Disturbo bipolare e comorbidità: soggetti con disturbo...
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Disturbo bipolare e comorbidità:soggetti con disturbo bipolare
associato ad altri disturbi mentali o fisici
Prof. Giulio Perugi
Prof. Alfonso Tortorella
Dott. Claudio Vampini
Modulo 1

Disturbo bipolare e abuso di alcool/sostanze
Prof. Giulio Perugi
Docente in Clinica Psichiatrica e Farmacoterapia Psichiatrica,Scuola di Specializzazione in Psichiatria, Università di Pisa

Prof. Giulio Perugi
Disturbo bipolare e abuso di alcool/sostanze
Il 61% dei pazienti con disturbo bipolare I ha un disturbo da usodi sostanze:
� il 46-58% ha un disturbo alcool-correlato
� il 38-41% ha un disturbo sostanze-correlato
Il 48% dei pazienti con disturbo bipolare II ha un disturbo da usodi sostanze:
� il 39% ha un disturbo alcool-correlato
� il 21% ha un disturbo sostanze-correlato
Rischio rispetto alla popolazione generale
� Il rischio di sviluppare una dipendenza da alcool è 10 volte superiore
� Il rischio di sviluppare una dipendenza da sostanze è 8 volte superiore
Epidemiologic Catchment Area Program (ECA), N = 20.291 National Epidemiology Survey on Alcohol and Related Conditions (NESARC), N = 43.093

Prof. Giulio Perugi
Un trend in costante aumentoAndamento dell'uso di sostanze e dei disturbi dell'umore
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1975
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N=421
Minnai et al. Int J Neuropsychopharmacol 2006;9:319-26
� Correlazione positiva tra anno di primo ricovero e doppia diagnosi
� Aumento significativo negli ultimi 25 anni
� Aumento annuo pari all'1,24%
200520001995199019851980
Proporzione di pazienti con doppia diagnosi (uso di sostanze e disturbo dell'umore maggiore secondo il DSM-IV) vs anno del primo ricovero (1978-2002). La correlazione è altamente significativa (r=+0,640, p=0,0007)
Anno del primo ricoveroper un disturbo dell'umore maggiore
r=+0,640

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Prevalenza a 12 mesi delle diagnosi di disturboda abuso di sostanze/alcool
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Abuso Dipendenza
18-29 30-44
UOMINI
45-64 65+ 18-29 30-44
DONNE
56-64 65+

Prof. Giulio Perugi
Epidemiologia
L’uso di sostanze aumenta rapidamente durante l’adolescenzae raggiunge il picco dopo i 20 anni
� I disturbi da uso di sostanze mostrano un trend del tutto simile
Implicazioni
� Occorre indagare approfonditamente i processi che conducono a sviluppare in modo così intenso tali problematiche correlate all’età
� La prevenzione e il trattamento devono iniziare molto presto

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Ragioni della comorbidità tra disturbo bipolaree abuso di sostanze
� Diatesi genetica
� Diatesi genetica con un mediatore comune (ansia)
� Meccanismi neurobiologici comuni (dopamina ecc.)
� Sovrapposizione di criteri diagnostici
� Diatesi sociale
� Automedicazione
� Effetti collaterali del trattamento
� Induzione della mania o della depressione attraverso l'uso di sostanze
Vieta E, presentato al IX Simposio sul Disturbo Bipolare, Barcellona, 2007

Prof. Giulio Perugi
Spettro bipolare: comportamenti self-stimulatinge sensation-seeking
Farmaci
Lavoro
CiboSesso
InternetLuce
Giocod'azzardo
Viaggi
Perugi G1, Akiskal HS. The soft bipolar spectrum redefined: focus on the cyclothymic, anxious-sensitive, impulse-dyscontrol, and binge-eating connection in bipolar II and related conditions. Psychiatr Clin North Am. 2002 Dec;25(4):713-37.

