Diritti civili

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La Tribuna l Luned114luglio2014 I Pogino 2 "Quella stagione politica è ormai alle spalle" "Sono d'accordo ad un'estensione dei diritti civili. Siamo nel 2014 e sarebbe impossibile non vedere la società che cambia" e odice etico, so- spensione de- gli indagati eccellen- ti, prese di distanza da uno dei leader storici come Podesclti. Con- sigliere Cardelli, cosa sta succedendo den- tro alla Dc 7 Una pic- cola rivoluzione 1 La Dc è nell'occhio del ciclone -e tutti i suoi esponenti sono conside- rati dalla massa collusi e delinquenti. Ma il parti- to si sta rinnovando, sta andando verso un modo diverso di gestire se stes- so e il paese. Non crede che sia il caso di fare un mea culpa più sostanzioso rispetto al vostro pas- sato? La maggior parte de- gli aderenti alla Dc non si riconosce nelle criti- che che ci vengono rivol- te. La nostra base è com- posta da persone per be- ne, che credono nel par- tito. Costoro chiedono sì di fare 11 pulizia 11 ma so- prattutto chiedono un cambio di passo in ter- mini di sviluppo _e lavoro. A proposito, come giudica I risultati del governo? Sotto questi aspetti il governo ha troppa pau- ra. Ci sono dei proget- ti in cantiere? Bene 1 si facciano partire il prima possibile, Mi riferisco ad esempio alle infrastrut- ture, alle telecomunica- zioni e al progetto di leg- ge sulla sicurezza. C'è poi ad esempio un prov- vedimento a cui sto la- vorando personalmen- te anche io che riguarda l'imprenditoria giovani- le. Saranno previsti for- ti inç_@tivi per i più gio- vani che vogliono ten - tare di aprire un'azienda come un prestito inizia- le senza garanzia oppu - re sgravi sugli affitti per chl vuole aprire nei cen- tri storici. · Un'altra cosa che ho let- to in questi giorni e che condivido sono le di- chiarazioni Csu sul- la necessità di attirare con forza gli investito- ri. Da mesi vado dicendo che serve una forte pro- mozione di San Marino all'esterno, quello che io chiamo marketing terri- toriale. È fondamentale. Abbiamo fatto un per- corso interno di grandi riforme ma la gente fuo- ri non ne conosce i van- taggi. Ci conoscono an- cora per le armi, gli au- tonoleggi e le frodi ca- rosello. Avere fatto tut- to questo senza comuni- carlo esternamente non serve. Qual è la sua propo- sta7 Da tempo auspico l'apertura di un servi- zio ad hoc che potreb- be essere anche un siste- ma per poter dare lavo- ro a chi oggi non ce l'ha. Penso a una vera e pro- pria figura riconosciuta dallo Stato come avviene negli altri paesi. Dunque Pieno sostegno a questa proposta della Csu. Inol- tre è indispensabile, do- po aver fatto la legge sul- le licenze che semplifi - ca notevolmente il rila- scio, creare uno sportel- lo unico per Pimprendi- tore che sia di raccordo con tutti gli altri uffici. Anche questo c'è in tut- ti gli altri paesi che fanno una politica di attrazione di investimenti. Torniamo alla Dc. Quanto contano og- gi in via delle Scalet- te i tanto chiacchiera- ti blg degli anni '90- 2000? Tanti dei nostri cittadi- ni se lo chiedono. Sono convinto che la Dc abbia sempre avuto una gran- de forza: quella di supe- rare indenne i vari cam- bi di leadership che nel - la sua storia sono sta- ti tantissimi. Quella sta- gione politica ormai è al- le spalle e i suoi protago- nisti di conseguenza. È la cittadinanza in primis a volere un ricambio ge- nerazionale della politi- ca. Forse la domanda che alcuni dei vecchi sena- tori si stanno facendo è un'altra 1 quanto conte- ranno domani quelle che oggi vengo definite se- conde-terze linee? In che senso 1 Nel senso che la nuo- va classe dirigente che verrà fuori non avrà più troppa affinità con quel tipo di politica. Questa rottura col passato c'è anche su temi tabù per i cattoli- ci come I diritti civili? Sulle adozioni alle cop- pie omosessuali so- no contrario. Sui matri- moni gay c'è una real- che sta avanzando. Da cattolico credente vedo il matrimonio come un sacramento quindi nu- tro dubbi sull1ampliarlo anche agli omosessua- li, Sono altresì d 1 accor- do ad un'estensione dei diritti civili. Siamo nel 2014 e sarebbe impossi- bile non vedere la società che cambia. In questi giorni è tor- nata auge la possibi- lità di un governo di larghe intese. Che ne pensa? Personalmente ritengo che maggioranza e go- verno debbano resta- re questi ma l'apporto di altri partiti può esse- re fondamentale su te- mi particolari come lo sviluppo. Non dico No a prescindere. In parti- colare da Partito socia- lista e Civico 10 sono ar- rivate proposte interes- santi da vagliare meglio. Mi riferisco al reddito di cittadinanza che arrive- rà a settembre. La mag- gioranza_ deve accetta- re eventualmeiite anche l'aiuto degli altri senza avere la presunzione di essere i più bravi in tutto. (Nell1ultimacommissio- ne Finanze la maggio- ranza ha bocciato una legge sul tema propo- sta da Zafferani e com - pagni, dichiarando che una normativa simile sa- rà varata dal governo do- po Pestate, ndr.) oggi prenderà vita la Commissione d 'in- chiesta su Carisp-So- paf e tra pochi me- si arriverà quella sul Conto Mazzini. Che ne pensa? Ritengo le Commissio- ni d'inchiesta un buono strumento per accerta- re responsabilità e com- portamenti scorretti da parte della politica nel- la gestione pubblica. A due condizioni però: che non siano di ostacolo ma di supporto alle indagini della magistratura e che non rallentino ulterior- mente la politica nel dare risposte ai tanti proble- mi che oggi stiamo vi- vendo. C'è chi parla di tan- gentopoli del Tita- no, oggi verrà uffi- cializzata la nascita di un nuovo contenitore politico. I partiti so- no destinati all'estin- zione7 Io noll.Credo che i parti- ti siano finiti, anzi sono convinto del contrario. Faccio un esempio sem- plice che tutti conoscia- mo. In Italia Renzi è sta- to capace di ricostruire u_n partito che stava mo- rendo. I partiti sono la rappresentazione di chi li compone. Quello che oggi ci chiede la gente e che la gente vuole dal- la Dc è un partito sicu- ramente diverso - e noi stiamo lavorando a que- sto - non un partito di qualcuno ma un partito interclassista e modera- to capace di dare subito le risposte di cui ha biso- gno il paese. Davide Giardi uli Antichi Siipari del/q 11.asfrq Cl{ci11.ét Sétltlltlétl'il'l.ese Condizioni particolari per cene aziendali, associazùn1i di categol'ia, cene scolastìc11c, addii« celibati e nubilati, Str Sottornoutana, 37 • 47893 Borgo Maggmre •'lei 0549 903 224 wwn antìcuhnttormugolini sm • C/tiusu-/IJUm 1c1/ìsc1a

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La Tribuna l Luned114luglio2014

