Dicembre 2014 PREZZI AL CONSUMO - Istat.it · 2015-01-07 · Dicembre 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati...

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Dicembre 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di dicembre 2014, secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, mostra una variazione nulla sia rispetto al mese precedente sia nei confronti di dicembre 2013 (il tasso tendenziale era +0,2% a novembre). L’azzeramento dell’inflazione è da ascrivere in larga misura al netto accentuarsi del calo tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-7,9%, da -3,1% di novembre), dovuto all’ulteriore marcata diminuzione dei prezzi dei carburanti. Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l’“inflazione di fondo” sale quindi a +0,6% (da +0,5% del mese precedente); al netto dei soli beni energetici scende a +0,5% (da +0,6% di novembre). La stabilità su base mensile dell’indice generale è sostanzialmente la sintesi del calo congiunturale dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-3,5%) e del rialzo mensile dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,6%), in larga parte condizionati da fattori stagionali. Rispetto a dicembre 2013, i prezzi dei beni diminuiscono dello 0,8% (una flessione doppia rispetto a quella rilevata a novembre) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi accelera (+1,0%, da +0,9% del mese precedente). Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di mezzo punto percentuale rispetto a novembre 2014. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,1% in termini congiunturali e fanno registrare una flessione tendenziale dello 0,2% (dal +0,4% di novembre). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,3% su base mensile e dello 0,5% su base annua (era +0,2% a novembre). Secondo le stime preliminari, il tasso di inflazione medio annuo per il 2014 è pari a +0,2%, in rallentamento di un punto percentuale rispetto al 2013 (+1,2%). Nel mese di dicembre 2014, sulla base delle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) non varia in termini congiunturali e diminuisce dello 0,1% su base annua (da +0,3% di novembre). Il tasso di crescita medio annuo relativo al 2014 è pari a +0,2%, oltre un punto percentuale in meno rispetto al +1,3% del 2013. INDICE GENERALE NIC Dicembre 2013-dicembre 2014, variazioni percentuali congiunturali 0,2 0,2 -0,1 0,1 0,2 -0,1 0,1 -0,1 0,2 -0,4 0,1 -0,2 0,0 D G F M A M G L A S O N D INDICE GENERALE NIC Dicembre 2013-dicembre 2014, variazioni percentuali tendenziali 0,7 0,7 0,5 0,4 0,6 0,5 0,3 0,1 -0,1 -0,2 0,1 0,2 0,0 D G F M A M G L A S O N D INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO Dicembre 2014 INDICI VARIAZIONI % dicembre dic-14 dic-14 2014 2014 nov-14 dic-13 2013 Indice nazionale per l’intera collettività NIC (a) 107,2 0,0 0,0 0,2 Indice armonizzato IPCA (b) 120,0 0,0 -0,1 0,2 (a) indice in base 2010=100; (b) indice in base 2005=100. 7 gennaio 2015 Prossima diffusione: 14 gennaio 2015

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Dicembre 2014

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

Nel mese di dicembre 2014, secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, mostra una variazione nulla sia rispetto al mese precedente sia nei confronti di dicembre 2013 (il tasso tendenziale era +0,2% a novembre).

L’azzeramento dell’inflazione è da ascrivere in larga misura al netto accentuarsi del calo tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-7,9%, da -3,1% di novembre), dovuto all’ulteriore marcata diminuzione dei prezzi dei carburanti.

Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l’“inflazione di fondo” sale quindi a +0,6% (da +0,5% del mese precedente); al netto dei soli beni energetici scende a +0,5% (da +0,6% di novembre).

La stabilità su base mensile dell’indice generale è sostanzialmente la sintesi del calo congiunturale dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-3,5%) e del rialzo mensile dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,6%), in larga parte condizionati da fattori stagionali.

Rispetto a dicembre 2013, i prezzi dei beni diminuiscono dello 0,8% (una flessione doppia rispetto a quella rilevata a novembre) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi accelera (+1,0%, da +0,9% del mese precedente). Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di mezzo punto percentuale rispetto a novembre 2014.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,1% in termini congiunturali e fanno registrare una flessione tendenziale dello 0,2% (dal +0,4% di novembre).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,3% su base mensile e dello 0,5% su base annua (era +0,2% a novembre).

Secondo le stime preliminari, il tasso di inflazione medio annuo per il 2014 è pari a +0,2%, in rallentamento di un punto percentuale rispetto al 2013 (+1,2%).

Nel mese di dicembre 2014, sulla base delle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) non varia in termini congiunturali e diminuisce dello 0,1% su base annua (da +0,3% di novembre). Il tasso di crescita medio annuo relativo al 2014 è pari a +0,2%, oltre un punto percentuale in meno rispetto al +1,3% del 2013.

INDICE GENERALE NIC Dicembre 2013-dicembre 2014, variazioni percentuali congiunturali

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INDICE GENERALE NIC Dicembre 2013-dicembre 2014, variazioni percentuali tendenziali

0,7 0,70,5 0,4

0,6 0,50,3

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INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO Dicembre 2014

INDICI VARIAZIONI %

dicembre dic-14 dic-14 2014

2014 nov-14 dic-13 2013

Indice nazionale per l’intera collettività NIC (a)

107,2 0,0 0,0 0,2

Indice armonizzato IPCA (b) 120,0 0,0 -0,1 0,2

(a) indice in base 2010=100; (b) indice in base 2005=100.

