di “Uno,nessuno,centomila”

* MODULO 4 La nuova poesia italiana del Novecento. L’Ermetismo

Giuseppe Ungaretti: la vita e le opere, la poetica

Da “L’Allegria”: Il porto sepolto, I fiumi, San Martino del Carso, Soldati,

Umberto Saba: la vita e le opere, il pensiero e la poetica

Da “Il Canzoniere”: La capra, La città vecchia, Ulisse.

Eugenio Montale, la vita, la poetica l’opera

Da “Ossi di Seppia”: Spesso il mal di vivere ho incontrato

Da “ Le occasioni “,”La casa dei doganieri “.

MODULO 5 La Divina Commedia, Paradiso. Sono stati letti, commentati e parafrasati i seguenti Canti:

I, III ( fino al v. 108 ),VI, XI ( fino al verso 123 ) XVII ( fino al v.142),XXXIII

.

PROGRAMMA DI STORIA– Anno scolastico 2017 /18

Docente : Angelica Magnani

Contenuti

L’Italia liberale e la sua crisi

1. La Sinistra al governo: riforme sociali e modernizzazione del Paese

2. La “questione meridionale” e il problema dell’emigrazione

3. La Triplice Alleanza

4. I governi Crispi e la crisi del 1898

5. La nuova stagione dei movimenti politici e della presenza cattolica

La crisi della “vecchia Europa”

1. La scena politica internazionale tra vecchie e nuove potenze

2. La corsa agli armamenti

3. Gran Bretagna e Germania, due potenze in contrasto

4. La Russia all’inizio del Novecento

5. L’entrata in scena del Giappone moderno

6. L’imperialismo economico degli Stati Uniti

L’Italia nell’età giolittiana

1. La scena italiana tra XIX e XX secolo

2. Giolitti e la stagione delle riforme

3. Il suffragio universale maschile e le riforme sociali

4. L’apertura ai socialisti e ai cattolici

5. Lo sviluppo industriale e i suoi problemi

6. Una questione aperta: l’emigrazione

7. La politica estera: la guerra di Libia

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La prima guerra mondiale

1. Le cause del conflitto

2. Lo scoppio della guerra

3. La neutralità italiana

4. La prima fase dei combattimenti e l’allargamento delle alleanze

5. La seconda fase: dalla guerra di movimento alla guerra di posizione

6. L’entrata in guerra dell’Italia

7. La guerra di usura

8. La disfatta di Caporetto e il nuovo impegno militare italiano

9. Il crollo austro-tedesco e la fine della guerra

10 I trattati di pace e il concetto keynesiano di “Pace cartaginese “

La rivoluzione russa

1. Il popolo russo in guerra

2. La Rivoluzione di febbraio

3. La rivoluzione d’ottobre e Lenin

4. La guerra civile e la nascita dell’Urss

5. La Terza Internazionale

6. L’economia dell’Unione Sovietica: la NEP

7. La scomparsa di Lenin e la presa di potere di Stalin

I problemi del dopoguerra

1. Le difficoltà del ritorno alla pace e il “biennio rosso”

2. La Germania di Weimar

3. Le trasformazioni dell’economia mondiale

4. Gli Stati Uniti negli anni Venti e Trenta

5. La crisi del ’29: dagli Stati Uniti al resto del mondo

L’Italia fascista

1.L’Italia nel primo dopoguerra

2. La “vittoria mutilata” e il nazionalismo

3. Il “biennio rosso”

4. Mussolini e la nascita del fascismo: la “marcia su Roma”

5. Le elezioni del 1924 e il delitto Matteotti

6. L’instaurazione della dittatura

7. Lo Stato fascista: economia, organizzazione e politica interna

8. I rapporti con la Chiesa: i “Patti lateranensi”

9. La politica estera e l’aggressione all’Etiopia

10. I rapporti con la Germania nazista

11. Le leggi razziali

L’Europa divisa e l’ascesa degli Stati Uniti

1. Lo stalinismo in Urss, fra persecuzioni e sviluppo industriale

2. La nascita e l’ascesa del nazismo in Germania

3. La Germania nazista: il Terzo Reich

4. La Gran Bretagna fra democrazia e “non intervento”

5. La Francia del Fronte popolare

6. Gli Usa di Roosevelt: il “New Deal”

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7. La Guerra di Spagna

8. Verso una nuova guerra mondiale

La Seconda guerra mondiale

1. L’invasione tedesca della Polonia: lo scoppio della guerra

2. La sconfitta della Francia

3. La “battaglia d’Inghilterra”

4. L’attacco all’Urss

5. La mondializzazione del conflitto: Pearl Harbor. Il fronte del Pacifico

6. L’occupazione nazista e la Resistenza

7. Gli Alleati: la svolta del 1942

8. Lo sbarco in Normandia: la liberazione dell’Europa

9. La bombe atomiche di Hiroshima e la fine della guerra

L’Italia in guerra e la caduta del fascismo

1.L’entrata in guerra: l’attacco alla Grecia e le operazioni in Africa

2.L’intervento in Russia

3.L’arresto di Mussolini e l’8 settembre

4. L’Italia divisa a metà

5. La Resistenza italiana

I nuovi equilibri del dopoguerra

1. La tragica eredità della guerra

2. La conferenza di Jalta

3. I trattati di pace e la divisione della Germania

4. La nascita delle Nazioni Unite

5. Le origini dell’Unione europea

La Guerra fredda

Il piano Marshall e la rinascita dei Paesi Occidentali

1.La Guerra fredda e l’”equilibrio del terrore”

2. La ricostruzione dell’Europa occidentale

3. Il muro di Berlino e lo sviluppo della Germania Federale

4. La guerra di Corea

Lettura integrale di “ Addio alle armi “ di Ernest Hemingway

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Programma di MATEMATICA classe 5 A a. s. 2017/18

Docente: Prof.ssa Bianco Lucia Libro di testo adottato:

Matematica.bianco Ed.Zanichelli vol.5 (e vol.3-4) Autori: Bergamini-Trifone-Barozzi OBIETTIVI PREFISSATI: Conoscenze:

1. Conoscenze delle nozioni elementari e dei concetti relativi ai contenuti del programma 2. Conoscenza del linguaggio e del simbolismo specifico della disciplina

Competenze:

Abilità nel calcolo (numerico e simbolico)

Corretta applicazione dei procedimenti elementari

Corretta “espressione” verbale e scritta di definizioni e concetti Capacità:

Capacità di rispondere autonomamente ad un quesito proposto utilizzando gli strumenti matematici acquisiti.