I Pogino 2

"Quella stagione politica è ormai alle spalle" "Sono d'accordo ad un'estensione dei diritti civili. Siamo

nel 2014 e sarebbe impossibile non

vedere la società che cambia"

e odice etico, so­spensione de­

gli indagati eccellen­ti, prese di distanza da uno dei leader storici come Podesclti. Con­sigliere Cardelli, cosa sta succedendo den­tro alla Dc 7 Una pic­cola rivoluzione 1 La Dc è nell'occhio del ciclone -e tutti i suoi esponenti sono conside­rati dalla massa collusi e delinquenti. Ma il parti­to si sta rinnovando, sta andando verso un modo diverso di gestire se stes­so e il paese. Non crede che sia il caso di fare un mea culpa più sostanzioso rispetto al vostro pas­sato? La maggior parte de­gli aderenti alla Dc non si riconosce nelle criti­che che ci vengono rivol­te. La nostra base è com­posta da persone per be­ne, che credono nel par­tito. Costoro chiedono sì di fare 11pulizia11 ma so­prattutto chiedono un cambio di passo in ter­mini di sviluppo _e lavoro. A proposito, come giudica I risultati del governo? Sotto questi aspetti il governo ha troppa pau­ra. Ci sono dei proget­ti in cantiere? Bene 1 si facciano partire il prima possibile, Mi riferisco ad esempio alle infrastrut­ture, alle telecomunica­zioni e al progetto di leg­ge sulla sicurezza. C'è poi ad esempio un prov­vedimento a cui sto la­vorando personalmen­te anche io che riguarda l'imprenditoria giovani-

le. Saranno previsti for­ti inç_@tivi per i più gio­vani che vogliono ten -tare di aprire un'azienda come un prestito inizia­le senza garanzia oppu -re sgravi sugli affitti per chl vuole aprire nei cen-tri storici. · Un'altra cosa che ho let­to in questi giorni e che condivido sono le di­chiarazioni Csu sul­la necessità di attirare con forza gli investito­ri. Da mesi vado dicendo che serve una forte pro­mozione di San Marino all'esterno, quello che io chiamo marketing terri­toriale. È fondamentale. Abbiamo fatto un per­corso interno di grandi riforme ma la gente fuo­ri non ne conosce i van­taggi. Ci conoscono an­cora per le armi, gli au­tonoleggi e le frodi ca­rosello. Avere fatto tut­to questo senza comuni­carlo esternamente non serve. Qual è la sua propo­sta7 Da tempo auspico l'apertura di un servi­zio ad hoc che potreb­be essere anche un siste­ma per poter dare lavo­ro a chi oggi non ce l'ha. Penso a una vera e pro­pria figura riconosciuta dallo Stato come avviene negli altri paesi. Dunque Pieno sostegno a questa proposta della Csu. Inol­tre è indispensabile, do­po aver fatto la legge sul-

le licenze che semplifi -ca notevolmente il rila­scio, creare uno sportel­lo unico per Pimprendi­tore che sia di raccordo con tutti gli altri uffici. Anche questo c'è in tut­ti gli altri paesi che fanno una politica di attrazione di investimenti. Torniamo alla Dc. Quanto contano og­gi in via delle Scalet­te i tanto chiacchiera­ti blg degli anni '90-2000? Tanti dei nostri cittadi­ni se lo chiedono. Sono convinto che la Dc abbia sempre avuto una gran­de forza: quella di supe­rare indenne i vari cam­bi di leadership che nel -la sua storia sono sta­ti tantissimi. Quella sta­gione politica ormai è al­le spalle e i suoi protago­nisti di conseguenza. È la cittadinanza in primis a volere un ricambio ge­nerazionale della politi­ca. Forse la domanda che alcuni dei vecchi sena­tori si stanno facendo è un'altra1 quanto conte­ranno domani quelle che oggi vengo definite se­conde-terze linee? In che senso 1 Nel senso che la nuo­va classe dirigente che verrà fuori non avrà più troppa affinità con quel tipo di politica. Questa rottura col passato c'è anche su temi tabù per i cattoli­ci come I diritti civili? Sulle adozioni alle cop­pie omosessuali so­no contrario. Sui matri­moni gay c'è una real­tà che sta avanzando. Da cattolico credente vedo il matrimonio come un sacramento quindi nu­tro dubbi sull1ampliarlo anche agli omosessua­li, Sono altresì d1accor­do ad un'estensione dei diritti civili. Siamo nel 2014 e sarebbe impossi­bile non vedere la società che cambia. In questi giorni è tor­nata auge la possibi-

lità di un governo di larghe intese. Che ne pensa? Personalmente ritengo che maggioranza e go­verno debbano resta­re questi ma l'apporto di altri partiti può esse­re fondamentale su te­mi particolari come lo sviluppo. Non dico No a prescindere. In parti­colare da Partito socia­lista e Civico 10 sono ar­rivate proposte interes­santi da vagliare meglio. Mi riferisco al reddito di cittadinanza che arrive­rà a settembre. La mag­gioranza_ deve accetta­re eventualmeiite anche l'aiuto degli altri senza avere la presunzione di essere i più bravi in tutto. (Nell1ultimacommissio­ne Finanze la maggio­ranza ha bocciato una legge sul tema propo­sta da Zafferani e com -pagni, dichiarando che una normativa simile sa­rà varata dal governo do­po Pestate, ndr.) oggi prenderà vita la Commissione d 'in­chiesta su Carisp-So­paf e tra pochi me­si arriverà quella sul Conto Mazzini. Che ne pensa? Ritengo le Commissio­ni d'inchiesta un buono strumento per accerta­re responsabilità e com-

portamenti scorretti da parte della politica nel­la gestione pubblica. A due condizioni però: che non siano di ostacolo ma di supporto alle indagini della magistratura e che non rallentino ulterior­mente la politica nel dare risposte ai tanti proble­mi che oggi stiamo vi­vendo. C'è chi parla di tan­gentopoli del Tita­no, oggi verrà uffi­cializzata la nascita di un nuovo contenitore politico. I partiti so­no destinati all'estin­zione7 Io noll.Credo che i parti­ti siano finiti, anzi sono convinto del contrario. Faccio un esempio sem­plice che tutti conoscia­mo. In Italia Renzi è sta­to capace di ricostruire u_n partito che stava mo­rendo. I partiti sono la rappresentazione di chi li compone. Quello che oggi ci chiede la gente e che la gente vuole dal­la Dc è un partito sicu­ramente diverso - e noi stiamo lavorando a que­sto - non un partito di qualcuno ma un partito interclassista e modera­to capace di dare subito le risposte di cui ha biso­gno il paese.

Davide Giardi

uli Antichi Siipari del/q 11.asfrq Cl{ci11.ét

Sétltlltlétl'il'l.ese ~

Condizioni particolari per cene aziendali, associazùn1i di categol'ia, cene scolastìc11c, addii« celibati e nubilati,

Str Sottornoutana, 37 • 47893 Borgo Maggmre •'lei 0549 903 224 wwn antìcuhnttormugolini sm • C/tiusu-/IJUm 1c1/ìsc1a

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La Tribuna I Mercoledì 16 lugllo 2014

Ath1alità Pagina 5

( L'inten 'ento DON GABRIELE MANGIAROTil INTERVIENE DOPO L'APERTURA Al RICONOSCIMENTO DELLE COPPIE GAY DA PARTE DEL CONSIGLIERE Dc (AROELLI

Il rifiuto della cosiddetta «famiglia omosessuale» è un atto di civilta Il Compendio della Dottrina sociale

della Chiesa Cattolico parlo chiaro: l'unico

famiglia possibile è tra uomo e donna

( aro Alessandro, ho letto la tua intervi­

sta su Tribuna e mi pare che ci siano spunti inte­ressanti di confronto e di approfondimento, Sono passati un po' di anni da quando ti avevo alunno a scuola, e vedo con pia­cere che stai facendo un percorso serio nella re­sponsabilità verso il Pae­se. Del resto è quello che il nostro Vescovo Andrea ha auspicato nell'incon­tro di preghiera per e con i politici, là dove ha det­to che ritiene necessario che i giovani riprendano una seria responsabilità verso il bene comune. Di questo sono lieto. Riporto per chiarezza quanto scritto sul gior­nale: «Questa rottura col passato c'è anche su temi tabù per i cattolici come i diritti civili? Sulle adozioni alle cop­pie omosessuali so­no contrario. Sui matri­moni gay c'è una real­tà che sta avanzando. Da cattolico credente vedo il matrimonio come un sacramento quindi nu­tro dubbi sull'ampliar­lo anche agli omosessua -li. Sono altresì d 'accor­do ad un'estensione dei diritti civili. Siamo nel 2014 e sarebbe impossi­bile non vedere la socie­tà che cambia.» innanzitutto una sem -plice osservazione sul­la formulazione del -La domanda. Ma chi ha mai pensato che i dirit -ti civili siano un «tabù» per i cattolici? La difesa

