Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

23
Diritto del lavoro dell’Unione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo

Transcript of Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

Page 1: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

Diritto del lavoro dell’Unione europea

a.a. 2008-2009

Prof.ssa Anna Alaimo

Page 2: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

Testi per l’esame

M. Roccella – T. Treu, Diritto del

lavoro della Comunità

Europea, Cedam 2007

In alternativa:Reading list fornita dal docente e

reperibile sul sito

Codice del lavoro dell’Unione europea (Arrigo, Foglia, Codice del lavoro dell’Unione europea, Giuffrè, 2002)

(le fonti: il diritto comunitario primario; il diritto secondario o derivato con la giurisprudenza della CGCE;

le Carte dei diritti europee)

Page 3: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

Del testo di Roccella, Treu vanno studiate solo le

seguenti parti:

• Cap. I• Cap. II• Cap. III (solo 9 e 9.1)• Cap. IV (solo 1-3)• Cap. V

• Cap. VII• Cap. VIII• Cap. XI• Cap. XII• Cap. XIII• Cap. XIVpp. 326

Page 4: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

Diritto del lavoro dell’U.E.

Il diritto comunitario del lavoro: come e perché nasce

• La de-nazionalizzazione dei mercati e la perdita del governo statale dell’economia

• La nascita e la regolazione di un’economia – quella europea – aperta oltre i confini nazionali, con

elevato grado di dipendenza dall’economia globale

Page 5: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

Il diritto comunitario del lavoro: come e perché nasce

• la genesi nazionale del diritto del lavoro – l’industrialismo e la nascita della legislazione sociale tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900;

• da una certa fase storica in poi cambia il contesto economico di riferimento: non più l’industrialismo operante su base nazionale, ma la de-nazionalizzazione e la internazionalizzazione dei mercati;

• l’economia globale terziarizzata necessita di una regolazione sopranazionale dei mercati;

• il diritto sociale comunitario come diritto che garantisce standard sociali minimi in tutto il territorio dell’UE evitando la concorrenza al ribasso fra le imprese e i fenomeni di dumping sociale

Page 6: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

Il valore culturale e metodologico del diritto comunitario del lavoro: perché

studiarlo

Il valore culturale e metodologico del diritto comunitario del lavoro: perché

studiarlo Il diritto comunitario offre una lezione di relativismo contro i vizi

della dogmatica tradizionale, che vorrebbe vedere il diritto come pura norma separata dagli altri fenomeni sociali come l’economia e la politica.

Il diritto comunitario aiuta a capire come cambia la funzione della regolazione giuridica in un contesto economico di denazionalizzazione e di internazionalizzazione dei mercati

Lo studio del diritto comunitario aiuta a capire come cambia il diritto del lavoro e la sua funzione nel contesto di una regolazione sovranazionale dei mercati

Page 7: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

Diritto comunitario del lavoro

Il diritto comunitario del lavoro: perché lo si studia

• La “comunitarizzazione” del diritto del lavoro nazionale: che significa?

effetti modificativi dell’ordinamento nazionale del lavoro

prodotti dall’appartenenza all’Unione europea

Page 8: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

• A) i regolamenti e le direttive in materia sociale

• B) la giurisprudenza della Corte di Giustizia della Comunità Europea (CGCE) ed il suo dialogo con le corti nazionali

• C) la comunitarizzazione delle politiche occupazionali (gli orientamenti o guidelines comunitarie e i Piani nazionali per l’occupazione)

La comunitarizzazione:come avviene?

Page 9: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

A) La comunitarizzazione attraverso i regolamenti e le direttive in materia sociale

• Le direttive non sono fonti direttamente vincolanti – come i regolamenti – ma creano

un’obbligazione di risultato (obbligo di adeguamento) in capo agli Stati membri

• IMP: Lo Stato membro non può adottare in pendenza del termine di trasposizione

disposizioni che possano compromettere gravemente il risultato prescritto dalla

direttiva (CGCE - sentenza Inter-Environnement Wallonie, 1997)

Page 10: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

A) (…segue) La comunitarizzazione attraverso i regolamenti e le direttive in materia sociale

• la legge La Pergola (l. 86/1989) e le annuali leggi comunitarie di delega al Governo

• la più recente l. 11/2005: sostituisce la legge La Pergola alla luce del nuovo riparto di competenze

Stato Regioni

mantiene l’impianto precedente ma prevede l’esecuzione degli obblighi

comunitari con legge regionale

Page 11: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

(…segue) A) La comunitarizzazione attraverso i regolamenti e le direttive in

materia sociale• Oltre al principio di leale collaborazione tra

comunità e Stati membri (art. 10 Cost.), • art. 117, comma 1, Cost.:

La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione,

nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali

art. 117, comma 5, Cost.: Le Regioni e le Province autonome

(…), nelle materie di loro competenza, (…) provvedono all’attuazione e all’esecuzione degli

accordi internazionali e degli atti dell’Unione europea

• art. 8 l. 11/2005: Lo Stato, le regioni e le

province autonome, nelle materie

di propria competenza legislativa,

danno tempestiva attuazione

alle direttive comunitarie.

