C.S.I. Concorso Smontaggio Informatico

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LA COOPERATIVA

La Cooperativa Sociale Querciambiente si costituisce il 5 aprile 1996 a Trieste con lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini attraverso lo svolgimento di attività legate ai temi dell'ecologia e della cura e tutela dell'ambiente, e si propone

come impegno principale quello di favorire l'inserimento lavorativo stabile di persone in stato di svantaggio sociale.

ECOSPACE Nato il 19 Febbraio 2010, EcoSpace è un centro per il riuso creativo, per un approccio inedito alla cultura ecologica, per far sì che attraverso l’incontro, l’emozione, l’interazione e la multisensorialità si crei una maggiore conoscenza dei materiali che non fanno più parte del ciclo produttivo e delle loro proprietà.

Querciambiente ha deciso di lavorare attraverso l’immaginazione e la creatività; in EcoSpace ci si può porre di fronte ai materiali con uno sguardo nuovo, libero da preconcetti, e cercare di dare a questi nuove vite, nuovi utilizzi, traendone delle nuove emozioni.

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C.S.I, Il Concorso Smontaggio Informatico ha l'obiettivo di portare i ragazzi a confrontarsi con la tecnologia propria della nostra quotidianità osservandola dall'interno; oggi i ragazzi sono circondati da oggetti elettronici ma spesso ignorano come funzionino, cosa serva per produrli e quale sia il costo ambientale del loro smaltimento. Avvalendoci dell'esperienza di Querciambiente come unico centro di stoccaggio RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) nella Provincia di Trieste, ci impegniamo a chiarire gli interrogativi relativi al ciclo di smaltimento degli stessi, per poi proporre ai ragazzi di sfidarsi nello smontaggio di un PC. Si inizia con una breve introduzione sui RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e il loro smaltimento per poi dare una dimostrazione pratica dello smontaggio di un computer spiegando la funzione e il materiale dei vari componenti di cui è costituito.

I ragazzi muniti di avvitatori si sfideranno poi nello smontaggio di computer identici, chi saprà eseguire il compito nel minor tempo e avrà diviso correttamente i componenti sarà il vincitore.

Con il materiale recuperato si possono creare nuovi oggetti come cornici e gioielli; tutto questo serve a far capire il valore in termini ambientali di ciò che può essere recuperato e non buttato.

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IL RICICLO DEL

COMPUTER Il riciclo o riutilizzo del computer e dei suoi componenti parte dal trovare un altro impiego come la rivendita, per i dispositivi ancora utilizzabili, mentre per i componenti fuori uso deve essere previsto il riciclo dei materiali al fine di ottenere le cosiddette materie prime seconde. I computer obsoleti o altri dispositivi elettronici fuori uso se trattati correttamente, sono infatti una preziosa fonte di materie prime seconde, che altrimenti diventerebbero fonte di tossine e sostanze cancerogene.

Da un computer possono essere ricavate nuove risorse come: stagno, silicio, ferro, alluminio, e una varietà di materie plastiche e gomme oltre a rame, platino e oro contenuti nella CPU e nei cavi. Tuttavia non si deve dimenticare che un Pc contiene sostanze pericolose come: cadmio, cromo, isotopi radioattivi, piombo e mercurio i quali se non tratti correttamente costituiscono una pericolosa minaccia per l’ambiente.

Il rapido “invecchiamento” della tecnologia ha portato ad un surplus di computer e materiale elettronico in tutto il mondo.

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I RAEE

Con il termine RAEE, Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, si fa riferimento ai rifiuti generati da tutte le apparecchiature alimentate a corrente elettrica una volta giunte a fine vita come computer, frigoriferi, lavatrici, monitor e tutti i piccoli e grandi elettrodomestici. Ma anche lettori mp3, telefoni cellulari,

prodotti di elettronica di consumo, giocattoli e lampadine al neon o a risparmio di energia ovvero oggetti di uso quotidiano che quando non funzionano più, o semplicemente vengono sostituiti, diventano rifiuti, in molti casi dannosi per l’ambiente. Il primo passo per un efficiente processo di riciclo dei RAEE è la raccolta differenziata dei prodotti a fine vita da parte dei consumatori.

