DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2018 - 2021...carpenteria industriale e civile; l’azienda è nata, come...

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1 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2018 - 2021 Secondo il Regolamento CE 1221/2009 e secondo il Regolamento 2026/2018 GESTIONE AMBIENTALE VERIFICATA – Reg.n.IT - 000319 SBM-IRFI SPA Via Predalva, 14 - 25050 PIAN CAMUNO (BS) Edizione 03 rev. 1 del 30.08.2019 Aggiornamento delle informazioni ambientali Analisi dati 2016 – 2017 – 2018 – luglio 2019 Amministratore Delegato

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DICHIARAZIONE AMBIENTALE

2018 - 2021

Secondo il Regolamento CE 1221/2009 e secondo il Regolamento 2026/2018

GESTIONE AMBIENTALE VERIFICATA – Reg.n.IT - 000319 SBM-IRFI SPA Via Predalva, 14 - 25050 PIAN CAMUNO ( BS)

Edizione 03 rev. 1 del 30.08.2019 Aggiornamento delle informazioni ambientali Analisi dati 2016 – 2017 – 2018 – luglio 2019 Amministratore Delegato

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INDICE 1. Presentazione dell’Amministratore Delegato ............................................................................ 3

2. Descrizione dell’attività aziendale e inquadramento territoriale ................................................. 4

2.1. Inquadramento territoriale ......................................................................................................... 4

2.2. Il sito aziendale ......................................................................................................................... 5

2.3. L’attività aziendale .................................................................................................................... 7

2.4. I settori d’attività e le certificazioni ............................................................................................ 8

3. Le parti interessate e le loro aspettative ................................................................................... 8

3.1. Individuazione e aspettative delle parti interessate interne ....................................................... 8

3.2. Individuazione e aspettative parti interessate esterne ............................................................... 9

3.3. Strategie per il contesto interno ................................................................................................ 9

3.3.1. Management ...................................................................................................................... 9

3.3.2. Dipendenti .......................................................................................................................... 9

3.4. Strategie per il contesto esterno ............................................................................................... 9

3.4.1. Fornitori di prodotti e materie prime .................................................................................... 9

3.4.2. Fornitori di servizi ............................................................................................................... 9

3.4.3. Clienti ............................................................................................................................... 10

3.4.4. Comune ed Amministrazioni Pubbliche – Vicinato e Comunità Locali – Ente gestore ...... 10

4. Politica Ambientale ................................................................................................................. 11

5. Ciclo produttivo ....................................................................................................................... 12

6. Sistema di Gestione Ambientale ............................................................................................. 16

7. Aspetti Ambientali dell’attività dell’azienda .............................................................................. 21

7.1. Aspetti Ambientali diretti ......................................................................................................... 21

7.1.1. Consumo di risorse .......................................................................................................... 21

7.1.2. Scarichi idrici .................................................................................................................... 29

7.1.3. Emissioni in atmosfera ..................................................................................................... 30

7.1.4. Contaminazione del suolo ................................................................................................ 38

7.1.5. Rifiuti ................................................................................................................................ 38

7.1.6. Rumore esterno ............................................................................................................... 41

7.1.7. Altri aspetti ....................................................................................................................... 42

7.2. Aspetti Ambientali Indiretti ...................................................................................................... 43

8. Sviluppo della consapevolezza Ambientale del Personale...................................................... 44

9. Conformità legislativa ............................................................................................................. 45

10. Obiettivi e Programma Ambientale ......................................................................................... 45

11. Scadenza presentazione della successiva Dichiarazione Ambientale..................................... 55

12. Dichiarazione di approvazione ................................................................................................ 55

13. Informazioni per il pubblico ..................................................................................................... 55

14. Verificatore Ambientale .......................................................................................................... 55

15. Glossario ................................................................................................................................ 56

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1. Presentazione dell’Amministratore Delegato SBM-IRFI SPA ha sempre ritenuto che il rispetto dell'ambiente fosse una prerogativa da cui un’impresa non può prescindere.

Dal gennaio 2003 il nostro impegno nei confronti dell’ambiente si è rafforzato, ed è emersa la volontà di implementare all’interno del sito produttivo un Sistema di Gestione Ambientale tale da garantire il controllo e, ove possibile, la riduzione degli impatti ambientali presenti.

Il risultato tangibile di questo impegno è stato l’ottenimento della Certificazione del sistema secondo la Norma UNI EN ISO 14001 nel dicembre 2003.

La registrazione EMAS costituisce il naturale proseguimento degli impegni assunti in passato e, attraverso il suo principale strumento di comunicazione verso l’esterno, la Dichiarazione Ambientale, rappresenta elemento di garanzia e di trasparenza tra l’azienda e le parti interessate.

L’ottenimento della registrazione è avvenuto in data 05.05.2005.

La Dichiarazione Ambientale fornisce un quadro riassuntivo dei risultati di miglioramento ottenuti e delle performance ambientali aziendali. Essa viene aggiornata almeno con cadenza annuale al fine di riportare costantemente informazioni attuali.

La presente Dichiarazione riporta i dati relativi agli indicatori ambientali riferiti agli anni 2016 – 2017 – 2018 – 2019, aggiornati al 31 luglio 2019.

SBM-IRFI si impegna a divulgare la Dichiarazione Ambientale al pubblico ed a trasmettere ogni aggiornamento convalidato all’Organismo competente.

Il Sistema di Gestione Ambientale viene tenuto costantemente aggiornato e viene adeguato alle nuove esigenze che possono presentarsi nel corso del tempo (es. nuovi impianti, nuove attività, nuove prescrizioni ambientali applicabili, ecc.).

La consapevolezza delle problematiche ambientali e la volontà di ridurre i carichi di queste ultime viene espressa nella nostra Politica Ambientale, di seguito riportata, che racchiude i principi fondamentali necessari per garantire un progressivo miglioramento nei confronti dell’ambiente.

Il personale interno è motivato e consapevole dell’importanza del rispetto dell’ambiente; il nostro obiettivo è di estendere tale motivazione al personale delle imprese operanti per l’azienda e di accrescere nel personale interno la consapevolezza del proprio ruolo nella gestione delle problematiche ambientali nell’ottica di un miglioramento continuo.

Pian Camuno, 30.08.2019 Amministratore Delegato (Luigi Tonsi)

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2. Descrizione dell’attività aziendale e inquadrame nto territoriale 2.1. Inquadramento territoriale

Lo stabilimento e la sede amministrativa della SBM-IRFI SPA sono ubicati nel comune di Pian Camuno (BS) in via Predalva n. 14.

Il contesto territoriale dell’azienda è quello della Valle Camonica, che è una delle valli più estese delle Alpi centrali, lunga circa 100 km, con una superficie di circa 1518,19 km² (inclusa la parte bergamasca) e 100.327 abitanti (alla data del 31.12.2016). La valle inizia dal Passo del Tonale, a 1883 m s.l.m. e termina alla Corna Trentapassi presso Pisogne, sul lago d’Iseo. È attraversata in tutta la sua lunghezza dall'alto corso del fiume Oglio, che nasce a Ponte di Legno, entra nel Sebino a Costa Volpino per poi uscirne a Sarnico, andando a sfociare successivamente nel Po. La quasi totalità della valle è ricompresa nel territorio amministrativo della Provincia di Brescia, esclusi i comuni di Lovere, Rogno, Costa Volpino facenti parte della Provincia di Bergamo.

Il Comune di Pian Camuno, nella bassa Val Camonica, conta circa 4.705 abitanti (dato Istat al 31.03.2018). Il Comune si trova a 244 metri sul livello del mare ed è classificato come comune montano. Il territorio di Pian Camuno è prevalentemente montuoso, si estende per una superficie di 11,1 chilometri quadri ed è lambito dal fiume Oglio che separa la sponda bresciana da quella bergamasca.

Ove

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Est

Sud

Scala 1:500.000

Fig. 1 Estratto carta morfologica regionale

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Fig. 2 Posizione SBM-IRFI SPA nel Comune di Pian Ca muno

L’area in cui risiede l’impianto è classificata nel PRG del Comune di Pian Camuno ad uso artigianale rilevabile dal mappale 7183, foglio 2R.

Il territorio del Comune di Pian Camuno è stato incluso, ai sensi della O.P.C.M. 20/03/2003, n. 3274, in zona sismica 3.

L’area in esame é costituita dalla piana alluvionale del Fiume Oglio ed é disposta sulla sua sponda sinistra, appena a sud delle strutture industriali dell'ex Predalva; i suoi confini sono limitati ad Est dalla ferrovia

Brescia-Iseo-Edolo e ad ovest dal nuovo tracciato della SS 42.

L’area circostante è caratterizzata dalla presenza di fabbricati di tipo industriale in cui sono esercitate attività manifatturiere principalmente operanti nel settore della metallurgia e lavorazione dei metalli.

Le abitazioni più vicine distano circa 0,3 km dal sito e sono situate ad Est oltre la ferrovia Brescia-Iseo-Edolo.

2.2. Il sito aziendale L’azienda ha sede legale e sede operativa nel comune di Pian Camuno ed è costituita da due capannoni, destinati al ciclo produttivo (di seguito indicati capannone 1 e capannone 2), e da due palazzine in cui hanno sede gli uffici, la mensa aziendale e gli spogliatoi. Nello studio preliminare alla realizzazione della sede operativa sono stati valutati gli impatti ambientali orientando le scelte progettuali e impiantistiche nell’ottica della massima sostenibilità ambientale. Lo stabilimento occupa un’area di 21.369 mq di cui: 9.434 mq adibiti a zona parcheggi ed area verde di cui:

o 8.151 mq adibiti a parcheggi;

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o 1.283 mq adibiti ad area verde; 11.935 m2 di superficie coperta, di cui:

o 10.253 m2 adibiti ad Area Produttiva; o 802 m2 occupati da un edificio denominato palazzina A all’interno della quale vi sono gli

uffici; o 880 m2 occupati da un edificio denominato palazzina B all’interno della quale vi sono

ulteriori uffici, la mensa e gli spogliatoi delle risorse. L’area produttiva è suddivisa in due tipologie di capannoni: Il primo, denominato capannone 1, è l’edificio più grande presente dal 2002, anno di

acquisizione del sito; Il secondo, denominato capannone 2, acquisito nel 2012 a seguito dell’ampliamento

dell’azienda.

Fig. 3 Veduta dello stabilimento SBM – IRFI SPA

L’azienda è in possesso dell’autorizzazione ordinaria, ex art. 269 D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., numero 4090/2016 rinnovata in data 06.07.2016, relativa alle emissioni in atmosfera per le attività di:

Lavorazioni meccaniche (emissioni diffuse) Verniciatura (emissione convogliata) Sabbiatura (emissione convogliata) Saldatura (emissione convogliata) Ossitaglio e taglio al plasma (emissione convogliata)

Non sono presenti scarichi industriali. Sono attivi unicamente scarichi assimilabili ai domestici derivanti dai servizi igienici e spogliatoi.

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Fig. 4 Veduta dello stabilimento SBM – IRFI SPA di Pian Camuno (BS) da Google maps

2.3. L’attività aziendale La SBM-IRFI SPA è specializzata nella costruzione, nell'installazione e nel montaggio di carpenteria industriale e civile; l’azienda è nata, come S.B.M. s.r.l., nel 1975, vanta quindi numerosi anni di esperienza. Nell’ultimo anno (2018) il fatturato dell’azienda ha raggiunto la cifra di 13.723.812 Euro, e la società conta oggi uno staff di 64 persone. Il reparto Officina della SBM-IRFI SPA è all'avanguardia nella costruzione di carpenteria leggera, medio leggera e pesante e produce: crogioli per forni elettrici e industriali, siviere, ceste rottame, paniere, condotte raffreddate, serbatoi di tutti i tipi, componenti di laminatoi, biofermentatori, telai per paratoie e paratoie per impianti idroelettrici, scambiatori per impianti petroliferi, ecc.

SBM-IRFI SPA realizza in Italia e all'estero i montaggi delle seguenti parti di impianti:

• Impianti siderurgici; • Impianti di trattamento acque reflue; • Impianti chimici; • Biofermentatori per il trattamento di rifiuti solidi urbani (BRS); • Impianti per la produzione e distribuzione di energia; • Acquedotti e impianti di irrigazione, gasdotti e oleodotti; • Impianti di depolverazione fumi e abbattimento polveri, trasportatori pneumatici per polveri,

impianti di riciclaggio rifiuti solidi urbani e/o da scarti industriali; • Forni d'incenerimento; • Condotte forzate. Da sempre fortemente motivata alla crescita, SBM-IRFI SPA ha saputo toccare un ampio raggio di azione fino a occuparsi, nel dettaglio e con elevata professionalità, di ogni aspetto nel campo delle costruzioni industriali.

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2.4. I settori d’attività e le certificazioni L’attività operativa svolta dall’azienda è classificata secondo i codici NACE 25.11 (fabbricazione di strutture metalliche e parti assemblate di strutture), 25.62 (lavori di meccanica generale), 28.25 (fabbricazione di attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione; fabbricazione di condizionatori domestici fissi), 33.20.09 (installazione di altre macchine ed apparecchiature industriali), 43.21.01 (installazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione, inclusa manutenzione e riparazione), 43.22.01 (installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell’aria, inclusa manutenzione e riparazione, in edifici o in altre opere di costruzione), 43,22.02 (installazione di impianti per la distribuzione del gas, inclusa manutenzione e riparazione), 43.22.03 (installazione di impianti di spegnimento antincendio, compresi quelli integrati, inclusa manutenzione e riparazione). SBM-IRFI SPA ha ottenuto presso C.Q.O.P. SOA S.p.A. di Milano l’attestazione per l’esecuzione di lavori pubblici per le seguenti categorie: Cat. OG 6 class. II; Cat. OS 14 class. II; Cat. OS 18-A class. V. SBM-IRFI SPA è certificata UNI EN ISO 9001:2015, UNI EN ISO 3834-2:2005, UNI EN ISO 14001:2015 ed OHSAS 18001:2007 con l’Ente di Certificazione RINA Services S.p.A. (il prossimo ciclo di audit, pianificato per ottobre 2019, coinciderà con il passaggio alla norma ISO 45001:2018).

SBM-IRFI SPA ha ottenuto dall'agenzia ONE BEACON AMERICA INSURANCE COMPANY la certificazione in accordo ai codici ASME Sez. VIII Div.1 e Div.2 Stamps “U”, “U2” e ASME Sez. I e B.31.1 Stamp “S”.

Nella presente dichiarazione verranno utilizzati termini tecnici il cui significato non sempre è conosciuto, per questo, in fondo al documento, è stato predisposto un glossario per facilitarne la comprensione.

