DiVita Magazine - N° 5

44
magazine DIVITA TRIMESTRALE dI ATTuALITà E bEnESSERE • n°5 • AnnO 2 • OTTObRE 2010 • € 1,00 • nuMERO OMAggIO FESTEGGIAMO INSIEME ?

description

Magazine trimestrale di attualità e benessere distribuito gratuitamente nei punti vendita Despar, Interspar e Eurospar.

Transcript of DiVita Magazine - N° 5

Page 1: DiVita Magazine - N° 5

magazineDIVITA

TRIM

ESTR

ALE

dI A

TTu

ALI

Tà E

bEn

ESSE

RE •

n°5

• A

nn

O 2

• O

TTO

bRE

2010

• €

1,0

0 •

nu

MER

O O

MA

gg

IO

festeggIamoINSIEME?

Page 2: DiVita Magazine - N° 5

Gli asciugamani RUBIN sono straordinariamente morbidi,realizzati con pregiate fibre del più raffinato cotone,

di alta qualità e con una vasta gamma di colori.

Una morbida carezza per la tua pelle.

In esclusiva da:

Page 3: DiVita Magazine - N° 5

Un abete sempre accantoEditorialeDIVITA

CHI SIAMO?Despar Nordest - Aspiag Service S.r.l., è la più grande delle 9 aziende del Consorzio Despar Italia.Fa parte del gruppo internazionale Aspiag Manage-ment che gestisce il marchio SPAR in sei paesi euro-pei, ed è inserita in SPAR International, la catena di distribuzione alimentare più diffusa al mondo. Con gli oltre 600 punti vendita Despar, Eurospar, Interspar presenti in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto e Ferrara, siamo sempre accanto ai nostri clienti...

L’ARIA SI FA FRIZZANTE e le giornate si accorciano sempre di più: arriva l’autunno, si sta più volentieri in casa e si può dedicare del tempo a sé stessi e agli altri, magari organizzando delle piacevoli attività per stare in compagnia con il gusto per le cose semplici e naturali. Vi suggeriamo di approfittare della stagione per scoprire i funghi del nostro territorio, come rico-noscerli e cucinarli. Ecco quindi le zone a noi più vicine dove raccoglierli e alcuni preziosi consigli.Un altro frutto di stagione che vi proponiamo è la pera, in tutte le sue varietà, con cui preparare le gustose ricette che potrete trovare in queste pagine e online nel sito www.casadivita.despar.it.Troverete come sempre gli utili consigli dei nostri esperti, che ci in-vitano a cucinare e mangiare bene e ci spiegano come farlo, e ci sugge-riscono come rimetterci in forma con il pilates e il gyrotonic. Scoprirete infine la scelta etica di Stefano Momenté. Vi inviteremo inoltre a capire quanto le condizioni atmosferiche influenzino il vostro umore, ma non impigritevi se piove: è il momento giusto per prendersi cura del proprio corpo e rinnovare la pelle dopo l’estate.Continua inoltre la celebrazione del 50° anniversario di Despar! Scoprite le novità della mostra nella splendida città nel cuore del Friuli, Udine. Immergetevi nel mondo di Despar, nella sua storia e nel suo futuro. Con l’occasione, potrete anche cogliere le bellezze ed i luoghi simbolo della città del Castello.Buon autunno!

La Redazione

Registrazione Tribunale di Padovanr. 2179 del 04.06.09Trimestrale di attualità e benessere

Direttore responsabile Federica Favaro

CaporedattoreFederica Favaroemail [email protected]

RedazioneAD010 srl

Progetto graficoAD010 srl

Fotolito e stampaMEDIAGRAF S.p.A.Viale Navigazione Interna, 35129 PadovaT. 049 8991511mediagrafspa.it

EditoreAD010 srl

AD010 srlvia Croce Rossa 26 35129 PadovaT 049 8071966 F 0498071988email [email protected]

FSC è una certificazione riconosciuta a livello internazionale che garantisce che la carta proviene da boschi e foreste certificate per la corretta gestione ambientale e sociale (rispetto dell’ambiente, della biodiversità e dei diritti delle popolazioni locali). Inoltre la certificazione è sostenuta dai maggiori gruppi ambientalisti mondiali, quali Green Peace e WWF e da numerose istituzioni quali Feder Foreste.

magazineDIVITA

ti aspetta a GENNAIOin tutti i punti vendita

magazineDIVITA

ScoPRi molTe alTRe noviTà Su www.deSPaR.iT

Il prossimo numero

Page 4: DiVita Magazine - N° 5

Qualità e grandi numeri. Il successo diPasta ZARA nasce da questi due concettiispiratori della filosofia imprenditoriale dellafamiglia Bragagnolo, da sempre al timonedi comando di un pastificio che ha alle spal-le ben 112 anni di storia. Un successo cheha portato Pasta ZARA a diventare il secon-do produttore italiano di pasta e il primoesportatore. Un cammino lungo, importan-te. Tanto che Pasta ZARA ha contribuitomassicciamente alla divulgazione della cul-tura alimentare italiana nel mondo.Oggi Pasta ZARA può contare su due cen-tri produttivi, quello storico di Riese Pio X,nel Trevigiano, e l’ultimo, avveniristicocreato a Muggia, alle porte di Trieste, chediffondono il Made in Italy ad ogni latitudi-ne. L’export riguarda, infatti, ben 97 Paesi.Qualche numero dà l’idea delle dimensio-ni: dai due stabilimenti escono mediamen-te ogni giorno circa 1.000 tonnellate dipasta, mentre la capacità produttivaannuale è di 210 mila tonnellate.Per qualità, invece, si intende sia quellalavorativa, sia quella di prodotto. Lo svi-luppo di Pasta ZARA, infatti, ha implicazio-ni importanti anche dal punto di vista

occupazionale. In un momento non facileper l’economia nazionale, Pasta ZARA vacontrocorrente e per i prossimi tre anni havarato un piano di sviluppo da 50 milioni dieuro. Tutto questo porta a produrre sem-pre di più e, di conseguenza, ad assume-re nuovo personale. La qualità di prodotto, inoltre, è strategicasia sul mercato italiano, sia su quelli esteri.Una qualità che si avvale dell’esperienzasecolare nel campo della pastificazione,impiegando grano duro italiano seleziona-to, integrata con l’innovazione che sfruttatutto il meglio della tecnologia moderna. E poi c’è l’attenzione all’ambiente: daquattro anni il trasporto (dalla Puglia aMuggia e Riese) delle semole di granoduro che Pasta ZARA impiega per la rea-lizzazione dei suoi prodotti avviene viatreno e non più via gomma. Legambienteha calcolato che, così facendo, si sonotolti 3.200 camion l’anno dalle strade delladorsale adriatica. In termini ambientalisignifica aver impiantato, in un anno, 649ettari di bosco, pari a 325 mila alberi.Ecco come Pasta ZARA ha realizzato ilbinomio perfetto tra qualità e grandi

numeri. E’ la quadratura del cerchio chepermette all’azienda di svilupparsi incontinuazione e al consumatore di usu-fruire di una pasta al top proposta a unprezzo ragionevole.

Pasta ZARA, qualità e grandi numeri al servizio del Made in Italy

www.pastazara.com

L’azienda trevigiana, con un secondo stabilimento a Trieste, continua a crescere e a creare sviluppo.Puntando sull’innovazione dei prodotti e sulla soddisfazione del consumatore

La sede di Pasta ZARA a Riese Pio X.

Lo stabilimento di Pasta ZARA a Muggia.

Page 5: DiVita Magazine - N° 5

magazineDIVITA

Prodotto del meseProdotti di stagione:pere e funghi

Intervista doppiaIllustri rappresentanti del nostro cinema

Tesori regionaliMontasio

Medicina e nutrizioneEra meglio mangiar bene da piccoli...

Primizie e specialitàBavarese alla cannella con pere caramellate e salsa al cioccolato bianco

Risotto allo zafferano con ragù di funghi porcini e capesante

Ambiente e naturaUn passo verso la sostenibilità: i km zero

Scelte di vitaAlimentazione etica secondo Stefano Momenté

LibriI libri di Stefano Momenté

Speciale Despar spegne le candeline50 anni fra tradizione e innovazione

Salute e relaxTEST

Sport e movimentoPilates vs gyrotonic

Benessere e bellezzaSpecchio, specchio delle mie brame...

Ricette Crema di zuccacon finferli allo speck

Insalata di cavolo cappuccio e pere al pecorino

Insalata di finocchi, arance e alici marinatecon salsa allo yogurt

Friuli e TrentinoRaccogliere funghi in autunno

Idee eco-sostenibili

Cultura e tempo libero

Gastronomia e tradizione

Pillole

Fabio FarinatiProfessore Associato di Gastroenterologia

Fabio PranoviRicercatore presso il Dipartimento di Scienze Ambientali

Giuseppe TravainSpecialista in medicina dello Sport

Fabrizio ZagoChimico industriale, consulente di prodotti detergenti e cosmetici

7

8

10

12

14

18

20

26

28

30

22

32

38

36

40

41

I nostri esperti

42

21

IDEAper i

bimbi

Page 6: DiVita Magazine - N° 5
Page 7: DiVita Magazine - N° 5

deliziosericettea pag. 14-15

StagioniDIVITAProdotto del mese

PRODOTTI DI STAGIONE:PERE E FUNGHI

7

PERALa pera è disponibile per gran parte dell’anno e si consuma spesso al na-turale o cotta in sciroppo di zucchero o vino con l’aggiunta di aromi. Si può utilizzare nelle macedonie di frutta, nell’impasto delle torte o esterna-mente come decorazione, ad esem-pio nelle crostate.La pera si sposa perfettamente con i formaggi dal gusto deciso, come quello piccante, il gorgonzola, il pe-corino, il parmigiano, ecc… La tro-viamo anche in deliziose insalate, ed è inoltre utilizzata per la preparazio-ne di confetture, sciroppi e succhi, bevande fermentate ed alcoliche.La pera è un frutto ricco in zuccheri semplici (fruttosio), contiene inol-tre potassio, vitamina C, pectine, tannino, sali minerali, acido malico e citrico, oltre che composti fenoli-ci ad azione antiossidante. Una sola pera assicura il 16% delle fibre di cui il corpo necessita ogni giorno, ed il 10% della vitamina C. Di grande di-geribilità, la pera svolge un’azione diuretica, rinfrescante e lassativa ed

è particolarmente indicata nell’ali-mentazione di bambini e anziani.Esistono molteplici varietà di pera: William, Decana del Comizio, Confe-rence, Abate, Kaiser, Guyot, Coscia e Santa Maria.

FUNGHII funghi sono alimenti dal-le molteplici varietà e dagli aromi inconfondibili, le spe-cie coltivate si trovano tutto l’anno e sono principalmen-te il prataiolo, lo champi-gnon e il pioppino, mentre quelli di bosco hanno breve vita da ottobre agli inizi di dicembre e comprendono il celebre porcino e gli ovuli.I funghi devono essere freschi. Se li comprate assicuratevi che non sia-no mollicci o ossidati e controllate la data di raccolta e di imballaggio. Nel dubbio preferite il prodotto con-gelato o secco: meno profumato ma più sicuro. Se li raccogliete puliteli e cucinateli appena arrivate a casa, ed eventualmente congelate quelli che non potete mangiare subito. Per evitare intossicazioni è inoltre con-sigliabile mangiarli ben cotti (crudi

sono un delizia da concedersi molto di rado e solo se si è in perfetta salu-te) e mai in dosi eccessive.I funghi sono composti principal-mente da acqua, una piccola per-centuale di proteine (3,9%) e buoni quantitativi di sali minerali (in par-ticolare potassio e fosforo). Possie-dono buone quantità di vitamina B2. Per quanto riguarda le funzioni orga-niche hanno effetto lassativo e sono un buon depurativo per il fegato.

Page 8: DiVita Magazine - N° 5

CARLO MAZZACURATI

8

Intervista doppiaRaccontiDIVITA

CI prEsEntIAmo… Il tuo nomE, lA tuA Età E A CosA AttuAlmEntE

stAI lAVorAnDo?