CONTENUTI SVILUPPATI: Come deciso in sede di coordinamento ad inizio anno, la programmazione del quinto anno è distribuita su tre moduli:

MODULO 1: INTEGRAZIONE

MODULO 2: PROBABILITÀ DI EVENTI COMPLESSI

MODULO 3: DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ

Si sottolinea che il modulo più corposo e trattato con maggiore approfondimento è il Modulo 1. Seguono i contenuti svolti. MODULO 1: INTEGRAZIONE - Primitive e integrale indefinito - Integrali immediati. - Integrali la cui primitiva è una funzione composta. - Integrazione per sostituzione. - Integrazione per parti. - Integrazione di funzioni razionali fratte. - Integrale definito - Calcolo dell’area di superfici piane. - Calcolo del volume di solidi di rotazione. - Valore medio di una funzione su un intervallo. - Integrali impropri. - Integrazione numerica: metodo dei trapezi. MODULO 2: PROBABILITÀ DI EVENTI COMPLESSI - Definizione di evento; evento certo, impossibile; evento unione, intersezione, evento contrario;

eventi incompatibili; eventi indipendenti. - Richiami di calcolo della probabilità (definizione classica). - La probabilità della somma logica di eventi; teorema della probabilità totale - Probabilità condizionata. - La probabilità del prodotto logico di eventi: teorema della probabilità composta. - Il problema delle prove ripetute: schema di Bernoulli. - Formula di disintegrazione - Teorema di Bayes.

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MODULO 3: DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ - Variabili casuali discrete. - Distribuzione di probabilità. - Funzione di ripartizione. - Valor medio, varianza e deviazione standard. - Distribuzione uniforme discreta e distribuzione di Bernoulli. - Variabili casuali continue. - Funzione densità di probabilità di una variabile continua. - Funzione di ripartizione - Distribuzione uniforme continua.

METODOLOGIE:

Al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati si è ricorso alla lezione frontale, preoccupandosi di sollecitare la partecipazione degli allievi e ad una applicazione “immediata” di quanto acquisito con lavori a piccoli gruppi. E’ stata effettuata anche attività di potenziamento per tutto il corso dell’anno, sia su indicazione dell’insegnante che su richiesta degli allievi per un totale di 20h.

La trattazione teorica si è limitata ad una corretta “espressione” verbale e scritta dei concetti e delle “formule” proposti.

VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE: Come criterio di valutazione si è adottata la griglia allegata al Documento approvata in sede di Collegio Docenti. Si è valutata pertanto sufficiente la prova fornita dallo studente se dimostra una essenziale conoscenza degli argomenti richiesti, una certa padronanza nel calcolo che non richiede particolare abilità, una corretta applicazione dei procedimenti elementari; una certa conoscenza del linguaggio specifico. Come prove oltre a compiti di tipo tradizionale sono state somministrate verifiche con quesiti a risposta singola in preparazione all’Esame di Stato. Per la maggior parte degli allievi, i risultati finali conseguiti sono il frutto di un impegno a casa nel complesso costante anche se non sempre adeguato alle reali potenzialità. Lo scarso affiatamento tra gli studenti non ha favorito la partecipazione alle lezioni che si è dimostrata prevalentemente recettiva e da sollecitare; maggior interesse si è evidenziato dando agli allievi la possibilità di lavorare a piccoli gruppi sia nelle ore curricolari che nelle attività di potenziamento. Gli allievi hanno acquisito, nel complesso, una preparazione accettabile; permangono tuttavia, al momento, alcune situazioni di criticità imputabili prevalentemente ad un impegno e/o ad una frequenza scolastica alquanto discontinui e discutibili.

Lecco, 9 Maggio 2015 La Docente

Lucia Bianco

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Programma di fisica ambientale a.s.17-18

INDIRIZZO: Istruzione Tecnica “Chimica, Materiali e Biotecnologie” DOCENTE: Spreafico Maria Enrica CLASSE: 5 A^ ITIS TESTO IN ADOZIONE: “Fisica e realtà” di Claudio Romeni ed Zanichelli