Prof. Giulio Perugi
Caratteristiche cliniche dei pazienti affetti da disturbo bipolare che abusano di sostanze e/o alcool
� Maggior numero di episodi misti e disturbo bipolare a cicli rapidi1
� Guarigione più lenta1
� Maggior numero di ricoveri in ospedale2
� Età di insorgenza più precoce2
� Maggior numero di tentativi di suicidio3
� Maggiore aggressività/atteggiamenti criminali4
� Scarsa risposta al trattamento5
1. Keller et al. JAMA 1986;255:3138-422. Brady et al. J Clin Psychiatry 1995;56(Suppl 3):19-243. Vieta et al. Bipolar Disord 2001;3:253-84. Quanbeck et al. J Clin Psychiatry 2004:65:198-2035. Colom et al. J Clin Psychiatry 2000;61:549-55

Prof. Giulio Perugi
Fattori di predizione di suicidioin pazienti con psicosi
� Le caratteristiche associate ai tentativi di suicidio in pazienti al primo episodiocon psicosi sono state valutate per 5 anni
� In totale il 14,5% dei pazienti ha manifestato comportamenti suicidarie il 2,4% è morto suicida
‒ Il rischio è risultato di 8 volte maggiore in pazienti con abuso di basedi stimolanti
González-Pinto et al. J Clin Psychiatry 2007;242-7
Tentativi di suicidio Valore p OR
Intervallo di confidenza al 95%
Inferiore Superiore
Uomo ns 0,857 0,129 5,674
Precedenti tentativi di suicidio ns 5,236 0,660 41,527
Abuso di alcool ns 1,307 0,225 7,606
Abuso di tabacco ns 0,229 0,032 1,654
Abuso di cannabis ns 0,532 0,063 4,463
Abuso di stimolanti <0,05 7,239 1,412 37,107
Età <0,05 0,884 0,790 0,989

Prof. Giulio Perugi
Effetto dell'adesione alla profilassicon litio sul disturbo bipolare
� Profilassi con litio fino a 10 anni: il rischio di tentativi di suicidio tra pazienti con scarsa adesione è maggiore di 5,2 volte rispetto a coloro che hanno aderito al trattamento
� La non adesione è risultatasignificativamente associata a:
‒ sesso maschile
‒ stato non coniugato
‒ anamnesi di comorbilitàcon abuso di sostanze
‒ presenza di episodi di breakthrough
‒ ricovero in ospedale psichiatrico
� A distanza di 10 anni, la scarsa rispostaal trattamento era associata significativamenteal rischio di atti suicidari (p=0,016)
Gonzalez-Pinto et al. Bipolar Disord 2006;8:618-24
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Adesione Non adesione
Abuso disostanze
Sposati Donne Attisuicidari
50
70
30
10
*p=0,002
*
* *
*

Prof. Giulio Perugi
Aggiunta di valproato semisodico nei pazienticon disturbo bipolare I che abusano di alcool
� n=59, 44 maschi, età media 38 anni
� Recentemente disintossicati
� BRMS 15,3; HRSD-25 20,8
� Tutti hanno assunto litio;valproato semisodico rispettoa placebo aggiunto per 24 settimane
� L'aggiunta di valproato semisodico è stata correlata a una diminuzione di giorni di forte consumo di alcool, del consumo giornaliero (HD) e del tempo alla recidiva
Salloum et al. Arch Gen Psychiatry 2005;62:37-45
80
Litio + placebo
Litio + valproato semisodico
Giorni allarecidiva
BRMS: Bech-Rafaelsen Mania Scale; HRSD-25: Hamilton Rating Scale for Depression
6040200
N. di bevandeper HD
Giorni di forteconsumo
di alcool (%)

Prof. Giulio Perugi
Conclusioni (1)
� La prevalenza dei disturbi da uso di sostanze è molto altanei pazienti con disturbo bipolare
� La comorbilità con l'uso di sostanze comporta maggiori ritardinella definizione di una diagnosi
� I criteri diagnostici sono inadeguati
‒ Ad esempio: i criteri del DSM-IV escludono la diagnosi di disturbo bipolare qualora l'episodio considerato sia associato all'uso di sostanze
� L'esito dell'abuso e della dipendenza da sostanze nel disturbo bipolareè generalmente diverso dal disturbo primario da uso di sostanze

