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DIGISMAU 96 testi e foto di Andrea de Prisco Lo SMAU, la più importante fiera italiana dedicata ai personal computer, riserva numerosi spazi anche al mondo della fotografia digitale. Questo grazie al fatto che ormai numerosi produttori di hardware e software «classico» si sono affacciati da tempo anche in tale ambiente, mentre produttori di natura originariamente fotografica si trovano comunque coinvolti in ambito digitale con l'avvento delle fotocamere elettroniche dell'ultima generazione. In questo breve reportage troverete i principali prodotti di fotografia digitale esposti alla fiera milanese. Alcuni già noti ai nostri lettori (si veda il reportage della Photokina apparso sul numero scorso) altri assolutamente nuovi Buona lettura. Canon Oltre alla PowerShot 600, utilizzata per riprendere le immagini di questo reportage e della quale trovate, in que- sto stesso numero di MCmicrocompu- ter, un'approfondita prova su strada (in tutti i sensi ... ), allo stand Canon in SMAU erano presenti le nuove stam- panti a colori a getto di inchiostro e le fotocamere professionali basate sui sensori CCD prodotti da Kodak (divisio- ne «Digital Science»). Tre i modelli at- tualmente in listino, differenti soprat- tutto per la risoluzione offerta che, per il modello maggiore, raggiunge la rag- guardevole quota di oltre sei milioni di pixel. Tutt'e tre le macchine, dal punto di vista strettamente fotografico, sono basate sul corpo macchina della EOS- 1, la fotocamera professionale autofo- cus di Canon. La memorizzazione delle immagini avviene all'interno di un hard disk rimo- vibile in standard PCMCIA (di tipo 111) ed è possibile registrare anche com- menti audio per ogni scatto effettuato. Chinon La fotocamera digitale Chinon era vi- sibile presso lo stand Nikon lnstru- ments che ospitava anche alcuni pro- 268 dotti delle aziende torinesi Nital (distri- butore italiano dei prodotti fotografici Nikon) e Fowa (distributore di numero- si marchi fotografici tra cui Yashica, Contax, Hasselblad, Metz, Braun, Chi- non, ecc ecc.). Per la Chinon ES-3000, provata sullo scorso numero di maggio di MCmicrocomputer, veniva mostrato per la prima volta un interessante ac- cessorio atto a facilitare la ripresa di piccoli oggetti in modalità macro. Uti- lizzabile anche in verticale, proprio co- me un piccolo stativo per riproduzioni, l'adattatore permette di scattare imma- gini a breve distanza, con l'assoluta certezza che l'oggetto inquadrato sia reso alla massima nitidezza possibile. È il classico «uovo di Colombo» che, stiamone pur certi, vedremo presto proposto anche da altri produttori. Suc- cede .. Colortron Allo stand della MODO, tra i tantissi- mi prodotti distribuiti dall'azienda reg- giana, il nostro «sguardo elettronico» si è posato sul Colortron Color System di cui abbiamo parlato diffusa mente lo scorso mese. Si tratta di un piccolo spettrofotometro col quale è possibile misurare i colori nella maniera più cor- retta: attraverso un filtro meccanico e sfruttando la rifrazione ottica lo spettro visibile viene suddiviso in trentadue sottobande e per ognuna di queste va- lutata l'intensità. Quel che si ottiene, utilizzando il Colortron, è in pratica la «radiografia» del colore misurato o, sa- rebbe meglio dire, la sua effettiva «ri- MCmicrocomputer n. 168 - dicembre 1996

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DIGISMAU 96

testi e foto di Andrea de Prisco

Lo SMAU, la più importante fieraitaliana dedicata ai personalcomputer, riserva numerosi spazianche al mondo della fotografiadigitale. Questo grazie al fatto cheormai numerosi produttori dihardware e software «classico» sisono affacciati da tempo anche intale ambiente, mentre produttori dinatura originariamente fotografica sitrovano comunque coinvolti inambito digitale con l'avvento dellefotocamere elettroniche dell'ultimagenerazione. In questo brevereportage troverete i principaliprodotti di fotografia digitale espostialla fiera milanese. Alcuni già noti ainostri lettori (si veda il reportagedella Photokina apparso sul numeroscorso) altri assolutamente nuoviBuona lettura.

