Direttive Ministeriali, flussi di comunicazione notifica al Ministero … · 2015-04-07 ·...
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Direttive Ministeriali,
flussi di comunicazione
notifica al Ministero della Salute
Maria Grazia Pompa – Loredana Vellucci
Direzione Generale della prevenzione
Convegno
“Il Regolamento Sanitario Internazionale (R.S.I.)dell’OMS
e le Ricadute Operative sulle Regioni e sulle ASL” Firenze, 26 marzo 2015
I primi dati storici riguardanti l’epidemiologia delle malattie
infettive si riferiscono al numero di decessi dovuti ad epidemie.
Es.: ◄ XIV secolo PESTE IN EUROPA
25 milioni di morti su una popolazione totale
di 100 milioni
◄ 1520 AZTECHI
metà della popolazione deceduta per vaiolo
METODOLOGIA EPIDEMIOLOGICA APPLICATA
ALLE MALATTIE INFETTIVE
◄ 1918-21 RUSSIA
2.5 milioni di decessi per tifo
◄ 1919 MONDO
20 milioni di morti per influenza
notifica
LA PREVENZIONE «DIRETTA»
notifica
accertamento diagnostico
inchiesta epidemiologica
misure contumaciali (isolamento)
trattamento dei contatti
disinfezione e disinfestazione
accertamento di laboratorio
Necessario per individuare l’agente
eziologico di una malattia infettiva al fine di
effettuare un trattamento terapeutico e per
programmare misure profilattiche adeguate
presenza dell’agente patogeno nell’organismo
reazione immunitaria dell’organismo nei confronti
dell’agente patogeno
evidenziando
individuare la sorgente e i veicoli di infezione
identificare altri casi collegati alla segnalazione
identificare tempestivamente i conviventi e contatti
definire la popolazione esposta a rischio allo scopo di
guidare le misure di sorveglianza e prevenzione da attuare
INCHIESTA EPIDEMIOLOGICA
Misure nei confronti dei malati
Isolamento domiciliare: allontanamento del paziente da tutte le comunità estranee allo stretto ambito familiare.
Isolamento: separazione, per il periodo di contagiosità, delle persone infette dagli atri in ambiente e condizioni tali da prevenire o limitare la trasmissione diretta o indiretta dell'agente infettivo.
Isolamento ospedaliero: si applica in caso di agenti altamente infettivi o molto virulenti che possono essere trasmessi pervia aerea o per contatto diretto.
CONTATTI
Contatti (in senso lato): persona (o animale) che in seguito a vicinanza con una persona (o un animale) infetti, abbia avuto la possibilità di acquisire l'infezione. Contatti stretti: soggetti che frequentano "regolarmente" (quotidianamente) il domicilio del pazienti o vi convivano, partner sessuali, compagni di banco, colleghi di lavoro che condividano la stessa stanza, operatori sanitari esposti.
CONTUMACIA E SORVEGLIANZA SANITARIA
Quarantena (o contumacia): isolamento o restrizione dei movimenti, per la durata del periodo di incubazione, di contatti sani di un soggetto malato. Sorveglianza sanitaria: obbligo di sottoporsi a controlli da parte dell'Autorità sanitaria, senza restrizione dei movimenti, per un periodo di tempo pari a quello massimo di incubazione della malattia.
Surveillance is essential to understanding the epidemiology of infectious diseases Surveillance of health and disease includes: ongoing data collection, analysis to convert this data into statistics, interpretation of this analysis to produce information and dissemination of this information to those who can take appropriate action. This permits them to take action by planning and implementing more effective, evidence-based public health policies and strategies relevant to the prevention and control of communicable disease in crisis situations as well as in the long term.
1854: John Snow traced the source of a deadly outbreak of cholera to a water
pump on the city of London's Broad Street.
Indicator-based surveillance: considered the backbone of the surveillance system, it consists of gathering data from health settings, e.g. primary healthcare, hospitals and laboratories, and channelling them from local, regional to national and international levels. Data collection is based on standard case definitions for diseases, enabling thus high quality of data. In addition, accurate and timely reporting is vital to allow a realistic characterisation of an outbreak/epidemic. This type of data gathering is proven to be very effective in monitoring threats related to known risks.
Event-based surveillance: represents a method that uses modern technologies to scan media and internet to detect information that may lead to recognition of emerging threats. It uses unstructured data that needs to be carefully studied and verified, but it cannot lead to indicators. This method is used to detect emerging or new threats.