3. Le parti interessate e le loro aspettative 3.1. Individuazione e aspettative delle parti inter essate interne

Parte interessata Aspettative rilevanti per il sistema di gestione am bientale

Management

• Gestione ottimale delle risorse interne con possibile riduzione dei consumi

• Gestione ambientale ottimale da parte delle risorse interne ed esterne al fine di ridurre al minimo gli impatti generati sul territorio e scongiurare il pericolo di sanzioni amministrative o penali

• Scelta di fornitori, soprattutto nelle attività affidate in outsourcing, che assicurino il rispetto della normativa vigente e che preferibilmente siano ubicati nel territorio camuno al fine di ridurre al minimo le distanze da percorrere per assicurare le forniture

Dipendenti

• Lavorare in ambiente salubre e confortevole • Disponibilità di infrastrutture, attrezzature, sistemi informativi

funzionanti, scarsamente impattanti e facilmente fruibili • Vivere in un territorio dove l’attività industriale, sebbene presente

e che gli consente di avere un’occupazione, possa impattare il meno possibile sulle condizioni delle matrici ambientali

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3.2. Individuazione e aspettative parti interessate esterne

Parte interessata Aspettative rilevanti per il sistema di gestione am bientale Fornitori • Chiarezza nelle condizioni di fornitura dei servizi e nelle

caratteristiche del prodotto/servizio richiesto • Lavorare in ambiente salubre, confortevole ed ergonomico

(applicabile per i fornitori che svolgono la loro prestazione presso lo stabilimento)

• Disponibilità massima alla collaborazione ed al supporto, indicazioni e/o istruzioni operative chiare ed inequivocabili

Clienti • Rispetto dei tempi di consegna ed esecuzione delle opere nel rispetto dei requisiti, anche ambientali, stabiliti

• Affidarsi a partner e fornitori che hanno la loro stessa sensibilità verso le tematiche ambientali (la certificazione ambientale è infatti un requisito di selezione dei fornitori)

Comune ed Amministrazioni pubbliche in genere Ente gestore Vicinato e comunità locali

• Rispetto della legislazione • Rispetto delle prescrizioni autorizzative • Rispetto del territorio

3.3. Strategie per il contesto interno 3.3.1. Management Redditività dell’azienda (se l’azienda produce margini è in grado di garantire investimenti per

il miglioramento continuo) Gestione ottimale delle risorse interne Attuazione e certificazione del SGA Investimenti per ridurre gli impatti (consumi di risorse e autoproduzione dell’energia) Garantire ambienti di lavoro adeguati, conformi e salubri Utilizzo di energia “pulita”

3.3.2. Dipendenti Definire le mansioni e gli incarichi sulla base delle capacità e competenze, anche ambientali,

acquisite dalle risorse Valorizzare le competenze, le esperienze, le capacità, l’impegno e la sensibilità ambientale

di chi opera in azienda Assicurare ambienti di lavoro adeguati, conformi e salubri Assicurare le manutenzioni a tutti gli impianti per migliorare la sicurezza e le condizioni

ambientali oltre che il contenimento degli impatti generati dalle emissioni autorizzate Utilizzo di energia “pulita”

3.4. Strategie per il contesto esterno 3.4.1. Fornitori di prodotti e materie prime Instaurazione di un rapporto di collaborazione finalizzato alla gestione delle forniture con la

massima efficienza ed efficacia da entrambe le parti Qualifica, laddove possibile, stabilita anche in base a requisiti ambientali, in aggiunta ai

requisiti di qualità del prodotto e/o servizio

3.4.2. Fornitori di servizi Contatto continuo e frequente per garantire un monitoraggio attivo ed efficace Controllo continuo del loro operato

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Disponibilità massima alla collaborazione ed al supporto, indicazioni e/o istruzioni operative chiare ed inequivocabili

Qualifica, laddove possibile, stabilita anche in base a requisiti ambientali, in aggiunta ai requisiti di qualità del prodotto e/o servizio

Assicurare ambienti di lavoro adeguati, conformi e salubri (applicabile per i fornitori che svolgono la loro prestazione presso lo stabilimento)

3.4.3. Clienti Attivazione di un canale comunicativo diretto tra il Management e i rappresentanti delle

aziende cliente al fine di fornire un riferimento autorevole e competente Assicurare il rispetto dei requisiti contrattuali sia in termini temporali (consegne puntuali), sia

in termini qualitativi (caratteristiche dei prodotti rispondenti ai requisiti contrattuali) sia in termini di rispetto dei requisiti cogenti in materia ambientale e di sicurezza

Operare, laddove possibile, con una progettazione finalizzata alla riduzione degli impatti ambientali relativi al prodotto o alle fasi della sua realizzazione o installazione

Supporto da parte dell’ufficio tecnico nel proporre, laddove possibile e dove il capitolato tecnico del cliente lo consenta, delle migliorie in termini di prestazioni ambientali del prodotto fornito o di riduzione delle materie prime impiegate

Supporto da parte di figure professionali specializzate nelle fasi di pianificazione del lavoro, sebbene non previsti contrattualmente, laddove la criticità del contesto lo richieda

3.4.4. Comune ed Amministrazioni Pubbliche – Vicina to e Comunità Locali – Ente gestore Mantenimento degli ottimi rapporti con le istituzioni (Provincia, Comune, ARPA, ecc.)

attivando flussi informativi costanti volti a creare sinergie nell’ottica della collaborazione Assicurare un dialogo continuo in relazione alle problematiche che eventualmente dovessero

insorgere nella gestione dell’azienda, al fine di individuare una soluzione condivisa, sicura ed economicamente sostenibile

Disponibilità al dialogo e trasparenza nella conduzione di tutte le attività aziendali Utilizzo di energia “pulita”

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4. Politica Ambientale

La Politica Ambientale racchiude tutte le linee di principio che l’azienda intende seguire per ridurre o eliminare l’impatto sull’Ambiente. Applicata dal gennaio 2003, periodicamente riesaminata, viene qui di seguito riportata:

SBM-IRFI mira ad obiettivi e prassi che tendono al costante miglioramento dell’efficienza ambientale, operando nel pieno rispetto di tutti gli obblighi di legge.

A tal fine SBM-IRFI si impegna a:

monitorare le emissioni inquinanti e la produzione di rifiuti, incentivando le azioni che ne permettano una riduzione;

ridurre il consumo di risorse favorendo, ove possibile, il riutilizzo delle stesse;

valutare e tenere sotto controllo gli impatti ambientali indiretti legati ai propri fornitori ed ai propri prodotti e considerare le valutazioni effettuate nelle scelte d’approvvigionamento;

gestire e tenere sotto controllo i propri impatti ambientali nell’intero ciclo di vita dei processi/prodotti;

formare periodicamente il personale aziendale al fine di aumentarne la conoscenza delle problematiche ambientali inerenti la prospettiva del ciclo di vita, ed a coinvolgerlo affinché partecipi attivamente al miglioramento del Sistema di Gestione Ambientale;

analizzare, prima di introdurre nuove attività o processi produttivi, tutti i possibili effetti ambientali che si potrebbero verificare a seguito dell’adozione di nuove tecnologie;

garantire la massima trasparenza verso la Pubblica Amministrazione e tutte le parti interessate, per quanto concerne tutte le problematiche ambientali e gli impatti ambientali significativi da essa generati;

promuovere all’esterno il proprio impegno nel rispetto dell’ambiente attraverso la diffusione della propria Politica Ambientale e della Dichiarazione Ambientale;

trasmettere la propria Politica Ambientale a tutto il personale che opera per essa, dipendente e non dipendente, richiedendo un costante impegno al rispetto dei principi in essa espressi.

La politica ambientale dell’impresa sarà periodicamente riesaminata, in particolare alla luce degli audit ambientali e, qualora fosse necessario, modificata.

Pian Camuno, lì 08.01.2018 L’Amministratore Delegato

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5. Ciclo produttivo L’azienda si occupa della realizzazione, della manutenzione e dell’eventuale installazione di impianti, di forni elettrici, di fasci tubieri e più in generale di strutture in acciaio per l’industria siderurgica. L’attività si articola in due fasi che si possono così riassumere: - Produzione manufatti che si svolge all’interno dello stabilimento, suddiviso in tre aree principali:

1 Costruzione e assemblaggio (Taglio, Saldatura, Granigliatura e Verniciatura Metalli con fase di collaudo manufatto), caratterizzata da una superficie di 5.980 m2 e un’altezza utile di 10 m;

2 Officina meccanica e piccolo deposito, caratterizzata da una superficie di 2.543 m2 (di cui 1.950 m2 destinati all’Officina Meccanica e 593 m2 al deposito) e un’altezza utile di 10 m;

3 Deposito commesse terminate, con superficie di circa 1.450 m2 e un’altezza utile di 10 m.

- Montaggio e manutenzione impianti , che si svolge presso il Cliente.

Il ciclo produttivo aziendale si può suddividere nelle seguenti fasi di lavorazione:

Ricevimento e deposito materie prime

Taglio materie prime

Lavorazioni meccaniche

Pulizia meccanica

Saldatura e Assemblaggio

Collaudo

Granigliatura

Verniciatura

Spedizione prodotto finito

Installazione (eventuale) /

manutenzione Di seguito si riporta una planimetria del lay-out aziendale, con la relative aree produttive e la descrizione delle varie fasi del ciclo produttivo.

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Fig. 5 Lay-out reparti SBM-IRFI SPA

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Ricevimento e deposito materie prime L'approvvigionamento delle materie prime avviene attraverso il trasporto su gomma: data l’ubicazione dell’azienda, questo tipo di trasporto è il solo utilizzabile. Le materie prime necessarie alla produzione raggiungono l'insediamento attraverso automezzi opportunamente autorizzati (furgoni, autoarticolati, ecc.), inviati direttamente dalle ditte fornitrici. Presso l'insediamento le operazioni di scarico vengono effettuate con l'ausilio dei carrelli elevatori in dotazione (motricità elettrica) o a mezzo delle gru a ponte, dopo un attento controllo dell’automezzo in merito alle conformità normative inerenti il trasporto e la natura della merce trasportata. I prodotti vernicianti vengono stoccati in un apposito locale generalmente in fusti da 25 kg. Il ferro, l’acciaio in barre, profilati e lamiere vengono invece depositati in apposite aree attrezzate presenti presso lo stabilimento. I rocchetti di filo e gli elettrodi per le operazioni di saldatura vengono sistemati su appositi scaffali. Taglio materie prime Il taglio a misura dei tubi, dei profilati, delle lamiere viene effettuato attraverso il taglio laser e l'ossitaglio, su un apposito banco aspirante che, operando in depressione, convoglia gli effluenti in un unico condotto di uscita dopo averli fatti passare attraverso un impianto di abbattimento a cartucce filtranti. Lavorazioni meccaniche, pulizia meccanica Le attività di pulizia meccanica vengono effettuate attraverso l’impianto di granigliatura. Le attività di lavorazione meccanica sono invece effettuate con: torni, alesatrice, fresatrici, trapani, centri multifunzione che tagliano e forano, trancia e seghetti. Per lo svolgimento di questa attività l’azienda rientra nell’elenco delle industrie insalubri di I Classe (D.M. 05.09.1994), alla categoria C-06 (carpenteria).

Saldatura e Assemblaggio I pezzi così preparati raggiungono la zona di assemblaggio dove vengono svolte le operazioni di saldatura a filo continuo in atmosfera inerte e mediante l'utilizzo di elettrodi di diversa tipologia. A tali lavorazioni sono dedicate 12 postazioni presidiate da due appositi impianti di aspirazione, dotati di bracci articolati e canalizzazioni per convogliare gli effluenti che si sviluppano in specifici impianti di abbattimento prima di essere emessi in atmosfera.

Collaudo Per la verifica delle eventuali perdite presenti, l'impianto assemblato viene riempito di acqua in pressione; mediante saldatura in loco vengono eliminate le fessure residue così individuate. L’acqua per il collaudo viene utilizzata a ciclo chiuso: essa viene raccolta in una vasca in acciaio e da qui pompata negli impianti. All’acqua viene solitamente aggiunta una piccola percentuale di liquido antigelo, per evitare eventuali rotture che si potrebbero generare qualora i manufatti, prima del montaggio presso i

Fig. 6 Area saldatura

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clienti, venissero lasciati all'aperto e quindi l'acqua in essi residua congelasse (nel caso in cui le temperature esterne scendano sotto gli 0 °C). Granigliatura Prima delle operazioni di verniciatura i pezzi devono essere levigati. Tale operazione viene effettuata in un apposito locale di granigliatura, munito di un sistema di recupero totale della graniglia e dotato di un impianto di aspirazione e di abbattimento delle polveri generate. Per la levigatura dei pezzi viene utilizzata un’apposita graniglia in acciaio carbonio temperato, che risulta esente da sostanze silicotiche e quindi non dannosa per l'organismo. La graniglia metallica inoltre migliora la resa nella fase di verniciatura riducendo il consumo di vernice stessa. Per lo svolgimento di questa attività l’azienda rientra nell’elenco delle industrie insalubri di I Classe (D.M. 05.09.1994), alla categoria C-22 (smerigliatura, sabbiatura). Verniciatura L'applicazione dei prodotti vernicianti viene eseguita manualmente all'interno della cabina di verniciatura con l'ausilio di pistole ad alta efficienza che riducono la produzione di over-spray ed ottimizzano i consumi di prodotto verniciante. Le emissioni in atmosfera di materiale particellare risultano efficacemente contenute da un sistema di abbattimento a filtri sintetici costituito da due sezioni filtranti: la prima con filtri in fibra di vetro posti sotto le griglie a pavimento, la seconda con doppi filtri in fibra di vetro e fibra acrilica, posizionati alla base dei condotti emissivi per abbattere anche il particolato residuo. Per lo svolgimento di questa attività l’azienda rientra nell’elenco delle industrie insalubri di I Classe (D.M. 05.09.1994), alla categoria C-25 (verniciatura con solvente organico). Spedizione Prodotto Finito Il prodotto finito e testato viene posizionato nella zona spedizioni in attesa

dell'invio al Cliente per il relativo montaggio. La fase di imballaggio manufatti può essere effettuata secondo due modalità come descritte di seguito. La prima, che copre la maggior parte dei casi, consiste nell’utilizzo di supporti in ferro per posizionare i prodotti finiti sui mezzi che provvedono al trasporto su gomma degli stessi (fig. 7). La seconda, utilizzata principalmente per le consegne estere, prevede un confezionamento del manufatto ad opera di aziende specializzate per imballi di prodotti che devono viaggiare via mare. Gli imballaggi utilizzati sono in legno o in materiale riciclabile e le operazioni di confezionamento avvengono all'interno dello stabilimento. Ove richiesto dal Cliente, SBM-IRFI provvede inoltre al montaggio ed all’installazione del manufatto, attraverso una squadra di personale specializzato.

La movimentazione di materiale in fase di lavorazione costituisce un’importante attività corollaria all’interno del ciclo produttivo aziendale, che si rivela indispensabile per ogni passaggio dei manufatti da una fase di lavorazione all’altra e quindi per il progredire del ciclo stesso. A questo scopo sono presenti carriponte, gru a bandiera di varie portate e due carri che movimentati su rotaia consentono di trasferire i pezzi da una campata all’altra del capannone.

