DIRE, FARE MAGGIO 2017 - Rifondazione Comunista · 2017. 5. 14. · dire, fare Rifondazione pagine...

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dir dir dir dir dire, f e, f e, f e, f e, far ar ar ar are Rif e Rif e Rif e Rif e Rifondazione ondazione ondazione ondazione ondazione Anno II n. 2 maggio 2017 - Notiziario online del PRC-SE - www.rifondazione.it "Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo, Organizzatevi perché avremo bisogno di tutta la vostra forza, Studiate perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza" Antonio Gramsci pagine per l’organizzazione Maurizio Acerbo segretario è un investimento sul futuro Ricostruire la cultura della partecipazione e della militanza Ezio Locatelli segreteria nazionale, responsabile organizzazione Prc Raccogliamo le nostre forze e mettiamoci in movimento. Facciamolo con rinnovata fiducia. L’aver fatto un buon congresso non era per niente scontato dopo anni di resistenza vissuta affrontando difficoltà a non finire, le difficoltà derivanti da un quadro di sconfitta sociale, di estromissione dalle istituzioni. Dopo aver percorso il tratto più difficile della nostra storia diversi segnali – la vittoria referendaria in difesa della Costituzione, le manifestazioni promosse dalle donne in tutte le maggiori città del mondo e qui in Italia, l’affermazione delle sinistre antiliberiste in diversi Paesi d’Europa - dicono che siamo giunti a un punto da cui si può ripartire, superando una fase di rassegnazione. C’è un fatto di novità. La fine del “credo” in un sistema che ha disatteso le tante promesse di prosperità, democrazia, pace apre a un momento di possibilità. CONTINUA IN SECONDA Paolo Ferrero vice Presidente Partito della Sinistra Europea Innanzitutto il congresso ha evidenziato la ricostruzione di una comunità politica orgogliosa di sé. Dopo 8 anni di vita al di fuori delle istituzioni parlamentari italiani, senza soldi e pressoché oscurati dai media, Rifondazione Comunista non solo c'è ma nel suo congresso ha segnalato una vivacità di dibattito e di esperienze concrete e una rinnovata unità nella costruzione del progetto politico. Il Congresso si è svolto in oltre 700 circoli che in tutta Italia, da Bolzano ad Agrigento, si sono riuniti, hanno discusso e votato sulla linea politica. Il documento firmato tra gli altri dal sottoscritto è risultato approvato con oltre il 70% dei voti e nel Congresso nazionale è stato accettato da tutti come la base su cui sviluppare l'iniziativa politica del partito. I n secondo luogo il congresso ha evidenziato con chiarezza un'analisi della crisi completamente opposta a quella degli altri poli politici presenti (centrodestra, centrosinistra, Movimento cinque stelle). CONTINUA IN SECONDA Una sinistra con D'Alema? Surreale. Pisapia? vuole un Pd 2.0 Intervista a Il Manifesto Maurizio Acerbo, la sua prima mossa da nuovo segretario del Prc è dire no a Campo Progressista di Pisapia? Semplicemente non siamo interessati a una "sinistra" come la propongono Pisapia e in maniera meno netta altri, cioè listoni che abbiano come obiettivo l'alleanza col Pd. Prima o dopo le elezioni. CONTINUA IN TERZA Maurizio Acerbo 3 - Tesseramento 2017, già oltre il 61% dei rinnovi 4 - La nostra solidarietà al Donbass antifascista 5 - Il decreto “Daspo” repressivo e incostituzionale 5 - Il lavoro sporco di Minniti e Orlando 6 - A Pontida gli antirazzisti hanno vinto 7 - Elezioni 11 giugno: la sinistra alternativa in cammino 8 - Pratiche sociali e linea politica del PRC 8 - L’appello per il contro G7 sull’agricoltura a Bergamo 9 - Chiaravalle (AN). L’esperienza di “Spazio rosso” 10 - Pratiche sociali: la biblioteca di Scisciano (NA) 11 - A Bolzano un nuovo slancio per il PRC 12 - Da Spoleto “Gran bella gente quella di Rifondazione”

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"Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo, Organizzatevi perché avremo bisognodi tutta la vostra forza, S tudiate perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza " Antonio Gramsci

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Maurizio Acerbo segretarioè un investimento sul futuro

Ricostruire la culturadella partecipazione

e della militanzaEzio Locatelli

segreteria nazionale, responsabile organizzazione Prc

Raccogliamo le nostre forze e mettiamoci in movimento.Facciamolo con rinnovata fiducia. L’aver fatto un buon congressonon era per niente scontato dopo anni di resistenza vissutaaffrontando difficoltà a non finire, le difficoltà derivanti da un quadrodi sconfitta sociale, di estromissione dalle istituzioni.Dopo aver percorso il tratto più difficile della nostra storia diversisegnali – la vittoria referendaria in difesa della Costituzione, lemanifestazioni promosse dalle donne in tutte le maggiori città delmondo e qui in Italia, l’affermazione delle sinistre antiliberiste indiversi Paesi d’Europa - dicono che siamo giunti a un punto dacui si può ripartire, superando una fase di rassegnazione.C’è un fatto di novità. La fine del “credo” in un sistema che hadisatteso le tante promesse di prosperità, democrazia, pace apre aun momento di possibilità.

CONTINUA IN SECONDA

Paolo Ferrerovice PresidentePartito della Sinistra Europea

I nnanzitutto il congresso haevidenziato la ricostruzione diuna comunità politicaorgogliosa di sé. Dopo 8 annidi vita al di fuori delle istituzioniparlamentari italiani, senza soldie pressoché oscurati dai media,Rifondazione Comunista nonsolo c'è ma nel suo congressoha segnalato una vivacità didibattito e di esperienzeconcrete e una rinnovata unitànella costruzione del progettopolitico. Il Congresso si è svoltoin oltre 700 circoli che in tuttaItalia, da Bolzano ad Agrigento,si sono riuniti, hanno discussoe votato sulla linea politica. Ildocumento firmato tra gli altridal sottoscritto è risultatoapprovato con oltre il 70% deivoti e nel Congresso nazionaleè stato accettato da tutti comela base su cui svilupparel'iniziativa politica del partito.

In secondo luogo il congressoha evidenziato con chiarezzaun'analisi della crisicompletamente opposta a quelladegli altri poli politici presenti(centrodestra, centrosinistra,Movimento cinque stelle).

CONTINUA IN SECONDA

Una sinistracon D'Alema?Surreale.Pisapia? vuoleun Pd 2.0

Intervista a Il Manifesto

M aurizio Acerbo, la suaprima mossa da nuovosegretario del Prc è dire no aCampo Progressista di Pisapia?

Semplicemente non siamointeressati a una "sinistra"come la propongono Pisapia ein maniera meno netta altri,cioè listoni che abbiano comeobiettivo l'alleanza col Pd.Prima o dopo le elezioni.

CONTINUA IN TERZA

Maurizio Acerbo

3 - Tesseramento 2017, già oltre il 61% dei rinnovi4 - La nostra solidarietà al Donbass antifascista5 - Il decreto “Daspo” repressivo e incostituzionale5 - Il lavoro sporco di Minniti e Orlando6 - A Pontida gli antirazzisti hanno vinto7 - Elezioni 11 giugno: la sinistra alternativa in cammino8 - Pratiche sociali e linea politica del PRC8 - L’appello per il contro G7 sull’agricoltura a Bergamo9 - Chiaravalle (AN). L’esperienza di “Spazio rosso”10 - Pratiche sociali: la biblioteca di Scisciano (NA)11 - A Bolzano un nuovo slancio per il PRC12 - Da Spoleto “Gran bella gente quella di Rifondazione”

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2il Partito

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Anno II n. 2 maggio 2017 - Notiziario online del PRC-SE - www.rifondazione.it

CONTINUA DALLA PRIMA

O più precisamente, per usare le parole di Samir Amin, un“momento in cui tutto è possibile, il meglio e il peggio. I giochisono aperti. Le lotte politiche e sociali, con i loro successi einsuccessi, determineranno quello che sarà il futuro prossimo”.