CanonOltre alla PowerShot 600, utilizzata

per riprendere le immagini di questoreportage e della quale trovate, in que-sto stesso numero di MCmicrocompu-ter, un'approfondita prova su strada (intutti i sensi ... ), allo stand Canon inSMAU erano presenti le nuove stam-panti a colori a getto di inchiostro e lefotocamere professionali basate suisensori CCD prodotti da Kodak (divisio-ne «Digital Science»). Tre i modelli at-tualmente in listino, differenti soprat-tutto per la risoluzione offerta che, peril modello maggiore, raggiunge la rag-guardevole quota di oltre sei milioni dipixel. Tutt'e tre le macchine, dal puntodi vista strettamente fotografico, sonobasate sul corpo macchina della EOS-1, la fotocamera professionale autofo-cus di Canon.

La memorizzazione delle immaginiavviene all'interno di un hard disk rimo-vibile in standard PCMCIA (di tipo 111)ed è possibile registrare anche com-menti audio per ogni scatto effettuato.

ChinonLa fotocamera digitale Chinon era vi-

sibile presso lo stand Nikon lnstru-ments che ospitava anche alcuni pro-

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dotti delle aziende torinesi Nital (distri-butore italiano dei prodotti fotograficiNikon) e Fowa (distributore di numero-si marchi fotografici tra cui Yashica,Contax, Hasselblad, Metz, Braun, Chi-non, ecc ecc.). Per la Chinon ES-3000,provata sullo scorso numero di maggio

di MCmicrocomputer, veniva mostratoper la prima volta un interessante ac-cessorio atto a facilitare la ripresa dipiccoli oggetti in modalità macro. Uti-lizzabile anche in verticale, proprio co-me un piccolo stativo per riproduzioni,l'adattatore permette di scattare imma-gini a breve distanza, con l'assolutacertezza che l'oggetto inquadrato siareso alla massima nitidezza possibile.È il classico «uovo di Colombo» che,stiamone pur certi, vedremo prestoproposto anche da altri produttori. Suc-cede ..

ColortronAllo stand della MODO, tra i tantissi-

mi prodotti distribuiti dall'azienda reg-giana, il nostro «sguardo elettronico»si è posato sul Colortron Color Systemdi cui abbiamo parlato diffusa mente loscorso mese. Si tratta di un piccolospettrofotometro col quale è possibilemisurare i colori nella maniera più cor-retta: attraverso un filtro meccanico esfruttando la rifrazione ottica lo spettrovisibile viene suddiviso in trentaduesottobande e per ognuna di queste va-lutata l'intensità. Quel che si ottiene,utilizzando il Colortron, è in pratica la«radiografia» del colore misurato o, sa-rebbe meglio dire, la sua effettiva «ri-

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cetta cromatica». Assieme allo stru-mento è fornito il software ColortronCalibrator col quale, a'ttaccando lospettrofotometro sulla superficie deltubo catodico, è possibile generare ilprofilo ColorSync 2.0 specifico del no-stro monitor.

EPSONIn ambito Digital Imaging, oltre alle

ormai famose stampanti il getto di in-chiostro a colori da ben 720 punti perpollice in formato A4 e A3+ (consentela stampa «abbonda'nte» di un comuneformato A31. allo SMAU era mostrataper la prima volta la fotocamera digita-le PhotoPC 500, basata su un sensoreCCD da 350.000 pixel e accreditata di