QuAnDo E ComE HAI ComInCIAto?

A QuAntI spEttAColI tEAtrAlI/FIlm HAI lAVorAto FInorA?

QuAlI AspEttI DEl tuo CArAttErE tI HAnno portAto A QuEstA

proFEssIonE?

QuAlI InVECE (sE CE nE sono) mEttI AllA proVA Con Il lAVoro?

QuAl è lo spEttAColo o Il FIlm A CuI sEI pIù AFFEzIonAto?

QuAlE InVECE QuEllo DI CuI sEI pIù orgoglIoso o CHE tI HA DAto

mAggIorI soDDIsFAzIonI proFEssIonAlI?

A CHI DEDICHI I rIConosCImEntI ottEnutI FInorA?

ComE VEDI Il tEAtro E Il CInEmA

ItAlIAno oggI? Com’è Il tuo pubblICo?

ComE è Il tuo rApporto Con lA CuCInA? CHE tIpo DI CuoCo sEI?

QuAlI sono lE tuE lInEE guIDA AI FornEllI?

CHE AlImEntI prEFErIsCI o tI FAnno stArE mEglIo, mAgArI QuAnDo

sEI molto ImpEgnAto Col lAVoro?

CosA non mAnCA mAI sullA tuA tAVolA?

3 ConsIglI pEr VIVErE mEglIo

GIUSEPPE BATTISTON

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

Questa stagione è ricchissima di festival e rassegne cinematografiche, in Italia le più importanti di que-sto periodo sono la Mostra del Cinema di Venezia e

il Festival del Cinema di Roma.E il cinema italiano di qualità a volte parla il nostro dialet-to: Carlo Mazzacurati (veneto) e Giuseppe Battiston (friu-lano) ne sono due illustri e pluripremiati rappresentanti, insieme nell’ultima fatica del regista padovano, “La Pas-sione”, in gara all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.La commedia narra le vicende tragicomiche di Gianni Du-

IllUSTRI RAPPRESENTANTI DEl NOSTRO cINEmA: cARlO mAzzAcURATI E GIUSEPPE BATTISTON

Page 9: DiVita Magazine - N° 5

Carlo Mazzacurati, 54 anni, un film che si chiama “La Passione”.

Il mio primo film risale al 1987 e si chiama “Notte Italiana”.

A teatro ho fatto la regia di un solo spettacolo. “La Passione” è invece il mio undicesimo film per il cinema.

Una certa predisposizione all’invenzione, da bambino raccon-tavo un mucchio di balle inutili, oggi so che erano prove di nar-razione. E una forte propensione a lavorare in gruppo: il cinema si fa insieme agli altri, non è un atto creativo solitario e basta.

Ho cominciato come sceneggiatore: scrivere mi sembrava la cosa più adatta alle mie caratteristiche emotive. Poi il destino mi ha portato a fare il regista, mestiere che ritengo tuttora difficile per il mio carattere.

Domanda difficile, tutti e nessuno. Se però sono costretto a menzionare un solo film scelgo “L’Estate di Davide” del 1998. Un film piccolo fatto con un budget molto contenuto. Ricordo le riprese in campagna come un’epoca felice.

Probabilmente “Il Toro” del 1994: vinse a Venezia il Leone d’ar-gento e poi fu un discreto successo al cinema.

A Marina, mia moglie, con cui condivido fin da ragazzo le cose che faccio. E ad Emilia, mia figlia che ama il cinema come lo amavo io alla sua età.

Nonostante tutto li ritengo ancora vitali e necessari: oggi sono trattati come beni superflui, optional. Questo è un grave erro-re, cinema e teatro sono nutrimento essenziale dello spirito.

Devo confessare che non sono un grande cuoco, neanche pic-colo a dire il vero. So fare solo l’essenziale. Ma, se è vero che non è mai troppo tardi, prima o poi mi piacerebbe cominciare.

Il riso, le verdure, carne o pesce ai ferri o lessi. In genere ho gusti semplici, non amo affatto la cucina troppo elaborata.

La frutta, nelle sue stagioni, mi fa allegria e mi piace.

Leggere, camminare e trascorrere più tempo possibile con le persone che amiamo.

Giuseppe Battiston, 42 anni, e al momento mi sto dedicando alla ricerca del riposo…

A livello amatoriale a scuola, a 15-16 anni, e una volta termina-te le superiori mi sono iscritto alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano.

Siamo intorno alla trentina per entrambi.

La timidezza soprattutto: mi è sembrato un buon modo per of-frirmi una via di fuga.

Metto alla prova la mia capacità di inventare, la fantasia.

In realtà sono due: sicuramente sono molto affezionato ad “Agata e la tempesta”, ma quello che ha maggior bisogno di attenzioni è sempre l’ultimo.

Anche in questo caso ne scelgo due: “Pane e tulipani”, perché mi ha permesso di farmi conoscere, e “Non pensarci” di Zanardi, perché ha dimostrato che non importa quanto grandi siano le produzioni o i mezzi a disposizione, quando ci sono la qualità e buone idee.

A chi non c’è più.

Ho appena terminato l’esperienza di giurato al Gallio Film Fe-stival del Cinema italiano Opere prime e posso dire che il cine-ma italiano è in gran forma. Il teatro invece è attaccato ad un respiratore artificiale e sta rischiando l’estinzione. Il mio pub-blico è eterogeneo, ma molto attento: chi viene a vedere i miei spettacoli non viene per me, ma per amore del teatro.

Credo nella semplicità: pochi grassi, pochi condimenti per la-sciare il più possibile inalterati i sapori.

A volte sono curioso e ho voglia di assaggiare qualcosa di nuo-vo, altre preferisco fare anche qualche chilometro in più per andare in un posto dove ho un rapporto consolidato.

Un buon bicchiere di vino.

Scegliere con attenzione gli ingredienti, preferire la qualità; ridere o sorridere di più, visto che pare metta in moto reazioni buone per il nostro corpo; avere sempre un occhio aperto sul mondo.

bois (Silvio Orlando), un “giovane” regista cinquantenne, ex pro-messa del cinema, che da anni si barcamena faticosamente tra agenti e produttori senza scrupoli e che finalmente ottiene la sua grande occasione, forse la sua ultima chance.Dovrà scrivere e girare un film con protagonista assoluta una popolarissima e amata giovane attrice del piccolo schermo (Cri-stiana Capotondi). Ma le cose, fin da subito, non vanno per il ver-so giusto e il povero regista, in piena crisi creativa, si ritrova ad essere vittima di un’intricata rete di ricatti causati da un grosso problema edilizio nella sua casa in Toscana. A causa della sua

goffaggine e della sua disorganizzazione, si trova costretto ad accettare proposte e pretese assurde che lo porteranno a subire imbarazzanti e folli compromessi con personaggi bizzarri, come l’esuberante ex galeotto amante del teatro (Giuseppe Battiston), l’attore senza talento (Corrado Guzzanti), la bella barista (Kasia Smutniak), il geometra impiccione del paese (Marco Messeri), l’opportunista sindaco “imprenditore” (Stefania Sandrelli) e al-tre decine di stravaganti figuri. Il film è stato girato in Toscana, nei dintorni di Pisa: si dice infatti che chi cresce imparando ad amare la provincia non riesca mai a dimenticarla veramente.

Page 10: DiVita Magazine - N° 5

Tesori regionaliRegioniDIVITA

mONTASIONasce in montagna il Re dei formaggi friulani. Ma di chi sto parlando? Ma del formaggio Montasio, perdinci! Eh sì, e proviene proprio dall’altopiano del Montasio al confine con l’Austria e la Slovenia dove già nel 1200 i monaci Be-nedettini cominciarono ad affinare le tecniche di produzione. A metà dell’Ot-tocento in alta Carnia nacquero le prime latterie turnarie, chiamate così per i turni di lavorazione al suo interno organizzati. Ogni contadino dava infatti il suo contributo in latte, ricevendone in cambio il formaggio prodotto nella latteria. In breve tempo le latterie si moltipli-carono estendendosi in tutto il Friuli, e permettendo così al Montasio di farsi conoscere in tutta la sua bontà. Oggi la produzione si estende sino al Veneto, mantenendo intatte però le caratteri-stiche di un tempo. Il Montasio DOP è un formaggio a pasta cotta, semidura, ottenuto esclusivamente con latte bo-

vino proveniente della zona di produ-zione. Può essere di diverse matura-zioni: fresco dopo i due mesi, mezzano dopo sei mesi, stagionato dopo oltre dieci mesi e stravecchio dopo sedici mesi. Purtroppo di latterie turnarie ne sono rimaste pochissime, ma è proprio dalla vita sociale e comunitaria delle latterie che nacque il Frico, uno dei miei piatti preferiti! è una specie di frit-tata, dove però le uova non c’entrano niente, ma dove il Montasio è l’ingre-diente principale. Allora padella in mano e impariamo a fare il divino Frico di patate!

Compriamo 600 gr di Montasio di varie stagionature, ottimo quello fatto a Ene-monzo, e altrettanto buono quello di Bu-sche nel Bellunese ottenuto con latte di montagna, che a me piace tantissimo...ma non perdiamo il filo!Grattugiamo, dopo averle lavate, 5 belle patate di media grossezza, un-giamo la padella antiaderente con un filo d’olio, facciamo cuocere per alcuni minuti e tuffiamo il Montasio tagliato a dadini. Doriamo da ambo le parti, come fosse una frittata, e il Frico di patate è pronto! Buon appetito!

Il Montasio DOP è un formaggio a pasta cotta, semidura, ottenuto esclusivamente con latte bovino

10

di Alberto Marcomini - direttamente da Gusto canale 5

Page 11: DiVita Magazine - N° 5

mONTASIO

Con il Contributo del Ministero delle PolitiChe AgriCole AliMentAri e ForesetAli dM 11400 del 20 luglio 2009

Per chi va di fretta. Per chi sa aspettare.Fresco, Mezzano, Stagionato o Stravecchio il formaggio Montasio è buono, sano e soddisfa ogni palato. nasce solo in Friuli Venezia giulia e in zone esclusive del Veneto. Con una tecnologia morbida, che lo fa maturare mantenendo intatte le sue proprietà organolettiche e nutrizionali. e solo con latte di altissima qualità, proveniente dalla zona di produzione. un’armonia di saperi e sapori, rispettosa del disciplinare di Produzione e garantita dal marchio doP di denominazione d’origine Protetta.

scoprilo subito sul sito www.formaggiomontasio.net.

Page 12: DiVita Magazine - N° 5

Ciò che saremo da grandi molto spes-so si decide già quando siamo piccoli ed uno degli ambiti in cui questa con-siderazione è maggiormente valida è proprio quello del comportamento ali-mentare. Le preferenze alimentari del bambino, le sue abitudini, i suoi rifiuti ed i suoi progressi si sviluppano attra-verso l’infanzia e gli spazi all’interno dei quali si muove, in primis in famiglia ma anche a scuola e nelle amicizie, che hanno un ruolo vitale nel promuovere un comportamento alimentare cor-retto e sano. Purtroppo vi sono oggi nuovi modelli di “imprinting alimentare”, quali quelli trasmessi dalla televisione attraverso le pubblicità, che rischiano di sconvol-gere il processo introducendo com-ponenti delle quali il bambino non ha assolutamente bisogno. Fino alla fine degli anni ’50 il problema nutrizionale più comune nel bambino italiano era infatti la malnutrizione per difetto, so-stituita da quella per eccesso pondera-le, cioè sovrappeso ed obesità, che oggi coinvolge un terzo della popolazione scolastica italiana. In età prescolare, un bambino su quattro è sovrappeso o

obeso. Tutto ciò non mancherà di aver un impatto negativo sulla popolazione adulta in futuro.