Surveillance data provides evidence for effective public health response
Epidemic intelligence
Early detection comprises six elements: • Screening news, official reports or notes and rumours relevant from a European
perspective in order to distinguish the meaningful information signals by applying specified criteria.
• Filtering the events to identify potential public health events of European interest. • Validating the events that originate from unofficial sources, by cross-checking with
official and/or reliable media sources to ensure that the event detected is real and fully understood.
• A validated event will then be analysed to capture the full information available about the event, including epidemiological data, facts related to exposures and contextual information.
• Based on the analysis, an assessment is made to estimate the risk associated with the event.
• Finally, communication and documentation of the identified threats are an integral part of the epidemic intelligence, throughout the five steps above.
- Testo unico delle leggi sanitarie, approvato con il regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, e successive integrazioni e modifiche;
- decreto ministeriale 5 luglio 1975 concernente l'elenco delle malattie infettive sottoposte a denuncia obbligatoria;
- decreto ministeriale 28 novembre 1986 recante “Inserimento nell'elenco delle malattie infettive e diffusive sottoposte a notifica obbligatoria, dell'AIDS (SIDA), della rosolia congenita, del tetano neonatale e delle forme di epatite distinte in base alla loro etiologia”
- decreto ministeriale 15 dicembre 1990 “Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 8 gennaio 1991, n. 6 e successive integrazioni;
- decreto ministeriale 21 dicembre 2001 concernente la sorveglianza obbligatoria della malattia di Creutzfeldt-Jakob;
- decreto ministeriale 14 ottobre 2004, concernente la Notifica obbligatoria della sindrome/infezione da rosolia congenita
un po’ di storia italiana…….
Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”
in particolare, l’articolo 94 comma 1 lettera b);
("dato personale", qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale)
… nel frattempo viene emanato
- decisione n. 2119/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 settembre 1998 che istituisce una rete di sorveglianza epidemiologica e di controllo delle malattie trasmissibili nella Comunità;
- decisione n. 2002/253/CE della Commissione del 19 marzo 2002 che stabilisce la definizione dei casi ai fini della dichiarazione delle malattie trasmissibili alla rete di sorveglianza comunitaria;
- decisione n. 2009/312/CE della Commissione del 2 aprile 2009 che modifica la decisione 2000/96/CE per quanto riguarda le reti di sorveglianza dedicate per le malattie trasmissibili;
- decisione di esecuzione n. 2012/506/UE della Commissione dell’8 agosto 2012, recante modifica della decisione 2002/253/CE che stabilisce la definizione dei casi ai fini della dichiarazione delle malattie trasmissibili alla rete di sorveglianza comunitaria istituita ai sensi della decisione n.2119/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio;
- decisione n. 1082/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2013.
…e ricordiamoci che siamo Europa
- regolamento n. 851/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004 istituisce il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (European Center for Diseases Prevention and Control – ECDC);
- Regolamento Sanitario Internazionale 2005, in vigore dal 15 giugno 2007, che ha posto le nuove esigenze di sanità pubblica in ambito transfrontaliero;
…e nel mondo
…e inoltre
• Dati più rilevanti e affidabili a livello europeo
• Migliore comparabilità tra Paesi
• Dati degli altri Paesi più facilmente accessibili
• Rinforzo delle capacità di sorveglianza a livello nazionale
• Semplificazione delle procedure (WHO)
Quali i vantaggi di una sorveglianza a livello europeo?
Ministero della Salute – D.G. Prevenzione - Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
Cosa succede ai dati raccolti a livello di ASL?
Regione • Diffusione locale dei
dati
Ministero Salute • Diffusione dei dati a
livello Nazionale
ECDC OMS Sistemi di allerta
• Diffusione dei dati a livello internazionale
Il sistema Europeo di segnalazione delle malattie
infettive
• Stati Membri
• ECDC
• DG SANCO (Direzione Generale Salute & Consumatori)
• WHO EURO
• …
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Gli attori
Stoccolma
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European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC)
• Nata nel 2005 è una agenzia per affrontare il problema delle malattie infettive identificando, valutando, e comunicando le minacce alla salute pubblica umana.