E’ proprio in ragione di ciò che vanno rifiutati tutti i discorsi checercano di convincerci della nostra impotenza, i discorsi intrisi dinegatività, che parlano solo di crisi ma non della possibilità diliberarsene, discorsi che sono in ritardo rispetto a una realtà inebollizione, discorsi che non individuano e agiscono i nuoviconflitti, le nuove possibilità di rompere il cerchio, di costruire ilcambiamento. Sta a noi vedere e interpretare questa nuova fase,lavorare per una opposizione sociale che rovesci la crisi su chil’ha prodotta, avendo chiaro che la strategia del meno peggio nonregge più. Una strategia siffatta finisce per diventare elemento dilogoramento e di continua perdita di attendibilità. E ancora, sta anoi lavorare a un processo di ricostruzione che insieme alrafforzamento di Rifondazione Comunista assuma il tema dellacostruzione di una sinistra della trasformazione sociale, di unasinistra che deve riguadagnare la forza di trasformare lacontestazione all’esistente in un progetto di cambiamento.

Perché questo avvenga occorre lavorare,in ogni realtà e luogo in cui siamo presenti,a un forte dispiegamento organizzativo.L’obiettivo è ricostruire, in formeaggiornate, una cultura dellapartecipazione e della militanza politicacome cultura di liberazione collettiva.Come diceva Marx “la storia non faniente”. Quello che conta sono gli uominie le donne che agiscono nelle condizionidate per crearsi un avvenire con la propriaazione concreta. Sta a noi consentire cheun nuovo senso del possibile e delcambiamento si faccia strada.

Ezio Locatelli

Rimettiamoci in movimento

CONTINUA DALLA PRIMA

E' infatti abbastanza evidente chegli altri poli politici si dividonosu mille cose ma nonsull'essenziale dell'analisi dellacrisi: tutti accettano l'idea che isoldi non ci sono. Poi sidividono tra chi dice che i soldise li mangiano i migranti (Legae un po' Grillo) che se limangiano i politici (Grillo) o chese li sono mangiati le generazionipiù anziane (Renzi). Ma questonon cambia nulla; tutti e trequesti poli politici sono internial paradigma della scarsità chenon fa altro che alimentare laguerra tra i poveri.

V iceversa noi pensiamo chenon vi sia alcuna scarsità e cheil problema è distribuire laricchezza che c'è innanzituttoprendendola dalle tasche di chine ha troppa e contemporanea-mente rivendicando ilfinanziamento del debitopubblico direttamente dallaBanca Centrale Europea. Noipensiamo che occorre non soloredistribuire il reddito,redistribuire il lavoro e il poterema anche dar vita ad un grandeintervento pubblico in economiafinalizzato alla riconversioneambientale e socialedell'economia.

In terzo luogo il congresso haribadito la necessità di costruireun polo politico della sinistra dialternativa compiutamentealternativo agli altri poli politicipresenti. Costruire un soggettounitario della sinistra dialternativa che senza chiedere adalcuno pentimenti, abiure oscioglimenti, sia in grado dicoinvolgere il complesso delleforze politiche, sociali e culturalipresenti la fine di dar vita ad uncomune "spazio pubblico" disinistra che possa essereattraversato da tutti e tuttecoloro ritengono necessariocostruire da sinistra l'uscita dallacrisi.

In quarto luogo il congresso haribadito la centralità nellosviluppo di RifondazioneComunista verso il partitosociale. In questi anni abbiamosviluppato una grande attività disolidarietà sociale concreta che

Un investimento sul futuro

ha positivamente cambiato ilprofilo del partito. Non soloanalisi e lotte. Non solopropaganda. In questi anniabbiamo dato vita ai Gap(gruppi di acquisto popolare pergarantire l'accesso ai generialimentari a basso costo),abbiamo dato vita al "dentistasociale", per garantire l'accessoalle cure odontoiatriche a bassocosto, abbiamo partecipato conle aree di movimento alle Brigatedi Solidarietà attiva che sonointervenute nel terremotodell'Aquila come ad Amatrice ein tutte le alluvioni che in questianni vi sono state in Italia. Lalogica è semplice: i comunisti ele comuniste non si limitano apredicare, rivendicare e lottareper il cambiamento, i comunistie le comuniste operanoconcretamente affinché qui edora nessuno resti solo.

Da ultimo - ma non menoimportante - al Congressoabbiamo cambiato il segretario.Dopo quasi 9 anni in cui ho fattoil segretario ho deciso di nonricandidarmi proponendo uncambio che si è concretizzatonell'elezione a segretario diMaurizio Acerbo. Il cambio delsegretario è un investimento sulfuturo: non ci sono "ultimicomunisti" abbarbicati alle loropoltrone ma un organismo vivoe pensante che in grandesolidarietà e comunanza divedute è in grado di rinnovarsie di battersi per cambiare ilmondo. Scusate se è poco.

Paolo Ferrero

MAURIZIO ACERBO SegretarioELISA CORRIDONI Responsabile Comunicazione

ROBERTA FANTOZZI Responsabile EconomiaENRICO FLAMINI Responsabile Lavoro

STEFANO GALIENI Responsabile Movimenti e PaceEZIO LOCATELLI Responsabile Organizzazione

LOREDANA MARINO Resp. Partito sociale e MezzogiornoROSA RINALDI Responsabile Sanità - Politiche sociali

RAFFAELE TECCE Responsabile Enti LocaliMARCO GELMINI Tesoriere

INVIT ATI PERMANENTIPAOLO FERRERO Vice Presidente Partito Sinistra Europea

ELEONORA FORENZA Parlamentare - Altra Europa -ANDREA FERRONI Portavoce naz. Giovani Comuniste/i

CLAUDIA CANDELORO Portavoce naz. Giovani Comuniste/i

LA NUOVA SEGRETERIANAZIONALE DEL PRC-SE

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Politica e società

Anno II n. 2 maggio 2017 - Notiziario online del PRC-SE - www.rifondazione.it

TESSERAMENTO 2017Aumentare gli iscritti si può:già oltre il 61% dei rinnovi

La raffigurazione di Lenin che spazza via borghesi, monarchi,potenti dal globo sembra essere un buon viatico per ilrafforzamento della nostra organizzazione. Al 30 Aprile risultanoinfatti già iscritti al nostro Partito 9.891 compagne e compagni.La campagna del tesseramento è bene avviata su tutto il territorionazionale e si sta intrecciando armonicamente con le tante attivitàsvolte sui territori: le celebrazioni del 25 Aprile e del 1 Maggio,le campagne elettorali per quei comuni impegnati nella tornatadella amministrative 2017, le tante battaglie cui portiamo il nostrocontributo. Rispetto al 2016 (dato parziale è di 14.460 iscritti,mancando ancora alcuni dati di diverse federazioni) siamo giàal 62,7%. E ci sono dati clamorosi e incoraggianti: Frosinone,Varese, Forlì, Rieti, L’Aquila, Lecce. Taranto e Vibo Valentiagià oltre il 100%; un’altra decina di federazioni prossime araggiungerlo.Che dirvi, ce la facciamo quest’anno a superare il 100%?Io ci credo!Buona iscrizione a tutt@.

Luca Fontana – Responsabile Nazionale Tesseramento PRC

Non ha paura della ridotta dellasinistra?

In Europa le sinistre radicali

non sono minoritarie. In tuttaEuropa c'è una sinistra comequella di cui parlo e hadimensioni non trascurabili, inalcuni paesi ha superato gli ex-socialisti, in altri li haletteralmente sostituiti. Fuoridal Palazzo ci sono milioni dipersone a cui bisogna parlarein maniera chiara e con unprofilo credibile.Altro che minoritarismo: è unluogo comune smentito dairisultati di Syriza, UnidosPodemos e ora di Mélenchon.Anche in Italia dove siamoriusciti come a Napoli a

Una sinistra con D'Alema?Surreale.

