Documentazione dell’Unità di Lavoro su RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFIA

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Ordine di scuola Secondaria di primo grado “Mercantini”, Senigallia, class1 1 sez. A e sez. B, insegnante Carla Biason

Interdisciplinarità Italiano, storia, geografia, scienze, arte e immagine, cittadinanza e costituzione ecc.

Tempi A discrezione del docente e in relazione al grado di approfondimento Obiettivo formativo Attraverso l’uso di strumenti e metodologie volti alla promozione della

cooperazione, promuovere la conoscenza della cartografia, dei diversi aspetti del linguaggio della geo-graficità (rappresentazione cartografica, lettura e interpretazione di grafici e tabelle, valutazione delle distanze, direzioni, dimensioni, forme ecc.),

per incrementare la propria intelligenza spaziale nel rispetto di quella altrui ed imparare a decentrarsi culturalmente

Mappa concettuale

RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA =

TRADUZIONE CONDIVISA DELLO SPAZIO variabile nel tempo e nella storia

della

REALTÁ in

SEGNI, SIMBOLI E PROSPETTIVE condizionati da

conoscenze tecniche punti di vista (economico, sociale, politico…)

con MODIFICAZIONE DELLA REALTÁ

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CONVERSAZIONE CLINICA su BIODIVERSITÁ

Classe 1 sez. A Che cos’è una rappresentazione cartografica? Alla prima domanda gli allievi rispondono

1 La presente documentazione è corredata di video relativi alle attività svolte.

Fas

e

Obiettivo Discipline

coinvolte

Descrizione delle attività

Repertorio ORM Organizzazione

Risorse (Materiali,

mezzi)

Metodi

0 Rilevare l’ostacolo epistemologico mediante la conversazione clinica.

italiano Disposizione della classe in una situazione di circle time ed effettuazione della conversazione clinica.

Lavoro con il gruppo classe.

Registratore audio, computer per trascrizione conversazione clinica.

Euristico partecipativo e dialogico.

Emma: è una rappresentazione in scala. Denise: è una rappresentazione in scala di un determinato territorio. Sakil: è utile. Bianca: è una carta rimpicciolita del luogo, una cosa rimpicciolita, è un luogo rimpicciolito messo su un foglio. Luigi: si può dividere in quattro tipi di carta. Si può dividere in vari tipi di categorie, come quelle politiche, fisiche, tematiche. Giulia: esiste anche la carta topografica. Giovanni: rappresenta luoghi. Alison e Giulia: è simbolica. Alessio: c’è la legenda. Mattia: ogni simbolo indica un luogo. Alessio: può essere una rappresentazione approssimata, simbolica e ridotta.

affermando che una rappresentazione cartografica è, per loro, una rappresentazione in scala (rimpicciolita), simbolica, approssimata di un determinato territorio. Alcuni ne mettono in evidenza l’utilità, altri le tipologie (fisiche, politiche, tematiche ecc.).

Chi realizza la rappresentazione cartografica? Emma: gli uomini. Alessio e Bianca: il cartografo. Luigi: il satellite. Simone: attraverso foto dagli aerei.

Alla seconda domanda glia alunni rispondono riconoscendo gli artefici della carta geografica negli uomini, nel cartografo o in alcuni strumenti che restituiscono visioni dall’alto.

Quali uomini per primi hanno realizzato una rappresentazione cartografica? Naike e Giulia: Mercatore e Peters. Sakil: uno scienziato. Bianca: i Romani sulle navi facevano il giro di tutto il pezzo di terra che dovevano disegnare e con delle matite lo disegnavano. Elisa: i Cinesi, perché ho letto sul libro che i Cinesi hanno inventato la carta e allora ho pensato a loro. Emma: gli Inglesi. Sakil: gli Americani. Nohaila: gli Arabi.

Alla terza domanda gli alunni rispondono affermando che i primi uomini che hanno realizzato una carta geografica sono stati Mercatore e Peters, uno scienziato, i Romani, i Cinesi, gli Inglesi, gli Americani, gli Arabi.