Fig. 7 Parte impianto di raffreddamento

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6. Sistema di Gestione Ambientale L’Azienda ha sviluppato un proprio Sistema di Gestione Ambientale (SGA) sulla base del Regolamento EMAS 1221/2009 e della norma UNI EN ISO 14001:2015. Il Sistema di Gestione Ambientale definisce la struttura organizzativa, le responsabilità, i controlli operativi, gli obiettivi ed i programmi ambientali, la misura dei risultati di gestione. Il SGA è stato introdotto successivamente alla fase di Analisi Ambientale Iniziale (AAI), nel corso della quale sono stati analizzati e classificati gli aspetti ambientali significativi. Con l’implementazione del sistema di gestione conforme alla versione 2015 della norma ISO 14001 la valutazione degli aspetti ambientali e degli impatti significativi è stata correlata alla valutazione del contesto e parti interessate e dei rischi/opportunità al fine di creare un quadro utile per fornire una visione completa. Il SGA è stato costruito per garantire il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali della SBM-IRFI SPA

Per garantire che quanto impostato dal SGA raggiungesse la sua massima efficacia sono state coinvolte tutte le funzioni aziendali con ruoli di responsabilità. Di seguito si riporta l’organigramma aziendale che, per rispettare gli obblighi previsti dalla legge sulla privacy (Regolamento 679 del 27.04.2016), riporta i nomi solo delle funzioni direttamente collegate all’Amministratore Delegato.

L’Amministratore Delegato ha individuato nella figura del Responsabile Servizio Ambiente (Responsabile SA) il suo Rappresentante della Direzione per la gestione ambientale. Il RSA, in qualità di rappresentante della Direzione, ha, indipendentemente da altre mansioni già assegnategli, i compiti, le responsabilità e l’autorità, per quanto riguarda la gestione del Sistema di Gestione Ambientale, di:

Presidente del Consiglio di Amministrazione PRES. CdA

Cavalli Agostino

Ufficio acquisti ACQ

Direzione Generale DI.GE

Piccolo Paolo

Servizio Qualità SQ

Piccolo Paolo

Controllo Qualità CQ

Ufficio commerciale COMM

Ufficio tecnico UTEC

Produzione PROD

Magazzino e manutenzione

MAG MAN

Servizio Ambiente SA

Cavalli Roberta

Lavorazioni meccaniche

LMC

Ossitaglio e plasma

OXI

Saldatura SALD

Granigliatura SABB

Verniciatura VER

Collaudo COLL

Gestione Rifiuti GR

Cavalli Raffaella

Servizio Prevenzione e Protezione

SPP Santicoli Marcello

Cantieri CNT

- - - Servizio esterno

Amm. Delegato DdL

Luigi Tonsi

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- assicurarne la conformità nel tempo ai requisiti delle norme di riferimento; - riferire periodicamente all’Amministratore Delegato relativamente alle prestazioni del Sistema

di Gestione Ambientale ai fini della revisione e del miglioramento continuo. L’Amministratore Delegato definisce attraverso la matrice interfunzionale di seguito riportata la suddivisione delle competenze e dei ruoli per la gestione, l’attuazione ed il controllo del Sistema di Gestione Ambientale.

Tab. 1: Matrice interfunzionale

Requisiti Reg. CE n. 1221/2009 UNI EN ISO 14001

Figure coinvolte

Amministratore Delegato RSA

Responsabili di

area/funzione Politica ambientale E,A - - Aspetti e impatti ambientali - E,EO EO,P Obblighi di conformità - EO,C - Obiettivi e traguardi E,A EO P Programma di gestione ambientale E,A E,EO P Risorse, ruoli, responsabilità e autorità E,A EO - Competenza, formazione e consapevolezza E,A EO P Comunicazione A E,EO - Documentazione del SGA A E - Informazioni documentate - E,EO,C EO Controllo operativo - E,C EO Preparazione e risposta alle emergenze - E EO Monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione

- E,C EO

Valutazione della conformità A E,EO - Non conformità e azioni correttive A E,EO,C P,EO Controllo delle informazioni documentate A E, EO EO Audit interno A E,EO - Riesame della direzione E,A,EO EO - Legenda: E) Responsabile della emissione documenti P) parere A) Responsabile della approvazione EO) esecuzione operativa C) Controllo

La SBM-IRFI SPA svolge attività di audit ambientale periodico eseguita da personale qualificato interno ed esterno all’azienda con lo scopo di verificare il corretto funzionamento del Sistema di Gestione Ambientale, delle procedure ed istruzioni operative e, in particolare, delle prestazioni ambientali del sito, secondo gli obiettivi e il Programma Ambientale previsto. Nell’ambito di tale attività, l’azienda verifica periodicamente il rispetto di tutte le prescrizioni ambientali applicabili. La Direzione, coadiuvata dal Responsabile Sistema Gestione Ambientale, effettua periodicamente un Riesame del SGA. Tale attività, svolta solitamente con cadenza annuale, e comunque ogniqualvolta si reputi necessario, si rende necessaria per analizzare l’efficienza del Sistema e per controllare il rispetto degli obiettivi contenuti nel Programma Ambientale. La SBM-IRFI SPA ha eseguito un’analisi ambientale con lo scopo di raccogliere tutte le informazioni e i dati del sito relativi alle tematiche ambientali legate all’attività dell’azienda. L’output

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di tale documento è la valutazione della significatività degli impatti ambientali che viene aggiornata almeno con cadenza annuale. Degli Aspetti Ambientali presenti, sono stati identificati quelli significativi mediante una metodologia di valutazione che ha permesso di attribuire un peso ad ogni aspetto ambientale diretto e indiretto. In un Sistema di Gestione Ambientale la fase di identificazione degli aspetti ambientali e la valutazione dei relativi impatti rappresenta un’importante fase nel processo di pianificazione del sistema stesso. Infatti, politica, obiettivi e traguardi ambientali di un’organizzazione devono essere fondati sulla conoscenza approfondita degli aspetti ambientali e degli impatti ambientali conseguenti associati alle sue attività e servizi. La metodologia impiegata per l’identificazione degli aspetti ambientali e dei relativi impatti si sviluppa attraverso le seguenti fasi: • Individuazione delle attività caratterizzanti l’organizzazione con i relativi aspetti ambientali

diretti e indiretti; • Definizione dei criteri di significatività; • Valutazione della significatività degli aspetti ambientali. Per tutti gli aspetti ambientali identificati è stata inoltre valutata la conformità legislativa. Nella fase di identificazione sono stati presi in considerazione una serie di aspetti ambientali che si possono raggruppare in due grandi famiglie:

- Aspetti Ambientali Diretti: sono quelli direttamente connessi con l’attività e sui cui è possibile esercitare un controllo diretto e sono ad esempio: la politica degli acquisti, le emissioni in acqua e aria, l’effetto sulla biodiversità, ecc.;

- Aspetti Ambientali Indiretti: sono invece quelli che si generano dall’interazione con altre realtà, che non possono essere direttamente controllati, ma sui quali l’azienda può esercitare un’influenza al fine di migliorare la gestione degli stessi, come ad esempio: le prestazioni ambientali di sub-appaltatori, fornitori ed aziende di servizio. Individuati gli aspetti è stato importante dare un peso a ciascuno, cioè valutare la significatività degli impatti da essi generati, in modo da creare un ordine di priorità nella loro gestione. La valutazione è stata fatta considerando le situazioni normali, anomale o di emergenza che si possono verificare nel sito produttivo. SBM-IRFI SPA ha deciso di valutare la significatività degli impatti ambientali diretti ed indiretti attraverso un algoritmo numerico, modificato rispetto agli anni precedenti al fine di dare maggiore enfasi all’opinione delle parti interessate prendendo in considerazione i seguenti parametri:

a. Conformità legislativa b. Gravità dell’impatto (eventualmente anche in termini di volumi generati) c. Grado di coinvolgimento ed opinione delle parti interessate d. Rilevabilità dell’evento

correlando gli aspetti ed impatti individuati ai fattori di contesto ed ai rischi ed opportunità reali o poteziali delle attività e dei processi. I valori generati possono essere compresi tra 1 e 1280; si è quindi stabilito che un aspetto ambientale è significativo, e necessita quindi che iano definite delle azioni per la mitigazione dell’impatto quando il valore ottenuto è superiore a 60. Gli impatti ambientali significativi individuati nelle condizioni operative normali per SBM-IRFI SPA sono riassumibili nei seguenti punti:

- Produzione di rifiuti: la produzione di rifiuti può risultare significativa o per le quantità di rifiuti generate (è il caso del rottame e dei cascami di lavorazione), o in relazione alla

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pericolosità dei rifiuti prodotti (ad esempio: olio esausto, batterie esauste, materiale abrasivo). I quantitativi sono già stati ottimizzati e la percentuale avviata a recupero si mantiene da anni superiore al 97%.

- Emissioni in atmosfera: essendo necessari presidi depurativi per quasi tutte le attività svolte presso lo stabilimento, ed essendo quindi presenti n. 6 punti di emissione convogliata e n. 2 punti di emissione diffusa, Ed1 per il capannone 1 ed Ed2 per il capannone 2, questo aspetto risulta essere il più significativo tra quelli generati dall’azienda; particolarmente importante è l’emissione proveniente dalla cabina di verniciatura, per quanto riguarda la percentuale di C.O.V. presente.

- Consumi di risorse: la significatività è da attribuire ai consumi di energia elettrica, per i quali sono stati attuati piani di miglioramento o attività di analisi propedeutiche alla definizione di nuovi piani di efficientamento energetico (si veda tabella riassuntiva obiettivi – traguardi).

Per quanto riguarda i cantieri (installazione e manutenzione impianti) risulta significativa la produzione di rumore. Oltre agli aspetti ambientali riferiti alle condizioni operative normali, SBM-IRFI SPA ha rilevato alcuni aspetti ambientali significativi in condizioni di emergenza, con particolare riferimento ad eventi accidentali quali l’incendio, lo sversamento di prodotti liquidi ed eventuali fughe di gas lesivi per l’atmosfera. Per la gestione di tali condizioni di emergenza e per il controllo degli impatti ambientali da esse generati sono state sviluppate specifiche procedure di intervento, che vengono periodicamente testate per verificarne l’efficacia. Gli aspetti ambientali indiretti rilevanti per SBM-IRFI SPA sono quelli legati all’attività svolta dai propri fornitori e precisamente disagi alla viabilità/emissioni diffuse legati all’attività di trasporto. Per semplicità è stato elaborato un diagramma di flusso delle attività produttive che evidenzia la correlazione tra gli aspetti e impatti ambientali diretti presenti presso lo stabilimento ai processi.

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Ricevimento e deposito materie

prime

Taglio materie prime

Lavorazioni meccaniche

Pulizia meccanica

Saldatura e Assemblaggio

Collaudo

Granigl iatura

Verniciatura

Spedi zione prodotto finito

Manutenzione, montaggio ed installazione

Ingresso materie prime / semilavorati

Rifiuti: imballaggi

Energia elettrica

Gas metano / gas tecnici

Rifiuti: rottame Polveri imp. abbattimento fumi

Emissioni in atmosfera (E1)

Emissione di rumore

Energia elettrica

Gas metano

Acqua per emulsione Acqua di raffreddamento

Rifiuti: rottame, limature e trucioli, polveri metalliche, olio esausto, guanti sporchi

Emissione di rumore

Energia elettrica

Gas tecnici

Rifiuti: polveri imp. abbattim. fumi, guanti sporchi

Emissione di rumore

Emissioni in atmosfera(E4-E5)

Energia elettrica

Acqua

Energia elettrica

Rifiuti: polveri impianto abbattimento fumi

Emissione di rumore

Emissioni in atmosfera (E6)

Energia elettrica

Rifiuti: particolato imp. abbatt. fumi, morchie di verniciatura, imballaggi metallici

Emissione di rumore

Emissioni in atmosfera (E2a – E2b – E3a – E3b)

Materiale per imballaggio (eventuale)

Prodotti vernicianti

Gas metano

Gas tecnici

Prodotti vernicianti

Rifiuti: imballaggi metallici, rottame, guanti sporchi

Emissione di rumore

Emissioni in atmosfera (emissioni diffuse Ed1-Ed2)

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7. Aspetti Ambientali dell’attività dell’azienda 7.1. Aspetti Ambientali diretti 7.1.1. Consumo di risorse

Premessa Nei paragrafi seguenti si riportano la descrizione ed i dati relativi ad ogni singolo aspetto ambientale identificato, riferiti al periodo 2016 –– 2017 –– 2018 –– luglio 2019. Per rendere confrontabili i dati relativi a diversi periodi di tempo in modo da evidenziare un andamento dei consumi, dove è stato possibile, si è deciso di rapportare i consumi delle risorse accessorie alla produzione con il consumo della materia prima per eccellenza, che per l’attività aziendale è costituita dalle lamiere, dai profilati e dai tubolari metallici.

Tab. 2: Materie prime impiegate

INPUT

Descrizione ANNO 2016

ANNO 2017

ANNO 2018

GENNAIO-LUGLIO 2019

Tubi, lamiere e profilati 1.328 t 1.635 t 1.664 t 689 t

Gas tecnici 55.033 m3 68.325 m3 79.116 m3 40.987 m3

Materiale di saldatura 33,78 t 44,87 t 50,38 t 24,77 t

Prodotti vernicianti (1) 9,11 t 6,59 t 8,97 t 3,36 t

C.O.V. 4.695,44 kg 3.590,07 kg 4.704,54 kg 2.108,59 kg Consumo idrico (acquedotto) 1.194 m3 1.758 m3 1.229 m3 940 m3

Consumo idrico (pozzo idrico) 591,16 m3 801 m3 669,62 m3 540,68 m3

Energia Elettrica 728,148 MWh

668,834 MWh

780,982 MWh 407,060 MWh

Gas Metano 72.585 Sm3 63.938 Sm3 81.785 Sm3 33.437 Sm3 Carburante per Automezzi

31,0 t 30,9 t 25,5 t 13,9 t 37.222,64 lt 37.055,63 lt 30.630,81 lt 16.695,56 lt

Lubrificanti vari 688,20 lt 360,80 lt 659,80 lt 272 lt (1) dato relativo al prodotto consumato

L’andamento del consumo di lamiere, profilati e tubolari metallici è rappresentato nel diagramma seguente:

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Nel grafico sopra riportato si riporta il consumo effettivo di tonnellate di materia prima acquistata nel corso dei periodi considerati. Il dato del 2018 evidenzia un incremento della produzione rispetto al 2017 e conferma la tendenza di crescita registrata negli anni precedenti. Il dato relativo all’anno 2019 (sia a consuntivo – 1° grafico – che previsionale – 2° grafico) evidenzia invece una contrazione dei volumi dovuta al maggior acquisto di prodotti semilavorati necessario per fronteggiare le specificità di commessa. Acqua

Il principale consumo idrico è legato agli utilizzi igienico sanitari; il prelievo di acqua avviene da acquedotto comunale.