una risoluzione di uscita (interpolata) di640x480 pixel a 24 bit (16 milioni di co-lori). Utilizza un obiettivo mediogran-dangolare equivalente, nel formato fo-tografico 24x36 alla foca le 35 mm;mette a fuoco da 60 cm a infinito, uti-lizza aperture di diaframma f/2.8-f/8 eutilizza un otturatore elettronico (è lostesso sensore CCD ad «otturare»)con tempi di posa compresi tra 1/30 e1/10.000 di secondo. Nella sua memo-ria standard da 2 megabyte è in gradodi memorizzare 30 scatti ad alta risolu-zione o 60 scatti a risoluzione standard(320x240) Opzionalmente è possibileinstallare altri quattro megabyte diRAM con i quali l'autonomia di ripresapassa rispettivamente a 100 o 200scatti. Incorpora, come la maggior par-te delle «macchinette» elettroniche diquesto tipo, un piccolo flash per ripren-dere in scarsità o assenza totale di lu-ce fino alla distanza massima di 3 me-tri. È compatibile sia con i sistemi Ma-cintosh che Windows e include il dri-ver TWAIN e il software PhotoEnhan-cer per l'archiviazione e l'elaborazionefotodigitale. Opzionalmente è disponi-bile un piccolo monitor LCD a coloriper vedere subito le immagini appenariprese.

FujiAllo stand Fuji (ON.CEAS) era

esposta la nuova fotocamera digitaleDS-7, basata su un sensore CCD da350.000 pixel. La risoluzione d'uscita(interpolata: con 350.000 pixel a dispo-

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sizione non è possibile comportarsi di-versamente) è 640x480 nei consueti 16milioni di colori. L'obiettivo utilizzato èun «38 mm-equivalente» e l'otturatoreelettronico scatta con tempi d'esposi-zione compresi tra 1/4 e 1/5.000 di se-condo. Come mirino utilizza un piccoloschermo LCD integrato (col quale èpossibile anche visualizzare le immaginiriprese) e con la «fotocamerina» è com-preso il software amatoriale di fotoritoc-co Adobe PhotoDeLuxe, in versioneMacintosh o Windows. L'interfaccia-mento col computer Mac/Win avvienetramite porta seriale, mentre l'alimenta-zione è fornita da quattro batterie stilo(AA)

Ben più interessante, dal nostro pun-to di vista attento soprattutto ai prodottiprofessionali, la nuova HC-2000 utilizzatre sensori CCD da 1.300.000 pixel, re-gistra le immagini su schede di memo-ria PCMCIA e utilizza un'ottica Fuji dicui non disponiamo ulteriori caratteristi-che. Anche per questa fotocamera pro-fessionale la piattaforma utilizzabile puòessere indifferentemente Macintosh oWindows, ma l'interfacciamento colcomputer avviene tramite porta SCSI(ben più veloce della seriale).

Molto interessante, infine, la stam-pante Pictography 3000 che offre unaqualità di stampa fotorealistica a dir po-co eccellente. La risoluzione è di 400punti per pollice, stampa i consueti 16.7milioni di colori in tono continuo, utilizzauna tecnologia proprietaria differente daquella delle stampanti a sublimazione.Non troviamo più una testina termicaed un nastro contenente i colori primari,

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ma due supporti complementari e unsistema di esposizione laser. L'immagi-ne viene generata su un primo supporto(eliminato al termine del processo) esuccessivamente sviluppata e trasferitatermicamente sulla carta di stampa verae propria. I risultati ottenibili sono dav-vero sorprendenti e anche la velocità èpiuttosto elevata: la prima copia stam-pata impiega circa due minuti, ognistampa successiva della medesima im-magine impegna la macchina per soli70 secondi. Trattandosi di un processodi stampa a singolo passaggio, è impos-sibile qualsiasi problema di «fuori regi-stro» come potrebbe invece avvenirecon la comune tecnologia a sublimazio-ne che effettua tre o quattro fusionisuccessive.