Come si è sviluppata? Attraverso quali processi? Mattia: con la tecnologia. Simone: quando l’uomo ne sentiva il bisogno. Alessio: quando l’uomo navigava, per orientarsi. Elisa: visto che l’uomo andava avanti con l’età e si sviluppava di più, sviluppava anche le cartine. Sakil: dall’albero produce la carta e dalla carta la cartina. Giulia: l’uomo quando guardava i luoghi dall’alto, dall’aereo, poi cercava di memorizzare i luoghi e li disegnava. Emma: grazie all’invenzione dei satelliti. Nohaila: l’uomo non sapeva come orientarsi e allora ha creato le cartine. Bianca: l’uomo ha creato una cosa che fosse utile a tutti.

Alla quarta domanda glia alunni rispondono che la carta geografica si è sviluppata grazie alla tecnologia, perché l’uomo ne avvertiva il bisogno (spostarsi, orientarsi), perché dove accompagnare il progresso (lineare) dell’uomo, perché l’uomo ha acquisito nel tempo la capacità (e gli strumenti) per guardare il territorio dall’alto, perché l’uomo aveva necessità di spostarsi e di conoscere i territori in cui lo faceva.

Simone: quando gli uomini visitavano posto nuovi, per conoscerli meglio usavano la cartina. A che cosa serve una rappresentazione cartografica? Giulia, Emma, Giovanni e molti altri: a orientarsi. Nohaila: per vedere dove stanno i posti. Bianca: per aiutare l’uomo a sapere dove andare quando ci deve andare. Giovanni e Mattia: per conoscere i luoghi. Denise: per studiare meglio un territorio. Alessio: per conoscere i posti dove viviamo. Elisa: per andare da un posto all’altro e sapere qual è la strada. Naike: per sapere dove sono localizzate le città di un territorio.

All’ultima domanda gli alunni rispondono affermando che una rappresentazione cartografica serve a orientarsi, vedere i posti dove stanno, aiutare l’uomo a sapere dove andare, per conoscere i luoghi, per studiare meglio un territorio, per conoscere i posti dove si vive, per andare da un posto all’altro, per sapere dove sono localizzate le città.

Analisi della conversazione clinica Alla prima domanda gli allievi rispondono affermando che una rappresentazione cartografica è, per loro, una rappresentazione in scala (rimpicciolita), simbolica, approssimata di un determinato territorio. Alcuni ne mettono in evidenza l’utilità, altri le tipologie (fisiche, politiche, tematiche ecc.). Alla seconda domanda glia alunni rispondono riconoscendo gli artefici della carta geografica negli uomini, nel cartografo o in alcuni strumenti che restituiscono visioni dall’alto. Alla terza domanda gli alunni rispondono affermando che i primi uomini che hanno realizzato una carta geografica sono stati Mercatore e Peters, uno scienziato, i Romani, i Cinesi, gli Inglesi, gli Americani, gli Arabi. Alla quarta domanda glia alunni rispondono che la carta geografica si è sviluppata grazie alla tecnologia, perché l’uomo ne avvertiva il bisogno (spostarsi, orientarsi), perché dove accompagnare il progresso (lineare) dell’uomo, perché l’uomo ha acquisito nel tempo la capacità (e gli strumenti) per guardare il territorio dall’alto, perché l’uomo aveva necessità di spostarsi e di conoscere i territori in cui lo faceva. All’ultima domanda gli alunni rispondono affermando che una rappresentazione cartografica serve a orientarsi, vedere i posti dove stanno, aiutare l’uomo a sapere dove andare, per conoscere i luoghi, per studiare meglio un territorio, per conoscere i posti dove si vive, per andare da un posto all’altro, per sapere dove sono localizzate le città. Mappa mentale

La carta geografica è Una rappresentazione in scala (rimpicciolita), simbolica,

approssimata di un determinato territorio. Uno strumento utile. Di diverse tipologie (carte fisiche, politiche, tematiche cc.)