Al fine di integrare il servizio fornito dall’acquedotto comunale, la cui portata sarebbe insufficiente a coprire le necessità aziendali, ma anche al fine di ridurre il consumo di acqua di acquedotto in

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quanto risorsa non rinnovabile, l’azienda ha attivato, a partire da agosto 2004, un pozzo idrico, di cui possiede concessione all’emungimento (Provvedimento n. 1880 del 15.06.2004 con scadenza anno 2034), della portata max di 3,16 l/sec con destinazione d’uso al ciclo produttivo, al sistema antincendio ed all’irrigazione dell’area verde.

Come descritto al successivo § 6.1.2, l’azienda non effettua scarichi di tipo industriale.

Al fine di mitigare gli impatti ambientali e di contenere il consumo di acqua prelevata dal pozzo, il circuito di raffreddamento della calandra è collegato con la vasca di ricircolo delle acque del collaudo: l’acqua necessaria per il raffreddamento viene pertanto prelevata dalla vasca del collaudo e riconvogliata nella medesima vasca al termine del ciclo di raffreddamento.

Per quanto riguarda invece le operazioni di collaudo, il ciclo di utilizzo dell’acqua prevede che l’acqua prelevata venga riciclata e riutilizzata attraverso un sistema a circuito chiuso, che necessita solo di saltuari rabbocchi a causa della naturale evaporazione.

Lo schema seguente rappresenta in sintesi quanto descritto:

I consumi di acqua prelevata dal pozzo vengono monitorati sia dalla lettura mensile del contatore installato, che registrando i rabbocchi periodici della vasca di accumulo per il collaudo. La misurazione dei quantitativi prelevati dall’acquedotto avviene attraverso la lettura del contatore installato dal comune ed ha cadenza trimestrale. Nella seguente tabella si riportano i dati effettivi relativi ai consumi idrici del periodo 2016-2017-2018-luglio 2019 in metri cubi:

Provenienza anno 2016 anno 2017 anno 2018 gennaio-luglio 2019

Acquedotto 1.194 1.758 1.229 940 Pozzo 591,16 801,00 669,62 540,68

Nel mese di agosto 2019 è stata rilevata una perdita nel sistema di collettamento dell’acqua di acquedotto (capannone principale). Tale perdita è stata arginata interrompendo il flusso di approvvigionamento in quell’area, in attesa di riparazione. A tale proposito si è rivelata assolutamente efficace l’intensificazione del monitoraggio dei consumi mediante lettura del contatore che è nostra intenzione migliorare ulteriormente (verifica mensile a decorrere dal mese di settembre invece della precedente verifica trimestrale – vedi obiettivi). La tabella seguente differenzia i consumi di acqua derivanti da pozzo espressi in metri cubi:

Calandra

Circuito di raffredd.

Ciclo di collaudo

Prelievo idrico da pozzo per rabbocco vasca

Vasca di accumulo per il

collaudo

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Utilizzo anno 2016 anno 2017 anno 2018 gennaio-luglio 2019

Collaudo (uso industriale) 17,2 11,6 37,0 19,2

Irrigazione / antincendio 573,96 789,4 632,92 521,48 TOTALE 591,16 801,00 669,62 540,68

L’analisi dei consumi porta alle seguenti considerazioni:

i consumi di acqua da acquedotto mostrano un decremento nell’anno 2018 rispetto all’anno precedente, anno in cui si è rilevata una consistente perdita di acqua. Perdita che, sebbene in luogo diverso dal precedente, è stata registrata anche nel corso del corrente anno e che comporterà quindi un incremento complessivo dei consumi a fine anno.

i consumi di acqua da pozzo registrano invece una variabilità condizionata da fattori non governabili (ad esempio i consumi per l’irrigazione sono suscettibili delle condizioni meteo e del periodo estivo più o meno caldo).

Nei grafici seguenti è riportato il consumo della risorsa acqua espresso in metri cubi:

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Energia Elettrica

I consumi di energia elettrica della SBM-IRFI SPA sono quelli legati al normale funzionamento degli impianti e dei macchinari installati, alle attività degli uffici ed ai servizi per il personale. Le lavorazioni che richiedono un maggior utilizzo di energia sono le lavorazioni meccaniche e le operazioni di saldatura.

Complessivamente nel corso del 2016 sono stati consumati 728,148 MWh, nel 2017 668,834 MWh; nel 2018 780,982 MWh, mentre nel periodo gennaio-luglio 2019 407,060 MWh.

Il valore assoluto previsionale dell’anno in corso evidenzia un decremento dei consumi rispetto a quanto registrato nel 2018, in linea rispetto ai consumi 2017. Tale decremento è maggiormente oggettivabile nella rendicontazione dei benefici ottenuti a seguito degli efficientamenti attuati sugli impianti di aria compressa (vedi tabella riassuntiva obiettivi/traguardi triennio dicembre 2018 – dicembre 2021).

L’indice di consumo per unità di materia prima, di contro, evidenzia un progressivo incremento negli anni dovuto alla riduzione della materia prima impiegata per l’incremento di semilavorati acquistati. Nel grafico seguente si riportano i dati relativi agli anni 2016 – 2017 – 2018 – luglio 2019 espressi come:

MWh / ton. materia prima

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Gas Metano

Il gas metano viene impiegato in azienda principalmente per: l'alimentazione del forno di appassimento dell'impianto di verniciatura in miscela con altri gas nell'attività di ossitaglio in forma molto marginale per il riscaldamento dell’acqua sanitaria (servizi per il personale) e

nel capannone 2 per il riscaldamento degli ambienti.

Il gas metano rappresenta una risorsa non rinnovabile e la sua combustione genera anidride carbonica e ossidi di azoto. Per tali motivi i consumi e le destinazioni d’uso sono monitorati e gestiti in modo da evitare qualsiasi utilizzo improprio. Complessivamente nel corso del 2016 sono stati consumati 72.585 Sm3, nel 2017 63.938 Sm3; nel 2018 81.785 Sm3, mentre nel periodo gennaio-luglio 2019 33.437 Sm3.

Il grafico seguente riporta i dati relativi ai consumi di gas metano negli anni 2016 – 2017 – 2018 – luglio 2019.

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Il consumo di metano rapportato al quantitativo di materia prima risulta stabilizzato nell’ultimo periodo. La variabilità negli anni è determinata dalla variabilità del mix tra commesse di realizzazione di impianti e commesse di manutenzione, il cui monitoraggio risulta meno puntuale. Sebbene l’azienda attui un costante monitoraggio dei consumi di gas, si ritiene di poter affermare che un’eventuale ulteriore riduzione degli stessi non possa essere attuabile con le tecnologie esistenti, per cui si punterà al consolidamento di tale ottimo risultato.

Carburante

Il gasolio è il carburante utilizzato dalla SBM-IRFI SPA per il rifornimento dei mezzi, utilizzati per le attività di cantiere e per la manutenzione esterna, e delle autovetture aziendali.

Per le attività di trasporto e logistica l'azienda è dotata dei seguenti mezzi:

Tipologia automezzo Targa Potenza motore Omologazio ne CO2 gr/km

NOX gr/km

FIAT DUCATO EP658RN kW 96 Euro 5B 195,0 -----

FIAT DUCATO EP659RN kW 96 Euro 5B 195,0 -----

FIAT 500 L EY862CM kW 77 Euro 5B 122,0 0,1684

FIAT DUCATO EZ983FX kW 96 Euro 5B 195,0 ----- FIAT PUNTO FB640CB kW 55 Euro 5B 110,0 0,1654 FIAT TIPO FC064HX kW 88 Euro 6B 110,0 0,0361

FIAT DUCATO FE559RE kW 110 Euro 6B 157,0 0,0488 FIAT DUCATO FG312YC kW 96 Euro 6B 171,0 0,0722

MERCEDES W213 E FH528BM kW 143 Euro 6C 102,0 0,0556

FIAT DOBLO’ FH900BN kW 77 Euro 6B 136,0 0,0905

FIAT DUCATO FH519XW kW 110 Euro 6B 152,0 0,0488

NISSAN QASHQAI FS522HP kW 81 Euro 6B 99,0 0,0230 AUDI A8 FV941DE kW 210 Euro 6D 156,0 0,0494

Il mezzo riportato in neretto è stato acquistato nel 2019 in aggiunta ai mezzi già in uso.

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Il consumo di carburante è solo parzialmente governabile dall’Azienda in quanto variabile e dipendente da requisiti imposti dalla Committenza, dalle distanze dei cantieri, ecc.

L'azienda, al fine di limitare i consumi, nella fase di programmazione degli interventi, ottimizza i percorsi e il numero dei mezzi da utilizzare.

I consumi registrati sono in progressiva riduzione nel periodo considerato.

Tale andamento si riscontra anche valutando il rapporto tra i consumi di gasolio ed i chilometri percorsi, sulla base dell’andamento annuale.

Al fine di monitorare ulteriormente gli impatti derivanti dall’utilizzo di mezzi aziendali è stato introdotto, a decorrere dal 2017, il monitoraggio degli impatti, in termini di Kg di CO2 e di NOx immessi in ambiente calcolati moltiplicando i chilometri percorsi dai mezzi per i valori di CO2 e di NOx indicati sulla carta di circolazione di ciascun mezzo.

Di seguito i relativi diagrammi.

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E’ attuata una politica aziendale di sostituzione dei mezzi che prevede sia che gli stessi siano progressivamente sostituiti al fine di garantire l’adeguamento alle migliori tecnologie, sia che venga effettuata una manutenzione periodica dei mezzi per il mantenimento della loro efficienza.

Parallelamente è stato introdotto l’obiettivo di applicare, nell’acquisto dei mezzi futuri, il criterio della verifica degli impatti generati dall’immissione di CO2 e NOx come requisito di selezione della marca modello a parità di classe del veicolo.

7.1.2. Scarichi idrici

Sono ottemperati tutti i requisiti previsti sia dalla legislazione nazionale che dalle leggi e regolamenti regionali.

Le acque derivanti dagli scarichi dei servizi igienici e degli spogliatoi vengono scaricate nella pubblica fognatura del Comune, come da autorizzazione di allaccio alla fognatura comunale rilasciata in data 22 maggio 2002. Allo stesso modo, dal 07 agosto 2012, sono autorizzati gli scarichi derivanti dai servizi igienici del capannone 2.

Eventuali acque di processo, come quelle relative alla fase di collaudo, vengono riutilizzate grazie ad un sistema a ciclo chiuso.

Come già descritto, il circuito di raffreddamento dell’ultima calandra installata non genera scarichi idrici in quanto è stato collegato con il circuito chiuso utilizzato per il collaudo.

Le acque meteoriche vengono raccolte mediante una rete separata, e convogliate alla rete di raccolta comunale.

L’azienda non rientra nell’ambito di applicazione del Regolamento Regionale Regione Lombardia n. 04/2006 lettere a), b), c) art. 3 comma 1 (protocollo 2557/13 del 29.05.2013 dell’Ufficio d’Ambito di Brescia).

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7.1.3. Emissioni in atmosfera

In azienda sono presenti attività che generano emissioni in atmosfera.

A seguito di domanda di rinnovo dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera per modifica sostanziale dello stabilimento, è stato emesso dalla Provincia di Brescia Atto Dirigenziale n. 4090/2016 del 06/07/2016. In data 01/06/2017 ARPA Lombardia ha effettuato un sopralluogo per la verifica di tutte le prescrizioni ambientali presenti in autorizzazione. L’esito di tale sopralluogo è stato positivo, non sono state accertate inosservanze e/o violazioni dell’autorizzazione. In data 09/08/2019 è stata presentata una comunicazione di modifica non sostanziale per sostituzione, eliminazione e/o inserimento di macchinari per lavorazioni meccaniche e/o attività di saldatura che producono emissioni diffuse o convogliate già autorizzate. Tutti i punti di emissione convogliati sono dotati di impianti di abbattimento per garantire il rispetto dei limiti previsti. Le emissioni presenti vengono generate dalle seguenti attività:

Emissione Attività/impianto di provenienza

E1 Ossitaglio e taglio al plasma E2a Cabina di verniciatura E2b Cabina di verniciatura E4 Saldatura E5 Saldatura E6 Granigliatura

Ed1 Lavorazione/pulizia meccanica c/o il capannone 1

Ed2 Lavorazione/pulizia meccanica c/o il capannone 2

Oltre alle emissioni generate dagli impianti di abbattimento, nell’insediamento sono presenti degli impianti termici, alcuni collegati all’impianto di verniciatura (E3a ed E3b), altri destinati al riscaldamento. Sono tutti alimentati a metano e non sono soggetti a vincoli autorizzativi.

L'azienda ritiene l’inquinamento atmosferico come uno degli impatti più significativi della propria attività, e per attenuarne gli effetti si è dotata di impianti di abbattimento in linea con le più moderne tecnologie attualmente presenti sul mercato. Per evidenziare lo sforzo fatto, nella seguente tabella si riporta una breve descrizione della tipologia delle emissioni presenti e degli impianti di abbattimento utilizzati per il contenimento delle stesse.

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Tab. 3: Caratteristiche tecniche impianti di abbatt imento

Codice emissione Attività Impianto di abbattimento Tipo

inquinante

E1

Taglio materie prime

Il taglio a misura dei tubi, dei profilati, delle lamiere è svolto attraverso il taglio laser e l'ossitaglio.

Depolveratore Rudeco tipo DON mod.16 a cartucce orizzontali con arresto delle polveri all’esterno e pulizia attraverso aria compressa. Il sistema è dislocato al di sopra del banco da taglio, avente superficie utile di 26.000 mm x 3.000 mm, ed è composto da due distinti sistemi di aspirazione e abbattimento posti alle sue due estremità e in grado di creare una depressione con portata singola di 10.000 m3/h.

Polveri totali/ nebbie oleose

Codice emissione Attività Impianto di abbattimento Tipo

inquinante

E2a

E2b

Verniciatur a L'applicazione dei prodotti vernicianti viene eseguita manualmente all'interno della cabina di verniciatura con l'ausilio di pistole ad alta efficienza che riducono la produzione di over-spray ed ottimizzano i consumi di prodotto verniciante.

La filtrazione dell’aria inquinata da polveri di vernice avviene con sistema a secco ottenuto mediante due sezioni filtranti. La prima comporta il passaggio del flusso di aria inquinata, alla velocità di 0,5 m/s, attraverso filtri in fibra lunga di vetro a densità variabile e resinatura finale, posti entrambi appena sotto le griglie di aspirazione. La seconda sezione è posta appena prima dei ventilatori di aspirazione ed è ottenuta con speciali filtri doppi composti da un primo filtro in fibra lunga di vetro a densità variabile e resinatura finale e da un secondo filtro in fibra acrilica con il compito di assicurare una più completa filtrazione dell’aria scaricata all’esterno.