7 gennaio 2015

Prossima diffusione: 14 gennaio 2015

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Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività

Le divisioni di spesa

Nel mese di dicembre 2014, si rilevano incrementi congiunturali dei prezzi soltanto per tre divisioni di spesa: Ricreazione, spettacoli e cultura (+0,5%), Trasporti (+0,4%) – per entrambe i rialzi sono in larga parte da ascrivere a fattori di natura stagionale – e Comunicazioni (+0,2%). I prezzi dei Servizi ricettivi e di ristorazione, anch’essi in parte condizionati da fattori stagionali, fanno registrare una diminuzione su base mensile dello 0,7%. Un calo congiunturale, per quanto più contenuto (-0,1%), si registra inoltre per i prezzi di Abitazione, acqua, elettricità e combustibili. I prezzi delle rimanenti divisioni di spesa non variano rispetto a novembre 2014 (Prospetto 1).

Rispetto a dicembre 2013, i maggiori tassi di crescita si registrano per Istruzione (+1,8%), Servizi ricettivi e di ristorazione (+0,8%) e Mobili, articoli e servizi per la casa (+0,6%); quello più contenuto per Servizi sanitari e spese per la salute (+0,1%). I prezzi delle Comunicazioni risultano in flessione (-2,3%) così come sono in diminuzione quelli dei Trasporti (-0,9%), dell’Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,3%) e dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,2%). I prezzi delle Bevande alcoliche e tabacchi fanno registrare un tasso tendenziale nullo.

PROSPETTO 1. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER DIVISIONE DI SPESA Dicembre 2014, pesi e variazioni percentuali (base 2010=100)

Divisioni Pesi dic-14 dic-14 nov-14 dic-13 2014 2013

nov-14 dic-13 nov-13 nov-13 2013 2012

Prodotti alimentari e bevande analcoliche

163.728 0,0 -0,2 0,5 0,7 0,1 2,4

Bevande alcoliche e tabacchi 31.690 0,0 0,0 0,0 0,0 0,4 1,5

Abbigliamento e calzature 79.726 0,0 0,2 0,3 0,1 0,6 0,8

Abitazione, acqua, elettricità e combustibili

108.816 -0,1 -0,3 0,1 0,3 0,0 2,0

Mobili, articoli e servizi per la casa 79.214 0,0 0,6 0,6 0,0 0,9 1,2

Servizi sanitari e spese per la salute 76.988 0,0 0,1 0,0 -0,1 0,2 0,4

Trasporti 141.669 0,4 -0,9 -0,3 1,1 0,7 1,1

Comunicazioni 22.992 0,2 -2,3 -2,6 -0,1 -7,3 -5,1

Ricreazione, spettacoli e cultura 80.176 0,5 0,2 0,0 0,3 0,5 0,4

Istruzione 11.481 0,0 1,8 1,8 0,0 1,4 2,6

Servizi ricettivi e di ristorazione 114.030 -0,6 0,9 1,0 -0,4 0,9 1,4

Altri beni e servizi 89.490 0,0 0,3 0,2 -0,1 0,0 1,2

Indice generale 1.000.000 0,0 0,0 0,2 0,2 0,2 1,2

Nella media del 2014, si riscontrano rallentamenti nella crescita dei prezzi per quasi tutte le divisioni di spesa. Le decelerazioni più marcate riguardano i prezzi dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche, che mostrano una crescita in media d’anno quasi nulla (+0,1%, a fronte del +2,4% del 2013), e quelli dell’Abitazione, acqua, elettricità e combustibili, il cui tasso di variazione medio annuo – pari a +2,0% nel 2013 – si azzera. Invariati nella media del 2014 risultano anche i prezzi degli Altri beni e servizi (da +1,2% del 2013) e rallentamenti di oltre un punto percentuale si rilevano per i prezzi delle Bevande alcoliche e tabacchi (+0,4%, da +1,5% del precedente anno) e per quelli dell’Istruzione che, nell’ambito delle divisioni di spesa, registrano il tasso d’inflazione medio annuo più elevato (+1,4%, da +2,6% del 2013). Le decelerazioni più contenute, pari a due decimi di punto percentuale, interessano i prezzi dell’Abbigliamento e calzature (+0,6%, da +0,8% del 2013) e dei Servizi sanitari e spese per la salute (+0,2%; era +0,4% il precedente anno); mentre Ricreazione, spettacoli e cultura è l’unica divisione di spesa per la quale si riscontra un’accelerazione, peraltro lieve, nella crescita dei prezzi (+0,5%, da +0,4% del 2013). Si accentua la flessione in media d’anno dei prezzi delle Comunicazioni (-7,3%, da -5,1% del precedente anno).

A determinare il tasso di inflazione medio annuo generale contribuiscono in primo luogo i prezzi dei Trasporti (per 0,100 punti percentuali) e dei Servizi ricettivi e di ristorazione (per 0,099 punti percentuali). Minimi risultano gli effetti di sostegno di metà delle divisioni di spesa, tra le quali

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Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (0,003 punti percentuali) e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (0,017 punti percentuali), i cui contributi si ridimensionano sensibilmente rispetto al 2013. L’unico contributo negativo, tuttavia marcato, deriva dalla flessione dei prezzi delle Comunicazioni (-0,173 punti percentuali) (Figura 1).