• L’ECDC lavora con gli stati membri (MS) ed esperti • Raccoglie, elabora e dissemina dati scientifici rilevanti • Fornisce opinione scientifica e tecnica agli MS e fornisce
assistenza tecnica incluso attività di training
• Fornisce informazioni alla Commissione, i MS e le altre Agenzie Europee competenti in salute pubblica
• Coordina I network europei in questo settore e opera network specifici di sorveglianza
• Promuove e facilita lo sviluppo e le implementazioni di azioni di scambio di informazioni e produzione di evidenze.
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Compiti dell’ECDC
• Austria
• Belgio
• Bulgaria
• Cipro
• Repubblica Ceca
• Danimarca
• Estonia
• Finlandia
• Francia
• Germania
• Grecia
• Ungheria
• Irlanda
• Italia
• Lettonia
• Lituania
• Lussemburgo
• Malta
• Paesi Bassi
• Polonia
• Portogallo
• Romania
• Slovacchia
• Slovenia
• Spagna
• Svezia
• Regno Unito
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Gli Stati Membri
Osservatori
• Islanda
• Liechtenstein
• Norvegia
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Gli Stati Membri
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Aree di competenza dell’ECDC
• Sorveglianza
• Programmi specifici per Malattie
• Epidemic intelligence
• Cooperazione Microbiologica
• Supporto scientifico
• Risposta alle minacce alla salute pubblica
• Formazione e addestramento
• Promozione e comunicazione
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Produzione dell’ECDC • Rapporti di sorveglianza (es. Tubercolosi, influenza, HIV/AIDS, rapporto
annuale malattie infettive)
• Linee guida/ Raccolta di evidenze (es. RAGIDA per quantificare il rischio di trasmissione durante viaggi di aeromobili, uso di antivirali durante pandemia etc)
• Supporto tecnico per le Definizioni di caso
• Rapporti tecnici (es. Epatite B e C nei paesi limitrofi all’Europa, valutazione del rischio per Q fever, Funzioni indispensabili per i laboratori di riferimento etc )
• Materiale per la comunicazione su temi di salute (es. malattie trasmesse da zecche, influenza, chikungunya )
• Valutazione del rischio (es. chikungunya)
• Eurosurveillance
• Report di progetti finanziati (es. VENICE)
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Produzione report dell’ECDC
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TESSy: la raccolta di dati di sorveglianza Europea La piattaforma dell’ECDC che raccoglie i dati inviati dai singoli Stati Membri
• Accesso secondo livelli gerarchici
• Invio dei dati a cadenze prestabilite (per ora in genere annuale) secondo un formato prestabilito ma in continua evoluzione per ogni patologia
• Dati anonimi su tutte le malattie infettive in lista
• Il sistema ha una altra tracciabilità e permetterà in futuro anche di consultare la base di dati.
• Permette un controllo formale dei dati subito dopo il caricamento
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Questions for the Working Group
1. Who is our target audience? Should it be widened?
Quali sono i lettori che vogliamo raggiungere? Dovrebbero essere ampliati [rispetto a quelli a cui ci rivolgiamo ora]?
Some possibilities: local/regional public health specialists, infectiologist, Medical Doctors, General public (in some occasions)
2. How may our identified target audience use the EU surveillance data?
In che modo i lettori da voi identificati potrebbero usare i dati di sorveglianza europei?
Scientific update, awareness of the up to date situation
3. What is the feasibility of the improvements identified from the above discussion?
Quale è la fattibilità dei miglioramenti identificati nella discussione?
Translations of some of the ECDC outputs in MS languages: quite expensive, but the only solution in some cases. We should choose wisely
According to me the tables in the reports (for example the Annual Epidemiological Report) should be downloadable in some ready to use formats. For example Comma delimited text files. The website should state clearly how and when is possible to use the data and the right attribution formula
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Non tutto è pubblico sin dall’inizio!
Ogni allerta va valutata e validata
Una volta identificato il rischio bisogna trovare una risposta adeguata senza causare allarmismi
Gli organi competenti devono essere in grado di informare ed essere informati con un adeguato grado di riservatezza.
