ANTI-DOPING. Il DOPING è vecchio come lo sport… MILONE Inventore del carico progressivo.
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DISCLOSURE INFORMATIONMaria Chiara D’Auria
negli ultimi due anni ho avuto i seguenti rapporti anche di
finanziamento con soggetti portatori di interessi
commerciali in campo sanitario:
No, nessuno.
Dott.ssa Maria Chiara D’AuriaSC Radiologia Diagnostica e Interventistica Ospedale San Paolo, Savona
Cos’è un’immagine?
Immàgine (letter. imàgine) s. f. [dal lat. imago -gĭnis].
1. a. Forma esteriore degli oggetti corporei, in quanto viene percepita attraverso il senso della vista, o si riflette – come realmente è, o variamente alterata – in uno specchio, nell’acqua e sim., o rimane impressa in una lastra o pellicola o carta fotografica.b. Più genericamente, l’aspetto corporeo, la forma, la figura di una persona o di una cosa.c. Rappresentazione con mezzi artistici della forma esteriore di cosa reale o fittizia; quindi termine generico per indicare un quadro, un ritratto, una statua, ecc.:e. Modo, aspetto, serie di caratteristiche con cui un personaggio, un’azienda, un ente o anche un prodotto industriale si presentano o vengono presentati al pubblico, secondo certi criterî che tendono ad assecondare il più possibile i gusti e i desiderî del pubblico stesso: l’i. dell’azienda2. Rappresentazione alla mente di cosa vera o immaginaria, per opera della memoria o della fantasia: serbare viva nel cuore l’i. della persona amata;3. Traduzione in parole di un concetto elaborato e trasfigurato fantasticamente; quindi, in genere, immagini, le metafore del linguaggio poetico: stile ricco d’immagini; trovare un’i. felice; esprimersi con una potente i., con un’i. ardita; scrittore grande per la forza dell’espressione e la potenza delle immagini.
«Treccani»
La scoperta dei raggi X fu casuale. Roentgen durante i suoi esperimenti era solito annotare le
sue osservazioni su un quaderno per appunti, utilizzando come segnalibro per questo la
chiave di un cassetto della scrivania. Un giorno, nella primavera del 1895, aveva
distrattamente appoggiato il quaderno con la chiave su alcune lastre fotografiche mentre
effettuava degli esperimenti con i raggi catodici. Dopo aver fatto qualche esperimento, era
sceso nel cortile dell'Istituto a fotografare fiori. Il giorno seguente trovò tra le fotografie dei
fiori che aveva sviluppato una foto che raffigurava la chiave della sua scrivania.
Nell'autunno dello stesso anno eseguì un esperimento con un tubo di Crookes e nella stanza
completamente buia osservò una luce verde proveniente da un pezzo di cartone ricoperto da
una sostanza luminescente se colpita da luce. Ma la stanza era buia e Roetgen non capiva
quale fosse la sorgente luminosa responsabile di quella luminescenza intuì però che doveva
essere in rapporto all'esperimento che stava facendo poichè la luminescenza scompariva o
appariva a seconda se nel tubo a vuoto veniva o meno fatta passare corrente.
Fece così due ipotesi: o si trattava di raggi catodici "speciali", oppure doveva trattarsi di una
nuova specie di raggi responsabili anche di avere impressionato la lastra fotografica. Roetgen
ripetè l'esperimento numerose volte successivamente e arrivò alla conclusione che doveva
trattarsi di raggi nuovi originatisi forse dall'interazione dei raggi catodici con le pareti del
vetro del tubo a vuoto. Poichè questi raggi erano sconosciuti li chiamò raggi X.
Iniziò tutto così…
Questi raggi dovevano avere proprietà particolari e per questo cercò per prima cosa di
stabilire "quanto" quei raggi fossero penetranti. Inizialmente pose tra il tubo e la lastra vari
oggetti di diverso spessore: un mazzo di carte, una grossa gomma. I raggi sembravano
oltrepassare tutti questi fino a che non mise una scatoletta di pesi di piombo e sulla lastra
fotografica comparve chiaramente la loro sagoma. Quasi istintivamente Röntgen mise la
propria mano davanti ai raggi e si accorse che sullo schermo si delineavano nitidi il carpo, i
metacarpi, le falangi: ciò significava che i raggi X attraversavano i tessuti molli ma non le
ossa, più dense. Roetgen intuì così l'importante uso che si poteva fare dei raggi X nella
diagnosi medica. Già a partire dal 1896 infatti i raggi X vennero utilizzati in medicina per
individuare le fratture ossee. La prima radiografia della storia fu effettuata da Roetgen che
immortalò la mano sinistra della moglie Anna Bertha: la radiografia rappresentava una mano
femminile con la vera all'anulare.
Per questa scoperta Roetgen ricevette importanti riconoscimenti
e il premio Nobel nel 1901.
Iniziò tutto così…
La radiografia si basa sulla capacità che hanno i raggi X di attraversare un corpo e
imprimere la sua immagine su una pellicola.