La carta geografica è realizzata

Gli uomini, il cartografo, il satellite, attraverso foto dagli aerei.

I primi che realizzarono una carta geografica furono

Mercatore e Peters, uno scienziato, i Romani, i Cinesi, gli Inglesi, gli Americani, gli Arabi.

La cartografia si è sviluppata

grazie alla tecnologia, perché l’uomo ne avvertiva il bisogno (spostarsi, orientarsi), perché dove accompagnare il progresso (lineare) dell’uomo, perché l’uomo ha acquisito nel tempo la capacità (e gli strumenti) per guardare il territorio dall’alto, perché l’uomo aveva necessità di spostarsi e di conoscere i territori in cui lo faceva.

Una rappresentazione cartografica serve

a orientarsi, vedere i posti dove stanno, aiutare l’uomo a sapere dove andare, per conoscere i luoghi, per studiare meglio un territorio, per conoscere i posti dove si vive, per andare da un posto all’altro, per sapere dove sono localizzate le città.

Commento alla conversazione clinica Le parole che i ragazzi usano per illustrare il significato di carta geografica sembrano tratte direttamente dal libro di testo o pare siano parte di uno studio mnemonico. L’impressione è che, pur avendo chiaro il concetto di carta a livello teorico, non ne abbiano fatto un’esperienza pratica. Nessuno mette in luce che la carta sia la rappresentazione di un territorio visto dall’alto, ma questa caratteristica emerge implicitamente dalle risposte alla seconda domanda, dove alcuni alunni citano gli aerei e il satellite quali artefici della carta geografica. Nell’elencare chi abbia per primo realizzato una carta geografica, alcuni alunni ricorrono ai personaggi cartografi più noti (Mercatore e Peters),altri a popoli conquistatori e colonizzatori (Inglesi e Romani), altri ancora a comunità umane dotate di strumenti appropriati (Cinesi, carta) o di conoscenze astronomiche dettagliate (Arabi). L’inserimento degli Americani (ma anche delle altre comunità citate) in questa lista fa capire che gli allievi intendano la carta geografica come uno strumento tardivamente ideato nella storia dell’umanità e non qualche cosa che è nato con l’uomo. Tra le condizioni che, secondo gli alunni, hanno favorito lo sviluppo della cartografia, non viene nominato lo scambio e il dialogo tra i popoli e le loro differenti visioni del mondo; quello che emerge restituisce l’idea che i ragazzi intendano lo sviluppo dello strumento cartografico come un effetto del progresso scientifico, tecnologico e che lo vedano come qualcosa di necessario e lineare secondo una concezione di sviluppo diffusa e generalizzata (stadi evolutivi lineari). Questa concezione sostiene anche le risposte all’ultima domanda: gli alunni non citano affatto, tra le funzioni della carta, quella di conoscenza dell’altro e dell’altrui visione del mondo e menzionano solo la sua utilità in rapporto allo spostamento autonomo, alla conoscenza della localizzazione di determinati luoghi. Matrice cognitiva Ciò che sanno

• La rappresentazione cartografia o È una rappresentazione approssimata, simbolica, ridotta di un territorio (visto

dall’alto) o È realizzata dagli uomini, nello specifico da cartografi, o da strumenti che

restituiscono del territorio, una visione azimutale o Arabi, cinesi, romani, inglesi (americani) ecc. hanno realizzato cartografie del

territorio per spostarsi, conquistare, conoscere i territori oggetto delle loro espansioni

o Si è sviluppata grazie al progresso tecnologico e all’aumento della capacità di indagine scientifica dell’uomo

Ciò che non sanno

• La rappresentazione cartografia o I primi realizzatori della carta geografica sono stati gli uomini primitivi o nata con l’uomo o si è sviluppata attraverso i contatti e gli incontri tra gli uomini o offre la possibilità di conoscere le visioni del mondo di altri, di confrontarle con le

proprie, di mettere in dialogo le diverse concezioni spaziali, di scoprire i principi che regolano la prospettiva di altre civiltà ecc.

