Dici sempre sì? Impara a dire no - Istitutodeva salute marzo...Testo di Giulia Lazzerini Dici...

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Testo di Giulia Lazzerini Dici sempre sì? Impara a dire no A furia di acconsentire a ogni richiesta ci si ritrova sotto pressione e arrabbiati con se stessi. Ecco i metodi per non fare quel che non si vuole. Con garbo ma con determinazione giro nei negozi? eviTaTelo se non vi va: alle lunghe divenTa causa di Tensione nella coppia usa il «cerca saluTe» deL sito di ok e leggi l’arTicolo uomini, risparmiaTevi la TorTura dello shopping S ì, sì, sì. Motivati da considera- zioni come: «non posso rifiutare altrimenti si offenderà», «se non lo faccio non mi rivolgerà più la paro- la», «non mi va ma non posso negar- glielo, è un amico». Passi una volta, passi due. Ma ci sono persone che a furia di acconsentire a tutto si ritrovano sotto pressione e arrabbiate con se stesse per aver accettato qualcosa che non deside- ravano fare. Perché si dice sì controvoglia? «Per sembrare più gentili, per sentirsi ac- cettati, per la paura di perdere l’affetto dei familiari e del partner e la stima di colleghi e amici, perché si ha la sen- sazione di non aver diritto a dire no», spiega Maria Martello (Maria.Martello@ ok.rcs.it), docente di psicologia dei rap- porti interpersonali all’Università di Venezia. «In realtà, chi acconsente sempre a ogni richiesta e nasconde il proprio dissenso non è più disponi- bile di altri, è piuttosto qualcuno che non rispetta abbastanza se stesso». Non si deve retrocedere dalle proprie posizioni solo perché l’interlocutore non ci approva o ci dà contro. «Un no, detto al momento opportuno, aiu- ta a fermarsi, focalizzarsi su se stessi e a chiedersi se si sta facendo quello che davvero si vuole», dice Martello. «E imporre la propria parola è anche un mezzo per cementare l’autostima». Piano piano, no dopo no, si impara a rispettarsi e si comprende che i propri dinieghi non condurranno per forza all’abbandono. Se vi voltano le spalle al primo rifiuto, allora avrete fiducia nel fatto che troverete nuovi affetti. Se siete anche voi vittime della trap- pola del sì sempre e comunque, ecco alcuni trucchi, suggeriti dalla psicolo- ga, da mettere in pratica durante una conversazione o in vista di una deci- sione importante. Potete scegliere tra un diniego secco, ironico o camuffato oppure provare tutti i metodi fino a che trovate quello che vi fa sentire più a vostro agio mentre dite la vostra. Il dIsco rotto. Rimanete fermi sulla vostra posizione, magari cam- biando le parole ma dicendo comun- que no. È una tecnica utile se il vostro interlocutore è insistente, persuasivo e vuole prendervi per stanchezza. Il sandwIch. Collocate il vostro rifiuto tra due frasi positive. Per esem- pio: «La tua idea è interessante, pur- troppo non posso realizzarla, ma sono sicuro che troverai il modo di mandarla in porto». Anche se sembra meno effi- cace, è comunque un modo per mette- re in chiaro che non siete d’accordo. Il sandwIch al contrarIo. Dite di no, poi addolcite il vostro dissenso con una frase positiva (un complimen- to, ad esempio), e infine ribadite il di- niego. Per esempio: «Non posso pro- prio, mi spiace perché ti voglio bene, però proprio non posso». l’alternatIva. Manifestate contra- rietà o perplessità e subito dopo pro- ponente un’alternativa. Per esempio: «Stasera non riesco a uscire con te, ma potremmo vederci domani o quando avrai tempo…». Vi sentirete meno in soggezione. la dIstrazIone. Se non ve la sen- tite di esprimere il rifiuto verbalmente, provate cambiando argomento e distra- endo l’interlocutore. Per esempio, se lui insiste con un «non capisco perché non vuoi uscire coi miei amici stase- ra», lei potrà divagare con un «perché domani non mi porti a cena fuori?». Il no dIvertente. Volgete la con- versazione sul ridere, abbassate i toni, scherzate sulla proposta che vi è sta- ta appena fatta: servirà ad alleggerire la tensione e vi aiuterà a esprimere il dissenso in un momento successivo. Per esempio: «Ma tu sei un mito! Non vorrai farmi credere che io ti sono indi- spensabile per quel trasloco! Con tutti i muscoli che ti ritrovi potresti solleva- re un Tir da solo!». Il no secco. Una volta ogni tanto, dite un no secco, di quelli che gelano il sangue. Dopo vi sentirete più leggeri. giugno 2010 18 OK BENESSEREEPREVENZIONE oLiVieRo