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Sistema di allerta h24/7gg della CE
•Istituito nel 2002
•Costituito per affrontare minacce legate a malattie infettive
•Reciproca informazione tra gli Stati Membri e la Commissione su eventi potenzialmente in
grado di influenzare la sanità pubblica a livello comunitario (Decisioni 2119/98/CE e
2000/57/CE)
•Notifica di focolai epidemici o casi singoli di particolare rilevanza
•Scambio di informazioni e discussione sul coordinamento delle misure di sanità pubblica
•Attualmente gestito dal ECDC
•Strettamente associato con le informazioni da e per l’OMS e gli altri contraenti previste dal
Regolamento Sanitario Internazionale 2005
•Decisione N. 1082/2013/UE del 22 ottobre 2013 relativa alle gravi minacce per la salute
a carattere transfrontaliero e che abroga la decisione n. 2119/98/CE (GUCE L 293 del
05/11/2013)
E W R S Early Warning and Response System
dell’Unione Europea
Target di riferimento: componenti del Comitato Sicurezza Sanitaria (HSC)
Autorità di sanità pubblica degli Stati membri
EWRS – Pagina di accesso
adattamento a Decisione 1082/2013/UE del 22 ottobre 2013
(gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero)
Direzione Generale della Prevenzione – Ufficio III
Semplificazione dello schermo
Inclusione di nuovi settori
Inserimento nuove minacce
Per la compliance con la Decisione
1082/2013:
• Implementazione di nuovi formati entro
la fine dell’anno;
• Ulteriori requisiti - implementazione
differita
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Sistema di allerta WHO EURO
Necessità di sistemi nazionali ed
internazionali che sappiano
riconoscere, comunicare e reagire
rapidamente a minacce spesso e, per
molti versi, sconosciute
Emergenze di sanità pubblica di rilevanza
nazionale ed internazionale
D.G. Prevenzione Sanitaria – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
l’elemento cardine è la
SORVEGLIANZA IN AMBITO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE
E LA COMUNICAZIONE RAPIDA E TEMPESTIVA, AL SOLO SOSPETTO, DI
EVENTI INATTESI
Piano di emergenza nazionale del settore sanitario
la pianificazione della risposta ad attacchi di tipo biologico
si basa essenzialmente sull’implementazione di tutte le misure che,
routinariamente,vengono adottate per la prevenzione delle malattie
trasmissibili
Pianificazione della risposta a minacce biologiche
D.G. Prevenzione Sanitaria – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
Potenziali generatori e fruitori dei dati di
sorveglianza • Autorità Sanitarie:
– Locali
– Regionali
– Nazionali
– Internazionali
• Governi/Politici
• Formatori sanitari
• Pubblico
Sorveglianza in sanità pubblica
CHI?
D.G. Prevenzione Sanitaria – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
Sorveglianza in sanità pubblica
COME?
Sorveglianza basata
su indicatori
Epidemic
intelligence
Preparazione e risposta
Notifica obbligatoria
(TULS; DM
15/12/1990)
Sistemi di
sorveglianza
dedicati
Network di laboratori
Sorveglianza
basata su eventi
Sorveglianza
sindromica
D.G. Prevenzione Sanitaria – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
Gestione delle Emergenze
Collaborazione Internazionale Elementi chiave
Sorveglianza
– Notifica tempestiva all’OMS ai sensi del RSI
– Uso di altre forme di informazioni (es. GPHIN, HEDIS, Medysis)
Dichiarazione di Emergenza di sanità pubblica di R.I. (PHEIC)
– Coinvolgimento dello Stato colpito, OMS, Comitato di Emergenza
Valutazione/Implementazione delle misure di controllo
– Possibile coinvolgimento del GOARN
Misure nei Punti di ingresso
– Screening (ingresso/Uscita)
– Documentazioni sanitarie
– Esami medici/Quarantena
– Misure aggiuntive
D.G. Prevenzione Sanitaria – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
determinare rapidamente le misure di controllo richieste per evitare una diffusione
nazionale e internazionale.
fornire supporto tramite personale specializzato, analisi di laboratorio di campioni,
e assistenza logistica ;
fornire assistenza sul posto, quando richiesta per completare le indagini locali;
fornire un collegamento operativo diretto con funzionari di sanità pubblica con
esperienza e altri ufficiali per approvare rapidamente e implementare misure di
controllo e contenimento;
fornire un legame diretto con altri ministeri competenti;
fornire, tramite il più efficiente mezzo di comunicazione disponibile, collegamenti
con ospedali, cliniche, aeroporti, porti, attraversamenti terrestri, laboratori e altre
aree operative chiave per la diffusione di informazioni e raccomandazioni ricevute
dall'OMS relativamente agli eventi nel territorio dello Stato Parte e nei territori di
altri Stati Parti;
istituire, porre in atto e mantenere un piano nazionale di risposta ad emergenze
sanitarie, includendo la creazione di gruppi multidisciplinari/multisettoriali con il
compito di rispondere ad eventi che possano costituire un'emergenza di sanità
pubblica di rilevanza internazionale; e FORNIRE QUANTO DETTO IN PRECEDENZA 24 ORE SU 24.