Page 12: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

Art. 137, § 3 TCE

“Uno Stato membro può affidare alle parti sociali, a loro richiesta congiunta,il compito

di mettere in atto le direttive”

possibile trasposizione delle direttive

tramite accordi/contratti collettivi

Page 13: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

La comunitarizzazione indotta dall’adeguamento nazionale alle direttive comunitarie è stata intensa rispetto a certi

temi

• le prime direttive sociali degli anni ’70: parità uomo-donna (dir. 75/117 sulla parità retributiva; 76/207 sulla parità nell’accesso, la formazione e le condizioni di lavoro; 79/7 sulla parità in materia previdenziale - l. 903/1977);

• crisi e ristrutturazioni delle imprese (dir. 77/187, dir. 98/50 e dir. di codificazione 2001/23 sul trasferimento di impresa – d. lgs. 18/2001; dir. 75/129 e 56/92 e direttiva di codificazione 98/59 - l. 223/1991).

• … ed in seguito: sicurezza sul lavoro (dir. 1989; d. lgs. 626/94); orario di lavoro (dir. ’93; d. lgs. n. 66 del 2003); lavori atipici (dir. 97 99 d. lgs. 61/2000, d. lgs. 368/2001; congedi parentali; nuove discriminazioni (dir. 2000/43 e 2000/78 d.lgs. 215 e 216del 2003) informazione e consultazione dei lavoratori (dir. 94/45/CE sui CAE d. lgs. 74/2022; 2001/86/CE - d. lgs. 188/2005; dir. 2002/14/CE – d. lgs. 25/2007)

Page 14: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

B) La comunitarizzazione attraverso la giurisprudenza della Corte di Giustizia della

Comunità Europea (CGCE) ed il suo dialogo con le corti nazionali

• a) l’attività interpretativa (del diritto comunitario primario e derivato) della CGCE su rinvio

pregiudiziale (art. 234 TCE: lettura) • b) le sentenze di condanna degli Stati membri da

parte della CGCE per violazione degli obblighi comunitari (la procedura di infrazione ex artt. 226 e

ss. TCE) è una procedura utilizzata specialmente nei casi di mancata trasposizione

delle direttive entro i termini

Page 15: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

a) l’attività interpretativa (del diritto comunitario primario e derivato) della

CGCE su rinvio pregiudiziale

Già nel 1985 (sent. 113/1985),

la nostra Corte cost. ha riconosciuto alle sentenze interpretative della CGCE il medesimo valore

delle norme precettive

Page 16: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

Il consolidamento della sovranazionalità normativa ad opera della CGCE e della Corte

cost.1. Teoria del “primato” (CGCE e Corte costituzionale) 2. Principio della efficacia diretta delle direttive

incondizionate e dettagliate (non orizzontale)3. Principio della interpretazione conforme (o di efficacia

indiretta)4. Principio del risarcimento del danno da parte dello

Stato inadempiente all’obbligo di adeguamento al diritto comunitario

5. Principio di “non regresso”

Page 17: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

1) Teoria del “primato” e controlimiti

Le norme comunitarie prevalgono su qualsiasi

norma nazionale, sia precedente che

successiva

I principi fondamentali e supremi degli ordinamenti costituzionali nazionali e il nucleo essenziale dei diritti fondamentali non possono subire pregiudizio neppure

da parte delle istituzioni comunitarie

CONTROLIMITIPRIMATO

Page 18: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

2) Principio della efficacia diretta verticale delle direttive

incondizionate e dettagliateLa natura cogente della direttiva esiste solo

nei confronti degli Stati membri cui è rivolta e, dunque, nelle sole controversie tra gli individui, lo Stato inadempiente e

altri soggetti pubblici

Sentenza Marshall I (1986)

Page 19: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

3) Principio della interpretazione conforme (o di efficacia indiretta)…

Comporta anche un obbligo di disapplicazione delle norme nazionali - legali e contrattuali (come ha

precisato la CGCE) – difformi (anche posteriori senza attesa di abrogazione)

tale obbligo sussiste anche in caso di difformità delle norme nazionali ai principi affermati dalla CGCE:

Corte cost. 170/1984 e 113/1985

Page 20: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

…(segue) le stesse raccomandazioni…

…pur non essendo vincolanti, devono essere valorizzate dai giudici nazionali in funzione

interpretativa(sent. Grimaldi, 1989)

Page 21: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

4) Principio del risarcimento del danno da parte dello Stato inadempiente all’obbligo di adeguamento al

diritto comunitario • Sentenza Francovich (1991)

Le direttive non trasposte nel termine consentono agli individui di agire contro lo Stato inadempiente per il risarcimento del

danno(condizioni: diritti del singolo ex direttiva; contenuto

individuabile; nesso di causalità fra violazione e danno).

Page 22: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

5) Principio di “non regresso”

Specifiche clausole di non regresso vengono inserite nelle direttive a partire dagli anni ’90

“In nessun caso l’attuazione della presente direttiva costituisce una ragione sufficiente per giustificare una riduzione del livello generale di protezione

dei lavoratori rientranti nel suo ambito di applicazione“ (art. 9, Dir. 19.11.2008 relativa al lavoro tramite agenzia interinale)

Con la sentenza Mangold (2005) la CGCE ha attribuito a siffatte clausole valore giuridico in senso proprio

(punto 52 della motivazione)

Page 23: Diritto del lavoro dellUnione europea a.a. 2008-2009 Prof.ssa Anna Alaimo.

C) la comunitarizzazione delle politiche occupazionali (gli orientamenti o guidelines comunitarie e i Piani

nazionali per l’occupazione) (rinvio)