Prof. Giulio Perugi
Conclusioni (2)
� L'età di insorgenza nei pazienti affetti da bipolarità è inferiore in presenza di uso di sostanze
� Il decorso è caratterizzato da elevato numero di ricadute e cronicità
� L'adesione ai trattamenti è spesso inferiore
� Nei pazienti affetti da bipolarità con disturbi da uso di sostanze è possibile ricorrere a valproato, e in misura minore, a litio e ad altri anticonvulsanti e antipsicotici

Prof. Giulio Perugi
Quale dei seguenti farmaci stabilizzatori riduce il craving per l’alcol?
Litio1
Valproato2
Lamotrigina3
Carbamazepina4
Sondaggio – 1

Prof. Giulio Perugi
Quale dei seguenti farmaci stabilizzatori riduce il craving per l’alcol?
Litio1
2
Lamotrigina3
Carbamazepina4
Sondaggio – 1
2 Valproato

Prof. Giulio Perugi
Quale fase del disturbo bipolare è maggiormente associata con l’uso iniziale di alcol/sostanze?
Depressione1
Stato misto2
Mania/Ipomania3
Remissione4
Sondaggio – 2

Prof. Giulio Perugi
Quale fase del disturbo bipolare è maggiormente associata con l’uso iniziale di alcol/sostanze?
Depressione1
Stato misto2
Mania/Ipomania 3
Remissione4
Sondaggio – 2
3

I disturbi d'ansia
Prof. Alfonso Tortorella
Clinica Psichiatrica, Università di Napoli SUN

Prof. Alfonso Tortorella
Storia
� Gli stati misti della malattia maniaco-depressiva sono descrittida Kraepelin come “mania depressiva o ansiosa”, uno “stato caratterizzato da eccitazione, fuga delle idee in cui l’umoresi presenta con un’ansia disperata”
� La depressione agitata come una ”grande irrequietezza,con umore ansioso, depresso, irritabile”
� Morel è stato il primo a evidenziare come la presenza di sintomi ossessivo-compulsivi complichi spesso il decorso della “malattia affettiva circolare” quando questi sintomi sono frammisti a episodi depressivi

Prof. Alfonso TortorellaVázquez et al. Depress Anxiety 2014;31:196-206
Disturbo d'ansia nei pazienti con disturbo bipolare (1)

Prof. Alfonso Tortorella
Disturbo d'ansia nei pazienti con disturbo bipolare (2)
� Prevalenza nel corso della vita dei disturbi d’ansia in pazienti con disturbo bipolare rispetto alla popolazione generale, in base ai dati provenienti da 2-8 studi epidemiologici per disturbo, con gli intervalli di confidenza (IC) al 95%. I rapporti di rischio tra pazienti bipolari e popolazione generale erano i seguenti: qualunque disturbo d’ansia (16,0) ≥ disturbo di panico (14,0) > disturbo ossessivo-compulsivo (OCD; 6,28) ≥ fobie (6,18) > disturbo d’ansia generalizzato (GAD; 3,78) > disturbo post-traumatico da stress (2,16)
Vázquez et al. Depress Anxiety 2014;31:196-206
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Popolazione generale
Pazienti bipolari50
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Diagnosi di disturbo d'ansia
Qualunque Panico Fobie GAD OCD

Prof. Alfonso TortorellaMerikangas et al. Arch Gen Psychiatry 2007;64:543-52
Tassi di comorbilità nel corso della vita dei disturbi d’ansiain pazienti con diagnosi principale di disturbo bipolare
Disturbo d’ansia Bipolare Bipolare I Bipolare II Subclinico
Agorafobia senza disturbo di panico 5,7% 5,6% 8,1% 4,6%
Disturbo di panico 20,1% 29,1% 27,2% 13,1%
Attacchi di panico 61,9% 63,9% 72,9% 56,0%
Disturbo post-traumatico da stress 24,2% 30,9% 34,3% 16,5%
Disturbo d’ansia generalizzato 29,6% 38,7% 37,0% 22,3%
Fobia semplice 35,5% 47,1% 51,1% 23,3%
Fobia sociale 37,8% 51,6% 54,6% 24,1%
Disturbo ossessivo-compulsivo 13,6% 25,2% 20,8% 4,3%
Ansia di separazione 35,4% 41,2% 42,8% 29,4%
Almeno un disturbo d’ansia 74,9% 86,7% 89,2% 63,1%

