Dm compensi avvocati

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Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolamentate vigilate dal Ministero della giustizia, ai sensi dell’articolo 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012 n. 1 convertito con modificazioni dalla legge 24 marzo 2012 n. 27.

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Professioni - Ecco il testo del decreto sulle nuove tariffe di avvocato (in attesa di pubblicazione)

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Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolamentate vigilate dal Ministero della giustizia, ai sensi dell’articolo 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012 n. 1 convertito con modificazioni dalla legge 24 marzo 2012 n. 27.

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Il Ministro della giustizia

Visto l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400;

Visto l'articolo 9, comma 2, primo periodo, del decreto-legge 24 gennaio 2012 n. 1 convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012 n. 27;

Udito il parere del Consiglio di Stato n. 3126/2012, favorevole con osservazioni, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 5 luglio 2012;

Vista la comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in data… ;

ADOTTA

IL SEGUENTE REGOLAMENTO

Capo I

Disposizioni generali

Art. 1

(Ambito di applicazione e regole generali)

1. L’organo giurisdizionale che deve liquidare il compenso dei professionisti di cui ai capi che seguono applica, in difetto di accordo tra le parti in ordine allo stesso compenso, le disposizioni del presente decreto. L’organo giurisdizionale può sempre applicare analogicamente le disposizioni del presente decreto ai casi non espressamente regolati dallo stesso.

2. Nei compensi non sono comprese le spese da rimborsare secondo qualsiasi modalità, compresa quella concordata in modo forfettario. Non sono altresì compresi oneri e contributi dovuti a qualsiasi titolo. I costi degli ausiliari incaricati dal professionista sono ricompresi tra le spese dello stesso.

3. I compensi liquidati comprendono l’intero corrispettivo per la prestazione professionale, incluse le attività accessorie alla stessa.

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4. Nel caso di incarico collegiale il compenso è unico ma l’organo giurisdizionale può aumentarlo fino al doppio. Quando l’incarico professionale è conferito a una società tra professionisti, si applica il compenso spettante a uno solo di essi anche per la stessa prestazione eseguita da più soci.

5. Per gli incarichi non conclusi, o prosecuzioni di precedenti incarichi, si tiene conto dell’opera effettivamente svolta.

6. L’assenza di prova del preventivo di massima di cui all’articolo 9, comma 4, terzo periodo, del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, costituisce elemento di valutazione negativa da parte dell’organo giurisdizionale per la liquidazione del compenso.

7. In nessun caso le soglie numeriche indicate, anche a mezzo di percentuale, sia nei minimi che nei massimi, per la liquidazione del compenso, nel presente decreto e nelle tabelle allegate, sono vincolanti per la liquidazione stessa.

Capo II

Disposizioni concernenti gli avvocati

Art. 2

(Tipologia di attività)

1. Le prestazioni professionali forensi sono distinte in attività stragiudiziale e attività giudiziale. Le attività giudiziali sono distinte in attività penale e attività civile, amministrativa e tributaria.

Art. 3

(Attività stragiudiziale)

1. L’attività stragiudiziale è liquidata tenendo conto del valore e della natura dell’affare, del numero e dell’importanza delle questioni trattate, del pregio dell’opera prestata, dei risultati e dei vantaggi, anche non economici, conseguiti dal cliente, dell’eventuale urgenza della prestazione.

2. Si tiene altresì conto delle ore complessive impiegate per la prestazione, valutate anche secondo il valore di mercato attribuito alle stesse.

3. Quando l’affare si conclude con una conciliazione, il compenso è aumentato fino al 40 per cento rispetto a quello altrimenti liquidabile a norma dei commi che precedono.

Art. 4

(Attività giudiziale civile, amministrativa e tributaria)

1. L’attività giudiziale civile, amministrativa e tributaria è distinta nelle seguenti fasi: fase di studio della controversia; fase di introduzione del procedimento; fase istruttoria; fase decisoria; fase esecutiva.

2. Nella liquidazione il giudice deve tenere conto del valore e della natura e complessità della controversia, del numero e dell’importanza e complessità delle questioni trattate, con valutazione complessiva anche a seguito di riunione delle cause, dell’eventuale urgenza della prestazione.

3. Si tiene altresì conto del pregio dell’opera prestata, dei risultati del giudizio e dei vantaggi, anche non patrimoniali, conseguiti dal cliente.

4. Qualora l’avvocato difenda più persone con la stessa posizione processuale il compenso unico può essere aumentato fino al doppio. Lo stesso parametro di liquidazione si applica quando l’avvocato difende una parte

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contro più parti. Nel caso di controversie a norma dell’articolo 140-bis del decreto legislativo 6 settembre 2005 n. 206, il compenso può essere aumentato fino al triplo, rispetto a quello liquidabile a norma dell’articolo 11.

5. Quando il procedimento si conclude con una conciliazione il compenso è aumentato fino al 25 per cento rispetto a quello liquidabile a norma dell’articolo 11.

6. Costituisce elemento di valutazione negativa, in sede di liquidazione giudiziale del compenso, l’adozione di condotte abusive tali da ostacolare la definizione dei procedimenti in tempi ragionevoli.

Art. 5

(Determinazione del valore della controversia)

1. Ai fini della liquidazione del compenso, il valore della controversia è determinato a norma del codice di procedura civile avendo riguardo, nei giudizi per azioni surrogatorie e revocatorie, all’entità economica della ragione di credito alla cui tutela l’azione è diretta, nei giudizi di divisione, alla quota o ai supplementi di quota in contestazione, e nei giudizi per pagamento di somme, anche a titolo di danno, alla somma attribuita alla parte vincitrice e non alla somma domandata. In ogni caso si ha riguardo al valore effettivo della controversia, anche in relazione agli interessi perseguiti dalle parti, quando risulti manifestamente diverso da quello presunto a norma del codice di procedura civile o alla legislazione speciale.

2. Nelle cause davanti agli organi di giustizia amministrativa il valore della causa è determinato a norma del comma 1 quando l’oggetto della controversia o la natura del rapporto sostanziale dedotto in giudizio o comunque correlato al provvedimento impugnato ne consentono l’applicazione. Quando ciò non è possibile, va tenuto conto dell’interesse sostanziale tutelato.

3. Per le controversie di valore indeterminato o indeterminabile si tiene particolare conto dell’oggetto e della complessità della stessa.

Art. 6

(Procedimenti arbitrali)

1. Per i procedimenti davanti agli arbitri, nel caso di arbitrato rituale, è dovuto il compenso stabilito per le controversie davanti ai giudici competenti a conoscere sulle stesse.

2. In ogni altro caso di arbitrato o fattispecie analoga, per la liquidazione dei compensi si applicano i parametri previsti per l’attività stragiudiziale.

Art. 7

(Procedimenti cautelari o speciali o non contenziosi)

1. Fermo quanto specificatamente disposto dalla tabella A – Avvocati, nei procedimenti cautelari ovvero speciali ovvero non contenziosi anche quando in camera di consiglio o davanti al giudice tutelare, il compenso viene liquidato per analogia ai parametri previsti per gli altri procedimenti, ferme le regole e i criteri generali di cui agli articoli 1 e 4.

Art. 8

(Cause di lavoro)

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1. Nelle controversie di lavoro il cui valore non supera 1.000 euro, il compenso è ridotto di regola fino alla metà.

Art. 9

(Cause per l’indennizzo da irragionevole durata del processo e gratuito patrocinio)

1. Nelle controversie per l’indennizzo da irragionevole durata del processo, il compenso può essere ridotto fino alla metà. Per le liquidazioni delle prestazioni svolte a favore di soggetti in gratuito patrocinio, e per quelle a esse equiparate dal testo unico delle spese di giustizia di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002 n. 115, si tiene specifico conto della concreta incidenza degli atti assunti rispetto alla posizione processuale della persona difesa, e gli importi sono di regola ridotti della metà anche in materia penale.

Art. 10

(Responsabilità processuale aggravata e pronunce in rito)

1. Nel caso di responsabilità processuale ai sensi dell’art. 96 del codice di procedura civile, ovvero, comunque, nei casi d’inammissibilità o improponibilità o improcedibilità della domanda, il compenso dovuto all’avvocato del soccombente è ridotto, di regola, del 50 per cento rispetto a quello liquidabile a norma dell’articolo 11.

Art. 11

(Determinazione del compenso per l’attività giudiziale civile, amministrativa e tributaria)

1. I parametri specifici per la determinazione del compenso sono, di regola, quelli di cui alla tabella A – Avvocati, allegata al presente decreto. Il giudice può sempre diminuire o aumentare ulteriormente il compenso in considerazione delle circostanze concrete, ferma l’applicazione delle regole e dei criteri generali di cui agli articoli 1 e 4.

2. Il compenso è liquidato per fasi.

3. Nella fase di studio della controversia sono compresi, a titolo di esempio: l’esame e lo studio degli atti a seguito della consultazione con il cliente, le ispezioni dei luoghi, la ricerca dei documenti e la conseguente relazione o parere, scritti oppure orali, al cliente, precedenti la costituzione in giudizio.

4. Nella fase introduttiva del procedimento sono compresi, a titolo di esempio: gli atti introduttivi del giudizio e di costituzione in giudizio, e il relativo esame incluso quello degli allegati, quali ricorsi, controricorsi, citazioni, comparse, chiamate di terzo ed esame delle relative autorizzazioni giudiziali, l’esame di provvedimenti giudiziali di fissazione della prima udienza, memorie iniziali, interventi, istanze, impugnazioni, le relative notificazioni, l’esame delle corrispondenti relate, l’iscrizione a ruolo, il versamento del contributo unificato, le rinnovazioni o riassunzioni della domanda, le autentiche di firma o l’esame della procura notarile, la formazione del fascicolo e della posizione della pratica in studio, le ulteriori consultazioni con il cliente.

5. Nella fase istruttoria sono compresi, a titolo di esempio: le richieste di prova, le memorie di precisazione o integrazione delle domande o dei motivi d’impugnazione, eccezioni e conclusioni, ovvero meramente illustrative, l’esame degli scritti o documenti delle altre parti o dei provvedimenti giudiziali pronunciati nel corso e in funzione dell’istruzione, gli adempimenti o le prestazioni comunque connesse ai suddetti provvedimenti giudiziali, le partecipazioni e assistenze relative ad attività istruttorie, gli atti comunque necessari per la formazione della prova o del mezzo istruttorio anche quando disposto d’ufficio, la designazione di consulenti di parte, l’esame delle corrispondenti attività e designazioni delle altre parti,

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l’esame delle deduzioni dei consulenti d’ufficio o delle altre parti, la notificazione delle domande nuove o di altri atti nel corso del giudizio compresi quelli al contumace, le relative richieste di copie al cancelliere, le istanze al giudice in qualsiasi forma, le dichiarazioni rese nei casi previsti dalla legge, le deduzioni a verbale, le intimazioni dei testimoni, comprese le notificazioni e l’esame delle relative relate, gli atti comunque incidentali comprese le querele di falso e quelli inerenti alla verificazione delle scritture private. Al fine di valutare il grado di complessità della fase rilevano, in particolare, le plurime memorie per parte, necessarie o autorizzate dal giudice, comunque denominate ma non meramente illustrative, ovvero le plurime richieste istruttorie ammesse per ciascuna parte e le plurime prove assunte per ciascuna parte. La fase rileva ai fini della liquidazione del compenso quando effettivamente svolta.

6. Nella fase decisoria sono compresi, a titolo di esempio: le precisazioni delle conclusioni e l’esame di quelle delle altre parti, le memorie, illustrative o conclusionali anche in replica, compreso il loro deposito ed esame, la discussione orale, sia in camera di consiglio che in udienza pubblica, le note illustrative accessorie a quest’ultima, la redazione e il deposito delle note spese, l’esame e la registrazione o pubblicazione del provvedimento conclusivo del giudizio, comprese le richieste di copie al cancelliere, il ritiro del fascicolo, l’iscrizione di ipoteca giudiziale del provvedimento conclusivo stesso.

7. Nella fase esecutiva, fermo quanto previsto nella richiamata tabella A – Avvocati, per l’atto di precetto, sono ricompresi, a titolo di esempio: la disamina del titolo esecutivo, la notificazione dello stesso unitamente al precetto, l’esame delle relative relate, il pignoramento e l’esame del relativo verbale, le iscrizioni, trascrizioni e annotazioni, gli atti d’intervento, le ispezioni ipotecarie, catastali, l’esame dei relativi atti, le assistenze all’udienza o agli atti esecutivi di qualsiasi tipo.

8. Il compenso, ai sensi dell’articolo 1 comma 3, comprende ogni attività accessoria, quali, a titolo di esempio, gli accessi agli uffici pubblici, le trasferte, la corrispondenza anche telefonica o telematica o collegiale con il cliente, le attività connesse a oneri amministrativi o fiscali, le sessioni per rapporti con colleghi, ausiliari, consulenti, magistrati.

9. Per le controversie il cui valore supera euro 1.500.000,00 il giudice, tenuto conto dei valori di liquidazione riferiti di regola allo scaglione precedente, liquida il compenso applicando i parametri di cui all’articolo 4, commi da 2 a 5. I parametri indicati nel periodo precedente si applicano anche ai procedimenti per ingiunzione.

10. Per le procedure concorsuali si applicano per analogia i parametri previsti per la fase esecutiva relativa a beni immobili.

Art. 12

(Attività giudiziale penale)

1. L’attività giudiziale penale è distinta nelle seguenti fasi: fase di studio; fase di introduzione del procedimento; fase istruttoria procedimentale o processuale; fase decisoria; fase esecutiva. Se il procedimento o il processo non vengono portati a termine per qualsiasi motivo ovvero sopravvengono cause estintive del reato, l’avvocato ha diritto al compenso per l’opera effettivamente svolta.

2. Nella liquidazione il giudice deve tenere conto della natura, complessità e gravità del procedimento o del processo, delle contestazioni e delle imputazioni, del pregio dell’opera prestata, del numero e dell’importanza delle questioni trattate, anche a seguito di riunione dei procedimenti o dei processi, dell’eventuale urgenza della prestazione. Ai fini di quanto disposto nel periodo che precede, si tiene conto di tutte le particolari circostanze del caso, quali, a titolo di esempio, il numero dei documenti da esaminare, l’emissione di ordinanze di applicazione di misure cautelari, l’entità economica e l’importanza degli interessi coinvolti, la costituzione di parte civile, la continuità, la frequenza, l’orario e i trasferimenti conseguenti all’assistenza prestata.

3. Si tiene altresì conto dei risultati del giudizio e dei vantaggi, anche civili e non patrimoniali, conseguiti dal cliente.

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4. Qualora l’avvocato difenda più persone con la stessa posizione processuale il compenso unico può essere aumentato fino al doppio. Lo stesso parametro di liquidazione si applica, in caso di costituzione di parte civile, quando l’avvocato difende una parte contro più parti.

5. Per l’assistenza d’ufficio a minori il compenso può essere diminuito fino alla metà.

6. Costituisce elemento di valutazione negativa in sede di liquidazione giudiziale del compenso l’adozione di condotte dilatorie tali da ostacolare la definizione del procedimento in tempi ragionevoli.

7. Si applica l’articolo 9, comma 1, secondo periodo.

Art. 13

(Parte civile)

1. I parametri previsti per l’attività giudiziale penale operano anche nei riguardi della parte e del responsabile civile costituiti in giudizio, ma per quanto non rientri nelle fasi penali, operano i parametri previsti per l’attività giudiziale civile.

Art. 14

(Determinazione del compenso per l’attività giudiziale penale)

1. I parametri specifici per la determinazione del compenso sono, di regola, quelli di cui alla tabella B – Avvocati, allegata al presente decreto. Il giudice può sempre diminuire o aumentare ulteriormente il compenso in considerazione delle circostanze concrete, ferma l’applicazione delle regole e dei criteri generali di cui agli articoli 1 e 12.

2. Il compenso è liquidato per fasi.

3. Nella fase di studio sono compresi, a titolo di esempio: l’esame e lo studio degli atti, le ispezioni dei luoghi, la ricerca dei documenti, le consultazioni con il cliente e la relazione o parere, scritti ovvero orali, al cliente precedenti gli atti di fase introduttiva o che esauriscono l’attività.

4. Nella fase introduttiva sono compresi, a titolo di esempio: gli atti introduttivi quali esposti, denunce, querele, istanze, richieste, dichiarazioni, opposizioni, ricorsi, impugnazioni, memorie.

5. Nella fase istruttoria sono compresi, a titolo di esempio: le richieste, gli scritti, le partecipazioni o le assistenze, anche in udienza in camera di consiglio o pubblica, relative ad atti o attività istruttorie, procedimentali o processuali anche preliminari, funzionali alla ricerca dei mezzi di prova, alle investigazioni o alla formazione della prova, comprese le liste, le citazioni, e le relative notificazioni ed esame di relata, dei testimoni, consulenti e indagati o imputati di reato connesso o collegato. La fase si considera in particolare complessa quando le attività ovvero le richieste istruttorie sono plurime e in plurime udienze, ovvero comportano la redazione scritti plurimi e coinvolgenti plurime questioni anche incidentali.

6. Nella fase decisoria sono compresi, a titolo di esempio: le difese orali o scritte anche in replica, l’assistenza alla discussione delle altre parti, in camera di consiglio o udienza pubblica.

7. Nella fase esecutiva sono comprese tutte le attività connesse all’esecuzione della pena o delle misure cautelari.

8. Fermo quanto specificatamente disposto dalla tabella B – Avvocati, nei procedimenti cautelari ovvero speciali anche quando in camera di consiglio, il compenso viene liquidato per analogia ai parametri previsti per gli altri procedimenti, ferme le regole e i criteri generali di cui agli articoli 1 e 12.

9. Il compenso, ai sensi dell’articolo 1 comma 3, comprende ogni attività accessoria, quali, a titolo di esempio, gli accessi agli uffici pubblici, le trasferte, la corrispondenza anche telefonica o telematica o

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collegiale con il cliente, le attività connesse a oneri amministrativi o fiscali, le sessioni per rapporti con colleghi, ausiliari, consulenti, investigatori, magistrati.

Capo III

Disposizioni concernenti i dottori commercialisti ed esperti contabili

SEZIONE PRIMA

Disposizioni generali

Art. 15

(Tipologia di attività)

1. Per l’applicazione delle disposizioni del presente capo sono individuate le seguenti attività svolte dai dottori commercialisti ed esperti contabili:

a) amministrazione e custodia;

b) liquidazione di aziende;

c) valutazioni, perizie e pareri;

d) revisioni contabili;

e) tenuta della contabilità;

f) formazione del bilancio;

g) operazioni societarie;

h) consulenza contrattuale ed economico-finanziaria;

i) assistenza in procedure concorsuali;

l) assistenza, rappresentanza e consulenza tributaria;

m) sindaco di società.

2. Quando la prestazione professionale ha per oggetto attività diverse da quelle elencate al comma 1, per il professionista iscritto negli albi dei dottori commercialisti e degli esperti contabili il compenso è determinato in analogia alle disposizioni del presente capo.

Art. 16

(Definizioni)

1. Ai fini del presente decreto e per l’applicazione delle disposizioni del presente capo, si intendono per:

a) «professionista iscritto negli albi dei dottori commercialisti e degli esperti contabili»: il dottore commercialista, il ragioniere commercialista, l’esperto contabile iscritti all’albo;

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b) «valore della pratica»: entità numerica espressa in euro che costituisce il parametro di base per la liquidazione delle singole attività professionali;

c) «componenti positivi di reddito lordi», la sommatoria dei seguenti componenti reddituali risultanti dal conto economico:

1) il valore della produzione, con esclusione delle variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti; delle variazioni dei lavori in corso su ordinazione, e degli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni;

2) il valore complessivo dei proventi finanziari;

3) tutte le rideterminazioni dei valori, quali rivalutazioni e ripristini, dell’attivo dello stato patrimoniale imputate al conto economico;

4) il valore complessivo dei proventi straordinari;

d) «attività»: il valore complessivo dell’attivo dello stato patrimoniale di cui all’articolo 2424 del codice civile;

e) «passività»: la somma dei valori delle voci B, C, D ed E della sezione “Passivo” dello schema di cui all’articolo 2424 del codice civile;

f) «assistenza tributaria»: la predisposizione su richiesta e nell’interesse del cliente di atti e documenti aventi rilevanza tributaria sulla base dei dati e delle analitiche informazioni trasmesse dal cliente, che non richiedono particolare elaborazione;

g) «rappresentanza tributaria»: l’intervento personale, quale mandatario del cliente, presso gli uffici tributari, presso le commissioni tributarie, e in qualunque altra sede anche in relazione a verifiche fiscali;

h) «consulenza tributaria»: la consulenza, in qualsiasi materia tributaria, di carattere generale o specifico, prestata, in particolare, per l’analisi della legislazione, dell’interpretazione e applicazione, anche giurisprudenziale e dell’amministrazione finanziaria, di disposizioni, in sede di assistenza tributaria e in sede di scelta dei comportamenti e delle difese in relazione all’imposizione fiscale, anche in ambito contenzioso.

Art. 17

(Parametri generali)

1. Il compenso del professionista è determinato con riferimento ai seguenti parametri generali:

a) valore e natura della pratica;

b) importanza, difficoltà, complessità della pratica;

c) condizioni d’urgenza per l’espletamento dell’incarico;

d) risultati e vantaggi, anche non economici, ottenuti dal cliente;

e) impegno profuso anche in termini di tempo impiegato;

f) pregio dell’opera prestata.

2. Il valore della pratica è determinato, in relazione alle singole attività svolte dal professionista, secondo i criteri specificati nelle disposizioni della sezione seconda del presente capo.

3. Il compenso è di regola liquidato, salve ulteriori variazioni determinate dai parametri di cui al comma 1, applicando al valore della pratica le percentuali variabili stabilite nella tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili allegata, nonché utilizzando, di regola, gli ulteriori valori monetari indicati nella stessa tabella.

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Art. 18

(Maggiorazioni e riduzioni)

1. Per le pratiche di eccezionale importanza, complessità o difficoltà, ovvero per le prestazioni compiute in condizioni di particolare urgenza, al compenso del professionista può essere applicata una maggiorazione fino al 100 per cento rispetto a quello altrimenti liquidabile.

2. Nel caso in cui la prestazione può essere eseguita in modo spedito e non implica la soluzione di questioni rilevanti, al compenso del professionista può essere applicata una riduzione fino al 50 per cento rispetto a quello altrimenti liquidabile.

SEZIONE SECONDA

Disposizioni e parametri specifici

Art. 19

(Amministrazione e custodia)

1. Il valore della pratica per la liquidazione relativa a incarichi di amministrazione e custodia di aziende è determinato dalla sommatoria dei componenti positivi di reddito lordo e delle attività, e il compenso è liquidato, di regola, in misura pari a quanto indicato dal riquadro 1 della tabella C–Dottori commercialisti ed esperti contabili.

Art. 20

(Liquidazioni di aziende)

1. Il valore della pratica per la liquidazione concernente incarichi di liquidatore ai sensi degli articoli 1977, 2275, 2309 e 2487 del codice civile, ovvero di liquidatore giudiziale, è determinato dalla sommatoria sul totale dell’attivo realizzato e sul passivo accertato e il compenso è liquidato, di regola, in misura pari a quanto indicato dal riquadro 2 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.

Art. 21

(Valutazioni, perizie e pareri)

1. Il valore della pratica per la liquidazione concernente perizie, pareri motivati, consulenze tecniche di parte, valutazioni di singoli beni, di diritti, di aziende o rami d’azienda, di patrimoni, di partecipazioni sociali non quotate e per la redazione delle relazioni di stima richieste da disposizioni di legge o di regolamenti, è determinato in funzione del valore risultante dalla perizia o dalla valutazione, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 3 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.

Art. 22

(Revisioni contabili)

1. Il valore della pratica per la liquidazione relativa a incarichi di revisioni amministrative e contabili, di ispezioni, nonché per il riordino di contabilità, per l’accertamento dell’attendibilità dei bilanci, previsti dalla

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legge o eseguiti su richiesta del cliente, dell’autorità giudiziaria o amministrativa, anche ai fini della erogazione di contributi o finanziamenti pubblici, anche comunitari, nonché per l’accertamento della rendicontazione dell’impiego di risorse finanziarie pubbliche, è determinato in funzione dei componenti positivi di reddito lordo e delle attività e il compenso liquidato, di regola, secondo quanto indicato nel riquadro 4 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.

Art. 23

(Tenuta della contabilità)

1. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi di tenuta della contabilità ordinaria, è determinato in funzione dei componenti positivi di reddito lordi, delle attività e delle passività risultanti dal bilancio di fine esercizio, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 5.1 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.

2. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi di tenuta della contabilità semplificata, è determinato in funzione dei componenti positivi di reddito lordi, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 5.2 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.

Art. 24

(Formazione del bilancio)

1. Il valore della pratica per la liquidazione relativa a incarichi per la formazione del bilancio, è determinato in funzione dei componenti positivi di reddito lordi, delle attività e delle passività, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto stabilito dal riquadro 6 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.

Art. 25

(Operazioni societarie)

1. Il valore della pratica di liquidazione di incarichi per la costituzione e per le successive variazioni dello statuto sociale, incluse le trasformazioni, di qualunque tipo di società, ente o associazione, è determinato in funzione del capitale sottoscritto ed è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 7.1 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.

2. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi per le fusioni, scissioni e altre operazioni straordinarie di qualunque tipo di società, ente o associazione, è determinato in funzione del totale delle attività delle situazioni patrimoniali utilizzate per l’attività professionale svolta, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 7.2 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.

Art. 26

(Consulenza e assistenza contrattuale e consulenza economico-finanziaria)

1. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi di consulenza o assistenza nella stipulazione di tutti i tipi di contratti, anche preliminari, atti, scritture private, è determinato in funzione del corrispettivo pattuito al lordo delle eventuali passività accollate dal cessionario, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 8.1 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.

2. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi riguardanti contratti di mutuo, di finanziamento e contributi a fondo perduto, sono determinati in funzione del capitale mutuato o erogato, e il compenso è

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liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 8.2 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.

3. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi di consulenza economica e finanziaria è determinato in funzione dei capitali o dei valori economico-finanziari oggetto della prestazione, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato nel riquadro 8.2 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.

Art. 27

(Assistenza in procedure concorsuali)

1. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi di assistenza al debitore nel periodo preconcorsuale e, altresì, nel corso di una procedura di concordato preventivo, accordo di ristrutturazione di debiti e di amministrazione straordinaria, è determinato in funzione del totale delle passività, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 9 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.

2. Le percentuali di liquidazione indicate in tabella per l’ipotesi del comma 1 sono ridotte fino alla metà nel caso in cui le procedure si concludono con esito negativo.

Art. 28

(Assistenza, rappresentanza e consulenza tributaria)

1. Il compenso per gli adempimenti dichiarativi e le prestazioni connesse è liquidato, di regola, secondo quanto indicato nel riquadro 10.1 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.

2. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi di predisposizione di ricorsi, appelli e memorie alle commissioni tributarie e ad altri organi giurisdizionali, nonché per la rappresentanza tributaria, è determinato, per ogni grado di giudizio, in funzione dell’importo complessivo delle imposte, tasse, contributi, sanzioni, interessi che sarebbero dovuti sulla base dell’atto impugnato o in contestazione oppure dei quali è richiesto il rimborso, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 10.2 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.

3. Il valore della pratica per la liquidazione di incarichi di consulenza tributaria è determinato in funzione dell’importo complessivo delle imposte, tasse, contributi, sanzioni, interessi che sarebbero dovuti sulla base dell’atto impugnato o in contestazione oppure dei quali è richiesto il rimborso, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato dal riquadro 10.3 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.

Art. 29

(Sindaco di società)

1. Il valore della pratica per la liquidazione della funzione di sindaco di società che svolge i controlli di legalità e sull’amministrazione della società è determinato in funzione della sommatoria dei componenti positivi di reddito lordi e delle attività, e il compenso è liquidato, di regola, secondo quanto indicato nel riquadro 11 della tabella C – Dottori commercialisti ed esperti contabili.

2. Quando la funzione di sindaco è svolta in società di semplice amministrazione di beni immobili di proprietà, in società dedicate al solo godimento di beni patrimoniali, in società in liquidazione o in procedura

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concorsuale, le percentuali di liquidazione stabilite in tabella per l’ipotesi del comma 1 sono ridotte fino alla metà.

3. Quando il professionista riveste la carica di sindaco unico le percentuali di liquidazione stabilite in tabella per l’ipotesi del comma 1 sono aumentate fino al 100 per cento. Quando il professionista riveste la carica di presidente del collegio sindacale le percentuali di liquidazione stabilite in tabella per l’ipotesi del comma 1 sono aumentate fino al 50 per cento.

Capo IV

Disposizioni concernenti i notai

Art. 30

(Tipologia di attività)

1. Ai fini della liquidazione di cui all’articolo 1, l’attività notarile si distingue nelle seguenti tipologie: atti relativi a beni immobili, atti relativi beni mobili, inclusi i beni mobili registrati, atti societari, altri atti.

2. Le prestazioni di garanzia, reale e personale, sono considerate atti relativi a beni immobili o mobili a seconda del bene cui accedono.

3. Gli atti societari sono quelli che attengono alla costituzione, trasformazione, modifica della società.

4. Rientrano tra gli «altri atti» tutte le attività non riconducibili a una delle tipologie di atti indicate al comma 1, e le attività di valore indeterminato o indeterminabile.

5. La autentica di firma, quando costituisce la sola prestazione richiesta, è compresa tra gli «altri atti».

Art. 31

(Criteri)

Per valore di riferimento si intende:

a) per gli atti relativi a beni immobili e a beni mobili: il valore del bene indicato nell’atto ovvero desumibile dallo stesso, o, in mancanza, quello di mercato;

b) per le prestazioni di garanzia reale o personale: l’entità del credito garantito;

c) per i contratti di affitto e di locazione: l’importo del canone pattuito per la durata del contratto fino alla prima scadenza;

d) per gli atti societari: il valore dell’oggetto dell’atto come indicato dalle parti o desumibile dall’atto o, in mancanza, quello di mercato; in ogni altro caso l’atto si considera di valore indeterminato.

Art. 32

(Parametro)

1. Ai fini della liquidazione, l’organo giurisdizionale tiene conto, orientativamente, per ciascuna categoria di atti, della percentuale riferita al valore medio dell’atto come indicata nelle allegate tabelle A- Notai, B-Notai,

Page 14: Dm compensi avvocati

C-Notai. Il compenso è liquidato, di regola, in una percentuale del valore reale dell’atto compresa nella forbice indicata in tabella, con aumento ovvero diminuzione, rispetto a quella riferita al valore medio, in misura inversamente proporzionale all’aumento o alla diminuzione del valore stesso.

2. Se uno stesso atto ha per oggetto beni mobili e immobili, il valore medio di riferimento è quello relativo ai beni immobili.

3. Per le prestazioni di garanzia il compenso è liquidato, di regola, in percentuale tra lo 0,14 per cento e lo 0,025 per cento dell’ammontare del credito garantito fino all’importo di euro 400.000,00; per importi superiori si applica il comma 7.

4. Il compenso può essere aumentato o ridotto, anche derogando alle forbici indicate nelle tabelle allegate, in considerazione, oltre che del valore di riferimento dell’atto, della natura, difficoltà, complessità, importanza delle questioni trattate, dell’eventuale urgenza della prestazione professionale, dell’impegno profuso anche in termini di tempo impiegato, del pregio dell’opera prestata, dei risultati e dei vantaggi, anche non economici, conseguiti dal cliente.

5. Per la determinazione del compenso complessivo possono essere utilizzate più tabelle e più voci della

medesima tabella. 6. Per la tipologia relativa agli «altri atti», tabella D-Notai, il compenso complessivo può essere liquidato sommando i compensi relativi ai singoli atti. 7. Per gli atti il cui valore supera euro 5.000.000,00 per la tipologia della tabella A – Notai e C – Notai, euro 4.500.000,00 per la tipologia della tabella B – Notai, l’organo giurisdizionale, tenuto conto dei valori di liquidazione riferiti di regola allo scaglione precedente, liquida il compenso tenuto conto del valore dell’atto, della natura, difficoltà, complessità, importanza delle questioni trattate, dell’eventuale urgenza della prestazione professionale, dell’impegno profuso anche in termini di tempo impiegato, del pregio dell’opera prestata, dei risultati e dei vantaggi, anche non economici, conseguiti dal cliente. Il medesimo criterio si applica per gli atti il cui valore è inferiore a euro 25.000,00 per la tipologia della tabella A-Notai e C-Notai, euro 10.000 per la tipologia della tabella B-Notai.