MinoltaRD-175 è il nome della fotocamera

digitale professionale Minolta realizzatain collaborazione con Agfa (è vendutaanche da quest'ultima sotto il nome diActionCam). È presente sul mercato giàda qualche tempo e utilizza tre sensoriCCD separati per aumentare, costrutti-vamente, la risoluzione reale della mac-china: un sensore CCD è «bicromati-cO», essendo in grado di leggere sia ilRosso che il Blu mentre i rimanentidue, entrambi filtrati per il Verde, sonotra loro sfasati diagonalmente di «mez-zo» pixel in modo da catturare, quanto-meno nella componente luminanza, unaquantità doppia di informazioni. Grazie,poi, al sofisticato algoritmo di interpola-zione è possibile «tirar fuori» ben

1750.000 pixelpur utilizzandosensori di dimen-sioni minori.

NikonGrazie alla presenza della torinese

Nital, allo SMAU era già possibile ve-dere e provare la nuova, incredibile,fotocamerina digitale Nikon CoolPix100, di cui abbiamo parlato lo scorso

Tessere «a scalare» anche per il software

Pur non essendo direttamente perti-nente col mondo digital imaging, perla sua «geniaiità» vale comunque lapena parlarne. Proposta dalla CellografSimp di Baranzate di Bollate (MI), incollaborazione con Nuove Tecnologiedi Milano, l'applicazione utilizza le cardintelligenti dotate di microchip per licontrollo degli accessi su computer. Ecosi possibile proporre, in luogo dellavendita, <d'affitto» del software: l'uten-te «carica» la scheda pagando un de-terminato importo, che verrà man ma-no detratto dall'apposito lettore men-tre utilizza il programma «affittato». In-finite le variazioni sul tema, compresala possibilità, ad esempio, di scalare ilcosto finora sostenuto in caso di suc-cessivo acquisto della licenza d'usodel medesimo programma.

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mese nel reportage della Photokina.Come già anticipato, si tratta di unascheda di memoria PCMCIA in gradodi riprendere immagini fotografiche: laCoolPix 100 in funzione di fotocameradigitale è alimentata da quattro pilestilo inserite in un alloggiamentoestraibile. Per trasferire le immaginisul computer, si toglie il com parto bat-terie e si inserisce la fotocamerinanell'alloggiamento PCMCIA del nostroportatile. Il sensore CCD è da 330.000pixel e la memoria incorporata (nonespandi bile) è di un megabyte, suffi-ciente per registrare 21 o 42 immaginia seconda del fattore di compressioneJPEG utilizzato. Nonostante le dimen-sioni a dir poco lillipuziane (è la più pic-cola fotocamera digitale mai realizza-ta), troviamo anche un piccolo flashelettronico integrato con campod'azione di circa due metri.

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Phase OneAnche allo SMAU era esposto il

nuovo dorso digitale Phase OnePowerPhase in grado di catturare, gra-zie alla sua incredibile risoluzione, im-magini RGB da 1000xlOOq pixel (fileda quasi 150 megabyte!). E un dorso«a scansione)}, utilizzabile solo in lucecontinua per la ripresa di oggetti inani-mati. Offre una sensibilità equivalentedi 1600 ISO con la quale è possibileutilizzare aperture di diaframma picco-le, a tutto vantaggio della profondità di

campo. Discorso analogo per le fontidi illuminazione poco potenti o nonspecifiche per la ripresa in luce conti-nua, per le quali Phase One ha svilup-pato una tecnologia denominata«Flicker Suppression)}. Grazie a questaè possibile utilizzare anche normalissi-me lampade al tungsteno, al quarzo ocomuni tubi fluorescenti, senza il ri-schio di registrare, durante la scansio-ne, anche le più piccole variazioni di in-tensità luminosa.

PolaroidAnche lo stand Polaroid era partico-

larmente ricco di novità. Oltre ai già ci-tati (cfr., ancora una volta, il reportagePhotokina dello scorso mese) nuoviscanner per pellicola SprintScan 35 inversione LE e in versione Plus, era pre-

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sente il modello PhotoPad (disponibilesolo in versione PC) per la digitalizza-zione di stampe fotografiche - o mate-riali analoghi - fino al formato 10x15cm.