Questi, infatti, sono tenuti a portare le vecchie apparecchiature elettriche ed elettroniche presso i Centri di Raccolta allestiti dai Comuni o nei punti vendita al momento dell’acquisto di un prodotto equivalente. I RAEE sono infatti rifiuti tecnologici che non possono essere smaltiti nelle normali discariche, ma solo nelle isole ecologiche appositamente allestite.

Dai Centri di Raccolta i RAEE vengono poi trasferiti agli impianti di trattamento dove iniziano un processo di riciclo basato su rigidi standard qualitativi e ambientali.

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I vecchi elettrodomestici vengono stoccati in ambienti protetti e “messi in sicurezza” attraverso la rimozione delle componenti pericolose per l’ambiente presenti al loro interno.

Solo dopo questa prima fase di bonifica si procede con lo smontaggio e la separazione dei materiali immediatamente recuperabili da quelli non più lavorabili, i quali vengono poi avviati a triturazione (questa avviene in ambiente ermetico per evitare la dispersione in atmosfera dei gas lesivi per l’ozono contenuti nelle schiume isolanti)

La fase finale del processo di frantumazione consiste nel riciclo e nel recupero dei materiali che compongono gli elettrodomestici (ferro, rame, alluminio e plastica) e nello smaltimento delle componenti non riutilizzabili (poliuretano).

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Ogni anno in Italia vengono prodotti circa 14 kg di RAEE per abitante. Un trattamento non corretto dei RAEE comporta, oltre al mancato riciclo delle materie prime – che costituiscono l’80% in termini di peso di un vecchio elettrodomestico – anche la dispersione nell’ambiente di sostanze pericolose. Inoltre, la raccolta differenziata dei prodotti elettrici ed elettronici consente di recuperare vetro, plastiche e metalli, come ferro, rame, acciaio, ghisa e alluminio, riducendo il flusso di rifiuti smaltiti in discarica.

Ogni elettrodomestico diventa così una “miniera” di materie prime. Basti pensare che da una sola lavatrice si possono recuperare circa 28 kg di ferro, 6 kg di plastica e oltre 3 kg tra rame e alluminio .

• Ferro (60%) • Metalli no ferrosi (8%) • Plastiche (12%)

Si può riciclare cioè l’80% dell’intero elettrodomestico.

Tutto ciò che non può essere riutilizzato, come il poliuretano che costituisce le schiume isolanti, viene avviato a smaltimento. L’importanza strategica del corretto trattamento dei RAEE risponde dunque ai seguenti obiettivi in termini di impatti ambientali: – risparmio energetico; – risparmio delle risorse naturali; – riduzione dei quantitativi di rifiuti da avviare a smaltimento

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L’OBSOLESCENZA

PROGRAMMATA

Perché certi prodotti si rompono subito? Perché è così faticoso trovare pezzi di ricambio per un elettrodomestico? Perché il computer o cellulare dopo pochi mesi è già diventato un pezzo da museo? La risposta è: obsolescenza programmata.

I prodotti vengono progettati e costruiti per durare poco, rompersi ed essere così sostituiti, questo perché il nostro sistema economico si regge in piedi solo se si continua a “consumare” senza sosta e per avere la certezza che ciò avvenga occorre creare il “bisogno”, la “necessità” quindi vengono messi a disposizione dei consumatori oggetti pensati e realizzati per durare poco, in modo che vengano costantemente ricomprati. Ci sono diversi modi per indurre chi possiede un prodotto a buttarlo e a sostituirlo con un altro.

• Può essere progettato per funzionare per un periodo limitato di tempo • I componenti possono essere impossibili da sostituire perché non vengono

più prodotti o perché sostituirli costa troppo. • Può diventare incompatibile con i nuovi

sistemi operativi. • Poi ci sono l’estetica e il design: sia che

si tratti di auto che di vestiti o cellulari, chi utilizza un modello vecchio è lui stesso fuori moda o almeno così si deve sentire.