8.Per il rilascio di copie, estratti e certificati, per le letture, le ispezioni e per qualsiasi altra operazione relativa agli atti notarili conservati presso il notaio, è, di regola, liquidato al notaio quanto dovuto all’Archivio notarile.

Capo V

Disposizioni concernenti le professioni dell’area tecnica

Art. 33

(Ambito di applicazione)

1. Il presente capo si applica alle professioni di agrotecnico e agrotecnico laureato, architetto, pianificatore, paesaggista e conservatore, biologo, chimico, dottore agronomo e dottore forestale, geometra e geometra laureato, geologo, ingegnere, perito agrario e perito agrario laureato, perito industriale e perito industriale laureato, tecnologo alimentare.

Art. 34

(Parametri generali per la liquidazione del compenso)

Page 15: Dm compensi avvocati

1. Il compenso per la prestazione dei professionisti di cui all’articolo 33 è stabilito tenendo conto dei seguenti parametri:

a) il costo economico delle singole categorie componenti l’opera, definito parametro «V»;

b) il parametro base che si applica al costo economico delle singole categorie componenti l’opera, definito parametro «P»;

c) la complessità della prestazione, definita parametro «G»;

d) la specificità della prestazione, definita parametro «Q».

Articolo 35

(Costo economico dell’opera)

1.Il costo economico dell’opera, parametro «V», è individuato tenendo conto del suo valore determinato, di regola, con riferimento al mercato, tenendo anche conto dell’eventuale preventivo, del consuntivo lordo nel caso di opere o lavori già eseguiti, ovvero, in mancanza, dei criteri individuati dalla tavola Z-1 allegata.

2. Il parametro base «P» è determinato mediante l’espressione:

P=0,03+10/V0,4

applicato al costo economico delle singole categorie componenti l’opera come individuato in base alla tavola

Z-1 allegata.

Art. 36

(Complessità della prestazione)

1. La complessità della prestazione, parametro «G», è compresa, di regola, tra un livello minimo, per la complessità ridotta, e un livello massimo, per la complessità elevata, secondo quanto indicato nella tavola Z-1 allegata.

2. In considerazione, altresì, della natura dell’opera, pregio della prestazione, dei risultati e dei vantaggi, anche non economici, conseguiti dal cliente, dell’eventuale urgenza della prestazione, l’organo giurisdizionale può aumentare o diminuire il compenso di regola fino al 60 per cento rispetto a quello altrimenti liquidabile.

Art. 37

(Specificazione delle prestazioni)

1. Le prestazioni si articolano nelle seguenti fasi :

a) definizione delle premesse, consulenza e studio di fattibilità;

b) progettazione;

c) direzione esecutiva;

d) verifiche e collaudi.

Page 16: Dm compensi avvocati

2. Le prestazioni attengono alle seguenti categorie di opere, specificate nella tavola Z-1 allegata:

a) edilizia;

b) strutture;

c) impianti;

d) viabilità;

e) idraulica;

f) tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT);

g) paesaggio, ambiente, naturalizzazione;

h) agricoltura e foreste, sicurezza alimentare;

i) territorio e urbanistica.

3. Ad ogni singola prestazione effettuata, corrisponde un valore specifico del parametro «Q», distinto in base alle singole categorie componenti l’opera come indicato nella tavola Z-2 allegata.

4. Il compenso per le prestazioni non comprese nelle fasi di cui al comma 1, e nelle categorie di cui al comma 2, è liquidato per analogia.

Art. 38

(Consulenze, analisi ed accertamento)

1. Il compenso per le prestazioni di consulenza, analisi ed accertamento, se non determinabile analogicamente, è liquidato tenendo particolare conto dell’impegno del professionista e dell’importanza della prestazione.

Art. 39

(Determinazione del compenso)

1. Il compenso per la prestazione professionale «CP» è determinato, di regola, dal prodotto tra il valore dell’opera «V», il parametro «G» corrispondente al grado di complessità delle prestazioni e alle categorie dell’opera, il parametro «Q» corrispondente alla prestazione o alla somma delle prestazioni eseguite, e il parametro «P», secondo l’espressione che segue:

CP=V×G×Q×P

CAPO VI

Disposizioni concernenti le altre professioni

Art. 40

Page 17: Dm compensi avvocati

(Altre professioni)

1. Il compenso relativo alle prestazioni riferibili alle altre professioni vigilate dal Ministero della giustizia, non rientranti in quelle di cui ai capi che precedono, è liquidato dall’organo giurisdizionale per analogia alle disposizioni del presente decreto, ferma restando la valutazione del valore e della natura della prestazione, del numero e dell’importanza delle questioni trattate, del pregio dell’opera prestata, dei risultati e dei vantaggi, anche non economici, conseguiti dal cliente, dell’eventuale urgenza della prestazione

Capo VII

Disciplina transitoria ed entrata in vigore

Art. 41

(Disposizione temporale)

1. Le disposizioni di cui al presente decreto si applicano alle liquidazioni successive alla sua entrata in vigore.

Art. 42

(Entrata in vigore)

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Il Ministro della giustizia

Visto, il Guardasigilli

Page 18: Dm compensi avvocati

1��

Relazion

e�illustrativa�

Prem

essa�

L’articolo�art.�9,�com

ma�1,�del�decretoͲle

gge�24

�gen

naio�201

2,�n.�1,�con

vertito

,�con

�mod

ificazion

i,�dalla�legge�24

�marzo�201

2,�n.�27,�ha�espressamen

te�abrogato�

le�ta

riffe�profession

ali.�

�stata�qu

indi�abb

ando

nata�una

�disciplina�de

i�compe

nsi�profession

ali�no

n�direttam

ente�rappo

rtata�al�m

ercato�quanto,�invece,�alla�prede

term

inazione

�am

ministrativa,�aggiornabile,�varata�su�propo

sta�de

gli�stessi�O

rdini�professionali�di�rife

rimen

to,�sia�pure�po

i�app

rovata�dal�M

inistro�compe

tente.�

Il�comma�2�de

llo�stesso�articolo�appe

na�m

enzion

ato�stabilisce�che�«ferma�restando

�l’abrogazion

e�di�cui�al�com

ma�1,�nel�caso�di�liqu

idazione

�da�parte�di�un�

organo

�giurisdizionale,�il�com

penso�de

l�professionista�è�de

term

inato�con�riferimen

to�a�param

etri�stabiliti�con

�decreto�del�M

inistro�vigilante».�

Si�tratta�pe

raltro�di�prevision

e�che�lascia�in

tatta�la�spe

cialità

�della�disciplina�de

i�com

pensi�spe

ttanti�agli�ausiliari�del�giudice�di�cui�al�testo�unico�delle�spe

se�di�

giustizia�di�cui�al�D

.P.R.�30�maggio�20

02�n.�115

.�

Il�Co

nsiglio

�di�Stato,�nel�suo

�parere,�suggerisce�di�spe

cificare�che�l’organo�giurisdizion

ale�applica�le�dispo

sizion

i�de

l�presen

te�decreto�anche

�alle�ipo

tesi�di�

liquidazion

e�d’ufficio�«qu

ando

�previsto�dalla�legge»

.�La�specifica�risulta�sup

erflu

a�po

sto�che�la�m

odalità

�d’im

pulso�de

lla�liqu

idazione

,�se�officiosa�o�su�do

manda,�

non�si�riflette�sull’ambito�di �applicazione

�oggettiv

o�de

l�regolamen

to,�riferito�app

unto�all’assenza�di�accordo

�sul�com

penso�(art.�9�citato,�commi�2�e�4,�in�

combinato�dispo

sto).�S

eppu

re�l’organo

�giurisdizionale�liqu

iderà�il�compe

nso�d’ufficio,�sulla�base�di�una

�dispo

sizion

e�no

rmativa�prim

aria,�il�d

ecreto�non

�potrà�

che�applicarsi�(salva�diversa�dispo

sizion

e�di�legge)�se�no

n�qu

ando

�manchi�l’accordo

�sul�com

penso�med

esim

o�tra�profession

ista�e�soggetto�tenu

to�al�pagam

ento.�

Del�resto,�che

�nella�norma�regolamen

tare�sia�inclusa�l’ipo

tesi�di�liquidazion

e�d’ufficio�è�già�reso�eviden

te�dalla�sottolineatura�che

�l’organo

�giurisdizionale�app

lica�

il�de

creto�qu

ando

�«de

ve»�liquidare�il�com

penso.�

Si�è�quind

i�chiarito

�che

�la�m

ancanza�di�accordo

�si�rife

risce,�com

e�logico,�al�com

penso.�

Il�comma�4�de

l�cita

to�art.�9

�enu

ncia,�ino

ltre,�che

�«il�compe

nso�pe

r�le�prestazioni�professionali�è�pattuito,�nelle�fo

rme�previste�dall'ordinam

ento,�al�m

omen

to�del�

conferim

ento�dell'incarico�profession

ale.�Il�professionista�de

ve�ren

dere�noto�al�cliente�il�grado�di�com

plessità�dell'incarico,�forne

ndo�tutte�le�in

form

azioni�utili�

circa�gli�o

neri�ip

otizzabili�dal�m

omen

to�del�con

ferimen

to�fino�alla�con

clusione

�dell'incarico�e�de

ve�altresì�ind

icare�i�d

ati�d

ella�polizza�assicurativa�pe

r�i�d

anni�

provocati�n

ell'esercizio�dell'attività

�professionale.�In�ogni�caso�la�m

isura�de

l�com

penso�è�previamen

te�resa�no

ta�al�cliente�con�un

�preventivo�di�m

assima,�deve�

essere�ade

guata�all'impo

rtanza�dell'ope

ra�e�va�pattuita�indicand

o�pe

r�le�singole�prestazioni�tu

tte�le�voci�di�costo,�com

pren

sive�di�spe

se,�one

ri�e�con

tributi».�

Ancora,�il�com

ma�5�indica�che

�«sono

�abrogate�le�dispo

sizion

i�vigen

ti�che,�per�la

�determinazione

�del�com

penso�de

l�professionista,�rinviano�alle�tariffe�di�cui�al�

comma�1»

.�

Page 19: Dm compensi avvocati

2��Ne�consegue

�che

:�

i)

�la�regola�è�divenu

ta�que

lla�del�m

ercato,�ripristinando

si�la�cen

tralità

�dell’accordo

�già�enu

cleabile�dall’art.�223

3�c.c.,�in�incipit�d

el�primo�comma;�

ii) in�m

ancanza�di�accordo

,�e�a�seguito�dell’abrogazione

�delle�tariffe,�la

�norma�di�legge�speciale,�e

�successiva�a�qu

ella�cod

icistica�appe

na�ricordata:�a

)�non

�men

zion

a�gli�usi�–�concetto�più�ampio�di�que

llo�di�mercato�–�e�b)�esclud

e�im

plicita

men

te�la�ne

cessità

,�pe

r�l’organo�giurisdizion

ale�che�de

bba�

proced

ere�alla�liqu

idazione

,�di�sen

tire�«l’associazion

e�profession

ale»

�cui�si�rife

risce�l’art.�223

3�c.c.;�

iii) i�p

unti�di�rife

rimen

to�in

�sed

e�giurisdizion

ale�divengon

o�qu

indi:�impo

rtanza�e�com

plessità�dell’ope

ra�e,�implem

entand

o�la�chiave�sistem

atica�de

ll’art.�9�

rispetto�all’ultim

o�inciso�del�secon

do�com

ma�de

ll’art.�223

3�c.c.,�il�pregio�della�stessa,�che

�riflette�in�term

ini�giustificativi�il�razion

ale�rilievo

�del�

decoro�della�professione

.�

Il�presen

te�decreto�–�a�natura�eviden

temen

te�regolam

entare�stanti�i�caratteri�di�gen

eralità

�e�astrattezza�delle�prevision

i�che

�deve�conten

ere�–�no

n�pu

ò�qu

indi�

ripren

dere�la�

logica�tariffaria�d

ella�rigida�

pred

eterminazione

�di�griglie�liquidatorie,�m

a,�o

rien

tand

o�in�m

odo�

tend

enzialmen

te�o

mogen

eo�la�

funzione

�giurisdizion

ale�in�relazione

�ai�gen

erali�principi�di�ragione

volezza�e�un

icuiqu

e�suum

�tribue

re,�offra�alla�stessa�«p

aram

etri»�e�no

n�più�«tariffe».�

Que

sta�differen

za�im

pone

�un�ruolo�centrale�alla�valutazione

�latamen

te�giudiziale�de

l�caso�concreto,�con

�con

seguen

ti�rilevanti�forbici�di�implem

entazion

e�de

i�parametri�num

erici�comun

que�ritenu

ti�utili�alla�sud

detta�funzione

�di�orientam

ento,�ed

�esclusion

e�di�ogni�inde

rogabilità,�m

inim

a�e�massima,�delle�soglie�

individu

ate�ai�fini�di�un’applicazione

�cui�«di�regola»,�m

a�senza�alcun�vincolo,�si�guida

�l’organo

�giurisdizionale�stesso.�

La�descritta�im

postazione

�risulta�l’un

ica�che�rispetta�non

�solo�la�differen

za�altrim

enti�vanificata�tra�«p

aram

etro»�e�«tariffa»,�m

a�anche,�e�con

testualm

ente,�la�

manife

sta�valorizzazione

�dell’accordo

,�e�cioè�de

l�mercato,�o

perata�dalla�novella�del�201

2,�attesa�la�con

seguen

te�in

duzion

e�all’accordo

�che

,�all’op

posto,�con

�la�

rigidità�delle�ta

riffe,�è�stato�strutturalm

ente�disincentivato.�

Le�profession

i�interessate,�po

iché

�sottop

oste�all’alta

�vigilanza�

del�Ministero�de

lla�giustizia,�sono

�state�

sudd

ivise�

nelle�seguen

ti�categorie:�avvocati,�

commercialisti�ed

�esperti�contabili,�notai,�professioni�dell’area�tecnica,�altre�profession

i�vigilate.�

Al�capo�I�son

o�state�de

ttate�alcune

�norme�gene

rali,�la�cui�esplicazione

�può

�ora�trovare�base�per�una

�migliore�com

pren

sion

e.�

� All’articolo�1�si�enu

ncia�dun

que�che�in�ogni�caso�in�cui�l’organo

�giurisdizionale�–�fuo

ri�dei�vincoli�de

rivanti�d

a�un

�accordo

�–�deb

ba�liqu

idare�il�compe

nso�de

i�profession

isti�di�cui�ai�capi�successivi,�esso�si�attiene

�alle�dispo

sizion

i�del�decreto,�app

licate�anche�pe

r�via�di�analogia�interna.�Quanto �a�qu

est’ultim

a�ipotesi�si�

può�pe

nsare�all’ipo

tesi�dell’avvocato�cui�si�deb

ba�liqu

idare�il�compe

nso,�nei�presupp

osti�sopra�de

scritti,�pe

r�la�sua

�attività

�di�revisore�contabile,�p

er�cui�l’organo

�giurisdizion

ale�po

trà�utilizzare�analogicam

ente�i�param

etri�previsti�pe

r�i�revisori�con

tabili,�sistematicam

ente�più�con

tigui�a�que

lli�per�la�gene

rica�attività

�stragiud

iziale�fo

rense.�

Page 20: Dm compensi avvocati

3��� Ade

rend

o�al�suggerimen

to�del�Con

siglio�di�Stato�si�è�sop

presso,�pe

rché

�sovrabb

ondante,�il�do

ppio�rife

rimen

to�all’analogia�con

tenu

to�nel�com

ma�1,�primo�

period

o,�dell’art.�1,�ip

otizzato�–�com

e�indicato�nell’iniziale�relazion

e�illustrativa�–�pe

r�allude

re�alla�possibilità�di�app

licazione

�analogica�delle�norme�de

cretali�

anche�in�via�“interna”�al�m

edesim

o�regolamen

to�(si�pen

si�a�segmen

ti�de

ll’attiv

ità�professionale�non

�espressam

ente�normati),�e�non

�solo,�nella�ricorrenza�de

i�presup

posti�p

erché�op

eri�l’analogia,�con

�rife

rimen

to�a�fattispe

cie�“esterne

”�al�perim

etro�oggettiv

o�no

rmato�(si�p

ensi�a�nuo

ve�com

petenze,�e�quind

i�attività

,�de

lla�singola�professione

,�aggiun

te�da�successiva�normativa).�Si�con

divide

,�pe

rò,�l’assun

to�che

�la�conclusion

e�pu

ò�essere�egualmen

te�raggiun

ta�sen

za�

duplicazione

�del�rife

rimen

to�all’analogia.�

� Nei�com

pensi�–

�che

�pure�ricompren

dono

�l’intero�corrispettiv

o�pe

r�la�prestazione

�professionale,�n

on�escluse�le

�attività

�accessorie�alla�stessa�–�no

n�sono

�incluse�

le�spe

se�da�rimbo

rsare�second

o�qu

alsiasi�mod

alità

,�anche�qu

ella�con

cordata�in�m

odo�forfettario�(si�pe

nsi�alla�voce�“spe

se�forfettarie”�prop

ria�di�m

olte�

preced

enti�tariffe).��Non

�son

o�altresì�com

presi�o

neri�e�con

tributi�d

ovuti�a

�qualsiasi�tito

lo.�Logicam

ente,�i�costi�de

gli�a

usiliari�incaricati�d

al�professionista�sono

�ricompresi�tra�le�spe

se�dello�stesso.�

� Il�Co

nsiglio

�di�Stato�suggerisce�di�m

odificare�l’art.�1�com

ma�2�ne

l�sen

so�di�spe

cificare�che�il�compe

nso,�unitario�e�on

nicompren

sivo,�com

pren

de�anche

�le�spe

se,�

ferm

a�restando

�la�possibilità�di�indicarle�in�m

odo�distinto�com

e�compo

nente�de

l�com

penso�stesso.�

� Nel�parere�si�rinvien

e�base�normativa�pe

r�qu

esto�assun

to�nell’art.�9

,�com

ma�4,�del�cita

to�d.l.�n.�1

�del�201

2,�com

e�convertito,�in

�cui,�a

l�pen

ultim

o�pe

riod

o,�si�

enun

cia�che�il�compe

nso�va�pattuito

�«indicand

o�pe

r�le�singole�prestazioni�tu

tte�le�voci�di�costo,�com

pren

sive�di�spe

se,�one

ri�e�con

tributi».�

� Non

�si�cond

ivide�l’assun

to�e,�pe

rtanto,�no

n�è�stata�accolta

�l’osservazion

e.�Nella�norma�in�parola�la�locuzione

�“spese”�è�utilizzata�in�senso�lato�all’eviden

te�

finalità

�di�ind

urre�a�formulazioni�chiare�e�compiute�de

l�preventivo,�e�non

�per�snaturare�il�con

cetto�di�com

penso�che,�com

e�tale,�sul�p

iano

�logico�prima�che�

giuridico,�è�da�sempre�distinto�da�qu

elle.�

� L’art.�9�com

ma�4�men

zion

ato,�infatti,�riguarda

�il�ben

�diverso�caso�de

l�com

penso�pattuito.�C

aso�in�cui,�logicam

ente,�p

uò�ipotizzarsi�e�pretend

ersi�che

�l’accordo�si�

estend

a�al�com

puto�o�m

eno�de

lle�spe

se,�tip

icam

ente�forfettarie,�ovvero�alle�m

odalità

�di�qu

el�com

puto.�Il�precetto�m

ira�cioè

�a�con

tene

re�al�massimo�le�

asim

metrie�inform

ative�ma,�app

unto,�in�un

a�cornice�ne

goziale�e�ne

goziata.�

� �eviden

te�che

�quand

o�invece�l’accordo

�e,�ancor�prim

a,� la�ne

goziazione

�non

�vi�siano�stati,�l’organo�giurisdizion

ale�liquide

rà�le�spese�in�base�alle�prove�–�e�

quindi,�tipicam

ente,�liquide

rà�que

lle�docum

entate�–�non

�esisten

do�alcun

�param

etro�che

�le�possa�surrogare.�Si�p

ensi�alle�spe

se�di�trasferta�che

�possono

�esservi�

o�men

o,�possono

�crescere,�com

e�costi,�a�second

a�de

lle�urgen

ze�e�distanze,�e�di�cui�l’organo

�giurisdizionale�non

�potrà�che

�accogliere�la�dom

anda

�di�liquidazion

e�

Page 21: Dm compensi avvocati

4��no

n�già�in�base�a�no

n�meglio

�precisati�né

�precisabili,�e�dun

que�arbitrari,�parametri,�m

a�solo�ed�esclusivam

ente,�m

ancand

o�la�pattuizione

�che

�le�riguardi,�a�fron

te�

di�que

llo�che

�effettiv

amen

te�risulta,�secon

do�i�principi�gen

erali�e�primari�che

�sovrinten

dono

�l’attiv

ità�giurisdizionale,�qui�naturalmen

te�non

�derogabili.�

� Di�q

uanto�appe

na�detto�vi�è

�anche

�un’ineq

uivoca,�a

nche

�se�indiretta,�con

ferm

a�no

rmativa:�il�con

cetto�di�com

penso�cui�l’art.�9

�fa�riferimen

to�al�com

ma�4�è,�

difatti,�letteralmen

te�com

pren

sivo

�di�tutte�le

�voci�d

i�«costo»