Regolamento Sanitario Internazionale 2005
Allegato 1: capacità essenziali di sorveglianza e risposta
Livello NAZIONALE – Capacità di risposta
D.G. Prevenzione Sanitaria – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
Risposta alle emergenze di sanità pubblica
Funzioni ed elementi chiave delle capacità
essenziali minime
Risorse umane
Attrezzature, strutture, logistica e scorte di materiali
Infrastrutture
Trasporti
Linee guida e SOP
D.G. Prevenzione Sanitaria – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
Imprevedibilità dei tempi e dei modi
Tipologia di attacco “coperta”
Difficoltà diagnostiche differenziali nei confronti di eventi naturali consueti
La pianificazione deve partire da presupposti concreti:
impossibilità di conseguire rischio zero per l’intera popolazione
necessità di privilegiare tutte le iniziative di riduzione del danno, per limitare
l’estendersi del problema
evitare l’insorgenza di infezioni secondarie
Pianificazione della risposta a minacce biologiche
Piano di emergenza nazionale del settore sanitario
D.G. Prevenzione Sanitaria – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
La capacità di risposta sanitaria ad impiego deliberato di aggressivi biologici o di
emergenza/riemergenza di questi, si impernia su:
Coordinamento e attivazione delle procedure centrali: comunicazioni e contatti continuativi con referenti regionali e internazionali, tesi a
definire e modulare:
Misure Preventive: preparazione della capacità di risposta
Misure di sorveglianza: attivazione delle funzioni individuate ed eventuale
predisposizione di nuove misure in ragione della specificità della minaccia
Misure di soccorso e trattamento: tese al ripristino delle migliori
condizioni di salute dei soggetti colpiti ed alla bonifica degli ambienti e/o materiali
contaminati, nonché al contenimento del rischio residuo
Piano di emergenza nazionale del settore sanitario
Pianificazione della risposta a minacce biologiche
D.G. Prevenzione Sanitaria – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
Supportano il Servizio Sanitario Nazionale:
per la valutazione del rischio
per l’identificazione di aspetti e condizioni di particolare vulnerabilità
e criticità
per l’attività diagnostica non effettuabile in situazioni routinarie
forniscono indicazioni omogenee e standard su problemi con i quali
la maggior parte degli Operatori sanitari italiani non si è mai
confrontata.
Piano di emergenza nazionale del settore sanitario
Individuazione dei Centri di eccellenza nazionali/regionali
Approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione di
dispositivi di prevenzione e prodotti terapeutici.
D.G. Prevenzione Sanitaria – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
Interventi successivi sul Piano Nazionale di emergenza del settore
sanitario
“Risk re-assessment” periodico
Programma di monitoraggio del “risk
management”
Training ed esercitazioni periodiche NON RIDURRE IL LIVELLO DI ATTENZIONE
D.G. Prevenzione Sanitaria – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
Ruolo centrale nella gestione delle emergenze del settore sanitario
Training per attiva collaborazione di supporto per:
“Risk re-assessment” periodico
Programma di monitoraggio del “risk management”
Comunicazione del rischio
Training ed esercitazioni periodiche
D.G. Prevenzione Sanitaria – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
Sistemi di allerta e risposta rapida in ambito
comunitario ed internazionale
EWRS
RAS-BICHAT
RAS-CHEM
HEDIS
GPHIN
GOARN
IHR 2005
Unione
Europea
Comunità
internazionale
Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria – Ufficio III
Missione della Commissione Europea
Trattato di Amsterdam (1997) che emenda il trattato istituivo della Unione
Europea (art. 152)
Assicurare alto livello di protezione della salute nella definizione ed
implementazione delle policy ed attività comunitarie
Decisione 2119/98/EC del Parlamento e del Consiglio che stabilisce un
network per la sorveglianza epidemiologia ed il controllo delle malattie
infettive
Affronta la necessità di azioni coordinate e condivisione di informazioni tra
Stati Membri e Commissione e definiscono il meccanismo di allerta e risposta
rapida
Obiettivi e linee di attività definiti da Programmi di sanità pubblica che
contribuiscono alla capacità UE di prevenire e gestire crisi di sanità
pubblica.