CONVERSAZIONE CLINICA su BIODIVERSITÁ Classe 1 sez. B

Che cos’è una rappresentazione cartografica? Gioele: è una cartina approssimata, ridotta, simbolica. Anna: è la rappresentazione di parte del territorio simbolica, approssimata, ridotta in scala. Gea: è la rappresentazione di un posto ridotto, in scala. Marco: è la rappresentazione di un territorio molto vasto ridotto in scala, per es. 1:1000.

Alla prima domanda gli alunni rispondono affermando che una rappresentazione cartografica è una rappresentazione del territorio ridotta, simbolica, approssimata, in scala.

Chi realizza la rappresentazione cartografica? Asan: i geografi. Marta: i cartografi. Gea, Michele: tutti e due. Alessandra: i tipografi. Jlenia, Anna: i fotografi. Michela: tutti e quattro. Anna: tutti e quattro, uno fa la scala di riduzione (il geografo), il fotografo fotografa il territorio, il cartografo mette in piano la parte di territorio da rappresentare.

Alla seconda domanda gli alunni rispondono sostenendo che la rappresentazione cartografica è realizzata dai geografi, dai cartografi, dai tipografi, dai fotografi e, in definitiva, dalla collaborazione di queste quattro figure.

Quali uomini per primi hanno realizzato una rappresentazione cartografica? Anna: Peters e Mercatore. Gioele: i Greci. Asan: i Latini. Michela: i Romani.

Alla terza domanda gli allievi rispondono affermando che i primi uomini che hanno realizzato una carta geografica sono stati Peters, Mercatore, i Greci, i Latini, i Romani.

Come si è sviluppata? Attraverso quali processi? Michela: facevano in diversi modi, non avevano tutti lo stesso modo per farle. Angelo: Mercatore ha fatto l’Africa troppo schiacciata, Peters le ha fatte troppo allungate. Alle carte moderne si è arrivati coi satelliti. Michele: la fotografia aerea ha contribuito allo sviluppo della cartografia. Michela: gli antichi avevano intelligenza e carta e penna. Angelo: gli antichi provavano a raffigurarla, ma pensavano che la Terra fosse piatta. Letizia: i popoli antichi viaggiavano e poi provavano a rappresentarli sulla carta. Gioele: popoli antichi andavano su un monte o su una collina ed esaminavano il paesaggio dall’alto e poi cercavano di rappresentarlo. Alice: la Terra si è scoperto che era tonda perché la curvatura dell’arcobaleno riproduce la curvatura terrestre. Anna: i popoli antichi per orientarsi cercavano di rappresentare in modo approssimativo i territori dove andavano, viaggiavano.

Alla quarta domanda gli alunni rispondono attribuendo lo sviluppo della cartografia alle differenti modalità di rappresentare il territorio, alle diverse approssimazioni scelte dai realizzatori delle carte, alla tecnologia, alla fotografia, ai viaggi, ai tentativi effettuati, nel tempo, da vari popoli della Terra.

A che cosa serve una rappresentazione cartografica? Alice: ad orientarsi. Marco: a guardare il territorio. Gioele: a diversi scopi: le carte tematiche servono a sapere una caratteristica di un territorio, quella politica fa vedere i diversi Stati e le diverse Regioni, la fisica fa vedere se il territorio è montuoso, collinare, pianeggiante e se ci sono fiumi e laghi. Mihele: le carte topografiche servono a indicare strade e città e servono per far vedere come andare da un luogo all’altro. Maria Giulia: serve a imparare com’è fatta la Terra, da quali continenti e anche per orientarsi. Gea: serve per orientarsi e per spostarsi da un posto all’altro. Alice: per vedere più facilmente dove vai. Marco: anche per capire dov’è il Nord, l’Est, l’Ovest, il Sud. Samuele: per trovare un meta.