CONTINUA DALLA PRIMA

Renzi è un avversario dacombattere non uno da cuiandare a mendicare un premiodi coalizione. Pisapia proponeun nuovo centrosinistra, noiuna nuova sinistra alternativaal Pd.

Dunque vi rivolgete a Sinistraitaliana. Che però dialoga conD'Alema e i suoi di Art.1.

A Bruxelles facciamo parte delGue e del partito della sinistraeuropea. Partito a cui Si hadeciso di aderire al congresso,dichiarando chiusa l'esperien-za con il centrosinistra. Ci sonole condizioni per un processounitario.Magari con la modalità della"confluenza" nata nellaBarcellona di Ada Colau:senza sciogliere i partiti tutte leorganizzazioni fanno un passoindietro per farne due avantiin termini di partecipazione.Tergiversare mi sembra ungrave errore politico.Non vedo perché l'Italia debbaessere l'unico paese europeosenza una formazione unitariadella sinistra antiliberista condimensioni di massa.Noi non ci rivolgiamo solo aSi, ma a tutti i mondi che hannocostruito con noi l'esperienzadell'Altra Europa, a DeMagistris, a Possibile, alleCittà in comune, a Diem, alcoordinamento per il Nosociale, alle altre formazionicomuniste, a compagne ecompagni attivi nei movimentisociali. La sommatoria fra siglenon ha senso.

Ma non vi rivolgete a Art.1.

Senza fare l'esame del sanguea nessuno, i promotori di Art.1sono stati fino a ieri dall'altrolato della barricata. E sonoancora nella maggioranza digoverno. Che la sinistraantiliberista e pacifista possaessere diretta da D'Alema eBersani mi sembra surreale.Qualsiasi programmaantiliberista decente dovrebbe

prevedere l'abrogazione dicentinaia di provvedimenti cheloro hanno promosso e votato.

Quindi a sinistra del Pd cisaranno almeno due liste?

Spero che ci sia una credibilelista della sinistra, quella cheho delineato. Non sono io chedevo dire cosa devono fare glialtri. Magari se ci sarà ilpremio di coalizione Mdp saràalleato del Pd. A noi inveceinteressa che ci sia un soggettounitario alternativo al Ps e alPse e alle politiche dell'Unioneeuropea condivise dacentrodestra e centrosi-nistra.Insomma ci interessa unasoggettività simile a UnidosPodemos, a Syriza, allaFrancia Ribelle. Dico a tutti,da Fratoianni a De Magistris,che è ora di darsi una mossa.Attendere la legge elettorale osaltare il giro non mi sembranobuone soluzioni.

La pregiudiziale anti Pisapiavarrebbe anche nel caso in cuiRenzi dicesse no?

Ma di cosa parliamo? Pisapiaha votato sì al referendum sullaCostituzione. Non è questionedi persone ma di credibilità diun progetto politico. Noi siamodei senza potere oscurati daimedia: non siamo in grado dimettere pregiudiziali. Però nonper questo andiamo in giro conil cappello in mano in cerca diun seggio.Pisapia non vuole una sinistracome Mélenchon. Noi facciamoparte del partito europeo diMélenchon. Pisapia vuoleallearsi col Pd di Renzi, noi no.Propone un nuovo centro-sinistra, noi una nuovasinistra. Questi progetti di Pd2.0 servono solo aprocrastinare la costruzione diuna sinistra radicale epopolare, alternativa alneoliberismo, indipendentedagli oligarchi dei media edella finanza.

coniugare unità tra partiti emovimenti e un leader dirottura con l'establishment irisultati sono stati ottimi.

Se lei fosse stato al posto diMélenchon chi avrebbe votato?

Non sta a me votare al postodei francesi. I nostri compagniin Francia hanno avutoposizioni diverse che rispetto.Al ballottaggio la scelta era trapeste e colera. Mélenchon hafatto bene a evidenziare che lasinistra non ha nulla daspartire con il candidato iper-liberista Macron.

Daniela PreziosiIl Manifesto9/5/2017

Intervista a Il Manifesto di Maurizio Acerbo

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Anno II n. 2 maggio 2017 - Notiziario online del PRC-SE - www.rifondazione.it

Internazionalismo

Rifondazione Comunista con EleonoraForenza, la prima europarlamentare a recarsiin Donbass, uno dei due Portavocenazionale delle/i Giovani Comunisti/eAndrea Ferroni, il sindaco di SantomennaMassimiliano Voza, Vincenzo Bellantonidella federazione di Roma ed AntonioPerillo della federazione di Napoli, hannopartecipato alla 3° Carovana antifascistaorganizzata dalla Banda Bassotti unitamentea una rappresentanza USB e a compagne ecompagni Italiani provenienti da più realtàpolitiche.

SiSicuramente è stata una esperienza moltointensa, l’incontro con tanti compagni ecompagne che ogni giorno si battonocontro il neonazismo dei battaglioni ucraini,convivendo quotidianamente con difficoltàed isolamento ma risoluti a non cedere diun millimetro. La nostra solidarietà,possibile grazie anche all’aiuto delle Brigatedi Solidarietà Attiva, con la consegna difarmaci ad un ospedale e dei giochi cheabbiamo raccolto nelle settimane precedentiin Italia a due orfanotrofi governativi ci havisti fornire aiuti che per noi sono anche unbel gesto simbolico di fratellanza con quelpopolo con cui abbiamo saputofraternizzare al Forum Antifascista eInternazionalista organizzato dai PartitiComunisti di Lugansk e Donesk,riconoscendo la necessità di proseguirenella creazione di reti antifasciste di carattereeuropeo ed extra-europeo nel nomedell’Internazionalismo e riuscendo astringere relazioni con le GioventùComuniste di queste repubbliche popolari.

Abbiamo visitato l’Università locale guidatidal Magnifico Rettore, il quale ci ha spiegatoche devono far fronte all’annoso problemadella riconoscibilità il titolo di studio fuoridai confini della repubblica popolare,parzialmente ovviato attraverso convenzionicon altre università russe

M ai però ci saremmo aspettati unareazione così spropositata alla nostrasolidarietà internazionalista: il governoucraino ha ufficialmente chiesto alle autorità

La nostra solidarietà al Donbass antifascistaIl fatto che l’Ucraina consideri criminali degli antifascisti che visitano le repubbliche di Donetske Lugansk dà l’idea del carattere non democratico del regime sostenuto da Nato e Europa

dell’Unione Europea l’arresto el’estradizione per tutti i membri dellacarovana antifascista al loro ritorno in Italia.Da parte del governo italiano solo unassordante silenzio.Rivendichiamo con forza la nostraposizione al fianco del Donbass che resistecontro il governo nazifascista diPoroshenko e siamo orgogliosi di averdisobbedito al suo governo di cui l’UnioneEuropea è complice e ringraziamo tutti icompagni e tutte le compagne che ci hannomostrato solidarietà in questi giorni.

Dobbiamo continuare a lottare al fiancodi questi uomini e queste donne contro labarbarie neonazista. Dobbiamo riuscire afornire il nostro supporto nei più svariatimodi possibili. Per questo,oltre adincoraggiare la solidarietà materiale versoquel Popolo dovremmo riuscire a farloriconoscere ufficialmente anche alleistituzioni. Il nostro governo, così comel’Unione Europea, è completamente collusocon le oligarchie che governano l’Ucraina,per questo invitiamo a proporre mozioni

per suggellare gemellaggi o delle amicizietra i nostri comuni e le città delleRepubbliche Popolari, a partire dalla cittàdi Stachanov, sicuramente un primo passoimportante per il riconoscimentoistituzionale. Chiediamo inoltre al governodi riconoscere i titoli di studio erogatidall’Università di Donetsk, perché non èpossibile che esistano studenti di serie A edi serie B; per questo ci batteremo per apriredei tavoli in Italia con i sindacati universitariper riuscire a trovare delle soluzioni.