Una corretta e sana alimentazione (Health food) ha un’importanza fonda-mentale già dall’infanzia e nell’adole-

scenza. Adeguate abitudini alimentari associate a stili di vita corretti hanno un impatto sostanziale sulla salute in età matura e sulla prevenzione dei fat-tori di rischio per le malattie croniche e per i tumori. Esse impattano inoltre sul comportamento alimentare dell’adulto per la presenza di un effetto “memo-ria” che condizionerà positivamente le abitudini alimentari del soggetto anche nel futuro.Dobbiamo di conseguenza fare un grosso sforzo per “condizionare” in modo positivo il comportamento ali-mentare dei bambini. Questo sforzo dovrebbe, in un mondo ideale, coinvol-gere all’interno di una sorta di santa alleanza, tutte le componenti citate: famiglia, media, scuola ed operatori sanitari ed alimentari.

Molti sono gli aspetti coinvolti e da te-ner presenti:

- i bambini spesso rifiutano, per neo-fobia (paura del “nuovo”) l’introduzio-ne di nuovi alimenti, escludendo spes-so dalla loro dieta ad esempio verdure crude e cotte, che hanno invece un ruo-

lo alimentare fondamentale;- vi è nei paesi occidentali in generale, una introduzione eccessiva di alimenti, con conseguente “sovraccarico” calo-rico ed anche proteico del bambino a livelli che possono superare anche di 2-3 volte le reali necessità.

Medicina e nutrizioneConsigliDIVITA

Mi chiamo Fabio Farinati,IN quESTE PAGINE VI DARò AlCuNI CoNSIGlI PER l’EDuCAzIoNE AlIMENTARE DI bAMbINI E RAGAzzI.

Cattedra di Gastroenterologia, Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche, Facoltà di Medicina, università di Padova.Ha fatto parte del gruppo collaborativo della WHo sulla prevenzione del cancro dello stoma-co. Gli argomenti di cui si occupa: epatologia, meccanismi di carcinogenesi, prevenzione primaria e secondaria delle neoplasie del digerente, diagnosi e terapia delle stesse.

ERA mEGlIO mANGIAR BENE DA PIccOlI...

Famiglia, scuola e amicizie hanno un ruolo vitale nel promuovere un comportamento alimentare corretto.

Page 13: DiVita Magazine - N° 5

ConsigliDIVITAMedicina e nutrizione

ERA mEGlIO mANGIAR BENE DA PIccOlI...

- Esistono comportamenti alimen-tari inadeguati, ad esempio indiriz-zati verso una dieta monotona e con consumo ripetuto di cibo tipo “fast food”, al consumo del quale i bam-bini sono spesso spinti da pressioni pubblicitarie, da voglia di emulazione nei riguardi degli adulti o del mondo anglosassone e dalla presentazione “accattivante” del cibo. - frutta e verdura non devono man-care mai in ciascuno dei 5 pasti che il bambino dovrebbe fare durante la giornata, concetto che il mondo anglo-sassone riassume nella regola “Five a day”. Questo perché frutta e verdura mettono a disposizione un’adeguata quota di vitamine come la C e la A e di fibre, che sono fondamentali per la sa-lute del bambino e per il buon funzio-namento del suo apparato digerente.- Deve esserci un’adeguata introdu-zione di latte e latticini, che consen-tono l’apporto di calcio, fondamenta-le per lo sviluppo dell’osso; bisogna anche ricordare come per attivare la vitamina D, necessaria anch’essa alla crescita dell’osso, sia altrettanto fon-damentale l’esposizione al sole.- Non devono mancare fonti di ferro, sostanziale per evitare anemie che possono impedire una corretta ossi-genazione dei tessuti in fase di cre-scita; il bambino quando anemico può manifestare stanchezza, svogliatezza, poca capacità di concentrazione nello studio ed incapacità di svolgere atti-vità fisica. Via libera quindi a carne bianca e rossa, e a legumi e verdure come carciofi e spinaci.- è necessaria l’assunzione di pesce, alimento sano e sostanziale per il suo contenuto di proteine, ferro, fosforo e per il basso contenuto di grassi, una buona quota dei quali è di poli-insa-turi, tipo omega3, che sono i grassi “sani” e che i nostri bambini introdu-cono quasi sempre in quantità insuf-ficiente.

Tutto ciò non è poi così facile come sembra scrivendolo o leggendolo. Uno dei miei figli, che ha oggi ormai 12 anni, vive di pizza e pasta con il pomo-doro (solo quello senza buccia ovvia-

mente), mangia per fortuna verdura (solo cruda) e frutta, ma rifiuta for-maggi, tranne il grana, e legumi; non vuole neppure tentare di assaggiare nuovi alimenti o lo fa solo quando è a casa di qualche suo amico, situazione nella quale non se la sente di rifiutarsi di assaggiare le cose...L’importante è indicare ai nostri bam-bini modelli da seguire, spiegando va-lori positivi e negativi, giustificando le piccole imposizioni, cercando alle-anze con operatori sanitari come i pediatri, con i media e gli operatori del settore alimen-tare (queste pagine ne sono un esempio e vedi anche il nuovo sito dedicato casa-divita.despar.it ) e con la scuola. Ogni goal segna-to con i nostri bambini oggi corrisponderà in-fatti ad un adulto più sano domani.

Page 14: DiVita Magazine - N° 5

Su casadivita.despar.it troverete tutti i video per realizzare le ricette.

FACIlEDifficoltà: MEDIA DIFFICIlE

Primizie e specialitàRicetteDIVITA

14

Le ricette di Luca Montersino

Page 15: DiVita Magazine - N° 5

Bavarese alla cannellaCON PERE CARAMELLATE E SALSA AL CIOCCOLATO BIANCO

per 6 persone

Difficoltà:

500 ml di latte intero fresco alta Qualità despar200 g di zucchero semolato despar120 g tuorli d’uovo Buon impasto despar100 ml di panna fresca100 g di panna montata10 g di gelatina in fogli tipo oro400 g di pere Abate150 g di mascarpone despar200 g di cioccolato bianco despar10 g di burro Bio, logico despar1 g di cannella in polvere8 g di cannella in stecche10 ml di rhum

bollire il latte con metà dello zucchero e la cannella in stecche, sbattere il restante zuc-chero con i tuorli, versare il latte bollente filtrato sui tuorli. Portare a 85°C (il composto non deve assolutamente bollire altrimenti si separa), unire la gelatina ammollata in acqua fredda e strizzata. lasciare raffreddare a circa 30° C di temperatura ed incorpo-rare la panna montata.Versare la bavarese così ottenuta negli stampini e far rapprendere in frigorifero per un paio d’ore. Nel frattempo tagliare le pere a dadini, saltarle in padella con il burro, unire lo zucchero semolato e far caramellare. bagnare con il rhum, far flambare e tenere da parte.Per la salsa: bollire la panna con il mascarpone, unire il cioccolato bianco tagliato a pezzettini, mescolare bene in modo da sciogliere il tutto, quindi insaporire con la cannel-la in polvere.Mettere sul fondo del piatto i dadini di pera, aiutandosi con un anello di acciaio dello stesso diametro delle bavaresi, disporvi sopra le bavaresi alla cannella, e salsare la bavarese con il fondo di cottura delle pere. Accompagnare con la salsa al cioccolato bianco.

RicetteDIVITA

I NOSTRI INGREDIENTI

Primizie e specialità

cioccolatobianco despar

100 g

mascarponedespar250 g

latte intero fresco alta Qualità despar1 l

15

Page 16: DiVita Magazine - N° 5

Primizie e specialitàRicetteDIVITA

Risotto allo zafferano CON RAgù dI fuNghI PORCINI E CAPESANTE

per 4 persone

Difficoltà:

Trifolare i funghi con aglio e prezzemo-lo in una padella antiaderente, dopo averli mondati, lavati e tagliati a da-dini. Tostare il riso con lo scalogno e un filo d’olio quindi bagnare con il brodo di pesce caldo dove si è precedentemente sciolto lo zafferano e lasciar cuocere a fiamma media, bagnando di tanto in tanto con altro brodo caldo.

Tagliare a pezzi e condire le capesante con olio, aglio e prezzemolo, dopo aver-le lavate da ogni possibile traccia di sabbia. quando mancano 3 minuti alla fine della cottura del riso unire i fun-ghi e le capesante, portare a termine la cottura e mantecare con olio d’oliva extra vergine. A discrezione, aggiunge-re un po’ di formaggio.

olio extra vergine di oliva Supra1000 ml

I NOSTRI INGREDIENTI

Riso carnarolidespar Supra500 g

1,5 l di brodo di pesce150 g di funghi porcini200 g di capesante senza guscio80 g di scalogno rosso280 g di riso carnaroli Supra60 ml di olio d’oliva extraver-gine Supra despar

aglio prezzemolo sale e pepe zafferano in polvere

Page 17: DiVita Magazine - N° 5

Le gallette e le cialde DESPAR Vital sono ottime da gustare in ogni momento della giornata.

Per una colazione sana ed energetica assieme a miele o marmellata, da sole per uno snack saziante e digeribile, sfi ziosa alternativa alla pasta a pranzo e a cena, magari accompagnate da formaggi, verdure e affettati.

Consigliate nelle diete in quanto ricche di fi bre, proteine e minerali ma povere di zuccheri regalano un piacevole gusto ed un durevole senso di sazietà.

Croccanti e le� ere con meno gr� i e più gusto!

NOVITÀ

Page 18: DiVita Magazine - N° 5

18

Mi chiamo Fabio Pranovi,VI PARlERò DEll’IMPoRTANzA DEl CoNCETTo “KM zERo” PER lA SoSTENIbIlITà AMbIENTAlE.

Dal 1997 ricopre il ruolo di Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Ambientali della Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’università Ca’ Foscari di Venezia, dove è titolare dei corsi di Ecologia della pesca e Gestione delle risorse biologiche. Dal dicembre 2007 è membro dello Scientific board del programma del dottorato di eccellenza Analysis and Governance of Sustai-nable Development organizzato dalla School of Advanced Studies di Venezia.

I sistemi ecologici, o ecosistemi, esem-plificano al meglio il concetto di so-stenibilità. Tutto, in termini di materia, subisce una ciclizzazione, viene cioè riciclato (termine molto ‘di moda’ nel contesto della società umana). I vege-tali, grazie all’energia del sole, a partire da elementi semplici (anidride carbo-nica e acqua) costruiscono sostanze complesse (zuccheri), che costituisco-no il modo per trasferire energia nelle diverse parti dell’organismo (sia esso uni- o pluricellulare) ed entrando così a far parte della catena trofica. Al termi-ne del processo, tutta la sostanza orga-nica (costituita da composti molecolari complessi) viene degradata e ridotta

agli elementi semplici da cui era partito il tutto. Non c’è dunque produzione di rifiuti, ciò che è ‘scarto’ per una specie, diviene risorsa per un’altra, fino a chiu-dere il ciclo.Questo meccanismo consente di utiliz-zare le risorse senza intaccarle. La de-finizione di sostenibilità è infatti quella di un utilizzo delle risorse tale da non comprometterne, in alcun modo, i pos-sibili utilizzi delle generazioni future.

Uno dei principi ecologici fondamentali è che un ecosistema, a causa del fatto che le risorse (cibo, territorio, rifugi/tane, ecc.) sono finite, ossia non sono disponibili in modo illimitato, può sup-portare solo una certa quantità di in-dividui di una data specie e non oltre. Questa viene chiamata ‘capacità por-tante’ ed è propria di ogni specie in cia-scun habitat. Anche per la nostra specie esiste una capacità portante, un limite ecologico ben preciso che non può es-sere superato, semplicemente perché non ci sono a disposizione risorse per una crescita continua. Esistono quindi

UN PASSO vERSO lA SOSTENIBIlITà: I ‘km zERO’

Una società sostenibile è quella che riesce a vivere all’interno dei vincoli ecologici.

