Diocesi di Città di Castello - caritascdc.itcaritascdc.it/allegati_news/Fol.Col.Gen.16.pdf ·...

20
1 Notiziario mensile della Chiesa Tifernate N N o o v v e e m m b b r r e e 2 2 0 0 1 1 6 6 N N u u m m e e r r o o 7 7 4 4 A A n n n n o o V V I I I I I I "Beati i misericordiosi... Beati gli operatori di pace" (Mt 5,7-9) Diventare misericordiosi come il Padre è il modo più sicuro per essere in pace con Dio, con se stessi e con il mondo. Se il cuore della pace è la pace del cuo- re, e se ogni uomo è peccatore, la via della pace comincia col Perdono di Dio e chiede a tutti noi di vincere l'indifferenza facendo spazio all'amore fraterno (vedi messaggio del Papa). Mi pare questo il collegamento più profondo e più semplice tra il Giubileo del- la misericordia appena iniziato, il nuovo Anno 2016 che abbiamo dinanzi e, più specificatamente, la Giornata mondiale della Pace a cui è dedicato il 1° gennaio, solennità di Maria santissima, Madre di Dio. Maria è la testimone più alta di questo stretto legame fra l'Amore misericor- dioso che l'ha riempita di grazia, preservandola da ogni peccato, e la sua per- fetta risposta a Dio e agli uomini, divenendo Donna di Pace per eccellenza, Donna capace di amare, perdonare, servire. Anche nella tragedia dell'assurda e violentissima ingiustizia che ha portato il suo Figlio innocente alla morte di croce, lei ha saputo perdonare come Lui offrendo con coraggio tutto il suo straziante dolore di madre, senza invocare vendetta. Per questo Gesù morente le ha chiesto di diventare madre di tutti gli uomini: lei ci può insegnare la via della mise- ricordia e della pace. Mentre scrivo questo augurio, proprio anche in riferimento alla Vergine addolorata, ho nella mente e nel cuore la straziante morte di Anna Maria, un'altra vittima di una violenza terribile e indicibile. La sua tragedia si aggiun- ge alle altre di un 2015 che, in non poche e gravissime circostanze, ci ha fatto piangere. Il Dio buono e miseri- cordioso che sa volgere al bene anche il male più brutto consoli tutti coloro che sono più direttamente coinvolti nella morte tragica di Anna Maria, da tutti riconosciuta come persona semplice e lavoratrice, come sposa, mamma e nonna, che amava la famiglia e che nella vita aveva saputo affrontare con coraggio non poche soffe- renze. Preghiamo per lei, rispettando il dolore dei suoi cari, senza permetterci giudizi che non ci competono. Piuttosto impariamo anche in questa situazione a condividere con molta discrezione le sofferenze altrui. Chie- Diocesi di Citt à di Castello Foglio di collegamento

Transcript of Diocesi di Città di Castello - caritascdc.itcaritascdc.it/allegati_news/Fol.Col.Gen.16.pdf ·...

1

Notiziario mensile della Chiesa Tifernate

NNoovveemmbbrree 22001166 NNuummeerroo 7744 AAnnnnoo VVIIIIII

"Beati i misericordiosi... Beati gli operatori di pace" (Mt 5,7-9)

Diventare misericordiosi come il Padre è il modo più sicuro per essere in pace

con Dio, con se stessi e con il mondo. Se il cuore della pace è la pace del cuo-

re, e se ogni uomo è peccatore, la via della pace comincia col Perdono di Dio e

chiede a tutti noi di vincere l'indifferenza facendo spazio all'amore fraterno

(vedi messaggio del Papa).

Mi pare questo il collegamento più profondo e più semplice tra il Giubileo del-

la misericordia appena iniziato, il nuovo Anno 2016 che abbiamo dinanzi e,

più specificatamente, la Giornata mondiale della Pace a cui è dedicato il 1°

gennaio, solennità di Maria santissima, Madre di Dio.

Maria è la testimone più alta di questo stretto legame fra l'Amore misericor-

dioso che l'ha riempita di grazia, preservandola da ogni peccato, e la sua per-

fetta risposta a Dio e agli uomini, divenendo Donna di Pace per eccellenza,

Donna capace di amare, perdonare, servire. Anche nella tragedia dell'assurda e

violentissima ingiustizia che ha portato il suo Figlio innocente alla morte di croce, lei ha saputo perdonare come

Lui offrendo con coraggio tutto il suo straziante dolore di madre, senza invocare vendetta.

Per questo Gesù morente le ha chiesto di diventare madre di tutti gli uomini: lei ci può insegnare la via della mise-

ricordia e della pace.

Mentre scrivo questo augurio, proprio anche in riferimento alla Vergine addolorata, ho nella mente e nel cuore

la straziante morte di Anna Maria, un'altra vittima di una violenza terribile e indicibile. La sua tragedia si aggiun-

ge alle altre di un 2015 che, in non poche e gravissime circostanze, ci ha fatto piangere. Il Dio buono e miseri-

cordioso che sa volgere al bene anche il male più brutto consoli tutti coloro che sono più direttamente coinvolti

nella morte tragica di Anna Maria, da tutti riconosciuta come persona semplice e lavoratrice, come sposa,

mamma e nonna, che amava la famiglia e che nella vita aveva saputo affrontare con coraggio non poche soffe-

renze. Preghiamo per lei, rispettando il dolore dei suoi cari, senza permetterci giudizi che non ci competono.

Piuttosto impariamo anche in questa situazione a condividere con molta discrezione le sofferenze altrui. Chie-

Diocesi di Città di Castello

F o g l i o d i c o l l e g a m e n t o

2

diamoci come possiamo essere più vicini e più attenti a chi è nel disagio per prevenire, per quanto ci è possibile,

e per consolare. Ci incoraggi l'esempio di tante persone che in modo umile e generoso fanno del bene agli altri

mettendo in atto quelle opere di misericordia che possono essere decisive per aiutarci a portare, nel modo giu-

sto, il mondo verso la fraternità e la pace. E, Dio lo voglia, perché queste cose non abbiano ad accadere mai più.

"O Vergine Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, all'inizio di questo nuovo anno, Anno della misericordia, volgi a noi gli occhi

tuoi misericordiosi, accoglici sotto il tuo manto materno, accompagnaci nei giorni che verranno, aiutaci a vivere ogni evento come dono,

come opportunità per imparare a diventare misericordiosi come Gesù e come te, portando pace, gioia, amore, benevolenza, umiltà,

tenerezza ..."

Buon anno 2016 !

i l v e s c o v o i n f o r m a

Canoscio: come sapete - e come vedete nel comunicato stampa riportato più avanti - domenica 20 di-

cembre 2015 ho annunciato che il prossimo 24 gennaio alle ore 16.00, a Canoscio, celebrerò la s.Messa

nella quale ringrazierò i Frati dell'Immacolata per il servizio da loro svolto nei quasi dieci anni della loro

presenza nella nostra diocesi. In particolare ringraziamo gli ultimi tre: P. Michele, P. Angelo e Fr. Sa-

muele con i quali c'è stata una buona intesa. Purtroppo anche loro, come accaduto diverse volte prima,

erano già destinati altrove. Nel comunicato stampa si spiegano le ragioni per cui, di comune accordo, io e

il Commissario abbiamo deciso di considerare conclusa l'esperienza con la Congregazione dei Frati

dell'Immacolata.

Nella stessa celebrazione accoglieremo i nuovi responsabili: mons. Franco Sgoluppi, rettore del Santua-

rio e parroco della parrocchia dei "SS. Cosma e Damiano" in Canoscio; don Cristian Burca, assistente

pastorale dei rumeni cattolici in diocesi e collaboratore per il servizio pastorale al Santuario e alla parroc-

chia.

Chiedo che questa decisione, maturata dopo lunga riflessione e dopo essermi consultato con il clero,

venga accolta con fede matura e serenità.