della famiglia naturale, composta da un uomo e da una donna, e il rifiuto della cosiddetta «fami­glia omosessuale» è un atto di civiltà e di difesa del bene comune. E non è prerogativa dei soli cat­tolici. In Italia lo prevede la Costituzione e qui in Repubblica fa parte della legge costitutiva del di­ritto di famiglia. Per quanto riguarda la tua risposta, credo in­nanzitutto che, per un cattolico, la concezio­ne della famiglia ha una sua rilevanza naturale, che il sacramento con -ferma e non sostituisce. Un'occhiata al Compen­dio della Dottrina socia­le della Chiesa Cattoli­ca (cosi sollecitato dal nostro Vescovo) potreb­be aiutare tutti noi a una chiarezza di formulazio­ne. Riporto alcune indi -cazioni. Innanzitut­to la certezza che «Nes­sun potere può abolire il diritto naturale al ma -trimonio né modificar­ne i caratteri e la finali -tà. Il matrimonio, infat­ti, è dotato di caratteri -stiche proprie, origina­rie e permanenti.» Que -sto perché tale istituto ba una sua specifica dimen -sione naturale, che vale sia per i credenti che per i non credenti. Per quan -to riguarda le cosiddet­te unioni cU fatto anco­ra il Compendio così re-

cita: «Le unioni di fat­to, il cui numero è pro­gressivamente aumenta­to, si basano su una fal­sa concezione della liber­tà di scelta degli indi vi -dui e su un 'impostazione del tutto privatistica del matrimonio e della fami­glia. n matrimonio non è un semplice patto di con­vivenza, bensì un rap­porto con una dimensio­ne sociale unica rispetto a tutte le altre, in quanto la famiglia, provvedendo alla cura e al1 'educazione dei figli, si configura co­me strumento primario per la crescita integrale di ogni persona e per il suo positivo inserimento nel -la vita sociale. L'eventuale equiparazio­ne legislativa tra la fami­glia e le «unioni di fat­to» si tradurrebbe in un discredito del modello di famiglia, che non si può realizzare in una preca -ria relazione tra perso­ne, ma solo in un'unio­ne permanente origina­ta da un matrimonio, ov­vero dal patto tra un uo­mo e una donna, fondato su una reciproca e libera scelta che implica la pie­na comunione coniugale orientata verso la procre­azione.» Infine, per quanto ri­guarda le convivenze omosessuali, così vie­ne affermato: «Un pro ­blema particolare colle­gato alle unioni di fatto è quello riguardante la ri-

Entro 80 giorni anche il Consiglio dovrà confrontarsi sul tema Entro il 1° ottobre il Consiglio Gronde e Ge­nerale sarà chiomato o discutere del deli­cato temo del riconoscimento delle unio­ni omosessuali. Federico Podeschi. che in Galles ho sposato a fine marzo il compa­gno Darren Willioms, ho infatti deposita-to lo scorso 1° aprile un' Istanza d'Arengo per chiedere al Consiglio "di adoperarsi af­finché anche le famiglie formate do perso­ne dello stesso sesso. siano tutelate attra­verso: l'introduzione di chiare norme di leg­ge a sostegno e tutela di ogni famiglia. sen­za discriminazione alcuno: il riconoscimen­to dei matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all'estero. sia ove un coniu­ge o entrambi siano cittadini sammarinesi o di o I tra cittadinanza". "Riteniamo neces­sario - spiego Podeschi nell'istanza - il ri­conoscimento del diritto umano olio fami­glia e per cui pertanto il riconoscimento le­gale anche delle coppie formate do perso­ne dello stesso sesso tra due uomini o due donne nonchè un paritario trattamento al­lo pori di questi nuclei familiari in tutti i sen­si: nel sociale. nell'educazione. nella sanit6. nel lavoro e soprattutto nello giurispruden­za sammarinese".

chiesta di riconoscimen­to giuridico delle unioni omosessuali, sempre più oggetto di pubblico di­battito. Soltanto un'an­tropologia rispondente aUapiena verità dell'uo­mo può dare una risposta appropriata al proble­ma, che presenta diversi aspetti sia sul piano so­ciale che ecclesiale. Alla luce di tale antropologia si rivela quanto sia in­congrua la pretesa di at­tribuire una realtà "co ­niugale" all'unione fra persone dello stesso ses­so. Vi si oppone, innanzi tutto, l'oggettiva impos­sibilità di far fruttificare il connubio mediante la trasmissione della vita, secondo il progetto in­scritto da Dio nella stes­sa struttura dell'esse­re umano. È di ostacolo, inoltre, l'assenza deipre-

supposti per quella com -plementarità interper­sonale che il Creatore ha voluto, tanto sul piano fisico- biologico quan -to su quello eminente­mente psicologico, tra il maschio e la femmina. È soltanto nell'unione fra due persone sessualmen­te diverse che può attuar­si il perfezionamento del singolo, in una sintesi di unità e di mutuo comple­tamento psico - fisico». Questo per aiutarci a ca­pire che - come ho ricor­dato a proposito delle af­fermazioni di Domenico Gasperoni - non si è cat­tolici per autocertifica­zione, ma per un ascolto condiviso dell'insegna -mento della Chiesa. Per allontanare ogni equivo­co.

Don Gabriele Mangiarotti

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La Tribuna I Giovedì 17 luglio 2014

I Pagina 4

Coppie gay, ''ideologie limitano il dibattito'' "La dottrina sociale è contraria anche a comportamenti

che tendono a favorire gruppi particolari a

discapito della comunità ma non ricordo

interventi da parte della diocesi per

condannare questi comportamenti"

RiçevJ~mo e pubblichi!].mo

S e sei un consiglie­re della Democra­

zia Cristiana, non puoi uscire dai binari. Ap -pena un giovane, come Alessandro Cardelli, ha provato ad aprire, con una certa dose di corag­gio e spregiudicatezza, lo ammetto, alla discus­sione sul riconoscimen­to giuridico delle cop­pie di fatto, è arrivata la stilettata da parte di Don Mangiarotti, suo ex pro­fessore nonché neo elet­to membro del comita­to di bioetica (vedi box, ndr). Il Don editorialista ha spolverato la dottrina sociale della Chiesa, per sostenere il rifiuto del­la famiglia omosessua­le, che tra l'altro l'ami­co Cardelli non ha mai supportato nella sua in­tervista, in cui si è limi­tato ad aprire al ricono­scimento giuridico della coppia davanti alla leg­ge. A lui, che conosce cer­tamente l'argomen­to meglio di me, chie­do: la dottrina sociale non comprende un sacco di cose, non solamente le riflessioni sulla fami­glia "naturale"? La dot­trina sociale della Chie­sa , a quando mi risulta, denuncia per esempio i principi del liberismo, e

abbraccia gli argomenti del socialismo democra­tico. Di questi principi fa parte anche il concetto che ogni contributo che viene chiesto ai citta­dini da parte dello Sta -to deve essere progressi­vo e in base alla effettiva disponibilità economi -ca del cittadino. Quin-

di la dottrina sociale è contraria ai tagli linea­ri, dell'I,5o/o sui dipen­denti pubblici in organi­co e del 6,5% sui precari, messi in piedi da questo Governo e dalla Demo­crazia Cristiana pochi mesi fa. Sarebbe contra­ria quindi anche a quello che qualche consigliere DC ha dichiarato in aula in sede di riforma fiscale, cioè che sarebbe giusto far pagare la stessa per­centuale di tassazione a tutti, indipendentemen­te dal reddito. Chi gua­dagna 1 € dovrebbe pa­gare la stessa percentua­le di tasse su quell'Euro con cui sopravvive, di chi ne guadagna 200.000€ e con cui si compra magari una barca? La dottrina sociale è contraria anche a com-

portamenti che tendo­no a favorire gruppi par­ticolari a discapito della comunità, e nonostan­te il clientelismo pale­se condotto per decenni dai vertici democristia -ni, non ricordo interven­ti da parte della dioce­si per condannare questi comportamenti. Ma for­se sono troppo giovane per farlo. Però oggi quello che im­porta, con una politica in piena questione mo­rale, è rimettere in riga un giovane Consigliere che pensa si possa ragio­nare sul riconoscimento giuridico di una coppia di persone omosessuali che si vogliono bene, che ad oggi a causa di que­sta mancanza sono for­temente discriminate in diversi ambiti.