Ambiente e naturaStiliDIVITA

Il ter-mine ‘km zero’ è tratto

dal Protocollo di Kyoto (propo-sto nel 1997 dalle Nazioni Unite per

affrontare il problema del riscaldamento globale e attualmente sottoscritto e ratifica-

to da 187 Paesi) e prevede l’assunzione di stili di vita in grado di ridurre l’impatto, ad esempio in

termini di emissioni di gas serra, in particolare CO2, delle nostre attività quotidiane. Allo stato attuale, su questa linea ci si sta muovendo soprattutto in relazio-ne ai consumi di prodotti alimentari. Sono numerose le iniziative volte a proporre al consumatore prodotti stagionali provenienti dal territorio circostante (ri-storanti, mense, mercatini agricoli). Esistono, però,

molti altri ambiti in cui tale approccio potrebbe trovare efficace applicazione. Un esempio po-

trebbe essere il telelavoro, o la diffusione dell’impiego di teleconferenze, che

potrebbero consentire riduzioni di spostamenti, spesso

inutili.

Page 19: DiVita Magazine - N° 5

StiliDIVITAAmbiente e natura

19

dei limiti posti dalla natura che valgo-no per tutti gli essere viventi. Tuttavia, a ben pensarci, l’uomo ha sempre fa-ticato un po’ ad accettare limiti. Non è sempre facile accettare di avere dei limiti, non è semplice neppure ricono-scerli, certe volte. Società ecologicamente e socialmente sostenibile significa, dunque, una so-cietà ragionevolmente equa, i cui stili di vita e modelli di consumo possano essere mantenuti indefinitamente senza degradare gli ecosistemi che li supportano o minacciare la funzione vitale di supporto dell’ecosfera.Il ‘peso’ di una comunità umana può essere misurato in termini di area di ecosistema (sia terrestre che acquati-co) richiesta, da un lato per produrre le risorse che la popolazione consuma (cibo, acqua, materiale da costruzione, ecc), dall’altro per assimilare i rifiu-ti che la stessa popolazione produce (rifiuti solidi, depurazione della ac-que, assimilazione anidride carbonica prodotta, ecc.). Questa è ‘l’impronta ecologica’. Si è stimato che se tutti gli abitanti della Terra assumessero uno stile di vita simile a quello dei citta-dini dei Paesi sviluppati, sarebbero necessari almeno 3 pianeti come il nostro per sostenerne l’impronta ecologica così generata.Questo significa che, allo stato attua-le, il nostro stile di vita, che ha un’im-pronta ecologica molto elevata, vie-ne sostenuto utilizzando risorse che

provengono da altre parti del mondo e scaricando in queste anche parte, o tutti, i nostri scarti-rifiuti. Ad esempio, l’Italia ha un’impronta ecologica che è 3 volte il suo territorio nazionale.In termini ecologici, tutto ciò dimostra che la nostra società ha ampiamente superato la capacità portante (in ter-mini ecologici sarebbe dunque attesa una inevitabile riduzione della popola-zione e/o dello sfruttamento).Effetti negativi di questo tipo vengono però, almeno per il momento, evitati o almeno tenuti sotto controllo, sca-ricandoli su altre zone del Pianeta, sfruttandone risorse servizi.Tutto questo è permesso dalla elevata mobilità, che ci è consentita dallo svi-luppo tecnologico.Ecco perché la filosofia ‘km zero’ di-

viene una buona pra-tica per in-nescare e mettere in atto processi sostenibili. Non si trat-ta, infatti, solo di dimi-nuire l’im-patto dovuto al traspor-to (minore emissione di CO2 ed altri inquinant i ,

ad esempio). Essa consente di non trasferire esternalità altrove, ma contribuisce ad internalizzare, al-meno in parte, il processo, con tutte le necessità in termini energetici e di assimilazione di rifiuti. Contribuire a diffondere la ‘filosofia dei km zero’ rappresenta certamente solo un primo passo verso la sostenibilità, ma costitu-isce un buon punto di partenza.

CALCOLA LA TUA IMPRONTA ECOLOGICA!

Originale e affascinante il progetto “Impronta Ecologica in Alto Adige” pro-mosso dal TIS Innovation Park di Bolzano, e di cui Despar è partner. Gli al-toatesini possono calcolare l’impatto del loro stile di vita sulle risorse della Terra, per regolare il livello di eco-compatibilità dei loro comportamenti quo-tidiani. Consumare carne, abitare in una casa Clima, usare i mezzi pubbli-ci: tutti gli aspetti che fanno delle nostre buone abitudini un valido aiuto per l’ambiente di tutti, in pieno stile DiVita Despar.Scopri la tua impronta ecologica misurata in “ettari globali” su www.foot-print.bz.it

Page 20: DiVita Magazine - N° 5

20

AlimentazioneScelteDIVITA

l’AlImENTAzIONE ETIcA SEcONDO STEFANO mOmENTé

COSA VUOL DIRE ESSERE VEGANI? Un vegano è un vegetariano nel vero senso della parola. Chiamiamolo pure vegeta-riano vero. Elimina dalla propria dieta tut-ti i prodotti di origine animale. Non solo la carne e il pesce, quindi, ma anche uova, latte e formaggi, miele. A dirla tutta, non si tratta di una scelta esclusivamente ali-mentare, ma di un vero e proprio stile di vita, che si allarga all’abbigliamento e an-che al vivere quotidiano.

PERCHé SCEGLIERE DI DIVENTARE VEGETARIANI ED EVENTUALMENTE VEGANI?Oggi si decide di eliminare la carne (il pe-sce ed ogni alimento di derivazione ani-male) per motivi salutistici, ecologico-ambientali, spirituali, ma soprattutto etici. Solo se c’è una motivazione etica, infatti, si trova la forza di affrontare le difficoltà e le critiche che spesso ci ven-gono rivolte. Io sono diventato vegeta-riano da un giorno all’altro nel febbra-io del 1985: allora non c’erano molte informazioni in merito, non c’era in-ternet e i pochi ristoranti vegetariani erano per lo più circoli di fricchetto-ni… così ho cominciato a documen-tarmi attraverso libri e amici che

avevano già fatto questa scelta. Nel 2001, quindi, ho deciso di mettere a disposizio-ne degli altri tutte le informazioni raccolte

creando il sito Veganitalia.com e pubbli-cando il mio primo libro (Vegetariani, una vita senza carne).

RISPETTO AD ALLORA OGGI è CAMBIATO qUALCOSA?Oggi c’è una maggiore consapevolezza e il numero delle persone che non assumono carne e/o latticini è aumentato. Con la dif-fusione delle intolleranze, poi, anche gli operatori della ristorazione hanno svilup-pato una maggiore apertura e disponibili-tà nei nostri confronti, quindi è molto più facile cenare fuori. Anche nei supermer-cati è possibile reperire alimenti biologici e una maggiore varietà sia di legumi che di cereali, così come alimenti che ripor-tano sull’etichetta se contengono derivati animali.

Stefano Momentè, è vegetariano dal 1985. Giornalista e comunicatore, è esperto di cucina e lifestyle vegetariano. Ha fondato Veganitalia (www.veganitalia.com), sito per la corretta informazione sul veganismo in Italia. è ideatore e promotore del circuito Ristoranti Verdi. Membro divulgatore di Società Scientifica di Nutri-zione Vegetariana. Tiene conferenze, corsi, seminari sul vegetarismo.Ha pubblicato: per Pan (Gruppo Editoriale Armenia), nel 2001, Vegetariani, una vita senza carne; per Macro Edizioni, nel 2002, Il Vegan in Cucina, oltre 300 ricette senza carne, pesce, uova o latticini; per Next Italia, nel 2005, Seitan, pre-parazione e ricette; per Macro Edizioni, assieme a Sara Cargnello, nel 2007, Solo Crudo, il libro del raw food, la vera cucina naturale; nel 2010, per l’Età dell’Ac-quario, Né di carne né di pesce - Manuale del perfetto vegetariano.

Page 21: DiVita Magazine - N° 5

21

ScelteDIVITALibri

Dopo aver scritto nel 2001 “Vegetaria-ni, una vita senza carne” (PAN Grup-po Editoriale Armenia), ha ripreso e aggiornato quanto illustrato nel primo libro pubblicando quest’anno “Nè di Carne, nè di Pesce. Manuale del per-fetto vegetariano” (Età dell’Acqua-rio Edizioni), disponibile da qualche mese. Infatti, secondo un’indagine AC Nielsen rielaborata da Eurispes, i ve-getariani in Italia sono circa 7 milio-ni, e sono destinati a raggiungere i 30 milioni nel 2050. Non sono però tutti uguali: alcuni mangiano latte e uova,

altri escludono qualsiasi prodotto di origine animale, altri ancora si nutro-no esclusivamente di vegetali crudi e frutta (crudisti e fruttariani).“Vegetariani non ci si può improvvisare – sostiene Momentè - Benché un’ali-mentazione senza carne e derivati possa essere considerata completa sotto tutti i punti di vista, oltre che eti-camente corretta, è necessario bilan-ciare adeguatamente i diversi alimenti affinché il nostro organismo possa trarne beneficio e non subire carenze di alcuni importanti elementi.”Questo testo fornisce risposte chiare ai più comuni interrogativi: perché op-tare per una dieta vegetariana; perché una dieta vegetariana giova alla salu-te; quali sono gli alimenti indispensa-

bili al nostro organismo; quali sono tutti i benefici derivanti dall’elimina-zione della carne dalla dieta.

Oltre 300 ricette senza carne, pesce, uova o latticini sono invece raccol-te nel volume “Il Vegan in cucina” (Macro Edizioni), il primo ricettario vegan pubblicato in Italia. Un ricetta-rio divertente e completo per la pro-grammazione quotidiana dei pasti, che integrando gli utilissimi consigli per realizzare la Piramide Vegan degli Alimenti, offre veloci e gustose pre-

parazioni per evitare la monotonia e le ca-renze. Una carrellata di sfiziose e leggere pie-tanze, indicate anche per chi è intollerante ai latticini. Dalla bescia-mella vegan al brodo vegetale, patè di tofu, crostini al seitan, pael-la vegetariana, zuppa di crescione o gnocchi di soia, tofu al forno con contorno di crocchette verdi, falafel, budino di

riso, bignè di mele o torta ai cereali. Per vivere in modo sano, completo e divertente, la scelta alternativa in cu-cina.Un altro volume di ricette è invece de-

dicato al “Seitan” (Nextitalia), insolito alimento, fonte di proteine vegetali. La sua origine si perde tra i monaci bud-disti cinesi, secoli fa, e rappresenta da sempre uno dei cardini della cucina orientale. Ricavato dalla farina di gra-no, il seitan è un cibo nutriente e dal sapore delicato, noto ai vegetariani per la sua versatilità, che lo rende in-grediente principe della cucina atten-ta alla salute. Questo manuale guida il lettore lungo un puntuale percorso per la conoscenza di questo prezioso elemento gastronomico, ne illustra i componenti e le tecniche per la rea-lizzazione. “Inizialmente il seitan – ci spiega l’autore – può rappresentare un valido sostituto della carne, grazie al suo aspetto e alle ricette per pre-pararlo. Successivamente si potrà ap-prezzarlo per quello che è: un alimen-to gustoso, versatile e nutriente.”Infine, con Sara Cargnello, ha scritto “Solo Crudo” (Macro Edizioni), una guida completa rivolta a quanti vo-gliono conoscere e sperimentare l’af-fascinante mondo dell’alimentazione veramente naturale. Ad ogni pagina tante risposte anche per quanti già conoscono, utilizzano e amano il cibo crudo (Raw Food), e cercano le ricet-te più indicate per un’alimentazione sana ed equilibrata.

I libri di Stefano Momentè... per approfondire, capire le motivazioni di una scelta etica o semplicemente soddisfare qualche curiosità.

Page 22: DiVita Magazine - N° 5

I L T E M P OD E L L E I D E E

50 anni fa nasceva l’Unione Volonta-ria DESpar, poi Despar Italia. Una vera e propria rivoluzione dei con-

sumi, una storia lunga cinquant’anni del no-stro Paese, a stretto contatto con la gente e con la sua quotidiana realtà.Per celebrare la ricorrenza, Aspiag (Despar Nordest) ci invita ad una mostra che, ancora una volta, guarda al futuro.