Ma la vera novità dello SMAU erarappresentata dalle nuove stampanti asublimazione Polaprint, in formato A4e in formato A3, entrambe disponibilisia con interprete PostScript Level Ilintegrato sia funzionanti in modalità ra-ster (eventuale RIP esterno). Le primeincorporano una CPU RISC a 32 bit eutilizzano memoria espandibile fino a24 megaby~e e un'unità hard disk da260 mega. E naturalmente possibile in-stallare font aggiuntivi (39 sono già re-sidenti) e collegare dischi rigidi esterni.Le interfacce parallela e seriale (que-st'ultima compatibile AppleTalk) sonofornite di serie, mentre le porte Ether-net/EtherTalk sono disponibili a richie-sta. Tutte le interfacce installate sonoutilizzabili simultaneamente per con-sentire il collegamento contemporaneoanche a piattaforme diverse.

ColorScript 310 e 330sono le nuove stampantiOMS a sublimazione dicolore per stampe di"qualità fotografica". Ri-soluzione 300 dpi e pro-cessore AMO 29030 a33 MHz tra le caratteri-stiche più interessanti.

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La Polaprint è la stam-pante a colori a sublima-zione proposta da Pola-roid. E disponibile sia Informato A3 che in for-mato A4, compatibilePostScript Level Il o fun-zionante in modalità "ra-ster)}.

QMSAnche OMS ha in catalogo una cop-

pia di stampanti a sublimazione per ilformato A4 e per il formato A3: si chia-mano ColorScript 310 e 330 e tutt'edue le macchine sono in grado di stam-pare un formato leggermente superioredi quello nativo (per includere, ad esem-pio, i crocini di registro). Per entrambela risoluzione di stampa è di 300 puntiper pollice, il processore utilizzato èl'AMO 29030 a 33 MHz, troviamo unhard disk interno da 543 megabyte perlo spool dei dati e per la memorizzazio-ne dei font, sono compatibili Adobe Po-stScript Level Il ed è offerto il supportodi Color Management di Agfa FotoTu-ne, ColorSync 2 e Pantone ColorDrive.Le interfacce presenti sono la parallela,la seriale/LocaITalk, SCSI-2, Ethernet(1ObaseT/1 Obase2). La macchina forma-to A4 è fornita di 16 megabyte di RAM,la sorella maggiore parte da quota 24: inentrambi i casi l'espandibilità massimaè di ben 128 mega.

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A sinistra la nuova fotocamera digitale Sony OKC-IOI con CCO da 450.000 pixel, a destra la videocamera digitale (con funzioni di fotocamera) da 810.000 p/xef.

SonyUltima solo in ordine alfabetico, an-

che Sony è entrata (da tempo) allagrande nel mondo della fotografia digi-tale. Per essere più precisi, quel «datempo» è da intendersi senza dubbiocome «da sempre» visto che già ai pri-mi anni '80, agli albori dell'informaticapersonale (e MCmicrocomputer era giàlì a seguirla) Sony aveva in catalogoun' interessa nte macch ina fotog raficacompletamente elettronica, denomina-ta Mavica, e destinata all'utilizzo esclu-sivamente professionale.

Quest'anno è (finalmente) la volta delmercato «prosumer» (vocabolaccio in-ventato oltre oceano per individuareun'utenza consumer molto esigente oprofessionale con poche pretese) con lanuova fotocamera DKC-ID1. Dal designmoderno e compatto la digitale di Sonyincorpora un flash elettronico, utilizzaun obiettivo zoom con escursione foca-le 12x e offre la visione, diciamo, reflexgrazie alla presenza di un mirino elettro-nico a colori a cristalli liquidi (tipo quellopresente sui camcorder di lusso). Me-morizza le sue immagini su una schedadi memoria PCMCIA da 10 megabytesulla quale è possibile registrare fino a140 scatti grazie all'utilizzo di compres-sione JPEG. Il sensore CCD è da450.000 pixel e la messa a fuoco auto-matica è, ovviamente, TTL (avviene at-traverso l'obiettivo di ripresa). L'ottura-tore elettronico offre tempi d'esposizio-ne compresi tra 1/50 e 1/4000 di secon-do; è dotata di interfaccia standard SCSIper il collegamento al computer e puòessere abbinata ad un registratore MD-Data (minidisc) in grado di contenere fi-no a mille immagini su ogni dischetto.