�(de

l�servizio�profession

ale),�q

uali�gli�«

oneri�e

�con

tributi»,�con

ferm

ando

�che

�si�h

a�riguardo

�a�una

�categoria�solo�latamen

te�e�quind

i�improp

riam

ente�qualificata�“com

penso”�nel�sen

so�di�corrispettiv

o.�

� L’art.�9�com

ma�4,�cioè,�m

enzion

a�voci,�com

e�qu

elle�app

ena�men

zion

ate,�per�cui�nep

pure�astrattam

ente�sareb

be�ip

otizzabile�alcun

�param

etro.�E

�se,�riguardo�a�

quelle�voci,�si�tratta�di�com

pone

nti�de

l�“costo”�discen

denti�e�regolati�da

�altre�no

rme,�nel�caso�de

lle�spe

se�di�tratta�di�segm

enti�de

l�“costo”�che�l’organo�

giurisdizion

ale�de

ve�liqu

idare,�parim

enti�in�forza�di�altre�no

rme�di�legge,�in

�base�alle�risultanze,�se�no

n�ne

�risulti�concordata�l’im

putazion

e�in�ragione

�del�fatto�

che�si�tratta�di�com

pone

nte�dispon

ibile�del�costo�m

edesim

o.�

� Naturalmen

te�ciò�non

�toglie�che

�l’assenza�di� prova�del�preventivo�di�m

assima�di�cui�all’articolo�9,�com

ma�4,�terzo�periodo

,�com

pren

sivo

�delle�spe

se,�n

on�possa�

costitu

ire�

elem

ento�d

i�valutazion

e�ne

gativ

a�de

ll’organo

�giurisdizionale�p

er�la�

liquidazion

e�de

l�compe

nso.�In�

questo�sen

so,�accogliend

o�un

a�specifica�

osservazione

�del�Con

siglio�di�Stato,�si�è�aggiunto�un

�app

osito

�com

ma�all’art.�1,�p

er�l’ipotesi�in�cui,�appu

nto,�nel�corso�del�procedimen

to�non

�sia�emersa�prova�in

�merito

�all’assolvim

ento�degli�ob

blighi�inform

ativi�di�cui�costituisce�sintesi�il�preventivo�di�m

assima.�

� Prosegue

ndo�ne

ll’illustrazione

�dell’articolato,�si�stabilisce�poi�che

�nel�caso�di�incarico�collegiale�il�compe

nso�è�un

ico�ma�l’organo�giurisdizion

ale�pu

ò�aumen

tarlo�

fino�al�dop

pio.�Va�nu

ovam

ente�ram

men

tato,�pu

re�sul�pun

to,�che�la�liquidazion

e�cui�si�rife

risce�il�de

creto�è�consegue

nte�no

n�a�un

a�prestazion

e�latamen

te�

impo

sta�come�qu

ella,�ad

�esempio,�di�un

�con

sulente�tecnico�d’ufficio,�ma�fid

uciaria,�e�in�cui,�pe

rò,�le�parti�no

n�hann

o�previamen

te�voluto�accordarsi�sul�

corrispe

ttivo.�

� Si�aggiunge�che�qu

ando

�l’incarico�professionale�è�con

ferito�a�una

�società�tra�professionisti,�si�app

lica�il�compe

nso�spettante�a�un

�solo�di�essi�anche

�per�la�stessa�

prestazion

e�eseguita�da�più�soci.�

� Per�le�gli�incarichi�non

�con

clusi,�o�prosecuzioni�di�precede

nti�incarichi,�si�tiene

�con

to�dell’ope

ra�effettiv

amen

te�svolta

.�� Infin

e�un

a�no

rma�più�ricognitiva�che

�costitutiva�che�costitu

isce�una

�fond

amen

tale�ricaduta�de

l�sup

eram

ento�delle�tariffe:�in

�nessun�caso,�com

e�già�si�anticipava,�

le�soglie�num

eriche

�indicate�per�la�liqu

idazione

,�di�regola,�del�com

penso,�nel�presente�de

creto�e�ne

lle�ta

belle�allegate,�son

o�vincolanti�pe

r�la�liqu

idazione

�stessa.�

Page 22: Dm compensi avvocati

5��Va

�qui�rilevato�che

�il�Con

siglio�di�Stato�ha�eviden

ziato�che�la�scelta

,�espressam

ente�qualificata�come�legittim

a,�effettuata�dall’am

ministrazione

�di�p

revede

re,�

quali�parametri,�anche�forbici�pe

rcen

tuali�op

eranti�su�valori�med

i�di�liquidazion

e,�inn

eschereb

be�un�rischio�di�riedizion

e�surrettizia�delle�griglie�tariffarie.�Il�

Consiglio

�ha�pe

rtanto�propo

sto�di�elim

inare�qu

alsiasi�riferimen

to�in�particolare�alle�dim

inuzioni�m

inim

e,�anche

�se�appare�evide

nte�che�do

vreb

be�trarsi�la�

med

esim

a�conclusion

e�pe

r�il�simmetrico�te

tto�massimo.�

� Non

�si�con

divide

�l’osservazione

,�che

,�pertanto,�non

�è�stata�accolta.�

� Messa�da�parte�la�pur�rilevante�considerazione

�che

,�così�facen

do,�fattispe

cie�come�le�liqu

idazioni�dei�com

pensi�foren

si�per�le

�assistenze�legali�de

i�soggetti�in�

gratuito�patrocinio�avrebb

ero�più�che�prob

abili,�significative�e��attualm

ente�in

sosten

ibili�ricadute�ne

gativ

e�pe

r�la�finanza�pu

bblica�(ven

endo

�men

o�il�parametro�

minim

o�di�rife

rimen

to,�sia�pure�de

rogabile),�va�rim

arcato�con

�forza�che�privando

�l’organo

�giurisdizionale�di�forbici�di�oscillazione

�dei�valori�m

edi�di�liquidazion

e,�

si�in

nesche

rebb

e�un

�altro�e�be

n�più�consistente�rischio:�que

llo�di�app

iattire�le�liqu

idazioni�giudiziali�sul�valore�med

io�di�liquidazion

e,�rim

asto�unico�e�del�tutto�

anelastico�parametro�certo�di�rife

rimen

to.�Il�tutto,�p

er�un�verso,�con

�l’alto�rischio�di�p

regiud

izio�dell’unicuique

�suu

m�tribu

ere,�per�altro�verso,�con

�l’alto�rischio�

di�deviazion

i �disom

ogen

ee�nelle�liqu

idazioni�giudiziali,�che�no

n�po

treb

bero�con

side

rarsi�un�ob

iettivo�da

�perseguire,�e,�per�altro�verso�ancora,�con

�serio�rischio�di�

consegue

nte�increm

ento�del�con

tenzioso.�

� La�sop

pression

e�de

lle�fo

rbici�anche

�solo�orientative,�cioè,�non

�potrebb

e�che�avere�come�effetto�qu

ello�di�irrigidire�il�valore�m

edio�di�liquidazion

e,�privand

olo�de

i�dati�che�ne

�segnano

�il�significato�pon

derale,�ne

lla�logica�de

lla�liquidazion

e�pe

r�fasi�di�attiv

ità,�de

l�compe

nso�profession

ale.�Si�avrebb

e�così�la�più�che�alta�

prob

abilità�di�o

ffrire�allo

�stesso�mercato�un�segnale�marcatamen

te�rigido,�ladd

ove�la�lo

gica�dei�param

etri,�rappo

rtata�al�sup

eram

ento�delle�tariffe�in�chiave�di�

liberalizzazion

i�e�promozione

�della�con

corren

za,�si�ritien

e�de

bba�fare�proprio�dell’elasticità

�un�dato�distin

tivo�volto

�a�indu

rre�al�pun

tuale�accordo�sul�com

penso�

(e�le�spe

se)�il�professionista�e�il�cliente�che�fruisce�de

l�suo

�servizio.�

� Il�tutto�si�inscrive,�del�resto,�com

e�sembra�op

portun

o�tornare�a�sottolineare,�in�un

a�logica,�esplicita

ta�normativam

ente,�di�piena

�derogabilità�delle�fo

rbici�stesse,�

costitu

enti�mera�“fascia�di�orien

tamen

to”�pe

r�l’organo�giurisdizion

ale.�

� Avvocati�

Generalità�

Traend

o�qu

alche�spun

to�dalla�rifo

rma�tede

sca�de

l�20

04,�Re

chtsanwaltsvergütun

gsgesetz,�RV

G,�che�ha

�sostituito�la�legge�fede

rale�sulla�retribu

zion

e�de

gli�

avvocati�(Bun

desrechtsanw

altsgebü

hren

ordn

ung,�BRA

GO)�de

l�195

7,�il�Con

siglio�Nazionale�Foren

se,�n

el�settembre�de

l�201

0,�all’esito

� di�u

n�proficuo

�con

fron

to�

Page 23: Dm compensi avvocati

6��con�il�Ministero�della�giustizia,�aveva�formulato�un

a�prop

osta�in

novativ

a�e�già�strutturata�ne

l�sen

so�poi�valorizzato�dalla�m

odifica�legislativa�cui�con

�il�presente�

regolamen

to�viene

�data�più�specifica�attuazion

e.�

Si�era�propo

sto�infatti�d

i�sem

plificare�la

�tariffa�forense�accorpando

�le�voci�d

i�ono

rari,�d

iritti,�inde

nnità

,�fon

dend

ole�in�fun

zion

e�di�una

�sud

division

e�in�fasi�d

ei�

proced

imen

ti�giud

iziali�

(cfr.�§�

19�R

VG),�

anche�

per�conten

ere�

possibili�incen

tivazioni�d

elle�lun

gaggini�processuali,�

e�invece�favorire�

un’atten

zion

e�al�

conten

imen

to�dei�te

mpi�a�sua

�volta�correlato�al�com

une�valore�costituzionale�della�ragione

vole�durata�de

i�procedimen

ti.�

La�propo

sta�indicava�4�fasi�e�un

a�macrovoce�com

plem

entare:�fase�di�stud

io�della�con

troversia,�fase�introd

uttiv

a�de

l�proced

imen

to�o�del�processo,�fase�

istruttoria�a�sua�volta

�articolata�in�sem

plice�e�complessa,�fase�de

cision

ale,�com

penso�accessorio�inteso,�que

st’ultimo,�con

�sostanziale�rife

rimen

to�alle�session

i�di�

lavoro�collaterali�residu

e�rispetto�a�que

lle�fatte�rien

trare�ne

lle�fasi�vere�e�prop

rie.�

L’im

pianto�è�stato�utilmen

te�ripreso�per�razionalizzare�i�parametri�di�rife

rimen

to,�d

i�cui,�com

e�anticipato,�non

�si�è

�inteso�dare�de

clinazione

�solo�pe

r�clausole�

gene

rali,�articolando

�5�fa

si:�d

i�studio,�in

trod

uttiv

a�de

l�procedimen

to�o�del�processo,�istruttoria,�decisoria,�esecutiv

a,�così�d

a�ricompren

dere�anche

�que

st’ultima�

quale�completam

ento�per�la�realizzazion

e�de

l�ben

e�de

lla�vita

�perseguito

�nel�settore�civile,�amministrativo,�com

pren

sivo

�del�con

tenzioso�con

tabile,�e

�tribu

tario,�

e�qu

ale�segm

ento�te

rminale�ne

l�pen

ale.�Ferma�la�diversa�re

golazion

e�de

i�param

etri�per�l’attiv

ità�stragiudiziale,�di�cui�si�darà�conto�più�sotto.�

La�stessa�prop

osta�del�CNF,�del�settembre�20

10,�aveva�quind

i�ind

icato�l’opp

ortunità�di�aggiornare�i�valori�della�precede

nte�tariffa�di�cui�al�d

ecreto�del�M

inistro�

della�giustizia�8�aprile�200

4�n.�127

,�secon

do�gli�indici�ISTA

T�riferibili�alle�professioni�libe

rali,�del�24,1%

.�

Nel�presente�de

creto,�fe

rma�restando

�la�radicale�soluzion

e�di�con

tinuità�che

�la�norma�di�legge�fond

ante�ha�de

term

inato�con�il�preced

ente�sistema�tariffario,�si�è�

analogam

ente�in

teso�prend

ere�le�m

osse�dalla�precede

nte�tariffa�no

n�ne

l�senso,�altrim

enti�in�frizion

e�con�la�norma�prim

aria,�di�aggiornarla�o�rim

odularla�o�

mutarne

�le�vesti,�m

a�qu

ale�orientam

ento�razionale�rispe

tto�all’attività

�foren

se�e,�a

l�con

tempo

,�quale�m

omen

to�di�raccordo�tra�il�preced

ente�sistema�e�qu

ello�

nuovo�ne

lla�lata�chiave�de

gli�usi�sinora�invalsi.�

�ne

cessario�sottolineare,�du

nque

,�che�no

n�si�sareb

be�potuto�in�alcun

�mod

o�riversare�la�precede

nte�tariffa,�aggiornata,�nel�nuo

vo�sistema�de

i�parametri.�I�

riferm

enti�alla�precede

nte�tariffa�sono

�quind

i�stati�solamen

te�e�ragione

volm

ente�orien

tativ

i.�

Il�de

creto�si�propo

ne,�anche

�per�gli�avvocati,�infatti,�di�stabilire�de

i �param

etri�gen

erali�(qu

ali�son

o�ad

�esempio�la�com

plessità,�l’im

portanza,�il�pregio�o�l’urgen

za�

dell’op

era),�e

�dei�param

etri�spe

cifici,�nu

merici�e

�rappo

rtati�all’attiv

ità�foren

se�davanti�ai�vari�o

rgani�giurisdizionali�e�in�fun

zion

e�de

l�vario�valore�de

lla�causa,�in�

interrelazione

�tra�loro.�

Per�un

�verso�i�parametri�num

erici�–�che

,�com

e�anticipato,�lasciano

�marcato�spazio�all’attività

�di�con

creta�de

term

inazione

�giudiziale,�con

��pochi�scaglioni�e�larghe

�forbici�–

�orien

tano

�i�parametri�gen

erali�tradu

cend

osi�in�segnalazione

�del�grado

�di�com

plessità�della�prestazione

,�e,�n

on�trattando

si�di�tariffari,�sono

�aggiornabili�

Page 24: Dm compensi avvocati

7��giud

izialm

ente�nel�tem

po,�tip

icam

ente�secon

do�gli�indici�ISTAT�rilevanti.�Pe

r�altro�verso�i�parametri�gen

erali,�che�segnano�il�conn

otato�specifico�della�

liquidazion

e�no

n�tariffaria,�possono

�sem

pre�e�motivatam

ente�prevalere�sul�risulta

to�della�determinazione

�per�param

etro�num

erico,�app

unto�non

�vincolante.�

Si�è�pertanto�proced

uto�innanzi�tutto�ad�aggiornare�la�precede

nte�tariffa�de

l�200

4�–�qu

ale�mero�term

ine�di�rife

rimen

to�nei�sen

si�sop

ra�illustrati�–�tene

ndo�conto�

degli�ind

ici�ISTAT�de

i�prezzi�a

l�con

sumo�pe

r�l’intera�collettività

,�e,�in

�spe

cie,�della�com

pone

nte�Profession

i�liberali,�con�un

�aum

ento�del�24,1%

.�Sul�p

unto�va�

specificato�che

�la�bozza�di�propo

sta�de

l�CNF�de

l�settembre�20

10�sottolineava�che

�il�dato,�otten

uto�e�confermato�dal�Cen

tro�elaborazione

�dati�dell’ISTAT�(le

�serie�

storiche

�son

o�comun

que�repe

ribili�sul�sito

�ufficiale�www.istat.it),�è�riferibile,�p

er�la�com

pone

nte�Profession

i�liberali,�al�periodo

�aprile�200

4Ͳaprile�200

9.�Ten

uto�

conto,�però,�che

�la�gen

erale�variazione

�dei�prezzi�al�con

sumo�è�stata�tra�il�20

04�e�il�201

0�(per�ann

o�successivo)�d

ell’11,4%

,�(serie�storiche

,�tavola�21

.8,�con

�una

�med

ia�dell’1,9%)�è�sembrato�ragion

evole�no

n�increm

entare�ulte

riormen

te�l’aggiornam

ento�raggiun

gend

o�e�supe

rand

o�la�soglia�di�¼�dei�precede

nti�valori.�

L’increm

ento�di�rife

rimen

to�200

4Ͳ20

12�è�stato�quind

i�del�3%�all’anno

�di�m

edia.�

All’esito

� della�rivalutazione

�son

o�stati�utilizzati�i�med

esim

i�arrotond

amen

ti�previsti�

dal�D.M

.�n.�1

27�d

el�2

004,�com

e�indicati�

nella�relativa�

relazion

e�accompagnatoria.�

Si�è�poi�procedu

to�a�individu

are�gli�ono

rari�e�diritti�di�rife

rimen

to�per�ogni�fase.�

Si�è�infin

e�adattato�il�risultato:��

a)

con�crite

rio�di�ragione

volezza,�che

�impo

ne�di�con

side

rare�il�problem

a�de

ll’aumen

to�dei�costi�legali�anche�sotto�l’aspetto�dell’inciden

za�degli�stessi�sul�

redd

ito�m

edio�reale�degli�uten

ti,�e�dun

que�pu

re��in�rappo

rto�al�valore,�e�cioè�al�costo�di�a

cquisto,�dei�ben

i�della�vita

�con

tesi,�così�da�evita

re�che

,�in�

frizione

�con

�i�principi�costituzionali,�«il�ricorso�alla�giustizia�possa�diven

tare�privilegio�pe

r�po

chi»�(p

arere�interlocutorio�del�Con

siglio�di�Stato,�27�ottobre�

2003

,�n.�sez.�406

1/20

03,�con

�rife

rimen

to�al�procedimen

to�per�l’approvazione

�della�precede

nte�tariffa�de

l�200

4);�

b)

con�crite

rio�di�propo

rzionalità,�che

�si�tradu

ce�non

�solo�ne

l�rispe

tto�de

l�criterio�di�ade

guatezza�del�com

penso�profession

ale�rispetto�all’op

era�svolta,�m

a�che�im

pone

�anche

,�e�proprio�per�ciò,�la�considerazione

�di�u

n�adeguato�rappo

rto�di�regola�sussistente�tra�le�con

troversie�di�dato�valore�e�tra�i�relativ

i�proced

imen

ti�davanti�ai�diversi�organi�di�giustizia�dei�singoli�gradi�o

�nei�gradi�(latam

ente)�sup

eriori.�

Un’altra�im

portante�precisazion

e�di�m

etod

o:�con

�l’abrogazione

� delle�tariffe�risulta

�definitivamen

te�sup

erata�la�distin

zion

e�tra�on

orari�e�diritti,�oltre�che�

inde

nnità

.�Que

sto�è�un

�necessario�precipita

to�sia�in

�term

ini�di�rottura�con

�il�sistema�tariffario�sia�in

�term

ini�sistematici.�

Infatti:�

i)

il�«com

penso»

�evoca�chiaram

ente�un�concetto�unitario;�

Page 25: Dm compensi avvocati

8��

ii) come�conferma�anche�la�disciplina�de

l�preventivo�(art.�9

�com

ma�4,�cit.),�lo�scopo

�della�rifo

rma�è�rend

ere�massimam

ente�in

tellegibile�la

�focalizzazion

e�de

l�corrispettiv

o�do

vuto,�e

�dun

que�semplice,�nella�m

assima�misura�po

ssibile,�la�sua�struttura,�sup

erando

�perciò�parcellizzazion

i�e�dup

licazioni�anche

�parziali;�

iii) no

n�si�giustifichereb

be,�q

uind

i,�un

a�du

plicità

�o�una

�differen

za�di�param

etri,�cui�invece�la�legge�assegna�un

’univoca�fu

nzione

�unitaria,�oltre�che�residu

ale�

rispetto�all’accordo.�

Ciò�po

sto,�non

�resta�che

�prend

ere�a�riferimen

to�principale,�per�il�param

etro,�il�precede

nte�on

orario�perché:�

a)

�unitariam

ente�rife

rito�all’op

era�prestata�(tanto�che,�a�differen

za�con

�i�diritti,�second

o�il�tradizionale�orien

tamen

to�della�Sup

rema�Co

rte,�and

ava�

liquidato�«con�la�tariffa�in�vigore�al�m

omen

to�in

�cui�l'op

era�è�po

rtata�a�term

ine�e,�con

seguen

temen

te,�n

el�caso�di�successione

�di�tariffe,�[con]�que

lla�

sotto�la�cui�vigen

za�la�prestazione

�o�l'attiv

ità�dife

nsiva�si�è�esaurita

»:�Cass.�n.�816

0�de

l�200

1);�

b)

parametricamen

te�declinato�rispetto�agli�stessi�valori�di�con

troversia,�e�non

�fisso�come�pe

r�il�“diritto”.�

Ciò�no

n�toglie�che

,�nella�individu

azione

�dei�param

etri�num

erici�di�orien

tamen

to�per�fa

si,�si�è�te

nuto�con

to�anche

�dei�valori�di�costo�rife

riti�ai�precede

nti�diritti,�in�

quanto�re

lativ

i,�in�via�integrativa,�alla�com

pone

nte�“attuativ

a”�piuttosto� che

�propriamen

te�“valutativ

a”��dell’attività

�professionale.�Sen

za,�però,�oblite

rare�che

:�

Ͳ no

n�po

teva�in

�alcun

�mod

o�rivivere�sotto�altre�form

ali�spo

glie�la�dup

licità

�in�esame�(si�pen

si�all’on

orario�per�la�red

azione

�e�non

�solo�pe

r�la�preparazion

e�di�un�atto�introd

uttiv

o�de

lla�lite�davanti�al�giudice:�voce�15

�della�ta

bella�A�delle�ta

riffe,�e�corrispon

dente�diritto,�voce�n.�3�della�ta

bella�B),�e�

Ͳ la�sud

division

e�in�fasi,�correlata�alla�param

etrazion

e�in�fun

zion

e�di�un�compe

nso�un

itario,�sup

era�l’ide

a�di�un�“diritto”�distinto�per�ogni�frazione

�di�

attiv

ità�anche

�quand

o,�ad�esem

pio,�con

sista�ne

lla�partecipazion

e�a�un

’udien

za�di�m

ero�rinvio�(voce�19�de

lla�tabella�B�della�tariffa:�v.�C

ass.�n.�9

20�del�

1994

).�

L’un

icità

�del�com

penso�mira�du

nque

�a�dare�spessore�alla�sem

plificazion

e�insita�nell’abrogazione

�delle�tariffe.�Que

sta�semplificazion

e�costitu

isce�a�sua

�volta�un�

utile�sup

porto�alla�riduzione

�delle�asimmetrie�inform

ative�che�po

sson

o�essere�im

plicate�no

n�solo�da�fisiologiche�lacune

�di�trasparen

za�del�m

ercato,�m

a�anche�

da�un�eccesso�d’inform

azioni�in

cide

nti�sullo�stesso,�dovute�alla�frammen

tazion

e�e�parcellizzazion

e�de

lle�com

pone

nti�d

elle�in

form

azioni�stesse,�com

e�po

teva�

ragion

evolmen

te�dirsi�delle�più�che

�com

plesse�e�non

�facilm

ente�intellegibili�tariffe�preced

enti.�

Il�Co

nsiglio

�di�Stato�ha�suggerito

,�nel�m

erito

,�di�d

iminuire�il�quantum

�assun

to�com

e�base�per�con

gegnare�il�valore�m

edio�di�liquidazion

e,�e,�p

ertanto,�di�ridurre�

gli�impo

rti�ind

ividuati�come�parametri.�H

a�osservato�che,�com

e�da

�propria�giurisprude

nza�(Con

s.�di�Stato,�p

arere�2�luglio�201

0�n.�322

9,�riguardante�le�tariffe�de

i�do

ttori�com

mercialisti�ed

�esperti�contabili),�l’ade

guam

ento�ISTA

T�«n

on�necessariam

ente»�de

ve�essere�op

erato�pe

r�intero,�sop

rattutto�«in�un�mom

ento�in

�cui�

gran

�parte�del�Paese�è�stata�chiam

ata�a�sosten

ere�sacrifici�per�fa

r�fron

te�alla�con

tingenza�econ

omica».�C

onside

razion

i�ancora�più�valide�oggi�–�si�aggiunge�–�che�

la�«crisi�finanziaria»�risulta

�aggravata.�E�ancora�più�valide�–�si�afferma�–�con�il�passaggio�dalle�ta

riffe�ai�param

etri.�

Page 26: Dm compensi avvocati

9��Naturalmen

te�il�Con

siglio�propo

ne�di�esten

dere�il�con

tenimen

to�ovvero�la�riduzione

�ai�valori�m

edi�di�liquidazion

e�prop

ri�delle�altre�profession

i.�

Non

�si�è

�rite

nuto�di�accogliere�il�suggerimen

to�per�i�seguen

ti�motivi.�Il�tema�è�affron

tato�riguardo�ai�com

pensi�foren

si�perché�sono

�que

lli�che

�soffrivano�di�un�

mancato�ade

guam

ento�ISTA

T�de

lle�tariffe�realmen

te�significativo�in�relazione

�al�lun

go�tem

po�trascorso,�com

e�rilevato,�d

all’ultimo�aggiornamen

to.�E

�que

sto�è�

stato�pe

r�l’amministrazione

�un�ulteriore�motivo�pe

r�aggiornare�i�valori�tariffari�foren

si�al�fine�di�con

tribuire�a�individu

are�ragion

evolmen

te�i�parametri�num

erici�

dati�dal�valore�med

io�di�liquidazion

e,�sep

pure�strutturalm

ente�diversi,�e

,�in�particolare,�com

e�visto,�con

�un’elasticità

�e�variabilità�de

l�tutto�estrane

e�alla�lo

gica�

degli�impo

rti�tariffari.�

Sul�pun

to�va�po

i�con

side

rato�che

�della�con

giun

tura�econo

mica�soffre�anche

�il�m

ondo

�lavorativ

o�de

lle�libe

re�professioni.�

Ciò�po

sto,�deve�prelim

inarmen

te�rilevarsi�che�l’ade

guam

ento�ISTAT�in�parola,�assun

to,�second

o�qu

anto�app

ena�illustrato�e�che�qu

i�va�ribadito

,�solo�quale�

piattaform

a�di�rife

rimen

to�iniziale:�

a)�non

�è�stato�ope

rato�per�intero,�p

osto�che

,�com

e�rilevabile�già�da�qu

anto�prima�specificato,�l’indice�ISTA

T�(com

pone

nte�profession

i�liberali)�aprile�200

9Ͳaprile�

2012

�è�del�29,3%

�(con

tro�il�24

,1%�app

licato)�con

�una

�differen

za�di�oltre�il�5%

�(cfr.,�sempre,�in

�www.istat.it�);�

b)�è�stato�con

tenu

to,�com

e�pu

re�già�illustrato,�p

roprio�in

�funzione

�dei�criteri�di�ragione

volezza�e�prop

orzion

alità

�sop

ra�spiegati,�in�ragione

�della�tutela�de

i�valori,�

storicam

ente�con

testualizzati�sul�piano

�econo

mico,�ineren

ti�all’accesso�alla�giustizia;�

c)�è�stato�con

tenu

to�(anche�in�que

sto�caso�si�tratta�di�un

�tem

a�già�affron

tato�nella�iniziale�relazion

e)�dalla�fusione

�tra�diritti,�on

orari�e�inde

nnità

,�sia�pu

re�

parzialm

ente�bilanciata�dalla�con

side

razion

e�che�qu

esta�fu

sion

e�ha

�avuto�nella�determinazione

�del�valore�med

io�di�liquidazion

e�(su�cui�ved

i�infra);�

d)�è�stato�poi�ulte

riormen

te�con

tenu

to�dall’assorbimen

to�della�voce,�propria�delle�precede

nti�tariffe,�data�dalle�spe

se�forfettarie�(men

tre�si�è�visto�che

�ora�le

�spese�sarann

o�liquidate�giudizialmen

te,�in�difetto�di�accordo

,�solo�in�quanto�attestate).�

Da�ultim

o�si�deve�no

tare�com

e�ne

lla�determinazione

�degli�im

porti�si�è

�mirato�a�conten

ere�l’attuale�rappo

rto�med

io�pon

derale�tra�costi�legali�concretamen

te�

sosten

uti�e�valore�de

l�ben

e�oggetto�de

lla�lite�giudiziaria,�rilevato�secon

do�gli�indici�doing

�business�de

lla�Banca�m

ondiale�(v.�infra).��

Tipologia�di�attività.��Attività�stragiudiziale.��Tipologie�di�controversia�e�procedim

ento�

Le�prestazioni�professionali�forensi�son

o�state�distinte�in

�attività

�stragiudiziale�e�attiv

ità�giudiziale.�Le�attiv

ità�giudiziali�son

o�state�a�loro�volta�distin

te�in

�attività

�pe

nale;�e

�attività

�civile,�amministrativa,�com

pren

siva�com

e�si�diceva�de

l�con

tenzioso�con

tabile,�e�tributaria.�

Page 27: Dm compensi avvocati

10�

�L’attiv

ità�stragiudiziale�si�prevede

�sia�liqu

idata�tene

ndo�conto�de

l�valore�e�de

lla�natura�de

ll’affare,�d

el�num

ero�e�de

ll’im

portanza�delle�que

stioni�trattate,�del�

pregio�dell’ope

ra�prestata,�dei�risultati�e�de

i�vantaggi,�anche�no

n�econ

omici,�conseguiti�dal�cliente,�dell’eventuale�urgen

za�della�prestazione

.�Si�tiene

�altresì�

conto�de

lle�ore�com

plessive�im

piegate�pe

r�la�prestazione

,�valutate�anche�second

o�il�valore�di�m

ercato�attribu

ito�alle�stesse.�

Non

�si�è�previsto�alcun

�param

etro�a�vacazione

,�eccessivam

ente�rigido�(anche

�quand

o�meram

ente�orien

tativ

o)�rispe

tto�alla�com

plessa�varietà�dell’attività

�stragiud

iziale,�strettamen

te�con

nessa�alle�dinam

iche

�di�m

ercato.�

Si�stabilisce�che

�quand

o�l’affare�si�con

clud

e�con�un

a�conciliazione

,�il�com

penso�è�aumen

tato�(sempre�senza�vincoli�insup

erabili,�e

�cioè�di�regola)�sino�al�40�pe

r�cento�rispetto�a�que

llo�liqu

idabile�in

�base�ai�param

etri�altrim

enti�rilevanti�p

er�l’attiv

ità�stragiudiziale.�Viene

�cioè�valorizzata�la�com

pone

nte�no

n�conflittuale�

dell’attiv

ità�foren

se,�d

i�sup

porto�a�un

a�giurisdizion

e�intesa�quale�extrema�ratio

,�rispe

tto�a�qu

ella�amiche

vole,�p

er�la

�soluzione

�delle�con

troversie,�in

�attuazion

e�de

l�principio�costitu

zion

ale�di�propo

rzionalità�ne

ll’uso�de

lla�risorsa�giudiziaria�a�sua

�volta�direttamen

te�con

nesso�con�qu

ello�del�giusto�processo�e�della�

ragion

evole�du

rata�collettiva�de

lla�com

plessiva�dinam

ica�giud

iziaria.�

Attività�giudiziale�civile,�amministrativa�e�tributaria�

Quanto�all’attività

�giudiziale�de

ll’area

�civile,�ferma�la�distin

zion

e�in�fasi,�ne

lla�liqu

idazione

�il�giudice�deve�tene

re�con

to�del�valore�e�de

lla�natura�e�complessità�

della�con

troversia,�del�num

ero�e�de

ll’im

portanza�e�com

plessità�delle�que

stioni�trattate,�con

�valutazione

�com

plessiva�e�quind

i�ten

denzialm

ente�unitaria�anche�a�

seguito

�di�riunion

e�de

lle�cause,�d

ell’eventuale�urgen

za�della�prestazione

.�Si�tiene

�altresì�con

to�del�pregio�de

ll’op

era�prestata�e�dei�risultati�de

l�giudizio�e�de

i�vantaggi,�anche�no

n�patrim

oniali,�con

seguiti�dal�cliente.�Q

ualora�l’avvocato�dife

nda�più�pe

rson

e�con�la�stessa�po

sizion

e�processuale�il�compe

nso�un

ico�pu

ò�essere�aum

entato�fino�al�dop

pio.�Lo�stesso�param

etro�di�liquidazion

e�si�app

lica�qu

ando

�l’avvocato�dife

nde�un

a�parte�contro�più�parti.�Nei�casi�d

i�azion

e�di�

classe,�attesa�la�tipica�com

plessità�della�con

troversia,�si�stabilisce�la�possibilità�di�aum

ento�del�com

penso�liquidato�fino

�al�triplo.�

� Quand

o�il�proced

imen

to�si�con

clud

e�con�un

a�conciliazione

�il�com

penso�è�(analogamen

te�a�quanto�sopra)�aum

entato�fino

�al�25�pe

r�cento�rispetto,�logicam

ente,�

a�qu

ello�ordinariamen

te�liqu

idabile.�Si�con

ferm

a�la�valorizzazion

e�de

ll’attiv

ità�foren

se�diretta�alla�con

ciliazion

e�ne

lla�stessa�prospe

ttiva�sopra�illustrata�qu

anto�

all’attività

�stragiudiziale.�

� Accogliend

o�un

’osservazion

e�de

l�Con

siglio�di�Stato,�p

ienamen

te�coe

rente�con�le�im

plicazioni�sistematiche

�app

ena�de

scritte,�si�è

�previsto�che�de

bba�costitu

ire�

elem

ento�di�valutazione

�negativa,�in

�sed

e�di�liqu

idazione

�giudiziale�de

l�com

penso,�l’adozione

�di�con

dotte�processuali�abu

sive�ta

li�da

�ostacolare�la�definizione

�dei�

proced

imen

ti�in�te

mpi�ragione

voli.�

� L’art.�5�stabilisce�i�crite

ri�di�valutazione

�del�valore�de

lla�con

troversia�ai�fini�della�param

etrazion

e,�ripren

dend

o�qu

elli,�con

solidati,�de

lla�precede

nte�tariffa.�

Page 28: Dm compensi avvocati

11�

�Ai�fini�d

ella�liqu

idazione

�del�com

penso,�il�valore�de

lla�con

troversia�è�de

term

inato�a�no

rma�de

l�cod

ice�di�procedu

ra�civile�avend

o�riguardo

,�nei�giudizi�per�azion

i�surrogatorie�e�revocatorie,�all’en

tità�econ

omica�de

lla�ragione

�di�credito�alla�cui�tutela�l’azion

e�è�diretta,�nei�giudizi�di�d

ivisione

,�alla�quo

ta�o�ai�sup

plem

enti�di�

quota�in�con

testazione

,�e�nei�giudizi�per�pagam

ento�di�som

me,�anche

�a�titolo�di�danno

,�alla�som

ma�attribuita�alla�parte�vincitrice�e�no

n�alla�som

ma�do

mandata.�

In�ogni�caso�si�ha�riguardo

�al�valore�effettivo�de

lla�con

troversia,�anche

�in�relazione

�agli�interessi�perseguiti�dalle�parti,�quand

o�risulti�m

anife

stam

ente�diverso�da�

quello�presunto�a�no

rma�de

l�cod

ice�di�procedu

ra�civile�o�alla�legislazione

�spe

ciale.�

Nelle�cause�davanti�agli�organi�di�giustizia�amministrativa,�latamen

te�com

presi�q

uelli�di�giustizia�con

tabile�(in�line

a�con�le�con

cettualizzazion

i�della�precede

nte�

tariffa),�il�valore�della�causa�è�determinato�allo�stesso�mod

o�qu

ando

�l’oggetto�della�con

troversia�o�la�natura�de

l�rapp

orto�sostanziale�ded

otto�in�giud

izio�o�

comun

que�correlato�al�provved

imen

to�im

pugnato�ne

�con

senton

o�l’app

licazione

.�Quand

o�ciò�no

n�è�po

ssibile,�va�tenu

to�con

to�dell’interesse�sostanziale�tu

telato.�

Per�le�con

troversie�di�valore�inde

term

inato�o�inde

term

inabile,�pe

r�un

�verso�si�preved

e,�nella�tabella�allegata,�un

�alline

amen

to�allo

�scaglione

�gen

erale�di�

riferimen

to�(25

.001

Ͳ50.00

0�eu

ro),�con�am

pia�forbice�di�variazion

e�(da�+150

%�a�Ͳ50

%�del�valore�med

io�di�liquidazion

e�di�cui�si�d

irà�più�sotto),�p

er�altro�verso�si�

tiene

�«particolare»

�con

to�dell’oggetto�e�della�com

plessità�della�stessa�controversia.�

L’art.�6�spe

cifica�che�pe

r�i�p

rocedimen

ti�davanti�a

gli�a

rbitri,�ne

l�caso�di�arbitrato�rituale,�è�dovuto�il�compe

nso�stabilito�per�le

�con

troversie�davanti�a

i�giudici�

compe

tenti�a�cono

scere�sulle�stesse.�In�ogni�altro�caso�di�arbitrato�o�fattispe

cie�analoga�qu

ali�gli�arbitraggi,�pe

r�la�liquidazion

e�de

l�compe

nsi�si�app

licano�i�

parametri�previsti�per�l’attiv

ità�stragiudiziale,�sintetizzand

o,�que

sti�casi,�ipotesi�di�m

andato�a�transigere.�

L’art.�7,�p

oi,�ind

ica�che,�fermo�qu

anto�spe

cificatam

ente�dispo

sto�dalla�tabella�A�–�Avvocati,�ne

i�procedimen

ti�cautelari�o

vvero�speciali�ovvero�non

�con

tenziosi�

anche�qu

ando

�in�cam

era�di�con

siglio�o�davanti�al�giudice�tutelare,�il�com

penso�vien

e�liquidato�per�analogia�ai�param

etri�previsti�p

er�i�proced

imen

ti�diversi,�

ferm

e�le�re

gole�e�i�crite

ri�gen

erali�(artt.�1

�e�4).�

L’art.�8,�riprend

endo

�la�precede

nte�tariffa,�stabilisce�che

�nelle�con

troversie�di�lavoro�il�cui�valore�no

n�supe

ra�1.000

�euro,�il�com

penso�è�rido

tto�di�regola�fin

o�alla�

metà.�Si�tratta�di�un�parametro�orien

tativ

o�volto

�ad�assicurare�il�principio�costituzionale�di �accesso�alla�giustizia�per�la�tutela�di�posizioni�fo