L’esposizione, che racconta le tappe più avvin-centi dell’avventura Despar in Italia, con uno sguardo alla tradizione e uno all’innovazione, sarà allestita in due prestigiose sedi: Padova e Udine. Due momenti diversi per godere, con i sensi all’erta e pieni di meraviglia, un alle-stimento diverso e studiato ad hoc in funzio-ne della sede. La prima tappa, a settembre, è stata Padova, presso il Centro Culturale San Gaetano, nel cuore del contemporaneo; dal 15 al 20 ottobre, invece, ci faremo catturare dalle antiche suggestioni della Sala Ajace nello sto-rico Palazzo Comunale di Udine.

In entrambi i casi, una grande festa. Raccon-tare la nascita e lo sviluppo di una delle più importanti aziende leader della Grande Di-stribuzione Organizzata in Italia significa ri-percorrere, in una sorta di viaggio a ritroso, la storia del Paese, fino a prefigurare possi-bili scenari futuri. C’è un legame che unisce le scelte che ne hanno segnato la crescita, e

22

DESPAR SPEGNE LE CANDELINE50 ANNI FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Page 23: DiVita Magazine - N° 5

I L T E M P OD E L L E I D E E

23

Page 24: DiVita Magazine - N° 5

24

Page 25: DiVita Magazine - N° 5

25

i passaggi sociali che hanno caratterizzato la storia italiana. Li ripercorriamo insieme, attraverso il linguaggio dell’arte e della creatività, grazie ad un ricco apparato do-cumentario di video e foto d’epoca, e dalle stesse parole di chi si è reso protagonista di quei cambiamenti.Dal piccolo negozio di alimentari sotto casa al superstore se n’è fatta di strada! Ma la mostra non ci offre solamente spunti per un’appassionante ricostruzione storica, anzi, ci invita ad esplorare un mondo da toc-care, da guardare, da annusare, da ascol-tare! Un percorso navigabile coi sensi, tra i colori e le forme degli scaffali reinter-

pretati in chiave artistica, tra i video che giocano con le architetture delle pareti e i mezzi d’espressione più all’avanguardia.Un vero e proprio tragitto multisensoriale che esplora temi cari all’azienda: il mar-chio, le persone, le idee, i successi, la ricer-ca, i prodotti, il legame col territorio e le vi-cende che hanno fatto storia, nel più ampio contesto della vita sociale.

A Udine ci aspetta una giornata magica, dove l’inaugurazione sarà resa ancora più spettacolare dallo straordinario contesto che la ospita: il palazzo del Comune, la log-

gia del Lionello, splendido esempio di go-tico veneziano da cui si apre la scalinata di accesso alla sala Ajace, sede della mostra.La grande festa per i cinquant’anni Despar è un appuntamento assolutamente da non perdere: difficile da spiegare in poche ri-ghe. è certamente un compleanno, un per-corso, ma anche, perchè no, un viaggio nel tempo, con qualcosa in più.Ognuno nel suo ambito, ognuno con le pro-prie responsabilità e con impegno, condi-vidiamo una stessa visione del futuro: nel rispetto di una dimensione umana e perso-nalizzata, considerando sempre più centra-le il ruolo dell’uomo.

Page 26: DiVita Magazine - N° 5

26

Salute e relaxTestDIVITA

SEI mETEOROPATIcO?

1. Piove, amici e partner non vogliono uscire, tu:a. Decidi di andare al cinema a vedere l’ultimo film del tuo attore preferito.b. Leggi un libro, non ti piace uscire da solo/a.c. Non hai nemmeno tu voglia di uscire, chi la può avere con questo tempo?

2. Stai facendo una passeggiata in montagna con il tuo compagno/a, quando si alza un forte vento e inizia a nevicare, pensi:a. Non poteva accadere cosa più bella, io e lui\lei sotto la neve a passeggiare abbracciati.b. Probabilmente è il caso di rientrare, non vorrei la situazione peggiorasse.c. Lo avevo detto, era meglio stare in casa, odio questo genere di sorprese!

3. Fuori fa davvero molto freddo, il tuo bambino ti chiede di portarlo al parco:a. Lo copri bene e lo accompagni, gli farà bene prendere un po’ d’aria fresca.b. Troppo freddo anche per lui, meglio chiamare alcune amiche e farsi rag-giungere a casa per un tè.c. Non se ne parla, al massimo gli pro-poni il suo cartone animato preferito.

Page 27: DiVita Magazine - N° 5

PROFILI

Maggioranza di A: Per te la situazione meteorologica sfavorevole non è sicuramente un problema, anzi, ogni occasione è quella giusta per fare quelle mille piccole cose che solitamente ti di-mentichi. Ami la dinamicità e nem-meno un uragano sarebbe in grado di fermarti. Il tuo entusiasmo e la tua positività coinvolgerebbero chiunque e nessuno in tua compagnia si po-trebbe annoiare o sentire solo. Con-tinua così!

Maggioranza di B: Non ami il maltempo, ma nemmeno ne sei condizionato, a meno che non si tratti di grandi perturbazioni. Vivi la tua vita con giudizio e prudenza, senza crearti problemi inesistenti. Sei una persona tranquilla ma moti-vata, l’unico consiglio per te è quello di provare a rischiare ogni tanto e provare l’emozione di un traguardo inaspettato.

Maggioranza di C: Meteoropatico e probabilmente an-che un po’ capriccioso. Non appena si presenta un po’ di pioggia, si alza appena il vento e il cielo diventa cupo il tuo umore cambia. Cerca di rilas-sarti! Concentrati di più su te stes-so, prova ad allenarti con lo yoga o il training autogeno per sviluppare una maggiore indipendenza dal tem-po e dagli altri! Vedrai che, un po’ alla volta, imparerai a non detestare i cambiamenti climatici e, magari, arriverai a conviverci serenamen-te. Se vuoi, puoi riuscire a non farti condizionare da nulla se non dai tuoi desideri positivi.

4. Non sei di buon umore, ma fuori è una giornata fantastica, cosa fai:a. Approfitti della giornata per riflet-tere sui tuoi problemi, troverai sicura-mente una soluzioneb. Vai a trovare gli amici per raccoglie-re consigli utili e così ne approfitti per fare due passic. I piccoli problemi quotidiani svani-scono grazie al tempo meraviglioso e decidi di fare un giro in bici.

5. Sei sulle piste da sci quando inizia a piovere e le piste diventano difficili, tu:a. Ti rifugi nella baita più vicina dove inizi a sorseggiare Bombardini e scher-zare con i tuoi compagni di avventura.b. Raggiungi il bordo pista e aspetti che la situazione migliori, non sei proprio dell’umore giusto per sederti con gli amici a scherzare.c. Raggiungi nervoso la fine della pista, inveendo contro gli amici ti hanno con-vinto a seguirli.

6. Sei in macchina con il tuo compagno\a quando, all’improvviso, inizia a grandinare:a. Raggiunto il primo luogo riparato, ne approfitti per raccontargli gli ulti-

mi pettegolezzi riguardanti quei vostri bizzarri amicib. Una volta al riparo, tesa/o per i dan-ni che la tua macchina potrebbe aver subito, scendi, controlli e poi, se tutto è come dovrebbe essere, attendi pazien-temente che cessi la perturbazionec. Chiami gli amici da cui stavi andando a cena e disdici perché l’umore è pes-simo e vuoi controllare bene i danni alla tua auto.

7. Hai ospiti a cena e decidi di utilizza-re finalmente il meraviglioso forno da pizza che hai in taverna, fuori piove:a. Sarà sicuramente un successo, la tua pizza farà concorrenza a quella di Gaetano, il bravissimo pizzaiolo napo-letano appena assunto nella pizzeria più rinomata della cittàb. Probabilmente l’impasto non ri-sulterà perfetto, considerando anche l’umidità, ma hai buone doti culinarie, i tuoi ospiti sapranno apprezzarec. Sicuramente ne uscirebbe un disa-stro, meglio optare per i prodotti of-ferti dalla rosticceria sotto casa senza neanche farsi bagnare dalla pioggia.

8. Sei in vacanza quando sopraggiun-ge una perturbazione che dicono du-rerà almeno un paio di giorni, tu:a. Hai giusto dei regalini da prendere e un museo da visitare quindi, munito/a di ombrello, ti dai da fare per iniziare lo shopping da vacanza e per arricchire il tuo bagaglio culturaleb. Non ci voleva, stavi giusto iniziando ad abbronzarti. Inizi la ricerca della Spa più vicina e ti dedichi alla cura di tec. Al secondo giorno non ce la fai più, sei già pronto\a a tornare a casa.

TestDIVITASalute e relax

27

Page 28: DiVita Magazine - N° 5

Sport e movimentoEnergiaDIVITA

Solitamente le ferie sono un perio-do ideale per imporsi buoni propositi per l’autunno: che ginnastica fare per mantenersi in forma nell’anno se-guente?Per chi è ancora indeciso e ha voglia di sperimentare qualcosa di inusuale ci sono Pilates e Gyrotonic.Sono tecniche di allenamento con tipo-logie di movimenti profondamente di-versi ma con principi ispiratori comuni. Entrambe nate il secolo scorso dalla volontà dei loro ideatori di migliorare il proprio fisico, con fondamenti comuni nello Yoga, hanno negli ultimi anni co-minciato a diffondersi in concomitanza con la crescita della cultura dell’attivi-tà fisica. Altro punto in comune? Gran-de efficacia su tonificazione muscola-re, flessibilità e fluidità di movimento.Attenzione: sono discipline in cui l’ese-cuzione del movimento è imprescindi-bile dal contenuto teorico,

per cui è indispensabile un istruttore competente e preparato.

Vediamo come sono nate…Herpert Joseph Pilatus, greco di nasci-ta, nazionalizzato tedesco, in gioventù aveva corpo gracile, si ammalava so-vente ed era schernito dai compagni di

scuola. Per migliorasi studiò body buil-ding, yoga, ginnastica e la filosofia zen: creò il Pilates.A Juliu Horvath, ungherese, si deve invece l’ideazione dei principi del Gyrotonic: partendo dalla necessità di riabilitare in maniera rapida i traumi e i dolori causati dalla danza profes-

sionistica, gettò le basi di una nuova disciplina che permette di mantenere il corpo sano e in forma e di essere praticata da chiunque e a qualsiasi età. Entrambe le discipline si sono svilup-pate e diffuse negli Stati Uniti divenute nuova patria dei due ideatori.

Il pilates deve la sua efficacia nel ri-modellare e tonificare il corpo grazie ad una tipologia di contrazione definita isometrica: i grandi muscoli del corpo, addominali, lombari, glutei e cosce, si contraggono ma senza accorciarsi, dando stabilità al movimento degli arti.A detta del suo ideatore il pilates è un metodo sia teorico che filosofico, sviluppato e raffinato in più di ottan-tacinque anni di pratica: il risultato è la fusione tra il corpo e la mente per generare movimenti economici, ag-graziati e bilanciati. I principi su cui si basa sono 7: la concentrazione, su qualsiasi movimento, un corretto al-

PIlATES vS GyROTONIc

Un punto in comune? Grande efficacia su tonificazione muscolare, flessibilità e fluidità di movimento.

Page 29: DiVita Magazine - N° 5

EnergiaDIVITASport e movimento

Mi chiamo Giuseppe Travain,IN quESTo ARTIColo VI PARlERò DEI bENEFICI EFFETTI DI DuE ATTIVITà SEMPRE PIù IN VoGA:Il PIlATES E Il GyRoToNIC.

È specialista in medicina dello Sport e docente nel corso di Scienze e Tecniche dell’attività motoria Preventiva e Adattata presso l’università di Padova. Ha lavorato presso il centro di Medicina dello Sport dell’università di Padova, occupandosi di valutazioni di idoneità agonistica e alimenta-zione per atleti e, ad oggi, è dirigente presso la ulss 12 veneziana nell’unità operativa di qualità e Accreditamento.

lineamento della colonna vertebrale, il controllo della respirazione per ot-timizzare l’ossigenazione dei tessuti, la centralità, intesa come stabilità dei muscoli prossimi al baricentro, precisione e controllo del movimento e la costante ricerca della fluidità.

