Dimensioni delle imprese. Dimensioni delle imprese (%)

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Dimensioni delle imprese Unità localieaddettinell'industria alim entare perclassidiaddettinel2001 U.L Addetti U.L Addetti U.L Addetti U.L Addetti U.L Addetti U.L Addetti U.L Addetti Nord-Ovest 14561 41926 1003 13486 527 15470 161 10883 148 30607 10 9294 16410 121666 Nord-est 12805 40224 1211 16179 592 17871 179 12430 173 31434 16 14780 14976 132918 Centro 10601 30283 752 9854 312 9455 57 3853 46 8898 6 5318 11774 67661 Mezzogiorno 28687 65927 1243 16384 532 15312 120 8078 78 14364 3 2339 30663 122404 TOTALE 66654 178360 4209 55903 1963 58108 517 35244 445 85303 35 31731 73823 444649 Totale 15.8.1: panetteria e pasticceria 37356 102829 1198 15244 208 5855 26 1864 9 1479 1 684 38798 127955 F onte: ISTA T -Censim ento Generale Industria e Servizi(2001) 20 -49 50 -99 Ripartizione geografica 1 -9 Totale 100 -499 >500 10 -19

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Dimensioni delle imprese

Unità locali e addetti nell'industria alimentare per classi di addetti nel 2001

U.L Addetti U.L Addetti U.L Addetti U.L Addetti U.L Addetti U.L Addetti U.L Addetti

Nord-Ovest 14561 41926 1003 13486 527 15470 161 10883 148 30607 10 9294 16410 121666Nord-est 12805 40224 1211 16179 592 17871 179 12430 173 31434 16 14780 14976 132918Centro 10601 30283 752 9854 312 9455 57 3853 46 8898 6 5318 11774 67661Mezzogiorno 28687 65927 1243 16384 532 15312 120 8078 78 14364 3 2339 30663 122404TOTALE 66654 178360 4209 55903 1963 58108 517 35244 445 85303 35 31731 73823 444649Totale 15.8.1: panetteria e pasticceria 37356 102829 1198 15244 208 5855 26 1864 9 1479 1 684 38798 127955

Fonte: ISTAT - Censimento Generale Industria e Servizi (2001)

Nord-Ovest 88,7 34,5 6,1 11,1 3,2 12,7 1,0 8,9 0,9 25,2 0,1 7,6 100,0 100,0

Nord-est 85,5 30,3 8,1 12,2 4,0 13,4 1,2 9,4 1,2 23,6 0,1 11,1 100,0 100,0

Centro 90,0 44,8 6,4 14,6 2,6 14,0 0,5 5,7 0,4 13,2 0,1 7,9 100,0 100,0

Mezzogiorno 93,6 53,9 4,1 13,4 1,7 12,5 0,4 6,6 0,3 11,7 0,0 1,9 100,0 100,0TOTALE 90,3 40,1 5,7 12,6 2,7 13,1 0,7 7,9 0,6 19,2 0,0 7,1 100,0 100,0

20 - 49 50 - 99 Ripartizione geografica

1 - 9 Totale 100 - 499 >500 10 - 19

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Dimensioni delle imprese (%)

Unità locali e addetti nell'industria alimentare per classi di addetti nel 2001

Nord-Ovest 14561 41926 1003 13486 527 15470 161 10883 148 30607 10 9294 16410 121666Nord-est 12805 40224 1211 16179 592 17871 179 12430 173 31434 16 14780 14976 132918Centro 10601 30283 752 9854 312 9455 57 3853 46 8898 6 5318 11774 67661Mezzogiorno 28687 65927 1243 16384 532 15312 120 8078 78 14364 3 2339 30663 122404TOTALE 66654 178360 4209 55903 1963 58108 517 35244 445 85303 35 31731 73823 444649

37356 102829 1198 15244 208 5855 26 1864 9 1479 1 684 38798 127955

Unità locali e addetti nell'industria alimentare per classi di addetti nel 2001 (Distribuzione %)

U.L Addetti U.L Addetti U.L Addetti U.L Addetti U.L Addetti U.L Addetti U.L Addetti

Nord-Ovest 88,7 34,5 6,1 11,1 3,2 12,7 1,0 8,9 0,9 25,2 0,1 7,6 100,0 100,0Nord-est 85,5 30,3 8,1 12,2 4,0 13,4 1,2 9,4 1,2 23,6 0,1 11,1 100,0 100,0Centro 90,0 44,8 6,4 14,6 2,6 14,0 0,5 5,7 0,4 13,2 0,1 7,9 100,0 100,0Mezzogiorno 93,6 53,9 4,1 13,4 1,7 12,5 0,4 6,6 0,3 11,7 0,0 1,9 100,0 100,0TOTALE 90,3 40,1 5,7 12,6 2,7 13,1 0,7 7,9 0,6 19,2 0,0 7,1 100,0 100,0