ndam

entali�e�a�forte�

conn

otazione

�personalistica,�usualmen

te�con

nesse�a�situazioni�di�d

isparità�di�forze�tra�le

�parti�coinvolte

,�com

e�tali�considerate�sotto�vari�profili,�processuali�e

�sostanziali,�dall’ordinamen

to.�

Per�la�particolare�semplicità�seriale,�a�sua

�volta�con

nessa�a�on

eri�d

ella�finanza�pu

bblica,�si�è

�stabilito�(art.�9

),�che�il�compe

nso�pu

ò�essere�ridotto�fino

�alla�m

età�

nelle�con

troversie�pe

r�l’otten

imen

to�dell’ind

ennizzo�da

�irragion

evole�du

rata�del�processo�(le

gge�n.�89�de

l�200

1).�

Per�i�com

pensi�relativi�alle�prestazioni�svolte

�in�favore�di�soggetti�ammessi�al�gratuito

�patrocinio,�e�per�que

lle�a�esse�eq

uiparate�dal�testo�unico�delle�spe

se�di�

giustizia�di�cui�al�d

ecreto�del�Preside

nte�de

lla�Rep

ubblica�30

�maggio�20

02�n.�1

15�(si�pen

si�alle�prevision

i�di�cui�agli�artt.�115

,�116

,�117

�e�118

�del�testo�unico�in

�parola),�anch’essi�con

nessi�a�rilevanti�ricadute�erariali,�si�prevede

�che

�si�ten

ga�spe

cifico�conto�de

ll'incide

nza�de

gli�atti�assun

ti�rispetto�alla�posizione

�processuale�

Page 29: Dm compensi avvocati

12�

�della�persona

�dife

sa.�Q

uesta�men

zion

e�è�attualmen

te�con

tenu

ta�nell’art.�82�de

l�D.P.R.�n

.�115

�del�200

2�che,�però,�prevede

�rife

rimen

ti�no

n�più�fruibili�alle�tariffe.�

Restano�ferm

e�le�altre�ridu

zion

i�previste�dal�testo�unico�spe

se�di�giustizia�quale�que

lla�di�cui�all’articolo�13

0�di�tale�testo�no

rmativo,�che

�qui�si�e

sten

dono

�per�

omogen

eità�di�param

etro�anche

�al�settore�pen

ale.�

Si�spe

cifica�che�sebb

ene�ne

ll’individu

azione

�dei�param

etri�num

erici�per�i�compe

nsi�si�sia�partiti�da�un

�aggiornam

ento�della�tariffa�forense�de

l�200

4,�spe

cie�la�già�

eviden

ziata�fusion

e�de

lle�voci�d

i�ono

rario�con�qu

elle�dei�diritti,�e�la�prevision

e�de

lla�riduzione

�del�50%

�del�valore�med

io�di�liquidazion

e�de

i�com

pensi�anche

�in�

materia�pen

ale,�determina�in�ogni�caso�l’assen

za�di�riflessi�negativi�sulla�finanza�pu

bblica,�com

e�confermato�dalla�relazione

�tecnica�della�Direzione

�gen

erale�de

l�Bilancio�del�M

inistero�della�giustizia.�

L’art.�10�indica�che

�nel�caso�di�respo

nsabilità�processuale�ai�sen

si�dell’art.�96

�del�cod

ice�di�procedu

ra�civile,�ovvero,�comun

que,�nei�casi�d

’inam

missibilità�o�

improp

onibilità�o�improced

ibilità�della�dom

anda,�il�compe

nso�do

vuto�all’avvocato�del�soccombe

nte�è�rido

tto,�di�regola,�de

l�50

�per�cen

to.�La�ragione

�è�

chiaramen

te�relativa�all’esercizio�professionalm

ente�in

approp

riato�de

i�diritti�p

rocessuali.�Quanto�alle�pronu

nce�in�rito

,�sep

pure�risulta�rispo

nden

te�al�vero�che�

non�ne

cessariamen

te�potrebb

ero�essere�con

seguen

za�delle�premesse�professionali�appe

na�richiam

ate,�va�de

tto�che�l’o

rmai�con

solidato�diritto�vivente�esclud

e�po

ssano�andare�a�danno

�della�parte�i�mutam

enti�giurisprud

enziali,�po

sto�che�in�ipotesi�di�overruling�in�sen

so�proprio,�e

�cioè�processuale,�la�parte�viene

�rim

essa�

in�te

rmini�(Ca

ss.,�S.U.,�n.�151

44�del�201

1,�Cass.,�n.�304

2�de

l�201

2).�

Ͳ Fasi�e�parametri.�M

etodo�

L’art.�11�indica�i�crite

ri�di�determinazione

�del�com

penso�pe

r�l’attività

�giudiziale�civile,�amministrativa�e�tributaria,�in�relazion

e�alle�fasi.�

Si�ribadisce�che

�i�param

etri�spe

cifici�pe

r�la�determinazione

�del�com

penso�sono

�solo�di�regola�qu

elli�di�cui�alla�tabella�A�–�Avvocati.�Il�giud

ice�pu

ò�sempre�

diminuire�o�aum

entare�ulte

riormen

te�il�com

penso�in�con

side

razion

e�de

lle�circostanze�con

crete,�fe

rma�l’app

licazione

�delle�regole�e�de

i�criteri�gen

erali�di�cui�agli�

articoli�1�e�4.�

Si�spe

cifica�che�ne

lla�fase�di�studio�de

lla�con

troversia�sono

�com

presi,�solo�a�tito

lo�di�esempio:�l’esam

e�e�lo�studio�de

gli�atti�a

�seguito�della�con

sulta

zion

e�con�il�

cliente,�le�ispe

zion

i�dei�luoghi,�la�ricerca�de

i�docum

enti�e�la�con

seguen

te�relazione

�o�parere,�scritti�opp

ure�orali,�al�cliente,�precede

nti�la�costitu

zion

e�in�giudizio.�

Nella�fase�introd

uttiv

a�de

l�giudizio�sono

�com

presi,�sempre�a�titolo �di�esempio:�gli�atti�introd

uttiv

i�del�giudizio�e�di�costituzione

�in�giudizio�e�il�relativ

o�esam

e�inclusivo�di�que

llo�degli�allegati,�quali�ricorsi,�controricorsi,�citazion

i,�comparse,�chiam

ate�di�terzo,�mem

orie,�istanze,�impu

gnazioni,�le�relative�no

tificazioni,�

l’esame�de

lle�corrispon

denti�relate,�l’iscrizione

�a�ruo

lo,�il�versam

ento�del�con

tributo�un

ificato,�le�rinno

vazion

i�o�riassun

zion

i�della�dom

anda,�le�auten

tiche

�di�

firma�o�l’esame�de

lla�procura�notarile,�la�form

azione

�del�fascicolo�e�de

lla�posizione

�della�pratica�in�studio,�le�ulte

riori�con

sulta

zion

i�con

�il�cliente.�

Page 30: Dm compensi avvocati

13�

�Nella�fa

se�istruttoria�sono

�com

presi,�ancora�a�tito

lo�di�esempio:�le

�richieste�di�prova�o�con

trop

rova,�le�mem

orie�di�precisazion

e�o�integrazione

�delle�dom

ande

�o�

dei�motivi�d’im

pugnazione

,�eccezion

i�e�conclusion

i,�ovvero�m

eram

ente�illustrativ

e,�l’esame�de

gli�scritti�o�do

cumen

ti�de

lle�altre�parti�o�de

i�provvedimen

ti�giud

iziali�pron

unciati�n

el�corso�o�in

�fun

zion

e�de

l�giud

izio,�gli�adem

pimen

ti�o�le�prestazioni�con

nesse�ai�sud

detti�provvedimen

ti�giudiziali,�le�partecipazion

i�e�

assisten

ze�relative�ad

�attività

�istruttorie�o�altri�atti�anche

�con

nessi�n

el�corso�del�giudizio,�gli�atti�ne

cessari�p

er�la�fo

rmazione

�della�prova�o�del�m

ezzo�istruttorio�

anche�qu

ando

�dispo

sto�d’ufficio,�la�de

signazione

�di�con

sulenti�d

i�parte,�l’esame�de

lle�corrispon

denti�d

esignazion

i�delle�altre�parti,�l’esame�de

lle�ded

uzioni�dei�

consulen

ti�d’ufficio�o�delle�altre�parti,�la�notificazion

e�de

lle�dom

ande

�nuo

ve�o�di�altri�atti�nel�corso�del�giudizio�compresi�que

lli�al�con

tumace�ineren

ti�a�mezzi�di�

prova,�le�relative�richieste�di�cop

ie�al�cancelliere,�le

�istanze�al�giudice�in

�qualsiasi�fo

rma,�le�dichiarazioni�rese�ne

i�casi�previsti�dalla�legge,�le

�ded

uzioni�a�verbale,�

le�in

timazioni�dei�testim

oni,�comprese�le�notificazion

i�e�l’esam

e�de

lle�relative�relate,�gli�atti�comun

que�incide

ntali�com

prese�le�que

rele�di�falso�e�que

lli�in

eren

ti�

alla�verificazion

e�de

lle�scritture�private.�Al�fine �di�valutare�il�grado�di�com

plessità�della�fa

se�rileverann

o,�in

�particolare,�le�plurime�mem

orie�per�parte,�necessarie�

o�autorizzate�dal�giudice,�com

unqu

e�de

nominate�pu

rché

�non

�meram

ente�illustrativ

e,�ovvero�le�plurime�richieste�istruttorie�am

messe�per�ciascun

a�parte�e�le�

plurim

e�prove�assunte�pe

r�ciascuna

�parte.�Logicam

ente,�fase�rileva�ai�fini�d

ella�liqu

idazione

�del�com

penso�qu

ando

�effettiv

amen

te�svolta

,�secon

do�quanto�più�

sotto�si�dirà�in�aggiunta.�

� Nella�fase�de

cisoria�sono

�com

presi,�ferm

o�il�carattere�no

n�tassativo�de

ll’elen

cazion

e:�le

�precisazion

i�delle�con

clusioni�e�l’esam

e�di�que

lle�delle�altre�parti,�le�

mem

orie,�illustrative�o�conclusion

ali�anche�in�rep

lica,�com

preso�il�loro�dep

osito

�ed�esam

e,�la�discussion

e�orale,�sia�in�camera�di�con

siglio�che

�in�ud

ienza�

pubb

lica,�le�note�illustrative�accessorie�a�que

st’ultima,�la�red

azione

�e�il�dep

osito

�delle�note�spese,�l’esam

e�e�la�registrazione

�o�pub

blicazione

�del�provved

imen

to�

conclusivo

�del�giudizio,�com

prese�le�richieste�di�cop

ie�al�cancelliere,�il�ritiro�del�fascicolo,�l’iscrizione

�di�ipo

teca�giudiziale,�quale�precipitato�del�tito

lo�decisorio�

ottenu

to.�

Nella�fase�esecutiva,�fermo�qu

anto�previsto�ne

lla�richiam

ata�tabe

lla�A�–�Avvocati,�pe

r�l’atto�di�precetto�form

almen

te�estrane

o�all’esecuzion

e�in�sen

so�proprio,�

sono

�ricom

presi,�a�titolo�di�esempio:�la�disamina�de

l�titolo�esecutivo,�la�no

tificazione

�dello�stesso�un

itamen

te�al�precetto,�l’esame�de

lle�relative�relate,�il�

pignoram

ento�e�l’esam

e�de

l�relativo�verbale,�le

�iscrizioni,�trascrizion

i�e�ann

otazioni,�g

li�atti�d’interven

to,�le�ispe

zion

i�ipo

tecarie,�catastali,�l’esam

e�de

i�relativi�

atti,�le�assistenze�all’udien

za�o�agli�atti�esecutivi�di�qualsiasi�tipo

.�

� Ripren

dend

o�l’articolo�1�comma�3,�si�ribadisce�che

�il�com

penso�compren

de�ogni�attività

�accessoria,�quali,�a�tito

lo�di�e

sempio,�gli�accessi�agli�u

ffici�p

ubblici,�le�

trasferte,�la�corrispon

denza�anche�telefonica�o�telem

atica�o�collegiale�con�il�cliente,�le

�attività

�con

nesse�a�on

eri�amministrativi�o

�fiscali,�le�session

i�per�rappo

rti�

con�colleghi,�ausiliari,�con

sulenti,�magistrati.�

Va�premesso�che

�–�com

e�si�torne

rà�a�sottolineare�–�il�com

ma�9�de

ll’art.�11�stabilisce�che,�ferma�la�sud

division

e�in�fasi,�pe

r�le�con

troversie�il�cui�valore�supe

ra�

euro�1.500

.000

,00�il�giud

ice,�ten

uto�conto�de

i�valori�d

i�liquidazion

e�riferiti�di�regola�allo�scaglione

�precede

nte,�liqu

ida�il�compe

nso�tenu

to�con

to�natura�de

l�

Page 31: Dm compensi avvocati

14�

�proced

imen

to,�de

l�nu

mero�e�de

ll’im

portanza�delle�que

stioni�trattate,�del�pregio�de

ll’op

era�prestata,�de

i�risulta

ti�e�de

i�vantaggi,�anche�no

n�econ

omici,�

conseguiti�dal�cliente,�dell’eventuale�urgen

za�della�prestazione

.�I�param

etri�app

ena�indicati�si�app

licano�anche�ai�procedimen

ti�pe

r�ingiun

zion

e�oltre�tale�valore.�

L’articolo�chiude

�enu

nciand

o�che�pe

r�le�procedu

re�con

corsuali�si�app

licano�pe

r�analogia�i�parametri�previsti�per�la�fase�esecutiv

a�riferita�ai�ben

i�immob

ili.�

Nella�ricostruzione

�delle�fa

si�si�è�te

nuto�con

to�di�tutto�quanto�em

ergente�dalla�bozza�CNF�de

l�settembre�20

10�e�dai�lavori�del�correlativ

o�grup

po�di�studio.�

Que

ste�indicazion

i�son

o�po

i�que

lle�seguite�per�elabo

rare�i�parametri�num

erici�di�rife

rimen

to.�

Il�de

ttaglio

�del�procedimen

to�seguito�è�il�segue

nte.�

Si�è�assun

to�a�rife

rimen

to,�su�cui�tarare�gli�parametri�num

erici�(per�valore,�grado

�e�organo�di�giudizio),�lo�scaglione

�25.00

1Ͳ50

.000

�euro,�nei�procedimen

ti�

davanti�al�tribu

nale�di�p

rimo�grado�e�agli�organi�equ

iparati�d

ella�giustizia�tribu

taria.�Que

sto�scaglione

�ha�avuto�qu

ale�term

ine�di�rife

rimen

to,�p

er�la�precede

nte�

tariffa,�lo

�scaglione

,�pressoché

�sovrapp

onibile,�m

a�lievemen

te�diverso,�25.90

0,01

Ͳ51.70

0,00.�

Prima�fa

se:�studio.�

Nella�bozza�CNF�settem

bre�20

10�già�si�segnalava�che

�per�la�fa

se�di�studio�pu

ò�aversi�a�tipico�riferimen

to,�d

ella�precede

nte�tariffa,�le

�voci�d

i�ono

rario �(tabella�A�

preced

ente�tariffa)�studio�(n.�12),�con

sulta

zion

e�(n.�1

3)�e�ispe

zion

e�e�ricerca�di�luoghi�e�docum

enti�(n.�14).�G

li�im

porti�d

egli�on

orari,�increm

entati�come�sopra�si�

è�de

tto,�son

o�stati�som

mati�nel�loro�valore�med

io�(som

ma�di�m

inim

i�e�m

assimi,�division

e�pe

r�du

e),�per�un�totale�di�circa�1.148

.�La�prop

osta�CNF�settem

bre�20

10�

segnalava,�quale�diritto�(tabella�B�precede

nte�tariffa),�riferibile�a�tale�fase,�solo�que

llo�della�disam

ina�(n.�2),�ma�certam

ente�possono

�impu

tarsi�a

ltre�voci�di�

“diritto”�quali�consultazion

i�e�corrispon

denza�con�il�cliente�(nn.�21�e�22

).�

Il�valore�m

edio�di�liquidazion

e,�segue

ndo�i�crite

ri�m

etod

ologici�sopra�richiamati�(esclusion

e�di�dup

licità

�di�voci,�ragion

evolezza�dei�costi),�è�stato�così�

determ

inato�in�euro�1.20

0.�

Que

sto,�dun

que,�il�valore�med

io�di�liquidazion

e,�su�cui�o

rien

tativ

amen

te�ope

rare�le

�con

crete�de

term

inazioni�che

�son

o�esplicazione

�dei�param

etri�gen

erali.�Il�

valore�m

edio�di�riferimen

to�è�logicam

ente�rife

ribile�a�tutta�l’area�valoriale�de

lla�con

troversia�e�no

n�solo�alla�sua

�linea

�med

ia�(37

.500

�euro).�Il�valore�della�

controversia,�d

’altra�parte,�refluirà�sulla�con

creta�de

term

inazione

�della�liqu

idazione

,�quale�param

etro�gen

erale�–�e�qu

indi�unitamen

te�agli�altri�–

�di�cui�all’art.�4�

comma�2,�richiam

ato�infatti�espressam

ente�dall’art.�11�comma�1.��

Le�variazion

i�sul�valore �med

io�son

o�orientativam

ente�in

canalate,�d

alla�tabella�allegata�al�d

ecreto,�e

ntro�forbici�percentuali�come�si�diceva�no

n�inde

rogabili.�I�

relativ

i�moltip

licatori�p

ercentuali�de

lla�forbice�(pe

r�qu

esta�fase�da

�+60

%�e�Ͳ50

%)�sono

�stati�individu

ati�ten

endo

�con

to,�sem

pre�orientativam

ente,�d

ei�m

inim

i�e�

dei�m

assimi�degli�on

orari�coinvolti�ne

ll’elaborazione

.�

Page 32: Dm compensi avvocati

15�

�Seconda�fa

se:�introduzione.�

Qui�la�bozza�CNF�settem

bre�20

10�propo

neva�di�impu

tare�le�segue

nti�voci:�(ono

rari�di)�prep

arazione

�e�red

azione

�dell’atto�introd

uttiv

o�anche�in�rispo

sta�(ricorso,�

citazion

e,�com

parsa�di�rispo

sta)�(n.�15�tabe

lla�A�della�precede

nte�tariffa),�e

,�quanto�ai�diritti�(tabe

lla�B�precede

nte�tariffa):�d

omanda

�introd

uttiv

a,�com

parsa�di�

risposta�e/o�interven

to�(n

.�3),�rinn

ovazione

�o�riassun

zion

e�de

lla�dom

anda

�(n.�4),�chiamata�di�terzo�in

�causa�(n

.�5),�autentica�di�firm

a�(n.�6),�esam

e�de

ll’even

tuale�

procura�no

tarile�(n.�7),�versam

ento�del�con

tributo�un

ificato�(n.�8),�iscrizione

�della�causa�a�ruo

lo�(n.�9),�ovvero�costituzione

�in�giud

izio�(n.�10),�esam

e�di�

provvedimen

ti�giud

iziali�relativ

i�(n.�15,�com

e�qu

elli�riferibili�al�decreto�di�fissazion

e�de

ll’ud

ienza�o�di�suo

�differim

ento�o�di�autorizzazion

e�alla�chiam

ata�prim

a�de

ll’ud

ienza),�la�formazione

�del�fascicolo�(n.�18),�le�(ulteriori)�consultazion

i�con�il�cliente�(n.�21

),�la�notifica�di�ogni�atto�e�il�relativ

o�esam

e�(n.�23

�e�n.�24

),�l’eventuale�richiesta�di�d

ocum

enti�(n.�29

).�Pu

ò�aggiun

gersi�l’esame�de

lla�costituzione

�in�giudizio�avversaria�ricon

ducibile�alla�voce�n.�11�de

lla�tabella�A�della�

preced

ente�ta

riffa.�

Seguen

do�lo

�stesso�metod

o�sia�qu

anto�agli�o

norari�(med

ia:�5

20�euro)�sia�in

�fun

zion

e�de

ll’un

icità

�del�com

penso,�con

�esclusion

e�di�ogni�d

uplicazione

�a�qualsiasi�

titolo�(voce�n.�3�della�tabella�B�e�n.�15

�della�tabella�A);�sia�in�fun

zion

e�de

lla�ragione

volezza�de

l�parametro�num

erico,�si�è�de

term

inato�il�valore�m

edio�di�

liquidazion

e�in�600

�euro.�

Va�ten

uto�conto�che,�lo

gicamen

te,�m

olte�delle�voci�d

i�diritto�sopra�elen

cate,�a

tten

gono

�alla�com

plessità�della�fase,�e�quind

i�restano

�assorbite�dal�m

argine

�di�

oscillazion

e�de

l�valore�med

io�di�liquidazion

e�(pluralità�di�notifiche,�rinno

vazion

e�de

lla�cita

zion

e).�

Deve�considerarsi,�inoltre,�che

�l’unicità�del�com

penso�compo

rta�l’assoggettam

ento�del�valore�med

io�di�liquidazion

e�ai�m

oltip

licatori�ineren

ti�alla�forbice�

orientativa�abbinata,�con

tro�la�natura�fissa�dei�precede

nti�diritti.�

Per�la�forbice�delle�oscillazioni�si�è

�ten

uto�conto,�orien

tativ

amen

te,�d

el�m

argine

�di�o

scillazione

�proprio�dei�m

inim

i�e�dei�m

assimi�d

ella�precede

nte�tariffa�pe

r�la�

voce�di�ono

rario�rilevante�(n.�15�de

lla�ta

bella�A�della�precede

nte�tariffa):�d

i�qui�le�percentuali�di�increm

ento�e�dim

inuzione

�del�60%

�e�del�50%

Terza�fa

se:�istruzione.�

Ripren

dend

o�e�svilupp

ando

�anche

�per�que

sta�fase�la

�bozza�CNF�settem

bre�20

10,�si�è

�con

side

rata,�in�consegue

nza,�l’im

putazion

e�de

lle�voci�d

i�ono

rario�riferibili�

alle�m

emorie�e�assistenze�alla�prova�(n.�18�e�n.�17),�e,�tipicam

ente,�qu

anto�ai�diritti�(tabella�B�della�precede

nte�tariffa),�le�voci�relativ

e�a:�esame �di�scritti�

difensivi�anteriori�alla�pronu

ncia�di�ordinanze�e�senten

ze�(n.�11),�de

lla�docum

entazion

e�prod

otta�dalla�con

trop

arte�nella�stessa�cornice�tempo

rale�(n.�12),�

istanze,�ricorsi�o�sim

ili�(n.�14),�esam

e�de

i�provvedimen

ti�giud

iziali�(dispo

sitiv

o)�interlocutori�(n.�15),�dichiarazion

i�rese�nei�casi�previsti�dalla�legge�(n.�17),�

assisten

za�alla�parte�com

parsa�davanti�al�giudice�(n

.�20),�notifica�e�relativo�esam

e�(n.�23�e�n.�24),�esame�de

ll’interrogatorio�fo

rmale�o�no

n�form

ale�de

lla�parte�(n

.�36

),�e�le�altre�voci�relative�ai�m

ezzi�istruttori,�com

e�le�intim

azioni�di�testi�o�le�designazion

i�di�con

sulenti�di�parte�(n

n.�26,�27,�28).�

Page 33: Dm compensi avvocati

16�

�L’art.�11,�com

ma�5,�pen

ultim

o�e�ultim

o�pe

riod

o,�stabiliscono

,�com

e�anticipato,�che

�«al�fine

�di�valutare�il�grado�di�com

plessità�della�fa

se�rilevano

,�in�particolare,�

le�plurime�mem

orie�per�parte,�ne

cessarie�o�autorizzate�dal�giudice,�comun

que�de

nominate�ma�no

n�meram

ente�illustrativ

e,�ovvero�le�plurime�richieste�

istruttorie�am

messe�per�ciascun

a�parte�e�le�plurime�prove�assunte�pe

r�ciascuna

�parte.�La�fase�rileva�ai�fin

i�de

lla�liquidazion

e�de

l�compe

nso�qu

ando

�effettivam

ente�svolta

».�

� Ne�consegue

�che

�la�fa

se�può

�mancare�del�tutto,�com

e�ne

lle�cause�esclusivamen

te�in

�diritto,�o�può

�ridursi�al�m

inim

o�qu

ando

�manchino�mem

orie�o�assun

zion

i�di�

prove�costitu

ende

,�come�ne

lle�cause�docum

entali,�o�quand

o,�tipicam

ente,�le�stesse�mem

orie�o�assun

zion

i�non

�siano

�plurime�pe

r�ciascuna

�parte.�Dal�che

�la�

particolare�semplicità

�delle�cause�con

tumaciali.�

� Ciò�che�rileva�è�dato,�com

unqu

e,�dalle�attività

�dife

nsive�ne

cessarie�per�le

gge�o�ad

�avviso�de

l�giudice�(incluse�pe

rtanto,�e�tip

icam

ente,�qu

elle�con

seguen

ti�a�

even

ti�processuali�incide

ntali,�qu

ali�qu

erele�di�falso�o�verificazion

i�di�scritture�private�qu

ando

,�appu

nto,�non

�attivate�in�via�principale),�e�le�assistenze�alle�

assunzioni�probatorie.�

� Pren

dend

o�spun

to�m

a�senza�vincoli�dal�sistema�de

lle�precede

nti�tariffe,�ai�fini�della�determinazione

�del�param

etro�dato�dal�valore�med

io�di�liquidazion

e�si�son

o�qu

indi�con

side

rate�tre�compo

nenti:�un

’udien

za�di�trattazione

�e�un’assunzione

�istruttoria�pe

r�parte.�

Su�que

sto�è�parametrata�una

�forbice�orientativa�più�am

pia�rispetto�alle�altre�fasi�(+

150%

,�Ͳ70

%)�p

er�l’ob

iettiva�presen

za�di�una

�più�ampia�gamma�di�variabili.�

La�m

edia�delle�voci�d

i�ono

rario�aggiornato�delle�voci�n

n.�16�e�17

,�porta�al�risultato�di�1.165

�euro.�Alla�lu

ce�delle�voci�relative�a�diritti,�no

n�sovrappo

nibili,�quali�

l’esame�de

lle�ded

uzioni�avversarie,�e�dei�criteri�sop

ra�discussi,�si�è�rite

nuto�ragione

vole�integrare�qu

esto�valore�med

io�di�liquidazion

e�a�1.20

0�eu

ro,�sim

metrico�

a�qu

ello�proprio�della�fase�di�studio,�sep

pure�m

aggiormen

te�soggetto�a�mod

ificazion

i�parametriche�pe

r�i�motivi�de

tti.�La�fase�introd

uttiv

a,�d’altra�parte,�

costitu

isce,�rispe

tto�alle�fa

si�di�studio�e�istruttoria,�rispe

ttivam

ente�un�precipita

to�e�una

�premessa.�

Quarta�fa

se:�d

ecisione.�

Stesso�m

etod

o�di�elabo

razion

e�è�stato�seguito

�per�il�param

etro�num

erico�de

lla�fase�decisionale.�

Le�voci�d

i�ono

rario�de

lla�precede

nte�tariffa�sono

�relative�all’udien

za,�a

lla�red

azione

�delle�dife

se�con

clusive,�dirette�e�in

�rep

lica,�e�alla�discussione

,�in�ud

ienza�

pubb

lica�o�camera�di�con

siglio�(nn

.�16

,�19

�e�20�de

lla�tabella�A),�cui�p

uò�aggiungersi�l’iscrizione

�d’ipoteca�giud

iziale�quale�atto�che�accede

�direttamen

te�alla�

tutela�ineren

te�al�provved

imen

to�finale�otten

uto�dalla�parte�(n

.� 53).�

Page 34: Dm compensi avvocati

17�

�Sui�diritti�la�bo

zza�CN

F�settem

bre�20

10�im

puta�le�segue

nti�voci:�precisazione

�delle�con

clusioni�(n

.�38,�ta

bella�B),�e�relativ

o�esam

e�di�que

lle�di�con

trop

arte�(n

.�39),�

redazion

e�de

lla�nota�spese�(n.�4

0),�registrazione

�della�sen

tenza�(n.�4

2),�e

same�de

l�dispo

sitiv

o�e�de

l�testo�in

tegrale�de

l�provved

imen

to�giurisdizionale�(nn

.�16�e�

16),�partecipazione

�all’ud

ienza�(n.�1

9),�richiesta�di�cop

ie�(n

.�30),�d

eposito

�atti�in�cancelleria�(n.�3

1),�ritiro�del�fascicolo�(n

.�32),�iscrizion

e�ne

l�F.A.L.�(n.�34)�e�ogni�

altra�registrazion

e�(n.�33).�

Si�è�rite

nuto�ragione

vole�assum

ere�a�riferimen

to�la�più�scansion

ata�discussion

e�scritta,�facen

do�la�med

ia�degli�on

orari�relativ

i�all’udien

za�e�alle�dife

se,�e�

aggiun

gend

o�le�voci�d

ei�diritti�n

on�rite

nuti�assorbiti,�q

uali�la�precisazion

e�e�l’esame�de

lle�con

clusioni�avversarie�e�la�registrazione

�della�sen

tenza,�otten

endo

�la�

somma�di�circa�1.600

�euro�(arroton

damen

to�da�1.61

6,5�eu

ro).�D’altra�parte,�con

side

rand

o�che�pe

r�la�discussione

�orale�la�tariffa�preced

ente�stabiliva�costi�

inferiori,�anche�se�la�stessa�pu

ò�essere�precedu

ta�da�no

te�illustrativ

e�fin

ali�(tip

icam

ente�previste�dall’art.�429

,�secon

do�com

ma,�c.p.c.)�e�pu

ò�vede

re�autorizzate�

repliche

,�si�è�rite

nuto�ragione

vole�assum

ere�a�valore�m

edio�di�liquidazion

e�il�parametro�num

erico�di�1.500

�euro.�

Per�la�fo

rbice�di�oscillazione

�si�è�ten

uto �conto,�orien

tativ

amen

te,�d

el�m

argine

�di�oscillazione

�degli�on

orari�della�precede

nte�tariffa,�individu

ando

�gli�increm

enti�e�

le�dim

inuzioni�di�regola�op

erabili�in

�+60

%�e�Ͳ5

0%,�in�simmetria�con�le�fasi�di�studio�e�introd

uzione

.�

Quinta�fa

se:�esecuzione.�

Per�l’esecuzion

e�nu

lla�in

dicava�la

�bozza�CNF�settem

bre�20

10,�m

a�si�son

o�assunte�a�riferimen

to�le

�voci�d

i�ono

rario�sub�n.�54��e�55�de

lla�tabella�A,�e

�le�voci�d

i�diritti�nn.�46Ͳ74

�della�ta

bella�B.�

Si�è�quind

i�considerata�la�m

edia�degli�on

orari�im

mob

iliari�(870

�euro)�e�il�maggior�peso�specifico�che

�in�qu

esta�fase�assumon

o�i�singoli�atti�richiesti�dalla�

sequ

enza�esecutiv

a.�

Simulando

�un’ipotesi�sem

plificata�di�p

rocedimen

to�esecutiv

o�im

mob

iliare,�con

�unicità�di�voci�q

uanto�ai�certificati�o

�alle�ispe

zion

i�ipo

tecarie�o�catastali,�senza�

pluralità

�di�esecutati�e�senza�interven

ti�(e�fe

rmo�restando

�che

�l’even

tuale�incide

nte�cognitivo

�opp

ostiv

o�resta�estraneo

�alla�fa

se,�quale�m

omen

to�di�auton

oma�e�

prop

ria,�sep

pur�conn

essa,�cognizion

e),�con

�esito�di�ven

dita�e�distribuzione

�del�ricavato�su�progetto�am

iche

vole,�si�è

�otten

uta�l’ulte

riore�somma�(da�sommare�

alla�precede

nte)�di�circa�1.071

��euro.�

Anche

�con

side

rand

o�il�parziale�assorbimen

to�che

�pure�pe

r�le�altre�fasi�ha�de

term

inato�l’unicità�del�com

penso,�si�è

�quind

i�rite

nuto�ragione

vole�in

dividu

are�il�

valore�di�1.800

�euro�pe

r�i�procedimen

ti�aven

ti�ad

�oggetto�im

mob

ili.�

Considerando

�il�m

argine

�di�variazione

�degli�on

orari�pe

r�le�procedu

re�esecutiv

e�mob

iliari�(sub

�VII�de

lla�tabella�B�della�precede

nte�tariffa),�si�è�in

dividu

ato�il�

valore�m

edio�di�liquidazion

e�pe

r�qu

esta�ipotesi�in�80

0�eu

ro�con

�un�ulteriore�conten

imen

to�correlato�alla�usuale�natura�di�que

ste�proced

ure�esecutive.�

Page 35: Dm compensi avvocati

18�

�Non

�si�è�ritenu

ta�di�fare�distin

zion

e�con�le�ipo

tesi�di�be

ni�m

obili�registrati,�lasciand

o�reflu

ire�qu

esta�com

pone

nte�ne

lla�com

plessità�e�impo

rtanza�della�

prestazion

e�correlata�al�suo

�oggetto.�

Anche

�in�que

sto�caso�la�fo

rbice�di�oscillazione

,�sim

metrica�a�que

lla�delle�fa

si�di�cognizion

e�eccettuata�la�peculiarità�istruttoria�(+60

%�e�Ͳ5

0%),�è�stata�individu

ata�

tene

ndo�conto�anche�di�que

lla�della�precede

nte�tariffa�pe

r�gli�ono

rari.�

Ope

rand

o�alcune

�sem

plici�sim

ulazioni�rispe

tto�allo�scaglione

,�ne

�emerge,�ad

�esempio,�che

�rispe

tto�al�valore�med

io�della�con

troversia,�37.50

0�eu

ro,�il�valore�

med

io�di�liquidazion

e�pu

ò�essere�portato,�d

alla�forbice�sia�pure�no

n�inde

rogabile,�sino�a�7.20

0�eu

ro,�che

�corrispon

dono

�al�1

9,2%

�del�valore�conteso,�di�p

oco�

inferiore�alla�percentuale�che

�gli�indici�doing

�business�de

lla�Banca�m

ondiale�indicano

�essere�attualmen

te�il�rappo

rto�med

io�pon

derale,�in�Italia,�tra�costi�legali�

concretamen

te�sosten

uti,�

e�valore�de

l�be

ne�oggetto�

della�lite�

giud

iziaria,�in�ipotesi�

di�no

n�im

pugnazione

�di�merito

,�ossia�

il�21

,8%�

(http://www.doingbu

sine

ss.org/ ,�

pagine

�ufficiali,�

sub�

“data”,�

“enforcing

�contracts”,�

“Italy”,�

alla�

sottop

agina:�

http://w

ww.doingbu

sine

ss.org/data/exploreecono

mies/ita

ly/enforcing

Ͳcon

tracts/).�

Da�qu

esti�indici�emerge�che

�si�tratta�di�un�rapp

orto�m

arcatamen

te�sup

eriore�rispe

tto�a�qu

ello�di�aree�contigue

�quali�Francia�(17,4%

)�Germania�(1

4,4%

)�Spagna�

(17,2%

).�

Naturalmen

te�lo

�scaglione

�qui�assun

to�a�rife

rimen

to�dell’impianto�(p

er�que

sto�confrontabile�con

cettualm

ente�con

�il�valore�po

nderale�do

ing�bu

sine

ss)�p

ermette�

di�sup

erare�la�percentuale�rispe

tto�a�un

a�controversia�di�valore�corrispo

nden

te�al�m

inim

o�de

llo�scaglione

�stesso,�m

a�l’ipo

tesi�che

�in�que

sto�caso�si�liquidino

�compe

nsi�previsti�sia�pure�orientativam

ente�com

e�massimi,�iscrivereb

be�la�fattispe

cie�in�un’area

�di�eccezionalità�estranea

�alla�logica�del�con

fron

to�in

�parola.�

Altri�scaglioni�

Determinati�i�valori�m

edi�di�rife

rimen

to�e�le�oscillazion

i�orientative,�per�lo�scaglione

�di�riferimen

to,�si�son

o�individu

ati�gli�altri�scaglioni�fino�all’ultimo,�di�

1.50

0.00

0,00

�di�euro,�oltre�cui�non

�si�son

o�stabiliti�parametri�num

erici�per�i�motivi�sop

ra�accen

nati�e�che�vengon

o�qu

i�ripresi.�

Le�aree�valoriali�sono

�state�ind

ividuate�in�mod

o�molto�più�ampio�rispetto�alla�precede

nte�tariffa,�proprio�perché�si�tratta�di�param

etri�di�riferimen

to�per�

l’attività

�di�liquidazion

e�giud

iziale,�e

�non

�dell’app

licazione

�di�rigide�griglie�ta

riffarie.�

Per�individu

are�un

a�prop

orzion

ata�variazione

�dei�singoli�valori�m

edi�di�liquidazion

e,�p

er�le�altre�macro�aree�valoriali�(scaglioni),�

è�stata�considerata,�

orientativam

ente,�con

�arroton

damen

ti,�la�percentuale�di�variazion

e�prevista�dalla�precede

nte�tariffa�rispetto�alle�voci�di�ono

rario�im

putate�alla�fa

se�di�studio,�il�

cui�pe

so�spe

cifico�

è�certam

ente�m

aggiore,�e

�cioè�più�

qualificante,�p

osto�il�riferimen

to�all’intera�impo

stazione

�gestoria,�sul�p

iano

�professionale,�de

lla�

controversia.�

Page 36: Dm compensi avvocati

19�

�Per�lo�scaglione

�fino

�a�25.00

0�eu

ro��si�è

�individu

ata�un

a�diminuzione

�del�55%

�circa�del�valore�med

io�di�liquidazion

e,�con

�un�conten

imen

to�dei�costi�rispetto�alla�

percen

tuale�rigidamen

te�risultante�dalla�impo

stazione

�sop

ra�riportata�(di�circa�il�50%),�in�fun

zion

e�de

l�principio�di�propo

rzionalità�e�accesso�alla�tutela�

giurisdizion

ale.�

Per�la�fa

se�esecutiv

a�di�que

sto�scaglione

�non

�si�è�ope

rato�il�sud

detto�conten

imen

to�per�m

antene

re�il�com

penso�profession

ale�in�termini�propo

rzionati�all’ope

ra�

complessivamen

te�e�usualmen

te�necessaria.�

Per�lo�stesso�motivo�(in

versam

ente�ope

rante)�si�sono

�ope

rati�lievi�con

tenimen

ti�de

i�valori�m

edi�di�liquidazion

e�riferiti�alle�fasi�esecutive�de

gli�scaglioni�

successivi.�Si�è�te

nuto�anche

�con

to�del�fa

tto�che�i�sop

ra�ricordati�indici�doing

�business�segnalano�un

a�pe

rcen

tuale�di�costi�esecutivi,�in�Italia,�del�5.2%,�che

,�per�lo

�scaglione

�di�rife

rimen

to,�n

el�caso�di�ben

i�immob

ili,�p

orterebb

e,�rispe

tto�al�valore�med

io�della�con

troversia�ne

llo�scaglione

,�all’im

porto�di�1.920

�euro�contro�i�

1.80

0�fissati.�

Per�lo�scaglione

�tra�50

.001

�e�100

.000

�euro,�allo

�stesso�mod

o,�si�è�quind

i�com

putato�un�aumen

to�di�circa�il�65%

,�sem

pre�rispetto�allo

�scaglione

�di�rife

rimen

to.�

Per�lo�scaglione

�tra�100

.001

�e�500

.000

�euro�si�è�com

putato�un�aumen

to�di�circa�il�170

%,�rispe

tto�allo�scaglione

�di �rife

rimen

to.�È

�stata�con

tenu

ta�la

�forbice�in

�aumen

to�per�la�fase�istruttoria,�in

�funzione

�del�principio�di�ragione

volezza�de

i�costi.�

Per�lo�scaglione

�tra�500

.001

�e�1.500

.000

,00�di�euro�si�è�com

putato�un�aumen

to�di�circa�il�350

%,�rispe

tto�allo�scaglione

�di�rife

rimen

to.�È

�stata�ulte

riormen

te�

conten

uta�la�fo

rbice�in�aum

ento�per�la�fa

se�istruttoria,�in

�funzione

�del�principio�di�ragione

volezza�de

i�costi.�

Va�nuo

vamen

te�sottolineato�che

�in�tutti�i�casi�son

o�stati�ope

rati�de

gli�aggiustam

enti�tene

ndo�conto�che�le�percentuali�sopra�citate�son

o�solamen

te�orien

tativ

e,�

quali�param

etri,�sia�pure�nu

merici.�

Gli�stessi�param

etri�percentuali,�d’altra�parte,�son

o�stati�utilizzati,�com

e�tali,�per�un’adeguata�propo

rzione

�dei�valori�relativi�alle�m

agistrature�supe

riori.�

Come�si�diceva,�non

�si�è�ope

rata�la�propo

rzione

�per�l’area

�valoriale�sup

eriore�a�1.500

.000

,00�di�euro�(che

�era�pur�possibile�tradurre�in

�una

�percentuale�destin

ata�

a�moltip

licarsi�per�il�valore�crescente�de

lla�con

troversia�come�pe

r�lo�scaglione

�sup

eriore�ai�5.164

.600

,00�de

lla�precede

nte�tariffa),�posto�che

�in�ta

l�caso�po

tranno

�op

erare�più�approp

riatam

ente�rispe

tto�al�caso�concreto�i�param

etri�gen

erali,�tenu

to�logicam

ente�con

to�dei�valori�med

i�di�liquidazion

e�de

llo�scaglione

�preced

ente.�La�pe

rcen

tuale,�infatti,�irrigidisce�il�parametro�num

erico�e�si�pon

e�in�frizione

�con

�il�con

cetto�di�valore�med

io�di�liquidazion

e.�

Per�le�con

troversie�di�valore�inde

term

inato�o�inde

term

inabile�il�parametro�num

erico�si�rife

risce,�coe

rentem

ente�alla�logica�de

ll’im

pianto,�allo�scaglione

�di�

riferimen

to,�con

�ampi�m

argini�di�incremen

to�e�dim

inuzione

�del�valore�med

io�di�liquidazion

e�(+15

0%,�Ͳ50

%).�

Giudice�di�pace�

Page 37: Dm compensi avvocati

20�

�Per�le�con

troversie�davanti�al�giudice�di�pace�si�è�seguito

�lo�stesso�m

etod

o,�ope

rand

o�un

a�distinzion

e�pe

r�qu

elle�entro�i�5.000

�euro,�data�la�com

petenza�

gene

rale�(su�be

ni�m

obili)�p

er�valore�di�que

sto�organo

�giurisdizionale�(art.�7

�primo�comma�c.p.c.).�

Rispetto�a�que

sto�scaglione

�si�son

o�op

erati�analoghi�rappo

rti�alla�precede

nte�tariffa,�con

side

rand

o�la�m

edia�pon

derale�(med

ia�della�m

edia)�de

gli�scaglioni�tra�

600�eu

ro�e�2.600

�euro,�e�poi�la

�stessa�med

ia�con

�i�valori�dello�scaglione

�davanti�al�tribu

nale�fino�a�5.20

0�eu

ro,�con

�con

seguen

ti�tempe

ramen

ti�in�fun

zion

e�di�

prop

orzion

alità

�e�con

seguen

te�accesso�alla�giustizia.�

Esem

pio:�per�la�fa

se�di�studio,�la�m

edia�(con

�arroton

damen

ti�de

i�decim

ali)�pe

r�le�voci�di�o

norario�nn

.�2,�3

�e�4�della�tabella�A�(sub

�I)�della�precede

nte�tariffa,�dà,�

per�gli�scaglioni�da�60

0�a�2.60

0�eu

ro,�l’im

porto�di�euro�20

7;�m

entre�la�m

edia�delle�corrispon

denti�voci�p

er�le

�con

troversie�davanti�al�tribu

nale�(n

n.�12,�13�e�14

)�pe

r�lo�scaglione

�fino

�a�5.200

�euro,�dà�215�eu

ro.�La�med

ia�pon

derale�sop

ra�m

enzion

ata�è�di�euro�21

1.�Di�q

ui,�con

side

rand

o�le�voci�d

i�diritto�im

putabili�anche�se�

in�parziale�assorbim

ento�in

�funzione

�dell’unicità�del�com

penso�(v.�sop

ra�per�la�fa

se�di�studio�davanti�al�tribu

nale),�e�l’assorbimen

to�della�voce�(unica:�n

.�1)�p

er�le�

controversie�fino�a�60

0�eu

ro�davanti�al�giudice�di�p

ace,�è�stato�rite

nuto�ragione

vole�determinare�l’impo

rto,�per�la

�fase�di�studio�davanti�a

�que

sto�giud

ice,�di�

euro�300

.�

Rispetto�alle�sim

metrie�prop

orzion

ali�de

i�valori�m

edi�di�liquidazion

e�pe

r�lo�scaglione

�di�riferimen

to�davanti�al�tribu

nale,�em

erge�una

�differen

za�per�la�fase�

decisoria,�che

�però�è�la�con

seguen

za�dei�valori�delle�voci�di�ono

rario�corrispo

nden

ti�davanti�al�giudice�di�pace�(spe

cie�la�n.�9).�Differen

za�che

�del�resto,�e

�infatti,�

perm

ette�di�m

antene

re�una

�ragione

volezza�de

i�costi�rispetto�al�valore�e�alla�tipologia�della�con

troversia�(si�noti�che

�la�som

matoria�è�di�1.150

�euro�pe

r�un

�valore�

med

io�della�con

troversia�di�2.500

�euro,�sia�pure�diminuibile�fino

�a�m

eno�de

lla�m

età�in�fu

nzione

�delle�fo

rbici�orien

tativ

e).�

Le�forbici�son

o�state�conten

ute�in�fun

zion

e�de

i�principi�sop

ra�richiam

ati�d

i�propo

rzionalità�e�accesso�alla�giustizia:�son

o�stati�q

uind

i�con

tenu

ti�gli�incremen

ti�e�

aumen

tate�le�dim

inuzioni.�

Per�lo�scaglione

�oltre�i�5.00

0�eu

ro�si�è�prevista�una

�dim

inuzione

�del�40%

,�rispetto�al�valore�m

edio�di�liquidazion

e�de

llo�scaglione

�di�riferimen

to�davanti�al�

tribun

ale,�te

nend

o�conto�de

lla�propo

rzione

�con

�i�valori�dello�scaglione

�precede

nte�davanti�al�giudice�di�pace.�

Corte�di�appello,�organi�di�giustizia�tributaria�di�secondo�grado,�organi�di�giustizia�amministrativa�e�contabile�di�primo�grado�

SI�è�stabilito�un

�increm

ento�del�20%

�del�valore�med

io�di�liquidazion

e�rispetto�al�corrispon

dente�scaglione

�davanti�al�tribu

nale,�ten

uto�conto,�orien

tativ

amen

te,�

dei�valori�m

edi�di�liquidazion

e�davanti�a�qu

est’ultim

o�ma�anche�di�que

lli�fissati�

per�le�prestazioni�davanti�

alle�m

agistrature�supe

riori,�e�considerate�le�

prop

orzion

i�risultanti�dalla�precede

nte�tariffa�(ad�esem

pio,�per�la�fa

se�di�studio,�le�corrispon

denti�voci�degli�on

orari�segnalavano

�un�increm

ento,�n

ello�scaglione

�di�rife

rimen

to,�del�23%

�circa).�

Page 38: Dm compensi avvocati

21�

�Si�son

o�accomun

ati,�alle�corti�di�app

ello�ordinarie,�gli�organi�di�giurisdizione

�amministrativa�e�contabile�di�primo�grado�sia�in�con

side

razion

e�de

i�valori�m

edi�della�

preced

ente�ta

bella�sia�data�la�sovrapp

onibile�com

petenza�territo

riale�e�consegue

nte�rilevanza�de

gli�stessi.�

Suprema�Corte�di�cassazione,�m

agistrature�superiori,�compreso�il�tribunale�di�prima�istanza�dell’U

nione�europea

Si�son

o�individu

ati�valori�m

edi�di�liquidazion

e�tene

ndo�conto�sia�de

i�valori�m

edi�risulta

nti�dalla�precede

nte�tabe

lla�sia�dei�valori�med

i�orientativi�de

lla�

liquidazion

e�de

l�com

penso�second

o�il�presen

te�decreto.�

Si�è�in

crem

entata�la

�forbice�alta

�relativa�alla�fase�di�studio�e�di�discussione

,�posto�il�valore�aggiun

to�dato�dalla�natura�de

ll’organo

�giurisdizionale�nazionale�di�

ultim

a�istanza,�e�di�que

lli�a�que

sti�fini�equ

iparabili,�e

�il�peso�specifico,�in�rapp

orto�a�ta

li�giud

izi,�de

lla�fase�di�studio�e�di�discussione

�finale.�

Procedim

ento�per�ingiunzione�

Stante�la

�sua

�peculiare�natura,�e�in

�con

tinuità�con

�la�precede

nte�tariffa,�son

o�stati�ind

ividuati�valori�orien

tativ

i�forfettari�p

er�il�procedimen

to�in

�parola,�ten

uto�

conto�di�que

lli�stabiliti�nel�D.M

.�n.�127

�del�200

4.�

Precetto�

Attesa�la�natura�pe

culiare�dell’atto,�che

�prevede

�un’autoliquidazion

e�da

�parte�dell’istante,�si�è

�procedu

to�in

�mod

o�analogo�alla�fa

ttispe

cie�ingiun

tiva,�anche

�qui�

in�con

tinuità�con

�la�precede

nte�tariffa �e�tene

ndo�conto�de

i�relativi�valori�m

edi.�

Procedim

ento�di�espropriazione�presso�te

rzi�e�per�consegna�o�rilascio�

Tenu

to�con

to�della�peculiare�sem

plicità

�di�tali�p

rocedimen

ti�e�anche�in�que

sto�caso�in

�con

tinuità�con

cettuale,�in�parte�qu

a,�con

�la�precede

nte�tariffa,�è�stata�

stabilita�una

�dim

inuzione

�del�10%

�del�valore�med

io�di�liquidazion

e�relativ

o�ai�procedimen

ti�esecutivi�m

obiliari,�con�i�m

edesim

i�aum

enti�e�diminuzioni.�

Affari�ta

volari�

Tenu

to�con

to�della�peculiare�natura�di�tali�proced

imen

ti�e�anche�in�que

sto�caso�in�continuità�con

cettuale,�in�parte�qua,�con�la�precede

nte�tariffa,�è�stata�

stabilita�una

�dim

inuzione

�del�20%

�del�valore�med

io�di�liquidazion

e�relativ

o�ai�procedimen

ti�esecutivi�m

obiliari,�con�i�m

edesim

i�aum

enti�e�diminuzioni.�

Attività�penale�

Per�l’attività

�giudiziale�pe

nale�è�stato�seguito�il�m

edesim

o�metod

o.�

Page 39: Dm compensi avvocati

22�

�L’attiv

ità�in�parola�è�distin

ta�nelle�segue

nti�fasi:�fase�di�stud

io;�fase�di�introd

uzione

�del�procedimen

to;�fase�istruttoria�procedimen

tale�o�processuale;�fase�

decision

ale;�fa

se�esecutiv

a.�

Si�stabilisce�che

�se�il�proced

imen

to�o�il�processo�no

n�vengon

o�po

rtati�a

�termine�pe

r�qu

alsiasi�m

otivo�o�sopravvengon

o�cause�estin

tive�de

l�reato,�l’avvocato�ha

�diritto�al�com

penso�pe

r�l’ope

ra�effettiv

amen

te�svolta

.�La�no

rma�ripe

te�que

lla�gen

erale�(art.�1

�com

ma�5)�con

�l’im

portante�rife

rimen

to�all’estin

zion

e�de

l�reato.�

Il�comma�2�de

ll’art.�11�specifica�che

�nella�liqu

idazione

�il�giudice�deve�tene

re�con

to�della�natura,�com

plessità�e�gravità�del�procedimen

to�o�del�processo,�delle�

contestazion

i�e�de

lle�impu

tazion

i,�de

l�pregio�dell’ope

ra�prestata,�del�num

ero�e�de

ll’im

portanza�delle�que

stioni�trattate,�anche

�a�seguito�di�riun

ione

�dei�

proced

imen

ti�o�de

i�processi,�de

ll’even

tuale�urgenza�de

lla�prestazione

.�A�que

sti�fini�si�terrà�con

to�di�tutte�le

�particolari�circostanze�del�caso,�quali,�a�tito

lo�di�

esem

pio,�il�num

ero�de

i�docum

enti�da

�esaminare,�l’em

ission

e�di�ordinanze�di�app

licazione

�di�m

isure�cautelari,�l’entità

�econo

mica�e�l’impo

rtanza�degli�interessi�

coinvolti,�la�costituzione

�di�parte�civile,�la�con

tinuità,�la�frequ

enza,�l’orario�e�i�trasferimen

ti�consegue

nti�all’assistenza�prestata.�Ma�si�terrà�pure�conto�de

i�risulta

ti�de

l�giudizio�e�de

i�vantaggi,�anche�civili�e�no

n�patrim

oniali,�con

seguiti�dal�cliente.�

Qualora�l’avvocato�dife

nda�più�pe

rson

e�con�la�stessa�po

sizion

e�processuale�il�compe

nso�un

ico�pu

ò�essere�aum

entato�fino�al�dop

pio.�Lo�stesso�param

etro�di�

liquidazion

e�si�app

lica,�in

�caso�di�costituzione

�di�parte�civile,�quand

o�l’avvocato�difend

e�un

a�parte�contro�più�parti.�

Ripren

dend

o�anche�qu

i�i�criteri�della�precede

nte�tariffa,�si�p

revede

�che

�per�l’assisten

za�d’ufficio�a�m

inori�il�com

penso�pu

ò�essere�in

�particolare�diminuito�fino�

alla�m

età.�

In�line

a�con�la�corrispon

dente�previsione

�dettata�in

�materia�civile�ed�eq

uiparate,�si�stabilisce�che

�deb

ba�costituire�elemen

to�di�valutazione

�negativa�in�sed

e�di�

liquidazion

e�giud

iziale�del�com

penso�l’ado

zion

e�di�con

dotte�dilatorie�tali�da

�ostacolare�la�definizione

�del�procedimen

to�in

�tem

pi�ragione

voli.�Anche

�in�tal�caso�si�

è�tratto�spu

nto�dai�suggerimen

ti�offerti�d

al�Con

siglio�di�Stato.�Si�è

�omesso�un�più�am

pio�riferimen

to�all’abuso�processuale�in�con

side

razion

e�de

l�fatto�che

�nel�

proced

imen

to�pen

ale�de

ll’azione

�dispo

ne�la�parte�pub

blica.�

Vien

e�qu

indi�richiam

ata�la�dispo

sizion

e�sui�com

pensi�nel�caso�di�gratuito

�patrocinio�introd

otta�per�l’attiv

ità�giudiziale�civile�e�que

lle�ad�essa�equ

iparate.�

I�param

etri�previsti�per�l’attiv

ità�giudiziale�pe

nale�ope

rano

�anche

�nei�riguardi�della�parte�e�del�respo

nsabile�civile�costituiti�in�giudizio,�m

a�pe

r�qu

anto�non

�rientri�

nelle�fasi�pen

ali,�op

erano�i �param

etri�previsti�per�l’attiv

ità�giudiziale�civile.�

I�parametri�spe

cifici�pe

r�la�determinazione

�del�com

penso�sono

�quind

i,�di�regola,�que

lli�di�cui�alla�tabella�B�–�Avvocati,�ma�giud

ice�pu

ò�sempre�diminuire�o�

aumen

tare�ulte

riormen

te�il�com

penso�in�con

side

razion

e�de

lle�circostanze�con

crete,�fe

rma�l’app

licazione

�delle�regole�e�de

i�criteri�gen

erali�d

i�cui�agli�articoli�1

�e�

4.�

Il�compe

nso�è�liquidato�per�fasi.�

Page 40: Dm compensi avvocati

23�

�L’art.�14�indica�che

�nella�fase�di�studio�sono

�com

presi,�a�titolo�di�esempio:�l’esam

e�e�lo�studio�de

gli�a

tti,�le�ispe

zion

i�dei�lu

oghi,�la�ricerca�dei�docum

enti,�le

�consultazion

i�con

�il�cliente�e�la�relazione

�o�parere,�scritti�ovvero�orali,�al�cliente�preced

enti�gli�atti�di�fase�introd

uttiv

a�o�che�esauriscon

o�l’attività

.�

Nella�fase�introd

uttiv

a�sono

�com

presi,�a�titolo�di�esempio:�gli�atti�introd

uttiv

i�qu

ali�espo

sti,�de

nunce,�que

rele,�istanze,�richieste,�dichiarazion

i,�op

posizion

i,�ricorsi,�im

pugnazioni,�m

emorie.�

Nella�fa

se�istruttoria�sono

�com

presi,�sempre�a�titolo�di�esempio:�le�richieste,�gli�scritti,�le�partecipazion

i�o�le�assistenze,�anche

�in�udien

za�in

�cam

era�di�con

siglio�o�

pubb

lica,�relative�ad

�atti�o

�attività

�istruttorie,�procedimen

tali�o�processuali�anche

�prelim

inari,�funzionali�alla�ricerca�dei�m

ezzi�di�p

rova,�alle�investigazioni�o�alla�

form

azione

�della�prova,�comprese�le�liste,�le

�cita

zion

i,�e�le�relative�no

tificazioni�ed�esam

e�di�relata,�dei�testim

oni,�consulen

ti�e�indagati�o�im

putati�di�reato�

conn

esso�o�collegato.�La�fase�si�con

side

ra�in

�particolare�complessa�quand

o�le�attività

�ovvero�le�richieste�istruttorie�sono

�plurime�e�in�plurime�ud

ienze,�ovvero�

compo

rtano�la�red

azione

�scritti�plurimi�e�coinvolgenti�plurime�qu

estio

ni�anche

�incide

ntali.�

Nella�fase�de

cisoria�sono

�com

presi,�a�titolo�di�esempio:�le�difese�orali�o �scritte�anche�in�rep

lica,�l’assistenza�alla�discussione

�delle�altre�parti,�in�cam

era�di�

consiglio

�o�udien

za�pub

blica.�

Nella�fase�esecutiv

a�sono

�com

prese�tutte�le�attività

�con

nesse�all’esecuzion

e�de

lla�pen

a�e�de

lle�m

isure�cautelari.�

Per�i�procedimen

ti�cautelari�o

�spe

ciali�(si�pen

si�a�que

lli�in

�materia�di�m

isure�di�prevenzione

)�si�fa�espresso�richiam

o�al�principio�dell’analogia�specifica�interna.�

Il�compe

nso�liquidato�com

pren

de�ogni�attiv

ità�accessoria,�quali,�a�tito

lo�di�esem

pio,�gli�accessi�agli�uffici�pu

bblici,�le�trasferte,�la�corrispon

denza�anche�

telefonica�o�telem

atica�o�collegiale�con�il�cliente,�le

�attività

�con

nesse�a�on

eri�amministrativi�o

�fiscali,�le

�session

i�per�rappo

rti�con

�colleghi,�ausiliari,�con

sulenti,�

investigatori,�magistrati.�

Ͳ Fasi�e�parametri.�M

etodo�ed�esiti�

Pren

dend

o�spun

to�per�que

sto�aspe

tto�dalla�bozza�CNF�settem

bre�20

10,�è�stato�assunto�come�proced

imen

to�di�riferimen

to�que

llo�davanti�al�tribu

nale�

mon

ocratico�e�magistrato�di�sorveglianza,�e�son

o�state�pe

rtanto�im

putate�alle�singole�fasi�le�segue

nti�voci�della�precede

nte�tariffa�pe

nale.�

Fase�di�studio:�voci�nn.�2,�7.7�

Fase�di�introdu

ttiva:�voci�nn.�7.1,�7.2,�7.5�

Fase�istruttoria:�voci�nn.�3,�5,�6.1,�6.2,�7.3,�7.4�

Fase�decisoria:�voci:�nn

.�6.1,�6.2,�6.3,�7.6.�

Page 41: Dm compensi avvocati

24�

�Anche

�in�que

sto�caso�si�è

�ope

rata�la

�med

ia�tra�i�minim

i�e�i�massimi�d

ella�precede

nte�tariffa�a�fin

i�di�g

enerale�riferimen

to�per�in

dividu

are�il�valore�m

edio�di�

liquidazion

e�relativ

o�alle�singole�fasi.�

Le�fo

rbici�abb

inate�ai�valori�m

edi�di�liquidazion

e�sono

�stati�individu

ati�ten

endo

�con

to�in

�spe

cie�de

l�peso�specifico�variabile�dell’attività

�di�studio�e�de

ll’istruttoria.�

Per�i�rappo

rti�propo

rzionali�con�i�procedimen

ti�davanti�agli�altri�giudici�e�negli�altri�gradi,�è

�stato�seguito�il�m

etod

o�di�elabo

razion

e�seguen

te.�

Parten

do�anche

�in�que

sto�caso�dalla�bozza�CNF�settem

bre�de

l�201

0,�son

o�stati�com

putati�gli�scostam

enti�pe

rcen

tuali�nei�m

inim

i�e�nei�m

assimi�della�precede

nte�

tariffa�rispetto�ai�m

inim

i�e�m

assimi�davanti�al�tribun

ale�mon

ocratico�(e�m

agistrato�di�sorveglianza),�e

�quind

i�la�med

ia�(a

ritm

etica)�tra�le�varie�sottovoci,�al�fine�di�

elaborare�la�m

edia�gen

erale�de

lle�voci�e�que

lla�gen

erale�davanti�al�giudice.�

Si�son

o�ottenu

ti�così�i�seguen

ti�risulta

ti�tend

enziali�e�orien

tativ

amen

te�rilevanti.�

La�m

edia�delle�variazion

i�percentuali�davanti�al�giudice�di�pace�è:�m

inim

o�Ͳ24%

,�massimo�Ͳ16%

.�

Davanti�al�giudice�per�le�indagini�prelim

inari�e�al�giudice�dell’udien

za�prelim

inare:�m

inim

o�+1%,�m

assimo�+35%

.�

Davanti�al�tribun

ale�collegiale:�m

inim

o�+25%

,�massimo�+34%

.�

Davanti�alla�Corte�di�app

ello�e�al�tribu

nale�di�sorveglianza:�m

inim

o�+59%

,�massimo�+67%

.�

Davanti�alla�Corte�di�assise�o�alla�Corte�di�assise�d’appe

llo:�m

inim

o�+152

%,�m

assimo�+169

%.�

Davanti�alle�m

agistrature�supe

riori:�minim

o�+213

%,�m

assimo�23

6%.�

Su�que

ste�basi�si�sono

�è�stato�rite

nuto�ragione

vole�ind

ividuare�gli�increm

enti�pe

rcen

tuali�individu

ati�ne

lla�tabella�allegata,�riguardanti�il�valore�m

edio�di�

liquidazion

e.�

Si�to

rna�a�sottolineare�che

�si�tratta�di�param

etri�num

erici�orien

tativ

i�che

�interagirann

o�con�qu

elli�gene

rali.�

Per�la�fase�di�esecuzion

e�pe

nale,�si�è�rivalutato�l’ono

rario�a�vacazion

e�de

lla�precede

nte�tariffa,�traend

o�anche�qu

i�spu

nto�dalla�bozza�CNF�de

l�settembre�20

10.�

Conclusivamen

te�va�rimarcato�poi�che

�la�be

n�maggiore�semplificazion

e�de

l�sistem

a�de

i�compe

nsi�così�delineato�determinerà�un

�espon

enziale�increm

ento�

dell’agilità�decisionale,�per�gli�organi�giurisdizionali,�(anche

)�in�sede

�di�liquidazion

e�de

lle�spe

se�all’esito

�del�con

tenzioso.�

Commercialisti�ed�espe

rti�con

tabili�

Page 42: Dm compensi avvocati

25�

�Il�Capo

�III�del�decreto�con

tiene

�dispo

sizion

i�con

cernen

ti�i�dottori�com

mercialisti�e�gli�esperti�contabili,�quali�profession

isti�iscritti�in�un

ico�albo

.�

Anche

�per�que

sta�categoria�profession

ale�l’abrogato�sistem

a�tariffario�è�stato�sostituito�secon

do�quanto�disposto�dall’articolo�9,�com

ma�2,�del�decreto�legge�24

�genn

aio�20

12,�n

.�1,�in�base�a�criteri�di�sem

plificazion

e�de

ll’attuale�assetto�regolamen

tare�e�ten

endo

�con

to�della�finalità

�di�formazione

�dei�param

etri,�d

estin

ati�

ad�essere�utilizzati�esclusivamen

te�nel�caso�di�liqu

idazione

�da�parte�di�un�organo

�giurisdizionale.�La�fin

alità

�della�determinazione

�dei�param

etri�con

noterà�anche

�in�q

uesto�

caso�il�conten

uto�

del�de

creto,�con

senten

do�a

ll’organo

�giurisdizionale�u

n�am

pio�

spettro�

di�d

iscrezionalità�

nella�valutazione

�dell’ope

ra�d

el�

profession

ista�e�spingen

do,�ind

irettamen

te,�a�una

�regolazione

�negoziale�preventiva�de

l�com

penso�che�sottragga�il�cliente�(e�lo

�stesso�profession

ista)�al�rischio�di�

incertezze.�

L’attuale�regolamen

to�recante�la�disciplina�de

gli�on

orari�pe

r�le�prestazioni�professionali�de

i�do

ttori�commercialisti�e�de

gli�espe

rti�contabili,�conten

uta�ne

l�de

creto�de

l�Ministro�de

lla�giustizia�del�2�settembre�20

10,�n.�169

,�distingue�macrocategorie�di�voci�che�compo

ngon

o�la�retribu

zion

e�ne

l�suo�complesso.�Il�

compe

nso,�secon

do�la�ta

riffa�oggi�abrogata�(e�salva�sem

pre�la�sua

�limita

ta�app

licazione

�tempo

rane

a�pe

r�effetto�de

l�regim

e�transitorio),�è

�strutturato�in

�rim

borsi�

di�spe

se,�ind

ennità, �o

norari�spe

cifici�(de

term

inati�u

nitariam

ente�in

�relazione

�all’esecuzione

�dell’incarico),�o

norari�gradu

ali�(de

term

inati�con

�rife

rimen

to�al�costo�

delle�singole�prestazioni),�on

orari�precon

cordati�e�on

orari�a�tempo

.�In�m

olti�casi�dette�com

pone

nti�de

l�compe

nso�sono

�cum

ulabili�e�le�singole�voci�son

o�de

term

inate�attraverso�l’applicazione

�di�criteri�gen

erali�p

er�la

�determinazione

�degli�im

porti�(natura,�caratteristiche

,�du

rata�e�valore�de

lla�pratica),�n

onché�di�

crite

ri�spe

cifici�(qu

ali�l’eccezionale�im

portanza,�com

plessità�o�difficoltà�della�pratica,�le

�con

dizion

i�d’urgen

za,�l’esercizio�della�professione

�in�un�comun

e�con�un

�certo�nu

mero�di�abitanti,�l’incarico�conferito

�a�una

�pluralità�di�professionisti,�gli�incarichi�conn

essi�tra�loro�conferiti�da�più�clienti,�l’incarico�no

n�giun

to�a�

compimen

to,�l’incarico�già�in

iziato�da�altri�p

rofessionisti,�il�concorso�del�cliente�o�di�terzi�alla�definizione

�della�pratica).�La�particolare�complessità�del�sistema�

tariffario�in�via�di�sup

eram

ento�è�poi�ulte

riormen

te�accen

tuata�dalle�prevision

i�di�ono

rari�spe

cifici�calibrati�su�una

�dettagliata�ind

ividuazion

e�de

lle�singole�

attiv

ità�di�po

ssibile�com

petenza�profession

ale�de

i�do

ttori�commercialisti�e�de

lle�categorie�iscritte�ne

l�med

esim

o�albo

�(l’attuale�tariffa�individu

a�le�attività

�profession

ali,�pe

r�le�quali�compe

tono

�ono

rari�spe

cifici,�ne

l�capo�III�del�decreto�n.�169

/201

0,�ripartito

�in�13�sezion

i�e�com

posto�di�28�articoli).�

La�propo

sta�no

rmativa�qu

i�illustrata�m

ira�a�pe

rseguire�l’ob

iettivo�prim

ario�della�sem

plificazion

e�de

gli�strum

enti�idon

ei�a�con

segnare�all’organo�giurisdizion

ale�

parametri�di�m

assima�no

n�vincolanti�pe

r�la�liqu

idazione

�giudiziale.�A�ta

l�fine�second

o�l’intervento�no

rmativo�prop

osto:��

Ͳ�è�elim

inata�la�distin

zion

e�tra�rimbo

rsi�spe

se,�ind

ennità�ed�on

orari�e

,�all’interno�di�que

sta�categoria,�tutte�le

�ulte

riori�d

istin

zion

i�richiam

ate�(secon

do�il�

mod

ello�gen

erale�de

l�decreto,�il�com

penso�ha

�una

�sua

�struttura�unitaria�ed

�onn

icom

pren

siva);��

Ͳ�sono

�ridotte�a�11�le�tipologie�di�attività

�per�le�quali�sono

�previsti�param

etri�per�la�determinazione

�del�com

penso�(ope

ra�in

�via�residuale�l’analogia�per�le

�attiv

ità�non

�previste);��

Ͳ�sono

�razionalizzati�e�rido

tti�i�criteri�per�la�determinazione

�del�valore�de

lle�pratiche

.��

Page 43: Dm compensi avvocati

26�

�L’ulteriore�ob

iettivo�di�rim

ettere�all’organo

�giurisdizionale�param

etri�app

licabili�di�regola�in�sede

�di�liquidazion

e,�secon

do�lim

iti�ampi�di�valutazion

e,�è

�specificamen

te�perseguita

,�anche

�per�gli�iscritti�all’albo

�dei�dottori�com

mercialisti�e�de

gli�esperti�contabili,�m

ediante�la�prevision

e�che�stabilisce�la�ripartizione

�in�

scaglioni�progressivi�del�valore�de

lla�pratica�e�l’app

licazione

�di�u

na�forbice�percentuale�(d

a�un

�minim

o�ad

�un�massimo)�da�calcolare�sul�p

rede

tto�valore.�In�altri�

term

ini,�all’interno

�dello�stesso�scaglione

�è�possibile�che

�il�compe

nso�po

ssa�essere�determinato�in�un�range�pe

rcen

tuale�ne

ll’am

bito�del�quale�di�regola�si�

colloca�il�giudizio�di�liqu

idazione

�dell’organo�giurisdizion

ale�avuto�riguardo

�ai�p

aram

etri�gen

erali�che

�con

notano

�ulte

riormen

te�la

�prestazione

.�In�applicazione

�de

i�param

etri�gen

erali�d

i�cui�all’art.�17�comma�1,�son

o�in�ogni�caso�po

ssibili�più�ampie�variazioni,�p

osta�la

�derogabilità�dei�param

etri�num

erici,�aven

ti�valore�

meram

ente�orien

tativ

o.�

Il�Capo

�III,�che�compren

de�gli�articoli�da�15

�a�29,�è�ripartito�in�due

�sezioni,�la�prim

a�conten

ente�dispo

sizion

i�gen

erali,�la�secon

da�con

cernen

te�la�individu

azione

�di�

parametri�di�dettaglio�per�ognun

a�de

lle�tipo

logie�di�attività

�professionali.�

Ferm

a�l’app

licazione

�delle�regole�gene

rali�conten

ute�ne

ll’articolo�1�de

l�regolam

ento�illustrato,�l’articolo�15

,�che�apre�la

�sezione

�prima,�in

dividu

a�le�segue

nti�

attiv

ità�svolte

�da�do

ttori�com

mercialisti,�ragionieri�com

mercialisti�ed

�esperti�contabili:��

a)�amministrazione

�e�custodia;��

b)�liqu

idazioni�di�azien

da;��

c)�valutazioni,�perizie�e�pareri;��

d)�revisioni�con

tabili;��

e)�te

nuta�della�con

tabilità;��

f)�fo

rmazione

�del�bilancio;��

g)�ope

razion

i�societarie;��

h)�con

sulenza�ed

�assistenza�contrattuale�ed�econ

omicoͲfin

anziaria;��

i)�assisten

za�in

�procedu

re�con

corsuali;��

l)�assisten

za,�rappresen

tanza�e�consulen

za�tributaria;�

m)�fun

zion

e�di�sindaco�di�società.�

Page 44: Dm compensi avvocati

27�

�La�necessità�di�m

antene

re�una

�essen

ziale�distinzion

e�de

lle�singole�attività

�del�professionista�in�que

stione

�deriva�dal�fatto�che

�a�ciascun

a�di�esse�corrispo

nde�

l’app

licazione

�di�param

etri�spe

cifici�ido

nei�a�costituire,�in�ragion

e�de

lla�peculiarità�della�prestazione

,�una

�differen

ziata�base�di�calcolo,�non

�omologabile�per�tu

tte�

le�ipotesi.�

Il�second

o�comma�de

ll’articolo�15

�richiam

a�la�regola�gene

rale�dell’app

licazione

�analogica�dei�param

etri�nel�caso�in�cui�deb

ba�essere�liquidato�il�com

penso�de

l�profession

ista�per�prestazioni�non

�com

prese�ne

ll’elen

co�delle�attività

�disciplinate.��

L’articolo�16

�con

tiene

�definizioni�necessarie�a�de

term

inare�la�portata�di�alcun

i�criteri�(compo

nenti�p

ositivi�di�red

dito�lo

rdo,�attività

,�passività,�e

cc.)�sulla�scorta�

dei�quali�de

term

inare�il�valore�della�pratica,�quale�param

etro�gen

erale�di�base.��

Al�valore�della�pratica,�l’articolo�17

�aggiunge�altri�parametri�gen

erali�qu

ali:�l’impo

rtanza,�difficoltà,�complessità�della�pratica;�le�cond

izioni�d’urgen

za�per�

l’espletamen

to�dell’incarico;�i�risulta

ti�ed

�i�vantaggi�otten

uti�dal�cliente;�l’im

pegno�profuso�anche�in�te

rmini�di�tem

po�im

piegato;�il�pregio�de

ll’op

era�prestata.�

Il�comma�2�de

ll’articolo�17

�introd

uce�la�norma�gene

rale�per�la

�determinazione

�del�com

penso,�secon

do�la

�quale�il�valore�de

lla�pratica�è�de

term

inato,�per�le

�singole�attiv

ità�del�professionista,�in

�base�ai�criteri�spe

cificati�nella�sezione

�secon

da�del�capo.�La�liquidazion

e�avvien

e�po

i�app

licando

�al�valore�come�de

term

inato�

le�percentuali�previste�nella�ta

bella�allegata�al�decreto.�Tali�percentuali,�per�ogni�scaglione

�di�valore,�son

o�previste�secon

do�una

�forbice�minim

oͲmassimo,�che

�di�

regola�l’organo

�giurisdizionale�con

side

ra�quale�param

etro�di�rife

rimen

to�ai�fini�della�liqu

idazione

.��

L’articolo�18

�definisce�i�lim

iti�orien

tativ

i�entro�cui�far�ope

rare�il�param

etro�della�com

plessità�della�prestazione

,�prevede

ndo�un

a�maggiorazione

�sino�al�100%�in

�caso�di�p

restazione

�com

plessa�ed�un

a�ridu

zion

e�sino

�al�5

0%�per�le

�prestazioni�che

�ven

gano