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IL COMPUTER E I SUOI

COMPONENTI

Un computer è un apparecchio elettronico e rientra nella categoria dei RAEE. Parlando di computer si deve distinguere fra Hardware e Software:

• per Hardware si intendono tutti i componenti fisici del computer (circuiti elettrici ed elettronici, cavi, supporti, e in generale tutto ciò che si può toccare materialmente). Tutti questi componenti sono inseriti all’interno di quello che viene chiamato CASE.

• per Software si intendono tutti i programmi, i dati e i documenti che stabiliscono le procedure di funzionamento della macchina e che si trovano registrati sui dischi o nella memoria.

I componenti esterni del PC vengono chiamati periferiche e sono dispositivi che consentono l'ingresso dei dati, input (tastiera, mouse, microfono, scanner, webcam) o l'uscita, output (monitor, stampante, casse acustiche). Ci sono poi le memorie rimovibili o periferiche di archiviazione di massa come le penne o chiavi USB , i dischi rigidi esterni, le memorie flash, CD e DVD.

Alcuni di questi dispositivi sono collegati al computer tramite le porte di comunicazione (tastiera e mouse), altri invece richiedono la presenza di una scheda di espansione montata sulla scheda madre. Ad esempio, il monitor richiede la scheda video, mentre le casse richiedono la scheda audio che a volte possono anche essere integrate .

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Alimentatore: la funzione dell' alimentatore è quella di prelevare l' energia elettrica dalla rete di distribuzione in corrente alternata (o da un' altra fonte, ad esempio accumulatori) e convertirla nelle tensioni necessarie al funzionamento dei circuiti elettronici contenuti nel PC. Si tratta di basse tensioni, con forti correnti, che devono essere molto precise e stabili e, potendo venire a contatto con l' utilizzatore, devono essere bene isolate dalla rete. Ha il compito di fornire diversi valori di tensione ai vari componenti del computer.

Drive: gli sportelli in cui si inserisce il lettore/masterizzatore DVD, o qualsiasi altro tipo di disco, sono detti "drives" (da non confondersi con i "drivers" software!). Contengono una testina di lettura/scrittura tramite cui avviene il trasferimento dei dati fra disco e macchina. In questi spazi veniva inserito anche il lettore floppy che adesso non viene più utilizzato. Esistono vari modelli di drive che si differenziano soprattutto per i tipi di dischi letti (CD, DVD, Blu Ray) e per la velocità di lettura e scrittura.

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Hard Disk (Disco Fisso): è la memoria permanente del computer, in cui si conservano tutti i documenti, i dati e i programmi. Viene usato dunque come memoria di immagazzinamento. L'hard disk tipicamente non è visibile dall'esterno. La sua capacità si misura in GigaByte (Gbyte), ovvero miliardi di byte. I modelli oggi in commercio raggiungono il TeraByte che corrisponde a 1024 GB, ma ne escono continuamente di nuovi e più capienti. La velocità del disco in genere non influisce molto sulle prestazioni della macchina, a meno che questa non venga impiegata per funzioni che richiedono una frequente lettura/scrittura di dati (questo accade ad esempio per macchine che gestiscono alcuni servizi di rete centralizzati, come la posta elettronica). La capacità del disco invece ha pochissima influenza sulle prestazioni, a meno che il disco non si riempia completamente (e a quel punto non ci si può scrivere più niente finché non si libera spazio).

Cavi: composti di rame rivestito in materiale isolante portano energia e impulsi di dati alle diverse parti dell’ hardware.

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Memoria RAM (Random Access Memory): è la memoria dove vengono conservati i dati in corso di elaborazione (i documenti aperti) e le istruzioni del programma in esecuzione; si tratta di una memoria temporanea che si cancella completamente quando si spegne il computer. I documenti che si creano lavorando al computer vengono posti all'interno della RAM e sono trasferiti sul disco solo quando l'utente ne richiede espressamente il salvataggio. Per questo motivo, se salta la corrente mentre si sta ancora lavorando, tutto il lavoro fatto dopo l'ultimo salvataggio viene irrimediabilmente perduto con lo svuotamento della RAM. La capacità della RAM si misura in GigaByte (GB), ovvero miliardi di byte (il byte è lo spazio richiesto per la memorizzazione di un carattere da tastiera). I computer oggi in commercio partono tipicamente da 1 o 2 Gbyte di RAM. La capacità della RAM e la velocità del microprocessore sono i due parametri che influiscono maggiormente sulle prestazioni della macchina.