Fonte: ISTAT - Censimento Generale Industria e Servizi (2001)

Ripartizione geografica

1 - 9 Totale >500 10 - 19 20 - 49 50 - 99 100 - 499

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Tipi di impresa

Imprese e addetti dell'industria alimentare in Italia per forma giuridica (1981 - 2001)1981 1991 2001

Italia Imprese Addetti Imprese Addetti Imprese Addetti

Impresa individuale 36745 119007 36753 106795 35461 87627

Societa' di persone 10277 73049 17034 94741 20901 101747

Societa' di capitale 3568 217557 5046 210949 8289 213600

Societa' cooperativa 4804 55591 2875 50384 2206 43147

Altra forma di impresa 242 5254 195 3277 79 664

Totale 55636 470458 61903 466146 66936 446785Fonte: ISTAT, Censimenti generali dell'industria

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Tipi di impresa (%)

Imprese e addetti dell'industria alimentare in Italia per forma giuridica (1981 - 2001),Valori percentuali

1981 1991 2001Italia Imprese Addetti Imprese Addetti Imprese Addetti

Impresa individuale 66,0 25,3 59,4 22,9 53,0 19,6

Societa' di persone 18,5 15,5 27,5 20,3 31,2 22,8

Societa' di capitale 6,4 46,2 8,2 45,3 12,4 47,8

Societa' cooperativa 8,6 11,8 4,6 10,8 3,3 9,7

Altra forma di impresa 0,4 1,1 0,3 0,7 0,1 0,1

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0Fonte: ISTAT, Censimenti generali dell'industria

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L'industria alimentare è un settore importante dell'industria manifatturiera italiana:

Incidenza del VA alimentare sul VA industria (manifatturiero + attività estrattive) è circa il 9 %

Gli occupati nel comparto nel 2001 erano 454.000, pari all’8,7% dell’industria manifatturiera

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Vi sono forti squilibri nella diffusione territoriale :

• Al centro nord si concentra il 72% degli occupati ed il 75% del valore aggiunto.

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Il legame con l'agricoltura è andato riducendosi:

molte attività di trasformazione alimentare sono passate dalle aziende agricole ad imprese artigianali ed industriali vere e proprie;

la trasformazione della produzione agricola locale è andata riducendosi, sia per la concentrazione e specializzazione territoriale della stessa produzione agricola, sia per l'aumento degli scambi con l’estero (ricorso alla trasformazione di materie prime provenienti dall'estero).

•I processi di globalizzazione delle economie stanno accentuando rapidamente queste trasformazioni.

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L’andamento occupazionale nell’industria alimentare rispecchia abbastanza fedelmente quello dell’intera economia. I Censimenti dell’industria evidenziano

Tendenza alla riduzione dell’occupazione.

Il peso dell’industria alimentare in termini occupazionali rimane stabile nel corso degli anni novanta nei confronti dell’intera economia (1,6%) e perde leggermente rispetto all’industria manifatturiera (7,6%).

Aumenta il peso dell'occupazione nell'industria alimentare rispetto all'occupazione agricola per il forte calo dell’occupazione in agricoltura.

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L’industria alimentare in Italia secondo il Censimento del 1991 era costituita da circa:• 67.500 unità locali • 61.000 imprese•456.600 persone occupate (7% dell'occupazione totale dell'industria manifatturiera).

*Dal Censimento intermedio del 1996, si evidenzia rispetto al 1991, è un aumento nel complesso delle unità locali dell’industria alimentare pari a quasi il +13%, che risultano essere 75.420. *Una notevole riduzione degli addetti (-5%), che scendono a poco più di 434.000.*Il 90% delle unità locali ha una dimensione inferiore a 9 addetti con una una percentuale di occupazione pari a circa il 42% del totale. *Quasi il 55% dell’occupazione è in unità locali piccole e piccolissime (meno di 20 addetti), mentre il 25% si concentra nelle unità locali con più di 100 addetti.*La concentrazione massima si ha però nella classe di addetti da 100 a 499, in cui solo 434 unità locali, pari allo 0,6% del totale, occupano oltre 79.000 persone, pari al 18,3% del totale

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Le grandi trasformazioni dell'industria alimentare italiana hanno visto inoltre l'affermarsi di importanti cambiamenti strutturali.

•La formazione di grandi gruppi industriali, con una presenza di importanti investimenti esteri.

•La concentrazione e la specializzazione territoriale di piccole e medie imprese, con la formazione di specifici e caratteristici "distretti agroalimentari".

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Prima metà degli anni novanta: espansione degli investimenti esteri in Italia per acquisire quote di mercato, inoltre:

Crescita delle imprese europee e mondiali per “multinazionalizzazione”;

Difficoltà incontrate dalle imprese familiari italiane di fronte alla progressiva globalizzazione;

Privatizzazione di imprese nazionali che ha coinvolto anche il settore alimentare.