Le scelte da me fatte sugli aspetti da trattare e sul loro grado di approfondimento sono state dettate tenendo conto il più possibile, oltre che della figura professionale in questione e delle Linee Guida fornite dal Ministero,, della realtà della classe e delle difficoltà incontrate. In particolare, ho scelto di ridurre al minimo la trattazione matematica, specialmente quella del campo elettromagnetico ,previlegiando l’aspetto di conoscenza e comprensione dei fenomeni invece che quello formale della rappresentazione matematica perché questa avrebbe richiesto molto più tempo e competenze di quelle che una classe di un corso tecnico e non strettamente scientifico possiede. Ritengo opportuno porre l’attenzione sulle problematiche inerenti il corso di Fisica Ambientale da me rilevate e che considero di carattere oggettivo a prescindere dalla particolare classe. Indubbie difficoltà sono determinate dalla natura stessa della disciplina che richiede una solida preparazione su tutta la Fisica di base, certamente più di quella che di fatto si raggiunge nel biennio, ma anche conoscenze di Fisica Quantistica e di Relatività , per niente trattate nei cinque anni, e anche di Elettrotecnica. Ogni argomento di fatto implica la conoscenza di vari aspetti della Fisica ed è collegato ad altri dai quali non si può prescindere e che ho dovuto trattare con brevi cenni. Tutto questo non è stato di facile gestione;peraltro la preparazione maturata nel Biennio si limita ad aspetti molto generici e generali che certo non mette in grado di affrontare facilmente la complessità degli argomenti previsti nel corso. La situazione è resa ancora più problematica dal fatto che gli alunni hanno pochi ricordi della Fisica dei primi due anni e soprattutto, in generale, non hanno sufficiente padronanza con il linguaggio specifico della disciplina. Purtroppo , altro oggettivo fattore di difficoltà è la mancanza di un libro di testo che tratti tutti gli argomenti e che lo faccia rivolgendosi a un’utenza di un corso tecnico e non puramente scientifico. Il testo adottato è di fatto specifico per l’ ultimo anno di un liceo scientifico. Esso inoltre , come previsto, ha coperto solo una parte degli argomenti; ho dovuto fornire agli alunni materiali cartacei o digitali, tratti da altri testi o elaborati da me. Altro aspetto da evidenziare è la discontinuità che c’è fra la Fisica Ambìentale. del terzo-quarto anno con quello di quinta: l’ insegnamento della disciplina si svolge per due ore settimanali anche in queste classi ma gli argomenti per loro natura , energie alternative, sono affrontati per lo più in modo alquanto descrittivo e qualitativo e questo non prepara ad affrontare il quinto anno. Un altro grosso limite all’ apprendimento, anche in termini di acquisizione di una metodologia, è la mancanza di qualsiasi attività pratica in laboratorio che non è previsto. Per tutti questi motivi, ho presentato i vari moduli , specialmente quelli relativi ai campi elettromagnetici e all’ inquinamento elettromagnetico, solo nei loro elementi essenziali e ho richiesto agli alunni di dimostrare di aver raggiunto almeno il livello della conoscenza degli argomenti o quello del saper applicare in casi semplici . Gli esercizi numerici, quando possibile, sono stati utilizzati per rinforzare le conoscenze o presentare semplici casi di applicazione delle conoscenze acquisite. Le prove di verifica sono state articolate con domande aperte, anche di carattere numerico; esse erano volte a verificare la conoscenza di definizioni di grandezze fisiche, la capacità di descrivere come avvengono fenomeni e saper applicare le conoscenze a semplici problemi. Gli alunni durante la lezioni si sono dimostrati in generale interessati alle varie tematiche e disponibili al dialogo ma il lavoro poi di apprendimento non è stato per tutti continuo nel tempo e nella misura richiesta. Generale la tendenza ad impegnarsi effettivamente solo in vista delle verifiche programmate. Parecchi di loro hanno incontrato difficoltà ad affrontare lo studio della materia con il suo linguaggio specifico e i suoi concetti ritenuti sempre troppo astratti e complessi. Spiccano nella classe alcuni alunni che sanno elaborare autonomamente le informazioni ricevute e che si sanno avvalere di spirito critico.

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Elenco degli argomenti

CELLE A IDROGENO

differenza tra pile di tipo “classico” e celle a combustibile

funzionamento base della cella a combustibile

gli usi delle celle a combustibile

cenni alla termodinamica della cella

problematiche aperte

CAMPO ELETTRICO E CAMPO MAGNETICO

Principali caratteristiche del campo elettrico: carica elettrica, elettrizzazione, legge di Coulomb, definizione di campo elettrico, linee di campo, flusso del vettore campo elettrico e teorema di Gauss, lavoro e variazione di energia potenziale elettrica, potenziale elettrico, campo elettrico e differenza di potenziale, carattere conservativo del campo elettrico, conduttori in equilibrio elettrostatico, polarizzazione di un dielettrico, capacità e condensatori, energia di un condensatore carico

La conduzione elettrica: conduttori ed isolanti, leggi di Ohm, energia associata ad una corrente, effetto Joule

Principali proprietà del campo magnetico: campo magnetico, forza di Lorentz, interazione fra campo e conduttori percorsi da corrente, campi magnetici generati da correnti, flusso del campo magnetico e teorema di Gauss per il campo magnetico

L’induzione elettromagnetica: la legge di Faraday –Neumann, la legge di Lenz, l’autoinduzione,. energia immagazzinata in un induttore, principio di funzionamento dell’alternatore, trasformazioni energetiche in un circuito oscillante, come si calcola la frequenza di risonanza di un circuito LC, principio di funzionamento del trasformatore.

LE ONDE ELETTROMAGNETICHE

Le onde elettromagnetiche: cosa sono e come si propagano,loro principali proprietà, l’indice di rifrazione

Lo spettro elettromagnetico : cos’è e breve descrizione delle proprietà dei vari tipi di onde L’ INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti

Classificazione campi elettromagnetici: campi elettrici e magnetici statici, a bassa frequenza e ad alta frequenza

Riferimenti normativi : limite di esposizione, valori di attenzione e obiettivi di qualità

Interazione dei campi elettromagnetici a bassa frequenza con il corpo umano (cenni)

Effetti dei campi elettromagnetici a bassa frequenza, a breve termine e a lungo termine

Interazione dei campi ad alta frequenza con il corpo umano (cenni)

Effetti dei campi elettromagnetici ad alta frequenza a breve termine e a lungo termine

Sorgenti di campo magnetico a bassa frequenza negli ambienti di vita: generalità e alcuni esempi

Alcune sorgenti ad alta frequenza ( cenni a telefonia mobile, sistemi per la diffusione radiofonica e televisiva, rete wireless per PC, body scanner, forno microonde)

NUCLEO ATOMICO ED ENERGA NUCLEARE

La struttura del nucleo atomico, la forza nucleare, difetto di massa ed energia di legame

Le caratteristiche della radioattività : la legge del decadimento radioattivo,attività di una sorgente , il tempo di dimezzamento , le famiglie radioattive

I decadimenti α,β e γ

La fusione nucleare

La fissione nucleare, la reazione a catena, il fattore di moltiplicazione

Le centrali elettriche nucleari: il combustibile nucleare (arricchimento uranio), moderatore, cattura neutronica, rimozione dell’energia termica

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Processi di arricchimento del combustibile nucleare

Il problema delle scorie nucleari

Grandezze dosimetriche: esposizione, intensità di esposizione, dose assorbita, intensità di dose assorbita, dose equivalente, dose efficace

Interazione radiazione ionizzante e materia (cenni)

Effetti deterministici e stocastici delle radiazioni ionizzanti sul corpo umano

Principi di radioprotezione-normativa

Caratteristiche chimico-fisiche del radon Docente Spreafico Maria Enrica 09 maggio 2018

Programma di Biologia, Microbiologia e Biotecnologie. Tecnologie di

controllo ambientale. Classe 5 A a.s. 2017/18 Testo : Fabio Fanti “Biologia, microbiologia e biotecnologie. Tecnologie di controllo ambientale.

Ed. Zanichelli.

Docenti : Antonella Bellavia – Francesco Liberato

Il ciclo integrato dell’acqua.