Prof. Alfonso Tortorella
Comorbilità nel disturbo bipolare (1)
� Nei pazienti affetti da disturbo bipolare la comorbilità è la norma:
‒ comorbilità totale 65%
‒ disturbi d’ansia 42%
‒ abuso di sostanze 42%
‒ disturbi alimentari 5%
� La comorbilità è di solito associata con l'età di insorgenza precocedel disturbo bipolare, con una maggiore frequenza di episodie una maggiore gravità degli episodi nel tempo
� Non sono riportate differenze nella frequenza o nel tipo di comorbilitàtra pazienti affetti da disturbo bipolare I e II

Prof. Alfonso Tortorella
Conseguenze psichiatriche della sintomatologia ansiosa
� Tipicamente il disturbo bipolare si manifesta con la combinazionedi ansia, depressione e disturbi del sonno. L'ubiquità dell'ansianel disturbo bipolare suggerisce che questa, piuttosto che una comorbilità, rappresenti un aspetto connaturato della malattia bipolare
McIntyre et al. Bipolar Disord 2006;8:65-76

Prof. Alfonso Tortorella
Comorbilità nel disturbo bipolare (2)
� Le comorbilità complicano la diagnosi:
‒ la sovrapposizione di sintomi ostacola la diagnosi differenziale
‒ attenzione alle diagnosi concomitanti
� Il trattamento delle comorbilità può avere implicazionisul decorso del disturbo bipolare:
‒ evitare trattamenti destabilizzanti
‒ attenzione alle interazioni farmacologiche

Prof. Alfonso Tortorella
Disturbo d'ansia nei pazienti con disturbo bipolare (3)
Il disturbo d’ansia è associato in modo indipendente nei pazienticon disturbo bipolare severo e gravemente compromessi; ciò significa che è necessario dedicare maggiore attenzione nei confrontidel disturbo d’ansia in questa popolazione, con particolareriguardo al monitoraggio clinicodella suicidarietà
Simon et al. Am J Psychiatry 2004;161:2222-9

Prof. Alfonso Tortorella
Periodo di tempo trascorso in eutimia più lungo nei 2 anni precedenti relativo a 469 pazienti con disturbo bipolare arruolati nel Systematic Treatment Enhancement Program for BipolarDisorder (STEP-BD), in base al disturbo d’ansia in comorbilità
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N= 233 332 236 137 81 37 35 17 99 55 49 26 79 22 86 56
Nessundisturbod'ansia
Qualunquedisturbod'ansia
Disturbodi panico
conagorafobia
Disturbodi panico
senzaagorafobia
Disturbod'ansiasociale
Disturbo ossessivo-compulsivo
Disturbo post-
traumaticoda stress
Disturbod'ansia
generalizzato
†
Simon et al. Am J Psychiatry 2004;161:2222-9

Prof. Alfonso Tortorella
Tentativi di suicidio nei 469 pazienti con disturbo bipolare arruolatinel Systematic Treatment Enhancement Program for Bipolar Disorder(STEP-BD), in base al disturbo d’ansia in comorbilità
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Disturbodi panico
conagorafobia
Disturbodi panico
senzaagorafobia
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Disturbo ossessivo-compulsivo
Disturbo post-
traumaticoda stress
Disturbod'ansia
generalizzato
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†
†
†
††
N= 328 231 141 238 36 78 20 39 56 100 27 47 24 78 58 87
Attuale Lifetime
Simon et al. Am J Psychiatry 2004;161:2222-9