Questi interventi mi spingono a credere che il confronto politico sia più proficuo se avvie­ne fra singole perso­ne, piuttosto che fra si­gle politiche, che spes­so hanno alle spalle un background ideologico dogmatico che blocca o limita fortemente la di­scussione in ambiti co­me questi. Sempre per questo cre­do anche che in un co­mitato di bioetica debba esserci un laureato in te­ologia, per l'importante contributo che tali studi possono dare su certe te­matiche, ma non un mi­nistro del culto che è ob­bligato, per il ruolo che ricopre, a ragionare per dogmi insuperabili.

Luca Santolini

[ Dal Cons.igli~ L'AULA.HA APPROVATO L'ISTANZA o' ARENGO CHE CHIEDEVA UN lf:ITERVENTO IN MERITO·····································

Gli scavi romani di Domagnano diventeranno un museo Ratificati tutti i

decreti in elenco tra cui quello

che proroga gli ammortizzatori

sociali

D opo le due commis­sioni d'inchiesta e

la nomina del Rettore il Consiglio martedì ha ini- · ziato la ratifica dei decreti a partire daln.90 "Dispo­sizioni urgenti in mate­ria di prevenzione e con­trasto ai reati di corru­zione'~ La seduta di mar­tedì si è conclusa con la discussione in corso sul decreto delegato n. 76 "Provvedimenti in ma­teria di start up ad alta tecnologia"(vedi articolo paginall). I lavori sono ripartiti ie­ri alle 13 con la discus­sione sul decreto delega­to n.82 11Armonizzazio-

ne e aggiornamento del -la Legge 23 febbraio 2006 n. 47 e successive modifi­che in relazione alla nuo­va normativa per l'eserci­zio delle attività econo­miche", che viene ratifi­cato a maggioranza. Se­gue l'esame e la ratifica dei decreti n.96 "Modifi­che dello Statuto dell'Or­dine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Li­bero Professionisti del­la Repubblica di San Ma­rino, allegato al decreto 18 marzo 1996 n. 32 del­la Repubblica di San Ma­rino11 e n.100 11Interventi urgenti in materia di am­mortizzatori sociali e di trattamento previden­ziale temporaneo 1

'. È la volta quindi della ratifi­ca a maggioranza del de­creto delegato 30 giugno 2014 n. 101, "Modifiche all'allegato A della legge 5 dicembre 2011 n.188" e dell'ultimo decreto rima­sto da esaminare il n. 98. "IV Conto energia1~

L'Aula passa quindi ad af­frontare il comma suc­cessivo, il n. IO, dedica­to alle istanze d'Aren­go. Approvate con il pa­rere unanime dei grup­pi le prime due all'or­dine del giorno, Istanza d'Arengo n. l uper la ra­tifica della Convenzione Europea per la Protezione del Patrimonio Archeo­logico" e istanza d'Aren­go n.14 "per rendere fru­ibile e visitabile da parte del pubblico l'area arche­ologica di Domagnano -Paradiso'~ Per quest'ul­tima istanza il segreta­rio Morganti ha assicura -lo che il museo di Stato ha presentato un progetto di recupero dell'area in ba­se aUe moderne esigenze di utilizzo museale degli scavi archeologici. La se­duta si è conclusa con la presentazione dell'istan­za n. 4 sulle modalità di assegnazione dei punteg­gi delle graduatorie per insegnanti.

Nasce il comitato di bioetica

Oltre ai .decreti il Consiglio martedì ha nominato anche il Comitato di bioeti­ca, istituito nel 2010 ma finora mai entra­to in funzione. Ne fa­ranno parte Nicoli­no Monachese, Carlo Daniele, Ugo Alonzo, Adriano Tagliabracci, Giorgio Cantelli For­ti, Werter Casali, Doo Gabriele Mangiarot­ti (editorialista di Tri­buna), Renzo Ghiotti, Monica Tonelli, Fran­cesco Carine!. Il co­mitato per legge do­vrà esprimere pare­ri in materia di nuove biotecnologia, dare supporto tecnico al Congresso di Stato, dare pare_ri in-rela­zione a questioni eti­che connesse con le attività scientifiche e assistenziali.

Page 4: Diritti civili

La Tribuna I Venerdì 18 luglio 2014

I Pagina 6

.t .. I.:'.~t.~'Y.~J1t() ço~!l~.u.A..1.L .. D.l~A.~1!~ .. s.~L .. ~1.c~.~~~~1.~.EN!~ .. ". E.LL.E .. co~~l.E.G AY,. g DN .. f'll A~.G..IA.~~!!1 .. ~.E~.L.1~.A..':: .. ~A.~.r.~.~1.N.E." MI MUOVE SOLO IL BENE COMUNE"

Laicità è ragionevolezza "Ritengo che la Chiesa abbia il

diritto di esprimere giudizi sulla realtà, dando le ragioni

della propria posizione"

N on mi sono mai sot­tratto al dialogo e al

confronto con chi pen­sa diversamente da me e non mi sono mai ap­pellato alla mia fede per sostenere le mie posi­zioni dove era richie­sto un ragionevole di­battito. Convinto che la fede «allarga la ragio­ne», ritengo che si pos­sa cercare e dare ragio­ni a chiunque. Del resto già san Pietro chiedeva ai credenti di «saper ri­spondere a chi vi chie­da ragione della speran -za che è in voi». Eque­sto per me si chiama an -che «laicità», come ri­corda sempre il Com­pendio: «La "laicità'~ infatti, indica in pri­mo luogo l'atteggiamen­to di chi rispetta le veri -tà che scaturiscono dal­la conoscenza naturale sull 1uomo che vive in so­cietà, anche se tali veri -tà siano nello stesso tem­po insegnate da una re­ligione specifica, poiché la verità è una». Cercare sinceramente la verità, promuovere e difendere con mezzi leciti le verità morali riguardanti la vi -ta sociale - la giustizia, la libertà, il rispetto del­la vita e degli altri diritti della persona - è diritto e dovere di tutti i mero -bri di una comunità so­ciale e politica. Per me laicità e ragione­volezza coincidono. Per questo mi trovo a disa­gio leggendo l'artico­lo di critica a quanto da me affermato a propo­sito delle parole di Car­delli. Cercherò di spie­garmi.

1. Per prima cosa ritengo che la Chiesa abbia il di­ritto di esprimere giudizi sulla realtà, dando le ra -gioni della propria posi -zione. E nell'ambito della democrazia possa con­correre - e questo spetta certamente ai fedeli lai­ci - a determinare la for­ma che ritiene migliore di convivenza. E se que­sto è tolto alla Chiesa o ai suoi «ministri», non ca -pisco, secondo ragione, perché non dovrebbe es­sere tolto anche agli al­tri personaggi che rive­stono un ruolo pubblico. Per capire, perché Luca