�effettuate�senza�particolare�im

piego�di�risorse,�spe

ditamen

te�e�in

�assenza�di�que

stioni�rilevanti.��

La�sezione

�secon

da�(articoli�d

a�19

�a�29)�raccoglie�dispo

sizion

i�aventi�struttura�analoga.�In�ciascun

a�di�esse�è�individu

ato�il�crite

rio�pe

r�la�determinazione

�del�

valore�della�pratica�in�relazione

�all’attiv

ità�con

side

rata,�secon

do�il�segue

nte�elen

co:��

a)�amministrazione

�e�custodia:�som

matoria�dei�com

pone

nti�positivi�di�red

dito�lordi�e�delle�attività

;���

b)�liqu

idazioni�di�azien

da:�totale�de

ll’attiv

o�realizzato�e�passivo

�accertato;��

c)�valutazioni,�perizie�e�pareri:�valore�risultante�dalla�perizia�o�dalla�valutazione

;��

d)�revisioni�con

tabili:�com

pone

nti�positivi�di�red

dito�lordi,�attiv

ità�e�passività;��

e)�te

nuta�della�con

tabilità�ordinaria:�com

pone

nti�positivi�di�red

dito�lordi,�attiv

ità�e�passività;�

Page 45: Dm compensi avvocati

28�

�e.1)�te

nuta�della�con

tabilità�semplificata:�com

pone

nti�positivi�di�red

dito�lordi;��

f)�fo

rmazione

�del�bilancio:�com

pone

nti�positivi�di�red

dito�lordi,�attiv

ità�e�passività;�

g)�ope

razion

i�societarie�consistenti�in�costitu

zion

i�di�società�e�variazion

i�successive:�capita

le�sottoscritto;��

g.1)�ope

razion

i�societarie�consistenti�in�fusion

i,�scission

i�ed�altre:�to

tale�delle�attività

�delle�situ

azioni�patrimon

iali;���

h)�con

sulenza�ed

�assistenza�contrattuale:�corrispettiv

o�pattuito;��

h.1)�con

sulenza�ed

�assistenza�pe

r�la�stip

ulazione

�di�m

utui�e�finanziamen

ti:�capita

le�m

utuato�o�erogato;��

h.2)�con

sulenza�ed

�assistenza�econ

omicoͲfin

anziaria:�capita

li�e�valori�finanziari;��

i)�assisten

za�in

�procedu

re�con

corsuali:�to

tale�delle�passività;��

l)�rapp

resentanza�tribu

taria:�im

porto�complessivo

�delle�im

poste,�tasse,�con

tributi,�sanzioni,�interessi�che

�sareb

bero�dovuti�sulla�base�de

ll’atto�im

pugnato�o�in�

contestazion

e�op

pure�dei�quali�è�richiesto�il�rimbo

rso;�

l.1)�consulen

za�tribu

taria:�impo

rto�complessivo

�delle�impo

ste,�tasse,�contribu

ti,�sanzion

i,�interessi�che�sarebb

ero�do

vuti�sulla�base�de

ll’atto�impu

gnato�o�in�

contestazion

e�op

pure�dei�quali�è�richiesto�il�rimbo

rso;�

m)�fun

zion

e�di�sindaco�di�società:�som

matoria�dei�com

pone

nti�positivi�di�red

dito�lordi�e�delle�attività

.��

Ciascun�articolo�de

lla�sezione

�secon

da�richiam

a,�per�la�con

creta�individu

azione

�delle�percentuali�applicabili�ai�valori�della�pratica�come�de

term

inati,�gli�spe

cifici�

riqu

adri�della�ta

bella�allegata,�dove�sono

�espresse�le�percentuali�orientative�minim

e�e�massime�da

�svilupp

are�di�regola�in�sed

e�di�liqu

idazione

�giudiziale.���

All’articolo�28

,�comma�1,�per�gli�adem

pimen

ti�dichiarativ

i�e�le�prestazioni�con

nesse,�si�preved

e�(attraverso�il�richiamo�de

l�riqu

adro�10.1.�della�tabella)�

l’app

licazione

,�di�regola,�di�un

�com

penso�fisso,�in�con

side

razion

e�de

lla�impo

ssibilità�di�individu

are,�in�tale�con

testo,�un�crite

rio�med

io�di�riferimen

to,�che�

risulte

rebb

e�altrim

enti�de

l�tutto�arbitrario.��

Per�l’attività

�di�sindaco�di�società�(a

rticolo�29

)�son

o�previste�riduzioni�in

�relazione

�all’ipotesi�di�società�di�sem

plice�am

ministrazione

�di�ben

i�immob

ili�o�di�società�

dedicate�al�solo�god

imen

to�di�be

ni�(comma�2).�Di�contro,�maggiorazioni�son

o�ragion

evolmen

te�stabilite�pe

r�l’ipo

tesi�del�sindaco�unico�e�per�la�carica�di�

presiden

te�del�collegio�sind

acale�(com

ma�3).��

Page 46: Dm compensi avvocati

29�

�Quanto�agli�svilupp

i�num

erici�della�ta

bella�va�rilevato�che

�essi�son

o�stati�ricavati�attingend

o�dai�valori�delle�ta

riffe�abrogate,�m

a�di�recen

te�ado

zion

e,�cosicché�gli�

attuali�scaglioni�di�valore�e�le�percentuali�applicabili�con

senton

o�di�giungere�a�liquidazion

i�pereq

uate�rispe

tto�ai�valori�attuali,�salvi�i�diversi,�semplificati�crite

ri�di�

determ

inazione

�dei�com

pensi�e�l’elasticità

�stessa�de

l�giudizio�di�liqu

idazione

�oggi�affidato�all’o

rgano�giurisdizion

ale�sulla�base�de

i�param

etri�voluti�dalla�legge.�

Notai�

Il�ricorso�ai�param

etri,�anche

�per�i�no

tai,�è�concep

ito�com

e�ipotesi�residuale�e�non

�fisiologica�(la�circostanza�che

�sia�l’organo

�giurisdizionale�il�solo�de

stinatario�

dei�pred

etti,�evoca�palesem

ente�la�patologia�de

l�rapp

orto�tra�professionista�e�cliente).�Anche

�in�qu

esto�caso,�naturalmen

te,�ne

lla�sua

�attività

�liquidatoria�

l’organo�giurisdizion

ale�po

trà�farne�ricorso�“di�regola”,�n

on�necessariam

ente,�e

�sop

rattutto�son

o�individu

ate�fasce�parametriche�anche�nu

meriche

�in�m

odo�tale�

da�con

sentire�margini�di�discrezionalità�particolarmen

te�ampi,�così�da�indu

rre�le�parti�a�preferire�senz’altro�l’accordo

�sulla�determinazione

�del�com

penso.�

Art.�30.�Descrive�come�è�strutturato,�in

�line

a�gene

rale,�il�com

penso�l’attività

�professionale�del�notaio.��

Tenu

to�con

to�di�quanto�illustrato�in�premessa�e�richiam

ata�l’atten

zion

e�sulla�circostanza�che

�il�“parametro”�al�quale�l’organo

�giurisdizionale�si�rappo

rta�in�sed

e�di�liquidazion

e�è�qu

alche �cosa�di�profon

damen

te�diverso�dalla�“tariffa”,�con�la�quale�non

�deve�essere�con

fuso,�né

�deve�prestarsi�a�fungere�da

�“tariffa�

mascherata”,�si�è�ritenu

to�di�distin

guere�ne

ll’am

bito�dell’attività

�professionale�del�notaio,�m

acro�categorie�sulla�base�de

ll’oggetto�de

l�negozio.�

Sono

�state�quind

i�ind

ividuate�cinqu

e�macro�categorie�di�a

tti:�qu

ella�degli�atti�aven

ti�ad

�oggetto�ben

i�immob

ili;�qu

ella�degli�atti�aven

ti�ad

�aggetto�ben

i�mob

ili�

(inclusi�i�be

ni�m

obili�registrati:�specificazion

e�che�si�ritien

e�op

portun

a,�posto�che

,�spesso,�sotto�il�profilo

�normativo,�tale�tip

ologia�di�be

ni�è�assim

ilata�agli�

immob

ili);�que

lla�avente�ad

�oggetto�atti�societari.�

Per�atti�societari�si�inten

dono

�tutti�qu

egli�atti�che�attengon

o�tip

icam

ente�alla�vita

�della�società:�costitu

zion

e,�m

odifica,�trasformazione

�della�società�(incluse,�

quindi,�scissioni�e�fu

sion

i).�

Gli�atti�di�valore�inde

term

inato�o�inde

term

inabile,�n

onché�qu

elli�che�no

n�po

sson

o�essere�ricon

dotti�a

�una

�delle�categorie�sop

ra�in

dividu

ate,�formano�la�m

acro�

categoria�de

gli�“altri�atti”.��

Si�è�rite

nuto�opp

ortuno

�precisare,�al�fine�di�evitare�equ

ivoci,�che�anche�la�attività

�di�auten

ticazione

�della�sottoscrizion

e,�ove�sia�la�sola�prestazion

e�profession

ale�

richiesta�al�notaio,�rien

tra�ne

lla�categoria�degli�“altri�atti”.�

Per�le�prestazioni�di�garanzia�reale�o�personale,�il�compe

nso�è�calcolato�in�percentuale�sull’ammon

tare�del�credito�garantito:�la�forbice�de

ll’aumen

to�o�

diminuzione

�in�pe

rcen

tuale�è�volutamen

te�ampia�e�senza�de

term

inazioni�di�scaglioni�m

a�con�l’ind

icazione

�del�solo�lim

ite�m

assimo�di�€�400

.000

�di�cred

ito�

garantito

:�oltre�tale�im

porto,�la

�liqu

idazione

�avverrà�sulla�base�de

i�param

etri�gen

erali�e

�cioè,�a�tito

lo�esemplificativ

o,�della�difficoltà�e�com

plessità�dell’atto,�

dell’im

pegno�profuso,�del�te

mpo

�impiegato.��

Page 47: Dm compensi avvocati

30�

�Non

�si�è�ritenu

to�di�raggrupp

are�in�un’autono

ma�categoria�di�atti�anche�qu

elli�“successori”,�in�analogia�a�qu

anto�emerso�dai�con

tributi�resi�dal�Con

siglio�

Nazionale�Notarile�nel�corso�dei�tavoli�tecnici�fin

alizzati�all’(ormai�sup

erato)�aggiornam

ento�delle�tariffe�no

tarili�(con

tributo�de

l�qu

ale,�peraltro,�si�è�tenu

to�

conto�anche�ne

lla�individu

azione

�delle�percentuali,�sop

ra�ricordate,�per�la�liqu

idazione

�del�com

penso�in�caso�di�atti�aventi�ad�oggetto�prestazion

i�di�garanzia).��

Si�tratta�infatti�p

er�lo

�più�di�a

tti�la�cui�natura�mal�si�concilia�con�la�elabo

razion

e�di�un�compe

nso�calcolato�sulla�base�di�un�parametro�rappo

rtato�al�valore�

econ

omico�de

ll’oggetto.�Ad�esem

pio,�la

�red

azione

�di�u

n�testam

ento�in

�cui�il�testatore�vuo

le�devolvere�il�suo

�mod

esto�patrimon

io�a�più�eredi,�istitu

ire�on

eri�e

�legati,�garantire�la�quo

ta�di�legittim

a�ai�figli�m

a�favorire�com

unqu

e�la�secon

da�m

oglie,�p

resenta,�certamen

te,�u

na�m

aggiore�complessità�rispe

tto�alla�red

azione

�di�un�testam

ento�in

�cui�il�te

statore�intend

a�lasciare�il�suo

�notevole�patrim

onio�ad�un

�unico�erede

.�

Parimen

ti,�la�accettazion

e�di�eredità�o�la�pub

blicazione

�di�un�testam

ento�son

o�atti�che�richiedo

no�una

�prestazione

�professionale�che

�non

�muta�in�base�all’entità

�de

l�patrim

onio�del�de�cuius,�m

entre,�per�la�accettazione

�con

�ben

eficio�di�inventario,�il �compe

nso�al�notaio�do

vrà�essere�calcolato�ten

do�con

to�anche

�della�

necessaria�attività

�di�inven

tario.�

Le�relative�prestazion

i�rientrerann

o,�ai�fini�dei�param

etri,�nelle�altre�macro�aree�di�volta�in

�volta�rilevanti.�

Art.�31.�Il�param

etro�è�strutturato�m

uovend

o�dal�con

cetto�base�di�“valore”�de

l�ben

e�oggetto�de

ll’atto.�

La�norma�in�esame�si�preoccupa

�di�chiarire�cosa�deb

ba�intend

ersi�per�“valore”�de

l�ben

e�oggetto�de

ll’atto.�

Ladd

ove�tale�valore�no

n�sia�de

finito

�dalla�con

corde�volontà�parti�(com

e�in�tutti�gli�atti�di�natura�contrattuale),�il�valore�dovrà�essere�de

sunto�da

�que

llo�di�

mercato.�

Per�le�prestazioni�di�garanzia,�il�valore�è�que

llo�dato�dall’en

tità�de

l�cred

ito�garantito,�m

entre,�per�gli�atti�societari,�il�valore�è�que

llo�dell’o

ggetto�dell’atto.�

Quand

o�no

n�vi�sia�un�“oggetto�dell’atto”�suscettibile�di�valutazion

e�econ

omica�–�come�pu

ò�essere,�ad

�esempio,�una

�mod

ifica�statutaria�attin

ente�al�solo�

trasferimen

to�di�sed

e�–�l’atto�sarà�con

side

rato�di�valore�inde

term

inato.�

Art.�32

.�La�norma�affron

ta�in�de

ttaglio

�la�de

term

inazione

�del�param

etro,�rinviand

o,�per�il�dato�num

erico�da

�app

licare�in�con

creto,�alle�tabelle�allegate�al�

decreto.�

Il�dato�di�partenza�de

lla�liqu

idazione

�sarà,�per�ciascun

a�categoria�di�atti,�il�valore�m

edio�di�rife

rimen

to.�

Il�valore�m

edio�di�rife

rimen

to�è�in

�que

sto�caso�que

llo�che

�si�ottiene

�con

side

rand

o�il�valore�m

edio�di�un�de

term

inato�atto�all’interno�di�uno

�scaglione

:�nel�caso�di�

atti�im

mob

iliari,�ad

�esempio,�si�è�ritenu

to�valore�med

io�di�riferimen

to�que

llo�di�un

�atto�relativ

o�a�un

�immob

ile�del�valore�commerciale�di�€�500

.000

,00�

all’interno

�di�uno

�scaglione

�che

�va�da

�€�25.00

0,00

�a�€�1.000

.000

,00.���

Page 48: Dm compensi avvocati

31�

�La�forbice�percentuale�ope

rerà�in

vece�rispe

tto�al�valore�concreto�dell’atto,�ten

endo

�con

to�che

�più�alto

�è�tale�valore�reale�dell’atto,�più�bassa�dovrà�essere�la�

percen

tuale�di�aum

ento.�

Il�compe

nso�de

term

inato�è�po

i�suscettibile�di�aggiustam

enti�correttiv

i�che

�ten

gano

�con

to�della�difficoltà�della�prestazione

,�della�sua

�com

plessità,�d

ella�urgen

za�

con�la�quale�si�è

�chiesto�al�n

otaio�di�provved

ere:�criteri�che

�possono

�essere�valutati�tanto�congiuntam

ente�quanto�disgiuntam

ente.�Ciò�varrà,�lo

gicamen

te,�

anche�l’impe

gno�profuso,�nel�cui�ambito�potrà�essere�considerato�no

n�solo�il�m

ero�dato�tem

porale,�cioè�il�tempo

�impiegato,�m

a�anche�e�soprattutto�l’impe

gno�

di�studio,�ricerca,�app

rofond

imen

to,�che

�si�è�reso�ne

cessario�per�fo

rnire�la�richiesta�prestazion

e.�

Gli�scaglioni�presi�in

�esame�sono

�volutam

ente�ampi�e�ciò�al�fine�di�rim

arcare�il�carattere�assolutam

ente�residuale�che

�deve�avere�il�riscorso�ai�param

etri�di�cui�al�

presen

te�decreto�che

�non

�doveva�né

�potrà�fun

gere�da�de

ttagliata�griglia�di�riferimen

to,�sostanzialmen

te�app

licativa,�per�le�parti�ne

l�corso�de

lla�loro�libera�

contrattazione

�del�com

penso.��

Resta�ferm

o,�in

�ogni�caso,�che

,�per�la

�elabo

razion

e�de

lla�tabella,�com

e�già�ricordato,�si�è

�ten

uto�conto�de

i�con

tributi�p

rovenien

ti�dall’ordine

�notarile�nel�corso�

dei�tavoli�tecnici�finalizzati�all’aggiornamen

to�delle�precede

nti�tariffe�di�settore.�

Il �calcolo�complessivo

�del�com

penso,�peraltro,�potrà�risultare,�o

ve�necessario,�dall’app

licazione

�di�p

iù�tabelle�e/o�dall’app

licazione

�di�p

iù�voci�d

ella�m

edesim

a�tabe

lla�(si�pen

si�ad�un

a�accettazione

�della�eredità�con

�richiesta�di�trascrizion

e�de

gli�immob

ili).�

Ladd

ove,�poi,�l’atto�abbia�pe

r�oggetto�sia�be

ni�m

obili�sia�ben

i�im

mob

ili�(un

a�divisone

�ereditaria,�ad�esem

pio),�si�app

liche

rà�la�tabe

lla�relativa�al�valore�

usualm

ente�più�alto

�che

,�nella�spe

cie,�è�que

lla�dei�ben

i�immob

ili.�

�stato�ribadito�com

e�pe

r�no

rma�gene

rale�che

�tutte�le�fo

rbici�son

o�de

rogabili.�

Profession

i�dell’area�tecnica�

Ai�fini�d

ella�determinazione

�del�com

penso�spettante�al�professionista�in�caso�di�liqu

idazione

�da�parte�di�un�organo

�giurisdizionale,�p

er�le

�professioni�dell’area�

tecnica,�si�è

�rite

nuto�opp

ortuno

�individu

are�alcuni�spe

cifici�parametri�di�calcolo,�resi�necessari�dalla�pluralità�di�categorie�professionali�e�qu

indi�tipologie�di�

prestazion

i�coinvolte.�

Si�con

side

ri�infatti�che�pe

r�area

�tecnica�si�intend

ono�le�professioni�di�agrotecnico�e�agrotecnico�laureato,�archite

tto�paesaggista�e�conservatore,�biologo,�

chim

ico,�dottore�agron

omo�e�do

ttore�forestale,�geo

metra�e�geo

metra�laureato,�geo

logo,�ingegne

re,�p

erito

�agrario�e�perito

�agrario�laureato,�perito

�indu

striale�e�

perito�indu

striale�laureato,�tecno

logo

�alim

entare�com

e�previsto�dall’articolo�33

�del�presente�provvedimen

to�(ambito�di�app

licazione

).�

Page 49: Dm compensi avvocati

32�

��stato�qu

indi�necessario�tene

r�conto�de

ll’alto�num

ero�de

lle�professioni�interessate�in�qu

esta�rilevante�semplificazion

e.�D

i�qu

i�il�significativ

o�utilizzo�di�

parametri�num

erici�ed�espression

i�matem

atiche

�di�sintesi,�emerse�all’esito

�della�con

sulta

zion

e�con�tutti�gli�ordini�e�collegi�interessati.�

Ciò�po

sto,�è�stata�basilarm

ente�con

side

rata,�com

e�pe

r�le�altre�profession

i,�la�com

plessità�delle�prestazioni�necessarie�pe

r�il�corretto�espletamen

to�dell’incarico,�

deno

minato�parametro�“G”,�elemen

to�la�cui�rilevanza�rispon

de�a�esigenze�a�carattere�gene

rale,�e

�ricom

preso�tra�un

�livello

�minim

o,�per�la�com

plessità�ridotta,�e

�un

�livello�m

assimo,�per�la�complessità�elevata,�second

o�qu

anto�ind

icato�ne

lla�tavola�allegata.�A�que

sto�si�è�abb

inato�qu

ello�ine

rente�alla�spe

cificità

�delle�

prestazion

i,�de

finito

�param

etro�“Q”.�In

�particolare,�a�ogni�singola�prestazione

�effettuata,�corrispon

de�un�valore�spe

cifico�de

l�param

etro�«Q»,�distin

to�in

�base�

alle�singole�categorie�com

pone

nti�l’ope

ra�com

e�indicato�nella�ta

vola�ZͲ2�allegata.�

Si�è�poi�ten

uto�specifico�con

to�delle�caratteristiche

�e�del�valore�de

ll’op

era,�sop

rattutto�del�suo

�costo�econo

mico,�param

etro�rispe

tto�al�quale�l’attività

�profession

ale�richiesta�è�chiamata�a�incide

re�in

�term

ini�prestazionali�(art.�34,�param

etri�gen

erali�per�la�liqu

idazione

�del�com

penso).�

Al�riguardo,�è�opp

ortuno

�sottolineare�che

�si�è

�espressam

ente�individu

ato�un

�param

etro�di�rife

rimen

to�del�costo�econo

mico�de

ll’op

era�– �de

tto�parametro�“P”�–�

da�calcolare�te

nend

o�conto,�di�regola,�del�suo

�valore�di�m

ercato.��

Nell’articolo�35

�(costo�econ

omico�de

ll’op

era),�anche

�per�sem

plificare�l’attiv

ità�giudiziale�di�liqu

idazione

,�il�costo�econo

mico�de

ll’op

era�è�individu

ato,�in

�termini�

matem

atici,�intend

endo

�per�“V”

�il�valore,�med

iante�(com

e�anticipato)�l’espressione

:�P=

0,03

+10/V�

alla�0,4,�applicato�all’impo

rto�de

lle�singole�categorie�

prestazion

ali�com

pone

nti�l’ope

ra�secon

do�la�ta

vola�allegata.�

Come�osservato�dal�C

onsiglio�di�Stato�l’uso�di�formule�matem

atiche

�non

�è�in

ibito

�a�livello

�normativo,�spe

cie�qu

ando

�siano

�rife

rite�a�soggetti�tecnicamen

te�in

grado�di�com

pren

derle,�m

entre�pe

r�qu

anto�con

cerne�gli�altri�soggetti,�qu

ale,�in

�tal�caso,�il�cliente�ovvero�con

sumatore,�resta�essen

ziale�ma�anche�sufficiente�

che�siano�intellegibili�qu

anto�necessariam

ente�precise,�e

�che

�ai�fini�d

ella�in

telligibilità�sia�conten

uta�un

a�esplicazione

�non

�solo�ne

lla�relazione

�illustrativ

a�ma�

anche�ne

gli�allegati,�com

e�si�è�provved

uto�a�fare.�

In�ogni�caso,�sulla�scia�de

i�suggerimen

ti�de

ll’organo

�con

sultivo,�si�è�provved

uto�a�semplificare�anche

�il�dato�no

rmativo.�

Il�parametro�“P”,�in�particolare,�in

dividu

a�un

a�curva�de

crescente�in�rappo

rto�al�valore�de

ll'op

era�“V”.�Esso�consen

te�di�ricon

oscere,�di�regola,�percentuali�di�

compe

nso�inversam

ente�propo

rzionali�al�valore�de

ll'op

era�in�que

stione

,�coeren

temen

te�alla�scelta

�già�com

piuta�dal�legislatore�pe

r�la�determinazione

�delle�

tariffe�de

lle�principali�p

rofessioni�tecniche�(si�ved

a,�tra�tutte,�la�legge�2�marzo�194

9,�n.�1

43�recante�"App

rovazion

e�de

lla�tariffa�profession

ale�de

gli�ingegne

ri�e�

degli�architetti"�e�successive�mod

ifiche)�e�per�la

�determinazione

�dei�corrispettiv

i�per�le

�attività

�di�p

rogettazione

�e�per�le

�altre�attiv

ità�tecniche�di�cui�all'art.�90,�

Page 50: Dm compensi avvocati

33�

�comma�1,�del�decreto�le

gislativo�n.�163

�del�200

6�(D.M

.�4�aprile�200

1).�T

ale�scelta�è�m

otivata�dal�fatto�che

,�lasciando

�inalterate�le

�percentuali�di�com

penso,�

quest’ultim

o�raggiungereb

be�som

me�no

n�prop

orzion

ate�all’effettiv

o�im

pegno�profuso�pe

r�l’erogazion

e�de

lle�prestazioni�professionali�prop

rio�pe

r�le�ope

re�dal�

valore�più�elevato;�il�p

aram

etro�P�con

sente�di�correggere�tale�distorsione

,�ren

dend

o�il�compe

nso�de

lle�prestazioni�professionali�no

n�linearm

ente�correlato�al�

valore�dell’ope

ra�V.�

Per�chiarire,�si�rappresen

ta�quanto�segue,�in

�form

a�sche

matica.�

Esem

plificazion

e�di�variabilità�de

l�param

etro�P�rispetto�al�costo�della�categoria�d’ope

ra�

IMPO

RTO�

OPE

RE�“V”���

€�25

�€�50

�€�10

0�€�50

0�€�

1.00

0�

€�

5.00

0�

€�

10.000

€�

25.000

€�

50.000

P�0,20

410,16

20�

0,13

00�

0,08

25�

0,06

98�

0,05

09�

0,04

58�

0,04

10�

0,03

83�

� �stato�dato�rilievo,�poi,�in�termini�di�param

etri�gen

erali,�alla�natura�de

ll’op

era,�al�pregio�della�prestazione

,�ai�risultati�e�ai�vantaggi,�anche�no

n�econ

omici,�

conseguiti�dal�cliente,�all’even

tuale�urgenza�de

lla�prestazione

,�tutti�elem

enti�in�base�ai�quali�l’organo�giurisdizion

ale�pu

ò�aumen

tare�o�dim

inuire�il�com

penso�di�

regola�fino

�al�60�%.�

Come�si�anticipava�in�incipit,�in�virtù�de

lle�m

olteplici�pe

culiarità�caratterizzanti�le�attività

�svolte

�dai�professionisti�de

ll’area

�tecnica,�è�stata�d’altra�parte�

considerata�la�tipologia�spe

cifica�prestazion

e,�che

�viene

�innanzi�tutto�valutata�in�m

aniera�differen

ziata�a�second

o�de

lle�sue

�diverse�fa

si�di�espletamen

to.�A

nche

�in�que

sto�caso�è�stata�assegnata�pregnante�rilevanza�alle�fasi�della�prestazione

�stessa.�

L’articolo�37

,�qu

indi,�individu

a�le�segue

nti�fasi�in�cui�si�p

uò�articolare�la�prestazione

:�la�definizione

�delle�premesse,�la�con

sulenza�e�lo�studio�di�fattib

ilità;�la�

progettazion

e;�la�direzione

�esecutiv

a;�le�verifiche�ed

�i�collaud

i.�

In�que

sta�cornice,�per�con

sentire�l’ade

guata�e�idon

ea�valorizzazion

e�de

lle�spe

cificità

�delle�singole�prestazioni�a�carattere�tecnico,�si�son

o�po

i�con

side

rate,�com

e�già�si�rilevava,�le��seguen

ti�categorie�di�ope

re,�specificate�nella�tavola�allegata:�a)�edilizia;�b)�strutture;�c)�impianti;�d)�viabilità;�e)�idraulica;�f)�tecnologie�

dell'inform

azione

�e�della�com

unicazione

�(ICT

);�g)�p

aesaggio,�ambien

te,�naturalizzazion

e;�h) �a

gricoltura�e�fo

reste,�sicurezza�alim

entare;�i)�territorio�e�urbanistica.�

Page 51: Dm compensi avvocati

34�

�L’art.�39�(Determinazione

�del�com

penso)�ind

ica�qu

indi�una

�finale�form

ula�di�calcolo,�di�agevole�utilizzo,�second

o�la�quale�il�compe

nso�pe

r�la�prestazione

�profession

ale�«C

P»�è�determinato,�di�regola,�dal�prod

otto�tra�il�valore�dell’ope

ra�«V»

,�il�parametro�«G»�corrispo

nden

te�al�grado�di�com

plessità�delle�

prestazion

i,�second

o�le�categorie�dell’ope

ra,�il�parametro�«Q»�corrispo

nden

te�alla�spe

cifica�prestazion

e�o�alla�som

ma�de

lle�spe

cifiche

�prestazioni�eseguite

�rispetto�all’op

era�stessa,�e

�il�param

etro�«P»

,�secon

do�l’espression

e�che�segue:�CP=

V×G×Q

×P.�

Di�seguito�lo

�svilupp

o�di�un�esem

pio.�

Ese

mpl

ifica

zion

e ca

lcol

o co

mpe

nso

CP

per

pre

staz

ione

di p

roge

ttaz

ione

pre

limin

are

A

B

C

C

1 ca

tego

ria d

'ope

ra

E

diliz

ia

Stru

tture

Im

pian

ti m

ecca

nici

a

fluid

o Im

pian

ti el

ettri

ci

Tota

le

2 va

lore

del

l'ope

ra

V

€ 2

00.0

00,0

0 €

80.