Ciclo naturale e ciclo integrato. Le riserve naturali e la loro captazione. Captazione delle acque di

falda, captazione da corsi d’acqua e da bacini lacustri. Adduzione delle acque captate , trattamenti di

potabilizzazione e distribuzione. Potabilizzazione delle acque telluriche di falda o sorgente :

rimozione di ferro e manganese, rimozione di ammoniaca, trattamenti chimici , correzione della

durezza. Potabilizzazione delle acque dolci superficiali, disinfezione. Desalinizzazione dell’acqua di

mare. Raccolta e depurazione delle acque.

Tecnologie per la depurazione delle acque reflue Gradi di inquinamento. Le acque di rifiuto. Autodepurazione delle acque. Biodegradabilità dei

rifiuti. Indicatori di inquinamento organico e biodegradabilità. Parametri chimico-fisici. Riferimenti

normativi : la Legge Merli 319/76 D.Lgs.152/2006 . Impianti di depurazione delle acque reflue

Depurazione dei liquami in singoli edifici.

Impianti di depurazione delle acque reflue. Trattamento primario. Trattamento secondario o biologico. Fattori che influiscono sulla

depurazione. Sistemi a biomassa adesa: letti percolatori, biodischi, biofiltri. Sistemi a biomassa

libera. Vasche di ossidazione. Fanghi attivi. Monitoraggio biologico dei fanghi attivi: Bulking

filamentoso, schiume biologiche Trattamenti anaerobici e produzione di metano. Trattamenti

terziari: coagulazione chimica, neutralizzazione, eliminazione dei patogeni, rimozione di azoto e

fosforo, filtrazione sui carboni attivi. Gestione dei prodotti dell’impianto: effluente liquido , fanghi

e biogas.

Tecnologie naturali per la depurazione dei reflui.

Gli stagni biologici (lagunaggio) . La fitodepurazione. Sistemi a flusso superficiale, sistemi a flusso

sommerso, ruolo delle piante nella fitodepurazione.

Compost

Produzione di compost. Schema di processo. I microrganismi responsabili, i fattori condizionanti.

Tecnologie utilizzate.

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Trattamento dei suoli inquinati e biorisanamento

Siti contaminati e biorisanamento. Analisi dei rischi. La fattibilità degli interventi di bonifica

biologica. Microrganismi e degradazione degli inquinanti. Fattori di biodegradabilità . Tecnologie di

biorisanamento (bioremediation) in situ. Biorisanamento passivo o intrinseco ( bioattenuazione).

Bioventilazione e biosparging. Bioaugmentation. Biostimolazione. Barriere bioattive.

Fitorisanamento. Tecnologie di biorisanamento ex situ: Landfarming. Impiego del compostaggio

per il biorisanamento del suolo. Soilwindrowcomposting (cumuli rivoltati). Soilbiopiling (cumuli

statici). Bioreattori.

Biodegradazione dei composti organici naturali e di sintesi.

Biodegradabilità e fattori condizionanti. Biodegradazione dei derivati del petrolio. Biodegradazione

aerobia degli idrocarburi alifatici ed aromatici. Biodegradazione aerobia dello xilene.

Biodegradazione degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Biodegradazione anaerobia degli

idrocarburi. Biodegradazione degli xenobiotici. Biodegradazione dei PCB. Aspetti genetici del

metabolismo biodegradativo.

Microrganismi Geneticamente modificati e biorisanamento

MGM e biorisanamento . Trasferimento di geni estranei nei procarioti. Identificazione delle cellule

trasformate, integrazione ed espressione del transgene. MGM : trasferimento di geni già esistenti in

altro ospite. Modificazione dei geni codificanti enzimi degradativi. Modifica delle proteine di

regolazione. Incremento della biodisponibilità degli inquinanti idrofobici. Immissione degli MGM

in ambiente: capacità di sopravvivenza e stabilità genetica. Effetti degli MGM sui microrganismi

autoctoni.

Le emissioni inquinanti in atmosfera.

La struttura dell’atmosfera ed i suoi componenti. Emissioni inquinanti in atmosfera: i

macroinquinanti ed i microinquinanti ( COV, composti non volatili). COV, NOx e smog

fotochimico. Reazioni che portano allo smog fotochimico. La chimica della troposfera.

Rimozioni delle emissioni inquinanti

Convertitori catalitici. Emissioni industriali. Emissioni delle centrali termoelettriche. Composti

dello zolfo e piogge acide. Rimozione per adsorbimento : impianti a letto fisso, impianti a letto

fluido, pannelli di filtri a carboni attivi. Biofiltrazione. Abbattimento per mezzo di condensazione.

Sistemi di rimozione a umido: torri a piatti forati, torri a corpi di riempimento, torri a

nebulizzazione, sistemi Venturini. Combustione: le torce, combustori termici e catalitici. Rimozione

del particolato : filtri a tessuto. Precipitazione elettrostatica.

RSU: riciclo, raccolta differenziata, smaltimento

RSU: normativa nazionale e direttiva CE. Classificazione dei rifiuti. Raccolta differenziata . Il

riciclo dei materiali: riciclaggio dei metalli e del vetro, riciclaggio della carta, riciclaggio degli

pneumatici, riciclaggio della plastica.

Tecnologie di smaltimento degli RSU

Rifiuti differenziati ed indifferenziati. Smaltimento dei rifiuti: interramento in discarica controllata.

Processo di decomposizione dei rifiuti. Smaltimento dei rifiuti: Incenerimento. Reazioni chimiche

nei processi di incenerimento . Inceneritori a griglia e a tamburo rotante. Abbattimento delle

emissioni: rimozione degli ossidi di zolfo (SOx), rimozione degli ossidi di azoto (NOx). Sistema

SCR, NSCR Diossine e furani. Inquinamento da xenobiotici e mutagenesi ambientale.

Bioindicatori della qualità dell’ambiente. Organismi sentinella.

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Laboratorio: Analisi microbiologica della acque: determinazione della Carica Batterica Totale, Metodo

MF e metodo MPN.

Analisi microbiologica del suolo: determinazione della carica batterica totale, ricerca di

batterici fermentanti gli zuccheri, cellulosolitici, alghe e funghi.

Analisi microbiologica dell’aria. Campionamento passivo e attivo con utilizzo del SAS.

Determinazione della carica batterica totale e della carica fungina totale.

Analisi microbiologica delle superfici: determinazione della CBT.