Materiale particellare

COV

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Codice emissione Attività Impianto di abbattimento Tipo

inquinante

E4

E5

Saldatura e Assemblaggio Nella zona di assemblaggio sono svolte le operazioni di saldatura. A tali lavorazioni sono dedicate 12 postazioni.

Il sistema è realizzato su due linee indipendenti, ciascuna delle quali è caratterizzata da 6 bracci aspiranti e da altrettante prolunghe a bandiera che conducono all’unità di filtrazione. Ogni singolo braccio per aspirazione fumi di saldatura (tipo IBS-160/4) è completo di supporto rotante, tubi rigidi, forcelle, frizioni, cappetta di aspirazione, e messa in depressione da un elettroventilatore. Grazie alla maniglia per gli spostamenti e alla serranda di regolazione della portata dell’aria, tale braccio gode di un’efficace posizionabilità in corrispondenza della fonte di produzione fumi che consente una miglior captazione dell’inquinante.

Su entrambe le linee di abbattimento sono installati filtri a cartucce in poliestere.

Polveri totali/ nebbie oleose

Codice emissione Attività Impianto di abbattimento Tipo

inquinante

E6

Granigliatura Prima delle operazioni di verniciatura i pezzi vengono levigati. Tale operazione viene effettuata in un apposito locale di granigliatura. Per la levigatura viene utilizzata un’apposita graniglia in acciaio carbonio temperato, che risulta esente da sostanze silicotiche e quindi non dannosa per l'organismo. L'abrasivo viene costantemente recuperato dal sistema di palette raschianti azionate da carrelli di scorrimento a mezzo di motoriduttori. La graniglia metallica inoltre migliora la resa nella fase di verniciatura riducendo il consumo di vernice stessa.

Sistema di abbattimento a cartucce. La pulizia delle cartucce avviene in sequenza mediante un getto d’aria compressa proveniente da una serie di valvole a membrana con pilota incorporato. Il ciclo di pulizia cartucce è regolato automaticamente da un apposito sequenziatore.

Polveri totali/ nebbie oleose

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Tutti gli impianti di abbattimento installati sono dotati di sistemi di controllo, nello specifico:

- contaore di funzionamento non azzerabile - pressostato differenziale con monitoraggio in continuo della variazione di pressione ai capi

dell’elemento filtrante, avente la funzione di segnalare (mediante allarme ottico e/o acustico) l’intasamento dell’elemento filtrante stesso, cui deve seguire la relativa pulizia o sostituzione

- allarme ottico e acustico Per quanto riguarda le concentrazioni degli inquinanti presenti nelle emissioni, l’Atto Dirigenziale prevede che vengano rispettati i seguenti limiti:

Emissione Provenienza Inquinanti da ricercare Limiti da rispettare

E1 Ossitaglio e taglio al plasma

Polveri totali/nebbie oleose 10 mg/Nm3

E2a ed E2b Verniciatura

Materiale particellare 3 mg/Nm3

C.O.V.

Emissioni convogliate: consumo solvente < 5 t/anno:

indagine conoscitiva dei C.O.V. emessi

consumo solvente tra 5 e 15 t/anno: 100 mgC/Nm3 (sia per rivestimento che per applicazione)

consumo solvente >15 t/anno: 50 mgC/Nm3(per essicazione) 75 mgC/Nm3 (per rivestim.)

Emissioni diffuse: consumo solvente < 5 t/anno:

nessun limite consumo solvente tra 5 e 15

t/anno: 25% input di solvente consumo solvente >15 t/anno:

20% input di solvente

E4 ed E5 Saldatura Polveri totali/nebbie oleose

10 mg/Nm3

E6 Granigliatura Polveri totali/nebbie oleose

10 mg/Nm3

I controlli sulle emissioni in atmosfera vengono effettuati con cadenza annuale, così come prescritto nell’atto dirigenziale.

Nelle tabelle seguenti si riportano i risultati ottenuti dalle analisi effettuate nel 2017 e nel 2018 sulle emissioni in atmosfera generate da tutti i punti di emissione, nelle condizioni di esercizio più gravose.

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Confrontando i dati rilevati nel 2018 con quelli del 2017, si evidenzia come i valori, in entrambi i casi, siano abbondantemente inferiori ai limiti di legge.

Tab. 4: Valori emissioni in atmosfera

Valori analitici medi rilevati dall'analisi delle e missioni (2018)

Limite di legge Emissione E1 E2a E2b E4 E5 E6

mg/ Nm3

g/h mg/ Nm3

g/h mg/ Nm3

g/h mg/ Nm3

g/h mg/ Nm3

g/h mg/ Nm3

g/h

Materiale particellare (mg/Nm3) - - 2,2

±0,8 97,8 0,5 ±0,3 20,2 - - - - - - 3 mg/Nm3

Polveri totali / nebbie oleose (mg/Nm3)

0,4 ±0,3 8,2 - - - - 0,2

±0,3 0,8 0,3 ±0,3 1,2 0,4

±0,3 10,1 10 mg/Nm3

Carbonio organico volatile-COV (mgC/Nm3)

- - 57,0 ±1,7

2533,3 gC/h

18,5 ±0,6

746,7 gC/h - - - - - -

100 mgC/Nm3

Valori analitici medi rilevati dall'analisi delle e missioni (2017)

Limite di legge Emissione E1 E2a E2b E4 E5 E6

mg/ Nm3

g/h mg/ Nm3

g/h mg/ Nm3

g/h mg/ Nm3

g/h mg/ Nm3

g/h mg/ Nm3

g/h

Materiale particellare (mg/Nm3) - - 0,3

±0,3 16 0,3 ±0,3 15,3 - - - - - - 3 mg/Nm3

Polveri totali / nebbie oleose (mg/Nm3)

6,4 ±3,1 119 - - - - <0,2 <1,0 <0,2 <1,2 1,0

±0,8 27 10 mg/Nm3

Carbonio organico volatile-COV (mgC/Nm3)

- - 25,5 ±0,6

1356,5 gC/h

24,3 ±0,6

1236,6 gC/h - - - - - -

100 mgC/Nm3

Valori analitici medi rilevati dall'analisi delle e missioni (2016)

Limite di legge Emissione E1 E2a E2b E4 E5 E6

mg/ Nm3

g/h mg/ Nm3

g/h mg/ Nm3

g/h mg/ Nm3

g/h mg/ Nm3

g/h mg/ Nm3

g/h

Materiale particellare (mg/Nm3) - - 0,3

±0,3 14,1 0,2 ±0,3 8,1 - - - - - - 3 mg/Nm3

Polveri totali / nebbie oleose (mg/Nm3)

1,8 ±0,8 36,4 - - - - 0,6

±0,3 2,3 0,2 ±0,3 0,9 <0,2 <5,3 10 mg/Nm3

Carbonio organico volatile-COV (mgC/Nm3)

- - 19,0 ±0,6

891,5 gC/h

25,7 ±0,6

1045,8 gC/h - - - - - -

100 mgC/Nm3

Si precisa che i valori riportati nei grafici sottostanti sono dati dalla somma del valore analitico medio emerso dalle analisi (media di tre prelievi).

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Un’ulteriore valutazione è stata effettuata in merito alle immissioni in atmosfera dei PM (particulate matter) calcolate sull’intero anno di produzione. Il valore totale (in chilogrammi immessi nell’anno di riferimento) è stato calcolato nell’ipotesi più gravosa di funzionamento degli impianti, vale a dire considerando il valore rilevato dalle analisi chimiche, nell’ipotesi di produzione continuativa ed ininterrotta per otto ore giornaliere (evento irrealizzabile poiché mediamente si stimano circa 5/6 ore di funzionamento al giorno dell’impianto) e considerando 220 giorni lavorativi annui.

Polveri totali/nebbie oleose (kg/anno) Materiale particellare (kg/anno) E1 E4 E5 E6 E2a E2b

2016 64,0640 4,0480 1,5840 9,3280 2016 1.569,0400 1.840,6080 2017 209,4400 1,7600 2,1120 47,5200 2017 2.387,4400 2.176,4160 2018 14,4320 1,4080 2,1120 17,7760 2018 4.458,6080 1.314,1920

valore limite

valore limite

I valori denotano il pieno rispetto dei limiti. Dall'analisi 2018 è emerso un notevole sbilanciamento tra i valori emissione del punto E2a rispetto all’E2b. Per ovviare a tale situazione, causata dalla consuetudine di verniciare sempre nello stesso settore della cabina, è stata predisposta una comunicazione che invita le risorse a svolgere la propria attività al centro della cabina per consentire agli impianti di abbattimento di intervenire in egual misura.

Le concentrazioni delle polveri totali sono ben al di sotto del limite di 10 mg/Nm3. Non si ritiene allarmante il valore delle polveri dell’emissione E1 nel 2017 poiché rilevato prima della periodica sostituzione dei filtri.

Il dato quindi dimostra che anche durante le normali condizioni di usura, il filtro assicura la piena rispondenza ai requisiti di legge. L’usura dei filtri viene monitorata in continuo grazie all’installazione di pressostati differenziali aventi la funzione di segnalare, mediante allarme ottico e acustico, l’intasamento dell’elemento filtrante stesso.

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PM/MP acquistata PM/MP acquistata

E1 E4 E5 E6 E2a E2b 2016 0,0482 0,0030 0,0012 0,0070 2016 1,1815 1,3860 2017 0,1281 0,0011 0,0013 0,0291 2017 1,4602 1,3311 2018 0,0087 0,0008 0,0013 0,0107 2018 2,6795 0,7898

Gli incrementi e/o decrementi dei valori riportati sono la normale conseguenza dei risultati delle analisi già commentati in precedenza.

Le manutenzioni di tutti gli impianti sono state pianificate e vengono regolarmente eseguite al fine di garantire la massima efficienza.

Le prossime determinazioni analitiche verranno effettuate nel mese di novembre 2019.

Nel grafico seguente si riportano le percentuali di C.O.V. presenti nei prodotti utilizzati nel triennio di riferimento.

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Impianti termici Presso SBM-IRFI SPA sono presenti i seguenti impianti termici:

• caldaia marca Viessman modello Vitodens 100-W potenza inferiore a 35 kW, alimentata a metano, che viene utilizzata per il riscaldamento dell’acqua sanitaria degli spogliatoi nella palazzina B ed è integrata con pannelli solari (installata a febbraio 2019 in sostituzione della caldaia ACV modello Millennium 35ER giunta a fine ciclo vita)

• caldaia a condensazione marca Viessmann modello Vitodens 242-F potenza inferiore a 35 kW integrata con i pannelli solari per la produzione di acqua sanitaria alimentata a gas metano e 7 bruciatori modello FRC5 potenza 50 kW/cad. alimentati a gas metano ed adibiti a riscaldamento

• pompe di calore alimentate ad energia elettrica, che utilizzano come fluido vettore acqua all’interno di un circuito chiuso, utilizzate per il riscaldamento/raffrescamento della palazzina A (uffici e Direzione) e degli altri locali presenti nella palazzina B (servizi del personale). Per le eventuali integrazioni del circuito che dovessero rendersi necessarie, l’impianto viene alimentato prelevando l’acqua necessaria dall’acquedotto

• due bruciatori asserviti alla cabina di verniciatura di potenza pari a 440 kW/cad.

Per tali impianti vengono conservati i relativi libretti di impianto e vengono regolarmente effettuati gli interventi di manutenzione e le analisi dei fumi secondo le periodicità previste. Gli impianti termici sono stati regolarmente comunicati alla Provincia di Brescia.

Per il calcolo dell’indicatore relativo alle emissioni in atmosfera, trattandosi di soli impianti di combustione, si è utilizzata la formula per il calcolo delle emissioni di CO2 prevista nel sistema Emission Trading (per gas naturale e gasolio) e i dati ricavati dal sito del Ministero dell’Ambiente come mix elettrico medio europeo per l’energia elettrica.

Nel calcolo dell’indicatore al denominatore sono state utilizzate le tonnellate di materia prima acquistata, anziché le tonnellate di prodotto finito, poiché non risulta disponibile il dato.

L’indicatore chiave delle emissioni totali tiene conto dei consumi di energia elettrica, gasolio per autotrazione, metano per riscaldamento e produzione di acqua calda. Tali consumi sono calcolati come tonnellate di anidride carbonica immessa in atmosfera (valore di impatto negativo) e di tonnellate di CO2 evitate grazie alla presenza dell’impianto fotovoltaico (valore di impatto positivo).

Di seguito si riportano i valori per gli anni 2016 – 2019:

TCO2 immessa in atmosfera in relazione ai consumi aziendali 1

2016 2017 2018 gennaio - luglio 2019

Energia Elettrica2 240,73 221,12 258,19 134,57 Metano 141,90 125,57 161,28 65,94 Gasolio 97,86 97,43 80,53 43,90 TOTALE in Ton 480,49 444,12 500,01 244,41 TOTALE TON M.P. ACQUISTATA 1.328,00 1.635,00 1.664, 00 689,00

TON CO2/TON M.P. ACQUISTATA 0,36 0,27 0,30 0,35

Indicatore chiave emissioni: emissioni immesse in tonnellate di CO2/ tonnellate di materia prima acquistata

Il dato mostra un incremento dell’indicatore chiave. 1 Il calcolo della CO2 immessa in relazione ai consumi aziendali è stato effettuato utilizzando i valori presenti nelle seguenti tabelle di conversione:

dalla tabella di conversione del Ministero dell’Ambiente “Coefficienti utilizzati per l’inventario delle emissioni di CO2 nell’inventario nazionale UNFCCCC” reperibili dal sito www.minambiente.it/.../tabella_coefficienti_standard_nazionali per il metano e il gasolio;

dai dati reperibili dal sito http://www.isprambiente.gov.it per l’energia elettrica (rapporto ISPRA Emissioni CO2 n. 257/2017). 2 Valore 2016 variato rispetto a precedente D.A. in quanto variato il coefficiente utilizzato per il calcolo.

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CO2 evitate grazie alla presenza del fotovoltaico

2016 2017 2018 gennaio - luglio 2019

TON CO2 EVITATE 70,94 76,30 67,65 47,06

TON M.P. ACQUISTATA 1.328,00 1.635,00 1.664,00 689,00

TON CO2/TON M.P. ACQUISTATA 0,05 0,05 0,04 0,07

Indicatore chiave emissioni: emissioni evitate in tonnellate di CO2 / tonnellate di materia prima acquistata

Il dato risulta essere positivo sebbene si rilevi che il valore degli impatti evitati sia:

condizionato dalle condizioni atmosferiche e metereologiche che possono migliorare o peggiorare le performance senza che l’Azienda possa esercitare alcuna influenza;

abbastanza costante rispetto alla capacità di progetto dichiarata dell’impianto. Sulla base di queste considerazioni sono stati rivisti gli obiettivi nella tabella relativa al periodo 2018 – 2021. 7.1.4. Contaminazione del suolo

L’azienda è situata in un’area che in passato aveva già subito edificazioni di tipo industriale, infatti la zona è anche conosciuta come "area ex Predalva", denominazione che ricorda l'insediamento precedente. La presenza di vecchi insediamenti in alcuni lotti confinanti ha comportato la contaminazione di alcuni terreni con residui delle lavorazioni precedentemente effettuate.