FIGURA 1. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER DIVISIONE DI SPESA 2014, contributi alla variazione media annua dell’indice generale

-0,173

0,002 0,0030,011 0,016 0,017 0,017 0,037 0,043

0,0690,099 0,100

Com

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Le tipologie di prodotto

Considerando i due principali aggregati (beni e servizi), a dicembre i prezzi dei beni fanno registrare una flessione (-0,8%) di ampiezza doppia rispetto a quella rilevata a novembre (-0,4%) e i prezzi dei servizi un tasso di crescita in lieve accelerazione (+1,0%, da +0,9% del mese precedente) (Figura 2 e Prospetto 2). Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra i tassi di variazione tendenziale dei prezzi dei servizi e quelli dei beni si amplia, portandosi a più 1,8 punti percentuali (da +1,3 punti percentuali di novembre).

Tra i beni, i prezzi degli Alimentari (incluse le bevande alcoliche) aumentano dello 0,1% su base mensile e diminuiscono dello 0,1% su base annua, con un’inversione di tendenza rispetto al +0,5% di novembre. La dinamica dei prezzi dei Beni alimentari è principalmente imputabile all’andamento dei prezzi dei prodotti non lavorati: questi aumentano dello 0,2% in termini congiunturali mentre registrano una flessione tendenziale dello 0,6%, con una netta inversione di tendenza rispetto a novembre (+0,8%) su cui incide il confronto con dicembre 2013 (mese in cui il rialzo su base mensile era risultato più marcato e pari a +1,7%). I prezzi dei prodotti lavorati non variano in termini congiunturali e mostrano una decelerazione di un decimo di punto percentuale della crescita su base annua (+0,3%, da +0,4% del mese precedente).

I prezzi dei Beni energetici diminuiscono dell’1,8% su base mensile e registrano una flessione su base annua del 5,3%, più ampia di quasi due punti e mezzo percentuali rispetto a quella rilevata nel mese precedente (-2,9%). La dinamica congiunturale dei prezzi dei Beni energetici è da ascrivere ai prezzi della componente non regolamentata, che diminuiscono su base mensile del 3,5%, mentre quelli della componente regolamentata non variano in termini congiunturali. Analogamente, la dinamica tendenziale è in primo luogo imputabile ai prezzi degli Energetici non regolamentati, la cui flessione su base annua si accentua sensibilmente e si porta a -7,9% (dal -3,1% rilevato a novembre); per contro, si attenua la flessione tendenziale dei prezzi degli Energetici regolamentati (-2,1%, da -2,5% del mese precedente).

I prezzi dei Tabacchi non variano in termini congiunturali e registrano una flessione tendenziale stazionaria al -0,4%.

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Anche i prezzi degli Altri beni (non energetici e non alimentari, esclusi i tabacchi) sono stabili rispetto a novembre 2014 e mostrano un tasso di incremento tendenziale dello 0,1% (da -0,1% del mese precedente). FIGURA 2. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC Variazioni percentuali rispetto allo stesso mese dell’anno precedente

-2,0

-1,0

0,0

1,0

2,0

3,0

4,0

5,0

dic-09 giu-10 dic-10 giu-11 dic-11 giu-12 dic-12 giu-13 dic-13 giu-14 dic-14

Componente di fondo Indice generale Beni Servizi

PROSPETTO 2. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO Dicembre 2014, pesi e variazioni percentuali (base 2010=100)

Tipologie di prodotto Pesi

dic-14 dic-14 nov-14 dic-13 2014 2013

nov-14 dic-13 nov-13 nov-13 2013 2012

Beni alimentari (incluse bevande alcoliche), di cui: 173.611 0,1 -0,1 0,5 0,7 0,3 2,4

Alimentari lavorati 107.103 0,0 0,3 0,4 0,1 0,9 2,1

Alimentari non lavorati 66.508 0,2 -0,6 0,8 1,7 -0,8 3,0

Beni energetici, di cui: 85.796 -1,8 -5,3 -2,9 0,6 -3,0 -0,2

Energetici regolamentati 38.202 0,0 -2,1 -2,5 -0,4 -4,0 1,7

Energetici non regolamentati 47.594 -3,5 -7,9 -3,1 1,6 -2,1 -1,6

Tabacchi 21.807 0,0 -0,4 -0,4 0,0 -0,4 0,7

Altri beni, di cui: 265.510 0,0 0,1 -0,1 -0,2 0,3 0,5

Beni durevoli 80.901 0,0 -0,4 -0,5 -0,1 -0,5 -0,5

Beni non durevoli 74.391 -0,1 0,3 0,5 0,1 0,7 1,3

Beni semidurevoli 110.218 -0,1 0,1 0,0 -0,2 0,5 0,8

Beni 546.724 -0,3 -0,8 -0,4 0,2 -0,3 0,9

Servizi relativi all'abitazione 77.009 0,0 0,6 1,4 0,7 2,3 2,3

Servizi relativi alle comunicazioni 18.206 0,1 0,4 0,3 0,0 -4,9 -4,6

Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona 174.131 -0,2 0,8 1,0 0,0 0,9 1,4

Servizi relativi ai trasporti 81.924 2,6 2,0 0,3 0,9 1,1 2,9

Servizi vari 102.006 0,0 0,9 0,9 0,0 1,1 1,6

Servizi 453.276 0,4 1,0 0,9 0,3 0,9 1,5

Indice generale 1.000.000 0,0 0,0 0,2 0,2 0,2 1,2

Indice generale al netto dell’energia e degli alimentari freschi (Componente di fondo)

847.696 0,2 0,6 0,5 0,1 0,7 1,2

Indice generale al netto dell’energia, degli alimentari (incluse bevande alcoliche) e tabacchi