“Vinci l’indifferenza e conquista la pace”: è questo il tema scelto da Papa Francesco per la 49.ma Gior-

nata Mondiale della Pace. Merita un'attenta lettura. Sarebbe opportuno offrirne copia ai fedeli. Si trova

facilmente in Internet sul sito della Santa Sede (www.vatican.va). La solennità dell'Epifania e la festa del

Battesimo del Signore concludono il ciclo liturgico del Natale. È l'occasione per approfondire la dimen-

sione missionaria della Chiesa, sulla quale molto insiste Papa Francesco.

Il 17 gennaio celebreremo la giornata per l'approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed

ebrei. Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo

schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo

(Esodo 20, 1.17) è il tema della Giornata. È l'occasione per ripensare all'importanza della rettitudine e

dell’onestà, della giustizia e della carità. A livello diocesano sarà predisposta una serata di preghiera, in

fase di definizione.

Dal 18 al 25 gennaio avrà luogo la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. Il Signore ha chiesto

insistentemente al Padre che i suoi discepoli siano "una cosa sola con Lui", come Lui è "una cosa sola

col Padre" (cf Gv 17). La divisione proviene dal peccato e costituisce uno scandalo per il mondo dram-

maticamente diviso.

In ogni parrocchia, unità pastorale, comunità si programmino momenti di preghiera seguendo il testo

proposto a tutte le chiese: Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio (cfr 1 Pietro 2, 9).

Il sussidio lo si può richiedere in vescovado o in Libreria Sacro Cuore. A livello diocesano avremo i due

momenti indicati nel calendario. Il programma delle celebrazioni lo trovate all’interno del Foglio.

3

Invito a consegnare alla Caritas le offerte raccolte per sostenere i nostri Centri di ascolto e l'Emporio

della solidarietà che sono i nostri modi concreti per essere vicini ai poveri, purtroppo in aumento.

Anche la Giornata per l'infanzia missionaria (6 gennaio) e quella del migrante e del rifugiato (17 genna-

io) - giornate con colletta obbligatoria - sono occasioni che dovremo valorizzare perché la nostra fede si

traduca in una carità sempre più generosa.

Ammiro e ringrazio i molti volontari, tutte le persone attente e sensibili, le aziende e le ditte disponibili a

donare quanto possono per sostenere le attività caritative.

Domenica 31 gennaio alle ore 18.30 in Cattedrale celebrerò la s. Messa alla quale parteciperanno, in mo-

do particolare, i religiosi e le religiose della nostra diocesi, a chiusura dell'Anno della vita consacrata. In-

vito tutti ad intervenire per chiedere al Signore di benedire con nuove vocazioni le comunità religiose che

hanno dato e stanno dando buona testimonianza nella Chiesa e nella società. Papa Francesco presiederà

la celebrazione in piazza san Pietro il 2 febbraio, giornata dedicata alla vita consacrata. Mi auguro che

pure i nostri religiosi e religiose vi partecipino.

Dal 27 al 29 dicembre a Montecasale un bel gruppo di giovani hanno fatto gli Esercizi spirituali. E' stata

una bella esperienza. Altre attività giovanili sono state fatte e altre sono in corso. Il Signore benedica e

renda fruttuoso questo importante servizio ai nostri giovani, utile per la loro formazione cristiana ed u-

mana ed anche ai fini di un serio discernimento vocazionale. Preghiamoci.

Preghiamo anche per i sacerdoti, specialmente quelli anziani e malati. Il Signore li sostenga dando loro

salute e serenità. Per quanto possiamo, siamo loro vicini anche perché hanno speso la loro vita per il bene

degli altri.

Raccomando vivamente al clero (sacerdoti e diaconi) 2 appuntamenti da non mancare!

18-22 gennaio - Esercizi spirituali interdiocesani (vedi più avanti le informazioni e programma).

Iscrizioni in Cancelleria entro il 10 gennaio.

Nei giorni 7 (sera) - 8 - 9 (fino a pranzo compreso) febbraio avrà luogo a Collevalenza “la due

giorni per il clero”.

Celebreremo il Giubileo (guidati dal vescovo Benedetto Tuzia), faremo una riflessione pastorale e

vivremo un momento di fraternità (l’anno scorso fu molto partecipato e gradito). Chiedo a tutti di

non mancare perché ci aiuta a crescere come presbiterio nella fraternità sacramentale, cuore della

nostra vita spirituale e pastorale.

Si arriverà a Collevalenza con le proprie auto (naturalmente ci si può mettere d'accordo per anda-

re insieme).

Iscrizioni entro la fine del mese di gennaio.

Domenico Cancian f.a.m. Vescovo

4

a g e n d a d e l m e s e

GENNAIO 2016 Mese dedicato alla Sacra Famiglia

1

VENERDI'

SOLENNITA' MARIA

SS MADRE DI DIO

Giornata mondiale della Pace

- ore 18.30, Cattedrale. Pontificale nella Solennità di Maria Santissima,

Madre di Dio. Compleanno di Trottini don Sante.

2

SABATO

S. BASILIO VESCOVO Compleanno di don Ermenegildo.

3

DOMENICA

S. GENOVEFFA

- ore 10,30, Cattedrale. Santa Messa del vescovo.

- ore 19.00, Roma, Domus Pacis. Santa messa del vescovo in apertura

del Convegno Nazionale UNPV (Ufficio Nazionale per la pastorale delle

Vocazioni).

5

MARTEDI'

S. AMELIA Anniversario ordinazione sacerdotale di P. Vittorio Calzolaio ofmconv.

6

MERCOLEDI'

EPIFANIA DI N.S.

Epifania del Signore

Giornata Mondiale dell’infanzia missionaria (colletta obbligatoria).

- ore 11.00, Canoscio. Il vescovo celebra la s. Messa e poi si intrattiene

con i religiosi della diocesi per un momento di fraternità.

- ore 18.30, Cattedrale. Pontificale nell’Epifania del Signore. Si ricorderà

il 31° anniversario di ordinazione episcopale di Mons. Pellegrino

Tomaso Ronchi (1985). Onomastico di Bogliari mons. Magio.

Compleanno di Coşa don Francesco.

8

VENERDI'

S. MASSIMO , S. SE-

VERINO

-ore 16.00, Casa Verde (Città di Castello). Il vescovo incontra gli iscritti

all'Università della Terza Età.

10

DOMENICA

S. ALDO EREMITA

Battesimo del Signore

- ore 18.00. Foligno. Il vescovo presiede la celebrazione eucaristica in ono-

re della Madonna del Pianto, Patrona della Città.

Onomastico di Viti don Aldo e Di Bernardo don Gesualdo. Compleanno di Rossi diacono Franco.

11

LUNEDI'

S. IGINO PAPA 11-15 gennaio 2015. Il vescovo guida gli Esercizi spirituali per i sa-

cerdoti di Sora a Collevalenza.

12

MARTEDI'

S. MODESTO M.

Anniversario della morte di Pecorari Don Angelo (2012) Onomastico di Polchi diacono Modesto.

14

GIOVEDI'

S. FELICE M. , S.

BIANCA Compleanno di Tacchini don Livio.

15

VENERDI'

S. MAURO ABATE - ore 09.30, Assisi, Seminario Regionale. Il vescovo partecipa alla riunio-

ne della C.E.U.

5

17

DOMENICA

S. ANTONIO ABATE

27ª Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra catto-lici ed ebrei (Vedi più avanti il tema).

- ore 10,30, Cattedrale. Il vescovo presiede la Santa Messa in occasione

dell'apertura della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

- ore 16.00, Chiesa di San Francesco. Il vescovo e Padre Petru Heisu

presiedono la preghiera per l’unità dei cristiani. Parteciperanno cattolici e ortodossi.

18

LUNEDI'

S. LIBERATA

18-22 gennaio 2015. Esercizi spirituali interdiocesani a Foligno. Vi

partecipano anche il vescovo e il vicario generale (vedi più avanti in-

formazioni e programma).

18 - 25 gennaio 2015- Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (Vedi più avanti il tema).