Dal canto nostro ci impegniamo a fare ciòche il popolo delle Repubbliche Popolarici ha chiesto: raccontare la verità, ciò cheabbiamo visto e sentito, ciò che abbiamoprovato sulla nostra pelle. Per questosaremo in tutta Italia con iniziative volte araccontare la verità sul Donbass, sempredalla stessa parte, ponendoci a disposizionedi tutti coloro che vogliamo creare momentidi dibattito sul tema del internazionalismoantifascista.

Andrea Ferroniportavoce nazionale Giovani Comunisti/e

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Giustizia sociale

Il decreto “Daspo”REPRESSIVO EINCOSTITUZIONALECredo sia importante analizzare che, oltre che repressivi esicuritari, i provvedimenti sulla "sicurezza urbana" e migranti sonoincostituzionali. Diritti fondativi ora ridotti a tutela attenuata.Penso al diritto d'asilo (art. 10 Cost. ) diritto voluto dai Costituenticome molto penetrante e garantito, oggi affievolitovergognosamente. Vengono ridotti i tempiprocessuali, come si trattasse di reati lievi,mentre si sta giudicando, quasi sempre, ildiritto alla vita delle persone.

Viene negato il diritto all'appello dopo ilprimo grado; cosicché il richiedente asilo hasolo la possibilità di ricorrere in cassazioneper violazione di legge (art 111 Cost.). Nonviene rispettato il diritto al contraddittorio. Ildiritto alla difesa del migrante ed il principiodel giusto processo sono vilipesi.

I Centri Permanenti per il rimpatrio, piùnumerosi dei Cie e completamentemilitarizzati, sono "galere etniche". Sul pianosociale, umano e costituzionale li ritengo deiveri e propri "campi di concentramento",perché ledono e mortificano la dignità dellapersona (art. 13 Cost.). Si scrive, insomma,una nuova, grave pagina del "diritto delnemico".Alla mancata "sicurezza sociale ", che loStato non garantisce, si sostituisce ilsecuritarismo del dominio totalitario.

I l governo, il parlamento sanciscono il "diritto diseguale" permigranti, border line, attivisti sociali e politici. Lo Stato non lottala povertà, ma i poveri. Lotteremo sul piano culturale, sociale,giuridico. Arriveremo alla Corte Costituzionale, alla Corte diGiustizia Europea.Vi è, infatti,una grave torsione autoritaria, da Stato disciplinare, daStato penale.Il paesaggio metropolitano, con il provvedimento Minniti, con il"daspo urbano", diventa una intera "zona rossa" militarizzata:proliferazione di tecnologia securitaria, dispositivi biologici,videosorveglianza, impronte digitali. Potremmo parlare, conDeleuze, di "Stato del controllo".

È in corso un vero e proprio stravolgimento del rapporto trastatualità e cittadinanza. In Italia come nell'Unione Europea.È diventata centrale, nei provvedimenti governativi, il concetto(fascista) di "pericolosità sociale" del diverso, del migrante,dell'attivista sociale.È incostituzionale un sistema giuridico che si basasull'emergenzialismo, sullo "stato di eccezione", sulla "ragion diStato". Val Susa , Salento contro il TAP , "terra dei fuochi" nonsono forse "zone rosse" sottoposte a "legge marziale"?Aveva ragione Dossetti che, come componente dell'AssembleaCostituente, propose l'inserimento in Costituzione del "diritto diresistenza". "Abbiamo molto da fare" - scrisse Rosa Luxemburg- "e, quindi, molto da studiare".

Giovanni Russo Spena

Il Lavor o sporco diMinniti e OrlandoQuanto accade da anni nel Mediterraneo è noto. Il tratto piùmilitarizzato del pianeta è ormai una fossa comune in cui le vittimecontinuano ad aumentare a causa di leggi oscene. Ma oggi è sottoaccusa chi impedisce i naufragi. La tesi di operatori umanitari,magistrati competenti, giornalisti e scrittori che si sono imbarcatisu navi varat per fare ciò che non fa l’Europa è, univoca. Dopo lachiusura dell’Operazione Mare Nostrum, alla fine del 2014, neiprimi mesi del 2015, quando non c’erano soccorsi in acque

internazionali, le morti sono aumentate, 1200in una sola settimana ad aprile.

Organizzazioni famose come Msf e altre 8meno note, finanziate da donatori, sonointervenute a supplire e, con il supporto dellaguardia costiera italiana, l’MRCC, di Roma,hanno intercettato e salvato decine di migliaiadi persone. Non sono, come si cerca di farcredere, le Ong la ragione per cui si parte(pull factor) ma la situazione in Libia e neipaesi limitrofi ad essere senza sbocco (pushfactor). E, seguendo le indicazioni delleautorità italiane i richiedenti asilo vengonoportati nei porti più sicuri, non i più vicini,ma quelli che assicurano salvezza. Loprevedono le convenzioni internazionali. Lamissione delle Ong è umanitaria e divienepolitica perché svela l’ipocrisia italiana el’inesistenza dell’Europa.Se l’UE si assumesse il compito di raccoglierei profughi, di andare anche a prenderli dovesi può, per vie legali e controllate, sieliminerebbero gli scafisti e diminuirebbero

le vittime. L’Associazione Diritti e Frontiere (www.a-dif.org) haraccolto materiale a sufficienza per raccontare la vergognosacampagna di pattume mediatico e politico contro le Ong.

Per Rifondazione sostenere le Ong è un dovere politico ed etico,ma non basta. Quando le persone vengono condotte nei portisoprattutto siciliani, il compito dei salvatori cessa e inizia quello dichi dovrebbe accogliere. E qui dovremmo, a volte riusciamo, entrarein ballo. Il nostro lavoro inizia nei porti e nei pressi degli hotspotdove chi arriva è condotto. Controllare e intervenire, nonostante idivieti spesso frapposti, affinché dignità e diritti vengano rispettati.Molti vengono poi smistati nei centri nelle città in cui viviamo.Spesso diventano ghetti in cui i richiedenti asilo attendono il propriodestino.

Con l’entrata in vigore della legge Minniti Orlandosull’immigrazione, sarà ancora più necessario rapportarsi con gliospiti e per ora potrà ancora uscire, creare ponti e solidarietà. Mail ruolo determinante lo potremo giocare quando molti verrannoallontanati dai centri perché il sistema non regge, lungaggini ebusiness, sono più importanti della loro vita. Se allora comeabbiamo fatto a Como, a Pordenone e in altre città, se sapremocostruire reti di sostegno come a Roma a Milano o a Palermo,beh forse potremo dimostrare che esiste un paese diverso. Unpaese che vede chi arriva non come nemico ma come alleato diclasse.

Stefano Galieniresp. Immigrazione e Pace PRC-SE

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6Mobilitazioni antirazziste

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Anno II n. 2 maggio 2017 - Notiziario online del PRC-SE - www.rifondazione.it

Qualche breve nota sulla giornata antirazzista e antifascista del23 Aprile a Pontida (BG) PontidaI primi a denunciare la botta sono stati i leghisti stessi a partire daDaniele Belotti, l’uomo forte della Lega orobica, che ha fattocancellare la scritta “Padroni a casa nostra” dal loro pratone (inrealtà un praticello rispetto a quello del meeting antirazzista!)dichiarando che andava “protetta dalle zecche rosse” (da notarecome l’ex ultras atalantino usi gli stessi termini dei naziskin o deipoliziotti del G8 di Genova). Poi la storica scritta leghista non èpiù stata ripristinata e invece sono apparse varie scritte contro ilfascista Salvini, una addirittura di chiara matrice leghistasecessionista che se la piglia con il “segretario italiano”! Lecontradizioni della linea lepenista/fascista di Salvini stanno quindivenendo al pettine erodendo il consenso secessionista alla Leganelle valli orobiche.

Cauti i media che si sono premurati di diffondere immagini delmassiccio quanto superfluo schieramento delle forze dell’ordine,degli esercizi commerciali di Pontida chiusi per effettodell’ordinanza iper-allarmista del sindaco (giustamente finito nelridicolo e di cui le minoranze hanno poi chiesto le dimissioni) o afotografare la location del meeting antirazzista nel primissimopomeriggio quando il grosso dei partecipanti doveva ancoraarrivare.