Fattori che influenzano la crescita batterica: antibiotici e chemioterapici. Antibiogramma:

metodo dei dischetti di Kirby-Bauer.

Test di identificazione dei microrganismi. Test biochimici ed enzimatici. Test dell’ amilasi,

lipasi, caseinasi, gelatinasi. test di ossidazione e fermentazione, test di riduzione dei nitrati. Test

IMViC: Indolo, Rosso metile, Voges Proskauer e Citrato. API 20.

09 MAGGIO 2018

Programma di chimica organica e biochimica Classe 5 A a. s. 2017/18

Docenti: Elena Sala e Salvatore Mazzarella Libri di testo: Fondamenti di chimica organica di J. McMurry ed. Zanichelli; Biochimicamente di M.P. Boschi e P. Rizzoni ed. Zanichelli. Obiettivi realizzati: CONOSCENZE:

Caratteristiche strutturali di molecole organiche;

Caratteristiche strutturali e funzionali di lipidi, carboidrati, proteine e acidi nucleici;

Tecniche di ingegneria genetica;

I virus;

Cellule eucariotiche e procariotiche

ABILITA’: Correlare la struttura con la reattività dei diversi gruppi;

Comprendere i meccanismi alla base delle reazioni biochimiche;

Descrivere e differenziare i metabolismi delle cellule procariotiche che da quelle

eucariotiche

COMPETENZE: Utilizzare le conoscenze acquisite per l’analisi qualitativa di campioni organici;

Correlare tra loro le diverse vie metaboliche;

Correlare le informazioni acquisite con quanto appreso in microbiologia per comprendere

l’azione dei batteri nelle diverse matrici ambientali.

Per conseguire gli obiettivi elencati sono stati sviluppati i seguenti contenuti:

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I DERIVATI DEGLI ACIDI CARBOSSILICI: cenni alla nomenclatura, proprietà chimico-fisiche e struttura di esteri, tioesteri, ammidi, anidridi e cloruri acilici; la scala di reattività nelle reazioni di addizione/eliminazione nucleofila; meccanismo generale della reazione di addizione/eliminazione nucleofila; l’esterificazione di Fisher: meccanismo e condizioni; reazioni di saponificazione: meccanismo della reazione. Reazioni degli esteri: ammonolisi, riduzione, reazione con i reattivi di Grignard. Le reazioni degli alogenuri acilici; reattività delle anidridi; la condensazione di Claisen: meccanismo e condizioni. LE AMMINE ALIFATICHE E AROMATICHE: cenni alla nomenclatura, proprietà chimico-fisiche, basicità delle ammine aromatiche e alifatiche, basicità di ammidi; reazioni di preparazione delle ammine. Reazioni delle ammine: reazioni di salificazione e di acilazione. Composti etero aromatici: la piridina: caratteristiche strutturali dell’anello piridinico: ibridazione di carbonio e azoto; reattività alle reazioni di sostituzione elettrofila e nucleofila; basicità della piridina; la chimica del pirrolo: caratteristiche strutturali dell’anello pirrolico: ibridazione di carbonio e azoto; reattività e comportamento nelle reazioni di sostituzione elettrofila; carattere acido dell’azoto pirrolico; struttura e reattività di tiofene e furano. PRINCIPI DI BIOENERGETICA: variabili termodinamiche, definizione di reazione spontanea, condizioni standard biologiche; principali gruppi di reazioni bioorganiche; analisi della reazione di idrolisi dell’ ATP e significato energetico della stessa. Le reazioni accoppiate. Le reazioni di acilazione: struttura e caratteristiche chimiche dell’acetilCoA. Le reazioni redox: struttura e meccanismo di azione di NAD+/NADH + H+ e FAD/FADH2. I LIPIDI: classificazione: i trigliceridi: struttura e nomenclatura; funzioni biologiche svolte dai lipidi; reazioni di saponificazione: meccanismo, azione detergente dei saponi e dei detergenti sintetici: cenni alla loro classificazione; metabolismo dei lipidi: demolizione dei trigliceridi, assorbimento degli acidi grassi e loro veicolazione ai tessuti: descrizione dei processi; le lipoproteine; catabolismo dei trigliceridi: β ossidazione: descrizione del processo, analisi delle singole reazioni che lo compongono; sintesi degli acidi grassi; descrizione del processo; analisi delle singole reazioni che lo compongono; cenni ai meccanismi di regolazione di sintesi e demolizione degli acidi grassi; cenni alla struttura e funzione di fosfolipidi, cere, sfingolipidi, steroidi. CARBOIDRATI: classificazioni: la stereochimica; le forme di Fisher, la formazione degli anelli piranosici e furanosici, il carbonio anomerico: forme alfa e beta. Le reazioni dei monosaccaridi: formazione di eteri e di esteri; la mutorotazione; le reazioni di ossidazioni e riduzione; i disaccaridi: struttura di maltosio, cellobiosio, lattosio, saccarosio e classificazione come zuccheri riducenti. I polisaccaridi: amido, cellulosa, glicogeno: struttura e proprietà. Metabolismo dei carboidrati; la respirazione cellulare: glicolisi e ciclo di Krebs: descrizione dei processi e meccanismo delle reazioni coinvolte; la catena respiratoria: significato metabolico, reazioni che avvengono nei quattro complessi che la formano; fosforilazione ossidativa: struttura e funzione dell’ATP sintasi. Disaccoppiamento della fosforilazione ossidativa; meccanismo e significato metabolico delle fermentazioni lattica e alcolica. LE PROTEINE: struttura e classificazione degli amminoacidi; gli amminoacidi come elettroliti poliprotici; il punto isoelettrico; caratteristiche del legame peptidico; la struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria delle proteine: definizione, descrizione dei legami presenti; struttura e funzionalità delle proteine globulari e di quelle fibrose. Metabolismo delle proteine: meccanismo di demolizione delle proteine, assorbimento e trasporto degli amminoacidi: distretti corporei interessati; catabolismo degli amminoacidi: descrizione del processo, meccanismo delle reazioni di transaminazione; ciclo dell’urea.