102ª Giornata mondiale delle migrazioni (Vedi più avanti il tema).

19

MARTEDI'

S. MARIO MARTIRE

86° compleanno di Mons. Pellegrino Tomaso Ronchi.

- ore 10,00, Cattedrale. Santa Messa, concelebrata dal vescovo eme-

rito per ringraziare i Signore del dono della vita di S.E.Mons. To-

maso Pellegrino Ronchi che ricorda il suo compleanno.

Anniversario della morte del Diacono Angelo Monti (1991).

20

MERCOLEDI'

S. SEBASTIANO - ore 18.00, Pietralunga. S.Messa del Vescovo per la festa di San Seba-

stiano, patrono dei Vigili Urbani.

23 SABATO

S. EMERENZIANA

- ore 11.00, Vescovado. Il vescovo incontra i giornalisti e celebra l'Eu-

caristia per loro in occasione della Giornata mondiale della Comuni-cazioni sociali.

24

DOMENICA

S. FRANCESCO DI

SALES

- ore 16. 00, Canoscio. Il vescovo presiede la s.Messa per il saluto ai Frati

dell'Immacolata e l’accoglienza del nuovo Rettore e parroco Don Franco Sgoluppi e Don Cristian Burca.

-ore 18.00, Salesiane. Il vescovo presiede la Santa Messa in occasione del

200 anniversario della fondazione della scuola. 63ª Giornata mondiale dei malati di lebbra. Onomastico e compleanno di Mariucci don Francesco.

Onomastico e compleanno di Mariucci don Francesco.

26

MARTEDI'

SS. TITO E TIMOTEO

, S. PAOLA

- ore 09.30, Assisi. Il vescovo presiede l’incontro regionale CISM-USMI.

- ore 15.30, Vescovado. Il vescovo presiede all'insediamento del nuovo

Consiglio dell'IDSC.

Compleanno di Bruschi don Paolo e di Compleanno di Coşa don Francesco

valori don Simone.

27

MERCOLEDI'

S. ANGELA MERICI - ore 09.30, Seminario. Ritiro Spirituale del clero. Anniversario della morte di Don Giuseppe Niccolini (2009)

28

GIOVEDI'

S. TOMMASO D'AQ.,

S. VALERIO

- ore 10.00, Assisi, Il vescovo presiede l’incontro della Commissione

presbiterale regionale.

- ore 20.45, Seminario. Il vescovo tiene la lezione su "La teologia della misericordia e il Sacramento della riconciliazione".

31

DOMENICA

S. GIOVANNI BOSCO

-ore 18.30, Cattedrale. Il vescovo presiede la Santa Messa alla quale par-

tecipano in modo particolare i religiosi e le religiose della diocesi in chiu-

sura dell'Anno della Vita Consacrata.

6

18-22 GENNAIO

ESERCIZI SPIRITUALI INTERDIOCESANI

Casa per ferie Villa “La Quiete” – Foligno, Via Uppello, 15 – tel. 0742.3502830

Invito caldamente i Sacerdoti, specialmente in quest'Anno giubilare, a partecipare agli Esercizi

Spirituali che nella tradizione della Chiesa (ed anche nella nostra esperienza) sono un dono del

Signore.

Pertanto propongo, come già annunciato, di farli insieme ad alcuni vescovi e sacerdoti delle

diocesi dell'Umbria.

Predicatore: P. Amedeo Cencini FDCC (Psicologo e Docente all’UPS).

Gli Esercizi iniziano con il pranzo di lunedì 12 gennaio: i partecipanti sono pregati di

arrivare in mattinata, onde espletare entro le 12.30 le procedure per l’assegnazione delle

camere. Chi non ha la possibilità di essere presente a pranzo lo comunichi all’atto

dell’iscrizione e comunque con qualche giorno di anticipo.

È richiesta la presenza costante e integrale all’intero corso di esercizi; i partecipanti che

per gravi motivi debbano momentaneamente assentarsi comunichino l’eventuale non

presenza ai pasti.

Gli esercizi terminano con il pranzo di venerdì 16 gennaio.

I partecipanti si portino camice, stola bianca e Liturgia delle Ore.

Come raggiungere Villa “La Quiete”:

Uscire dalla SS 3 Flaminia in direzione “Foligno Centro” o “Foligno Est”.

Oltrepassare (senza uscire) la prima deviazione a sinistra e l’uscita per Foligno Centro

(Via Piave, a destra). Imboccare la successiva deviazione a sinistra, seguendo le indica-

zioni per l’Abbazia di Sassovivo

Proseguire per 200 mt fino ad incontrare il bivio a destra per l’Abbazia di Sassovivo

(Via Uppello)

Circa 100 mt dopo il bivio girare a sinistra entrando nel viale d’accesso di Villa “La

Quiete”

Quota di partecipazione: È indivisibile, cioè indipendente dall’effettiva fruizione dei

pernottamenti e dei pasti : € 200.00, da versare alla reception dell’albergo.

Prenotazioni: quanto prima!

RIVOLGERSI A:

Cancelleria diocesana - Don Alberto Gildoni - 075.855.30.30

Segreteria vescovile – Don Francesco Cosa - 075.855.43.26

7

Comunicato stampa

Cura pastorale del Santuario di Canoscio

Dopo averci molto pensato e pregato, dopo es-

sermi a lungo consultato con il clero, io e il

rev.mo don Sabino Ardito sdb, Commissario

della Congregazione dei Frati dell'Immacolata,

abbiamo di comune accordo assunto la deci-

sione di considerare conclusa l'esperienza di

servizio pastorale al Santuario "Madonna del

Transito" ed alla parrocchia dei "SS Cosma e

Damiano" in Canoscio da parte dei Religiosi

della predetta Congregazione, servizio iniziato quasi dieci anni fa con una Convenzione firmata in

data 21 giugno 2006.

Le ragioni della decisione sono riconducibili principalmente a difficoltà interne alla Comunità re-

ligiosa dei Frati del'Immacolata e segnatamente alla difficoltà di garantire continuità di servizio

mediante parroci e rettori stabili (P. Michele e P. Angelo avrebbero dovuto trasferirsi altrove).

Preso atto della situazione ed anche delle notevoli incertezze circa le sorti future della Congrega-

zione, sentito il parere del Consiglio presbiterale e del Collegio dei Consultori, riaffido il Santuario

e la parrocchia di Canoscio alla cura pastorale del clero diocesano e precisamente a mons. Franco

Sgoluppi, già Vicario generale della diocesi e parroco della "Madonna del Latte" in Città di Castel-

lo, e a don Cristian Burca, Assistente pastorale dei rumeni cattolici presenti in diocesi. Con loro e an-

che con la collaborazione di altri sacerdoti diocesani si continuerà il servizio al Santuario di Cano-

scio, maggiormente integrato nella pastorale diocesana.

Il Giubileo straordinario della misericordia, appena iniziato, con l'apertura della porta santa anche

qui, oltre che nella Cattedrale sarà, lo speriamo, di aiuto per questa nuova fase.

Il passaggio delle consegne avverrà domenica 24 gennaio 2016 alle ore 16.00. Sarà quella l'occasio-

ne per salutare e ringraziare i Frati dell'Immacolata che lasciano il Santuario dopo essersi adopera-

ti al meglio delle loro possibilità, come pure per accogliere ed augurare buon lavoro ai due nuovi

sacerdoti che faranno il loro ingresso.

In particolare ringrazieremo di cuore P. Michele, P. Angelo, Fr. Samuele e quelli che hanno presta-

to servizio in questi dieci anni. Ringraziamo anche don Franco e don Cristian per la loro disponi-

bilità a prendersi cura del Santuario.

La Madonna ci aiuti a vivere bene questo momento e questo Anno della misericordia, accolga tutti

noi sotto il suo manto e ci conceda che questo Suo Santuario sia luogo di misericordia per tutti.