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Tra le numerose novità in campo di-gitale spicca il nuovo monitor a coloriGDM-2000TC da 20 pollici basato sullapiù recente generazione di tubi Trini-tron Super Fine Pitch. Offre una risolu-zione massima di 1600x1200 punti col-legato a PC a standard industriale,mentre in ambiente Macintosh (a menodi non utilizzare schede video particola-ri) si ferma alla risoluzione di 1152x870pixel. Tra le caratteristiche più appari-scenti è da segnalare innanzitutto lamessa a punto automatica della geo-metria e della distorsione con le varierisoluzioni utilizza bili (supporta frequen-ze orizzontali comprese tra 31.5 e 80KHz e verticali tra 50 e 150 Hz). Mal'aspetto più interessante del nuovomonitor riguarda senza dubbio la possi-bilità di calibrare adeguatamente la resacromatica, selezionando <dinemente»la temperatura colore tra 3000 e 9300gradi Kelvin (a passi di 100) e di regola-re la resa RGB e i punti di bianco e dinero. Grazie, poi, allo specifico analizza-tore RGB di cui è dotato il nuovo moni-tor è possibile effettuare automatica-mente la regolazione dei livelli di coloree di luminosità nei vari punti delloschermo, notoriamente differenti alcentro rispetto ai bordi. L'elettronica digestione dell'apparato tiene inoltre con-to anche dell'invecchiamento del cine-scopi o con l'ausilio di una circuiteria de-nominata BCF (Beam Current Feed-back) in grado di bilanciare automatica-mente le instabilità del display, garan-tendo una risposta costante nel tempo.Infine, ma non si tratta certo dell'aspet-to meno interessante, per allineare cro-maticamente la visualizzazione delleimmagini a monitor (RGB) ai risultati sucarta (CMYK o quadricromia che dir si

voglia) è fornito a cQrredo un softwarein grado di generare automaticamenteil profilo ColorSync, rilevando le caratte-ristiche reali del display tramite l'analiz-zatore colore prima menzionato.

La terza novità «entusiasmante» incasa Sony è l'incredibile HandycamDCR-PC7, una minuscola videocameradigitale con velleità fotografiche. Utiliz-za le nuove cassette Digital Video,comparse per la prima volta lo scorsoanno insieme a due videocamere di ge-nerose dimensioni. Quest'anno la me-desima tecnologia digitale sta nel pal-mo di una mano, in un apparecchio dalpeso di soli 620 grammi (batteria com-presa I). spesso meno di sei centimetri,largo undici e alto tredici. In un volumecosì piccolo è concentrata tanta tecno-logia da far invidia ad apparecchiaturedi maggiori dimensioni e dal peso cer-tamente non così contenuto. Il sensoreCCD utilizzato è da 810000 pixel, di-spone di stabilizzazione elettronica del-le immagini per le riprese particolar-mente «tele» (lo zoom incorporato haun'escursione di focale 10x), di un miri-no elettronico a colori e di un displayapribile a compasso da 2.5 pollici utiliz-zabile sia come secondo mirino (dimaggiori dimensioni, ruota bile per ben180 gradi e visibile anche da lontano)sia per rivedere i filmati o le immaginiappena registrate. La nuova DCR-PC7,infatti, offre la possibilità di riprendereanche immagini fisse sul nastro DV cheè in grado di accoglierne svariate mi-gliaia. Tramite la porta digitale «DV-out» è possibile trasferire le immaginidirettamente su computer per la lorosuccessiva fruizione digitale Incredibi-le, ma vero!

MCmicrocomputer n. 168 - dicembre 1996

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