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GLI ENZIMI: classificazione e nomenclatura; meccanismo di azione; specificità dell’azione enzimatica; fattori che influenzano l’attività enzimatica; cinetica enzimatica: modello cinetico di Michaelis - Menten; equazioni e grafici associati; l’inibizione enzimatica: inibizione competitiva, non competitiva; inibizione mista; gli enzimi allosterici e loro regolazione; regolazione a feedback, modificazoni covalenti degli enzimi; gli zimogeni. I TRASPORTI DI MEMBRANA: caratteristiche e funzioni della membrana cellulare; trasporto passivo, trasporto facilitato, trasporto attivo. GLI ACIDI NUCLEICI: struttura delle basi pirimidiniche e puriniche; nucleosidi e nucleotidi; descrizione dei legami presenti nelle catene di RNA e DNA; meccanismo di duplicazione del DNA nei procarioti e negli eucarioti: enzimi coinvolti, regolazioni; meccanismo di trascrizione del DNA nei procarioti e negli eucarioti: il complesso delle RNA polimerasi; modificazione del trascritto primario; traduzione del m-RNA in proteine; regolazione della sintesi proteica nei procarioti: operone lac, operone triptofano; regolazione della sintesi proteica negli eucarioti: splicing del trascritto primario; formazione del cappuccio in 5’ e della coda di poliA in 3’; traduzione del trascritto maturo; funzione dell’r-Rna e del t-RNA; i ribozimi. Sintesi proteica nei procaroti e negli eucarioti. VIRUS: cenni alla struttura dei virus: core, capside, pericapside, tegumento. Classificazione dei virus. Meccanismo dell’infezione delle cellule; ciclo litico e ciclo lisogeno. CENNI ALLA TERAPIA GENICA: campo di applicazione; metodi di introduzione utilizzati per l’introduzione del DNA nelle cellule ospiti: introduzione del DNA nudo; utilizzo dei virus nella terapia genica; caratteristiche di retrovirus, lentivirus, adenovirus, virus adenoassociati, herpes virus. Cenni alle prospettive e alle problematiche di queste tecniche. LABORATORIO MICROBIOLOGICO: definizione di terreni di coltura, composizione, classificazioni , metodiche di sterilizzazione, metodiche di conta delle cellule batteriche. IL RISCHIO BIOLOGICO: tossine virali e batteriche; cenni alle convenzioni internazionali. ATTIVITA’ SVOLTE IN LABORATORIO:

1. titolazione dell’acido formico;

2. riconoscimento delle biomolecole presenti negli alimenti;

3. reazioni oscillanti;

4. cromatografia su carta di pigmenti vegetali;

5. titolazione conduttimetrica del fenolo;

6. titolazione potenziometrica del vino

METODO DI INSEGNAMENTO: si è privilegiata la modalità della lezione frontale, per fornire le conoscenze relative alla struttura e alla reattività delle molecole organiche e per trasmettere il linguaggio specifico della disciplina: le informazioni teoriche, quando possibile, sono state supportate dalle attività pratiche svolte in laboratorio. La difficoltà maggiore che è stata riscontrata è dovuta dall’estrema eterogeneità delle indicazioni ministeriali che spaziano da argomenti caratteristici di un percorso prettamente chimico e biochimico a quelli più affini ad un percorso biologico e microbiologico. Cercare di costruire un discorso organico è stato quindi complesso; la genericità delle stesse indicazioni non ha permesso di individuare un testo esaustivo, quello che è stato adottato descrive adeguatamente la biochimica delle cellule eucariotiche mentre è piuttosto elusivo

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per quanto concerne quella delle cellule procariotiche, oggetto delle uniche due tracce che il ministero ha ritenuto di mettere a disposizione. Questa eterogeneità di linguaggi tecnici, di competenze da acquisire, di metodi diversi da applicare di volta in volta ha messo in difficoltà tutti gli allievi e in particolari quelli che, studiando nel corso del triennio solo in vista delle verifiche, presentavano lacune sia per quanto concerne la chimica che la biologia. MODALITA’ DI VERIFICA: nel trimestre sono state svolte verifiche scritte a domanda aperta ed interrogazioni; nel pentamestre sono stati proposte diverse tracce per insegnare agli allievi le regole da seguire per svolgere in modo corretto un tema a carattere scientifico. Le relazioni preparate dagli allievi e l’impegno dimostrato sono state alla base della valutazione delle attività di laboratorio. La correzione dei temi è stata effettuata utilizzando la griglia di valutazione presente nel documento. RISULTATI RAGGIUNTI: come detto in precedenza la necessità di preparare gli allievi ad affrontare con una trattazione scritta argomenti così eterogenei tra loro ha costituito un problema soprattutto per quelli più fragili. Si è cercato di ovviare a ciò predisponendo verifiche con cadenza trisettimanale- mensile, così da evidenziare di volta in volta le criticità ed incrementare l’automia nella gestione delle stesse.

09 MAGGIO 2018 I DOCENTI: SALVATORE MAZZARELLA

ELENA SALA

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Programma di chimica analitica e strumentale Classe 5 A a. s. 2017/18

Docenti: Elena Sala e Salvatore Mazzarella Libro di testo: Elementi di analisi chimica strumentale- analisi chimica ambientale- di R. Cozzi, P. Protti, T. Ruaro, ed. Zanichelli. Obiettivi realizzati: CONOSCENZE:

Caratteristiche chimico fisiche delle matrici ambientali;

Nozioni di base del trattamento dei dati analitici.

ABILITA’: Correlare i diversi parametri nella descrizione di una matrice ambientale;

Applicare le tecniche più idonee per purificare e analizzare un campione;

Leggere in modo critico un risultato analitico

COMPETENZE: Impostare le principale analisi di una matrice ambientale;

Saper individuare i parametri critici per la definizione dello stato di una matrice ambientale

partendo dalla legislazione vigente

Correlare le informazioni acquisite con quanto appreso nelle altre discipline dell’area

professionalizzante per poter descrivere e analizzare in modo esaustivo una matrice

ambientale.

Per conseguire gli obiettivi elencati sono stati sviluppati i seguenti contenuti: 1. SPETTROFOTOMETRIA DI ASSORBIMENTO ED EMISSIONE ATOMICA: principi del

metodo, strumentazione, campi di applicazione, analisi con standard interno.