Prof. Alfonso Tortorella
Implicazioni cliniche della comorbilitàansia-disturbo bipolare
� Instabilità della sintomatologia1
� Comorbilità multipla (ansia, controllo degli impulsi, disturbi dell'alimentazione)1,2
� Disturbi della personalità (borderline, istrionica, narcisistica)1
� Stati misti2
� Abuso di alcool e droghe1,2
� Rischio di suicidio3
1. Perugi et al. Psychiatr Clin North Am 1999;22:565-832. Freeman et al. J Affect Disord 2002;68:1-233. Simon et al. J Affect Disord 2006;97:91-9

Prof. Alfonso Tortorella
Gestione dei pazienti con disturbi dell'umoree disturbi d'ansia in comorbilità
Schaffer et al. Ann Clin Psychiatry 2012;24:6-22

Prof. Alfonso Tortorella
Trattamento farmacologico di sintomi/disturbi d'ansiain pazienti adulti con disturbo bipolare
Livello della raccomandazione Farmaco
Prima linea Gabapentin, quetiapina
Seconda lineaValproato sodico, lamotrigina, antidepressivi serotoninergici,
olanzapina, olanzapina-fluoxetina in associazione
Terza lineaLitio, risperidone, aripiprazolo, pregabalin,
benzodiazepine a durata d’azione lunga o intemedia
Schaffer et al. Ann Clin Psychiatry 2012;24:6-22

Prof. Alfonso Tortorella
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-8
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Settimane dalla randomizzazione
0 1 2 3 4 5 6 7 8
PCL DVPX
-2
-5
-7
p=0,0001
Il valproato riduce la sintomatologia ansiosa nel DB I
-3
-1
Davis LL, et al. J Affect Disord 2005;85:259-266

Prof. Alfonso Tortorella
Conclusioni
� Ridotto recupero interepisodico
� Riduzione del funzionamento e della qualità della vita
� Riduzione delle fasi eutimiche
� Aumentata assunzione di farmaci psichiatrici
� Aumentata assunzione di alcool e sostanze
� Aumentato rischio di suicidio

Il disturbo bipolare nell’anziano
Dott. Claudio Vampini
Dipartimento di Salute Mentale e Università di Verona

Dott. Claudio VampiniDepp et al. Bipolar Disord 2004;6:343-67; Sajatovic et al. Am J Geriatr Psychiatry 2005;13:282-9
Prevalenza del disturbo bipolare in pazienti adultiin diversi setting
Setting Studi (n)Prevalenza
(popolazione generale 0,5-6%)
Studi di comunità 4 0,08-0,46%
Ricovero 11 8-10%
Regime ambulatoriale 3 2-8%
Degenza a lungo termine 3 3-17,4%
Emergenza psichiatrica 2 14-17%

Dott. Claudio VampiniDepp et al. Am J Ger Psychiatry 2005;13:290-8; Kessing. Bipolar Disord 2006;8:56-64
Disturbo bipolare nell’anziano:presentazione e decorso eterogenei
� Disturbo bipolare early-onset ricorrente o cronico in età senile
� Mania late-onset (6-8% dei disturbi bipolari):
‒ dopo depressione unipolare ricorrente
‒ primaria
‒ secondaria (cause neurologiche, sistemiche, iatrogene ecc.)

Dott. Claudio Vampini
Disturbo bipolare nell’anziano:late-onset vs early-onset
� Ridotta familiarità per disturbi psichiatrici
� Meno frequente la comorbilità psichiatrica
� Più frequente la comorbilità neurologica:
‒ vasculopatia cerebrale (vascular mania)
‒ ictus (dx > sin)
‒ demenze
Angst 1987; Azorin et al. 2011; Bashir et al. 1987; Dunner et al. 1976; McGlashan 1988; Prien et al. 1974;Roy-Byrne et al. 1985; Schuroff et al. 2000; Strober et al. 1988; Taylor et al. 1981
Manie secondarie