Città di Castello 20.12.2015

+ Domenico Cancian - vescovo

8

9

IL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA SECONDO PAPA FRANCESCO

Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la

sua persona rivela la misericordia di Dio. La misericordia è la via che unisce Dio e l’uomo, apren-

do il cuore alla certezza di essere amati per sempre, in ogni situazione.

La grazia particolare del Giubileo arriva all’uomo attraverso alcuni segni da comprendere e valo-

rizzare nel senso giusto.

1. Il Logo e il motto Il logo e il motto offrono una sintesi felice dell’Anno giubilare. Il motto “Miseri-

cordiosi come il Padre” (tratto dal Vangelo di Luca 6,36) propone di vivere la mise-

ricordia sull’esempio del Padre. Il logo - opera del gesuita I. Rupnik - mostra il

Figlio che si carica sulle spalle l’uomo smarrito, recuperando un’immagine mol-

to cara alla Chiesa antica. Indica l’amore di Cristo che porta a compimento il

mistero della sua incarnazione con la redenzione (il Cristo ha le piaghe). Il dise-

gno fa emergere il Buon Pastore che avvolge e abbraccia l’uomo. Con estrema

misericordia il Buon Pastore carica su di sé l’umanità. I volti sono così vicini

che Cristo vede con l’occhio di Adamo e questi con l’occhio di Cristo. Ogni

uomo scopre così in Cristo, nuovo Adamo, la propria umanità e contempla nel

Suo sguardo l’Amore del Padre.

La scena si colloca all’interno della mandorla, anch’essa figura cara all’iconografia antica e medio-

evale che richiama la compresenza delle due nature, divina e umana, in Cristo. I tre ovali concen-

trici, di colore progressivamente più chiaro verso l’esterno, suggeriscono il movimento di Cristo

che porta l’uomo fuori dalla notte del peccato e della morte. D’altra parte, la profondità del colore

più scuro suggerisce anche l’imperscrutabilità dell’Amore del Padre che tutto perdona.

2. Il pellegrinaggio Il pellegrinaggio è un segno peculiare nell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni per-

sona compie nella sua esistenza. La vita è un pellegrinaggio e l’essere umano è un pellegrino che

percorre la strada giusta per raggiungere la meta desiderata. Anche per passare la Porta Santa o-

gnuno dovrà compiere, secondo le proprie forze, un pellegrinaggio. Esso sarà un segno del fatto

che la misericordia è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio. Il pellegrinag-

gio, quindi, sia stimolo alla conversione: attraversando la Porta Santa ci lasceremo abbracciare dal-

la misericordia di Dio e ci impegneremo a diventare misericordiosi con gli altri come il Padre lo è

con noi.

Gesù indica le tappe del pellegrinaggio attraverso cui è possibile raggiungere questa meta: «Non

giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e

vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura

con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio» (Lc 6,37-38).

3. Opere di misericordia corporale e spirituale È vivo desiderio di Papa Francesco che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di

misericordia corporale e spirituale. È un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita da-

vanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri so-

no i privilegiati della misericordia divina. Riscopriamo le opere di misericordia corporale: dare da

mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere

gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia

spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflit-

ti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i

morti.

4. Il sacramento della riconciliazione Il Giubileo aiuta a riscoprire il sacramento della riconciliazione, istituito da Gesù per farci speri-

mentare la gioia del perdono dei nostri peccati. Il Signore fa festa nell’abbracciare i suoi figli che

10

ritornano nella sua casa. In questo tempo il vescovo e i sacerdoti saranno par-

ticolarmente disponibili: in cattedrale, nelle parrocchie, nelle comunità dei

Frati, nelle celebrazioni penitenziali comunitarie. Gesù offre a tutti il suo per-

dono e ci chiede di fare altrettanto: scambiarci il perdono fraterno.

Nonostante il perdono, nella nostra vita portiamo le contraddizioni che sono

la conseguenza dei nostri peccati. Nel sacramento della Riconciliazione Dio

perdona i peccati, che sono davvero cancellati; eppure, l’impronta negativa

che i peccati hanno lasciato nei nostri comportamenti e nei nostri pensieri ri-

mane e costituisce un ostacolo per la nostra fedeltà al Vangelo.

5. Indulgenza

La misericordia di Dio però è più forte anche di questo. Essa diventa indulgenza del Padre che at-

traverso la Chiesa, Sposa di Cristo raggiunge il peccatore perdonato e lo libera da ogni residuo del-

la conseguenza del peccato, abilitandolo ad agire con carità, a crescere nell’amore piuttosto che ri-

cadere nel peccato. Indulgenza è sperimentare la santità della Chiesa che partecipa a tutti i benefici

della redenzione di Cristo, perché il perdono sia esteso fino alle estreme conseguenze a cui giunge

l’amore di Dio. Viviamo intensamente il Giubileo chiedendo al Padre il perdono dei peccati e

l’estensione della sua indulgenza misericordiosa.

Le condizioni per ricevere l’indulgenza sono essenzialmente tre:

il sacramento della Riconciliazione, vissuto col desiderio sincero di avvicinarci al Signore, distac-

candoci da qualsiasi peccato;

la partecipazione all’Eucaristia con la comunione sacramentale;

la preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre per esprimere la comunione ecclesiale in modo

concreto.

Proprio perché madre, la Chiesa mette a disposizione dei figli i suoi beni, cioè i meriti dei giusti

per sopperire alle imperfezioni della nostra conversione. Una ricchezza di santità che per quella

comunione in Cristo che continua oltre la morte, può essere partecipata anche ai nostri fratelli de-

funti che si siano presentati davanti a Dio non pianamente purificati.

Il Papa, inoltre, ha chiarito che, per ottenere l’indulgenza, i fedeli sono chiamati a compiere un bre-

ve pellegrinaggio verso la Porta santa, aperta in ogni cattedrale o nelle chiese stabilite dal vescovo

diocesano, e nelle quattro basiliche papali a Roma, come segno del desiderio profondo di vera

conversione. Quanti ne sono seriamente impossibilitati, offriranno la loro sofferenza come espe-

rienza di vicinanza al Signore.

Il Papa chiede anche un coraggioso impegno a compiere le opere di misericordia corporale e spiri-

tuale, assicurando che, chi le mette in atto, otterrà certamente l’indulgenza giubilare.

6. La Madre della Misericordia

La dolcezza dello sguardo della Madre della Misericordia ci aiuti a riscoprire

la gioia della tenerezza di Dio.

Maria ha assicurato che la misericordia del Signore è presente «di generazione in

generazione» (Lc 1,50). Anche noi eravamo presenti in quelle parole profetiche

della Vergine Maria.

Rivolgiamo a lei la preghiera antica e sempre nuova della Salve Regina, perché

non si stanchi mai di rivolgere a noi i suoi occhi misericordiosi e ci renda degni di

contemplare per sempre Gesù Cristo, il volto della misericordia del Padre.

Due Appuntamenti

Domenica 10 aprile 2016: Pellegrinaggio giubilare diocesano al Santuario dell’Amore Misericordio-

so di Collevalenza.

Sabato 1 ottobre 2016: Pellegrinaggio giubilare regionale a Roma.

11

M e s s a g g i d e l S a n t o P a d r e

Giornata Mondiale della Pace 2016 «Vinci l’indifferenza e conquista la pace».

Questo è il titolo del Messaggio per la 49ª Giornata Mondiale della Pace, la terza di Papa Francesco.

L’indifferenza nei confronti delle piaghe del nostro tempo è una delle cause principali della mancanza di pace

nel mondo. L’indifferenza oggi è spesso legata a diverse forme di individualismo che producono isolamento, i-

gnoranza, egoismo e, dunque, disimpegno.

L’aumento delle informazioni non significa di per sé aumento di attenzione ai problemi, se non è accompagnato

da una apertura delle coscienze in senso solidale; e a tal fine è indispensabile il contributo che possono dare, oltre

alle famiglie, gli insegnanti, tutti i formatori, gli operatori culturali e dei media, gli intellettuali e gli artisti.