Il Gyrotonic è una ginnastica dolce: si può eseguire a corpo libero o con l’ausilio di una macchina per guidare il movimento e permettere una equa distribuzione della resistenza. La macchina, piuttosto ingombrante, è in legno e con più impugnature, cavi e pulegge: genera una resistenza co-stante in grado di eliminare gli urti e le vibrazioni prodotte all’inizio e alla fine del movimento dalle tradiziona-li macchine a cavi, possibili cause di danni osteoarticolari.Il movimento coinvolge più distretti corporei è ha due imprescindibili ca-ratteristiche: la continuità e la circo-larità.Il principio? Attivare muscoli anta-gonisti (che eseguono movimenti op-posti) in continuità e in maniera se-quenziale. La colonna vertebrale è mobilizzata attraverso una rotazione

passando dalla flessione alla esten-sione in maniera dolce e sinuosa per-mettendo una efficace tonificazione della muscolatura.

Le due discipline giungono a risultati comuni attraverso percorsi differenti: il pilates parte da una contrazione sta-tica per migliorare la consapevolezza della propria muscolatura e quindi permettere una fine regolazione dei movimenti, il Gyrotonic si basa su mo-vimenti fluidi per donare tono alla mu-scolatura.

Buon allenamento e buon divertimen-to a tutti!

29

PILATES GYROTONIC

TIPOLOGIA DI CORSO

DIFFUSIONE DELLA DISCIPLINA

TIPOLOGIA ATTIVAZIONE

MUSCOLARE

UTIIZZO DI MACCHINE

In gruppoMolte palestreContrazione Isometrica dei muscoli posturaliPossibile

In gruppoPoche PalestreContrazione sequenziale di muscoli antagonistiFondamentale

Page 30: DiVita Magazine - N° 5

Benessere e bellezzaConsigliDIVITA

Tranquilli, non sto per raccontarvi una favola e neppure dire che lo specchio indicherà il/la più bello/a del reame. Non lo farò perche tutti gli uomini e le donne sono belli!! E per quanto mi riguarda senza nessuna distinzione di età, di colore o di razza.Però uno specchio, il nostro spec-chio, può farci notare alcune cose che, se vogliamo, possiamo cercare di correggere.Lo specchio è uno strumento spetta-colare con cui però ci si può tagliare, o comunque farci del male, cerchiamo quindi di “guardarci” con quella sana indulgenza che è l’unico modo per vi-vere bene.

Quadro uno: guardando lo specchio scopro dei capelli aridi, gonfi ed elet-trici. Probabilmente sto usando trop-po shampoo, sono stati lavati troppo o troppo spesso. Anche uno shampoo di scarsa qualità produce questo ef-fetto. Le soluzioni sono ovvie: ridurre la frequenza del lavaggio, diminuire la quantità di shampoo, cercare prodotti con sostanze balsamiche e re-ingras-santi. Al contrario lo specchio può mostrar-ci dei capelli appiattiti, grassi, lucidi e poco voluminosi. Ci troviamo nel-la situazione esattamente opposta. Quello che dobbiamo fare è au-mentare il potere lavante con una maggiore frequenza, ma facendo attenzione ad impiegare shampoo delicatissimi per non rischiare di eccitare la ghiandola sebacea che produrrà più sebo e quindi l’effetto contrario a quello desiderato.

Quadro due: Lo specchio re-stituisce l’immagine di un viso con pelle grassa, lucida. La pri-ma cosa da fare è di non usare il sapone solido (anche se su-

per naturale)! Questo detergente ha un pH troppo diverso da quello della pelle e sgrassa troppo, le ghiandole sebacee del viso reagiranno a questa pulizia troppo energica producendo altro sebo e creando quindi un cir-cuito vizioso senza fine. Quello che serve è pulire il viso senza aggredirlo. Una pulizia con un latte detergente è l’ideale, anche maschere ricche di materiali assorbenti (farine, argil-le eccetera) vanno benissimo. Molto semplicemente ed in mancanza di questi prodotti potete applicare del-la semplice farina che toglierete con semplice acqua.C’è anche la situazione contraria e cioè una pelle secca, disidratata e con i pori aperti. Smettete di fuma-re! Avete bisogno di una buona cre-ma idratante e di proteine. Il mercato offre una quantità enorme di prodotti adatti allo scopo. Verificate solo che nella lista della composizione INCI ci sia la parolina “Protein”. Ricordate che nessun cosmetico è miracoloso e che gli effetti si potranno verificare allo specchio solo se applicherete la crema con attenzione e con la giusta frequenza.Alla fine di questo paragrafo vorrei anche consigliare una cosa sempli-cissima e che non costa nulla: di tanto in tanto fate respirare la vostra pel-le! Evitate di applicarvi troppi prodotti (che più o meno occluderanno la pelle stessa) per alcuni giorni, lasciatela tranquilla e vedrete che molti proble-mi si risolveranno da soli, e lo spec-chio confermerà.

Quadro tre: Se il vostro specchio è abbastanza grande potrete notare al-cune zone del corpo con quei fastidio-si inestetismi noti come “cellulite”.Ora c’è da sapere che la cellulite è un fenomeno che appartiene più alla

SPEccHIO, SPEccHIO DEllE mIE BRAmE...

Mi chiamo Fabrizio Zago,IN quESTo ARTIColo VI AIuTERò A CAPIRE CoSA VI Può RIVElARE uN SEMPlICE SGuARDo Allo SPECCHIo.

Chimico industriale, dopo gli studi di orienta-mento tecnico scientifico conclusi in Francia e diverse esperienze di lavoro, approda al tema dell’eco compatibilità. Dal 1986 è consulente di prodotti detergenti e cosmetici per numerose catene di distribuzione. Dal 2001 è consulente presso l’uEAMPE di bruxelles, dove è esperto tecnico nell’ambito degli AHWG per i settori Cosmesi e Detergenza in ambito EColAbEl, l’etichetta ecologica di garanzia europea.

Page 31: DiVita Magazine - N° 5

ConsigliDIVITABenessere e bellezza

31

SPEccHIO, SPEccHIO DEllE mIE BRAmE...

sfera medica che a quella cosmeti-ca e che quindi dovreste andare dal medico per farvi consigliare e non in profumeria. Tuttavia faccio que-sto excursus in un terreno adiacen-te alla cosmesi per dire che l’azione sulla cellulite dipende molto poco dal tipo di crema che si usa e moltissimo dall’azione meccanica (massaggio) che eserciterete sulla parte cellulitica.Quindi anche una buona crema piut-tosto grassa ed un energico massag-gio riducono l’inestetismo della pelle. I cosmetici specifici per la cellulite contengono spesso degli alcaloidi. Tra questi il più noto è la caffeina. Attenzione quindi a chi è intollerante o particolarmente sensibile alla caf-feina, che rischia di rimanere sveglio tutta la notte dopo un’applicazione di crema anti cellulite.Un altro alcaloide che ha le stesse proprietà astringenti e drenanti del-la caffeina è la teobromina cioè l’al-caloide della cioccolata. Un impacco con cioccolato fondente ed un buon massaggio riducono la cellulite in maniera evidente.

Quadro quattro: vi guardate allo specchio. Accettate quella piccola ruga che non c’era prima, tutto som-mato il vostro aspetto è coerente con la vostra età e con il vostro stile di vita. Insomma vi trovate belli/e. Sape-te anche che la cosmesi vi può dare una mano e quindi userete i vari pro-dotti per piacervi ancora di più e per sentirvi a vostro agio in mezzo agli altri.Ebbene se capite e se cogliete questo aspetto sarete delle persone felici e nessun cosmetico al mondo potrà migliorare il vostro aspetto più della felicità.La cosmesi cura più l’anima che la pelle. Curare la pelle perché l’anima stia bene è l’obiettivo più alto che i co-smetologi devono considerare.

Page 32: DiVita Magazine - N° 5

32

IDEAper i

bimbi

Page 33: DiVita Magazine - N° 5

cREmA DI zUccA cON FINFERlI AllO SPEck

Ingredienti per 6 persone

50 ml di olio d’oliva extra vergine despar100 g di porri500 g di zucca gialla100 g di patate Passo dopo Passo despar “Gnocchi e Purè” 100 g di cavolfiore bianco 2,5 ml di brodo vegetale60 g di speck tirolese 300 g di funghi gallinacci 100 g di pomodoro sbollentato sbucciato a cubetti130 ml di olio d’oliva extra vergine despar

Per la crema: soffriggere il porro in olio d’oliva, aggiungere la zucca tagliata in pezzi spessi, le patate e il cavolfiore; coprire con il brodo vegetale e cuocere a fuoco moderato per 40 minuti. Passare al mixer e filtrare con lo chinois (colino a forma conica). Con il frullatore ad immersione emul-sionare con l’olio d’oliva, e aggiustare di sale.Per i finferli: tagliare lo speck a julienne molto fine e soffriggere in olio d’oliva, aggiungere i gallinacci puliti, filettati e spadellati separatamente. Completare con la pomodoro a cubetti. Aggiustare con sale e pepe di macinino.Presentare la zuppa in piatti fondi deco-rando il centro con il sautè di gallinacci. Decorare con maggiorana.

Le ricette di Luca Montersino

33

olio extra vergine di oliva despar 1 l

I NOSTRI INGREDIENTI

Patate Passo dopo Passo despar “Gnocchi e Purè”2 kg

Page 34: DiVita Magazine - N° 5

ingredienti per 4 persone

INSAlATA DI cAvOlO cAPPUccIO E PERE Al PEcORINO

Mondare e lavare i cavoli, tagliarli a metà e privarli dei filamenti interni. Disporli nel frattempo in una ciotola con acqua molto fredda. Pelare le pere e tagliarle a fettine molto sottili. Con l’aiuto di un pelapatate ricavare delle scaglie molto sottili di pecorino. Per il condimento: emulsionare il succo di limone con l’olio extra vergine d’oliva, il sale, il pepe.

unire il prezzemolo tritato. A questo punto scolare i cavoli e con un coltello affilato tagliarli a fettine molto sottili. Disporre i cavoli conditi con olio e limone al centro del piatto, poggiare i ventagli di pere sui cavoli, le scaglie di pecorino e decorare con radicchio.

400 g di cavolo cappuccio200 g di pere kaiser100 g di pecorino sardo100 g di radicchio di Treviso

Per il condimento50 ml di olio d’oliva extra vergine despar10 g di succo di limonesale e pepe

Page 35: DiVita Magazine - N° 5

INSAlATA DI FINOccHI, ARANcE E AlIcI mARINATEcON SAlSA AllO yOGURT

ingredienti per 6 persone

250 g di finocchio200 g di arance Passo dopo Passo despar 100 g di cipolla rossa 40 g di olive taggiasche Supra despar200 g di alici fresche250 g di yogurt naturale Bio, logico despar semi di finocchioaceto sale e pepeMartini dryanetotimo olio extra vergine d’oliva Supra despar

Sfilettare le alici e marinarle con ghiaccio, aceto, martini e sale. Dopo 10 minuti asciugarle e condirle con olio d’oliva extra vergine. Tagliare finemente il finocchio e la cipolla rossa, porli in

acqua e ghiaccio per farli diventare croccanti.Pelare a vivo le arance e comporre l’insalata alternando il finocchio alla cipolla rossa, agli spicchi di arancio ed ai pezzetti alici marinate.Guarnire con le olive taggiasche, l’aneto ed i ciuffetti di timo. Condire semplicemente con un filo d’olio d’oliva extra vergine.Per la salsa: miscelare tutti gli ingredienti in-sieme e mettere la salsa in una coppa al centro dell’insalata.