2. TECNICHE CROMATOGRAFICHE: principi del metodo; generalità su colonne, fasi stazionarie

e mobili; i piatti teorici, la loro altezza e le prestazioni della colonna; l’equazione di Van

Deemter; scodamento; gascromatografia, HPLC: strumentazione, campi di applicazione,

sistemi di rivelazione, limiti della tecnica; resine a scambio ionico: struttura, applicazione delle

resine a scambio ionico per la demineralizzazione dell’acqua, per la concentrazione di

soluzione diluite; la cromatografia ionica: principi del metodo, funzione del soppressore; la

cromatografia di esclusione atomica e di affinità: principi delle metodiche, campi di

applicazione.

3. COMUNICAZIONI DEI DATI SPERIMENTALI: le cifre significative ed il calcolo matematico

(addizioni/sottrazioni, prodotto/divisione); i tipi di errore, propagazione dell’incertezza; la

distribuzione gaussiana dei dati sperimentali, il test del T di Student: significato e campi di

applicazione, il Q test per i dati errati, il metodo dei minimi quadrati, il fattore R2.

4. ANALISI DI ACQUE AMBIENTALI: caratteristiche chimico fisiche di un sistema idrico: le

reazioni redox; significato e determinazione del pE; equilibri redox in ambiente aerobico e

anaerobico per gli elementi ossigeno, azoto, carbonio, zolfo, ferro. Diagrammi pE-pH.

Parametri biochimici implicati: BOD, COD; metodi di determinazione e significato analitico. La

particolare situazione dei laghi: variazioni stagionali del pE e conseguenze sulla composizione

degli ioni in soluzione; gli equilibri acido base: il sistema dei bicarbonati; equazioni chimiche ed

equilibri che definiscono il pH di un corpo idrico; influenza del pH sulla solubilità degli ioni;

alcalinità e basicità di bacini con sedimenti calcarei e argillosi; determinazione della basicità e

della alcalinità di un bacino idrico: significato dei due dati. Equilibri di complessazione: i

complessanti organici: le sostanze umiche: caratteristiche di acidi umici, fulvici e umina e loro

azione in un bacino idrico; la durezza dell’acqua: reazioni coinvolte, condizioni operative per

determinarla.

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1. L’IMPIANTO LEGISLATIVO PER LA TUTELA DEI BACINI IDRICI: la legislazione nazionale:

principi ispiratori del d. L. 152/06. La legislazione comunitaria: direttiva 2000/60/CE.

2. ANALISI DEL SUOLO: definizione; la struttura inorganica; cenni alla genesi delle rocce; ceni

alla struttura degli allumino silicati; la componente organica del suolo: acidi umici, fulvici e

umina. Gli orizzonti del suolo: caratteristiche; cenni alla loro composizione. Le proprietà fisiche

del suolo: porosità, tessitura, struttura. Le proprietà chimiche del suolo: capacità di scambio

cationico, pH, potenziale redox, calcare totale e attivo, sostanza organica, azoto organico,

fosforo disponibile: definizione e metodiche di determinazione.

3. ATTIVITA’ DI LABORATORIO: determinazione colorimetrica di: cloruri, durezza, COD, ferro;

determinazione dei cloruri secondo Mohr, determinazione dell’ossigeno disciolto secondo

Winkler (via iodometrica/iodimetrica), determinazione di BOD 0 e BOD 5, determinazione della

durezza totale, permanente e temporanea,, costruzione retta di taratura per la determinazione

dei fosfati, dei nitrati, dello ione ferro; determinazione alcalinità dell’acqua con il metodo di

Gran, determinazione del pH attuale e potenziale di un terreno, del calcare attivo, della

capacità di scambio cationico.

METODO DI INSEGNAMENTO: si è privilegiata la modalità della lezione frontale, per fornire le conoscenze richieste dalle linee guida, cercando di affiancare per quanto possibile alla lezione teorica l’analisi sperimentale della matrice oggetto di studio, nei limiti della strumentazione presente in laboratorio e del tempi ridotti a disposizione per tali attività. Oltre a queste attività curricolari gli allievi hanno partecipato ad uscite e osservato il funzionamento dell’impianto di de fosfatazione attivo presso il lago di Annone Est, l’impianto di depurazione delle acque di Olginate e il laboratorio chimico presso la sede di Lario Rete Holding a Lecco. MODALITA’ DI VERIFICA: sono state svolte verifiche scritte a domanda aperta ed interrogazioni; le relazioni preparate dagli allievi e l’impegno dimostrato, sono state alla base della valutazione delle attività di laboratorio. La griglia di valutazione adottata è quella proposta nel POF e presente in questo documento. RISULTATI RAGGIUNTI: lo studio della chimica analitica è stato fortemente supportato dalle attività di laboratorio, con le analisi delle matrici acqua e suolo. Gli allievi che hanno lavorato seriamente in questo ambito hanno potuto acquisire una conoscenza ampia e sicura del programma; si è cercato di fare riferimento alle norme vigenti anche nella scelta dei protocolli sperimentali proprio per mettere in luce la necessità di fornire risposte analitiche per quanto possibile condivise e riproducibili.

09 MAGGIO 2018 I DOCENTI: SALVATORE MAZZARELLA

ELENA SALA

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MATERIA SCIENZE MOTORIE SPORTIVE

Docente: ALBERTO BUTTA

Classe 5 A Anno scolastico 2017/18

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

Obiettivi didattici

Conoscenze: Conoscere le regole dei giochi di squadra proposti. Conoscere le caratteristiche dell’avviamento motorio. (riscaldamento) Conoscere le principali caratteristiche dei giochi di squadra proposti. Conoscere le principali caratteristiche degli sport individuali proposti. Conoscere le potenzialità di movimento del corpo riconoscendo i principali gruppi muscolari. Conoscenza degli infortuni più comuni.

Competenze: Saper rispettare compagni ed insegnanti Saper utilizzare al meglio gli spazi e le attrezzature a disposizione Essere in grado di rispettare il ruolo assegnato. Saper scegliere le attività adatte, per incrementare le capacità motorie Saper eseguire i fondamentali. Saper applicare le regole. Riconoscere le fasi dell’allenamento. Essere in grado di organizzare un’attività di squadra. Conoscere se stessi per saper comunicare con gli altri. Saper riconoscere i rischi durante un’attività sportiva.