L’indifferenza si può vincere solo affrontando insieme questa sfida.

La pace va conquistata: non è un bene che si ottiene senza sforzi, senza conversione, senza creatività e confronto.

Si tratta di sensibilizzare e formare al senso di responsabilità riguardo a gravissime questioni che affliggono la

famiglia umana, quali il fondamentalismo e i suoi massacri, le persecuzioni a causa della fede e dell’etnia, le vio-

lazioni della libertà e dei diritti dei popoli, lo sfruttamento e la schiavizzazione delle persone, la corruzione e il

crimine organizzato, le guerre e il dramma dei rifugiati e dei migranti forzati.

Tale opera di sensibilizzazione e formazione guarderà, nello stesso tempo, anche alle opportunità e possibilità

per combattere questi mali: la maturazione di una cultura della legalità e l’educazione al dialogo e alla coopera-

zione sono, in questo contesto, forme fondamentali di reazione costruttiva.

Un campo in cui la pace si può costruire giorno per giorno vincendo l’indifferenza è quello delle forme di schia-

vitù presenti oggi nel mondo, alle quali era dedicato il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 2015,

«Non più schiavi ma fratelli». Bisogna portare avanti questo impegno, con accresciuta coscienza e collaborazio-

ne.

La pace è possibile lì dove il diritto di ogni essere umano è riconosciuto e rispettato, secondo libertà e secondo

giustizia. Il Messaggio del 2016 vuole essere uno strumento dal quale partire perché tutti gli uomini di buona vo-

lontà, in particolare coloro i quali operano nell’istruzione, nella cultura e nei media, agiscano ciascuno secondo

le proprie possibilità e le proprie migliori aspirazioni per costruire insieme un mondo più consapevole e miseri-

cordioso, e quindi più libero e giusto.

Ecco l'elenco dei temi della Giornata Mondiale per la Pace dal 2000 a oggi:

Papa Giovanni Paolo II 2000 – Pace in terra agli uomini che Dio ama!

2001 – Dialogo tra le culture per una civiltà dell'amore e della pace

2002 – Non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza perdono

2003 – Pacem in terris: un impegno permanente

2004 – Un impegno sempre attuale: educare alla pace

2005 – Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male

Papa Benedetto XVI 2006 – Nella verità, la pace

2007 – La persona umana, cuore della pace

2008 – Famiglia umana, comunità di pace

2009 – Combattere la povertà, costruire la pace

2010 – Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato

2011 – Libertà religiosa, via per la pace

2012 – Educare i giovani alla giustizia e alla pace

2013 – Beati gli operatori di pace

Papa Francesco 2014 - Fraternità, fondamento e via per la pace

2015 - Non più schiavi, ma fratelli.

2016 - Vinci l’indifferenza e conquista la pace.

12

MESSAGGIO PER LA 102ª GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO 2016

“Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordia”

Il Papa denuncia l’indifferenza di fronte alle tragedie dei mi-

granti e condanna le nuove forme di schiavitù - Quando il silen-

zio diventa complicità.

«Quando assistiamo come spettatori alle morti per soffocamento,

stenti, violenze e naufragi», la nostra indifferenza e i nostri silenzi

«aprono la strada alla complicità». Sono parole forti di denuncia,

come accade ogni volta che affronta il tema, quelle usate da Papa

Francesco nel messaggio per la prossima giornata mondiale del mi-

grante e del rifugiato.

La giornata sarà celebrata il 17 gennaio e avrà come tema «Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta

del Vangelo della misericordia». Nel messaggio il Pontefice descrive il continuo aumento dei flussi migrato-

ri che «interpellano i singoli e le collettività, sfidando il tradizionale modo di vivere». Va però ricordato, fa

notare Francesco, che si tratta di «vittime della violenza e della povertà», le quali anche quando «sopravvi-

vono agli abusi e alle avversità» del viaggio, devono poi confrontarsi con le realtà in cui approdano, dove

«si annidano sospetti e paure» e carenze di norme «che regolino l’accoglienza e prevedano itinerari di inte-

grazione». Essa infatti può significare arricchimento e previene il rischio della discriminazione, del razzi-

smo, del nazionalismo o della xenofobia.

Perciò, è la constatazione del Papa con il pensiero rivolto al prossimo giubileo, «più che in tempi passati,

oggi il Vangelo della misericordia scuote le coscienze, impedisce che ci si abitui alla sofferenza e indica vie

di risposta». Perché quelle legate alle migrazioni «di grandi o piccole dimensioni» che siano, rimangono

«sempre tragedie». Ogni giorno, infatti, «le storie drammatiche di mi-

lioni di uomini e donne interpellano la comunità internazionale» e

«nessuno può fingere di non sentirsi interpellato dalle nuove forme di

schiavitù gestite da organizzazioni criminali che vendono e comprano

uomini, donne e bambini».

In ogni caso, ribadisce il Pontefice, «di fronte a tali fenomeni la rispo-

sta del Vangelo è la misericordia». Un richiamo risuonato anche

nell’udienza ai capitolari dei Comboniani, ai quali Francesco ha ri-

cordato che il carisma del fondatore «trova un punto qualificante

nell’amore misericordioso del Cuore di Gesù per gli uomini indifesi»

e per i «più abbandonati del nostro tempo».

I migranti nella Diocesi di Città di Castello ( *2012 )

COMUNE ABITANTI STRANIERI % Stranieri

0-17 anni %

CITTÀ DI CASTELLO 40.455 3.762 9,3% 866

SAN GIUSTINO 11.393 937 8,2% 214

CITERNA 3.426 293 8,5% 68

MONTONE 1.687 177 10,5% 34

PIETRALUNGA 2.297 173 7,5% 29

MONTE S.MARIA TIB. 1.239 106 8,6% 20

UMBERTIDE 16.763 2.619 15,6% 633

Totale 5.448 (senza Umbertide)

13

d a g l i u f f i c i d i c u r i a

UUFFFFIICCIIOO CCAARRIITTAASS

Si è svolto il 5 dicembre 2015 presso le sale della parrocchia della Madonna del Latte, alla presenza del Vescovo Sua Ecc. Domenico Cancian, l’incontro di fine anno dei volontari Cari-tas. Erano presenti esponenti dei Centri di ascolto, dell’Emporio della solidarietà, del Centro vestiario, del Progetto rubino ed alcuni sacerdoti. L’incontro è stato aperto da una introduzione del direttore don Paolino Trani che ha condivi-so alcuni passaggi dell’enciclica Laudato Sii di Papa Francesco.

L’appuntamento come ogni anno è servito a fare il punto sulle attività della Caritas così come esposto dal vice direttore Pierluigi Bruschi, il quale ha parlato anche di iniziare a proporre un nuovo approccio nei confronti dei nostri utenti. Una maggiore condivisione e collaborazione

da parte di chi riceve aiuti nei progetti in essere, per trasformare l’atteggiamento delle persone nei confronti del-

la propria vita da soggetto passivo a propositivo ed attivo, riscoprendo anche tradizioni e attività ormai dimenti-cate come l’agricoltura e mestieri artigianali. Ci sono stati interventi da parte dei volontari mirati soprattutto al miglioramento e ad una maggiore efficienza dei progetti in essere, in particolare per quanto riguarda l’Emporio della solidarietà, attivo ormai da oltre tre an-ni. Il Vescovo poi ha chiuso l’incontro salutando e ringraziando tutti gli intervenuti per il loro impegno dando la massima disponibilità al sostentamento delle attività Caritas. La Caritas diocesana ringrazia tutti i volontari per la loro disponibilità e umanità nella testimonianza della cari-tà , che da sempre è alla base del nostro operare verso il prossimo.

Auguriamo a tutti un felice anno nuovo!!!

Equipe Caritas

UUFFFFIICCIIOO EECCUUMMEENNIISSMMOO

Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani (18-25 gennaio 2016)

Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio (cfr 1 Pietro 2, 9)

Questo appello costituisce il tema della Settimana di Preghiera per

l’unità dei Cristiani del 2016.