Dott. Claudio Vampini
Disturbo bipolare nell’anziano:late-onset: un sottotipo distinto?
� Età del primo ricovero in pazienti con e senza storia familiare psichiatrica
� Pazienti dimessi da strutture locali con diagnosi di disturbo bipolarein un periodo di 7 anni tratti da un registro di casi
Moorhead et al. J Affect Disord 2003;73:271-7
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20
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p=0,007
Età del primo ricovero (anni)
17 22 27 32 37 42 47 52 57 62 72 77 82 87
p=0,029Anamnesi familiare positiva
Anamnesi familiare negativa

Dott. Claudio Vampini
Iperintensità della sostanza bianca nei gangli della base e in regione frontale e parietale in pazienti anziani con disturbo bipolare a esordio tardivo (>60 anni) e precoce
Tamashiro et al. Bipolar Disord 2008:10:765-75
*p=0,018; +p=0,027; §p=0,006; ^p=0,045#PV-WMH=iperintensità della sostanza bianca periventricolare ##D-WMH=iperintensità della sostanza bianca profonda
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Putamen
Capsula interna
80
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Globus pallidus
PV-WMH frontali#
D-WMH parietali##
D-WMH frontali#
Nucleo caudato
Esordio tardivo (n=10) Esordio precoce (n=49)
60
80*
80
+30
§40
^40
20
53,151
36,7
4,18,2
12,28,2
Esordio tardivo
Esordio precoce

Dott. Claudio Vampini
Decorso naturale del disturbo bipolarein era pre-farmacologica
�
� Gli stati misti e i sintomi psicotici risultavano più frequentinegli anziani(Almeida 2002; Depp 2004; King et al. 2000; Kraepelin 1921; Lundquist 1945; Stenstedt 1952)
� Talvolta il decorso evolveva in una demenza in senso lato, in particolare se il disturbo esordiva tardivamente, dopo i 60 anni(Astrup 1959; Esquirol 1945; Kessing 2004; Stenstedt 1952)
Alvarez Ariza et al. J Affect Disord 2009;115:293-301

Dott. Claudio Vampini
Demenza in seguito a disturbo bipolare
� Tredici pazienti con disturbo bipolare, età media 70,8 (± 7,7) anni
� Demenza dopo 29,1 (± 10,1) anni dall'esordio del disturbo bipolare; MMSE medio 24,0 (± 4,3)
� Follow-up a 6,1 (± 2,8) anni:
‒ MMSE medio: 23,5 (± 3,2)
‒ modesta sindrome comportamentale frontale
‒ SPECT: ipocaptazione frontotemporale bilaterale grave,parietale bilaterale moderata
‒ nessun paziente soddisfa i criteri per demenza di Alzheimer, demenza vascolare, demenza frontotemporale e demenza a corpi di Lewy
� Possibile demenza post-disturbo bipolare?
Lebert et al. L'Encéphale 2008;34:606-10

Dott. Claudio Vampini
CNS Spectr. 2008;13(9):796-803

Dott. Claudio Vampini
Disturbo bipolare tipo VI?Bipolarità nel contesto di una demenza
� Demenza conclamata, senza storia di disturbo bipolare
� Disturbi dello spettro bipolare "misti": instabilità umorale, disforia, agitazione, ansia, irritabilità, disinibizione, aggressività
� Temperamento ipertimico, ciclotimico, irritabile
� Familiarità per disturbo bipolare formale o spettro bipolare
� Peggiora con AD e BDZ. Migliora con basse dosi di valproato/litioo AP di II generazione
Azorin et al. CNS Neurosci Ther 2012;18:208-13; Dorey et al. CNS Spectr 2008;13:796-803

Dott. Claudio VampiniAziz et al. Am J Geriatr Pharmacother 2006;4:347-64; Sproule et al. Drugs Aging 2000;16:165-77; Young et al. Am J Ger Psychiatry 2004;12:342-57
Litio negli anziani con mania acuta
� Nessun trial controllato randomizzato
� Dosi ridotte del 25-50% vs adulti giovani
� Range terapeutico consigliato: 0,5-0,8 mEq/l
‒ 65-75 anni: 300-600 mg/die
‒ ≥80 anni: 150-300 (450) mg/die
� Elevata variabilità interindividuale
� Possibili litiemie elevate a basso dosaggio per modificazionie/o interazioni cinetiche
� Valutare età, tollerabilità, fragilità