Conclusioni del Consiglio Sanità del 22 febbraio 2007 su prosecuzione ed
estensione del mandato dell’ Health Security Committee
Preparazione e risposta a minacce per la salute derivanti da attacchi con
agenti biologici e chimici
Preparazione Generica per emergenze sanitarie
Preparazione e risposta per l’Influenza
Sistemi comunitari di allerta e risposta rapida Basi Legali
Crisi Acuta – FASE ALLERTA ROSSO – che può essere gestita
usando le normali procedure operative ovvero ecidere di attivare
l’Health Emergency Operations Facility (HEOF) e la struttura di
gestione delle emergenze della DG SANCO
Sistemi di allerta e risposta comunitari
FASI DI ALLERTA
Eventi di piccole dimensioni - FASE VERDE – Il funzionario in turno
della Health Threats Unit gestisce la risposta come parte dell’ordinario
meccansimo di monitoraggio
Eventi di dimensioni medie e maggiori – FASE ALLERTA GIALLO -
Health Threats Unit gestisce la risposta usando le procedure
operative potenziate
D.G. Prevenzione Sanitaria – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
Rete sistemi di sorveglianza per la sanità
pubblica
• Livello Regionale OMS/ Internazionale
– Analisi e Feedback, sostegno
– Policy, finanziamenti mirati
• Livello Centrale (Nazionale)
– analizza, investiga, conferma, pianifica, finanzia, risponde, feedback
•Livello Intermedio (Regionale)
– analizza, investiga, segnala , risponde, feedback
•Livello periferico
– Individua, interviene, segnala
Tem
po
(g
iorn
i, s
ett
iman
e,
mesi)
D.G. Prevenzione Sanitaria – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
19-23 marzo 2014
Notizie sull’epidemia di Ebola in Guinea attraverso fonti non ufficiali (ProMED Mail ) disseminate attraverso
il SOAR (Servizio Osservazione Analisi dell’Ufficio III della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria sviluppato
nell’ambito dell’Accordo di Collaborazione tra il Ministero e la Croce Rossa Italiana finalizzato al rafforzamento del sistema di
sorveglianza sanitaria e di risposta rapida in applicazione del Nuovo Regolamento Sanitario Internazionale 2005)
Un esempio?
23 marzo 2014
La notizia sull’epidemia di Ebola in Guinea attraverso l’EIS
La storia
Le Direttive Ministeriali sulle Febbri emorragiche Virali
Lettera circolare n.400.2/113.2.74/2808 dell’11 maggio 1995 “Febbri emorragiche virali
(Ebola, Marburg, Lassa) - Linee guida per la prevenzione ed il controllo”
Lettera circolare n. 100/67301/4266 del 23 maggio 1995 “Aggiornamento delle linee
guida per la gestione di soggetti con sospetta febbre emorragica da virus Ebola”
Linee guida specifiche per la gestione di casi sospetti e contatti primari di casi accertati, dal
momento che soggetti provenienti da zone di endemia potrebbero rivolgersi spontaneamente
ad un ospedale, ovvero esservi inviati da un Ufficio quarantenario o da altro ospedale.
1995: comparsa di un focolaio epidemico di febbre emorragica da virus Ebola in
Zaire con coinvolgimento di nostre connazionali
2006: epidemia di Ebola in Angola ed in altri Paesi africani, emergenza di problematiche
relative a richieste di rimpatrio
in collaborazione con l’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri, il Dipartimento della Protezione Civile, Istituto Nazionale
Malattie Infettive - I.R.C.C.S. - “Lazzaro Spallanzani” di Roma, il Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione
della Salute (CNESPS – ISS), la Direzione Generale della Sanità Militare, l’Università la Sapienza II Facoltà di Medicina e
Chirurgia e l’Aeronautica Militare - Comando Logistico Servizio Sanitario, per fornire tra l’altro le procedure da mettere in atto per
la gestione ed il trasposto a bordo di aeromobili di eventuali contatti, casi sospetti o confermati, nel caso in cui si rendesse
necessario il rimpatrio degli stessi.
