disturbi della conduzione delle vie ottiche
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Dott. Carlo Perillo
Corso SEMORINapoli 10/10/2014
“DISTURBI NEUROFTALMOLOGICI DIAGNOSI E TRATTAMENTO”
Esami elettrofisiologiciGli esami elettrofisiologici studiano la
funzione delle varie strutture che formano il sistema visivo;
Attraverso appropriate metodiche di stimolazione e registrazione è possibile valutare la funzionalità dei differenti elementi retinici e delle vie ottiche
RISPOSTE EVOCATE VISIVE
PevStudio del nervo ottico e delle vie visive fino alla corteccia calcarina (processi flogistici, compressivi, ischemici, tossici)
Erg da patternStudio della funzionalità retinica - componente post- fotorecettoriale (Glaucoma)
ERG da flash
Studio della funzionalità retinica - componente fotorecettoriale (R.P., R.D., Maculopatie)
EOGStudio dell’EPR (Best, retinopatia da clorochina)
Vantaggi dell’elettrofisiologia
Oggettivi ed indipendenti dalla volontà del paziente
Consentono di stabilire la sede della lesione lungo le vie ottiche
Tempi d’esecuzione di solito non eccessivi
SvantaggiPiù invasiviPreparazione spesso fastidiosa per il paziente
Influenzati da diversi fattoriDifficile ripetibilitàNon molto diffusi
Pev
Variazione dell’attività elettrica registrata sulla corteccia calcarina in risposta a stimoli visivi che si ottengono attraverso una variazione di luminanza (PEV da Flash) o ricorrendo a presentazione di stimoli strutturati (PEV da Pattern)
Applicazioni cliniche
• Malattie demielinizzanti SNC (Sclerosi Multipla, leucodistrofie, etc.)
• Neurite ottica retrobulbare
• Neuropatie ottiche ischemiche
• Neuropatia ottica di Leber
• Ipertensione intracranica idiopatica
• Lesioni espansive
• Emicrania
• Atassie (Friedreich)
• Malattia di Parkinson
• Patologie tossico-nutrizionali (B12)
• ….
Pev Pev da flash
Transient (frequenza stimolo <2hz)Pev da pattern Steady state (frequenza stimolo >
4hz)
Fondamentale per la buona riuscita, e per avere risultati veritieri la preparazione del paziente
PULIZIA DEL PAZIENTE
Pulire accuratamente la pelle dove devono aderire gli elettrodi.
Sebo cutaneo, Trucco ecc. alterano l’esame in maniera importante
Elettrodi cutanei
Verde Pre amplificatore (terra)Rosso (segno +) Nero (segno -)ro segno -
Pev da flash (visus inferiore a 1/10)Tempo di latenza N2Tempo di latenza P2Ampiezza differenziale tra n2 e p2
Pev da pattern transientTempo di latenza N75 Tempo di latenza P100Ampiezza differenziale tra N75 e P100
N75
P100
N145
Siti lesionali
Pev da pattern Steady stateRitardo di faseValore medio dell’ampiezza picco picco
Qualche esempio…
Sclerosi multiplaP-pev presentano ritardo della latenza delle
risposte in assenza di alterazioni dell’ampiezza spesso come primo segno di SM
In caso di alterazioni dell’ampiezza queste vengono correlate al calo dell’acuità visiva
sclerosi multipla
alterazione bilaterale
OD
OS
50 ms
120 ms
118 ms
SM con NORBAlterazioni della latenza del P-pev nell’occhio
colpito che persistono anche molto dopo il pieno recupero dell’acuità visiva
Spesso si osserva un ritardo della latenza del P-pev anche a carico dell’occhio controlaterale che rivelavano la presenza di alterazioni sub-cliniche della conduzione dell’impulso prima ancora di segni o sintomi manifesti
neurite ottica retrobulbare
alterazione monolaterale
OD
OS
50 ms
125 ms
98 ms
Neuropatia ischemica del nervo ottico
In pazienti affetti da neuropatia ischemica del nervo ottico i P-pev presentano una marcata riduzione della P-100 associata ad una scarsa modificazione della latenza
Patologie compressive del nervo ottivoIn caso di patologie compressive del nervo
ottico i P-PEV presentano costantemente una P100
desincronizzata di bassa ampiezza con un evidente ritardo di latenza
In pazienti affetti da neurofibromatosi di tipo I spesso le alterazioni dei P-PEV precedono i cambiamenti alla RM.
emianopsia omonima laterale destra
emianopsia bitemporale adenoma ipofisario
Pseudo tumor cerebriNelle fasi iniziali i P-PEV sono spesso nei
limiti della norma ad eccezione di possibili ma limitate alterazioni della latenza e dell’ampiezza del potenziale P100
Invece in pazienti in fase cronica i P-PEV rivelano un significativo ritardo della latenza del potenziale P100 nella maggior parte dei casi bilaterale senza riduzioni dell’ampiezza
Malattia di Parkinson
In pazienti non in terapia si osserva il significativo ritardo della latenza della P100
Tale ritardo migliora in modo significativo in pazienti in terapia con L-dopa
Demenza tipo Alzheimer
Nei P-PEV studiati in fasi diverse della malattia si documentano alterazioni in particolare il ritardo della componente P2 dei F-PEV con conservazione della P100 dei P-PEV
Emicrania Gli SS-PEV sono utili per distinguere i
pazienti affetti da quelli sani e i pazienti affetti da emicrania con aura dai pazienti affetti da emicrania senza aura
Ampiezza degli SS-PEV registrati nelle fasi libere da crisi in pazienti con aura visiva è maggiore rispetto a quella riscontrata nei pazienti senza aura e nei pazienti sani
Neuropatia ottica di leber
I P-PEV quando registrabili sono marcatamente alterati con ritardo della latenza e desincronizzazione della P100
Alcolismo, disordini metabolici, stati tossici e sindromi carenziali (B12)Presentano ritardo della latenza ed
alterazioni dell’ampiezza
In caso di deficit della vit B12 sono possibili alterazioni della latenza e della morfologia della P100 strettamente correlate alla durata della patologia
Traumi cranici
Determinano ritardo del tempo di latenza
Conclusioni
In conclusioni i Pev rappresentano un utile strumento per la diagnosi e il follow up di molte patologie neuroftalmologiche
SVEGLIAAA!!!!!