Il primo uso dei Raggi X come mezzo diagnostico fu fatto da John Hall-Edwards, medico
inglese, nel gennaio del 1896. Il mese successivo lo stesso Hall-Edwards iniziò ad usare i
raggi X durante le operazioni chirurgiche.
Nel 1913 venne costruito il primo tubo sottovuoto, chiamato Coolidge dal nome del suo
inventore. Un generatore di Raggi X, capace di raggiungere energie elevate.
I tubi radiogeni sono ancora oggi usati in medicina per scopi diagnostici.
Iniziò tutto così…
L’ecografiaL’introduzione clinica dell’ecografia risale ai primi anni ‘60 ma solo a partire dal 1974 la
tecnica si è evoluta passando dalla scansione ecotomografica manuale alla scansione
dinamica in tempo reale, dalle immagini costituite da puntini bianchi e neri (differenziazione
solidi / liquidi) ad un’ampia scala di grigi che permette di definire gli aspetti ecostrutturali
degli organi parenchimatosi, ed è stato inoltre possibile effettuare la misurazione
velocimetrica dei flussi vascolari (color Doppler).
I cristalli di quarzo (presenti nel trasduttore o sonda) attraversati da una corrente elettrica
generano delle onde sonore: gli ultrasuoni. Gli ultrasuoni emessi se trovano un ostacolo,
tornano indietro. La sonda dell’ecografo non solo genera gli ultrasuoni, nello stesso tempo
può udire gli echi di ritorno. Gli ostacoli che gli ultrasuoni incontrano nel corpo umano, sono
gli organi interni che avendo struttura e natura differenti rimandano gli echi in misura
diversa. Il computer interno della macchina trasforma gli echi in puntini più o meno scuri,
secondo la forza dell’eco, che formano le immagini che si muovono sullo schermo.
La TC rappresenta un tipico esempio di invenzione o scoperta a cui pervengono
due scienziati o due gruppi di studi, in maniera indipendente.
• Negli Stati Uniti, intorno alla prima metà degli anni ‘60, il fisicoAllan
Cormack McLeod, pubblicava due lavori in cui descriveva le equazioni per
ricostruire immagini sulla base dell’attenuazione di un fascio di raggi X
attraversante un piano corporeo da diverse angolazioni.
• Nel Regno Unito, l’ingegnere elettrotecnico Godfrey Hunsfield, che lavorava
alla EMI, metteva a punto un sistema per l’elaborazione e la conversione in
immagini di multipli fasci di raggi X attraversanti un corpo nel medesimo
piano geometrico. (La leggenda vuole che le ricerche di Hunsfield fossero
finanziate con gli enormi guadagni che l’EMI realizzava in quel periodo
grazie ai Beatles!)
• Nel 1972, veniva messo in produzione il primo modello commerciale di
Tomografo, all’epoca prodotto dalla EMI.
• Nel 1979, a Cormack e a Hunsfield veniva conferito il premio Nobel per la
Medicina.
TC
Uno strato più o meno sottile del corpo viene attraversato da un fascio di raggi X
altamente collimato, prodotto da un tubo che ruota intorno al paziente, in maniera
consensuale a dei rivelatori posti al di là del paziente.
I dati relativi all’attenuazione del fascio, ottenuti dai diversi “punti di vista”, vengono
inviati ad un elaboratore che, attraverso complessi algoritmi matematici, ricostruisce
le immagini delle strutture anatomiche presenti nello strato considerato. La
visualizzazione a strati delle strutture anatomiche elimina il problema della
sovrapposizione presente invece nell’esame radiografico.
TC
Risonanza magnetica
• Risonanza Magnetica (RM) produce immagini di tipo tomografico digitale
utilizzando campi magnetici e radiofrequenze ed è una tecnica di Imaging
multiparametrica e multiplanare, che permette di acquisire immagini su piani
sagittali, dorsali o trasversali senza spostare il paziente.
• Nel 1946 i fisici americani Felix Bloch ed Edward Purcell, studiando i protoni,
scoprirono il fenomeno della risonanza e, per questo, nel 1952 ricevettero il
premio Nobel per la Fisica.
• Nel 1973 Paul Lauterbur, quasi per caso, si trovò a che fare con un campo
magnetico alterato dall’irregolarità in uno dei magneti e, cercando di
comprendere lo strano fenomeno provocato dall’incidente tecnico, scoprì
l’importanza dei gradienti applicati ai campi magnetici al fine di ottenere delle
immagini.
• Nel 2003 Paul C. Lauterbur e Peter Mansfield ricevettero il premio Nobel per la
Medicina.
Mezzi di contrasto• Ecografia: sono dei Blood pool agents e non abbandonano il letto vascolare.
• TC: MdC vascolo-interstiziali, contente Iodio, capace di assorbire radiazioni ionizzanti e
fornire un “contrasto” atto a determinare variazioni densitometriche dei vasi e degli
organi. Gli effetti fisici dipendono dalla capacità di assorbire raggi X, gli effetti biologici-
farmacologici si verificano nell’interazione con il corpo anche possibili effetti tossici
che possono dipendere dalle concentrazioni dei MdC (che si riducono o scompaiono se
diluiti opportunamente) oppure dalle molecole.