718.786 0,3 0,7 0,5 0,1 0,7 1,2

Indice generale al netto degli energetici 914.204 0,2 0,5 0,6 0,3 0,6 1,3

Indice dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona

200.277 0,1 -0,2 0,4 0,7 0,3 2,2

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Con riferimento ai servizi, si registra un aumento congiunturale del 2,6% dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti, in larga parte dovuto a fattori stagionali; la relativa crescita tendenziale accelera e si porta a +2,0% (da +0,3% del mese precedente). I prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni segnano un incremento su base mensile modesto (+0,1%) e mostrano una lieve accelerazione della crescita su base annua (+0,4%, da +0,3% di novembre). I prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona diminuiscono dello 0,2% in termini congiunturali e registrano una decelerazione della crescita tendenziale (+0,8%, da +1,0% del mese precedente). I prezzi dei Servizi relativi all’abitazione e quelli dei Servizi vari sono stabili su base mensile; su base annua, i primi mostrano un rallentamento della crescita (+0,6%, da +1,4% di novembre), i secondi un tasso di incremento stazionario allo 0,9%.

All’interno delle principali tipologie e a un maggiore livello di dettaglio, per il mese di dicembre 2014 sono da segnalare le seguenti dinamiche di prezzo:

Beni alimentari: il lieve rialzo su base mensile dei prezzi degli Alimentari non lavorati è principalmente da ascrivere all’aumento – in parte dovuto a fattori stagionali – dei prezzi dei Vegetali freschi (+2,1%); questi, tuttavia, segnano una riduzione su base annua pari a -3,7% (dal +6,8% di novembre), per effetto del confronto con dicembre 2013 quando l’incremento congiunturale era stato nettamente più marcato (+13,2%). Rialzi congiunturali si rilevano, inoltre, per i prezzi del Pesce fresco di mare di pescata (+1,2%, +1,8% su base annua) e di acqua dolce (+1,3%, +2,4% rispetto a dicembre 2013) e per quelli della Carne ovina e caprina (+1,0%, +0,6% in termini tendenziali). Per contro, nello stesso comparto, i prezzi della Frutta fresca diminuiscono su base mensile dell’1,0% mentre registrano un ridimensionamento della flessione su base annua (-0,1%, -0,7% a novembre) anche in questo caso per effetto del confronto con dicembre 2013 (mese in cui il calo congiunturale era stato più ampio e pari a -1,6%). Con riferimento agli Alimentari lavorati, le variazioni su base mensile sono per lo più di lieve entità. Da segnalare il calo mensile del prezzo dello Zucchero (-0,7%), in diminuzione su base annua del 5,9%.

Beni energetici: nel comparto non regolamentato si rilevano sensibili ribassi congiunturali dei prezzi di quasi tutti i carburanti. Il prezzo della Benzina diminuisce del 4,1% rispetto al mese precedente e fa registrare un calo tendenziale (-7,5%) molto più ampio di quello rilevato a novembre (-2,3%). Il prezzo del Gasolio per mezzi di trasporto segna un decremento congiunturale pari a -3,8%, con una decisa accentuazione della flessione tendenziale (-9,0%, da -4,3% del mese precedente). I prezzi degli Altri carburanti diminuiscono su base mensile del 4,6% – per effetto del ribasso del GPL, solo parzialmente controbilanciato da un modesto aumento del prezzo del Gas metano per autotrazione – e registrano una flessione su base annua (-14,0%) di ampiezza quasi tripla rispetto a quella rilevata a novembre (5,4%).

Altri beni: per quanto riguarda i Beni durevoli, si segnalano gli incrementi congiunturali dei prezzi degli Apparecchi per la telefonia fissa (+2,0%, +1,9% in termini tendenziali) e mobile (+0,8%, -13,3% rispetto a dicembre 2013), degli Apparecchi per il trattamento dell’informazione e delle Macchine fotografiche e videocamere (per entrambi +0,4%; rispettivamente -13,8% e -0,1% in termini tendenziali).

Nell’ambito dei Beni non durevoli, si mettono in luce l’aumento su base mensile dei prezzi dei Fiori (+1,1%, +2,1% su base annua) e il ribasso dei prezzi delle Riviste e periodici (-0,9% in termini sia congiunturali sia tendenziali).

Con riferimento ai Beni semidurevoli, sono da segnalare da un lato gli aumenti congiunturali dei prezzi dei Supporti con registrazioni di suoni, immagini e video (+2,6%, -3,2% su base annua) e dei Libri di narrativa (+1,0%, +1,6% in termini tendenziali), dall’altro la diminuzione, sempre su base mensile, dei prezzi di Giochi e hobby (-4,6%, -5,0% rispetto a dicembre 2013).

Servizi: l’incremento congiunturale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti è in larga parte da ascrivere a fattori di natura stagionale, che spiegano i sensibili rialzi su base mensile dei prezzi del Trasporto aereo passeggeri (+28,4%) e del Trasporto marittimo passeggeri (+8,8%). Questi rialzi sono sensibilmente più ampi di quelli rilevati a dicembre 2013; pertanto, per entrambi i servizi, si registrano nette inversioni di tendenza (rispettivamente +12,0%, da -4,7% di novembre e +2,1% da -3,0% del mese precedente). Nello stesso settore si rileva un lieve decremento su base mensile (-0,2%) per i prezzi del Trasporto ferroviario passeggeri, la cui flessione su base annua si attenua (-1,3%, da -2,2% di novembre) per effetto del confronto con dicembre 2013 (mese in cui il ribasso congiunturale era stato più marcato e pari a -1,1%).