Santolini - di Civico 10 - può parlare e «don» Gabriele Mangiarotti -ministro del culto - no? 2. Nella mia lettera aper­ta a Cardelli ribadisco che si è cattolici se si ac­coglie l'insegnamen­to della Chiesa cattoli­ca (e chiunque può ave­re un'altra posizione, ma non per questo rivendi­care una appartenenza ecclesiale). Ora ho da­to le ragioni di quello che intende la Chiesa callo- · lica rispetto al matrimo­nio. 3. È pur vero che la Dot­trina sociale cristiana ha

un campo di riflessio­ne più grande che l'ar­gomento trattato, ma se di questo parliamo, re­stiamo nel tema (per evi -tare di parlare a vanve­ra, come spesso accade nei vari salotti, più o me­no «buoni»). E, pur non essendo da molto qui in Repubblica, ricordo di avere sentito il Vesco­vo (prima Mons. Negri e ora Mons. Tu.razzi) ricor­dare vari aspetti dell'in­segnamento sociale del­la Chiesa1 in ordine alla giustizia. Ricordate per esempio la questione dei frontalieri. .. ? 4. Ho sempre pensa­to che l'ideologia fosse, secondo la definizione di Karl Marx, una posi­zione culturale che na­sconde gli interessi che la muovono, e non che fosse una posizione ide­ale che sapesse dare le ragioni di quello che af­ferma. Non conosco gli interessi di Santolini, ma certo conosco quelli che

mi muovono e che sono il bene comune e la verità. E non mi sento comun­que di accusare altri di atteggiamenti di parte. 5. Per quanto riguarda poi la mia presenza nel Comitato Sammarine­se di Bioetica ho sempre espresso con chiarez­za e rispetto le mie po­sizioni, certo che questo abbia portato a risultati positivi. Non sempre ho condiviso le varie scel -te, ma ho sempre rispet­tato le posizioni altrui. Se il consigliere di Civi­co 10 ha posizioni diver­se, e pensa che la sua ap­partenenza partitica gli impedisca obiettività di posizioni, sono questio­ni sue, e che cercherà di risolvere, non accusando gli altri di «dogmi insu­perabili». N.B.: magari dirsi que­ste cose faccia a faccia sarebbe certamente più bello.

Don Gabriele Mangiarotti

[ Curiosità IL PARTITO SI APPRESTA AO OTTENERE LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA su CARISP/SOPAF ............................................................................................................................................... . ............................................................................................ .., ................... .

Commissioni giustizia, Psd verso il "triplete" Gerardo

Giovagnoli, in pale per guidare le indagini sulla vicenda Delta, si andrebbe ad affiancare a

Macina (Giustizia) e Zanotti (Antimafia)

11 Partito dei socialisti e dei democratici si ap­

presta a fare un bel utri­plete'! Il termine è diven­tato d'uso comune dopo la vittoria da parte dell'In­ter di Mourinho di Scu -detto, Champions League e Coppa Italia in una so­la stagione. I trofei, se co­sì vogliamo chiamarli, del

Psd sono invece le Com­missioni consiliari più de­licate del panorama isti­tuzionale: quelle che trat­tano di giustizia. Oltre alla Commissio­ne Affari di giustizia e al -la Commissione Antima -fia e tra pochi giorni in -fatti un suo esponente do­vrebbe andare a guidare la nascente Commissione d'inchiesta sulla vicenda Cassa di Risparmio/So­paf.

La prima è presieduta da Stefano Macina che pe -rò lascerà l'incarico a ot­tobre, quando tornerà al proprio posto S. E. Valeria Ciavatta dopo il semestre reggenziale. La seconda è guidata, e lo sarà per tutta la legisla­tura, da Guerrino Zanotti, che ha portato in in Aula la relazione 2013 nel Consi­glio di maggio. La terza invece è stata in -tradotta dal Consiglio so­lo pochi giorni fa con il voto unanime di tutte le forze politiche e verrà in­sediata martedì pomerig­gio. In questi giorni i par­titi si stanno quindi in­contrando per stabilirne i 10 componenti che saran­no scelti non su 58 ma ·su 21 consiglieri, dato i rigidi paletti introdotti per evi -

tare il conflitto di interes­se. Il dibattito è in corso anche sull'individuazione del presidente e, anche se nulla è stato ancora deci­so ufficialmente, i partiti di maggioranza sembrano aver trovato l'accordo at­torno alla figura di Gerar­do Giovagnoli. La Com­missione resterà in vigore fino a gennaio 2015 salvo poter essere prorogata con deliberazione del Consi­glio Grande e Generale. Dunque i tre organismi istituzionali che si occu­pano di giustizia, tra cui le due Commissioni d'in­chiesta, faranno capo ad un solo partito. Una stra­nezza soprattutto in un momento in cui i partiti storici sono investiti dal­la questione morale.

d. i.

Page 5: Diritti civili

Mt1tal1ta La Tribuna I abato19luglioZ014

ag1nC' 6

( Ildibatt CONTINUA A GENERARE PRESE DI POSIZIONE L' APERlURA AL RICONOSOMENTO DELLE COPPIE GAY DA PARTE oa CONSIGLIERE Oc ( AROEW ----- - - - - - --· - - - - - - ... ..... ·- - ... . -

"I credenti non possono imporre i propri dogmi come legge dello Stato"

Giovanni G1ardi at acca don Mongiarotti:

"Scarico livore contro gli

omosessuali"

Riceviamo e.JJubblichiamo

N on e ne può più del livore del vo tro edi­

torialista Don Mangiarotti contro i gay. Non c è dub­bio, la chiesa ha diritto di esprimere giudizi u quan -to avviene nella società, il problema però è un altro ed e il problema che tor­menta. il mondo in questo scorcio di secolo: la pre­te a dei credenti cristia -ni, induisti o mussulmani di imporre per legge anche ai non credenti quello che loro credono per fede. Questi credenti possono rivendicare la libertà cli vi­vere econdo i loro prin­cipi, ma non di imporre il Corano o i dogmi della

Chiesa (che c'entrano poco con il Vangelo) come leg­ge dello Stato. I diritti ci -vili non impongono nien -te a nessuno, permetto­no solo a chi voglia vive­re la propria vita seconcli le proprie convinzioni sen -za danneggiare altri. Per i cristiani la questione do­vrebbe essere risolta conil nuovo Vescovo di Roma e la Cei che non parlano più di paradossali valori non negoziabili" Don Gabriele, però, tiene alta la bandiera sbiadita dell'ormai isola­to Mons. Negri e non per­de occasione cli caricare il suo livore verso gli omo­sessuali qualche esperto dovrebbe analizzare que­sto atteggiamento), invece di dedicare il suo impegno per i veramente gravì pro­blemi del mondo (molti dei quali provocato dall'inte -gralismo religioso) che of­fendono il Vangelo la fe­de l'uomo e il suo Crea -tore. Approfitto per pre­cisare che semmai bi ogna distinguere il matrimonio

Santolini: "La legge discrimina i cittadini in base all'orientamento sessuale" Riceviamo e pubblichiamo Luca Sontolini, o Civico 10. non fanno porte di alcuno lobby, se è questo che Don Mongiorotti, nello suo replico al mio breve intervento. intendevo parlando dei "miei interessi" nello scrivere. I miei interessi non sono nep­pure diretti, doto che per il mio orientamento sessuale non sono discrimi­nato davanti olla legge come purtroppo succede ad altri miei condttodi­nì. Il mio interesse nello stimolare il dibattito politico sulle discriminazio­ni di legge che colpiscono oggi uno porte della popolazione sammarine­se o causo del suo orientamento sessuale non è diverso do quello che Don Mong1orotti ha dichiarato di avere, quello del bene comune o tutti i citta­dini. Quello che forse ancoro non è chiaro è che per perseguire il "bene co­mune~. quello che rientro naturalmente negli obblighi di un rappresentante come me. o come Alessandro Cardelli, eletto in Consiglio Gronde e Gene­rale. occorre tutelare i diritti e gli interessi di tutti i nostri concittadini. indi­pendentemente dal colore della pelle, dall'età. dal sesso. dall'orientamen­to politico o sessuale. Per quanto riguarda l'aver utilizzato le pagine di Tri­buna per il mio commento. mi risulto strano ricevere questo critico do chi lo fa giornalmente, anche quando deve rispondere od un ragazzo che cono­sce personalmente essendo stato un suo alunno. Anche io confido di poter avere uno scambio costruttivo di persona. primo o poi.

Luca Sontolini

omosessuale dal diritto di adozione. Il matrimonio riguarda scelte libere indi -vi.duali, l'adozione riguar­da un altro individuo che è soggetto e non oggetto di

diritto. Nessuno ha dirit­ti sul bambino ma semmai 1 'obbligo cli mettersi a di­sposizione dei 11 suoi" di­ritti e bi ogni (alla famiglia ecc.). Questo vale per tut-

te le famiglie anche tradì -zionali o naturali che non hanno diritti ma doveri verso i bambini e figli.