000,

00 €

70.

000,

00 €

50.

000,

00 €

400

.000

,00

3 pa

ram

etro

su

valo

re

dell'o

pera

P

10,5

8%

13,9

3%

14,5

3%

16,2

0%

4 gr

ado

di

com

ples

sità

. G

0,9

1 0,

9 1,

1

5 fa

se

prog

etta

zion

e pr

elim

inar

e

QbI

.01

rel.,

plan

im.,s

chem

i gr

afic

i 0,

09

0,09

0,

09

0,09

QbI

.02

calc

olo

som

m.

spes

a 0,

01

0,01

0,

01

0,01

6

Prestazioni affidate

Incidenze Q

QbI

.05

rela

zion

e in

dagi

ne

geot

ecni

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0,03

0,

03

Page 52: Dm compensi avvocati

35�

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8 C

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V

*P*G

*ȈQ

3.3

32,2

5 €

1.9

50,7

1 €

1.1

90,2

9 €

1.15

7,95

7.63

1,20

� Nella�sched

a�sopra�ripo

rtata,�viene

�esemplificata�la�proced

ura�pe

r�la�determinazione

�del�com

penso�pe

r�le�prestazioni�corrispon

denti�alla�progettazione

�prelim

inare�di�un�ed

ificio�scolastico;�nell’ordine,�a�partire�dalla�destra,�nella�sched

a�si�incon

trano�le�colon

ne�com

pilate�nel�procedimen

to�di�calcolo.�La�

proced

ura�pu

ò�essere�effettuata�da

�un�comun

e�foglio�di�calcolo,�dal�quale�è�estrapo

lata�la�sched

a�.��

Definito

�il�valore�de

ll’op

era�sudd

iviso�ne

lle�categorie�d’ope

ra�che

�la�com

pongon

o�si�procede

�com

e�segue:��

co

lonn

e (1

- 2) :

valo

re d

ell’O

pera

V su

ddiv

iso

per c

ateg

orie

: valore�com

plessivo

�€�400

.000

;�di�cui:�O

pere�edilizie�€�200

.000

,�Ope

re�strutturali�€�80

.000

;�impianti�meccanici�€�70.00

0;�im

pianti�elettrici�€�50.00

0.�

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a (3

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-6) a

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�il�cui�totale�è�ripo

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Page 53: Dm compensi avvocati

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lla e

spre

ssio

ne ri

porta

ta:

=�V*P

*G*ɇQ��

��

(art�39).�

Tale�procedu

ra�di�calcolo�va�ripe

tuta�per�ogni�p

restazione

�svolta

�dal�professionista.�Diven

ta�dun

que�essenziale�verificare�la

�prestazione

�del�professionista�in�

tutte�le�sue

�com

pone

nti�in�mod

o�da

�poter�app

urare�se�essa�è�stata�completa�o�parziale,�salve�ulte

riori�con

side

razion

i�in�ordine

�–�tipicam

ente�–�all’even

tualità

che�siano�state�richieste�prestazion

i�aggiuntive�inizialm

ente�non

�previste�o,�quand

o�previste,�che

�esse,�in

�particolare,�siano

�state�richieste�con

�spe

ciali�m

odalità�

e�tempi.�Tu

tto�ciò,�naturalmen

te,�pe

rmetterà�di�individu

are�l’eventuale�parzializzazion

e�o�maggiorazione

�del�com

penso�così�com

e�esso�scaturisce�dalla�sua

iniziale�valutazione

.�Per�la�stessa�ragion

e�vann

o�individu

ate�pu

ntualm

ente�tu

tte�le�categorie�che

�com

pongon

o�l’ope

ra,�ed�il�loro�costo.���

Come�no

rma�di�chiusura,�si�prevede

�che

�il�com

penso�pe

r�le�prestazioni�non

�com

prese�ne

lle�fa

si�e�nelle�categorie�app

ena�indicate,�è

�liqu

idato�pe

r�analogia.�

Per�evita

re�invece�lacune

�e�incertezze�interpretativ

e,�l’articolo�38

�(consulen

za,�analisi�e�accertam

ento)�preved

e�che�il�compe

nso�pe

r�le�prestazioni�di�

consulen

za,�a

nalisi�e

�accertamen

to,�se�no

n�de

term

inabile�analogicamen

te,�è

�liqu

idato�tene

ndo�conto�de

ll’im

pegno�de

l�professionista�e�de

ll’im

portanza�della�

prestazion

e.�

Resta�ferm

a�anche�in�ta

li�casi�la�con

creta�de

rogabilità�de

i�risultati�ottenu

ti�con�i�param

etri�num

erici,�in�fu

nzione

�dei�param

etri�gen

erali�diversi.�

Altre�professioni�vigilate�

� Si�stabilisce�che

�il�com

penso�relativ

o�alle�prestazioni�rife

ribili�alle�altre�profession

i�vigilate�dal�M

inistero�della�giustizia,�n

on�rientranti�in�qu

elle�di�cui�ai�capi�che

�preced

ono,�è�liqu

idato�dall’organo

�giurisdizionale�per�analogia�alle�altre�disposizioni�del�decreto,�ferma�restando

�la�valutazione

�del�valore�e�de

lla�natura�de

lle�

prestazion

i,�de

l�num

ero�e�de

ll’im

portanza�delle�que

stioni�trattate,�del�pregio�de

ll’op

era�prestata,�d

ei�risultati�e�de

i�vantaggi,�anche�no

n�econ

omici,�conseguiti�

dal�cliente,�dell’eventuale�urgen

za�della�prestazione

�� Disposizione�transitoria�

� Le�dispo

sizion

i�di�cui�al�decreto�si�app

liche

rann

o�alle�liqu

idazioni�successive�alla�sua

�entrata�in

�vigore.�

Page 54: Dm compensi avvocati

Tabella A - Avvocati TRIBUNALE ORDINARIO E ORGANO DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO Scaglione di riferimento: valore della causa tra euro 25.001 ed euro 50.000 Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 1.200; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 600; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase istruttoria: valore medio di liquidazione euro 1.200; aumento: fino a +150%; diminuzione: fino a -70% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 1.500; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase esecutiva: a) mobiliare: valore medio di liquidazione euro 800; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% b) immobiliare: valore medio di liquidazione euro 1.800; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Scaglione fino a euro 25.000 Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 550; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 300; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase istruttoria: valore medio di liquidazione euro 550; aumento: fino a +150%; diminuzione: fino a -70% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 700; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase esecutiva: a) mobiliare: valore medio di liquidazione euro 400; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% b) immobiliare: valore medio di liquidazione euro 900; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Scaglione da euro 50.001 a euro 100.000 Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 1.900; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 1.000; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase istruttoria: valore medio di liquidazione euro 2.000; aumento: fino a +150%; diminuzione: fino a -70% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 2.600; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase esecutiva: a) mobiliare: valore medio di liquidazione euro 1.300; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% b) immobiliare: valore medio di liquidazione euro 2.900; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Scaglione da euro 100.001 a euro 500.000 Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 3.250; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50%

Page 55: Dm compensi avvocati

Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 1.650; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase istruttoria: valore medio di liquidazione euro 3.250; aumento: fino a +130%; diminuzione: fino a -70% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 4.050; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase esecutiva: a) mobiliare: valore medio di liquidazione euro 2.100; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% b) immobiliare: valore medio di liquidazione euro 4.800; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Scaglione da euro 500.001 a euro 1.500.000 Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 5.400; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 2.700; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase istruttoria: valore medio di liquidazione euro 5.400; aumento: fino a +100%; diminuzione: fino a -70% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 6.750; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase esecutiva: a) mobiliare: valore medio di liquidazione euro 3.600; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% b) immobiliare: valore medio di liquidazione euro 8.100; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Scaglione di valore indeterminato o indeterminabile Valore medio di liquidazione corrispondente a quello dello scaglione di riferimento, aumentato fino al 150% ovvero diminuito fino al 50% GIUDICE DI PACE

Scaglione fino a euro 5.000 Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 300; aumento: fino a +50%; diminuzione: fino a -60% Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 150; aumento: fino a +50%; diminuzione: fino a -60% Fase istruttoria: valore medio di liquidazione euro 300; aumento: fino a +100%; diminuzione: fino a -80% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 400; aumento: fino a +30%; diminuzione: fino a -70% Scaglione da euro 5.001

Valore medio di liquidazione corrispondente a quello dello scaglione previsto per il tribunale, diminuito del 40% CORTE DI APPELLO, ORGANI DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI SECONDO GRADO, ORGANI DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA E CONTABILE DI PRIMO GRADO

Page 56: Dm compensi avvocati

Valore medio di liquidazione corrispondente a quello dello scaglione previsto per il tribunale, aumentato del 20% SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE, MAGISTRATURE SUPERIORI, COMPRESO IL TRIBUNALE DI PRIMA ISTANZA DELL’UNIONE EUROPEA

Scaglione di riferimento: valore della causa tra euro 25.001 ed euro 50.000 Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 1.600; aumento: fino a +70%; diminuzione: fino a -50% Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 1.000; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 1.900; aumento: fino a +70%; diminuzione: fino a -50% Scaglione fino a euro 25.000 Variazione del valore medio di liquidazione: -55% rispetto allo scaglione di riferimento; stesse variazioni percentuali in aumento o diminuzione Scaglione da euro 50.001 a euro 100.000 Variazione del valore medio di liquidazione: +65% rispetto allo scaglione di riferimento; stesse variazioni percentuali in aumento o diminuzione Scaglione da euro 100.001 a euro 500.000 Variazione del valore medio di liquidazione: +170% rispetto allo scaglione di riferimento; stesse variazioni percentuali in aumento o diminuzione Scaglione da euro 500.001 a euro 1.500.000 Variazione del valore medio di liquidazione: +350% rispetto allo scaglione di riferimento; stesse variazioni percentuali in aumento o diminuzione CORTE COSTITUZIONALE, E ALTRI ORGANI DI GIUSTIZIA SOVRANAZIONALI

Scaglione di riferimento: valore della causa tra euro 25.001 ed euro 50.000

Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 1.700; aumento: fino a +70%; diminuzione: fino a -50% Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 1.100; aumento: fino a +60%; diminuzione: fino a -50% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 2.000; aumento: fino a +70%; diminuzione: fino a -50% Scaglione fino a euro 25.000 Variazione del valore medio di liquidazione: -55% rispetto allo scaglione di riferimento; stesse variazioni percentuali in aumento o diminuzione Scaglione da euro 50.001 a euro 100.000

Page 57: Dm compensi avvocati

Variazione del valore medio di liquidazione: +65% rispetto allo scaglione di riferimento; stesse variazioni percentuali in aumento o diminuzione Scaglione da euro 100.001 a euro 500.000 Variazione del valore medio di liquidazione: +170% rispetto allo scaglione di riferimento; stesse variazioni percentuali in aumento o diminuzione Scaglione da euro 500.001 a euro 1.500.000 Variazione del valore medio di liquidazione: +350% rispetto allo scaglione di riferimento; stesse variazioni percentuali in aumento o diminuzione PROCEDIMENTO PER INGIUNZIONE

Scaglione fino a euro 5.000: da 50 a 700 euro Scaglione da euro 50.001 a euro 500.000: da 400 a 2.000 euro Scaglione da euro 50.001 a euro 1.500.000: da 1.000 a 2.500 euro

PRECETTO Scaglione da euro 0 a euro 5.000: da 20 a 100 euro Scaglione da euro 50.001 a euro 500.000: da 150 a 350 euro Scaglione da euro 50.001 a euro 1.500.000: da 400 a 600 euro Scaglione oltre euro 1.500.000: da 700 a 900

PROCEDIMENTO DI ESPROPRIAZIONE PRESSO TERZI E PER CONSEGNA O RILASCIO Diminuzione del 10% del valore medio di liquidazione relativo ai procedimenti esecutivi mobiliari, con i medesimi aumenti e diminuzioni

AFFARI TAVOLARI Diminuzione del 20% del valore medio di liquidazione relativo ai procedimenti esecutivi mobiliari, con i medesimi aumenti e diminuzioni

Page 58: Dm compensi avvocati

Tabella B – Avvocati TRIBUNALE MONOCRATICO E MAGISTRATO DI SORVEGLIANZA Fase di studio: valore medio di liquidazione euro 300; aumento: fino a +300%; diminuzione: fino a -50% Fase introduttiva: valore medio di liquidazione euro 600; aumento: fino a +50%; diminuzione: fino a -50% Fase istruttoria: valore medio di liquidazione euro 900; aumento: fino a +100%; diminuzione: fino a -70% Fase decisoria: valore medio di liquidazione euro 900; aumento: fino a +50%; diminuzione: fino a -70% Fase esecutiva: euro 20 per ogni ora o frazione di ora, con aumento o diminuzione del 50%. GIUDICE DI PACE

Valore medio di liquidazione corrispondente a quello previsto per il tribunale monocratico, diminuito del 20% GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI O DELL’UDIENZA PRELIMINARE

Valore medio di liquidazione corrispondente a quello previsto per il tribunale monocratico, aumentato del 20% TRIBUNALE COLLEGIALE

Valore medio di liquidazione corrispondente a quello previsto per il tribunale monocratico, aumentato del 30% CORTE D’ASSISE

Valore medio di liquidazione corrispondente a quello previsto per il tribunale monocratico, aumentato del 150%

CORTE D’APPELLO E TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA Valore medio di liquidazione corrispondente a quello previsto per il tribunale monocratico, aumentato del 60%

CORTE D’ASSISE D’APPELLO Valore medio di liquidazione corrispondente a quello previsto per il tribunale monocratico, aumentato del 160%

MAGISTRATURE SUPERIORI Valore medio di liquidazione corrispondente a quello previsto per il tribunale monocratico, aumentato del

Page 59: Dm compensi avvocati

220%

Page 60: Dm compensi avvocati

TABELLA C - Notai ATTI SOCIETARI Da € 25.000 a € 400.000 Valore medio dell’atto: € 212.500 Percentuale del valore medio: 1,4% Forbice: aumento fino a 6,90%; riduzione fino a 0,86% Da € 400.001 a € 1.500.000 Valore medio dell’atto: € 950.000 Percentuale del valore medio: 0,47% Forbice: riduzione fino allo 0,35%; aumento fino allo 0,86% Da € 1.500.001 a € 5.000.000 Valore medio dell’atto: € 3.250.000 Percentuale del valore medio: 0,16% Forbice: riduzione fino allo 0,13% ; aumento fino allo 0,35%

Page 61: Dm compensi avvocati

TABELLA B - Notai

ATTI MOBILIARI (inclusi MOBILI REGISTRATI) Da € 10.000 a € 200.000 Valore medio : € 105.000,00 Percentuale del valore medio: 0,62% Forbice: riduzione fino allo 0,350%; aumento fino all’1,790% Da € 200.001 a € 700.000 Valore medio: 450.000 Percentuale del valore medio: 0,200% Forbice: riduzione fino allo 0,130; aumento fino allo 0,350% Da € 700.001 a € 2.500.000 Valore medio: € 1.600.000 Percentuale del valore medio: 0,082% Forbice: riduzione fino allo 0,049%; aumento fino allo 0,130% Da 2.500.001 a € 4.500.000 Valore medio: € 3.500.000 Percentuale del valore medio: 0,035% Forbice: riduzione fino allo 0,028%; aumento fino allo 0,490%

Page 62: Dm compensi avvocati

TABELLA A - Notai ATTI IMMOBILIARI Da € 25.000,00 a € 1.000.000 Valore medio: € 500.000,00 Percentuale riferita al valore medio: 1,1% del valore dell’immobile Forbice: aumento fino al 4,820% ; riduzione fino allo 0,410% Da € 1.100.001 a 3.500.000 Valore medio: € 2.300.000 Percentuale riferita al valore medio: 0,21% del valore dell’immobile Forbice: aumento fino allo 0,410%; riduzione fino allo 0,160% Da € 3.500.001 a € 5.000.000 Valore medio: € 4.250.000 Percentuale riferita al valore medio: 0,14% del valore dell’immobile Forbice: aumento fino allo 0,161%; riduzione fino allo 0,120%

Page 63: Dm compensi avvocati

TABELLA D - Notai ALTRI ATTI Da € 30 al € 500 con aumento fino al doppio

Page 64: Dm compensi avvocati

TABELLA C COMPENSI SPETTANTI AGLI ISCRITTI NEGLI ALBI PROFESSIONALI DEI DOTTORI

COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Riquadro 1 [Art. 19] - sulla sommatoria dei componenti positivi di reddito lordi e delle attività:

fino ad euro 10.000 dal 3% al 4% sul maggior valore fino ad euro 50.000 dal 2% al 3% sul maggior valore oltre euro 50.000 dall’1% al 2%

Riquadro 2 [Art. 20]

a) sul totale dell’attivo realizzato: fino ad euro 400.000 dal 4% al 6% sul maggior valore e fino a euro 4.000.000 dal 2% al 3% oltre euro 4.000.000 dallo 0.75% al 1%

b) sul passivo accertato: dallo 0,50% allo 0,75% Riquadro 3 [Art. 21]

- sul valore della perizia o della valutazione: fino ad euro 1.000.000 dallo 0,80% al 1% per il di più fino ad euro 3.000.000 dallo 0,50% allo 0,70% per il di più oltre 3.000.000 dallo 0,025% allo 0,050%

Riquadro 4 [Art. 22]

a) sul totale dei componenti positivi di reddito lordi: dallo 0,10% allo 0,15% b) sul totale delle attività: dallo 0,050% allo 0,075% c) sull’ammontare delle passività dallo 0,050% allo 0,075%

Riquadro 5.1 [Art. 23, comma 1]

a) sui componenti positivi di reddito lordi: dallo 0,30% allo 0,50%; b) sul totale delle attività: dallo 0,020% allo 0,060% c) sul totale delle passività risultanti dal bilancio di fine esercizio: dallo 0,020 allo 0,065%

Riquadro 5.2 [Art. 23, comma 2]

- sulla sommatoria dei componenti positivi di reddito lordi: fino a euro 50.000 dal 4% al 3% sul maggior valore e fino a euro 100.000 dal 2% al 1% oltre euro 100.000 dal 1% allo 0,5%

Riquadro 6 [Art. 24]

a) sul totale dei componenti positivi di reddito lordi: dallo 0,020% allo 0,030% fino a 20.000.000 di euro per il di più oltre 20.000.000 dallo 0.005% allo 0.010%

b) sul totale delle attività: dallo 0,050% allo 0,060% c) sull’ammontare delle passività: dallo 0,020% allo 0,030%

Riquadro 7.1 [Art. 25, comma 1]

- sul capitale sottoscritto: fino ad euro 1.000.000 dallo 0,75% al 1,50% per il di più oltre euro 15.000.000 dallo 0,50% allo 0,75% oltre euro 15.000.000 dallo 0,25% allo 0,50%

Riquadro 7.2 [Art. 25, comma 2]

- sul totale delle attività delle situazioni patrimoniali utilizzate:

Page 65: Dm compensi avvocati

fino ad euro 4.000.000 dal 1% al 1,50% oltre euro 4.000.000 dallo 0,5% al 1%

Riquadro 8.1 [Art. 26, comma 1]

- sul corrispettivo pattuito: fino a euro 2.000.000 dallo 0,75% al 2% oltre euro 2.000.000 dallo 0,50% allo 0,75%

Riquadro 8.2 [Art. 26, commi 2 e 3]

- sul capitale mutuato o erogato, ovvero sui capitali e valori economico-finanziari oggetto della prestazione: fino a euro 2.000.000 dallo 0,75% al 1,00% oltre euro 2.000.000 dallo 0,50% allo 0,75%

Riquadro 9 [Art. 27]

- sul totale delle passività: fino a euro 1.000.000 dal 1% al 2% oltre euro 1.000.000 dallo 0,70% allo 0,90%

Riquadro 10.1 [Art. 28, comma 1] Ͳ Dichiarazione dei redditi delle persone fisiche euro 150 Ͳ Dichiarazione dei redditi con o senza studi di settore delle persone fisiche con partita iva euro 450 Ͳ Dichiarazione dei redditi con o senza studi di settore delle società di persone euro 550 Ͳ Dichiarazione dei redditi con o senza studi di settore delle società di capitali euro 650 Ͳ Dichiarazioni IRAP euro 200 Ͳ Dichiarazioni IVA euro 250 Ͳ Dichiarazione dei sostituti di imposta euro 150 Ͳ Dichiarazione di successione euro 350 Ͳ Altre dichiarazioni e comunicazioni euro 100 Ͳ Invio telematico euro 20

Riquadro 10.2 [Art. 28, comma 2]

Ͳ sull’importo complessivo delle imposte, tasse, contributi, sanzioni, interessi dovuti: dal 1% al 5% Riquadro 10.3 [Art. 28, comma 3]

Ͳ sull’importo complessivo delle imposte, tasse, contributi, sanzioni, interessi dovuti: dal 1% al 5% Riquadro 11 [Art. 29]

Ͳ sulla sommatoria dei componenti positivi di reddito lordi e delle attività: fino a euro 5.000.000,00 da euro 6.000 a euro 8.000 per il di più fino a euro 100.000.000 dallo 0,009% allo 0,010% per il di più fino a euro 300.000.000 dallo 0,0060% allo 0,009% per il di più fino a euro 800.000.000 dallo 0,005% allo 0,006% per ogni euro 100.000.000 di valore in più o frazione, rispetto a euro 800.000.000 una maggiorazione da euro 7.500 ad euro 10.000

Page 66: Dm compensi avvocati

Esemplificazione�determinazione�del�compenso�CP�

�Esemplificazione�calcolo�compenso�CP�per�prestazione�di�progettazione�preliminare�

�� A� B� C� C� ��1� categoria�d'opera�

� Edilizia� Strutture�Impianti�meccanici�

a�fluido�Impianti�elettrici� Totale�

2� valore�dell'opera� V� �� €�200.000,00� €�80.000,00 €�70.000,00� €�50.000,00� €�400.000,00�

3� parametro�su�valore�dell'opera�

P� �� 10,58%� 13,93%� 14,53%� 16,20%� ��

4� grado�di�complessità.� G� �� 0,9� 1� 0,9� 1,1� ��

5� fase�� Progettazione�preliminare�

QbI.01�rel.,planim.,schemi�

grafici�0,09� 0,09� 0,09� 0,09� ��

QbI.02� calcolo�somm.�spesa� 0,01� 0,01� 0,01� 0,01� ��

QbI.05�relazione�indagine�

geotecnica�0,03� 0,03� �� �� ��

QbI.06�relazione�indagine�

idrologica��� �� �� �� ��

QbI.07� rel.�indag.�idraulica� �� �� �� �� ��

QbI.08� rel.�indag.�sismica� 0,015� 0,015� �� �� ��

QbI.11� integrazione�prest.� 0,02� 0,02� 0,02� 0,02� ��

6�

Prestazion

i�affidate�

Incide

nze�Q�

QbI.15�prime�indicazioni�

stesura�PSC�0,01� 0,01� 0,01� 0,01� ��

7� Totale�incidenze� є�Q�i� �� 0,175� 0,175� 0,13� 0,13� ��

8� Compenso�al�netto�di�spese�ed�oneri�CP�

V*P*G*ɇQ� �� €�3.332,25� €�1.950,71� €�1.190,29� €�1.157,95� €�7.631,20�

�Nella� scheda� sopra� riportata,� viene� esemplificata� la� procedura� per� la� determinazione� del� compenso� per� le� prestazioni�corrispondenti� alla� progettazione� preliminare� di� un� edificio� scolastico;� nell’ordine,� a� partire� dalla� destra,� nella� scheda� si�incontrano� le� colonne� compilate�nel�procedimento�di� calcolo.� La�procedura�può�essere�effettuata�da�un� comune� foglio�di�calcolo�tipo�Excel,�dal�quale�è�estrapolata�la�scheda�.���Definito�il�valore�dell’opera�suddiviso�nelle�categorie�d’opera�che�la�compongono�si�procede�come�segue:��

righe��(1Ͳ�2)�(art.35)�:�costo�economico�dell’Opera�“V”�suddiviso�per�categorie�:�valore� complessivo� €� 400.000;� di� cui:�Opere� edilizie� €� 200.000,�Opere� strutturali� €� 80.000;� impianti�meccanici� €� 70.000;�impianti�elettrici�€�50.000.�

riga�(3)�sulla�base�dei�precedenti�importi�si�determinano�i�corrispondenti�valori�del�parametro�� “P”��� � � (art.35)�

riga�(4)�in�relazione�al�grado�di�complessità�si�stabiliscono�i�valori�del�grado�di�complessità�� � “G”��� � � (art.36)�

righe�(5Ͳ6)�all’interno�della�fase�prestazionale�considerata:�vengono�individuate�le�prestazioni�professionali�affidate�cui�corrispondono�specifiche�incidenze�� “Q“�� � � (art.37)��

� il�cui�totale�è�riportato�nella�riga�(7)�

riga�(8)� il�compenso,�al�netto�di�spese,�viene�stabilito�sommando� i�compensi�parziali�riportati�nella�riga�(8)�ottenuti�dalla�espressione�riportata:��

CP=�V*P*G*ɇQ�� � � (art�39).�

Tale�procedura�di�calcolo�va�ripetuta�per�ogni�prestazione�svolta�dal�professionista.��

Page 67: Dm compensi avvocati

TAVOLA Z-1 “CATEGORIE DELLE OPERE E PARAMETRO DEL GRADO DI COMPLESSITA’” grado�di�complessità�

G

ridotto� elevato�CATEGORIA�D'OPERA�

DESTINAZIONE�FUNZIONALE�DELLE�OPERE�

da� a�INSEDIAMENTI�PRODUTTIVI�PER�L'AGRICOLTURA,�L'INDUSTRIA,�L'ARTIGIANATOͲDEPOSITI� 0,7� 1,0�

INDUSTRIA�ALBERGHIERA,�TURISMO�E�COMMERCIO�E�SERVIZI�PER�LA�MOBILITA'� 1,0� 1,3�

RESIDENZA� 0,7� 1,3�

SANITA',�ISTRUZIONE,�RICERCA� 1,0� 1,3�

CULTURA,�VITA�SOCIALE,�SPORT,�CULTO� 1,0� 1,3�

SEDI�AMMINISTRATIVE,�GIUDIZIARIE,�DELLE�FORZE�DELL'ORDINE� 0,7� 1,3�

ARREDI,�FORNITURE,�AREE�ESTERNE�PERTINENZIALI�ALLESTITE� 1,0� 1,3�

EDILIZIA�

INTERVENTI�SU�EDIFICI�E�MANUFATTI�DI�RILEVANTE�INTERESSE�STORICOͲARTISTICO�E�MONUMENTALE� 1,3� 1,6�

STRUTTURE,�OPERE�INFRASTRUTTURALI�PUNTUALI,�VERIFICHE��NON�SOGGETTE�AD�AZIONI�SISMICHE� 0,8� 1,0�

STRUTTURE,�OPERE�INFRASTRUTTURALI�PUNTUALI,�VERIFICHE��SOGGETTE�AD�AZIONI�SISMICHE� 1,0� 1,2�STRUTTURE�

STRUTTURE�SPECIALI� 1,2� 1,3�

IMPIANTI�MECCANICI�A�FLUIDO�A�SERVIZIO�DELLE�COSTRUZIONI� 0,8� 1,1�

IMPIANTI�ELETTRICI�E�SPECIALI�A�SERVIZIO�DELLE�COSTRUZIONI�–�SINGOLE�APPARECCHIATURE�PER�LABORATORI�E�IMPIANTI�PILOTA�

1,1� 1,3�

IMPIANTI�INDUSTRIALI�Ͳ�IMPIANTI�PILOTA�E�IMPIANTI�DI�DEPURAZIONE�CON�RIDOTTE�PROBLEMATICHE�TECNICHEͲDISCARICHE�INERTI�

0,6� 0,8�

IMPIANTI�INDUSTRIALI�–�IMPIANTI�PILOTA�E�IMPIANTI�DI�DEPURAZIONE�COMPLESSIͲDISCARICHE�CON�TRATTAMENTI�E�TERMOVALORIZZATORI�

0,8� 1,2�

OPERE�ELETTRICHE�PER�RETI�DI�TRASMISSIONE�E�DISTRIBUZIONE�ENERGIA�E�SEGNALI�–�LABORATORI�CON�RIDOTTE�PROBLEMATICHE�TECNICHE�

0,6� 0,9�

IMPIANTI�

IMPANTI�PER�LA�PRODUZIONE�DI�ENERGIA�–�LABORATORI�COMPLESSI�� 0,9� 1,1�

MANUTENZIONE� 0,4� 0,5�

VIABILITA'�ORDINARIA� 0,5� 0,7�

NAVIGAZIONE�INTERNA� 0,7� 0,9�VIABILITA'�

VIABILITA'�SPECIALE� 0,9� 1,0�

OPERE�DI�BONIFICA�E�DERIVAZIONI� 0,4� 0,6�IDRAULICA�

ACQUEDOTTI�E�FOGNATURE� 0,6� 0,8�

SISTEMI�INFORMATIVI� 0,9� 1,1�

SISTEMI�E�RETI�DI�TELECOMUNICAZIONE� 0,7� 0,9�TIC�

SISTEMI�ELETTRONICI�ED�AUTOMAZIONE� 1,1� 1,3�

INTERVENTI�DI�SISTEMAZIONE�NATURALISTICA�O�PAESAGGISTICA� 0.8� 1.2�

INTERVENTI�DEL�VERDE�E�OPERE�PER�ATTIVITÀ�RICREATIVA�O�SPORTIVA� 0.7� 1.1�

INTERVENTI�RECUPERO,�RIQUALIFICAZIONE�AMBIENTALE� 0.9� 1.3�

PAESAGGIO,�AMBIENTE,�NATURAͲLIZZAZIONE�

INTERVENTI�DI�SFRUTTAMENTO�DI�CAVE�E�TORBIERE� 0.8� 1.3�

INTERVENTI�DI�MIGLIORAMENTO�E�QUALIFICAZIONE�DELLA�FILIERA�FORESTALE� 0.7� 1.2�

INTERVENTI�DI�MIGLIORAMENTO�FONDIARIO�AGRARIO�E�RURALE;�INTERVENTI�DI�PIANIFICAZIONE�ALIMENTARE1�

0.9� 1.3�

INTERVENTI�PER�LA�VALORIZZAZIONE�DELLE�FILIERE�PRODUTTIVE�AGROALIMENTARI�E�ZOOTECNICHE;�INTERVENTI�DI�CONTROLLO�–�VIGILANZA�ALIMENTARE1��

0.8� 1.2�

AGRICOLTURA�E�FORESTE,�SICUREZZA�ALIMENTARE��

INTERVENTI�PER�LA�VALORIZZAZIONE�DELLA�FILIERA�NATURALISTICA�E�FAUNISTICA� 0.7� 1.6�

TERRITORIO�E�URBANISTICA�

INTERVENTI�DI�PIANIFICAZIONE2� 0.8� 1.5�

1 Nel caso di prestazioni relative agli interventi di pianificazione alimentare e controllo-vigilanza alimentare il Valore dell’opera è determinato sulla base del Produzione Lorda Vendibile o della Produzione Lorda dell’Impianto. 2. Nel caso di prestazioni relative alla pianificazione e programmazione di tipo generale il Valore dell’opera è determinato sulla base del PIL complessivo relativo al contesto territoriale interessato; nel caso di prestazioni relative alla pianificazione e programmazione di tipo esecutivo il Valore dell’opera è determinato sulla base del valore delle volumetrie esistenti e di progetto o per la PLV aziendale o del valore della produzione relativa al progetto o piano nel caso della categoria G.