Per quanto riguarda i Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, si mettono in luce le variazioni congiunturali – sulle quali incidono, in versi opposti, fattori stagionali – in diminuzione

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per i prezzi di Alberghi, motel, pensioni e simili (-2,9%, +0,8% su base annua) e in aumento per i prezzi dei servizi di alloggio offerti da Villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (+2,0%, -0,9% in termini tendenziali) e per quelli dei Pacchetti vacanza sia nazionali (+22,5%, +9,8% su base annua) – ad aumentare, in particolare, sono i prezzi della tipologia di viaggio “montagna” – sia internazionali (+3,6%, +2,7% rispetto a dicembre 2013). Sempre in questo settore si segnala l’incremento su base mensile dei prezzi dei Servizi sportivi (+1,9%, +2,1% in termini tendenziali), determinato dall’aumento dei prezzi degli Impianti di risalita.

Infine, con riferimento ai Servizi relativi alle comunicazioni, si mette in luce il rialzo congiunturale del 4,3% dei prezzi dei Servizi postali (+5,7% su base annua), imputabile agli aumenti dei prezzi di alcuni servizi universali di corrispondenza e pacchi (tra i quali posta prioritaria, posta raccomandata e pacco ordinario nazionale), praticati a partire dal 1° dicembre 2014.

Nella media del 2014 (Prospetto 2), i prezzi dei beni registrano una flessione pari a -0,3% (da +0,9% del 2013) e quelli dei servizi una crescita dello 0,9% (in rallentamento rispetto all’1,5% del precedente anno). Di conseguenza, il differenziale inflazionistico misurato sui tassi di variazione media annua dei prezzi dei servizi e di quelli dei beni (+1,2 punti percentuali) raddoppia rispetto al 2013 (+0,6 punti percentuali).

La dinamica dei prezzi dei beni riflette principalmente gli andamenti dei prezzi del comparto energetico – in particolare della componente regolamentata – e degli Alimentari non lavorati: i prezzi degli Energetici regolamentati registrano una diminuzione media annua pari a -4,0% (a fronte della crescita dell’1,7% del precedente anno), quelli degli Energetici non regolamentati una flessione (-2,1%) più ampia rispetto al 2013 (-1,6%) e i prezzi degli Alimentari non lavorati – in aumento del 3,0% nel 2013 – risultano in calo (-0,8%). Anche i prezzi dei Tabacchi segnano una flessione in media d’anno (-0,4%), con un’inversione di tendenza rispetto al 2013 (+0,7%); mentre i prezzi dei Beni durevoli registrano una flessione stazionaria allo 0,5%. I prezzi degli Alimentari lavorati mostrano una decelerazione nella crescita superiore al punto percentuale (+0,9%, da +2,1% del precedente anno) e rallentamenti più contenuti si riscontrano per i prezzi dei Beni non durevoli (+0,7%, da +1,3% del 2013) e semidurevoli (+0,5%; era +0,8% nel 2013).

Per quanto riguarda i servizi, l’attenuazione del relativo tasso di inflazione medio annuo è da ascrivere all’andamento dei prezzi di tutti i settori, con l’eccezione di quelli dei Servizi relativi all’abitazione che, nella media del 2014, fanno registrare un incremento (+2,3%) pari a quello rilevato nel 2013. Rallenta sensibilmente la crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%, a fronte del +2,9% del precedente anno) e decelerazioni di mezzo punto percentuale si rilevano per i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (0,9%, da +1,4% del 2013) e dei Servizi vari (1,1%; era +1,6% il precedente anno). Si accentua la flessione dei prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni (-4,9%, da -4,6% del 2013).

Nella disaggregazione per tipologia di prodotto, il contributo maggiore al tasso di inflazione medio annuo è da ascrivere ai prezzi dei Servizi relativi all’abitazione (0,170 punti percentuali); seguono quelli dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (0,144 punti percentuali), dei Servizi vari (0,105 punti percentuali), degli Alimentari lavorati e dei Servizi relativi ai trasporti (rispettivamente 0,098 e 0,089 punti percentuali) (Figura 3). Contributi negativi ampi derivano dai prezzi degli Energetici regolamentati (-0,161 punti percentuali) e non regolamentati (-0,103 punti percentuali), dei Servizi relativi alle comunicazioni e degli Alimentari non lavorati (rispettivamente -0,094 e -0,061 punti percentuali).

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FIGURA 3. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO 2014, contributi alla variazione media annua dell’indice generale

-0,161-0,103 -0,094

-0,061 -0,042-0,009

0,048 0,0570,089 0,098 0,105

0,1440,170

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I prodotti per frequenza di acquisto

A dicembre, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza diminuiscono dello 0,3% su base mensile – per effetto principalmente dei ribassi dei prezzi dei carburanti – e registrano una flessione su base annua dello 0,5% (era +0,2% il mese precedente) (Prospetto 3).