Giovanni Giordi ------- -

Page 6: Diritti civili

La Tribuna I Lunedl 21luglio2014 .. •™ c:we= -I .'1nfprvpnfn~- _ _ _ ___ _ m • • m .. ,.

( " ( REUO SIA MEGLIO DARE RAGIONI CHE ESPRIMERE RABBIOSA INSOFFERENZA'' -----.. ~·····-···--·-·····-····-·· ...... - -··-···-··,.········ .. ·-···-.-- -·-··-.. - .. -··-·----·····-··-·· .... -............ ___ _ ,.., .......... ······- ·- ---··· ··········-······· ...... -·-----··-············ .. ········-········ ... ---

Ospedale psichiatrico per chi dissente "Uno coso chiedo

al buon Giardi: credo che sia finita da tempo l'epoca dei Gulag staliniani

e dei lager nazisti. Dove si

«curavano» nelle cliniche per malati

di mente coloro che pensavano

diversamente dal potere costituito"

segue dalla prima

Libero ciascuno di pensare quello che

vuole, di fare dire a Papa e Cei quello che gli garba (salvo poi essere smen­tito come Scalfari dal ­la Sala Stampa vatica ­na), di esprimere il pro­prio livore per il Vesco­vo Mons. Negri e soprat­tutto di pensare che «i dogmi della Chiesa (che c'entrano poco con il Vangelo)» vogliono im­porre una concezione della fede a chi non cre­de. Sono le sue convin­zioni, ma per favore non le appioppi ad altri. Cre­do di avere dato ragio­ne di quello che penso non basandomi su argo ­mentazioni di fede ma di buon senso, nella tradi­zione della cultura e del­la storia sammarinese. Però una cosa chiedo al buon Giardi: credo che sia finita da tempo l'epo­ca dei Gulag staliniani e dei lager nazisti. Dove si «curavano» nelle clini -che psichiatriche colo­ro che pensavano diver­samente dal potere co­stituito. Penso diversa­mente da Giardi ma non ho bisogno di «qualche esperto [che] dovreb­be analizzare questo at­teggiamento». Gli ricor­do quello che capit ava in Russia qualche anno

fa, e per quanto lui possa essere nostalgico di ta -le periodo non vorrei che tornasse più: « La pri ­ma volta che fu da -to un giudizio pub­blico s ulla condizio­ne mentale degli op­pos itori del comuni -s mo fu per opera del capo dello stato, Nild­taKrushev proponen­do sul giornale "Pra -vda" il 24maggio1959 la seguente idea: Il de­litto è una deviazione dalla norme di compor­tamento accettate nella società, spesso causato da una disfunzione psi­clùca dell 'Uomo. Posso­no esserci delle malat -tie, dei disturbi menta -li in una società corno -nista, tra persone isola­te? Chiaramente sl. Se così è, allora ci posso­no essere dei difetti che sono caratteristici delle persone con una psiche anormale ... A loro, che su simili "basi" potreb­bero iniziare ad esortare alla lotta contro il comu­nismo, si può dire che ci sono anche adesso per­sone che lottano con­tro il comunismo[ ... ] ma queste persone, a quan­to pare, chiaramente non si trovano in uno stato mentale normale». In uno stato democrati­co le idee si confronta-

no, le posizioni si veri­ficano, ma non è buona cosa reprimere con mi -nacce coloro che dissen -tono. Anche se non è au­tentica di Voltaire, cre­do che sia bene fare no­stra questa affermazio­ne: «Non condivido af­fatto quello che tu pensi, ma darei la vita perché tu abbia la libertà di espri­merti». Forse «non se ne può più del livore del vostro

'

ci parli, ci dica com'è il suo cammino, come ha fatto con i profeti. Questa gente non aveva ascoltato i profeti e non ascol tava Gesù. E' qual­cosa di più che una sero -plice testardaggine. No, è di più: è l'idolatria del proprio pensiero. 'lo la penso così, questo de­ve essere cosl e niente di più'. Questa gente ave­va un pensiero unico e volevano imporre que-

sto pensie­ro al popo­

editoria -lista Don Mangia­rotti con­tro i Gay». O forse non se ne può più dico­loro che al dibattito libero pre­feriscono il

Nel secolo scorso abbiamo visto tutti noi

lo di Dio, per que -sto Gesù Li rimprove­ra: 'Voi ca­ricate sul-1 e spal­le del po­polo tanti

le dittature del pensiero unico

consenso del politically correct, facendo tacere le voci discordi. Chissà perché con tutte le loro citazioni del Papa Fran­cesco, anzi, del «Ve ­scovo di Roma» , hanno proprio scordato quel -la sul «pensiero unico»? Qualche giorno fa , in Santa Marta , cosi ba detto il Papa: «E' un pens iero chiuso che non è aperto al dialo ­go, alla possibilità che ci sia un'altra cosa, al­la possibilità che Dio

comanda­menti e voi non li tocca­te con un clito' [ ... ] Il se­colo scorso abbiamo vi­sto tutti noi le clittature del pensiero unico, che hanno finito per ucci­dere tanta gente, ma nel momento in cui loro si sent ivano padroni non si poteva pensare altri­menti. Si pensa così[ ... ] Oggi si deve pensare co­sì e se tu non pensi così, non sei moderno, non sei aperto o peggio. Tante volte dicono alcuni go­vernanti: 'Ma, io chiedo

un aiuto, un aiuto finan­ziario per questo: 'Ma se tu vuoi questo aiuto, de ­vi pensare così e devi fare questa legge, quell'altra, quell'altra .. .' Anche oggi c'è la dittatura del pen­siero unico e questa dit -tatura è la stessa di que­sta gente: prende le pie­tre per lapidare la libertà dei popoli, la libertà del­la gente, la libertà del­le coscienze, il rappor ­t o della gente con Dio. Ed oggi Gesù è crocifis­so un'altra volta». Credo allora che sia me­glio dare ragioni che esprimere rabbiosa in -sofferenza. P.S.: Oggi ho letto la terribile notizia che a Mosul i cristiani sono stati cacciati dal pae­se e le loro case con -fiscate coll' infaman­te scritta (per gli in­tegralis ti is lamici) dJ una N sulle loro por­te, una N che ricorda il nome di «NazarenJ» dato ai cristiani. Pro­v iamo a chiedere ri ­spetto per tutU, Uber ­tà di fede, e o ffrJamo anche un aiuto con -creto a chi soffre cosi duramente. Per conto mio metterò una tale «N» sulla mia casa!

Don Gabriele Mongiorotti

Page 7: Diritti civili

8 Il Il Il Il ;.ii Il Il Il .;n! I Pogino O

I .R.,i~()l1()~~~'.~~()~()!?.Pi~.~;r .. ~°.f.1EN1cg(j~~~E~.o.N.1 .. ~.1 .. 1~.s.ER1s.c..~ .. ~.~~.~1.8..~1::i:l!? .. s.C.~!~N.A!.? .. 0A CA.~".~~L1 .. E. C.~1.!1.C..A. ... °..o.~ .. t::f.~~GIARom ............................................................

''Il rifiuto della cosiddetta ''famiglia omosessuale'' è un atto di inciviltà''

Dal parroco "un attacco

all'autonomia del laicato cattolico"

Riceyiamo e pubblichiamo.