San Pietro apostolo ricorda a coloro che costituivano la chiesa pri-

mitiva e che provenivano dal mondo pagano che un tempo essi non

erano il suo popolo, ora invece sono il popolo di Dio. Un tempo es-

si non godevano della sua misericordia, ora, invece, hanno ottenuto

la misericordia di Dio. Un tempo essi non avevano la grazia di Dio,

ora, invece, sono benedetti da Lui. Nasce così il popolo che Dio ha

acquistato per sé, che riceve la potenza della salvezza di Dio in Ge-

sù Cristo.

L'incontro con Gesù costituisce una realtà di speciale importanza,

che è espressa nel Battesimo, in cui il battezzato rinasce dall'acqua e dallo Spirito (Gv 3,5).

Nel Battesimo moriamo al peccato per risorgere con Cristo. Il Battesimo apre un nuovo cammino di fede

che unisce ogni fedele cristiano con il popolo di Dio.

Dio ci ha scelto, senz'altro, non come privilegio, non perché noi siamo cristiani degni, non perché ne abbia-

mo diritto. Ci ha scelto per fare esperienza di misericordia e per testimoniare a tutti le sue opere meraviglio-

se (1 Pietro 2,9).

14

La Bibbia rafforza e incoraggia alla preghiera e alla riconoscenza delle opere meravigliose di Dio. Essa ci

presenta gli atti salvifici di Dio nei confronti del Suo popolo.

Nel Nuovo Testamento la resurrezione di Gesù Cristo costituisce per i Battezzati l'accesso alla nuova vita,

dona la salvezza e la vita eterna.

Come cristiani siamo impegnati al servizio di Dio nel portare a tutti il suo amore che ci ha resi santi.

Malgrado il fatto che i cristiani appartengono a diverse tradizioni, la Parola di Dio, su cui pregano, studiano

e riflettono, è fondamentale per la comunione.

Ringraziamo i nostri fratelli della Lettonia per la loro preziosissima esperienza e ricordiamo nelle nostre

preghiere tutti i martiri cristiani appartenenti alla Chiesa Cattolica Romana, alla Chiesa Ortodossa, alla

Chiesa Luterana, alla Chiesa Battista.

Dio doni riposo alle loro anime. Amen! Come tutti gli anni, la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani a livello diocesano sarà celebrata nei se-

guenti modi.

Domenica 17 gennaio 2015, alle ore 10.30, nella Cattedrale, il vescovo celebrerà la Santa Messa nell'aper-

tura della Settimana di preghiera.

Domenica 17 gennaio 2015 dalle ore 16.00 verrà celebrata la preghiera comunitaria insieme ai fratelli or-

todossi. Quest’anno i fratelli ortodossi saranno ospiti della comunità cattolica rumena e le celebra-

zioni si svolgeranno nella chiesa di San Francesco. La celebrazione sarà guidata dal vescovo Do-

menico e Padre Petru Heisu, il parroco della comunità ortodossa rumena. Tutti sono invitati.

Oltre le iniziative diocesane, è vivamente raccomandata la quotidiana celebrazione nelle singole parrocchie

o comunità, seguendo lo schema del Sussidio della preghiera che si trova in vescovado o in Libreria Sacro

Cuore.

Giornata per l'approfondimento e lo sviluppo

del dialogo tra cattolici ed ebrei (17 gennaio 2016)

Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né

alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo (Esodo 20, 1.17).

Con la comune riflessione ebraica e cristiana sulla Decima Parola arriviamo

a conclusione di questo tratto di cammino fatto insieme, che negli ultimi

dieci anni ci ha portato a meditare sulle Dieci Parole di Esodo 20 e Deute-

ronomio. Nel ringraziare di cuore tutti coloro che in questi anni si sono resi

disponibili ad offrirci spunti di riflessione, siamo altresì consapevoli che si

conclude semplicemente un tratto di strada, una tappa, ma che il cammino

in sé ci offre ancora molte possibilità di incontro, di scambio, di crescita

comune: possibilità che ci sentiamo di dover cogliere e valorizzare come

meglio possibile.

Nella traduzione italiana di Esodo 20,17, testo sul quale vogliamo riflettere in questa XX Giornata per

l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra Cattolici ed Ebrei, l’Altissimo pronuncia queste parole: «Non

desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua

schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo». Questo testo ci insegna a

purificare i nostri desideri, ad orientarli al disegno di Dio. In questa luce dunque ci sentiamo di affermare che,

mossi da un desiderio condiviso e da una sincera speranza di interpretare rettamente in questo nostro agire gli

insegnamenti dell'Eterno, riteniamo necessario ribadire con convinzione alle nostre comunità e a tutti gli uo-

mini ricchi di sensibilità e di sapienza, la necessità di proseguire il cammino di dialogo che vent’anni fa abbiamo

voluto iniziare. Attraverso le nostre fedi riconosciamo anzitutto tutto il bene che c’è nel mondo, ed insieme vi-

15

viamo con angoscia gli eventi del presente, che sono carichi di sofferenza e di inquietanti prospettive per il fu-

turo, assistiamo sgomenti a gesti orrendi che profanano il Nome dell'Eterno, perpetrati con l'ignobile pretesa di

adempiere alla Sua volontà, cogliamo con preoccupazione i segni sempre più frequenti di un'umanità smarrita,

delusa da tante false idolatrie che hanno condotto i loro seguaci in percorsi colmi di rovine e senza futuro, per-

cepiamo la fatica degli uomini a concepire progetti per il futuro, a custodire responsabilmente i beni del creato

per le generazioni che verranno, poiché quando viene a mancare nell'uomo la ricerca dell'Eterno, si smarrisce

anche il valore del tempo che valica i confini della nostra vita.

In questa prospettiva, mentre rinnoviamo la nostra fedeltà ai principi e ai precetti che, con distinte peculiarità,

caratterizzano le nostre fedi, sentiamo l'urgente necessità di ribadire la fiducia che, proprio dal fecondo dialogo

da noi intrapreso, dalla ricerca di valori morali e spirituali condivisi nei quali operare in sintonia, possa scaturi-

re una positiva testimonianza di fede, una fede suscettibile di restituire speranza e di rivolgere nuovamente i

cuori di molti verso l'Eterno proprio perché ispira messaggi di vita e di pace, una fede capace di arricchirci

nell'anima e di guidarci nelle scelte per il nostro autentico bene, gradite al Signore. È chiaro, ogni cammino può

conoscere delle tappe di maggiore slancio, unite forse anche a qualche momento di fatica: ma ogni cammino

fatto insieme è indispensabile per la reciproca conoscenza, per il rispetto e la stima, e più ancora per far cresce-

re veri sentimenti di amore dell’uno verso l’altro, nella consapevolezza di quanto grandi siano

l’incoraggiamento e la consolazione che ci vengono dall’amore reciproco. Questo percorso ci appare come una

concreta realizzazione di quel «fraterno dialogo» di cui parlava Nostra Aetate (n.4), sul dialogo con i non cri-

stiani approvata nel 1965 dal Concilio Vaticano II, che è stata per entrambe le parti una pietra miliare nell'aper-

tura di una nuova epoca, avendo auspicato un dialogo tra fratelli, tra popoli e singoli che desiderano crescere

nella consapevolezza e nella consolazione di questa fraternità: una fraternità per troppo tempo nascosta e di-

sumanamente ostacolata, una fraternità che non abbiamo ancora finito di riscoprire, una fraternità che però si

manifesta sempre più nella sua indispensabile e provvidenziale attualità.

Voglia l’Eterno sostenere i nostri sforzi, donarci la Sapienza necessaria per individuare i passi futuri di questo

cammino comune, e benedire ogni tratto di strada che riusciremo a compiere insieme.