Onde verificare che nel proprio sito non vi fosse presenza di potenziali aree contaminante, la SBM-IRFI SPA ha seguito la campagna di bonifica, e ricevuto da parte dell’autorità competente la certificazione che la propria area non era interessata da alcuna contaminazione ed era definita idonea alla destinazione d'uso artigianale/industriale. La certificazione è stata rilasciata dalla Provincia di Brescia in data 31/10/1997 prot. n. 27275/97R.

Al fine di escludere la possibile contaminazione del suolo e del sottosuolo derivante dalla propria attività, SBM-IRFI SPA ha messo in atto una serie d’opere preventive d’impermeabilizzazione e convogliamento su tutte le aree dove si possono movimentare sostanze pericolose.

Gli stoccaggi dei fusti di olio e delle vernici, situati nelle aree esterne allo stabilimento, sono dotati di bacino di contenimento e di adeguate coperture contro gli agenti atmosferici.

Il gasolio per i mezzi aziendali viene stoccato in un serbatoio interrato di 10.300 litri, a doppia parete, munito di un dispositivo elettronico di monitoraggio delle perdite dotato di allarme ottico e acustico, che consente di tenere sotto costante controllo “visivo” la tenuta del serbatoio stesso, consentendo all’utilizzatore di intervenire tempestivamente in caso di fessurazioni anche modeste della parete interna o esterna. 7.1.5. Rifiuti

Inevitabilmente i processi effettuati all’interno dello stabilimento generano una serie di rifiuti, in parte classificabili come assimilabili agli urbani, in parte come rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi.

Nel dettaglio, la tipologia delle lavorazioni eseguite in SBM-IRFI SPA comporta la produzione dei seguenti rifiuti:

Rifiuti non pericolosi

CODICE CER Descrizione rifiuto 12 01 01 limatura e trucioli di metalli ferrosi 12 01 02 polveri e particolato di metalli ferrosi 12 01 03 limatura, scaglie e polveri di metalli non ferrosi

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12 01 13 rifiuti da saldatura 12 01 17 residui di materiale di sabbiatura diversi da quelli di cui alla voce 12 01 16 12 01 99 rifiuti non specificati altrimenti

15 02 03 assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02

n.c. rifiuti assimilabili agli urbani prodotti da attività generali e imballi vari Rifiuti pericolosi

CODICE CER Descrizione rifiuto 08 01 11* pitture e vernici di scarto, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose 08 03 17* toner per stampa esauriti, contenenti sostanze pericolose 12 01 09* emulsioni e soluzioni per macchinari, non contenenti alogeni 12 01 16* residui di materiale di sabbiatura, contenente sostanze pericolose 13 02 08* altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione 13 05 07* acque oleose prodotte da separatori olio/acqua 15 01 10* imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze 15 01 11* imballaggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose (ad esempio

amianto), compresi i contenitori a pressione vuoti 15 02 02* assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell’olio non specificati altrimenti), stracci e

indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose 16 01 07* filtri dell’olio 16 06 01* batterie al piombo

Nella seguente tabella si riportano, suddivisi per singolo codice CER, i quantitativi di rifiuto scaricati annualmente. Per alcuni codici CER non vengono riportati i dati riferiti ad un particolare anno, in quanto per le tipologie di rifiuti corrispondenti non sono stati registrati conferimenti per lo smaltimento / recupero. Nel calcolo dell’indicatore al denominatore sono state utilizzate le tonnellate di materia prima acquistata, anziché le tonnellate di prodotto finito, poiché non risulta disponibile il dato.

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Codice rifiuto tipo rifiuto

2016 2017 2018 gen-lug 2019 Destinazione

rifiuto ton rifiuti /ton di M.P.acquistata

ton rifiuti /ton di M.P.acquistata

ton rifiuti /ton di M.P.acquistata

ton rifiuti /ton di M.P.acquistata

08 01 11* Morchie verniciatura 0,002756 0,001204 0,000541 0,0 01335 Smaltimento

08 03 17* Toner per stampa esauriti, contenenti sostanze pericolose 0,000000 0,000020 0,000000 0,000000 Smaltimento

12 01 01 Limatura e trucioli di materiale ferroso

0,015535 0,016416 0,021538 0,035385 Recupero

12 01 02 Polveri e particolato di metalli ferrosi

0,001054 0,003043 0,002248 0,008099 Recupero

12 01 09* Emulsione oleosa 0,000000 0,000832 0,000000 0,00069 7 Recupero 12 01 16* Materiale Abrasivo 0,000708 0,001468 0,000000 0,003 599 Smaltimento 12 01 17 Dischi abrasivi 0,000136

0,000000 0,000204 0,000000 Smaltimento

12 01 99 Rifiuti non specificati altrimenti 0,167846 0,159278 0,270493 0,189927 Recupero 13 02 08* Olio esausto 0,000335 0,000104 0,000138 0,000000 Re cupero

13 05 07* Acque oleose prodotte da separatori olio/acqua 0,000000 0,000398 0,000000 0,000000 Recupero

15 01 10* Imballaggi contenenti sostanze pericolose 0,000783 0,000503 0,000000 0,000000 Smaltimento

15 01 11* Contenitori a pressione vuoti 0,000045 0,000000 0, 000060 0,000058 Smaltimento

15 02 02* Materiale assorbente vario contaminato da sostanze pericolose

0,000090 0,000000 0,000385 0,000145 Smaltimento

15 02 02* Filtri assorbenti contaminati da sostanze pericolose 0,000331 0,000343 0,000361 0,000755 Smaltimento

15 02 02* Carbone attivo esaurito 0,000002 0,000000 0,000000 0,000000 Recupero

15 02 03 Guanti sporchi non contaminati da sostanze pericolose

0,000166 0,000104 0,000156 0,000493 Smaltimento

15 02 03 Filtri assorbenti non contaminati da sostanze pericolose

0,000000 0,000380 0,000108 0,000871 Smaltimento

16 01 07* Filtri esausti 0,000030 0,000000 0,000014 0,000000 Recupero 16 06 01* Batterie esauste 0,000045 0,000000 0,000049 0,00000 0 Recupero

Quantitativo rifiuti avviati al recupero (%) 97,4 97,8 99,4 97,0 - Indicatore chiave rifiuti: tonnellate di rifiuti prodotti/tonnellate di materia prima acquistata

Si conferma il dato relativo alla percentuale di rifiuti avviata al recupero, che si mantiene su valori molto elevati su tutti gli anni considerati.

Tutti i rifiuti speciali sono sottoposti a procedure di gestione e smaltimento con il relativo monitoraggio dei quantitativi in deposito al fine di garantire il rispetto dei limiti previsti dal D.Lgs.152/06 e s.m.i.

Il trasporto, lo smaltimento finale ed il recupero avvengono attraverso aziende specializzate, di cui vengono tenute sotto controllo le specifiche autorizzazioni. Per quanto riguarda la destinazione finale del rifiuto, ove possibile vengono privilegiate le operazioni che comportano il recupero rispetto alle operazioni di smaltimento.

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Per quanto riguarda le attività di montaggio ed installazione dei manufatti, le modalità di deposito dei rifiuti generati (rottame, imballaggi metallici, guanti sporchi) vengono concordate con il cliente all’avvio del cantiere. 7.1.6. Rumore esterno

Vista la presenza degli impianti di abbattimento delle emissioni collocati all’esterno dell’attività, sono stati effettuati dei rilievi fonometrici finalizzati alla conoscenza dei livelli di rumorosità ai confini del sito. Va subito premesso che come indicato anche nella relazione tecnica, i valori rilevati hanno sofferto della presenza di insediamenti produttivi confinati e del traffico veicolare della zona. Ai sensi del DPCM 1/3/91 come modificato dal DPCM 14/11/1997 e dal decreto 16/03/1998 devono essere soddisfatti i livelli massimi ammissibili di zonizzazione del territorio (DPCM 1/03/1991 tab. 2 all. B).

Il comune di Pian Camuno ha provveduto all’elaborazione di un piano di zonizzazione acustica, secondo il quale SBM-IRFI SPA ricade in una zona classificata come Classe V (prevalentemente industriale): il valore limite per tale classe risulta di 70 dB (A) per il periodo diurno e 60 dB (A) per quello notturno.

Nelle vicinanze non sono presenti infrastrutture sociali sensibili, come scuole, ospedali ed aree con ecosistemi sensibili.

In data 25 gennaio 2012 è stata effettuata una rilevazione fonometrica necessaria per confermare la liceità della valutazione previsionale di impatto acustico del capannone secondario. I risultati denotano, come raffigurato nel diagramma seguente, il pieno rispetto dei limiti previsti dalla zonizzazione acustica locale.

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7.1.7. Altri aspetti

Per quanto riguarda gli altri aspetti ambientali considerati è stato evidenziato il seguente quadro di sintesi: • PCB/PCT: non sono presenti in nessuna delle apparecchiature utilizzate in azienda • Sostanze lesive dello strato di ozono o a effetto s erra : presso lo stabilimento sono presenti

i seguenti impianti contenenti gas refrigerante come riportato nella tabella sottostante.

Tab. 5: Elenco impianti contenenti gas refrigerante in quantità superiori a 5 ton equiv. Co2 (ex impianti contenti gas refrigerante in quantità superiori a 3 kg)

Descrizione Codice impianto Marca Posizione GAS GWP Quantità

(kg)

kW (potenza

frigorifera nominale)

kW (potenza termica

nominale)

Ton-equiv. Co2

Pompa di calore 1-E0 Mitsubishi Palazzina A R407c 1774 12 28 31,5 21,288 Pompa di calore 2-E1 Mitsubishi Palazzina A R407c 1774 12 28 31,5 21,288 Pompa di calore 3-E2 Mitsubishi Palazzina A R407c 1774 12 28 31,5 21,288 Pompa di calore 4-E3 Mitsubishi Palazzina B R407c 1774 9 14 16 15,966 Pompa di calore 5-E4 Mitsubishi Palazzina B R410a 2088 11,5 33,5 37,5 24,012 Condizionatore

d’aria - Stulz Magazzino R407c 1774 3,7 11 - 6,5638

Refrigeratore - Kelvin Capannone 2 R407c 1774 8,5 27,9 - 15,079

La tabella riporta sia i quantitativi in chilogrammi di gas refrigerante contenuto nei circuiti di raffreddamento, sia il corrispondente valore di GWP (Global Warming Potential) di tonnellate di CO2 equivalente richiesto dal Regolamento (UE) n. 517/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014. Per ciascuno degli apparecchi è stato elaborato un libretto di impianto conforme al Regolamento (UE) n. 517/2014 e sono pianificate annualmente le verifiche di assenza di fughe di gas refrigerante. Nel corso degli ultimi quattro anni, alla data del presente documento, non si sono riscontrate perdite di gas refrigerante. Nel 2017 sono stati aggiunti in totale kg. 2,5 di R407c a seguito di due interventi di manutenzione/riparazione. Per il controllo operativo dell’aspetto è stata inoltre predisposta una specifica istruzione operativa per l’esecuzione degli interventi manutentivi e per gli interventi in caso di emergenza. • Amianto: in azienda non sono presenti materiali contenenti amianto. • Sostanze Pericolose: non sono presenti sostanze pericolose in rilevante quantità nel sito. Le

uniche sostanze pericolose presenti sono costituite dagli oli lubrificanti utilizzati nel locale officina, stoccati e conservati su appositi bacini di contenimento, le vernici utilizzate per la verniciatura dei manufatti e il gasolio utilizzato per autotrazione. Le attività di conservazione e di manipolazione avvengono secondo una precisa istruzione operativa e sono svolte da persone formate a tale scopo. Lo smaltimento degli oli usati avviene mediante aziende esterne autorizzate.

• Sorgenti Radioattive e Campi Elettromagnetici: tale aspetto non è significativo in quanto non presente in alcuna forma nel sito.

• Impatto visivo, biodiversità: nella fase di costruzione si è cercato di ridurre i potenziali impatti visivi, quindi, pur essendo un insediamento produttivo, la struttura ha comunque un aspetto gradevole anche nella sua sobrietà. Inoltre lo stabilimento è ubicato in zona artigianale ed è circondato da insediamenti produttivi. Il sito dispone di ampi capannoni in grado di contenere le varie attività svolte.

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• Incidenti : non si sono mai verificati incidenti significativi dal punto di vista ambientale nel sito. E' presente una Procedura di emergenza ed evacuazione gestita dal Servizio Prevenzione e Protezione.

• Certificato di Prevenzione Incendi : SBM-IRFI SPA ha ottenuto dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Brescia il rinnovo del Certificato di Prevenzione Incendi datato 11.04.2015 per l’attività individuata al n. 9 (9.2.C) dell’elenco allegato al D.P.R. 151 del 01.08.2011 relativo a officine saldatura e taglio con gas infiammabili-comburenti (oltre 10 addetti) e comprendente le seguenti altre attività 74 impianti di produzione calore con potenzialità superiore a 350 kW (fino a 700 kW) (74.2.B) 12 depositi e rivendite liquidi con P.I.>65°C, da 9 a 50 mc, o infiamm. da 1 a 50 mc (12.2.B) 5 depositi gas comburenti compressi/liquefatti (capacità da 3 a 10 mc) (5.1.B) 13 distributori fissi di carburanti liquidi (combustibili) per autotrazione (13.2.B) 12 depositi e rivendite liquidi con punto infiam>65°C, da 1 a 9 mc (esc. infiam) (12.1.A) 74 impianti produzione calore con potenzialità superiore a 700 kW (74.3.C) Il CPI, recentemente rinnovato, ha validità fino al 13/06/2022.

• Rapporti con il vicinato/enti di controllo: non si registrano particolari aspetti di conflittualità né con il vicinato, né con gli enti di controllo.

7.2. Aspetti Ambientali Indiretti

Per l’identificazione degli aspetti ambientali indiretti si è proceduto ad un’analisi delle attività svolte dai fornitori aziendali e delle attività legate alla fornitura del prodotto.

I fornitori aziendali sono stati suddivisi nelle seguenti categorie:

- fornitori di materie prime e materiale di consumo; - fornitori terzisti; - fornitori di servizi (analisi, rilievi); - fornitori di attività di manutenzione; - gestori di rifiuti.

Per ciascuna categoria sono stati individuati gli aspetti ambientali correlati all’attività svolta dai fornitori per SBM-IRFI SPA.