La giornata dell’Orgoglio antirazzista era cominciata bene, si èsvolta benissimo e si è conclusa in modo splendido: unastraordinaria vittoria a cui hanno contribuito attivamente tutti ipartecipanti. organizzati o meno, le realtà che hanno reso possibilel’evento, gli artisti e i complessi musicali (bravissimi!) che si sonoesibiti dal palco, da Napoli e dal meridione, del triveneto, dallaLombardia, dalle altre regioni, nonché dalla bergamasca. E fratutti tanti immigrati provenienti da ogni parte del mondo, quelliormai di vecchia data e quelli appena arrivati o ancora richiedentiasilo.

Almeno 5.000 persone hanno partecipato alla manifestazione dellaquale sarebbe difficile dare conto in modo esauriente data laricchezza e la pluralità dei contenuti e delle testimonianze di lottache si sono susseguite nei numerosi interventi dal palco. Tra glialtri hanno suscitato un particolare interesse quelli di Adelmo Cervie di Ezio Locatelli intervenuto a nome della segreteria nazionaledel PRC.

E’ l’Italia che ripudia il razzismo, la Lega e i fascisti, è l’Italiache lotta contro le devastazioni materiali e morali del neoliberismo;sono quelle istanze, numerose e anche radicate, che spesso sonostate costrette ad agire nell’isolamento. La giornata di Pontidamostra che i movimenti dopo un decennio di sconfitte e arretramentipossono tornare ad essere protagonisti, ad esprimere forza ecredibilità e… tornare a vincere, come a Pontida!

Un particolare ringraziamento a tutte le compagne e i compagnidi Rifondazione Comunista, di Unione Inquilini, del Gap diBergamo che hanno lavorato intensamente cercando di coordinarsicon le altre realtà per costruire la partecipazione alla manifestazione,risultata – come è noto – particolarmente problematica a causadei dinieghi frapposti dalle istituzioni, dinieghi alla fine fatti rientrarealmeno in parte grazie alla determinazione dei promotori.Per Rifondazione Comunista quello di partecipare alla giornatadell’orgoglio antirazzista era un impegno che ci eravamo assunti –solennemente! – con il congresso provinciale di marzo. Si puòdire con soddisfazione non solo che ci siamo mossi in tanti,attivamente e con forte determinazione (il razzismo è la negazionetotale e più odiosa del comunismo!), non solo siamo riusciti arenderci visibili di fronte ai media che ci nascondonosistematicamente, ma siamo anche riusciti a mobilitare in questaoccasione tanti amici, simpatizzanti, conoscenti che da tanto temponon partecipavano.

Un partito il nostro qui a Bergamo che anche nel rapporto con imovimenti e con la società – nonostante l’ostracismo dei media -sta tornando a crescere e a rafforzarsi e che ora dovrà affrontarecon la determinazione a cui siamo impegnati le prossime scadenzedi lotta di massa, a partire dalle importanti mobilitazioni antifascistecontro i raduni nazifascisti che sono programmati il 27 maggiopomeriggio a Lovere e il 28 maggio a Rovetta. Inoltre siamofortemente impegnati a lanciare la mobilitazione contro il G7 deiministri dell’agricoltura che si terrà a Bergamo ad ottobre a cuiinvitiamo fin da ora tutti a partecipare.

Francesco Macariosegretario federazione provinciale PRC-SE Bergamo

Pontida,segata la LegaGli antirazzistihanno vinto

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Partito e sinistra plurale

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Elezioni amministrative 11 giugno

Come è noto domenica 11 giugno si terrà un significativo turnodi elezioni amministrative comunali che coinvolgeranno circa milleComuni.Si voterà, in particolare in importanti Comuni capoluogo comePalermo, Genova, Verona, Taranto, Parma, Monza,Piacenza, Lecce, La Spezia, Alessandria, L’Aquila, Padova,Catanzaro, Pistoia, Lucca, Como, Asti, Trapani, Cuneo, Rieti,Frosinone, Lodi, Belluno, Gorizia e Oristano ed in comuninon capoluogo significativi come Guidonia , Pozzuoli, SestoSan Giovanni Molfetta ecc..E‘ evidente il valore politico generale di questo turno amministrativo,dopo la straordinaria vittoria del NO nel referendum costituzionaledel 4 dicembre scorso, come discusso al recente Congresso diSpoleto.

I l PRC-SE ha deciso, anche in questa tornata amministrativa, dilavorare per dar vita a liste unitarie della sinistra alternativa in tuttii Comuni. Liste o coalizioni costruite in stretta relazione trasoggettività politiche della sinistra alternativa e movimenti sociali,attraverso ampi processi partecipativi.Liste caratterizzate da una scelta netta di collocazionepolitica alternativa al PD ed alle politiche liberiste,antidemocratiche ed antipopolari dei governi nazionali degli ultimianni, da Berlusconi, a Renzi ed a Gentiloni.

Nei prossimi giorni, a liste presentate , daremo sul sito del Partitoinformazioni dettagliate sulla nostra presentazione nei vari comuni,valorizzando esperienze locali e contenuti programmatici.Saremo presenti in liste unitarie della sinistra alternativa al PD eciviche in quasi tutti i capoluoghi ed in oltre un centinaio di Comunisuperiori ai 15000 abitanti, oltre che in moltissimi piccoli Comuni.In alcuni Comuni saremo presenti con il simbolo PRC, anchemodificato.In alcune limitatissime situazioni, nonostante le indicazioni nazionali,i circoli o le federazioni, sulla base dell’ autonomia statutaria, hannoscelto di partecipare a coalizioni in cui è presente anche il PD,nello specifico a Pistoia ed a Sesto S. Giovanni : la segreterianazionale,in questi casi, ha concordato di non prevederel'utilizzazione del simbolo ritenendo questa scelta esclusivamentelocale.

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Diversa è la situazione di altri due capoluoghi dove purpartecipando ad alleanze con il PD, questo avviene all’ interno diliste unitarie della sinistra alternativa sulla base di un giudizio comunedelle esperienze delle amministrazioni uscenti, a Rieti con uncandidato sindaco uscente di Sinistra Italiana ed a Lodivalorizzando la nostra esperienza della lista “Lodi comune solidale”con la quale conduciamo da anni importanti iniziative di mutualismoe di solidarietà sociale a favore dei soggetti più deboli.In relazione alla formazione delle liste da noi promosse alle prossimeamministrative è sicuramente importante il riferimento all’esperienzadella rete delle “Città in Comune”che sta lavorando in tutti iComuni dove è possibile a dare continuità alle esperienze diaggregazione politica e sociale rappresentate dalle liste unitarie dellasinistra antiliberista alternative al PD, offrendo un riferimento aquelle che si stanno costruendo per l’ 11 giugno e realizzando unarete capace di dare rappresentanza nazionale alle singole iniziativelocali, per garantire diritti e servizi a tutte le cittadine ed i cittadinied avere un respiro ed una vertenzialità nazionale

I l successo di queste liste comunali, costruite con il determinantecontributo del PRC, valorizzando nei territori il lavoro unitario edal basso di tutte le soggettività politiche e sociali alternative, è unpunto importante della costruzione di una soggettività politicaalternativa al PD ed a tutti i poli esistenti unitaria e plurale.

Raffaele Tecceresponsabile Enti Locali della segreteria nazionale del PRC SE

LA SINISTRA ALTERNATIVA IN CAMMINO

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il Partito sociale

Anno II n. 2 maggio 2017 - Notiziario online del PRC-SE - www.rifondazione.it

Pratiche sociali e linea politica del PRCI l PRC ha assunto come assi fondanti della propria linea politica e della propria strategia il radicamento sociale del partito, instretta connessione con la costruzione, il rafforzamento e l’unificazione dei movimenti anche per dare risposta all’impellenteobiettivo di fase di costruire un grande movimento di opposizione alle politiche neoliberiste.C’è forte il rischio che questi obiettivi rimangano suggestive astrazioni nell’attesa di una ripresa spontanea della lotta di classenelle forme tradizionali, mentre si continua nel tranquillo tran tran del già noto (propaganda, percorsi elettorali….).Anche per questo è molto importante la scelta del partito di impegnare le energie militanti dei circoli e delle federazioni suquell’insieme di pratiche che impropriamente riuniamo sotto la locuzione “partito sociale”.