Page 68: Dm compensi avvocati

TA

VO

LA

Z-2

“PR

EST

AZI

ON

I E P

AR

AM

ET

RI (

Q) D

I IN

CID

EN

ZA” CA

TEGORIE�

FASI�PRE

STAZIONALI�

DESCR

IZIONE�SINGOLE�PRE

STAZIONI�

ED

ILIZ

IAST

RU

TT

UR

EIM

PIA

NT

IV

IAB

ILIT

ÀID

RA

UL

ICA

TIC

A

GR

ICO

LT

UR

A, F

OR

EST

E,

PAE

SAG

GIO

, AM

BIE

NT

E,

NA

TU

RA

LIZ

ZA

ZIO

NE

SI

CU

RE

ZZ

A A

LIM

EN

TA

RE

TE

RR

ITO

RIO

E

UR

BA

NIS

TIC

A

QaI.01�

Relazion

e�illustrativa�(art.�14,�com

ma�1,�d.P.R.�

207/20

10)�

0,04

5�0,04

5�0,04

5�0,04

0�0.03

5�0,05

00,04

0��

QaI.02�

Relazion

e�illustrativa,�Elabo

rati�progettuali�e�te

cnico�

econ

omici�(art.�14,�com

ma�2,�d.P.R.�207

/201

0)3 �

0,09

0�0,09

0�0,09

�0,08

0�0,07

0�0,10

00,08

0��

a.I)�DEFINIZIONE����

DELLE�PRE

MESSE�E��

FATTIBILITA'�

QaI.03�

Supp

orto�al�RUP:�accertamen

ti�e�verifiche

�prelim

inari�

0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

00,02

0��

QaII.0

1�Sintetiche

�0,04

0�0,04

0�0,04

0�0,04

0�0,04

0�0,04

00.04

�0.00

5�QaII.0

2�Particolareggiate��

0,08

0�0,08

0�0,08

0�0,08

0�0,08

0�0,08

00.09

�0.00

9�a.II)�

STIM

E�E�

VALU

TAZIONI�

QaII.0

3�Analitiche

�0,16

0�0,16

0�0,16

0�0,16

0�0,16

0�0,16

00.16

�0.01

6�

QaIII.01

�Rilievi,�stud

i�e�classificazion

i�agron

omiche

,�colturali,�

delle�biomasse�e�delle�attività

��produ

ttive�

��

��

��

0.02

�0.00

03�

QaIII.02

�Rilievo�bo

tanico�e�analisi�vegetazionali�de

i�po

polamen

ti�erbacei�ed�arbo

rei�ed�an

imali�

��

��

��

0,01

5�,000

25�

QaIII.03

�Elaborazioni,�analisi��e�valutazion

i�con

�mod

elli�

numerici,�software�de

dicati,�(incen

di�boschivi,�

diffusione

�inqu

inanti,�idrologia�ed

�idrogeologia,�

regimazione

�delle�acque

,�idraulica,�colate�di�fa

ngo�e�di�

detriti,�esond

azioni,�aree�di�pericolo,�stabilità�de

i�pe

ndii,�filtrazioni,�reti�ecologiche�e�dinamiche

�ecologiche

)�

��

��

��

0,02

5�0,03

0�

QaIII.04

�Con

trolli�ed

�Analisi�chimiche

�fisiche,�biologiche,�ogm

�e�

sensoriali�

��

��

��

0.01

�0.00

01�

a.III)�

RILIEV

I�STU

DI�ED�

ANALISI�

QaIII.05

�Valutazioni�della�qualità�di�processo�e�di�prodo

tto�

��

��

��

0,05

�0,00

1�QaIV.1�

Consulen

ze�e�curatele�aziend

ali�

��

��

��

0.00

5�0.00

01�

QaIV.2�

Consulen

ze�e�pareri�e�studi�nel�settore�dell’ecologia,�

della�dife

sa�ambien

tale�e�della�natura,�della�dife

sa�

delle�piante�e�de

i�loro�prod

otti,�idrogeologia,�

nivologia�e�assestam

ento�faun

istica�–�atto�fitoiatrico�

��

��

��

0,00

6�0,00

12�

QaIV.3�

Relazion

i�tecniche�e�specialistiche

��

��

��

�0.03

�0.00

15�

QaIV.4�

Pred

ispo

sizion

i�di�fascicoli�aziend

ali�e�di�progetto�

finalizzati�all’accesso�ai�con

tributi�com

unita

ri�

��

��

��

0,15

��

QaIV.5�

Pred

ispo

sizion

e�e�curatela�del�fa

scicolo�pe

r�il�rilascio�

di�VAS�Ͳ�V

IA�ͲA

IA�

��

��

��

0,06

�0,07

QaIV.6�

Pred

ispo

sizion

e�e�curatela�del�fa

scicolo�pe

r�il�rilascio�

di�autorizzazion

i���

��

��

�0,04

��

QaIV.7�

Assistenza�tecnica,�econo

mica,�con

trattuale�e�fiscale.�

��

��

��

0,03

5��

a.IV)�C

ONSU

LENZE�

E�CU

RATELE�

QaIV.8�

Consulen

za�azien

dale,�tecnica,�fiscale,�amministrativa�

e�de

l�lavoro.�

��

��

��

0,04

0��

DEFINIZIONE�DELLE�PREMESSE,�CONSULENZA�E�STUDIO�DI�FATTIBILITÀ�

a.V)�

QaV

.1�Piani�econo

mici,�aziend

ali,�bu

sine

ss�plan�e�di�

investim

ento�

��

��

��

0.14

�0.00

15�

3

Pre

staz

ione

rich

iest

a in

cas

o di

pro

getto

pos

to a

bas

e di

gar

a (a

rt.14

, com

ma

2, d

.P.R

. 207

/201

0).

Page 69: Dm compensi avvocati

QaV

.2�Bilanci�azien

dali,�inventari�e�studi�di�fattib

ilità�te

cnico�

econ

omica�

��

��

��

0,02

4��

PIANI�ECO

NOMICI�

QaV

.3�Amministrazione

�e�gestio

ne�di�azien

de�agricole,�

forestali,�agroͲin

dustriali,�zootecniche�ed

�ambien

tali.�

��

��

��

0,1�

CA

TEGORIE�

FASI�

PRESTA

ZIONALI�

DESCR

IZIONE�SINGOLE�PRE

STAZIONI�

ED

ILIZ

IAST

RU

TT

UR

EIM

PIA

NT

I V

IAB

ILIT

ÀID

RA

UL

ICA

TIC

A

GR

ICO

LT

UR

A, F

OR

EST

E,

PAE

SAG

GIO

, AM

BIE

NT

E,

NA

TU

RA

LIZ

ZA

ZIO

NE

, SIC

UR

EZ

ZA

A

LIM

EN

TA

RE

TE

RR

ITO

RIO

E

UR

BA

NIS

TIC

A

QbI.01

Relazion

i,�planim

etrie,�elaborati�grafici�(art.17,�

comma1,�lettere��a),��b),��e),�d.P.R.�207

/10)�

0,09

0�0,09

0�0,09

0�0,08

0�0,07

0�0,10

00,08

0��

QbI.02

Calcolo�sommario�spe

sa,�quadro�econ

omico�di�

progetto�(art.17,�com

ma�1,�lettere��g),��h),�d.P.R.�

207/10

)�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

00,01

0��

QbI.03

Piano�econ

omico�e�fin

anziario�di�m

assima��

(art.17,�com

ma�4,�d.P.R.�207

/10�Ͳ�art.164

�D.��lgs.�

163/06

�Ͳ�art.1,�com

ma�3,�all.XX

I)�4 �

0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

00,03

0��

QbI.04

Capitolato�spe

ciale�de

scrittivo�e�prestazion

ale,�

sche

ma�di�con

tratto��(art.17

,�com

ma�3,�lettere��b),��

c),�d.P.R.�207

/10�Ͳ�a

rt.164

,�d.lgs.�163

/06�Ͳ�a

rt.7,�

Allegato�XXI)�5�

0,07

0�0,07

0�0,07

0�0,07

0�0,07

0�0,07

00,07

0�

QbI.05

Relazion

e�di�indagine

�geo

tecnica�(art.19,�com

ma�

1,�d.P.R.�207

/10)�

0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

00,03

0��

QbI.06

Relazion

e�di�indagine

�idrologica�(art.19,�com

ma�1,�

d.P.R.�207

/10)�

0,01

5�0,01

5�0,01

5�0,01

5�0,01

5�0,01

50,01

5��

QbI.07

Relazion

e�di�indagine

�idraulica�(art.19,�com

ma�1,�

d.P.R.�207

/10)�

0,01

5�0,01

5�0,01

5�0,01

5�0,01

5�0,01

50,01

5��

QbI.08

Relazion

e�di�indagine

�sismica�(art.19,�com

ma�1,�

d.P.R.�207

/10)�

0,01

5�0,01

5�0,01

5�0,01

5�0,01

5�0,01

50,01

5��

QbI.09

Relazion

e�di�indagine

�arche

ologica�(art.19,�

comma�1,�d.P.R.�207

/10)�

0,01

5�0,01

5�0,01

5�0,01

5�0,01

5�0,01

50,01

5��

QbI.10

Relazion

e�di�indagine

�geo

logica�(art.19,�com

ma�1,�

d.P.R.�207

/10)�

0,05

0�0,05

0�0,05

0�0,05

0�0,05

0�0,05

00,05

0��

Progettazione�

�b.I)��PROGETTAZIONE�PRELIMINARE�

QbI.11

Progettazion

e�integrale�e�coordinata�Ͳ�

Integrazione

�delle�prestazioni�spe

cialistiche

�(art.90,�com

ma�7,��d.lgs.�163/06)�–�Relazione

�tecnoͲalim

entare�

0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

00,02

0�

4

Pre

staz

ione

rich

iest

a in

pre

senz

a di

affi

dam

ento

di c

once

ssio

ne p

er la

vori

pubb

lici

(art.

17, c

omm

a 4,

d.P

.R. 2

07/1

0 - a

rt.16

4, d

.lgs.

163

/06

- art.

1, c

omm

a 3,

all.

XX

I).

5 P

rest

azio

ne ri

chie

sta

in c

aso

di p

roge

tto p

osto

a b

ase

di g

ara

o di

una

con

cess

ione

di l

avor

i pub

blic

i (ar

t.17,

com

ma

3, le

ttere

(b),

(c) d

.P.R

. 207

/10

- art.

164,

d.lg

s. 1

63/0

6 - a

rt.1,

com

ma

2, le

ttera

(i);

com

ma

4, A

llega

to X

XI;

ar

t.53,

com

ma

2,

le

ttera

b),

d.lg

s. 1

63/0

6).

Page 70: Dm compensi avvocati

QbI.12

Stud

io�di�inserim

ento�urbanistico�(art.164,�d.lgs.�

163/06

�Ͳ�art.1,�com

ma�2,�lettera��l),�all.XX

I6 �0,03

0�0,03

0�0,01

0�0,03

0�0,01

0��

0,03

0��

QbI.13

Relazion

e�tecnica�sullo

�stato�di�con

sisten

za�degli�

immob

ili�da�ristrutturare�(art.17,�com

ma�3,�

lettera��a),�d.P.R.�207

/10)�h�

0,03

0�0,03

0�0,03

0��

��

��

QbI.14

Prim

e�indicazion

i�di�progettazione

�antincend

io�

(d.m

.�6/02/19

82)�

0,00

5�0,00

5�0,00

5��

��

��

QbI.15

Prim

e�indicazion

i�e�prescrizion

i�per�la�stesura�dei�

Piani�di�Sicurezza�

0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

00,01

0��

QbI.16

Stud

i�di�prefattibilità�ambien

tale/Sicurezza�

alim

entare�

0,06

0�0,06

0�0,06

0�0,06

0�0,06

0�0,06

00,06

0��

QbI.17

Supp

orto�al�RUP:�sup

ervision

e�e�coordinamen

to�

della�progettazione

�prelim

inare�

0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

00,01

0��

QbI.18

Supp

orto�al�RUP:�verifica�della�progettazione

�prelim

inare�

0,06

0�0,06

0�0,06

0�0,06

0�0,06

0�0,06

00,06

0��

6

Pre

staz

ione

rich

iest

a ai

sen

si a

rt.16

4, d

.lgs.

163

/06;

art.

1, c

omm

a 2,

lette

ra (l

), al

l.XX

I.

Page 71: Dm compensi avvocati

CA

TEGORIE�

FASI�

PRESTA

ZIONALI

DESCR

IZIONE�SINGOLE�PRE

STAZIONI�

ED

ILIZ

IA

STR

UT

TU

RE

IM

PIA

NT

I V

IAB

ILIT

ÀID

RA

UL

ICA

TIC

AG

RIC

OL

TU

RA

, FO

RE

STE

, PA

ESA

GG

IO,

AM

BIE

NT

E,

NA

TU

RA

LIZ

ZA

ZIO

NE

, SI

CU

RE

ZZ

A

AL

IME

NT

AR

E

TE

RR

ITO

RIO

E

U

RB

AN

IST

ICA

QbII.0

1Re

lazion

i�gen

erale�e�tecniche

,�Elabo

rati�grafici��art.24,�com

ma�2,�

lettere��a),��b),��d),��f),�d.P.R.�207

/10)�

0,23

0�0,18

0�0,20

0�0,22

0�0,20

0�0,25

0�0,22

0��

QbII.0

2Disciplinare�de

scrittivo�e�prestazion

ale�(art.24,�com

ma�2,�lettera��

g),�d.P.R.�207

/10)�

0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0��

QbII.0

3Elen

co�prezzi,�Co

mpu

to�m

etrico�estim

ativo,�Quadro�econ

omico��

(art.24,�com

ma�2,�lettere��l),��m),��o),�d.P.R.�207

/10)�

0,07

0�0,04

0�0,07

0�0,06

0�0,05

0�0,05

0�0,06

0��

QbII.0

4�Studio�di�inserimen

to�urbanistico�(art.24,�com

ma�2,�lettera��c),�

d.P.R.�207

/201

0)�

0,03

0�0,03

0�0,01

0�0,03

0�0,01

0�0,01

0�0,03

0��

QbII.0

5Sche

ma�di�con

tratto,�Capito

lato�spe

ciale�d'appalto

�h�0,07

0�0,07

0�0,08

0�0,07

0�0,07

0�0,07

0�0,07

0��

QbII.0

6Re

lazion

e�di�indagine

�geo

tecnica�(art.26,�com

ma�1,�d.P.R.�

207/20

10)�

0,09

0�0,09

0�0,09

0�0,09

0�0,09

0�0,09

0�0,09

0��

QbII.0

7Re

lazion

e�di�indagine

�idrologica�(art.26,�com

ma�1,�d.P.R.�

207/20

10)�

0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

0��

QbII.0

8Re

lazion

e�di�indagine

�idraulica�(art.26,�com

ma�1,�d.P.R.�207

/201

0)�

0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

0��

QbII.0

9Re

lazion

e�di�indagine

�sismica�(art.19,�com

ma�1,�d.P.R.�207

/10)�

0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

0�0,03

0��

QbII.1

0Re

lazion

e�di�indagine

�geo

logica�(art.26,�com

ma�1,�d.P.R.�207

/201

0)0,15

0�0,15

0�0,15

0�0,15

0�0,15

0�0,15

0��

0,15

0��

QbII.1

1Analisi�storico�critica�e�relazion

e�sulle�strutture�esisten

ti�(art.26,�

d.P.R.�207

/10�Ͳ�cap

.8.5,�d.m

.�14/01

/200

8)�

�0,09

0��

��

��

QbII.1

2Re

lazion

e�sulle�indagini�dei�m

ateriali�e�de

lle�strutture�per�edifici�

esistenti�(art.26,�d.P.R.�207

)��

0,12

0��

��

��

QbII.1

3Ve

rifica�sism

ica�de

lle�strutture�esisten

ti�e�individu

azione

�delle�

carenza�strutturali�(art.26

,�d.P.R.�Ͳ�cap.8.5,�d.m

.�14/01

/200

8)�

�0,18

0��

��

��

QbII.1

4Progettazion

e�integrale�e�coordinata�Ͳ�Integrazione

�delle�

prestazion

i�spe

cialistiche

�(art.90,�com

ma�7,��d.lgs.�163

/200

6)�

0,05

0�0,05

0�0,05

0�0,05

0�0,05

0�0,05

0�0,05

0��

QbII.1

5Elaborati�di��progettazion

e�antin

cend

io�(d

.m.�16/02

/198

2)�

0,06

0�0,06

0�0,06

0��

��

��

QbII.1

6Re

lazion

e�paesaggistica�(d.lgs.�42/20

04)�

0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0��

QbII.1

7Elaborati�e�relazioni�per�req

uisiti�acustici�(Legge�44

7/95

Ͳd.p.c.m

.�51

2/97

)�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0��

��

QbII.1

8Re

lazion

e�di�qualificazione

�ene

rgetica�(art.8,�d.lgs.�311

/200

6)�

0,03

0�0,03

0�0,03

0��

��

��

QbII.1

9Diagnosi�e�qualificazione

�ene

rgetica�de

gli�edifici�esisten

ti�(d.P.R.�

59),�esclusi�i�rilievi�e�le�indagini�

0,02

0�0,02

0�0,02

0��

��

��

QbII.2

0Aggiornam

ento�delle�prime�indicazion

i�e�prescrizion

i�per�la�

redazion

e�de

l�PSC

�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0��

QbII.2

1Stud

io�di�impatto�am

bien

tale�o�di�fattib

ilità�ambien

tale�(V

IAͲVASͲ�

AIA)�–

�Indagini�alim

entari�ed�analisi�predittive�di�sicurezza�

alim

entare�

0,15

0�0,12

0�0,19

0�0,19

0�0,22

0�0,19

0�0,23

��

Progettazione�

b.II)��PROGETTAZIONE�DEFINITIVA�

QbII.2

2Supp

orto�al�RUP:�sup

ervision

e�e�coordinamen

to�della�

progettazion

e�de

finitiva�

0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0��

Page 72: Dm compensi avvocati

QbII.2

3Supp

orto�al�RUP:�verifica�della�progettazione

�definitiva�

0,13

0�0,13

0�0,13

0�0,13

0�0,13

0�0,13

0�0,13

0��

QbII.2

4Piani�urbanistici�esecutiv

i,�piani�di�svilupp

o�aziend

ale,�piani�di�

utilizzazione

�forestale�

��

��

��

�0,300

����

0,30

0�

Page 73: Dm compensi avvocati

� �

CATEGORIE�

FASI�

PRESTA

ZIONALI�

DESCR

IZIONE�SINGOLE�PRE

STAZIONI�

EDILIZIA�

STRU

TTURE

�IM

PIANTI�

VIABILITÀ

�IDRA

ULICA

�TIC�

AGRICO

LTURA

,�FO

RESTE,�

PAESAGGIO,�

AMBIEN

TE,�

NATU

RALIZZAZIONE,�

SICU

REZZA�

TERR

ITORIO�E�

URB

ANISTICA

QbIII.01

�Relazione

�gene

rale�e�

specialistiche

,�Elaborati�grafici,�

Calcoli�

esecutivi�(art.33

,�com

ma�1,�lettere��a),��b),��c),��d),�d.P.R.�207

/10)�

0,10

0�0,12

0�0,15

0�0,04

0�0,09

0�0,05

00,04

0��

QbIII.02

�Particolari�costruttiv

i�e�decorativi�(art.36,�com

ma�1,��lettera��c),�

d.P.R.�207

/10)�

0,13

0�0,13

0�0,05

0�0,08

0�0,05

0�0,10

00,08

0��

QbIII.03

�Compu

to�m

etrico�estim

ativo,�Quadro�econ

omico,�Elenco�prezzi�e�

even

tuale�

analisi,�

Quadro�

dell'incide

nza�

percen

tuale�

della�

quantità�di�m

anod

opera�(art.33,�com

ma�1,�lettere��f),��g),��i),�

d.P.R.�207

/10)�

0,04

0�0,03

0�0,05

0�0,03

0�0,04

0�0,03

00,03

0��

QbIII.04

�Schem

a�di�

contratto,�

capitolato�

speciale�

d'appalto

,�cron

oprogram

ma�(art.33,�com

ma�1,�lettere��l),��h),�d.P.R.�207

/10)�

0,02

0�0,01

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

00,02

0��

QbIII.05

�Piano

�di�m

anuten

zion

e�de

ll'op

era�(art.33,�com

ma�1,�lettera�e)�

d.P.R.�207

/10)�

0,02

0�0,02

5�0,03

0�0,03

0�0,02

0�0,02

00,03

0��

QbIII.06

�Progettazione

�integrale�e�coordinata�Ͳ�Integrazione

�delle�

prestazion

i�spe

cialistiche

�(art.90,�com

ma�7,�d.lgs.�163

/200

6)�

0,05

0�0,05

0�0,05

0�0,05

0�0,05

0�0,05

00,05

0��

QbIII.07

�Piano

�di�Sicurezza�e�Coo

rdinam

ento�–�Piano

�di�sicurezza�

alim

entare��

0,10

0�0,10

0�0,10

0�0,10

0�0,10

0�0,10

00,10

0��

QbIII.08

�Sup

porto�al�RUP:�per�la�sup

ervision

e�e�coordinamen

to�della�

progettazion

e�esecutiva�

0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

00,01

0��

QbIII.09

�Sup

porto�al�RUP:�per�la�verifica�della�progettazione

�esecutiv

a�0,13

0�0,13

0�0,13

0�0,13

0�0,13

0�0,13

00,13

0��

QbIII.10

�Sup

porto�al�RUP:�per�la��program

mazione

�e�progettazione

�appalto

�0,04

0�0,04

0�0,04

0�0,04

0�0,04

0�0,04

00,04

0��

b.III)��PROGETTAZIONE�ESECUTIVA�

QbIII.11

�Sup

porto�al�RUP:�per�la�validazione

�del�progetto�

0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

0�0,01

00,01

0��

QbIV.01

Pianificazion

e��

��

��

�0.00

5�0.00

6�

QbIV.02

Pianificazion

e�forestale.�paesaggistica,�naturalistica�ed

�am

bien

tale�

��

��

��

0,00

5�0,00

5�

QbIV.03

Piani�azien

dali�agrono

mici,�di�con

cimazione

,�fertilizzazion

e,�reflui�

e�fitoiatrici�

��

��

��

0,03

��

Progettazione�

PIANIFICAZIONE�E�

PROGRAMMAZI QbIV.04

Programmazione

�econo

mica,�te

rrito

riale,�locale�e�rurale�

��

��

��

0,00

3�0,00

3�

Page 74: Dm compensi avvocati

QbIV.05

Rilievi�e�controlli�del�te

rreno,�analisi�geoambientali�di�risorse�e�

rischi,�studi�di�geologia�applicata�alla

�pianificazione�urbanistico�

territoriale�ambientale�e�alla

�difesa�del�suolo�

��

��

��

0,00

4�0,00

5�

Page 75: Dm compensi avvocati

CA

TEGORIE�

FASI�

PRESTA

ZIONALI�

DESCR

IZIONE�SINGOLE�PRE

STAZIONI�

ED

ILIZ

IAST

RU

TT

UR

EIM

PIA

NT

I V

IAB

ILIT

ÀID

RA

UL

ICA

T

IC

AG

RIC

OL

TU

RA

, FO

RE

STE

, PA

ESA

GG

IO,

AM

BIE

NT

E,

NA

TU

RA

LIZ

ZA

ZIO

NE

, SI

CU

RE

ZZ

A

AL

IME

NT

AR

E

TE

RR

ITO

RIO

E

U

RB

AN

IST

ICA

QcI.01�

Direzione

�lavori,�

assisten

za�

al�

collaud

o,�

prove�

d'officina�(art.148

,�d.P.R.�207

/10)

8 �0,32

0�0,38

0�0,32

0�0,42

0�0,42

0�0,35

0�0,42

0��

QcI.02�

Liqu

idazione

�(art.194,�com

ma�1,�d.P.R.�207

/10)�

0,03

0�0,02

0�0,03

0�0,03

0�0,04

0�0,03

0�0,03

0��

QcI.03�

Controllo

�aggiornam

ento�elabo

rati�di�progetto,�

aggiornamen

to�dei�m

anuali�d'uso�e�manuten

zion

e�(art.148

,�com

ma�4,�d.P.R.�207

/201

0)�

0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0��

QcI.04�

Coordinamen

to�e�sup

ervision

e�de

ll'ufficio�di�direzione

�lavori�(art.148

,�com

ma�2,�d.lgs.�163

/06)�

0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0��

QcI.05�

Ufficio�della�direzione

�lavori,�per�ogni�add

etto�con

�qu

alifica�di�direttore�ope

rativ

o�(art.149,�d.lgs.�163

/06)�

0,10

0�0,10

0�0,10

0�0,10

0�0,10

0�0,10

0�0,10

0��

QcI.06�

Ufficio�della�direzione

�lavori,�per�ogni�add

etto�con

�qu

alifica�di�ispettore�di�cantie

re�(art.150

,�d.lgs.�

163/06

)�0,06

0�0,06

0�0,06

0�0,06

0�0,06

0�0,06

0�0,06

0��

QcI.07�

Variante�delle�qua

ntità

�del�progetto�in�corso�d'ope

ra�

(art.161

,�d.P.R.�207

/201

0)�9 �

0,14

0�0,09

0�0,15

0�0,12

0�0,12

0�0,11

0�0,12

0��

QcI.08�

Variante�del�progetto��in

�corso�d'ope

ra�(art.161

,�d.P.R.�

207/20

10)�1

0 �0,41

0�0,43

0�0,32

0�0,42

0�0,34

0�0,40

0�0,42

0��

QcI.09�

Contabilità�dei�lavori�a�m

isura�(art.185,�d.P.R.�207

/10)�

0,18

0�0,18

0�0,13

0�0,13

0�0,13

0�0,13

0�0,13

0��

QcI.10�

Contabilità�dei�lavori�a�corpo

�(art.185

,�d.P.R.�207

/10�

0,10

0�0,10

0�0,08

0�0,08

0�0,08

0�0,08

0�0,08

0��

QcI.11�

Certificato�di�regolare�esecuzione

�(art.237,�d.P.R.�

207/20

10)�

0,04

0�0,04

0�0,04

0�0,04

0�0,04

0�0,04

0�0,04

0��

QcI.12�

Coordinamen

to�della�sicurezza�in

�esecuzion

e�0,25

0�0,25

0�0,25

0�0,25

0�0,25

0�0,25

0�0,25

0��

C.I)��ESECUZIONE�DEI�LAVORI

QcI.13�

Supp

orto�al�RUP:�per�la�sup

ervision

e�e�coordinamen

to�

della�D.L.�e

�della�C.S.E.�

0,04

0�0,04

0�0,04

0�0,04

0�0,04

0�0,04

0�0,04

0��

QcII.1

�Mon

itoraggi�ambien

tali,�naturalistici,�fitoiatrici,�

faun

istici,�agrono

mici,�zootecnici�

��

��

��

0.00

2�0.00

15�

QcII.2

�Ricerche

,�statistiche

�ed�analisi�swot�

��

��

��

0,01

8�0,00

15�

Direzione�Esecutiva�

c.II)�MONITORAGGI

QcII.3

Ricerche

�agricole�e/o�agroͲin

dustriali,�ne

lle�bioen

ergie,�

all'inn

ovazione

�e�svilupp

o�de

i�settori�di�com

petenza,�la�

statistica,�le�ricerche�di�m

ercato,�le�attiv

ità�relative�agli�

assetti�societari,�alla�coo

perazion

e�ed

�all'aggregazione

�di�re

ti�di�im

presa�ne

l�settore�agricolo,�agroalim

entare,�

ambien

tale,�ene

rgetico�e�forestale;��

��

��

��

0,02

2��

Page 76: Dm compensi avvocati

�CA

TEGORIE�

FASI�

PRESTA

ZIONALI�

DESCR

IZIONE�SINGOLE�PRE

STAZIONI�

ED

ILIZ

IA

STR

UT

TU

RE

IM

PIA

NT

I V

IAB

ILIT

À

IDR

AU

LIC

A

TIC

AG

RIC

OL

TU

RA

, FO

RE

STE

, PA

ESA

GG

IO,

AM

BIE

NT

E,

NA

TU

RA

LIZ

ZA

ZIO

NE

, SI

CU

RE

ZZ

A

AL

IME

NT

AR

E

TE

RR

ITO

RIO

E

UR

BA

NIS

TIC

A

QdI.01�

Collaud

o�tecnico�am

ministrativo�

(Parte�II,�Tito

lo�X,�d.P.R.�207

/10)�11�

0,08

0�0,08

0�0,08

0�0,08

0�0,08

0�0,08

0�0,08

0�

QdI.02�

Revision

e�tecnico�contabile�(P

arte�II,�

Titolo�X,�d.P.R.�207

/10)�

0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�0,02

0�

QdI.03�

Liqu

idazione

,�patrocini�ed�arbitrati�

��

��

��

0,13

QdI.04�

Collaud

o�statico�(Capito

lo�9,�d.m

.�14

/01/20

08)��

�0,22

0��

��

��

QdI.05�

Collaud

o�tecnico�funzionale�degli�

impianti�(d.m

.�22/01

/200

8�n°37

)��

�����

0,18

0����

0,18

0�����

Verifiche e Collaudi d.I)

VERIFICHE E COLLAUDI

QdI.06�

Attestato�di�certificazione

�ene

rgetica�

(art.6�d.lgs.�311

/200

6)�–�Attestato�di�

collaud

o�e�certificazion

i�di�qualità�

0,05

0�0,05

0�0,05

0��

��

�0,05

0