Al fine di trasferire i principi della tutela ambientale e di migliorare la coscienza ambientale di tutti i fornitori aziendali significativi, vengono garantite costantemente le seguenti comunicazioni:

- segnalazione a Fornitori e Clienti della presenza sul sito aziendale della Politica Ambientale e della Dichiarazione Ambientale, attraverso i principali documenti di riferimento (ordini, d.d.t. di vendita);

- trasmissione delle istruzioni operative o gestionali di competenza a tutti i fornitori che operano all’interno del sito produttivo aziendale.

In sinergia con gli altri responsabili aziendali (qualità e sicurezza) è stato rivisto il criterio di qualifica e valutazione periodica dei fornitori per garantire un monitoraggio più puntuale degli aspetti ambientali indiretti e dei relativi impatti.

Per quanto riguarda i prodotti realizzati da SBM-IRFI, essi sono nella maggior parte dei casi costituiti da impianti di raffreddamento, che non generano impatti ambientali di particolare significatività durante il loro utilizzo. Lo smaltimento a fine vita utile avviene solitamente attraverso il totale recupero del materiale costitutivo, vale a dire lamiere, tubi e profilati.

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8. Sviluppo della consapevolezza Ambientale del Pe rsonale In azienda i rapporti tra la proprietà e i dipendenti sono distesi e non si sono mai evidenziate particolari conflittualità.

L'esperienza maturata attraverso l'applicazione del D.lgs. 626/94, oggi sostituito dal D.Lgs. 81/08, ha fatto crescere all'interno dell'azienda la consapevolezza in tutti che la formazione e l'informazione sono strumenti fondamentali per la soluzione dei problemi. Tale consapevolezza è stata ulteriormente migliorata grazie anche alla certificazione del sistema di gestione della Salute e Sicurezza dei Lavoratori ai sensi dello standard OHSAS 18001 (pianificato il passaggio alla ISO 45001 nel corso del prossimo audit 2019).

Il confronto continuo e lo scambio di opinioni sono gli strumenti fondamentali per attuare piani che comportino un miglioramento delle condizioni ambientali e di lavoro. L’azienda ha sempre cercato di rendere l’ambiente di lavoro il più sicuro e vivibile attraverso un miglioramento dei macchinari e degli ambienti; l’entità e la dimensione degli infortuni degli ultimi 5 anni sono riportati nella tabella di seguito, dove vengono espressi i valori dell’Indice di Gravità (IG) e dell’Indice di Frequenza (IF).

Tab. 6: Indici infortunistici periodo 2016-luglio 2 019

Indici infortunistici

Anni di riferimento 2016 2017 2018 Luglio 2019

IG 0,002 0,17 0,96 1,89 IF 0,86 5,86 0,04 0,02

L’introduzione di un Sistema di Gestione Ambientale permette di sviluppare e di monitorare la crescita nel personale aziendale di una coscienza ambientale che si basi sul rispetto dell'ambiente. E’ stato individuato nel Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza il terminale per la raccolta dei suggerimenti o delle osservazioni che possono giungere dai dipendenti in merito a soluzioni che possano migliorare la tutela dell'ambiente aziendale e dell’ambiente circostante.

Lo sviluppo della consapevolezza ambientale viene ottenuto mediante una costante attività di formazione: oltre alla formazione obbligatoria prevista per legge, è iniziata nel 2003 una formazione specifica relativa alla gestione ed al controllo degli aspetti ambientali aziendali.

Nel corso dell’ultimo triennio sono stati svolti corsi formativi rivolti sia ai responsabili maggiormente coinvolti nella gestione degli aspetti ambientali, che al personale operativo, per la gestione degli aspetti di propria competenza.

La formazione impartita ha riguardato sia le condizioni operative normali, che le potenziali condizioni di emergenza.

L’attività formativa ha inoltre coinvolto il personale impiegato presso i cantieri, per la gestione degli impatti ambientali generati durante le attività di installazione impianti presso il Cliente (es. gestione dei rifiuti, gestione dei prodotti liquidi).

Nel corso degli anni sono stati pianificati e/o erogati i seguenti corsi di formazione:

• n. 5 corsi formativi pianificati ed erogati nel 2016

• n. 6 corsi formativi pianificati ed erogati nel 2017

• n. 15 corsi formativi pianificati ed erogati nel 2018

• n. 8 corsi formativi pianificati, e parzialmente erogati, per il 2019

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L'azienda, per mantenere saldi i legami con la comunità in cui si è insediata e di cui i propri dipendenti sono parte integrante, è sempre stata attiva nella sponsorizzazione di eventi sportivi (pallavolo, calcio, atletica, boxe e sci) e culturali (associazione scuola in fucina in occasione della “Biennale di Forgiatura”, coro Vallecamonica e borse di studio a studenti meritevoli del Comune di Pian Camuno), come segnale tangibile di impegno nello sviluppo della comunità stessa.

Collaborare allo sviluppo della comunità in cui si vive e si opera è fondamentale per una realtà come SBM-IRFI SPA anche al fine di garantire uno sviluppo e delle prospettive per il futuro delle nuove generazioni. 9. Conformità legislativa L'attività svolta nel sito produttivo della SBM-IRFI SPA è regolamentata da leggi e normative ambientali specifiche che sono periodicamente monitorate e verificate mediante:

gli audit di conformità legislativa effettuati per ottemperare ai requisiti previsti dalla certificazione ambientale vigente;

i periodici aggiornamenti normativi garantiti attraverso l’iscrizione a newsletter e all’adesione all’associazione industriali locale;

in aggiunta a quanto descritto nei pertinenti paragrafi del presente documento. 10. Obiettivi e Programma Ambientale Ai fini della Certificazione Ambientale rivestono un ruolo importante tutti gli investimenti e le spese sostenute classificabili come “ambientali”, che solitamente possono risultare di difficile e non univoca definizione. Dagli obiettivi definiti nasce un programma specifico che prevede l’assegnazione di precise responsabilità, l’allocazione delle risorse necessarie, nonché i tempi di completamento del programma. Di seguito si riportano le tabelle che illustrano il grado di raggiungimento degli obiettivi per i singoli anni 2017 (tabella 7), 2018 (tabella 8), gennaio-luglio 2019 (tabella 9) con i relativi commenti. A seguire si riporta la tabella di pianificazione triennale 2018 – 2021 (tabella 10) e relativi commenti.

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Tab. 7: Tabella riassuntiva obiettivi/traguardi ann o 2017

Aspetti Ambientali

significativi/area Obiettivo Traguardo

Indicatore di prestazione ambientale

Risorse (Euro) e responsabilità

Valore iniziale

(fine 2016)

Valore finale (fine 2017)

Grado di raggiungimento

Risparmio energetico

Mantenimento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili

115 tonnellate di CO2 evitate RGR 70,94 ton. 76,30 ton.

+ 5,36 ton. rispetto al 2016

- 38,70 ton. rispetto all’obiettivo 2017

(115 ton)

Risparmio energetico

Sostituzione dei corpi illuminanti

7%

Riduzione dei kWh di e.e. consumati

€ 7.320,00 RSA 728.148 kWh 668.834 kWh

+2% rispetto all’obiettivo

Predisposizione diagnosi energetica

- Gratuita (progetto EE-METAL con

AIB) - Parzialmente

completato 80%

Emissioni

Monitoraggio emergenze impianto al plasma a seguito della modifica impiantistica

migliorativa

0 emergenza incendio

N. emergenze incendio

€ 3.500,00 RSA 0 0 100%

Alienazione di mezzi aziendali per sostituzione con mezzi più

performanti

1 mezzo sostituito N. mezzi sostituiti € 40.000,00

CdA

3 alienati 3 acquistati

4 alienati 4 acquistati

100%

- % incidenza classe (=euro) del parco

mezzi

Euro 4 = 38% Euro 5 = 44% Euro 6 = 19%

Euro 4 = 0% Euro 5 = 46% Euro 6 = 54%

-

Personale Sensibilizzazione del

personale alle tematiche ambientali specifiche

≥ 95% Corsi di formazione

(n. risposte esatte / n. domande totali)*100

Valutazione performance % da 0

a 100 RSA

97,692% 95,625%

Efficacia della formazione:

- 2,067% rispetto al 2016

+ 0,625% rispetto all’obiettivo 2017

Distribuzione di n. 1 brochure informativa

n. brochures distribuite 1 1 100%

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Tab. 8: Tabella riassuntiva obiettivi/traguardi ann o 2018

Aspetti Ambientali

significativi/area Obiettivo Traguardo

Indicatore di prestazione ambientale

Risorse (Euro) e responsabilità

Valore iniziale

(fine 2017)

Valore finale (fine 2018)

Grado di raggiungimento

Risparmio energetico

Mantenimento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili

70 tonnellate di CO2 evitate RGR 76,30 ton. 67,65 ton.

- 8,65 ton. rispetto al 2017

- 2,35 ton. rispetto all’obiettivo 2018

Predisposizione diagnosi energetica

-

Riduzione kWh Tonnellate di CO2

evitate

Gratuita (progetto EE-METAL con AIB)

Parzialmente completato Completato 100%

Installazione di misuratori specifici

-

Fornitura misuratori+software:

Gratuita (progetto EE-METAL con AIB)

Installazione:

€ 2.400,00

- Completato 100%

Emissioni Alienazione di mezzi aziendali per sostituzione con mezzi più

performanti

2 mezzi sostituiti N. mezzi sostituiti

€ 43.000,00 CdA

4 alienati 4 acquistati

3 alienati 2 acquistati

100%

Aumento del 7% euro 6

% incidenza classe (=euro) del

parco mezzi

Euro 5 = 46% Euro 6 = 54%

Euro 5 = 42% Euro 6 = 58%

57% (aumento 4% euro 6)

Riduzione CO 2 del 9% % Riduzione CO2 CO2 = 49,15 CO2 = 42,76

100% Riduzione CO2 del

13%

Personale Sensibilizzazione del

personale alle tematiche ambientali specifiche

≥ 95% Corsi di formazione

(n. risposte esatte / n. domande

totali)*100 Valutazione

performance % da 0 a 100

RSA

95,625% 98,2%

Efficacia della formazione:

+ 2,575% rispetto al 2017

+ 3,2% rispetto all’obiettivo 2018

Distribuzione di n. 1 brochure informativa

n. brochures distribuite 1 1 100%

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Tab. 9: Tabella riassuntiva obiettivi/traguardi ann o 2019

Aspetti Ambientali

significativi/area Obiettivo Traguardo

Indicatore di prestazione ambientale

Risorse (Euro) e responsabilità

Valore iniziale

(fine 2018)

Valore finale (luglio 2019)

Grado di raggiungimento

Risparmio energetico

Mantenimento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili

75 tonnellate di CO2 evitate RGR 67,65 ton. 47,06 ton.

- 20,59 ton. rispetto al 2018

- 27,94 ton. rispetto all’obiettivo 2019

Obiet. rivisto a 70 ton. (vedi spiegaz.succ.)

Efficientamento impianto di distribuzione aria compressa

-

Riduzione dei kWh di e.e. consumati

Tonnellate di CO2

evitate

€ 1.000,00 RMAN

Società esterne -

30% dei consumi

settimanali 21,32 ton. CO2

evitate

100%

Emissioni Alienazione di mezzi aziendali per sostituzione con mezzi più

performanti

1 mezzo sostituito N. mezzi sostituiti

€ 90.000,00 CdA

3 alienati 2 acquistati

0 alienati 1 acquistati

100%

Aumento del 7% euro 6

% incidenza classe (=euro) del

parco mezzi

Euro 5 = 42% Euro 6 = 58%

Euro 5 = 38% Euro 6 = 62%

57% (aumento 4% euro 6)

Riduzione CO 2 del 9% % Riduzione CO2 CO2 = 42,76 CO2 = 18,62

100% Riduzione CO2 in

proiezione sull’intero anno > 9%

Personale Sensibilizzazione del

personale alle tematiche ambientali specifiche

≥ 96% Corsi di formazione

(n. risposte esatte / n. domande

totali)*100 Valutazione

performance % da 0 a 100

RSA

98,2% - -

Distribuzione di n. 1 brochure informativa

n. brochures distribuite 1 0 0%

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Risparmio energetico Nella seguente tabella si riportano i dati relativi ai tre anni di riferimento della produzione e cessione di energia elettrica e il dato sulle tonnellate di CO2 evitate.

ANNO Produzione Cessione ton. CO2 evitate

2016 214.583,75 kWh 48.501 kWh 70,94 ton.

2017 230.781,05 kWh 50.277 kWh 76,30 ton.

2018 204.639,57 kWh 35.958 kWh 67,65 ton.

Luglio 2019 142.355,40 kWh 24.825 kWh 47,06 ton.

L’oscillazione della produzione di energia elettrica è riconducibile alla variabilità delle condizioni meteorologiche. Il progetto europeo EE-Metal ha permesso all’azienda di svolgere una diagnosi energetica conforme ai dettami della UNI EN 16247 e di identificare così gli usi significativi di energia all’interno del proprio sito produttivo. Dall’analisi dei dati emersi dalla D.E. è scaturita l’opportunità per l’Azienda di installare un sistema di monitoraggio con la finalità di sottoporre a misura le utenze più rilevanti per l’azienda ed approfondire nel dettaglio alcuni aspetti di interesse. Analizzando i dati rilevati dai dispositivi installati sono emersi i seguenti progetti di miglioramento:

Rendere efficiente il funzionamento dei compressori presenti nei reparti produttivi

Verificare i consumi della palazzina A (palazzina uffici) e valutare l’opportunità di soluzioni di rinnovo della centrale di riscaldamento / raffrescamento esistente, anche attraverso eventuali incentivi disponibili

Verificare il consumo della granigliatura e degli aspiratori ad essa collegati per valutare un’azione di efficienza

Nel corso del 2019 l’Azienda si è concentrata sul progetto relativo all’aria compressa, sicuramente il più interessante dal punto di vista dei consumi essendo stato stimato un consumo pari a circa 140.000 kWh/anno corrispondenti a circa 21.000 euro/anno. Dopo un attento studio dei dati e una manutenzione accurata di tutti i compressori si è riusciti ad ottenere i seguenti risultati:

i compressori vengono spenti nelle ore notturne e la domenica, evitando sprechi dovuti alle eventuali perdite dalle valvole/tubazioni a servizio della rete

in funzione un solo compressore alla volta; non entra più in funzione un secondo compressore a supporto del primo

verrà effettuata un’attività di manutenzione su tutte le valvole e le tubazioni dell’aria che necessitano di essere sostituite

Gli interventi di efficientamento sui compressori sono stati completati nei primi quindici giorni di maggio. I grafici sotto riportati evidenziano i consumi pre (prima figura) e post intervento (seconda figura).

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Come si nota il post intervento evidenzia l’azzeramento dei consumi in fascia notturna (linea blu) grazie allo spegnimento del compressore.