PROSPETTO 3. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER PRODOTTI A DIVERSA FREQUENZA DI ACQUISTO Dicembre 2014, variazioni percentuali (base 2010=100)

Tipologie di prodotto Pesi dic-14 dic-14 nov-14 dic-13 2014 2013 Contributo

variazione sul 2013

nov-14 dic-13 nov-13 nov-13 2013 2012

Alta frequenza 402.664 -0,3 -0,5 0,2 0,5 0,3 1,6 0,115

Media frequenza 428.566 0,4 0,5 0,3 0,2 0,3 1,2 0,113

Bassa frequenza 168.770 0,0 0,0 -0,2 -0,2 0,1 0,2 0,013

Indice generale 1.000.000 0,0 0,0 0,2 0,2 0,2 1,2

I prezzi dei prodotti a media frequenza di acquisto aumentano dello 0,4% rispetto al mese precedente e dello 0,5% nei confronti di dicembre 2013 (in accelerazione dallo 0,3% di novembre); a questa dinamica contribuiscono soprattutto i rialzi dei prezzi dei servizi di trasporto aereo e marittimo passeggeri e di alcuni servizi ricreativi. Infine, i prezzi dei prodotti a bassa frequenza di acquisto non variano in termini né congiunturali né tendenziali (a novembre, il tasso tendenziale era -0,2%).

Nella media del 2014, il tasso di crescita dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto scende allo 0,3% dall’1,6% del 2013. Una decelerazione marcata della crescita si riscontra anche per i prezzi dei prodotti a media frequenza di acquisto (+0,3%, da +1,2% del 2013) mentre la crescita dei prezzi a bassa frequenza di acquisto, già contenuta nel 2013 (+0,2%), si attenua di un decimo di punto percentuale (+0,1%).

A contribuire al tasso di inflazione medio per il 2014 sono in egual misura i prezzi dei prodotti ad alta e media frequenza di acquisto (rispettivamente per 0,115 e 0,113 punti percentuali); minimo risulta il contributo dei prezzi dei prodotti a bassa frequenza di acquisto (0,013 punti percentuali).

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FIGURA 4. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER PRODOTTI A DIVERSA FREQUENZA DI ACQUISTO Variazioni percentuali rispetto allo stesso mese dell’anno precedente

-1,0

0,0

1,0

2,0

3,0

4,0

5,0

6,0

dic-09 giu-10 dic-10 giu-11 dic-11 giu-12 dic-12 giu-13 dic-13 giu-14 dic-14

Alta frequenza Media frequenza Bassa frequenza Indice generale

Indice armonizzato dei prezzi al consumo

Le divisioni di spesa

A dicembre, si rilevano incrementi congiunturali dei prezzi per le seguenti divisioni di spesa: Ricreazione, spettacoli e cultura (+0,6%), Trasporti (+0,5%), Comunicazioni (+0,3%) e Servizi sanitari e spese per la salute (+0,1%) (Prospetto 4). I prezzi dei Servizi ricettivi e di ristorazione fanno registrare una diminuzione su base mensile dello 0,6%. Ribassi congiunturali dei prezzi, pari a -0,1%, si riscontrano inoltre per Bevande alcoliche e tabacchi, Abbigliamento e calzature, Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e Altri beni e servizi. I prezzi delle rimanenti divisioni di spesa non variano rispetto a novembre 2014.

Gli incrementi tendenziali più elevati riguardano i prezzi dell’Istruzione (+1,8%), dei Servizi sanitari e spese per la salute e dei Servizi ricettivi e di ristorazione (per entrambi +0,9%); quelli più contenuti (+0,1%) i prezzi dell’Abbigliamento e calzature e di Ricreazione, spettacoli e cultura. I prezzi delle Comunicazioni risultano in flessione (-2,3%). In calo su base tendenziale anche i prezzi dei Trasporti (-0,9%), dell’Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,4%), dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,3%) e delle Bevande alcoliche e tabacchi (-0,1%).

PROSPETTO 4. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO IPCA, PER DIVISIONE DI SPESA Dicembre 2014, pesi e variazioni percentuali (base 2005=100)

Divisioni Pesi dic-14 dic-14 nov-14 dic-13 2014 2013

nov-14 dic-13 nov-13 nov-13 2013 2012

Prodotti alimentari e bevande analcoliche 173.363 0,0 -0,3 0,4 0,7 0,0 2,2

Bevande alcoliche e tabacchi 33.588 -0,1 -0,1 0,1 0,0 0,3 1,4

Abbigliamento e calzature 91.398 -0,1 0,1 0,3 0,1 0,1 0,3

Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 115.541 -0,1 -0,4 0,1 0,4 0,0 2,1