UUFFFFIICCIIOO PPAASSTTOORRAALLEE FFAAMMIIGGLLIIAARREE

UUFFFFIICCIIOO SSCCUUOOLLAA EE PPAASSTTOORRAALLEE SSCCOOLLAASSTTIICCAA

Le “Radici e le Ali”

L’Educazione im-possibile, a cinque anni dal docu-

mento “Educare alla vita Buona del Vangelo” sul

tema decennale dell’emergenza educativa

TRE INCONTRI DI NOTEVOLE INTERESSE

1. Domenica 24 Gennaio ore 16. Il prof. Giovanni Carlotti propone una riflessione su: “Le Radici e le

ali” come poter ancora educare i nostri figli dopo la fine delle Autorità.

2. Domenica 14 febbraio ore 16. Il prof. Iacopo Casadei introduce il tema: "Essere genitori ed educatori

ai tempi di Facebook e Watsapp" (gestire opportunità e rischi dei social network).

3. Domenica 13 Marzo ore 16. Don Paolino Trani, Presidente Ceis, presenta la sua riflessione su:

“Parlare di droga e dipendenze ai nostri figli”.

Gli incontri si svolgeranno presso la Sala del centro Studi “Beato Carlo Liviero” presso la Casa Madre

delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore (Via XI Settembre-Rione San Giacomo).

16

AARRCCHHIIVVIIOO SSTTOORRIICCOO EE BBIIBBLLIIOOTTEECCAA DDIIOOCCEESSAANNII

NOTIZIE DALLA BIBLIOTECA DIOCESANA “STORTI – GUERRI”

Molto positivo il bilancio dell’attività della Biblioteca Diocesana “Storti – Guerri” di Città di Castello. Un

bilancio, questo, che non si misura in termini di profitto ricavato, bensì di persone accolte, di libri letti, di

idee messe in circolazione. Nel 2015 gli accessi alla sala consultazione (condivisa con l’Archivio Storico

Diocesano) sono stati 827, in forte aumento rispetto agli anni precedenti (220 nel 2014 e 222 nel 2013). In

aumento anche i prestiti bibliografici, saliti a 51 (nel 2014 erano stati 12 e nel 2013 erano stati 16). Questo

risultato è stato possibile grazie ad alcuni interventi di potenziamento del servizio, il cui orario è stato pro-

lungato anche al mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 18.30, e all’allestimento di una sala per la lettura e lo

studio personale che dispone di quattro posti. Anche alcune associazioni cittadine hanno dedicato attenzione

alla Biblioteca Diocesana: nel mese di marzo, ad esempio, il Rotary Club di Città di Castello ha organizzato

una visita alla biblioteca e all’archivio storico. Al contrario, nel 2015 non vi sono state visite scolastiche.

Grazie alla disponibilità di due volontari è proseguito il lavoro di riordino del materiale bibliografico: Maria

Luisa Bianconi ha coadiuvato il direttore nell’allestimento della sala periodici (i lavori sono ancora in cor-

so), mentre il prof. Ermanno Bianconi ha avviato, sotto la guida della bibliotecaria dott.ssa Cristiana Barni,

un lavoro di inventariazione sommaria del fondo Giuseppe Pierangeli.

La Biblioteca Diocesana, inoltre, ha avviato un’attività di presentazione di pubblicazioni; nel mese di genna-

io 2015 è stato pubblicato lo studio del prof. John Butcher su Gregorio Tifernate e il prossimo 5 febbraio

2016 il prof. Alvaro Tacchini terrà una conferenza su “Cattolici e Resistenza nell’Alta Valle del Tevere”.

Nel mese di marzo, infine, la Biblioteca Diocesana proporrà una mostra documentaria sulla prima guerra

mondiale, alla quale un apposito comitato sta lavorando da alcuni mesi.

DALL’ARCHIVIO STORICO DIOCESANO

“Cantando a Dio di cuore”: un libro sulla riforma della musica sacra tra ‘800 e ‘900

inaugura la nuova collana di studi sulla Diocesi di Città di Castello.

Come comunicato in precedenza, l’Archivio Storico Diocesano ha promosso una collana di studi sulla Dio-

cesi di Città di Castello dal titolo “Castellana Ecclesia”, in collaborazione con l’editrice Pliniana di Selci. La

collana è diretta da Andrea Czortek e il comitato scientifico è composto da: dott.ssa Cristiana Barni, prof.

Nicolangelo D’Acunto, prof. Pierluigi Licciardello, prof. Andrea Maiarelli, dott.ssa Sonia Merli, dott. Gian

Paolo G. Scharf.

Il primo volume è opera del prof. Francesco Banconi e si intitola Cantando a Dio di cuore. La restaurazione

della musica sacra in Italia tra ‘800 e ‘900 e le sue ricadute pastorali nella Diocesi di Città di Castello. Il

volume sarà messo in distribuzione nel mese di febbraio 2016. Per prenotazioni copie rivolgersi a Stabili-

mento Tipografico Pliniana, Viale Francesco Nardi, 12 - 06016 Selci, tel. 0758582115 – email: in-

[email protected].

Venerdì 12 febbraio 2016, alle ore 12, nella sala conferenze al piano terra del Seminario Vescovile si terrà la

conferenza stampa di presentazione della collana. Al momento sono in fase di redazione altri tre volumi: un

saggio dedicato all’insegnamento teologico e alla cultura religiosa nel medioevo (Andrea Czortek) e due e-

dizioni documentarie dedicate rispettivamente ai testi liturgici e agiografici medievali (Pierluigi Liciardello)

e alle visite dei vescovi nel XIII secolo (Francesca Magnoni). Chi desidera proporre propri studi per una va-

lutazione ai fini dell’accoglimento nella collana può fare pervenire il materiale alla direzione dell’Archivio

Storico Diocesano.

17

SSOOSSTTEEGGNNOO EECCOONNOOMMIICCOO AALLLLAA CCHHIIEESSAA CCAATTTTOOLLIICCAA

Si è aperto da poco l'Anno giubilare della Misericordia. La Misericordia conduce al Dono. Ai giorni d’oggi, il dono, ossia il dare gratuito, sembra essere qualcosa di incomprensibile e irrealizzabile da proporre, un “controsenso”, un gesto che forse non fa più parte del nostro agire quotidiano. Eppure la vita cristiana è dono, un gesto che dobbiamo recuperare. “Dare per avere", “il profitto” è la logica del mercato, dell’agire economico, dello scambio di beni e servizi. “Dare per dovere” è, invece, la logica di quei comportamenti pubblici imposti dallo Stato. “Dare per donare” è la logica della solidarietà e della fiducia ed è il vero significato dell’essere cri-stiani. Il gesto del dono modifica radicalmente il valore di quello che facciamo, seppure in modo non quantificabile. E’ il dono che crea ciò che non c’è: un valore aggiunto non computabile in termini matematici, un risultato non quantificabile e non prevedibile. Ce l'ha insegnato Gesù, fin dal suo Natale. Dobbia-mo quindi riscoprire l’importanza di quel dono disinteressato capace di attivare uno scambio “vir-tuoso”. Il donare cristiano è unidirezionale, dal donatore al ricevente, senza attendersi nulla in cambio. La gratuità, proprio perché non risponde ai criteri della logica economica, suscita simpati-a, gratitudine e crea risposte in termini di imitazione nelle persone, attiva la redistribuzione, la giu-stizia sociale e la solidarietà. Un grazie a tutti coloro che hanno partecipato con la loro generosità al sostentamento dei sacer-doti e a quello della Chiesa attraverso le donazioni e la firma per l’8 per mille. Un augurio sincero a tutti per un sereno 2016.

Ufficio diocesano per il sostegno

economico alla Chiesa Cattolica

MMUUSSEEOO DDIIOOCCEESSAANNOO

Mostra Storico-documentaria - Sala I Il Tesoro di Canoscio: foto e documenti d’archivio In collaborazione con Archivio storico diocesano

******

Natale in Alto Tevere Umbro A.D. 2015 I edizione Iniziativa promossa dal Museo diocesano in collaborazione con i Comuni di Città di Castello, Ci-terna, Montone e Umbertide. Domenica 3 gennaio ore 18.00 Petriolo di Fighille, Santuario Concerto “Un canto di Natale - A Christmas carol” Coro Gospel Altotiberino. Direttore Paolo Fiorucci.