35

I NOSTRI INGREDIENTI

olio extra vergine di oliva Supra1000 ml

arance Passo dopo Passo despar2 kg

olive Taggiasche Supra180 g

Yogurt naturale Bio,logico despar 2x125 g

Page 36: DiVita Magazine - N° 5

Da metà luglio a fine ottobre sono in molti coloro che si inoltrano nei bo-schi alla ricerca di incontri ravvicinati con la natura e le sue prelibatezze.Ciò non stupisce se si pensa a tutto ciò che le montagne possono offrire: dalla silenziosa e avvolgente natu-ra all’aria pulita, fresca e leggera, ai timidi animali, ai paesaggi colorati, ai profumi intensi, agli immancabili temporali e alle lunghe passeggiate alla ricerca di se stessi o alla ricerca di qualcosa da mangiare come i mir-tilli o i funghi, che acquistano sempre maggior sapore se a raccoglierli sia-mo proprio noi!Se non avete mai sentito il vero profu-mo dei funghi appena colti nei boschi, cresciuti spontaneamente in un am-biente incontaminato, allora mettete-vi in viaggio subito e non perdetevi né il Trentino né il Friuli!

Il Trentino è conosciuto come un vero paradiso per gli amanti della mi-cologia e della natura in quanto si possono trovare numerose specie di funghi tra cui porcini di dimensioni esagerate che possono rendere indi-menticabile una giornata nei boschi! Le zone migliori per la raccolta sono molte, ma per trovare più funghi è necessario ispezionare i vari versanti

e a tutte le altitudini (fino a 2000 m) per individuare le zone maggiormen-te prolifiche. Basta trovare un bosco non troppo pulito e non troppo fit-to, dove si alternano prati a distese di mirtilli e piccoli boschetti di abeti giovani per capire di essere nel posto giusto e farsi rapire dalla meticolosa ricerca come un infantile caccia al tesoro. è questo quello che succede

nella strada che da Molina di Fiemme va al passo Manghen ed anche verso il Passo San Pellegrino o nei boschi intorno a Madonna di Campiglio, so-prattutto lungo i bordi delle piste da sci. è facile trovare un alloggio per la notte ovunque: anche i privati affitta-no camere e riservano una calorosa accoglienza.(www.valdisole.net, www.valfiem-me.net www.valdifassa.it, www.campiglio.com).

Il territorio regionale del Friuli-Vene-zia Giulia invece propone un intensa avventura per la raccolta di funghi in Carnia dove esiste un vero mon-do fatto di profumi intensi e genuini come quello dei funghi. In settembre in Carnia molti valligiani si incontrano sui sentieri dei boschi e, senza dover-si spiegare perchè sono lì, parlano

FRIUlI E TRENTINORaccogliere funghi in autunno

36

è bene conoscere le regole fondamentali per affrontare questo percorso con prudenza e poterlo vivere nel modo migliore.

PercorsiDIVITAFriuli e Trentino

di Alessandra Ferri de Lazara

Page 37: DiVita Magazine - N° 5

PercorsiDIVITAFriuli e Trentino

3737

RICORDATE CHE...

• non è opportuno addentrarsi in terreni sconosciuti, me-glio avvisare parenti o amici del proprio percorso, infor-marsi sulle condizioni meteorologiche, trovare dei punti di riferimento per poter poi identificare la propria posizio-ne e, soprattutto, non farsi sorprendere dal buio. • è bene che, sia i turisti della domenica che gli esperti della raccolta, a fine giornata sottopongano tutti i funghi trovati ad un esperto controllo micologico (l’ispettorato micologico della asl offre questo servizio gratuitamente se il raccolto rispetta le quantità, che vanno dai 2 ai 3 kg giornalieri, in base alla zona, di funghi), poiché le specie velenose, seppur rappresentino una bassa percentuale rispetto a quelle commestibili, possono avere gravissime ripercussioni sull’organismo umano.• vi ricordiamo inoltre che, per la raccolta, è necessario essere in possesso dell’autorizzazione, rilasciata dalla provincia di appartenenza o da qualsiasi comunità mon-tana della regione, e versare una quota annuale o avere il permesso temporaneo turistico (che può essere giorna-liero, settimanale o quindicinale).

Buona passeggiata!

LIBRI CONSIGLIATI-“Mangiare e ber friulano” (edizione

Franco Angeli) scritto dalla friulana

Giuseppina Perusini Antonini che

dedica, nella sua celebre raccolta di

ricette antiche, un capitolo a parte

iniziando a elencare le specie più

comuni in Friuli: fungo porcino (babe),

gallinaccio buono (bedècie), ovolo

comune (ceredàn di bosc), prataiolo

(ceredàn di prat), poveraccio (fonc dal

lat), prugnolo (fonc di bâr), lingua di

faccio o di quercia (fonc di rôl), ditola

gialla ((grampùce), oreade (spiritèle),

bubbolina rigata (capèle), vescia gi-

gante (lòfe), spugnolo buono (spon-

zuèle), steccherino (stecarìn). A pro-

posito dei metodi di cottura dei funghi

Perusini Antonini indica una ricetta di

funghi (mesti) in tegame segnalando

che «nel Cividalese i porcini e qualche

altra varietà vengono tagliati a fettine

non troppo sottili, passati nell’olio e

cotti alla griglia».-“Funghi e Dintorni” la prima rivista

di funghi on line

solo di come si cucinano i funghi! Si può scegliere tra un fitto programma di eventi gastronomici gustando preli-batezze locali proposte dai vari mer-catini e un assoluto relax scegliendo qualche malga per passare la notte. A Forni di Sopra inoltre si possono sce-gliere escursioni guidate da esperti micologi per poi concludere la visita degustando piatti tipici in ristoranti e trattorie del posto.

Per Info: AIAT della Carnia 800249905.

Page 38: DiVita Magazine - N° 5

ARREDA EqUO-SOLIDALE All’interno del commercio Equo So-lidale si possono trovare bellissimi complementi di arredo quali camere, salotti, coloratissime amache da giar-dino, enormi cuscini su cui sedersi a leggere un libro davanti al camino e molto altro ancora, il tutto nel rispetto del lavoro e dei lavoratori, a qualunque angolo del mondo essi appartengano. Trova ciò che cerchi su: www.equosolidale.it

VESTI IL TUO BAMBINO CON IL PANNOLINO ECOLOGICO! Lo sapevate che ogni bimbo consuma dai 4000 ai 5000 pannolini, l’equiva-lente di una tonnellata di rifiuti che rilasciano in acqua e terreno sostanze nocive?Una soluzione potrebbe essere il pan-nolino ecologico! Si tratta di un pan-nolino in cotone 100%, comodamente lavabile in lavatrice, sul quale viene posto un velo di cellulosa sbiancata all’ossigeno, ovviamente biodegrada-bile, che, al momento del cambio, va gettato nel wc.E’ la vera alternativa ecologica, mo-derna, economica e possibile ai pan-nolini monouso e, all’arrivo del se-condo bebè, questi possono essere riutilizzati.Ce ne sono di vari tipi e varie marche per cui è consigliabile una vostra ri-cerca per trovare quelli più adatti alle esigenze del vostro bambino.

Nel web troverete tutte le informazioni necessarie e molti negozi on-line.www.pannolinilavabili.infowww.ecobaby.it

CONSIGLIATE L’ECOPATENTE 2010Il tema della protezione dell’ambien-te sta iniziando a coinvolgere davve-ro tutta la cittadinanza con sempre più specifici progetti come l’iniziati-va dell’Ecopatente che ha promosso Legambiente, in collaborazione con Confederazione autoscuole riunite e i consulenti automobilistici. Si tratta dell’inserimento di nuove prove d’esa-me contenenti quiz con domande su ambiente ed ecosostenibilità, al fine di informare e sensibilizzare anche i più giovani al rispetto per ciò che ci circonda. Sono state già più di 700 le autoscuole che hanno aderito e ben 11000 le EcoPatenti consegnate.Per maggiori informazioni vi suggeria-mo di consultare il sito: www.ecopatente.it

UN NATALE FELICE CON I REGALI ECOLOGICIPerché aspettare sempre l’ultimo momento per fare i regali di Natale? Il desiderio che ogni anno cerchiamo di esaudire è di trovare il giusto regalo per le persone a noi care e, perché no, anche per noi stessi, sempre alla con-

tinua ricerca del pensiero non banale, “utile al 100%”, non eccessivamente oneroso. La risposta a queste esigen-ze potrebbe essere il regalo ecologico, promosso e sostenuto da diverse as-sociazioni ambientaliste, che spazia dall’adozione a distanza di un ani-male appartenente a specie in via di estinzione, per arrivare all’acquisto di cosmetici naturali, libri, giocattoli e molto altro ancora, tutto prodotto con materiali ecologici e tecniche ecoso-stenibili. Per maggiori informazioni vi consi-gliamo di visitare i siti di Greenpeace, Legambiente, WWF e quelli delle altre associazioni ambientaliste.

IDEE EcO-SOSTENIBIlI

ConsigliDIVITA

38

Page 39: DiVita Magazine - N° 5

NUOVA

Forza pulente a freddo, più nutrimento per i tessuti.

Page 40: DiVita Magazine - N° 5

Cultura&tempo liberoEventiDIVITA

40

FINO Al 31 OTTOBRECastello di Duino (Trieste)

MOSTRA DI STRUMENTI MUSICALI STORICI Stimolare l’interesse del grande pubblico per il valore culturale ed artistico rappresentato da una del-le più grandi collezioni private di strumenti musicali al mondo che, realizzati da abilissimi artigiani più di quattro secoli fa, grazie a pazienti lavori di restauro ancora oggi sono perfettamente funzionanti. E’ con questo intento che torna dopo cinque anni al Castello di Duino (Trieste) la “Mostra di stru-menti musicali storici al servizio di una tradizione vivente” . L’esposi-zione comprende una cinquanti-na di esemplari della prestigiosa collezione di strumenti musicali antichi del professor José Vázquez dell’Università di Musica di Vienna e ed è arricchita da archi, stampe e quadri antichi.

DAl 2 Al 10 OTTOBREFriuli Venezia Giulia

BARCOLANAEdizione n. 42 per questa grande festa del mare, occasione di in-contro per più di 20 mila velisti di fronte a un pubblico di oltre 300 mila persone: la più affollata e amata regata del Mediterraneo. L’appuntamento per quest’anno è fissato per il 10 ottobre 2010: la regata tornerà ad animare la città, le Rive e il Molo IV del Por-to Vecchio. Attorno e dentro alla corsa per la vittoria, il contesto della grande festa: la Barcolina, dedicata alle classi di ingresso alla vela - Optimist, Tyka e tavo-le a vela - in programma il 2 -3 ottobre.

30-31 OTTOBRE

I GIORNI DELLE RIMANIE Tra sabato e domenica (30-31 ot-tobre 2010 inizio sabato ore 17.30 - domenica dalle ore 14.00 ) a So-pramonte, località a pochi minuti da Trento, il centro storico del paese si trasformerà in un antico borgo me-dioevale, con personaggi in costume a dare vita ad una vera e propria rie-vocazione storica, fedele alle antiche tradizioni contadine e rurali (circa 180 figuranti in costume).L’iniziativa è organizzata dall’Asso-ciazione Giulia Turcati di Sopramon-te. www.sopramonte.it

Sopramonte - centro storico Trentino Alto Adige

FINO Al 21 NOvEmBREGiardini della Biennale e Arsenale (Venezia)

MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURADopo una serie di Biennali affidate a eminenti critici o storici, questo Settore è nuovamente affidato a un architetto, Kazuyo Sejima, pri-ma donna a dirigere la Biennale Architettura. La mostra People meet in architecture sarà allestita al Palazzo delle Esposizioni della Biennale (Giardini) e all’Arsena-le formando un unico percorso espositivo, con 48 partecipanti tra studi, architetti, ingegneri e artisti da tutto il mondo. La Mostra sarà affiancata, come di consueto, negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Ar-senale e nel centro storico di Vene-zia, da 53 Partecipazioni nazionali.