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Testo di Giulia Lazzerini

Dici sempre sì? Impara a dire noA furia di acconsentire a ogni richiesta ci si ritrova sotto pressione e arrabbiati con se stessi. Ecco i metodi per non fare quel che non si vuole. Con garbo ma con determinazione

giro nei negozi? eviTaTelo se non vi va: alle lunghe divenTa causa di Tensione nella coppia

usa il «cerca saluTe» deL sito di ok e leggi l’arTicolo uomini, risparmiaTevi la TorTura dello shopping

Sì, sì, sì. Motivati da considera-zioni come: «non posso rifiutare altrimenti si offenderà», «se non

lo faccio non mi rivolgerà più la paro-la», «non mi va ma non posso negar-glielo, è un amico». Passi una volta, passi due. Ma ci sono persone che a furia di acconsentire a tutto si ritrovano sotto pressione e arrabbiate con se stesse per aver accettato qualcosa che non deside-ravano fare. Perché si dice sì controvoglia? «Per sembrare più gentili, per sentirsi ac-cettati, per la paura di perdere l’affetto dei familiari e del partner e la stima di colleghi e amici, perché si ha la sen-sazione di non aver diritto a dire no», spiega Maria Martello ([email protected]), docente di psicologia dei rap-porti interpersonali all’Università di Venezia. «In realtà, chi acconsente sempre a ogni richiesta e nasconde il proprio dissenso non è più disponi-bile di altri, è piuttosto qualcuno che non rispetta abbastanza se stesso». Non si deve retrocedere dalle proprie

posizioni solo perché l’interlocutore non ci approva o ci dà contro. «Un no, detto al momento opportuno, aiu-ta a fermarsi, focalizzarsi su se stessi e a chiedersi se si sta facendo quello che davvero si vuole», dice Martello. «E imporre la propria parola è anche un mezzo per cementare l’autostima». Piano piano, no dopo no, si impara a rispettarsi e si comprende che i propri dinieghi non condurranno per forza all’abbandono. Se vi voltano le spalle al primo rifiuto, allora avrete fiducia nel fatto che troverete nuovi affetti. Se siete anche voi vittime della trap-pola del sì sempre e comunque, ecco alcuni trucchi, suggeriti dalla psicolo-ga, da mettere in pratica durante una conversazione o in vista di una deci-sione importante. Potete scegliere tra un diniego secco, ironico o camuffato oppure provare tutti i metodi fino a che trovate quello che vi fa sentire più a vostro agio mentre dite la vostra.➜ Il dIsco rotto. Rimanete fermi sulla vostra posizione, magari cam-biando le parole ma dicendo comun-

que no. È una tecnica utile se il vostro interlocutore è insistente, persuasivo e vuole prendervi per stanchezza.➜ Il sandwIch. Collocate il vostro rifiuto tra due frasi positive. Per esem-pio: «La tua idea è interessante, pur-troppo non posso realizzarla, ma sono sicuro che troverai il modo di mandarla in porto». Anche se sembra meno effi-cace, è comunque un modo per mette-re in chiaro che non siete d’accordo.➜ Il sandwIch al contrarIo. Dite di no, poi addolcite il vostro dissenso con una frase positiva (un complimen-to, ad esempio), e infine ribadite il di-niego. Per esempio: «Non posso pro-prio, mi spiace perché ti voglio bene, però proprio non posso».➜ l’alternatIva. Manifestate contra-rietà o perplessità e subito dopo pro-ponente un’alternativa. Per esempio: «Stasera non riesco a uscire con te, ma potremmo vederci domani o quando avrai tempo…». Vi sentirete meno in soggezione.➜ la dIstrazIone. Se non ve la sen-tite di esprimere il rifiuto verbalmente, provate cambiando argomento e distra-endo l’interlocutore. Per esempio, se lui insiste con un «non capisco perché non vuoi uscire coi miei amici stase-ra», lei potrà divagare con un «perché domani non mi porti a cena fuori?».➜ Il no dIvertente. Volgete la con-versazione sul ridere, abbassate i toni, scherzate sulla proposta che vi è sta-ta appena fatta: servirà ad alleggerire la tensione e vi aiuterà a esprimere il dissenso in un momento successivo. Per esempio: «Ma tu sei un mito! Non vorrai farmi credere che io ti sono indi-spensabile per quel trasloco! Con tutti i muscoli che ti ritrovi potresti solleva-re un Tir da solo!».➜ Il no secco. Una volta ogni tanto, dite un no secco, di quelli che gelano il sangue. Dopo vi sentirete più leggeri.

giugno 201018 OK

BENESSEREEpREvENziONE

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ieRo