Dissipatore e Ventola : serve a dissipare, o meglio, a disperdere nell'aria il calore prodotto dalla CPU. Possiede una ventola, la quale aiuta il raffreddamento dello stesso. In effetti non è l'unico dissipatore del PC, ma è il più grande, un altro potremmo trovarlo istallato al processore della scheda video.

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Schede Aggiuntive: si tratta di schede che espandono le funzioni della scheda madre per pilotare dispositivi interni od esterni. La più importante è la scheda video su cui si connette il monitor. Dalla scheda video dipendono il numero di colori del monitor, la risoluzione massima, la velocità grafica (di giochi, filmati, ecc.) e tutto ciò che riguarda in generale le prestazioni grafiche. La scheda audio nei computer di nuova generazione è integrata nella scheda madre, c’è però la possibilità di installarne una aggiuntiva per una migliore gestione del sonoro Esistono poi numerosi altri tipi di schede, create per funzioni particolari, quali ad es. la scheda di acquisizione video per collegarsi alla televisione, ad un videoregistratore o ad una videocamera, e molte altre ancora di uso specialistico.

Microprocessore – CPU (Central Processing Unit): è il nucleo del computer, si tratta del componente che esegue le istruzioni dei vari programmi e sovrintende al funzionamento dell’intera macchina, esegue tutti i calcoli, gestisce il trasferimento di dati attraverso la memoria e i dischi e attiva/disattiva i componenti della macchina.

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Il ritmo di lavoro del microprocessore è cadenzato da un segnale elettrico (detto clock) generato internamente al computer e costituito da rapidissimi impulsi che si ripetono centinaia di milioni di volte per secondo. La velocità del clock (e quindi del microprocessore) si misura in GigaHertz (GHz, miliardi di impulsi per secondo). I processori più potenti attualmente in commercio per computer assemblati funzionano a 3,6 GHz, ciò significa che sono in grado di compiere quasi 4 miliardi di operazioni elementari ogni secondo. Il processore è posizionato sotto un dissipatore di calore e una piccola ventola di raffreddamento.

BIOS (Basic Input/Output System): è un componente che fa parte integrante della scheda madre. Il suo scopo è quello di gestire la fase di accensione del computer. Il BIOS conserva in una ROM (Read Only Memory) la sequenza di istruzioni di avvio che viene eseguita automaticamente ad ogni accensione del computer. L'operazione di avvio è detta boot, cioè "allacciarsi le scarpe", e passa per 3 fasi successive: - Test di funzionamento del sistema (verifica dell'hardware), - Attivazione dell'hardware installato, - Verifica della presenza del sistema operativo e suo caricamento. In una piccola memoria RAM (alimentata da una batteria interna) sono conservate le informazioni relative all'hardware installato ed alcuni parametri che possono essere impostati dall'utente (si evitino esperimenti con il BIOS se non si è sicuri di quello che si sta facendo).

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Scheda Madre (Motherboard)

La scheda madre fa da supporto e connessione per tutti i componenti interni del computer e contiene inoltre una serie di circuiti (chipset, cache, BIOS) adibiti al controllo delle varie parti. Talvolta in alcuni computer le schede madri svolgono anche le funzioni audio, video e rete (che nei PC assemblati si trovano invece sempre su schede separate). Sulla scheda madre si inseriscono come componenti separati il processore, la RAM e le varie schede di espansione; vi si trovano inoltre le prese per il collegamento dell'hard disk e dei drive per i dischi mobili (DVD, HDD esterni).

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Centro per l’ecologia creativa

Nicoletta Neami

nicoletta@querciambiente.org ecospace@ymail.com

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oppure www.facebook.com/EcoSpaceTS

società cooperativa sociale

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