DAl 16 OTTOBREAl 16 GENNAIOMusei Civici agli Eremitani (Pd)

GIORGIONE E PADOVA. IL MISTERO DEL CARRO.Si terrà una grande esposizione d’arte dedicata ai capolavori del Giorgione, il grande pittore vene-to nato a Castelfranco Veneto. La mostra intende ricreare il clima di rapporti che Giorgione aveva con la città di Padova ed inizia da uno dei suoi massimi dipinti: La Tempesta.

FINO Al 21 NOvEmBREMuseo Correr (Venezia)

GIACOMO FAVRETTO - VENEZIA FASCINO E SEDUZIONEIl veneziano Giacomo Favretto (1849-1887) è uno dei più impor-tanti maestri dell’Ottocento ita-liano, per la qualità della pittura, l’originalità del percorso, le conti-guità con l’opera di altri artisti a lui vicini o contemporanei.Vero “innovatore“ della scuola ve-neziana della seconda metà del secolo, recupera, aggiornandoli, gli aspetti peculiari della grande tradizione veneta - da Longhi a Tiepolo - abbandonati nella prima metà dell’Ottocento a favore della pittura di storia e di quella di pae-saggio.

Page 41: DiVita Magazine - N° 5

Gastronomia&tradizioneEventiDIVITA

IN FRIUlI vENEzIA GIUlIA DAL 2 OTTOBRE AL 6 DICEMBRE • “Invito a pranzo d’autunno nel-le Valli del Natisone/vabilo na kosilo”. Rassegna gastronomica di grande successo nella quale i ristoratori aderenti all’Associa-zione Invito propongono menù a degustazione con un forte richia-mo ai saperi e ai piatti della tra-dizione locale. La manifestazione, che si snoda tra ottobre e novem-bre, prevede l’utilizzo di ciò che la natura e la stagione offrono (fun-ghi, castagne, selvaggina…..).

10 - 17 - 24 OTTOBRE • “Burnjak” - festa delle casta-gne. Per tutto il mese di ottobre, itinerari e visite ai castagni seco-lari delle nostre Valli con degusta-zioni di prodotti tipici dell’autunno locale. Tradizionale castagnata in località Tribil Superiore, in co-mune di Stregna. Mostra Merca-to dell’artigianato artistico. Tribil Superiore (Stregna)

30-31 OTTOBRE• Festa della Zucca a Venzoneè una manifestazione unica per la sua maniera un po’ goliardica di interpretare le antiche cronache della terra di Venzone. Al centro di tutto c’è sua maestà la zucca. Zucche dappertutto: in piazza, nelle vetrine, nelle locande e ta-verne, sulle bancarelle, zucche condite in ogni salsa, in grado di soddisfare anche il palato più cu-rioso ed esigente.

41

IN TRENTINOAlTO ADIGE DAL 5 ALL’8 NOVEMBRE• Le sale del palazzo del Kurhaus e le sue tensostrutture esterne ospite-ranno la diciannovesima edizione del Merano International WineFestival & Gourmet, che attenderà i somme-lier e gli appassionati di vino da tutto il mondo. 100 aziende faranno degu-stare gli eccellenti vini di loro produ-zione, 12 produttori di birra presen-teranno le loro birre artigianali.

DAL 17 AL 31 OTTOBRE• La Festa della Castagna 2010, tra Foiana e Tesimo.Al centro della Festa la celebrazione di questo frutto, simbolo sempre pre-sente nella storia e nella cultura di questi luoghi. Dalla castagna, infatti, si ricavava la farina per pani e dol-ci. La Festa avrà come uno dei suoi momenti principali, la serata “Tre ca-stelli in una notte” (20 ottobre), ovve-ro, una passeggiata enogastronomi-ca a lume di fiaccola, tra tre castelli di Tesimo e Prissiano, che si conclu-derà con una cena elegante.

24 OTTOBRE• FORMAI DAL MONT - TASSULLO Una giornata di festa dedicata ai pro-dotti delle malghe della Val di Non, con una rassegna e un concorso di formaggi delle malghe valutati da una giuria di qualificati esperti in grado di apprezzarne le caratteri-stiche e di metterli a confronto; de-gustazioni guidate dei formaggi con abbinamenti vari.

IN vENETO

10 OTTOBRE• Si terrà a Marana di Crespadoro (Vi) la tradizionale Mostra merca-to del tartufo nero e dei prodotti tipici locali, con stand della Co-munità Montana Agno-Chiampo e stand enogastronomici con piatti tipici a base di tartufo. Se quelli più conosciuti si trovano sui Colli Be-rici, l’alta valle del Chiampo e, in particolare, il territorio di Marana di Crespadoro, è il secondo cen-tro indicato per la loro produzione data la natura del terreno. Si tratta del cosiddetto tartufo nero estivo, o scorzone, cui si affianca il tartufo uncinato.

DAL 6 AL 14 NOVEMBRE• L’Antica Fiera di San Martino di Piazzola sul Brenta (Pd) nasce nel XVIII secolo come festeggiamento della fine dei lavori agricoli. Una delle più antiche e prestigiose del-la Provincia, con gran numero di visitatori ed espositori nei settori agricoltura, artigianato, commer-cio, macchinari per l’agricoltura, bovini ed equini. Mostra dell’arti-gianato e del commercio in area coperta di circa 5000 mq.

DAL 13 NOVEMBRE• Ritorna il tradizionale Mercatino di Natale ad Asiago, allestito pres-so i Giardini di Piazza Carli, dove si troveranno esposti, nelle caratteri-stiche casette di legno, oggetti tra-dizionali, artistici, artigianali, legati al Natale e prodotti tipici della ga-stronomia locale. Queste le date di apertura: 13, 14, 20, 21, 27, 28 no-vembre 2010; 4, 5, 7, 8, 11, 12, 18, 19 dicembre 2010; dal 23 dicembre 2010 al 9 gennaio 2011 (tutti i gior-ni).

Page 42: DiVita Magazine - N° 5

PilloleDIVITA

42

Sull’Olimpo col cioccolato!Conosciuto come “il cibo degli Dei” il cioccolato non è soltanto fonte di piacere per il palato di grandi e piccini, bensì le sue proprietà favoriscono tanto il benessere psichico quanto quello fisico.Il Dott. Cacao infatti, grazie ai polifenoli antiossidanti, aiuta a tenere controllata la pressione, riduce il rischio di trombo-si, aumenta il flusso di sangue dal cuore al cervello, rafforza le pareti dei vasi sanguigni e delle arterie.I suoi effetti benefici però non si fermano qui: potassio, ferro, fosforo e magnesio, associati alle molte vitamine che questo seme contiene, ci regalano un effetto antinfiammatorio e un aumento del tono generale dell’organismo, aiutano ad eliminare la spossatezza e sostengono il sistema nervoso.Insomma, oltre al suo gusto meraviglio-so, esistono numerosi motivi per man-giare giornalmente un piccolo pezzetto di cioccolato, purchè sia fondente (e magari con un’alta percentuale di cacao) e che lo si faccia entro le h 17, in modo tale da permettere anche all’organismo di consumarne le calorie velocemente.Consiglio: provate a preparare dei golosi quadratini di cioccolato. Eccovi una facile ricetta.INGREDIENTI:250 grammi di cioccolato fondente80 grammi di burro2 uova200 grammi di zucchero1 busta da 200 grammi di scaglie di coccoCrema spalmabile al cacao e nocciole PREPARAZIONE:Fate sciogliere in un pentolino il ciocco-lato e spalmatelo su un tegame in pre-cedenza ricoperto di alluminio. Ponete il tegame in frigo fino a fare indurire il cioccolato. Fate fondere il burro. In una ciotola mescolate il burro fuso con le uova, il cocco e lo zucchero fino ad otte-nere un composto omogeneo. Spalmate il composto ottenuto sul cioccolato indurito e cuocete per 20 minuti in forno preri-scaldato a 160 gradi. Appena sfornato fate raffreddare per qualche ora. Non appena vi accorgete che il vostro dolce è ben duro, capovolgetelo, togliete l’allu-

minio, tagliate una cinquantina di qua-dratini e rivestiteli di crema spalmabile. Poneteli in frigorifero e serviteli freddi.

Sale rosa dell’ Himalaya: Il caviale del sale!Ha ben 250 milioni di anni, è purissimo, non raffinato e naturalmente ricco di 84 sali minerali e di oligoelementi: è il sale rosa dell’Himalaya.è un sale pregiato che arriva a noi dopo essere stato macinato a pietra, nella sua originaria purezza, esente da qualunque tipo di contaminazione ambientale. è particolarmente saporito, indicato per il condimento della carne di cui esalta il gusto, soprattutto se al san-gue, e alla quale dona un aspetto ancor più appetitoso grazie al suo colore rosa, dovuto alla presenza di un’alta percen-tuale di ferro che lo trasforma in un sale particolarmente adatto alle per-sone anemiche. Il suo potere va però anche oltre, agendo validamente su un inestetismo combattuto dalla maggior parte delle donne: la cellulite. Consiglio per le donne: Per sconfiggerla è possibile ricorrere a questo prezioso sale mischiandone i cristalli a del miele per poi strofinarli direttamente sulla pelle, esercitando una profonda azione di peeling stimolando la circolazione. Finito questo massaggio sarebbe ideale sciogliere dei grani nell’acqua del bagno favorendo quindi lo sgonfiamento dei tan-to odiati “cuscinetti adiposi”. Buon relax! Nei migliori negozi di alimentari, prodot-ti naturali e drogherie.

Tea Tree Oil: Il guaritore più versatile della Natura!Il Tea Tree Oil è un olio es-senziale che viene estratto dalla Malaleuca alternifolia, albero che cresce in una zona paludosa, lungo la co-sta nord del Nuovo Galles del Sud, in Australia. Stiamo parlando di un olio ricco di proprietà benefiche, già sfruttate dagli aborigeni della tribù Bundjalung e riconosciute oggi anche dalla scienza. Si tratta di un composto che agisce come potente antisettico, antimicotico, antibatterico ed antivirale, con forti effetti deodoranti, conservanti e leggermente anestetici.

Il Consiglio: Utilizzatelo in autunno per piccole cure preventive, alla stregua degli altrettanto validi vaccini omeopa-tici, per ridurre la possibilità di contrar-re i temuti virus stagionali, seguendo una dose giornaliera solitamente pari ad una goccia (disciolta in poca acqua naturale) ogni 15 kg di peso. In erboristeria.

Uva: l’Elisir di lunga vita!Insieme ad olive e grano è uno dei tre frutti di Madre Natura alla base della dieta mediterranea.Conosciuta per l’alto contenuto calorico e l’elevata percentuale di zucchero, è naturalmente sconsigliata a diabetici ed individui in soprappeso ma è invece utile a chi necessita di energia immediata in quanto è un vero combustibile per il cervello!Si può dire che un chicco d’uva è una piccola farmacia.Alcuni ricercatori spagnoli, indagando sulle qualità benefiche di questo frutto, hanno in esso scoperto la presenza di una sostanza capace di frenare l’invec-chiamento cellulare, se assunta in grandi quantità. Da qui hanno quindi deciso di potenziarla fino a 2000 volte (equivalente a 45 kg di uva), tramite la luce ultraviolet-ta, e di darle la forma di una compressa. Non ci resta che aspettare che arrivi in Italia per avere a disposizione un vero Elisir di lunga vita.Consiglio: ecco a voi una ricetta sfiziosaIngredienti per 6 persone:1 kg di uva bianca4 cucchiai di zucchero3 Cucchiai di rum Sgranate l’uva e lavatela. Sgocciolate-la e asciugatela con cura. In un pento-lino mettete lo zucchero e bagnatelo con il rum. Fatelo caramellare mesco-lando in continuazione a fuoco molto dolce. Infilate in ogni acino d’uva uno stecchino e immergete la frutta nel ca-ramello per alcuni istanti. Fate asciu-gare gli acini d’uva sul piano del tavolo precedentemente inumidito. Eliminate lo stecchino, disponete su pirottini di carta e servite.

Page 43: DiVita Magazine - N° 5
Page 44: DiVita Magazine - N° 5