Lettera Circolare 24349 del 16 ottobre 2006 “Febbri Emorragiche Virali (FEV)
raccomandazioni e indicazioni per il trasporto
TRASPORTO DI PAZIENTE IN
ALTO BIOCONTENIMENTO DALL’ESTERO CON MEZZO AEREO
RICHIESTA
RAPPRESENTANZA DIPLOMATICO CONSOLARE IN LOCO MINISTERO AFFARI ESTERI – UNITA’ DI CRISI
CERTIFICATO MEDICO
ESONERO DI RESPONSABILITA’
CONSENSO AL RICOVERO
PARERE MINISTERO DELLA SALUTE DISPONIBILITA’ POSTO LETTO
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Ufficio Voli di Stato
TRASPORTO DI PAZIENTE IN
ALTO BIOCONTENIMENTO SUL TERRITORIO NAZIONALE
STRUTTURA RICHIEDENTE
DISPONIBILITA’ POSTO LETTO
ALLERTA P.S.
ANALISI MINISTERO DELLA SALUTE
PREFETTURA
SE CON MEZZO AEREO
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Ufficio Voli di Stato
SE VIA TERRA
L’attualità
Le Direttive Ministeriali sulle Febbri emorragiche Virali
Circolare 4 aprile 2014 Malattia da virus Ebola in Africa Occidentale: Misure di sorveglianza ai punti di ingresso
internazionali in Italia: Indicazioni su misure di profilassi e richiamo al documento dell’ottobre
2006 “Febbri Emorragiche Virali (FEV)-Raccomandazioni e indicazioni per il trasporto, nonché
al Decreto interministeriale 23 novembre 2010 con cui sono state definite e approvate le
procedure nazionali per l’evacuazione medica ed il trasporto in alto bio-contenimento di
persone affette, o sospette di essere affette, da malattie infettive altamente contagiose ai fini
del loro ricovero in ospedali italiani dotati delle caratteristiche necessarie. http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=0&codLeg=48863&parte=1%20&serie=
Circolare 8 aprile 2014 Malattia da virus Ebola in Africa Occidentale: Misure di sorveglianza ai punti di ingresso
internazionali in Italia – aggiornamento
Sospensione della concessione della libera pratica via radio alle navi provenienti dai porti dei
Paesi dell’Africa occidentale interessati dall’evento; segnalazione dagli aeromobili di eventuali
casi sospetti di malattie infettive per consentire la messa in atto di misure di sanità pubblica,
incluso il possibile dirottamento dell’aeromobile sugli aeroporti sanitari http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=0&codLeg=48862&parte=1%20&serie=
L’attualità
Le Direttive Ministeriali sulle Febbri emorragiche Virali
Circolare 1° agosto 2014 Malattia da virus Ebola in Africa Occidentale: Aggiornamento - Misure di sorveglianza
Indicazioni per il rafforzamento della sorveglianza sanitaria in corrispondenza dei punti di
ingresso internazionali, così come sul territorio nazionale; capacità di trasporto in alto
biocontenimento, secondo le procedure previste dal decreto interministeriale 23 novembre
2010; indicazioni per diagnosi differenziali nei casi sospetti.
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf;jsessionid=XnvhryUQdcboWw3
TGB9ZFA__.sgc3-prd-sal?anno=0&codLeg=49651&parte=1%20&serie=
Circolare 8 agosto 2014 Malattia da virus Ebola, Africa Occidentale - Aggiornamento 8 agosto 2014 - Misure di profilassi
internazionale – a seguito di Dichiarazione emergenza da parte OMS e delle raccomandazioni
temporanee per azioni di prevenzione e controllo negli Stati in cui è in corso la trasmissione di
virus Ebola negli Stati con casi potenziali o confermati di EVD, in quelli non affetti ma che
condividono con questi confini terrestri e per tutti gli altri Stati. Raccomandazioni per i viaggiatori
da/per aree affette, materiale informativo per viaggiatori, poster da affiggere nei porti/aeroporti
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=0&codLeg=49675&parte=1
%20&serie=
Allegato a Circolare 8 agosto 2014 http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=0&codLeg=49675&parte=1%20&serie=
opuscoli e locandine per i viaggiatori internazionali
Allegato a Circolare 8 agosto 2014 http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=0&codLeg=49675&parte=1%20&serie=
opuscoli e locandine per i viaggiatori internazionali
Allegato a Circolare 8 agosto 2014 http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=0&codLeg=49675&parte=1%20&serie=
opuscoli e locandine per i viaggiatori internazionali
Circolare 13 agosto 2014 Segnalazione e gestione di eventuali casi sospetti di Malattia da Virus Ebola (MVE)
Definizioni di caso e indicazione per gestione paziente e struttura riferimento nazionale
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=0&codLeg=49678&
parte=1%20&serie=
L’attualità
Le Direttive Ministeriali sulle Febbri emorragiche Virali
Criteri clinici ed epidemiologici recente visita di una delle aree affette
e
i seguenti sintomi, soprattutto ad insorgenza improvvisa, entro 21 giorni dalla visita nelle zone colpite:
•febbre
•mal di testa
•mal di gola
•diarrea profusa e vomito (una caratteristica rilevante dell’attuale focolaio)
•malessere generale.