Il grafico sopra riportato invece evidenzia la riduzione dei consumi a seguito dello spegnimento festivo dei compressori. Nella tabelle seguenti sono riassunti i consumi dei compressori pre e post intervento estrapolati dal software di monitoraggio; analizzando la differenza tra i consumi è stato possibile stimare il risparmio annuo.

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COMPRESSORI Consumo kWh/gg Risparmio PRE

intervento POST

intervento kWh/gg kWh/anno €/anno

Notturno 114,79 4,16 110,63 26.551,2 3.982,68 Festivo 437,6 7,74 429,86 22.352,72 3.352,91

TOTALE 552,39 11,9 540,49 48.903,92 7.335,59

COMPRESSORI Consumo

kWh/settimana

Risparmio kWh/settimana kWh/anno €/anno

PRE intervento 4.114,53 1.245,52

(risparmio del 30%)

64.767,04 9.715,06 POST

intervento 2.869,01

COMPRESSORI Tonnellate di CO2

/settimana

Tonnellate di CO2 evitate settimana anno

PRE intervento 1,36

0,41 21,32 POST

intervento 0,95

Il risparmio in euro è stato calcolato ipotizzando un costo di 0,15 €/kWh. Emissioni Per quanto concerne le emissioni diffuse, generate dall’utilizzo di mezzi aziendali, l’azienda nell’anno 2018 ha provveduto all’alienazione di n. 3 mezzi (1 mezzo euro 5A, 2 mezzi euro 6B) per sostituirli con n. 2 mezzi euro 6B. Nel 2019 è stato acquistato un mezzo euro 6D. Si riporta di seguito l’istogramma che rappresenta l’incidenza del numero di mezzi per categoria al fine di attestare l’impegno aziendale.

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Formazione del personale L’efficacia della formazione erogata nel corso del 2018 risulta essere positiva e l’obiettivo, pari al 95%, è stato raggiunto. L’efficacia della formazione per l’anno 2019 verrà valutata una volta concluso il ciclo formativo previsto. Per quanto concerne l’impegno aziendale nella promozione dei temi ambientali alle risorse che collaborano con la nostra organizzazione, si riepilogano di seguito le iniziative avviate nel corso degli anni:

Anno Argomento brochure Descrizione 2008 Raccolta differenziata I vantaggi della raccolta differenziata

2008 Consumi di energia: conoscere per risparmiare

Piccole azioni per ridurre il consumo di energia

2010 L’effetto serra Piccole azioni per ridurre il contributo all’effetto serra

2011 I Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche

Sensibilizzazione sulla pericolosità dei RAEE e sulla conseguente necessità di uno smaltimento corretto

2012 Guida all’uso responsabile della risorsa Acqua

Piccole azioni per il risparmio idrico

2013 Guida ad una corretta raccolta differenziata Attraverso un dizionario dei rifiuti è stata presentata la destinazione del prodotto a fine vita

2014 L’utilizzo razionale dell’acqua Sensibilizzazione sull’uso razionale della risorsa

2015 Sostanze pericolose I nuovi pittogrammi di pericolo secondo il Regolamento CLP

2016 Guida sicura ed ecocompatibile Regole per una guida sicura e consigli per ridurre i consumi di carburante e le emissioni di CO2

2017 Guida ad una corretta raccolta differenziata Descrizione delle specifiche relative alla modalità di raccolta del Comune di Pian Camuno

2018 Buone abitudini alimentari per ridurre la produzione di CO2

Descrizione delle scelte alimentari che contribuiscono alla riduzione della produzione di CO2

Nella tabella 10 vengono riportati i progetti di miglioramento pianificati per il triennio dicembre 2018-dicembre 2021 redatti sulla base dei risultati conseguiti nel triennio precedente e delle considerazioni sopra esposte.

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Tab. 10: Tabella riassuntiva obiettivi/traguardi tr iennio dicembre 2018 – dicembre 2021

Aspetti Ambientali

significativi/area

Obiettivo Indicatore di prestazione ambientale

Risorse (Euro) e responsabilità

Traguardo dicembre 2018

Traguardo dicembre 2019

Traguardo dicembre 2020

Traguardo dicembre 2021

Documento di riferimento

Risparmio energetico

Mantenimento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili attraverso la manutenzione

annuale dei pannelli fotovoltaici

tonnellate di CO2

evitate RGR 70 ton. 70 ton. 70 ton. 70 ton. Registro UTF

Riduzione dei consumi specifici degli impianti più energivori

Riduzione kWh Tonnellate di CO2

evitate

RMAN Società esterne

Installazione di misuratori specifici

Analisi dei dati ottenuti dal primo

anno di monitoraggio

Riduzione di 60.000 kWh/anno

Riduzione consumi da

definire -

Emissioni Alienazione di mezzi aziendali per

sostituzione con mezzi più performanti

N. mezzi sostituiti

€ 160.000,00 CdA

2 1 1 1 -

% incidenza classe (=euro) del parco

mezzi

Aumento % euro 6 del 7%

Aumento % euro 6 del 4%

Aumento % euro 6 del 4%

Aumento % euro 6 del 4%

-

Riduzione CO2 Riduzione CO 2 del

9% Riduzione CO 2 del

10% Riduzione CO 2 del

11% Riduzione CO 2

del 12%

Personale

Sensibilizzazione del personale alle tematiche ambientali

specifiche attraverso formazione ed informazione

(n. risposte esatte / n. domande totali)*100

Valutazione performance % da 0

a 100

RSA ≥ 95% ≥ 96% ≥ 96% ≥ 96%

Piano di formazione -

Brochures informative n. brochures

distribuite RSA Distribuzione di

n. 1 brochure informativa

Distribuzione di n. 1 brochure informativa

Distribuzione di n. 1 brochure informativa

Distribuzione di n. 1 brochure informativa

.

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Risparmio energetico E’ forte l’impegno dell’Azienda nella riduzione dei consumi energetici da fonti fossili, per orientarsi invece verso una produzione eco-sostenibile dell’energia. Per il nuovo triennio, in considerazione dei dati di consuntivo ottenuti dall’installazione ad oggi, si rileva che non è possibile prevedere un incremento dell’obiettivo relativo all’energia prodotta dai pannelli esistenti e di conseguenza alle tonnellate di CO2 risparmiate poiché il consolidamento del dato tiene conto della capacità massima di progetto, che come tale non è superabile. Inoltre la variabilità del dato relativo all’energia prodotta è condizionato dalle condizioni metereologiche ed atmosferiche che non sono governabili dall’Azienda. Pertanto l’obiettivo di tonnellate di CO2 risparmiate è stato rivisto e portato a 70 tonnellate/anno per tutti gli anni considerati dal presente documento. A valle dell’attività di predisposizione della Diagnosi Energetica, all’interno del progetto EE-Metal, sono stati installati dei misuratori specifici dei consumi energetici (e relativo software di lettura e conservazione dei dati) che consentono una valutazione concreta e di dettaglio sui possibili ulteriori margini di miglioramento. Il primo intervento messo in atto, relativo all’efficientamento dei compressori, ha consentito una riduzione dei consumi settimanali misurati pari al 30% e stimati in circa 64.000 kWh/anno. Emissioni L’obiettivo per il triennio risulta essere:

la progressiva sostituzione dei mezzi più vetusti al fine di migliorare l’impatto di emissioni diffuse nell’utilizzo dei mezzi da e per i cantieri;

l’aumento del numero di mezzi con la classe più performante sia dal punto di vista ambientale che di sicurezza;

la conseguente riduzione, a parità di categorie e tipologia di mezzo, dei grammi di CO2 immessi in ambiente per Km percorso.

Formazione del personale In relazione alla formazione del personale l’obiettivo che ci si pone è quello di mantenere un’efficacia della formazione maggiore o uguale al 95%.

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13. Informazioni per il pubblico

Chiunque volesse ulteriori informazioni relative al nostro Sistema di Gestione Ambientale può rivolgersi a:

• Dott.ssa Roberta Cavalli (RSA) (tel: 0364/590810) • Ing. Andrea Zanotti (SA) (tel: 0364/590810)

Le richieste possono essere inoltrate via e-mail all’indirizzo: [email protected], o a mezzo fax al numero 0364/590822. La Dichiarazione Ambientale aggiornata è disponibile sul sito internet: www.sbm-irfi.com. 14. Verificatore Ambientale

Il verificatore accreditato IT-V-0002 RINA Services SPA, Via Corsica, 12, Genova ha verificato attraverso una visita all’organizzazione, colloqui con il personale e l’analisi della documentazione e delle registrazioni, che la politica, il Sistema di Gestione e le procedure di audit sono conformi al Reg. CE 1221/2009 e ss.mm.ii ed ha convalidato le informazioni ed i dati riportati nella Dichiarazione Ambientale.

11. Scadenza presentazione della successiva Dichiarazione Ambientale

La SBM-IRFI SPA prevede di redigere la prossima Dichiarazione Ambientale entro un anno dalla data di convalida. 12. Dichiarazione di approvazione

Il presente documento aggiorna la precedente edizione riportando i dati e le informazioni al 31.07.2019. La precedente edizione (Ed. 03 rev. 0 del 15 Giugno 2018) è stata verificata e convalidata dal Verificatore ambientale IT-V-0002 RINA Services S.p.A. in data 22.08.2018. La SBM-IRFI SPA dichiara che i dati contenuti nel presente documento sono reali. Inoltre, la SBM-IRFI SPA si impegna a diffondere e rendere pubblica la Dichiarazione Ambientale. R.S.A. Amministratore Delegato

RINA DIREZIONE GENERALEVia Corsica, 12

16128 GENOVA

CONVALIDA PER CONFORMITA’AL REGOLAMENTO CE

N° 1221/2009 del 25.11.2009

( Accreditamento IT - V - 0002 )

N. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _72

Andrea AlloisioCertification Sector Manager

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

RINA Services S.p.A.

Genova, _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _20/11/2019

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15. Glossario Per facilitare la comprensione della Dichiarazione Ambientale è stato predisposto un glossario, perché alcuni termini specifici e alcune unità di misura impiegate non sono certo di uso comune. Le unità di misura impiegate sono quelle attualmente in uso nel Sistema Internazionale, con i loro multipli, sottomultipli, decimali, e le unità derivate.

Tab. 11: Unità di misura

Grandezza Unità Simbolo Lunghezza metro m Area metro quadrato m2 Volume metro cubo m3 massa/peso kilogrammo kg massa volumica milligrammo/Nm3 mg/Nm3 intervallo di tempo secondo s intervallo di tempo Ora h Potenza Watt W misura indiretta effetto serra ton di CO2 equivalente tCO2eq Ossidi di azoto Gr/km NOx Biossido di carbonio Gr/km CO2

Terminologia

Politica Ambientale: gli obiettivi ed i principi d'azione dell'impresa riguardo all'ambiente, ivi compresa la conformità alle pertinenti disposizioni regolamentari in materia ambientale;

Aspetto Ambientale: elemento di una attività, prodotto, servizio di un'organizzazione, che può interagire con l'ambiente (Un aspetto ambientale significativo è un aspetto ambientale che ha o può avere un impatto ambientale significativo);

Impatto Ambientale: qualunque modificazione dell'ambiente, negativa o benefica, totale o parziale, conseguente ad attività, prodotti o servizi di un’organizzazione;

Analisi Ambientale: un'esauriente analisi iniziale dei problemi ambientali, degli effetti e dell'efficienza ambientali, relativi alle attività svolte in un Sito;

Programma Ambientale: una descrizione degli obiettivi e delle attività specifici dell'impresa, concernenti una migliore protezione dell'ambiente in un determinato Sito;

Obiettivi Ambientali: gli obiettivi conseguenti alla politica ambientale, che l'organizzazione si prefigge di raggiungere, quantificati per quanto possibile;

Sistema di Gestione Ambientale: la parte del sistema di gestione complessivo comprendente la struttura organizzativa, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi e le risorse per definire e attuare la politica ambientale;

Sito: l'intera area in cui sono svolte, in un determinato luogo, le attività industriali sotto il controllo di un'impresa;

Audit: uno strumento di gestione comprendente una valutazione sistematica, documentata, periodica e obiettiva dell'efficienza dell'organizzazione, del sistema di gestione e dei processi destinati alla protezione dell'ambiente, al fine di: 1) facilitare il controllo di gestione delle prassi che

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possono avere un impatto sull'ambiente; 2) valutare la conformità alle politiche ambientali aziendali;

Indice di Frequenza: questo indice, come dice il nome stesso, valuta la frequenza degli eventi infortunistici. Indice di Frequenza IF = numero di infortuni INAIL *100.000/ ore lavorate;

Indice di Gravità: questo indice, come dice il nome stesso, misura la gravità delle conseguenze di un infortunio, che si misura in funzione del tempo in cui l'infortunato si assenta dal lavoro. Indice di Gravità IG = giorni di assenza di infortuni INAIL*100/ ore lavorate;

Rumore: fenomeno acustico dovuto a vibrazioni irregolari che produce sensazioni sgradevoli;

Piano di zonizzazione acustica: elaborato tecnico che prevede la suddivisione del territorio in zone acusticamente omogenee, tenendo conto delle preesistenti destinazioni d'uso così come individuate dagli strumenti urbanistici in vigore ed in applicazione del disposto di cui all'art. 1, comma 2 del D.P.C.M. 14 novembre 1997;

Emissione in atmosfera: qualsiasi sostanza solida, liquida, o gassosa introdotta nell'atmosfera, proveniente da un impianto che possa produrre inquinamento atmosferico;

Flusso di massa: massa di sostanza inquinante emessa per unità di tempo (es. g/h);

Normal metro cubo (Nm3): volume di 1 m3 di aria alle condizioni normali (Pressione pari ad 1 atmosfera, temperatura pari a 20°C);

C.O.V.: Composti organici volatili. Si generano durante il processo di evaporazione di solventi. Lo spettro va dai composti non tossici a quelli con grado di tossicità elevato o addirittura cancerogeni (ad es. il benzene);

Particolato: il termine viene usato per descrivere piccoli frammenti di materia (tecnicamente di dimensioni comprese tra 0.1 e 25 millesimi di millimetro) che fluttuano nell'atmosfera.

Vernice Alto Solida (HS): Prodotto verniciante a basso contenuto di C.O.V., che richiede un minor utilizzo di prodotti diluenti per l’applicazione, rispetto ai quantitativi richiesti dai normali prodotti vernicianti.

Particulate Matter (PM): materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche. Solitamente l’acronimo (PM) è seguito da un numero che indica il diametro aerodinamico delle particelle espresso in millesimi di millimetro.

NOx: ossidi di azoto che si producono come sottoprodotti durante una combustione che avvenga utilizzando aria (motore delle automobili).

CO2: reazione della combustione dei motori (reazione dei combustibili con l’ossigeno che danno luogo a reazioni esotermiche che generano, tra gli altri, biossido di carbonio).