Le realtà di partito più attive in questa direzione stanno lavorando alla costruzione di vere e proprie strutture sociali autonome eautorganizzate sui temi del mutualismo e dell’economia solidale, incontrando ed entrando in relazione feconda con diverse realtàautorganizzate che sorgono come risposta spontanea alla crisiUn caso di scuola, su cui converrà tornare più analiticamente, è quello di Bergamo dove i gap ed i gruppi antisfratto costruiti suiniziativa delle compagne e compagni del Prc sono diventati veri e propri organismi autonomi di movimento.Questa condizione e l’intelligente direzione politica hanno permesso loro di costruire, insieme all’Unione inquilini, una proficuarelazione con le tante realtà presenti nella bergamasca sui terreni delle lotte per la casa, del consumo critico (Gas messi in crisi daiprocessi di proletarizzazione dei ceti medi e dalla penetrazione del mercato nel settore del bio), dell’economia solidale e dellapiccola agricoltura contadina di qualità strozzata dalla grande distribuzione, presenti nella bergamasca.

L’ appello per un’alternativa al G7 sull’agricoltura che si terrà a Bergamo in ottobre e il percorso di mobilitazione previsto per imesi a venire, resi possibili dalla messa in rete e dal lavoro comune con quei comitati, gruppi, associazioni bergamaschi, sono unchiaro esempio dei risultati che si possono raggiungere nell’unificazione di tante soggettività sociali su una linea antiliberista,anche su terreni che spesso noi trascuriamo.

Antonello Pattasegretario PRC/SE Lombardia

G7 BERGAMOL’APPELLO PERIL CONTRO G7SULL’AGRICOL TURASiamo cittadine/i, donne e uomini, preoccupati per la frequenzacon cui si susseguono eventi che mettono a repentaglio la qualitàdella vita delle persone in un ambiente sempre più aggredito eavvelenato da attività umane indifferenti alle conseguenze sul pianetae irresponsabili nei confronti delle future generazioni. Siamo indottia mangiare cibo standardizzato, sempre più spesso prodotto ascapito dei diritti del lavoro e della salute, con l’utilizzo massivodi fertilizzanti e pesticidi chimici che inquinano l’ambiente edistruggono la normale fertilità dei terreni.

Questa è la conseguenza di un mercato mondiale del cibodominato dalle multinazionali dell’agrobusiness, che obbedisconosolo alla legge del massimo profitto, incuranti delle conseguenzesull’uomo e sulla natura: insicurezza alimentare, desertificazione edeforestazione, aggressione alla biodiversità, inquinamento,alterazioni climatiche, spreco di quantità di cibo che potrebberoalimentare una volta e mezzo gli abitanti del pianeta. Percomprendere i paradossi del sistema globale del cibo basti notareche 800 milioni di persone sono denutrite, 2 miliardi di personesono in sovrappeso oppure obese, mentre un terzo della produzionemondiale di alimenti viene sprecato.

Questo sistema agroalimentare è sostenuto con trattatiinternazionali, sovvenzioni e legislazioni amiche, dai governi deipaesi più ricchi del pianeta a danno delle comunità contadine ditutto il mondo, messe in crisi da una competizione drogata daisussidi, dalla finanziarizzazione del cibo, dalle monocoltureintensive. Eppure è la stessa FAO che considera l’agricoltura

contadina, che produce circa l’80% del cibo nel mondo, comecruciale per la soluzione del problema della fame nel mondo. Irappresentanti di questi governi si riuniscono ogni anno nelle piùbelle località del pianeta per raccontare al mondo, sostenuti da unpotentissimo apparato mediatico, gli effetti “positivi” delle loropolitiche sulle popolazioni, mentre sottobanco continuano asostenere questo distruttivo sistema.

Quest’anno il G7 dei ministri dell’agricoltura si terrà nella Cittàdi Bergamo il 14-15 ottobre.

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il Partito sociale

CHIARAVALLE (AN)

L’esperienza di“Spazio Rosso”COSTRUIRESPICCHI DI UNALTRO MONDOPOSSIBILEA metà maggio ci sarà la "festametalmeccannica" una giornata tuttapreparata dai delegati delle fabbriche dellazona, dal dibattito, aperitivo, al pranzo finoal concerto del pomeriggio di una bandcomposta dagli operai della Caterpiller, ilgiovedì i film, durante il mese concerti conband giovanili venute addirittura dall'Irlandae dal Portogallo, (rimborsi spese e ospitalitàin casa di qualche compagno), durantel'anno la festa del quartiere e poi lo "scambialibri" ( il prossimo "pane , libri e marmellata"dedicato ai bambini), le raccolte di fondiper le Brigate di Solidarietà, quelle per imigranti che avevano occupato uno stabile,le piccole azioni di solidarietà nel quartiere,qualche iniziativa di supporto ai disoccupati(compilazione di curricula e domande),l'inchiesta cittadina sulla povertà.Tutti i giorni il ritrovo di giovani e anziani,carte, qualche bicchiere di vino, discussioni,la libreria, spesso cene di autofinanziamentosempre più frequentate per i prezzi ma

soprattutto per la cucina d'eccezione dei"cuochi rossi".

Tutto questo è Spazio Rosso, 100 metriquadri (in comodato gratuito da uncompagno) ristrutturati con tanto lavorovolontario, discussioni e testardaggine.È cominciata da "una avversità", lo sfrattodi Rifondazione dalla vecchia sede, maanche dalla voglia di costruire qualcosa cheandasse oltre la "sezione", luogo di riunionie "burocrazia" con la convinzione che sipuò costruire politica riannodando i legamisociali, dimostrandosi utili e capaci,chiedendo a tutti di cimentarsi "ognunomettendo le proprie capacità" prendendosiil diritto di parola e di "direzione" mettendosia confronto anche nella pratica.

Spazio Rosso che "formalmente" è uncircolo affiliato all'Arci ed ospita anche lasede di Rifondazione, è diverso nellepratiche e nelle scelte, a cominciare, essendoaperto tutti giorni e quindi occorrendo

l'impegno a tempo pieno di due persone,dall'essere "no precarietà" (né voucher nétempi determinati), oltre che una grandeattenzione ai prodotti, cercando diboicottare le multinazionali e favorendofiliere corte e sociali.

Un'impresa, ovvio, non senza difficoltà,economiche in primo luogo, ma anche"ambientali", soprattutto all'inizio, essendoun luogo come Spazio Rosso "rifugiosicuro" (è stampato anche sulle belle maglieche molti giovani orgogliosamenteindossano) per tante "marginalità" e che oggidopo tre anni la fiducia che tutto il quartiereci riconosce testimonia di un'altra sfida vintae racconta di come la socialità attivaproduca sicurezza vera. Costruire spicchidi un altro mondo possibile è sicuramenteentusiasmante e se ci si prova in tanti nondifficilissimo.

Maurizio QuercettiCircolo PRC/SE di Chiaravalle

vengano acquisite nella narrazione ingannevole del G7, che potrebbetrasformarle in una sorta di foglia di fico ad esso funzionale.

Vogliamo mettere in movimento una Rete sociale di alternativaagricola che veda impegnate le stesse realtà contadine bergamasche,l’associazionismo, i movimenti sociali, i partiti, i cittadini, i GAS,i GAP, nella costruzione di un percorso da oggi ad ottobre cheattraverso momenti formativi pubblici, giornate di mobilitazioni,eventi diffusi su tutto il territorio bergamasco, contribuiscano adisvelare gli effetti devastanti del modello agroindustriale e portinoalla ribalta, invece, le buone pratiche alternative.