Capacità:

Essere in grado di rispettare le regole di comportamento e di gioco. Essere in grado di rispettare l’ambiente ed il materiale. Saper evitare situazioni di prevaricazione nei confronti dei compagni Saper elaborare risposte motorie di fronte a situazioni nuove Saper eseguire correttamente i fondamentali dei giochi di squadra. Saper eseguire correttamente la tecnica di alcune discipline dell’atletica leggera. Obiettivi educativi

Rispetto di se e degli altri Rispetto delle attrezzature Rispetto delle regole Gestione delle attività di gruppo in autonomia

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Capacità di autovalutazione

Verifiche e criteri di valutazione

Le verifiche sono state il più possibile oggettive, basate su test o prove misurate.Nella valutazione finale si è tenuto conto, oltre che delle valutazioni ottenute nelle verifiche, anche dei livelli motori di base, dell’impegno e della partecipazione dimostrati nel corso di tutto l’anno scolastico.

Metodologie

A prescindere dall’argomento trattato, è sempre stato dato ampio spazio al potenziamento fisiologico, e sono stati utilizzati esercizi a carico naturale e con sovraccarico a secondo delle possibilità dell’alunno. Per l’incremento della forza, della velocità e della resistenza sono stati utilizzati esercizi individuali e a gruppi. Per favorire il processo di socializzazione si è dato ampio spazio alle attività in gruppo ed a squadre. Contenuti svolti

Esercitazioni di resistenza generale Esercitazioni sulla forza con e senza sovraccarichi Esercitazioni sulla velocità Esercitazioni sulla mobilità articolare Giochi di squadra Pallavolo: Ripasso dei fondamentali individuali, assegnazione dei ruoli, impostazione schema di gioco con alzatore a destra; pratica sportiva. Basket e calcio a 5 pratica sportiva. Sport individuali. Atletica leggera:tecnica della partenza dai blocchi,test 30mt; getto del peso,salto in lungo;salto in alto. Argomenti teorici: Conoscenza dei regolamenti dei giochi di squadra. Individuazione dei principali gruppi muscolari responsabili del movimento. Tecniche di allenamento delle qualità condizionali - coordinative Conoscenza approfondita sulla resistenza organica generale e sulla forza. Caratteristiche di una tabella di allenamento per il potenziamento muscolare. Conoscenze di base dei principi alimentari. Interventi di primo soccorso medico. L’insegnante Alberto Butta.

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RELAZIONE FINALE E PROGRAMMAZIONE DI INGLESE A.S. 2017-2018

Nel corso dell'anno, gli alunni hanno messo in luce un impegno non sempre adeguato e spesso finalizzato alle verifiche orali e scritte. I risultati sono stati generalmente appena sufficienti per buona parte di loro, con eccezioni in negativo, soprattutto a livello linguistico, ma non solo, e in positivo, prevalentemente nell'ambito dei contenuti. Quasi per tutti, permangono notevoli lacune e difficoltà espressive in L2. Anche per questo, durante l'anno scolastico é stato innanzitutto ripreso l'aspetto linguistico, con un ripasso mirato delle strutture linguistico-comunicative e del lessico affrontati nel corso del triennio (livello B1 del CEF). In seguito ci si è dedicati maggiormente allo studio della microlingua e ai contenuti legati allo studio della chimica, come presentati nel libro di testo “CHEMISTRY & C.” di C. Oddone, E. Cristofani (ed. San Marco). E' stato inoltre approfondito l'aspetto comunicativo legato all'interazione nel laboratorio di chimica, per valutare il quale verrà consegnato un portfolio di immagini inerenti a diverse situazioni di lavoro/sperimentazione: a partire da esse, i ragazzi dovranno descrivere in L2 quanto rappresentato, collegandolo poi alla teoria del libro e delle materie di indirizzo. Sono infine state affrontate tematiche ambientali inerenti all'agricoltura e alla produzione del cibo, tramite materiali presentati dal docente. Di seguito, la lista degli argomenti: MODULE 1 - BASIC PRINCIPLES: 1.What is Chemistry about? 2. The experimental method 3. The SI measurements and physical quantities 4. Galileo Galilei MODULE 2 - IN THE CHEMISTRY LABORATORY: 1. What is a Chemistry Lab? 2. Jobs and careers in Chemistry + Marie Curie and the discovery of radioactivity 3. Lab equipment: glassware 4 Lab equipment: tools 5 How to write a lab report 6. Cleaning basics MODULE 3 - ORGANIC CHEMISTRY: 1. What is the scope of Organic Chemistry? 2. Carbon 3. Hydrocarbons and derivatives MODULE 4 - BIOCHEMISTRY: 1. What is Biochemistry? 2. Carbohydrates 3. Lipids 4. Nucleic acids 5. Proteins 6. The food pyramid MODULE 5 - BIOTECHNOLOGY: 1. What is Biotecnology? 2. Genetic Engineering 3. Agricultural Biotechnology 4. GMOs in the world 5. Medical Biotechnology 6. Stem Cells MODULE 6 - ENERGY SOURCES : 1. What are the main types of energy sources? 2. Fossil fuels 3. Oil fracking 4. Nuclear energy 5. Renewable sources of energy MODULE 7 - THE EARTH: 1. What is the Earth like? 2. The structure of the Earth 3. The surface of the Earth 4. The atmosphere MODULE 8 - SUSTAINABLE GROWTH: 1. What is permacolture? - A farm for the future; Forest Garden 2. The Great Famine in Ireland 3. Population growth trends for the XXI century (charts) Lecco, 9 maggio prof. Alvise Zuppani

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Composizione del Consiglio di Classe 5^ sez. A:

N° Docente Disciplina

Co

ntin

uità

did

att

ica

nel

bie

nn

io

term

inale

C.I.

Firma

1 Maggio Filippo IRC Si

2 Magnani Angelica Italiano e Storia No

3 Zuppani Alvise Inglese Si

4 Bianco Lucia Matematica Si *

5 Bellavia Antonella Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale

Si *

6 Sala Elena Chimica organica e biochimica

No

7 Sala Elena Chimica analitica e

strumentale Si *

8 Spreafico Maria Enrica Fisica ambientale Si

9 Butta Alberto Educazione Fisica Sì

8 Mazzarella Salvatore I.T.P. Chimica Si

9 Liberato Francesco I.T.P. Microbiologia Si

N. B: con l’asterisco sono indicati i docenti commissari interni

firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs. 82/2015 s.m.i e norme collegate e sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa".

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