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Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
– CEREALI: Frumento, orzo, avena, triticale, mais, sorgo da granella, riso
– LEGUMINOSE DA GRANELLA: Fava, pisello, fagiolo
– PIANTE OLEIFERE: Soia, girasole, colza, arachide
– PIANTE SACCARIFERE: Barbabietola da zucchero
– PIANTE DA FIBRA: Canapa, cotone, lino
– PIANTE AROMATICHE E DA DROGA: Tabacco
– FORAGGERE: Pascoli, prati-pascoli, prati avvicendati, erbai autunno-vernini, erbai primaverili-estivi
Programma di coltivazioni erbacee
ELENCO DELLE COLTURE
RACCOLTA E CONSERVAZIONE DEI FORAGGI
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– origine, diffusione ed importanza economica;
– classificazione botanica, caratteri morfologici, fasi biologiche;
– esigenze ed adattamento al clima ed al terreno;
– miglioramento genetico e scelta delle cultivar;
– avvicendamento e preparazione del terreno;
– epoche e modalità di semina;
– concimazione;
– fabbisogni idrici e tecnica irrigua;
– lotta alle infestanti;
– raccolta e conservazione del prodotto;
– avversità climatiche, parassiti animali e vegetali;
Programma di…
PER CIASCUNA COLTURA IN ELENCO E’ RICHIESTA LA SEGUENTE TRATTAZIONE:
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– Remigio Baldoni, Luigi Giardini. COLTIVAZIONI ERBACEE: FORAGGERE E TAPPETI ERBOSI, Patron Editore
– Remigio Baldoni, Luigi Giardini. COLTIVAZIONI ERBACEE: PIANTE OLEIFERE, DA ZUCCHERO, DA FIBRA, ORTICOLE E AROMATICHE, Patron Editore
– Remigio Baldoni, Luigi Giardini. COLTIVAZIONI ERBACEE: CEREALI E PROTEAGINOSE, Patron Editore
Programma di…
TESTI CONSIGLIATI:
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CEREALI
I cereali comprendono un gruppo di specie la cui caratteristica principale è quella di produrre frutti o semi secchi, amidacei, utilizzati nell’alimentazione umana e/o animale come sfarinati o come prodotti ottenuti da sfarinati.
Oggi hanno anche una utilizzazione industriale
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CEREALI
– dare un prodotto che per potere calorico, contenuto proteico, lipidico, sali minerali e vitamine è adatto all’alimentazione umana;
– dare un prodotto secco facilmente trasportabile e conservabile, idoneo a costituire scorte da utilizzare nello stesso anno di produzione o in anni successivi;
– sapore del prodotto che non stanca chi lo consumi giornalmente;
– adattabilità e semplicità di coltivazione delle piante.
L’importanza che assunsero i cereali già nelle prime civiltà e che si è conservata nei tempi, deriva da alcune loro caratteristiche:
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Cereali
– Più della metà delle terre arabili mondiali sono
coltivate a cereali, tab. 1.1;
– Il frumento ed il riso contribuiscono alle risorse
alimentari mondiali per la popolazione umana in parti
fra loro non molto diverse, tab. 1.2, 1.3;
– Resa media mondiale 2.87 t ha-1
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Cereali
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Cereali
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Cereali
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Nuova PAC: Generalità
La preminente importanza dei cereali nell’alimentazione umana sta non solo nell’uso diretto, ma anche nell’impiego indiretto come prodotti derivati della loro trasformazione.
Con il progredire delle condizioni economiche e sociali la quantità di cereali impiegati come tali nella dieta tende a diminuire mentre aumenta quella indirettamente utilizzata come prodotti animali.
Oltre che nell’alimentazione umana ed animale, i cereali hanno impieghi industriali:
– orzo: industria della birra;
– avena, orzo e mais: industria del whisky;
– mais, sorgo, frumento: industria dell’amido e derivati.
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Cereali
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Notizie botaniche generali
– I cereali comprendono diverse specie appartenenti alla
famiglia delle Poaceae=Graminaceae;
– Tra essi si collocano anche due specie, appartenenti ad
altre famiglie, di irrilevante importanza:
– grano saraceno (Fagopyrum esculentum, fam.
Polygonaceae)
– quinoa (Chenopodium quinoa, fam. Chenopodiaceae),
coltivata nella Ande Cilene e Peruviane
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– Le specie graminacee sono piante con apparato radicale fascicolato costituito da
– radici primarie: hanno origine durante la germinazione delle cariossidi;
– radici secondarie: si sviluppano successivamente.
– Il numero delle radici primarie può variare in funzione:
– delle caratteristiche genetiche, morfologiche e fisiologiche del seme
– delle condizioni in cui avviene la germinazione
– da 3 a 7 nel frumento, nell’avena, nell’orzo, nella segale e nel mais;
– una sola nel sorgo, nel miglio, nel panico e nel riso.
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– L’importanza delle radici primarie è maggiore nel frumento e cereali affini (orzo, avena, segale)
– contribuiscono al sostentamento della pianta ed in particolare del culmo principale
– Le radici secondarie o avventizie costituiscono, in tutte le specie, la parte preponderante dell’apparato radicale
– si sviluppano dai primi nodi del fusto a 2-3 cm sotto la superficie del terreno
– a volte come nel mais, possono formarsi anche da nodi situati sopra la superficie del terreno.
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– La profondità che possono raggiungere nel terreno varia in
funzione delle condizioni del terreno stesso
– La maggior parte si trova nello strato lavorato
– Notevole è la funzione meccanica delle radici secondarie
per il sostegno della pianta.