Definizione di caso sospetto
Febbre emorragica virale deve essere sospettata in soggetti con febbre [>38°C] o storia di febbre
nelle ultime 24 ore:
-che hanno visitato una zona affetta da MVE entro 21 giorni
o
-che hanno curato o sono entrati in contatto con i fluidi corporei o campioni clinici di un soggetto
(o di un animale), vivo o morto, malato o fortemente sospettato di avere la febbre emorragica
virale
In caso si sospetti febbre emorragica virale, non devono essere trascurate diagnosi
alternative (come la malaria).
FAQ - Malattia da virus Ebola (EVD) Ultimo aggiornamento: 9 settembre 2014
aggiornamenti regolari su evoluzione epidemia sulla base dei Report OMS
L’attualità
Le Direttive Ministeriali sulle Febbri emorragiche Virali
Circolare del 1° ottobre 2014 “Malattia da Virus Ebola (MVE) – Protocollo
centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale”
• criteri per le definizioni di caso
• stratificazione del criterio epidemiologico in base al rischio di esposizione
• criterio di laboratorio
• classificazione dei casi
• valutazione iniziale e gestione di casi s/p/c di malattia da virus ebola
• algoritmo per la diagnosi di laboratorio della malattia da virus Ebola
L’attualità
Le Direttive Ministeriali sulle Febbri emorragiche Virali
Circolare del 1° ottobre 2014 “Malattia da Virus Ebola (MVE) – Protocollo
centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale”
Malattia da Virus Ebola
• Manifestazioni cliniche, periodo di incubazione, contagiosità e modalità di trasmissione
Cenni epidemiologici attuale epidemia
Procedura nazionale di gestione dei casi sospetti/probabili/confermati di febbri
emorragiche
• Criteri per definizioni di caso
• Stratificazione del criterio epidemiologico ( basso-altro rischio)
• Criterio di laboratorio
• Classificazione dei casi
L’attualità
Le Direttive Ministeriali sulle Febbri emorragiche Virali
Circolare del 1° ottobre 2014 “Malattia da Virus Ebola (MVE) – Protocollo
centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale”
Valutazione iniziale e gestione di casi sospetti/probabili/confermati di malattia da
Virus Ebola • Presa in carico del caso sospetto
• Trasporto di casi sospetti/caso confermati
• Precauzioni di isolamento
• Diagnosi di laboratorio
• Diagnosi differenziale
• Definizione di contatto e di misure da adottare
Misure per la riduzione del rischio di trasmissione
• Precauzioni di isolamento
• Igiene delle mani
• Utilizzo appropriato di dispositivi di protezione individuale
• Decontaminazione ambientale
• Smaltimento rifiuti
L’attualità
Le Direttive Ministeriali sulle Febbri emorragiche Virali
Circolare del 1° ottobre 2014 “Malattia da Virus Ebola (MVE) – Protocollo centrale per
la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale”
Paziente in valutazione
Orientamento clinico
Malaria e altre FEV: indagini eziologiche con procedure di biosicurezza in accordo
con l’analisi del rischio
Campioni di sangue inviati a Laboratori Regionali e
Nazionale (L. Spallanzani) di Riferimento per la
ricerca di RNA del virus Ebola (PCR)
Positivo
Manipolazione campioni di sangue
Richiesto secondo campione 3 giorni dopo la data di inizio sintomi o dopo 24 ore per
paziente con esposizione ad alto rischio
Richiesto secondo campione
Conferma mediante sequenziamento o
secondo test PCR su diverso target
genomico
Campione entro le 48 ore dalla data di inizio sintomi o paziente con
esposizione ad alto rischio
Positivo Negativo: risultato
inconclusivo
No Caso MVE Caso Confermato MVE
NO SI
Negativo
P A R T N E R S H I P G L O B A L E
Regolamento Sanitario Internazionale
Migliorare la preparazione
Rispondere all’inatteso
Contenere i rischi noti
ALLERTA E RISPOSTA ALLE EPIDEMIE
GRAZIE
Regioni/ASL/Operatori locali