******

18

LABORATORI DIDATTICI Anno scolastico 2015-2016 Sono attivi anche quest’anno i percorsi di didattica museale e territoriale destinati alle scuole di ogni ordine e grado del comprensorio Altotiberino. Date e modalità potranno essere concordati con gli insegnanti; verranno forniti materiali didattici di lavoro e di approfondimento.

Per informazioni e prenotazioni: dott.ssa Catia Cecchetti 075 8554705 [email protected] - [email protected]

UUFFFFIICCIIOO MMIISSSSIIOONNAARRIIOO

06 GENNAIO 2016

GIORNATA MISSIONARIA PER L’INFANZIA

La Giornata Missionaria dei Ragazzi (GMR), che celebreremo il prossimo 6 gennaio 2016, avrà come tema: "Poveri come Gesù".

La Pontificia Opera Infanzia Missionaria (POIM) è un

servizio alla Chiesa universale, il cui scopo è quello di creare una coscienza missionaria, nei bambini e nei

ragazzi, perché vivano in pienezza il mandato ricevuto da Gesù con il battesimo. La POIM invita a celebrare

questa giornata nella Solennità dell’Epifania o, dove lo si ritiene opportuno, la domenica del Battesimo di Ge-

sù, per sensibilizzare alla solidarietà i ragazzi e le co-munità a favore di progetti a sostegno di progetti a fa-

vore dei piccoli nel mondo intero, secondo lo slogan che è nato con questa realtà: “I bambini aiutano i bambi-

ni”. E’ bello insistere sul valore “universale” di questa gior-

nata. Non si tratta, infatti, di sostenere un bambino, ma di dare a tutti i bambini la possibilità di vivere di-

gnitosamente la loro infanzia. Nel segno della più totale “gratuità” si pone, dunque, la celebrazione della giorna-

ta missionaria dei ragazzi. L’origine storica della Pontificia Opera dell’Infanzia

Missionaria si colloca tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, tempo nel quale visse mons. Charles de

Forbin-Janson, vescovo di Nancy. In quegli anni arrivavano dalla Cina notizie terribili ri-guardanti i bambini, venduti dalle loro madri oppure uccisi alla nascita. Ebbe un’intuizione

geniale: coinvolgere nella missione tutti i bambini cristiani. I bambini aiutano i bambini! Attualmente la Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria è presente in 150 nazioni e sostiene

progetti di solidarietà che aiutano i bambini dei 5 continenti fornendo loro: cibo, vestiario, medicine, case, scuole. Gli ambiti di impegno dei missionari sono: pastorale dell’infanzia,

educazione prescolare e scolare, animazione e formazione, sia cristiana sia missionaria. In tutto il mondo si calcola che la POIM stia aiutando 20 milioni di bambini. Sono trascorsi

170 anni dal 1843, ma i bambini missionari dei cinque continenti continuano a celebrare il loro impegno di seguire i passi dei Magi, illuminando le strade che portano a Gesù. Potrebbe

far pensare molto il loro cammino in un giorno nel quale spesso l’opulenza regna, in partico-lare nel mondo dei piccoli.

19

UUFFFFIICCIIOO CCAATTEECCHHIISSTTIICCOO

Formiamoci.

Come dire Misericordia

ai bambini

in modo non scontato

In occasione dell'Anno Santo della Misericordia, l'Ufficio diocesano per l'Evangelizzazione e la Catechesi ha

organizzato un incontro in ogni vicariato per spiegare come presentare il tema della Misericordia ai bambini.

L’incontro sarà guidato da Sr. Daniela Littamè pasc e da Alessandro Manfucci resp. Uff. Scuola Diocesi Città di Castello

Le date:

Per i catechisti della Zona Pastorale NORD : martedì 26 Gennaio 2016 ore 21,00 presso le sale Par-

rocchiali della Chiesa di S. Biagio di Cerbara

Peri i catechisti della Zona Pastorale CENTRO: mercoledì 27 Gennaio 2016 ore 21,00 presso le sale

Parrocchiali della Chiesa della Madonna del Latte di Città di Castello

Per i catechisti della Zona Pastorale SUD: mercoledì 3 Febbraio 2016 ore 21,00 presso le sale Parroc-

chiali della Chiesa S. Donato di Trestina

Vi aspettiamo!

L' Équipe diocesana

GGIIOORRNNAATTAA MMOONNDDIIAALLEE DDEELLLLEE CCOOMMUUNNIICCAAZZIIOONNII SSOOCCIIAALLII 22001166

"Comunicazione e misericordia: un incontro fecondo"

"Comunicazione e misericordia, un incontro fecondo" è il tema

scelto dal Papa per la 50ma Giornata mondiale delle comunica-

zioni sociali.

La scelta del tema di quest’anno è stata, chiaramente, determi-

nata dalla Celebrazione del Giubileo Straordinario della Miseri-

cordia e, senza dubbio, il Santo Padre ha voluto che la Giornata

Mondiale delle Comunicazioni Sociali offrisse una occasione

propizia per riflettere sulle sinergie profonde tra comunicazione

e misericordia.

20

Nella Bolla di Indizione dell’Anno Giubilare, al numero 12, il Papa afferma che “ La Chiesa ha la missione

di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere il

cuore e la mente di ogni persona” e, allo stesso numero, il Papa aggiunge: “Il suo linguaggio e i suoi gesti

devono trasmettere misericordia per penetrare nel cuore delle persone e provocarle a ritrovare la strada per

ritornare al Padre ”.

Sembra opportuno ricordare, a questo proposito, che ci situiamo nel contesto di una comunicazione che è

momento costitutivo di una promozione della cultura dell’incontro.

Il Papa in questa occasione fa riferimento al linguaggio e ai gesti della Chiesa, ma nella prospettiva indicata

ogni uomo e donna di oggi, nella propria comunicazione, nell’andare all’incontro dell’altro o dell’altra, de-

vono essere animati da una profonda dimensione di accoglienza, di disponibilità, di perdono.

Il tema evidenzia che una buona comunicazione può aprire uno spazio per il dialogo, per la comprensione

reciproca e la riconciliazione, permettendo che in tal modo fioriscano incontri umani fecondi. In un momen-

to in cui la nostra attenzione è spesso rivolta alla natura polarizzata e giudicante di molti commenti sui so-

cial network, il tema vuole concentrarsi sul potere delle parole e dei gesti per superare le incomprensioni,

per guarire le memorie, per costruire la pace e l’armonia.

Ancora una volta, Papa Francesco, aiuta a riscoprire che al cuore della comunicazione vi è soprattutto una

profonda dimensione umana. Comunicazione che non è solo un’attuale o aggiornata tecnologia, ma una pro-

fonda relazione interpersonale.

La Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, l’unica giornata mondiale stabilita dal Concilio Vatica-

no II (“ Inter Mirifica ”, 1963), viene celebrata in molti paesi, su raccomandazione dei vescovi del mondo, la

Domenica che precede la Pentecoste (nel 2016, l’8 maggio).

Il Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali viene tradizionalmente

pubblicato in occasione della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti (24 gennaio)..

Il tempo è molto lento per coloro che aspettano, Molto veloce per coloro che hanno paura,

Molto lungo per chi si lamenta, Molto breve per quelli che festeggiano,

Ma, per tutti quelli che amano, il tempo è eternità.

(William Shakespeare)

IL FOGLIO DI COLLEGAMENTO

AUGURA A TUTTI

"UN ANNO SANTO STRAORDINARIO PER VIVERE NELLA VITA DI OGNI GIORNO LA MISERICORDIA CHE DA SEMPRE IL PA-

DRE ESTENDE VERSO DI NOI"

(Papa Francesco)