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– Il fusto, cilindrico e cavo, è un culmo
– Presenta degli ingrossamenti, detti nodi, contenenti un
diaframma trasversale
– I nodi dividono il culmo in internodi, in numero variabile
– a seconda della specie, della varietà e delle condizioni
in cui la pianta cresce
– Nell’ambito di ogni specie, più lungo è il ciclo vegetativo
della pianta maggiore è il numero di nodi.
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– A maturità della pianta gli internodi:
– sono vuoti nell’orzo, nell’avena, nella segale, nel riso e in
diverse specie di frumento
– sono pieni di un tessuto spugnoso nel mais, nel sorgo,
nel miglio e nel panico.
– L’allungamento degli internodi
– deriva dall’allungamento e dalla moltiplicazione
cellulare di tessuto meristematico posto in
corrispondenza dei nodi.
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– Dai nodi basali si originano culmi secondari dopo che la plantula ha emesso 3-4 foglie. Questa proprietà della pianta, chiamata accestimento, porta alla formazione di culmi secondari o di accestimento, in numero diverso a seconda della specie, della varietà, di condizioni nutrizionali, di fittezza delle piante, di illuminazione e di temperatura.
– E’ dagli stessi nodi da cui si formano i culmi secondari che si originano le radici avventizie.
– Nel frumento, avena, orzo, sorgo, miglio, panico, l’accestimento è utile.
– Foglie: guaina, lamina, ligula, auricole; Fig 1.1;
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Cereali
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– Dai nodi basali si originano culmi secondari dopo che la plantula ha emesso 3-4 foglie.
– Questa proprietà della pianta, chiamata accestimento, porta alla formazione di culmi secondari o di accestimento
– in numero diverso a seconda
specie
varietà
condizioni nutrizionali
fittezza delle piante
illuminazione
temperatura
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– Dagli stessi nodi da cui si formano i culmi secondari che si
originano le radici avventizie.
– L’accestimento è utile
– frumento, avena, orzo, sorgo, miglio, panico
– Foglie:
– Guaina
– Lamina
– Ligula
– Auricole (Fig 1.1)
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– INFIORESCENZE
– spiga o spadice
– pannocchia
– racemo
– Frumento, orzo, segale e triticale:
– spiga costituita da un rachide sul quale sono inserite, in posizione alterna ed opposta, spighette sessili;
– Mais:
– infiorescenza femminile: spadice
– infiorescenza maschile: pannocchia
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– Avena, riso e miglio:
– pannocchia in cui le spighette sono sessili o
peduncolate e sono inserite su assi secondari.
– Sorgo:
– racemo composto, comunemente chiamato panicolo
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– Ogni infiorescenza porta delle spighette
– costituite da una rachilla, su cui sono inserite in
posizioni opposte delle brattee
– di esse le due basali non portano fiori alla loro
ascella e sono chiamate glume
– mentre le altre dette glumelle o glumette
racchiudono uno o più fiori
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– Il numero di fiori per spighetta varia da specie a specie:
– Orzo, sorgo, miglio, riso: 1 fiore
– Frumento: 5-7
– Il numero di spighette varia
– specie
– varietà
– condizioni ambientali e nutrizionali in cui la pianta vegeta.
– Fig 1.2
– Fig. 1.3
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Cereali
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Cereali
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– FIORE
– Unisessuale nel mais
– Ermafrodita nelle altre specie
– Portato alla base da una glumetta
– detta lemma o glumetta inferiore
– Racchiuso fra questa e un’altra brattea di consistenza membranacea
– detta palea o glumetta superiore
– Il lemma può terminare, a seconda della specie e varietà, con un’appendice rigida più o meno lunga, detta resta o arista
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– Androceo costituito
– 3 stami
– 6 nel riso
– Gineceo formato
– ovario monocarpellare
contenente un solo ovulo
– Gli stigmi sono:
– piumosi e bifidi nel frumento, orzo, avena e segale
– piumosi e trifidi nel riso
– portati da lunghi filamenti nel mais
– Non tutti i fiori sono fertili
– sono generalmente sterili quelli apicali e spesso anche quelli basali delle infiorescenze e quelli apicali delle spighette
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– IL FRUTTO
– E’ una cariosside amidacea
– il pericarpo è saldato con i tegumenti seminali
– La forma, le dimensioni, il colore, la composizione, la struttura variano con la specie e la varietà
– Alla sgranatura
– le cariossidi rimangono generalmente racchiuse tra le glumette: orzo, avena, riso, alcuni sorghi
Cariossidi vestite
– non avviene generalmente nel frumento tenero e duro
Cariossidi nude
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– Nella cariosside distinguiamo:
– embrione
– involucri
– pericarpo del frutto saldato con il testa o
spermoderma del seme
– endosperma che comprende
– lo strato aleuronico di natura proteica
– il tessuto parenchimatico amilaceo
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– Nel ciclo biologico della pianta si individuano una serie di fasi:
– germinazione e affrancamento della piantina
– accestimento
– levata
– fioritura
– maturazione
– formazione delle cariossidi
– accumulo delle sostanze di riserva
– essiccazione delle cariossidi
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– In funzione delle loro esigenze termiche possiamo
suddividere i cereali in due gruppi:
– cereali microtermi
– frumento, orzo, avena, segale, triticale
– cereali macrotermi
–mais, riso, miglio, panico
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