• RM: mezzi di contrasto extracellulari o intracellulari a base di Gadolinio. Nei MdC
intracellulari sono compresi quelli epatospecifici che consentono una valutazione sia
morfologica che funzionale di una lesione epatica.
25” 60” 3’
• Nel 1968 Gramiak e Shah durante un esame ecocardiografico con cateterismo
cardiaco scoprirono accidentalmente che, iniettando una soluzione salina
nell’aorta ascendente era possibile ottenere un aumento dell’ecogenicità del
lume del vaso e delle camere cardiache. Studi successivi dimostrarono che,
questo fenomeno, era da ricondursi alla presenza di microbolle d’aria libere in
soluzione, generatesi, o per agitazione della soluzione stessa, o per fenomeni di
cavitazione durante l’iniezione in circolo.
• In seguito furono scoperte altre soluzioni in grado di determinare tale evento:
indocianina verde, renografin, soluzioni di anidride carbonica, emulsioni e
sospensioni colloidali (Burns, Testo Atlante, 2004). Le ricerche intraprese
dimostrarono che l’intensità del fenomeno variava in modo direttamente
proporzionale alla viscosità della soluzione: più era viscosa e maggiore era il
numero di microbolle intrappolate nel bolo per un tempo sufficientemente
lungo da essere apprezzate ecograficamente.
Mezzi di contrasto: ecografia
Mezzi di contrasto• Ecografia: sono dei Blood pool agents e non abbandonano il letto vascolare.
• TC: MdC vascolo-interstiziali, contente Iodio, capace di assorbire radiazioni ionizzanti e
fornire un “contrasto” atto a determinare variazioni densitometriche dei vasi e degli
organi. Gli effetti fisici dipendono dalla capacità di assorbire raggi X, gli effetti biologici-
farmacologici si verificano nell’interazione con il corpo anche possibili effetti tossici
che possono dipendere dalle concentrazioni dei MdC (che si riducono o scompaiono se
diluiti opportunamente) oppure dalle molecole.
• RM: mezzi di contrasto extracellulari o intracellulari a base di Gadolinio. Nei MdC
intracellulari sono compresi quelli epatospecifici che consentono una valutazione sia
morfologica che funzionale di una lesione epatica.
Mezzi di contrasto• Ecografia: sono dei Blood pool agents e non abbandonano il letto vascolare.
• TC: MdC vascolo-interstiziali, contente Iodio, capace di assorbire radiazioni ionizzanti e
fornire un “contrasto” atto a determinare variazioni densitometriche dei vasi e degli
organi. Gli effetti fisici dipendono dalla capacità di assorbire raggi X, gli effetti biologici-
farmacologici si verificano nell’interazione con il corpo anche possibili effetti tossici
che possono dipendere dalle concentrazioni dei MdC (che si riducono o scompaiono se
diluiti opportunamente) oppure dalle molecole.
• RM: mezzi di contrasto extracellulari o intracellulari a base di Gadolinio. Nei MdC
intracellulari sono compresi quelli epatospecifici che consentono una valutazione sia
morfologica che funzionale di una lesione epatica.
Mezzi di contrasto• Ecografia: sono dei Blood pool agents e non abbandonano il letto vascolare.
• TC: MdC vascolo-interstiziali, contente Iodio, capace di assorbire radiazioni ionizzanti e
fornire un “contrasto” atto a determinare variazioni densitometriche dei vasi e degli
organi. Gli effetti fisici dipendono dalla capacità di assorbire raggi X, gli effetti biologici-
farmacologici si verificano nell’interazione con il corpo anche possibili effetti tossici
che possono dipendere dalle concentrazioni dei MdC (che si riducono o scompaiono se
diluiti opportunamente) oppure dalle molecole.
• RM: mezzi di contrasto extracellulari o intracellulari a base di Gadolinio. Nei MdC
intracellulari sono compresi quelli epatospecifici che consentono una valutazione sia
morfologica che funzionale di una lesione epatica.
Fase porto-venosa 20’VIBE Fase arteriosa
• PET/RM : non sostitutiva
ma complementare alla
PET/TC
ambito:
a) pediatrico
b) oncologico
c) neurologico
d) cardiologico
Immagine radiologica…futura
Cos’è l’immagine…in radiologia
• La formazione dell’immagine richiede la manipolazione di «diversi» tipi di energia:
1. Radiografia: utilizzo di raggi X.
2. TC: utilizza raggi X.
3. Ecografia: ultrasuoni.
4. Risonanza magnetica: elabora il segnale elettromagnetico emesso dai nuclei di H dei
tessuti corporei in presenza di campi magnetici statici e variabili dopo eccitazione
con impulsi a radiofrequenza.
• Nuove tecnologie e nuove sfide
• Il vecchio e il nuovo radiologo.
RX
Grazie per l’attenzione