Invitiamo tutti ad assumersi l’impegno di dare continuità a questopercorso e ad aderire in termini di impegno a far sì che questapresenza ingombrante del G7 a Bergamo diventi invece la Nostrapossibilità di dare voce a chi già opera alla costruzione diun’alternativa.

Aderenti alla rete: Acli Terra, Associazione Animante Bergamo,Gap (gruppo di acquisto popolare bergamo), Rap (rete perautorganizzazione popolare), Unione inquilini Bergamo, ComitatoSeriate per tutti, Centro sociale Pacì Paciana, Alternainsieme,Cooperativa sociale Armadillo, Cooperativa il Sole e la Terra,Amandla Altromercato, Barrio di Campagnola, Comitato per ildiritto alla casa Celadina, Asia, Ari, Nyeleni, Terra nuova, Deafal(ong), L'Alternativa San Paolo D'Argon

l’APPELLO PER IL CONTROG7CONTINUA DA PAGINA 8

Noi invitiamo tutti i cittadini sensibili ai temi richiamati e tutti quelliimpegnati nella costruzione di modelli di produzione, distribuzionee consumo agroalimentari alternativi a unirsi in un percorso diriflessione sulla possibilità di un’alternativa sostenibile per lecomunità umane e per l’ambiente.

Ci rivolgiamo alle tante esperienze, esistenti in provincia diBergamo, ricche di pratiche e saperi la cui messa in comune puòdavvero garantire una grande capacità progettuale e costituire laforza per far sentire la domanda di cambiamento: dai GAS orientatial cambiamento sociale, alle reti solidali per la difesa di un'agricolturaa presidio del territorio, ai mercati contadini strutturati con funzioneanche logistica per i consumatori critici, alle comunità di supportoall'agricoltura che mettono in discussione il mercato a partiredall'agricoltura contadina.

Ci proponiamo di attivare reti che abbiano a fondamento lasovranità alimentare, riconnettendole buone pratiche già attive alivello locale ad una riflessione politica più ampia, per mostrare lavalidità della loro alternativa possibile e praticabile al modellodominante ed anche per evitare che queste pratiche dal basso

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10il Partito sui territori

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Anno II n. 2 maggio 2017 - Notiziario online del PRC-SE - www.rifondazione.it

Davvero molte le attività mutualistiche della Biblioteca DonChisciotte di Scisciano, comune della provincia di Napoli pocodistante da Nola e Pomigliano. La prossima vedrà i giovani emeno giovani della Associazione YaBasta! - di cui la Biblioteca èuna filiazione costruita assieme al circolo "Rosa Luxemburg" delPartito della Rifondazione Comunista - dar vita ad una grandefesta folk in piazza, giunta alla VI edizione con risonanza in tutta laregione (sito www.yabasta.net e pagina facebook Sanacore FolkFestival). Più in generale, la Biblioteca Don Chisciotte è lariconosciuta protagonista di tantissime esperienze culturali e sociali.Partì fin da subito, sei anni fa, con un doposcuola gratuito, cinquegiorni a settimana per tutta la durata dell'anno scolastico. Ora ildoposcuola, che resta largamente autofinanziato, prevede anchepratiche di tutoraggio familiare, in rapporto stretto coi servizi socialicomunali e con le scuole. Da tre anni, inoltre, la Biblioteca contaun ulteriore percorso di inclusione specificamente per i migranti:una Scuola (gratuita) di Italiano per stranieri, che funziona ognidomenica pomeriggio, suddivisa in due livelli, principianti eavanzato. Studentesse e studenti di ogni età vengono preparatiper l'esame di Lingua Italiana A1 e A2, svolto poi nel Centro perl'educazione degli adulti di Pomigliano, struttura pubblica"gemellata" con la Biblioteca. Per completare il quadro, sono attivianche frequentatissimi laboratori di chitarra, di danza e di musicapopolare, sempre gratuiti, per i ragazzi e gli adulti della zona, e unsistema di "borse teatro e sport" per garantire ai minori deldoposcuola la partecipazione a scuole di teatro e a corsi sportivi.E poi ancora: circoli di lettura, presentazioni di libri, corsi discrittura creativa e di ceramica, organizzazione di rappresentazioniteatrali e concerti, campagne e raccolte sui temi della solidarietà edella pace…

C'è ovviamente una precisa riflessione politica alla base di questointenso lavoro, che ci collega, in modo diretto, alle attività dellaRAP e all'idea di Partito Sociale che Rifondazione ha costruito inquesti anni, e che noi assumiamo come indirizzo principale dellanostra azione politica. Le pratiche sociali ci hanno permesso, infatti,di essere presenti, pur non avendo consiglieri comunali, su tutte lequestioni di "interesse pubblico", per esempio negli stessi tavolitecnici dei servizi sociali sul tema dei minori a rischio. Allo stessotempo possiamo affermare di essere chiaramente riconoscibili sulterritorio, anche molto al di là del comune di Scisciano, e ciò nonin virtù dei simboli esposti fuori la sede ma proprio per le attivitàche realizziamo e che oggi incontrano realtà con le quali negliscorsi anni non riuscivamo per nulla ad interfacciarci (ad esempio,quelle cattoliche). La collaborazione con le altre strutturemutualistiche è divenuta, d'altronde, sempre più necessaria perimplementare i servizi di cooperazione e solidarietà e rispondereai bisogni delle famiglie colpite dalla crisi economica. Abbiamopromosso, a tal fine, una "rete della mutualità sociale dell'AreaNolana", tuttora in costruzione, cui afferiscono una ventina di realtàsociali. L'obiettivo è dar vita, anche sul nostro territorio, ad unnucleo RAP.

All'interno di questo insieme complessivo di attività, che uniscevari tipi di impegno sociale, Rifondazione Comunista di Sciscianoè riconosciuta come una delle realtà più partecipi e i compagni delcircolo fungono normalmente anche da "operatori". Siamo

Pratiche mutualistiche e solidarietà attivaL'esperienza della bibliotecaDon Chisciotte di Scisciano

convinti, del resto, che solo con un forte sviluppo delle attività dimutualismo sociale si possa ricostruire, nell'area Nolana ePomiglianese, la presenza, ormai ridotta ai minimi termini, del nostropartito. Il PRC deve molto caratterizzarsi, per come la vediamonoi, in quanto promotore di pratiche mutualistiche e vertenziali,evitando il più possibile il ripiegamento puramente identitario suse stesso, che oggi avrebbe davvero poco senso. Certo, siamoconsapevoli che questo tipo di impegno da solo non basta, e chebisogna ricostruire, in particolare, una presenza vera sui luoghi dellavoro (peraltro, proprio l'ultima lotta operaia vissuta dal nostroPartito come protagonista nelle nostre zone, e cioè l'occupazionedurata un anno e mezzo di una piccola fabbrica del nolano, è statada noi documentata con una pubblicazione del 2012 - "Ex EsplanaSud, Le voci da dentro. Cronache da una fabbrica occupata" -,che ha rappresentato anche il primo volumetto della collanaeditoriale "Biblioteca YaBasta!, affiancandosi ai collaudati "Diariodei Beni Comuni", che pure rinnoviamo da cinque anni).

Occorre agire su molti piani, dunque. Tuttavia è centrale propriola politica "di quartiere": è soprattutto nel vivere quotidiano dellepersone che va ricostruita la percezione di Rifondazione e deicomunisti in genere come realtà socialmente utili, collegando ladenuncia delle ingiustizie sociali a pratiche concrete "di fraternità"che richiamino, in qualche modo, l'Altro Mondo Possibile cuiaspiriamo.

Anna Orlanzo e Alessio Malinconicocircolo del PRC di Scisciano (Na)

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Anno II n. 2 maggio 2017 - Notiziario online del PRC-SE - www.rifondazione.it

BOLZANOUn nuovoslanciodel PRCNon era scontato. A Bolzano ildibattito congressuale, ampio epartecipato, ha sancito tuttavia lavolontà di rilancio del partito edato uno slancio notevole a tutte/i le/i compagne/i, a partire da unamodificata prospettiva: maggiorattenzione al radicamentoterritoriale e recupero dirappresentatività sociale, e minoreinteresse alle strategie elettorali.