Alla quinta domanda gli alunni rispondono affermando che una rappresentazione cartografica serve ad orientarsi, a guardare il territorio, a diversi scopi (a rintracciare una caratteristica di un dato territorio, a distinguere le appartenenze politiche, a delineare i tratti geomorfologici del terreno), ad indicare la disposizione di strade e la mappa della città, a spostarsi in autonomia, a trovare una meta.

Analisi della conversazione clinica Alla prima domanda gli alunni rispondono affermando che una rappresentazione cartografica è una rappresentazione del territorio ridotta, simbolica, approssimata, in scala. Alla seconda domanda gli alunni rispondono sostenendo che la rappresentazione cartografica è realizzata dai geografi, dai cartografi, dai tipografi, dai fotografi e, in definitiva, dalla collaborazione di queste quattro figure. Alla terza domanda gli allievi rispondono affermando che i primi uomini che hanno realizzato una carta geografica sono stati Peters, Mercatore, i Greci, i Latini, i Romani. Alla quarta domanda gli alunni rispondono attribuendo lo sviluppo della cartografia alle differenti modalità di rappresentare il territorio, alle diverse approssimazioni scelte dai realizzatori delle carte, alla tecnologia, alla fotografia, ai viaggi, ai tentativi effettuati, nel tempo, da vari popoli della Terra. Alla quinta domanda gli alunni rispondono affermando che una rappresentazione cartografica serve ad orientarsi, a guardare il territorio, a diversi scopi (a rintracciare una caratteristica di un dato territorio, a distinguere le appartenenze politiche, a delineare i tratti geomorfologici del terreno), ad indicare la disposizione di strade e la mappa della città, a spostarsi in autonomia, a trovare una meta. Mappa mentale

La carta geografica è rappresentazione del territorio ridotta, simbolica, approssimata,

in scala. La carta geografica è realizzata

dai geografi, dai cartografi, dai tipografi, dai fotografi e, in definitiva, dalla collaborazione di queste quattro figure.

I primi che realizzarono una carta geografica furono

Peters, Mercatore, i Greci, i Latini, i Romani.

La cartografia si è sviluppata grazie

Alle differenti modalità di rappresentare il territorio, alle diverse approssimazioni scelte dai realizzatori delle carte, alla

tecnologia, alla fotografia, ai viaggi, ai tentativi effettuati, nel tempo, da vari popoli della Terra

Una rappresentazione cartografica serve

ad orientarsi, a guardare il territorio, a diversi scopi (a rintracciare una caratteristica di un dato territorio, a distinguere le appartenenze politiche, a delineare i tratti geomorfologici del terreno), ad indicare la disposizione di strade e la mappa della città, a spostarsi in autonomia, a trovare una meta

Commento alla conversazione clinica Gli alunni dimostrano di possedere conoscenze rudimentali della carta geografica e tuttavia esatte (sostengono essere una rappresentazione del territorio simbolica, approssimata, ridotta – qualcuno cita addirittura la scala). In ogni caso sembra quasi come se riferissero conoscenze asettiche, mutuate da uno studio libresco, dalla ripetizione finalizzata alla memorizzazione. Interessante il fatto che gli alunni hanno la convinzione, abbastanza euro centrata se si vuole, che i primi a realizzare una carta geografica furono i popoli del mediterraneo; chi individua personaggi più recenti fa riferimento alla cartografia prodotta a seguito di esigenze colonialiste (Mercatore). Sembra che Peters, autore anch’egli, secondo gli alunni della prima carta, sia nominato solo in associazione a Mercatore, per antitesi. Le sollecitazioni riguardanti le modalità con cui si è sviluppata la cartografia nel tempo lasciano emergere l’idea di una storia lineare, che ha ricevuto un importante impulso grazie alle scoperte della tecnologia, della fotografia, ma anche alla creatività degli uomini, ai viaggi che hanno effettuato e che hanno permesso loro di vedere e di rappresentare via via pezzi di mondo. Non sembra che i viaggi siano importanti anche per il confronto tra le diverse modalità di raffigurare la Terra dalle varie prospettive. Relativamente alle funzioni della carta, gli allievi citano legate alla possibilità di spostarsi in modo autonomo, di trovare la strada, di leggere il territorio, sia dal punto di vista fisico che da quello antropico: non fanno riferimento all’opportunità di conoscere alcuni tratti della cultura del popolo che ha realizzato la carta e di rintracciarvi il condizionamento che tale agente culturale ha avuto nella produzione cartografica di ogni comunità. Matrice cognitiva Ciò che sanno