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L’industria alimentare in Italia è diffusa su tutto il territorio nazionale. Circa 7.000 degli oltre 8.100 comuni italiani sono caratterizzati dalla presenza di unità locali dell’industria alimentare.

La grande dispersione dell’industria alimentare sul territorio nazionale va però riconsiderata se si tiene presente che oltre il 50% degli addetti all’industria alimentare è concentrato in meno del 15% dei 7.000 comuni interessati dalla localizzazione dell’industria alimentare.

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L’analisi strutturale dell’industria alimentare italiana, ed ancora di più l’analisi della localizzazione e specializzazione dei diversi comparti, pone in evidenza la necessità di effettuare delle analisi a livello territoriale sempre più disaggregato.

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Interesse dei consumatori verso i “prodotti tipici” Forte legame prodotto-territorio•Origine geografica delle materie prime e/o•Localizzazione delle attività di trasformazione lavorazione e conservazione

Regolamenti 2081/92 e 2082/92 definiscono crescenti livelli di tipicità per Sgp (specialità tradizionale garantita), Igp, Dop.

Un elemento imprescindibile della tipicità è il legame prodotto territorio, questo implica effetti economici diretti e indiretti sull’economia dell’area interessata

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Prodotti Dop e Igp per comparto

30%

29%25%

25%

9%Formaggi

Ortofrutticoli

Olio d'oliva

Salumi

Altri*

*Comprende:cereali, panetteria, ecc.

Fonte: Inea

• Poco meno del 10% della produzione agricola è costituita da produzioni certificate

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L’analisi territorialeIl distretto rurale e agroalimentare di qualità è stato introdotto con DL n. 228 del 18/05/2001 “Orientamento e modernizzazione del settore agricolo”.

1. Si definiscono distretti rurali i sistemi produttivi locali di cui all’articolo 36, comma 1, della legge 5 ottobre 1991, n. 317, e successive modificazioni, caratterizzati da un’identità storica e territoriale omogenea derivante dall’integrazione fra attività agricole o di pesca e altre attività locali, nonché dalla produzione di beni o servizi di particolare specificità, coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e territoriali.

2. Si definiscono distretti agroalimentari i sistemi produttivi locali caratterizzati da significativa presenza economica e da interrelazione e interdipendenza produttiva delle imprese agricole e agroalimentari.

3. Le Regioni provvedono all’individuazione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari.

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Viene riproposta in sostanza la formulazione già utilizzata nella Legge 317/91 relativa ai distretti industriali, da cui l’industria agroalimentare è stata di fatto esclusa.

La Legge di Orientamento non identifica però in maniera precisa né i criteri operativi per la identificazione dei Distretti rurali né individua le funzioni che essi dovrebbero svolgere, limitandosi a identificare nelle Regioni i soggetti responsabili alla loro identificazione e riconoscimento.

Il nuovo strumento messo a disposizione dal legislatore nazionale si traduce in una identificazione “statistica e descrittiva” di alcune realtà economico-territoriali, o rappresenta una opportunità per quelle collettività locali territoriali in grado di dotarsi di un progetto comune per la valorizzazione di un determinato territorio?

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Differenze di massima

Nei distretti rurali l’agricoltura è una chiave importante, per valutare come ed in quale maniera i territori saranno in grado di rispondere ad una domanda sociale sempre più ampia, collegata alla loro multiforme capacità di attrazione (sviluppo integrato).

Nei distretti agroalimentare di qualità prevale una logica di filiera che li rende più assimilabili alla figura classica del distretto industriale. La qualità assume diverse valenze: dalla presenza di produzioni a denominazione di origine a produzioni tradizionali o tipiche che rendono più flessibile il legame tra agricoltura e industria di trasformazione.

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SLL: cluster addetti industria agroalimentare 1981

IAA = 41,4%,

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SLL: cluster addetti industria agroalimentare 2001IAA = 43%

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Veneto: cluster addetti industria agroalimentare 1981IAA = 20,1%, MAN = 10,2%

LEGENDA:Rosso; alto-altoBlu; basso-bassoCeleste; basso-altoRosa; alto-basso

Page 22: Dimensioni delle imprese. Dimensioni delle imprese (%)

Veneto: cluster addetti IAA/MAN 1981IAA = 4,5%, MAN = 1,1%

LEGENDA:Rosso; alto-altoBlu; basso-bassoCeleste; basso-altoRosa; alto-basso

Page 23: Dimensioni delle imprese. Dimensioni delle imprese (%)

Veneto: cluster addetti agroalimentare 2001IAA = 30,4%, MAN = 13,4%

LEGENDA:Rosso; alto-altoBlu; basso-bassoCeleste; basso-altoRosa; alto-basso

Page 24: Dimensioni delle imprese. Dimensioni delle imprese (%)