Mobili, articoli e servizi per la casa 84.314 0,0 0,5 0,5 0,0 0,7 1,2

Servizi sanitari e spese per la salute 35.444 0,1 0,9 0,8 0,0 1,3 1,5

Trasporti 150.222 0,5 -0,9 -0,2 1,1 0,7 1,2

Comunicazioni 24.406 0,3 -2,3 -2,7 -0,1 -7,2 -5,1

Ricreazione, spettacoli e cultura 63.379 0,6 0,1 -0,1 0,4 0,5 0,5

Istruzione 12.188 0,0 1,8 1,8 0,0 1,4 2,5

Servizi ricettivi e di ristorazione 120.946 -0,6 0,9 0,9 -0,5 0,8 1,5

Altri beni e servizi 95.211 -0,1 0,2 0,2 -0,2 0,0 1,2

Indice generale 1.000.000 0,0 -0,1 0,3 0,3 0,2 1,3

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Nella media del 2014, si riscontrano decelerazioni o stabilità nella crescita dei prezzi per tutte le divisioni di spesa. I tassi di incremento medio annuo dei prezzi dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche e dell’Abitazione, acqua, elettricità e combustibili si azzerano (rispettivamente da +2,2% e +2,1% del 2013) così come non variano in media d’anno i prezzi degli Altri beni e servizi (a fronte di una crescita dell’1,2% nel 2013). Un tasso prossimo allo zero (+0,1%) si registra per i prezzi dell’Abbigliamento e calzature, cresciuti moderatamente anche nel 2013 (+0,3%). Decelerazioni nella crescita superiori al punto percentuale interessano i prezzi delle Bevande alcoliche e tabacchi (+0,3%, +1,4% dell’anno precedente) e quelli dell’Istruzione (+1,4%, da +2,5% del 2013); questi ultimi, insieme ai prezzi dei Servizi sanitari e spese per la salute (+1,3%, da +1,5% del precedente anno), fanno registrare, nell’ambito delle divisioni di spesa, i tassi di crescita in media d’anno più elevati. I prezzi di Ricreazione, spettacoli e cultura mostrano un tasso d’inflazione medio annuo stazionario allo 0,5%. Si accentua la flessione dei prezzi delle Comunicazioni (-7,2% nella media del 2014, da -5,1% del 2013).

Gli aggregati speciali

Considerando i principali aggregati speciali dell’IPCA, a dicembre i prezzi dei Beni alimentari (incluse bevande alcoliche) e tabacchi diminuiscono dello 0,1% in termini congiunturali e dello 0,3% in termini tendenziali (era +0,3% a novembre) (Prospetto 5).

I prezzi dell’Energia registrano un ribasso mensile dell’1,9% e mostrano una flessione su base annua (-5,3%) sensibilmente più ampia di quella rilevata a novembre (-2,9%).

I prezzi degli Altri beni segnano un lieve calo congiunturale (-0,1%) e un tasso di crescita tendenziale in rallentamento (+0,3%, da +0,4% del mese precedente).

Infine, i prezzi dei Servizi aumentano dello 0,4% su base mensile mentre il relativo tasso di incremento tendenziale è stabile allo 0,8%.

La componente di fondo, calcolata al netto dell’energia e degli alimentari freschi sale allo 0,6% (da +0,5% del mese precedente). Anche l’inflazione calcolata al netto dell’energia, degli alimentari (incluse bevande alcoliche) e dei tabacchi accelera di un decimo di punto percentuale (+0,7%, da +0,6% di novembre); mentre, al netto dei soli beni energetici, la crescita su base annua dell’indice IPCA scende allo 0,5% (da +0,6% del mese precedente).

PROSPETTO 5. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO IPCA, PER AGGREGATI SPECIALI Dicembre 2014, pesi e variazioni percentuali (base 2005=100)

Aggregati speciali Pesi dic-14 dic-14 nov-14 dic-13 2014 2013

nov-14 dic-13 nov-13 nov-13 2013 2012

Beni alimentari (incluse bevande alcoliche) e tabacchi

206.951 -0,1 -0,3 0,3 0,6 0,0 2,0

Energia 91.084 -1,9 -5,3 -2,9 0,6 -3,0 -0,2

Altri beni 276.526 -0,1 0,3 0,4 0,0 0,5 0,6

Servizi 425.439 0,4 0,8 0,8 0,3 0,8 1,6

Indice generale 1.000.000 0,0 -0,1 0,3 0,3 0,2 1,3

Indice generale al netto dell’energia e degli alimentari freschi (Componente di fondo)

824.530 0,2 0,6 0,5 0,1 0,7 1,3

Indice generale al netto dell’energia, degli alimentari (incluse bevande alcoliche) e tabacchi

701.965 0,3 0,7 0,6 0,2 0,7 1,3

Indice generale al netto dell’energia 908.916 0,2 0,5 0,6 0,3 0,6 1,4

Nella media del 2014, la crescita dei prezzi dei Beni alimentari (incluse bevande alcoliche) – pari a +2,0% nel 2013 – si azzera. Questa dinamica è la sintesi del rallentamento della crescita dei prezzi degli alimentari lavorati e delle diminuzioni dei prezzi degli alimentari non lavorati e delle bevande alcoliche e tabacchi.

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I prezzi dell’Energia mostrano una flessione in media d’anno del 3,0% (nel 2013 si era riscontrato un calo, sensibilmente più contenuto, pari a -0,2%), attribuibile alla diminuzione dei prezzi sia dei carburanti e del gasolio per riscaldamento sia dell’energia elettrica, gas e combustibili solidi.

I prezzi degli Altri beni registrano una lieve decelerazione della crescita (+0,5%, da +0,6% del 2013) e il tasso di incremento annuo dei prezzi dei Servizi (+0,8%) si dimezza (era +1,6% nel 2013).

PROSPETTO 6. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO Dicembre 2013-dicembre 2014, indici e variazioni percentuali

Periodo

NIC (a) IPCA (b)

Indici

Variazioni %

Indici

Variazioni %

Rispetto al mese

precedente

Rispetto allo stesso mese

dell’anno precedente

Rispetto al mese

precedente

Rispetto allo stesso mese

dell’anno precedente

2013

Dicembre 107,2 0,2 0,7 120,1 0,3 0,7

2014

Gennaio 107,4 0,2 0,7 117,6 -2,1 0,6

Febbraio 107,3 -0,1 0,5 117,2 -0,3 0,4

Marzo 107,4 0,1 0,4 119,8 2,2 0,3

Aprile 107,6 0,2 0,6 120,4 0,5 0,5

Maggio 107,5 -0,1 0,5 120,3 -0,1 0,4

Giugno 107,6 0,1 0,3 120,4 0,1 0,2

Luglio 107,5 -0,1 0,1 117,9 -2,1 0,0

Agosto 107,7 0,2 -0,1 117,7 -0,2 -0,2

Settembre 107,3 -0,4 -0,2 119,9 1,9 -0,1

Ottobre 107,4 0,1 0,1 120,3 0,3 0,2

Novembre 107,2 -0,2 0,2 120,0 -0,2 0,3

Dicembre (provvisorio) 107,2 0,0 0,0 120,0 0,0 -0,1

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Glossario

Altri beni: comprendono i beni di consumo ad esclusione dei beni alimentari, dei beni energetici e dei tabacchi.