• La rappresentazione cartografia o è una riproduzione ridotta, simbolica, approssimata di un’area del territorio o rappresenta le caratteristiche del territorio, quelle fisiche, quelle economiche ecc. o è stata realizzata dai romani, greci, latini, Peters, Mercatore o ha ricevuto il contributo per il suo sviluppo dai viaggi, dalle esplorazioni e dalle

rappresentazioni che queste hanno prodotto o serve ad orientarsi, a spostarsi autonomamente, a leggere il territorio,

Ciò che non sanno

• La rappresentazione cartografia o è una riproduzione piana del territorio o rende possibile l’individuazione dei tratti culturali della comunità che l’ha generata o ha ricevuto il contributo dai contatti e dagli scambi tra i popoli per il suo sviluppo o è nata con l’uomo e le prime carte appartengono ai popoli primitivi che le

realizzarono utilizzando sostrati disponibili nell’ambiente a loro noto

Fase 1. Documentazione fotografica dei percorsi effettuati dalle due classi.

Classe 1 sez. A

La scuola Mercantini Il viale della scuola

Fas

e Obiettivo Discipline

coinvolte Descrizione delle

attività Repertorio ORM

Organizzazione

Risorse (Materiali,

mezzi)

Metodi

1 Imparare a rappresentare lo spazio in situazioni di cambiamento.

Geografia Breve uscita sul territorio. Ripresa degli spazi percorsi con cinepresa e/o macchina fotografica.

Lavoro con il gruppo classe. Lavoro individuale.

Computer, video proiettore, cinepresa, macchina fotografica ecc. Immagini, fotografie e documentazione in video dell’ esperienza.

Euristico partecipativo e dialogico.

Classe 1 sez. B

Fase 2. Carte mentali del percorso realizzate dagli alunni delle due classi.

Fas

e Obiettivo Discipline

coinvolte Descrizione delle attività Repertorio ORM

Organizzazione

Risorse (Materiali,

mezzi)

Metodi

2 Acquisire e/o consolidare i conoscenze spaziali e individuare punti di riferimento in situazioni dinamiche.

Geografia Rappresentazione della carta mentale relativa al percorso effettuato diretta alla ricostruzione cognitiva dello spazio. Riflessione sulla difficoltà di rappresentare lo spazio e relazione dell’attività. Confronto delle visioni individuali dello spazio, messa in evidenza dell’importanza del contributo di tutti per avere una visione completa dello spazio, adozione di una carta mentale unica, condivisa per orientarsi nello spazio. Costruzione/definizione dei concetti di carta mentale, punto di riferimento, punto di vista.

Lavoro con il gruppo classe. Lavoro individuale.

Computer, scanner, cinepresa. Carte mentali del percorso effettuato.

Euristico partecipativo e dialogico.

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Fase 3. Documentazione fotografica del laboratorio finalizzato alla realizzazione della mostra.

Fas

e

Obiettivo Discipline coinvolte

Descrizione delle attività Repertorio ORM Organizz

azione Risorse

(Materiali, mezzi)

Metodi

3 Consolidare le conoscenze e le abilità acquisite attraverso processi metacognitivi.

Geografia Progettazione, ideazione e realizzazione di una mostra diretta a socializzare le conoscenze e le abilità acquisite dagli alunni rispetto alla rappresentazione dello spazio e alle difficoltà che essa presenta.

Lavoro con il gruppo classe. Lavoro individuale. Lavoro in piccolo gruppo.

Computer, scanner, cinepresa. Materiali per la realizzazione di pannelli espositivi.

Euristico partecipativo e dialogico. Pratico - operativo, di laboratorio.