Veneto: cluster addetti IAA/MAN 2001IAA = 16,7%, MAN = 5,6%

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Emilia R: cluster addetti industria agroalimentare 1981

IAA = 31,4%, MAN = 19,7%

LEGENDA:Rosso; alto-altoBlu; basso-bassoCeleste; basso-altoRosa; alto-basso

Page 26: Dimensioni delle imprese. Dimensioni delle imprese (%)

Emilia R: cluster addetti agroalimentare 2001IAA = 33,2%, MAN = 15,0%

LEGENDA:Rosso; alto-altoBlu; basso-bassoCeleste; basso-altoRosa; alto-basso

Page 27: Dimensioni delle imprese. Dimensioni delle imprese (%)

Emilia R: cluster addetti IAA/MAN 2001IAA = 17,6%, MAN = 8,1%

LEGENDA:Rosso; alto-altoBlu; basso-bassoCeleste; basso-altoRosa; alto-basso

Page 28: Dimensioni delle imprese. Dimensioni delle imprese (%)

Lombardia: cluster addetti agroalimentare 1981

IAA = 30,5%, MAN = 30,7%

Page 29: Dimensioni delle imprese. Dimensioni delle imprese (%)

Lombardia: cluster addetti IAA/MAN 1981IAA = 12,2%, MAN = 2,4%

LEGENDA:Rosso; alto-altoBlu; basso-bassoCeleste; basso-altoRosa; alto-basso

Page 30: Dimensioni delle imprese. Dimensioni delle imprese (%)

Lombardia: cluster addetti agroalimentare 2001IAA = 30,2%, MAN = 24,7%

LEGENDA:Rosso; alto-altoBlu; basso-bassoCeleste; basso-altoRosa; alto-basso

Page 31: Dimensioni delle imprese. Dimensioni delle imprese (%)

Lombardia: cluster addetti IAA/MAN 2001IAA = 8,6%, MAN = 1,9%

LEGENDA:Rosso; alto-altoBlu; basso-bassoCeleste; basso-altoRosa; alto-basso

Page 32: Dimensioni delle imprese. Dimensioni delle imprese (%)

Regione Comuni Parmigiano Reggiano

Grana Padano Gorgonzola Taleggio

Provolone Valpadana

Totale - 16 16 16 - Piemonte Dop - 16 10 4 - % - 100,00 62,50 25,00 - Totale 41 41 41 41 41 Lombardia Dop 0 41 39 36 10 % 0 100,00 95,12 87,8 24,39 Totale - 35 - 35 35 Veneto Dop - 35 - 7 28 % - 100,00 - 20,00 80,00 Totale 19 19 - - 19 Emilia R. Dop 19 - - - - % 100,00 - - - -

Cluster formaggi Dop interregionali

Page 33: Dimensioni delle imprese. Dimensioni delle imprese (%)

Regione Co-

muni Toma Pie-montese

Robiola Roc-caverano

Castelma-gno Brà

Rasche-

ra Muraz-

zano Totale 16 16 16 16 16 16 Piemonte Dop 16 0 0 6 6 1 % 100,00 0 0 37,50 37,50 6,25

Formai de

Mut Bitto Quartirolo

Casera Valtel-

lina

Totale 41 41 41 41 - - Lombardia Dop 0 0 39 0 - - % 0 0 95,12 0 - -

Montasio Monte Vero-

nese Asiago

Totale 35 35 35- - - - Veneto Dop 7 0 28- - - - % 20,00 0 80,00 - - -

Mozzarella di Bufala

Caciocavallo Silano

Totale 57 57 - - - - Campania Dop 34 14 - - - - % 59,65 24,56 - - - -

Cluster formaggi Dop intraregionali

Page 34: Dimensioni delle imprese. Dimensioni delle imprese (%)

Regione Comuni Vini Doc Vini Docg Totale 37 37 Piemonte Doc/Docg 37 29 % 100 78,38 Totale 28 28 Veneto Doc/Docg 26 10 % 92,86 35,71 Totale 36 36 Emilia R. Doc/Docg 35 6 % 97,22 16,67 Totale 15 15 Toscana Doc/Docg 13 13 % 86,67 86,67 Totale 26 26 Puglia Doc/Docg 26 - % 100,00 - Totale 10 10 Sicilia Doc/Docg 8 - % 80,00 -

Cluster vino Doc e Docg

Page 35: Dimensioni delle imprese. Dimensioni delle imprese (%)

Regione Comuni Totale 6 Toscana Doc/Dop 2 % 33,33 Totale 28 Puglia Doc/Dop 27 % 96,43 Totale 44 Calabria Doc/Dop 19 % 43,18 Totale 31 Sicilia Doc/Dop 18 % 58,06

Cluster olio Dop