H o dato questo titolo al mio intervento di oggi

per fare almeno pari, con il titolo diametralmente op­posto di un pezzo di Don Mangiarotti, pubblicato qualche giorno fa su que­sto giornale. Il suo titolo, per fare una prima battu­ta, potrebbe essere multa­to per pubblicità inganne­vole. Verso i prodotti cri­stiani. Entro nel dibattito che si è aperto su questa presa di posizione sulla 11questio­ne omosessuale'~ Non vor­rei alimentare la polemi­ca. Almeno questa è la mia intenzione. Ma di fronte ad un titolo cosi scioccan­te è difficile non schierarsi contro. Vorrei poi chiarire che il mio netto dissenso deriva dalle mie convin­zioni di credente1 per una maggior chiarezza sui va -lori evangelici più sentiti, nei quali credo e sui quali cerco di giocare la mia vi­ta personale e sociale. An­che se don Mangiarotti mi ha elegantemente manda­to a dire, citandomi anche nell'articolo in questio­ne, che le mie posizioni in materia di fede sono fuo­ri dall'ortodossia cattoli­ca. Candidandomi al pros­simo rogo. Ma su questa faccenda personale torne­rò alla fine dell'articolo. Prima di dare ragione del mio pensiero1 mi dichia­ro in pieno accordo con quello dall'amico Giovan­ni Giardi, anche se espres­so con parole e sensibili­tà diverse. Giovanni non è un pericoloso comuni­sta, mangiapreti ecc. E' una risorsa per la comuni­tà cristiana sammarinese. Persona rispettabile, per-

ché uomo di fede e di ope­re. La sua schietta sinceri­tà lo dovrebbe rendere più credibile di tanti avvocati e parolai difensori dell'or­todossia. Sono amareggia -to perché, di fronte ai tan­ti attacchi della Curia con­tro la sua persona, non ho mai visto un gesto di so­lidarietà da parte dei cri- . stiani delle parrocchie. Torno al merito della que­stione e in particola­re, sull'accanimento mo­ralistico che c'è nel mon­do cattolico (non tutto), di avversione alla galas­sia omosessuale e ad ogni intervento sulle unioni di persone dello stesso ses­so. Accanimento che non capisco. Non trattandosi nemmeno di aspetti eti­camente sensibili1 come l'aborto1 la manipolazio­ne genetica, ecc. Ma di una semplice normalizzazione giuridica e morale di alcu­ni cittadini, che rivendica­no dei diritti, senza ledere quelli di nessun altro. Tre sono i motivi del mio dissenso. Alcune mie espressioni, che qui scri­vo, le ho prese da teologi, sacerdoti e qualche vesco­vo. Che naturalmente non sono così allineati al "pen­siero unico" di Mangiarot­ti e altri. 1. Le posizioni più rigi­de della gerarchia nei con -fronti dei gay, rappresenta­no oggettivamente un at­tacco alla laicità dello Sta­to. Non stiamo disquisen­do su questioni teologiche o sul peccato di omoses­sualità. Ma più laicamen -te, per trovare soluzio­ni laiche a problemi della società, e nel caso speci­fico, per togliere ogni for­ma di discriminazione fra i cittadini. Per dare loro for­me di protezione di fron­te ad attacchi verbali e fisi­ci o sociali. Come- notizia dei giornali di pochi gior­ni fa- avrebbe fatto quella suora, certo religiosissima, preside di un Istituto sco-

lastico parificato. Che non ha rinnovato il contratto ad una insegnante, non per­ché incompetente e soma -ra, ma perché si è dichia­rata lesbica. Chi è contra­rio alla famiglia omoses­suale- ragiona così anche don Mangiarotti nell'arti­colo incriminato- all'ini­zio porta motivazioni ba­sate sul ragionamento co­mune: è negata dal dirit­to naturale, è contraria alla costituzione1 è un perico­lo per la famiglia eteroses­suale, non la vuole la psi­cologia (riferita alla even­tuale adottabilità da par­te di coppie gay),distrugge la società, ecc. Motivazio­ni legittime,perché poste su un piano di opinabili­tà, di parità con quelli che non la pensano allo stes­so modo. Poi all'improv­viso vengono cambiate le carte in tavola. (Continua al punto 2). 2. Il consigliere cattolico Alessandro Cardelli, gior­ni fa, si è azzardato a ipo­tizzare piccole aperture in materia di leggi sulle cop­pie omosessuali. Il prof. Mangiarotti, rimprove­ra l'ex scolaro. Tira fuori il cartellino giallo, tenendo nel taschino anche quel­lo rosso. E qui avviene il cambio delle carte in tavo­la: dal "principio di ragio­ne" si passa al lfprincipio di autorità". Il buon con­sigliere della Repubblica, cattolico, è stato subito ri­chiamato ali' obbedienza della Chiesa! Oggettiva­mente questo richiamo co­stituisce un attacco all1au­tonomia del laicato catto­lico nel campo della città terrena (la polis). Autono­mia che il Concilio gli ave­va riconosciuto e non co­me una delega provviso­ria ma come un dovere di stato. La Dottrina socia­le della Chiesa, che Man­giarotti invoca, non con­tiene un ricettario di solu­zioni già pronte1 (specie di fronte ai nuovi grandi pro-

blemi). La negoziabilità dei valori, il loro grado mas­simo raggiungibile in una società multietnica e mul­tietica con gli strumen­ti democratici (es. la leg­ge), sono competenza del­la coscienza responsabi­le dei cattolici impegnati in politica. 3. Infine le posizioni ol­tranziste sulle unioni omo­sessuali sono un oggetti­vo attacco alla qualifi­ca di "cattolico'~ Ho let­to in questi giorni un buf­fo articolo di un Parroco, che scrive liberamente sui giornali (non è ancora sta­to castigato). Il prete si di­chiarava molto triste per­ché: 11 0ggi la parola "cat­tolico" sta per "conserva­tore11, 11integralista11, t1tra­dizionalista'! E aggiunge­va: 11 io non mi sento, pur essendo prete, un catto­lico". Lo diceva special­mente per le posizioni anti Gay. Chiudo l'intervento, chiedendo scusa di que­sto riferimento persona­le. Don Gabriele, hai fat­to dell'ironia sulla mia li-

bertà di opinione, come credente. Dicendo che la mia fede non si può ba­sare sull' "autocertifica­zione" ma sull'obbedien­za alla Chiesa. Ti assicuro che sono orgoglioso del­la mia autocertificazione. Che mi spinge ogni giorno a rimettere in discussio­ne quello che sono, quel­lo che penso e quello che faccio. Il criterio definitivo delle mie scelte non sarà mai l'obbedienza ma la co­scienza. Mi conforta una frase che ho incorniciato nel mio studio: "Al di so­pra del Papa, come espres­sione della pretesa vinco­lante dell'autorità eccle­siastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell'autorità ec­clesiastica'! Teologo Jose­ph Ratzinger( futuro Papa Benedetto). E questo vale anche per il buon consigliere Cardelli.

Domenico Gasperoni

Chi sei tu per giudicare? Don Mangiarotti guardi meglio la storia

Riceviamo e pubblichiamo Per carità.ho speso tutta la mia vita contro ogni emarginazione, ma se don Mangiarotti è riuscito a

. leggere il mio interve.nto come dice nella replica di ieri, forse è H caso di dare retto a qualche persona saggio che mi dice "lascialo perdere". Coso c'entro il riferimento a Hitler e ai Gulag? Se guardava me­glio la storia, allora, quelli come lui.con l'inquisi­zione verso i dis.sidenti (e anche i gay) hanno fatto stragi di fronte o cui Hitler e Stalin impallidiscono. Volevo solo che qualcuno mi aiutasse a capire per­ché una persona, un prete, che pretende di inse­gnare agli altri, posso scrivere 9 orticoli su 10 con­tro I gay, In dissenso con il Papa e la Cei. E la fratel­lanza? _L'amore cristiano? La carità? Se non riesce a

·veci.ere che i problemi de li'. uomo e del .mondo sono ben altri, allora. non ci sono nemmeno speranze di dlolog() (che peraltro f)o tentato inutilmente anche attraverso lo mediazione di mio moglie ai tempi In cui M.ons. Negri mi perseguitava, rlcordate?).Quindi sarà meglio smet.tere. Non credo mer.iti continua­re çon un.o così una pole.mica che nOn-·volevo, salvo che non.mi .tiri per I capelli, naturalmente.