Dott. Claudio Vampini
Litio: neurotossicità negli anziani
� Confusione, atassia, acatisia, delirium
� Anche con litiemia in range, per possibile incremento del litio intracellulare*
� Più frequente nelle manie secondarie
� Favorita da:
‒ sofferenza del SNC clinica o subclinica
‒ associazione con AP (FGA >SGA)
‒ associazione con SSRI/SNRI
Aziz et al. 2006; *Forester et al. 2009; Sajatovic et al. 2005; Young et al. 2004
SMN
Sindrome serotoninergica

Dott. Claudio Vampini
Valproato negli anziani con mania acuta
� Dosaggi: 125 >> 250-2250 mg/die
� Efficacia indipendente dal livello plasmatico
� Mania late-onset
� Mania secondaria a:
‒ patologie mediche
‒ patologie neurologiche
– 1 RCT nella mania in corso di demenza
Tariot et al. Curr Ther Res 2001;62:51-67; Young et al. Am J Ger Psychiatry 2004;12:342-57

Dott. Claudio VampiniAziz et al. 2006; Fleisher et al. 2011; Sajatovic et al. 2005; Young et al. 2004
Valproato: neurotossicità negli anziani
� Tremore fine
� Sedazione
� Atassia, parkinsonismo
� Delirium
‒ iperammoniemico
‒ non iperammoniemico
↑ rapido delle dosi?↑ della frazione libera?

Dott. Claudio Vampini
Nuovi antipsicotici negli anziani con disturbo bipolare
� Dati scarsi e di bassa qualità
� Dosaggi ridotti vs adulti giovani
� Titolazione lenta
� Ortostatismo: > risperidone, quetiapina
� Sintomi extrapiramidali: > risperidone, aripiprazolo (acatisia)
� Aumento di peso: > olanzapina, quetiapina
� Monitoraggio metabolico: con tutti
Sajatovic et al. 2008

Dott. Claudio Vampini
Conclusioni
� Il disturbo bipolare in età senile è un’area negletta della ricerca
� Disturbo bipolare late-onset: un sottotipo distinto?
� Il disturbo bipolare è associato, nel follow-up, a incremento della diagnosi di demenza
� Esiste una specifica demenza post-disturbo bipolare?
� Disturbo bipolare tipo VI con quadro misto: slatentizzazione di diatesi bipolare in corso di malattia di Alzheimer?
� Trattamento per lo più non evidence-based

Dott. Claudio Vampini
Qual è, tra i seguenti, il maggior fattore di rischio per I.R.C. negli anziani trattati a lungo termine con Sali di Litio?
Durata del trattamento1
Dosaggi del Litio2
Precedenti episodi di intossicazione acuta con Litio3
Terapia con ACE-inibitori4
Sondaggio – 1

Dott. Claudio Vampini
Qual è, tra i seguenti, il maggior fattore di rischio per I.R.C. negli anziani trattati a lungo termine con Sali di Litio?
Durata del trattamento1
Dosaggi del Litio2
Precedenti episodi di intossicazione acuta con Litio3
Terapia con ACE-inibitori4
Sondaggio – 1

Dott. Claudio Vampini
Qual è, tra i seguenti, il maggior fattore di rischio per neurotossicità negli anziani trattati con Sali di Litio?
Sofferenza del SNC clinica o subclinica1
Associazione con AP2
Associazione con SSRI/SNRI3
Tutte le precedenti4
Sondaggio – 2

Dott. Claudio Vampini
Qual è, tra i seguenti, il maggior fattore di rischio per neurotossicità negli anziani trattati con Sali di Litio?
Sofferenza del SNC clinica o subclinica1
Associazione con AP2
Associazione con SSRI/SNRI3
Tutte le precedenti4
Sondaggio – 2