Beni alimentari: comprendono oltre ai generi alimentari (come, ad esempio, il pane, la carne, i formaggi) le bevande analcoliche e quelle alcoliche. Si definiscono lavorati i beni alimentari destinati al consumo finale che sono il risultato di un processo di trasformazione industriale (come i succhi di frutta, gli insaccati, i prodotti surgelati). Si dicono non lavorati i beni alimentari non trasformati (carne fresca, pesce fresco, frutta e verdura fresca).

Beni durevoli: includono le autovetture, gli articoli di arredamento, gli elettrodomestici.

Beni non durevoli: comprendono i detergenti per la pulizia della casa, i prodotti per la cura della persona, i medicinali.

Beni semidurevoli: comprendono i capi di abbigliamento, le calzature, i libri.

Beni energetici regolamentati: includono le tariffe per l’energia elettrica e il gas di rete per uso domestico.

Beni energetici non regolamentati: comprendono i carburanti per gli autoveicoli, i lubrificanti e i combustibili per uso domestico non regolamentati.

COICOP: classificazione dei consumi individuali secondo l’utilizzo finale.

Componente di fondo: viene calcolata escludendo i beni alimentari non lavorati e i beni energetici.

Contributo alla variazione media annua dell’indice generale: permette di valutare l’incidenza delle variazioni di prezzo delle singole componenti sull’aumento o sulla diminuzione dell’indice aggregato. A tal fine, il tasso di variazione medio annuo dell’indice generale viene scomposto nella somma degli effetti attribuibili a ciascuna delle variazioni delle sue componenti. Poiché si tratta di un indice concatenato, il contributo della componente i-esima alla variazione dell’indice generale è funzione della dinamica di prezzo di tale componente e della modifica del suo peso relativo nei due anni a confronto. I contributi alla variazione media annua dell’indice generale sono calcolati a partire dagli indici elementari di prezzo dei prodotti del paniere di riferimento. Per effetto degli arrotondamenti, la loro somma può differire dalla variazione dell’indice generale.

IPCA: indice armonizzato dei prezzi al consumo per i Paesi dell’Unione europea.

IPCA-AS: indici armonizzati dei prezzi al consumo per aggregati speciali. Sono indicatori costruiti secondo uno schema classificatorio alternativo alla COICOP-IPCA e diverso da quello utilizzato per gli indici NIC per tipologia di prodotto. Lo schema di classificazione e il metodo di calcolo sono comuni a quelli utilizzati da Eurostat.

NIC: indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività.

Prodotti ad alta frequenza di acquisto: includono, oltre ai generi alimentari, le bevande alcoliche e analcoliche, i tabacchi, le spese per l’affitto, i beni non durevoli per la casa, i servizi per la pulizia e manutenzione della casa, i carburanti, i trasporti urbani, i giornali e i periodici, i servizi di ristorazione, le spese di assistenza.

Prodotti a media frequenza di acquisto: comprendono, tra gli altri, le spese di abbigliamento, le tariffe elettriche e quelle relative all’acqua potabile e lo smaltimento dei rifiuti, i medicinali, i servizi medici e quelli dentistici, i trasporti stradali, ferroviari marittimi e aerei, i servizi postali e telefonici, i servizi ricreativi e culturali, i pacchetti vacanze, i libri, gli alberghi e gli altri servizi di alloggio.

Prodotti a bassa frequenza di acquisto: comprendono gli elettrodomestici, i servizi ospedalieri, l’acquisto dei mezzi di trasporto, i servizi di trasloco, gli apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici, gli articoli sportivi.

Servizi relativi all’abitazione: comprendono i servizi di riparazione, la pulizia e la manutenzione della casa, la tariffa per i rifiuti solidi, il canone d'affitto, le spese condominiali.

Servizi relativi alle comunicazioni: comprendono i servizi di telefonia e i servizi postali.

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Servizi relativi ai trasporti: comprendono i trasporti aerei, marittimi, ferroviari, e stradali, i servizi di manutenzione e riparazione di mezzi di trasporto, i trasferimenti di proprietà, le assicurazioni sui mezzi di trasporto.

Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona: comprendono i pacchetti vacanza tutto compreso, i servizi di alloggio, i ristoranti, bar e simili, le mense, la riparazione di apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici, i servizi per l'abbigliamento, i servizi per l'igiene personale, i servizi ricreativi e culturali vari, i concorsi e le lotterie.

Servizi vari: comprendono l’istruzione, i servizi medici, i servizi per l’assistenza, i servizi finanziari; professioni liberali; servizio funebre; assicurazioni sugli infortuni.

Variazione congiunturale: variazione rispetto al periodo precedente.

Variazione tendenziale: variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.