Forte il coinvolgimento attornoal tema della ricomposizione e delrilancio della sinistra. Oltre leaspettative la risposta di compagne/i di Rifondazione e dei soggettipolitici coinvolti: da SI ai Verdi ad un folto gruppo di “antagonisti”,nonché degli organi di informazione che hanno riservato all’iniziativauno spazio inatteso.Presente come sempre, oltre al compagno Ezio Locatelli dellasegreteria nazionale, la compagna Lidia Menapace che hapresieduto con vitalità un dibattito sostanzialmente articolato attornoalla proposta, ampiamente condivisa, della costruzione di unsoggetto unitario, se pure differenziato, che si opponga allepolitiche neoliberiste fatte proprie anche dal PD. Condivisa èrisultata la necessità di condensare il consenso ristabilendo irequisiti minimi degli spazi democratici, il che, nel capoluogobolzanino, si declina col contrasto alla destra fascista, storicamentemolto presente, e che oggi schiera ben tre consiglieri di CasaPound in consiglio comunale.

Sudtirolo o Alto Adige: Il lembo più basso del mondo germanicoo l’ultimo avamposto di quello italico. Una terra complessa doveoltre il 70% della popolazione è di lingua tedesca, ritenuta dai piùisola felice, ricchezza media elevata, disoccupazione ridotta, ma anessuno sfugge, che anche qui gli elementi contraddittori legatiall’attuale crisi si stanno manifestando in maniera sempre piùpercepibile.

Siamo in una terra di confine, sul nostro territorio si è determinatauna “vera” urgenza intorno al tema dell’accoglienza cheintersecandosi con i temi riguardanti il lavoro, dalla precarizzazionealla disoccupazione, pur se marginale, definiscono una realeprospettiva d’imbarbarimento. E appunto articolandosi attorno aquesti elementi che si sta tracciando ora un terreno comune tra leforze interessate al processo di unione per una reale alternativa disinistra e nel contempo ci si avvia nella direzione del necessariorecupero del radicamento sociale e della partecipazione.

La strada imboccata sembra essere corretta sia sul piano dellerelazioni con i soggetti politici interessati sia sul piano della rispostainterna. Il tesseramento si è infatti incrementato di circa il 30%rispetto allo scorso anno, la partecipazione si è fatta più attiva eciò pare realmente essere lo specchio di un sentire nuovo.

Gabriele Benattisegretario provinciale Prc-SE Bolzano Vai su www.rifondazione.it

Per una diffusione militante invitiamo leFederazioni e i Circoli Prc-Se a riprodurre ilnotiziario “dire, fare Rifondazione” e adiffonderlo alle compagne e ai compagniiscritti e simpatizzanti nelle nostre iniziativepubbliche.Rinnoviamo l’invito a valorizzare di più ilnostro lavoro politico e impegno sociale suiterritori con l’invio alla redazione di articoli,notizie e contributi collegati alle iniziative.Per agevolare la preparazione del notiziariocomunicare prima possibile l’invio.

Inviare a: [email protected]

Gli indirizzi mail delle/degli iscritte/i a cui inviareil notiziario vanno inviati esclusivamente a:

[email protected]

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12il nostro congresso

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DA SPOLETO" gran bella gente quella di Rifondazione "

soddisfazione più grande per un piccolocircolo di provincia come il nostro, che haavuto l'onore di ospitare il primo congressonazionale di una forza politica a Spoleto,oltre agli innumerevoli ringraziamenti di chi,fermandomi per strada, ha voluto farmisapere di aver apprezzato la sceltacoraggiosa che il "mio" partito ha fattovenendo in questi luoghi, in quel periodocosì buio, a ridosso del terremoto infinito,che ha colpito il Centro Italia, quando inpochi sceglievano la nostra città. Sembrache ora in molti comincino a tornare e l'uscitadal tunnel della paura, avviata da noi, sembracontinuare.

A noi del circolo "E. Martinelli" sta dandola carica per continuare il nostro lavoro, ci

Cari compagni e care compagne, è dallafine del Congresso che volevo scrivere duerighe e chiudere così il cerchio con l'altramia lettera, quella che vi ho scritta qualchetempo fa, prima del Congresso. Qualcunomi ha detto di aver apprezzato la semplicitàdi quello scritto, credo non vi deluderònemmeno questa volta, anche perché, nonsaprei fare altrimenti.

Considero la semplicità un valore, e vorreisaperla usare per spiegare i grandi processiche stiamo vivendo, per far capire allepersone che tutto quello che ci succede nonè una punizione divina, ma la conseguenzadi scelte fatte da pochi, che però influenzanola vita quotidiana di tutti noi, comeconsidero valori la chiarezza e la coerenzadelle scelte, elemento che ci devecontraddistinguere sempre. Ma credo ancheche noi questo lo facciamo già, di certonoi abbiamo ben chiaro ad esempio che il25 Aprile si sta nelle piazze a fiancodell'ANPI, si usa il rosso per ricordare/ciche a quella data corrisponde la Liberazionedel nostro Paese dal nazi-fascismo, nonadottiamo l'elegante "blue" e nonconfondiamo Coco Chanel con i tantipartigiani/e che hanno sacrificato la loro vitaper farci vivere in un Paese libero edemocratico e sappiamo che questa Europanon ci piace, e vorremmo cambiarla, maprobabilmente chi legge queste righe questecose le sa già.

Voglio invece parlarvi del nostroCongresso, adesso possiamo confermarequella che era stata l'impressione “a caldo”:quello di Spoleto è stato un gran belCongresso, l'inversione di uno stato d'animocollettivo. Tutti alla vigilia del confrontocongressuale avevano delle preoccupazioni.Nella mia città questo non è successo, quiabbiamo discusso, come è giusto che fosse,ci siamo confrontati, con momenti ancheduri, ci siamo emozionati, abbiamo pianto,riso e cantato, ma di certo siamo usciti dalì più uniti, consapevoli del grandepatrimonio di umanità rappresentato dalnostro piccolo partito, con l'orgoglio e lavoglia di continuare insieme, nonostante lelegittime differenze.

Ed è questa consapevolezza che la cittàha colto, quello che tantissime persone, icuriosi che hanno partecipato al Congressoo gli spoletini che hanno avuto modo diincontrarvi in giro per il nostro centrostorico mi hanno detto: "gran bella gentequella di Rifondazione" ed è stata questa la

sta dando la possibilità di avvicinare chipensava che tante bandiere rosse a Spoletonon si sarebbero più viste, a nondisperderci, perché volere è potere a voltee quello che sembrava impossibile, fare cioèqui il Congresso, è stato fatto. E di questoringrazio il partito tutto, il gruppo dirigentenazionale, quello regionale e provinciale,sopratutto il nostro tesoriere M. Gelmini peraverci creduto, aver creduto in noi. Ma ilmio grazie più grande, più sentito è per voi,compagni di tutt'Italia, per aver dimostratodi essere "un partito dal cuore grande" dicui mi onoro di farne parte.

Ognuno di noi ha la consapevolezza ora,di far parte di una comunità che non siarrende, né davanti al terremoto, né davantiai numeri che spesso non ci confortano,ma uscendo dal Congresso, ci siamo sentitipiù forti, convinti delle scelte fatte, più uniti,sappiamo che siamo persone che stanno inuna comunità politica non per "interessipersonali" o per salvaguardare qualcosa, maci stiamo per continuare a lottare, insieme atanti compagni/e come noi, affinché ilmondo e il nostro Paese sia un postomigliore dove vivere e far vivere i nostrifigli. Per questa certezza mi/ci rimarrà nelcuore un ricordo indelebile del nostro XCongresso.Grazie ancora Compagni e buon lavoro atutti!

Maura Coltortisegretaria Circolo PRC di Spoleto

Anno II n. 2 maggio 2017 - Notiziario online del PRC-SE - www.rifondazione.it

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