· Giovanni Giardì

Page 8: Diritti civili

La Tribuna I Giovedl 24 luglio

Att11alità [ ..... 1!1.'.1!~1.'."ento ..... F'~~.5..E6..~.E. .. IL.g1.B.~!:r.l!°. .. 5..~.L..L.E. .. ~~.1q~1 . .a..M..9.5..E.5..5.Y~Ll.: .. ~.°..~ .. t::1.~.~GIAROTil .. R.ISP°.N.°.E .. ~ ~1.a.y~~f.Jl .. ~.1~~01: "NoN .H..°. PRDB.LE..~1 .. M.E.NTAU''

Benvenuti nell'antica terra della libert~ 'Tamore alla ra gioconda ma oltre na- tare che io desidero «di-

Migliorano le condizioni verità - "La verità tura misera e dolorosa. È fendere» i principi del-

vi farà liberi" - è ben comprensibile che il la Chiesa Cattolica. Ed è dei due motociclisti suo mistero formi l'alfa vero che intendo farlo, e

l'unico autentico e l'omega di tutti i nostri che non riesco a accet-

cammino di discorsi e di tutte le no- tare che ci si dica catto- "Anche se per il momento è ancora prestc stre domande, dia fuo- lici per una propria per- per fare delle valutazioni definitive - affer-

ogni uomo" co e tensione a ogni no- sanale opinione. Il Ca- mano dalla direzione dell'lss - le condizioni d stra parola, urgenza a techismo non c'è co- salute dell'uomo stanno migliorando, anche

ogni nostro problema. me optional, va com- se è doveroso non affrettare i tempi, ma pro-

-- ---- --· Perché appunto in cjuesto preso e accolto. E mi cedere con cautela." La persona in questionE è il motociclista di Faetano di 64 anni - L. D. V s ano da tempo a San caso avviene che quan- pare che sulla famiglia le iniziali -caduto sabato pomeriggio proprie

Marino, e il cartel- to più si scavi nel sotter- abbia idee precise (che a Faetano. Le sue condizioni erano apparsE lo che ogni volta che en- raneo mondo del passa- qui non riporto, avendo- gravi fin da subito. Per qualche giorno i me-tro in Repubblica mi ac- to, [ ... ]tanto più ipri- lo già fatto). E non credo dici dell'Ospedale di Stato di San Marino ave-coglie mi ha sempre col - mordi dell'umano, della che richiamare questo vano deciso di tenerlo in coma farmacologi-pilo. Parla di libertà eri- sua storia, della sua ci- elementare principio di co. Ieri è stato ridotto l'uso dei farmaci. So-corda una storia mille- viltà, si rivelano del tutto coerenza, anche con una lo nei prossimi giorni si conosceranno le rea· naria. In questo modo insondabili e, pur facen- certa insistenza, signifi- li condizioni del paziente. Migliorano anche IE

tocca le corde più pro- do discendere a profon- chi avere problemi men- condizioni di salute dell'altro centauro cadu-

fonde del cuore di ogni dità favolose lo scanda- tali (come sembra allu-to venerdl scorso ad Acquaviva - A. R. le ini-ziali - anche se la prognosi continua ad esse-

uomo e apre al rispetto glia, via via e sempre più dere il buon Giardi). re riservata. e al riconoscimento dei retrocedendo verso abis- Nella antica terra del-tanti che ci hanno pre- si senza fondo»? la libertà ci deve essere ceduto e che con la lo- L'amore a un passato che spazio per un confronto Banda irrompe in azienda rovitae conilloroimpe- ci precede e che ha po- serio e appassionato per gno hanno reso possibi- sto le basi per l'oggi, che chi vuole il bene comu- e ruba la cassaforte le il nostro vivere di oggi. ci ha fatto amare la vita ne. In questa terra nel-Ho amato la storia degli nella storia di un santo, la quale mi trovo benis- Ancora un furto in azienda su Titano. Eranc i uomini, amo il presen- che ci ha fatto amare la simo, e che cerco di ser-te con le sue sfide, non famiglia nella unione di vire col patrimonio del-

quasi le 22 di martedl sera quando una ban· I, da di almeno tre malviventi ha fatto irruzio·

smetto di sperare perché un uomo e di una donna, la mia esperienza, la ra- ne nella Titan Services Spa, azienda distri- I nulla è mai definitiva - che ci ha fatto accoglie- dice «Cattolica», im- butrice di prodotti alimentari con sede in vie I mente compiuto e si può re profughi e perseguita- parata da un santo che Lorenzo Tabellione nella zona industriale d

I sempre ricominciare a ti in quella epoca oscu- ci ha lasciato la libertà Rovereto. I ladri hanno forzato la porta d'in· guardarsi negli occhi. ra delle ideologie tota- «ab utroque», signifi- gresso e rotto una vetrata, lasciando dietrc Nonmihamaifattopau- litarie. ca integralità e apertu- di loro una scio di frammenti. Una volta all'in· ra il confronto, all'unica E l'amore alla verità, ra, come ci ha insegna- terno sono riusciti ad asportare la cassafortE

~ condizione del rispetto condizione autentica di to il grande educatore e a caricarla su di una station wagon con cu

reciproco. Mi ha sempre libertà, che in quel laico Romano Guardini: «La sono poi fuggiti dal confine di Stato di Rove·

confortato quanto il mio affermare di Cristo («La Chiesa è l'intera real-reta. Alcune persone che erano negli stabil Il vicini hanno riferito di aver sentito poco pri·

i maestro nella fede una verità vi farà liberi»») tà veduta, valutata, vis- ma delle 22 dei rumori strani e delle perso· volta ha affermato: «Dio indica l'unico autentico suta, dall'uomo totale. ne che parlavano con accento straniero. An· permette l'umiliazione cammino di ogni uomo. In lei soltanto c'è lato- coro da quantificare esattamente l'entità de i dell'errore del tuo frate!- Verità che significa talità dell'essere; ciò che bottina. d.gi. lo perché tu ti possa cor- ascolto, e non frainten- nell'essere è grande e ciò reggere». dimento, quell'ascolto che è piccolo, la sua pro- il Credo che questo tempo che fa capire che la co- fondità e la sua superfi- "Zoo" di Acquaviva, i'

Il porti con sé una grande scienza è il supremo cri- cie, la nobiltà e l'insuf-sfida, è il compito che già terio dell'agire e del pen- ficienza, la miseria e la interviene la Gendarmeria i Papa Giovanni Paolo II sare, una coscienza che forza, lo straordinario e

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ci lanciava col suo «Due si misura costantemen- il quotidiano, l'armonia Continua a far parlare lo "zoo" di Acquavi·

li in altum». «Chi è l'uo- te con la verità e che è e la disarmonia. Tutti i va. Ieri infatti nel condominio dove il ragaz· mo che di lui ti ricordi?» certamente più dell'opi- beni nella loro gradua- zo quindicenne e la madre tengono una ven· E allora come non ricor- nione indotta dal «pen- toria, conosciuti, affer- tina di animali di diverse specie, tra cui duE Il dare queste belle parole siero unico». E franca- mati, valutati, vissu- pitoni, è dovuta intervenire la Gendarmeria

11 di Thomas Mann: «Pro- mente mi stupisce il ri- ti. E non dal punto di vi- Ad allertare i militari sono stati alcuni vici·

11 fondo è il pozzo del pas- chiamo insistente a Papa sta di una individualità ni di casa dopo aver avuto un diverbio con le

sato, non dovremmo dir- Francesco e alla CEI co- parziale, ma dell'umano madre. Sembra siano volate anche delle mi·

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nacce. Di certo i condomini dei padroni dell• lo insondabile? Inson- me coloro che dovrebbe- integrale. La totalità del bestie stanno continuando a denunciare chE dabile, e forse allora più ro in qualche modo cor- reale, vissuta e dominata la situazione è anomala. Solo pochi giorni le 11

che mai quando si parla reggere le mie posizioni. dalla totalità dell'uma- l'Apas aveva chiesto nuovi controlli da par· 1' 11

del passato dell'uomo: di Perché a me non è data no: ecco, vista da questo te dei veterinari dell'lss minacciando di rivai· 11 •I